INDICE - Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia … · 2 indice 01. introduzione 02....

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I N D I C E

01. INTRODUZIONE

02. OSSERVARE LO SPAZIO DALLA TERRA

03. ANDARE NELLO SPAZIO

04. LA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING CONQUISTIAMOCI LA LUNA

05. UNA NUOVA FORMA DI INTERATTIVITÀ

06. ATTIVITÀ SPECIALI PER IL PUBBLICO

07. COLOPHON

08. CONTATTI PER LA STAMPA

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I N T R O D U Z I O N E

L’area Spazio si trova al primo piano del Padiglione Monumentale, accanto alla Galleria Leonardo e all’area dedicata alle Telecomunicazioni. Ha un doppio accesso e una forma allungata di circa 230 metri quadrati.All’ingresso dell’area un’installazione video di immagini scenografiche e contemporanee mostra lo Spazio e la Terra visti dallo Spazio.Il Pendolo di Foucault, riproduzione storica affiancata da un’animazione digitale dell’esperimento con cui si dimostrò la rotazione della Terra su se stessa, racconta che la Terra è parte di un sistema più ampio che necessita di essere osservato e compreso.

Due grandi oggetti di forte impatto, i globi celeste e terrestre di Moroncelli risalenti al XVII secolo, presentano al visitatore i protagonisti dell’esposizione oltre all’Uomo: lo Spazio e la Terra. La commistione tra la storicità degli oggetti esposti e l’attualità delle immagini in movimento rende evidente il dialogo, che permea tutta l’esposizione, tra passato, presente e futuro.

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O S S E R VA R E LO S PA Z I O D A L L A T E R R A

La prima parte dell’esposizione racconta l’osservazione dello Spazio dalla Terra.Guardando da vicino “gli strumenti del mestiere” il visitatore scopre le principali attività dell’astronomo, nel passato e nella contemporaneità: osservare, misurare, rappresentare e interpretare gli oggetti celesti e lo Spazio nel suo insieme. Sono raccontati i personaggi, i luoghi, le tecnologie e alcune curiosità.In questa area sono esposti oggetti storici tra cui quelli facenti parte della collezione dell’Osservatorio Astronomico di Brera. Qui si trovano ad esempio due repliche storiche dei cannocchiali di Galileo e il Settore equatoriale con cui il 28 aprile 1861 Giovanni Virginio Schiaparelli fece la prima scoperta dell’Italia unita: l’asteroide Esperia.Accanto al Settore equatoriale è creata una postazione interattiva multimediale dedicata al tema della rappresentazione. Qui il visitatore disegna liberamente la Luna o Marte su un supporto digitale con elementi, colori e forme tra cui scegliere. Il suo elaborato è messo in collegamento con due affascinanti storie, da cui evincere come in passato il disegno fosse l’unica forma di rappresentazione disponibile per gli astronomi. I disegni della Luna di Galileo sono messi a confronto con quelli di Harriot scoprendo quanto la rappresentazione fosse influenzata dalle conoscenze e abilità personali; i disegni di Marte di Schiaparelli introducono anche al mito e alla letteratura sui marziani mostrando come una determinata rappresentazione potesse influenzare l’immaginario collettivo.

Accanto al telescopio Salmoiraghi è collocata una postazione interattiva multimediale dedicata ad alcuni strumenti con cui oggi si osserva lo Spazio.Il visitatore sceglie un soggetto e crea la propria cartolina dallo Spazio. Per farlo “filtra” (in modalità Instagram) il soggetto prescelto con le icone dei diversi strumenti. Ad ogni icona corrisponde l’immagine che il soggetto assume se osservato con quel dato strumento. Per quanto riguarda i personaggi, sia storici che attuali, sono realizzate: una postazione touchscreen con curiosità su Ruggiero Giuseppe Boscovich, Barnaba Oriani e Giovanni Virginio Schiaparelli, astronomi legati all’Osservatorio di Brera, e una postazione interviste con, tra gli altri, contributi di Margherita Hack e Riccardo Giacconi.

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A N D A R E N E L LO S PA Z I O

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Questo nucleo di contenuti occupa la parte principale dell’esposizione. Il visitatore entra in contatto con le tecnologie (satelliti, sonde e razzi vettori) che permettono di andare nello Spazio e migliorare la conoscenza del cosmo e della Terra, oltre che attivare servizi indispensabili per la vita di tutti i giorni. Viene introdotta anche la dimensione umana della conquista dello Spazio. Da un lato i personaggi, gli oggetti, l’avventura e il sogno, dall’altro l’esperienza della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e l’affascinante professione dell’astronauta.

L’esposizione è organizzata secondo queste aree tematiche:• A che cosa serve andare nello Spazio? Spazio per il cosmo e il sistema solare Spazio per la Terra Spazio per le telecomunicazioni e la navigazione Satelliti e sonde• Come si fa ad andare nello Spazio? Razzi vettori• Perché l’uomo è andato, va e andrà nello Spazio? ISS Luna Conquista dello Spazio Spazio POP

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SPAZIO PER IL COSMO E IL SISTEMA SOLARE

In alcuni ambiti disciplinari lo Spazio è l’unico luogo dal quale poter svolgere ricerca scientifica d’avanguardia osservando pianeti, astri e galassie in quelle lunghezze d’onda che sono impossibili da vedere sulla Terra a causa della presenza dell’atmosfera. Oltre all’osservazione, però, oggi è anche possibile “raggiungere” fisicamente alcuni oggetti del sistema solare, per mezzo di sonde robotizzate, e svolgere indagini in loco. Come spartiacque fra l’osservazione dello Spazio dalla Terra e l’osservazione direttamente dallo Spazio è proposto un focus sull’astronomia X. Fra gli oggetti sono esposti qui uno specchio X moderno e una replica del primo specchio X con cui Riccardo Giacconi, Nobel per la fisica 2002, osserva per la prima volta una sorgente celeste di raggi X.In questo campo il contributo non solo di Asi e Esa ma anche dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e di molte Università italiane è storicamente di grande importanza. Qui il visitatore può confrontarsi con le tecnologie fornite dalle aziende partner.Una postazione interattiva scenografica permette al visitatore di selezionare un “viaggio nell’Universo” e immergersi nelle immagini prodotte dal software per planetari Uniview che lo porteranno a guardare da vicino la Luna, la ISS e i pianeti del sistema solare.

SPAZIO PER LA TERRA

Dallo Spazio la superficie terrestre si studia da un punto di vista privilegiato, sia nel globale che nel particolare. Gli obiettivi di questa osservazione sono fondamentali anche per il singolo cittadino: ampliare la conoscenza del pianeta, ma anche trovare soluzioni concrete per controllare e prevedere. Attraverso oggetti e immagini spettacolari il visitatore è introdotto alle finalità per le quali si studia la Terra dallo Spazio. È esposto il satellite San Marco (modello di qualifica originale della missione 3) e la sua storia, per ricordare l’Italia come terza nazione al mondo capace di inviare un manufatto nello Spazio.Sempre grazie alle aziende partner, il visitatore potrà anche vedere le tecnologie utilizzate per indagare l’atmosfera che rendono concrete e realistiche le attività svolte dallo Spazio.L’installazione “Love Planet Earth” di Telespazio permette al visitatore di immergersi nelle stupefacenti immagini prodotte dai satelliti in orbita.Uno sguardo al passato racconta l’attività di geodeti e topografi svolta dagli astronomi braidensi nonché quella di meteorologi ante-litteram, a dimostrazione del fatto che la conoscenza della Terra è da sempre connessa alla conoscenza dello Spazio. Qui è esposta una riproduzione di una carta geografica della Lombardia realizzata tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’’800 dagli astronomi di Brera, insieme a teodoliti, barometri e taccuini degli astronomi.

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SPAZIO PER LE TELECOMUNICAZIONI E LA NAVIGAZIONE

Le telecomunicazioni rappresentano il primo campo di applicazione commerciale dello Spazio. L’Italia è tra i primi Paesi a essere entrati in questo settore sia con stazioni a terra che con satelliti sperimentali sia per le telecomunicazioni che per la navigazione. Si tratta di un ambito commerciale, che segue logiche diverse e di mercato, e si traduce in tante applicazioni che, spesso inconsapevolmente, usiamo tutti i giorni.Su questo tema sono esposti i satelliti Sirio, Itamsat e Temisat, mentre alcune curiosità aiutano il visitatore a “prendere le misure” con le attività svolte nello e dallo Spazio: che cosa succederebbe ad esempio se per un giorno spegnessimo tutti i satelliti?

SATELLITI E SONDE

Satelliti e sonde sono i protagonisti di questa parte dell’esposizione. Ne esistono di tantissime tipologie e hanno funzioni diverse. Per conoscerli da vicino al visitatore è proposta una postazione interattiva di gioco sia fisico che multimediale che, a partire dalla scelta di una missione (studiare una galassia, avviare un servizio meteo, aprire una tv satellitare, dare il via al turismo spaziale o lanciare una sonda per studiare i rilievi di Marte) lo porta a realizzare il proprio satellite e a metterlo in orbita per mezzo di un razzo vettore condividendo l’esperienza con altri quattro giocatori in contemporanea.La spettacolarità di questa postazione è data anche dall’essere posta sotto uno dei tre stadi del lanciatore Vega, che introduce il tema dei razzi vettori trattato nella parte adiacente dell’esposizione. Inoltre si aggiunge un’area tablet con giochi divertenti come puzzle e memory sempre a tema spaziale.

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RAZZI VETTORI

In questa parte dell’esposizione viene raccontato come si fa oggi ad andare nello Spazio e quali sono le realtà che hanno competenza per farlo. L’Italia e l’Europa svolgono un ruolo centrale con attività di ricerca e sviluppo in ambito spaziale ad altissimi livelli e riconoscimenti sia a livello continentale che mondiale. Il visitatore scopre che per portare i satelliti in orbita è necessario costruire un razzo vettore e che ne esistono diverse tipologie. Vega è l’ultima frontiera, utilizzato per lanciare satelliti piccoli in orbite basse ed è in massima parte un prodotto italiano. Come italiani sono il nuovo lanciatore Antares e la navetta Cygnus che rifornisce di materiali e provviste la Stazione Spaziale. L’attenzione del visitatore è richiamata da un pulsante rosso con l’indicazione ... 3, 2, 1 GO. Premendo il pulsante si avvia un’installazione scenografica con il countdown e il lancio di Vega. Nelle immediate vicinanze è collocata una serie di oggetti per descrivere Vega, accompagnati da una grafica ad hoc per spiegare la collocazione delle diverse parti e le dimensioni effettive di questo gigante tecnologico. Sono esposti: un modello di Vega di grandi dimensioni, un rocchetto di fibra di carbonio e lo Z9, uno dei tre stadi di Vega già citato nella zona di Satelliti e sonde.Una postazione touchscreen completa quest’area con materiali di approfondimento e curiosità dedicati a Vega.

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ISS

A questo punto dell’esposizione il visitatore raggiunge un’area dedicata alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), il più straordinario laboratorio di ricerca a disposizione dell’umanità. La ISS è l’avanguardia in fatto di ricerca in ambito astronautico ed è un capolavoro di tecnica realizzato in accordo tra le più importanti nazioni della Terra. Oltre il 50% del volume abitabile è stato realizzato in Italia. A bordo sono svolti studi fondamentali per analizzare il comportamento dell’organismo e della mente umana in condizioni limite e per svolgere ricerca di frontiera in campo fisico, chimico, biologico, medico.Per trasmettere al visitatore l’eccezionalità di questo progetto è realizzata la ricostruzione di una porzione di ISS con una cupola da cui osservare le immagini di un’intera orbita intorno alla Terra.In questo ambiente il visitatore incontra due postazioni video dedicate alla stazione spaziale, alle sue componenti, alla sua storia, alla vita di bordo e ai protagonisti italiani che vi hanno abitato.

LUNA

Il Museo custodisce un oggetto unico, un frammento di Luna proveniente dall’area chiamata “Taurus Littrow Valley” e raccolto dal comandante dell’Apollo 17, Eugene Cernan, nel dicembre 1972, nell’ultima occasione in cui l’umanità ha messo piede sul nostro satellite. Nel 1973 il presidente Richard Nixon lo offrì, come segno di fratellanza e collaborazione da parte degli Stati Uniti, al Governo Italiano, che poi lo donò al Museo.Il frammento (protetto da una sfera di vetro sintetico di 7 cm di diametro) si presenta come una piccola pietra di basalto di pochi grammi ma dal valore inestimabile, simbolo dell’evoluzione tecnologica e della pace nel mondo. Per esporre la pietra lunare è stato realizzato un allestimento immersivo e contemplativo. Il visitatore può fermarsi, osservare e lasciarsi coinvolgere, anche per pochi minuti, dalla più grande avventura di esplorazione compiuta dall’umanità.Attorno all’oggetto fluttuano immagini suggestive che rappresentano la superficie della Luna e il primo allunaggio delle missioni Apollo, con le celebri ed emozionanti parole di Neil Armstrong. In prossimità della pietra lunare è collocata una postazione touchscreen dedicata ai donatori del crowdfunding e ad approfondimenti sulle missioni Apollo.

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CONQUISTA DELLO SPAZIO

Questa parte dell’esposizione racconta le vicende epiche che hanno permesso di “conquistare” lo Spazio e avviarne l’esplorazione. Si incontrano i personaggi e si ripercorrono i momenti salienti di una straordinaria avventura: Zjolkovskij, Goddard, Oberth, Von Braun sono solo alcuni dei nomi che hanno immaginato il grande sogno ai quali vanno aggiunti i pionieri italiani, da Crocco a Broglio. Sputnik, Vostok, Soyuz, Mercury e Gemini sono i progetti che lo hanno concretizzato. Gagarin, Glenn, Tereskova, Leonov e Armstrong le persone che lo hanno vissuto. Guidato da una selezione di oggetti di incredibile valore – e per lo più sconosciuti essendo di origine sovietica – il visitatore ripercorre le tappe che hanno segnato la storia dell’astronautica. Fra questi:• consolle di comando della Soyuz;• seggiolino della Soyuz;• tute spaziali, tra cui la rarissima tuta Krechet, che avrebbe dovuto essere indossata dai cosmonauti russi nel progetto di sbarco sulla Luna poi abbandonato quando gli americani raggiunsero l’obiettivo.Si prosegue poi con la storia dello sbarco sulla Luna: la sfida USA-URSS, il progetto Apollo della NASA e il suo equivalente sovietico. Anche su questi temi “parlano” gli oggetti storici:• caschi, guanti, tute sovietici;• frammento di scudo termico dell’Apollo 15;• materiali di archivio originali tra cui manuali di addestramento, autografi e stemmi.Un focus particolare è dedicato alla misura del tempo nello Spazio, in un contesto in cui gli astronauti non hanno più alcun riferimento, in cui tutto avviene o troppo velocemente o troppo lentamente e il ciclo naturale dell’organismo è messo a rischio. In questa parte sono esposti il modello Omega Speedmaster indossato in tutte le missioni sulla Luna e altri orologi significativi legati alle esplorazioni umane passate e attuali. Una postazione touchscreen permette al visitatore di conoscere racconti e curiosità dei personaggi, italiani e stranieri, che hanno fatto la storia della conquista dello Spazio.

SPAZIO POP

A conclusione del percorso è collocata una postazione per conoscere il lato POP dello Spazio e le visioni dell’immaginario artistico provenienti dal mondo del cinema, del teatro, della musica, del fumetto, del videogioco, etc. Una selezione di trailer, copertine, illustrazioni, canzoni e locandine scelte con l’aiuto di Riccardo Mazzoni, curatore delle mostre di WOW Spazio Fumetto e Fermo Immagine, Museo del manifesto cinematografico di Milano, permettono al visitatore questo ulteriore viaggio nella propria “quotidianità spaziale”.Grazie alla partnership con Destiny® sono esposti tre artwork e un’intervista esclusiva agli sviluppatori di Bungie. In questo modo per la prima volta un museo italiano di ambito scientifico espone in una collezione permanente contenuti speciali inerenti a un videogame.

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L A C A M PA G N A D I C R O W D F U N D I N G C O N Q U I S T I A M O C I L A L U N A

L’esposizione permanente del frammento di roccia lunare è stata resa possibile dalla campagna di crowdfunding CONQUISTIAMOCI LA LUNA, in cui il Museo ha raccolto in totale 51.670 euro attraverso un progetto articolato che ha coinvolto da protagonisti individui e gruppi nel sostegno al Museo.

Partita nell’autunno 2013, la raccolta online è stata affidata a Retedeldono, che ha messo a disposizione la piattaforma web. In questo modo sono stati raccolti 29.217 euro per un totale di 1056 donazioni. In parallelo direttamente al Museo sono stati raccolti 22.453 euro, in particolare durante il Gala “Luna al Museo” organizzato lo scorso 2 aprile.

Online era possibile donare attraverso il minisito www.museoscienza.org/luna indicando con una dedica il nome della persona amata e ricevendo numerosi benefit a seconda dell’importo della donazione. Erano previste 3 diverse fasce di donazione, giocate sulla metafora della taglia: small, medium o large. I benefit prevedevano biglietti o card per l’ingresso al Museo, la possibilità per sé o per la persona indicata di vedere il proprio nome riportato nella nuova esposizione e per i più generosi l’invito all’anteprima della nuova area.

Ora nella nuova esposizione, là dove è esposto il frammento di Luna, i nomi di tutti i donatori e di tutte le persone a cui è stata “regalata la Luna” sono restituiti in una grafica suggestiva, mentre attraverso uno schermo touch è possibile ricercare il nome di un donatore e la relativa dedica.

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U N A N U O VA F O R M AD I I N T E R AT T I V I TÀ

Grazie alla partnership con Samsung, alla progettazione del Museo e al lavoro di sviluppo di ETT, la nuova area Spazio è dotata di strumenti multimediali e interattivi per far vivere al visitatore un’esperienza emotiva, immersiva ed esclusiva.L’utilizzo di apparecchi come monitor ad alta risoluzione, touchscreen interattivi, sensori di prossimità, tablet e smartphone permette di costruire percorsi nei quali la tecnologia non è una semplice aggiunta all’esposizione, ma è parte integrante della visita.

Sono realizzati:• installazioni video scenografiche per rappresentare i contenuti con immagini emozionali e spettacolari rese in monitor di nuovissima generazione ad alta risoluzione e definizione;• postazioni interattive multimediali per navigare tra i contenuti e ottenere documentazione e informazioni aggiuntive;• postazioni per giochi multimediali;• postazioni tablet.

Ecco in breve una descrizione delle postazioni multimediali più coinvolgenti, suddivise nelle due parti in cui si articola l’esposizione:

OSSERVARE LO SPAZIO• OSSERVARE E RAPPRESENTARE

Attraverso questa postazione composta da un monitor touch 32” ed un monitor 55”, i visitatori possono immedesimarsi nell’attività di studio e di osservazione dei corpi celesti effettuata dai primi astronomi. In particolare i visitatori sono invitati a osservare la Luna o Marte e a riprodurli direttamente sul monitor touch. Alla fine del proprio lavoro possono confrontare le proprie rappresentazioni con quelle realizzate da astronomi del passato (Schiaparelli, Galileo) e condividere il tutto sul proprio smartphone.

• STRUMENTIIn questa postazione, gemella per configurazione a quella precedente, i visitatori possono simulare l’osservazione di diversi corpi celesti scegliendo sia il punto di osservazione sia lo strumento con il quale osservarli. Tutte le visualizzazioni ottenute possono essere condivise dai visitatori direttamente dalla postazione touch.

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ANDARE NELLO SPAZIO• SPAZIO PER IL COSMO

Questa postazione interattiva è costituita da una consolle touch interattiva e da un Led 75” Full Hd. I visitatori possono viaggiare nello Spazio scegliendo tra più destinazioni: raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, viaggiare fino alla Luna o visitare tutti i pianeti del sistema solare. La spettacolarità delle immagini realistiche realizzate con il software per planetari Uniview e le performance visive del monitor Samsung rendono questa postazione davvero unica.

• GIOCARE CON LO SPAZIOOltre alle interattività sopra indicate, è stata predisposta una postazione composta da 5 tablet Samsung che permetterà ai visitatori di apprendere, attraverso giochi come puzzle e memory, nozioni relative all’abbigliamento degli astronauti, alle diverse tipologie di satelliti e altre interessanti curiosità sullo Spazio.

• SPACE MISSIONUna delle postazioni interattive più spettacolari è quella del tavolo Space Mission posizionato sotto a una porzione di un vero lanciatore Vega. Questa postazione, composta da 4 monitor touch 24” all in one Samsung ed uno schermo lcd da 65”, consente a quattro giocatori in simultanea di partecipare a una emozionante simulazione di missione spaziale.

• IMMERSIVITÀ ED EMOZIONELa parte finale vede come protagoniste alcune realizzazioni immersive ed emozionali: i visitatori possono vedere la cupola della ISS, assistere al lancio di un razzo oppure osservare la superficie lunare. Inoltre i visitatori grazie alle postazioni touch interattive, presenti nella sezione, possono approfondire numerose tematiche: scoprire la vita di tutti i giorni sulla ISS, visualizzare documenti e immagini sulle missioni Apollo o studiare tutto ciò che la scoperta dello Spazio ha rappresentato per la nostra società.

Oltre alle 30 postazioni interattive, una nuova app progettata per dispositivi mobili permetterà ai visitatori di entrare direttamente in connessione con i contenuti dell’esposizione.Attraverso il dialogo tra il proprio smartphone e molteplici dispositivi Beacon – trasmettitori bluetooth 4.0 – inseriti lungo il percorso, i visitatori potranno raccogliere e salvare contenuti esclusivi, portarsi a casa il risultato di alcune delle attività interattive della sezione, ottenere offerte e sconti sui prodotti del MUST Shop, essere coinvolti in cacce al tesoro e molto altro. I contenuti per l’app cambieranno nel tempo rendendo l’esperienza interattiva mobile sempre nuova ad ogni visita.Il percorso mobile all’interno dell’area Spazio, attivo in versione demo dal 28 ottobre, è una parte della nuova importante applicazione MuseoscienzApp, realizzata insieme a Samsung, che verrà lanciata nella sua versione completa dal 28 novembre, prima solo per dispositivi Samsung e successivamente sui principali store per applicazioni. Si tratta del più ampio e ambizioso progetto mobile con tecnologia Beacon che ad oggi sia mai stato realizzato in un museo.

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AT T I V I TÀ S P E C I A L I P E R I L P U B B L I C O

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venerdì 31 ottobre - sabato 1 novembreNOTTE AL MUSEO SPAZIALEUna visita notturna al Museo per scoprire, tra pianeti, stelle e alieni, i misteri dello Spazio. Andiamo sulla Luna nella notte più divertente dell’anno per diventare i protagonisti di una missione straordinaria.PER FAMIGLIE CON BAMBINI DA 6 A 10 ANNI. DALLE 20 DI VENERDÌ ALLE 9 DI SABATO.

PERNOTTAMENTO IN SACCO A PELO NELLA SALA DELLE COLONNE DEL MUSEO.

È NECESSARIA LA PRESENZA DI ALMENO UN ADULTO ACCOMPAGNATORE OGNI 5 BAMBINI.

sabato 1- domenica 2 novembreSPECIALE WEEKENDLaboratori interattivi, attività speciali e visite guidate per scoprire come si esplora lo Spazio e come gli astronauti vivono lassù.In più la possibilità di giocare a squadre a Destiny®.

IL CURATORE RACCONTA: SPAZIO IERI, OGGI, DOMANIUna visita speciale alla nuova esposizione insieme al curatore del Museo.SABATO, ORE 12, 14 E 16 • DA 8 ANNI • DURATA 45’ • AREA SPAZIO

ORTI STELLARITra microscopi e terreni di laboratorio osserviamo di cosa hanno bisogno le piante per vivere, sperimentiamo la fotosintesi, scopriamo se si può coltivare insalata nello Spazio e come intrappolare i semi in una goccia per farli crescere anche molto lontano. SABATO, ORE 12, 15 E 17 • DA 8 ANNI • DURATA 45’ • I.LAB BIOTECNOLOGIE

UN’AVVENTURA SPAZIALERipercorriamo la missione che ha portato il nostro frammento di Luna sulla Terra. Costruiamo un razzo per raggiungere i mari lunari e proviamo a rientrare sulla Terra come gli astronauti dell’Apollo 17.SABATO E DOMENICA, ORE 12, 14, 15, 16 E 17

DA 7 ANNI • DURATA 45’ • SALA DELLE COLONNE

ESPLORIAMO UN PIANETA ALIENOSimuliamo con un robot una missione spaziale, usiamo righello e compasso per scoprire in che modo gli scienziati comandano i rover su Marte, come riescono a programmarli e farli muovere in autonomia su un pianeta lontano dalla Terra.SABATO E DOMENICA, ORE 11, 14, 15, 16 E 17

DA 10 ANNI • DURATA 45’ • SALA DELLE COLONNE

IL CIBO DEL FUTUROScopriamo che cosa mangeremo nel 2050, proviamo a creare un cibo futuribile, scegliamo aroma e colore e inventiamo nuove consistenze con gel e strumenti di laboratorio.DOMENICA, ORE 12, 14, 15, 16 E 17 • DA 8 ANNI • DURATA 45’ • I.LAB ALIMENTAZIONE

DIVENTA LEGGENDA CON DESTINY®

Formiamo una squadra e vestiamo i panni di un guardiano dell’ultima città della Terra. Esploriamo le antiche rovine del nostro sistema solare, dalle rosse dune di Marte alle lussureggianti giungle di Venere, e riconquistiamo ciò che abbiamo perduto.SABATO E DOMENICA, DALLE 11 ALLE 18 • DA 16 ANNI • SALA DELLE COLONNE

IN PARTNERSHIP CON DESTINY®

sabato 22 e domenica 23 novembreSPECIALE WEEKENDDue giorni dedicati a Spazio e fantascienza tra film, libri, fumetti e videogiochi.

dal 26 al 31 dicembre, dal 2 al 6 gennaioMUSEONATALEVisite e attività su temi legati allo Spazio per adulti, famiglie e bambini.

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C O LO P H O N07

a cura di

Giovanni Caprara

progettata da

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

realizzata da

ETT

consiglio scientifico

Fiorenzo Galli Direttore Generale Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Laura Ronzon Direttore coordinamento curatori e collezioni Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Luca Reduzzi Curatore Astronomia e Spazio Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Giovanni Caprara Presidente Italian Space Society e coordinatore Consiglio Scientifico

Amalia Ercoli Finzi Professore Onorario Politecnico di Milano

Franco Malerba Astronauta italiano

Franco Ongaro Direttore ESTEC di ESA

Giovanni Pareschi Direttore Osservatorio Astronomico di Brera/INAF

Antonio Spada Ambasciatore e collezionista

hanno collaborato

produzione multimediale

ETTmateriale iconografico e audiovisivo

AGF-Agenzia Giornalistica Fotografica, ESA, Fermo Immagine – Museo del Manifesto Cinematografico di Milano, INAF, NASA, Omega Museum, Osservatorio Astronomico di Brera, Rai Teche, Tips Images, WOW Spazio Fumetto

media partner

Televisionet.tv

si ringrazia

Paolo Attivissimo, Riccardo Mazzoni, Casio, Deproducers

l’area spazio presenta per la prima volta la collezione antonio spada, dedicata al figlio mario

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C O N TAT T I S TA M PA08

MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZAE DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCIUfficio StampaDeborah Chiodoni - Paola Cuneo - Rossella CiuffredaT +39 02 48 555 343 / 450 / 447C +39 339 [email protected]

MATERIALI STAMPA DIGITALIImmagini e cartella stampa sono disponibili all’indirizzowww.museoscienza.org/areastampa