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Cultura e Turismo Pubblica Amministrazione INDICE Musica dal vivo al Sax Art Festival con il sassofono dei Jazz a la Mode 16/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 2 Zapping 16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 3 Il mercoledì a Russi tra canti ed eventi 16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 4 Le serate a San Giacomo 16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 5 Russi: si spazia dal jazz al groovy al “Sax Arts Festival” 16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 6 Il federalismo quadruplica le tasse locali 16/07/13 Il Sole 24 Ore 7 Entrate tributarie in calo dello 0,4% 16/07/13 Il Sole 24 Ore 9 Il fisco regionale è salito di 30 volte 16/07/13 Il Sole 24 Ore 10 Enti locali, piano trasparenza a gennaio 2014 16/07/13 Il Sole 24 Ore 12 Sconto Imu per i bar senza slot 16/07/13 Italia Oggi 13 Zone franche urbane, no Imu 16/07/13 Italia Oggi 15 In 20 anni tasse locali da 18 a 108 mld 16/07/13 Italia Oggi 16 P.a., trasparenza in naftalina 16/07/13 Italia Oggi 17 Assunzioni illegittime, comune di Cremona assolto 16/07/13 Italia Oggi 18 Pagina 1 di 18

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Cultura e Turismo

Pubblica Amministrazione

INDICE

Musica dal vivo al Sax Art Festival con il sassofono dei Jazz a la Mode16/07/13 Il Resto del Carlino Ravenna 2

Zapping16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 3

Il mercoledì a Russi tra canti ed eventi16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 4

Le serate a San Giacomo16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 5

Russi: si spazia dal jazz al groovy al “Sax Arts Festival”16/07/13 La Voce di Romagna Ravenna 6

Il federalismo quadruplica le tasse locali16/07/13 Il Sole 24 Ore 7

Entrate tributarie in calo dello 0,4%16/07/13 Il Sole 24 Ore 9

Il fisco regionale è salito di 30 volte16/07/13 Il Sole 24 Ore 10

Enti locali, piano trasparenza a gennaio 201416/07/13 Il Sole 24 Ore 12

Sconto Imu per i bar senza slot16/07/13 Italia Oggi 13

Zone franche urbane, no Imu16/07/13 Italia Oggi 15

In 20 anni tasse locali da 18 a 108 mld16/07/13 Italia Oggi 16

P.a., trasparenza in naftalina16/07/13 Italia Oggi 17

Assunzioni illegittime, comune di Cremona assolto16/07/13 Italia Oggi 18

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press unE il Resto del Carlino 16/07/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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RUSS Musica dal vivo al Sax Art Festival con il sassofono dei Jazz a la Mode

QUESTA sera, atte 21.15, il giardino detta Rocca Metandri di Russi ospita it Festival interna-zionale del Sassofono, con il concerto dal vivo del trio Jazz à la Mode. it gruppo, formato da Alessandro Scala, Sam Gambini e Fabio Nobile, propone un repertorio

che spazia net blues de-gli anni'50 e '60, esiben-dosi sulle musiche di Jimmy Smith, Lee Mor-gan e Hank Mobtey. Il festival, giunto atta sua quindicesima edizio-ne, presenta uno spacca-to del repertorio jazz, classico ed etnico con ar-tisti da tutto il mondo.

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

16/07/2013

Periodicità: Quotidiano

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

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ZAPPING

La Bibbia di Biglino al Boca Barranca Questa sera (ore 21.15, ingresso libero) si parla del libro più di-scusso di tutti i tempi al Boca Barranca di Marina Romea, che ospita l'autore Mauro Biglino (ricercatore e traduttore di e-braico antico), che presenta "Non c'è Creazione nella Bib-bia".

Trame narrative di storie e miti

Venerdì (ore 21), a Palazzo San Giacomo a Russi, "Experimen-tia in Villa", trame narrative di paesaggi storie e miti con let-ture di racconti inediti di e con Osiride Guerrini, Graziella Pa-gani e Pietro Barberini.

Questa sera a Tamo "Gli invincibili"

Questa sera (ore 21.30) a Tamo - in via Rondinelli - verrà inau-gurata la 10' edizione della ras-

segna estiva organizzata da RavennAntica "Tamo al chiaro di Luna". Protagonista lo scrit-

',.

tore Andrea Frediani (nella fo-to), che presenterà il libro "Gli invincibili - Alla conquista del potere". Nel corso della serata degustazione di vini della Can-tina Campanacci di Oriolo dei Fichi di Faenza.

"Jazz A Le Mode" alla Rocca di Russi

Questa sera (ore 21.15), al giar- dino della Rocca "Melandri" di

Russi, il trio "Jazz A Le Mode" si esibirà con le musiche di Jimmy Smith, Lee Morgan e Hank Mobley. "Jazz A La Mode Trio" (con Alessandro Scala al sax tenore, Sam Gambini all'or-gano hammond e Fabio Nobile alla batteria) propone un re-pertorio che spazia dal Jazz al Groovy, ispirandosi al vecchio sound Blue Note anni '50 e'60. Durante la serata verrà presen-tato in prima nazionale l'album "Less 1s More" che ha come o-spite d'eccezione il trombetti-sta Marco Tamburini.

In piazza "C'era una volta il West"

Nell'ambito della rassegna ci-nematografica "Cinema in 5 Tracce", in programma in piaz-za del Popolo, questa sera (ore 21.30) verrà proiettato "C'era u-na volta il West", classico we-stern italico del 1968 di Sergio Leone con un cast d'eccezione: Henry Fonda, Charles Bronson e Claudia Cardinale.

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Il mercoledì a Russi tra canti ed eventi

Proseguono per tutti i mercoledì di luglio gli e-venti organizzati dalle atti-vità del centro storico di Russi. Domani sera, in cor-so Luigi Carlo Farini, il mercatino dei bambini, le bancarelle riciclo e riuso ed i casting di "Cantando sotto le stelle" (Info 340 6410203). In piazzetta Dante (ore 19.30) la ban-carella di Ago e Filo e in piazza Farini (ore 19.30), canti dialettali e inni nazio-nali a cura di Giuliano Bet-toli and "friends".

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Il Circuito A Nidtana del Savio Coneento 90 anni dopo pithri 71°

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

LUGO

"Mettiamo in modo idee. Amr- C passione"

RUSSI

Le serate a San Giacomo

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Venerdì alle 21 "Experimentia in Villa" con letture di racconti inediti di e con Osi-ride Guerrini, Graziella Pagani e Pietro Barberini allieterà la serata di Palazzo San Giacomo "palcoscenico dell'estate" con trame narrative di paesaggi, storie e miti. La rassegna prosegue il 25 (sempre alle 21), poi, il 27 luglio (ore 20.30), "Sme-morantes", strategie del rito e nuove scritture del mito, azioni, e letture intorno a miti, leggende e grandi storie; a seguire, alle 22, la "Biblioteca di ricordi", presen-tazione del progetto. Domenica 28 (ore 20.30), tornano gli "Smemorantes". Mar-tedì 30 (ore 20.30) "La morte di Giulio Cesare", lettura di e con Claudio Morgan-ti. La rassegna prosegue in agosto. Tra gli appuntamenti, il 9 e I'll, le visite guida-te, con musica, astronmia e gastronomia osservando il cielo d'estate.

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

:30 minuti con il minotauro dell'era 2.0

Russi: si spazia dal jazz al groovy al "Sax Arts Festival" Le note invadono Russi. Il giardino della Rocca "T. Melandri" stasera farà da sfon-do al Festival Internazionale del Sas-sofono, giunto alla 15esima edizione. Sa-ranno proposti brani del repertorio clas-sico, dal jazz al groovy, insieme alla band "Jazz A Le Mode" e incursioni ne-gli anni '50 e '60. Il trio salirà spazierà fra gli spartiti di Jimmy Smith, Lee Mor-gan e altri grandi artisti del jazz. Durante la serata sarà presentato in anteprima l'album "Less Is More", ospite il trombet-tista Marco Tamburini (nella foto). In ca- so di pioggia il concerto si terrà al Teatro Comunale. Info: Ore 21,15; 0544 587651.

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Pagina 29 ROMAGNA by night

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pressunE

ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Il federalismo quadruplica le tasse locali Confcommercio: aumento di spese e tagli ai trasferimenti trainano le entrate, +500% in 20 anni

Davide Colombo ROMA

Vent'anni di fisco decentra-to non son riusciti neppure ad avvicinare l'obiettivo d'una mi-glior gestione delle politiche pubbliche e dei loro costi nella prospettiva di quell'autonomia impositiva degli enti locali che, secondo il legislatore, avrebbe dovuto garantire (almeno) la so-stanziale invarianza della pres-sione fiscale.

In particolare dal 1992, quan-do son stati avviati i primi decre-ti, le uscite primarie correnti del-

L'APPELLO M SSZAILI Il presidente Confcommercio: «Aumento incompatibile con ogni prospettiva di ripresa. È ora di fare il tagliando alla riforma»

le amministrazioni locali sono salite da 90,5 a 205 miliardi (+126%) mentre la spesa delle amministrazioni centrali è pas-sata da 225 a 343,5 miliardi (+53%). Nel complesso la spesa corrente delle amministrazioni pubbliche, comprese le spese so-stenute dagli enti previdenziali, è passata da 413 miliardi a 753 (+82,5%) nonostante l'apporto negativo fornito dalla spesa per interessi (-12% pari a circa 12 mi-liardi). A fronte di questa esplo-sione della spesa locale i trasferi-menti delle amministrazioni centrali sono aumentati solo del 20% in vent'anni, passando da 72 a 86 miliardi di euro. Non sor-prende, quindi, il boom delle im-poste. Se a livello centrale sono

aumentate del 95% (da 186 a 362 miliardi) quelle riconducibili al-le amministrazioni locali sono invece cresciute da 18 a io8 mi-liardi, con un eccezionale incre-mento di oltre il 500%.

A fotografare questa mutazio-ne strutturale delle dinamiche fi-scali tra centro e periferia è un'analisi di Confcommercio re-alizzata con il Cer - Centro euro-pa ricerche. Lo studio conferma la contraddizione di un federali-smo che ha prodotto una dupli-cazione di funzioni senza impe-dire la sovrapposizione fra tas-sazione locale e centrale. Solo nell'ultimo decennio, fanno no-tare gli analisti, risulta quasi tri-plicato il peso delle addizionali regionali e comunali sull'Irpef complessiva gravante sui salari: dal 4,2% all'11,2% nel caso del la-voratore "single"; dal 5,8% al 17,1% nel caso del "coniugato". Un aumento di imposizione in-compatibile con ogni prospetti-va di ripresa economica, ha sot-tolineato il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli. Anche le valutazioni sull'impo-sizione locale - ha osservato San-galli - confermano tristemente che ogni livello di governo con-tribuisce all'aumento della pres-sione fiscale. «È l'ora - ha detto il numero uno dei commercian-ti - di fare il tagliando anche alla riforma federalista, e la matura-zione delle istituzioni e della po-litica in senso federale necessi-ta oggi di una riflessione sulle strategie di completamento di questa grande riforma. La pres-sione fiscale dunque - conclude - rimane il grande problema irri-solto del nostro Paese».

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

I conti delle amministrazioni

ANDAMENTO IMPOSTE DIRETTE E INDIRETTE: AMMINISTRAZIONI CENTRALI E LOCALI

IL FISCO NELLE REGIONI

AMMINISTRAZIONI CENTRALI , AMMINISTRAZIONI LOCALI Pressione in % sul valore aggiunto

400.000

300.000

200.000

100.000

e. N., SN' •>»,

o

1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 2006 2008 2010 2012

ANDAMENTO DELLA SPESA CORRENTE Dati in milioni di euro

Variazione % 2012-1992

AMMINISTRAZIONI CENTRALI 2012

• AMMINISTRAZIONI LOCALI

• ENTI DI PREVIDENZA

2007

• INTERESSI

TRASFERIMENTI

A ENTI PUBBLICI (-)

2001

0 1 2

3 4

Trenti o A. A (Bolz. no)

Valle d'Aosta

Trenti o A.A. (Trent

Basilic.ta

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Friuli enezi.

Venet

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Umbri

Puglia

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Emilia Roma na

Molise

Sicilia

Lombardia

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Abruzzo

Campania

Lazio

753.255

685.843

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ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

dad Tesmo, Nel periodo gennaio-maggio

Entrate tributarie in calo dello 0,4% ROMA

A causa di una flessione dell'1,2% sul versante contri-butivo nel periodo gennaio-maggio di quest'anno calano dello 0,4% le entrate tributa-rie. Che sul fronte fiscale fan-no registrare una crescita del-lo on% (148 milioni di euro) con una lievitazione del getti-to Irpef dell'1,4% e un signifi-cativo calo dell'Iva (-6,8%). A comunicarlo in via definitiva è il ministero dell'Economia che sottolinea che «il gettito dei primi cinque mesi del 2013 è sostanzialmente inlinea con quello dell'analogo periodo dell'anno scorso». Da via XX settembre si fa poi notare che la frenata delle entrate contri-butive è da addebitare al «cre-scente ricorso alla rateazione dei pagamenti».

Quanto alle entrate tributa-rie, risultano in crescita le im-poste degli enti locali (+94 mi-lioni di euro, +5,4 per cento) e i ruoli incassati che ammonta-no a 2.826 milioni di euro (+118 milioni di euro, +4,4 per cen-to). Le poste correttive, che nettizzano il bilancio dello Stato, aumentano lievemente (-m milioni di euro, Il ministero dell'Economia spie-ga che tra le imposte dirette, il gettito Irpef si è attestato a 67.503 milioni di euro (+912 mi-lioni, pari a +1,4%) «trainato dalla dinamica favorevole del-le ritenute sui redditi di lavo-ro dipendente del settore pub-blico e redditi da pensione (+3,9%) legata agli effetti dei conguagli fiscali».

In calo l'Ires: gettito di 1.575 milioni (-187 milioni, pari a

-io,6 per cento). Il ministero afferma che «l'andamento del-le imposte sostitutive sui red-diti da capitale è sostenuto principalmente dall'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute su in-teressi e altri redditi di capita-le (+667 milioni), dall'impo-sta sostitutiva sui redditi da ca-pitale e sulle plusvalenze (+793 milioni) e dall'imposta sostitutiva sul valore dell'atti-vo dei fondi pensione (+44o milioni di euro). La crescita marcata riflette in particolare gli effetti del nuovo regime di tassazione.

Per quanto riguardala com-ponente contributiva, gli in-cassi registrati nei primi cin-que mesi del 2013 si sono atte-stati a quota 89.061 milioni di euro, con una flessione per cento rispetto allo stesso periodo del 2012.

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Le entrate contributive Nei primi cinque mesi de12013 c'è stata una flessione dei contributi, soprattutto per la rateazione dei pagamenti, che ha causato la frenata delle entrate

Ro/ Il crollo dell'Iva Tra i dati più eclatanti emersi dalle rilevazioni spicca la frenata dell'Iva, conseguenza del calo dei consumi

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E93 15.380

4T. 3 266 11

o

443.440 '445.264

ne Iva, un'imposta che ha targa statale ma che per oltre la metà serve a finanziare la spesa sanita-ria regionale. Nel 2000, quando il meccanismo è nato, finiva alle regioni il 27,5% del gettito, men-tre l'ultima ripartizione, relativa al 2008 e pubblicata sulla Gazzet-ta Ufficiale del 9 marzo scorso, ne dirotta sul territorio il 52,89 per cento. Di fatto, aggiungen-do la compartecipazione Iva al-le entrate regionali proprie, sui arriva a 138 miliardi e a una percentuale del 9% del Pil (nel 1970 era lo 0,3%).

L'esplosione del Fisco locale, non accompagnata daun dimagri-mento almeno equivalente di quello nazionale, è il primo frutto

400000 DibuG Rn'nr . nU Valori in milioni

,s• di euro

La dinamica dei tributi «arieti

Ne( decennio federalista,. successivo

alla riforma dei- titolo quinto sono cresciuti sia i tributi egion al.i sia J. quelli statati

I -

200000

Gianni Trovati MILANO

Trenta volte in quarant'an-ni. È in questa dinamica esponen-ziale, vissuta dal peso del fisco territoriale sulla ricchezza del Paese, uno dei colpi più duri asse-stati dai bilanci pubblici ai conti di imprese e famiglie. Una corsa, per di più, che è cresciuta di rit-mo proprio negli ultimi anni, quelli del federalismo all'italia-na. In teoria, la pressione del fi-sco regionale (protagonista per importi lontano dall'Erario) si at-testa secondo i dati più recenti poco sopra il 5 per cento del Pil. Nel conto, però, occorre far rien-trare anche la compartecipazio-

342.470.

300000

172.732 150000

PRELIEVO E SPESE: IL QUADRO DEGLI ULTI ULTIMI QU,',RANVANNI L'andamento della spesa regionale, delle entrate fiscali regionali, dei tributi erariali e della pressione fiscale totale sul Pii

Spese totali Regioni Valori in milioni

lem000 di euro a prezzi 135R 81870 correnti .,,eANIg

67.541

2 82

38.689

!!, Spese totali Regioni in % sui Pii

Entrate fiscali Regioni in %sui PiL

valori 1 milioni

correo i ur,pa prezzi Li,

I Font Elaborazione su dati ministero dell'Economia e I

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 1977 1978 1979 1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 200 1970 1971 1972 1973 1974 1975 1976

I I I I PRESSIONE FISCALE TOTALE

o Punti percentuali sul Pil

27 o

26,4 26,8

44,5 43,3 n 42,4

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250

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pressunE

lls°11dOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Il fisco regionale è salito di 30 volte All'aumento registrato in quarant'anni non corrisponde un calo dei tributi statali

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ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

avvelenato lasciato in eredità ai bilanci di famiglie e imprese dal federalismo incompiuto all'italia-na. E a peggiorare il quadro inter-vengono le prospettive, che pun-tano su nuovi aumenti. L'ultima regola nel campo travagliato del-la fiscalità locale è freschissima ed è arrivata nel decreto «Iva-la-voro» approvato dal Governo Letta, che ha fatto spuntare fra i commi anche la possibilità per le Regioni autonome di aumentare

Il fisco regionale Il peso del prelievo fiscale sul prodotto interno lordo

di un punto l'addizionale Irpef dall'anno prossimo. La stessa chance, lontano dai territori a Sta-tuto speciale, è stata offerta dal de-creto sulla revisione di spesa del luglio 2012 alle Regioni impegna-te nei piani di rientro dall'extra-deficit sanitario, con il risultato che dal 2014 l'Irpef dei Governato-ri potrebbe arrivare al 3,33% (3,63% se scattano anche le super-addizionali, quando il piano di rientro non basta a tenere a bada il rosso accumulato daAsl e azien-de ospedaliere) in n Regioni e

due Province autonome, dove vi-vono 214 milioni di contribuenti (1152% del totale).Anche per gli al-tri, però, non ci sarà troppo da aspettare, perché le regole del fe-deralismo regionale (decreto legi-slativo 68/ton) prevedono la stes-sapossibilità generalizzata aparti-re dal 2015, dopo uno scalino che nel 2014 può portare l'aliquota al 2,33 per cento.

L'allarme era stato rilanciato nel settembre del 2012 dal Sole 24 Ore, che mentre tutta l'attenzio-ne si concentrava sulle varie «rim-borsopoli» esplose a partire dal Lazio aveva fatto i conti degli ef-fetti, molto più dirompenti, pro-dotti dall'evoluzione disordinata di entrate e competenze centrali e locali: nei primi anni Novanta il Fisco regionale pesava intorno al-lo 0,7% del Pil, mentre a fine 2010

aveva sfondato quota 4,61% e nel 2011 è arrivato al 5,1 per cento. Un'evoluzione in parte ovvia, per-ché con le prime riforme e poi so-prattutto con il nuovo Titolo V della Costituzione le Regioni ave-vano aumentato in modo drasti-co le proprie competenze, e di conseguenza le esigenze di finan-ziamento: peccato però che nel 2001, anno di nascita del nuovo Ti-tolo V, i tributi erariali, cioè quelli che finiscono allo Stato centrale, valessero 342,5 miliardi di euro, e che dieci anni dopo, invece di di-minuire per compensare l'irrobu-

stimento regionale fossero volati a quota 445 miliardi

Lo stesso gioco delle tre carte, con le competenze che scendono di livello senza alleggerire il peso fiscale del piano superiore, è avve-nuto in scala anche nei rapporti

fra Regioni, Province e Comuni, spiegando una parte del vigore fi-scale registrato anche dalle parti degli enti locali. Un processo, quest'ultimo, che si è «compiu-to» con l'Imu, che nella versione 2013 fa uscire completamente lo Stato dal finanziamento degli en-ti locali mettendolo integralmen-te a carico dei contribuenti.

Il tasto da premere per provare a invertire la rotta è naturalmente quello della spesa, come dimo-stra qualche altro numero. Fra 2002 e 2010 (ultimi dati confronta-bili a disposizione) i compiti delle Regioni non sono cambiati per-ché a regolarli rimane il Titolo V, ma la loro spesa ha continuato a correre: il tasso di inflazione cu-mulatanel periodo è de116,2% (da-to Istat), ma come mostra per esempio uno studio dell'Universi-tà Cattolica su dati del ministero dell'Economia le uscite per il per-sonale sanitario sono cresciute del 36,2%, quelle per la medicina generale convenzionata si sono gonfiate del 46,2% (e del 62,2%

quelle per la specialistica), men-tre il record nel ritmo di crescita spettano agli acquisti di beni e ser-vizi con un +70,1%. Proprio su que-sti aspetti ha cominciato a concen-trarsi la spending review dal 2012,

che però deve ancora mostrare i risultati più consistenti sul piano pratico dell'attuazione.

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RIPROCUZIONE RISE VATA

ahRd \'■ •

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Pa», Deliberazione della Civit

Enti locali, piano trasparenza a gennaio 2014 Arturo Bianco

Tutte le amrninistrazio-ni pubbliche, compresi gli en-ti locali, sono tenute ad appro-vare entro il 31 gennaio 2014 il piano per la trasparenza, ter-mine che è stato spostato ri-spetto a quello inizialmente fissato per il prossimo 20 lu-glio. È questa la prima indica-zione di rilievo contenuta nel-la deliberazione della Civit n. 5o «Linee guida per l'aggiorna-mento del Programma trienna-le per la trasparenza e l'integri- tà 2014/2016».

Il documento è aggiornato al-le novità introdotte dal Dlgs 33/2013. Nelle more della adozio-ne del piano, ogni amministra-zione deve comunque dare cor-so alla pubblicazione sul pro-prio sito internet delle informa-zioni minime imposte da tale provvedimento. Viene ricorda-to che l'obbligo di istituzione della sezione "amministrazione trasparente" è dettato anche per le società controllate relati-vamente alle attività di pubbli-co interesse.

Il termine di approvazione del piano della trasparenza è sta-to spostato in quanto stretta-mente connesso con il piano an-ticorruzione, di cui costituisce di regola una sezione, nonché con il piano delle performance. Alla base di questo rinvio la man-canza del piano nazionale anti-corruzione (solamente nei gior-ni scorsi la Funzione pubblica halicenziato la proposta che do-vrà essere approvata dalla Ci-vit) e delle linee guida per la lot-ta alla corruzione da parte di re-gioni ed enti locali (che devono essere adottate dalla Conferen-za unificata). Non viene invece rinviato il monitoraggio sul ri-spetto degli obblighi di traspa-renza che sarà comunque effet-tuato in ogni ente entro la fine del 2013 da parte degli Oiv e i cui esiti dovranno essere comunica-ti alla stessa Civit. Regioni ed en-ti locali, nell'adozione del piano della trasparenza, dovranno te-nere conto delle linee guida che saranno elaborate dalla Confe-renza unificata.

Ogni Pa si deve dare un re-sponsabile della trasparenza,

che di regola coincide con quel-lo per la prevenzione della corru-zione. Il suo compito essenziale è garantire il rispetto degli obbli-ghi di pubblicità dettati dal legi-slatore e dei vincoli dettati dal piano della trasparenza. Egli de-ve inoltre garantire il cosiddetto accesso civico, cioè il diritto dei privati di avere tutte le informa-zioni che devono essere pubbli-cate sul sito.

Il piano della trasparenza de-ve indicare le misure attraverso cui dare attuazione a questi nuo-vivincoli. Può prevedere referen-ti nei singoli uffici delle ammini-strazioni complesse e indica le procedure di monitoraggio. Esso deve inoltre contenere gli obietti-vi strategici che si vogliono con-seguire in tema di trasparenza, le modalità di coinvolgimento del-le strutture e dei soggetti esterni portatori di interessi. E ancora, vanno disciplinate le iniziative e gli strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del Programma e dei dati pubbli-cati, nonché l'organizzazione e i risultati attesi delle Giornate del-la trasparenza che ogni Pa deve real i 77 are per favorire il control-lo diffuso. N el piano vanno infine indicati i dati ulteriori rispetto a quelli minimi fissati dal legislato-re che ogni amministrazione de-cide di pubblicare.

s La Pa dovrà pubblicare sui siti istituzionali numerosi dati, che vanno dai redditi dei politici alle liste d'attesa presso le Asl, dai bandi pubblici ai concorsi, dalle consulenze ai rendiconti dei gruppi consiliari, dai concorsi alle società partecipate. Tutto dovrà essere accessibile online, aggiornato e comprensibile

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Il provvedimento dei sindaco Pd di Bolog Merola„ entrerà ire rigore entro etteinbre

Sconto Imu per i bar senza slot Mentre 100 sindaci chiedono la riduzione dell'offerta

DE GEoRGa) PobiziANO

sindaci si mobilitano. In 200 hanno già sottoscritto il <,manifesto dei sindaci per la legalità» in cui si

chiede la riduzione dell'of-ferta del gioco d'azzardo, il contenimento dell'accesso e un'adeguata attività in-formativa e di prevenzione oltre alla trasparenza dei flussi di denaro dei conces-sionari, Non e schizofrenico un apparato pubblico che, da un lato, consente la diffusione del gioco e delle slot machine, incamerandone Faggio fisca-le (più sale gioco ci sono, più alto è il guadagno), dall'altro lato interviene, spendendo ri-sorse pubbliche, per parare i danni che quello stesso gioco provoca su chi ne diventa di-pendente o quasi?

Dopo avere cantato vit-toria per questa liberaliz-zazione ecco il de profutidis degli stessi politici: le mac-chinette in stai i ate ovunque que spingono al gioco e finiscono per fare cadere nella rete chi non riesce a fermarsi in tem-po, à un po' come h sigarette: lo Stato incassa e si salva la coscienza imponendo scritte terrificanti sui pacchetti, poi spende milioni per curare chi si ammala per colpa del fumo. Una sorta di insaria partita di giro. Come quella che in-comincia ad avvenire per il

gioco ed ecco partire l'allarme dal basso, cioè dai Comuni: la compuisione sta raggiungen-do percentraal.i preoccupanti e quindi si moltiplicano i casi disperati, mettendo a dura prova gli uffici di assistenza sociale, per altro decimati dalla spending review

Le larghe intese, a livel-lo locale, sembrano tarsi su questo tema: sindaci Pd e Pdl imiti nella lotta alle slot. Il sindaco pidiessino di Bologna, Virginio Merola, sta lavorando a un provvedi-mento che entrera in funzio-ne a settembre: i. bar e i locali senza macchinette avranno

no sconto siill'haut e sulla Tari-s. Spiega Nadia Monti, assessore comunale al Com-mercio: «Non abbiamo una legge che ci dia la possibilità di impedire l'apertura di certi locali ma. abbiamo strumenti amministrativi da 'utilizzare, per esempio gli incentivi fi-scali a favore dei locali senza slot».

Insomma: niente slot, poca Inni. Il Pdi ha promesso l'ap-poggio e anzi va oltre, è stato formato un comitato per pro-porre un referendum nazio-nale abrogativo delle norme sul gioco considerate troppo permissive, Obiettivo: racco-gliere 500 mila firme entro quest'anno cern una mobili-tazione, anche via web attra-

verso tzi si to ad hoc: teste w. nontazzardare.it.

In attesa del referen-dum, il parlamentare europeo Sergio Berlato, che e ari he coordinatore del. Pdl. a Vicen-za, sollecita a Enrico Letta un provvedimento n OrMatiVO: per potere accedere ai gioco sia obbligatorio presentare la tessera sanitaria magnetica, con la possibilità di disabili-taria su richiesta del soggetto interessato o a seguito dei ri-conoscimento di una forma di ludopatia. «La febbre da gioco sta assumendo i connotati di un. 'emergenza nazionale dice reuroparlamentare vicentino - per questa ragione urgono misure volte a tutelare le per-sone più vulnerabili».

Intanto -,.7iad a n ( rv.l3 va) la giunta di Ce -t-A.1'0Si Ti istra guidata da Giorgio Penazzi ha posto ai top della classifica per l'Ima le sale da gioco, con l'aliquota del 10,6 (rispetto al 5 della prima abitazione), stessa decisione a Crema (Cremona) dove il sindaco Stefania Bonaldi, Pd, ha de-ciso che solo mia categoria di immobili abbia ilmu al 10,6 e si tratta dei locali con le slot, Eill provvedimento preso dopo che a una trentina di chilo-metri di distanza la barista, cremonese Monica Pavesi ha deciso di denunciare pub-blicamente i rischi delle slot e le ha radiate dal suo locale:

«Sono contenta di averlo fat-to- dice- ora mi sento a posto con la mia coscienza».

A Voghera tutti i grup-pi hanno votato in consiglio comunale il divieto di aprire sale gioco nel raggio di 500 metri da asili e scuole mentre a Taratilo maggioranza e mi-noranza hanno inviato insie-me un appello al presidente della repubblica pere:3e dia la, sveglia al governo.

Tutti insieme contro le slot, ma in ordine sparso. Finchè non arriverà la corte costi-tuzionale ad avvertire che il giocatore romano non puo incontrare tagliole che quello veneziano non conosce. Così la Regione Emilia-Romagna ha appena votato una legge che obbliga i possessori di slot ad esporre il cartello ,di gio-co d'azzardo patologico è una, malattia che si uno curare», col n umero verde del servizio sa.nitario regionale (800 033 033) a cui ci si può rivolge-re. Mentre a Reggio Emilia è stata aperta la prima comu-nità che accoglie i malati da gioco: da 2 settimane a 3 mesi di cura. In Italia ci sono tra i 700 e gli 800 mila giocod ipen-denti, di cui almeno 300.000 patologici.

In Senato il 5stelle Endriz.5-A ha parla-

to di intreccio tra politica e

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gioco: «Ben sette ministri (compreso il primo ministro Enrico Letta) fanno parte di una fondazione che si chia-ma VéDrò finanziata anche da due multinazionali del gioco, Lottoma Lica e Sisal, Letta ricevette anche 1.5 mila curo di contributo da Porsia, ti-tolare della Hbg, una delle più grandi aziende del gioco d'az-zardo. Il nuovo ministro Brav

anci e direttore della rivista italianieuropei, già sostenuta da importanti contratti. pubbli-citari. con le industrie del gioco d'azzardo.

Da vari dossier si apprende che Snai ha, finanziato regolar-mente: Gianni Alemanno, Gianni Cuperlo, Margheri-ta, tido, Ds, Mpa. Compaiono ex politici e loro parenti entrati nel business, cito rapidamente: Angusto Fantozzi, presiden-te Sisal, Vincenzo Scotti, che lancio <Formula Bingo» insieme a Luciano Consoli, UOMO di fiducia di Massimo D'Alema. E ancora Antonio Cannali-re, proprietario della jackpot Game che a Milano gestiva sale da gioco insieme alla Fi-nanziaria Cinema, di proprie-tà di Marco Jacopo figlio di IVIarcellODell'Utri. Si ricorda che l governo 'Berlusco-ni liberalizzò i giochi d'azzardo on-line. Casualmente, ma solo casualmente, qualche giorno prima la Moridadori acquisì il controllo del 7 0%, di Glaming, che opera nel gioco d'azzard.o on-line Infine non possiamo omettere Pellegrino Mastel-

la, figlio di Clemente Mastel-la, che attraverso Sgai e Bet-ting 2000 dei fratelli Renato e Massimo Grasso avviò altre aziende di gioco, fra oneste King Slot e lkoz.zup, poi inda-gate per gravissimi reati».

A Milano è stato ospite a Palazzo Marino direttore generale dell'are.a monopoli dell'agenzia dogane e mono-poli, Francesco De Donato: E burle il rischio delle irregola-rità, di apparecchi modificati, di evasione delle imposte, di truffe ai danni dei clienti», ha detto, «ma ora la situazione è assai migliore che in passato, solo nel 2 % dei casi riscontria-

urlo illegalità e irregolarità-. Il gioco, a Milano, vale 2,4

milioni di euro al giorno, duemila í✓sercizi commerciali dispongono di slot, ogni mac-chinetta rende circa 300 euro ai giorn o.

Nel 2011 l'amministrazione autonoma dei Monopoli di Sta-to ha raccolto quasi 80 miliardi di euro col gioco d'azzardo, il 5 % del prodotto interno lordo: il 56,3% da si O t machine e video-lotterie, il 12,7 % dai gratta e vinci, 1'8,5 dal lotto, il 4,9 dal-le scommesse sportive, il 3 % dal superenalotto, e il rima-nen.te hingo e scommesse ippiche. Ripmetu cne rsei'vala

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Zone rrnnehe Urbani

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Lo t revede il decreto del _lise che attua le nOrnie del 2013 sulle '(laWion i fiscali

Zone franche urbane, no finu Esenti le minimprese che avviano attività economiche

D:E ILAREA ACCATEDI

\ ono esenti dall'Inni gli immobili situati nelle \

, • zone franche urbane (Zfu ) posseduti e uti

lizzati dalle piccole e micro imprese per l'esercizio delle nuove attività economiche. 1."esenzione è riconosciuta per i primi quattro anni a d.ecor-cere dal periodo di imposta di accoglimento dell'istanza da presentare al ministero dello sviluppo economico

A stabilirlo è l'art. 4, colli-ma 1, lettera e) del decreto del ministero dello svilup po economico 10 aprile 2013, predisposto di concerto con il ministro dell'economia e delle finanze, pubblicato sulla Gaz-zetta Oficiale n. 161 dell'il luglio 2013. Detto provvedi-mento che non fa altro che dare attuazione a quanto pre-visto nel di 1.8 ottobre 201.2, n. 179, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, che all'art, 37, comma 4, rinviava appunto a un decreto la determinazione delle condizioni, dei limiti, delle modalità e dei termini di decorrenza delle agevola-zioni fiscali stabilite in favore delle piccole e micro imprese localizzate all'interno delle per le zone franche urbane individuate dalle delibere del Cipe ovvero del territorio dei comuni della provincia di C arb o n i a-I glesi as.

Si deve ricordare che l'esen-zione per le zone franche ur-bane in materia dì tributi locali era prevista per la sola lei, ma l'art. 37 del dl n. 179

del 2012, al comma 3, ha pre-cisato, nel comma 3, che «ai fini di cui al presente articolo, l'esenzione di cui all'articolo 1, comma 341, lettera c), della legge n. 296 del 2006, deve in-tendersi riferita alla «imposta municipale propria»».

L'esenzione prevista d a, questidtima norma veniva riconosciuta dall'anno 2008 e fino all'anno 2012, per i soli immobili siti nelle zone franche urbane posseduti ed utilizzati per l'esercizio delle nuove attività economiche dalle piccole e micro imprese, come individuate dalla racco-mandazione 2003/361/Ce del-la commissione, del 6 maggio 2008, che iniziano, nei perio-do compreso tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2012, una nuova attività economica. In pratica il_ periodo di agevo-lazione era, ormai scaduto.

Con la disposizion.e del decreto del ministero dello sviluppo economico 10 aprile 2013 viene, di fatto, concessa un'ulteriore proroga del ter-mine per godere delle esen-zioni in questione, giacché, in base all'art. 12 del decreto l'esenzione dall'Inni è rico-nosciuta per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta dì accoglimento dell'istanza che deve essere presentata al citato ministe-ro nei termini previsti con il bando che lo stesso dovrà adottare per dare avvio alla procedure che porteranno alla concessione delle agevolazio-ni fiscali.

ti fondamentale precisa-re che l'art. 12 del decreto

stabilisce che l'esenzione dall'in-1u può essere rieon o-sciuta esclusivamente per gli immobili situati nella Zfo., che siano posseduti e utilizzati, per l'esercizio dell'attività d'impresa, dai soggetti di cui ail'art„ 3 dello stesso decreto e cioè le imprese:

a) di micro e piccola dimen-sione, ai sensi di quanto stabi-lito nell'allegato 1 al Regola- mento (Ce) n' 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008 e dal decreto del mini-stro delle attività produttive 18 aprile 2005;

-b) già costituite alla data di presentazione dell'istanza, purché la data di costituzione dell'impresa non sia ,SUCCeS-siva al 31 dicembre 2015, e regolarmente iscritte al Re-gistro delle imprese;

c) che svolgono la propria attività all'interno della Zfu;

d) che si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri di-ritti, che non sono in liquida-zione volontaria o sottoposte a proce.d o is concorsuaii.

Per accedere alle agevola-zioni, è necessario, inoltre, che i beneficiari abbiano un 'affido o locale destinato all'attività, amle amministrativa, all'in-terno della Zfu.

Peraltro, i soggetti che svol-gono attività non sedentaria devono altresì alternativa-mente impiegare almeno un lavoratore dipendente pres-so l'ufficio o il locale che sì trova all'interno della Zfu o realizzare almeno il del volume di affari all'interno della. Zfit. il HipToduz ione n:sn-i-xda -

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- 75 " ..),D 82.5 548.380 685.843 H TOTALE SPESA CORRENTE 412.651

2012

204.942

86.717

Var % 2012- 1992

AMM. LOCALI

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in 20 anni tasse locali da 18 a 108 nild

Coni]. federalismo fiscale il gettito locale è sestuplicato dal 1992 a oggi: le imposte riconducibili alle amministrazioni locali sono cresciute da 18 a 105 miliardi, «con un eccezionale incremento di oltre il 500%». È quanto emerge da un'analisi di. COI:1k 01"11- Tilerd0 realizzata in collaborazione con il Cer - Centro Europa Ricerche. Negli ultimi venti anni, ricorda l'analisi, «la spesa corrente delle amministrazioni cen-trali (stato e altri enti) è cresci sita del 53%. La spesa di regioni, province e comuni del 126% e quella degli enti previdenziali del 12796 il risultato è che la spesa pubblica complessiva è quasi raddoppiata, passan-do da 412 miliardi del 1992 a 753 del 2012 (+82,5%), Per fronteggiare questa dinami-ca, spiega io studio Confcommercio-Cer, si

è assistito a una esplosione del gettito de-rivante dalle imposte (dirette e indirette) a livello locale con un aumento dei 500% a cui si è associato il sostanziale raddop-pio a livello centrale. Inoltre, nell'ultimo decennio, risulta quasi triplicata l'inciden-za delle addizionali regionali e comunali suiPlrpef.

Pronta la replica dell'Ami che fa notare come in questi 20 anni i trasferimenti era-riali ai comuni siano scomparsi, obbligando gli enti a ricorrere a. imposte locali. «Non si possono analizzare le dinamiche del prelie-vo tributario dei comuni senza compararle con i rilevanti e continui tagli subiti dagli enti locali nei trasferimenti dello stato», ha commentato il presidente dell'Aia Piero Passino.

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P.a...li"as aaronla in naitalína

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La Civit ”l& s l'adempimento in attesa del prouramma nazionale at ticorruzione

Ra., trasparenza in naftalina L'approvazione dei piani triennali slitta a! 311112014

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ministrazioni statali e degli enti pubblici non economici nazionali. L'allegato 4 è una scheda simmetrica a quella dell'allegato 3, con la quale gli organismi indipendenti per la valutazione verificheranno entro 31112/2013 lo stato di avanzamento del programma triennale.

Cori tenuti essenziali, Uti-lissimo è l'indice essenziale del piano triennale per la traspa-

P3 LUME OLIVE:EU

fitta al 31 gennaio 2011 il_ termine entro ‘,„ \ - • il quale le pubbliche amministrazioni do-

vranno approvare il piano triennale per la trasparenza. Lo ha stabilito la Civit, con la deliberazione 4 luglio 2013, n. 50, ,Linee guida per l'ag-giornamento del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2014-2016», pub-blicata sol sito della Commis-sione.

Terntiní. L'allegato t^ alla delibera contiene un calenda-rio degli adempimenti, vinco-lante per le amministrazioni statali, Il termine più rilevan-te è, come rilevato, quello del 31. gennaio 2014, In realtà, il. dìgs 3312013 non fissa Un ter-mine entro il quale adottare il piano triennale per la tra:- sparenza. Cin ha fatto ritenere che le amministrazioni doves-sero provvedere ai più presto, comunque certamente entro il 2013. C'era, però, il problema di coordinare il piano della trasparenza con quello nati corruzione, del quale e un elemento accessorio indispen-sabile. Poiché il programma nazionale anticorruzione non è stato ancora varato, la Ci-vit ha ritenuto di evitare alle amministrazioni di dover fare i due piani in momenti distim: ti, costringendoli a complesse opere di aggiornamento e cc--

ordinamento, rinviando tutto al 31 gennaio 201.4, così da consentire anche la redazione dei due documenti in modo da coordinarli anche con il piano della performance, o, negli enti locali, il piano esecutivo di gestione.

Controlli. La Cavi t negli allegati 3 e 4 inette a dispo-sizione per le am,ministrazio-ni statali anche una sorta di check list per il controllo degli

..1Za suggerito dalla Civit. Vi deve essere un'introduzio-ne contenente informazioni riguardanti l'organizzazione e le funzioni dell'ammini-strazione 11 primo capitolo

: dovrà indicare le principali novità del piano, rispetto a quello precedente. li secondo, iilustrera 11 procedimento di_ elaborazione e adozione, in-

:: dicando gli obiettivi strategi- :: ci in materia di trasparenza

posti dagli organi di vertice l negli atti di indirizzo e i col-

legamenti_ con il piano della performance o con. analoghi strumenti o,sz a.m.kazio-ne previsti da normative di settore , indicando anche uffici

- < e dirigenti coinvolti. La terza sezione illustra iniziative e strumenti di comunicazione per la diffusione dei contenuti del programma e dei dati pub blicati (comprese le <'giornate della trasparenza»). La quarta indica i dirigenti responsabili

adempimenti. L'allegato 3 ri-assume alcuni con tenuti del Programma triennale per la trasparenza; la versione fina-le della scheda sarà rilasciata successivamente dalla Civit sul Portale della trasparenza a seguito di sperimentazioni con alcuni enti. La scheda al-legato 3 andrà compilata en-tro il 28 febbraio 2011 esclu-sivamente dai Responsabili della trasparenza delle am-

portali e lo stato di aLtuazione del programma, con le misure organizzative volte ad assicu-rare la regolarità e la tempe-stività dei flussi informativi ed i sistemi di controllo.

Enti locali immediata-mente obbligati. La deli-bera chiarisce che nelle more dell'adozione delle intese pre-viste dalla legge 190/2012, gli enti locali sono comunque tenuti a dare attuazione alle disposizioni del di gs 33/2013.

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Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi

16/07/2013

Periodicità: Quotidiano

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Assunzioni comune Cremona assolto Il mancato rispetto del patto di stabilità interno blocca solo le assunzioid effettuate e messe in bilancio dai co-muni nell'anno successivo a quello dello sfioramento. Se Invece le 3Ssfinzioni_ sono sì state effettuate nell'anno successivo allo sfora,mento ma contabilizzate un anno dopo la condotta dell'ente locale è pienamente ma. Sulla base di questo principio la Corte conti della Lombardia (sentenza n. 177/2013) ha completamente assolto amministratori locali e dirigenti del comune di Cremona dall'accusa, della procura regionale contabile di aver assunto personale in violazione di legge causando così un danno erariale di oltre 1 milione di estro (si veda. (tatiflOsigi del 22/2/2013). L'ente aveva sfiorato il patto di stabilità nel 2009 e ai sensi del dl 112/2008 non avrebbe potuto procedere ad assunzioni. di personale a qualsiasi. titolo. Invece, erano stati assunti otto dipendenti di cate-goria &l . 3 di categoria D e 21 di categoria Cl, questi ul-timi a conclusione di una procedura di stabilizzazione. In totale 32 unità di personale, tutte assunte con decorren-za giuridica 31 dicembre 2010, ma con effetti economici dal 1." gennaio 2011. Un escarnotage, secondo la procura, che finiva per realizzare ,<un risultato in contrasto con quanto voluto dal legislatore». Ma pienamente legittimo secondo la sezione giurisdizionale della Lombardia che ha consideratoti divieto quale divieto di spesa, Con la conseguenza che se, come nel caso di specie, l'assunzio-ne i stata disposta, nell'anno successivo allo affinamento del. Patto, ma, con effetti giuridici. a decorrere dall'anno seguente, la norma può dirsi rispettata ,:perché la spesa iscritta in bilancio per tale personale grava sul bilancio del 2011». Di qui. la decisione di respingere la domanda risarcituria avanzata dalla procura, per mancanza di dan-no e dell'elemento soggettivo della colpa grave.

Frartevaeo Cerisano

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