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Indice 1. Premesse. ..................................................................................................................................... 2 2. Analisi dello stato di fatto ............................................................................................................ 2 3. Interventi previsti in progetto ...................................................................................................... 2 4. Norme tecniche di riferimento .................................................................................................... 3 5. Principi di funzionamento dei sistemi solari termici a bassa temperatura .................................. 5 6. Impianto solare termico in progetto ............................................................................................ 6 7. Dati di progetto: ........................................................................................................................... 9 8. Impianto solare: ......................................................................................................................... 11 9. Principali risultati dei calcoli ....................................................................................................... 13 10. Configurazione Impianto ...................................................................................................... 14 11. Collegamento previsto per i collettori, portata del circuito ................................................. 15 12. Connessioni agli impianti esistenti....................................................................................... 15 13. Trattamenti anti legionella ................................................................................................... 15 14. Addolcimento e sanificazione .............................................................................................. 17 15. Specifiche di fornitura .......................................................................................................... 18 16. Emissioni .............................................................................................................................. 23

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1. Premesse.

L’Amministrazione del Comune Solaro in relazione al nuovo appalto di gestione dell’impianto sportivo G. Scirea, ha ravvisato la necessità di procedere ad una serie organica di interventi di manutenzione straordinaria delle strutture, al fine di garantire la fruibilità, il decoro e la sicurezza delle strutture nel tempo. La presente relazione specialistica descrive gli aspetti tecnici progettuali e realizzativi di un impianto solare termico a servizio degli spogliatoi del campo da calcio. Con la realizzazione dell’impianto, denominato “CAMPO CALCIO SINTETICO”, si intende conseguire un significativo risparmio energetico per la struttura servita, mediante il ricorso alla fonte energetica rinnovabile rappresentata dal Sole. Il ricorso a tale tecnologia nasce dall’esigenza di coniugare:

x la compatibilità con esigenze architettoniche e di tutela ambientale; x un risparmio di combustibile fossile; x una produzione di energia senza emissioni di sostanze inquinanti.

2. Analisi dello stato di fatto Il documento partendo dall’analisi dello stato di fatto e dei dati climatici dell’area di progetto, descrive i calcoli effettuati per il dimensionamento dell’impianto e fornisce le caratteristiche tecniche delle tecnologie adottate e la valutazione economica dell’intervento. Sulla base dei dati forniti in quanto a n. di docce presenti e alla tipologia di utilizzo, è stato redatto il presente progetto Esecutivo volto ad ottimizzare altresì i costi economici di investimento. Il centro sportivo oggetto dello studio è caratterizzato da campo sportivo per la pratica del Calcio dotato di 3 locali adibiti a spogliatoi con 14 docce (spogliatoi campo nord). Al fine di ridurre al minimo i costi e le perdite energetiche nelle tubazioni i collettori solari verranno installati sulla copertura inclinata del fabbricato. La copertura ha le seguenti caratteristiche:

x Manto copertura in lamiera grecata x Falde esposte in direzione EST/OVEST x Inclinazione delle Falde 5-10°

Risulta quindi possibile l'installazione di n. 6 collettori solari piani in serie. Gli spogliatoi vengono normalmente utilizzati dalle ore 17,00 alle ore 22,30 per 7 giorni alla settimana per un numero di utenti settimanali stimato complessivo di circa 420. All’interno del locale caldaia sono presenti una caldaia murale a gas premiscelata di potenza pari a 35 kW destinata al riscaldamento degli ambienti. Per la produzione di Acqua calda sanitaria sono installati n. 2 boiler a gas di capacità pari a 600 l.

3. Interventi previsti in progetto Vengono previsti i seguenti interventi per la riduzione dei consumi energetici di gas metano per la produzione di acqua calda sanitaria. Installazione impianto solare termico costituito da n. 6 collettore vetrati piani ad alta efficienza (per un totale di 15 mq lordi). Accumulo solare di alta capacità (1.000 l) al fine di consentire un elevato stoccaggio di acqua in temperatura in considerazione dell'utilizzo prevalentemente serale del servizio. Copertura del fabbisogno termico per la produzione di acqua calda sanitaria circa 60%. L'impianto solare sarà realizzato per funzionare in serie all'attuale sistema di produzione di acqua calda sanitaria. In

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questo modo è possibile sfruttare tutta l'energia disponibile dai collettori potendo mantenere il bollitore solare a temperature molto basse nella stagione invernale. L'acqua fredda preriscaldata dall'impianto solare quando la non raggiungerà la temperatura idonea all’utilizzo diretto nelle docce verrà immessa nei boiler esistenti e qui portata alla temperatura necessaria per l'utilizzo.

4. Norme tecniche di riferimento Gli impianti e i relativi componenti devono rispettare, ove di pertinenza, le prescrizioni contenute nelle seguenti norme di riferimento, comprese eventuali varianti, aggiornamenti ed estensioni emanate successivamente dagli organismi di normazione citati. • Legge 09/01/91, n. 10, “Norma per l’attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”. • D.P.R. 26/08/93, n. 412, “Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10”. • D. Lgs. 29/12/03, n. 387: attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità. • D. Lgs. 19/08/05, n. 192: attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia. • D. Lgs. 29/12/06, n. 311: disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell'edilizia. • D.Lgs. 03/03/11 n. 28, “Attuazione della Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”. • Decreto 28/12/12, Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni. • Decreto interministeriale 16 febbraio 2016, aggiornamento delle discipline per l'innovazione dei piccoli interventi di incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili cui al DM 28 dicembre 2012. • Piani Energetici Comunali e Regionali. • UNI 8211:1981 - Impianti di riscaldamento ad energia solare – Terminologia, funzioni, requisiti e parametri per l’integrazione negli edifici. • UNI 10349-1:2016 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 1: Medie mensili per la valutazione della prestazione termo-energetica dell'edificio e metodi per ripartire l'irradianza solare nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l'irradianza solare su di una superficie inclinata. • UNI 10349-2:2016 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 2: Dati di progetto. UNI 10349-3:2016 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 3: Differenze di temperatura cumulate (gradi giorno) ed altri indici sintetici. • UNI EN ISO 9488:2001 - Energia solare – Vocabolario. • UNI EN 12976-1:2006 - Impianti solari termici e loro componenti. Impianti prefabbricati. Parte 1: Requisiti generali. • UNI EN 12976-2:2006 - Impianti solari termici e loro componenti. Impianti prefabbricati. Parte 2: Metodi di prova. • UNI/TS 11300-2:2014, Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale, per la produzione di acqua calda sanitaria, per la ventilazione e per l'illuminazione in edifici non residenziali.

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• UNI/TS 11300-4:2016 - Prestazioni energetiche degli edifici. Parte 4: utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria. • UNI EN 15316-4-3:2008 - Impianti di riscaldamento degli edifici. Metodo per il calcolo dei requisiti energetici e dei rendimenti dell’impianto. Parte 4-3: Sistemi di generazione del calore, sistemi solari termici. • UNI EN 12975-1:2011 - Impianti solari termici e loro componenti. Collettori solari. Parte 1: Requisiti generali. • UNI EN 12977-1:2012 - Impianti solari termici e loro componenti. Impianti assemblati su specifica. Parte 1: Requisiti generali per collettori solari ad acqua e sistemi combinati. • UNI EN 12977-2:2012 - Impianti solari termici e loro componenti. Impianti assemblati su specifica. Parte 2: Metodi di prova per collettori solari ad acqua e sistemi combinati. • UNI EN 12977-3:2012 - Impianti solari termici e loro componenti. Impianti assemblati su specifica. Parte 3: Caratterizzazione delle prestazioni dei serbatoi di stoccaggio acqua per impianti di riscaldamento solare. • UNI EN ISO 9806:2014 - Energia solare. Collettori solari termici. Metodi di prova. • D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza): misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. • D.M. 37/2008: sicurezza degli impianti elettrici all’interno degli edifici. I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili.

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5. Principi di funzionamento dei sistemi solari termici a bassa temperatura Gli impianti solari termici a bassa temperatura sono in grado di produrre acqua calda in un intervallo compreso tra i 40°C ed i 120°C in funzione della tecnologia dei collettori solari e della tipologia di impianto. Il principio di funzionamento è il medesimo di quello che si verifica in una serra: Dei raggi solari incidenti la superficie vetrata, solo una piccola parte viene riflessa, mentre la parte restante attraversa il vetro e viene assorbita da una piastra captante di colore nero, la quale, scaldandosi, riemette energia sotto forma di radiazione infrarossa, rispetto alla quale il vetro si comporta come se fosse opaco, trattenendola così al suo interno (effetto serra). In questo modo la temperatura del fluido vettore primario contenuto nell'assorbitore tende ad aumentare. Al fine di convertire la massima parte dell’energia elettromagnetica solare incidente in calore, sono necessari i collettori solari termici che rappresentano la parte funzionale più importante di un impianto solare termico. All’interno del collettore il fluido termovettore si riscalda grazie all’energia fornita dal sole, mentre all’interno dell’accumulo tramite uno scambiatore di calore cede energia riscaldando l’acqua. Il sistema previsto è a circolazione forzata e di tipo a preriscaldamento solare. Qualora la temperatura fornita al circuito risulta superiore a 45°C l’impianto solare andrà ad alimentare direttamente la rete di acqua calda sanitaria. Nei momenti in cui la temperatura in uscita dal bollitore solare risultasse insufficiente a garantire una temperatura delle docce confortevole tramite una valvola deviatrice l’acqua in uscita dal bollitore verrà indirizzata all’ingresso dei boiler ad accumulo sfruttando pertanto tutta l’energia solare disponibile. Mantenendo gli attuali boiler a gas metano con le medesime impostazioni attuali. Al fine di garantire elevati livelli di produzione di energia termica e massima durata nel tempo si è optato per l’utilizzo di collettori piani Vetrati. Il collettore piano vetrato è costituito da:

x Una piastra captante metallica (rame o acciaio) di colore scuro atta ad assorbire la radiazione solare incidente; x Una copertura trasparente al di sopra della piastra captante in vetro singolo o doppio, per limitare le perdite per

convezione, o in policarbonato alveolare; la copertura deve essere trasparente alla radiazione solare e, contemporaneamente, opaca alla radiazione infrarossa per generare un effetto serra e limitare le dispersioni per irraggiamento;

x Uno strato di materiale isolante posizionato sotto la piastra serve a ridurre al minimo le perdite per conduzione verso le superfici laterali ed inferiori del collettore. Generalmente viene accoppiato un foglio di alluminio per limitare i fenomeni di condensa che possono compromettere l’isolamento;

x Scatola metallica di contenimento che racchiude e protegge il collettore.

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6. Impianto solare termico in progetto

1 – mappa radiazione solare Italia Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale La disponibilità della fonte solare per il sito di installazione è verificata utilizzando i dati “UNI 10349:2016 - Stazione di rilevazione: Vertemate con Minoprio” relativi a valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale. La località sede dell’intervento è il comune di SOLARO (MI) avente latitudine 45°.6172 N, longitudine 9°.0794 E altitudine di 211 m s.l.m.; i valori giornalieri medi mensili della irradiazione solare sul piano orizzontale stimati sono pari a: Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [kWh/m²]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

1.14 2.39 3.33 4.44 5.33 6.31 6.25 4.97 3.94 2.97 1.08 0.94 Fonte dei dati: UNI 10349:2016 - Stazione di rilevazione: Vertemate con Minoprio

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Irradiazione giornaliera media mensile sul piano orizzontale [kWh/m²] Fonte dei dati: UNI 10349:2016 - Stazione di rilevazione: Vertemate con Minoprio Dati climatici località – COMUNE DI SOLARO Temperatura media mensile [°C]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

0.4 4.5 9.2 12.5 17.7 21.3 23.1 20.4 18.3 11.9 7.6 4.2 Umidità relativa media mensile [%]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

89.3 66.3 64.3 67.5 64.9 71.2 64.2 72.6 77.8 83.1 96.1 91.0 Velocità vento media mensile [m/s]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8 2.8

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2 – vista satellitare – individuazione del fabbricato oggetto di intervento Per l’impianto solare termico in progetto è stata scelta la tecnologia dei collettori solari piani vetrati adatti a tutta la durata dell’anno ed economicamente conveniente in rapporto alle prestazioni previste. Il sistema dimensionato è del tipo a circuito chiuso a circolazione forzata tramite l’utilizzo di una pompa di circolazione avviata da un termostato differenziale quando la differenza di temperatura tra fluido nel collettore e fluido nel serbatoio è superiore a 5-10°C. Tale differenza di temperatura garantisce l’instaurarsi delle condizioni di scambio termico così che l’energia termica accumulata dal fluido termovettore venga ceduta al serbatoio di accumulo. Un secondo termostato ad immersione comanderà l'attivazione del riscaldamento ausiliario. Il progetto prevede l’integrazione del sistema solare con i 2 boiler a gas esistenti in funzionalità di preriscaldamento solare. Albedo Inoltre, per tener conto del plus di radiazione dovuta alla riflettanza delle superfici della zona in cui è inserito l’impianto, si sono individuati i valori medi mensili di albedo, considerando anche i valori presenti nella norma UNI 8477: Valori di albedo medio mensile

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 0.20 L’Albedo medio annuo è: 0.20

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Ombreggiamento Gli effetti di schermatura da parte di volumi all’orizzonte, dovuti ad elementi naturali (rilievi, alberi) o artificiali (edifici), determinano la riduzione degli apporti solari e il tempo di ritorno dell’investimento. Il Coefficiente di Ombreggiamento, funzione della morfologia del luogo, è pari a: 1.00. Di seguito il diagramma solare per il comune di SOLARO:

7. Dati di progetto: Criterio generale di progetto Il principio progettuale normalmente utilizzato per un impianto solare termico è quello di ottimizzare il rapporto fra costi di realizzazione ed energia prodotta, tenendo conto dei dati relativi a: • fabbisogni dell’utente; • orientamento e inclinazione delle superfici; • condizioni climatiche; • globalità del progetto.

Coeff. di ombreggiamento 1.00SOLARO (MI) - Lat. 45°.6172 N - Long. 9°.0794 E - Alt. 211 mDIAGRAMMA SOLARE

SUDEST OVEST NORDNORD

0° 0°10°

20°

30°

40°

50°

60°

70°

77°

35°

SUD 30°-30° 60°-60° OVESTEST 120°-120° 150°-150° NORDNORD

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Nella generalità dei casi, l’impianto è esposto alla luce solare in modo ottimale, scegliendo prioritariamente l’orientamento a Sud e evitando fenomeni di ombreggiamento. In funzione degli eventuali vincoli architettonici della struttura che ospita l’impianto stesso, sono comunque adottati orientamenti diversi e sono ammessi fenomeni di ombreggiamento, purché adeguatamente valutati. Poiché i collettori solari termici variano molto in termini di costo e di prestazioni, ed essendo l’energia solare una fonte aleatoria, i collettori sono realisticamente considerati integrativi rispetto alle tecnologie tradizionali, ovvero forniscono direttamente solo una parte dell’energia necessaria all’utenza, quella percentuale che prende il nome di percentuale di copertura del fabbisogno energetico annuo. Aumentando la percentuale di copertura, il costo dell'impianto cresce, mentre l’energia prodotta aumenta meno rapidamente: per questo motivo occorre bilanciare attentamente i costi da sostenere e l'energia prodotta e un impianto solare termico difficilmente sarà progettato per soddisfare il 100 % del fabbisogno energetico. L’impianto è utilizzato per la produzione di acqua calda ad uso sanitario; di seguito sono descritti i fabbisogni dell’utenza presi a riferimento per i calcoli delle componenti dell'impianto. Temperatura acqua di rete [°C]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

9.7 8.3 9.8 11.4 12.6 14.4 15.6 16.3 15.3 14.6 12.3 10.8

Fabbisogno (Norma UNI/TS 11300-2 (2014))

Temperatura di utilizzo ACS 45 °C Tipo edificio Edificio non residenziale Rendimento di erogazione 0.95

Installazione Sistemi post legge 373/76 con rete di distribuzione corrente solo parzialmente in ambiente climatizzato

Fattore di perdita 0.08 Fattore di recupero 0.5

Attività sportive/palestre - Docce installate

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 Perdite di erogazione [MJ]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

192.90 181.10 192.30 177.70 177.00 161.80 160.60 156.80 157.00 166.10 172.90 186.90 Perdite di distribuzione [MJ]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

34.70 32.60 34.60 32.00 31.90 29.10 28.90 28.20 28.30 29.90 31.10 33.60

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Energia mensile [kWh]

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic

1 130.5 1 061.5 1 127.2 1 041.3 1 037.6 948.3 941.5 919.1 920.4 973.6 1 013.4 1 095.3

8. Impianto solare: Descrizione L’impianto, denominato “CAMPO CALCIO SINTETICO”, è utilizzato per produzione di acqua calda ad uso sanitario. E' composto da 6 collettori solari piani di superficie lorda pari a 2,56 mq, un Bollitore solare con capacità pari a 1 500 l e scambiatore solare. L’impianto dovrà essere collegato all’impianto esistente costituito da n. 2 produttori di acqua calda sanitaria a gas metano. Scheda tecnica dell'impianto

Dati generali dell'impianto

Identificativo dell'impianto CAMPO CALCIO SINTETICO Indirizzo Corso Berlinguer 2B CAP - Comune - Provincia 20020 SOLARO (MI) Latitudine 45°.6172 N Longitudine 9°.0794 E Altitudine 211 m

Superfici

Numero superfici disponibili 2 Estensione totale disponibile 180 m² Superficie collettori 15.48 m² Posizionamento dei collettori sulle superfici Complanare

Caratteristiche impianto

Numero collettori 6 Num. collettori x num. stringhe 1 x 6 Numero serbatoi 1 Volume di accumulo totale 1 000 l

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Volume di accumulo specifico 66.67 l/m²

Posizionamento e irradiazione sul piano dei collettori

Orientazione dei collettori (Azimut) -90° - OVEST Inclinazione dei collettori (Tilt) Parallela alla copertura Irradiazione solare annua 1 280.67 kWh/m²

Totali

Irradiazione annua totale 19 824.43 kWh Fabbisogno energetico annuo 12 192.4 kWh Energia fornita annua 9 919.8 kWh Efficienza dell’impianto 45.5 % Copertura del fabbisogno 61.0 %

Il periodo di utilizzo dell'impianto (in giorni) è riportato nella tabella successiva: Giorni di utilizzo

Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Tot. Annuo

31 28 31 30 31 30 31 0 30 31 30 31 334

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9. Principali risultati dei calcoli

Mese Energia Fornita [kWh]

Energia caldaia [kWh]

Fabbisogno

[kWh] Copertura

[%] Irradiazio

ne [kWh]

Efficienza [%]

Ore pompa solare

[h]

Ore caldaia

[h]

Ore Stagnazio

ne [h]

Gennaio 212.9 1 054.2 1 128.9 16.8 533.90 39.9 37:28 00:00 00:00 Febbraio 514.4 685.0 1 060.0 42.9 1 018.66 50.5 61:38 00:00 00:00 Marzo 790.7 494.2 1 125.6 61.5 1 568.85 50.4 92:12 00:00 00:00 Aprile 987.5 212.9 1 039.8 82.3 2 017.02 49.0 102:22 00:00 00:00 Maggio 1 179.0 35.3 1 036.1 97.1 2 475.78 47.6 107:07 00:00 00:00 Giugno 1 133.3 0.6 947.0 99.9 2 849.20 39.8 76:28 00:00 131:04 Luglio 1 127.2 0.0 940.2 100.0 2 925.14 38.5 82:47 00:00 154:55 Agosto 1 079.8 5.8 917.8 99.5 2 322.69 46.5 84:19 00:00 00:00 Settembre 916.7 151.9 919.1 85.8 1 783.98 51.4 96:01 00:00 00:00 Ottobre 692.9 432.9 972.2 61.5 1 391.44 49.8 83:10 00:00 00:00 Novembre 205.1 943.1 1 012.0 17.9 493.56 41.5 34:42 00:00 00:00 Dicembre 180.4 1 060.2 1 093.7 14.5 444.25 40.6 31:55 00:00 00:00

Totale 9 019.8 5 076.1 12 192.2 64.0 19 824.45 45.5 890:14 00:00 286:00

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10. Configurazione Impianto

La configurazione dell’impianto prevede l’installazione di n. 6 collettori solari piano, con un ingombro complessivo dei collettori pari a 16 mq e di n. 1 serbatoio di accumulo con serpentino immerso di capacità pari a 1.500 litri. All’interno del locale caldaie esistente, non sono presenti spazi sufficienti per l'installazione del nuovo bollitore solare e dei relativi accessori idraulici. Si prevede quindi di utilizzare parte del locale deposito adiacente la centrale termica. In sede esecutiva potrà essere verificata l'opportunità di rivedere la disposizione dei componenti installati e la reali possibilità di utilizzo del deposito. I pannelli verranno posizionati sulla copertura dei locali spogliatoio esposta in direzione EST con un inclinazione compresa tra 5° e 10°. La capacità del bollitore è stata calcolata sulla base del numero di persone che usufruiranno dell’impianto e dalla destinazione della struttura, parametri questi che influenzano il periodo degli stillamenti e la richiesta pro capite. Di seguito i principali componenti dell’impianto in progetto:

x N° 1 collettore solare di grande superficie modello FA 3/5 da 15,1 mq x Circuito idraulico primario e secondario x N° 1 Pompe di circolazione; x Valvole di non ritorno;

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x Vaso di espansione; x Valvola di sicurezza; x Valvola di sfiato dell’aria; x Sonde temperatura; x Miscelatore termostatico ad alta capacità. x Centralina di regolazione; x Collegamento al sistema termico di integrazione esistente. x Bollitore solare doppio serpentino 1000 x Resistenza elettrica 6 kW gestita dal programmatore per effettuare i periodici shock termici per la sanificazione

dell'acqua.

11. Collegamento previsto per i collettori, portata del circuito Il calcolo della portata che dovrà circolare nel circuito primario è stato condotto considerando una portata specifica tipica dell'impianto solare pari a 30 l/ m2 h e una differenza di temperatura tra mandata e ritorno di circa 15°K. In queste condizioni, la portata complessiva del circuito primario sarà pari a 360 litri/h. Il valore di progetto della portata appena riportato, consente di mantenere la temperatura di lavoro del fluido termovettore entro valori ottimali che salvaguardano la funzionalità dei componenti e garantiscono una buona efficienza di scambio termico. A seguito della simulazione e grazie all'importante volume dell'accumulo si è verificato che la temperatura dei collettori non supera, in condizioni ordinarie, gli 80°C, garantendo un minore stress termico all'intero sistema ed andando a ridurre al minino il fenomeno della stagnazione e il degradamento della protezione glicolica. Il circuito solare dovrà essere collegato allo scambiatore inferiore del Bollitore.

12. Connessioni agli impianti esistenti Utenze spogliatoi campo nord Il sistema solare verrà installato con funzione di preriscaldamento solare. La logica di funzionamento garantita dovrà essere la seguente: Se la temperatura dell’acqua calda in uscita dal bollitore solare risulta maggiore di 45°C l’acqua calda dovrà essere inviata direttamente al miscelatore sanitario e alle docce Se la temperatura dell’acqua calda in uscita dal bollitore solare una valvola deviatrice dovrà inviare il flusso all’ingresso degli scalda acqua a gas già presenti in sito e successivamente da questi sarà alimentata la rete di acqua calda sanitaria.

13. Trattamenti anti legionella LEGIONELLA: MISURE DI PREVENZIONE E CONTROLLO NEI SISTEMI IMPIANTISTICI I sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria e i loro componenti, così come pure l’acqua potabile e le attrezzature sanitarie, possono favorire e amplificare la diffusione di sostanze aero disperse; tra queste di particolare pericolosità risulta essere Legionella sp. I più comuni impianti generatori di aerosol associati ad edifici comprendono torri di raffreddamento, condensatori evaporativi, diffusori di docce, aeratori di rubinetti, vasche per idromassaggio, nebulizzatori ed umidificatori. I primi

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casi di legionellosi sono stati in prevalenza attribuiti a sostanze aero disperse contenenti batteri provenienti da torri di raffreddamento o condensatori evaporativi o sezioni di umidificazione delle unità di trattamento dell’aria. Diversamente le infezioni sono risultate causate anche dalla contaminazione delle reti di distribuzione dell’acqua, apparecchi sanitari, attrezzature per l’ossigenoterapia, fontane e umidificatori ultrasonici. L’aumento moderato della temperatura dell’acqua, rispetto a quella naturale, rappresenta uno dei principali fattori che favoriscono la crescita del batterio e la contaminazione ambientale. Altri fattori sono: il pH, la presenza di fonti di nutrimento, la presenza di altre forme di microrganismi. La sopravvivenza della legionella è legata anche a fattori ambientali: l’aria sufficientemente umida (umidità relativa superiore al 65%), la temperatura non eccessivamente alta, e la radiazione solare non molto elevata. Le procedure che contrastano la moltiplicazione e la diffusione di Legionella devono essere attentamente considerate e messe in atto durante le fasi di progettazione, di installazione, di funzionamento e di 13 manutenzione. Per quanto tali misure non garantiscano che un sistema o un componente siano privi di legionelle, esse contribuiscono a diminuire la possibilità di inquinamento batterico grave. STRATEGIE DI PREVENZIONE DELLA CONTAMINAZIONE NEI SISTEMI IMPIANTISTICI Strategie per prevenire la colonizzazione degli impianti:

x Evitare di installare tubazioni con tratti terminali ciechi e senza circolazione dell’acqua; x Evitare la formazione di ristagni d’acqua; • provvedere ad effettuare la pulizia periodica degli impianti. x Limitare la possibilità di nicchie biologiche per i microrganismi attraverso la pulizia degli impianti, la prevenzione

e la rimozione dei sedimenti dai serbatoi d’acqua calda, bacini di raffreddamento e altre misure igieniche; x Mantenere efficienti i separatori di gocce montati a valle delle sezioni di umidificazione; x Controllare lo stato di efficienza dei filtri ed eliminare l’eventuale presenza di gocce d’acqua sulle loro superfici;

STRATEGIE PER PREVENIRE LA MOLTIPLICAZIONE BATTERICA

x Controllare, ove possibile, la temperatura dell’acqua in modo da evitare l’intervallo critico per la proliferazione dei batteri (25-55°C);

x Utilizzare trattamenti biocidi al fine di ostacolare la crescita di alghe, protozoi e altri batteri che possono costituire nutrimento per la legionella;

x Provvedere ad un efficace programma di trattamento dell’acqua, capace di prevenire la corrosione e la formazione di film biologico, che potrebbe contenere anche legionelle.

MISURE DI PREVENZIONE A LUNGO TERMINE

x Ottenimento di informazioni preliminari circa il progetto, il funzionamento e la manutenzione dell’impianto idrico.

x Progettare l'impianto in modo da avere ben separate le tubature dell'acqua calda da quelle dell'acqua fredda. x Programmazione di visite ispettive sull’impianto idrico al fine di: verificare possibili stagnazioni d’acqua,

intersezioni tra sistemi di acqua potabile e industriale, effettuare misurazioni delle temperature di accumulo e di mandata dell’acqua calda ad uso sanitario.

x Programmazione di visite ispettive sull’impianto di climatizzazione al fine di esaminare lo stato degli umidificatori, delle torri evaporative, l’ubicazione delle prese di aria esterna e lo stato delle canalizzazioni.

METODI DI PREVENZIONE E CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE DEL SISTEMA IDRICO Si riporta di seguito una rassegna delle metodiche attualmente possibili che andranno adottate previa valutazione del singolo impianto, del sistema idrico e dell’ambiente nel quale si opera. Le misure di lotta a lungo termine sono comunque legate ad una buona progettazione degli impianti, in particolare negli ospedali, negli stabilimenti termali e nei ricoveri per anziani TRATTAMENTO TERMICO

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L’effetto inattivante dell’aumento della temperatura è stato dimostrato sia negli ospedali che in alberghi. Impianti dell’acqua calda mantenuti a temperature superiori ai 50°C sono meno frequentemente colonizzati da Legionella. L’aumento della temperatura dell’acqua calda è uno dei metodi correntemente adoperato per il controllo della legionella nell’impianto di distribuzione dell’acqua. Una temperatura superiore a 60°C inattiva la legionella in modo proporzionale al tempo di esposizione CLORAZIONE Il cloro è un agente ossidante che è stato usato con successo per il controllo igienico-sanitario delle acque potabili. L’inattivazione e la soppressione di L.-pneumophila richiedono una concentrazione costante di cloro superiore a 3 mg/L. Per la bonifica si utilizzano due approcci: l'iperclorazione shock e l’iperclorazione continua. BIOSSIDO DI CLORO L'impiego del biossido di cloro è in corso di sperimentazione in alcuni Paesi, ma ancora non vi sono elementi sufficientemente convalidati per un suo impiego sicuro ed efficace. Tale metodica, infatti, richiede la presenza di un generatore di cloro le cui condizione di sicurezza vanno garantite Le concentrazioni, proposte da alcuni Autori, sono variabili da 0,1 a 1,0 mg/L a seconda dei settori dell'impianto idrico in cui viene impiegato (serbatoi, tubazioni, ecc.). Inoltre ha efficacia diversa sui vari tipi di materiali (efficacia maggiore su gomma rispetto alla plastica; mentre non sembra impiegabile con tubazioni in rame). LAMPADE A RAGGI ULTRAVIOLETTI L’irradiazione con luce ultravioletta è un metodo alternativo interessante per la disinfezione dell’acqua potabile. La luce ultravioletta (254 nm) inattiva i batteri producendo dei dimeri di timina nel DNA che ne ostacolano la replicazione. L’applicazione della luce ultravioletta è una modalità di disinfezione che risulta essere maggiormente efficace in vicinanza del punto di impiego. Tale tecnica di non è adeguata come unica modalità per un intero edificio poiché non possiede effetto residuo mentre la legionella persiste nei biofilm, nei punti morti e nelle sezioni stagnanti dell’impianto. Il metodo L’apparecchio dovrebbe essere vicino al punto di utilizzo. L’acqua scorre in una parte della camera idraulica e l’esposizione alla luce ultravioletta generata da lampade di mercurio a bassa pressione la disinfetta. I metodi dello shock termico o della clorazione possono essere utilizzati prima dell’applicazione della luce ultravioletta per controllare le legionelle presenti nell’impianto. 19 Vantaggi I vantaggi della luce ultravioletta sono la facilità d’installazione dell’apparecchio e l’assenza di effetti avversi sull’acqua o sulle tubature. A differenza di quanto accade con le sostanze chimiche, il sapore dell’acqua non viene influenzato e non ci sono sottoprodotti. Il trattamento può essere più efficace se il controllo della legionella è localizzato in aree piccole come ad esempio un reparto di terapia intensiva. Svantaggi Lo svantaggio principale consiste nel fatto che il flusso dell'acqua sottoposta all'azione dei raggi deve avere uno spessore di pochi centimetri (in genere fino a 3 cm) e deve essere scarsamente torbida per non

14. Addolcimento e sanificazione La normativa vigente impone il trattamento con processo di addolcimento dell'acqua per l'utilizzo in circuiti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria con durezza dell'acqua superiore a 15° francesi. In sede di progetto esecutivo dovrà essere verificato il paramento con l'azienda erogatrice del servizio o con appositi test e dimensionato il sistema di addolcimento. Al momento si tiene conto di una stima dei costi di realizzazione del trattamento acqua.

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L’impianto sarà dotato di sistema di filtrazione e successivo Addolcitore d'acqua a scambio di ioni a 1 colonna, costruiti in materiali resistenti alla corrosione e adatti per uso alimentare, corredati di dispositivi per rigenerazione automatica a tempo o a volume, di serbatoio salamoia con accessori, resine e sale per prima rigenerazione. L’impianto risulta già in funzione da alcuni anni, e sono stati riscontrati diversi punti in cui sono possibili potenziali contaminazioni. Si prevede inoltre un opportuno sistema di trattamento dell’acqua con pompa dosatrice di cloro in maniera da garantire la sanificazione continua dell’impianto.

15. Specifiche di fornitura Collettore

Dati Generali

Codice Tipo Piano

Caratteristiche meccaniche

Lunghezza 2150 mm Larghezza 1198 mm Spessore 83 mm Peso 42 kg Superficie totale 2.58 m² Superficie apertura 2.31 m² Superficie assorbitore 2.31 m²

Altre caratteristiche meccaniche

Portata minima 0.0 l/h Portata nominale 75.0 l/h Portata massima 0.0 l/h Contenuto di liquido 1.7 l Massima Pressione 10 bar Percentuale Glicole 0.0 % Temperatura di stagnazione 234.0 °C

Caratteristiche energetiche

Eta0 0.720 a1 3.860 W/m²K a2 0.0094 W/m²K² Tipo di vetro Singolo

Certificazioni - Garanzie - Note

Certificazione Certificazione Solar Keymark

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Garanzia prodotto Almeno 5 anni Note

Fluido termovettore

Dati Generali

Percentuale glicole 30.0 % Calore specifico glicole 2 510.0 J/(kg K) Temperatura di congelamento -15.0 °C Calore specifico fluido 3 683.2 J/(kg K)

Dati Tubazioni

Dati Generali

Lunghezza tubi in ingresso 10.0 m Lunghezza tubi in uscita 10.0 m Diametro esterno tubi 20.0 mm Spessore isolamento 20.00 mm Conducibilità termica isolamento 0.040 W/(m K) Portata 29.1 l/(h m²)

Boiler esistenti

Dati generali

Marca Boiler a gas metano Modello 35 kW Tipo caldaia Solo ACS Potenza 70.00 kW Potenza per ACS 0.00 kW Efficienza 80.0 % Prezzo € 0.00

Combustibile

Dati Generali

Nome Gas naturale/metano Potere calorifico inferiore 10.56 Coefficiente emissioni CO2 203.0

Dati Generali

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Volume 24.0 l Prezzo € 0.00

Pompa collettori

Dati Generali

tipo Elettronica a giri variabili Modello Regolazione a Dp variabile Potenza 0.37 kW Portata max 2.4 m³/h

Serbatoio 1

Dati Generali

Tipologia Bollitore solare con scambiatore interno a serpentino Capacità C 1000 l

Caratteristiche meccaniche

Altezza 2 200 mm Diametro 1200 mm Volume 1 571 l Temperatura massima supportata 90 °C Pressione massima supportata 6 bar Peso 150 kg

Altre caratteristiche

Scambiatori presenti Caldaia, acqua sanitaria Potenza massima scambiatore solare 0.0 kW Superficie scambio scambiatore solare 0.00 m² Dispersione serbatoio 0.00 kWh/24h

Certificazioni - Garanzie - Note

Certificazione Garanzia prodotto

Stazione solare con centralina di gestione Gruppo di circolazione compatto per impianti solari, pronto per l’installazione. Dotato di pompa precablata, valvola di bilanciamento completa di rubinetto di riempimento e svuotamento, gruppo di sicurezza con manometro, valvola di sicurezza per solare tarata a 6 bar e rubinetto di riempimento e scarico. Staffa per l’installazione a parete con flessibile per collegamento con il vaso di espansione, valvole a sfera con termometro integrato e freno di gravità (check valve) escludibile ruotando la manopola a 45°

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La stazione di trasferimento solare comprende i dispositivi di sicurezza necessari per il circuito secondo la DIN4757: x termometro di mandate e ritorno x manometro x flussostato x valvola di sicurezza x valvola di non ritorno x sfiatatoio x collegamento a vaso di espansione

Collettore solare 2,5 mq Collettore solare termico, verticale, piano, superficie assorbente 2,5 m² tipo Cordivari OR. Assorbitore, dotato di rivestimento “Sun select”, in rame, saldobrasato a 270°C al collettore. Tubazioni componenti i collettori diam. 22 mm (tubazioni di raccordo 8 mm). Telaio portante in legno naturale con profili in alluminio colore grigio antracite. Vetro solare di 4 mm di spessore antiriflesso a basso contenuto di ferro. Chiusura posteriore in legno. Coibentazione in lana di roccia spessore 50 mm (posteriore). Coibentazione in lana di roccia spessore 20 mm (laterale). Raccordi in bronzo a saldare per tubo rame diam. 22 mm, con doppia tenuta (conica e O.R.). Tubazioni di collegamento dal bollitore ai collettori solari Tubo in acciaio AISI 316L. Isolamento con K-FLEX Solar, elastomero espanso con ottima resistenza alle alte temperature. Pellicola di protezione ad alta resistenza meccanica. Raccordi e minuterie metalliche. Resistente alle alte temperature e ad alte concentrazioni di antigelo, consente di connettere il serbatoio di accumulo dell'acqua calda con il pannello solare con risparmio dei tempi di posa. Riduce al minimo le dispersioni termiche e per resistere agli agenti chimici e atmosferici. Vaso di espansione Il vaso di espansione dovrà sul circuito sanitario è stato dimensionato per un volume di 80l per garantire l'assorbimento delle dilatazioni termiche dell’acqua contenuta nel bollitore e nelle tubaizoni. Il vaso di espansione dovrà sul circuito solare specifico per impianti solari è stato dimensionato per un volume di 24l per garantire l'assorbimento delle dilatazioni termiche del fluido termovettore del circuito solare. Collegamenti di centrale termica In centrale termica sono previsti collegamenti realizzati con tubazione in ferro come quelle già presenti. Valvole, minuterie manodopera Si ritengono comprese nelle presenti valutazioni e dovranno essere previste nel progetto esecutivo tutte le valvole, le minuterie, la manodopera e i mezzi d'opera necessari a dare l'opera finita a regola d'arte. Filtro Autopulente a Turbina Filtro tipo Lindo Euroacque a turbina brevettato di nuova generazione per acqua, elimina le particelle solide quali sabbia, detriti o simili presenti nell’acqua fino a 100 micron. Il filtro si caratterizza per la forma di realizzazione della cartuccia filtrante e dei condotti di immissione dell’acqua, tali da aumentare notevolmente la praticità d’impiego rispetto agli analoghi dispositivi noti da tempo in commercio nei quali le impurità vengono trattenute direttamente dal filtro, depositandosi sulla sua superficie ed ostruendo i fori, fino a rendere necessaria la sostituzione della cartuccia stessa.

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A tale scopo Lindo ha un dispositivo grazie al quale l’acqua viene immessa nel vaso, cosi da creare un vortice che spinge le particelle più pesanti a scorrere lungo la parete interna del vaso ed a depositarsi sul fondo senza intasare la cartuccia filtrante che e realizzata in modo tale da ottenere una superficie liscia e scorrevole, per cui le impurità tendono a scivolare verso il basso, piuttosto che aderire alla cartuccia. Questa ultima e realizzata in acciaio inox ed, a differenza delle normali cartucce inox a maglia intrecciata, per cui le impurità scivolano su di essa senza aggrapparsi durante la fase di filtrazione. Questa caratteristica viene poi maggiormente esaltata durante la fase pulizia del filtro stesso che si compie semplicemente aprendo l’apposito scarico posto sul fondo del vaso. Dotato di trattamento batteriostatico al nanoargento, di inibizione batterica. Addolcimento

La normativa vigente impone il trattamento con processo di addolcimento dell'acqua per l'utilizzo in circuiti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria con durezza dell'acqua superiore a 15° francesi. Si prevede l’installazione di Addolcitore d’acqua serie AF/7000, costruiti secondo le disposizioni del decreto del Ministero della Sanità N°443 del 21/12/90. Tutte le parti dell’impianto destinate al contatto con acqua dovranno rispondere alle normative vigenti. La valvola in dotazione all’addolcitore automatico Euroacque della serie AF7000 si caratterizza per la comodità del grande display digitale e per semplicità nel suo utilizzo e nell’inserimento dei vari parametri La valvola è a cicli regolabili, comando a microprocessore preciso e facilmente programmabile.. FUNZIONAMENTO: Quando la quantità di acqua trattata supera il valore impostato, o comunque ogni quattro giorni (anche senza alcun consumo, a meno che non sia stata disinserita l’opzione), il timer predispone l’apparecchio alla rigenerazione che sarà avviata all’ora programmata. Si evitano così rigenerazioni superflue con conseguente risparmio di sale e di acqua. Ideale nelle applicazioni con consumi incostanti. Il contalitri assicura il controllo della valvola anche con portate estremamente basse (22 Lt/h) ed in assenza di energia elettrica. La serie 7000 è dotata di un dispositivo di miscelazione incorporato che consente di controllare la durezza residua miscelando l’acqua dolce in uscita dall’impianto con quella dura di alimento L’apparecchio è AUTODISINFETTANTE ed è dotato di una cella elettrolitica (produttore di cloro) rivestita in titanio, che produce cloro durante la fase aspirazione salamoia. Ad ogni rigenerazione è garantita la disinfezione delle resine per preservare la qualità batteriologica dell’acqua dolce. Pressione di esercizio: 1,8/5,0 bar. Contatore d'acqua a turbina con emettitore di impulsi Contatore d'acqua a turbina, per acqua potabile fredda (e sanitaria calda SU RICHIESTA), dotato di uscita impulsiva tipo reed-switch; specificamente sviluppato per applicazioni quali il trattamento acque, gli impianti di dosaggio, eccetera. Contatore d'acqua adatto per il controllo di processo. POMPA DOS.MOD.EUROVMF 6/7 6 LT-BAR - PRO Fornitura di apparecchiatura per il dosaggio costante e proporzionale a segnale digitale di prodotti chimici. A montaggio verticale con regolazione elettronica della portata e microprocessore. Tipologia: multifunzione digitale (Constant, Divide, Multiply, PPM, Batch, Volt, mA, %, ml/q). Dotata di display digitale retroilluminato “blu” e corpo pompa in PVDF. Possibilità di impostare password di protezione. Sono previste n. 2 pompe dosatrici, una dedicata al dosaggio di ipoclorito mentre la seconda destinata al dosaggio della miscela neutralizzante.

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L’apparecchio prende impulsi da un contatto-pompa del pozzo, o flussimetro, o altro (se non è possibile ricevere un impulso richiedere quotazione per contatore lancia impulsi). Con divisore da 1 a 1000 degli impulsi in ingresso. Dotata di controllo livello, regolazione della portata, valvola iniezione, valvola di fondo/filtro, tubo di aspirazione, di mandata, di scarico aria e speciale sonda per pescaggio prodotto chimico direttamente da tanica std. Prodotti dosati nell’impianto: IL SODIO IPOCLORITO/EUROCLOR È LA SOLUZIONE EFFICACE PIÙ ECONOMICA PER CONTRASTARE LE CARICHE ORGANICHE INQUINANTI CHE POSSONO ESSERE PRESENTI NELLE ACQUE. DOSATO ENTRO IL LIMITE DI 0,2 PPM È IDONEO PER L’UTILIZZO IN ACQUE POTABILI. Soluzione concentrata di sali minerali di tipo alimentare specifici per il trattamento dell’acqua potabile. E’ impiegato per la prevenzione di incrostazioni e corrosione nelle acque domestiche. EUROSIL 5/25 per la sua formulazione a base di silicati, previene e rallenta eventuali corrosioni in atto nella tubazioni. Efficace con acque tra 0° e 40°fr. di durezza carbonatica, fino a 80°C. Il prodotto viene dosato mediante stazioni di dosaggio proporzionali EUROACQUE. EUROSIL 5/25 è impiegato per offrire una protezione contro le incrostazioni e la corrosione in applicazioni quali: - caldaie e bollitori (lato acqua di consumo) - tubazioni ed organi di controllo delle linee di distribuzione - circuiti in genere di riscaldamento e raffreddamento alimentati con acqua a perdere. EUROSIL 5/25 può essere addizionato con pompe dosatrici volumetriche meccaniche oppure pompe dosatrici volumetriche elettroniche. Il dosaggio di EUROSIL 5/25 deve essere fatto a monte delle parti dell’ impianto o delle apparecchiature da proteggere. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’

Ultimato l’impianto la Ditta installatrice dovrà rilasciare la Dichiarazione di Conformità dell’impianto alla regola dell’arte secondo quanto prescritto dal D.M. 37 del 2008. La dichiarazione predisposta secondo i modelli ministeriali dovrà avere allegato il presente progetto esecutivo, la relazione contenete la tipologia dei materiali utilizzati e il certificato rilasciato dalla Camere di Commercio relativo ai requisiti tecnico-professionali della Ditta installatrice. Collaudo

A seguito delle procedure di installazione e caricamento dell'impianto dovrà essere rilasciato dal servizio assistenza tecnica verbale di collaudo che espliciti che tutte le operazioni di realizzazione, protezione antigelo, pressurizzazione dell'impianto e montaggio meccanico sono state eseguite correttamente e che i parametri di funzionamento dell'impianto (energia prodotta, temperature di lavoro controlli di regolazione) siano eseguiti correttamente.

16. Emissioni Considerando l'energia annua fornita dall'impianto, 9 468.8 kWh, e l'efficienza della caldaia 80.0%, con alimentazione a Gas naturale/metano, valgono le considerazioni successive. Attenzione per l'ambiente

L’impianto solare consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle sostanze che hanno effetto inquinante e che

Page 25: Indice - COMUNE DI RHO · Dati climatici. Parte 2: Dati di progetto. UNI 10349-3:2016 - Riscaldamento e raffrescamento degli edifici. Dati climatici. Parte 3: Differenze di temperatura

........................................................................................................................................................................................................ NOVABITA SOCIETA' COOPERATIVA PIAZZA DANTE, 4 27100 PAVIA P.IVA 02320020189 TEL 0382.1866690 EMAIL [email protected]

contribuiscono all’effetto serra. Emissioni evitate in atmosfera

Emissioni evitate in atmosfera di CO2

Coefficiente emissioni CO2 203.0 Emissioni evitate in un anno 2 402.70 kg Emissioni evitate in 20 anni 48 054.02 kg Fonte dei dati: Web

Risparmio di combustibile

Un utile indicatore per definire il risparmio di combustibile derivante dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili è il TEP. I risparmi sul combustibile sono conteggiati in base al fattore di conversione dei MWh in TEP che è 0.073 TEP/MWh. Risparmio sul combustibile

Risparmio di combustibile in TEP

TEP risparmiate in un anno 0.66 TEP risparmiate in 20 anni 13.17 Fonte dei dati: Delibera EEN 3/08, art. 2