CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse...

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IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap.9 1 CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI. In generale progettare un impianto di riscaldamento (di condizionamento dell’aria) significa proporzionare i suoi componenti perché risultino adeguati al compito di mantenere all’interno degli ambienti la temperatura interna desiderata (anche umidità relativa nel caso di condizionamento) in corrispondenza a condizioni climatiche esterne significative. In taluni casi le condizioni climatiche esterne da assumersi per il dimensionamento degli impianti saranno prescritte da leggi. Come si ricorderà gli impianti centralizzati dovranno prevedere l'impiego di dispositivi di regolazione per adeguare la potenzialità termica dell’impianto alle effettive condizioni climatiche esterne mediamente meno gravose di quelle assunte a base del progetto. In generale pertanto con riferimento agli impianti di riscaldamento, è necessario prendere le mosse, per le diverse località, da informazioni e dati climatici sulle temperature esterne, apporti solari, velocità del vento, mentre nel caso di condizionamento dell’aria avremo necessità anche di dati relativi all'umidità dell'aria esterna. Stante la natura in parte deterministica e in parte casuale delle grandezze meteorologiche, l'analisi dei dati misurati richiede sempre indagini di tipo statistico e probabilistico. In generale l'importanza della componente stocastica è tanto più grande quanto più è breve il periodo su cui si valuta un grandezza meteorologica. Ad esempio, in un determinato luogo il valore medio giornaliero della temperatura dell'aria può deviare considerevolmente dai valori tipici stagionali (ricavati dalle serie storiche dei valori della temperatura), mentre il valore medio mensile della stessa grandezza presenterà una deviazione rispetto al valore tipico corrispondente, assai meno rilevante; su base annua, poi, le differenze tra un anno e l'altro sono spesso irrilevanti. Sul piano pratico è opportuno distinguere tra dati climatici per la progettazione degli impianti di riscaldamento e quelli per gli impianti di climatizzazione estiva di cui si parlerà in seguito.

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IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

1

CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED

ENERGETICI In generale progettare un impianto di riscaldamento (di condizionamento

dellrsquoaria) significa proporzionare i suoi componenti percheacute risultino adeguati al

compito di mantenere allrsquointerno degli ambienti la temperatura interna desiderata

(anche umiditagrave relativa nel caso di condizionamento) in corrispondenza a condizioni

climatiche esterne significative In taluni casi le condizioni climatiche esterne da

assumersi per il dimensionamento degli impianti saranno prescritte da leggi Come si

ricorderagrave gli impianti centralizzati dovranno prevedere limpiego di dispositivi di

regolazione per adeguare la potenzialitagrave termica dellrsquoimpianto alle effettive condizioni

climatiche esterne mediamente meno gravose di quelle assunte a base del progetto

In generale pertanto con riferimento agli impianti di riscaldamento egrave

necessario prendere le mosse per le diverse localitagrave da informazioni e dati climatici

sulle temperature esterne apporti solari velocitagrave del vento mentre nel caso di

condizionamento dellrsquoaria avremo necessitagrave anche di dati relativi allumiditagrave dellaria

esterna

Stante la natura in parte deterministica e in parte casuale delle grandezze

meteorologiche lanalisi dei dati misurati richiede sempre indagini di tipo statistico e

probabilistico In generale limportanza della componente stocastica egrave tanto piugrave grande

quanto piugrave egrave breve il periodo su cui si valuta un grandezza meteorologica Ad esempio

in un determinato luogo il valore medio giornaliero della temperatura dellaria puograve

deviare considerevolmente dai valori tipici stagionali (ricavati dalle serie storiche dei

valori della temperatura) mentre il valore medio mensile della stessa grandezza

presenteragrave una deviazione rispetto al valore tipico corrispondente assai meno rilevante

su base annua poi le differenze tra un anno e laltro sono spesso irrilevanti

Sul piano pratico egrave opportuno distinguere tra dati climatici per la

progettazione degli impianti di riscaldamento e quelli per gli impianti di

climatizzazione estiva di cui si parleragrave in seguito

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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91 Parametri climatici per il riscaldamento

Le grandezze che interessano particolarmente la progettazione e la verifica del

perimetro e il dimensionamento degli impianti di riscaldamento sono

⎪⎭

⎪⎬

N ntoriscaldame di giorni di numero GG giorno-gradi di numero

t progetto di esterna atemperatur e

bull Temperatura esterna di progetto te

Ai fini della climatizzazione invernale la temperatura interna ta per civile

abitazione egrave fissata per legge pari a 20 [degC]salvo casi particolari Anche la temperatura

minima esterna stagionale te o temperatura esterna di progetto viene stabilita dalla

legge per le diverse localitagrave La differenza tra la temperatura ambiente e la temperatura

esterna di progetto (ta ndashte) egrave detta escursione termica massima Dallrsquoescursione

termica massima e cioegrave dalla differenza suddetta dipende la potenzialitagrave

dellimpianto

Ad esempio un edificio di civile abitazione a Genova (escursione termica

massima ta ndashte = 20 [degC]) necessita di un generatore di calore di potenzialitagrave P [W] lo

stesso edificio in alta montagna (ove ta ndashte = 40 [degC]) richiederagrave un generatore di

potenza 2P

Per definire correttamente la te vengono adottati criteri sia di tipo statistico

(probabilitagrave che si verifichi un certo valore di temperatura esterna) che di tipo fisico-

statistico che tengono conto anche del comportamento termico delledificio Egrave noto

infatti che ad abbassamenti di temperatura anche rilevanti ma di breve durata ledificio

fa fronte con la propria capacita termica per cui assumere come riferimento valori

minimi di temperatura verificatisi in una certa localitagrave porterebbe a

sovradimensionamenti eccessivi Tutti i criteri richiedono comunque la conoscenza

delle serie temporali di temperatura per un numero sufficiente drsquoanni

Dopo queste brevi considerazioni sulla valutazione della te egrave opportuno notare

che per molte localitagrave le te da adottarsi sono definite dalla legge ndeg 10 del 1991 (e del

relativo Regolamento dapplicazione n 412 del 1993) ( vedi Tabella)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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bull Gradi-giorno GG e numero giorni di riscaldamento N

Il grado-giorno costituisce assieme alla te il piugrave importante parametro

climatico per la progettazione edilizia Infatti la legislazione nazionale sul risparmio

energetico utilizza il grado-giorno come elemento fondamentale per

bull classificare il territorio in zone climatiche

bull dimensionare ledificio sotto il profilo termico

bull determinare il periodo convenzionale drsquoaccensione degli impianti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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Il numero di gradi-giorno di una localitagrave viene determinato sulla base di

rilevamenti sistematici della temperatura esterna delle localitagrave interessate In particolare

la procedura per la sua determinazione egrave la seguente

1) Si prendono in considerazione i valori della temperatura media giornaliera che

per un adeguato numero di anni si sono verificati nella localitagrave

2) A partire dallrsquoautunno si procede giorno per giorno fino a quando non si trova il

primo giorno in cui la temperatura media giornaliera risulti minore di 12 degC

Si identifica questo giorno con lrsquoindice j = 1 e si indica la temperatura media giornaliera

corrispondente come te1 si contano quindi i giorni fino al valore j = N cui ancora si

verifichi la condizione (teN lt12 degC) Il numero N ottenuto rappresenta il numero di

giorni in cui egrave possibile per legge lrsquoaccensione degli impianti di riscaldamento

centralizzati

Il numero di gradi-giorno della localitagrave GG si valuta come

sumsum=

=

=

=

minus=sdotminus=Nj

1jej

Nj

1jeja )t20(1)tt(GG

Ad esempio per Genova risulta N = 166 (dal 1deg Novembre al 15 Aprile) e GG

= 1435 Con riferimento alla figura sottostante si puograve notare come il numero di gradi-

giorno sia stato ottenuto sommando a partire dalle date convenzionali dinizio (I)e di

fine (F) del riscaldamento e quindi per j = 1 fino a j = N le differenze di temperature

giornaliere (ta ndashtej)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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Lrsquoarea (tratteggiata in figura) delimitata in basso dalle temperature medie

giornaliere dellaria esterna (tej ) e superiormente dal segmento di retto della

temperatura interna di riferimento (ta = 20 degC) rappresenta geometricamente il numero

di gradi-giorno GG della localitagrave Si puograve eguagliare lrsquoarea suddetta al prodotto N(ta-

tem) ove tem = temperatura media stagionale della localitagrave

Il concetto di gradi-giorno egrave importante percheacute consente di stimare almeno in

prima approssimazione lrsquoenergia termica dispersa da un edificio nellrsquoarco della

stagione invernale Sulla base di un bilancio termico in condizioni medie stazionarie il

flusso termico ϕ disperso dallrsquoedificio egrave

ϕ = ϕv + ϕd

ove

ϕv = potenza termica dispersa per ventilazione [W]

ϕd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso linvolucro edilizio [W]

I termini ϕv e ϕd possono a loro volta essere espressi nella forma

ϕv = Cv middotV middot (ta - te)

ϕd = Cd middotV middot (ta - te)

ove Cv e Cd prendono il nome di coefficienti volumici di dispersione termica

rispettivamente di ventilazione e di trasmissione termica delledificio Le dimensioni

di Cv e Cd sono [Wm3K] e pertanto ciascun coefficiente rappresenta lentitagrave del

relativo disperdimento per unitagrave di volume dellrsquoedificio e unitagrave di differenza di

temperatura

Durante il giorno j e cioegrave durante un intervallo di tempo ∆τ = 3600sdot24 = 86400

[s] viene dispersa a causa della differenza di temperatura (ta-tej) unrsquoenergia termica jQ

86400)tt()CC(VQ ejavdjj sdotminussdot+sdot=τ∆sdotϕ= [J]

La totale quantitagrave drsquoenergia dispersa nellrsquointera stagione di riscaldamento (N

giorni) egrave

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum

=

=

=

=

e cioegrave proporzionale al numero dei gradi-giorno GG della localitagrave

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 2: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

2

91 Parametri climatici per il riscaldamento

Le grandezze che interessano particolarmente la progettazione e la verifica del

perimetro e il dimensionamento degli impianti di riscaldamento sono

⎪⎭

⎪⎬

N ntoriscaldame di giorni di numero GG giorno-gradi di numero

t progetto di esterna atemperatur e

bull Temperatura esterna di progetto te

Ai fini della climatizzazione invernale la temperatura interna ta per civile

abitazione egrave fissata per legge pari a 20 [degC]salvo casi particolari Anche la temperatura

minima esterna stagionale te o temperatura esterna di progetto viene stabilita dalla

legge per le diverse localitagrave La differenza tra la temperatura ambiente e la temperatura

esterna di progetto (ta ndashte) egrave detta escursione termica massima Dallrsquoescursione

termica massima e cioegrave dalla differenza suddetta dipende la potenzialitagrave

dellimpianto

Ad esempio un edificio di civile abitazione a Genova (escursione termica

massima ta ndashte = 20 [degC]) necessita di un generatore di calore di potenzialitagrave P [W] lo

stesso edificio in alta montagna (ove ta ndashte = 40 [degC]) richiederagrave un generatore di

potenza 2P

Per definire correttamente la te vengono adottati criteri sia di tipo statistico

(probabilitagrave che si verifichi un certo valore di temperatura esterna) che di tipo fisico-

statistico che tengono conto anche del comportamento termico delledificio Egrave noto

infatti che ad abbassamenti di temperatura anche rilevanti ma di breve durata ledificio

fa fronte con la propria capacita termica per cui assumere come riferimento valori

minimi di temperatura verificatisi in una certa localitagrave porterebbe a

sovradimensionamenti eccessivi Tutti i criteri richiedono comunque la conoscenza

delle serie temporali di temperatura per un numero sufficiente drsquoanni

Dopo queste brevi considerazioni sulla valutazione della te egrave opportuno notare

che per molte localitagrave le te da adottarsi sono definite dalla legge ndeg 10 del 1991 (e del

relativo Regolamento dapplicazione n 412 del 1993) ( vedi Tabella)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

3

bull Gradi-giorno GG e numero giorni di riscaldamento N

Il grado-giorno costituisce assieme alla te il piugrave importante parametro

climatico per la progettazione edilizia Infatti la legislazione nazionale sul risparmio

energetico utilizza il grado-giorno come elemento fondamentale per

bull classificare il territorio in zone climatiche

bull dimensionare ledificio sotto il profilo termico

bull determinare il periodo convenzionale drsquoaccensione degli impianti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

4

Il numero di gradi-giorno di una localitagrave viene determinato sulla base di

rilevamenti sistematici della temperatura esterna delle localitagrave interessate In particolare

la procedura per la sua determinazione egrave la seguente

1) Si prendono in considerazione i valori della temperatura media giornaliera che

per un adeguato numero di anni si sono verificati nella localitagrave

2) A partire dallrsquoautunno si procede giorno per giorno fino a quando non si trova il

primo giorno in cui la temperatura media giornaliera risulti minore di 12 degC

Si identifica questo giorno con lrsquoindice j = 1 e si indica la temperatura media giornaliera

corrispondente come te1 si contano quindi i giorni fino al valore j = N cui ancora si

verifichi la condizione (teN lt12 degC) Il numero N ottenuto rappresenta il numero di

giorni in cui egrave possibile per legge lrsquoaccensione degli impianti di riscaldamento

centralizzati

Il numero di gradi-giorno della localitagrave GG si valuta come

sumsum=

=

=

=

minus=sdotminus=Nj

1jej

Nj

1jeja )t20(1)tt(GG

Ad esempio per Genova risulta N = 166 (dal 1deg Novembre al 15 Aprile) e GG

= 1435 Con riferimento alla figura sottostante si puograve notare come il numero di gradi-

giorno sia stato ottenuto sommando a partire dalle date convenzionali dinizio (I)e di

fine (F) del riscaldamento e quindi per j = 1 fino a j = N le differenze di temperature

giornaliere (ta ndashtej)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

5

Lrsquoarea (tratteggiata in figura) delimitata in basso dalle temperature medie

giornaliere dellaria esterna (tej ) e superiormente dal segmento di retto della

temperatura interna di riferimento (ta = 20 degC) rappresenta geometricamente il numero

di gradi-giorno GG della localitagrave Si puograve eguagliare lrsquoarea suddetta al prodotto N(ta-

tem) ove tem = temperatura media stagionale della localitagrave

Il concetto di gradi-giorno egrave importante percheacute consente di stimare almeno in

prima approssimazione lrsquoenergia termica dispersa da un edificio nellrsquoarco della

stagione invernale Sulla base di un bilancio termico in condizioni medie stazionarie il

flusso termico ϕ disperso dallrsquoedificio egrave

ϕ = ϕv + ϕd

ove

ϕv = potenza termica dispersa per ventilazione [W]

ϕd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso linvolucro edilizio [W]

I termini ϕv e ϕd possono a loro volta essere espressi nella forma

ϕv = Cv middotV middot (ta - te)

ϕd = Cd middotV middot (ta - te)

ove Cv e Cd prendono il nome di coefficienti volumici di dispersione termica

rispettivamente di ventilazione e di trasmissione termica delledificio Le dimensioni

di Cv e Cd sono [Wm3K] e pertanto ciascun coefficiente rappresenta lentitagrave del

relativo disperdimento per unitagrave di volume dellrsquoedificio e unitagrave di differenza di

temperatura

Durante il giorno j e cioegrave durante un intervallo di tempo ∆τ = 3600sdot24 = 86400

[s] viene dispersa a causa della differenza di temperatura (ta-tej) unrsquoenergia termica jQ

86400)tt()CC(VQ ejavdjj sdotminussdot+sdot=τ∆sdotϕ= [J]

La totale quantitagrave drsquoenergia dispersa nellrsquointera stagione di riscaldamento (N

giorni) egrave

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum

=

=

=

=

e cioegrave proporzionale al numero dei gradi-giorno GG della localitagrave

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

6

Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 3: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

3

bull Gradi-giorno GG e numero giorni di riscaldamento N

Il grado-giorno costituisce assieme alla te il piugrave importante parametro

climatico per la progettazione edilizia Infatti la legislazione nazionale sul risparmio

energetico utilizza il grado-giorno come elemento fondamentale per

bull classificare il territorio in zone climatiche

bull dimensionare ledificio sotto il profilo termico

bull determinare il periodo convenzionale drsquoaccensione degli impianti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

4

Il numero di gradi-giorno di una localitagrave viene determinato sulla base di

rilevamenti sistematici della temperatura esterna delle localitagrave interessate In particolare

la procedura per la sua determinazione egrave la seguente

1) Si prendono in considerazione i valori della temperatura media giornaliera che

per un adeguato numero di anni si sono verificati nella localitagrave

2) A partire dallrsquoautunno si procede giorno per giorno fino a quando non si trova il

primo giorno in cui la temperatura media giornaliera risulti minore di 12 degC

Si identifica questo giorno con lrsquoindice j = 1 e si indica la temperatura media giornaliera

corrispondente come te1 si contano quindi i giorni fino al valore j = N cui ancora si

verifichi la condizione (teN lt12 degC) Il numero N ottenuto rappresenta il numero di

giorni in cui egrave possibile per legge lrsquoaccensione degli impianti di riscaldamento

centralizzati

Il numero di gradi-giorno della localitagrave GG si valuta come

sumsum=

=

=

=

minus=sdotminus=Nj

1jej

Nj

1jeja )t20(1)tt(GG

Ad esempio per Genova risulta N = 166 (dal 1deg Novembre al 15 Aprile) e GG

= 1435 Con riferimento alla figura sottostante si puograve notare come il numero di gradi-

giorno sia stato ottenuto sommando a partire dalle date convenzionali dinizio (I)e di

fine (F) del riscaldamento e quindi per j = 1 fino a j = N le differenze di temperature

giornaliere (ta ndashtej)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

5

Lrsquoarea (tratteggiata in figura) delimitata in basso dalle temperature medie

giornaliere dellaria esterna (tej ) e superiormente dal segmento di retto della

temperatura interna di riferimento (ta = 20 degC) rappresenta geometricamente il numero

di gradi-giorno GG della localitagrave Si puograve eguagliare lrsquoarea suddetta al prodotto N(ta-

tem) ove tem = temperatura media stagionale della localitagrave

Il concetto di gradi-giorno egrave importante percheacute consente di stimare almeno in

prima approssimazione lrsquoenergia termica dispersa da un edificio nellrsquoarco della

stagione invernale Sulla base di un bilancio termico in condizioni medie stazionarie il

flusso termico ϕ disperso dallrsquoedificio egrave

ϕ = ϕv + ϕd

ove

ϕv = potenza termica dispersa per ventilazione [W]

ϕd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso linvolucro edilizio [W]

I termini ϕv e ϕd possono a loro volta essere espressi nella forma

ϕv = Cv middotV middot (ta - te)

ϕd = Cd middotV middot (ta - te)

ove Cv e Cd prendono il nome di coefficienti volumici di dispersione termica

rispettivamente di ventilazione e di trasmissione termica delledificio Le dimensioni

di Cv e Cd sono [Wm3K] e pertanto ciascun coefficiente rappresenta lentitagrave del

relativo disperdimento per unitagrave di volume dellrsquoedificio e unitagrave di differenza di

temperatura

Durante il giorno j e cioegrave durante un intervallo di tempo ∆τ = 3600sdot24 = 86400

[s] viene dispersa a causa della differenza di temperatura (ta-tej) unrsquoenergia termica jQ

86400)tt()CC(VQ ejavdjj sdotminussdot+sdot=τ∆sdotϕ= [J]

La totale quantitagrave drsquoenergia dispersa nellrsquointera stagione di riscaldamento (N

giorni) egrave

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum

=

=

=

=

e cioegrave proporzionale al numero dei gradi-giorno GG della localitagrave

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

6

Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 4: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

4

Il numero di gradi-giorno di una localitagrave viene determinato sulla base di

rilevamenti sistematici della temperatura esterna delle localitagrave interessate In particolare

la procedura per la sua determinazione egrave la seguente

1) Si prendono in considerazione i valori della temperatura media giornaliera che

per un adeguato numero di anni si sono verificati nella localitagrave

2) A partire dallrsquoautunno si procede giorno per giorno fino a quando non si trova il

primo giorno in cui la temperatura media giornaliera risulti minore di 12 degC

Si identifica questo giorno con lrsquoindice j = 1 e si indica la temperatura media giornaliera

corrispondente come te1 si contano quindi i giorni fino al valore j = N cui ancora si

verifichi la condizione (teN lt12 degC) Il numero N ottenuto rappresenta il numero di

giorni in cui egrave possibile per legge lrsquoaccensione degli impianti di riscaldamento

centralizzati

Il numero di gradi-giorno della localitagrave GG si valuta come

sumsum=

=

=

=

minus=sdotminus=Nj

1jej

Nj

1jeja )t20(1)tt(GG

Ad esempio per Genova risulta N = 166 (dal 1deg Novembre al 15 Aprile) e GG

= 1435 Con riferimento alla figura sottostante si puograve notare come il numero di gradi-

giorno sia stato ottenuto sommando a partire dalle date convenzionali dinizio (I)e di

fine (F) del riscaldamento e quindi per j = 1 fino a j = N le differenze di temperature

giornaliere (ta ndashtej)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

5

Lrsquoarea (tratteggiata in figura) delimitata in basso dalle temperature medie

giornaliere dellaria esterna (tej ) e superiormente dal segmento di retto della

temperatura interna di riferimento (ta = 20 degC) rappresenta geometricamente il numero

di gradi-giorno GG della localitagrave Si puograve eguagliare lrsquoarea suddetta al prodotto N(ta-

tem) ove tem = temperatura media stagionale della localitagrave

Il concetto di gradi-giorno egrave importante percheacute consente di stimare almeno in

prima approssimazione lrsquoenergia termica dispersa da un edificio nellrsquoarco della

stagione invernale Sulla base di un bilancio termico in condizioni medie stazionarie il

flusso termico ϕ disperso dallrsquoedificio egrave

ϕ = ϕv + ϕd

ove

ϕv = potenza termica dispersa per ventilazione [W]

ϕd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso linvolucro edilizio [W]

I termini ϕv e ϕd possono a loro volta essere espressi nella forma

ϕv = Cv middotV middot (ta - te)

ϕd = Cd middotV middot (ta - te)

ove Cv e Cd prendono il nome di coefficienti volumici di dispersione termica

rispettivamente di ventilazione e di trasmissione termica delledificio Le dimensioni

di Cv e Cd sono [Wm3K] e pertanto ciascun coefficiente rappresenta lentitagrave del

relativo disperdimento per unitagrave di volume dellrsquoedificio e unitagrave di differenza di

temperatura

Durante il giorno j e cioegrave durante un intervallo di tempo ∆τ = 3600sdot24 = 86400

[s] viene dispersa a causa della differenza di temperatura (ta-tej) unrsquoenergia termica jQ

86400)tt()CC(VQ ejavdjj sdotminussdot+sdot=τ∆sdotϕ= [J]

La totale quantitagrave drsquoenergia dispersa nellrsquointera stagione di riscaldamento (N

giorni) egrave

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum

=

=

=

=

e cioegrave proporzionale al numero dei gradi-giorno GG della localitagrave

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

6

Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 5: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

5

Lrsquoarea (tratteggiata in figura) delimitata in basso dalle temperature medie

giornaliere dellaria esterna (tej ) e superiormente dal segmento di retto della

temperatura interna di riferimento (ta = 20 degC) rappresenta geometricamente il numero

di gradi-giorno GG della localitagrave Si puograve eguagliare lrsquoarea suddetta al prodotto N(ta-

tem) ove tem = temperatura media stagionale della localitagrave

Il concetto di gradi-giorno egrave importante percheacute consente di stimare almeno in

prima approssimazione lrsquoenergia termica dispersa da un edificio nellrsquoarco della

stagione invernale Sulla base di un bilancio termico in condizioni medie stazionarie il

flusso termico ϕ disperso dallrsquoedificio egrave

ϕ = ϕv + ϕd

ove

ϕv = potenza termica dispersa per ventilazione [W]

ϕd = potenza termica dispersa per trasmissione attraverso linvolucro edilizio [W]

I termini ϕv e ϕd possono a loro volta essere espressi nella forma

ϕv = Cv middotV middot (ta - te)

ϕd = Cd middotV middot (ta - te)

ove Cv e Cd prendono il nome di coefficienti volumici di dispersione termica

rispettivamente di ventilazione e di trasmissione termica delledificio Le dimensioni

di Cv e Cd sono [Wm3K] e pertanto ciascun coefficiente rappresenta lentitagrave del

relativo disperdimento per unitagrave di volume dellrsquoedificio e unitagrave di differenza di

temperatura

Durante il giorno j e cioegrave durante un intervallo di tempo ∆τ = 3600sdot24 = 86400

[s] viene dispersa a causa della differenza di temperatura (ta-tej) unrsquoenergia termica jQ

86400)tt()CC(VQ ejavdjj sdotminussdot+sdot=τ∆sdotϕ= [J]

La totale quantitagrave drsquoenergia dispersa nellrsquointera stagione di riscaldamento (N

giorni) egrave

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum

=

=

=

=

e cioegrave proporzionale al numero dei gradi-giorno GG della localitagrave

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

6

Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 6: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

6

Se si conteggia nel bilancio sia la potenza utile fornita dallrsquoimpianto ϕi che la

potenza termica ϕa originata da apporti energetici gratuiti (carichi termici

internicontributi solari dovragrave essere anche

ϕ = ϕi + ϕa

e in termini di energie totali durante la stagione di riscaldamento

Q = Qi + Qa

Ovviamente per fornire tramite lrsquoimpianto di riscaldamento lrsquoenergia Qi = Q -

Qa (energia utile) allrsquoedificio si dovragrave consumare una quantitagrave superiore di energia

primaria a causa di

bull un rendimento del generatore di calore ηg lt 1

bull di inevitabili disperdimenti termici nella rete di distribuzione del fluido termovettore

(rendimento di distribuzione ηd lt1)

bull ulteriori penalizzazioni termiche sia per la non perfetta gestione della regolazione

della temperatura interna (rendimento di regolazione ηr lt 1 ) ai terminali stessi (

rendimento di emissione ηe lt 1)

Pertanto nellrsquoimpianto si dovragrave mettere in gioco (consumando combustibile) una

complessiva energia primaria Qpi pari a

A Qpi si dovragrave aggiungere lrsquoenergia primaria Qpe indirettamente messa in gioco

e cioegrave lrsquoenergia primaria consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica utilizzata per far funzinare lrsquoimpianto (pompe di circolazione etc)

Lrsquoenergia primaria Qpe corrispondente al totale consumo di energia elettrica Ee

in [kWh] si valuta sulla base dellrsquoequivalenza stabilita dal Decreto 10 [MJ] =1[kWh]

La totale energia primaria utilizzata risulta quindi

Qp = Qpi + Qpe

In sintesi si definisce rendimento globale medio stagionale η

In riferimento al rendimento globale medio stagionale η la totale quantitagrave drsquoenergia

primaria consumata Qp nel corso della stagione di riscaldamento di N giorni

p

i

QQ

utilizzataprimariaenergiatotaleutileenergiaglobalefabbisogno

==η

erdg

ipi

QQηsdotηsdotηsdotη

=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 7: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

7

ηminussdotsdotsdot+

sdotminus= avdaTP

QGG86400V)CC(1)QQ(Q

e cioegrave Qp saragrave ancora funzione del numero dei gradi-giorno GG della localitagrave noncheacute di

eventuali apporti energetici gratuiti Qa

Egrave opportuno non confondere il significato dei gradi-giorno con la temperatura

esterna di progetto per la quale si progetta limpianto Infatti come egrave giagrave stato precisato

il concetto dei gradi-giorno egrave stato introdotto allo scopo di valutare lordine di

grandezza dei consumi di combustibile mentre la temperatura esterna di progetto

concorre a determinare la potenzialitagrave di un impianto termico

In effetti i consumi termici effettivi sono inferiori ai flussi dispersi grazie agli

apporti gratuiti di calore (termine ϕa ne 0) In molte legislazioni si tiene conto di ciograve

semplicemente riducendo i gradi-giorno con lrsquoutilizzo di una temperatura interna

effettiva inferiore di uno o due kelvin a quella imposta di ta = 20 [degC] imposta dalla

nostra legislazione

Si ipotizzi ora ad esempio che le localitagrave X e Y abbiano entrambe un valore di

temperatura esterna di progetto pari a 0deg C ma X abbia GG = 2000 mentre Y abbia solo

GG = 1000 Ciograve significa che due edifici identici ed ugualmente gestiti sotto il profilo

del riscaldamento siti uno a X ed uno a Y richiedono una centrale termica con la

stessa potenza termica installata ma nellarco di molte stagioni invernali limpianto al

servizio delledificio di X consuma circa una quantitagrave doppia di combustibile di quella

consumata dallimpianto delledificio di Y

Altri dati climatici drsquointeresse per la progettazione degli impianti sono

reperibili nella Norma UNI 10349

92 Cenni sulla legislazione per il risparmio energetico

Come giagrave osservato nel Capitolo 1 nel nostro paese il riscaldamento invernale

degli edifici impegna circa il 15 del fabbisogno e cioegrave circa 29 Mtepanno

prevalentemente sotto forma di combustibili fossili (metano gasolio etc) A questo

consumo di energia primaria corrisponde lrsquoimmissione nellrsquoatmosfera di circa 78

milioni di tonnellate di CO2 con il relativo impatto su possibili effetti di riscaldamento

della Terra (effetto serra)

In conseguenza il dimensionamento dellinvolucro edilizio il consumo di

energia primaria per il suo riscaldamento limpianto termico e la sua conduzione sono

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 8: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

8

stati pertanto oggetto di molti e sempre piugrave stringenti interventi legislativi e normativi

La legge fondamentale alla quale occorre fare riferimento egrave la n 10 del 9 gennaio 1991

a titolo Norme per lattuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso ra-

zionale dellenergia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di

energia Tale legge ha ripreso in considerazione - tra laltro - tutta la materia

riguardante i fabbisogni termici invernali negli edifici fornendo attraverso un

regolamento le modalitagrave applicative dei criteri informatori di carattere generale

contenuti nel testo legislativo Detto regolamento egrave il DPR n 412 del 26081993

recante Norme per la progettazione linstallazione lesercizio e la manutenzione degli

impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi denergia in

attuazione dellart 4 comma 4 legge 90191 n10 La normativa egrave stata inoltre

aggiornata dal DL 19 agosto 2005 n 192 a titolo Attuazione della direttiva

200291CE relativa al rendimento energetico nellrsquoedilizia

Questrsquoultimo decreto si propone in sintonia con la normativa europea del

settore di estendere lattenzione del progettista a tutte le componenti del sistema

edificio-impianto evitando di focalizzarla sul solo isolamento termico Come visto

lrsquoattuale quadro prevede di tener conto di

- energia termica consumata direttamente nel generatore di calore

- energia termica consumata nelle centrali termoelettriche per produrre lrsquoenergia

elettrica che egrave stata utilizzata dallrsquoimpianto (pompe bruciatori ecc)

- energia termica derivante da apporti gratuiti come lrsquoirraggiamento solare

- energia termica derivante da sorgenti interne

Pertanto lrsquoefficienza energetica del sistema edificio-impianto verragrave valutata non piugrave

solo in relazione allrsquoisolamento termico dellrsquoedificio ma anche in relazione ad altri

importanti aspetti quali rendimento del generatore di calore della rete di

distribuzione e dei terminali di utilizzazione dellrsquoenergia termica ed allrsquoutilizzo di

apporti gratuiti

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

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18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 9: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

9

Piugrave in particolare gli edifici vengono classificati in differenti categorie in base

alla loro destinazione duso come precisato nella seguente tabella

I valori massimi della temperatura ambiente nel periodo di funzionamento

dellimpianto di climatizzazione invernale sono posti pari a 18 [degC] per gli edifici di

categoria E8 e a 20 degC per tutte le altre categorie su entrambi i valori egrave ammessa una

tolleranza di +1 [degC] Deroghe particolari possono essere concesse dalle autoritagrave

comunali per le categorie E3 (ospedali) e E6 (piscine)

Le industrie (cat E8) possono ottenere deroghe purcheacute giustificate da esigenze

tecnologiche ovvero nei casi in cui vengano utilizzate per il riscaldamento sorgenti

energetiche non convenientemente utilizzabili in altro modo (ad esempio segatura nelle

industrie manifatturiere del legno)

Per quanto attiene alla regolazione negli impianti termici centralizzati adibiti al

riscaldamento per una pluralitagrave di utenze aventi potenza nominale del generatore

superiore a 35 kW egrave prescritta ladozione di un termoregolazione asservita ad un sensore

(sonda) di temperatura esterna inoltre negli impianti nuovi devessere possibile la

contabilizzazione del calore per ogni unitagrave immobiliare

Il Decreto 26081993 suddivide il territorio nazionale nelle seguenti sei fasce

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 10: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

10

climatiche in funzione dei gradi giorno associandone il periodo di funzionamento

dellrsquoimpianto di riscaldamento noncheacute il numero di ore giornaliere

ZONA CLIM GRADI GIORNO ORE DI FUNZ PERIODO DI FUNZ

A Fino a 600 6 dal 112 al 153

B 601 ndash 900 8 dal 112 al 313

C 901 ndash 1400 10 dal 1511 al 313

D 1401 ndash 2100 12 dal 111 al 154

E 2101- 3000 14 dal 1510 al 154

F Oltre 3000 nessuna limitazione

I valori limite del FEP (consumi di energia primaria per metro quadrato di

superficie calpestabile espressi in [kWh(m2 anno)]) di un nuovo edificio o nel caso di

ristrutturazioni di notevole entitagrave di vecchi edifici da rispettare sono riportati nella

successiva tabella in funzione del coefficiente di forma dellrsquoedificio SV e del numero

di gradi-giorno GG Si precisa che

bull S [m2] = superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume riscaldato V

bull V [m3] =volume lordo riscaldate definito dalle superfici che lo delimitano

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

I valori indicati nella tabella devono essere interpolati linearmente per valori dei

gradi-giorno compresi tra gli estremi assegnati Per GG lt 600 e GG gt 3000 i valori

del FEP rimangono costanti come pure rimangono costanti quando il coefficiente di

forma dellrsquoedificio SV lt 02 oppure SV gt 09

Ad esempio nel progettare un nuovo edificio da costruirsi in Genova con un

rapporto SV = 055 ove S sia la superficie che delimita verso lrsquoesterno il volume

riscaldato V si dovragrave rispettare nel progetto il limite massimo di consumo previsto pari

a FEP le 56 [kWh(m2 anno)]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 11: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

11

Non risulta necessario effettuare la verifica dei consumi di energia primaria

qualora si rispettino le seguenti condizioni

bull per un generatore di calore di potenzialitagrave nominale Pn = ϕfoc espressa in kW un

valore limite del rendimento globale medio stagionale dellrsquointero impianto pari a

bull i valori limite di trasmittanza per le pareti opache e trasparenti riportati dal DL

19082005 nelle sottostanti tabelle Trasmittanza termica delle strutture verticali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 085 072

B 064 054

C 057 046

D 050 040

E 046 037

F 044 035

Trasmittanza termica delle strutture orizzontali opache

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

U [Wm2K] d

al 112009

A 080 068

B 060 051

C 055 044

D 046 037

E 045 054

F 044 033

Trasmittanza termica dei vetri

Zona climatica K [Wm2K]

dal 112006

K [Wm2K]

dal 112009

A 50 50

B 40 40

C 30 23

D 26 21

E 24 19

F 23 16

nPlog375 sdot+=η

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 12: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

12

Lrsquoattuale quadro normativo prevede inoltre lrsquoobbligo di introdurre la

certificazione energetica degli edifici basata non solo sul controllo della relazione del

progettista ma anche sulla rispondenza in cantiere dei materiali previsti addivenendo

cosigrave ad una classificazione degli edifici in base al loro consumo di energia

In un prossimo futuro come giagrave anticipato nel Capitolo 1 anche gli edifici

esistenti dovranno essere accompagnati da un certificato energetico del tipo sotto

raffigurato al fine di fotografarne lo ldquostato energetico attuale ldquoe suggerire quali possano

essere i possibili interventi di riqualificazione

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 13: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

13

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

INFORMAZIONI GENERALIbull Ubicazione

ViaComune GENOVA

Zona Climaticabull Proprietariobull Tipologia ediliziabull Anno di costruzionebull Superficie calpestabile 1282 m 2

bull Volume lordo 4965 m 3

bull SV 0392

CERTIFICATO ENERGETICOCERTIFICATO ENERGETICO nrilasciato ilscade il

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Confronto tra la classe energetica attuale dell rsquoedificioe quella conseguibile con la realizzazione di interventimigliorativi su involucro e impianto termico

Fabbisogno Energetico

kWh m2 annokWh m2 anno

possibileattuale

Dispersioni EdificioDispersioni Edificio

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

Classe Attuale B

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi B

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

10 -49

50 -69

70 -99

100 -139

140 -189

gt 190

lt 10Classe

ABCDEFG

attuale

possibile

Efficienza ImpiantoEfficienza Impianto

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

Classe Attuale C

Classe massima raggiungibilecon interventi migliorativi A

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

12 -137

138 -165

166 -173

174 -191

192 -21

gt 21

lt 12Classe

ABCDEFG

C D E F

Fabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Totale Energia PrimariaFabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m 2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m 2anno

Fabbisogno Attuale Energia Primaria4153 kWh m2annoFabbisogno raggiungibilecon interventi migliorativi3000 kWh m2anno

A

190 140 100 70 50 30 0kWh m 2annokWh m 2anno

BCDEFG

poss

ibi

leatt

uale

Li

mi

tedilegg

e

Decreto 19205

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

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bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

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18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

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Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

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10

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40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 14: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

14

93 Cenni sullrsquoisolamento termico dellrsquoinvolucro edilizio

Il vincolo della giagrave citata normativa sulla coibentazione degli edifici deve essere

visto in primo luogo in base a unanalisi economica infatti lrsquoisolamento termico

comporta da un lato un maggiore onere nella costruzione o nella ristrutturazione

delledificio e dallaltro un minor consumo di combustibile quindi a fronte di un

maggiore investimento iniziale si viene a determinare un minor costo di esercizio

(minori consumi) Occorre inoltre tenere presente anche il costo sociale

dellinquinamento ambientale derivante dai consumi energetici

Nel seguito si analizzeranno alcune soluzioni di isolamento termico Si precisa

che lrsquoattuale normativa al fine di evitare danneggiamento e degrado dellrsquoinvolucro

edilizio termicamente isolato prevede espressamente anche la verifica igrometrica

delle pareti perimetrali Di questo argomento si parleragrave in seguito

bull Isolamento a cappotto

Lisolamento termico dei fabbricati dallesterno comunemente chiamato a

cappotto sia su edifici nuovi che esistenti ha avuto le sue prime applicazioni circa venti

anni or sono e si egrave dimostrato un sistema tra i piugrave indovinati e ha preso sempre piugrave

piede tanto da essere oggigiorno ampiamente adottato

Questo sistema egrave caratterizzato da un rivestimento isolante situato sulla parte

esterna delle pareti dambito delledificio cosigrave da avvolgerlo completamente

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

16

bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

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22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

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15

Ciograve permette di correggere i ponti termici e di ridurre i dannosi effetti indotti

nelle strutture e nei parametri murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura

esterna migliora il comportamento igrometrico delle pareti (vedi dopo) e aumenta il

comfort abitativo Il sistema permette di sfruttare linerzia termica delle murature e

comportando un intervento dallesterno consente di evitare disagi agli occupanti delle

abitazioni

La tecnica di installazione consiste essenzialmente nella preparazione preventiva

delle superfici esterne dei manufatti e nellapplicazione su tali superfici mediante

incollaggio di pannelli isolanti di varia natura consistenza e spessore Si procede

quindi ad una rifinitura con intonaco rasante a due strati con interposta rete in fibra di

vetro di vario tipo e infine a un trattamento superficiale di finitura in vari colori

Laspetto finale di questa opera deve essere quello di un comune muro di facciata

Lisolamento a cappotto egrave realizzato anche per resistere ad urti di una certa intensitagrave

bull Isolamento in intercapedine

Lapplicazione del materiale isolante per insufflazione o iniezione puograve essere

eseguita dallesterno con limpiego di apposite macchine insufflatrici Durante

lrsquooperazione di coibentazione si deve verificare che il riempimento ottenuto sia

sufficientemente continuo e omogeneo

I materiali isolanti da applicare devono avere caratteristiche di imputrescibilitagrave

stabilitagrave chimica e fisica non igroscopicitagrave stabilitagrave dimensionale e inoltre non devono

emettere odori I materiali isolanti sfusi devono essere caratterizzati da un basso valore

del fattore dattrito per consentire un perfetto riempimento delle intercapedini tra i piugrave

usati vermiculite perlite polistirene espanso pomice argilla espansa sughero fibre di

cellulosa Le resine espanse utilizzate sono le ureiche e le poliuretaniche

Per permettere lesecuzione dellisolamento per insuffiazione lo spessore

dellintercapedine non deve essere inferiore a 5 cm per quello mediante iniezione lo

spessore minimo scende a 3-4 cm

La coibentazione delle intercapedini puograve anche essere effettuata mediante

pannelli isolanti i quali vengono interposti tra la controparte esterna ed interna Ersquo ovvio

che in tale caso la parete dovragrave essere di nuova costruzione come illustrato in figura

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bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

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17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

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18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

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19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

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20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

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21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

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22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

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bull Isolamento di copertura piana con isolante esterno

Nel caso di coperture praticabili e cioegrave quelle coperture che sono pedonabili a

tutti gli effetti lo strato di isolante (di tipo concentrato) viene posto direttamente sopra il

solaio e protetto sulla parte superiore da uno strato di malta su cui egrave posata la

pavimentazione come illustrato in figura

bull Isolamento di solai su porticati

Lisolamento deve essere caratterizzato da elevata durata e resistenza agli urti

accidentali idoneo comportamento al fuoco semplicitagrave di posa in opera buona

aderenza dei materiali isolanti al supporto

Lapplicazione dellisolante richiede la preventiva preparazione del supporto in

modo da ottenere una superficie compatta e complanare Solitamente lrsquoisolante viene

posto allintradosso del solaio collocando dello strato isolante in corrispondenza alla

faccia inferiore della prima soletta del fabbricato al di sopra del porticato Questo tipo di

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17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 17: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

17

isolamento consente la correzione dei ponti termici e puograve essere eseguito su qualsiasi

superficie previa idonea preparazione

Da quanto sopra esposto si puograve notare come sia di primaria importanza disporre

di dati certi di conducibilitagrave termica dei materiali per valutare correttamente la

trasmittanza termica della parete In genere le prestazioni termiche di un isolante in

opera si discostano in modo significativo dalle analoghe prestazioni misurate in

laboratorio mentre queste ultime sono determinate in condizioni di riferimento le

prime sono condizionate dalle reali situazioni di posa in opera e di esercizio (contenuto

di umiditagrave invecchiamento etc)

Per tenere conto di quanto detto le norme UNI definiscono i seguenti parametri

1 conduttivitagrave di riferimento (λm) valore della conduttivitagrave misurata in laboratorio

2 maggiorazione percentuale (m) che tiene conto del contenuto percentuale di

umiditagrave dellinvecchiamento del costipamento dei materiali sfusi della

manipolazione e installazione a regola darte delle tolleranze sullo spessore

3 conduttivitagrave utile di calcolo (λ) dedotta applicando la maggiorazione percentuale

(m) alla conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm)

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

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21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

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IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

18

La norma UNI 10351 ldquoMateriali da costruzione conduttivitagrave termica e permeabilitagrave al

vaporerdquo riporta i valori che interessano la progettazione termica di un edificio La

seguente tabella estratta dalla suddetta norma riporta nelle diverse colonne

bull -il materiale in considerazione

bull -la massa volumica ( densitagrave ρ) del materiale secco espressa in [kgm3]

bull -la conduttivitagrave indicativa di riferimento (λm) espressa in [WmK]

bull -la maggiorazione percentuale (m)

bull -la conduttivitagrave utile di calcolo (λ) espressa in [WmK]

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

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IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

19

Esercizi ed esempi

1) La trasmittanza termica della parete perimetrale calcolata nel Capitolo 4 egrave K = 180

[Wm2 K] Si ipotizza lrsquoimpiego di questa parete in un edificio da costruirsi in zona

climatica C Su ipotizza di isolare termicamente la parete con iniezione

nellrsquointercapedine (spessore 5 cm) di una resina poliuretanica con conduttivitagrave utile di

calcolo λ = 0045 [Wm K] Si valuti se tale ipotesi sia adeguata a quanto previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Dalla tabella dei valori limite di trasmittanza di strutture verticali opache da

impergarsi in zona C imposti si ottiene K = 057 [Wm2 K]

La resistenza termica specifica risulta

La resistenza specifica della parete prima dellrsquointervento di isolamento egrave

⎥⎦

⎤⎢⎣

⎡=

α++

λ+

α== sum W

)Km(5501Rl1

K1R

2

e

in

i ni

ni

i

t

con resistenza specifica dellrsquointercapedine drsquoaria

Rrsquoin = 015 [(m2 K)W]

La resistenza termica dopo lrsquointervento saragrave

[ ]W)Km(5110450050150550LRRR 2

p

in

ttf =+minus=

λ+minus=

La resistenza termica ottenuta non egrave sufficiente per rispettare il limite previsto

dal DL 19 agosto 2005 n 192 circa la trasmittanza termica di pareti opache in zona

climatica C Lrsquointervento ipotizzato potrebbe essere adottato in zona A piugrave temperata

ove infatti risulta K = 085 [Wm2 K] e R = 117 [(m2 K)W]

2) Un edificio caratterizzato da un rapporto di forma SV = 039 deve essere realizzato

a Milano (zona climatica E GG = 2404) Si valuti il FEP dellrsquoedificio previsto dal

DL 19 agosto 2005 n 192

Il FEP si calcola mediante doppia interpolazione sulla base della tabella

seguente in funzione dei gradi-giorno GG e del fattore di forma SV

[ ]W)Km(7515701

K1R 2

===

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

=

=

Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

sdot=

minussdotϕ

=

KmW180

20540018900

)tt(VC

KmW210

20540022500

)tt(VC

3ea

vv

3ea

dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 20: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

20

ZONA CLIMATICA

A B C D E F

GG GG GG GG GG GG

SV

lt 600 601 900 901 1400 1401 2100 2101 3000 gt 3000

le 02

ge 09

10

45

10

45

15

60

15

60

25

85

25

85

40

110

40

110

55

145

55

145

Interpolando la prima volta sui gradi-giorno (zona climatica E) si hanno per

Milano (GG = 2404) i seguenti valori limiti

SV = 02 rArr )]annom(kWh[1452101300021012404)4055(40FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[81212101300021012404)110145(110FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando

relativamente al valore SV = 039

1) Un edificio a Roma ( Zona climatica D GG = 1415 escursione termica massima (ta

ndash te) = 20 [degC ]) ha una totale superficie disperdente S =2100 [m2] ed un volume

riscaldato V = 5400 [m3] La superficie calpestabile egrave A = 1350 [m2] Si stima che

durante la stagione invernale si possa contare su un apporto energetico gratuito da fonte

solare pari a Qa = 35000 [MJ] e che il rendimento globale medio dellrsquoimpianto sia η=

80 Si valuti il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento e il FEP

dellrsquoedificio

Si supponga noto il fabbisogno termico invernale

I coefficienti volumici di dispersione termica Cd e Cv sono rispettivamente

[ ])annom(kWh965209020390)1458121(145FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

]W[18900

]W[22500

v

d

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21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

NJ

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=

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Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

SV = 09 rArr )]annom(kWh[5851401210014011415)85110(85FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

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=

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⎢⎣⎡=

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minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

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IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

21

La totale energia dispersa dallrsquoedificio nei N giorni di riscaldamento invernale egrave

]annoMJ[2574701415864005400)180210(Q

GG86400V)CC()tt(86400V)CC(QQ vd

NJ

1jejavd

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1jj

=sdotsdotsdot+=

sdotsdotsdot+=minussdotsdotsdot+== sumsum=

=

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Lrsquoenergia utile che lrsquoimpianto deve fornire nello stesso periodoeacute

La totale energia primaria consumata egrave

]annokWh[77246]annoMJ[27808780

2224701QQ iP ===η

sdot=

Il FEP dellrsquoedificio risulta

Il rapporto di forma dellrsquoedificio egrave

SV = 21005400 = 039 [1m]

Interpolando sui gradi-giorno (zona D) si ha per Roma (GG = 1415)

SV = 02 rArr )]annom(kWh[3251401210014011415)2540(25FEP 2=

minusminus

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Il FEP dellrsquoedificio previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 si ottiene interpolando i

valori ottenuti rispetto a SV = 039

Come si puograve osservare il FEP limite previsto dal DL 19 agosto 2005 n 192 non egrave

rispettato dal FEP dellrsquoedificio per cui il progetto del sistema edificio-impianto dovragrave

essere modificato fino a verifica positiva Ad esempio il progettista potragrave

⎥⎦⎤

⎢⎣⎡=

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KmW180

20540018900

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20540022500

)tt(VC

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vv

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dd

]annoMJ[22247035000257470QQQ ai =minus=minus=

)]annom(kWh[257135077246

AQ

FEP 2p ===

[ ])annom(kWh641209020390)325585(325FEP 2=

minusminus

sdotminus+=

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare

Page 22: CAPITOLO 9 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO: ASPETTI CLIMATICI … · Altri dati climatici d’interesse per la progettazione degli impianti sono reperibili nella Norma UNI 10349. 9.2 Cenni

IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ASPETTI CLIMATICI ED ENERGETICI Cap9

22

bull incrementare lrsquoisolamento termico dellrsquoedificio (ridurre il Cd e cioegrave ridurre lrsquoenergia

utile Qi richiesta allrsquoimpianto)

bull aumentare il rendimento globale η dellrsquoimpianto ( caldaia rete regolazione

terminali utilizzatori)

bull intervenire sul termine Qa e cioegrave prevedere modifiche al progetto che consentano di

contabilizzare maggiori apporti gratuiti ad esempio da fonte solare