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INDICE Bagnante soccorsa dopo caduta in mare 12/07/12 Corriere Romagna Ravenna 2 Melandri resta in cella Contro l’imprenditore indizi ben consistenti 12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3 Cinema sotto le stelle, da Clooney a Kaurismaki 12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 4 E da domani tre giorni di musica a Russi 12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5 Monti alle Regioni: i saldi non si toccano Tavolo tecnico al via 12/07/12 Il Sole 24 Ore 6 «Un giusto mix di tagli e riforme» 12/07/12 Il Sole 24 Ore 7 Sindacati convocati la prossima settimana 12/07/12 Il Sole 24 Ore 8 Alle infrastrutture serve l’accordo con le Regioni 12/07/12 Il Sole 24 Ore 9 Una bussola sui regolamenti imu 12/07/12 Italia Oggi 10 Scuole, doppio criterio per l'esenzione 12/07/12 Italia Oggi 13 Gli avvocati al lavoro nella p.a. 12/07/12 Italia Oggi 14 RUSSI 12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 15 Russi 12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 16 Le Belle Bandiere rilanciano la cultura 12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 17 Dall’Africa al cantautore 12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 18 Grande Vittorio 12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 19 Pagina 1 di 19

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INDICE

Bagnante soccorsa dopo caduta in mare12/07/12 Corriere Romagna Ravenna 2

Melandri resta in cella Contro l’imprenditore indizi ben consistenti12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 3

Cinema sotto le stelle, da Clooney a Kaurismaki12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 4

E da domani tre giorni di musica a Russi12/07/12 Il Resto del Carlino Ravenna 5

Monti alle Regioni: i saldi non si toccano Tavolo tecnico al via12/07/12 Il Sole 24 Ore 6

«Un giusto mix di tagli e riforme»12/07/12 Il Sole 24 Ore 7

Sindacati convocati la prossima settimana12/07/12 Il Sole 24 Ore 8

Alle infrastrutture serve l’accordo con le Regioni12/07/12 Il Sole 24 Ore 9

Una bussola sui regolamenti imu12/07/12 Italia Oggi 10

Scuole, doppio criterio per l'esenzione12/07/12 Italia Oggi 13

Gli avvocati al lavoro nella p.a.12/07/12 Italia Oggi 14

RUSSI12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 15

Russi12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 16

Le Belle Bandiere rilanciano la cultura12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 17

Dall’Africa al cantautore12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 18

Grande Vittorio12/07/12 La Voce di Romagna Ravenna 19

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Bagnante soccorsa dopo caduta in mare

RAVENNA. Mentre si trovava vicino alla battigia è caduta in mare, non è chiaro se in seguito a un malore o semplicemente per-ché è inciampata. Ca-duta col viso, ha bevu-to parecchia acqua pri-ma di essere soccorsa in prima battuta da u-na bagnante che si era accorta di quanto ac-caduto e poi dai bagni-ni di salvataggio e dal personale di Romagna soccorso. La donna, u-na 8lenne di Russi, è stata portata cosciente all'ospedale di Raven-na dove è stata comun-que ricoverata in pro-gnosi riservata nel re-parto di rianimazione della struttura sanita-ria.

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Oggi l'addio al 22enne morto la Notte Rosa

Scootetisla al Bufalini

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pressLinE 12/07/2012

a Resto del Carlino

RAVENNA

Melandri resta in cella Contro r prenditore indizi ben consistenti Il tribunale del riesame ha respinto il ricorso

gia a Russi erano da una parte fattu-re fittizie e dall'altra sacchi di dena-ro, denaro che poi tornava ai Lops attraverso banche ravennati come pagamento del 'mosto'. Su questo punto la difesa di Melandri affer-ma che il mosto è sempre arrivato e che la documentazione esibita lo di-mostra, mentre per quanto riguar-da i collegamenti con la criminalità organizzata Melandri li smentisce: «Io non conosco nessuno di quel-li». Come dire che lui i contatti li aveva con i Lops e con chi essi fos-sero in contatto, lui non lo sapeva. La 'finta' attività, secondo l'accusa ha portato anche a una maxi evasio-ne dell'Iva, a una maxi elusione dell'Irpef (per oltre undici milioni) e all'indebita percezione di contri-buti Ue per 11 milioni. La Dda di Bari sta ampliando il fronte dell'in-chiesta finalizzata all'individuazio-ne dei funzionari di banche «di Foggia, Corato e Ravenna che non hanno segnalato alle autorità com-petenti le operazioni quanto meno sospette visto che riguardavano in-genti somme di denaro (anche Otto milioni di euro) effettuate da socie-tà di piccole dimensioni, ovvero le cartiere».

Carlo Raggi

LE ACCUSE sono pesantissime, in primo luogo l'associazione a de-linquere aggravata dal metodo ma-fioso e per il tribunale del riesame di Bari i gravi indizi di colpevolez-za a carico anche dell'imprenditore russiano Vincenzo Melandri così come sono stati raccolti ed eviden-ziati dalla Procura antimafia di Ba-ri ci sarebbero tutti. Di qui a respin-gere il ricorso contro l'ordinanza di custodia cautelare eseguita l'i i giu-gno scorso (17 provvedimenti car-cerari, 7 ai domiciliari) il passo pa-re conseguenziale. Ne è prova che, discusso il ricorso 4 luglio, ancora la sentenza non è stata depositata. Il molo che nell'ordinanza di custo-dia in carcere sì attribuisce a Melan-dri (che, difeso dagli avvocati Anto-nio Vincenzi di Faenza e Gaetano Filograno di Bari, respinge con sde-gno), è di grande livello, ovvero quello di pedina fondamentale in un meccanismo del 'lavaggio' del denaro organizzato da esponenti di spicco del gruppo mafioso 'Società foggiana'. Un meccanismo che, se-condo l'accusa, si fondava proprio sull'attività di Melandri, legale rap-presentante della società 'Alla Grot-ta', azienda produttrice di mosto rettificato concentrato. Fra Melan-

R Legate rappresentante dei! azienda "Atta Grotta" di Russi è stato arrestato, assieme ad Mire ventitrè persone, 1'11 giugno scorso . L'inchiesta è della Dda d Bari

dri e due imprenditori del settore vitivinicolo della Capitanata, Erne-sto e Mario Lops, padre e figlio, era avviato da tempo un rapporto com-merciale: da società a loro riferibili acquistava mosto. «Lo provano i documenti » affermano i legali. Se- condo le risultanze delle indagini, svolte dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia e corroborate da .M3- merose intercettazioni, quell'attivi-tà nascondeva però un secondo fi-

IL RUOLO L'uomo d'affari sarebbe una pedina net meccanismo di Lavaggio di denaro sporco

ne, ovvero quello del riciclaggio del denaro provento di estorsioni ed usura ad opera della 'Società fog-giana' con cui i Lops risultano in contatto.

NEL SENSO che fra le condotte attribuite a Melandri c'è quella di aver fittiziamente certificato il rice-vimento di migliaia di quintali di mosto dai Lops, mentre in realtà l'unica merce che viaggiava da Fog-

nn `W'»

Riciclaggio di denaro: L'inchiesta si estende ai funzionari di banca, anche a Ravenna, che non hanno denunciato le operazioni sospette intercorse fra Russi e R Foggiano

DA RUSSI Vincenzo Melandri, l'imprenditore vinicolo di Russi in carcere dall' i giugno: è Indagatoper associazione a delinquere con metodi mafiosi

MAXI-INCHIESTA

I MILIONI DI EURO SOTTRATTI ALL'ERARIO PER IVA EVASA ED IRPEF NON PAGATA

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press LIETE 12/07/2012

a Resto del Carlino

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Cinema sotto e stelle, da Clooney a Kaurismaki NUMEROSE le proposte delle arene della provincia. Al Par-co della Contessa di Brisighella appuntamento con Cinema-divino che propone 'Le idi di marzo' di George Ciooney. Dal-le 19.30 degustazioni. Alle 21.30 inizia la proiezione. All'are-:n.a jolly di via Saffi a Russi viene proiettato 'Molto forte, in-credibilmente vicino' di Stephen Daidry (alle 2130). Il calen-dario dell'arena di Bagnacavallo propone 'Mozzarella sto-ries' di Edoardo De Angeli:sii regista sarà presente alla proie-zione (alle 21.30). Alla Rocca Brancaleone di Ravenna verrà proiettato Pause di Aleksandr Sokurov (21.30). L'Arena Parco del Lago a Lugo ospita la proiezione di 'Miracolo a Le Havre' (21.30) di Kaurismaki, all'Arena Borghesi di Faenza, alle 21.30, si potrà vedere'Magnifica presenza' di Ozpetek.

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OFFICINA ZOE Sabato sul palco

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E da domani tre giorni di musica a Russi

IL FESTIVAL si `trasferisce' a Palazzo San Giacomo, cornice di un lungo weekend dedicato alle espressioni della musica popolare. Domani sera Francesco De Gregari propone il progetto 'Vola vola vola' con la complicità di Ambrogio Sparawa e del Coro Arnareanto, e con l'Orchestra di musica popolare dell'Auditorium di Rom. Sabato sarà all'insegna della Taranta Nera e avrà come protagonisti Officina Zoé ed alcuni straordinari musicisti africani. Domenica i protagonisti della musica dell'Africa subsahatiana concludono la rassegna: Kareyce Fotso, del Catnerun, Dobet Gnahoré, 'la dea nera' ivoriana e Aly Keita.

press LIETE 12/07/2012

a Resto del Carlino

RAVENNA

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Roberto Turno ROMA

«I saldi non si toccano». Mario Monti gela i governato-ri sui tagli inferti alla sanità dal-la spending review: avanti fin da oggi con una rapidissima ve-rifica tecnica col super com-missario Enrico Bondi, ha fat-to sapere nel vertice di ieri se-ra a palazzo Chigi con le Regio-ni, ma i servizi sanitari non so-no toccati dalla manovra. Paro-la di premier: «Si possono ri-durre i costi a servizi invaria-ti». L'esatto opposto di quanto sostengono i governatori. E co-sì tra Governo e Regioni i rap-porti diventano sempre più freddi. Non una rottura, non ancora. Ma certamente un as-se istituzionale già fragile che si incrina sempre di più.

«Clima teso», twittava all'inizio del vertice Roberto Formigoni (Lombardia). Una tensione percepibile chiara-mente nei volti dei governato-ri anche dopo due ore di riu-nione. Le preoccupazioni del-le Regioni sono state infatti gentilmente ma fermamente respinte da Monti e dai mini-stri (Grilli, Balduzzi e Gnudi) che lo accompagnavano. Per-

ché anche sull'altro capitolo aperto, il trasporto pubblico locale, le Regioni sono uscite a mani vuote: mancano all'ap-pello 1,7 miliardi per il con-tratto con Trenitalia.

La decisione di ieri è stata di affidare fin da oggi a un tavolo tecnico all'Economia con Bon-di la verifica sui numeri della manovra in sanità, per prose-guire col tavolo politico da chiudere al più tardi nei primi giorni della prossima settima-na. I numeri del resto sono da brivido: la spending taglia al Ssn 4,7 miliardi fino al 2014, che diventano però 12,2 miliar-di come effetto cumulato con la manovra di un anno fa e addi-rittura salgono a quota 21,7 mi-liardi sommando tutti gli inter-venti decisi fin dal 2010. Forbi-ci che hanno tagliato profonda-mente e che secondo le Regio-ni a questo punto mettono pe-santemente in discussione la possibilità di erogare i servizi al livello attuale. Ipotesi respin-ta anche da Bondi, che rivendi-ca di aver usato le forbici dopo un'analisi sull'acquisto di beni e servizi e sugli sprechi di asl e ospedali. Come dire: la carne viva dei servizi non sarà tocca-

ta. «E possibile ridurre i costi a servizi invariati», la tesi del Go-verno, altrimenti ci sarebbe un pericolo di avvitamento come per la Grecia e il Portogallo.

Ma i governatori insistono. La manovra è «insostenibile e insopportabile», sia per la sani-tà che per il trasporto pubblico locale. «Bisogna rivedere i sal-di o dire ai cittadini che si dimi-nuiscono i servizi», afferma-no. E in quel caso chiedono al Governo di metterci la faccia. «Daremo vita a un altro appro-fondimento - ha detto Vasco Errani (Emilia Romagna) - per

ROTTA E RISPOSTA Il premier: si possono

ridurre i costi a servizi

invariati. Ma i governatori

insistono: così la manovra

è insopportabile

cercare un nuovo possibile ac-cordo. Serve un azzeramento di tutti gli sprechi per un obiet-tivo che noi giudichiamo sacro-santo, ma bisogna garantire i servizi ai cittadini italiani». «È giusto andare a vedere i nume-

ri - ha aggiunto Enrico Rossi (Toscana) -ma la nostra preoc-cupazione è grande». Toni condivisi in pieno da tutti i go-vernatori, senza distinzione di casacche politiche.

Dove possa portare la verifi-ca che sarà avviata fin dalle prossime ore tra Governo e Re-gioni, è difficile dirlo. Ma per le Regioni i margini di recupero sono davvero esigui. Come ha fatto capire lo stesso Monti: «Le variabili indipendenti non esistono più. Non possiamo da-re niente per scontato. La sfida che il Governo impone -ha det-to - è una sfida che impone la realtà». Insomma, avanti rapi-damente, ma poche speranze di cambiare i numeri sul tavo-lo. «I saldi non si toccano», ap-punto, come ha ripetuto anche il neo ministro dell'Economia, Vittorio Grilli.

Intanto cresce la protesta delle categorie. Ad alzare i toni è stata ieri l'ospedalità cattoli-ca no profit, già di suo in pesan-te crisi: «Con la spending è al-larme rosso», si rischiala «ces-sione ai privati o la chiusura de-finitiva con buona pace di mi-gliaia di lavoratori».

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ficmgmb Divisioni su sanità e trasporto locale

Monti alle Regioni: i saldi non si toccano Tavolo tecnico al via

I tagli complessivi

Valori in miliardi di euro

Spending review

Effetto cumulato

Impatto complessivo

Pmnsta Cutrufo-Gíevam<dì, Si paga in 30 anni

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L'agenda per la cresca sPENDING REVIEW

nihústro da Rapporti coni Parlinnento

«Rimodulazione del personale secondo i fabbisogni delle diverse amministrazioni»

Due testi ín uno

Si vaverso l'accorpamento del decreto taglia-spese con quello sulle dismissioni

«Un giusto Mb( di tagli e riforme» Giarda riduzioni di spesa coraggiose per evitare l'aumento Iva ma è solo il primo passo

di Dino Pesole

Idilà di possibili obiezio- L. ni e riserve prevale una k constatazione: il decre-

to sulla cosiddetta «spending review» consente di sterilizza-re l'aumento di due punti delle aliquote Iva del io e 21% fino al 3o giugno del prossimo anno. E non è tutto. Piero Giarda, mini-stro per i Rapporti con il Parla-mento, autore del ponderoso rapporto in cui si tracciano le linee guida di un intervento a regime, strutturale sulla spesa pubblica, è stato iscritto tra i critici della soluzione adottata la scorsa settimana dal Consi-glio dei ministri. In realtà la sua è una posizione più articolata. «Vede, la necessità del decreto sulla riduzione della spesa non può essere messa in discussio-ne. Il provvedimento produ-ce risorse dirette ad ovviare all'aumento dell'Iva previ-sto per l'ottobre di quest'an-no, per finanziare le misure

di sostegno per le zone colpi-te dal terremoto di fine mag-gio e per i soggetti che, aven-do perso il lavoro, non han-no ancora i requisiti per l'ac-cesso alla pensione a segui-to della riforma».

Il ragionamento del mini-stro, profondo conoscitore dei meccanismi che governano la spesa pubblica nel nostro Pae-se, è che per finanziare il man-cato aumento dell'Iva e le mag-giori spese determinatesi nel corso di quest'anno, «erano e sono necessarie riduzioni co-raggiose alla spesa, in tutti i comparti, cosa che il decreto at-tua. In aggiunta ai tagli ai trasfe-rimenti agli enti decentrati e al-

DWERffiZE.9jì:COMUI «Meglio calcolare i sacrifici

sulla spesa corrente

pro capite per classe

di popolazione

che sui consumi intermedi»

le dotazioni finanziarie dei mi-nisteri, il decreto propone im-portanti provvedimenti di ra-zionalizzazione, come nel caso della riforma delle province, dei contratti di locazione, dei prezzi per l'acquisto di beni e servizi, della riduzione del nu-mero delle società in house, della razionalizzazione della spesa farmaceutica e ospeda-liera e così via».

Se non è proprio la «spen-ding review» che aveva imma-ginato, si tratta comunque di un buon inizio. Il primo tempo di una partita che si annuncia ancora lunga e complessa. «Il decreto - osserva Giarda - af-fronta poi l'assurda questione dell'esistenza, in gran parte dell'amministrazione pubbli-ca, di piante organiche larga-mente superiori all'effettivo numero di occupati nella pub-blica amministrazione. La ri-duzione delle piante organi-che sarà gestita in modo da ga-rantire che le eventuali ecce-

introdotta - rileva Giarda - la cosiddetta clausola di default che fissa i criteri da utilizzare per ripartire tra i diversi comu-ni l'importo del taglio di 2 mi-liardi a regime. La clausola, che scatta comunque qualora non si raggiungano accordi in sede di conferenza Stato-Città, sta-bilisce una decurtazione ai tra-sferimenti dei singoli enti pro-porzionale al livello della spe-sa per consumi intermedi rile-vata dai bilanci».

Il ministro avrebbe preferi-to «una soluzione diversa, ba-sata sulla considerazione dei li-velli di spesa corrente pro capi-te secondo la classe di popola-zione di appartenenza». Si trat-ta di una sottolineatura che au-spicabilmente potrà costituire la base per un'ulteriore rifles-sione all'interno del governo. Ora che il decreto affronta l'esame parlamentare occorre cominciare ad impostare il p er-cors o sul «dopo».

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denze di personale in alcuni enti o strutture siano valutate nel contesto di una riconside-razione complessiva dei fabbi-sogni di personale nelle diver-se amministrazioni».

In un ragionamento in cui sul piatto vengano posti in simulta-nea i costi/benefici di un decre-to che vale, in termini di minori oneri per la finanza pubblica, 3,7 miliardi nell'anno in corso, 10,5 miliardi nel 2013 e 11,2 miliar-di a regime nel 2014 e che po-trebbe ora imbarcare il Dl di-smissioni n.87/2012, «il vantag-gio per la collettività di evitare l'aumento delle aliquote dell'Iva dal prossimo i° ottobre supera largamente il costo dei tagli dei trasferimenti agli enti decentrati e alle dotazioni dei ministeri di spesa».

Le riserve, se mai, le ha espresse su un aspetto specifi-co del provvedimento, relati-vo alla riduzione dei trasferi-menti a regioni e enti locali, in particolare ai comuni. «Viene

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Sindacati convocati la prossima settimana ROMA

::::: La prossima settimana il ministro della Funzione pub-blica, Filippo Patroni Griffi, convocherà i sindacati per un «esame congiunto» del processo di riorganizzazio-ne della Pubblica ammini-strazione, che secondo la re-lazione al Dl sulla spending review ha 24mila dipendenti in soprannumero. L'annun-cio è stato fatto dallo stesso ministro che, a margine di una iniziativa della Scuola su-periore della Pubblica ammi-nistrazione, ha auspicato che «tutti i sindacati facciano la loro parte» per «gestire gli esuberi che si creeranno a valle» dell'operazione, dopo aver utilizzato «tre strumen-ti: i cosiddetti prepensiona-menti, la mobilità obbligato-ria e il part time». Patroni Griffi intende «gestire in mo-do condiviso» la riduzione degli organici che «avrà rica-dute sull'efficientamento» della Pa, ma in assenza di un'intesa con il sindacato fa sapere: «Decideremo, come

prevede la legge». Del resto, ha ricordato il vicepresiden-te per l'education di Confm-dustria, Ivan Lo Bello, la Pa «è un settore strategico ed è impensabile aumentare la competitività delle aziende senza contare su un sistema pubblico efficiente». Per Lo Bello «serve un patto nel mondo del lavoro tra i diver-si soggetti interessati, sinda-cati, imprese, che devono, tutti, abbandonare pregiudi-ziali, ideologie e tabù».

L'annuncio del ministro ha suscitato diverse reazioni nel sindacato. «È ben strana» per la Cgil: «Mentre è in cor-so il dibattito parlamentare e i sindacati del pubblico im-piego manifesteranno il 19 lu-glio a Palazzo Vidoni, il mini-stro preannuncia una convo-cazione per spiegare come si applica il decreto ancora og-getto di discussione e sul qua-le chiederemo profonde mo-difiche che ci auguriamo il Parlamento, nella sua autono-mia, accoglierà». Mentre per Gianni Baratta (Cisl) il «mini-stro fabene a convocare i sin-dacati per un esame congiun-to». La Cisl andrà all'incon-tro per ribadire la richiesta di «applicazione dell'accordo del 3 maggio sulla riorganiz-zazione del settore pubbli-co» già avanzata al governo ed al ministro nell'ultimo ver-tice di Palazzo Chigi.

G. Pog. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Semplificazioni fermate in Consulta

Alle infrastrutture serve l'accordo con le Regioni

La Conferenza dei servi-zi serve a unificare, ma non a superare, i pareri dei vari en-ti territoriali che si occupano di gestione dell'ambiente e del territorio. Quando l'inte-sa non si trova, di conseguen-za, lo Stato centrale non può richiamare a sé in automati-co il potere decisionale, supe-rando le eventuali obiezioni dei territori.

Ecco perché la Corte costi-tuzionale, nella sentenza 179/2012 depositata ieri, ha accolto le obiezioni solleva-te da un gruppo di cinque Re-gioni alle regole di semplifi-cazione introdotte dalla ma-novra estiva 2010 (articolo 49, comma 3, lettera b del Dl 78/2010) alle procedure per decidere la collocazione del-le infrastrutture.

La regola contestata con successo dai governi regiona-li interveniva sulle regole del-le conferenze dei servizi stabi-lendo che, al di fuori delle ope-re di interesse nazionale e del-le procedure strategiche, l'ac-cordo con i territori interessa-ti potesse essere aggirato in modo unilaterale. In pratica, seguendo la via ordinaria la scelta del Consiglio dei mini-stri va sottoposta a intesa con le Regioni (o le Province auto-nome) interessate: ma in caso di dissenso motivato espres-so dai territori, secondo la no-vità portata da quella mano-vra, passati 3o giorni senza trovare l'intesa, il Consiglio dei ministri avrebbe potuto deliberare esercitando il pro-prio potere sostitutivo.

È questa accelerazione a in-contrare lo stop della Consul-ta, secondo la quale la previ-sione contrasta proprio con il principio di «leale collabora-zione» fra livelli di Governo di cui la Conferenza dei servi-zi è lo strumento operativo.

La Corte, ricorda la sentenza, già in passato ha definito ille-gittime norme analoghe, pre-cisando che il potere sostituti-vo del Governo centrale può scattare solo dopo aver tenta-to «idonee procedure per con-sentire reiterate trattative vol-te a superare le divergenze». Se la Conferenza s'inceppa, insomma, non si può aggirar-la, ma bisogna prevedere mo-menti successivi di trattativa e approfondimento. Solo do-po questo ulteriore passaggio è possibile ipotizzare una de-cisione unilaterale affidata al Governo centrale. Una proce-dura in più passaggi, quella de-scritta dalla sentenza, che è stata già prevista da alcune leggi, come quella che regola-va la certificazioni dei siti con-siderati idonei a ospitare gli impianti nucleari.

G.Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il principio

I NON SI P110 Non si può prevedere che in caso di mancato accord o entro 30 giorni da l

motivato dissenso esili a una o più regioni o da

Province autono me, decisione tocchiin

automatico allo Stato in base al potere sostitutivo

02 I SI PUO In caso di dissenso la normativa deve preved ulteriori momenti di o fronto e «reiterate ''.

trattative». Solo se ques econdo passaggio non ,

produce risultati, e possibi[e ['intervento diretto del Governo centrale

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Dal ministero dell'economia linee guida e bozza di atto in vista della scadenza di settembre

Una bussola sui regolamenti Imu Da precisare nozione di abitazione e distinzioni tra terreni

I regolamento comunale sull'Imu deve precisare le nozioni di abitazione prin- cipale e relative pertinen-

ze, fabbricato, area edificabile e terreno agricolo. E per i terreni, deve operare una distinzione tra quelli agricoli, anche non coltivati, che siano posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli e tutti gli altri terreni. Il dipartimento delle finanze del ministero dell'economia detta le linee guida per delibere e re-golamenti che i comuni possono approvare o modificare entro il prossimo 30 settembre. Oltre a predisporre uno schema di rego-lamento, il ministero ha fornito indicazioni agli enti sulla corret-ta applicazione delle norme con-tenute nell'articolo 13 del decreto Monti (201/2011) che a partire da quest'anno ha anticipato l'Imu in via sperimentale. Le regole da seguire per il corretto esercizio del potere regolamentare hanno riguardato, tra l'altro, le definizio-ni di abitazione principale e perti-nenze la qualificazione giuridica delle aree edificabili e la decorren-za degli effetti per il pagamento del tributo, nonché i criteri per la tassazione dei terreni agricoli e incolti.

Abitazione principale. In primo luogo, il regolamento co-munale deve precisare le nozioni di abitazione principale e relati-ve pertinenze, fabbricato, area edificabile e terreno agricolo. La qualificazione giuridica di abita-

zione principale e pertinenza è quella contenuta nell'articolo 13. Secondo il ministero, i requisiti per fruire del trattamento agevo-lato su questi immobili sono piut-tosto rigidi. Occorre infatti che i componenti del nucleo familiare abbiano fissato nell'immobile la residenza anagrafica e la dimora abituale. Infatti, la norma ha for-nito una nuova definizione della nozione di abitazione principale, prevedendo che si intende come tale l'unità immobiliare nella qua-le il contribuente e il suo nucleo familiare dimorano abitualmen-te e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale, le agevolazioni si applicano per un solo immobile. Per pertinenze dell'abitazione principale si inten-dono esclusivamente quelle classi-ficate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità pertinenziale per cia-scuna delle suddette categorie ca-tastali, anche se iscritte in catasto unitamente all'immobile adibito ad abitazione. Per queste unità immobiliari è prevista l'applica-zione di una aliquota ridotta del 4 per mille, che i comuni possono aumentare o diminuire di 2 punti percentuali, e una detrazione di 200 euro, che può essere maggio-rata di 50 euro per ogni figlio che risieda anagraficamente e dimori

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abitualmente nell'immobile, fino a un massimo di 400 euro, al net-to della detrazione ordinaria. A condizione che ir figlio non abbia compiuto i 26 anni d'età.

Aree edificabili. La nozione di are edificabile, invece, è quella che si ricava dalla disciplina Ici, tenuto conto però della norma di interpretazione autentica (artico-lo 36 del dl 223/2006), in base alla quale è sufficiente per la tassabili-tà l'adozione del piano regolatore generale da parte del consiglio co-munale, a prescindere dall'appro-vazione della regione e dall'ado-zione di strumenti attuativi. Il regolamento deve poi specificare che non sono considerati fabbrica-bili i terreni posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprendi-tori agricoli professionali, anche se hanno questa qualificazione in base agli strumenti urbanistici. E

E ora tocca a imposta di soggiorno e Tétres Vlinu è solo l'inizio. Le linee guida per la pre- dei regolamento stessoA tale m' tervento ne disposizione delle delibere e dei regolamenti seguiranno, come preannunciato nella stessa

di applicazione presentazione, altri che riguarderann o: dell'Imposta

• il 'Imposta mu- • l'huposta, di soggiorno e di sbarco. n

' ic pale propria tributo comunale sui rifiuti comunali e sui e il prototipo di servizi (Tares) regolamento fina La finalità è quella di mettere a frutto e condiv-

i- si ,eo!l . collocano in dere l'esperienza maturata in materia di tributi o un'iniziativa in- locali da parte del ministero che svolge da anni, ai

dal

presa al mi- ai sensi dell'art. 52 del dlgs 15 dicembre 1997, nistero nell'aie- n. 446, un'attività di consulenza nei confronti bito del progetto degli enti locali che solo nei casi più eclatanti «Sviluppo della porta all'impegnativa al Tar dei regolamenti e capacità di mo- delle deliberazioni di aliquote e tariffe tributa-nitorare l'anda- ne che vengono inviate al ministero dagli enti mento dei costi locali. Tale sforzo di condivisione emerge dalla di servizi e fun- lettura delle linee guida all'Imu che offrono zioni pubbliche assieme al commento delle disposizioni del pro- t- nella prospettiva totipo di regolamento, anche i "rilievi" formi- del federalismo lati dal ministero in occasione dell'esame dei ì fiscale»

come si e» ilreeg

ttgae stesso diretta, provvedimenti dimentiamministrativi trasmessi allo c

o comuni. Pertanto, i comuni oltre ad

alone, il presenta- avere a disposizione chiarimenti attinenti allo

, si specifico tema della potestà regolamentare tare l e all'aPPrnfi3ndi- materia di Imu, disporratuio di uno strumento

mento dea temi di ausilio per la stesura del proprio regolamen- . 11 punto di

partenza è ttd inerenti d sftiedertoa- Jana ti to che

gestione in grado di assicurare usano fiscale

e e posta conforme al detta- t dalla messa a disposizione un

to normativo, nonché ai

regolamento tipo in materia di regslainrign e le criteri di efficienza, eco' I Imu, accompagnato da un testo nomicità, funzionalità che illustra articolo per articolo, lìnue gukla mila e trasparenza posti alla prendendo spunto dalla Circola- °""' M'WW,it4illoogglit/ base dell'azion

e aminini- re n. 3/1)P del 18 maggio 2012, le docutnenti strativa. ragioni alla base della struttura Ilaria Accardi

l'agevolazione spetta anche nelle coltivano direttamente in qualità ipotesi in cui le persone fisiche, di soci. Peraltro, non viene meno il coltivatori diretti e imprenditori beneficio sull'intero bene se pos-agricoli professionali, iscritti nel- seduto da diversi agricoltori, ma la previdenza agricola, abbiano condotto solo da uno di essi. costituito una società di persone

Terreni agricoli e incolti. Per

alla quale hanno concesso in affit- i terreni, fa rilevare il ministero, il to o in comodato il terreno di cui regolamento deve operare una di-mantengono il possesso, ma che stinzione tra quelli agricoli, anche

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non coltivati, che siano posseduti e condotti da coltivatori diretti e im-prenditori agricoli e tutti gli altri terreni. Nel primo caso va fissato il valore in quello ottenuto appli-cando all'ammontare del reddito dominicale risultante in catasto (vigente al 1° gennaio dell'anno di imposizione), rivalutato del 25 per cento, un moltiplicatore pari a 110. Mentre per gli altri terreni agricoli, e per quelli non coltivati, il moltiplicatore è pari a 135. Per l'Imu, infatti, la novi-tà è rappresentata dal fatto che sono soggetti a imposizione anche i terreni incolti che prima erano esclusi dal campo di applicazione dell'Ici. Oltre ai terreni agricoli la nuova imposta colpisce i terreni diversi da quelli fabbricabili e da quelli utilizzati per l'esercizio del-le attività agricole. Dunque, anche quelli coltivati in modo occasiona-le. Del resto l'articolo 9 del decre-to legislativo 23/2011, istitutivo dell'imposta municipale, prevede che sono soggetti al prelievo i ter-reni. Pertanto, scontano la nuova imposta locale gli appezzamenti sui quali sono esercitate attività agricole solo occasionalmente, in forma non imprenditoriale, quelli coltivati senza alcuna struttura organizzativa (i cosiddetti «or-ticelli») e i terreni incolti o che risultano normalmente inutiliz-zati. Terreni agricoli, secondo la definizione contenuta nell'arti-colo 2135 del Codice civile, sono quelli utilizzati per l'esercizio dell'attività agricola, ovvero la coltivazione del fondo, la silvi-coltura, l'allevamento animali e le attività connesse.

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Au.

Scuole, doppio criterio per l'esenzione Le scuole paritarie dovranno rispettare un doppio criterio, oggettivo e soggettivo, per usufruire dell'esenzione Imu. Il primo criterio riguarda l'utilizzo dell'immobile da parte di un ente non commerciale ai sensi dell'articolo 73 de Tuir. Il secondo criterio, invece, è quello og-gettivo di destinare l'immobile esclusivamente allo svolgimento delle attività tassativamente elencate dalla norma. È questo il doppio binario su cui dovranno muoversi i comuni per un'atti-vità diretta a richiedere il pagamento del nuovo tributo locale. Il chiarimento arriva da Piero Giarda, ministro dei rapporti con il parlamen-to, rispondendo al question time presentato da Luisa Capitanio Santolini (Unione di centro per il terzo polo). Il ministro ha inoltre annunciato che entro il 13 luglio, il dipartimen-a, delle fi-nanze renderà noti i dati sull'Ima su base comu-nale e provinciale sulla base delle elaborazioni delle deleghe del versamento F24 presentate dai contribuenti. Nell'interrogazione si chie-devano appunto chiarimenti sull'applicabilità dell'esenzione Imu per le scuole paritarie che non avendo versato l'Imu perchè si ritengono servizio pubblico «hanno ricevuto», così scrive la deputata, «una cartella di sollecito di paga-mento». Giarda richiama la circolare 2/2009 del dipartimento delle finanze, che per il governo mantiene la sua validità. Il ministro ricorda an-che che l'intervento sull'Ima è stato ritenuto utile al fine di superare le criticità sollevate

dalla commissione Ue individuando appunto gli enti non commerciali attraverso il doppio criterio oggettivo e soggettivo. Giarda si è poi soffermato sui dati incassati dall'acconto Inni di giugno. Dopo le correzioni e il provvedimento sul terremoto la stima complessiva dell'huu si è attestata intorno ai 20,1 mld di euro. Il gettito atteso per la rata di giugno era previsto in 9,7 mld, per effetto sia della possibilità di realizza-re l'acconto dell'Inni sull'abitazione principale in due rate, giugno e settembre, sia dell'acquisi-zione a dicembre di talune quote di Imu, cosid-detti «immobili fantasma», e versamenti relativi a fabbricati rurali accatastati entro novembre. Attualmente, i versamenti ammontano a oltre 9,5 miliardi di euro, relativi alla prima scaden-za del 18 giugno. Hanno operato i versamenti circa 23,8 milioni di contribuenti su una platea potenziale di 25,5 milioni. Sulla base di quan-to versato fino ad ora, si può proiettare a fine anno un gettito teorico pari a 19,2 mld di euro. A questo importo occorre aggiungere la stima del gettito Imu che entrerà nei prossimi mesi: primo, versamenti relativi a fabbricati rurali da accatastare entro novembre, 70 milioni; secon-do, versamenti per immobili non dichiarati in catasto, 356 milioni; terzo, versamenti relativi ai contribuenti che non hanno ancora pagato la prima rata, 500 milioni.

Cristina Bartelli O Riproduzione riservata

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L'Ordine di Milano punta a una proposta dí legge da sottoporre entro novembre alla politica

Gli avvocati al lavoro nella p.a. Ai legali attività pubbliche. Per accelerare la burocrazia

DI FILIPPO GROSSI

Via libera allo studio di un progetto di sus-sidiarietà delle libere professioni. È iniziato

martedì 10 luglio presso l'Or-dine degli avvocati di Milano, presieduto dall'avvocato Paolo Giuggioli, un confronto serrato per individuare quelle attività che potrebbero essere svolte dai professionisti (al tavolo, oltre agli avvocati, anche ingegneri, architetti, commercialisti, con-sulenti del lavoro della provin-cia di Milano) in sostituzione di quelle oggi effettuate dallo Stato o di competenza pubbli-ca. «Lo scopo è quello di sem-plificare e velocizzare gli attuali iter burocratici», spiega il pre-sidente dell'Ordine degli avvo-cati milanese, Paolo Giuggioli, «assegnando, per esempio nel caso degli avvocati, compiti di cancelleria o lo svolgimento di udienze e atti di competenza del giudice agli avvocati delle parti in causa o, si pensa, anche a un avvocato terzo». Tra le novità di attività sussidiarie «stiamo riflettendo sull'opportunità che gli avvocati svolgano l'udienza di separazione e divorzio con-sensuale», dice Silvana Turri, consigliere dell'Ordine degli av-vocati milanesi e referente del progetto, «ma anche le udienze istruttorie o quella relativa alle prove testimoniali».

Il tutto, ovviamente, «salva-guardando i diritti e le garanzie dei cittadini e, soprattutto, rap-presentando un vantaggio per gli stessi e un beneficio per lo Stato, in termini di semplifica-zione e velocizzazione dell'iter», precisa Turri. Allo studio, inol-tre, anche altri rami del dirit-to per cui «i legali potrebbero anche occuparsi di una parte rilevante del procedimento di esecuzione, ad esempio, rac-cogliendo la dichiarazione del terzo in fase di pignoramento». Non solo sostituzione all'attività giudiziaria, ma anche sussidia-rietà nei confronti dell'attività di cancelleria attraverso «il po-tere di certificare e autenticare le copie degli atti o di svolgere tutta l'attività di notifiche al posto degli ufficiali giudiziari», sottolinea Turri. «Si tratta an-cora di ipotesi che vanno stu-diate insieme agli altri rappre-sentanti degli Ordini milanesi», evidenzia in conclusione l'av-vocato Paolo Giuggioli, «e che saranno vagliate dal professor Luca Antonini, ordinario di di-ritto costituzionale all'universi-

tà di Padova, il quale aiuterà gli Ordini, ciascuno per le proprie attività sussidiarie inerenti al proprio ambito, a formulare una proposta di legge da presentare al governo». I tempi? «Speriamo di riuscire entro novembre o co-munque entro questa legislatu-ra», confida Giuggioli. ©Riproduzione riservata—i

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press unE lAVOCLotin 12/07/2012 Ravenna

RUSSI Concerti Francesco De Gregori & Ambrogio Spa-ragna attesi, alle 21,30, sul palco di Pa-lazzo San Giacomo con "Vola, Vola, Vola, si torna alla tradizione con strumenti di ieri, come zampogne e organetti. Info: www.ravennafestival.org

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press unE LAVOCE.,.' 12/07/2012

Ravenna

RUSSI Musica Palazzo San Giacomo apre i suoi spazi, alle 21,30, a "Taranta Nera. Quando il Salento incon-tra l'Africa'; con Officina Zoè, Baba Sissoko, Ma-mani Keita e Sourakhata Dioubate. I nfo: www.ravennafestival.org

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don I gisla

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Ravenna

Le Belle Bandiere rilanciano la cultura RUSSI I a compagnia di Elena Bucci promuove un percorso coinvolgente, aperto a tutti, fra teatro, musica e scrittura

Nessuna pol per completi dro manca a rezione del (

stato un bel ritorno quello della Compagnia teatrale Le Belle Bandiere martedì scorso, all'ex macello di

Russi. "Tanto era stato fatto, tanto si è perso e tanto spe-riamo di fare nei prossimi tre anni" commenta Elena Bucci al termine di Sonhos n.1, il pri-mo di due atti di u-na rappresentazio-ne che vuole riallacciare i rapporti con i cittadini.

Non che la Compagnia fosse com-pletamente sparita - al Teatro Comuna-le provano e spesso recitano — ma qual-cosa si era interrotto dopo i laboratori dei primi anni Novanta e il decennio di impegno civico che li vide protagonisti nella battaglia per la riapertura del tea-tro.

Con Sonhos, Elena Bucci e Marco Sgrosso tornano a interrogarsi pubbli-camente sul ruolo dell'arte. E lo fanno con lo stesso spirito di vent'anni fa, ri-volgendosi alla gente e cercando con loro delle risposte in un tempo di crisi dove gli amministratori pubblici trova-no sempre meno soldi per la cultura.

"Chiudiamo teatri, cinema, audito-rium, biblioteche". La voce narrante in-troduce così le quasi due dozzine di at-tori — professionisti e non — che si sono mossi in una studiata confusione di fronte a un pubblico che bene ha ac-colto il loro ritorno. Una messa in scena che trasmette lo smarrimento degli at-tori, collocati in una dimensione dove l'arte non ha più casa. Camminano per direzioni diverse, schivandosi con ele-ganti passi di danza quando si incro-ciano, mentre la comunicazione è ri-dotta a un chiacchiericcio che si diffon-de, impreciso e spezzettato, di bocca in bocca.

A questo scenario Le Belle Bandiere contrappone una nuova stagione di im-pegno civile in città, dopo un decennio passato ad accrescere la loro fama in gi-ro per l'Italia. "Pensiamo a un percorso

triennale che coinvolga diverse disci- pline, come teatro, canto, musica, scrit- tura, lettura" spiega Bucci. Per ora non si può parlare di veri e propri corsi, per- ché prima si attenderà di vedere l'inte- resse della gente per fare poi un bilan-

cio dopo l'estate, lemica. Ma con il secondo atto

are il qua- di Sonhos, 1'11 set-

incora la d• tembre nel giardi- i- no della Rocca.

„omunale E', invece, esclu- sa la possibilità che Le Belle Bandiere

possano prendere le redini del Teatro Comunale. "Se n'è parlato spesso, ma dopo la riapertura non è mai successo nulla. E' semplicemente andata così. A-desso pensiamo a fare bene col nuovo progetto" spiega Elena Bucci.

Marco Riciputi

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Ravenna

Dall'Africa al cantautore

RUSSI Ancora una volta Pa-lazzo San Giacomo di Russi sarà la suggestiva cornice di un lungo weekend dedicato alle espressioni della musica popolare di diverse aree geo-grafiche del globo, grazie al Ravenna Festival. Domani se-ra Francesco De Gregori pro-pone il progetto "Vola vola vola" dove alcune delle più fa-

mose canzoni del "principe" (assieme a "classici" della tra-dizione popolare italiana), con la complicità di Ambrogio Sparagna e dal Coro Amar-canto, vengono reinterpretate dall'Orchestra di Musica Po-polare dell'Auditorium di Ro-ma con gli strumenti tipici della musica folk nazionale. Sabato è all'insegna della Ta-ranta Nera ed ha come prota-gonisti Officina Zoé ed alcuni straordinari musicisti africa-ni.Un incrocio al Sud quindi per la terza edizione di "Balck is beautiful", un incontro ori-ginale e coinvolgente in cui la pizzica tarantata incontra i rit-mi africani, la frenesia dei tamburelli dialoga con il talking-drum, il canto grico si fonde con la tradizione orale dei griot del Mali. Da un lato, Officina Zoe', gruppo storico di musica popolare salentino. Dall'altro, il musicista-griot maliano Baba Sissoko, la can-tante Mamani Keita e il per-cussionista Sourakhata Diou-bate. Domenica, grandi prota-gonisti della musica dell'Africa subsahariana concludono questa breve ma intensa ras-segna: Kareyce Fotso, poli-strumentista del Cameroun, Dobet Gnahoré, "la dea nera", cantante, danzatrice e percus-sionista ivoriana dalla straor-dinaria forza delle tradizioni "bété" e Aly Keita, virtuoso suonatore di balafon maliano.

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La Bassa Itomagna con lo scatto fisso

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PER iMASCALCHI

Grande Vittorio RUSSI Da domani a domenica 29 Palazzo San Giacomo sarà il contenitore del progetto espo-sitivo ""Amica/mente" a Vitto-rio Mascalchi". Alla personale dell'artista, prematuramente scomparso, si affiancano le mo-stre di artisti romagnoli che Ma-scalchi non solo stimava per la qualità del loro fare artistico, ma anche perché amici cari. Partecipano: Lorenza Altamore, Tommaso Bressan, Cristian Ca-sadei, Patrizia Dalla Valle, Fran-ca Faedi, Pietro Lenzini, Pierina Martelli, Nicola Mascalchi, Ser-gio Monari, Velda Ponti, Liliana Santandrea, Giovanni Scardovi. Il progetto, ideato da Lorenza Altamore è curato dal critico d'arte Enzo Dall'Ara. Sabato (ore 17,30) presso la Chiesa di San Giacomo, Enzo Dall'Ara illustrerà il progetto. Orari: 13-14-15 luglio: 19 - 20.30; 17 - 29 luglio: 16 - 19 (domenica 10 -12).

Vittorio Mascalchi

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