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INDICE PREMESSA 1 STORIA IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA 1.1 L’istituzione scolastica: brevi cenni storici 1.2 Identità della scuola 1.3 Principio fondante del progetto educativo: la Mission 2 IL CONTESTO 2.1 Il territorio 2.2 La situazione demografica 3 ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA 3.1 Spazi 3.2 Il tempo scuola 3.3 Criteri formazione sezioni 3.4 Organigramma e risorse umane 3.5 Risorse finanziarie 4 LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI 4.1 Introduzione 4.2 Il nostro curricolo 4.3 Le fasi della programmazione 4.4 Progetti di potenziamento dell’offerta formativa 4.5 Progetti extra-curricolari 4.6 Progetto continuità nido/infanzia e infanzia/primaria 4.7 Progetti sicurezza 4.8 Partecipazione dei genitori alla vita della scuola 4.9 Rapporti con il territorio 5 INCLUSIONE SCOLASTICA 6 FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO 6.1 Programmazione delle attività di formazione rivolte al personale 6.2 Strumenti di valutazione e di autovalutazione della scuola 6.3 Interventi di miglioramento 7 DOCUMENTI ALLEGATI Regolamento della scuola Programmazione annuale IRC annuale

PREMESSA La Scuola “San Giovanni Bosco” svolge un servizio educativo a beneficio di tutta la comunità civile, è parte del sistema pubblico integrato di istruzione nazionale ed è soggetto attivo di sussidiarietà in collaborazione con le istituzioni locali. La suddetta è anche espressione di una comunità ecclesiale, luogo di incontro, di formazione cristiana dei bambini, delle famiglie e della comunità. In questo percorso si inserisce lo specifico delle Suore Dimesse, che operano in questa scuola, e la loro missione educativa. Il progetto specifica l’identità storica, ideale, pedagogica, educativa, organizzativa di questa scuola, che è un’esperienza istituzionale cresciuta assieme alla nostra gente, alle nostre famiglie e comunità. Attraverso il progetto ci impegniamo a conservare e riproporre in maniera creativa, principi educativi - pedagogici - didattici secondo le “Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia e per il primo ciclo d’istruzione” del settembre 2007 e le vigenti (2012) e recenti disposizioni normative. Ci si augura che esso diventi uno strumento stimolante, una guida valida e utile “vademecum” per tutta la comunità educante.

1 STORIA, IDENTITA’ E MISSION DELLA SCUOLA 1.1 L’istituzione scolastica: brevi cenni storici La scuola dell’Infanzia San Giovanni Bosco ha avuto inizio nell’anno 1940 per opera della Parrocchia con lo scopo di educare tutti i bambini della zona, favorendo la loro crescita fisica, intellettuale, sociale, morale e religiosa secondo i principi di una corretta educazione umana e cristiana. L’asilo infantile San Giovanni Bosco retto dalle Suore dell’Istituto Dimesse di Padova, venne riconosciuto con decreto firmato a Roma il 10 marzo 1941. Dopo 30 anni per nuove esigenze didattiche e cambiamento del paese si stabilì di costruire un nuovo edificio a fianco di quello già esistente, iniziarono i lavori (1972-1973) furono terminati nel 1976; il plesso è stato costruito con grandi sacrifici da parte di tutto il paese. La nuova scuola ha avuto inizio nel settembre 1976 non più asilo, ma “Scuola materna non statale San Giovanni Bosco”. Attualmente, nel cambiamento di concezione culturale da materna a scuola dell’infanzia, essa risponde:

o alle mutate esigenze della popolazione; o a un aumento del numero dei bambini iscritti che in questi anni hanno continuato a frequentare la

scuola dell’infanzia; o a domande e bisogni educativi - didattici.

Per questo la comunità parrocchiale ha deciso di costruire una nuova scuola attenta alle esigenze delle famiglie e nel contempo alle necessità dei bambini di questi tempi. La scuola “San Giovanni Bosco” è situata a Vigonovo, nel centro del paese, in Via Aldo Moro, 24. 1.2 Identità della scuola La scuola San Giovanni Bosco accoglie le “Indicazioni per il Curricolo per la scuola dell’Infanzia” del 2012. La Comunità cristiana di Vigonovo fa propria la doppia linea formativa, verticale e orizzontale, con l’obiettivo di porre le basi del percorso formativo dei bambini dai 3 ai 6 anni (aperta all’anticipo scolastico in presenza di disponibilità di posti). E’ una scuola promossa dalla Comunità parrocchiale come luogo di formazione umana e cristiana per i propri bambini e offre a tutte le famiglie un riferimento dinamico nella vita e nella tradizione del territorio. In essa operano, dall’anno 1940, le Suore Dimesse sulla linea del loro padre fondatore Padre Antonio Pagani, francescano dei Frati Minori,(*) coraggioso apostolo della verità nell’amore. Le suore e il personale laico presente svolgono il loro compito educativo centrato sulla formazione integrale della persona in un’ottica particolare di EDUCAZIONE ALLA VITA E ALLA VERITA’, intesa come via alla libertà, in un ambiente educativo permeato dallo spirito evangelico che favorisce un clima sereno, accogliente e consono alla crescita umana e cristiana di ogni bambino. La scuola San Giovanni Bosco educa, istruendo i bambini, accompagnandoli nel loro processo di costruzione della personalità, aiutandoli ad acquisire le competenze indispensabili per essere protagonisti nel tessuto scuola e introducendoli nel nostro patrimonio culturale. La suddetta scuola è: Paritaria, con delibera del 25.06.2001, con il protocollo n. 8021/D20, secondo la normativa dettata dalla legge 10 marzo 2000, n.62; corrisponde agli ordinamenti generali dell’istruzione, è coerente con la domanda formativa della famiglia ed è caratterizzata dai requisiti fissati dalla legge.

Parrocchiale, in quanto si qualifica come scuola della comunità cristiana ed è così chiamata dalla riforma dell’autonomia scolastica. Ha la funzione di ponte tra scuola, famiglia, comunità parrocchiale e interagisce con altre realtà educative territoriali. Cattolica, fa esplicito riferimento ai valori cristiani. L’attività educativa valorizza la dimensione spirituale con l’obiettivo di dar vita ad un ambiente scolastico permeato dallo spirito evangelico e volto a formare personalità ricche di interiorità e aperte ai valori della pace, della libertà e della carità. (*) Il P. ANTONIO PAGANI (1526-1589) esercita il ministero a Vicenza dal 1565 al 1583. In un contesto socio-culturale-religioso confuso e carente di valori, di guide e di modelli, cerca collaboratori e nel 1579 dà vita alla “Compagnia delle DIMESSE” che è impegnata a DECONDIZIONARE e RIORIENTARE soprattutto le giovani generazioni. CARISMA: Conformità d’amore e di vita a Gesù Cristo crocifisso e risorto … guardando a Maria … per realizzare nella propria vita l’ideale di “apostole della Verità nella Carità”. Principio Fondante: EDUCARE ALLA VERITA’ NELLA CARITA’ (VERITA’>LIBERTA’). 1.3 Principio fondante del progetto educativo: la Mission La Scuola "San Giovanni Bosco" s'impegna a educare i/le bambini/e alla verità promuovendone la formazione umana, culturale e religiosa con uno stile di gratuità, di servizio e di impegno responsabile. Il Gestore è garante dell'identità culturale e del progetto educativo della scuola e della conduzione dell'istituzione scolastica nei confronti dell'Amministrazione e degli utenti. La proposta educativa, si realizza in un contesto comunitario in cui partecipano i bambini, i genitori, il personale docente e non e assicura la sua presenza sul territorio attraverso il dialogo, la collaborazione, il raccordo con le altre scuole (statali e non), con gli altri Enti Locali, con le diverse Agenzie culturali e sociali (in riferimento alle legge 107 art.1, comma 14). La scuola favorisce la consapevolezza della pari dignità sociale e della eguaglianza di tutti i cittadini e guarda ogni bambino nella sua unicità, mettendolo al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali e religiosi. I progetti educativi e didattici devono essere elaborati al fine di promuovere uno sviluppo armonico nel rispetto della gradualità della crescita del bambino. La scuola si pone l'ulteriore obiettivo di valorizzare la diversità rendendo quest’ultima una risorsa per tutta la comunità scolastica attraverso percorsi di accoglienza e di integrazione, soprattutto con bambini in situazioni di svantaggio e stranieri. Si impegna nel favorire lo sviluppo dell'identità della relazione, dell'integrazione e della cooperazione all'interno del gruppo, creando un favorevole contesto di apprendimento (in riferimento alla legge 107, art.1, comma 16). La scuola promuove la cultura della legalità e il rispetto delle regole, sia in relazione alle persone che alle cose, adottando strumenti e percorsi per favorire l’inclusione e l’integrazione scolastica. L’inclusione deve rappresentare un processo in cui tutti i bambini, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possano essere ugualmente valorizzati e prendere consapevolezza delle proprie risorse considerando tutti i bambini indistintamente/differentemente e tutte le loro potenzialità.

2 CONTESTO: TERRITORIO E SITUAZIONE DEMOGRAFICA 2.1 Territorio Vigonovo si trova nel punto più estremo di quella civiltà delle ville venete che hanno reso famosa la Riviera del Brenta. Il comune si situa nel territorio d'incrocio tra il corso del Brenta e quello del Naviglio, al confine con la provincia di Padova. Con le sue frazioni di Galta, Tombelle e Celeseo, Vigonovo si estende per circa 13 kmq ad ovest del Naviglio su terreno pianeggiante. Ricchissimo di corsi d'acqua, oltre al Brenta, il territorio è percorso dal canale Piovego, dallo scolo Consorzio Piovega e dallo scolo Consorzio Cornio. Strade provinciali, comunali e vicinali garantiscono sia una mobilità interna non congestionata e una veloce immissione nelle principali vie di comunicazione, sia percorsi alternativi e passeggiate a contatto con la natura. In provincia di Venezia Diocesi di Padova, comprensorio della Riviera del Brenta con le frazioni di Galta, Tombelle e Celeseo. Confina con i comuni di: Fossò, Stra, Saonara, Noventa Padovana, S.Angelo di Piove di Sacco, Padova. 2.2 Situazione demografica La popolazione consta di 10.020 abitanti, di cui 1.087 sono cittadini stranieri Per quanto riguarda l’andamento delle nascite, si è richiesta una proiezione degli ultimi cinque anni (dal 2011 al 2016) notando una diminuzione delle stesse: anno 2011 - 104 nati; anno 2012 - 101 nati; anno 2013 - 85 nati; anno 2014 - 97 nati; anno 2015 - 77 nati; anno 2016 - 39 nati. (fonte: Anagrafe comunale, con riferimento al 16 giugno 2016). Le scuole dell’Infanzia presenti nel territorio comunale sono tutte scuole paritarie gestite dalle Parrocchie e convenzionate con il Comune di Vigonovo. Esse sono le seguenti: Vigonovo - "Scuola dell’Infanzia S. Giovanni Bosco"; Galta - "Scuola dell’Infanzia Madonna delle Rose"; Tombelle - "Scuola dell’Infanzia Sacro Cuore"); Le scuole primarie contano tre plessi: a Vigonovo "L. da Vinci", a Galta "E. De Amicis" e a Tombelle " G. Marconi" E’ presente una scuola secondaria di primo grado: "A. De Gasperi".

3 ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA 3.1 Spazi Il nuovo edificio è concepito come uno spazio a misura di bambino. La costruzione moderna ha caratteristiche di spaziosità, luminosità, armonia nei colori che infondono gioia e serenità Le colonne che separano i locali sono in legno a forma di matite colorate (i colori variano e distinguono gli ambienti) con le punte rivolte all’insù. Tutto è progettato e realizzato per creare un ambiente ecocompatibile e confortevole dove si svolge la vita in comunità dei bambini e del personale che li segue. Gli spazi riservati ai bambini sono al primo piano, mentre al secondo sono collocati quelli per il personale di segreteria e direzione. Gli spazi, quindi, sono delimitati in base alle attività educative e didattiche e a quelle amministrative e di pulizia che sono necessarie al funzionamento della scuola e, nel contempo, la rendono piacevole. Gli spazi interni e il piano terra sono composti da : atrio, spogliatoio sale giochi sala da pranzo cucina dispensa servizi igienici in misura sufficiente per gli alunni (compresi per la disabilità), otto aule (sei più due, una per il riposo e l’altra per la psicomotricità). Collegamento tra i piani tramite scale e ascensore. Al primo piano si trovano : direzione sala riunioni segreteria archivio ripostiglio servizi igienici e bagno di servizio del personale lavanderia Spazi esterni cortile con giochi e spazi organizzati: scivoli, rete (secondo normative CEE) spazio verde Sicurezza ambienti Gli ambienti della scuola sono adeguati alla normativa vigente sulla sicurezza in base al piano d’intervento. È presente il Documento di valutazione dei rischi (ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.) e il personale è formato secondo le norme vigenti. Tutto il materiale, con le relative certificazioni è custodito presso la segreteria della scuola, sottoposto agli aggiornamenti a norma di legge. Il responsabile del servizio di prevenzione e Protezione è un consulente esterno designato dal rappresentante Legale della Scuola.

Sono, inoltre, stipulati i contratti di manutenzione delle attrezzature antincendio e delle porte tagliafuoco. Per quanto riguarda la mensa interna, è presente il manuale di Autocontrollo aziendale (Secondo il sistema HACCP Reg CE 852/2004). Il personale è in possesso di tutti i requisiti e certificazioni necessarie allo svolgimento delle mansioni nel rispetto della normativa vigente. Le sezioni sono strutturate con spazi che favoriscono i raggruppamenti dei bambini e rispondono ai bisogni di autonomia, esplorazione, espressione, rassicurazione. Nelle sezioni vengono inoltre curate le attività di routine, che concorrono alla valorizzazione e integrazione di tutte le esperienze formative. Negli spazi comuni, atri, saloni polifunzionali vengono organizzate attività di intersezione che creano rapporti stimolanti fra insegnanti e fra bambini e consentono una più articolata fruizione degli spazi e dei materiali. I laboratori, quali spazi organizzati e finalizzati, vengono utilizzati da medi o piccoli gruppi di sezione o di più sezioni secondo modalità progettate dalle insegnanti che vorranno attivarli . Il dormitorio viene utilizzato per le sezioni di tre anni. Le sezioni pranzano in sala da pranzo. In ogni sezione opera una insegnante. La religione cattolica viene svolta dalle insegnanti con i requisiti (IRC) 3.2 Il tempo scuola Descrizione degli obiettivi educativi e didattici

Creare le condizioni di benessere a scuola del bambino. Ritrovarsi, comunicare, cooperare. Apprendere tramite lo scambio, orientarsi nel tempo e nello spazio.

Modalità di attuazione: Ore 8.30 Accoglienza in spazi delimitati o salone Ore 9.00 In aula, momento collettivo, presenze, calendario, conversazione guidata, proposta di attività Ore 9.30 Merenda Ore 10.00 Servizi ed igiene personale Ore 10.15 - 11.15 Attività didattiche o di laboratorio Ore 11.15 - 11.30 Igiene personale Ore 11.30 - 12.30 Pranzo Ore 12.30 – 13.00 Uscita Ore 13.00 - 15.15 Riposo per i bambini piccoli Ore 13.45 – 14.00 Igiene personale Ore 14.00 - 15.30 Attività educative - didattiche Ore 15.30 - 15.45 Uscita Possibilità del tempo anticipato (7.30-8.30) e posticipato (16.00-17.00; 18.00)

Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Creazione di riferimenti temporali, che si succedono con ordine e rassicurano i bambini per la loro prevedibilità.

Alunni interessati: Bambini delle scuola dell’infanzia. Risorse utilizzate Esperienze pregresse della scuola. Compresenza dei

docenti. Collaboratori scolastici. Tempi previsti: Da settembre a giugno. Il calendario scolastico segue le direttive dell’Ufficio Scolastico regionale per il Veneto. La prima settimana di settembre è dedicata alla programmazione e organizzazione delle attività da parte del corpo docente. La scuola inizia, solitamente, nella seconda settimana per consentire il graduale inserimento dei bambini. La loro accoglienza avviene con orario ridotto. Gli orari del periodo di inserimento sono comunicati anticipatamente alle famiglie. La scuola termina alla fine di giugno. Per quanto riguarda le festività e le vacanze, si attiene alle disposizioni emanate dalla regione veneta nel calendario scolastico per la scuola dell’infanzia (D.G.R. n. 1527 del 7.6.2002). Si avvale, inoltre, della legge sull’autonomia per fruire di altri giorni di vacanza (D.P.R. n. 275). Si vedano gli allegati Statuto e Regolamento interno. 3.3 Criteri formazione sezioni La scuola accoglie bambini dai 3 ai 6 anni, che vengono suddivisi in sezioni eterogenee. Può accogliere bambini 2 anni e mezzo, nati da Gennaio ad Aprile (in presenza di disponibilità di posti secondo le ultime disposizioni ministeriali.) Le sezioni operanti attualmente sono in numero di 4. Tra gli iscritti vi possono essere: bambini di diversa cultura e religione e bambini certificati. Tutta l’organizzazione della scuola fa riferimento ad un regolamento. 3.4 Organigramma e risorse umane Personale docente : 1 coordinatrice didattica 4 docenti a tempo pieno 2 esperti per attività motoria Personale non docente 2 segretaria per servizi logistico amministrativi 1 cuoca 1 collaboratore per le pulizie 1 assistente 1 volontaria religiosa Altre figure professionali Eventuali figure professionali con competenze psicopedagogiche in caso di necessità e in base al reperimento di finanziamenti. Inquadramento e assunzione del personale Per tutto il personale, compreso il personale religioso, viene applicato il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro FISM. Per ogni persona dipendente della scuola è stato stipulato il contratto individuale di lavoro.

Formazione e aggiornamento La Scuola promuove e favorisce iniziative di aggiornamento del personale scolastico (docenti e non docenti) attraverso corsi e lezioni organizzati da Associazioni (FISM ed altri Enti). L’aggiornamento è inteso come “formazione permanente”. La professionalità di ogni docente richiede una continua preparazione culturale da mantenere aggiornata anche rispetto ai compiti educativi e didattici che richiedono nuove competenze. È presente il Documento di valutazione dei rischi (ai sensi del D. Lgs. 9 aprile 2008 n°81 e s.m.i.) e il personale è formato secondo le norme vigenti. Riguardo il personale di cucina si fa riferimento al Manuale di Autocontrollo aziendale (Secondo il sistema HACCP Reg CE 852/2004). La rappresentanza legale della scuola spetta al Parroco protempore. La Parrocchia affida le incombenze relative al buon funzionamento della scuola agli organi di seguito riportati: IL COLLEGIO DOCENTI, formato da tutti i docenti presenti nella scuola ed è presieduto dalla coordinatrice. Si riunisce ogni mese e quando è necessario. Al collegio docenti compete:

o la collegialità nella programmazione educativa – didattica; o la verifica, la valutazione periodica dell’attività educativa; o il diritto – dovere dell’aggiornamento professionale.

L’ASSEMBLEA DEI GENITORI. È costituita da tutti i genitori dei bambini frequentanti la scuola, dalla coordinatrice, dalla segretaria e dalle insegnanti. E’ convocata dal legale rappresentante. Ha compiti propositivi ed elettivi. CONSIGLIO DI INTERSEZIONE. È composto dalla Coordinatrice, dalle insegnanti e da due rappresentanti dei genitori eletti in ogni sezione. L’ASSEMBLEA DI SEZIONE. Convocata dalla Coordinatrice e dalle insegnanti per formazione – informazione; ha compiti propositivi ed elettivi. COMITATO DI GESTIONE. Composto dal Legale Rappresentante, la Coordinatrice e 5 membri (2 individuati dal Legale Rappresentante e 3 eletti dall’assemblea dei genitori). Si rinnova ogni due anni ed ha il compito di collaborare, aiutare e coadiuvare in modo costruttivo con il Legale rappresentante per il buon funzionamento della Scuola 3.5 Risorse finanziarie L’iscrizione comporta per i genitori la conoscenza e l’accettazione del “PROGETTO EDUCATIVO e del PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.)” con l’impegno di collaborare alla sua attuazione. L’iscrizione obbliga alla frequenza e va rinnovata ogni anno impegnando a versare il contributo annuale da settembre a giugno. Nel caso in cui il bambino dovesse essere ritirato per motivi di malattia si chiede di presentare il certificato medico e una dichiarazione ai fini del ritiro per esentare la famiglia dal pagamento delle rette rimanenti. Al momento dell’iscrizione viene versata anche la quota che verrà stabilita di anno in anno e, in caso di recesso, non verrà restituita. La quota viene utilizzata per coprire i costi dell’assicurazione e del materiale di consumo occorrente nel corso dell’anno scolastico. In base alle disposizioni della Commissione Scuole dell’Infanzia del Comune di Vigonovo viene stabilita la retta annuale.

Il contributo economico richiesto alle famiglie è espresso in funzione di: -esigenze formative richieste dal P.T.O.F. e dalle indicazioni per il Curricolo per la Scuola del’Infanzia -personale necessario ad un corretto funzionamento -gestione della struttura ospitante e degli arredi; -contributi statali, regionali e comunali; -adeguamenti dovuti all’andamento delle iscrizioni e/o previsti dall’emanazione di nuove normative di legge riferibili allo svolgimento dell’attività specifica. Le rette mensili sono stabilite per anno di frequenza che considera il periodo settembre-giugno secondo le date che sono di anno in anno comunicate. Per quanto possibile si richiede che le quote siano pagate con bonifico. Nel caso di fratelli è prevista una riduzione. Nel caso in cui il bambino dovesse essere assente dalla scuola per 30 giorni consecutivi è prevista una riduzione della retta. Vengono previste delle quote aggiuntive a carico delle famiglie e di seguito descritte: Educazione al libro Acquisto del testo didattico, differente per ciclo di formazione. Il costo verrà comunicato entro il mese di ottobre e diversificato per piccolissimi/piccoli/medi/grandi. Attività motoria Partecipazione ai corsi di attività fisica concernenti la scoperta del movimento, la presa di coscienza delle potenzialità del corpo e delle capacità percettive e coordinative. Il costo in rata unica è da versare direttamente all’Associazione. Entrata Anticipata e uscita posticipata I genitori che ne fanno esplicita richiesta (tramite dichiarazione scritta) possono anticipare l’entrata a scuola del bambino alle ore 7.30 e posticiparne l’uscita dalle ore 16.00 alle ore 17.00 e 18.00. Per il servizio è previsto il pagamento di una quota aggiuntiva mensile. Per chi, per imprevisto, ha necessità di lasciare il bambino oltre l’orario scolastico pagherà una quota giornaliera. Lo stesso vale per l’anticipo, previo avviso scritto o a voce. Uscite didattiche Potrebbero essere proposte uscite didattiche, durante l’anno, inerenti al progetto didattico con i costi da definire. La scuola riceve dei contributi economici da parte dei seguenti enti:

o Comune di Vigonovo o Regione Veneto o Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR)

I contributi vengono corrisposti in base alla documentazione presentata, con i tempi e le modalità richieste dagli enti sopracitati, ogni anno scolastico (solitamente nei mesi di settembre-novembre). I contributi vengono calcolati sui bambini frequentanti, sulle situazioni di bambini certificati, sulle sezioni attive, in base alla parità. In accordo con i Servizi Sociali del Comune di Vigonovo, la presente Scuola dell’Infanzia, con le altre due scuole dell’infanzia paritarie presenti nel territorio comunale, attivano un programma di aiuto per le famiglie più bisognose. In base alle segnalazioni delle scuole stesse, i Servizi Sociali mettono a bilancio una quota che sarà ripartita in base alle domande delle famiglie bisognose. I criteri e la modulistica per l’assegnazione del contributo (che verrà corrisposto direttamente alla scuola, e scalato dalla stessa alla famiglia ricevente) vengono stabiliti dal Comune. I Servizi Sociali, offrono inoltre, il supporto economico per un servizio di couseling psico-pedagogico rivolto ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

La Scuola, infine, può ricevere donazioni (contributi economici o di materiale didattico) da parte di privati e/o associazioni che volessero dare il loro sostegno.

4 LINEE GUIDA DEI PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI 4.1 Introduzione La scuola “San Giovanni Bosco” è legata al progetto Educativo al quale essa si ispira e mette al centro dell’azione educativa la persona del bambino e il suo sviluppo integrale. Pertanto la scuola si propone come ambiente di:

o arricchimento personale; o confronto esperienziale; o apprendimento mediante attività educative e didattiche opportunamente predisposte; o valorizzazione del gioco attraverso il quale i bambini esprimono se stessi in modo libero; o scambio per la collaborazione tra bambini – insegnanti - genitori, creando un continuo e serio

rapporto scuola-famiglia. 4.2 Il nostro curricolo La scuola si ispira a diversi modelli delle scienze umane e riporta in sintesi i contributi teorici di alcuni autori, maggiormente considerati nella progettazione annuale, anche se in quest’ultima, a seconda dei contenuti proposti, potrebbero essere inseriti i riferimenti teorici di altri studiosi. La scuola “San Giovanni Bosco” si ispira ad una eccezionale figura di educatore che si è dedicato al recupero di fanciulli poveri inserendoli in una comunità operosa. Il metodo Il metodo “preventivo” condensa il senso della pedagogia boschiana: che consiste nell’evitare la triste necessità di punire, ponendo le condizioni perché ne sia evitata l’occasione in un ambiente in cui si invita a dare il meglio di sé. Questo è un approccio congeniale, amichevole, integrale all'educazione. Tale pedagogia crea un clima che fa emergere le risorse migliori del bambino, che incoraggia la completa e piena espressione di sé, che lo aiuta ad acquisire atteggiamenti che lo guidino a scegliere ciò che è buono, sano, gioioso e fa crescere la vita. Il metodo preventivo si esprime in una presenza educativa assidua che, nello spirito di famiglia, instaura relazioni semplici e positive, basate sulla fiducia, sull'impegno e sulla gioia quotidiani. L’educatore deve guadagnare il cuore dell’allievo. Allegria e libertà nei giochi, vita animata nei cortili comuni, ginnastica e teatro, passeggiate ed escursioni, musica e canto devono disporre gli animi alla serena letizia. Gli insegnamenti delle sorelle Agazzi. Il bambino/a deve essere libero di fare, capace di collaborare con gli altri seguendo il metodo del mutuo insegnamento.

Idea di bambino Le sorelle Agazzi criticano la precocità dell'educazione poiché intendono formare bambini e non scolari. Il bambino deve crescere in un ambiente familiare che stimoli la sua creatività e deve avere un continuo dialogo con l'adulto. L'attività del bambino è il punto centrale del processo educativo. Il bambino deve essere libero di fare da sé pur rispettando l'ordine delle cose ed essere capace di collaborare con gli altri seguendo il metodo del mutuo insegnamento: il bambino più esperto e consapevole fornisce informazioni ed indicazioni ad un proprio compagno meno preparato. Metodologia Il metodo intuitivo diviene il percorso principale dell'apprendimento. L'educatrice agisce indirettamente e pur rispettando la spontaneità del bambino organizza e predispone ambienti e situazioni. Il metodo intuitivo identifica l'insegnamento come un metodo per favorire le esperienze, in cui i bambini apprendono direttamente e spontaneamente con il loro fare e osservare. Principi fondamentali dell'insegnamento agazziano : • Attività di vita pratica: giardinaggio, preparazione della tavola, igiene personale ecc. sono valorizzati come elementi educativi di primo ordine. • Educazione estetica: armonia e bellezza sono alla base del senso estetico e si ritrovano in tutti i momenti della vita quotidiana. Ciò che più interessa all'educazione estetica sono le attività costruttive come il disegno e la recitazione. • Educazione sensoriale: consiste nell'ordinare per colore, materia e forma gli oggetti raccolti dai bambini. Confrontandoli tra loro possono scoprire somiglianze ed uguaglianze. Il linguaggio assume una centrale azione educativa della scuola materna. • Educazione al canto: il canto è inteso come apprendimento spontaneo, come avviene nelle tradizioni popolari. Il canto aiuta il bambino a liberarsi dalla pesantezza dei lavori manuali e lo rende più sereno. • Istruzione intellettuale: si basa sull’esplorazione del mondo e naturale passaggio dalla percezione ai concetti. • Educazione del sentimento: contro l’aggressività. Si sviluppa anche praticando religione, educazione fisica e educazione morale. L’educatrice Seguendo le teorie delle Agazzi, abbiamo una nuova figura di docente della scuola materna: l' educatrice. Una figura professionale sempre aggiornata. Oltre alla capacità di amare i bambini deve saper coltivare i rapporti umani con ottimismo escludendo atteggiamento di ansietà e di malumore. Deve avere proprio un profondo senso del dovere, uno spirito d'ordine e di coerenza e devono assicurare alla vita della scuola una atmosfera di stabilità e di sicurezza. Lo sviluppo prossimale di Vygotskij

Idea di bambino Bambino protagonista e costruttore della propria conoscenza,cresce lavorando sulla zona di sviluppo prossimale. “E’ la distanza tra il livello di sviluppo attuale come lo si può determinare attraverso il modo in cui il bambino risolve i problemi da solo e il livello di sviluppo potenziale come lo si può determinare attraverso il modo in cui il bambino risolve i problemi assistito da un adulto o collaborando con altri bambini più avanti” (1978). Il bambino riceve tutta una serie di strumenti, definiti storico – culturali da Vygostskij,dall’esterno tramite la comunicazione con l’adulto, ma che interiorizza. Data l’importanza della funzione che il linguaggio ha nella definizione dello sviluppo delle funzioni psichiche superiori, accade che con l’apporto degli strumenti verbali, essenzialmente sociali, che si trasmettono attraverso le relazioni

e le conseguenti comunicazioni che si instaurano tra bambino e adulto, si costruisce a partire dalla dimensione sociale, la psiche individuale. Metodologia Costruttivismo. La distinzione tra sviluppo attuale e zona prossimale permette a Vygotskij di precisare il senso dello sviluppo: dal sociale, mediazione, verso l’individuale, sviluppo attuale. L’ educatrice Il mediatore deve collocare il suo intervento nella zona prossimale di sviluppo per permettere all’individuo di superare le sue competenze attuali grazie ad un’ azione congiunta con il mediatore o con altri individui. Il mediatore deve anche permettere l’interiorizzazione delle procedure acquisite nell’interazione sociale, perché l’individuo possa attivarle in modo autonomo, cioè integrarle nello sviluppo attuale.

La formae mentis di Howard Gardner

Ha acquisito celebrità nella comunità scientifica grazie alla sua notissima teoria sulle intelligenze multiple. La sua proposta consiste nel considerare priva di fondamento la vecchia concezione di intelligenza come un fattore unitario misurabile tramite il Quoziente d'intelligenza (Q.I.), e sostituirla con una definizione più dinamica, articolata in sottofattori differenziati. Gardner ha identificato almeno sette tipologie differenziate di "intelligenza", ognuna deputata a differenti settori dell'attività umana: • Intelligenza logico‐matematica • Intelligenza linguistica • Intelligenza spaziale • Intelligenza musicale • Intelligenza cinestetica o procedurale • Intelligenza interpersonale • Intelligenza intrapersonale In seguito, nel corso degli anni '90, ha proposto l'aggiunta di altri due tipi di intelligenza: quella naturalistica e quella esistenziale.

4) La prospettiva di Winnicott

L'esperienza transizionale (della quale fanno parte gli oggetti transizionali), avendo la caratteristica di entrambe le forme di realtà, permette al bambino di spostarsi verso una realtà oggettiva condivisa. Per Winnicott l'esperienza transizionale è una sorta di luogo psichico dove il bambino può giocare creativamente, e per questo motivo Winnicott assimila le esperienze culturali umane alle esperienze transizionali. All'interno dello spazio transizionale acquista notevole importanza l'oggetto transizionale. Questo termine denota un oggetto, generalmente di qualità tattile-pressoria (lembo di coperta, peluche, pezzo di stoffa. ecc.) che viene acquisito dal bambino per aiutarlo nel suo sviluppo psicologico; esso viene ad essere il primo oggetto assimilato dal bambino come "non-me". Tale oggetto, rappresentando l'unione con la madre, ne permette anche il distacco e l'autonomia

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4.3 Le fasi della programmazione Nella considerazione della centralità del bambino, la progettazione, in una scuola formativa unisce gli aspetti del sapere con quello dei valori per garantire il conseguimento di obiettivi irrinunciabili alla crescita della persona e ai traguardi per lo sviluppo delle competenze. “Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare …, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno” ( Indicazioni Nazionali) Gli obiettivi specifici di apprendimento si riferiscono ai Campi di esperienza, sulla base delle Indicazioni Nazionali. Gli obiettivi formativi per le scuole dell’infanzia sono organizzati per campi d’esperienza:

o il sé e l’altro; o il corpo e il movimento: o immagini, suoni, colori; o i discorsi e le parole; o la conoscenza del mondo.

La progettazione pone le seguenti finalità: Favorire la maturazione dell’identità umana e cristiana della persona, sviluppando il senso di appartenenza alla famiglia, alla comunità ecclesiale e civile, e al mondo intero. Educare alla vera autonomia che consente il libero esercizio dell'amore verso Dio e verso il prossimo, nel rispetto di sé, degli altri e dell'ambiente. Rafforzare le competenze attraverso l'acquisizione dei primi strumenti "culturali" che permettono al bambino/a di organizzare la propria esperienza, esplorare e ricostruire la realtà, conferendo significato e valore ad azioni e comportamenti. Sviluppare il senso di cittadinanza, intesa come scoperta degli altri, i loro bisogni, la capacità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si stabiliscono mediante la relazione, il dialogo, l'attenzione al punto di vista dell'altro e nel riconoscimento dei diritti e doveri di ciascuno. Promuovere il bene comune per una convivenza armonica dei principi e nelle regole della Costituzione. Le finalità presentate nelle Indicazioni e nello sviluppo dei campi di esperienza, richiedono un ambiente scolastico accogliente e motivante e un’organizzazione didattica ricca di relazioni e di apprendimenti. Esse devono essere definite dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazione che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. Le finalità trovano la loro massima applicazione nel progetto didattico ed educativo nella sua specificità annuale è elaborato dal Collegio Docenti della scuola, che lo discute ed approva all’inizio dell’anno scolastico. Compito fondamentale del Collegio docenti è realizzare un percorso educativo e didattico tenendo presente gli elementi posti dallo specifico contesto circostante. Le “indicazioni curriculari” in particolare rappresentano le prospettive generali di sviluppo degli itinerari, sulla scorta di precise osservazioni del contesto reale, dei singoli bambini e delle loro storie personali. Al collegio docenti spetta inoltre la scelta dei contenuti concreti e dei metodi opportuni. L’attenzione della scuola verso questi aspetti permette ai bambini lo sviluppo di una piena consapevolezza di sé e del mondo che li circonda perché capaci di scoprire interessi e motivazioni, di sviluppare e potenziare abilità, di ampliare le conoscenze, di affrontare situazioni nuove. L’insieme della progettazione, delle attività, dei metodi, delle soluzioni organizzative e delle modalità di verifica necessarie per trasformarle in reali competenze degli allievi, va a costituire le Unità di Apprendimento.

La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: la valorizzazione del gioco, l’esplorazione e la ricerca, la vita di relazione, la mediazione didattica, l’osservazione, la progettazione e la verifica e valutazione, la documentazione. Gli strumenti che permettono di tradurre la programmazione in attività ed esperienze sono di vario tipo, quali: attività laboratoriali, strumentazione audiovisiva, apparecchiature informatiche, attrezzature varie, strumenti e materiale didattico per attività artistiche, espressive, musicali. Ogni anno il team docente stila un progetto educativo e didattico in relazione ai campi di esperienza contenuti nelle Indicazioni per il curricolo e ai traguardi per lo sviluppo delle competenze 4.4 Progetti di potenziamento dell’offerta formativa PSICOMOTRICITA’ Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Affinare le percezioni sensoriali. Coordinare i movimenti

oculo - manuali. Intuire relazioni spaziali. Arricchire il linguaggio verbale. Esprimere graficamente i vissuti. Progettare un gioco. Sviluppare le capacità di simbolizzazione.

Modalità di attuazione Sedute settimanali di 45 min. con medi e grandi e 30 min. con i piccoli nell’aula appositamente strutturata.

Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Miglioramento della percezione di sé e delle proprie capacità. Esplorazione, scoperta, soluzione di problemi concreti. Elaborazione, organizzazione, ricostruzione e comunicazione dell’esperienza.

Alunni interessati Tutte le sezioni della scuola dell’infanzia. Risorse utilizzate Esperto. Tempi previsti Tutto l’anno scolastico. I.P.D.A. (individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento) Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Individuare in modo precoce eventuali difficoltà di

apprendimento che potrebbero emergere nel bambino

Modalità di attuazione Osservazione, compilazione di un questionario, colloquio e intervento con esperto e famiglie, attività di potenziamento indicata dall’esperto, osservazione finale

Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Osservazione mirata Colloquio individuale con i genitori

Alunni interessati Tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia.

Risorse utilizzate Psicologo Tempi previsti Da novembre a Febbraio. LINGUA INGLESE Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Consentire ai bambini in età prescolare di

familiarizzare con una seconda lingua in modo da scoprirne la peculiarità e la sonorità attraverso il

gioco e la scoperta di una realtà multilingue.

Modalità di attuazione In itinere, durante la programmazione didattica Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Attenzione, partecipazione ai giochi, interazione dei bambini, ripetizione di parole con giochi e canti.

Alunni interessati Tutti i bambini della scuola dell’infanzia Risorse utilizzate Competenze specifiche dei docenti.

Esperto (se reperiti i finanziamenti). Tempi previsti Tutto l’anno scolastico. EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Favorire lo sviluppo del senso di appartenenza dei

bambini al proprio ambiente di vita. Favorire la conoscenza di sé e del gruppo. Educare al rispetto dell’ambiente

Modalità di attuazione Percorsi didattici sulla differenza e sulla solidarietà. Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Rispetto dell’ambiente. Approccio ai valori della solidarietà. Aiuto ad iniziative di solidarietà e volontariato.

Alunni interessati Bambini scuola infanzia. Risorse utilizzate Docenti e personale scuola Infanzia. Tempi previsti Anno scolastico. EDUCAZIONE INTERCULTURALE Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Favorire l’inserimento di alunni stranieri.

Educare alla pace, alla socialità, e alla valorizzazione delle culture altre. Aumentare l’autostima, la sicurezza, la fiducia, l’ autonomia. Prevenire situazioni di disagio. Promuovere la comunicazione.

Modalità di attuazione Percorsi predisposti in base alle provenienze , all’età, e alla cultura.

Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Sviluppo delle potenzialità. Integrazione di alunni stranieri. Conoscenza di altre provenienze e culture. Aumento della comunicazione, del linguaggio.

Alunni interessati Alunni infanzia. Risorse utilizzate I docenti.

Mediatori e/o facilitatori (eventuale richiesta al Comune). Materiale didattico preparato appositamente.

Tempi previsti Anno scolastico.

RAPPRESENTAZIONI Rappresentazioni e animazioni sono previste in determinate occasioni dell’anno scolastico che possono anche rappresentare momenti di incontro e di scambio tra personale docente e genitori. USCITE DIDATTICHE Nella programmazione sono previste alcune uscite didattiche inerenti al tema; altre culturali o di formazione. 4.5 Progetti extra-curricolari Vengono attuati in base ai finanziamenti presenti. 4.6 Progetto continuità nido/infanzia e infanzia/primaria Nido – scuola dell’Infanzia I bambini che provengono dai nidi sono presentati ai docenti della scuola dell’infanzia tramite colloqui e documentazione a cura delle educatrici che li hanno seguiti. Scuola infanzia - scuola primaria Descrizione degli obiettivi educativi e didattici Favorire un sereno cambiamento.

Creare un clima di collaborazione tra i docenti dei due ordini di scuola. Sviluppare la creatività attraverso i laboratori. Progettare attività e spazi in modo articolato e flessibile.

Modalità di attuazione Visite della scuola primaria. Attività concordate tra i docenti della commissione dei docenti incaricati dei due ordini di scuola. Compilazione di questionari informativi a cura dei docenti della scuola dell’infanzia visionati e sottoscritti dai genitori.

Modalità di verifica valutazione Risultati attesi

Fattiva collaborazione per favorire un sereno cambiamento ai bambini di cinque/sei anni che la frequenteranno.

Alunni interessati Alunni in uscita dalla scuola dell’infanzia. Risorse utilizzate Insegnanti della Scuola dell’Infanzia;

insegnanti delle classi prime della Scuola Primaria

Tempi previsti Aprile/maggio.

4.7 Progetti sicurezza La scuola fa riferimento agli operatori dei servizi : del Comune per interventi relativi a bambini stranieri con lingua e cultura non italiana e per bambini in situazione di svantaggio; dell’ULSS e dei centri convenzionati per bambini con disabilità. 4.8 Partecipazione dei genitori alla vita della scuola La partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei figli è fondamentale, in quanto presuppone la condivisione di obiettivi e intenti educativi e la collaborazione tra famiglia e scuola. I genitori dei bambini che si iscrivono al primo anno della Scuola dell’infanzia nel mese di Gennaio, dopo le iscrizioni, prima della conclusione dell’anno scolastico (mese di Maggio), incontrano in una assemblea la Coordinatrice e le insegnanti per la presentazione della scuola, la consegna del P.T.O.F. (visibile nel sito internet della parrocchia nella sezione scuola dell’infanzia). Nel corso dell’anno i genitori possono incontrare gli insegnanti in diverse occasioni: • nelle assemblee di classe: per presentare il lavoro ad inizio anno, per la valutazione di quanto svolto e la comunicazione di eventuali variazioni della progettazione, una a fine anno per una valutazione complessiva; • nei colloqui periodici: il team docenti incontra individualmente i genitori per scambiare osservazioni e valutazioni sui bambini. Le date di convocazione sono proposte tramite avviso. I colloqui urgenti possono essere richiesti sia dagli insegnanti sia dai genitori. Ogni anno vengono eletti dai genitori i Rappresentanti di sezione, che si riuniscono due volte l’anno (o più) con gli insegnanti in Consiglio di Intersezione, per proporre e sostenere iniziative e attività. Si fanno inoltre portavoce di bisogni e problematiche in modo da contribuire in modo propositivo alle scelte della scuola. 4.9 Rapporti con il territorio La Scuola dell’Infanzia collabora con: la Parrocchia attraverso la partecipazione alle iniziative ed alle celebrazioni; il Comune attraverso la Biblioteca, quando propone iniziative per bambini e genitori e con la partecipazione agli incontri formativi per genitori, attraverso gli operatori dei servizi socio-assistenziali; eventuale partecipazione a cerimonie inerenti a manifestazioni l’ULSS attraverso le varie iniziative proposte. Associazioni (AVIS, AIDO …)

5 INCLUSIONE SCOLASTICA

L’inclusione promuove un clima positivo nella scuola rivolgendo attenzione ai bisogni e agli interessi di ognuno, alla comprensione e accettazione dell’altro, a comportamenti non discriminatori bensì un senso di appartenenza al gruppo valorizzandone le differenze. Il processo di inclusione è favorito dalla presenza di un corretto contesto spaziale fisico: aule accoglienti e strutturate in cui tutti i bambini possono accedere alle risorse presenti, in uno sfondo condiviso nel quale tutti si sentono ben accolti. Questo processo realizza situazioni di integrazione mediante la raccolta di informazioni utili, relative ad iniziative provinciali e nazionali a favore dell’inclusione scolastica (corsi di formazioni, seminari, concorsi …) per condividere teorie e buone prassi; e mediante la scelta e l’attuazione di percorsi educativi e didattici specifici che verranno organizzati con materiali e strumenti idonei. Per tali ragioni vi è quindi il desiderio e il dovere di garantire la piena partecipazione alla vita scolastica anche ai bambini che presentano bisogni educativi speciali (B.E.S.), difficoltà specifiche di apprendimento (D.S.A.) e disabilità oltre che a favorire una cornice entro cui essi possano essere valorizzati e forniti di uguali opportunità. I bambini con bisogni educativi speciali (B.E.S) richiedono un’attenzione didattica e pedagogica particolare che si realizza mediante insegnamenti personalizzati (sancito dalla legge 53 del 2003) e provvedimenti da attuare per rendere effettiva l’integrazione sociale. La legge 170 del 2010 sottolinea l’obbligo di pensare e attuare una didattica personalizzata (P.D.P.) per favorire l’acquisizione di abilità e competenze per i bambini con difficoltà specifiche di apprendimento che hanno diritto a strumenti didattici e tecnologici di tipo compensativo e a misure dispensative adattate, veri e propri interventi che consentono al bambino di svolgere alcune prestazioni che a causa del disturbo risulterebbero particolarmente difficoltose. I bambini che presentano disabilità necessitano di un piano educativo personalizzato (P.E.I.) che non è un semplice strumento didattico ad uso esclusivo della scuola, ma di un progetto ampio che riguarda diverse istituzioni, le quali devono collaborare al fine di garantire al bambino il pieno sviluppo del suo potenziale. Hanno diritto di essere accompagnati nel loro percorso educativo dalla figura professionale dell’insegnante di sostegno (in riferimento alla legge 104, del 1992).

6 FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO 6.1 Programmazione delle attività di formazione rivolte al personale Accordi per scuole FISM a livello provinciale: COORDINAMENTO-PEDAGOGICO DIDATTICO FISM DI PADOVA e VENEZIA Sono organizzati annualmente corsi di aggiornamento dalla FISM provinciale nell’intento di migliorare e potenziare l’attività formativa del personale docente. Il personale ha partecipato al corso di aggiornamento sul PTOF; partecipa al corso sull’insegnamento della Religione Cattolica; sulla sicurezza (corso per RLS, per il primo soccorso, per la prevenzione incendi) e altri che eventualmente verranno proposti durante l’anno. 6.2 Strumenti di valutazione e di autovalutazione della scuola La valutazione è un momento fondamentale dell’Offerta Formativa, poiché misura il grado di successo ottenuto da una istituzione scolastica nell’erogazione dei propri servizi. Pertanto essa, investendo tutte le attività programmate, si pone come un’indagine in relazione alle dimensioni del pensato, dichiarato, agito e percepito, che mette in evidenza elementi di pregio e aree da migliorare. Essendo la valutazione un processo complesso è opportuno articolarlo in varie indagini, che tengano conto della specificità dei diversi ambiti in cui è strutturato il Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Valutazione della qualità e validità Le verifiche sono considerate strumento di discernimento, di trasferibilità delle iniziative, di miglioramento e di adattamento di tutta l’azione didattica ed educativa. Le verifiche riguardano la qualità e la validità: della lettura della domanda; delle esperienze proposte ; delle scelte educative e didattiche operate; del modello comunitario di azione attivato; della rete di relazioni stabilite all’interno e all’esterno della scuola; delle risorse investite nella formazione e qualificazione del personale; del miglioramento. Valutazione attività ambito educativo e didattico La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del comportamento dei bambini, e le competenze acquisite, sono affidate ai docenti; agli stessi docenti è affidata la valutazione, con approccio qualitativo e quantitativo attraverso strumenti quali le osservazioni sistematiche, dei periodi didattici ai fini del passaggio al periodo successivo e il miglioramento dei processi di apprendimento. La programmazione prevede momenti di verifica iniziale, in itinere e alla conclusione del percorso educativo e didattico da parte : del singolo docente (per una valutazione delle conquiste del bambino in ordine alla maturità cognitiva, affettiva, sociale) dell’équipe pedagogica con incontri da parte del Collegio Docenti (necessari per valutare e ridefinire la programmazione stessa in base ai risultati conseguiti). La comunicazione ai genitori avviene attraverso un rapporto effettivo e concreto. Autovalutazione

In riferimento alla legge 107 del 2015, art.1 comma 14, la scuola si prepara ad adottare piani di miglioramento nella compilazione del R.A.V. (rapporto di autovalutazione). 6.3 Interventi di miglioramento I progetti vengono sottoposti a una prima analisi di fattibilità, in cui vengono definiti e verificati dal punto di vista formale e della funzionalità didattico-educativa degli elementi per un’adeguata progettazione. Nel corso dell’anno il loro stato di attuazione viene continuamente monitorato con incontri tra la coordinatrice didattica e le insegnanti al fine di verificare l’andamento dei progetti dal punto di vista sia didattico che organizzativo, di rilevare eventuali problemi e possibili soluzioni e di valutare la risposta dei bambini. Inoltre sono previste verifiche in itinere al fine di monitorare lo stato di raggiungimento degli obiettivi. Momenti di verifica dei progetti sono anche gli incontri con le famiglie programmati dalla scuola, nei quali gli insegnanti di sezione, raccolgono pareri, giudizi e proposte dei genitori degli alunni. In definitiva, la valutazione generale dell’efficacia dell’Offerta Formativa e dell’organizzazione della scuola viene svolta dalla coordinatrice didattica e dagli organi collegiali garanzia di un’azione partecipata e dialettica tra tutte le componenti della scuola. Essa si configura come autovalutazione di tutti i processi messi in atto con il P.T.O.F.

7 DOCUMENTI ALLEGATI La Documentazione assolve a due principali finalità interne alla scuola:

• autoricognizione, • autovalutazione per tutti gli operatori.

Il patrimonio di conoscenze, di saperi, di abitudini che essa esprime non può essere reinventato anno dopo anno ed essere trasmesso solamente da una tradizione orale, legata alla conoscenza dei singoli insegnati. Per questo esso è costruito nel tempo grazie alla collaborazione di insegnanti, personale, genitori e bambini. Inoltre, la documentazione va pensata soprattutto nell’ottica di quella trasparenza istituzionale che, come è noto, non è solo diritto di accesso, ma visibilità dell’intero pensare e operare della scuola. La scuola a tale proposito :

o favorisce la sua apertura al territorio ; o consegna opuscoli informativi ai genitori; o sistema l’archivio didattico dove trovano posto le programmazioni e le progettazioni sia individuali

dei docenti sia i progetti scolastici redatti dall’équipe docente negli scorsi anni scolastici; o raccoglie, diffonde materiali relativi ai progetti svolti; o predispone materiali al computer; o organizza mostre e/o manifestazioni.

Tutto questo permette di lasciare tracce del lavoro compiuto ed è un operazione di valenza educativa nella quale possono essere attivamente coinvolti tutti i protagonisti della vita scolastica.