Incontro ristretto con decisori pubblici progetto brave- roma 4 giugno 2014

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L’APPROCCIO DELLA “BETTER REGULATION” PER AGEVOLARE E INCENTIVARE LE IMPRESE ECCELLENTI SOTTO IL PROFILO AMBIENTALE ISTITUTO DI MANAGEMENT - SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA FABIO IRALDO 4 GIUGNO 2014

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Materiali dell'incontro ristretto tra stakeholder del progetto BRAVE - Better Regulation Aimed at Valorising EMAS e decisori pubblici, svoltosi a Roma il 4 giugno 2014

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L’APPROCCIO DELLA “BETTER REGULATION” PER AGEVOLARE E INCENTIVARE LE IMPRESE ECCELLENTI

SOTTO IL PROFILO AMBIENTALE

ISTITUTO DI MANAGEMENT - SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

FABIO IRALDO4 GIUGNO 2014

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Obiettivi del progetto BRAVE

• Obiettivo: sviluppare soluzioni per il miglioramento della normativaambientale e per la semplificazione degli obblighi a carico delleorganizzazioni che hanno ottenuto la registrazione EMAS (Regolamento n.1221/2009/CE) o altre forme di certificazione ambientale quali l’Ecolabeleuropeo.

• Il progetto mira a individuare e promuovere :

- Semplificazioni amministrative

- Incentivi fiscali

- Riduzione dei controlli

- Etc..

Queste misure possono incentivare sia l’adozione delle certificazioni ambientalisia il miglioramento delle performance ambientali delle imprese.

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Dati e tempistiche

Durata del progetto: 38 mesi (01/10/2011 - 30/12/2014)

Partner:

• Scuola Sant’Anna – Istituto di Management (beneficiario)

• ARPA Lombardia

• IEFE Bocconi

• Confindustria Liguria e Confindustria Genova

• Ambiente Italia

• IAT, Istituto Andaluso di Tecnologia

• Camera di Commercio di Valencia

Cofinanziatori: Regione Lombardia e Regione Basilicata

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Principali risultati attesi • Analisi della regolamentazione Europea, nazionale e regionale con le misure

di semplificazione e di incentivo esistenti;

• Creazione di sette gruppi di lavoro regionali , due gruppi di lavoro nazionali e di uno europeo

• Creazione di sette gruppi regionali di consultazione e di uno di progetto

• Report con le proposte di miglioramento della normativa esistente e di semplificazione dei relativi obblighi

• Una lista di oltre 35 proposte normative da testare nei diversi territori, 3 misure adottate in ciascuna regione.

• Un elenco di 50 emendamenti alla normativa nazionale da scaricare dal sito web

• Una linea guida che costituisca uno strumento per il miglioramento della normativa ambientale e la semplificazione dei relativi obblighi basato su EMAS (>>> oggi pomeriggio)

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Azione 3: Risultati

Nell’ambito del progetto sono state concluse le attività di ricerca dell’azione 3 da cui sono emersi i primi risultati:

-105 proposte di semplificazioni da introdurre nella normativa comunitaria vigente (non solo ambientale)

Una selezione delle proposte è stata presentata alla DG evironment della CE e durante il mmeting annuale degli EMAS Competent Bodies europei (7 novembre 2013)- 80 misure di semplificazione esistenti a livello nazionale in 6 paesi europei, Austria, Danimarca, Germania,Italia, Spagna Portogallo e 155 emerse in 20 regioni di questi paesi (in Italia : Basilicata, Friuli V.G., Liguria, Lombardia, Toscana)

- Analisi di 14 Casi studio 6 relativi a misure applicate in 6 paesi europei e 8 su misure adottate a livello regionale.

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Action 4: Condivisione delle misure

Consultation board: Il ruolo principale dei gruppi di consultazione (RCB e PCB) è la condivisione delle proposte di semplificazione proposte dai WGs

1. Regional Consultation Board (7 RCB uno per ogni regione)2. Project Consultation Board (1 PCB ) 2 Meeting nazionali con circa 30

stakeholder con cui sono state discusse le proposte nazionali.

Membri dei RCB:Rappresentati di province, regioni, organizzazioni di categoria, enti di controllo etc.

Membri del PCB• Rappresentanti dei ministeri dell’ambiente (Italia e Spagna)• Rappresentanti del Comitato EMAS (Italia e Spagna)• Rappresentati di organizzazioni di categoria • Rappresentati di organismi di controllo• Enti di certificazione• Etc..

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Attività dei WGs e dei RCB e PCB

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Azione 5: Testing in field

Azione 5-Testing in field : questa fase prevede la sperimentazione delle proposteregionali emerse dai gruppi di lavoro presso alcuni enti competenti.

35 proposte regionali sono state sperimentate e studiate al fine di rilevarne:EFFICACIA, EFFICIENZA E FATTIBILITA’.

I risultati delle sperimentazioni sono stati condivisi con i decisori pubblici e alcune sonostate adottate.

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Azione 6-Adoption : questa fase prevede la selezione di alcune proposte (sullabase dei risultati emersi nella precedente fase di sperimentazione) e l’avvio delprocedimento di adozione degli emendamenti e delle disposizioni ideate neigruppi di lavoro.

Attività:•Selezione delle proposte e condivisione di queste con i Consultation Board e gliWGs

•Elaborazione degli emendamenti e presentazione di questi durante i meeting

•Avvio dell’iter di adozione delle misure proposte.

Obiettivi:Almeno 3 proposte per Regione adottateAlmeno 2 comunicazioni scritte per ministero dell’ambiente (italiano e spagnolo)

Azione 6: Adozione

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LE PROPOSTE DEL PROGETTO BRAVEA LIVELLO NAZIONALE

ROMA, 4 GIUGNO 2014PROF. FABIO IRALDO, IDM - SCUOLA SANT’ANNA

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La ratio delle proposte: i presupposti

• Le organizzazioni certificate offrono garanzie sul modo di gestire i propri aspetti ambientali e mantenere nel tempo la conformità normativa e si sottopongono a verifiche periodiche di parte terza indipendente

• Per mantenere la certificazione (es.: EMAS), le organizzazioni devono investire risorse nel miglioramento continuo delle prestazioni ambientali e, quindi, nella riduzione e prevenzione dell’inquinamento

• In questo modo, le organizzazioni si fanno carico delle esternalità generate e dei relativi costi sociali, a fronte di concorrenti che, non impegnandosi in tal senso, si trovano a sostenere costi di produzione inferiori.

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Ergo…1) Le organizzazioni volontariamente certificate meritano un riconoscimento per:

– le garanzie che offrono

– la capacità di gestire la conformità

– i risultati in termini di miglioramento delle performance

– l’impegno profuso, anche per compensare lo squilibrio sotto il profilo delle risorse economiche

2) E’ opportuno incentivare più possibile la diffusione della certificazione volontaria tra le imprese

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Come agire?• Fare in modo che chi è dotato di una

certificazione sia favorito, ottenendo di non soggiacere a requisiti o di poter fruire di sgravi o agevolazioni (anche in ambiti che esulano dalla normativa ambientale): regulatory relief.

• Far sì che i requisiti della certificazione volontaria sostituiscano (o entrino a far parte di) adempimenti normativi previsti dalla normativa ambientale, laddove abbiano finalità simili: better regulation.

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Schema logico

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Schema logico

MODIFICHE CAMPO DI APPLICAZIONE CON DEROGHE O AMPLIAMENTI

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Schema logico

SEMPLIFICAZIONI NEI REQUISITI O AGEVOLAZIONI NELLE MODALITA’

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Schema logico

CONDIZIONI DI FAVORE A FRONTE DELL’ESISTENZA DELLA CERTIFICAZIONE

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Schema logico

RIDUZIONE FREQUENZA O MODALITA’ ALTERNATIVE

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Schema logico

ESENZIONE O RIDUZIONE DELL’IMPEGNO

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Proposte nazionali per tematica ambientale

Tematica ambientale n. di propste elaborateResponsabilità per eventi inquinanti 1

VIA 1

AIA 4

Acque (scarichi idrici) 2

Antincendio 1

Energia (FER) 2

Rifiuti (tra cui anche RAEE) 9

Emissioni in atmosfera (recepimento IED) 5

Patto di stabilità 1

Altro 3

Totale 29

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Proposte nazionali per tipologia

Tipologia di proposta n. di propste elaborate

Autodichiarazione per il rinnovo dell’autorizzazione 1

Estensione della durata delle autorizzazioni 5

Riduzione dei tempi per il rilascio delle autorizzazioni 1

Modifica del campo di applicazione 3

Riduzione delle informazioni necessarie al rilasciodell’autorizzazione

5

Riduzione degli obblighi di reporting e monitoraggio 1

Riduzione delle ispezioni 3

Riduzione delle garanzie finanziarie necessarie all’avvi o dispecifiche attività

4

Riduzione dell’importo delle tariffe 2

Benefici fiscali 1

Altro 3

Totale 29

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Decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 46 recante rec epimento della direttiva 2010/75/UE relativa alla emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)

• Riduzione delle garanzie finanziarie necessarie all’avvio di specifiche attività

• Estensione della durata delle autorizzazioni (adottata con un ulteriore estensione)

• Riduzione degli obblighi di reporting e monitoraggio

• Riduzione dell’importo delle tariffe

Disegno di Legge n.1345 approvato dalla Camera dei deputati il 26 febbraio 2014 (trasmesso al Senato)

Articolo 3 septies – Presunzione di conformità dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) ai modelli organizzativi ex D.lgs n. 231/2001 Aggiunta articolo 3 septies – Prevenzione dei reati ambientali

D.Lgs. 152/2006

• Art. 6, allegati II, III, IV alla parte seconda “Soglie dimensionali per l’applicazione della VIA” Aumento delle soglie dimensionali per l’assoggettabilità alla normativa sulla VIA

Elenco delle proposte BRAVE nazionali

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D.Lgs. 152/2006

• Articolo 29 octies Autodichiarazione per il rinnovo dell’autorizzazione

• Articolo 29 decies Riduzione della frequenza dei controlli per le aziende EMAS soggette ad AIA

• Art. 29 duodecies Valorizzazione della documentazione SGA per la comunicazione annuale AIA

• Art. 125 Semplificazione in fase di richiesta dell’autorizzazione agli scarichi idrici industriali

• Art. 129 Riduzione della frequenza controlli sugli scarichi idrici

• Art.194 Riduzione garanzie finanziarie spedizioni rifiuti transfrontalieri

• Art. 208 Riduzione delle garanzie finanziarie in sede di richiesta di autorizzazione ad impianto di gestione dei rifiuti

• Art. 208 comma 12 bis Semplificazione nell’iter di rinnovo dell’autorizzazione ad impianto di gestione dei rifiuti

• Art. 212 Estensione della durata dell’iscrizione all’Albo dei gestori dei rifiuti

• Art. 269 Semplificazione in fase di rinnovo dell’autorizzazione all’emissione in atmosfera

Elenco delle proposte nazionali

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Legge 93/2001 “Disposizioni in campo ambientale”, a pplicazione dell’art 18 alle procedure previste per il decreto dpr 59/2013 (AUA)

• Autodichiarazione per il rinnovo dell’autorizzazione (AUA)

Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, Testo Un ico Ambientale e Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n. 151, "Attuazione delle direttive 20 02/95/CE, 2002/96/CE e 2003/108/CE, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nell e apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti";

• Riduzione della garanzia finanziaria a carico dei produttori di AEE professionali in possesso di registrazione EMAS o certificazione ISO 14001.

L. 12 novembre 2011, n. 183, (Legge di stabilita' 20 12), Art. 31 “Patto di stabilità interno degli enti locali”

• Deroga al Patto di Stabilità per Comuni/Province registrati EMAS

D.P.R. 151/2011, art. 5 “Attestazione di rinnovo pe riodico di conformità antincendi”

Estensione della durata dell’Attestato di Conformità Antincendio

Altre proposte

Elenco delle proposte nazionali

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L’ultima «sfida» del BRAVE: valorizzazione di EMAS ai fini del 231

• Fin dalla sua nascita, il D. Lgs. 231/01 si è incardinato sull’approccio dei sistemi di gestione, introducendo requisiti fortemente ispirati alla logica “plan-do-check-act”, propria del mondo della normazione volontaria

• Estendendo il campo di applicazione del 231 ai reati ambientali, il D. Lgs. 121/11 ha esplicitato la potenziale sinergia tra due ambiti normativi solo apparentemente molto lontani: la tutela penale dell’ambiente e le certificazioni dei sistemi di gestione ambientale

• Il 121 suggella dunque l’unione della “strana coppia”, costituita dalle norme cogenti e dalle certificazioni volontarie, imperniandola sul comune metodo dell’approccio gestionale, applicato però a questioni di merito ben diverse (la conformità in un caso, la competitività nell’altro)

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Tuttavia:

• manca una condizione di “presunzione di idoneità”della certificazione ISO 14001 o EMAS rispetto alle analoghe parti del Modello Organizzativo ex Dlgs. 231/01, analogo a quello dell’Art. 30 del D.lgs. 81/08 sulla sicurezza

• l’estensione del 231 ai reati ambientali indubbiamente ha enfatizzato e rafforzato l’utilità dei SGA, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere su come questa possa essere sancita sotto il profilo normativo.

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Proposta di emendamento: Decreto Legislativo 152/2006, Parte I Articolo 3 septies–Presunzione di conformità dei Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) ai modelli organizzativi ex D. lgs.vo n. 231/2001 Articolo 3 septies – Prevenzione dei reati ambientali:

Aggiungere al disegno di Legge n.1345 Articolo 1 il seguente comma 9: 9. Con riferimento ai reati ambientali di cui all’art. 25-undecies del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, deve: a) assicurare il rispetto di tutti gli obblighi normativi applicabili in materia di ambiente; b) identificare le attività che interagiscono con l’ambiente e valutarne il rischio di commissione dei reati ambientali di cui all’art. 25-undecies del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i.; c) predisporre le misure di prevenzione e gestione conseguenti, incluse quelle relative alla gestione delle situazioni di emergenza ambientale; d) definire, documentare e comunicare ruoli, responsabilità e risorse per l’attuazione delle misure di cui al punto c); e) informare e formare i lavoratori in merito alle misure di prevenzione e gestione adottate; f) monitorare l’applicazione delle misure adottate da parte dei lavoratori e verificarne periodicamente l’idoneità e l’efficacia. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell’avvenuta effettuazione delle attività di cui al comma 1. Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell’organizzazione e dal tipo di attività svolta, un’articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. Il modello organizzativo deve altresì prevedere un idoneo sistema di controllo sull’attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Tale sistema deve prevedere il ruolo attivo e documentato, oltre che dei soggetti deputati alla gestione ambientale, anche dei più alti livelli direzionali dell’organizzazione nella valutazione degli obiettivi raggiunti e dei risultati ottenuti, oltreché delle eventuali criticità riscontrate in termini ambientali. I sistemi di gestione ambientale registrati secondo il Regolamento EMAS (CE) n.1221/2009 o certificati secondo lo standard ISO 14001:2006 da un organismo accreditato si presumono conformi ai requisiti del modello organizzativo di cui al presente articolo per le parti corrispondenti.

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Aiutateci a raggiungere quest’ultimo importante risultato!

Grazie per l’attenzione

[email protected]

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Semplificazione normativa e agevolazioni a favore delle aziende ISO 14001 ed EMAS

I risultati raggiunti finora dal progetto BRAVE

Max Mauri – ARPA Lombardia

Incontro ristretto tra decisori pubblici e stakehol der Roma 4 Giugno 2014

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Lombardia

• Riduzione costo e frequenza controlli IED (ex AIA)

• aumento soglie di applicazione VIA

• Rinnovo istruzioni operative per controlli ARPA

• Pianificazione controlli ARPA via SSPC

Primi risultati di progettoa livello regionale

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Toscana

• Riduzione IRAP

• Riduzione garanzie finanziarie impianti di smaltimento o recupero rifiuti

Liguria

• Riduzione controlli ARPA per le imprese ISO14001 e EMAS

• Piano dei controlli coerente con quanto sopra

Primi risultati di progettoa livello regionale

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Riduzione costi e frequenza controlli AIA (ora IED)

[ Lombardia ]

DGR n. 4626 del 28/12/2012

Riduce i costi per emanazione e rinnovo dell’AIA e per l’esecuzione dei controlli:

• Tariffe emanazione e rinnovo AIA

-20% ISO14001; -30% EMAS (in funzione del valore tariffa TF)

• Costo controlli ARPA

-20% ISO14001; -30% EMAS

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Aumento soglie VIA

[ Lombardia ]

Articolo 12 della L.R. 14/2014

Per le imprese ISO14001 incremento del 15% delle soglie per l’applicazione della Valutazione d’Impatto Ambientale di cui alla L.R. 5/2010 in caso di trasformazione o ampliamento.

Per le imprese EMAS incremento pari al 30%.

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Rinnovo istruzioni operative per controlli ARPA

[ Lombardia ]

Modifica delle istruzioni operative del SGQ:

Gli operatori ARPA dovranno avvalersi della documentazione del SGA registrato EMAS nel corso delle visite ispettive:- a fini conoscitivi - per verificare le modalità di gestione di aspetti che hanno

generato non conformità - per valutare le contromisure aziendali rispetto a non

conformità precedentemente individuate

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IEDD. Lgs. 46/2014 di recepimento Dir. 2010/75/UE)

• Art. 7 c. 8 Autorizzazione a impresa EMAS estesa a 16 anni e ad ISO 14001 12 anni anziché 10

(Modifica Art. 29-octies D.Lgs. 152/06)

• Art. 7 c.11 ter Il periodo tra due visite in loco da parte dell’ente competente è determinato sulla base di una valutazionesistematica effettuata dalla Regione o dalla Provincia autonoma sui rischi ambientali delle installazioni interessate, che considera almeno:

c) La partecipazione del gestore ad EMAS

(Modifica Art. 29-decies D.Lgs. 152/06)

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Nuovo tool per il Supporto alla pianificazione dei controlli ARPA (SSPC)

[ Lombardia ]

In fase di avanzata realizzazione un tool di supporto alle decisioni che permetterà di pianificare le visite ispettive (in prima applicazione per le circa 2000 aziende IED), sulla base del rischio complessivo.

Valutazione multiparametrica su 3 dimensioni: tipologia di attività, modalità di gestione e contesto.

Esplicita valorizzazione di EMAS come fattore di riduzione di rischio e quindi della frequenza di controllo.

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[ Regione Toscana ]

LR 79/2013Riordino degli sgravi fiscali alle imprese a valere sull’imposta regionale sulle attività produttive (I RAP)

• Art. 4 Riduzione dell’aliquota IRAP del 0,6% per le impreseEMAS

• Art. 12 Rimborso di 15.000 euro su IRAP ( in tre anni) per le PMI che abbiano implementato 2 sistemi di gestione tra: ISO 14001; SA8000; BS OHSAS 18001; EMAS.

Riduzione aliquota IRAP

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[ Regione Toscana ]

Delibera 535/2013

Riduzioni delle garanzie finanziarie per le autorizzazioni allarealizzazione e gestione degli impianti di smaltimento o recupero dei rifiuti del 50% per EMAS e 40% per le ISO14001

Riduzione garanzie finanziarie

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Comune Tavarnelle (Regione Toscana)

Regolamento Rifiuti del 30/10/2013 con riduzione del 50% della TARES per le organizzazioni EMAS e ISO14001.

Riduzione TARES

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[ Regione Liguria ]

Art. 18 della L.R. 50/2012 (Modifiche alla LR 20/2006)

Riduzione controlli ARPA per le imprese ISO14001 e EMAS

Il nuovo Art. 26 bis c. 2 della LR 20/2006 prevede: Utilizzo autocertificazioni annuali che attestino validità certificazione ISO14001 ed EMAS e riscontri autocontrolli, in sostituzione dei controlli

Riduzione controlli ARPA

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[ Regione Liguria ]

DGR n. 454 del 18 Aprile 2014

Piano dei controlli ARPAL prevede di non controllare più del

5% delle imprese liguri certificate.

Riduzione controlli ARPA

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Grazie dell’attenzione

[email protected]