INCONTRO FORMATIVO NAZIONALE SULLA DIRETTIVA SERVIZI LEVOLUZIONE DEI SUAP ALLA LUCE DELLA DIRETTIVA...

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INCONTRO FORMATIVO NAZIONALE INCONTRO FORMATIVO NAZIONALE SULLA DIRETTIVA SERVIZI SULLA DIRETTIVA SERVIZI L’EVOLUZIONE DEI SUAP ALLA LUCE DELLA DIRETTIVA SERVIZI Valeria Spagnuolo Responsabile Attuazione e Monitoraggio Progetti Formez PA Roma 10 maggio 2010

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INCONTRO FORMATIVO NAZIONALE INCONTRO FORMATIVO NAZIONALE SULLA DIRETTIVA SERVIZISULLA DIRETTIVA SERVIZI

L’EVOLUZIONE DEI SUAP ALLA LUCE DELLA DIRETTIVA SERVIZI

Valeria Spagnuolo Responsabile Attuazione e Monitoraggio Progetti Formez PA

Roma 10 maggio 2010

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Lo Sportello Unico per le attività produttive 1/2Lo Sportello Unico per le attività produttive 1/2

•In Italia, il percorso per attuare e sviluppare adeguate politiche di semplificazione nei confronti di cittadini e imprese ha avuto inizio a partire dagli anni ’90, prima con la legge 241/90 sul procedimento amministrativo e poi con l’istituzione dello sportello unico attività produttive

•Il decreto legislativo n. 112 del 1998 ha dato attuazione alla legge-delega n. 59 del 1997 (cosiddetta “legge Bassanini”) attraverso il conferimento, alle regioni e agli enti locali, della maggior parte delle funzioni e dei compiti amministrativi che spettavano allo Stato

•Il d.P.R. n. 447 del 1998 (Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione concernenti gli impianti produttivi) ha disciplinato per i comuni la realizzazione della struttura e dello sportello unico ed la nomina dell’unico responsabile dei procedimenti affidati, entro il termine del 27 maggio 1999, ed ha altresì disciplinato il nuovo procedimento amministrativo unico da attivare per la realizzazione di nuovi impianti produttivi e per la creazione di nuove aree industriali, secondo i principi contenuti nello stesso decreto legislativo n. 112

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Lo Sportello Unico per le attività produttive2/2Lo Sportello Unico per le attività produttive2/2

La normativa, in particolare, aveva tre obiettivi:

•la semplificazione e accelerazione delle procedure amministrative

•la trasparenza dell’azione amministrativa e la sua apertura alla partecipazione dei cittadini

•la promozione attiva di un razionale sviluppo economico locale, anche mediante la diffusione delle informazioni, disponibili a livello locale, concernenti le attività promozionali e di assistenza tecnica di interesse delle imprese

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I SUAP in Italia 1/3I SUAP in Italia 1/3

GLI SPORTELLI UNICI ISTITUITI*GLI SPORTELLI UNICI ISTITUITI*

COMUNI IN BANCA DATI COMUNI CON SPORTELLI UNICI ISTITUITI

NUMERO COMUNI POPOLAZIONE

8.101 57.875.662

NUMERO COMUNI

V.A.V.A.% SU % SU TOT TOT

COMUNICOMUNI

POPOLAZIONE

V.AV.A..% SU TOT % SU TOT

POPOLAZIONEPOPOLAZIONE

5.718 70,6% 48.971.953 84,6%

*dicembre 2007

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I SUAP in Italia 2/3I SUAP in Italia 2/3GLI SPORTELLI UNICI ISTITUITI*GLI SPORTELLI UNICI ISTITUITI* **dicembre 2007

Regionen°

Comuni

Comuni % Comuni Popolazione Popolazione

%

Popolazio

ne

rilevati istituiti istituiti

Comuni

rilevati

Comuni

istituiti

Comuni

istituiti

ABRUZZO 305 253 83 1.285.896 1.111.020 86,4

BASILICATA 131 112 85,5 597.000 527.272 88,3

CALABRIA 409 316 77,3 2.011.338 1.752.475 87,1

CAMPANIA 551 488 88,6 5.760.353 5.344.428 92,8

EMILIA ROMAGNA 341 303 88,9 4.080.479 3.869.494 94,8

FRIULI VENEZIA GIULIA 219 117 53,4 1.198.187 942.441 78,7

LAZIO 378 207 54,8 5.181.367 4.318.370 83,3

LIGURIA 235 148 63 1.577.474 1.395.030 88,4

LOMBARDIA 1546 905 58,5 9.257.985 6.922.924 74,8

MARCHE 246 211 85,8 1.504.827 1.314.118 87,3

MOLISE 136 114 83,8 321.697 284.604 88,5

PIEMONTE 1206 1034 85,7 4.270.215 3.981.052 93,2

PUGLIA 258 235 91,1 4.040.990 3.559.700 88,1

SARDEGNA 377 259 68,7 1.643.096 1.261.276 76,8

SICILIA 390 310 79,5 5.003.262 4.519.423 90,3

TOSCANA 287 228 79,4 3.566.071 3.240.269 90,9

TRENTINO ALTO ADIGE 339 28 8,3 962.464 295.158 30,7

UMBRIA 92 57 62 848.022 691.848 81,6

VALLE D'AOSTA 74 25 33,8 122.040 74.485 61

VENETO 581 368 63,3 4.642.899 3.566.566 76,8

totale Italia 8.101 5.718 70,60% 57.875.662 48.971.953 84,60%

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V.A. % %

3.297 40,7

34.778.053 60,1

57,7

71,0

I SUAP in Italia 3/3I SUAP in Italia 3/3

GLI SPORTELLI UNICI OPERATIVI*

SPORTELLI OPERATIVI

% SUGLI SPORTELLI

ISTITUITI

% SUI COMUNI ITALIANI

I ComuniI Comuni

La popolazioneLa popolazione

*dicembre 2007

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Criticità nella gestione del SUAP 1/2Criticità nella gestione del SUAP 1/2

•l’obbligatorietà o meno dell’adozione del nuovo modulo organizzativo da parte dei Comuni

•l’esclusività o meno del nuovo modello procedimentale e, quindi, la possibilità o meno di mantenere anche i precedenti percorsi autorizzatori

•i rapporti fra lo sportello unico comunale ed altri enti ed uffici istruttori già competenti in materia

•la natura provvedimentale o meramente endoprocedimentale di specifici atti istruttori come, ad esempio, il permesso di costruire (ex concessione edilizia)

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Criticità nella gestione del SUAP 2/2Criticità nella gestione del SUAP 2/2

•la nuova procedura autorizzatoria mediante variante urbanistica, tenuto conto del fatto che la conferenza dei servizi in variante può essere convocata dagli uffici comunali o su input (politico) dell’amministrazione comunale

•i tempi e le modalità della conferenza di servizi (più volte riformata), con particolare riguardo ai casi in cui è dovuta la convocazione, al ruolo in essa dei diversi enti ed uffici istruttori, alla adozione della decisione finale in caso di dissensi, alla non partecipazione di enti che curano interessi sensibili (VV.F., Soprintendenza ecc.)

 

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La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 1/5La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 1/5

Il capo II (artt. da 5 a 8) della Direttiva Servizi impone agli Stati membri di semplificare le procedure amministrative, di istituire “sportelli unici” quali interlocutori unici per i prestatori di servizi, di prevedere la possibilità di espletare le procedure a distanza e per via elettronica e di rendere le informazioni sui requisiti e sulle procedure nazionali facilmente accessibili per i prestatori e i destinatari di servizi

Gli sportelli unici, quindi, devono fornire:•              informazioni accessibili a distanza e per via elettronica•              assistenza sulle procedure da espletare

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La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 2/5La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 2/5

Il legislatore nazionale italiano ha individuato nello sportello unico per le attività produttive (SUAP) lo strumento più idoneo e adeguato per la gestione delle procedure e delle formalità

E’ una scelta logica poiché in linea con le funzioni attribuite al SUAP dal sistema normativo italiano:

•   gestire procedimenti per la realizzazione, modifica e l’esercizio di attività riguardanti impianti produttivi di beni e servizi•  gestire procedimenti complessi come grandi impianti, varianti urbanistiche, ecc.• utilizzare l’informatica e la telematica (archivio informatico, trasmissione telematica delle domande, gestione informatizzata del procedimento)

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La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 3/5La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 3/5

l’art. 25 del D.Lgs. n. 59 del 2010 prevede che i prestatori possano espletare tutte le procedure e le formalità necessarie allo svolgimento delle attività rientranti nel campo di applicazione della direttiva attraverso lo sportello unico per le attività produttive previsto dall’art. 38, comma 3 del decreto legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni dalla legge n. 133 del 2008

Lo sportello unico per le attività produttive diventa unico punto di contatto per il prestatore di servizi.

Le procedure, anche al fine di assicurare ai prestatori transfrontalieri l’accessibilità alle attività di servizi con riduzione dei tempi necessari alla conclusione del procedimento, sono espletate per via telematica

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La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 4/5La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 4/5

Per assicurare la funzionalità di questo unico punto di accesso su tutto il territorio, nel caso che i Comuni non abbiano istituito lo sportello unico o esso non risponda ai requisiti previsti dalla legge, l’esercizio delle relative funzioni è delegato, anche in assenza di provvedimenti espressi, alle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura

Per le attività che non richiedono l’iscrizione presso il registro delle imprese il portale “impresa in un giorno”, disciplinato dall’art. 38, comma 3, lett. d) del decreto legge n. 112 del 2008, costituisce il punto di contatto nazionale con le amministrazioni statali, regionali o locali e con gli altri soggetti responsabili del controllo o della disciplina delle attività dei servizi, ivi inclusi gli ordini professionali, i collegi nazionali professionali e gli albi. Il portale assicura così il collegamento e il reindirizzo ai sistemi informativi ed ai portali già realizzati

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La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 5/5La Direttiva Servizi e la riforma del SUAP 5/5

L’informatizzazione dei procedimenti amministrativi viene realizzata utilizzando strumenti già da tempo in uso presso le pubbliche amministrazioni:  

- il protocollo informatico (previsto dal d.P.R. 445 del 2000 e dal regolamento attuativo d.P.C.M. 31/10/2000)- la posta elettronica certificata (art. 47, comma 3, lettera a), del d.lgs n. 82 del 2005 e dall’art. 16, comma 8, del decreto legge n. 185 del 2008 convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, legge n. 2 del 2009)- la firma digitale (art. 65, comma 1 del d.lgs n. 82 del 2005)- il sistema informatico delle Camere di commercio attraverso il riutilizzo del portale “impresa.gov”, rinominato “impresainungiorno.it”

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Considerazioni e proposte 1/2Considerazioni e proposte 1/2

Un efficace funzionamento dello Sportello Unico implica:

•   un forte investimento sullo Sportello unico da parte degli organi politici ai vari livelli di governo•   una diversa organizzazione delle strutture comunali•  il coordinamento e la leale collaborazione tra amministrazioni pubbliche diverse•   l’utilizzo a regime delle tecnologie informatiche e telematiche•   la capacità di fornire servizi ai soggetti economici

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Considerazioni e proposte 2/2Considerazioni e proposte 2/2

Il riordino degli sportelli unici per attività produttive, le nuove competenze, gli strumenti telematici da implementare, rendono ragionevole ipotizzare un “Programma Pluriennale di formazione e di sostegno al SUAP” che renda finalmente operativo sull'intero territorio nazionale lo strumento rinnovato, assicurando un deciso passo avanti nel mettere a disposizione delle imprese e del sistema economico più favorevoli condizioni per lo sviluppo

Le amministrazioni, infatti, saranno interessate da importanti processi di riforma (utilizzo di strumenti informatici, nuove professionalità, nuovo rapporto di collaborazione tra gli enti e tra questi e il cittadino e le imprese)