INCONTRO - parrocchiabiassono.it · educare alla fede? Basta questo per dire che la famiglia è...

8
1 INCONTRO a cura della parrocchia S. Martino V. - Biassono Ottobre 2015 ADORAZIONE EUCARISTICA DELLE SANTE QUARANTORE questi giorni delle Quarantore, a fare un po’ di adorazione, magari un quarto d’ora… è proprio impossibile? La famiglia, "Chiesa domestica", insieme, in ginocchio per chiedere benedizione, luce, conforto, pace e perdono: per ciascuna famiglia il Signore assicura una grazia speciale. Vale per la famiglia quanto dicevo sopra per la parrocchia: se non si torna alla preghiera, l’adorazione è solo un momento speciale, la famiglia come la parrocchia, diventa muta… non trasmette la fede ricevuta ma solo qualche nozione e al massimo un vago senso religioso: ma basta questo per educare alla fede? Basta questo per dire che la famiglia è "Chiesa domestica"?. Nei prossimi giorni di adorazione eucaristica capiremo la verità di quelle parole che leggiamo nel profeta Osea; le dice il Signore a proposito del suo popolo che si è allontanato da Lui; il Signore parla del suo popolo con il linguaggio dell’innamorato che ama sempre anche quando è tradito: "la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore". L’adorazione silenziosa di notte e di giorno sarà il nostro deserto dove ci attende il Signore. Ci attende come singoli e come famiglie, ci attende per parlare al cuore di ciascuno. La Sua parola farà chiarezza dentro di noi, ci consolerà, ci farà sentire amati da Lui, ci educherà secondo il suo pensiero e i suoi sentimenti; usciremo dall’adorazione diversi da come saremo entrati: l’adorazione eucaristica è sempre un momento di grazia! La nostra preghiera di adorazione potrà semplicemente essere quella del Salmo 31 che ho usato come titolo: "io confido in te signore, tu sei il mio dio". Quando si adora bastano poche parole pregate più con il cuore che con le labbra; bastano poche parole per accorgersi che il Mistero inaccessibile di Dio, non solo si è fatto vedere e toccare nella persona di Gesù, ma continua la Sua presenza fino alla fine del mondo, nell’Eucaristia che è "Gesù in mezzo a noi". Don Giuseppe "Ma io confido in te; dico: tu sei il mio dio!" La nostra comunità ancora all’inizio del nuovo anno pastorale, celebra in questi giorni l’Adorazione Eucaristica annuale delle Sante Quarantore. È proprio il modo giusto per riprendere il cammino di fede di una comunità cristiana che, come ci ricorda San Tommaso, deve semplicemente "dire" ciò che prima ha "contemplato". Mi viene proprio da dire che "solo" adorando, "solo" stando in ginocchio, posso mettermi in cammino per dire a tutti Colui che ho incontrato mostrando con la mia vita che Gesù mi ha cambiato, ha riempito il mio cuore con la Sua Presenza e dà bellezza alla mia esistenza. Resto sempre più convinto che dove si adora poco, c’è ben poco da dire; la nostra vita di cristiani senza questa esperienza forte di preghiera, è una vita muta: non posso parlare di Chi non conosco per esperienza personale; non posso parlare di Dio come parlo di un qualunque personaggio storico imparato a scuola. Lo dico per me prete, ma vorrei che in questo ordine di idee entrassero tutti quelli che in parrocchia hanno un ruolo educativo; non si educa alla fede senza aver fatto esperienza dell’incontro personale, "a tu per tu", con il Signore.Ma questo vale anche per le famiglie cristiane che vogliono educare alla fede i propri figli: è l’esperienza che educa. Ai miei figli non parlerò semplicemente di Gesù, ma dirò loro che sono contento di seguire Gesù, che vale proprio la pena fidarsi di Lui. I nostri figli, la fede non devono semplicemente “sentirla” ma "vederla2. Sarà sicuramente importante allora che le famiglie preghino insieme in casa, vera "Chiesa domestica", primo luogo dove incontrarsi con il Mistero di Dio ma sarà anche importante che insieme, come famiglia, di giorno per chi ha i bambini piccoli e di notte per chi li ha più grandi, si venga in Chiesa in

Transcript of INCONTRO - parrocchiabiassono.it · educare alla fede? Basta questo per dire che la famiglia è...

1

INCONTROa cura della parrocchia S. Martino V. - Biassono Ottobre 2015

ADORAZIONE EUCARISTICA DELLE SANTE QUARANTORE

questi giorni delle Quarantore, a fare un po’ di adorazione, magari un quarto d’ora… è proprio impossibile? La famiglia, "Chiesa domestica", insieme, in ginocchio per chiedere benedizione, luce, conforto, pace e perdono: per ciascuna famiglia il Signore assicura una grazia speciale.Vale per la famiglia quanto dicevo sopra per la parrocchia: se non si torna alla preghiera, l’adorazione è solo un momento speciale, la famiglia come la parrocchia, diventa muta… non trasmette la fede ricevuta ma solo qualche nozione e al massimo un vago senso religioso: ma basta questo per educare alla fede? Basta questo per dire che la famiglia è "Chiesa domestica"?.Nei prossimi giorni di adorazione eucaristica capiremo la verità di quelle parole che leggiamo nel profeta Osea; le dice il Signore a proposito del suo popolo che si è allontanato da Lui; il Signore parla del suo popolo con il linguaggio dell’innamorato che ama sempre anche quando è tradito: "la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore". L’adorazione silenziosa di notte e di giorno sarà il nostro deserto dove ci attende il Signore.Ci attende come singoli e come famiglie, ci attende per parlare al cuore di ciascuno. La Sua parola farà chiarezza dentro di noi, ci consolerà, ci farà sentire amati da Lui, ci educherà secondo il suo pensiero e i suoi sentimenti; usciremo dall’adorazione diversi da come saremo entrati: l’adorazione eucaristica è sempre un momento di grazia! La nostra preghiera di adorazione potrà semplicemente essere quella del Salmo 31 che ho usato come titolo: "io confido in te signore, tu sei il mio dio".Quando si adora bastano poche parole pregate più con il cuore che con le labbra; bastano poche parole per accorgersi che il Mistero inaccessibile di Dio, non solo si è fatto vedere e toccare nella persona di Gesù, ma continua la Sua presenza fino alla fine del mondo, nell’Eucaristia che è "Gesù in mezzo a noi". Don Giuseppe

"Ma io confido in te; dico: tu sei il mio dio!"La nostra comunità ancora all’inizio del nuovo anno pastorale, celebra in questi giorni l’Adorazione Eucaristica annuale delle Sante Quarantore. È proprio il modo giusto per riprendere il cammino di fede di

una comunità cristiana che, come ci ricorda San Tommaso, deve semplicemente "dire" ciò che prima ha "contemplato". Mi viene proprio da dire che "solo" adorando, "solo" stando in ginocchio, posso mettermi in cammino per dire a tutti Colui che ho incontrato mostrando con la mia vita che Gesù mi ha cambiato, ha riempito il mio cuore con la Sua Presenza e dà bellezza alla mia esistenza.Resto sempre più convinto che dove si adora poco, c’è ben poco da dire; la nostra vita di cristiani senza questa esperienza forte di preghiera, è una vita muta: non posso parlare di Chi non conosco per esperienza personale; non posso parlare di Dio come parlo di un qualunque personaggio storico imparato a scuola. Lo dico per me prete, ma vorrei che in questo ordine di idee entrassero tutti quelli che in parrocchia hanno un ruolo educativo; non si educa alla fede senza aver fatto esperienza dell’incontro personale, "a tu per tu", con il Signore.Ma questo vale anche per le famiglie cristiane che vogliono educare alla fede i propri figli: è l’esperienza che educa. Ai miei figli non parlerò semplicemente di Gesù, ma dirò loro che sono contento di seguire Gesù, che vale proprio la pena fidarsi di Lui. I nostri figli, la fede non devono semplicemente “sentirla” ma "vederla2.Sarà sicuramente importante allora che le famiglie preghino insieme in casa, vera "Chiesa domestica", primo luogo dove incontrarsi con il Mistero di Dio ma sarà anche importante che insieme, come famiglia, di giorno per chi ha i bambini piccoli e di notte per chi li ha più grandi, si venga in Chiesa in

INCONTRO

2

La ricorrenza delle Quarantore, il cui fulcro è l’adorazione eucaristica, mi offre l’occasione di riprendere l’approfondimento della nostra fede con l’aiuto di s.Tommaso d’Aquino, che sull’Eucarestia ci ha lasciato alcune composizioni poetiche che ogni comunità cristiana che si rispetti dovrebbe conoscere e tramandare alle future generazioni perché sono dei veri e profondi trattati teologici sul mistero eucaristico e pertanto costituiscono un patrimonio di immenso valore per la Chiesa universale: - O sacrum convivium- Pange lingua e Verbum supernum prodiens, che terminano rispettivamente con Tantum ergo, e O salutaris Hostia che cantiamo nella benedizione eucaristica- Sacris solemniis, la cui sesta strofa, che inizia con le famose parole Panis angelicus (pane degli angeli), per la sua ricchezza teologico-spirituale, è stata spesso musicata separatamente dal resto dell'inno. La versione più famosa è quella di César Franck, che nel 1872 scrisse una partitura per tenore, organo, arpa, violoncello e contrabbasso.- Lauda Sion- Adoro te devote latens deitas, che inizia proprio con l’invito ad adorare con devozione la divinità veramente presente ma nascosta sotto i segni eucaristici del pane e del vino. Ma in che cosa consistono l’ adorazione e la devozione? L’adorazione. S. Tommaso nella Summa Theologiae (II-II, questione 84) considera l’adorazione un atto esterno della virtù di religione, mediante il quale noi onoriamo Dio per la sua eccellenza (quindi non può essere rivolta alle creature) e può tradursi «in certi segni materiali di umiltà: e così pieghiamo le ginocchia per esprimere la nostra miseria di fronte a Dio; e ci prostriamo come per confessare che per noi stessi siamo nulla». Ma come dalle realtà sensibili si arriva a quelle intelligibili così da questa esterna umiliazione del corpo ci si deve elevare all’adorazione spirituale che propriamente è detta devozione. La devozione. Nella Summa (II-II, questione 82) s.Tommaso considera la devozione il primo degli atti interni della virtù di religione, che sono quelli più importanti. Deriva dal verbo latino devovere (consacrare): «infatti si dicono devoti coloro che in qualche modo si consacrano a Dio, sottomettendosi a lui totalmente». Per questo la devozione «è la volontà o volizione di dedicarsi prontamente alle cose attinenti al servizio di Dio». Questa devozione non va confusa con le cosiddette “devozioni”cioè con pratiche particolari dirette a Dio o molto più spesso a santi o a particolari luoghi e immagini. Siccome spesso la devozione verso i santi sostituisce quella verso Dio, s.Tommaso ci avverte che «La devozione verso persone sante, vive o morte che siano, non ha in esse il suo termine, ma in Dio; poiché nei servi di Dio veneriamo Dio stesso». Questo

perché il fine ultimo dell’uomo è e deve essere solo Dio, che è degno di essere amato sopra ogni cosa.La causa della devozione. Essa è prodotta dalla carità (caritas) perché l’amore rende pronti a servire Dio, ma a sua volta si ripercuote sulla stessa carità alimentandola e rafforzandola. Anche la contemplazione o meditazione contribuisce a stimolare la devozione. Infatti la considerazione della bontà di Dio e dei suoi benefici eccita l’amore che è la «causa prossima della devozione», mentre la considerazione delle nostre debolezze e del conseguente nostro bisogno di appoggiarci a Dio ci salva dalla presunzione, che ostacola la nostra sottomissione a Dio spingendoci a contare sulle nostre forze. Ma per arrivare alla contemplazione della bontà e delle perfezioni di Dio abbiamo bisogno di una guida, cioè la contemplazione dell’umanità di Cristo. Ma leggiamo direttamente le parole di s.Tommaso: «la debolezza della mente umana fa sì che l’uomo, come nella conoscenza delle cose di Dio, così nell’amore, sia nella necessità di essere condotto quasi per mano dalle cose sensibili a noi più note, e tra queste la principale è l’umanità di Cristo […] Ecco perché le cose riguardanti l’umanità di Cristo eccitano al massimo la devozione, come una guida che prende per mano». E tra le cose riguardanti l’umanità di Cristo la devozione è eccitata specialmente dalla contemplazione della sua passione. Gli effetti della devozione.Da ultimo s.Tommaso si chiede quali siano gli effetti della devozione. La risposta dipende dalle considerazioni precedenti riguardanti prima di tutto Dio e in secondo luogo l’uomo. Così se partiamo dalla considerazione della bontà divina, da questa nasce direttamente la gioia e indirettamente «una certa tristezza in coloro che non hanno ancora il pieno godimento di Dio»Se invece partiamo dalla considerazione delle deficienze umane questa «direttamente è fatta per causare la tristezza, col ricordo delle proprie deficienze, e indirettamente la gioia per la speranza dell’aiuto di Dio».E infine anche nella meditazione della passione di Cristo «c’è qualche cosa che rattrista e cioè la miseria umana per togliere la quale “fu necessario che Cristo patisse”: ma c’è pure qualche cosa che rallegra e cioè la benignità di Dio verso di noi, nel procurarci una tale liberazione». Concludo citando al completo la prima strofa dell’ Adoro te devote ed invitando chi leggerà queste parole ad apprenderle a memoria e a meditarle giorno e notte fino alla contemplazione diretta di Dio nella beatitudine senza fine.Ti adoro devotamente, o divinità nascosta,che sotto questi segni veramente ti celi:a te il mio cuore (il mio essere) tutto si abbandonaperché nel contemplarti tutto vien meno (tutto tace)

CONTEMPLARI ET CONTEMPLATA ALIIS TRADERE

INCONTRO

3

LA CASA DEI RAGAZZILavori in corso all'oratorio, rimozione dell'Eternit e nuovo "look" esterno.L’oratorio da sempre è il luogo della gioia dove i nostri bambini crescono e imparano a voler bene a Gesù e agli altri, iniziando grandi amicizie. Ed è sempre in oratorio che i giovani imparano a mettersi a servizio degli altri. Quest’anno i nostri mitici adolescenti sono stati in grado di fare davvero tante bellissime esperienze ed ad affezionarsi al nostro oratorio. Da qui il desiderio di coinvolgerli e di dare un tocco di colore, di gioia e di novità al nostro bellissimo oratorio. Ecco che una squadra di circa 40 adolescenti con i loro educatori, armata di scotch, pennelli e vernice, si è messa in moto e nel giro di qualche giorno ha ricolorato tutta la parete esterna dell’edificio in corrispondenza del primo piano. Il tutto arricchito da risate, musica e tanto amore per il nostro oratorio.Sarebbe bello per noi ricolorare anche il piano alto, ma le misure di sicurezza ci impongono di non procedere oltre con i lavori…anche se aspettiamo con fiducia qualche aiuto provvidenziale, un’impresa generosa o di cuore che possa aiutarci gratuitamente in questa impresa…chissà! Ma non solo, nel mese di agosto abbiamo provveduto allo smaltimento delle lastre di Eternet del primo lotto previsto (ovvero tetto del portico, del bar e del torrino). Tale lavoro si è reso necessario, non solo per le norme regionali, ma soprattutto perché vogliamo donare ai nostri bambini e ragazzi un ambiente sano e adatto alle loro esigenze.Il tetto è stato sostituito con una nuova copertura isolante (è possibile vederla in foto).

Il costo complessivo del primo lotto è di 50.000 euro. Rimane in previsione il secondo lotto (ovvero l’eternit che ricopre il corpo centrale della struttura) anch’esso con spesa prevista di 50.000 euro. Sono spese enormi per il nostro oratorio ma necessarie per la salute di tutti.Nel concludere vorrei ringraziare i tanti ragazzi che hanno donato il loro tempo e il loro entusiasmo nel dare un nuovo “look” al nostro oratorio. Inaugureremo la nuova verniciatura e il nuovo Logo dell’oratorio alla “Festa degli oratori 2015” di Domenica 4 ottobre durante la Santa Messa di apertura dell’anno pastorale. Sosteniamo sempre i nostri ragazzi e cerchiamo di voler loro bene…sanno davvero dare tanto!!! Il bene genera bene…sono sicuro che da questi gesti nasceranno moltiplicati altri esempi di testimonianza e di servizio per la nostra bella comunità!!!! Don Simone

4

INCONTRO

IMMAGINI DELLAFESTA DI BIASSONO

5

INCONTRO

6

INCONTRO

DOMENICA 20 SETTEMBRE 2015MEETING DECANALE CHIERICHETTI

PELLEGRINAGGIO A SAN PROSPERO DI SUZZARAMartedì 22 settembre, nell’ambito della festa patronale, si è tenuto il pellegrinaggio parrocchiale a San Prospero di Suzzara, con la partecipazione di numerose persone.Dapprima sosta a Mantova per una visita guidata alla basilica di Sant’Andrea, la più grande chiesa della città. Di particolare interesse, nella prima cappella a sinistra, la tomba del grande pittore Andrea Mantegna, con alcune opere del Maestro. Successivamente, tempo libero a disposizione per quattro passi sotto i portici e nella piazza del Palazzo Ducale, noto come reggia dei Gonzaga, uno dei principali edifici storici cittadini. Nel tardo pomeriggio Santa Messa celebrata da Don Giuseppe a San Prospero di Suzzara, un paesino di circa trecento abitanti in aperta campagna.

Le forti scosse del terremoto che ha colpito l’Emilia nel maggio 2012 hanno provocato gravi danni alla chiesa e al campanile.La ristrutturazione è stata completata grazie anche al contributo economico della nostra parrocchia con diverse iniziative. Al termine, deliziosa cenetta preparata dai giovani dell’oratorio.Prossimo incontro fissato a Biassono con gli amici di San Prospero una domenica d’Avvento per la vendita dei loro prodotti tipici.L’augurio e il desiderio espresso da tutti è stato quello di continuare questa relazione di fede, amicizia e solidarietà anche nei prossimi anni.

Laura Colombo

7

INCONTRO

Incontro con

Mons.

Francesco Braschi

Dottore della Biblioteca Ambrosiana,

Direttore della Classe di Slavistica

dell'Accademia Ambrosiana,

Presidente dell’Associazione

“Russia Cristiana”

Giovedì 8 ottobreore 21.15

Cineteatro Santa Maria,

Via Luigi Segramora, 15

Biassono

Centro Culturale Don E ttore Pas s amonti B ias s ono anni di pres enza 4

Quale bellezza salverà il mondo?

1 97 5 - 2 01 5

"La bellezzasalverà il mondo"F. Dostoevskij

La Madonna Pellegrinadel Santuario di Fatimasarà a Biassono, Macherio, Sovicodal 10 al 17 Aprile 2016

8

INCONTRO

GIOVEDI 8 OTTOBREOre 09.00 Celebrazione di Lodi

Ore 15.00 Santa Messa di apertura

Ore 17.00 Adorazione eucaristica 3° e 4° elementare

Ore 18.30 Vespero

Ore 20.30 Adorazione eucaristica per la comunità guidata da Mons. Braschi: "Eucaristia e Bellezza"

Ore 21.00 A Macherio adorazione eucaristica 18/19 enni

VENERDI 9 OTTOBREOre 09.00 Santa Messa con predica, segue adorazione eucaristica personale

Ore 15.00 Adorazione eucaristica per tutti. In particolare per la terza età, gruppi Caritativo e Missionario e Ministri dell'Eucaristia

Ore 17.00 Adorazione eucaristica 5° elementare e 1° media

Ore 18.30 Vespero

Ore 20.30 Adorazione eucaristica 2° e 3°media

Ore 21.00 Santa Messa per adulti, giovani e famiglie. Seguirà l'adorazione eucaristica fino alle ore 22.

SABATO 10 OTTOBREOre 09.00 Santa Messa con predica, segue adorazione eucaristica personale

Ore 15.00 Adorazione eucaristica per tutti. In particolare per i Consigli parrocchiali, Associazioni e Movimenti, Catechisti ed Educatori

Ore 17.30 Santa Messa di vigilia con predica

Ore 21.00Compieta, breve adorazione e a seguire adorazione notturna. Sempre alle 21 a Sovico adorazione per le famiglie della comunità pastorale. Pregheremo con Papa Francesco per il Sinodo sulla famiglia.

DOMENICA 11 OTTOBREL'orario delle Sante Messe è quello consueto.

Ore 15.00 Esposizione eucaristica per adorazione personale

Ore 17.00 Vespero solenne

Ore 17.30 Santa Messa di conclusione con la benedizione eucaristica. Se è possibile sono attesi i ragazzi con le famiglie

Predicherà le Sante Quarantore Don Ambrogio Cerizz, che si renderà disponibile anche per le Sante Confessioni

Sante Quarantore 8 - 11 Ottobre 2015FAMIGLIA CHIESA DOMESTICA

Tutti in preghiera per il Sinodo sulla famiglia