Incontro DSA del 20/10/2010

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Terzo Circolo Bassano 20/10/2010

Transcript of Incontro DSA del 20/10/2010

Terzo Circolo Bassano20/10/2010

Si parla di Disturbo Specifico di Apprendimento (D.S.A.) quando un bambino mostra delle difficoltà isolate e circoscritte nella lettura, nella scrittura e nel calcolo, in una situazione in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono nella norma e non sono presenti deficit sensoriali

In primo luogo è necessario fare un'importante distinzione tra

disturbi specifici dell'apprendimento

e

disturbi generici

I disturbi specifici di apprendimento: si manifestano in bambini con adeguate

capacità cognitive, uditive, visive e compaiono con l'inizio dell'insegnamento scolastico. Per stabilire la presenza di D.S.A. si utilizza generalmente il criterio della "discrepanza": esso consiste in uno scarto significativo tra le abilità intellettive (Quoziente Intellettivo nella norma) e le abilità nella scrittura, lettura e calcolo

I disturbi generici o aspecifici di apprendimento:

si manifestano nei bambini con disabilità sensoriali (ad esempio, di udito o vista) o neurologica e/o con ritardo mentale. I problemi possono essere riscontrati in tutte le aree di apprendimento (lettura, calcolo ed espressione scritta) e interferiscono in modo significativo con l'apprendimento scolastico.

E’ possibile distinguere i D.S.A. in

Dislessia: difficoltà specifica nella lettura. In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola.

Disgrafia: difficoltà a livello grafo-esecutivo. Il disturbo della scrittura riguarda la riproduzione

dei segni alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare. È una difficoltà che investe la scrittura ma non il contenuto.

Disortografia: difficoltà ortografiche. La difficoltà riguarda l'ortografia. In genere si riscontrano difficoltà a scrivere le parole usando tutti i segni alfabetici e a collocarli al posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche (accenti, apostrofi, forme verbali etc.).

Discalculia: difficoltà nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero.

La Dislessia, Disgrafia, Disortografia e Discalculia possono manifestarsi tutte insieme nel bambino (ed è il caso più frequente) oppure comparire isolatamente.

SCUOLA PRIMARIAPOSSIBILI DIFFICOLTA’

IN SCRITTURA:• Inadeguata padronanza fonologica• Copiare dalla lavagna• Usare lo spazio del foglio• Mantenere la direzionalità della scrittura• Copiare i diversi caratteri tipografici• Errori di: omissione, sostituzione, inversione• Scrivere gruppi consonantici complessi, digrammi, trigrammi• Usare correttamente la punteggiatura (inadeguata o ignorata)• Memorizzare le classificazioni grammaticali• Costruire testi lessicalmente ricchi e sintatticamente complessi

IN LETTURA:• Riconoscere i caratteri tipografici• Mantenere il segno nella lettura (perdita della riga e salto della

parola)• Riconoscere i suoni simili• Leggere ad alta voce: lentezza ed errori ostacolano la comprensione

IN MATEMATICA:• Errori di inversione nella scrittura di numeri• Numerare regressivamente in particolare al cambio della

decina• Memorizzare gli algoritmi del calcolo delle quattro operazioni• Memorizzare le tabelline• Memorizzare i termini specifici delle figure geometriche• Memorizzare le formule• Discriminare i segni grafici ><- +• Effettuare calcoli orali

NELLO STUDIO:• Difficoltà attentive e di memoria• Memorizzare informazioni in sequenza (ordine alfabetico,

giornidella settimana, mesi, filastrocche, poesie)• Ricordare date, epoche storiche, i nomi nelle carte• Ampliare il lessico comprendendo i termini specifici delle

discipline• Difficoltà espositive• Costruire organizzatori spazio-temporali

COME AIUTARE IL BAMBINO DISLESSICO?

MISURE COMPENSATIVE Strumenti che consentono di compensare le

difficoltà di esecuzione di compiti automatici derivate da una disabilità specifica

MISURE DISPENSATIVE Modificazioni nell’espletamento dell’attività

didattica

MISURE COMPENSATIVE

- Tabella dell’alfabeto e dei caratteri- Tabella dei mesi- Tavola pitagorica- Tabella delle misure e delle formule geometriche- Carte geografiche, storiche- Tabelle della memoria- Calcolatrice- Audioregistratore- Libro parlato- Computer: videoscrittura (controllo ortografico, predittore ortografico) e sintesi vocale

MISURE DISPENSATIVE

- Dispensa da alcune prestazioni: lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso cartaceo del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline, lettura di consegne

- Programmazione di tempi più lunghi per le prove scritte e lo studio

- Preferire le prove orali a quelle scritte- Organizzazione di interrogazioni

programmate- Evitare prove a tempo- Evitare lunghe copiature dalla lavagna- Assegnazione di compiti a casa in quantità

ridotte- Evitare lo studio sui propri appunti

Circolare n° 4099/a/4 del 5 ottobre 2004( contenente le misure

dispensative/compensative)

Circolare n° 26/A 4° del 5 gennaio 2005( indica che le misure dispensative/compensative

devono essere applicate in tutto il percorso scolastico, anche nella valutazione finale e, per poter utilizzare tali misure, è sufficiente una diagnosi di disturbo specifico di apprendimento )

Pubblicata in Gazzetta la LEGGE SUI D.S.A. N° 234 del 18 ottobre pubblica la legge (n. 170/2010) sui DSA (Disturbi specifici di apprendimento)

Ecco cosa prevede la legge

Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia (Art. 1)

La legge riconosce la dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia quali disturbi specifici di apprendimento che vengono denominati “DSA”.

Per dislessia s’intende un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere.

Per disgrafia s’intende un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in una difficoltà di realizzazione grafica.

Per disortografia s’intende un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.

Per discalculia s’intende un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi di calcolo.

Gli obiettivi che si prefigge la legge (Art. 2)

L’obiettivo della legge è quello di garantire alla persone con DSA:

il diritto all’istruzione; favorire il successo scolastico anche attraverso misure didattiche di

supporto; ridurre i disagi relazionali ed emozionali; adottare forme di valutazione adeguate alle necessità formative degli

studenti; preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori sui problemi legati

ai DSA; favorire la diagnosi precoce ed eventuali percorsi didattici

riabilitativi; incrementare la comunicazione tra la scuola e le famiglie; assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito

sociale e professionale.

Le procedure per la diagnosi dei DSA (Art. 3)

La diagnosi dei DSA dovrà essere effettuata nell’ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal Ssn a legislazione vigente e sarà comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente.

Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Ssn possono prevedere, nei limiti delle risorse, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.

Inoltre, per gli studenti che nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato presentano persistenti difficoltà la scuola dovrà trasmettere un’apposita comunicazione alla famiglia.

È altresì compito delle scuole, previa comunicazione alle famiglie, attivare strumenti idonei ad individuare casi sospetti di DSA, il cui esito tuttavia non costituisce una diagnosi di DSA.

La formazione del personale scolastico relativo ai DSA (Art. 4)

Per gli anni 2010 e 2011 viene assicurata un’adeguata formazione del personale docente e dirigenziale delle scuole per acquisire competenze didattico-metodologiche relative ai DSA.

Per quest’attività formativa sono stati stanziati 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.

Gli interventi educativi e la didattica di supporto (Art.5) La legge stabilisce che gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto

ad usufruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi nel corso di tutto il loro percorso scolastico e universitario. La scuola garantisce agli studenti con DSA l’uso di una didattica personalizzata che tenga conto delle caratteristiche peculiari dei soggetti. Inoltre, la scuola dovrà introdurre strumenti compensativi (mezzi di apprendimento alternativi e tecnologie informatiche), nonché misure dispensative per alcune prestazioni non essenziali ai fini dell’apprendimento.

Anche per quanto riguarda l’insegnamento delle lingue straniere si dovranno adottare strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e ritmi graduali di apprendimento. È possibile anche adottare l’esonero qualora fosse utile. In ogni caso agli studenti con DSA sono garantite durante il percorso scolastico e universitario adeguate forme di verifica e valutazione anche per gli esami di Stato e di ammissione all’università, non ché gli esami universitari.

Agevolazioni per i familiari (Art. 6) I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo di istruzione

con DSA hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.

Attuazione della legge e linee guida (Art. 7-8)A quattro mesi dall’entrata in vigore della legge attraverso un decreto

del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da stipulare entro i successivi sei mesi.

All’articolo 8 viene evidenziato come sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e province autonome che dovranno entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge provvedere a dare attuazione alle disposizioni della legge stessa.

Le scuole e i docenti avranno un ruolo fondamentale Il compito di elaborare i

Piani didattici personalizzati (Pdp) Di cosa si tratta? L'obiettivo del Pdp è permettere

una buona/migliore qualità di vita ad ogni studente e studentessa con DSA, dando loro la possibilità di "imparare" nel rispetto delle proprie caratteristiche.

È quindi un piano "didattico" personalizzato, perché i docenti delle diverse discipline, lavorando in "squadra", dovranno considerare i punti di forza del proprio alunno e i suoi bisogni particolari, cioè personalizzarlo alle necessità del ragazzo.

Cosa significa tutto questo?

Pluralità di forme di trasmissione del "sapere", in grado di prendersi cura dei ritmi e dei tempi di sviluppo di ciascuno, creando ambienti per l'apprendimento, cioè ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, che favoriscano la curiosità intellettiva e dove prevalga un clima emozionale positivo.Ad elaborare i Piani sarà un team dei docenti o il consiglio di classe, anche attraverso una fase preparatoria d'incontro e di dialogo tra docenti, famiglia e specialisti nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.

Il Piano diventa così un patto, un'alleanza tra la persona con DSA, la sua famiglia, i professionisti del sistema sanitario, i professionisti della scuola.

I docenti, nella stesura del PDP, oltre all'osservazione sistematica e diretta delle caratteristiche di apprendimento dell'alunno, potranno avvalersi del supporto delle indicazioni, delle proposte e dei suggerimenti, presenti nella diagnosi specialistica, stilata sulla base del profilo neuropsicologico del singolo ragazzo, della espressività clinica del disturbo e della fase evolutiva nella quale lo studente si trova.

“La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi.”

Indicazioni per il curricolo

PERCORSO DIDATTICOSPECIFICO/PERSONALIZZATO PER

ALUNNI CON DSA

modello 1 modello 2

Percorso specifico da documentare- Si lascia una traccia- La documentazione “serve per”… per

conoscere, per comprendere, per decidere, per affrontare i problemi

- Favorisce il lavoro collegiale- Sviluppa riflessioni sulle pratiche adottate, da adottare e da migliorare- E’ un processo comunicativo: l’informazione diventa una risorsa. Interno/esterno

Condivisione dei compiti e delle responsabilità del programmare, dell’insegnare e del valutare.

Le caratteristiche degli studenti:

Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali (lettura, scrittura, …)

Caratteristiche del processo di apprendimento

(lentezza, caduta nei processi di automatizzazione, difficoltà a memorizzare sequenze, difficoltà nei compiti di integrazione)

Elementi ricavabili:- dalla diagnosi/incontri con specialisti- dalle osservazioni degli insegnanti- dagli incontri con i genitori- dagli incontri di continuità

LA RELAZIONE CON L’ALUNNO

• Utilizzare un atteggiamento empatico• Parlare chiaramente e senza pudori della

dislessia con tutti gli alunni (es: “Il mago delle formiche giganti”)

• Favorire occasioni di conversazione nelle quali sia possibile parlare delle proprie difficoltà e delle proprie diversità

• Non essere avaro di gratificazioni ed usare il rinforzo come strumento abituale

• Aiutare l’alunno ad accettare le proprie difficoltà e a migliorare la propria autostima

L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA- Informarsi e formarsi adeguatamente sulledifficoltà specifiche

- Coinvolgere tutti gli insegnanti della classe

per parlare delle difficoltà, decidere insiemecome comportarsi per le interrogazioni, leverifiche, i compiti a casa e la valutazione

- In caso di trasferimento di scuola o nelpassaggio di grado, comunicare tutte leinformazioni ai nuovi insegnanti

Modi differenti per ricercare la medesima strada: quella che conduce alla scoperta delle possibilità per resistere, far fronte, trasformare, sviluppare e costruire… un percorso, una comunità, una società civile capace di integrare le differenze e le uguaglianze nel rispetto di tutti e di ciascuno.

Elena Malaguti

Buon lavoro