Incontro con Giovanni Robbiano
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Transcript of Incontro con Giovanni Robbiano
xte / scuola44IL SECOLO XIXMERCOLEDÌ14 APRILE 2010
GIOVANNI VALLEBONA
GENOVA. Sono appena tornato da un’edificante esperienza in Polonia, in particolare daWodzisławlski, cittadina situata in Silesia, zona industrializzata, dove è stato presentatopresso l’Istituto “Zsz” alla presenza delle autorità locali e dei media il progetto europeo“Buildingthecommonfuture”nell’ambitodelProgramma di apprendimento permanenteLeonardo da Vinci.
“Building the common future” è rivolto astudenti dai 16 ai 19 anniche frequentano istitutiprofessionali industrialianaloghi a quello che dirigo, il “Gaslini/Meucci”, eha come scopo, oltre allasocializzazione tra allievie docenti di nazionalità diverse(ItaliaPoloniaTurchia), l’accrescimento el’acquisizione di abilitàprofessionali, il miglioramento della lingua inglesecome veicolo di comunicazione e come linguaggiotecnico specifico, lo scambio di software tra i Paesipartner, la condivisione dinuove tecnologie ed infinela costruzione di un prodotto. Durante questa settimana i miei studenti genovesi hanno visitato unafabbrica di macchine perla produzione e il confezionamento di gelati, i laboratori della facoltà di ingegneria elettronica inWroclaw e in Gliwice ehanno assistito a una lezione in miniera, dopoaver indossato le tute dalavoro! Al di sotto della scuola (10 metri) c’èuna miniera di carbone dove i ragazzi imparano tecniche di lavoro per essere poi assuntinell’industria mineraria, tipica della regionein cui vivono.
Una miniera funzionante e forse la fonte dilavoro più importante della zona.
Il progetto che consta di più fasi ha visto nella prima settimana di ottobre del 2009 alcuniprofessori e studenti del Gaslini/Meucci frequentare in Polonia un corso tenuto da personale di un Centro di Formazione Professionale che si occupa anche di Educazione degliadulti (Pcku) e che compartecipa al programma Llp per la progettazione, grazie ad un sofware applicativo, di una periferica specializzata nella stampa di supporti di grande formato (prospetti e progetti meccanici). Il dispositivo dovrà essere realizzato concretamenteentro giugno 2011.
La cooperazione e lo scambio di esperienze,conoscenze e professionalità, il confronto tra ipaesi partner, profondamente diversi fra loro,non può far altro che arricchire le competenze
Piccole donne cresconoconoscendo i propri diritti
LA SPEZIA. C’è la studentessa delBangladesh, che racconta quanto siaancora “diffusa, e non condivisibile,l’usanza del suo Paese di combinare imatrimoni fra adolescenti”. C’è la cinesina, che racconta di come la nonna, da piccola, fosse stata venduta come bracciante agricola dai genitori,che non riuscivano a sfamarla. Lascuola media spezzina “Alfieri”, affacciata sul quartiere Umbertino, lavora molto per una integrazioneconcreta fra ragazzi arrivati da nazioni diverse. Come avviene a chiopera in trincea, non si adagia, e i risultati sono migliori. La preside Enrica Beverini, le insegnanti, hannopromosso una giornata di riflessionesulla donna nelle varie culture. «Sono nata in Marocco – racconta unastudentessa col capo coperto – nonmi piace, il fatto che nella mia terra si
debba ancora chiedere sempre permesso su tutto, se si è donne...». Eduna ragazzina della Romania aggiunge: «Anche da noi era così, maadessodipendiamodimenodagliuomini: anche se nella nostra società, ladonna lavora ancora di più rispettoall’uomo, fin da bambina». In unamattina, ecco fatto un giro del mondo. E come sono vicine certe tematiche: il gap salariale femminile, in Italia, supera il 28% a sfavore della donna, a pari qualifica. «Le testimonianze dei ragazzi sono profonde», spiegal’insegnante Manuela Bellucci. E inaula, sono intervenute anche OrettaIacopini e Lidia Pais, dell’Anpi, perraccontare le battaglie dal primo voto politico concesso alle donne italiane, il 2 giugno 1946, per il referendum RepubblicaMonarchia.S.C.
A SOSTEGNO DEGLI SCOLARI ABRUZZESI
DA GENOVAALL’AQUILALETTEREE AIUTILE SCUOLE della direzione didattica di Borgoratti a Genova continuano il loro feeling con i coetaneidell’Aquila. Cui hanno spedito negli ultimi mesi l’incasso di alcunepiccole mostre mercato per acquistare materiale didattico. Inoltresono stati raccolti più di mille europer contribuire alla ricostruzionedella cittadella scolastica di SanDemetrio ne’ Vestini. Gli alunni(nella foto) hanno un intenso carteggio con i coetanei genovesi
dei partecipanti e successivamente, per ricaduta e interscambio, di altri docenti e allievidelle scuole impegnate, consentendo miglioriopportunità’ai nostri giovani nel mercato dellavoro per acquisire posizioni competitive.
Varie sono le strategie adottate per raggiungere gli obiettivi con interesse e partecipazione attiva, e perché no, con un certo divertimento: uso di materiali multimediali, confronto teoria e pratica, lavoro di squadra per lacreazione di un sito web in inglese e nelle differenti lingue nazionali in un contesto multi
culturale.La prossima tappa ve
drà a Genova docenti estudenti provenienti dallaTurchia e dalla Poloniache impareranno a conoscere il nostro paese inun’ottica allargata volta aquell’idea di Europa chetutti auspichiamo.
Li aspettiamo per la prima settimana di giugno eabbiamo già in calendariounavisitaguidataneilaboratori di eccellenza dell’Istituto Tecnologie Italiane di Morego.
Ma la Fondazione Carige ci ha sostenuto anchenell’opportunità di portare la delegazione al teatroCarlo Felice per assisterealla Tosca. Infine spero diportarli al mare.
Un posto per loro chevengono dalle nebbie a dirpoco magico.
GIOVANNI VALLEBONA è Dirigentescolastico degli istituti professionaliGasliniMeucci di Genova.
«Durante queste settimanai ragazzi hanno visitatouna fabbrica di macchineper la produzionee il confezionamentodei gelati e i laboratoridella facoltàdi ingegneria elettronicain Wroclaw e in Gliwice»
«COSÌ AUMENTANOLE COMPETENZE»
Il preside degli istituti genovesi“Gaslini Meucci” racconta
il viaggio in Polonia con i suoistudenti per seguire corsi
formativi e di progettazione.Scambi e confronti
A LEZIONENELLAMINIERA
ESPERIENZE
GENOVA. Nuova tappa del Progetto Viaggio nel cinema, ideatodal professer Maurizio Braggionche ha introdotto in una palestraaffollata ed entusiasta GiovanniRobbiano regista,docente di cinema e sceneggiatore.Erano presenti le classi I B e II B, laI G,la II G e la III H, con i prof Braggion, Daniela Cavallin,AlfredinaGasparini,Cristina Delorenzi,Gabriella Demicheli. Nel corso delmese vedremo le principali sequenze di tre film di François Truffaut: “Il ragazzo selvaggio” la storia vera di un ragazzino trovato allo stato selvaggio in una forestadell’Aveyron a fine Settecento, poistudiato dal medico Itard, “I 400colpi”, protagonista Antoine Doinel un tredicenne parigino pocoamato dai suoi, che trasgredirà leregole sino a finire in riformatorio,e “Gli anni in tasca”, centrato suldifficile rapporto di alcuni ragazzini di Thiers con il mondo degliadulti.Il progetto prevede una discussione a classiaperte sui trefilm, lezionisul cinema e lasua storia, lavisita al Museodel Cinema diTorino, un numero specialedi Strozzi Planet, con recensioni suifilm e interviste immaginarie a Truffaut eai suoi personaggi.A proposito di Truffaut, Robbianoparlando della sua vita e dei film,ci ha detto che l’infanzia del regista è stata difficile e dolorosa, alpunto che, trascurato dai genitori,commise alcuni reati finendo, come Antoine, in riformatorio.Dopoaver ascoltato la bella intervistaimmaginaria di Margherita Cuccadella II B al dottor Itard del Ragazzo selvaggio, Robbiano, ripresa laparola, ci ha detto che guardare ifilm di Truffaut ci farà appassionare ancora di più al cinema. È iniziato subito dopo il fuoco di fila dellenostre domande alle quali Robbiano ha risposto con simpatia e competenza, dicendoci subito che, perfare il regista, è necessaria soprattutto la passione. Ha parlato poidegli effetti speciali in Avatar, incui Cameron ha usato la rivoluzionaria tecnica digitale del performcapture, e in Twinlight, dove i movimenti registrati in greenscreen,con sensori applicati al corpo degliattori, sono stati poi modificati incomputer grafica.Oltre a varie domande su Truffaut e i suoi film, lasceneggiatura e le fasi di montaggio di un film a proposito Robbiano è sceneggiatore del telefilm Ilcommissario Rex ha risposto aduna più personale sulle sue regie.Ci ha detto di aver diretto Figurine, 500!, un film girato in economiacon due amici a cui è molto legato,A Deadly Compromise con Violante Placido, l’attrice più bella che hadiretto, Hermano, con Rade Serbedjiza, Ignazio Oliva, Paolo Villaggio ed Emir Kusturica, terminato nel 2000, ma uscito solo nel2007. Uno scoop infine.Il suo nuovo film Ufficio oggetti smarriti sarànelle sale a giugno. Alla fine, applauditissimo, ci ha promesso ditornare per esaminare con noi alcune sequenze dei film di Truffaut,in particolare quelle di Anni in tasca.STUDENTI MEDIA STROZZI GENOVA
CINEMA IN CLASSE
In cattedrail registaRobbiano
Il Giornale in classe2009/2010
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Con il patrocinio die la collaborazione di
FrançoisTruffaut
La multietnica scuola Alfieri della Spezia