Inchiesta Giacomini Implicazioni: ricostruzione del giornale "L'Espresso"

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Enoc e l'inchiesta Giacomini Dettagli Pubblicato Venerdì, 05 Aprile 2013 19:38 Scritto da Maria Elisa Gualandris Mariella Enoc e la vicenda Giacomini: nel nuovo numero in edicola questa settimana L’Espresso dedica un’inchiesta all’indagine aperta dalla Procura di Verbania per una presunta evasione fiscale per centinaia di milioni di euro sulla famiglia di imprenditori cusiani. A maggio del 2012 i fratelli Corrado ed Elena Giacomini, titolari della rubinetteria di San Maurizio d’Opaglio, furono arrestati e scarcerati due mesi dopo. Ad avviare le complesse indagini, delle quali una parte per competenza passò alla Procura di Novara, furono il procuratore capo Giulia Perrotti e il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri. In particolare l’articolo del settimanale approfondisce il ruolo della ex presidente di Confindustria Piemonte, nonché vicepresidente della Fondazione Cariplo, e alla guida da anni della clinica I Cedri nella vicenda. Secondo il settimanale Enoc si prese le sorti della Giacomini “tanto a cuore che la potente signora della sanità piemontese – si legge nell’articolo – è arrivata perfino a convocare riunioni a casa sua per gestire gli sviluppi della vicenda”. Nella quale compare anche un ex carabiniere, Francesco Lino, assunto dalla Enoc nel 2008 come autista. Nel settembre del 2011 la Procura di Verbania mette sotto controllo il telefono della Enoc. Tra le intercettazioni l’Espresso riporta una conversazione con Corrado Giacomini: “Mi ha telefonato Roberto Cota adesso – annuncia l’8 novembre del 2011- preoccupatissimo perché è andato da lui Montani. Io gli ho spiegato la situazione”. Enrico Montani, all’epoca senatore della Lega Nord, è tuttora indagato per corruzione nel secondo filone dell’inchiesta condotta dai pm verbanesi Nicola Mezzina e Laura Carrera, che hanno però inoltrato a novembre la richiesta di archiviazione della sua posizione, ancora in attesa della firma del Gip. Per quanto riguarda l’ex carabiniere, secondo quanto riporta l’Espresso, la figlia di Corrado Giacomini, Valentina, ha raccontato ai pm che “a inizio gennaio del 2011 Lino si era presentato a Corrado ed Elena Giacomini dicendo di essere disponibile ad aiutarli per risolvere il problema di Andrea (il fratello estromesso dall’azienda con il padre Alberto) che, a suo dire, si era circondato di persone poco raccomandabili.... Il primo incontro con Lino si sarebbe svolto nella sede della Fondazione Cariplo, proprio nell’ufficio della vicepresidente Mariella Enoc”. Enoc al settimanale dichiara di non avere alcun coinvolgimento: “Ho dato loro dei consigli, ma molti anni fa, quando ero nel consiglio dell’azienda”. Per quanto riguarda l’incontro tra Lino (con il quale non avrebbe più avuto contatti dall’autunno 2011) e i Giacomini aggiunge: “Non posso escludere che li abbia incontrati nel mio ufficio a mia insaputa”

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Mariella Enoc e la vicenda Giacomini: nel nuovo numero in edicola questa settimana L’Espresso dedica un’inchiesta all’indagine aperta dalla Procura di Verbania per una presunta evasione fiscale per centinaia di milioni di euro sulla famiglia di imprenditori cusiani.

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Enoc e l'inchiesta Giacomini Dettagli

Pubblicato Venerdì, 05 Aprile 2013 19:38 Scritto da Maria Elisa Gualandris

Mariella Enoc e la vicenda Giacomini: nel nuovo numero in edicola questa settimana L’Espresso dedica un’inchiesta all’indagine aperta dalla Procura di Verbania per una presunta evasione fiscale per centinaia di milioni di euro sulla famiglia di imprenditori cusiani. A maggio del 2012 i fratelli Corrado ed Elena Giacomini, titolari della rubinetteria di San Maurizio d’Opaglio, furono arrestati e scarcerati due mesi dopo. Ad avviare le complesse indagini, delle quali una parte per competenza passò alla Procura di Novara, furono il procuratore capo Giulia Perrotti e il sostituto procuratore Fabrizio Argentieri. In particolare l’articolo del settimanale approfondisce il ruolo della ex presidente di Confindustria Piemonte, nonché vicepresidente della Fondazione Cariplo, e

alla guida da anni della clinica I Cedri nella vicenda. Secondo il settimanale Enoc si prese le sorti della Giacomini “tanto a cuore che la potente signora della sanità piemontese – si legge nell’articolo – è arrivata perfino a convocare riunioni a casa sua per gestire gli sviluppi della vicenda”. Nella quale compare anche un ex carabiniere, Francesco Lino, assunto dalla Enoc nel 2008 come autista. Nel settembre del 2011 la Procura di Verbania mette sotto controllo il telefono della Enoc. Tra le intercettazioni l’Espresso riporta una conversazione con Corrado Giacomini: “Mi ha telefonato Roberto Cota adesso – annuncia l’8 novembre del 2011- preoccupatissimo perché è andato da lui Montani. Io gli ho spiegato la situazione”. Enrico Montani, all’epoca senatore della Lega Nord, è tuttora indagato per corruzione nel secondo filone dell’inchiesta condotta dai pm verbanesi Nicola Mezzina e Laura Carrera, che hanno però inoltrato a novembre la richiesta di archiviazione della sua posizione, ancora in attesa della firma del Gip. Per quanto riguarda l’ex carabiniere, secondo quanto riporta l’Espresso, la figlia di Corrado Giacomini, Valentina, ha raccontato ai pm che “a inizio gennaio del 2011 Lino si era presentato a Corrado ed Elena Giacomini dicendo di essere disponibile ad aiutarli per risolvere il problema di Andrea (il fratello estromesso dall’azienda con il padre Alberto) che, a suo dire, si era circondato di persone poco raccomandabili.... Il primo incontro con Lino si sarebbe svolto nella sede della Fondazione Cariplo, proprio nell’ufficio della vicepresidente Mariella Enoc”. Enoc al settimanale dichiara di non avere alcun coinvolgimento: “Ho dato loro dei consigli, ma molti anni fa, quando ero nel consiglio dell’azienda”. Per quanto riguarda l’incontro tra Lino (con il quale non avrebbe più avuto contatti dall’autunno 2011) e i Giacomini aggiunge: “Non posso escludere che li abbia incontrati nel mio ufficio a mia insaputa”