INCENERIMENTO RIFIUTI - ARPA Piemonte...2018/06/16 · INCENERITORI E SALUTE GLI STUDI...
Transcript of INCENERIMENTO RIFIUTI - ARPA Piemonte...2018/06/16 · INCENERITORI E SALUTE GLI STUDI...
INCENERIMENTO RIFIUTIEVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
INCENERITORI E SALUTEGLI STUDI INTERNAZIONALI E L’ESPERIENZA DI TORINO
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : STUDI INTERNAZIONALI E ESPERIENZA DI TORINO
30/10/2017
La involontarietà delle esposizioni
preoccupa e allarma la popolazione residente nei dintorni.
Le preoccupazioni aumentano quando si registrano malfunzionamenti con sforamento delle emissioni autorizzate e quando le aziende richiedono un aumento delle quantità trattate e di conseguenza delle potenziali emissioni
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
POSSIBILI MODALITÀ DI ESPOSIZIONE A EMISSIONI POPOLAZIONE INTERESSATA
Esposizione outdoor per inalazione di gas e particolato Lavoratori dell’impianto, Residenti nei dintorni
Esposizione indoor nei locali confinati dell’impianto Lavoratori dell‘impianto
Esposizione indoor ad aria contaminata dalle emissioni nelle abitazioni e in
altri edifici
Residenti nei dintorni
Lavoratori di aziende presenti nei dintorni
Ingestione di acqua potabile contaminata dalle emissioni (es. acqua di
pozzi
Residenti e altri soggetti che fanno uso delle
acque potabili contaminate
Contatto dermico o inalazione di sostanze volatili contenute in acque o
terreni contaminati da emissioni dell’impianto
Residenti nei dintorni; Lavoratori di aziende
presenti nei dintorni
Esposizione ai contaminati atmosferici o depositati su terreni utilizzati per
attività ludiche o sportive ubicate nelle vicinanze dell’impianto
Residenti e non residenti nei dintorni che
utilizzano le aree inquinate
Ingestione di prodotti coltivati e/o allevati nelle aree vicine all’impianto
contaminati dalle sue emissioni
Residenti e non residenti nei dintorni.
30/10/2017
INCENERIMENTO RIFIUTI : STUDI INTERNAZIONALI E ESPERIENZA DI TORINO
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
ESPOSIZIONE PUO’ AVVENIRE PER
GLI EFFETTI POSSONO DIPENDERE DAL TIPO, QUANTITÀ E PERSISTENZA DEGLIINQUINANTI.
IN RELAZIONE ALLA LORO DIFFUSIONE POTREBBERO ESSERE INTERESSATE ANCHEPOPOLAZIONI RESIDENTI IN AREE PIÙ LONTANE
2004 – FRANCHINI Revisione sistematica letteratura
1. I risultati sulle patologie oncologiche non sono sempre consistenti tra loro 2. Maggiormente inconsistenti quelli sulle patologie non tumorali 3. Fattori di distorsione e confondimento possono avere avuto una rilevante
influenza sulle associazioni identificate
INCENERIMENTO RIFIUTI : STUDI INTERNAZIONALI E ESPERIENZA DI TORINO
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
2011 – CANDELA Risultati dello studio
Per gli effetti a lungo termine lo studio non ha messo in evidenza una coerente associazione tra livelli di esposizione e mortalità o incidenza di tumori mentre è stata osservata una associazione tra l’esposizione e la frequenza dei nati «pretermine» ma non con il peso alla nascita, i parti gemellari, il rapporto tra sessi.
Anche gli aborti spontanei sono associati con l’esposizione anche se con minor forza rispetto ai nati pretermine.
Le emissioni sono cambiate molto nel tempo e le evidenze disponibili sono specifiche per ogni periodo e tipologia di inceneritore considerata.
Le evidenze sui tumori sono limitate e legate alle emissioni degli inceneritori di vecchia generazione.
Suggestive sono le evidenze sulle malformazioni del tratto urinario e gli esiti della gravidanza, in particolare quelle sulle nascite pretermine.
Non conclusivi i risultati sugli effetti acuti a carico dell’apparato respiratorio.
30/10/2017
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
LE EVIDENZE DI EFFETTI SULLA SALUTE (A LUNGO E BREVE TERMINE) DA ESPOSIZIONE DA INQUINANTI EMESSI SIA DA DISCARICHE SIA DA IMPIANTI DI INCENERIMENTO RIFIUTI SONO LIMITATE E NON CONCLUSIVE
INOLTRE
INCENERIMENTO RIFIUTI : STUDI INTERNAZIONALI E ESPERIENZA DI TORINO
INCENERIMENTO RIFIUTI
EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
VECCHI E NUOVI INCENERITORI
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
IN ITALIA AD OGGI
40 INCENERITORI PER RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
MISURA DELLE EMISSIONI È RELATIVA
SOLO AGLI INQUINANTI EMESSI DAL
L’IMPIANTO
monitoraggio dell’aria ambiente e delledeposizioni atmosferiche è relativa al contributo inquinante di tutte le sorgenti
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE - QUALI OBIETTIVI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
lo scopo di una stazione di monitoraggio
della qualità dell’aria nell'area di ricaduta di
un impianto industriale non è di
controllarne le emissioni – operazione che
viene effettuata direttamente presso
l’impianto – ma di evidenziare se nel tempo
si verificano variazioni dello stato della
qualità dell'aria nell'area circostante.
Le eventuali variazioni rilevate devono
essere analizzate nel dettaglio per
determinare se e in che misura siano
attribuibili all’impianto considerato
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
SISTEMI DI
ABBATTIMENTO AD
UMIDO
SISTEMI DI
ABBATTIMENTO
A SECCO
TECNOLOGIA DI
RIDUZIONE NON
CATALITICA (SNCR)
SCR – SISTEMA
CATALITICO con
iniezione di NH3
per
l’abbattimento
degli ossidi di
azoto
IMPIANTISTICA
1
PROBLEMI DI
INQUINAMENTO DELLE
ACQUEMIGLIOR CONTROLLO
DELLA COMBUSTIONE
INTRODUZIONE DEI SISTEMI DI
RAFFREDDAMENTO, prima assenti
GRIGLIA A BARROTTI
MOBILI E TAMBURI ROTANTI
AFFINAMENTO DEL DOSAGGIO DI
ARIA COMBURENTE (PRIMARIA E
SECONDARIA)
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
GESTIONE DEL
PROCESSO
2
CONTROLLO DELLA
COMBUSTIONE
MANUALE
DOSAGGIO DEI
REAGENTI
CONTROLLO
AUTOMATICO
DOSAGGIO MODULATO IN
RETROAZIONE SULLA
BASE DEI DATI DELLO
SME
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
CONTROLLI
3
MISURAZIONE DEL
MERCURIO (Hg)
CAMPIONAMENTO
DELLE DIOSSINE
IN CONTINUO
REMOTIZZAZIONE DEI
DATI SME CENTRALINE DELLA
QUALITA’ DELL’ARIA sempre
più affidabili
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLE
EMISSIONI (SME) IN CONTINUO
ANALIZZATORI PIU’
AFFIDABILI E
PERFORMANTI
PASSAGGIO DA MISURE
DISCONTINUE A MISURE
IN CONTINUO
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
noesiste una differenza qualitativa del tipo di emissioni
tra inceneritori di vecchia e nuova generazione legate
alle diverse modalità di incenerimento?
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Sono cambiati i limiti emissivi rispetto agli
inceneritori di vecchia generazione?
Si x NOx dove abbiamo una significativa riduzione resa possibile dal miglioramento del controllo di combustione e dall' SCR
partendo dal quantitativo di energia prodotta da TRM nel 2017 e valutando quanti NOx avrebbe emesso una centrale termoelettrica moderna per produrre lo stesso quantitativo abbiamo calcolato che nel 2017 sono state risparmiate 33 tonnellate di NOx che sarebbero stati emessi per produrre i circa 350000 MWh che ha prodotto TRM nel 2017
Nei primi inceneritori la condizione di guasto era sempre esclusa dal rispetto del limite, mentre oggi non lo è più
esiste un calcolo di emissioni nette considerando
anche quelle risparmiate nel caso effettivo di
fornitura di energia elettrica alla popolazione?
INCENERIMENTO RIFIUTI
EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
CONTROLLI DELLE EMISSIONI
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
IL TERMOVALORIZZATORE DI TORINO BRUCIA
Rifiuti solidi urbani e
residui da raccolta
differenziata
Rifiuti speciali
assimilabili agli urbani
(max 124.000 t/anno)
Per un totale di circa 500.000 t / anno di rifiuti
RIFIUTI TRM: 20 - 25 % di SCORIE
e CENERI
L’INCENERITORE NON BRUCIA RIFIUTI CLASSIFICATI COME PERICOLOSI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
MICROINQUINANTI
MACROINQUINANTI
METALLI PESANTI
(Hg, Cd, Pb, Zn, Cu, Mn, Ni, Tl, Cr)
PRODOTTI
DERIVANTI DA
COMBUSTIONE
INCOMPLETA
CO, COT
NOX
POLVERI
NH3
GAS ACIDI
HCl, HF
IPA
DIOSSINE E
FURANI
PCCB
IDROCARBURI
AROMATICI
(benzene, toluene, xilene)
COSA EMETTE IN ATMOSFERA UN INCENERITORE
SOX
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Attivazione dal 19 Aprile 2013 LINEA 1
Sezioni comuni:
NUOVI LIMITI GIORNALIERI PIU’
RESTRITTIVI
IMPIANTO A REGIME
DAL 2015
ASSETTO IMPIANTISTICO
FORNO DI
COMBUSTIONE
RECUPERO
CALORE FUMI
DEPURAZIONE
FUMI
Sezioni specifiche:
3 LINEE di INCENERIMENTO GEMELLE
FOSSA
STOCCAGGIO
RIFIUTI
CICLO VAPORE
TRATTAMENTO
SCORIE/RESIDUI
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
ABBATTIMENTO IN FORNO DI
CO, COT, DIOSSINE:
griglia mobile
temperatura >850°Ctenore ossigeno
regolazione aria comburente
RECUPERO
CALORE
FUMI
ELETTROFILTRO
ABBATTIMENTO DEL
PARTICOLATO SOLIDO
(polveri di caldaia)
1
2
REATTORE A SECCO
Dosaggio di bicarbonato e
carboni attivi
ABBATTIMENTO DI GAS
ACIDI, DIOSSINE,
FURANI, METALLI
PESANTI tra cui Hg
3
FILTRO A MANICHE
RIMOZIONE DEI
PRODOTTI DI
NEUTRALIZZAZIONE DEI
GAS E DEI PRODOTTI
SODICI RESIDUI
SCR – SELECTIVE
CATALYTIC REDUCTION
REATTORE CATALITICO
con iniezione di NH3
ABBATTIMENTO DEGLI
OSSIDI DI AZOTO
4
SISTEMI DI TRATTAMENTO FUMI
5
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
REATTORE CATALITICO
reazione con NH3
(ossidi di azoto)
ELETTROFILTRO
(particolato solido)
REATTORE A SECCO
Dosaggio di bicarbonato e carboni
attivi (gas acidi, diossine, furani,
metalli pesanti, Hg)
FILTRO A MANICHE
(prodotti sodici residui)
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
I LIMITI DI LEGGE SONO ARTICOLATI IN MODO
COMPLESSO E DEFINITI, A SECONDA DEI
PARAMETRI, SU BASE:
LA LEGGE AMMETTE IL VERIFICARSI DI UN CERTO NUMERO DI
SUPERAMENTO NELL’ARCO DELL’ANNO, RITENUTI FISIOLOGICI
VALORI LIMITE IN EMISSIONE IN ATMOSFERA
SEMIORARIA
ORARIA
GIORNALIERA
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
LIMITI GIORNALIERI
HCl
CO
NOX
SO2
COT
PLV
HF
NH3
5 mg/Nm3
50 mg/Nm3
70 mg/Nm3
10 mg/Nm3
10 mg/Nm3
5 mg/Nm3
0.5 mg/Nm3
5 mg/Nm3
MACROINQUINANTI
Limiti giornalieri definiti sulla base della miglior tecnologia
attualmente esistente
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
INORGANICI
Campionamento di 1 ora
ORGANICI
Campionamento di 8 ore
LIMITI MICROINQUINANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
SME - SISTEMA DI
MONITORAGGIO
DELLE EMISSIONI
COME VIENE VALUTATO IL RISPETTO DEI LIMITI?
LINK AL SITO DEDICATO Termovalorizzatore del GerbidoACCESSO DA REMOTO
Analisi dei dati acquisiti
IN CONTINUO
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
40
CON MONITORAGGIO DEL MERCURIO IN CONTINUO: 9
9
INCENERITORI PER RIFIUTI URBANI E ASSIMILABILI
Acerra : 20 microgr/Nmc, oltre a misuratore in continuoPadova: 30 ug/Nmc orario e 20 giornalieroModena, Forli, Ferrara limite in flusso di massa annuo che viene valutato fiscalmente con i dati dello SME; limite annuo modena: 24,8 kg di Hg/anno
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
CAMPAGNE DI MISURA – CAMPIONAMENTI DISCONTINUI A CAMINO
In base a quanto previsto dal Piano di Monitoraggio e Controllo (prescrizione n. 2.5 dell’atto
autorizzativo), Arpa effettua le misure dei seguenti parametri:
• METALLI
• MERCURIO
ANNUALI
• DIOSSINE
• FURANI
• IPA
QUADRIMESTRALI
LE ANALISI FINO AD OGGI ESEGUITE HANNO ATTESTATO IL RISPETTO DEL LIMITE
AD ECCEZIONE DEL MERCURIO
LE CRITICITA’ DERIVANO DALL’INASPETTATA ALTA
PRESENZA DI Hg IN INGRESSO NEI RIFIUTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
CAUSE: guasti a livello impiantistico,
anomalie durante il processo di combustione
PRESTAZIONI DELL’IMPIANTO 2014 – 2017 SU BASE SEMIORARIA
• ANNO 2014: mesi critici
SETTEMBRE-DICEMBRE con
35 giornate di superamento
(CO, COT, NH3 e sporadici HCl,
NOx e HF)
• ANNO 2015: mese critico a
GENNAIO, con 11 giornate di
superamento (principale
responsabile CO e, in misura
minore, COT, NH3 e HCl)
• ANNO 2016: situazione
decisamente migliorativa
rispetto agli anni precedenti
(sporadici superi di CO, COT,
NH3 e HCl)
• ANNO 2017: situazione
sostanzialmente in linea con il
2016, se non leggermente
migliorativa (sporadici superi
di CO, COT, NH3 e HF)
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
PRESTAZIONI SU BASE GIORNALIERA
TUTTE LE MEDIE GIORNALIERE SONO RISPETTATE
MAGGIO 2018
MEDIE GIORNALIERE
LINEA
1
LINEA
2
LINEA
3
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : CONTROLLI DELLE EMISSIONI
INCENERIMENTO RIFIUTI
EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
MONITORAGGIO AMBIENTALE
INCENERIMENTO RIFIUTI : EVOLUZIONE TECNOLOGICA DEGLI IMPIANTI
➢ OBIETTIVI
➢ MODALITA’
➢ RISULTATI
❖ CASO STUDIO: IL BIOSSIDO DI AZOTO IN ARIA AMBIENTE NEL 2015
❖ CASO STUDIO: IL MERCURIO NELLE DEPOSIZIONI ATMOSFERICHE NEL 2016
❖ COME È POSSIBILE ACCEDERE AI DATI DEL MONITORAGGIO AMBIENTALE
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE. OBIETTIVI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
MONITORAGGIO AMBIENTALE NELL’INTORNO DELL’INCENERITORE DI TORINO
❖ Serve a verificare se nel periodo di attività un impianto dia luogo ad alterazioni
significative delle componenti ambientali rispetto alla situazione ante operam
❖ Fornisce informazioni sull’impatto ambientale di eventuali emissioni anomale
dell’impianto (a seguito di guasti, malfunzionamenti degli impianti di abbattimento
ecc.)
❖ Nel caso di un impianto di incenerimento le componenti ambientali maggiormente
impattate sono l’aria ambiente e indirettamente il suolo attraverso le deposizioni
atmosferiche
❖ Il monitoraggio ambientale di un inceneritore deve quindi comprendere sia il
monitoraggio dell’aria ambiente (inquinanti aerodispersi) che delle deposizioni
atmosferiche ( inquinanti depositati al suolo)
Misure nelle deposizioni atmosferiche esposizione della popolazione da
contaminazione della catena alimentare
Misure in aria ambiente esposizione della popolazione per inalazione
INCENERIMENTO RIFIUTI :MONITORAGGIO AMBIENTALE . OBIETTIVI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
MISURA DELLE EMISSIONI È RELATIVA
SOLO AGLI INQUINANTI EMESSI DAL
L’IMPIANTO
monitoraggio dell’aria ambiente e delledeposizioni atmosferiche è relativa al contributo inquinante di tutte le sorgenti
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE. OBIETTIVI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
lo scopo di una stazione di monitoraggio
della qualità dell’aria nell'area di ricaduta di
un impianto industriale non è di
controllarne le emissioni – operazione che
viene effettuata direttamente presso
l’impianto – ma di evidenziare se nel tempo
si verificano variazioni dello stato della
qualità dell'aria nell'area circostante.
Le eventuali variazioni rilevate devono
essere analizzate nel dettaglio per
determinare se e in che misura siano
attribuibili all’impianto considerato
A seguito delle prescrizioni autorizzative dell’allora
Provincia di Torino, nell’area residenziale di massima
ricaduta delle emissioni dell’impianto è stata installata
una stazione di monitoraggio della qualità dell’aria.
L’area di massima ricaduta è stata determinata da due
studi con modelli di ricaduta, uno effettuato dal
proponente nell’ambito dell’istruttoria VIA, l’altro in
maniera indipendente da Arpa Piemonte su incarico
dell’allora Provincia di Torino. I due studi hanno dato
risultati confrontabili e l’area è stata individuata nella
frazione Fornaci di Beinasco.
In accordo con il Comitato Locale di Controllo
dell’impianto la stazione è stata posizionata nel
giardino Aldo Mei , a circa 1,5 km in linea d’aria
dall’impianto. E’ operativa da ottobre 2012 e in base
alla prescrizioni viene gestita da Arpa Piemonte
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE . MODALITA’
Complessivamente, nell’area
circostante l’impianto sono presenti:
• 5 stazioni di monitoraggio della
qualità dell’aria a Beinasco,
Collegno, Orbassano, Torino (Parco
Lingotto e Giardini Rubino)
• 4 punti di raccolta delle deposizioni
atmosferiche (Beinasco,
Grugliasco, Rivalta, Orbassano)
Misure presso la stazione di Beinasco- Giardino
Aldo MeiIn aria ambiente
Ossidi di azoto totali Biossido di azoto
PM10 e PM2.5 Benzene
Mercurio
Arsenico nel PM10 Cadmio nel PM10
Nichel nel PM10 Piombo nel PM10
Benzo(a)pirene e altri IPA nel PM10
PCDD/PCDF e PCB
Nelle deposizioni atmosferiche
Arsenico, Cadmio , Nichel, Piombo, Mercurio,
Benzo(a)pirene e altri IPA ,PCDD/PCDF e PCB
In rosso sono indicati gli inquinanti che vengono misurati con analizzatori in continuo, in blu
quelli che richiedono un prelievo in campo e una successiva analisi di laboratorio.
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE. MODALITA’
Arpa Piemonte effettua inoltre per approfondimento la
misura di cobalto, cromo, rame, selenio, vanadio e zinco
sul PM10 e nelle deposizioni atmosferiche. Sul PM10
vengo inoltre determinati anche antimonio, titanio,
mercurio e manganese
Nei tre punti aggiuntivi di raccolta delle deposizioni
atmosferiche da ottobre 2012 e da novembre 2012
• GRUGLIASCO- GOLF CLUB
• RIVALTA –CAMPO POZZI SMAT
• ORBASSANO- OSPEDALE S. LUIGI
viene effettuata la misura di Benzo(a)pirene e altri IPA,
arsenico, cadmio, cobalto, cromo, nichel, piombo,
rame, selenio, vanadio e zinco
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
INCENERIMENTO RIFIUTI : MONITORAGGIO AMBIENTALE. MODALITA’
CIÒ HA PERMESSO DI RACCOGLIERE UNA NOTEVOLE BASE DATI ANTE OPERAM
PRIMA DELL’ENTRATA IN FUNZIONE DELL’IMPIANTO NELL’ APRILE 2013
Infatti un semplice confronto numerico dei dati
di marzo, aprile e maggio 2013 porterebbe alla
conclusione paradossale che dopo l’entrata in
esercizio dell’impianto (aprile 2013) la qualità
dell’aria sia migliorata dato che le concentrazioni
degli inquinanti atmosferici nel mese di maggio
2013 sono diminuite rispetto ad aprile.
In realtà la diminuzione delle concentrazioni di
PM10, PM2.5 e biossido di azoto ad aprile e
maggio è un fenomeno che si verifica ogni anno
ed è legato alla maggiore dispersione primaverile
degli inquinanti rispetto ai mesi invernali
invernali.ENTRATA IN ESERCIZIO
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
L’INQUINAMENTO ATMOSFERICO COME LE DEPOSIZIONI AL SUOLO SONO INFLUENZATE
FORTEMENTE DALLA METEOCLIMATOLOGIA.
La diminuzione ha interessato anche la
stazione di Torino Lingotto (esterna all’area di
massima ricaduta) e tutte le altre dell’area
urbana
Beinasco – Aldo Mei
Torino – Lingotto
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Per il post operam sono stati presi in
considerazione due diversi periodi:
➢POST OPERAM 1.
confrontabile con i periodo ante operam
per durata e distribuzione stagionale
delle giornate (273 giorni)
➢ POST OPERAM 2.
esteso ai dodici mesi di operatività
successivi al riavvio dell’impianto dopo
il fermo legato al progetto di
sorveglianza sanitaria (410 giorni)
Confronto ante-post a parità di
distribuzione delle giornate nelle
diverse stagioni
Confronto ante-post nelle
condizioni di emissione a camino più
critiche
LA FASE DI AVVIO È QUELLA CHE PUÒ DARE I MAGGIORI PROBLEMI DI GESTIONE E DI MESSA A
PUNTO DEI SISTEMI DI ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
ANTE OPERAM = periodo precedente all’ avvio dell’impianto (aprile 2013)
+ periodo di fermo impianto (giugno 2013). COMPLESSIVI 273 GIORNI
I VALORI RILEVATI SONO CONFRONTATI CON QUELLI DELLE STAZIONI DI
FONDO URBANO IN PARTICOLARE CON QUELLI DELLA STAZIONE
DI TORINO LINGOTTO, ESTERNA ALL’AREA DI MASSIMA RICADUTA
Tutti i valori di riferimento previsti dalla normativa sulla qualità dell’aria (D.Lgs. 155/2010 e
s.m.i) sono rispettati, ad eccezione del:
valore limite giornaliero del PM10 in tutti gli anni , criticità comune a tutte le stazioni
dell’area urbana torinese);
valore limite annuale del PM2.5 nel 2015 e nel 2017, criticità comune a tutte le stazioni
dell’area urbana torinese;
valore limite annuale del biossido di azoto in tutti gli anni (eccezione solo nel 2014 ),
criticità comune alle stazioni dell’area urbana interessate da un elevato traffico
autoveicolare
UNO DEI DUE CASI STUDIO ESPOSTI NEL SEGUITO E’ RELATIVO AL BIOSSIDO
DI AZOTO NEL 2015
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
IN ARIA AMBIENTE I
IN ARIA AMBIENTE II
PER GLI INQUINANTI PER I QUALI LA NORMATIVA NON STABILISCE LIMITI IN ARIA AMBIENTE
(idrocarburi policiclici aromatici diversi dal benzo(a)pirene, antimonio, cobalto, cromo,
manganese, mercurio, rame, selenio, titanio, vanadio , zinco, PCDD/DF e PCB) LE
CONCENTRAZIONI SONO SEMPRE RISULTATE INFERIORI ALLE LINEE GUIDA DEFINITE DA
ORGANISMI INTERNAZIONALI E CONFRONTABILI CON I VALORI RILEVATI IN SITI ANALOGHI
DEL TERRITORIO
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
I valori DI METALLI E IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI SONO SEMPRE RISULTATI IN
LINEA CON QUELLI DI SITI CON ANALOGHE CARATTERISTICHE i cui dati sono disponibili nella
letteratura scientifica.
UNICA ECCEZIONE IL MERCURIO NEL 2016, CUI È DEDICATO UNO DEI DUE CASI STUDIO CHE
ESAMINEREMO
NELLE DEPOSIZIONI ATMOSFERICHE
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
L’ANALISI È STATA FOCALIZZATA SU BIOSSIDO DI AZOTO, PM10 E PM2.5, PERCHE’
•PRESENTANO UNA CRITICITÀ DI SUPERAMENTO DEI VALORI LIMITE DI QUALITÀ DELL’ARIA;
•L’ IMPIANTO DI INCENERIMENTO PUÒ FORNIRE UN CONTRIBUTO AGGIUNTIVO ALLA LORO
CONCENTRAZIONE IN ARIA AMBIENTE, SIA COME EMISSIONE PRIMARIE SIA COME
EMISSIONE DI PRECURSORI DI PARTICOLATO SECONDARIO
PER BIOSSIDO DI AZOTO, PM10 E PM2.5 MENTRE LE CONCENTRAZIONI MEDIE ASSOLUTE CAMBIANO IN RELAZIONE
ALLA DIVERSA PIOVOSITÀ DEI PERIODI
LA CRITICITÀ RELATIVA RIMANE LA STESSA
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Per tutti e tre gli inquinanti non si evidenza alcuna
alterazione dei valori medi di lungo periodo nell’area
di massima ricaduta dopo l’entrata in esercizio
dell’impianto.
Il risultato è in linea con quanto previsto dall’analisi di
modellistica meteodispersiva effettuata da Arpa
Piemonte prima dell’entrata in esercizio dell’impianto.
L’analisi, nello scenario peggiore aveva stimato a
parità di meteorologia un contributo aggiuntivo post
operam del termovalorizzatore - in termini di
concentrazione media annuale - dell’ordine di 1,2 mg/m3
per il biossido di azoto e 0,2 mg/m3 per il PM10, valori
che rientrano ampiamente all’interno dell’incertezza
della misura strumentale.
INQUINANTI CHE NON HANNO LIMITI DI LEGGE STABILITI
valori sono sino a oggi risultati CONFORMI ALLE LINEE GUIDA DEFINITE DA ORGANISMI
INTERNAZIONALI E CONFRONTABILI CON QUELLI RILEVATI IN SITI ANALOGHI
PER LE DIOSSINE (PCDD/DF + PCD dioxin-like)
l’unico valore non
conforme alle linee guida è
stato misurato a dicembre
2012, prima dell’avvio
dell’inceneritore
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
PER LE DEPOSIZIONI ATMOSFERICHE
•la normativa non stabilisce valori di riferimento
•i valori ante e post operam sono sempre risultati in linea con quelli di siti che
presentano analoghe. Unica eccezione il mercurio nel 2016, a cui è dedicato uno dei
due casi studio che esamineremo
PER LE DIOSSINE LA
DEPOSIZIONE MEDIA SU BASE
ANNUA È COSTANTEMENTE
INFERIORE ALLA LINEA GUIDA
STABILITA DALLA GERMANIA
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
BIOSSIDO DI AZOTO La concentrazione media annuale di biossido di azoto
misurato nella stazione di Beinasco-Aldo Mei nel
2015 (47 µg/m3) è risultata significativamente più
elevata di quello dell’anno precedente (38 µg/m3 ).
Tale situazione era comune anche ad altre stazioni
sul territorio della Città Metropolitana e imputabile
alle condizioni di maggiore siccita’ rispetto al 2014.
In termini percentuali l’aumento del biossido di azoto
nella stazione di Beinasco- Aldo Mei risultava però
tra i più elevati sul territorio della Città Metropolitana.
E’ stato effettuato quindi un approfondimento per
verificare se tale aumento potesse essere imputato
alle emissioni del termovalorizzatore.
Caso studio: il biossido di azoto in aria ambiente nel 2015
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
Orbassano - Gozzano Torino - Lingotto Vinovo - Volontari Beinasco (TRM) -
Aldo Mei
Torino - Consolata Torino - Rebaudengo
co
nc
en
tra
zio
ne
me
dia
an
nu
ale
in
µg
/m³
Media annuale 2014
Media annuale 2015
Limite annuale per la protezione della salute umana 40 µg/m³
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Il contributo dell’impianto può essere
effettuato solo attraverso un’analisi
modellistica di ricaduta che richiede tempi
lunghi .
Abbiamo effettuato una valutazione a partire
dai dati di emissione a camino di ossidi di
azoto forniti dal Sistema di Monitoraggio delle
Emissioni (SME)
Un contributo significativo dell’impianto all’aumento di concentrazione del biossido di azoto è
ipotizzabile se si verifica almeno uno delle due situazioni seguenti :
la massa di ossidi di azoto emessa complessivamente nel 2015 risulta più elevata che nel
2014 , con conseguente aumento della ricaduta media a parità di condizioni meteorologiche ;
vi è stata concomitanza di periodi con emissioni elevate e di condizioni meteorologiche
particolarmente critiche, con conseguente aumento delle ricadute a causa del maggiore
confinamento degli inquinanti in prossimità del suolo. Occorre verificare se vi sono stati nel
2015 periodi in cui una condizione meteorologica favorevole all’accumulo degli inquinanti ha
coinciso temporalmente con una emissione elevata dell’impianto.
Per quanto riguarda la prima ipotesi, la quantità di
ossidi di azoto emessa complessivamente dalle tre
linee dell’impianto nel 2015 in base ai dati SME non
solo non è aumentata ma è significativamente
diminuita rispetto al 2014 (di circa il 32%),
Emissioni ossidi di azoto impianto TRM
Confronto 2014-2015
0
20000
40000
60000
80000
100000
120000
140000
160000
180000
Ma
ss
a e
me
ss
a (
Kg
)
2014 2015
Caso studio: il biossido di azoto in aria ambiente nel 2015INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Per quanto riguarda la seconda
ipotesi non si osserva alcuna
concomitanza tra mesi critici da un
punto di vista meteorologico e mesi
con emissioni elevate.
I tre mesi che nel 2015 hanno
mostrato una criticità meteorologica
nettamente superiore rispetto al
2014 (gennaio, novembre e
dicembre ) sono tra quelli in cui la
diminuzione delle emissioni
dell’impianto rispetto al 2014 risulta
più accentuata, sia in termini
assoluti che in percentuale
Emissioni ossidi di azoto impianto TRM
Confronto 2014-2015
0
5000
10000
15000
20000
25000
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Ma
ss
a e
me
ss
a (
Kg
)
2014 2015
Numero di giorni favorevoli all'accumulo di inquinanti atmosferici
Confronto 2014-2015
0
5
10
15
20
25
30
35
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
Nu
me
ro g
iorn
i
2014 2015
Quantità di ossidi di
azoto suddivise per
mese emesse
complessivamente nel
2014 e nel 2015 dalle tre
linee dell’impianto
Numero di giorni
favorevoli all’accumulo
degli inquinanti
atmosferici nel 2014 e nel
2015, suddiviso per
mese. Un aumento
rispetto al 2014 si
osserva a gennaio,
novembre e dicembre
Caso studio: il biossido di azoto in aria ambiente nel 2015INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Il valore medio di deposizione atmosferica di
mercurio nel 2016 è risultato pari a 122 ng/m2/d,
quasi 4 volte la media dei valori osservati negli
anni precedenti.
Tale scostamento è stato determinato dal
campione raccolto nel periodo 11 ottobre – 8
novembre 2016 in cui è stato rilevato un flusso di
deposizione di mercurio pari a 1160 ng/m2/d.
Nelle deposizioni si misura il mercurio totale vale
a dire la somma di tutte le forme in cui questo
metallo si ritrova
Caso studio: il mercurio nelle deposizioni nel 2016
NELLO STESSO ANNO, INVECE, IL MERCURIO
MISURATO IN ARIA AMBIENTE (MERCURIO
ELEMENTARE + MERCURIO ADSORBITO
SUL PM10) NON HA MOSTRATO DIFFERENZE
SIGNIFICATIVE RISPETTO AGLI ANNI
PRECEDENTI
Beinasco (TRM) - Aldo Mei
Concentrazione media mensile di mercurio
0
50
100
150
200
250
300
ott-1
2
dic-
12
feb-
13
apr-1
3
giu-
13
ago-
13
ott-1
3
dic-
13
feb-
14
apr-1
4
giu-
14
ago-
14
ott-1
4
dic-
14
feb-
15
apr-1
5
giu-
15
ago-
15
ott-1
5
dic-
15
feb-
16
apr-1
6
giu-
16
ago-
16
ott-1
6
dic-
16
Co
nc
en
tra
zio
ne
me
dia
me
ns
ile (
ng
/m3) Miminal Risk Level per esposizione cronica definito da U.S. -
Agency for Toxic Substances and Disease Registry
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
MERCURIO
Caso studio: il mercurio nelle deposizioni nel 2016
LA MISURA DELLE DEPOSIZIONI È LA
SOMMA DEL CONTRIBUTO DI TUTTE LE
POSSIBILI FONTI.
NEL CASO IN ESAME È PRESUMIBILE CHE
IL CONTRIBUTO DELL’IMPIANTO TRM SIA
STATO SIGNIFICATIVO PER DUE RAGIONI :
- L’AUMENTO SI È VERIFICATO IN UN
PERIODO UN CUI SONO STATI MISURATI
NUMEROSI DATI ANORMALMENTE ALTI A
CAMINO
-ALL’AUMENTO DEL MERCURIO NELLE
DEPOSIZIONI NON HA CORRISPOSTO UN
ANALOGO AUMENTO IN ARIA AMBIENTE.
SIGNIFICA CHE IL MERCURIO È PRESENTE
IN FORME DIVERSE DAL MERCURIO
ELEMENTARE (IN PARTICOLARE COME
CLORURO MERCURICO) CHE HANNO TEMPI
DI PERMANENZA BREVI E POSSONO
RICADERE IN PROSSIMITÀ DELLA FONTE
EMISSIVA
Beinasco TRM - Cfr Emissioni Hg a camino con Flusso deposizione Hg
0
100
200
300
400
500
600
700
800
01
/01
/16
15
/01
/16
29
/01
/16
12
/02
/16
26
/02
/16
11
/03
/16
25
/03
/16
08
/04
/16
22
/04
/16
06
/05
/16
20
/05
/16
03
/06
/16
17
/06
/16
01
/07
/16
15
/07
/16
29
/07
/16
12
/08
/16
26
/08
/16
09
/09
/16
23
/09
/16
07
/10
/16
21
/10
/16
04
/11
/16
18
/11
/16
02
/12
/16
16
/12
/16
30
/12
/16
Em
iss
ion
e H
g a
ca
min
o (
gra
mm
i/g
iorn
o)
0
100
200
300
400
500
600
700
800
Flu
ss
o D
ep
os
izio
ne
Hg
(n
g/m
2x
gio
rno
)
Somma Emissioni Camino (Linee 1 + 2+ 3) Deposizioni Hg
1160
Tra giugno e luglio - mesi favorevoli alla dispersione - non si
sono evidenziate anomalie nelle deposizioni in corrispondenza
di un incremento delle emissioni a camino.
Secondo le BREF della Commissione Europea (Reference
Document on the Best Available Techniques) sugli inceneritori il
cloruro mercurico è una delle principali forme di mercurio emesse
a camino
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
Caso studio: il mercurio nelle deposizioni nel 2016
Il caso descritto evidenzia come il monitoraggio ambientale si dimostri un utile supporto
per la valutazione dell’entità e significatività di anomalie alle emissioni in termini di impatto
sull’ambiente circostante l’impianto nelle specifiche condizioni in cui l’anomalia ha luogo.
La misura contemporanea in aria ambiente e nelle deposizioni ha permesso di fornire sia ai
Comuni interessati riuniti nel Comitato Locale di controllo sia all’ASL competente le
informazioni necessari per inquadrare correttamente il problema anche a fronte delle notizie
di stampa sulle anomalie alle emissioni di mercurio dal camino dell’impianto
INCENERIMENTO RIFIUTI : RISULTATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018
In base alle prescrizioni autorizzative dell’allora Provincia di Torino la stazione di qualità
dell’aria di Beinasco- Aldo Mei è inserita a tutti gli effetti nel Sistema regionale di Rilevamento
della Qualità dell’Aria
Tutti i dati prodotti dalle
stazioni di monitoraggio sono
archiviati in un unico db e resi
disponibili al pubblico sul sito
“Qualità dell’Aria in Piemonte”
http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/sr
qa/conoscidati.shtml
Tutti i dati prodotti dalle
stazioni di monitoraggio sono
archiviati in un unico db e resi
disponibili al pubblico sul sito
“Qualità dell’Aria in Piemonte”
http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/sr
qa/conoscidati.shtml
Le relazioni annuali sono disponibili nella sezione
dedicata all’inceneritore sul sito di Arpa Piemonte
https://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/territorio/t
orino/impianti/termovalorizzatore-del-gerbido/dati/i-dati-
del-termovalorizzatore
INCENERIMENTO RIFIUTI : COME REPERIRE I DATI
ANTONELLA PANNOCCHIAARPA PIEMONTE
16.6.2018