In qualità di Assessore alla cul - Castel San Giovanni · 2014-10-14 · segreti del talamo,...

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In qualità di Assessore alla cul-tura, ho l’onore e il piacere di presentare la stagione teatrale 2014/2015 del Teatro Verdi di Castel San Giovanni.

Una stagione prestigiosa, con nomi importanti del panora-ma artistico nazionale, ricca e variegata, adatta a soddisfa-re tutti i gusti.

Gli spettacoli da me scelti, prevedono commedie brillanti senza rinunciare ai classici che hanno fatto la storia del teatro, coinvolgendo anche artisti lo-cali i quali rappresentano un importante valore aggiunto.

L’intera stagione è stata rea-lizzata senza la presenza di un direttore artistico, ciò ha per-messo di ridurre notevolmen-te i costi, scelta direi più che adeguata, visto il momento di difficoltà che stanno attraver-sando gli enti locali. Tengo a

sottolineare che anche il costo di biglietti e abbonamenti è rimasto invariato.

Vorrei in questa sede rivolgere un sentito ringraziamento agli sponsor che hanno creduto nella nostra stagione. Inoltre, concedetemi di ringraziare le persone che lavorano “dietro alle quinte”, ma senza le quali sarebbe impossibile realizza-re tutto questo, le dipendenti dell’assessorato alla cultura, i tecnici esterni e i volontari che per pura passione, presta-no la loro opera a favore del nostro teatro.

Sperando di incontrarVi perso-nalmente nel nostro bellissimo Teatro Verdi, auguro a tutti Voi buon divertimento.

Valentina Stragliati Assessore alla Cultura

Comune di Castel San GIovanni

Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21

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“Un testo giovanile (1922) clas-sificato spesso come farsa. Una definizione che ho sempre sentito stretta. Infatti, seppure caratteriz-zata da una ricca serie di battute ed episodi irresistibilmente comi-ci, nella commedia emergono una gran quantità di contraddizioni tra l’apparire e l’essere della borghe-sia contro il dramma proletario di chi ogni giorno affronta la soprav-vivenza. Falso perbenismo contro tragedia. Onore da salvare contro fame. E in tutto questo dov’è l’uo-mo e dove il galantuomo?

Ecco perché considero Uomo e galantuomo una commedia di al-tissimo livello, forse la più diver-tente, ma che sicuramente segnò per Eduardo il passaggio dalla farsa al teatro di prosa. E guarda caso al centro della commedia c’è proprio il teatro: una scalca-gnata compagnia, nominatasi “L’eclettica”, porta in scena in una

località turistica balneare “Mala-nova” di Libero Bovio. Attraverso il classico meccanismo della com-media degli equivoci, si scatena così il teatro nel teatro, la follia tra farsa e dramma evocando sapori pirandelliani. Ma si respirano an-che profumi di Goldoni, di Ska-kespeare, e forse anche un po’ di quel teatro dell’assurdo che va da Osborne a Beckett a Jonesco. L’assenza di talento e l’improvvi-sazione della compagnia fanno infatti da contrappasso ai drammi borghesi interpretati invece con talento e una vena di follia. Sul-lo stesso palcoscenico della vita saranno più attori i benestanti, i cui sforzi mirano ad interpretare ruoli d’apparenza che i veri com-medianti protesi, senza alcuna esigenza interpretativa, soltanto a sopravvivere al quotidiano.”

Alessandro D’Alatri

COPRODUZIONE DIANA OR.I.S. EASS. CULT. LA PIRANDELLIANA E L’INCREDIBILE SRL

CON GIANFELICE IMPARATO, GIOVANNI ESPOSITOVALERIO SANTORO, ANTONIA TRUPPO

regia Alessandro D’Alatri

di Eduardo De Filippo

mercoledì 26 novembre 2014

Uomo e GalantUomo

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Vienna 1910. La giovane e bella Lisa è corteggiata un po’ da tutti i migliori partiti di Vienna, com-preso il conte Gusti, suo grande amico e confidente. Lisa però è attratta da tutto ciò che è esotico e quindi rimane affascinata quan-do alla sua festa di compleanno conosce un giovane principe ci-nese, il principe Sou-Chong. Fra i due il sentimento vero non tarda ad arrivare ma sarà un amore non facile: non sarà semplice fondere le tradizioni e la cultura occiden-tali di lei e quelle orientali di lui.

Tutto il mondo conosce, e canta, Tu che m’hai preso il cuor la ce-lebre romanza di questa famosis-sima operetta nel cui titolo, Il Pa-ese del Sorriso, si legge già il filo conduttore dell’intera operetta: un mondo dove tutto è allegro e sorridente, dove ogni cosa è deli-ziosa, dove tutto è tenuto insieme dal piacere: il piacere della mu-

sica, il piacere della danza, il pia-cere dell’amore e dei sentimenti. Così ai sentimenti veri dei due romantici protagonisti si alterna-no le allegre e sorridenti amenità degli altri buffi personaggi. Lehár nello spartito de Il Paese del Sor-riso ha scritto alcune fra le sue pagine migliori che, come ne La Vedova Allegra, hanno sempre un afflato molto suggestivo e accat-tivante per arrivare a Tu che m’hai preso il cuor in cui si avverte la consapevolezza di portare il pub-blico all’entusiasmo.

PRODUZIONE COMPAGNIA CORRADO ABBATI

musica di Franz Leháradattamento e regia di Corrado Abbati

operetta di L. Herzer e F. Löhner-Beda

Giovedì 18 dicembre 2014

Il PaeSe Del SoRRISo

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Costruita con il compasso, per-fetta nella sua architettura dram-matica, la commedia ‘Il prestito’ è Jordi Galceran allo stato puro: frasi e battute agili, scrittura collo-quiale, situazioni divertentissime e cambiamenti imprevisti. Nella sua nuova opera, l’autore ci porta in una banca dove un tipo chiede un prestito. Quando il direttore glielo rifiuta, verrà minacciato dal cliente con una strategia che va oltre qualsiasi morale e che farà traballare la sua perfetta vita fa-miliare. In tempi di crisi, lo spet-tatore sorride quando la banca, cha fa la parte del cattivo, ha la peggio. E’ la teoria della torta in faccia del cinema muto applicata con certo opportunismo congiun-turale. Però qui arriva il meglio: il ricatto si sviluppa in maniera inat-tesa. Gli errori e i dubbi faranno il resto: questa, in definitiva, più che sulla crisi o sulla banca, è una commedia sulla paura. Tanto che

si finisce per provare empatia e fi-nanche pena per il guaio in cui il bancario si va a cacciare. La nuo-va attualissima commedia di Jordi Galceran, attualmente in scena con uno strepitoso successo con-temporaneamente a Madrid e Barcellona, è stata già tradotta in quattro paesi a pochi mesi dal suo debutto mondiale.

Antonio Catania e Gianluca Ra-mazzotti si incontrano nuova-mente sui nostri palcoscenici per dare vita ad un duo esplosivo in un susseguirsi di risate e colpi di scena su di un tema, quello del-la crisi mondiale, in cui Galceran ci fa sorridere ma anche riflette-re sul valore che diamo ai soldi e agli esseri umani in un momento difficile come quello che tutto il mondo sta attraversando.

COPRODUZIONE LA CONTEMPORANEA E ARTÙ

CON ANTONIO CATANIA E GIANLUCA RAMAzzOTTIversione italiana di Pino Tierno

regìa di Giampiero Solari

di Jordi Galceran

domenica 18 Gennaio 2015

Il PReStIto

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A partire dal breve, ma potentissi-mo testo di Aleksandr Puskin, da cui Peter Shaffer e Milos Forman hanno tratto un grande film, pro-poniamo una discesa negli inferi della mediocrità, dell’ambizione artistica tarpata dal senso di infe-riorità. Antonio Salieri è una figura straordinaria, musicista di fama mondiale in vita, avrebbe potuto godersi gli onori e la fama che certo non mancavano al com-positore ufficiale di corte. Capita, però, che negli stessi anni della sua maturità, compaia nel mon-do l’astro nascente di Wolfgang Amadeus Mozart, il più grande di tutti i tempi.

Il dramma di Salieri è quello di avere avuto abbastanza talento per riconoscere la genialità asso-luta e inarrivabile di Mozart, ma non abbastanza talento per sa-perla superare. Il suo non è il de-stino degli “stupidi di successo”, che si godono la notorietà che riescono a ottenere.

Purtroppo per lui, Salieri sapeva di non essere Mozart.

Purtroppo per Mozart, non è riu-scito a resistere alla tentazione di eliminarlo, almeno secondo la versione che della storia ci propo-ne Puskin.

Un duello a colpi di musica, men-tre il fuoco della passione bru-cia insieme al fuoco dell’invidia. L’inevitabile conseguenza di un dialogo fatto di “non detti”, parole schivate e sguardi incrociati, è il delitto, consumato subdolamen-te, senza il coraggio del gesto plateale, al punto che resterà per sempre il dubbio che non sia sta-to veramente Salieri a uccidere Mozart. E’ il mito della creazione al negativo, raggiungere la fama non per aver creato una grande opera d’arte, ma per avere di-strutto un’opera d’arte vivente, il più grande genio della storia della musica.

PRODUZIONE I DEMONI

CON MINO MANNI E DAVIDE LORENzO PALLAadattamento Alberto Oliva e Mino Manni

regia Alberto Olivamusiche originali di Ivan Bert e Marco Gentile

da Aleksandr Puskin

mercoledì 11 febbraio 2015

moZaRt e SalIeRI

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Sessant’anni fa, giovanissimo, moriva un grande scrittore italia-no, Vitaliano Brancati. Nel mondo, il secondo romanzo italiano più letto e amato, dopo il Gattopar-do, risulta essere il Bell’Antonio. Un lucido e meraviglioso affre-sco dell’Italia fatto attraverso un meccanismo concentrico che, dal sistema nazione, dalla storia di un Paese in grande difficoltà durante il periodo fascista, foto-grafa una microstoria in Sicilia di una famiglia e del suo Bell’Anto-nio. Un personaggio reso celebre dall’interpretazione di Mastroianni e dalla regia di Bolognini, pieno di fascino, quasi enigmatico, chiuso in un destino contrario alla propria natura.

Una storia iperbolica in una Sicilia che viene raccontata con grande amore, lontana dagli stereotipi e dai facili ammiccamenti. La sen-sualità, la carnalità, le cose taciute

e quelle che non si possono dire, i segreti del talamo, l’impotenza o il peso di un ruolo non voluto, sono solo una chiave di lettura che in-vece di risolvere il romanzo apre la mente del lettore, e in questo caso dello spettatore, alla ricerca di variabili in cui la fine potrebbe non essere nota. In questa ridu-zione curata dalla figlia di Bran-cati, Antonia, e da Simona Celi si è voluto fortemente riportare in palcoscenico la scrittura bran-catiana senza fare operazioni di interpretazione. Un progetto im-portante che riporta in teatro una grande coppia Andrea Giordana e Giancarlo Zanetti, due meraviglio-si attori, che per anni hanno mes-so in scena insieme grandissimi allestimenti. Un cast di ottimi atto-ri per uno spettacolo che nel 2015 rappresenterà l’Italia all’estero.

PRODUZIONE LUX TEATRO

CON ANDREA GIORDANA, GIANCARLO zANETTI Luchino Giordana, Elena Callegari, Simona Celi, Michele Dè Marchi,

Natale Russo, Alessandro Romano, Giorgia Visaniadattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi

regia Giancarlo Sepe

di Vitaliano Brancati

sabato 21 febbraio 2015

Il Bell’antonIo

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“Un folle riassunto che crea infi-nite risate. Costruito con un ritmo vorticoso e con grande diletto, sicuramente conquisterà anche il più scettico. E non ci sono dubbi, anche lo stesso William Shake-speare ... approverà” - Daily Variety

“Se ti piace Shakespeare, ti pia-cerà questo spettacolo.

Se odi Shakespeare, amerai que-sto Spettacolo!” - The Today Show

Dopo un interminabile successo a Londra, prima nei teatri off e in seguito per quasi un decennio da record al Teatro Criterion di Pic-cadilly Circus ed ancora in tour da più di vent’anni, per la prima volta in Italia, lo spettacolo che ha divertito fino alle lacrime decine di migliaia di spettatori di tutto il mondo. Una sfida teatrale ai limiti dell’incredibile: come condensare l’opera omnia del Bardo, 37 opere,

in 90 minuti? O raccontare l’‘Am-leto’ in 43’’? L’idea di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield, nel-la traduzione di Paolo Valerio e con l’adattamento di Alessandro Benvenuti, anche regista, è stata affidata, in questa ripresa, a due grandi attori, Alessandro Benve-nuti e Nino Formicola, che con la loro ironia e il loro stile unico e divertente, assieme al talentuoso Francesco Gabrielli, hanno rac-colto la sfida e ci faranno rivivere tutte le opere del grande Shake-speare in una versione ‘concen-trata’ esilarante e assolutamente unica.

PRODUZIONE A.ARTISTIASSOCIATI E FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE VERONA

CON ALESSANDRO BENVENUTI, NINO FORMICOLA, FRANCESCO GABBRIELLI

ideazione e progetto Paolo Valerioregia Alessandro Benvenuti

di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield

domenica 8 marzo 2015

tUtto SHaKeSPeaRe In 90 mInUtI

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Divertente commedia liberamen-te ispirata al celebre film del 1971 di Elaine May con Walter Matthau e al racconto di Jack Richtie.

Un ricco scapolo ha scialacquato tutti i soldi lasciatigli in eredità dal padre. Arrivato alla bancarotta, è costretto a farsi prestare del dena-ro da un mafioso, a condizioni deci-samente svantaggiose, per riuscire a far innamorare di sé una donna che sia però ricca e sola. Piutto-sto che passare il resto della sua vita in miseria, Henry è disposto a rinunciare alla sua vita di scapolo, ma solo temporaneamente. Il suo piano infatti è quello di sposarla, ucciderla, ereditare e ricominciare a godersi la vita come aveva fatto sino a quel momento. Nasce così una anomala e divertente storia d’amore tra l’ex milionario spianta-to ed una ricca ma goffa ereditiera appassionata di insetti, che si potrà uccidere o amare…

È una metafora sul “farsi carico” e sull’”attivarsi”. Un incapace che detesta nella moglie tutto quello che lui non è in grado di fare. Il rapporto d’amore si genera quan-do “l’imbranato” aspirante uxori-cida si fa carico della più goffa e distratta fidanzata e poi moglie ri-conoscendole meriti e risorse non comuni. La morale, sì buonista ma anche realista, è che è difficile non imparare dagli altri.

Una inedita coppia di attori in sce-na per regalare al pubblico no-vanta minuti all’insegna del buo-numore!

PRODUZIONE COMPAGNIA MOLIÈRE E CENTO TEATRI

CON GIANFRANCO JANNUzzO, DEBORA CAPRIOGLIOAntonella Piccolo, Claudia Bazzano

regia Patrick Rossi Gastaldi

di Mario Scaletta

Giovedì 9 aprile 2015

È RICCa, la SPoSo, l’ammaZZo

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Ignoranza e morte sono gli ingre-dienti che alimentano ogni guer-ra. Popoli suggestionati da pro-messe ingannevoli e menzogne di supremazie razziali, e quindi mantenuti nell’ignoranza, vanno in armi Incontro al loro destino di morte.

Non è una bella prospettiva, am-mettiamolo, bisogna che si trovi una via di uscita a questa sorte catastrofica, professata dagli dei per noi umani che siamo di que-sto mondo, pieno di contraddi-zioni e paradossi e che grazie alla tecnologia è diventato, sì più pic-colo, ma proprio per questo molto complesso. E alla complessità, si sa, è saggio anteporre la dialetti-ca, optare per il ragionamento e il confronto. Arrivare al compro-messo, nella speranza di evitare così, ogni possibile conflitto.

La speranza, appunto, quella che ha mantenuto in vita Federico, il

nostro personaggio che è tornato a piedi e con mezzi di fortuna dal-la disastrosa campagna di Russia nel 1943 scrivendo un piccolo dia-rio, per scandire il tempo, per non perdere l’orientamento e quindi alimentare la fiducia di un ritorno a casa. Ed ha avuto ragione.

Il nostro spettacolo vuole proprio evidenziare come, attraverso il recupero della memoria, di cui i diari sono un prezioso scrigno, un nostro eroe locale sia passa-to attraverso la grande storia del secolo XX, un secolo terribile per certi aspetti e lo abbia fatto ali-mentando la volontà di guidare, per quanto è possibile, il destino, che, se pure è ignoto e crude-le, non può impedirci di sperare, sempre.

PRODUZIONE TEATRO SAN GIOVANNI

COMPAGNIA TEATRO SAN GIOVANNIregia Francesco Summo

Liberamente tratto dal “Diario di Federico - la vita e la guerra” di Fausto e Federico Chiesa

venerdì 24 aprile 2015

PICColo DIaRIo Della GRanDe StoRIa

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CamPaGna aBBonamentI I biglietti dei successivi spettacoli in cartellone saranno in vendita a partire da Lunedì 1 Dicembre e sino al giorno antecedente la data di ciascun singolo spettacolo esclusivamente presso tutti gli spor-telli della Banca di Piacenza nei giorni e negli orari di apertura degli stessi.

Per consultare l’elenco delle filiali e per avere maggiori informazioni si può accedere al sito: www.bancadipiacenza.it.

Si precisa che nelle giornate di sabato la biglietteria è attiva presso i seguenti sportelli della Banca di Piacenza:

in Piacenza città: Agenzia 5 (Via Perfetti n. 1 – zona Besurica) Agenzia 6 (Galleria del Sole 1/3, Farnesiana), Agenzia 8 (Via Emilia Pavese, 40), Sportello Centro Commerciale Gotico - Montale con orario continuato (Via Emilia Parmense, 153/A); in provincia di Piacenza: Filiali di Bobbio (Piazza S.Francesco, 9); Caorso (Via Roma 19/A); Farini (Via Genova, 42) e Fiorenzuola Cappuccini (Via J.F.Kennedy, 2); fuori provincia di Pia-cenza: Filiali di Rezzoaglio (Via Roma, 51) e zavattarello (Piazza Dal Verme, 1)

CONTATTI E INFORMAZIONI: Per qualsiasi informazione sulla stagione teatrale contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Castel San Giovanni presso la Biblioteca Villa Braghieri tel. 0523/889613 - referente Marian-gela Chiesa .

E-mail: [email protected]

o consultare il sito internet www.comune.castelsangiovanni.pc.it

INFORMAZIONI UTILI: Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamenti e biglietti: i militari, gli spettatori di età superiore ai 60 anni ed inferiore ai 25 anni.

Possono usufruire dell’opzione “speciale studenti” - con posto in gal-leria - tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli inte-ressati dovranno presentare, al momento dell’acquisto del biglietto, un certificato di iscrizione (o tessera, libretto universitario, libretto giusti-ficazioni....) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale studenti dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione.

Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario, purchè abbiano le stesse caratte-ristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti e così via).

Costo abbonament per tutti gli 8 spettacoli:

PLATEA € 140,00 (intero) € 130,00 (ridotto)GALLERIA € 100,00 (intero) € 90,00 (ridotto)SPECIALE STUDENTI € 65,00 (con posto in galleria)

Costo biglietto per ogni singolo spettacolo:

PLATEA € 23,00 (intero) € 21,00 (ridotto)GALLERIA € 18,00 (intero) € 16,00 (ridotto)SPECIALE STUDENTI € 11,00 (con posto in galleria)

Costo biglietti spettacolo del 24 aprile 2015:

PLATEA € 15,00GALLERIA € 10,00

Gli abbonamenti saranno in vendita esclusivamente presso la biGlietteria del teatro verdi

Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC) a partire da giovedì 16 Ottobre e sino a domenica 9 Novembre

nei seguenti giorni e orari:GIOVEDì, SABATO E DOMENICA DALLE 10.30 ALLE 12.30

I biglietti del primo spettacolo saranno in vendita esclusivamente presso la biGlietteria del teatro verdi

Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC) a partire da giovedì 13 Novembre nei seguenti giorni e orari:

GIOVEDì, SABATO E DOMENICA DALLE 10.30 ALLE 12.30 ED IL GIORNO DELLO SPETTACOLO DALLE 10.30 ALLE 12.30 E DALLE 18.00

il Giorno dello spettacolo la biGlietteria sarà effettua-

ta presso ilteatro G.verdi a partire dalle ore 18.00.

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ASSOCIAZIONE MUSICALE P. L. DA PALESTRINAAMICI DELLA MUSICA E DELL’ARTE DI SANTA CRISTINA E BISSONE

Come certo ricorderete, nel corso della stagione 2013 – 2014 ricorreva il 40° di fonda-zione dell’Associazione musi-cale G.P. da Palestrina e, per commemorare degnamente tale evento, mi ero strenua-mente impegnato per riuscire ad offrirvi un concerto straordi-nario (11 gennaio 2014) che ha ottenuto grande successo di pubblico.

Tengo però a precisare che tale sforzo organizzativo non rappresenta per me un tra-guardo definitivo, ma solo uno splendido evento che non ha minimamente fiaccato il mio impegno nell’ideare e realizza-re la nuova stagione musicale 2014 -2015.

Come potete vedere leggen-do il programma, l’elemento ispiratore resta quello di offrirvi un ampio panorama musicale che spazia dalla musica eu-ropea del settecento ed otto-cento (la sonata a tre, il reci-tal pianistico, la malinconia di Mozart, il Gran Duo Concer-tante) alla musica sudameri-cana del novecento (Angeli e Demoni, Tango per tre); infine “Il salotto dell’800: i bis del violinista”, concerto particola-

rissimo e geniale che attinge a musiche di ogni epoca e conti-nente, tutte eseguite con il vio-lino, strumento, in mani esper-te, di una incredibile versatilità espressiva: lo “strumento del diavolo”!

Rileggendo l’intero program-ma, mi accorgo di aver dato al violino uno spazio notevole, a scapito di altri strumenti: ma, tant’è, io sono violinista e spe-ro che il pubblico comprenda questa mia “debolezza”.

Spero che l’ascolto di questa musica vi regali gioia e sere-nità.

Il Direttore

M° Giuseppe Albanesi

i concerti avranno inizio alle ore 21

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€55,00

COSTO BIGLIETTI:Platea € 11,00Galleria € 8,00Platea ridotta € 6,00*Galleria ridotta € 5,00*

* La riduzione è prevista per i genitori degli allievi dell’ Istituto Musicale Palestrina e gli allievi del Conservatorio.

BIGLIETTI OMAGGIO: Insegnanti e allievi dell’Istituto Musicale Palestrina – Ingresso gratuito

GLI ABBONAMENTI SI EFFETTUERANNO:a partire da LUNEDì 20 OTTOBRE fino a SABATO 22 NOVEMBREdal lunedì al Sabato dalle 15 alle 17

PRESSO:Segreteria dell‘ Istituto Musicale PalestrinaC.so Matteotti, 56 – Castel San Giovanni (PC)

PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI A:Istituto Musicale Palestrina tel.0523/881166 dalle 15 alle 17e-mail: [email protected]

aBBonamentI e BIGlIettI

Costo abbonamento intera stagione:

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Per due violini, contrabbasso e organo positivo

La sonata a tre, già presente nel 17° secolo, diviene la forma mu-sicale più popolare e significativa dell’epoca barocca ed il suo uso resta fortemente presente anche in epoca classica e romantica ed arriva persino ai primi decenni del ‘900 (Shostackovich). Si compo-ne solitamente di tre movimenti (Tartini), ma anche di quattro o più (Bach e Biber), oppure anche di uno solo (Mozart). Questa forma musicale consente al composi-tore, pur con l’uso di tre soli stru-menti, di creare partiture compiu-te, di ampio respiro e contenuto e di grande raffinatezza esecutiva. Riguardo al programma di questa sera, vorrei precisare che “Follia” o “Folia” non è il titolo dell’opera di Vivaldi, bensì un termine che sta

ad indicare una forma musicale ispirata ad un’antica danza di ori-gine portoghese, particolarmente sensuale ed intrigante. Molti altri musicisti composero “Folie”, ad esempio Marais, Corelli, Falconie-ri, Piccinini. Le Sonate da Chiesa di Mozart, opere giovanili del perio-do salisburghese, sono in realtà di gusto nettamente “profano”, bre-vi, intensamente gioiose e “spu-meggianti”. Questa sera inoltre potrete ascoltare uno strumen-to particolare: l’organo positivo, dotato di un’unica tastiera, il cui nome deriva dal latino “ponere” cioè collocare; deriva dall’organo portativo(trasportabile con una tracolla) con l’aggiunta di alcune canne e conseguente aumento di peso che lo rese non più facilmen-te trasportabile. Era usato come strumento di accompagnamento.

venerdì 5 dicembre 2014

Marco Fornaciari Jacopo BigiLeonardo ColonnaGuido Andreolli

I° violinoII° violino

contrabbassoorgano positivo

musiche di: A. Vivaldi, G. Tartini, G.F. Handel , L. Mozart, W.A. Mozart

le Sonate a tRe

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Anche quando sembra volare nella felicità più travolgente, “il ragazzo di Salisburgo”, come lo chiamava Beethoven,ci avvolge di mistero e di malinconia. Le sue melodie perfette, quasi tutte im-

postate sulla “triade”, nascondo-no una profonda sofferenza.

Che viene dall’impossibilità di es-sere libero.

Bepi de Marzicanta, suona e racconta

mercoledì 21 Gennaio 2015

la malInConIa DI moZaRt

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I bis del Violinista

Secondo l’Enciclopedia Treccani “ Bis” è un’esclamazione con cui in spettacoli, concerti e sim. si chie-de la ripetizione di un numero, di un’esecuzione, o anche di una nuova esibizione dell’artista”. Per un musicista solista, violinista nel nostro concerto, si tratta di una ripetizione di una performance musicale concessa al pubblico.

L’Artista solitamente attinge ad una enorme raccolta di celebri

“perle musicali”, composizioni fa-mosissime, quasi tutte, ma non solo, di carattere brillante e vir-tuosistico.

Grazie alla internazionale espe-rienza musicale dei due interpre-ti , nel concerto di questa sera ascolteremo una strabiliante se-quenza di bis violinistici, tratti da musiche europee, sudamericane, asiatiche che spaziano dal 17° al 19° secolo.

venerdì 27 febbraio 2015

Glauco BertagninSimone Pagani

violinopianoforte

musiche di: M. Moszkowski, A. Ginastera, E. Elgar, H. Wieniawski, A. Dvorak, J.S. Bach-Kodaly, F. Kreisler,

A. Wilhelmj, C. Cui, I. Albeniz, A. Rubinstein, F. Drdla, C. Bohm

Il Salotto Dell’800

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Un duo di violino e chitarra rappre-senta un’idea di concerto estrema-mente originale, con un fascinoso impasto musicale e certamente di non comune ascolto. Marco Fornaciari e Giampaolo Bandini hanno scelto partiture scritte in origine per violino e pianoforte (N. Paganini e M. Giuliani) e trascrizioni (W.A. Mozart). Paganini fu autore di varie opere per violino e chitarra: tutte sono caratterizzate da una particolare inventiva melodica e da una genialità presente anche in strutture melodiche apparente-mente semplici; Paganini dedica attenzione minuziosa alla chitarra, ricercando tutti gli equilibri sonori che mettano in evidenza la chitar-ra rispetto al violino, offrendoci un fulgido esempio della bellezza di questo strumento, intimo e confi-denziale, definito da alcuni musi-

cologi il suo “amore segreto”.

M. Fornaciari esegue un brano per violino solo di G.B. Viotti celebre violinista del ‘700, dotato di enor-me talento, di grande agilità vir-tuosistica e di grande esperienza di vita (fra l’altro lavorò in Germa-nia, Inghilterra e Francia).

G. Bandini presenta due celeber-rimi brani per chitarra solista, fra i quali spicca “Recuerdos de la Alhambra” scritto nel 1896 da F. Tarrega; il brano fu inizialmente concepito come studio avanzato del “tremolo”: si sviluppa con una ininterrotta esecuzione del tremo-lo a quartine ma esprime una in-tensissima liricità ed un assoluto valore musicale: richiede grande capacità tecnica esecutiva ed è nel repertorio di tutti i più grandi concertisti.

venerdì 20 marzo 2015

Marco FornaciariGiampaolo Bandini

violinochitarra

musiche di: N. Paganini, G.B. Viotti, W.A. Mozart, F. Tarrega, M. Giuliani

GRan DUo ConCeRtante...

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Nel recital pianistico di questa sera Giuseppe Merli ha scelto di eseguire tre partiture scritte da tre “Maestri” estremamen-te rappresentativi di tre distinte epoche musicali: epoca Baroc-ca (J.S.Bach), epoca Classica (L.V.Beethoven), epoca Romanti-ca (F.Chopin).

La Partita n° 2 in do min. di J.S. Bach nei movimenti: 1. SINFO-NIA-2. ALLEMANDA-3. CORREN-TE-4. SARABANDA-5. RONDO’-6. CAPRICCIO fa parte di una raccol-ta di 6 composizioni pubblicate e vendute alla Fiera di Lipsia del 1731, è titolata con estrema mo-destia: ”Composta per dilettare l’animo degli amatori”. In questa partitura Bach si allontana dalle precedenti Suites Inglesi e Fran-cesi, creando un nuovo impianto musicale molto prossimo, in alcu-ni movimenti, alla futura Sonata classica.

La sonata op.31 n°1 di L.V. Beetho-ven, si compone classicamente di tre movimenti: ALLEGRO VI-VACE che inizia con un grande moto animato che enuncia il tema principale, pieno di vivaci passag-gi di semicrome; ADAGIO GRA-ZIOSO con lunghi trilli e pause di riflessione, ricco di melodie sen-timentali, graziose e ornate; RON-DO’ pieno di luce, di entusiasmo giovanile: molti critici lo indicano come un Rondò tra i più espressi-vi scritti da Beethoven.

La Ballata per pianoforte rappre-senta l’evoluzione di una forma musicale nata nel medioevo, che già nel ‘500 si staccò dal canto e dal ballo: in epoca romantica Cho-pin la sviluppa come una forma che si svincola dalla Sonata intro-ducendo una libertà compositiva tutta romantica, sentimentale ed espressiva, dedita anche ad una funzione narrativa e descrittiva.

venerdì 27 marzo 2015

Giuseppe Merli pianoforte

musiche di: J.S. Bach, L.V. Beethoven, F. Chopin

tRe ePoCHe, tRe maeStRI

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Il Tango è un genere musicale ori-ginario della regione del Rio de la Plata tra Argentina e Uruguay che si affermò nel tumultuoso e rapidissimo sviluppo di Buenos Aires come espressione popolare e artistica comprendente musica, testo, canzone e danza, caratte-rizzato da eleganza e passionalità.

A. Piazzolla, di gran lunga il più celebre autore e musicista di questo genere, è stato l’iniziatore del “Nuevo Tango”, che differisce dal Tango tradizionale in quanto introduce elementi della musi-ca jazz, fa uso di dissonanze e di strumenti non utilizzati nel Tango

tradizionale quali il basso elet-trico, la batteria, l’organo Ham-mond, la chitarra elettrica, il flauto e altri.

Possiamo senz’altro definire “co-smopolita” il trio di Musicisti che questa sera ci presenta un’ampia varietà di musica Tango: infatti il violoncellista è russo di nasci-ta, il pianista italiano ed il violini-sta è argentino, a dimostrazione che questo genere musicale ha assunto un carattere universale (“Nuevo Tango”) non più stretta-mente legato ad esecutori e stru-menti rigorosamente tipici.

venerdì 17 aprile 2015

Luca Schieppati (Italia)Alexander Zyumbrovskiy (Russia - Italia)

pianofortevioloncello

musiche di: J. Plaza, A. Piazzolla, A. Trolio, S. Possetti, M. Mores

tanGo PeR tRe

con il violinista argentino: Alejandro Drago

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Dedicato alla Associazione

“Amici della Musica e

dell’Arte”

di S. Cristina e Bissone

Angeli e demoni sono sempre stati fonte di ispirazione per scrit-tori, pittori e, naturalmente per musicisti. In questo concerto il gruppo Bandini & Company ci offre un significativo esempio di questa fonte di ispirazione per musicisti con una “contaminatio” fra musiche del ‘700 e del ‘900. Oltre al famosissimo ” Trillo del diavolo” di Tartini, ascolteremo la composizione per violino e orche-stra di Paganini “Le streghe” ispi-rato all’autore dall’ascolto di una melodia di un balletto(Le nozze di Benevento con musiche di F.X. Sussmayr) che annuncia l’ingres-so delle streghe. Di L. Boccherini

ascolteremo, dalla sinfonia n°4 op. 12 “La casa del diavolo” il quarto movimento ,titolato “Ciaccona che rappresenta l’Inferno”: l’o-pera è caratterizzata da un tema ricorrente del violoncello con un frenetico susseguirsi di scale e di pizzicati. Sarà poi la volta di A. Piazzolla, musicista argentino di educazione cattolica, iniziatore del “Nuevo Tango” che ha scrit-to cinque pezzi-tango, in epoche differenti, divenuti noti come la “Serie del Angel” ed un ciclo di tanghi dedicati al diavolo, ”Tango del diablo”, tutti brani pregni di paura, mistero e superstizione.Da sottolineare che tra gli stru-menti del gruppo appare il ban-doneon, in assoluto la strumento popolare più caratteristico del tango tradizionale .

sabato 9 maGGio 2015

Francesco Cerrato Stefano CerratoGiampaolo BandiniCesare Chiacchiaretta

violinovioloncello

chitarrafisarmonica-bandoneon

musiche di: G. Tartini, N. Paganini, L. Boccherini, A. Piazzolla

anGelI e DemonI

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