IN Magazine Pesaro

52
® Pesaro-Urbino www.inmagazine.it Imprese giovani La fantasia al lavoro Obiettivi pesaresi Emozioni in un click Frontino Uno scrigno sullo sperone Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 20/02/2006 n. 6 - E 3,00 Anno VIII - N. 1 - APRILE - MAGGIO 2013 Daniel Hackett La tenacia va a canestro

description

IN Magazine Pesaro 01/2013

Transcript of IN Magazine Pesaro

Page 1: IN Magazine Pesaro

®Pesaro-Urbino w w w. i n m a g a z i n e . i t

Imprese giovani La fantasia al lavoro

Obiettivi pesaresi Emozioni in un click

Frontino Uno scrigno sullo sperone

Tarif

fa R

.O.C

.: Po

ste

Italia

ne s

.p.a

. - S

pedi

zione

in A

. P. -

D.L

. 353

/200

3 (c

onv.

in L

. 27/

02/2

004

n° 4

6) a

rt. 1

, com

ma

1, D

CB -

FIL

IALE

DI F

ORLÌ

- Co

ntie

ne i.

p. -

Reg

. al T

ribun

ale

di F

orlì

il 20

/02/

2006

n. 6

- E

3,0

0

Anno VIII - N. 1 - APRILE - MAGGIO 2013

Daniel HackettLa tenacia va a canestro

Page 2: IN Magazine Pesaro
Page 3: IN Magazine Pesaro
Page 4: IN Magazine Pesaro

Nuovo CLA. Ha carisma, talento, coraggio.Tu mettici l’anima.

*Il prezzo si riferisce alla versione CLA 180 EXECUTIVE. La vet

BLACK PERFORMANCE da 34.320 €. Consumi ciclo combinato (km/l): 16,4 (CLA 250) e 23,8 (CLA 220 CDI AUTOMATIC).

Emissioni CO2 (g/km): 142 (CLA 250) e 109 (CLA 220 CDI AUTOMATIC).

A partire da 29.900 €.

*

Una rivoluzione nel mondo delle berline. La migliore aerodinamica di tutti i tempi, con il comfort e l’abitabilità di una cinque posti.

La nuova frontiera della sicurezza con DIRECT STEERING, COLLISION PREVENTION e ATTENTION ASSIST di serie.

Page 5: IN Magazine Pesaro

Nuovo CLA. Ha carisma, talento, coraggio.Tu mettici l’anima.

*Il prezzo si riferisce alla versione CLA 180 EXECUTIVE. La vet

BLACK PERFORMANCE da 34.320 €. Consumi ciclo combinato (km/l): 16,4 (CLA 250) e 23,8 (CLA 220 CDI AUTOMATIC).

Emissioni CO2 (g/km): 142 (CLA 250) e 109 (CLA 220 CDI AUTOMATIC).

A partire da 29.900 €.

*

Una rivoluzione nel mondo delle berline. La migliore aerodinamica di tutti i tempi, con il comfort e l’abitabilità di una cinque posti.

La nuova frontiera della sicurezza con DIRECT STEERING, COLLISION PREVENTION e ATTENTION ASSIST di serie.

Page 6: IN Magazine Pesaro

H A P P Y D I A M O N D S C O L L E C T I O N

Via Branca 15, 61121 Pesaro - Tel: 0721/[email protected]

Page 7: IN Magazine Pesaro

“Giovane” è il Leitmotiv di questo numero di Pesaro IN. I canestri di Daniel Hackett fanno esultare i tifosi pesaresi e la sua simpatia e bellezza, fisica e interiore, gli fanno meritare la copertina. A Daniel si affiancano altri giovani pesaresi come Virginia Gaudenzi, Cornelia Mattiacci, Va-lentina Casadei, Gianluca Cardinali, Daniele Patti e Matteo Ambrosini i quali, in tempi di crisi, hanno pun-tato sulle loro capacità personali per dar vita ad una professione e un’atti-vità indipendente. Si prosegue con la creatività dei fotografi per passione, Marisa Betti, Alberto Barulli, Lucia-no Dolcini, Franco Galluzzi, e Pier-luigi Tonti, che fissano le loro sensa-

zioni attraverso scatti magistrali. Le attività del Conservatorio “Rossini” sono quindi raccontate dal direttore Maurizio Tarsetti. La gita fuori porta ci conduce poi a Frontino, alla sco-perta di un paese arroccato su uno sperone dove gli abitanti amano la quiete e rispettano la natura e dove la cucina è ispirata alla semplicità, come ceci e lenticchie. Torniamo alla contemporaneità con il prefetto Attilio Visconti, con il presidente del basket pesarese Franco Del Moro e l’assessore e allenatore Enzo Bello-ni. Per finire con la cultura, Urbino che si propone come capitale della cultura 2019 e l’associazione “Me-lampo - Amici della poesia”.

16

28

22

36

8 Annotare Brevi IN16 Essere Daniel Hackett22 Lavorare Imprese giovani28 Fotografare Obiettivi pesaresi33 Dirigere Maurizio Tarsetti36 Visitare Frontino

42 Gustare Ceci e lenticchie di Frontino44 Guidare Attilio Visconti46 Presiedere Franco Del Moro48 Allenare Enzo Belloni49 Promuovere Urbino capitale della cultura50 Scrivere L’angolo della poesia

Sommario

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

Tutti i diritti sono riservati. Foto e articoli possono essere riprodotti solo con l’autorizzazione dell’editore e in ogni caso citando la fonte.

|EDITORIALEdi Simonetta Campanelli e Andrea Masotti |

Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (RN)

Direttore Responsabile: Andrea Masotti

Redazione centrale: Roberta Brunazzi, Serena Focaccia

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Marica Graziani

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Irena Coso, Laura De Paoli

Collaboratori: Benedetta Andreoli, Franco Bertini, Simonetta Campanelli, Ettore Franca, Martina Manfredi, Alice Muri, Silvia Sinibaldi, Simona Spagnoli, Maria Rita Tonti.

Fotografi: Laura De Paoli, Leonardo Mattioli, Luca Toni

Coordinamento redazione Pesaro:Simonetta Campanellicell. 335.5262743 - [email protected]

Chiuso per la stampa l’11/04/2013

Page 8: IN Magazine Pesaro

Nuova guida all’Ordine dei Commercialisti

Pesaro - Paolo Balestieri, 54 anni, è il nuovo Presidente dell’Ordine dei

Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della provincia di Pesaro e Urbino. “L’elezione di questo nuovo

Consiglio - afferma Balestrieri- è il risultato di una ‘competizione

elettorale’ avvincente e combattuta tra due diversi modi di concepire la

gestione di un Ordine Professionale. Alla fine i circa 500 elettori hanno

scelto la mia squadra che si è imposta con uno scarto di 39 voti. Il consenso

emerso dal risultato elettorale ha premiato l’impegno e la volontà

di presentare una categoria unita per affrontare le nuove sfide che

il futuro ci prospetta.” Congratulazioni al presidente e

al consiglio direttivo, che rimarrà in carica per quattro anni. (SC)

Carnevale formato francobollo

Fano - “Bello da vedere e dolce da gustare”: anche il Carnevale di

Fano ora ha il suo francobollo della serie “il Folclore italiano”, stampato

dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Su bozzetto di Maria Carmela

Perrini, il francobollo riprende il carro allegorico “Profumo di donna” di

Hermes Valentini (1988) e vi compare anche il “prendigetto”, caratteristico

contenitore usato dalla folla per raccogliere i dolciumi lanciati dai carri

durante le tre sfilate domenicali. In Comune, il giorno della presentazione, i fanesi e tanti appassionati di filatelia

non si sono voluti far scappare il francobollo, folder e cartoline con

speciale annullo filatelico delle Poste, altre al il bollettino illustrativo con articoli del sindaco Stefano Aguzzi, di Alberto Berardi presidente della

“Federazione Italiana Carnevali” e di Luciano Cecchini, presidente

dell’“Ente Carnevalesca”. (BA)

Ph. Leonardo Mattioli

Casarose, pink power in Casa Spar

Pesaro - Nel regno di Casarose, Bar-bara e Vilma sono la regina e la fata, ovvero il pink power di Spar Arreda che “arreda la casa bella e accessibi-le”! Nel magnifico show room accol-gono con simpatia i clienti e si pren-dono cura di loro: fanno sì che tutti i desideri vengano esauditi. Sono capa-ci di creare un mondo su misura per-sonalizzato per ogni tipo di clientela e per rendere la loro casa il posto più

bello dove rifugiarsi. Barbara e Vilma amano dedicare tutto il tempo e tutta l’esperienza ai clienti, rinnovandosi così ogni giorno. Sono bravissime ad interpretare le diverse esigenze del pubblico e a consigliare le nuove ten-denze. Lo show room di Casarose è un luogo d’incanto, un ambiente ar-monico dove vengono esposti i nuovi prodotti e le ultime creazioni dell’a-zienda: living, cucine, camere, arma-di e camerette, per bambini e ragazzi. Attraverso un’importante campagna pubblicitaria ed un concorso a pre-mi promossi da Spar diversi clienti hanno già avuto la fortuna di vincere vacanze da sogno in Indonesia e altri numerosi premi di produzione Spar Arreda. A breve una nuova campa-gna pubblicitaria apparirà su riviste di settore e altre fantastiche idee sono pronte per i prossimi mesi. Seguiamo Barbara e Vilma per saperne di più! www.casarosearredamenti.com(SC)

Paola Pagnini, l’arte sulla punta delle Dita

Pesaro - Dalle dita di Paola Pagni-ni fluiscono i colori, che danno una forma visiva ai pensieri. L’artista pesarese è da sempre impegnata in un’intensa esplorazione del sé e nell’analisi delle più intime dina-miche personali. Ha ereditato la passione per l’arte dalla mamma Bianca Tamburini e continua ad interpretare questa passione come mezzo di ricerca e introspezione, trovando nella pittura con le dita il più immediato ed efficace mezzo espressivo. L’equilibrio cromatico e la raffinatezza della tecnica riesco-no ad offrire un’espressione poetica di un complesso mondo interiore, con cui viene rappresentato l’amore

per l’uomo inteso come componente del cosmo, cellula che si completa nell’incontro con l’altra parte. Le emozioni, se non condivise, creano un’assenza interiore, nella quale an-nega la gioia di vivere. Per l’artista Pagnini il “Due” è vita. Info: 347 7813008 - [email protected]

Annotare | Brevi IN

8 | IN Magazine

Page 9: IN Magazine Pesaro
Page 10: IN Magazine Pesaro

Bambini a mezzanotte

Pesaro - Torna la “Mezzanotte Bianca dei Bambini”, il 14 e 15 giugno nel

centro di Pesaro. La quarta edizione con i bambini protagonisti di tanti

laboratori creativi, è stata presentata dal Comune di Pesaro alla “Bit”, la

Borsa Internazionale del Turismo di Milano con una conferenza stampa ospitata nello stand della Regione

Marche. Enzo Belloni, vicesindaco di Pesaro con delega a Turismo, Sport e Gioco, e Davide Venturi, responsabile

dell’unità organizzativa turismo del Comune, hanno illustrato le novità

dell’evento: dedicato ai bambini: tra i laboratori didattici ci sarà anche

il ristorantino di “Azzurro d’amare”, con i piccoli che potranno diventare

chef e preparare ricette gustose e salutari a base di pesce azzurro

dell’Adriatico. (BA)

Incentivi ai “bici hotel”

Pesaro - Interessante opportunità per le imprese delle Marche che

realizzeranno progetti a favore del cicloturismo: pubblicato il bando

che consente ai titolari di strutture ricettive di ricevere dalla Regione

Marche un contributo per attrezzare la propria struttura a “Bici hotel”.

Il cicloturismo sta conquistando una fetta di mercato sempre più

vasta e sono in costante aumento le persone che scelgono la vacanza

in bicicletta, associando a questa sana pratica sportiva la scoperta di bellezze naturalistiche, luoghi d’arte, di cultura, di tradizioni ed

enogastronomia. Il territorio della provincia di Pesaro ed Urbino si presta

a questo tipo di turismo e la tappa dell’11 maggio del Giro d’Italia sarà

un’ulteriore occasione di promozione per la provincia. Molti appassionati

della bicicletta torneranno nel nostro territorio e numerosi operatori

turistici lavorano per inserire sul mercato pacchetti di soggiorno rivolti

ai cicloturisti. www.turismomarche.it

Dondup presenta la donna Aristopunk

Fossombrone - “La donna aristo-punkdondup” è la nuova protagoni-sta della collezione Dondup. Sembra uscire da un mondo magico e nostal-gico, dove la favola romantica viene

riproposta con elementi dominanti quali la modernità e la libertà, de-finendone un nuovo carattere. Pas-sato e presente convivono e danno vita ad una nuova femminilità. Capi dai richiami fiabeschi si fondono con altri dal sapore contemporaneo, “Melodie magiche che attraverso il cuore arrivano nel profondo dell’a-nima...”. Manuela Mariotti (nella foto) sembra affidarsi al sogno, un inno alla positività, con elementi sempli-ci e antichi trasportati nell’era con-temporanea, proposti in una parte della Collezione da capi color bian-co. La purezza del bianco con detta-gli preziosi in pietre oro, mantelle, pantaloni over size, giacche doppio petto, abiti balloon sono sogno! Una femminilità magica che percorre la quotidianità, una nuova idea di don-na romantica, cosmopolita, urbana e moderna. Wonderland, un nuovo mondo che fonde il passato e il futu-ro, Alice nel paese delle meraviglie, Alice nel mondo universale. (SC)

Amici in Pescheria per l’arte Contemporanea

Pesaro - Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive ha compiuto il suo primo anno di attività. Per affian-carla attivamente ha preso forma il gruppo “Amici in Pescheria”, coor-dinato da Cristina Zangheri. L’invito ad aderire al gruppo è esteso a tutti, per una responsabilità sociale verso la nostra città e verso un luogo che in questi anni ha prodotto eventi di grande spessore per l’arte contem-poranea, guadagnando prestigio a livello nazionale ed internazionale. Fondazione Pescheria è diventata punto di riferimento dell’arte con-temporanea nella regione Marche,

riconosciuta all’interno del Forum Regionale per la Cultura quale unico museo marchigiano affiliato all’Associazione Musei d’Arte Con-temporanea Italiani. Obiettivo del gruppo è di supportare la Fondazio-ne Pescheria nella sua crescita, con la realizzazione di mostre, progetti ed incontri. Varie le proposte per aderire e a costi accessibili a tutti: Card -25 dedicata ai ragazzi; Card individuale; Card famiglia; Card sostenitore e Sostenitore Onorario. Info: Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, www.centroartivisivepe-scheria.it

Annotare | Brevi IN

10 | IN Magazine

Page 11: IN Magazine Pesaro

Messaggi d’Arte di Federica Facchini

Pesaro - S’intitola “Messaggi d’arte” la pubblicazione presentata da Federica Facchini, docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Macerata e giornalista pubblicista. I tre volumi raccolgono gli articoli da lei pubblicati dal 2008 al 2011 sulle pagine dell’edizione pesarese de Il Messaggero, per la quale collabora con una rubrica settimanale sull’arte. Ogni volume è corredato da un’introduzione dettagliata di tutte le mostre, premi, concorsi e rassegne che si sono svolti in provincia. Dai volumi emerge così la dinamicità e la grande offerta culturale, nel campo dell’arte contemporanea, dell’intero territorio provinciale. La presentazione del volume si è svolta presso la Fondazione Pescheria - Centro Arti Visive. Info: www.centroartivisivepescheria.it

Spa Excelsior, oasi di Benessere

Pesaro - Scegliere di vivere qualche ora in totale relax e lasciarsi coc-colare da un’atmosfera avvolgente, seguiti da operatori professionisti. è possibile nella Spa Excelsior. Doc-ce emozionali, sala relax vista mare, cromoterapia e musicoterapia, idro-terapia, trattamenti su misura:  il benessere nasce da qui. La Spa di-spone di sei cabine per trattamen-ti, bagno turco, tepidarium, doccia per aromaterapia e due sale per sa-vonnage individuale al sapone nero marocchino. Il savonnage è una “sa-

ponatura” rigenerante e distensiva che deterge in superficie la pelle, libera i pori e intensifica l’effetto disintossicante della termoterapia: per concludere in modo ottimale il percorso di benessere avviato in hammam con il bagno di vapore. La nuova offerta Good Morning Spa privilegia chi sceglie i trattamenti di benessere per iniziare bene la gior-nata, prendendosi cura del proprio corpo ed eliminando lo stress. Info: 0721 630015 e [email protected] - www.spaexcelsiorpesaro.it (SC)

open house / arredamenti

Pesaro via Mazzini, 6 tel 0721/372162

www.primopianoopenhouse.it

Inserzione primo piano 1.indd 1 04/04/13 16.36

Page 12: IN Magazine Pesaro

a partire da 23.490,00*

* ipt e metallizzato esclusi

PESARO - Via Macerata 14/16 - Tel. 0721 24471

Nuova tappa per la Madonna del Giro

Urbino - Sabato 11 e domenica 12 maggio si celebra la Madonna del

Giro della Valle del Foglia, ricorrenza che si tiene ogni seconda domenica di maggio per rinnovare la processione

che accompagna il venerato quadro della Vergine da una Parrocchia

all’altra della Congregazione, dove rimane un anno intero. Dopo Schieti, la sacra effigie giunge nel territorio di San Giacomo in Foglia per essere collocata nell’Abbazia Ss. Giacomo e Filippo, parte di un antico borgo,

oggi Urbino Resort grazie ad un attento restauro che iniziò nel 1993 proprio dalla chiesa risalente al XIII

secolo; lo stesso anno veniva già ospitata la Madonna del Giro e così

nel 2003. Accolta con messa solenne dell’Arcivescovo Giovanni Tani e

due giorni di preghiera e di festa, la Madonna rimarrà nell’Abbazia fino

al 2014, quando ripartirà per la sosta successiva a Montecalvo in Foglia.

(www.urbinoresort.it)

I super caschi di Roberto Marchionni

Pesaro - Si sa che per i piloti di moto la gara del Mugello è un po’ come Pitti Uomo per la moda, e per quel gran premio tutti vogliono un “abi-to” che lasci il segno. “Jorge Loren-zo, campione della Moto GP, voleva diventare ‘black mamba’, un serpen-te velocissimo e Andrea Iannone, grande pilota della Moto 2, voleva diventare un pompiere: un po’ per spegnere il troppo calore del tifo ma anche per rendere omaggio a

quello che i vigili del fuoco hanno fatto per i terremotati dell’Emilia”. A parlare è Roberto Marchionni, da 25 anni titolare della Starlite, che crea e disegna caschi e tute per i piloti di moto. In passato, quando lavorava con Aldo Drudi, prima di scegliere la sua strada, ha disegnato caschi per una decina d’anni anche per Valentino Rossi e Hayden. (FB) (Nella foto Marchionni con il campione Jorge Lorenzo)

Ph. Luigi Cominelli

Annotare | Brevi IN

Page 13: IN Magazine Pesaro

Milano - Franco Bertini è fra gli italiani premiati nella Hall of Fame a Milano. Esponente della ”meglio gioven-tù” primi Anni Sessanta, quella che rappresentò l’Italia alle Olimpiadi di Tokio, aveva la nomea dell’intellettuale del basket, l’aria da filosofo, giocava con gli occhiali da vista trattenuti dall’elastico. A Varese arriva col nomignolo di ‘Ragno’ dopo il primo scudetto dell’allenatore Garbo-si (la squadra di Zorzi, Nesti, Gavagnin, Maggetti, Gatti, Toth, Bufalini e Toto Bulgheroni (suo amico per la vita). “A chiamarmi ‘Ragno’ - racconta Franco - fu Agide Fava, il padre del basket pesarese, perché da ragazzino diceva che ‘tessevo le tele’. Nel basket mi ha sempre affascinato la possibilità di mille geometrie, legate alla tua capacità di concepirle e di saperle realizzare. Quando giocavo io pensare allo scudetto a Pesaro era come pensare all’Ame-rica prima di Colombo. Non si fanno i bilanci di una pas-sione: ho praticato lo sport che amavo così tanto da non accorgermi che non avevo il fisico ideale per farlo”. (SC) (Nella foto Bertini assieme al presidente della Scavolini basket Franco Del Moro)

Ph. Leonardo Mattioli

Hall of fame per Franco Bertini

Premi 2013del Circolo della Stampa

Pesaro - Fino al 1995 il Circolo della Stampa non aveva mai assegnato il Premio ad una donna. Quest’anno il premio è all’insegna del fiocco rosa, fatta eccezione per Enzo Biagini (amministratore delegato Apple Italia) che riceve il riconoscimento per il suo prestigioso inca-rico. A seguire, in ordine alfabetico, ricevono il premio tre signore: la ricercatrice Maria Cristina Meriggiola; l’attrice, doppiatrice e adattatrice Paola Valentini e la musicista e regista Rosetta Cucchi. All’Accademia Agra-ria Pesaro, per i 185 anni di attività, è andato invece il Premio Speciale. (SC)

Page 14: IN Magazine Pesaro

Fabrizio Oliva nuovo presidente degli albergatori

Pesaro - Fabrizio Oliva, 52 anni, è il nuovo Presidente dell’Associazione

Pesarese Albergatori. Subentra a Nardo Filippetti, che ricopre

ora i ruoli di Presidente di Astoi Confindustria Viaggi, l’Associazione

di Categoria dei Tour Operator, e Vice Presidente di Federturismo

Confindustria. Eletto all’unanimità dagli associati, Oliva guiderà, fino al

2016 gli albergatori verso un rilancio del turismo, in particolare di quello

incoming, promuovendo un’innovativa serie di idee per rilanciare l’intero

territorio. Da dirigente della CNA ad albergatore, Oliva dirige un gruppo

alberghiero formato da 7 hotel che si trovano non solo a Pesaro ma anche

in Romagna. Al nuovo Presidente, Fabrizio Oliva, che saprà condurre con

forte tenacia i colleghi, buon lavoro dalla redazione di Pesaro IN. (SC)

Ph. Luca Toni

Da Sanremo Asaf Avidad per l’evento Dondup

Milano - Sulle melodie di Asaf Avidan (nella foto), in occasione della Settima-na della Moda di Milano, Dondup ha presentato al teatro Franco Parenti la nuova collezione Donna FW 13 14. Una serata esclusiva con la speciale life performance dell’artista israelia-no Asaf Avidan, cantautore della voce virtuosa e rigeneratore del suono cha ha partecipato anche al Festival di Sanremo. Un momento di grande

poesia dove l’arte si è espressa in di-verse forme. “La voce di Asaf è stata l’ispirazione della nuova collezione ideata da Manuela Mariotti”, affer-ma Massimo Berloni, presidente del brand. “Un progetto speciale, inizia-to cinque mesi fa dalla lungimiranza marchigiana”. Al termine della per-formance una sfilata virtuale proiet-tata su grandi schermi, fusione tra magia e tecnologia. (SC)

Annotare | Brevi IN

Page 15: IN Magazine Pesaro

Educazione finanziaria con Banca Marche

Jesi - Si è concluso a marzo il tour “Prenditi cura del tuo denaro”, ciclo di incontri per insegnare i fonda-menti dell’educazione finanziaria organizzato da Banca Marche in collaborazione con il consorzio PattiChiari e con l’associazione dei consumatori Adoc. Gli esperti di Banca Marche e delle associazioni hanno spiegato come investire i propri risparmi, come stilare un bilancio fa-miliare, come tenere sotto controllo le proprie risorse e risparmiare per evitare un eccessivo indebitamento; come funzionano i sistemi di pagamento (conti correnti, estratti conto e internet banking) e le modalità per apri-re un mutuo o tutelare la propria privacy. Gli incontri, gratuiti e aperti a tutti, si sono svolti ad Ancona, Fermo, Jesi, Fabriano, Camerino e Senigallia. (S.C.)

Braconi porta Mozart al Teatro della Fortuna

Fano - “Ridiamo un senso a questi tempi smarriti goden-doci il concerto sinfonico ‘Mozart: l’essenziale e il neces-sario’…”. Così comincia l’intervista di Franco Bertini a Simonide Braconi, prima viola della Scala. Al Teatro della Fortuna di Fano è infatti andata in scena una serata molto speciale: col Maestro Roberto Parmiggiani alla direzione dell’orchestra sinfonica “Rossini” e l’intermezzo del mez-zosoprano Agata Bienkowska, Franca Moschini al piano e due grandi interpreti come Simonide Braconi (viola) e Alberto Maria Ruta (violino). La Sinfonia concertante per violino, viola e orchestra - è stata toccante. “La Sinfonia 40 e la Concertante sono entrambi brani dell’anima dram-matica; il secondo movimento della Concertante Mozart lo compose alla morte della madre: il violino è dolore e la viola è consolazione”, spiega Braconi. Ecco perché Mozart è essenziale, ma anche necessario.

Spifferi in casa?Domosystem risolve il problema. Spifferatelo in giro...…

Rinnovare i serramenti conviene: contiene gli sprechi energetici,aumenta il valore dell’immobile,ti da una casa molto più sicura.

Per tutto il 2012 il 55% della spesa è detraibile dalle tasse,Approfittane subito!

55%

Pesaro_Str. Statale 129,131_0721.402227www.domosystempesaro.it

Page 16: IN Magazine Pesaro

Sacrificio e impegno, rispetto delle regole, solidarietà. Così vive lo sport Daniel Hackett, playmaker della Nazionale italiana di basket. Cresciuto tra Pesaro e Los Angeles, con le dritte di papà Rudy e l’appoggio di mamma Katia.

testo Simona Spagnoli - foto Luca Toni

Un cespuglio di treccine rasta in cima a 198 centimetri d’altezza. Forza, talento e grinta da vende-re. Contrariamente a quanto fa-rebbe pensare l’aspetto esotico, il venticinquenne DanielHackettèilplaymakerdellaNazionaleitalianadibasket. Figlio di papà Rudy - il pivot americano che negli anni ‘80 ha fatto sognare i tifosi di Livorno, Reggio Emilia, Forlì - e dell’ita-liana Katia, Daniel ha affinato le proprie doti cestistiche nelle uni-versità Usa per tre stagioni, dove è cresciuto come uomo e come atleta. Ma è con la Scavolini Ba-sket, il team della sua città, che ha ritrovato sé stesso dopo la delusio-ne patita per il mancato ingresso nella Nba e, una volta rientrato in Italia, per la sua prima quanto sfortunata stagione da professioni-sta a Treviso. Quest’annoèarrivatoil grande salto in Europa LeagueconilquintettodellaMontepaschi, un capitolo nuovo tutto da scrive-re che Daniel vuole interpretare magistralmente. La sua è la sto-ria di un ragazzo caparbiamente aggrappato al proprio sogno. Per

inseguirlo ha lasciato tutto, supe-rando incredibili disavventure e vivendo esaltanti soddisfazioni: un personaggio che vi raccontiamo in questa intervista che ha preceduto il GalàdelloSportdiPesaro2013, nel quale Daniel ha ricevuto il pre-mio come Miglior atleta dell’anno. ILbASkET. I primi tiri a canestro glieli hanno raccontati: a tre anni Daniel era il protagonista assoluto dei dopo-partita della Scavolini, quando entrava in campo a gio-care con la palla blu e gialla degli Charlotte Hornets. Il basket è stato il suo primo amore: nei campetti di viale Trento, al porto, ovunque fosse un canestro c’era anche lui. Se aveva i piedi dentro il campo, lui era felice. I suoi allenatori lo ri-cordano “caparbio, molto propen-so all’ascolto, sempre concentrato anche quando era stanco”, insom-ma, la passione era il suo motore. A 13 anni entra nella primavera della Scavolini e, l’anno successivo, viene convocato in Nazionale con l’Under 14. Ma la svolta decisiva arriva nel 2002. “Sentivo che stavo crescendo e che la mia passione

per la pallacanestro poteva diven-tare qualcosa di più”, racconta. “Mi incantavo a guardare i giocatori della prima squadra, De Marco, Blair, Andrea Pecile. Cominciai a dire a me stesso che potevo di-ventare come loro, che volevo di-ventare un giocatore vero”. Finché dall’America non arrivò una let-tera a cambiare la sua vita. Gliela scrisse suo padre.FIGLIOD’ARTE. “Avere un papà che è cresciuto nel mondo dello sport è un vantaggio, specie nelle prime esperienze, perché ti trasmette un forte spirito agonistico”, spiega Da-niel. “Poi le cose cambiano. Appe-na ti proponi tutti tendono a ricor-darti chi era tuo padre e cosa ha fatto, e si crea un po’ di pressione. Nel mio caso non è stato facile: ho subìto la figura di Rudy soprattutto quando non ero ancora deciso ad intraprendere una carriera pro-fessionistica e il confronto era im-pietoso. Al campetto mi dicevano che avevo le gambe a tronchetto, il baricentro basso e non sarei mai diventato un giocatore vero”.Papà diventa un grande alleato e

La tenacia va a Canestro

Essere | Daniel Hackett

16 | IN Magazine

Page 17: IN Magazine Pesaro
Page 18: IN Magazine Pesaro

un appoggio quando Daniel s’iscri-ve al college San Giovanni in Bo-sco di Los Angeles. “L’idea di anda-re negli Usa mi è stata proposta da lui: l’impatto è stato duro, ma ave-vamo una missione da compiere. Io almeno l’ho vissuta così, e solo per questo ho accettato enormi sa-crifici lontano da casa. Mi svegliava alle sei del mattino per andare a correre e fare pesi insieme a lui; poi c’era la scuola, l’allenamento con la squadra. Quando avevo finito, noi due rimanevamo a tirare fino a tar-di”. Non sono mancati i momenti difficili che hanno fatto pensare a Daniel di mollare tutto: “Ma Rudy mi ha sempre incoraggiato, assicu-randomi che quella fatica sarebbe

stata ripagata e io gli ho creduto. Sapeva esattamente quello che ser-viva per raggiungere il traguardo. Lui è un grandissimo professioni-sta, uno sportivo incredibile. Io sto cercando di diventarlo”. MAMMAkATIA. Se Rudy è stato la guida per Daniel, mamma Katia è stata il rifugio, il posto dove an-darsi a confidare, a dire quello che non va. Un legame molto forte che si è cementato dopo la trasferta americana. “Mia madre è sempli-cemente la mia migliore amica”, dice Hackett senza titubanze. E per testimoniarlo al mondo si sono fatti tatuare sul polso i loro nomi: su quello di Daniele campeggia il nome di Katia con la data di nasci-

ta, su quello della mamma invece c’è la scritta “Per sempre, Daniel”. “Mamma è una persona trasparen-te. Mi ha insegnato a dire sempre quello che penso, a costo di essere scomodo. A volte può esserlo an-che lei, ma vuole solo essere accet-tata per quello che è. Una roccia”. PESARO. “Per me è casa, è la cit-tà che mi ha fatto innamorare del basket. Il campo di Cristo Re, viale dei Partigiani, i primi ricordi della mia infanzia nell’asilo di via Fer-raris. Quando ne sono lontano mi mancano gli amici, la sua tranquil-lità, le strade, il mare, la vita che si può condurre lì. Mi manca la gente che parla della Scavolini. Si respira la pallacanestro nell’aria, quasi la tocchi, perciò è bello abitarci. La prima cosa che desidero quando torno a casa, a parte divorarmi una piadina, è vedere gli amici, riab-bracciarli. Mantenere i contatti è dura ma io ci tengo, le radici sono importanti. In fondo resto un sem-plice ragazzo pesarese”.LADEPRESSIONE. è apparsa all’im-provviso durante il primo anno da professionista a Treviso, dopo il mancato ingresso nella Nba ed il ritorno in Italia. “Mi sentivo ad-dosso la paura di fallire ancora, era come se avessi completamen-te perso fiducia in me stesso. Mi è capitato due volte in due anni, sempre nel periodo di dicembre, quando calano le energie o mi ca-pita di perdere due o tre partite di seguito. Adesso non permetto più che questo accada e ho trovato il modo per venirne fuori. è come se sentissi dentro di me qualcosa che mi spinge ad andare avanti, a

A fianco, Daniel Hackett con la maglia della nazionale.

18 | IN Magazine

Page 19: IN Magazine Pesaro
Page 20: IN Magazine Pesaro

volere di più. Io nel destino ci cre-do, credo che quello che ci succede dipenda da ciò che noi mettiamo in circolazione. Nei giorni in cui mi sento scarico mi fa stare meglio sapere che bisogna essere positivi per avere il meglio. Dopo l’anna-ta di Treviso la squadra mi tagliò, ricordo la faccia del mio agente quando mi disse che per me non c’erano offerte. Devo ringraziare Alessandro Barbalich, Franco Del Moro e Luca Dal Monte che ebbe-ro l’idea di farmi tornare a casa, perché da quel momento tutto è tornato a girare per il verso giu-sto. E se oggi ho l’opportunità di giocare in Europa è anche grazie a loro. Prima ero un atleta emoti-vo che spazzava il campo come un forsennato per 30 minuti, libero di prendersi le iniziative che vole-va. Oggi, passando ad un sistema molto strutturato come quello di Siena, sto cercando di uscire dal cliché del combattente per diventa-re più ragionatore e massimizzare le mie energie in meno minuti”. DANIELEILFuTuRO. “I miei proget-ti per il futuro? è difficile dirlo. Mi attira il mondo della moda: ho avu-to la fortuna di essere invitato a Pitti Uomo e ho conosciuto tante perso-ne interessanti. La Tv è un’altro so-gno, mi chiedo che effetto farebbe sentire la mia voce come commen-tatore. Ma non ho un’idea precisa, un giorno penso che mi piacerebbe lavorare con i ragazzini, poi magari cambio e mi vedo dietro il bancone di un bar a Formentera. Di sicuro finché non avrò appeso le scarpette al chiodo il mio sogno vero resta la Nba: non perché mi senta a quel

livello ma perchè avere un obiettivo cui tendere è una cosa che mi spin-ge a dare di più. Molti mi prendono per presuntuoso senza capire che essere competitivi è una caratteri-

stica specifica di chi pratica l’agoni-smo. Lo sport è questo: sacrificio e impegno, rispetto delle regole, soli-darietà. Bisogna sudare e lavorare, ma si può anche sognare”. IN

Nella foto a fianco un assorto Daniel Hackett.

Nel suo futuro vede anche la moda e la Tv.

Il fascino multietnico del figlio d’arte

Giovane, emergente, capace, look giusto, multietnico. Figlio di Pesaro come dei tempi attuali. Nello sport italiano Daniel Hackett è per gli osservatori uno dei pochi personaggi che può “bucare lo schermo”. Delle sue innate doti comunicative se ne sono accorti anche gli sponsor: punto di forza della Nazionale italiana che il prossimo settembre parteciperà ai campionati Europei in Slovenia, Daniel è diventato quest’anno testimonial della Red Bull, l’azienda austriaca leader mondiale tra le bevande energetiche. Grazie a questa partnership saranno organizzati gli eventi Red Bull-Hackett in Italia.

20 | IN Magazine

la tua privacy con stile

Vieni a trovare il tuo nuovo bagno, i rivestimenti e l’arredo che cerchi nei nostri showroom di Pesaro e Cattolica.

Pesaro, via Gagarin 23 - Cattolica, via Nazario Sauro 8www.arturomancini.it

Page 21: IN Magazine Pesaro

la tua privacy con stile

Vieni a trovare il tuo nuovo bagno, i rivestimenti e l’arredo che cerchi nei nostri showroom di Pesaro e Cattolica.

Pesaro, via Gagarin 23 - Cattolica, via Nazario Sauro 8www.arturomancini.it

Page 22: IN Magazine Pesaro

22 | IN Magazine

Lavorare | Imprese giovani

Page 23: IN Magazine Pesaro

Chi cura mostre, chi fa fiorire giardini. Chi istruisce cani o organizza eventi. Uno spaccato sulle imprese giovani pesaresi, basate su una ricetta comune: quella di coltivare le proprie passioni, trasformandole in professione.

testo Silvia Sinibaldi e Simonetta Campanelli foto Luca Toni

Se la fantasia non ha mai conqui-stato il potere, in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo la fantasia è forse l’unico potere con cui si conquista un lavoro. Ne sono testimoni sei giovanissimi impren-ditori che tra eredità e ribellione stanno costruendo il futuro. “La mia scelta professionale - rac-conta VirginiaGaudenzi,istruttricedicani - è arrivata in modo naturale, quando a circa 20 anni ho capito, grazie al mio amico a quattro zam-pe di allora, che avrei voluto più di ogni altra cosa lavorare all’interno della relazione uomo-cane. Una certa ereditarietà non si nega, visto che papà è veterinario”. “Serve un dialogo aperto e schiet-to - ammette CorneliaMattiacci,cu-ratricedimostred’arte chiamata a destreggiarsi tra molteplici eredità - come può accadere solo in famiglia, dove è bene far valere le proprie

idee senza troppi condizionamen-ti. Soprattutto bisogna conquistarsi spazio e fiducia con la permanenza nel campo, più che con la rivolta”.Lapidaria ValentinaCasadei,or-ganizzatricedicastingedieventi: “Eredità purtroppo pari a zero.... Ribellione.... non ce n’è mai stato bisogno”.Gianluca Cardinali, poco più che ventenne, fa il giardiniere: “Poca eredità e tanta ribellione nella mia scelta di aprire l’attività di giardi-niere, per impiegare i miei sforzi nella costruzione di un futuro che rappresenti qualcosa di mio, per arrivare ad essere io titolare della mia azienda e non solo un operaio di una ditta nella quale la posizione lavorativa rimarrà pressoché la stes-sa, anche a distanza di molti anni”. DanielePattieMatteoAmbrosini hanno sfidato la storia riaprendo il ristoranteLoScudiero: “L’eredi-

Fantasia al Lavoro

IN Magazine | 23

Page 24: IN Magazine Pesaro

tà? Noi siamo partiti da zero, sacri-ficando estati intere, amicizie e di-vertimento per riuscire a mettere da parte qualche soldo e realizzare il nostro sogno. Ribellione? Tan-ta, sotto forma di passione, sacri-ficio, grinta e voglia d’emergere, in un momento dove l’ascensore sociale è fermo ai minimi storici”. Per Virginia la passione è diventata un lavoro iniziando dalla sua espe-rienza personale, lei e il suo cane; per Cornelia facendo esperienza sul campo, al di là della sua for-mazione; per Valentina la molla è stata la scoperta che ciò che stava

facendo le dava occasione di svi-luppare idee e capacità. Gianluca ha sempre cercato di dare spazio al suo amore per la natura, indivi-duando nella capacità di incidere sulla bellezza naturale una vera forma d’arte. Scoprire che 10 ore di lavoro non ti pesano, che la gio-ia dei tuoi clienti ti ripaga di tutto: ecco come Daniele e Matteo han-no capito di aver trasformato una passione in professione.Interessantelatipologiadiostaco-lichequestigiovaniimprenditorihannodovutoaffrontare: assenza di cultura cinofila e pregiudizi per Virginia, per Cornelia la crisi, per Gianluca la burocrazia, per Valentina l’incompetenza dell’i-stituzione e l’inaffidabilità di cer-te aziende, per Davide e Matteo i costi fissi, le spese per il persona-le, tasse e balzelli.Coraggio, determinazione e fan-tasia dicevamo. Per alcuni una strada più facile, per altri una vera scalata. Questi giovani imprendi-tori sono però in grado, oggi, di parlare ai loro coetanei. unconsiglioallavostragenerazio-neincercadiunlavoro? “Con questa crisi economica - ri-sponde Virginia Gaudenzi - è difficile dare un consiglio. Posso solo confermare che poter lavora-re grazie alla propria passione da una marcia in più e rende più tolle-rabili le difficoltà finanziarie, per-ché al di là di tutto si è appagati”.Per Cornelia Mattiacci “La cosa più difficile sta nel non perdere entusiasmo ed energia e non chiu-dersi ai rapporti sociali, che pos-sono rivelarsi utili professional-

In alto, Cornelia Mattiacci, curatrice di mostre d’arte; sotto Valentina Casadei,

organizzatrice di eventi. Nella foto in apertura Virginia Gaudenzi,

istruttrice di cani.

24 | IN Magazine nila-nila.it FRIENDSHIP AND PASSION FOR FONDAZIONE G. ROSSINI

Page 25: IN Magazine Pesaro

nila-nila.it FRIENDSHIP AND PASSION FOR FONDAZIONE G. ROSSINI

Page 26: IN Magazine Pesaro

mente. In alternativa, andarsene dall’Italia, ma farlo rapidamente senza perdere troppo tempo”.“Non bisogna mai arrendersi - è l’invito di Virginia Casadei - e con-tinuare a cercare lavoro, perché la buona volontà prima o poi viene ripagata. E se una persona ci mette serietà e impegno riceverà prima o poi dei buoni risultati. Bisogna essere determinati e credere nelle proprie capacità”. Gianluca Cardinali non ha dubbi: “Sbattersi davvero tanto e non mol-lare, cercare di raccattare qualsiasi cosa senza scartare niente, essere modesti e umili facendo in alcu-ni casi anche lavori duri e pesanti;

qualsiasi lavoro è motivo di orgo-glio e dignità. Molto importante è cogliere al volo qualsiasi prospet-tiva, proponendosi e lanciando nuove idee, sperando in un futuro migliore. Anche un pizzico di inco-scienza, nel senso di non fermarsi troppo a riflettere ma credere dav-vero ai propri istinti, può aiutare ad aprirsi nuovi orizzonti”.Daniele Patti e Matteo Ambrosini riassumono i contenuti dei colle-ghi: “Noi consigliamo di far diven-tare la propria passione un lavoro in modo tale da avere una migliore riuscita sia economica che morale, con una vita professionale piena di soddisfazioni”. IN

A fianco, Gianluca Cardinali, giardiniere. Sotto, Daniele Patti e Matteo Ambrosini,

ristoratori.

Il lavoro come espressione di vita

Un giardiniere, due ristoratori, un’istruttrice di cani, una curatrice d’arte e un’organizzatrice di eventi.

Antichi mestieri e nuove professioni accomunati

dall’esigenza di lasciare un segno personale, di affidare al

lavoro il valore della vita. Per tutti loro il potersi esprimere ha più

importanza del potersi affermare. La nuova generazione non parla

mai di guadagno, afferma che il lavoro è dignitoso in se stesso,

che la soddisfazione rende più accettabile al fatica.

Non solo consigli per i coetanei, piuttosto una lezione per tutte

le generazioni.

26 | IN Magazine

Page 27: IN Magazine Pesaro
Page 28: IN Magazine Pesaro

Il territorio e le persone raccontati attraverso l’obiettivo dei fotoamatori pesaresi, secondo le loro differenti personalità. Da Marisa Betti a Luciano Dolcini, da Franco Galluzzi a Pierluigi Tonti ed Alberto Barulli.

testo Martina Manfredi - foto Leo Mattioli

Emozioni in un Click

28 | IN Magazine

Fotografare | Obiettivi pesaresi

Page 29: IN Magazine Pesaro

Sono accomunati dalla voglia di raccontare luoghi e sensazioni per fissarli nella memoria. Una pas-sione che ha regalato a Pesaro un bagaglio artistico fatto d’immagi-ni di paesaggi, persone e scorci di vita quotidiana. Sono i fotografiamatoriali che vivono a Pesaro: bancari, pensionati o impiegati: reflex alla mano, hanno seguito quella “scintilla” che si è accesa dentro di loro nel momento in cui hanno scattato la prima fotografia e si sono abbandonati al “piacere del click dell’otturatore, anche se ora col digitale è ancora più bel-lo perché si vedono subito”. Così descrive la sua passione Marisabetti, che comincia a fotografare

nel 1955 arrivando a far parte del primo congresso delle donne fo-tografe, nel 1978 a Bologna, “e a quel tempo eravamo poche” ricor-da. I suoi scatti raccontano la vita d’ufficio durante gli anni ’80 e poi i viaggi ad Auschwitz, a Lourdes e a Loreto che le sono valsi il titolo di Artista della Fotografia Italiana (Afi), conferitole nel 2008 dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche.La “scintilla” con il primo click l’ha sentita anche Luciano Dol-cini che ha dedicato la sua vita alla ricerca artistica in generale, diventando anche un organizza-tore di eventi. “Il mio modo di

fotografare è legato al progetto e non alla ricerca della bella imma-gine”, racconta Dolcini, spiegan-do come dalla rappresentazione del quotidiano è arrivato alla do-cumentazione storica degli arti-sti colti nella loro intimità e nel loro fare creativo: “è alimentato dall’arte, dalla poesia, dalla mu-sica e dal cinema, più che dalla fotografia in senso stretto”. Gli artisti sono i protagonisti dei suoi lavori insieme alla città di Pesaro, che si è sempre preoccupato di promuovere: oltre alle mostre e ai progetti, quali Cartoline da Pesaro, Pesaro la mia città e Arte damare, è a lui che Pesaro deve lo sbarco al Museo di Bratislava dove, in occa-

sione della mostra per i 150 anni dalla nascita della fotografia, è stata esposta un’immagine scat-tata a Baia Flaminia. Come tutte le passioni, anche la fotografia è spesso complice nel creare e rinsaldare amicizie: se Luciano Dolcini fotografando gli artisti ha stretto nuovi rapporti professionali e personali, i due amici pesaresi FrancoGalluzzi e PierluigiTonti condividono questo hobby uscendo insieme tutte le do-meniche “a caccia di scoop”. I loro “scoop” sono i paesaggi urbani, i borghi antichi, i mestieri di una volta e l’archeologia industriale, anche loro con uno “zoom” cen-

Nella foto sotto, Luciano Dolcini e Marisa Betti. In apertura, Alberto Barulli.

Immagini del territorio pesarese

IN Magazine | 29

Page 30: IN Magazine Pesaro

A fianco, Franco Galluzzi. In basso, Pierluigi Tonti.

trato su Pesaro: “L’ho fotografata in tutte le stagioni, nei suoi angoli più caratteristici - racconta Pier-luigi Tonti - e, coerentemente con il mio interesse per il passato, in quelli dove si respira l’atmosfera dei tempi andati”. è stata la mo-glie a regalare la prima reflex a Pierluigi, mentre Franco se l’è acquistata da solo, cominciando a scattare diapositive in bianco e nero che, fino all’avvento del di-gitale, sviluppava e stampava da solo. Così come si è comprato da solo non una ma ben due reflex Albertobarulli, dirigente banca-rio di una filiale dell’entroterra. La prima 20 anni fa e la seconda un paio di anni fa, quando la fo-tografia è riapparsa nella sua vita dopo un periodo di allontana-mento. Per lui fotografare è come una terapia contro la malinconia: “Penso che le mie fotografie siano prevalentemente malinconiche o tristi, perché fissare queste sensa-zioni mi fa stare meglio; è come se me ne fossi liberato imprigionan-dole sul sensore”. A promuovere le opere di questi artisti ci pensano poi associazionieclub: Marisa Betti, Franco Gal-luzzi e Pierluigi Tonti frequenta-no fotoclub locali, Alberto Barulli fa parte dell’associazione “Cen-trale fotografia” mentre Luciano Dolcini ha dato vita, insieme ad Alfredo Venturi, al “Venturi spa-zio all’arte”. è così che le loro foto si sono fatte conoscere, in mostre collettive e personali. Del resto l’emozione del click sta anche nel contemplarne il risultato. IN

30 | IN Magazine

Page 31: IN Magazine Pesaro
Page 32: IN Magazine Pesaro

pavimenti e rivestimenti, superfici continue con ecomaLte aLL’ acqua, rivestimenti in porceLLana artigianaLe, iL cocciopesto, pavimenti in Legno antico, pietre naturaLi, arredamenti, e cucine, reti metaLLiche stirate, bagni e accessori, schiuma d’aLLuminio a ceLLe aperte, panneLLi compositi e tanti aLtri materiaLi per progettare e arredare ogni tipo di ambiente.

via aL mare, 14 - 47842 san giovanni in marignano (rn) - teL. 0541 957697 - www.centrodeLLaceramica.it

i n v i a g g i o d e n t r o L a m a t e r i a

da

vid

eco

nti

des

ign

.it

Page 33: IN Magazine Pesaro

Maurizio Tarsetti, anconetano d’o-rigine, pianista, dal2008reggelesortidelConservatorioRossini, su nomina del Collegio dei Professori. “è un incarico di grande re-sponsabilità, sia considerando il prestigioso retaggio del passato sia perché ‘giocare in casa’ può presentare qualche difficoltà in più. Ma la verifica sul territorio del lavoro svolto è senz’altro una garanzia per l’istituto”.Tarsettihapercorsotutteletappedellasuacarrieranell’ambitodelConservatoriopesarese: “Qui ho studiato negli anni ’70: pur essendo solo un ragazzo, ero consapevole di trovarmi in un luogo ‘sacro’, in una

cattedrale della musica. Ho avuto poi l’opportunità di insegnare nel-lo stesso istituto, dove ho anche ri-coperto l’incarico di vicedirettore. Non è stato un iter programmato ma il risultato di un cammino di crescita, segnato dalla passione per la musica e dal desiderio di contri-buire a migliorare le cose”. IConservatoristannovivendounpe-riododiimportantecambiamento…“Dal 1999 sono divenuti istitu-ti di livello universitario, con un corso di laurea triennale ed uno biennale di tipo specialistico cui si aggiungono i corsi propedeuti-ci. La riforma, che ha comportato un’operazione di adeguamento dei

Una carriera cresciuta nell’ambito del

Conservatorio Rossini quella di Maurizio

Tarsetti, che dal 2008 ricopre il ruolo

di direttore.

testo Maria Rita Tonti - foto Luca Toni

Nel segno della Musica

IN Magazine | 33

Dirigere | Maurizio Tarsetti

Page 34: IN Magazine Pesaro

Nella foto a fianco e in apertura Maurizio Tarsetti, direttore del Conservatorio Rossini.

programmi e dei piani di studio molto complessa, è stata dettata dall’esigenza di equiparare i diplo-mi musicali ai titoli europei, anche se lo standard qualitativo era già molto elevato”.ChecosacaratterizzailConserva-toriopesarese?“Il valore aggiunto è senz’altro la gloriosa tradizione che possiamo vantare. Il nostro è l’unico Con-servatorio in Italia nato dal lasci-to testamentario e per espressa volontà di un grande musicista. Questa eredità, che condividiamo con la Fondazione Rossini, e lo straordinario curriculum storico dell’istituto contribuiscono a fare la differenza. Lo stesso palazzo che ci ospita è un gioiello archi-tettonico e artistico: basti pensare alla suggestiva Sala dei Marmi o

all’Auditorium Pedrotti, utilizzato anche per le messinscene del Ros-sini Opera Festival, con la sua acu-stica eccezionale. è proprio grazie a questo riconosciuto prestigio che di recente siamo stati scelti come partner dalla Fondazione Gioven-tù Musicale d’Italia per la realizza-zione di una stagione concertistica dedicata ai giovani talenti. L’atti-vità didattica, collocata in questo

contesto culturale di indubbia valenza, richiama studenti, anche dall’estero, che scelgono Pesaro per perfezionare la propria pre-parazione. Se attraverso l’Erasmus viene favorito lo scambio con istitu-ti europei, nell’ambito del proget-to Turandot è stata siglata un’inte-sa con la Cina, da dove provengono molte richieste di collaborazione, mentre è in via di definizione un accordo con l’Australia”.Qualèattualmentel’offertadidat-ticaeformativadelConservatorioRossini?“Con i suoi centoquaranta docenti, l’istituto offre una gamma d’inse-gnamenti molto ampia. La Scuola di Canto gode di una fama inter-nazionale: quest’anno le richieste d’iscrizione, molte delle quali arri-vano dall’estero, sono oltre cento. Quello pesarese, inoltre, è il pri-mo Conservatorio in Italia ad aver istituito una cattedra in Fisarmo-nica. Accanto a quelli tradizionali, sono stati creati e potenziati i corsi di musica elettroacustica, con un laboratorio elettronico per la mu-sica sperimentale all’avanguardia nel settore, di musica jazz, nelle sue varie articolazioni, ed il dipar-timento di musica antica”. IN

Concerti e opere

Il Conservatorio Rossini vanta una qualificata produzione artistica grazie a realtà come il Coro Gregoriano e le varie tipologie di orchestre (Sinfonica, di Fiati, di Sassofoni, Junior e Jazz), alle manifestazioni annuali fra cui la messa solenne “Cum Cantu Gregoriano”, i Concerti per la Festa del Lavoro e per la Festa della Repubblica, le celebrazioni per la ricorrenza di Santa Cecilia, patrona della musica. A queste si aggiungerà prossimamente, in collaborazione con i Conservatori di Cesena e Ferrara, l’allestimento di alcune opere liriche: la prima sarà “Falstaff” di Giuseppe Verdi, con cui, dopo decenni, tornerà a Pesaro una produzione operistica non rossiniana.

34 | IN Magazine

Page 35: IN Magazine Pesaro
Page 36: IN Magazine Pesaro

36 | IN Magazine

Visitare | Frontino

Page 37: IN Magazine Pesaro

A Frontino non si capita, né si passa per caso. Ci si deve “anda-re”, magari con l’aiuto di un buon navigatore. Il paese è arroccatosuunosperonedalqualedominalavalledelMutino, alle spalle ha il monte Carpegna e, di fronte, i “sassi” di Simone e Simoncello.Sulterritoriodelcomunecisonoappena 300 abitanti, uno più unomeno; gente che ama la quiete, che rispetta la natura e, dei ro-magnoli, ha la simpatia e il gusto dell’ospitalità.Per i Romani era Castrum frontini e, come tale, è ricordato nel 1209 in un documento di Ottone IV. Ha subìto poi le vicissitudini del-la sua storia iniziata come feudo dei Brancaleoni di Casteldurante, poi dei Della Fagiola, per tornare alla Santa Sede per volere (!) dei cittadini, che giurarono fedeltà al cardinale Albornoz. Strategico

fu nella lunga lotta tra i Malatesti di Rimini, i Medici di Firenze e i Montefeltro, cui rimase sempre fedele, prima ad Antonio poi a Fe-derico, Urbini Dux, che apprezzerà Frontino specialmente dopo che Giovanni dalle Bande Nere dovet-te rinunciare all’assedio, contra-stato e vinto dai frontinesi guidati da capitan Vandini.Ilpaeseèoggiuntranquillocastel-lo,nelqualeognunadelleSignoriehalasciatol’improntad’unaeredi-tàdistoriaeopered’arte.Arrivando sulle strade e le piazze col fondo dei ciottoli del Mutino par d’essere in un salotto dove le piccole case espongono fiori alle finestre; tutto è tirato a lucido e le torri e la cinta muraria testimonia-no di un castello battagliero, senti-nella del Montefeltro. Colpisce il silenzio nell’aria leggera e le gran-di querce portano in una realtà

Storia, arte e natura: Frontino si affaccia sulla valle quasi come un salotto all’aria aperta, immerso nel silenzio e nell’eleganza delle sue antiche vestigia.

testo Ettore Franca - foto Leo Mattioli

Uno scrigno sullo Sperone

IN Magazine | 37

Page 38: IN Magazine Pesaro

“diversa”, che rinfranca lo spirito.Storia, arte e panorami sono un insieme di natura e di cose da vedere: Frontino vanta un note-vole patrimonio culturale, sco-nosciuto da molti ma quasi tutto restaurato dall’amministrazione comunale retta, con la breve in-terruzione come vice, da AntonioMariani, scomparso da poco ma sindaco per antonomasia per ol-tre 40 anni, spesi nel valorizzare il “suo” territorio, in una delle più belle zone d’Italia, spesso location di films. Nella bella stagione offre la serenità di passeggiate tra la lussureggiante natura; d’inverno gode anche della vicinanza agli impianti sciistici del Carpegna. E sempre propone escursioni cul-turali in un lembo di terra denso di pievi, di conventi e di castelli.Attenta è stata la trasformazione degli edifici storici, convertiti in residenze o in strutture turisti-che come palazzoVandinidelXVsecolo, anticamente collegato da un camminamento-galleria al mulino d’acqua trecentesco, ora museo del pane, ma per secoli impianto di grande importanza sociale, nel quale le comunità anche “estere” venivano a maci-nare le biade. Oggi il palazzo è un ristorante e un elegante alber-go. In paese spicca la chiesadeiSanti Pietro e Paolo, con la paladell’urbinate Antonio Cimatori(1550-1623)detto“Visaccio”: nella “Madonna col Bambino e Santi” ha voluto ritrarre il “duchino”, lo sfortunato Federico Ubaldo Della Rovere, unico e ultimo erede, che morirà a 17 anni concludendo la

A fianco, il convento di Montefiorentino. Sotto, la fontana dedicata al Maestro elementare. In apertura, una visione panoramica del paese arroccato che si affaccia sulla valle del Mutino.

38 | IN Magazine

Page 39: IN Magazine Pesaro

dinastia roveresca sul ducato, ri-assorbito nello Stato Pontificio fino all’Unità d’Italia. Fuori pae-se, nel silenzio di querce secolari, è l’antico monasterodiSanGiro-lamo. Gioiello del Montefeltro, è stato restaurato dalla Sovrinten-denza e oggi accoglie viaggiatori e turisti che cercano una vacanza

lontana dalla vita di tutti i giorni.A pochi minuti, sulla SP 99 c’è il grande complesso monumentaledi Montefiorentino, un convento del XIII secolo al cui interno i conti Oliva hanno voluto uno spacco del Rinascimento urbi-nate nella loro cappella che, oltre ai monumenti funerari e i

preziosi inginocchiatoi comitali, contiene un’opera fra le più im-portanti di Giovanni Santi, pa-dre di Raffaello, nella quale ha ritratto il figlio giovanetto nelle sembianze di un angelo.Unica in Italia è poi la fontana dedicata “al Maestro elementa-re”,realizzatadaFrancoAssetto

che, assieme ad altre opere donate al Comune, è presente nel museo del paese. Fondato dall’illustre Carlo Bo, che ha scelto Frontino per il PremioNazionalediCultura‘Frontino-Montefeltro’, ogni anno qui si celebra l’ormai consolidata manifestazione letteraria, giunta alla 31esima edizione. IN

A fianco, una stradina del centro di Frontino.

Premio Nazionale di Cultura

Page 40: IN Magazine Pesaro

IN Magazine | Special ADV

L’auto regale per antonomasia? La nuova Range Rover. Giunti alla quarta generazione dell’esclusiva gamma Range Rover, il nuovo modello, interamente riprogettato, possente e sinuoso al tempo stesso, custodisce in sé un esprit innovativo e un design di-venuto imprescindibile icona, già più di 40 anni fa col lancio del modello originale, che cambiò per sempre l’universo automobilistico.Primo SUV al mondo con una scocca leggera, inte-

ramente in alluminio (ben 420 chili in meno che ri-ducono i consumi e le emissioni di anidride carbo-nica), la nuova Range Rover innalza il livello delle capacità dell’ammiraglia del marchio, con un lusso e una raffinatezza senza pari, prestazioni e guidabili-tà migliorate su ogni terreno e sostanziali progressi nella sostenibilità. Linee eleganti e sobrie connotano la nuova Range Rover attualizzando i distintivi stile-mi del brand. Una vettura che è un vero salotto su

icona di stileAllA concessionAriA Vernocchi di PesAro uno sPumeggiAnte cocktAil PArty

hA PresentAto lA nuoVA rAnge roVer, grAffiAnte modello di quArtA generAzione.

quattro ruote, dagli eleganti interni in legno. Attra-verso uno specifico programma, “autobiography”, è possibile personalizzare interno ed esterno del SUV, creando così un vero e proprio unicum. L’auto della Regina d’Inghilterra quasi non necessita di presenta-zioni, scelta per la caccia alla volpe per merito delle sue molteplici doti, la si può immaginare inoltrarsi elegantemente per verdi brughiere così come nella City, tra impeccabili Sir o spavaldi broker, e perché no su avventurosi percorsi mai battuti prima d’ora, poiché grazie al nuovo sistema Land Rover Terrain Re-sponse® le prestazioni del SUV si adattano ancora meglio ad ogni terreno. Oltre ad essere unico concessionario di zona Land Ro-

ver, da marzo 2012, il gruppo Vernocchi Spa raddoppia divenendo anche concessionario Jaguar. L’otto mar-zo, presso il rinnovato Salone della Concessionaria Vernocchi Spa di Pesaro, è stato presentato a clienti, amici e opinion leader il nuovo modello Range Rover. Per festeggiare l’evento si è tenuto nello showroom Vernocchi uno spumeggiante cocktail party con dj set, durante il quale gli invitati hanno avuto l’occasio-ne di provare direttamente “on the road” l’elegante Range Rover, imperdibile per i sentieri della Riviera.

Nuova RaNge RoveR

Concessionaria Land Rover per Rimini, Rep. di San Marino e PesaroStrada della Romagna 155, Pesaro

Tel. 0721.270288 - www.vernocchi.com

Una linea elegante e prestazioni al top per l’auto ammiraglia del marchio.

Page 41: IN Magazine Pesaro

IN Magazine | Special ADV

L’auto regale per antonomasia? La nuova Range Rover. Giunti alla quarta generazione dell’esclusiva gamma Range Rover, il nuovo modello, interamente riprogettato, possente e sinuoso al tempo stesso, custodisce in sé un esprit innovativo e un design di-venuto imprescindibile icona, già più di 40 anni fa col lancio del modello originale, che cambiò per sempre l’universo automobilistico.Primo SUV al mondo con una scocca leggera, inte-

ramente in alluminio (ben 420 chili in meno che ri-ducono i consumi e le emissioni di anidride carbo-nica), la nuova Range Rover innalza il livello delle capacità dell’ammiraglia del marchio, con un lusso e una raffinatezza senza pari, prestazioni e guidabili-tà migliorate su ogni terreno e sostanziali progressi nella sostenibilità. Linee eleganti e sobrie connotano la nuova Range Rover attualizzando i distintivi stile-mi del brand. Una vettura che è un vero salotto su

icona di stileAllA concessionAriA Vernocchi di PesAro uno sPumeggiAnte cocktAil PArty

hA PresentAto lA nuoVA rAnge roVer, grAffiAnte modello di quArtA generAzione.

quattro ruote, dagli eleganti interni in legno. Attra-verso uno specifico programma, “autobiography”, è possibile personalizzare interno ed esterno del SUV, creando così un vero e proprio unicum. L’auto della Regina d’Inghilterra quasi non necessita di presenta-zioni, scelta per la caccia alla volpe per merito delle sue molteplici doti, la si può immaginare inoltrarsi elegantemente per verdi brughiere così come nella City, tra impeccabili Sir o spavaldi broker, e perché no su avventurosi percorsi mai battuti prima d’ora, poiché grazie al nuovo sistema Land Rover Terrain Re-sponse® le prestazioni del SUV si adattano ancora meglio ad ogni terreno. Oltre ad essere unico concessionario di zona Land Ro-

ver, da marzo 2012, il gruppo Vernocchi Spa raddoppia divenendo anche concessionario Jaguar. L’otto mar-zo, presso il rinnovato Salone della Concessionaria Vernocchi Spa di Pesaro, è stato presentato a clienti, amici e opinion leader il nuovo modello Range Rover. Per festeggiare l’evento si è tenuto nello showroom Vernocchi uno spumeggiante cocktail party con dj set, durante il quale gli invitati hanno avuto l’occasio-ne di provare direttamente “on the road” l’elegante Range Rover, imperdibile per i sentieri della Riviera.

Nuova RaNge RoveR

Concessionaria Land Rover per Rimini, Rep. di San Marino e PesaroStrada della Romagna 155, Pesaro

Tel. 0721.270288 - www.vernocchi.com

Una linea elegante e prestazioni al top per l’auto ammiraglia del marchio.

Page 42: IN Magazine Pesaro

Riscoperti con il marchio di “Legumi di San Sisto”,

i ceci e le lenticchie di Frontino sono perfetti

ingredienti per una zuppa tradizionale e innovativa.

Frontino, come il territorio cir-costante, è cucina di confini e in-crocio di culture. è terra di sapori segnati dai luoghi dove, con sem-plicità, i cibi attingono alla tradizio-ne e al sapere fondendo i prodotti con l’etnia montanara. Nascono le tagliatelle ai funghi o ai tartufi, i cappelletti in brodo, tipicamente legati al Natale, i piatti delle carni suine, ovine o della pregiata “Mar-chigiana”, né mancano il coniglio o i pesci d’acqua dolce, fino alle rane e alle lumache. Il resto lo fanno le erbe di campo, i tanti funghi e i legumi, cece e lenticchie su tutti. Da soli, e di gran piacere, sono il panemontanaro,lecresceeicro-stoli da completare coi formaggi - la casciotta di Urbino, di fossa o alle foglie di noce - o con la ricotta o il miele, ma senza farsi sfuggire qualcosa dell’ampia varietà di salu-mi a partire dai blasonati prosciutti di Carpegna e San Leo.Fuori comune, nella vicina San Sisto, Riziero Severi ebbe l’idea di lanciare un Montefeltro “di

qualità” con laprimaMostrami-cologica tutt’ora completata, in ottobre, dall’immancabile “Festa del Fungo”, alla 45esima edizione. Quest’anno è partita la valorizza-zione di certi prodotti della tradi-zione che, quasi dimenticati in Ita-lia, s’importano da Turchia, Egitto e dagli Stati Uniti (!). Così, ecco “riscoperti” il cece e la lenticchia “rossa” in commercio col logo “Le-gumidiSanSisto”. Il lavoro è stato completato da RolandoRamoscelli, ristoratore de “Lacucinadialettale”inSanCostanzo, che l’ha materia-lizzato in piatto tradizionale ed in-novativo insieme: la “Zuppa di San Sisto”, una gustosa minestra di ceci,

lenticchie e funghi, che sa di antico.Chi volesse provare, ecco la ricettaperquattropersone:100 g di ceci ammolati e lessati; 150 g di lenticchie; 1 bel porcino o altri funghi, affettati; 1 costa di se-dano; 1 carota; 1 cipolla; 4 cucchiai d’olio extravergine; sale e pepe.Lessare lenticchie con carota, se-dano e cipolla. Quando cotte, uni-re i funghi già rosolati nell’olio e i ceci lessati a parte. Salare, pepare e cuocere per alcuni minuti.Tolte le verdure, distribuire la minestra portata in tavola nelle fondine affogando pane caserec-cio abbrustolito e, sopra, un filo d’extravergine. IN

testo Ettore Franca - foto Leo Mattioli

Sapori di Montagna

42 | IN Magazine

Gustare | Ceci e lenticchie di Frontino

3 SEDUTE A 69 EUROLA TUA VIA D’USCITA!DIMAGRIMENTO MAYASPA,

NOVITÀ VACUM BALANCE

PESARO via Ponchielli, 79 tel. 0721_416086

FANO via Del Ponte, 66tel. 0721_808045

Page 43: IN Magazine Pesaro

3 SEDUTE A 69 EUROLA TUA VIA D’USCITA!DIMAGRIMENTO MAYASPA,

NOVITÀ VACUM BALANCE

PESARO via Ponchielli, 79 tel. 0721_416086

FANO via Del Ponte, 66tel. 0721_808045

Page 44: IN Magazine Pesaro

Arrivato a Pesaro come il più giovane Prefetto d’Italia, Attilio Visconti interpreta il suo ruolo con grinta e modernità. Intervenendo personalmente in situazioni complesse.

Con i suoi cinquant’anni ancora da compiere il dottor AttilioVisconti, nome e cognome altisonanti, be-neventano di nascita, toscano d’a-dozione e proveniente da Torino, arrivò a Pesaro tirando fuori un biglietto da visita di tutto rispetto: cittadini della provincia di Pesaro e Urbino, ecco a voi ilpiùgiovanePrefetto d’Italia. Vista l’età, per aumentare il tasso di autorità sfog-giava capelli neri, due baffetti da sparviero e un pizzetto che, raccon-ta lui, aveva preso in prestito dal ri-

tratto di Oliver Cromwell ammirato alla National Gallery di Londra. E meno male che non aveva visto il ri-tratto del cardinale Richelieu, che in fatto di baffi e pizzetto, e anche di autorità, non aveva confronti. Da giovane “rampollo” della specie prefettizia mise subito un po’ a soq-quadro gli austeri saloni e il conso-lidato tran-tran, togliendo polvere e ruggine alla sede storica dei suoi predecessori, il Palazzo Ducale di Pesaro. “Ho proiettato all’esterno la figura del prefetto - spiega -, ho

fatto un po’ di marketing per far conoscere meglio un mondo a vol-te chiuso e arroccato, un cambio di passo rispetto a schemi troppo rigidi”. Era il 30 dicembre 2010 e dopo due anni abbondanti di vita pesarese il dottor Visconti è ulte-riormente ringiovanito: capello elegantemente brizzolato, viso ri-pulito da baffi e pizzetto, camicia a quadretti, gemelli ai polsi e foulard al collo, giacca di buon taglio e in-tonata. Scherzando, lui dice che è la spending review, probabilmente è invece quello che lui stesso chia-ma “un percorso di maturazione in una realtà magmatica che ha sfornato una crisi virulenta”. E il dottor Visconti, dimostrando che baffi e pizzetto si sono trasforma-ti in ulteriore voglia di fare e di partecipare, certamente non si è mai tirato indietro, affrontando e intervenendo in prima persona in vicende e situazioni difficili e dure e “intercettando patologie del lavoro e della sicurezza”. Ne dà merito anche al territorio pe-sarese, “ricco di valori e di cultura che gli ha facilitato l’opera”. Sarà un amore lungo? Attilio Visconti è pragmatico come sempre: “Il pre-fetto è uno che dorme sempre con la valigia sotto il letto”. Anche se dorme a Palazzo Ducale. IN

testo Franco Bertini - foto Luca Toni

In rappresentanza dello Stato

44 | IN Magazine

Guidare | Attilio Visconti

Page 45: IN Magazine Pesaro
Page 46: IN Magazine Pesaro

Un amore per il basket cresciuto nel tempo quello di Franco Del

Moro, presidente della Scavolini Banca Marche.

è un incarico onorato col cuore.

“La pallacanestro? Per me è stata come un virus. Quando mi sono avvicinato a questo sport non ho più potuto farne a meno”. A dir-lo è FrancoDelMoro,presidentedella Scavolini banca Marche da circa due anni e mezzo. Non na-sce grande appassionato di basket: come spiega lui stesso, la sua è una passione cresciuta pian pia-no. “Quando ero piccolo giocavo a calcio - dice -. Poi ho iniziato ad avvicinarmi a questa disciplina perché la mia ragazza era una gio-catrice di pallacanestro. Da quel momento non mi sono più allon-tanato dal parquet...”. Tanto da diventare presidentedellasocietà

Vuelle: “Non me lo sarei mai im-maginato, nemmeno nei sogni più lontani. Quando si prospettò il ri-schio concreto che il basket potes-se sparire dalla città di Pesaro mi diedi subito da fare per coinvolge-re il mio amico Sauro Bianchetti per affiancare il marchio Siviglia a quello di Scavolini, così da po-

ter salvare la Vuelle. A quel punto decisero di farmi presidente. Per me è stata un’emozione fortissima; certo sentivo una responsabilità molto grande ma allo stesso tem-po ne ero davvero onorato. A dire il vero - scherza Del Moro - quan-do me lo hanno proposto io ho pensato che fossero dei pazzi. E

testo Alice Muri - foto Luca Toni

Passione Biancorossa

46 | IN Magazine

Presiedere | Franco Del Moro

Page 47: IN Magazine Pesaro

invece la fiducia è stata riconfermata anche quest’anno”. Il presidente della Vuelle racconta poi ilmomentopiùemozionantepassatoallaguidadellasocietà: “è legato al grande gruppo che abbiamo avuto con noi lo scorso anno. Molti dicono che l’episodio più bello dell’annata 2011/2012 è la semifinale scudetto giocata con Milano. Per me, invece, è stata gara5alPianella,aCantù. Espu-gnare quel campo e conquistarsi la semifinale è stata un’emozione unica. A pensarci ancora adesso mi vengo-no i brividi”. Un giocatore in particolare di quel grande gruppo di atleti è nel cuore di Franco Del Moro: DanielHackett. “Non posso descrivere a parole il legame che ci unisce - spiega -. Daniel è un ragazzo che ho visto giocare fin da piccolo e ho potuto accompagnarlo nella sua cre-scita come atleta e come uomo. è un ragazzo dotato di grandi virtù umane: etica sul lavoro, giusta ambizione, massimo impegno. Un professionista vero”. IN

Profondamente comodo, tutto naturale

materassi reti e letti

Via Respighi, 41/43 - 47841 Cattolica (RN)Tel. 0541 951117

www.culturadeldormire.com - [email protected]

Il secondo volume delle “52 domenIche In Romagna” Un nuovo viaggio in un territorio che non smette di stupire

Per ordini e informazioni: Tel . 0543.798463 Fax 0543.774044 | [email protected] | www.inmagazine.it

Page 48: IN Magazine Pesaro

Assessore allo Sport e allenatore, Enzo Belloni vive la passione per il basket intensamente, raccogliendo successi con i giovani sotto canestro.

Può dire di aver contribuito alla prestigiosa carriera cestistica di campioni come Daniel Hackett e Andrea Cinciarini, e di aver inse-gnato a centinaia di giovani i va-lori di uno sport come il basket, dove chi vince non è mai il singo-lo ma l’insieme. Enzobelloni,nona caso assessore comunale alloSport,èunadellefiguredispiccodelmondodellapallacanestrogio-vanilepesarese. “Ho iniziato ad allenare nel 1981, quindi oltre 30 anni fa e devo dire che lo faccio tuttora con entusiasmo”, spiega Belloni. “Pesaro ha una grandis-sima tradizione per il basket e anche nel settore giovanile c’è un grande fermento. Questo spesso accade perché nelle famiglie i ra-

gazzini hanno sempre un nonno, un babbo o uno zio che hanno giocato. Noi abbiamo una grande tradizione per quanto riguarda i giocatori in erba, ne abbiamo fatti emergere tanti ed abbiamo una scuola vincente anche dal punto di vista tecnico. Tanti allenatori, infatti, provengono da Pesaro”. Poi parla dei valori che la pallaca-nestro trasmette ai giovani: “An-che le sconfitte possono aiutare a crescere”, dice. “è come nella vita, in cui potrai trovare sempre uno più forte di te, ma con una sana competizione potrai anche arri-vare a vincere”. L’assessore allo Sport parla poi della sua carriera: “Nel settore giovanile della Sca-volini, in cui sono allenatore da

circa 20 anni, ho avuto delle gran-dissime soddisfazioni con tre scu-detti conquistati con i ragazzi dai 14 ai 16 anni. Permeallenareèunagrandepassioneenonlovedocomeunlavoro: mi diverto tanto e se mi chiedessero di fare una scelta obbligata tra fare l’assesso-re o allenare, io sceglierei la se-conda”. Belloni conclude con una parentesi della sua carriera che l’ha portato ad allenare a Marot-ta: “Quando ho iniziato lì, c’erano 17 ragazzi e in poco tempo siamo riusciti a portarli a 170. Tra questi c’era anche un personaggio che sa-rebbe diventato un volto assai noto nel mondo del basket pesarese: il presidente della Scavolini Banca Marche, Franco Del Moro”. IN

testo Alice Muri - foto Leo Mattioli

Il signore del Parquet

48 | IN Magazine

Allenare | Enzo Belloni

Page 49: IN Magazine Pesaro

La scommessa è stata lanciata: urbinocapitaleeuropeadellacul-tura2019. Dopo le cerimonie lo-cali, anche la consacrazione alla Borsa internazionale del Turismo di Milano. In palio un milione e mezzo di euro, un anno vissuto alla ribalta e un salto di qualità per l’intera comunità regionale. L’ostacolo restano i 21 avversari in corsa, ma soprattutto la richie-sta di mettere in campo straor-dinarie capacità progettuali che sappiano coinvolgere risorse, in-telligenze e professionalità locali, università compresa. Perché capitale europea dellaculturanonsidiventainnomedelgloriosopassatomagraziealfutu-rochesièingradodiprogettare. Dunque il Rinascimento, i duchi, Raffaello, le bellezze della storia

e della natura non riusciranno a garantire il successo perchè sarà necessario realizzare un’offerta di proposte, strumenti e strutture tutta da inventare. Una città non viene investita di tale ruolo uni-camente per ciò che ha fatto ma soprattutto per il programma di eventi culturali che propone di or-ganizzare nel corso dell’anno di candidatura. Per questo motivo la città deve sfruttare le sue partico-larità, dimostrare una grande cre-atività e realizzare un programma all’avanguardia, che rafforzi l’i-dentità culturale interna della città e dei significati che può assumere per i suoi cittadini. Uno sforzo che la politica dovrà dirigere inventan-dosi uno sguardo ben più ampio di quello al quale è abituata.Al momento tentano la gloriosa

scalata anche Venezia, Brindisi, L’Aquila, Matera, Palermo, Peru-gia e Assisi, Ravenna, Siena, Terni e Torino. Asostegnodiurbinouncomitatopromotore davvero im-portante, presieduto dall’ex mi-nistro della cultura francese Jack Lang e sostenuto da personaggi come Gerhard Schroder ed Um-berto Eco. L’obiettivo è quello di elaborare il programma entro il 2015, quando l’Europa sceglierà tra le candidate, che avranno tre anni di tempo per tenere fede alle promesse.Di Urbino Lang ha detto: “Non solo la storia ma anche il futuro: la culla di una nuova utopia, simbo-lo del nuovo Rinascimento euro-peo”. Ora non resta che giocare le carte al meglio, per aggiudicarci la grande posta. IN

La sfida è stata lanciata: Urbino capitale europea

della cultura 2019. A sostegno della

candidatura un comitato promotore importante e lo

slancio di un’intera città.

testo Silvia Sinibaldi - foto Leo Mattioli

La culla del Futuro

IN Magazine | 49

Promuovere | Urbino capitale della cultura

Page 50: IN Magazine Pesaro

Nasce l’associazione “Melampo – Amici della

Poesia”, a sostegno della rassegna estiva

“L’angolo della poesia”. Articolata quest’anno in sei serate, dedicata

ciascuna ad un autore.

Pesaro città della poesia. Il regi-sta Peppino Saponara da due anni l’ha scelta per la sua rassegna estiva di incontri “L’angolo della poesia”, iniziativa che ha subito ri-scosso interesse e partecipazione crescenti da parte dei pesaresi e non solo. In attesa di scoprire le novità della terza edizione, ospita-ta dal 4 luglio all’8 agosto sempre nel cortile di Palazzo Ricci a Pesa-ro, è stata costituita, all’inizio di febbraio, l’associazioneculturale“Melampo - Amici della Poesia”. Quattro i soci fondatori: Walter Stafoggia (presidente); Giuseppe “Peppino” Saponara (vice presi-dente e direttore artistico della rassegna “L’angolo della poesia”); Valter Colonesi (tesoriere e segre-tario), e Luca Bartolucci.“è un omaggio a Pesaro, un regalo alla città e ai suoi abitanti”, pre-cisa l’ideatore PeppinoSaponara, regista e autore. “Un segno di ri-conoscenza verso la città che mi

ha accolto e per l’enorme successo che hanno avuto le varie edizioni della rassegna poetica. Così mi è venuta l’idea di costituire un’as-sociazione cittadina, improntata a trasparenza e correttezza. L’in-coraggiamento dei pesaresi - ri-badisce il regista - per me è stato fondamentale, perciò l’ho voluta far nascere a Pesaro, nonostante abbia avuto richieste da parte di altre città per spostare altrove la rassegna e a condizioni molto più agevoli”. “L’edizione 2013 della rassegna - anticipa Saponara - sarà articolata in sei serate, ciascuna dedicata ad un decennio e rap-presentata da un poeta simbolo di quell’epoca: Edoardo Sanguine-ti per i ‘50, Cristina Campo per i ‘60, Tonino Guerra per i ‘70, Da-vid Maria Turoldo per i ‘80, Dario Bellezza per i ‘90, Luigi Di Ruscio per gli anni 2000”. “Ho aderito al progetto dell’asso-ciazione - racconta il presidente

WalterStafoggia - perché avevo già visto nascere la rassegna “L’angola della poesia” a cui avevo collabora-to come supporto organizzativo e ad un certo punto, visto il successo riscontrato, si è sentito il bisogno di operare in maniera più strutturata. Partiamo con un budget ridottissi-mo, alcune migliaia di euro conces-si da Comune e Provincia”. IN

testo Benedetta Andreoli - foto Leo Mattioli

L’estate in Versi

Omaggio a Zavoli

La terza edizione de “L’angolo della poesia” prevede anche un omaggio a Sergio Zavoli, per i suoi 90 anni. “Il giornalista – spiega Saponara - non potrà essere con noi a Pesaro, ma proietteremo filmati storici che lo riguardano, grazie anche a Giovanni Minoli che metterà a disposizione strutture de ‘La storia siamo noi’ per poter fare il montaggio dei documentari. La rassegna è l’evento clou dell’associazione, ma siamo disponibili anche a valutare proposte di scuole e giovani”. giuseppepeppinosaponara.com

50 | IN Magazine

Scrivere | L’angolo della poesia

Page 51: IN Magazine Pesaro
Page 52: IN Magazine Pesaro