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In questo documento troverete la traduzione, fatta dall'inglese, del "trattato" originale di Tom Bearden sui dispositivi free-energy

In generale è una traduzione un po’ “grezza” ma i punti salienti sono stati riportati in maniera più accurata. (parti in rosso, o in grassetto).

Coloro che sono interessati all’argomento troveranno di preziosa utilità anche altre due

traduzioni reperibili in rete: in “Il Mondo della Free Energy” di Peter Lindemann, è presente una distinzione dei vari dispositivi free energy; mentre in un libro sempre a cura del Dott in Scienze

Peter Lindemann intitolato “The Free Energy Secrets of Cold Electricity” vi sono gli stessi concetti generali sul funzionamento dei dispositivi free energy qui presentati, nonché ulteriori informazioni che, unite a quelle che state per leggere, mi auguro vi permetteranno di avere un

quadro molto più chiaro della situazione (per chi ha umiltà e interesse nel voler apprendere senza pregiudizi alcuni).

La Traduzione del libro è stata revisionata (da una già esistente) ad agosto 2006 con la successiva aggiunta dei due documenti da un interessato.

IL SEGRETO FINALE DELL’ ENERGIA GRATUITA

© IL 1993 T. E. Bearden

A.D.A.S.

P.O. Box 1472

Huntsville, AL 35807

9 febbraio 1993 (leggermente revisionato il 23 marzo 1993)

Prefazione

Questo documento contiene il reale segreto per attingere l'energia dal vuoto molto semplicemente, utilizzando quasi qualsiasi sorgente di potenziale (generatore, batteria, un dispositivo elettrostatico, il dispositivo elettrostatico svizzero -la Testatika-, un filo teso dalla terra alla ionosfera con potenziale di 250 V/m, ecc). L'obiettivo è per il lettore moderatamente tecnico di capire come costruire e comprendere non solo un singolo dispositivo, ma anche centinaia di vari generi di essi. Sebbene sia abbastanza semplice, il solo "principio magico" contenuto in questo documento mi ha richiesto circa 30 anni per scoprirlo.

Le precise definizioni necessarie per capire la logica dell’energia libera sono qui presenti. Sono incluse anche alcune pseudo equazioni molto semplici per capire il processo. Non sottovalutate queste semplici pseudo equazioni -esse sono necessarie alla descrizione.

Inoltre, c’è stato poco o nessun tempo "per vestire" il documento. Esso è steso semplicemente e molto informalmente, per far capire i punti necessari.

Quasi tutto quello che di fondamentale ci è stato insegnato sulla energia EM è errato o incompleto. Anche la definizione di energia nella fisica è errata! Permettetemi di riassumere alcune delle cose che sono errate nel Modello Classico Elettromagnetico (CEM) come segue:

Il CEM utilizza ancora un modello basato su un etere materiale. Benché l'esperimento Michelson-Morley distrusse l'ipotesi di etere materiale nel 1887, il modello classico EM non è stato mai corretto. Non contiene nessuna definizione di carica e nessuna definizione di potenziale. In molti casi, gli algoritmi per calcolare una grandezza sono evidenziati ed erroneamente proposti come "definizioni". Il CEM descrive ancora i campi di forza come le cause di tutti i fenomeni EM; è risaputo dal

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1959 che le forze sono effetti e non cause, che campi di forza EM esistono solo in e sulle particelle caricate di massa nel sistema fisico e che i potenziali sono le cause primarie dei fenomeni EM. La mancanza di definizioni definitive di massa e forza nella meccanica riporta dentro la teoria EM; non c'è alcuna definizione adeguata di forza EM o di massa EM. La grandezza della carica elettrica su un elettrone non è quantizzata. Invece, è discretizzata, essendo una funzione della grandezza della variazione del Flusso Photonico Virtuale (VPF) tra il vuoto e la particella carica (NdT Notare che il traduttore ha reso Virtual con Virtuale per far corrispondere l’acronimo, ma Virtual potrebbe anche intendere REALE). Quando la particella carica è messa in un potenziale che è diverso da quello ambientale, allora la grandezza del VPF, e perciò la grandezza della carica elettrica dell’elettrone, si altera. L'ipotesi del CEM di un "vuoto vuoto" è smentita totalmente dalla moderna meccanica dei quanti. Il concetto del CEM che i campi di forza EM e le onde di campo di forza esistono nel vuoto è totalmente falso. Esistono solo i potenziali e i gradienti di potenziale nel vuoto. Le onde EM nel vuoto non sono onde di campo di forza come prevede il CEM; esse, invece, sono oscillazioni di potenziali e di gradienti di potenziali. I potenziali hanno una struttura bidirezionale EM di onde-in-coppia, dove le coppie di onde bidirezionali sono bloccate in fase in una serie armonica. In ogni coppia di onde, fotoni e antifotoni si uniscono e si separano continuamente (nella rotazione-2 gravitoni). È qui che la gravitazione e l’elettromagnetismo si unificano. La nozione del CEM che le singolari forze EM esistono sia nella materia che nel vuoto è falsa; la terza legge di Newton richiede che tutte le forze esistano in coppie oppositive. Non una sola delle equazioni che vengono universalmente insegnate come "le equazioni di Maxwell" sono mai apparse in qualsiasi libro o documento di James Clerk Maxwell; esse, invece, sono le equazioni di Oliver Heaviside. La teoria effettiva di Maxwell è stata scritta in quaternioni, che è un sistema matematico completo.

La versione vettoriale di Heaviside/Gibbs :

(1) ha una topologia inferiore,

(2) non è un sistema matematico completo, e

(3) in effetti cattura solo un sottoinsieme della reale teoria di Maxwell.

La teoria dei tensori non riesce a ritrovare quello che è stato perso (a causa di questa approssimazione, NdT)

Ci sono ancora altri errori nel CEM, ma questi dovrebbero essere sufficienti per fare il punto: La teoria classica dell’elettromagnetismo ne è seriamente danneggiata, con fondamenta arcaiche, crivellata da errori e dovrebbe essere rifatta completamente. Fino a quando questo rinnovamento del CEM non è compiuto, il modello attuale blocca solidamente energia libera, antigravità, una teoria fisica del campo unificato e una teoria unificata dell’interazione fra mente e materia.

Un secondo documento di quest’anno fornirà i dettagli sul meccanismo esatto che produce a lunga scadenza il cancro e la leucemia e il meccanismo esatto al 100% per la cura essenzialmente di tumori terminali in animali di laboratorio, dimostrato dal gruppo Priore in Francia nei tardi anni '60 e negli iniziali anni '70. Lo stesso meccanismo può essere utilizzato per curare l’AIDS.

In tutto il mondo, il genere umano soffre. Nelle popolazioni povere del mondo, la morte prematura è la norma, così come è frequente la carestia. Un terzo della razza umana va a letto affamato ogni notte. La carenza di proteine nei bambini è comune. Un terzo della razza umana è infettata dai parassiti. Molte altre malattie devastano le persone povere in modo assai diffuso nel mondo. Essi hanno poca o nessuna

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industria. Essi non hanno disponibilità di abbondante energia elettrica. Essi hanno poca istruzione e poche conoscenze moderne. Essi hanno poco o nessun trattamento medico. In breve, essi nascono senza speranza; vivono in miseria, nel sudiciume, nella malattia e povertà e senza dignità.

Nel frattempo le fabbriche, le città e le enclavi dei mondi "sviluppati e in via di sviluppo" eruttano fumi, perdite di sostanze inquinanti tossiche e pericolose. Essi vomitano anche armamenti che per una causa o per un’altra vengono utilizzati per armare le nazioni più povere, per autodistruggersi e distruggere i loro vicini già poveri. Guerra, terrore, banditismo, dispotismo e tutti e quattro i cavalieri dell'Apocalisse sono già sguinzagliati effettivamente sulla terra.

Dobbiamo semplicemente fare meglio di questo. E noi possiamo fare meglio! Ma per fare meglio, dobbiamo rendere disponibile ciò che è basilare per le nazioni povere, facilmente ed economicamente. Primarie tra le loro necessità sono l'energia e il trattamento medico. Dati quelli, le popolazioni possono essere stabilizzate, le persone educate, iniziate allo sviluppo e il tenore di vita viene drasticamente elevato.

Questo è l'obiettivo immediato. In questo documento, elargisco liberamente quello che mi ha richiesto 30 ardui anni della mia vita per scoprirlo. Fra breve dettaglieremo anche la nuova metodologia per una nuova scienza terapeutica, per curare auspicabilmente le malattie che devastano l'umanità.

Dio volendo, questo documento ispirerà mille o anche diecimila scienziati e tecnici per sviluppare dispositivi di energia overunity. In tal caso, fra breve potremo sbarazzarci dalla nostra biosfera degli scarichi delle automobili e di quelli nocivi delle fabbriche, scorie nucleari radioattive e massicce macchie di olio. Possiamo rimuovere molte delle sostanze inquinanti della combustione di idrocarburi dall'aria, interrompere la pioggia acida e la distruzione delle nostre foreste e interrompere la presenza stabile di monossido di carbonio nella nostra aria. E se ciò tende effettivamente verso un effetto "Serra", allora noi possiamo fermare anche quell'effetto.

Il Creatore ci ha dato da sempre l’energia elettrica libera generosamente, dovunque, facilmente, prontamente ed in modo semplice. È stata solo la nostra cecità e la nostra follia che ci hanno impedito di vedere e utilizzare questa abbondanza di energia libera.

Così qui c'è il segreto finale dell’energia elettrica abbondante e libera. Per favore utilizzate bene la conoscenza e fate in modo che i suoi vantaggi vadano anche a quei poveri che ne hanno bisogno così disperatamente. Ricordate l'adagio, " Poichè lo avete fatto a questi alcuni piccoli…"

Questo è per quei piccoli alcuni. Siete i nostri fratelli e le nostre sorelle. Vogliamo che viviate. E noi vogliamo che abbiate una qualità migliore di vita, non solo nuda esistenza. Ci preoccupiamo.

Tom Bearden

9 febbraio 1993

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IL SEGRETO FINALE DELL’ ENERGIA LIBERA

© T. E. Bearden 1993

Alcune definizioni

Il vuoto meccanico quantistico: Prima abbiamo bisogno di alcune definizioni. Partiamo dall’assimilare il vuoto meccanico quantistico. Il –vuoto- "spazio-tempo” è riempito di un flusso incredibilmente intenso di particelle virtuali (reali). È come un sistema in sovrappressione, non un vuoto. Ci interesseremo solo al fantastico flusso di fotoni –virtuali-, poi discuteremo di elettromagnetismo.

Energia e potenziale: L'energia è una qualunque ordinante (che ordina; o disposizione), o statico o dinamico, nel flusso di particella virtuale del vuoto. Energia EM è una qualunque ordinante, o statico o dinamico, nel flusso virtuale photon (VPF) del vuoto. Cioè, per un particolare genere di energia di “campo", scegliamo semplicemente la cosiddetta particella quantica di quel campo e consideriamo solo quel genere di flusso di particella virtuale.

Il potenziale è un qualunque ordinante, o statico o dinamico, nel flusso di particella virtuale del vuoto. Hey! Quella è esattamente la stessa definizione per l’energia. Del tutto corretto. L'energia e il potenziale sono identicamente gli stessi. Nessuno è definito attualmente correttamente nella fisica.

L'energia è definita normalmente come "Energia è la capacità di fare a lavoro". Quello è totalmente falso. L'energia ha la capacità di fare lavoro, perché il lavoro è definito opportunamente come dissipazione (che mette in disordine; che disperde) di energia (ordine). Ne consegue che la dispersione di energia è lavoro. Quella non è energia! Cioè, l'energia non è definibile come la propria dispersione!

Guardatelo in questo modo: Un uomo ha la capacità di prendere pesce. Quello è vero, ma non è una definizione, poiché una definizione deve in qualche senso essere un'identità. Non potete dire che un uomo è la capacità di prendere pesce! Quella può essere una definizione sottomessa, va bene, ma è falso. Allo stesso modo, l'energia ha la capacità di fare lavoro; quello è uno dei suoi attributi. Ma l'energia E’ l'ordinante nel VPF (da ora in avanti ci riferiamo principalmente solo all’EM).

Potenziali Scalari e di Vettore: Il potenziale scalare è qualsiasi scarica statica (in riferimento all'osservatore esterno) che ordina nel VPF del vuoto. Il potenziale di vettore è qualsiasi dinamica (in riferimento all'osservatore esterno) che ordina nel VPF del vuoto. Saremo interessati al potenziale scalare elettrostatico. Cosicché esso è una scarica statica che ordina –un modello stazionario-- nel VPF del vuoto, proprio come un vortice è un ordinante stazionario (modulo, apparenza) nel flusso che scorre di un fiume.

Il potenziale scalare ha una struttura interna

La struttura del potenziale scalare: Secondo prove rigorose di Whittaker2 e di Ziolkowski3 qualsiasi potenziale scalare può essere scomposto matematicamente in una serie armonica di coppie di onde bidirezionali. La Figura 1 visualizza questa struttura Whittaker/Ziolkowski (WZ). In ogni coppia, l'onda forward-time va in una direzione e la sua onda replica (time-reversed) di fase coniugata (phase coniugate replica) va nell'altra. Secondo il cosiddetto teorema di correzione di distorsione4 di ottiche di fase coniugata non lineare, questa onda PCR deve precisamente sovrapporsi spazialmente con la sua onda associata nel formare la coppia. Le due onde sono spazialmente in fase, ma 180 gradi fuori fase nel

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tempo. L'onda è fatta di fotoni e l’antionda–onda contraria- (onda PCR) è fatta di antifotoni. Ne segue che, dato che onda e antionda si passano attraverso l'un l'altra, il fotone e l'antifotone si uniscono e si separano l'un l'altro, perché l'antifotone è un fotone PCR, e i PCR precisamente si sovrappongono spazialmente con i loro associati. Un fotone o un antifotone ha caratteristiche di onda, perché ha una frequenza; se gli aspetti dell’onda sono perfettamente ordinati e perfettamente correlati, ecco allora gli aspetti della particella del fotone.

Un potenziale è un'ordine attraverso l'universo: Cosicché abbiamo – sbalorditivamente—un perfetto VPF interno ordinante insito nel potenziale scalare elettrostatico! Abbiamo anche perfette onda/antionda ordinanti insiti là dentro. Quando raccogliete un semplice insieme di cariche su una piccola palla o in una zona, il potenziale scalare EM da quell'insieme di cariche si estende attraverso l'universo. In esso avete una serie armonica infinita di onde EM phase-locked time-forward che escono dalle cariche verso tutti i punti distanti dell'intero universo. E avete una serie armonica infinita di onde EM phase-locked time-reversed che vengono da tutti i punti dell'universo, indietro alle "cariche raccolte" nella sorgente.

Un potenziale è un fiume di energia: Il punto è che hai determinato un fiume di energia potente e nascosto, a 2 vie, tra quella raccolta di cariche e ogni altro punto nell'universo. C'è energia infinita in ognuna di quelle onde e antionda insite. Ma in una regione circoscritta, la densità di energia in ogni onda è limitata. Poiché in circuiti limitati il potenziale interagisce con un insieme circoscritto di massa, saremo interessati alla densità di energia locale (joules/coulomb) del potenziale.

Ma dimentica il mito convenzionale della visualizzazione del potenziale come un qualcosa che spinge una unità di carica dall'infinito "contro il campo di forza" - non c'è nessun campo di forza nel vuoto, così come è ben noto nella meccanica quantistica. Inoltre, la terza legge di newton richiede che tutte le forze si verifichino a coppie -- ogni coppia formata da una forza e dalla sua forza di reazione della 3° legge. Da quel punto di vista solo, nel vuoto non c'è una tal cosa come un campo-forza EM o un'onda di campo forza. Nel vuoto sono presenti solo gradienti di potenziale del vuoto. Nel vuoto, un'onda EM è in effetti un'onda dei gradienti fase bloccati del potenziale scalare elettrostatico e del potenziale scalare magnetostatico. E ogni tale onda di gradiente è accompagnata contemporaneamente dalla sua onda di gradiente coniugata di fase, a causa della terza legge di Newton.

La terza legge di newton richiede che le forze si verifichino a coppie di forze uguali ma contrarie.

Sia onda che antionda coesistono simultaneamente nell’onda EM del vuoto5 Pertanto è contemporaneamente un'onda di potenziale di tensione, non un'onda di campo di forza. Essa è più come un'onda audio elettromagnetica,6 e pertanto è un'onda longitudinale, non un'onda trasversale. Nell'interazione dell'onda EM del vuoto con la materia (la cosiddetta interazione "fotone"), l'onda normalmente interagisce per metà con le parti esterne (gusci) dell’elettrone dell'atomo, dando forze di traslazione, mentre l’antionda per metà interagisce con il nucleo atomico, dando la reazione (di arretramento, contraccolpo) delle forze (onde) della terza legge di Newtonian. L'onda EM nel vuoto è una onda elettrogravitationale.

L'energia è internamente infinita e illimitata: Un potenziale statico, che è identicamente energia di eccesso, è internamente dinamico e infinito. L'energia è internamente infinita e illimitata! Ma ha una densità di energia limitata in una regione limitata di spazio-tempo. Poiché l'energia interagisce con la materia localmente, saremo interessati alla densità di energia locale (joules per coulomb).

Un principio di grande importanza: L'unico modo in cui puoi avere un "pezzo"

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o una quantità limitata di energia da dissipare in un circuito come lavoro è di avere prima una densità di energia locale di un potenziale che interagisce con un collettore di massa limitata locale. Il normale collettore di massa interagente rappresenta gli elettroni liberi (il gas di elettrone libero) nel circuito. Potete avere, per esempio, (joules/coulomb x coulomb); ( joules/grammo x grammi ); (joules/m3 x m3); ecc.

Tensione, Forza, Gradienti Potenziali, Carichi e Lavoro: Guardiamo ora gli aspetti della circuiteria. Essi sono convenzionalmente una confusione. La tensione è definita "essenzialmente" come il "rilasciare potenziale". In altre parole, esso è la dissipazione (mette in disordine) di una "quantità limitata" di gradiente potenziale. Ma l'unico modo in cui puoi ottenere una "quantità limitata" da un’energia infinita/gradiente potenziale è attraverso prima l’interazione della densità di energia di eccesso interna, finita, del gradiente potenziale, con una massa "di collettore" limitata. Per esempio (joules/coulomb disponibili per la raccolta) x ( coulombs che si raccolgono ) = joules di eccesso raccolti sul coulombs interagente, disponibile per la dispersione.

In questo modo la tensione è realmente la dispersione di una raccolta limitata di energia di eccesso EM / gradiente potenziale. La dispersione di potenziale o del suo gradiente non è potenziale! Non potete definire a rigor di logica o il potenziale o l’energia così come la propria dispersione!

Utilizziamo attualmente il concetto di "tensione" in due modi completamente contraddittori nella fisica elettrica. Ecco come abbiamo ottenuto la confusione: Prendiamo un gradiente potenziale (che ha una densità di energia locale) e lo “raccogliamo" attraverso alcune masse caricate in una località -- di solito gli elettroni liberi nel gas di elettrone libero nella nostra circuiteria. Cioè, esprimiamo la densità di energia limitata del gradiente potenziale (prima della raccolta sulle cariche) nella regione locale in termini di energia per coulomb. Il gradiente potenziale in effetti è una modifica al potenziale ambientale e pertanto contiene una densità di energia di eccesso (la grandezza può essere o positiva o negativa). Dopo raccogliamo questo potenziale (realmente questa densità di potenziale) su un certo numero di coulombs, che mette piccoli gradienti minuscoli di potenziale attraverso (accoppiati a) ogni elettrone libero. La densità di energia di eccesso locale del gradiente potenziale moltiplicato per la quantità di massa che raccoglie dà la quantità di energia di eccesso raccolta (sulle cariche/coulombs interagenti). Su ogni particella che si raccoglie, quel piccolo gradiente, insieme alla particella di accoppiamento, costituisce una forza minuscola. F non è solo uguale ad ma (caso non relativistico); invece, F ≡ (ma), dove (massa x accelerazione) è considerato come una cosa unitaria e inseparabile. Pertanto quel piccolo elettrone potenzializzato (quella piccola forza EM) si muove intorno al circuito. Nel caricamento (dispersore), il piccolo elettrone potenzializzato (la piccola forza) è sottoposto a scatti e accelerazioni, irradiando così energia (sbucciando il suo gradiente). Poiché questo è fatto in tutte le direzioni nel dispersore (carico), quello si sbarazza del gradiente, riducendo la "piccola forza" (elettrone potenzializzato) a zero perché il piccolo gradiente potenziale è perso a causa dell’irradiamento.

Raccogliere e dissipare energia

Dispersione e Raccolta di Energia: Senza ulteriore confusione, consideriamo la densità di energia locale del potenziale scalare in termini di joules per coulomb. Cioè, in un pezzo specifico di cariche (per es, in circuiti limitati), la quantità di energia riunita da un gradiente potenziale sul numero limitato di cariche che lo ricevono/lo raccolgono, è uguale al numero di joules di energia per coulomb che è nel gradiente potenziale, volte il numero di coulombs che raccoglie (riceve) il

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gradiente potenziale. La corrente è l’attivo (potenzializzato) coulombs per secondo che dissipano i loro gradienti potenziali durante quel secondo. La corrente moltiplicata per il tempo che la corrente fluisce dà il coulombs attivato che ha dissipato la loro attivazione (potentialization) durante quel periodo di flusso. Dissipandosi, coulombs attivato moltiplicato per l'energia di eccesso raccolta per coulomb attivato dà l'energia dissipata (il lavoro o dispersione fatto) nel carico.

Definiamo raccolta come il collegamento di un gradiente potenziale (una sorgente) alle masse caricate in un elemento di un circuito (l'elemento è chiamato il collettore), il quale per un ritardo di tempo limitato non permette ai suoi elettroni liberi potenzializzati di spostarsi come corrente. Nel collettore, durante questo delay questi elettroni bloccati sono "attivati" da gradienti potenziali che si accoppiano a loro.

Tecnicamente, quel delay nel collettore è conosciuto come il tempo di rilassamento,7 nel caso del gas di elettrone libero 8 (in un filo o in un elemento di circuito). Un collettore quindi è un elemento di un circuito che ha un tempo di rilassamento utilizzabile e limitato. Durante quel tempo di rilassamento, gli elettroni bloccati sono potenzializzati senza movimento come corrente; ogni elettrone libero che raccoglie/riceve passa dall’altra parte un piccolo gradiente, ma nessuna corrente fluisce ancora. In altre parole, durante questo tempo di rilassamento limitato (tempo di raccolta), estraiamo potenziale dalla sorgente ma da nessuna corrente. Estraiamo così energia (potenziale), ma nessuna potenza (che è la tensione x amperaggio). Durante il tempo di rilassamento, estraiamo dalla sorgente solo un flusso di VPF, che è rimesso a posto continuamente nella sorgente dallo scambio violento VPF del vuoto con le cariche bipolari della sorgente. Non estraiamo potenza dalla batteria/sorgente durante il tempo di rilassamento, ma estraiamo la densità di energia libera. Quella densità di energia libera, che si accoppia con una quantità limitata di elettroni, ci dà una quantità raccolta limitata di energia. Con questa preparazione, ricominciamo daccapo e portiamo a termine questo in un modo vantaggioso di "energia libera".

Il gas di elettroni. Ci riferiamo al modello convenzionale del gas di elettroni liberi in un filo. 9 Sebbene gli elettroni in questo gas in effetti si spostano secondo le leggi della meccanica quantistica e non secondo le leggi classiche, ci occuperemo semplicemente del caso "in media". Cosicché parleremo degli elettroni e del loro movimento in un senso classico piuttosto che in un senso meccanico quantistico, dato che questo sarà molto ben sufficiente per i nostri scopi.

Quando qualcuno collega un circuito ad una sorgente di gradiente potenziale (dire, ad una batteria), la prima cosa che accade quasi immediatamente è che il gradiente potenziale corre sul filo collegato e si dirige su di esso a quasi la velocità della luce. Come va sul filo, questo gradiente "unisce" gli elettroni liberi nel gas di elettrone libero. Tuttavia, dentro il filo, questi elettroni possono spostarsi giù per il filo affatto difficilmente; essi possono solo "scivolare" ogni tanto, producendo una velocità "di spinta" di una frazione di un cm/sec.10 Sulla superficie le cose sono giusto un pochino differenti. La maggior parte della "corrente" in un filo, così come è ben noto, si sposta lungo la superficie, dandoci l'effetto "pelle". [per questo motivo, molti cavi sono costituiti da fili sottili intrecciati, per fornire più superficie di pelle per cm3 di rame e perciò più capacità di portata di corrente per cm3 di rame].

Quindi, inizialmente, piccoli gradienti di potenziale compaiono su e attraverso ogni elettrone libero, con un singolo piccolo ∇φ su ogni elettrone, e accoppiato ad esso. Il distico di [∇Φ●me ], dove me è la massa dell'elettrone, costituisce uno piccolo ∆Ee. [questo è rigido; il concetto convenzionale EM che un campo E esiste nel vuoto è assurdo ed è ben noto in QM che il campo di forza non osservabile esiste nel vuoto. Come Feynman ha indicato, solo il potenziale per il campo di forza esiste nel

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vuoto,11 non il campo di forza come tale. O come Lindsay e Margenau hanno indicato nel loro Foundations of Physics (Fondamenti di Fisica), non si ha una forza osservabile

tranne quando la massa osservabile è presente.12]. Lo abbiamo detto anche più fortemente: Non solo F = ma, ma F ≡ ma (caso non relativistico).13 Poiché nessuna massa osservabile esiste nel vuoto, allora neanche nessuna F osservabile esiste là.

Forza, Gradienti Abbinati, e Traslazione di elettroni

Gli elettroni uniti a un gradiente potenziale spostano loro stessi. Il punto è, quando attivato da un " gradiente potenziale unito(abbinato)", l'elettrone attivato sposta se stesso fino a quando non perde la sua attivazione (il suo potenziale gradiente unito).

Permettetemi di dirlo nuovamente, in un modo un po’ più dettagliato. Dimenticate il concetto standard che un campo di forza come il campo-E fa in modo che gli elettroni si spostino. Dimenticate anche il concetto secondo cui il campo-E è dato da E = -∇φ. Nelle basi di fisica, si sa che quelle equazioni sono errate per il vuoto. Campi di forza EM sono risaputi (nelle basi della teoria della QM) essere effetti, esistendo solo in e sulle particelle caricate e non esistendo affatto separatamente,14 o nel vuoto.15 Invece di E = -∇φ, nel vuoto l'equazione corretta sarebbe qualcosa come questo: PE = -∇φ. In questo caso, abbiamo specificato correttamente che il gradiente potenziale PE fornisce il potenziale per produrre un campo-E antiparallelo in e su una massa caricata che si sta accoppiando/sta raccogliendo, e la grandezza e la direzione di quel gradiente potenziale sarà data da -∇φ, se e solo se una particella di massa caricata è prima introdotta così che essa si unisca a PE.

A un qualunque ritmo, l’elettrone attivato/potenzializzato sposta se stesso. Il motivo è che esso costituisce una forza. Forza ≡ (massa x accelerazione) (caso non relativistico). Cosicché l’elettrone potenzializzato/attivato accelera continuamente. Tuttavia, gli è impedito di spostarsi facilmente giù per il filo direttamente. Per iniziare a fare quello, essenzialmente deve prima spostarsi verso la “pelle” esterna del conduttore di rame.

Il collettore: Ora consideriamo un elemento di un circuito che abbiamo chiamato collettore. (Potrebbe essere una spirale speciale fatta di materiale speciale, un condensatore con lamine –drogate- (doped) piuttosto che con semplici lamine conduttive o qualsiasi altra di queste cose). L'obiettivo per il collettore è che sia fatto di materiale speciale in modo che possieda un gas di elettroni liberi in cui gli elettroni temporaneamente non siano liberi di spostarsi come corrente elettrica (essi continuano a spostarsi violentemente solo a livello microscopico, ma con una traslazione macroscopica netta essenzialmente nulla) per un tempo finito di ritardo (di rilassamento), durante il quale essi stanno tuttavia per stabilirsi sulla superficie (del conduttore, ndt.) preparandosi a spostarsi come corrente. Durante questo tempo limitato di ritardo (tempo di rilassamento) chiamiamo gli elettroni NNTE (Elettroni con Nessuna Traslazione Netta). Durante questo ritardo "senza corrente", gli elettroni NNTE diventano potenzializzati/attivati dal gradiente di potenziale impresso attraverso il collettore. Cosicché alla fine del tempo NNT, gli elettroni NNTE sono potenzializzati , e ognuno è nella formula [∇φ•me].

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Il Segreto dell’ Energia Libera

Due circuiti / Due cicli : Utilizzeremo due circuiti e due cicli come mostrato nella figura 2:

(1) Collegheremo un collettore ad una sorgente principale di potenziale (a una batteria) per il breve tempo in cui la corrente non fluisce ancora, ma il potenziale agisce ( in altre parole, durante il tempo di rilassamento del collettore, noi permettiamo al VPF di fluire sugli elettroni NNTE del collettore e di potenzializzarli (attivarli), ma non permettiamo ancora agli elettroni stessi di fluire come corrente, ma solo di spostarsi trasversalmente nel circuito e nel collettore ). Questo è il ciclo 1 del processo a 2 cicli : Questa è la raccolta di una specifica quantità di gradiente di potenziale di corrente-libera --energia power-free-- dalla sorgente di potenziale (la batteria) su un collettore. Durante il ciclo/tempo di raccolta, la corrente non agisce e non deve fluire (stiamo descrivendo il caso ideale). Noi “riempiamo di carica” gratuitamente il collettore che diverrà così una batteria/sorgente secondaria.

(2) Alla fine del tempo/ciclo di raccolta (potenzializzazione/attivazione) nel circuito uno, il collettore potenzializzato (la sorgente secondaria ora caricata) viene scollegato bruscamente dal suo collegamento alla sorgente principale di potenziale (la batteria) ed è contemporaneamente e immediatamente commutato su di un circuito chiuso separato a cui è collegato il carico utilizzatore. Questo è importante: Nel ciclo due, il collettore potenzializzato (con la sua quantità limitata di energia EM in eccesso intrappolata) e il carico sono collegati ad un circuito completamente separato e chiuso, senza collegamento alcuno alla sorgente originale di potenziale (in questo caso, alla batteria). Specificatamente, questo circuito "del carico e del collettore potenzializzato" è completamente separato dalla sorgente principale; durante il ciclo due la sorgente principale (la batteria) non è collegata a niente.

In altre parole, tutto quello che abbiamo preso dalla sorgente principale (la

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batteria) è un gradiente di potenziale di corrente-gratis e di campo-di-forza-gratis e niente altro. Per meglio dire, abbiamo preso un "pezzo di gradiente di potenziale" dalla sorgente, niente più. Semplicemente moltiplica la densità di energia locale del gradiente potenziale (la cosiddetta "tensione", che è realmente l'eccesso di joules per coulomb) per il numero di coulombs di carica "attivata" ( che "preleva" questa tensione o questo eccesso joules/coulomb ) nel collettore. Specificatamente, non abbiamo preso nessuna potenza dalla batteria stessa e quindi non abbiamo fatto nessun lavoro interno dentro la batteria e sulla sua resistenza interna, attraverso un "flusso di elettroni a circuito chiuso" nella batteria. Noi non abbiamo permesso un tale flusso.

Invece, utilizziamo il collettore attivato come una batteria secondaria e temporanea. Utilizzeremo questa batteria secondaria in modo convenzionale per alimentare il carico, che scaricherà anche la batteria secondaria (dissiperà la sua energia EM intrappolata). Ma questo non influirà sulla sorgente principale. La sorgente principale non è mai utilizzata per alimentare direttamente il carico. È utilizzata solo come una sorgente infinita di gradiente di potenziale (cioè, come una sorgente infinita di densità di energia).

Il circuito di estrazione di potenza standard

Il circuito convenzionale: Divaghiamo momentaneamente: Nel metodo elettrico standard, la sorgente di potenziale (che è un bipolare) è collegata attraverso il carico. Questo collega sia il carico esterno che la resistenza interna della batteria stessa in serie, come il " carico di circuito totale ". Gli elettroni quindi si versano abbondantemente attraverso il circuito di carico esterno e attraverso la resistenza interna della batteria, dalla polarità " ricca di elettroni " della sorgente fino alla sua polarità opposta " povera di elettroni ". La dispersione di energia nella resistenza della batteria interna sta realmente facendo lavoro per rovesciare la chimica che gestisce la separazione delle cariche della batteria (la bipolarità). In questo modo, la separazione di cariche della sorgente (che è la "porta" che fornisce il gradiente di potenziale/energia) viene distrutta dato che la corrente fluisce e questa a sua volta distrugge la sorgente del gradiente potenziale.

In altre parole, normalmente, noi tecnici, siamo educati a distruggere la bipolarità, che (a sua volta, ndt.) distrugge la sorgente stessa del potenziale! Incredibile come può essere che noi, tecnici e scienziati, siamo stati addestrati ad utilizzare l’energia libera “EM bloccata" fornita per natura attraverso la sorgente, per distruggere la sorgente stessa di energia/potenziale, con lo stesso vigore di quanto essa alimenta il carico esterno! Infatti, i nostri insegnanti semplicemente non hanno mai appreso qualsiasi altro modo per farlo tranne questo modo deliberatamente "autodistruttivo"!

Un'analogia con un mulino ad acqua Immaginate, se volete, un mulino ad acqua che aziona una macinatura, con una chiusa di canale a monte del fiume, che devia dell’acqua dal fiume nella chiusa portando acqua alla ruota quando il canale è aperto. L'acqua deviata fluisce fino al mulino, facendolo ruotare e l'acqua impiegata è restituita al fiume sotto la posizione del mulino. Ora quale sciocco collegherebbe una puleggia sul mulino ad acqua, con una corda che è in esecuzione dalla puleggia alla porta di chiusa, in maniera tale che quando la ruota gira, parte della potenza rotatoria viene utilizzata per chiudere la chiusa e anche il flusso

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d'acqua, interrompendo il mulino ad acqua? Se si facesse questo, quando è stata aperta la porta di chiusa, il mulino ad acqua ruoterebbe solo fino a quando il canale non viene chiuso, interrompendo il flusso d'acqua. Quindi si dovrebbe gravosamente pagare per riaprire la chiusa del canale nuovamente, quindi ancora, e ancora. Ma nessun "tecnico di mulino ad acqua" che si rispetti farebbe una tal cosa impensabile e pazza. Ma questo è esattamente quello che noi ingegneri elettrici, fisici e scienziati siamo stati educati a fare! Non abbiamo alcun tecnico di energia o scienziato di energia; invece, siamo stati tutti tecnici di potenza e scienziati di potenza. Siamo tutti stati killer di sorgente di energia! In questo documento, proveremo a fare meglio e correggere "una delle aberrazioni più notevoli e più inspiegabili della mente scientifica che sia stata mai registrata nella storia", così come Tesla chiamò il convenzionale elettromagnetismo.16 Diventando tecnici di energia, noi dovremo pagare solo la nostra sorgente di energia una volta e quindi potremo estrarre tanta energia da essa quanto desideriamo.

La potenza di caricamento esterna è libera; Solo la potenza nella sorgente costa

C'è qui il segreto magico di potenza elettrica libera: La potenza nel caricamento esterno è assolutamente libera ed è sempre stata free.17 In qualsiasi circuito di carico, l'unica potenza per cui dovete pagare, e avreste mai dovuto pagare, è la potenza che utilizzate non correttamente per uccidere la vostra sorgente principale. L'unica potenza che "costa" più sforzo/dollari è la potenza utilizzata erroneamente dentro la sorgente per "chiudere la porta" e uccidere la sorgente principale. La vostra compagnia di energia elettrica non paga per una qualsiasi energia raccolta sui vostri circuiti di caricamento che è dissipata per alimentare la vostra casa. Invece, la società di potenza vi addebita la sua propria ignoranza. Vi addebita il suo utilizzo pazzo della propria energia elettrica estratta liberamente per uccidere continuamente il bipolarity in ognuno dei suoi generatori, uccidendo così continuamente la sorgente elettrica libera di quel generatore di energia.18

In qualsiasi circuito elettrico, possiamo continuare a tempo indeterminato ad azionare il caricamento esterno indirettamente da una sorgente, finché non siamo così ingenui da utilizzare una qualunque dell'energia libera che estraiamo dalla sorgente principale per dissipare facendola tornare indietro dentro la sorgente principale stessa e facendola spegnere!

E noi possiamo moltiplicare facilmente e liberamente potenziale elettrico. Ad esempio, data una singola buona sorgente di potenziale, cento fili radiali possono essere collegati alla sorgente. Lo stesso potenziale ora verrà visualizzato a ognuna delle estremità dei cento fili. Un'unità di commutatore/collettore può gestire quindi ogni estremità di filo radiale e di caricamenti esterni della potenza, senza che "carichi" la sorgente principale originale. Questo "collegamento a cascata" può essere continuato a tempo indeterminato. Un singolo impianto di potenza, per esempio, può alimentare l'intera rete elettrica degli Stati Uniti. E una singola batteria di automobile può alimentare un'automobile elettrica grande e agile, a velocità di autostrada, con accelerazione da macchina sportiva, con raggio d’azione illimitato, senza "fare rifornimento di carburante" e senza scarico chimico nocivo.

Impatti evidenti

Gli ambientalisti dovrebbero vedere immediatamente che l'inquinamento chimico della biosfera dai meccanicisti e le procedure per ottenere energia possono essere

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ridotti significativamente, a livelli quasi trascurabili. Non ci deve esser nessuna perdita enorme dalle petroliere, perché non ci deve esser bisogno di nessuna petroliera enorme. Non ci deve essere alcuna scoria radioattiva preoccupante da impianti di energia nucleare o da impianti nucleari pericolosi abbandonati quando la loro vita è terminata, perché non ci deve esser alcun bisogno di impianti di energia nucleari. Non ci deve essere alcuno scarico nocivo dagli aeroplani jet (che sono realmente la causa che sta diminuendo il livello di ozono e facendo buchi in esso), automobili, autocarri, bus, innumerevoli impianti alimentati a carbone e a petrolio, ecc.

Il problema dello smog elettronico

In equità indichiamo che, aumentando rapidamente l'utilizzo di energia elettrica libera, aumenterà drammaticamente la densità dei segnali EM di basso livello nell'ambiente, e anche questo è biologicamente dannoso. Sebbene oltre l'ambito di questo documento, anche quel meccanismo di danno biologico cumulativo è stato scoperto da questo autore. Un documento formale è attualmente in preparazione per la presentazione nel marzo 1993 alla riunione e alla conferenza annua della Alabama Academy of Science.19 Il documento presenterà anche una definizione completamente nuova di cancro, che fornirà il suo esatto meccanismo cumulativo a lunga scadenza e darà un meccanismo esatto e provato scientificamente per l'eliminazione del cancro, leucemia e altre malattie debilitanti come l’AIDS. Per i nostri scopi, qui specifichiamo semplicemente che capiamo il meccanismo di danno biologico da "smog elettronico" EM e come procedere nello sviluppo di un assoluto opposto per esso. Alla fine, vedremo una piccola "unità contraria" aggiunta a ogni unità di energia, che attenuerà il problema dello "smog elettronico" ed eviterà danni biologici.

Dissipate Energia Solo da un Collettore, non dalla Sorgente

Completamento del ciclo di raccolta: Ma ritorniamo al completamento del nostro ciclo di raccolta (ciclo uno). Durante la raccolta, non abbiamo estratto energia dalla sorgente. Questo è vitale. Non abbiamo spostato la porta attraverso cui la nostra sorgente fornisce energia libera. Non abbiamo diminuito la nostra sorgente principale. Dalle nostre definizioni precedenti di potenziale, abbiamo estratto infatti energia intrappolata dalla sorgente principale, perché abbiamo messo la sua "densità di energia locale" attraverso un certo collettore/massa limitato, invece di estrarre potenza (dissipando energia dentro la sorgente o dentro la batteria per danneggiare la sua chimica ed esaurire la sua separazione di carica).

Tutta l'energia è libera

C'è qui la verità incredibile. L'intero universo è riempito di mente che indugia liberare energia dovunque, nella più semplice delle spiegazioni. Strofinate semplicemente i vostri piedi sul tappeto e raccoglierete forse 2,000 "volts" sul vostro corpo. In quel momento, l'energia nascosta EM fluisce da ogni punto nell'universo al vostro corpo e dal vostro corpo a ogni punto nell'universo. Sappiamo che tutta la materia macroscopica è riempita con quantità enormi di cariche elettriche. Cosicché un fiume incredibile di energia --un grande flusso-- guida ogni singola cosa, dalla più piccola alla più grande. Aprire una porta per estrarre energia intrappolata EM è semplice. Raccogliete appena un po' di carica o strofinate i vostri piedi energicamente o pettinate i vostri capelli intensamente. Tutto quello che dobbiamo fare è non essere stupidi e non chiudere la porta una volta che siamo riusciti ad aprirla!

Dio è stato molto generoso. Abbiamo dal niente energia libera ma dovunque. Tutta

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l'energia è fornita a noi liberamente! È la nostra cecità che ci ha fatto diventare killer di sorgente di energia. Tutto quello che dobbiamo fare è aprire i nostri occhi alla verità della generosità incredibile di energia della natura. Dobbiamo solo raccogliere liberamente quel frutto abbondante dall'albero della Natura, invece di abbattere l'albero e ucciderlo.

Dissipare l'energia raccolta

Il ciclo di lavoro: Ci concentriamo nuovamente sul ciclo due. Poco dopo il collettore ora potenzializzato è collegato al carico all'inizio del ciclo 2 (il ciclo di potenza o ciclo di dispersione di energia o ciclo di lavoro), il gradiente potenziale attraverso il collettore potenzializzato è collegato (trasferito) attraverso gli elettroni liberi nel circuito di caricamento. Assumiamo che il materiale del collettore e il tempo di commutazione sono stati progettati in modo che, poco dopo il passaggio al ciclo di caricamento/lavoro, gli elettroni attivati/liberi potenzializzati nel gas di elettroni nel collettore raggiungano la pelle del collettore e siano liberi di spostarsi come corrente.

Cosicché subito dopo l'inizio del ciclo due, ognuno degli elettroni liberi nel circuito di carico ora è potenzializzato e libero di spostarsi giù per il cablaggio. Ogni elettrone potenzializzato (attivato) ha il suo piccolo singolo gradiente potenziale su di esso (across) e accoppiato ad esso, adeguato al gradiente potenziale generale del collettore. Ricordate, prima dell'accoppiamento alle cariche, questo gradiente potenziale si sposta attraverso il circuito a velocità della luce. Un gradiente potenziale EM abbinato a una massa caricata costituisce un campo di forza EM (energia EM in eccesso intrappolata per coulomb, volte il numero di coulombs che raccolgono). Ora ogni elettrone libero con il suo gradiente potenziale forma un piccolo campo-E (forza/carica) e quel piccolo campo-E (forza/carica) è libero di spostarsi. Quello è tutto quello che prende per spostare (accelerare) la massa del piccolo elettrone attivato attraverso il carico (il dispersore). Sottolineiamo fortemente che l’elettrone potenzializzato/attivato sposta se stesso. Non gli importa se la batteria esterna è collegata o no. È il suo proprio piccolo motoscafo, con il suo proprio piccolo motore che lo guida.

Non appena i piccoli elettroni potenzializzati raggiungono il carico (il dispersore), là dentro essi scoppiano e producono un suono metallico incostantemente. Cioè, lo "spargitore" (caricamento) causa accelerazioni spurie ("dispersioni") di questi elettroni self-driven. Come è ben noto, quando una carica è accelerata, irradia fotoni. Quello che in effetti accade è che questi piccoli elettroni "che procedono intorno a sobbalzi" si tolgono i loro piccoli gradienti potenziali nel carico (nello spargitore o "jerker-arounder") attraverso l’emissione/irradiamento di fotoni in tutte le direzioni. Indi il calore che è prodotto nel carico; il calore è solo questi fotoni dipersi. La teoria della calorimetria dichiara già che tutta l'energia in eccesso (sugli elettroni potenzializzati) sarà dissipata come questo calore (energia EM dispersa).

Quando tutti gli elettroni potenzializzati hanno irradiato via i loro gradienti potenziali nel carico (lo spargitore), essi non sono più potenzializzati. Il gas di elettrone libero è nuovamente "a riposo" e non più potenzializzato/ attivato (nuovamente, stiamo parliamo "in media" da un punto di vista classico).

Ripetizione e revisione

Notate quello che abbiamo fatto: Abbiamo preso parte della densità di energia EM intrappolata (un pezzo di gradiente potenziale, una "tensione" prima che la corrente fluisce) dalla sorgente, attraverso la commutazione di quel gradiente potenziale (densità di energia, che è joules per coulomb) in un collettore (che contiene un certo numero di coulombs di cariche intrappolate) in cui il gradiente potenziale attiva/potenzializza/si abbina a- questi elettroni che

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temporaneamente non si stanno traslando. Cosicché il collettore limitato ha raccolto una quantità limitata di energia in eccesso [ joules/coulomb x coulombs (intrappolati) che si raccolgono] sui suoi elettroni liberi ora-agitati (attivati). Dopo, prima che qualsiasi corrente fosse ancora fluita dalla sorgente, abbiamo commutato quel collettore potenzializzato (con i suoi elettroni temporaneamente trattenuti ma potenzializzati; con la loro quantità limitata di energia EM in eccesso intrappolata) via dalla sorgente e direttamente attraverso il carico. Bruscamente, subito dopo, il tempo di rilassamento nel collettore scade. Pertanto, gli elettroni potenzializzati nel collettore sono liberati per spostarsi nel circuito di carico esterno, che è formato dal collettore e dal carico, e quindi essi fanno questo. Le "collisioni di colpo" di dispersione dovute alle accelerazioni irregolari degli elettroni nel carico liberano i piccoli gradienti potenziali siti sugli elettroni di conduzione, emettendo fotoni in tutte le direzioni, che noi chiamiamo "calore". Nel liberarsi dei fotoni, gli elettroni perdono i loro piccoli gradienti potenziali, perciò perdono la loro attivazione (energia EM in eccesso).

Rigorosamente, abbiamo estratto un po’ di energia in una forma intrappolata (bloccata) e le abbiamo permesso di dissiparsi nel carico, "alimentando il carico" per un tempo di scarico/dispersione limitato e facendogli fare lavoro.20 Contrariamente all'ingegneria di potenza elettrica convenzionale, abbiamo fatto questo ugualmente senza fare alcun lavoro dentro la sorgente per diminuire la sua capacità di fornire gradiente potenziale.

Che cosa è l’energia in un circuito elettrico?

Energia in un circuito elettrico: Ecco qui il principio forte e chiaro. L'energia in un circuito elettrico implica solo la potenzializzazione e depotenzializzazione delle portanti dell’elettrone in quel circuito.21 Essa implica solo il gradiente potenziale (i joules per coulomb) raccolti dal circuito per potenzializzare i suoi elettroni e il numero di coulombs di elettroni che sono potenzializzati durante la fase di raccolta. I circuiti elettrici utilizzano semplicemente gli elettroni come le portanti dei "gradienti potenziali", dalla sorgente al carico, dove questi gradienti e gli elettroni attivati costituiscono l’energia EM in eccesso intrappolata. Negli "urti/dispersioni" che avvengono nel carico, il muoversi a strappi (accelerazione) degli elettroni fa in modo che questi elettroni attivati (intrappolata-energia-che portano) allontanino via i loro gradienti potenziali emettendoli come fotoni dispersi (calore).

Se si è abbastanza avventati (sbadati, irriflessivi) da permettere alla sorgente potenziale principale di rimanere nel circuito durante la fase di "lavoro", allora si stanno utilizzando gli elettroni potenzializzati anche per farli tornare indietro nella sorgente principale e disperdere energia dalla sua resistenza interna (carico interno), disorganizzando in tal modo l'organizzazione che stava producendo il potenziale e l'energia di sorgente in primo luogo. Se si fa questo, tutto mentre si sta ricavando del lavoro (dispersione di energia) nel carico, si svolge costantemente anche del lavoro dentro la sorgente principale per distruggerla costantemente! Letteralmente, si uccide l'oca che lascia le uova d'oro.

Operazioni continuate: Ma torniamo indietro al nostro circuito. Dopo avere completato un ciclo di raccolta/scarico completo, vorremmo continuare a produrre lavoro nel carico esterno. Pertanto commutiamo semplicemente il collettore via dal carico, sulla sorgente principale, raccogliamo un po' più di potenziale “corrente libera” e nuovamente commutiamo indietro indipendentemente il collettore con i suoi elettroni liberi ripotenzializzati lungo il carico. Possiamo ripetere questo processo a due cicli per potenzializzare il carico esterno e alimentarlo per il tempo che desideriamo, da una batteria o da un’altra sorgente di potenziale, e senza mai prendere affatto energia dalla batteria principale. Non abbiamo affatto bisogno di

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prosciugare la batteria o la sorgente, per azionare un carico, a meno che non tentiamo di azionarlo direttamente. Azionare il caricamento esterno è sempre libero!

La natura è stata molto generosa e noi siamo stati molto ignoranti. Potete avere tutta l'energia elettrica intrappolata che desiderate, da qualsiasi sorgente di potenziale, liberamente. Potete alimentare tutti i carichi esterni che desiderate, liberamente, utilizzando un collettore come una sorgente secondaria e semplicemente facendo fare la spola avanti e indietro al potenziale tra la sorgente principale e il collettore.22 Ma non potete avere potenza gratis da (in) la sorgente potenziale. Se permettete un flusso di corrente nel vostro ciclo di raccolta, esaurite le cariche separate dentro la batteria che forniscono il potenziale sorgente.

La locomotiva (alimentata) a carbone

Analogia rigorosa di una locomotiva a carbone. Ecco ora un'analogia esatta, per aiutarci nella comprensione. Immaginate un treno alimentato a carbone e un fochista che spala il carbone. Egli ha un carico/”dispersore” esterno di energia (il fuoco del focolare sotto la caldaia). Egli ha una sorgente principale di potenziale/energia (la macchina a carbone). Nessun fochista sano di mente accenderebbe il carbone nello scivolo del contenitore di carbone, per provare a ottenere dell’energia calore nel fornello! [cioè, egli non tenterebbe di estrarre energia dalla sorgente]. Questo è esattamente tutto quello che noi ingegneri siamo educati a fare ancora ora.] Invece, il fochista prende (raccoglie) una quantità limitata (una palata) di carbone (energia intrappolata). Il carbone per natura (il gradiente potenziale) ha una certa densità di energia per unità di volume (joules intrappolati per unità di volume di carbone) e la pala (collettore) ha un certo volume. Di conseguenza, la palata di carbone contiene una certa quantità di joules intrappolati di energia. Nella pala del fuochista (il collettore), l’energia rimane in una forma totalmente intrappolata, come carbone non infiammato e senza che la sua energia intrappolata sia dissipata come lavoro. [Egli non si comporta come uno sciocco e non accende neanche il carbone nella pala!] Egli quindi getta quella pala di carbone (ha raccolto energia intrappolata) nel fuoco (“dispersore”), completamente e separatamente dal contenitore/sorgente di carbone. Egli continua a ripetere il suo ciclo di spalare e ogni che palata di carbone aggiunta al fuoco dissipa energia aggiuntiva, alimentando il carico.

Il Principio dell’Energia Libera (Free Energy)

Tutto il gradiente potenziale (densità di energia in eccesso intrappolata) è libero di esser raccolto.23 Il potenziale è dovuto allo scambio violento di VPF tra il vuoto e le cariche bipolari separate che forniscono il gradiente potenziale sorgente. L'energia dell'intero universo fluisce attraverso quel potenziale sorgente. Potete avere tanta di questa energia (potenziale) del flusso VPF interno come desiderate, tanto spesso quanto desiderate, finché non richiedete corrente (che è la potenza o la velocità a cui l'energia viene liberata e dissipata). È veramente semplice. Potete avere tutta l'energia intrappolata che desiderate, da qualsiasi sorgente. Non potete collegarvi alla sorgente e iniziare a dissipare l'energia come potenza, in qualunque modo, senza cominciare a chiudere la "porta" da cui la vostra energia libera intrappolata sta venendo.

In altre parole, qui c'è la regola di ferro: Se estraete corrente, uccidete la porta bipolare che fornisce il gradiente potenziale (sorgente di densità di energia). In quel caso, uccidete la sorgente. Se non estraete corrente, non uccidete la porta bipolare e voi non chiudete la sorgente. In quel caso, potete continuare "a utilizzare" essa ed estrarre energia EM intrappolata da essa per sempre.

Di nuovo Definizioni

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Definizioni: Poserò alcune equazioni semplici, che possono aiutare a spiegarlo più esattamente. Prima ripetiamo alcune definizioni.

L'energia è una qualsiasi ordinante (ordine, ordinamento, disposizione) imposta al flusso di particella virtuale del vuoto. L’Energia EM è una qualsiasi ordinante imposta al flusso di fotone virtuale del vuoto. L'energia statica è un ordinante (un modello) che è stazionario rispetto all'osservatore esterno. L'energia dinamica è un ordinante (un modello) che non è stazionario rispetto all'osservatore esterno.

Potenziale: Un qualsiasi ordinante imposto al flusso di particella virtuale del vuoto. Il Potenziale Scalare è un ordinante (modello) che non si sposta in riferimento all'osservatore esterno. Il potenziale di vettore è un ordine (modello) che si sposta in riferimento all'osservatore esterno.

Il potenziale scalare EM è qualsiasi scarica statica (in riferimento all'osservatore esterno) ordinante imposta sul flusso di fotone virtuale del vuoto. Etc.

Prendete nota nuovamente che l'energia e il potenziale hanno esattamente la stessa definizione. Il potenziale è infatti energia intrappolata (bloccata). Il potenziale scalare EM è energia statica EM (all'osservatore esterno) o energia EM intrappolata (raccolta). In altre parole, se si toglie un differenziale di potenziale su un numero fisso di coulombs, si toglie una certa grandezza di energia EM intrappolata. In altre parole, si fa una palata di carbone dalla macchina di carbone.

Importanza della separazione delle cariche.

Non dobbiamo disperdere la separazione delle cariche nella nostra sorgente: La differenza nella nostra analogia fra treno a carbone e il nostro circuito elettrico è che, nel treno a carbone, il carbone nella macchina di carbone non è riempito automaticamente e continuamente. Inoltre, il carbone nella macchina di carbone è stato già raccolto dalla massa della macchina di carbone, cosicché non è infinito. Nel circuito elettrico, il gradiente potenziale nella sorgente principale è riempito continuamente, automaticamente ed è infinito (sebbene abbia una densità di energia limitata). Il motivo è semplice. Il Potenziale EM (nel rilevamento normale) è in effetti uno scambio di flusso di fotone virtuale tra il vuoto (l'intero vuoto, in tutto nell'universo) e una particella o una raccolta di particelle cariche.24 In questo modo il potenziale (gradiente) è un flusso potente di energia, pompato dal vuoto e dall'intero universo, che continua automaticamente, finché non permettiamo alle cariche raccolte nella nostra sorgente bipolare di essere dissipate. In termini di una batteria, abbiamo ottenuto una separazione di cariche dentro la batteria attraverso un processo chimico e abbiamo pagato quello inizialmente. Appena separate, le cariche essenzialmente rimangono separate (a causa della chimica) a meno che non facciamo stupidamente qualcosa per dissiparle, come sconvolgere la chimica, cosicché esse non sono più separate positivo da negativo. Pertanto se non facciamo niente a queste cariche separate, esse continuano a essere guidate dal loro scambio intenso di flusso di fotoni virtuali con il vuoto/universo. Se quindi semplicemente estraiamo una parte di quello scambio di flusso, senza spostare le cariche, stiamo direttamente "commutando" l’energia EM intrappolata dallo scambio VPF delle particelle vuoto/caricate.25

Il potenziale è infinito e così è il suo contenuto dell'energia

Non puoi vuotare l’oceano con un cucchiaio: Diciamolo in un altro modo. Le particelle caricate nella nostra sorgente potenziale sono in un costante, ribollente, scambio di equilibrio di energia EM intrappolata con l'intero universo. Quello scambio di energia è così enorme che, se noi ne tiriamo fuori un po’ per raccoglierlo

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su alcune cariche "temporaneamente congelate" e potenzializzarle/attivarle, il flusso di vuoto non si accorgerebbe nemmeno della mancanza di esso. È come tirare una cucchiaiata di acqua fuori dall'oceano incessante. Il foro è riempito immediatamente, e l'acqua è reintegrata. Possiamo immergere quel cucchiaio tanto quanto desideriamo, e l'oceano non si asciugherà mai, ma semplicemente continuerà a fornirci acqua, cucchiaiata dopo cucchiaiata.

Lo stesso è vero nei nostri circuiti elettrici. Possiamo avere tutto il potenziale (densità di energia EM intrappolata) che desideriamo, liberamente, da una singola sorgente, fino a quando non permettiamo al lavoro di essere fatto dentro la sorgente per isolare la nostra "porta" e uccidere la nostra sorgente principale.

Il concetto contorto di tensione

Prima che sviluppiamo alcune Pseudo-Equazioni: Nelle equazioni che desideriamo sviluppare, abbiamo un problema, a causa della mancanza di intuizione dei fisici elettrici tradizionali. Cioè, essi hanno insistito nel "misurare" ed esprimere sia il potenziale infinito (non dissipato) che una certa quantità di potenziale (dissipato) in volts. Cosicché essi dicono "un potenziale di così tanti volts". Quella è assurdità, e totalmente erroneo. Precisamente, una tensione è un rilascio o una dispersione di tanto (una quantità limitata) potenziale/energia in eccesso raccolta. "Misurate" la tensione in un voltmetro applicando un gradiente potenziale sul gas di elettrone nella circuiteria, nella quale voi raccogliete o introducete tanto quanto nel vostro voltmetro [ (joules/coulomb) x coulombs ]. Una corrente minuscola (coulombs/secondo) da questa raccolta interna fluisce dopo per un tempo limitato attraverso la resistenza del voltmetro. Cosicché dissipate (joules/coulomb) x (coulombs/secondo) x (secondi), che dà una certa quantità di energia dissipata come lavoro nello spostamento dell'ago del voltmetro. Il voltmetro è calibrato in modo che indichi efficacemente l'energia raccolta per coulomb che era dissipata ed esso chiama quella entità tensione. Esso implica una quantità limitata di energia che è stata già dissipata come lavoro ed è una misura della densità di energia locale del potenziale in termini di joules/coulomb. Non è una misura del potenziale corretto. Ed ecco il dunque; il gradiente potenziale estratto (raccolto) a cui esso in effetti si riferisce è esistito nel passato, prima che il lavoro (dispersione dell'energia intrappolata raccolta) fosse fatto. Riferirsi al potenziale prima della sua dispersione come "tensione" è precisamente lo stesso del confondere il futuro con il passato. Un "potenziale (differenza) di tanti volt" è in effetti un'affermazione secondo cui "una differenza potenziale di tanta energia per coulomb" potrebbe essere dissipata in un carico, se fosse collegata al carico in modo che una quantità limitata di energia fosse raccolta, e a questo carico-raccolta limitato fosse permesso di disperdere come potenza ( volt/coulomb x coulomb/secondo ) per un tempo limitato, lavoro produttivo. È anche peggio, ma consentirebbe a un manuale di mettere a posto questo solo errore nella teoria EM.

Pertanto lo lasceremo a quello, e noi adatteremo il concetto di potenziale nel modo in cui è danneggiato nella teoria del circuito elettrico. Su questo punto non è utilizzato realmente come energia, ma piuttosto come energia di eccesso per coulomb di carica potenzializzata. Mi scuso per quella difficoltà, che non è di fabbricazione personale, ma devo utilizzare il concetto convenzionale se stiamo per chiarire molto le equazioni fittizie.

Le equazioni di energia libera

Le Pseudo-Equationi: Lasciamo che utilizziamo i seguenti sottoscritti e convenzione di lettera e sviluppare la nomenclatura necessaria:

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T = intrappolato (bloccato) d = dissipato o che si sta dissipando

m = traslato (che si sta spostando) K = energia

V = volts = il rilascio del potenziale (potenziale dissipato) = potenziale raccolto precedentemente irradiato via come calore in un carico, facendo lavoro sul carico nel processo. Sfortunatamente, dovremmo anche parlare di un gradiente potenziale che non viene dissipato, cosicché dovremo parlare di "volts intrappolati" che è erroneo, ma si conforma con l'utilizzo comune.

Φ = potenziale scalare elettrostatico. Coul = coulombs

i = amperes = dissipazione dei coulombs potenzializzati che scorrono per secondo, pertanto gli ampere sono qualcosa che si sta traslando, sempre. Gli ampere sono coulombs eccitati, per secondo, che stanno dissipando la loro eccitazione. Con la superconduttività esclusa, voi avete ampere solo quando avete un rilascio di potenziale su di un carico. Quindi parleremo di ampere come "dissipazione", intendendo che gli elettroni potenzializzati si stanno spostando attraverso un carico, dissipando la loro attivazione (gradienti) nel carico attraverso l’emanazione di fotoni dispersi (calore).

n = il numero di elettroni in un coulomb = 6.3 x 1018 elettroni/coulomb

Ecco qui le equazioni fittizie (la superconduttività è esclusa):

ampm = could/sec = n elettronim/sec = n elettronid/sec [1]

Δφ = VT (come convenzionalmente ci si riferisce). Dovrebbe essere volts se tutto [2] di esso fosse dissipato, ma non è ancora dissipato, pertanto è una sorta di "volts intrappolati”. Erroneo, ma di utilizzo comune. Cosicché parleremo (piuttosto antipaticamente) di "volt intrappolati" e di "volt dissipati".

Vd x ampd x sec = watts x sec = energia x tempo = lavoro = Kd [3]

Vd x could/sec x sec = (lavoro) = Kd [4]

Nella commutazione, commutiamo KT a Kd così

KT Kd [5]

Ma VT x coulT = KT [6]

O

[ VT] = [KT] / [coulT] = energia intrappolata / coulomb intrappolati [7]

[ KT] = [VT] x [coulT] = quantità di energia intrappolata, ogni ciclo [8]

Perciò questo è ciò che stavamo capendo. La quantità di energia intrappolata che potete trasferire (in altre parole, quanto carbone ottenete in una palata) dipende dal numero di elettroni intrappolati che avete nel gas di elettrone libero intrappolato nel collettore, e dal gradiente potenziale che applicate a quei coulombs intrappolati per potenzializzarli.

Tempo di rilassamento e semiconduttori

Tempo di rilassamento: Il tempo che impiegano gli elettroni liberi in un conduttore (o in un materiale) a raggiungere la pelle (superficie) del filo dopo che il potenziale è stato applicato, è chiamato, naturalmente, tempo di rilassamento. Durante questo

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tempo, gli elettroni liberi nel gas sono "bloccati" per essere coinvolti nella produzione di corrente (dissipazione del potenziale). Tuttavia, immediatamente dopo la fine del tempo di rilassamento, la corrente inizia e la dissipazione dell'energia intrappolata inizia.

Nel rame, il tempo di rilassamento è incredibilmente rapido. È circa 1.5 x 10 alla -19 secondi. Tuttavia, nel quarzo è di circa 10 giorni! Così come potete vedere, abbiamo bisogno di trovare (un materiale con un tempo di rilassamento NdT) all’incirca tra questi due valori e quindi dovremo “mescolare” o “drogare” (dope) i materiali. Dobbiamo ottenere un tempo di rilassamento sufficientemente lungo in modo che possiamo commutare e raccogliere comodamente (potenziale, ndt.) nel ciclo uno, quindi passare al ciclo due per dissipare l'energia raccolta gratuitamente nel collettore. Tuttavia, il tempo di rilassamento che otteniamo deve anche essere anche sufficientemente corto per permettere un rapido scarico sul carico, non appena stacchiamo la sorgente principale dal collettore. In effetti, abbiamo bisogno di un materiale semiconduttore degenere invece di semplice rame.

Materiale Semiconduttore Degenere: Un materiale semiconduttore è intermedio tra un buon conduttore e un isolante. È un materiale non lineare, che è stato drogato. Un materiale semiconduttore degenere è un materiale che ha tutte le sue bande di conduzione riempite di elettroni e quindi si comporta come un conduttore. Cioè, un semiconduttore degenere è essenzialmente un conduttore drogato, per così dire. Come potete vedere, possiamo aumentare il tempo di rilassamento nei nostri "conduttori" collegati alla sorgente facendoli di materiale semiconduttore degenere. Ciò di cui stiamo parlando è di "drogare" il rame nel filo e nel collettore, in modo che possiamo avere tempo più che sufficiente per accumulare (carica NdT) e commutare, scaricare, e commutare, e accumulare nuovamente ecc.

Ora, in un conduttore drogato (semiconduttore degenere), possiamo adattare il tempo di rilassamento adattando il drogaggio. Dobbiamo drogare il rame prima di fare il filo. Perché dovremmo desirar far questo? Perché vogliamo superare il solo problema che finora ha sconfitto quasi tutti i ricercatori e gli inventori "overunity".

QUANDO VI COLLEGATE A UNA SORGENTE, POTETE ESTRARRE SOLO POTENZIALE CURRENT-FREE, --" ENERGIA EM INTRAPPOLATA "--, DURANTE IL TEMPO DI RILASSAMENTO DEGLI ELETTRONI NEI CONDUTTORI DI CONNESSIONE E NEI SUCCESSIVI COMPONENTI DEL CIRCUITO. DOPO DI CHE, ESTRAETE COSTANTEMENTE POTENZA, E L'ENERGIA ESTRATTA DALLA SORGENTE VIENE PARZIALMENTE DISSIPATA NELLA RESISTENZA/CARICO DEL CIRCUITO E PARZIALMENTE VIENE DISSOLTA NELLA RESISTENZA INTERNA DELLA SORGENTE.

IN QUESTA ULTIMA DISPERSIONE, VOI STATE DISSIPANDO ANCHE LA VOSTRA SORGENTE FACENDO SU DI ESSA UN LAVORO INTERNO CHE LA UCCIDE (CONSUMA).

Buon filo di rame: Sventura di inventori Overunity: Molti inventori indigenti, che si imbattono e giocherellano con dispositivi overunity, infine realizzano qualcosa (un circuito o dispositivo) che produce più lavoro di quanto essi ne hanno immesso. Di solito a quel punto, essi concludono che è semplicemente la configurazione specifica del circuito e il suo funzionamento convenzionale che produce il lavoro overunity. Tuttavia, di solito non appena questa configurazione è costruita con più attenzione con materiali molto buoni, boom! Non è più overunity. Gli inventori e i loro assistenti quindi lavorano sodo disperatamente e (clang away), divenendo più frustrati al passare degli anni. Gli investitori diventano furibondi, fanno

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causa (agli inventori) per frode, o arrivano a tutti i generi di litigi. Gli scienziati che lo testano (il dispositivo) e lo trovano non all’altezza, deridono l’intera cosa come una truffa e una frode, o solo come un inventore gravemente in errore. Cancellato un altro dispositivo "overunity".

La maggior parte di questi inventori ha ottenuto il loro risultato di successo (e può darsi incostantemente) mentre stavano lottando con materiali scadenti, solitamente vecchi, di solito corrosi. In effetti, più scadenti sono,meglio è. Più sono contaminati/drogati, meglio è!

Nel momento in cui raccordate il vostro circuito con filo di buon rame collegato tra la batteria o sorgente principale e qualsiasi genere di carico compresa la circuiteria distribuita che carica se stessa, potete dimenticarvi di overunity. Lo perderete nel rame, dopo il primo 1.5 x 10-19 secondo!

Pensate a un conduttore veramente buono come il rame come a un materiale essenzialmente lineare. Lineare significa conservatore di energia. Overunity può essere fatto solo con un effetto altamente non lineare. Quindi i vostri "conduttori" devono essere fatti di materiali non lineari. Infatti, essi devono essere fatti di materiale semiconduttore degenere. Per il tipo di circuiteria di cui stiamo parlando, il rame deve essere drogato e quindi realizzato in un cablaggio di " rame drogato". Dovete anche utilizzare la batteria principale solo per potenzializzare un collettore (batteria/sorgente secondaria), e quindi utilizzare questa sorgente di batteria secondaria per alimentare convenzionalmente il carico mentre si scarica anche.

La circuiteria e il Collettore devono essere di Materiale Semiconduttore Degenere (DSC).26 Un buono scienziato/tecnico di materiali, insieme a un elettronico decoroso, può progettare prontamente e realizzare come richiesto un cablaggio di rame drogato in modo che il materiale nel cablaggio sia un materiale semiconduttore degenere, con un tempo di rilassamento da obiettivo (desiderato). Questo è quello che dovreste usare per fare il cablaggio per collegare la vostra sorgente al collettore, e quel tipo di materiale è anche quello che utilizzate nel vostro collettore. Potete utilizzare o una spirale (coil) o un condensatore per il collettore, ma il suo materiale "conduttivo" deve essere materiale semiconduttore degenere -- in breve, deve essere drogato per avere il tempo di rilassamento appropriato. Dal collettore al carico, tuttavia, ovviamente volete utilizzare un buon materiale conduttore. In quel caso il rame comune lo farà proprio bene.

Una volta che fate quello, siete a posto. Mentre realizzate i materiali DSC, semplicemente adattate il tempo di rilassamento a qualcosa che è facilmente commutato. Ad esempio, prendete un millisec. Con un tempo di rilassamento di questa durata, la commutazione è facile. Infatti, uno potrebbe anche utilizzare buona commutazione meccanica. O utilizzare facilmente una comune ed economica commutazione dello stato solido, senza dovere andare in ogni caso a commutare al nanosecondo.

Quindi, nel collettore, calcolate il numero di "coulombs intrappolato" che avete. Prendete la "tensione intrappolata" (current-free densità di energia del potenziale per coulomb) che estraete dalla sorgente durante il tempo di rilassamento degli elettroni dopo che il collettore è stato collegato. Moltiplicate il numero di coulombs intrappolato nel collettore per la tensione intrappolata durante la raccolta e voi avete la quantità di energia in joules che estraete FOR FREE, senza pagarlo, dalla sorgente durante ogni ciclo di raccolta.

Sorgenti, collettori e potenza

Ottenere energia dal vuoto. State ottenendo l'energia elettrica in eccesso

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direttamente dal vuoto, come abbiamo indicato sopra brevemente. Il vuoto riempirà liberamente tutta la "tensione intrappolata" che estraete dalla sorgente principale durante il tempo di rilassamento degli elettroni. Non reintegrerà un singolo pezzo di "tensione dissipata" (potenza) che estraete dalla sorgente.

Prendete nota che le stesse considerazioni si applicano nel collettore. Esso è procurato per avere un tempo di rilassamento degli elettroni piuttosto lungo. I suoi elettroni stanno "non rilassati" durante la raccolta e permettono per qualche tempo di commutazione aggiuntivo di collegarsi al carico. La "tensione intrappolata" attraverso il collettore moltiplicato per il numero di coulombs intrappolato in esso, dà il numero di joules di ENERGIA EM LIBERA che estraete e ottenete in e sul collettore (la palata). In altre parole, quello è la vostra "palata di carbone". Quindi gettate la "palata" sul fuoco/carico -- voi semplicemente scollegate il collettore dalla sorgente principale e lo collegate attraverso il carico esterno. Il collettore (batteria secondaria) ora aziona il carico e la propria resistenza interna, "uccidendo" se stesso durante la fornitura di energia per alimentare anche il carico esterno.

La sorgente può essere quasi qualsiasi cosa: Potete utilizzare come sorgente un semplice filo aereo, per "prelevare" un potenziale dai 200-300 volts/a metro fra terra e ionosfera. Qui di nuovo, avete bisogno di utilizzare un filo calibrato, drogato.

Infine, dovete adattare la commutazione di ripetizione in conformità con il tempo di scarico attraverso il carico. In altre parole, avete un processo in serie come segue:

(1) estrarre energia (potenziale) intrappolata dalla sorgente sul collettore, ∆t1.

(2) Commutare il collettore via dalla sorgente, sul carico, durante il tempo ∆t2.

(3) Aspettare mentre l'energia raccolta nel collettore scarica attraverso il carico, durante il tempo ∆t3.

(4) Commutare il collettore via dal carico e sulla sorgente potenziale, durante il tempo ∆4. Questo completa un ciclo.

La sincronizzazione seriale semplicemente è [∆t1+ ∆t2+ ∆t3+ ∆t4 ].

Se bilanciate tutto il drogaggio e il progetto dei materiali, e correlate la commutazione, potete ottenere tutta l'energia libera che desiderate. Correttamente utilizzata, una singola batteria di auto può essere utilizzata per alimentare un'automobile elettrica a tempo indeterminato. O azionare anche una nave da guerra. Nel mondo reale, naturalmente, inevitabilmente avrete un pezzo minuscolo di perdita man mano che procedete, perché c'è una finita (però alta) resistenza tra i due poli della vostra batteria. Gestire questo è una cosa facile. Eseguite semplicemente un piccolo circuito di raccolta separato per raccogliere un poco di energia intrappolata EM dalla sorgente che perde lentamente e mai così spesso inserite l'energia raccolta indietro nella batteria come potenza, per "riseparare" le cariche (caricare la batteria) e riporre la piccola quantità del gradiente potenziale della sorgente principale che è stato perso. La batteria, il carico, e il "caricabatterie" diventano quindi una sorgente closed-circuit free-energy circuito-chiuso ad energia libera che durerà per anni e per anni.

Limitato solo dall’immaginazione: Naturalmente potete vedere molte varianti; questa è solo la "chiave principale". Potete avere più collettori, che raccolgono energia intrappolata contemporaneamente o in sequenza via da una singola sorgente, e che raggruppano la loro energia raccolta per alimentare più potentemente il carico. Potete utilizzare una "tensione” molto alta, così come nel

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dispositivo elettrostatico svizzero overunity, per aumentare l'energia raccolta per coulomb in ogni commutazione (in ogni palata) in accordo con l'equazione [8]. Per una batteria, potete impostare un piccolo dispositivo separato collettore/carico per carica di mantenimento della batteria, che supera la piccola normale "perdita di corrente" che si verifica in batterie e in circuiti e dispositivi reali. Le opportunità sono infinite. Potete inserire un'unità per prendere prevalentemente solo energia power-free dalla "linea di alimentazione" alimentando la vostra ditta o la vostra casa, riducendo le vostre bollette –diciamo-- del 90%. O potete costruire semplicemente una piccola unità di alimentazione domestica per fare il lavoro intero, solo per alcune centinaia di dollari. Questo segreto semplice può essere utilizzato per alimentare il mondo, economicamente e in modo pulito, e per far riprendere la biosfera.

Conclusione

Bene, ecco lo avete. Vi ho dato il vantaggio di quello che per scoprire ha richiesto la maggior parte della mia vita matura. Le definizioni avanzate in questo documento sono rigorose. Mi ha richiesto anni di sudore e lacrime per giungere a loro. Esse sono semplici, ma una volta che le afferrate modificheranno la vostra intera comprensione di elettromagnetismo, di potenza ed energia. Per favore leggetele e meditatele, molte volte. Uno o due letture non saranno sufficienti per afferrare completamente quello che è detto qui.

Inoltre, auspicabilmente, attraverso questo tempo, il lettore inizia a riscontrare le stesse emozioni che provai quando ho infine scoperto quanto semplice era realmente tutto. Prima si vuole ridere per almeno due ore per come siamo stati tutti davvero ignoranti. Dopo si vuole piangere per almeno due ore per lo stesso motivo. Questo potrebbe essere stato fatto tutto un secolo fa, se avessimo mai capito realmente i (campi NdT) elettromagnetici.

Abbiamo avuto questi (campi) elettromagnetici per più di 100 anni -- il manuale di Maxwell è stato pubblicato nel 1873. Lo abbiamo avuto sbagliato, cominciando con Maxwell e il suo utilizzo dell'etere materiale, che erano quasi universalmente accettato a quel tempo. Utilizzando i quaternioni, Maxwell è perfino riuscito nell'impacchettare nel modello molto più di quanto egli stesso mai riconobbe. Quando gli aspetti di vettore interagiscono per formare una risultante translatoriamente nulla, quegli interactants attivi stavano ancora là dentro e ancora combattendo e interagendo. Il componente scalare dei quaternioni rimase, e imbrogliò quei vettori e quelle funzioni lottanti di loro dentro sé stesso. In breve, è riuscito a cogliere il caso in cui le energie elettromagnetiche sono coinvolte in azioni di traslazione che annullano l'un l'altra traslazionalmente (elettromagneticamente). Tuttavia, le energie sono ancora là dentro negli 'interactants continuativi dentro il risultante vettore nullo. Come tali, essi sono energia EM intrappolata (bloccata). E’ l'energia EM intrappolata dentro una massa --non la massa per natura-- che è responsabile della gravitazione. In altre parole, la teoria di Maxwell ha già correttamente catturato l'unificazione del campo gravitazionale e del campo elettromagnetico nel 1873.

Quindi Heaviside (*et al) ha forzato la teoria di Maxwell in una struttura di vettore, estromettendo il componente scalare ed eliminando l'unificazione della gravitazione e dell’elettromagnetismo (electromagnetics) insieme a esso. Errori gravi sono stati fatti ed esistono ancora in molte delle definizioni fondamentali; infatti, molte di loro non sono affatto definizioni. Quasi ogni tecnico e fisico può calcolare prontamente i potenziali - tutti, naturalmente, su un aspetto di "dispersione" dove i potenziali sono

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in effetti la quantità del potenziale che è stata raccolta su di un collettore e dopo dissipata. Difficilmente potrei trovare un solo fisico che realmente sappia che un potenziale scalare c’è prima di una quantità limitata che viene raccolta e dissipata come tensione. Il 99% di loro crede ancora fermamente che hanno capito il potenziale.

Così ora avete i risultati di questa lunga e ardua ricerca del ricercatore del vello d'oro. Per favore andate avanti con esso, per fare di questo un mondo migliore e più pulito per ognuno.

Ricordate solo che il controllo e l'utilizzo dell'energia è potere personale. Il controllo e l'utilizzo di energia assoluta è il controllo e l'utilizzo di potere personale assoluto. In una vecchia massima, il potere corrompe e il potere assoluto corrompe assolutamente.

Per favore utilizzatelo saggiamente.

NOTE E RIFERIMENTI

1. Per una buona analisi della veduta della meccanica quantistica moderna sul vuoto, vedere J. R. Aitchison “Nothing’s Plenty: the vacuum in modern field theory”, Fisica Contemporanea, 26(4), 1985, p ". 333-391. Vedete anche T. D. Riparo, Fisica delle particelle e Introduzione alla Teoria di campo, Harwood Academic Publishers, New York, 1981 - in particolare il capitolo 16, “Vacuum as the source of asymmetry. Vedete Timothy Boyer, "The classical vacuum”, Scientific American, Aug. 1985, p. 70; Walter Greiner e Joseph Hamilton, " Is the Vacuum really Empty? ", Scienziato Americano, marzo-Aprile 1980, p. 154; Jack S. Greenberg e Walter Greiner, "Search per the sparking of the vacuum", Fisica Odierna, Agosto 1982, p. 24-32; Richard E. Prange e Peter Strance, "The Superconducting vacuum", Giornale Americano di Fisica, 52(1), gennaio 1984, p. 19-21; R. Jackiw e J.R. Schrieffer, "The Decay of the vacuum", Nuclear Physics B, Vol. 190, 1981, p. 944. Vedete Paul Davies, Superforce, Simon e Schuster, 1984 per una panoramica di un laico sulla fisica moderna, inclusa la visione moderna del vuoto.

2. E. T. Whittaker, "On the partial differential equations of mathematical physics", Mathematische Annalen, Vol. 57, 1903, p. 333-355. Poiché il potenziale scalare in effetti è formato totalmente da un insieme di onde EM bidirezionali nascoste, allora l’interferometria scalare è possibile e non solo come un ossimoro così come sembrerebbe senza considerare la struttura dell'onda interna del potenziale scalare. Due potenziali scalari (ognuno dei quali è un insieme multi-biwave) possono interferire; è solo un genere speciale di interferometria di onda multipla tra le loro composizioni di onda interne. Questo è un punto principale di impatto profondo sulla fisica. Whittaker ha infatti indicato che tutto il classico EM potrebbe essere sostituito da tale interferometria potenziale EM scalare. Vedete E. T. Whittaker, " On an expression of the electromagnetic field due to electrons by means of two scalar potential functions", Procedimenti dell’istituzione matematica di Londra, Series 2, Vol. 1, 1904, p. 367-372. Inoltre, l’interferometria scalare è stata provata; oggi è chiamata Effetto Aharonov-Bohm. Vedete Y. Aharonov e D. Bohm, "Significance of Electromagnetic Potentials in the Quantum Theory", Physical Review, Second Series, 115 (3), 1 agosto, 1959, p. 458-491. Per conferma e per analisi, vedete Bertram Schwarzschild, "Currents in normal-metal rings exhibit Aharonov-Bohm Effect", Fisica Odierna, 39 (1), Gennaio 1986, p. 17-20. Per una analisi esauriente dell'effetto Aharonov-bohm e un elenco esteso di riferimenti, vedete S. Olariu e me. Iovitzu Popescu, "The Quantum effect of electromagnetic fluxes", Reviews of Modern Physics, 57 (2), aprile 1985. Gli scienziati moderni sono generalmente stati

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inconsapevoli della struttura dell'onda interna dei potenziali interferenti e hanno utilizzato solo la teoria meccanica quantistica per l'interferenza. Di conseguenza, essi sono stati in grado di stabilire sperimentalmente l'effetto AB solo per distanze di poche migliaia di Angstroms. Con la formulazione Whittaker, l'effetto AB diventa distanza-indipendente, perché i potenziali necessari possono essere falsificati (fabricated) come segnali simili al laser (laser-like beams), semplicemente assemblando l'insieme corretto multi-segnale (multibeam) di Whittaker. Inoltre, Ignatovich ha indicato che il potenziale Schroedinger può anche essere scomposto in un solo tale insieme di onde EM bidirezionale interne. Vedete V.K. Ignatovich, "The remarkable capabilities of recursive relations", Giornale Americano di Fisica, 57 (10), Oct. 1989, p. 873-878.

3. Vedete Richard W. Ziolkowski, "soluzioni esatte dell'equazione di onda con ubicazioni di sorgente complesse", giornale di fisica matematica, Vol. 26, il 1985, p. 861; "trasmissione localizzata di energia di onda", Proc. SPIE, Vol. 1061, Microwave e Particle Beam Sources e Directed Energy Concepts, il 1989, p. 396-397; "trasmissione localizzata di energia elettromagnetica", revisione fisica A, Vol. 39, p. 2005; "fisica e ingegneria di trasmissione di onda localizzata", revisione fisica A, il 1992, (in stampa); "fisica e ingegneria di trasmissione di onda localizzate", Proc. SPIE Conference su Intense Microwave e su Particle Beams II, Los Angeles, CA, vol. 1407, gennaio. 1991, p. 375-386. Vedete Richard W.Ziolkowski, Amr M. Shaarawi e Ioannis M. Fisica Besieris, nucleare B (Proc). (Suppl), Vol. 6, il 1989, p. 255-258; R.W. Ziolkowski, e D.K. Lewis, D.K., "verifica dell'effetto di trasmissione di onda localizzato", giornale di fisica applicata, Vol. 68, il 1990, p.6083; Richard W. Ziolkowski, Ioannis M. Besieris e Amr M. Shaarawi, "rappresentazioni di onda localizzate di acustica e di radiazione elettromagnetica", procedimenti dello IEEE, il 79 (10), ottobre. 1991, p. 1371-1378; I.M. Besieris lo, A.M. Shaarawi e R.W. Ziolkowski, "una piana rappresentazione di onda viaggiatrice bidirezionale di soluzioni esatte dell'equazione di onda scalare", Journal di Mathematical Physics, il 30 (6), il 1989, p. 806; A.M. Shaarawi, I.M. Besieris e R.W. Ziolkowski, "un approccio di novella alla sintesi di soluzioni di pacchetto di onde nondispersive al Klein-Gordon e alle equazioni Dirac", Journal di Mathematical Physics, il 31 (10), il 1990, p. 2511; "una rappresentazione di pacchetto di onda nondispersive di photons e del wave-particle duality di luce", UCRL-101694, Lawrence Livermore National Laboratory, Livermore, CA, il 1989; "diffrazione di un pacchetto le onde classico in un due esperimento di interferenza di fessura", UCRL-100756, Lawrence Livermore National Laboratory, Livermore, CA 1989; " i treni di polso di energia localizzati si sono lanciati da uno aperto, waveguide semi-infinite, circolare ", Journal di Applied Physics, il 65 (2), il 1989, p. 805; R.W. Ziolkowski, D.K.Lewis e B.D.Cook, "verifica Experimental dell'effetto di trasmissione di onda localizzato", Physical Review Letters, il 62 (2), il 1989, p. 147; R.W. Ziolkowski e D.K. Lewis, "Verification dell'effetto di trasmissione di onda localizzato", Journal di Applied Physics, il 68 (12), il 1990, p. 6083; M.K. Tippett e R.W. Ziolkowski, "una trasformazione di onda bidirezionale delle equazioni di plasma fredde", Journal di Mathematical Physics, 32 (2) 1991, p. 488; A.M. Vengsarkar, I.M. Besieris lo, A.M. Shaarawi e R.W. Ziolkowski, "polsi di energia Localized nella fibra ottica waveguides": Closed-form approssimano soluzioni ", Journal dell'Optical Society di America A, il 1991 ".

4. Per un'istruzione precisa del teorema di correzione di distorsione, vedete Amnon Yariv, Optical Electronics, 3° Ed.Holt, Rihehart e Winston, New York, il 1985, p. 500-501.

5. Sia onda che antiwave coesistono nel vuoto contemporaneamente, formando un'onda di tensione. L'entità che è sottolineata è la velocità di flusso di tempo. Nell'interazione comune con l'argomento, il time-forward metà dell'onda di tensione

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normalmente interagisce con le shell di elettrone dell'atomo, dando a traduzioni di elettrone forze. La metà time-reversed o anti-wave interagisce con il nucleo, dando alla reazione di legge Newtonian 3rd forze (di arretramento). La cosiddetta "onda EM" in vuoto è un'onda gravitazionale. È un'onda di oscillazione della velocità di flusso di tempo. Somiglia piuttosto a un'onda audio in aria, come Tesla ha indicato ed è un'onda longitudinale, non un'onda "di stringa" trasversale.

6. Come puntato per Nikola Tesla. Tesla era corretto e tutti i textbooks con le loro onde "di stringa" trasversali sono in errore. Non c'è alcuna stringa nel vuoto!

7. E.g.Vedere Clayton R. Paul e Syed A. Nasar, introduzione un campi elettromagnetici, 2 ° Ed, McGraw-Hill, New York, il 1982, p. 113.

8. E.g.Vedere Clayton R. Paul e Syed A. Nasar, ibid, p. 100-101. Vedete anche Raymond A. Serway, fisica per scienziati e per tecnici, pilotano le fisiche moderne, editoria di istituto superiore Saunders, Philadelphia, PA, 3 ° Ed, Updated versione, il 1992, p. 752-755.

9. La teoria di Sommerfield di conduzione metallica è stata basata sul concetto di Drude che gli elettroni di valenza esterni di un conduttore, che non formano vincoli di cristallo, sono liberi per migrare attraverso la struttura della grata cristallina e così per formare un gas di elettrone. A temperatura ambiente, per considerazioni meccaniche quanto, queste gli elettroni liberi si spostano casualmente, ma a una velocità media sull'ordine di 106 metri al secondo. E.g.Vedere Martin A. Plonus, Applied Electromagnetics, McGraw Hill, New York, il 1978, p. 54-58, 62-3, 376-7. Se desiderate sapere solo quanto cambio di potenza guida le collisioni del gas di elettrone in un filo di rame, c'è qui un'illustrazione. In un centimetro cubico di filo di rame, il cambio di potenza in e fuori dal gas di elettrone è s(some num(4 billion billion)) watt. Quello è l'equivalente a 4 miliardi che la grande potenza elettrica pianta, ognuno di 1,000 capacità megawatt. E un centimetro cubico di rame è un pezzo sulla dimensione della fine del nostro piccolo dito.

10. E. g.Vedere Raymond A. Serway, ibid, p. 743-744 per una discussione e per calcolo della velocità di spinta di elettrone in rame.

11. Richard P. Feynman, Robert B. Leighton, e Matthew Sands, The Feynman Lectures su Physics, Addison-Wesley, New York, Vol. 1, il 1963, p. 2-4. Nella teoria classica EM avviata da Maxwell e più tardi modificata da Heaviside et al, questo problema non è esistito per la formulazione teorica originale. In quella formulazione per Maxwell, e continuato da Heaviside, un etere materiale è finto per il modello. Gli esperimenti Michelson-Morley di 1887 hanno distrutto il concetto dell'etere materiale, ma il modello classico electromagnetics non è stato mai corretto per correggere le sue fondamenta molto gravi danneggia in questo rispetto.

12. Robert Bruce Lindsay e Henry Margenau, Foundations di Physics, Dover Publications, New York, il 1963, p. 283-287. Nota su p. 283 che un "campo di forza" a qualsiasi punto è definito in effetti solo per il caso quando una massa di unità è presente a quel punto. Nonostante questo, la maggior parte di electrodynamicists classici continuano ad aderire al concetto in cui il campo EM esiste come il vuoto, ma ammettete che le quantità fisicamente misurabili come forza implicano in qualche modo il prodotto di spesa e campo. E.g.Vedere J.D. Jackson, Classical Electrodynamics, 2° Ed.John Wiley & Sons, New York, il 1975, p. 249. Osservare che mantenere un tale concetto è tantamount a tenendo a posto all'etere materiale e supponendo che il vuoto stesso sia "misurabile" o "osservabile".

13. La formula F = ma è semplicemente un algoritmo per il calcolo della grandezza della forza. Specifica che "la grandezza della forza è uguale alla grandezza di massa

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che accelera, moltiplicata dalla grandezza dell'accelerazione". Nessuna tale formula "di quantità uguali" è una definizione; È solo un algoritmo calculational.

14. Questo contraffa una delle ipotesi nel concetto comune del potenziale scalare; che il suo gradiente in vuoto è un campo di forza. Fateci contraffare un'altra parte del concetto convenzionale del potenziale. Prendete il concetto di spingere violentemente "del campo" di un addebito intrappolato, un addebito di unità dall'infinito. A qualsiasi punto vi fermate, il lavoro n avete fatto sulla spesa di unità è uguale al valore del potenziale, cosicché è detto. In effetti, avete spinto un collettore one-coulomb e vi siete riuniti e avete dissipato dato che funziona n joules di energia su quello un coulomb. In altre parole, la densità di energia del potenziale là, se riunita e dissolta su un collettore, è n, dove n è joules per coulomb (NOT joules)! Provarlo: supporre usciamo su 10,000 radials da quel punto e spinta dall'infinito 10,000 spese di unità dall'infinito. Quindi, il lavoro totale fatto " contro il gradiente potenziale ("campo", in lingua comune) è ora 10,000 n. Questo non ha alcun rilevamento affatto dalla visualizzazione convenzionale (che si astiene con attenzione da più collettori)! Ha buon rilevamento dalla nostra visualizzazione del potenziale come ha energia infinita ma una densità di energia limitata. In quel caso, i più collettori, la più energia raccolta, per dispersione come lavoro.

15. Per una discussione, vedete Y. Aharonov e D. Bohm, il 1959.

16. Nikola Tesla, "The True Wireless", Electrical Experimenter, 1919 maggio, p. 87.

17. La potenza nel caricamento è sempre la velocità di tempo di dispersione di energia che è stata appena raccolta liberamente dal caricamento per dispersione.

18. Uno può prevedere un giorno nel futuro non troppo distante quando qualsiasi società di potenza che continua a fare una tale cosa impensabile avrà un abito di azione di classe portato contro esso dai suoi clienti!

19. T. E. Bearden, "Mechanism per Long-Term Cumulative Biological Effects di EM Fields e per Radiation", 1993 marzo (in preparazione).

20. Precisamente analogo all'operazione di una pompa di calore - quale così come è ben noto può essere prontamente "sull'unità" nella sua efficienza. L'efficienza massima della pompa di calore è circa 8.22. E.g.Vedere David Halliday e Robert Resnick, Fundamentals di Physics, 3° Edition Extended, John Wiley e Sons, New York, i 1988, Volume 1, p. 510-519. Le buone pompe di calore normalmente hanno circa 4.0 efficienza.

21. La potenza esterna in un circuito elettrico riferisce della velocità di dispersione (nel caricamento esterno del circuito) dei gradienti potenziali su lo ha attivato/elettroni potentialized. La potenza interna riferisce della velocità di dispersione nella sorgente bipolarity del circuito.

22. Chiamiamo attenzione forte a T.W. Barrett lo, "Nonlinear Oscillator-Shuttle-Circuit (OSC) Theory" di tesla, il la Fondation Louis de Broglie, il 16 (1), No. 1, il 1991, p Annales de. 23-41. In questo documento importante, Barrett mostra che una topologia più alta EM, come quaternion EM, permette a molte cose da compiere con circuiteria che non è evidente a un'analisi di vettore o di tensore convenzionale di quella circuiteria. Egli mostra anche i circuiti di Nikola Tesla compissero questo più in alto funzionamento topologico.

23. È facile provare questo. Collegate vari fili a una singola sorgente di gradiente potenziale. In riferimento a terra, la fine di ognuno di quei fili ha lo stesso gradiente potenziale di quanto faccia la sorgente originale in riferimento a terra. Se collegate

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10 fili a una singola "100 volt" potenziale sorgente di gradiente, avrete dieci potenziale di 100 volt i gradienti vengono visualizzati. Potete utilizzare ognuno di questi dieci gradienti potenziali come una sorgente principale. Da ognuna di queste nuove sorgenti principali, potete ramificare altri dieci, e ora ha cento sorgenti di gradiente potenziali. Potete trattare ognuna di queste cento nuove sorgenti ora come una sorgente principale. A ognuno, potete aggiungere un commutatore, il collettore e l'esterno caricano e guidano tutti i 100 caricamenti. O invece, può mettere dieci commutatore/collettore/il caricamento esterno circonda con ognuna delle cento nuove sorgenti e potenza principali tutti i 1,000 caricamenti esterni. Energia/potenziale è libera da qualsiasi sorgente, finché non richiedete potenza dalla stessa sorgente.

24. Per Whittaker e per Ziolkowski, questo cambio VPF, da considerazione dei suoi aspetti di onda, è formato da una serie armonica di onde bidirezionali.

25. Ci è consentito facilmente di desiderare liberare energia e violare la "legge di conservazione di energia locale per un sistema chiuso". Questo è la ragione per cui il sistema non è chiuso e così invece noi dobbiamo applicare conservazione di energia locale per un sistema aperto con una sorgente nascosta. In qualsiasi intervallo di tempo dato, l'energia presa (sparpagliata) dal sistema durante cui il lavoro come esterno non può superare la somma dell'energia intrappolata insparpagliata che era nel sistema inizialmente e dell'energia insparpagliata che è fluita nel sistema quell'intervallo di tempo.

26. Potete in effetti abolire il collettore separato e utilizzare il rame drogato DSC materiale stesso come il collettore. Tuttavia, non sarete in grado di raccogliere quasi tanta energia in ogni ciclo di raccolta, per dissolversi nel caricamento nel ciclo di lavoro successivo.

Figura 1a. Struttura dell'onda interna del potenziale scalare.

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Figura 1b. Struttura dell'onda interna del potenziale scalare (fine).

I componenti non dissipativi sono disegnati con linee tratteggiate.

I componenti dissipativi sono visualizzati con linee intere.

Figura 2. Il segreto di estrarre e utilizzare energia libera.

Osservazioni aggiuntive - 12 marzo 1993

Update - 5 Febbraio 1994

Update - 13 Maggio 1994Help Support Tom's Work

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OSSERVAZIONI AGGIUNTIVE: 12 Marzo 1993 L’attuale modello classico CEM stabilisce sistemi chiusi di tipo energia-tradizionale. Se qualsiasi dispositivo elettrico funziona completamente in accordo al modello CEM accettato, esso non può e non potrà mai rappresentare una overunity. Semplicemente irremovibili, avete escluso qualsiasi sorgente EM nascosta che è rifornita liberamente, e “uccidete” (scaricate) continuamente tutte le sorgenti di input di energia utilizzate. D’altra parte, se qualcuno prende il punto di vista secondo cui le macchine elettriche overunity sono dopo tutto possibili, allora – che sia consapevole o no – è portato a pensare che il CEM classico deve in qualche modo essere sostanzialmente danneggiato. Se è danneggiato, allora – essendo un modello – parte dei suoi presupposti (postulati) primari e/o definizioni fondamentali devono essere in errore. Il punto giusto verso cui andare dopo (aver accettato l’idea della)“energia elettrica libera” è di esaminare rigorosamente il CEM, più volte, fino a quando si scoprono gli errori che non permettono una sorgente nascosta, liberamente rifornita, di energia input. In altre parole, si deve trovare un modo per “aprire” il sistema elettrico ad un afflusso di energia da questa sorgente, senza chiuderla. Fino a quando non si scopre tale “estensione” del CEM, non si ha un modello o un’idea che può essere ragionevolmente attesa per fornire l’output di energia elettrica overunity. Notare anche che, mentre la maggior parte della circuiteria EM di una macchina elettrica overunity può rispettare il CEM, almeno una parte – quando la sorgente è liberamente sfruttata e l’energia in eccesso estratta – deve violare il CEM. Giusto o sbagliato, ho passato molti difficili anni su questo solo processo. La conclusione della mia ricerca è questa: il solo “fiume rifornito liberamente” di energia EM verificato (da Whittaker e Ziolkowski), che può fungere da sorgente di “energia libera” necessaria per l’input all’eventuale sistema elettrico overunity, è il potenziale. Ma per capire il potenziale, sono necessarie definizioni completamente nuove per diverse entità, fra di esse essendo energia, carica elettrica, potenziale scalare elettrostatico, tensione, etc. Le cosiddette “definizioni” attuali di queste entità nel CEM sono o inesistenti, completamente sbagliate, o insoddisfacenti. Pertanto, la ricerca ha scoperto due modi molto importanti per estrarre l’energia EM continuamente-rifornita nel potenziale scalare:

(1) usare la struttura biwave intrinseca (inner) WZ del potenziale come un’onda su/a un materiale non lineare (come il nucleo atomico), così che il nucleo diventi uno

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specchio coniugato azionato in fase. Quindi, attraverso la teoria ottica coniugata di fase normale, introducendo semplicemente un piccolo segnale onda, esso produrrà un’onda Replica Coniugata in Phase amplificata (PCR) emessa dal materiale specchio, e questa PCR ritornerà sui suoi passi precisamente lungo il percorso del segnale onda di input iniziale (vedere il teorema di correzione e distorsione) uscendo a ritroso dal nucleo, fuori dall’atomo, ed entrando nel circuito esterno. Quindi, l’onda PCR amplificata può essere “filtrata” e mandata al carico esterno, per alimentarlo. Il triodo (Floyd Sweet Vacuum) funziona esattamente attraverso questo meccanismo. Notare in particolare che Barrett ha dimostrato che una topologia maggiore EM (come la teoria EM originale in quaterioni) può compiere tale “funzionamento ottico” senza l’uso di materiali ottici. Per fare un genere di processo (Sweet’s vacuum) triodo è pertanto teoricamente possibile con la sola circuiteria elettrica, ma si deve avere più di una comprensione attuale del CEM, così come indica Barrett. In altre parole, si può “aprire” qualsiasi impianto a 4-dimensioni aggiungendo iperspazio (o sottospazio, se qualcuno insiste nel tenere a mente Minkowski 4-dimensioni). Si può quindi avere una sorgente iperspaziale. Anzi, Ziolkowski ed altri hanno già indicato che la decomposizione di tipo WZ del potenziale scalare è essenzialmente equivalente ad avere sorgenti complesse.

(2) Il secondo modo è di “bloccare gli elettroni nel gas di elettroni” in un collettore

separato, alimentare “potenziale current-free” al collettore dalla batteria primaria o altre sorgenti di potenziali, e raccogliere un pacchetto di energia in eccesso (potenziale) nei “-cavalli- elettroni liberi messi al chiuso” del collettore, aspettando che trasportino l’energia in eccesso al carico e la dissipino là, una volta che sono stati liberati. Dopo, si commuta la sorgente potenziale primaria via dal collettore, mentre i “cavalli caricati di energia” sono ancora intrappolati e stanno mettendo a dura prova il freno, così che non può esser fatto lavoro – attraverso questi cavalli agitati quando essi fuggono di là – sulla resistenza interna della sorgente primaria, distruggendola o indebolendola. Nella stessa operazione di commutazione, il collettore con i suoi “cavalli - elettroni sbuffanti ma ancora intrappolati” è commutato lungo il carico per formare con esso un circuito totalmente separato, che non ha niente a che fare con la sorgente originale di potenziale. Dopo, i cavalli agitati sono lasciati liberi, e corrono fuori attraverso il carico, sparpagliando i loro fantini (eccesso di energia) in tutte le direzioni nel carico, producendo lavoro/calore e alimentando il carico. Essi torneranno anche in gran fretta intorno all’altra parte del collettore, uccidendo anche la sua separazione di cariche (consuma il suo potenziale), proprio come fa un circuito ordinario.

Il più grande svantaggio del metodo 1, come attualmente lo abbiamo visto fatto (comunque cercate la dimostrazione di Barrett che il circuito brevettato di Tesla è capace di farlo attraverso la sola circuiteria), è quello in cui è prodotta energia elettrica “a tempo inverso”(time-reversed). Pertanto il Metodo 1 ha alcuni seri inconvenienti. “La materia di energia a tempo inverso” (Time-reversed energy stuff), che dovrebbe stare nei nuclei atomici come reazioni secondo la 3° legge di Newton e gli scambi di energia della 3° legge, è tirata fuori. Insoliti effetti potrebbero avvenire su sistemi biologici. Effetti di antigravità potrebbero accadere. Altri processi nascosti negli universi, che hanno effetto sui nuclei atomici, possono essere commutati sulla circuiteria esterna, provocando gravi incidenti. Monopoli possono essere depositati nei magneti, facendoli esplodere come una bomba a mano. Molta della nuova fenomenologia della “energia potente a tempo inverso” è ancora sconosciuta. A questo stato di ignoranza non si può garantire adeguatamente la sicurezza alle persone. Non riesco proprio a vedere come possa questo tipo di energia passare di qui a poco test e certificazioni di laboratori di un finanziatore fino a quando non sarà fatto un lavoro molto più esauriente per capire la nuova fenomenologia.

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Il metodo 2, tuttavia, produce energia elettrica comune, ordinaria, di durata precisa. Il metodo presentato nel documento è la mia scoperta. Nessun fenomeno di tempo-inverso è coinvolto. Sembrerebbe essere imminente e pratica la produzione e certificazione di unità di energia basate sul Metodo 2. La fenomenologia e rischi sono gli stessi dei sistemi di energia ordinari a tempo-avanti. Il Metodo 2 ha un’altra caratteristica unica: in quanto impianto, tutti i sottoimpianti sono già nelle pubblicazioni e riconosciuti. Non sono solo stati messi insieme prima d’ora in questa maniera. Pertanto lo sviluppo dell’impianto rappresenta realmente solo un problema di “integrazione”, dopo di che si deve fare un piccolo sviluppo di un corretto Materiale Semiconduttore Degenere (DSM). In altre parole, si deve prima sviluppare (e testare) l’esatto “mix” di materiali e la percentuale, per ottenere un materiale DSM che è ancora conduttore ma ha un tempo di rilassamento di – dire – un decimo di un millisecondo. Si inseriscono i cavi dalla batteria all’out del collettore di questo nuovo materiale DSM, non all’out di un normale materiale “semplice conduttore”. Dopo si sviluppa uno switcher che commuta in un decimo (o meno) il tempo di rilassamento del DSM, o in questo caso in un centesimo di millisecondo. Quel tempo di commutazione, ovviamente, è facile per qualsiasi tecnico elettronico rispettabile o ingegnere elettronico. Si sviluppa anche un circuito a tempo (timing) che (1) rileverà lo stato della scarica dell’energia del collettore attraverso il carico, e (2) innescherà la commutazione ai tempi corretti così che si verifichi uno scorrevole processo a due cicli (raccolta/scarico). Notare che le lunghezze di del ciclo uno e del ciclo due non devono essere affatto necessariamente uguali. Si possono usare collettori/carichi multipli simultaneamente, collettori/carichi collegati a cascata etc. Sono possibili e realizzabili centinaia di variazioni. Non è possibile far nulla con questa scoperta con usanze normali. Mi piacerebbe ardentemente essere economicamente indipendente, così potrei lavorare a tempo pieno con i miei sforzi sull’energia libera, antigravità, estesi alla guarigione EM, del cancro, etc.; Molti scienziati ortodossi si opporranno anche furiosamente a questa nuova nozione di macchine elettriche “overunity” sino ad una sgradevole fine. Quando interessi economici potenti si rendono conto che qualcuno ha una tal cosa realmente, quel qualcuno certamente è destinato ad esser fermato, arrestato, o ucciso, o può solo “sparire misteriosamente” e non esser più visto di nuovo. Proprio per questo ho rilasciato liberamente e distribuito la mia scoperta sul Metodo 2, nel documento “The Final Secret of Free Energy”. Esso è deliberatamente destinato a tecnici, giovani ingegneri, e profani colti. (I principi e le definizioni raccolte possono essere discusse al massimo da scienziati con basi che sanno il fatto loro). Il documento è stato già distribuito su scala mondiale (chissà perché in Italia ancora non si trova… bè, ora c’è NdT). Ora i principi e le definizioni sono disponibili a chiunque. Se esse sono in errore, sarà dimostrato in breve tempo a valanga. Se sono corrette, saranno provate ugualmente in breve tempo. Chiunque lo desidera può sviluppare e brevettare un’applicazione particolare. Non c’è modo per fermare questa informazione dall’essere diffusa e utilizzata. Spero che una raffica di sviluppo e attività di brevettazione ne seguirà per tutto il mondo. Fornite energia elettrica poco costosa e pulita a chiunque. Migliorate l’auto elettrica, eliminate gli scarichi nocivi delle auto, sbarazzatevi delle perdite di petrolio, e pulite la biosfera.

Tom Bearden

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(Secondo Documento) Informazioni aggiuntive su

The Final Secret of Free Energy

15 febbraio 1994

Introduzione

I miei colleghi ed io abbiamo presentato la prima domanda di brevetto su due processi e dispositivi elettrici overunity; uno simile a quello descritto a grandi linee in The Final Secret of Free Energy [Ref 1] e una variazione aggiuntiva utilizzando, come collettore, condensatori standard caricati-per passo più che materiali semiconduttori degeneri. Fra i 60 e i 90 giorni, avremo pronto un documento su questo molto illuminante (più simile a un libro). Stiamo progettando anche di registrare molte più applicazioni di overunity estremamente fondamentali da fenomeni aggiuntivi e meccanismi che abbiamo scoperto. In questo documento, si presuppone che il lettore sia familiare con il contenuto di The Final Secret of Free Energy. La Figura 1 mostra l’invenzione schematicamente, e la ricapitoleremo brevemente come segue:

Riassunto dell’invenzione

Un metodo e un apparato per estrarre energia dalle onde EM bidirezionali dal vuoto attraverso il gradiente potenziale scalare lungo i terminali di una sorgente elettrica, accumulando l’energia in eccesso in un collettore senza entropia, scaricando poi separatamente l’energia raccolta attraverso il carico per compiere lavoro, senza mandare la corrente del carico indietro attraverso la sorgente principale contro il suo gradiente potenziale; cioè contro il suo EMF contrario. Eliminando la corrente del carico dalla sorgente in tal modo si riduce sostanzialmente la produzione di lavoro dentro la sorgente che dissipa la sua polarità; è detto lavoro interno dissipativo poiché è ben noto che è la causa dell’esaurimento dell’abilità della sorgente di continuare a fornire EMF al circuito esterno. Riducendo la sua dissipazione interna, la sorgente è capace di fornire più energia da dissipare nel carico esterno di quella che è utilizzata per dissipare internamente la sorgente. Indi la sorgente è capace di funzionare con una efficienza operativa overunity. L’impianto funziona permissivamente come un impianto “aperto”, ed estrae e utlizza l’energia EM in eccesso proveniente da una sorgente esterna libera-di fluire (lo scambio di flusso fra il vuoto circostante e la bipolarità della batteria), quindi può funzionare con un’efficienza molto più grande di una unità senza violare le leggi della fisica, in un modo analogo a –ma totalmente differente da- una pompa di calore. In questa invenzione, l’obiettivo della sorgente principale non è di fornire corrente ed energia dissipativi al circuito esterno. La bipolarità della sorgente è utilizzata primariamente come un’antenna dipolo per ricevere il flusso di energia delle onde EM bidirezionali dal vuoto, e indirizzandolo senza entropia al collettore attraverso una unità di commutazione. Gli elettroni della conduzione nel collettore sono temporaneamente frenati mentre sono overpotenzializzati dall’eccesso di energia raccolta su di loro. Il collettore e i suoi elettroni overpotenzializzati sono poi commutati via dalla sorgente primaria, e collegati lungo il carico come un circuito separato e anello chiuso di corrente. Gli elettroni nel collettore e la loro energia in eccesso sono poi automaticamente lasciati fluire come scarica di corrente attraverso il carico, rilasciando il loro eccesso di energia per eseguire lavoro vantaggioso nel carico. Il

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collettore è poi commutato via dal carico e indietro lungo la sorgente primaria, e inizia un altro ciclo di raccolta. La ripetizione dei cicli di raccolta e scarico forniscono energia al carico. Raccolte aggiuntive e capacità agevolanti che facilitano le ripetizioni e la fornitura di energia costante al carico possono essere aggiunte come desiderato. L’invenzione viola la procedura del circuito chiuso nell’alimentare i carichi, ma non viola la legge di conservazione dell’energia, la seconda legge della termodinamica, o qualsiasi altra legge della fisica.

Figura 1°. Modello di circuito utilizzato per un caricamento ramp-up di un condensatore senza lavoro, e scarica separata dell’energia raccolta, nel carico, senza esaurimento effettivo della sorgente primaria.

Figura 1b. Modello di circuito per caricamento a impulso singolo di un collettore semiconduttore degenere senza apprezzabile lavoro, e scarica separata dell’energia raccolta, nel carico, senza esaurimento effettivo della sorgente primaria.

Uso di Condensatore Caricato-per Passi come Collettore

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Compiendo la nostra ricerca su di un materiale speciale con tempo di rilassamento allungato del gas di elettroni liberi, è suggerito provvisoriamente un materiale di lega composta dal 98% di alluminio e 2% di ferro. Comunque, la produzione di questa lega è particolarmente difficoltoso, pertanto stiamo ancora cercando una soluzione che sia realizzabile più facilmente. Nel frattempo, la necessità di usare un materiale speciale per il collettore è stata bypassata da un’altra procedura che abbiamo utilizzato. Rigorosamente si può usare un normale condensatore come collettore, se lo si carica per passi in diverse piccole centinaia di fasi di tensione rettangolare (onda quadra NdT) (caricamento-passo-passo). La prova che questo può caricare liberamente un condensatore con energia, senza che si abbia da fare lavoro apprezzabile, è già noto nei testi. Puoi caricare il condensatore senza entropia ed essenzialmente senza estrarre corrente di una moltitudine di elettroni. [Ref 2, Ref 3, Ref 4, Ref 5] Attualmente noi consideriamo che il condensatore sia caricato da un flusso di corrente, spostamento senza massa, che per gli scopi della circuiteria consideriamo essere – un flusso di potenziale puro (energia EM bloccata) lungo un conduttore attraverso il vuoto; cioè sotto le condizioni in cui flusso di corrente di spostamento di massa non esiste. [Ref 6, Ref 7] Spostamento di corrente senza massa è disponibile liberamente da qualsiasi sorgente Il principio racchiuso nell’invenzione è che si può estrarre tutta l’energia libera EM che si desidera, da qualsiasi sorgente di energia elettrica, tanto a lungo per quanto essa è estratta attraverso lo spostamento di corrente senza massa e non attraverso un flusso di corrente di massa degli elettroni. [Ref 8] E si può raccogliere liberamente questa energia estratta da una sorgente in un comune condensatore se si fa correttamente, perché si può caricare il condensatore attraverso lo spostamento di corrente senza massa senza consumare lavoro apprezzabile dentro la sorgente per dissipare la sua separazione bipolare di cariche. Ogni Sorgente Elettrica di Potenziale è già una Sorgente di Energia Libera Pertanto avanziamo un concetto rivoluzionario: tutti gli impianti attuali di energia utilizzano già antenne-sorgente di energia libera. Tuttavia, la circuiteria standard chiusa a due-fili utilizza diabolicamente metà del totale di energia libera estratta attraverso l’antenna-sorgente dal vuoto, per compiere lavoro all’interno dell’antenna-sorgente per dissipare la sua polarità e quindi per dissipare l’antenna-sorgente (cioè il ricevitore) stessa. La sorgente già funge da “antenna bipolare” per ricevere continuamente corrente di “potenziale scalare” (spostamento di corrente senza massa) dal vuoto [Ref 9] Scienziati e ingegneri precedentemente hanno ignorato semplicemente questo particolare afflusso di energia EM senza massa. Per le condizioni di carico-libero (cioè spostamento di corrente senza massa) dal vuoto, ( ) è continuamente ricevuto dal vuoto attraverso qualsiasi dipolo (cioè attraverso qualsiasi sorgente bipolare-come-

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un’antenna), e l’energia che fluisce è continuamente scambiata avanti e indietro fra il vuoto e il dipolo. Questo scambio di energia libera con il vuoto è anche vero per due punti qualsiasi nel nostro circuito che ha un circuito aperto con differenza di potenziale o tensione fra loro. Tali due punti si comportano come un dipolo. Le sorgenti antenna bipolari di energia libera sono ovunque; dobbiamo solo imparare come rompere la simmetria nel loro scambio di flusso di energia con il vuoto, raccogliere un po’ dell’afflusso che confluisce liberamente, e distribuire quella energia in eccesso raccolta ad un carico isolato per alimentarlo separatamente. In altre parole, dobbiamo semplicemente perfezionare la circuiteria che funziona analogamente al comune ciclo di pompa di calore.

Figura 2. Il perché gli attuali impianti di energia elettrici hanno un’efficienza operazionale underunity. Operazione del convenzionale circuito chiuso a 2-fili Negli impianti convenzionali a 2-fili un carico è aggiunto all’antenna-sorgente, permettendo la circolazione della corrente di elettroni in un circuito chiuso attraverso il carico e quindi, attraverso il filo principale di ritorno, indietro a, e attraverso, l’antenna-sorgente bipolare. I soli motivi utili per questa “circolazione chiusa” degli elettroni sono (1) è semplice, facile, abituale e accettata, (2) tutti i nostri componenti, strumenti e metodologie sono sviluppate in accordo con questa usanza, (3) si usano gli elettroni come un fluido materiale che fa lavoro per ricevere, trasportare e scaricare l’energia EM in eccesso, e (4) spingere gli elettroni indietro attraverso le ricariche emf contrarie gli elettroni impiegati di nuovo con l’energia EM in eccesso nella forma di piccola (densità di energia intrappolata in eccesso) sopra ogni elettrone riutilizzato.

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Parte dell’eccesso raccolto sopra gli elettroni si espande nel carico come lavoro utile, ma una metà del totale si espande nel condurre gli esauriti (elettroni NdT) (senza l’eccesso ). Conseguentemente tutti i circuiti convenzionali a 2-fili, in cui ritorna tutto il flusso-elettroni di corrente esterna che collega indietro attraverso la sorgente, sono sempre dispositivi underunity, come è mostrato in Figura 2. Anticipatamente queste sorgenti convenzionali sono già dispositivi free energy, che sono senza volerlo collegate alla circuiteria specificatamente progettata per utilizzare parte della loro energia ricevuta liberamente per svuotare o distruggere loro stesse, cioè sono già impianti aperti che ricevono energia liberamente dal vuoto, ma esse sono collegate e progettate in un modo suicida infatti utilizzano solo metà di quella energia estratta liberamente per richiudere l’impianto e spegnere l’afflusso di energia libera. Poi almeno parte della rimanente metà dell’energia è persa in inefficienze, di attrito, di dispersione, etc, meno della metà dell’energia libera totale va al carico. Pertanto c’è sempre meno lavoro utile che vien fatto nel carico di quello del lavoro distruttivo che viene fatto dentro l’antenna-sorgente di energia libera per distruggerla.

Efficienza Operazionale

Definiamo efficienza operazionale Alpha come l’energia media consumata nel carico per alimentarlo, diviso l’energia media consumata dentro la sorgente per dissipare la sua bipolarità. Se Alpha < 1, si deve fornire energia esternamente per fare lavoro ricostituente sulla sorgente per ricollocare o compensare quella quantità di distruzione fatta fare dentro la sorgente, se si desidera che la sorgente continui a funzionare come un’antenna che riceve energia. Se Alpha > 1, allora se le perdite aggiuntive sono minime, il dispositivo può concepibilmente alimentare se stesso mentre fornisce parte dell’energia ad un carico per produrre lavoro utile.

Dobbiamo Eliminare il Circuito Chiuso Suicida per Realizzare Overunity

Non c’è nessun misticismo nel dispositivo elettrico overunity. Il dispositivo è un impianto aperto che estrae energia in eccesso dal vuoto, la raccoglie, e la trasporta nel carico per alimentarlo separatamente. E’ semplicemente analogo al normale ciclo di una pompa di calore. E’ anche direttamente analogo agli impianti attualmente funzionanti come i mulini a vento, ruote idrauliche, impianti solari, e turbine idrauliche in un impianto di diga. Tutto quello che dobbiamo fare è eliminare o ridurre drammaticamente l’errore standard canceroso negli impianti di energia elettrica convenzionali nei quali la maggior parte dell’energia in eccesso liberamente estratta dal vuoto dalla sorgente elettrica già-overunity è poi utilizzato per distruggere l’abilità di ricezione di energia della sorgente! Come abbiamo detto, nei dispositivi elettrici convenzionali e nella circuiteria, è sempre fatto un lavoro più distruttivo dentro la sorgente di quello fatto vantaggiosamente nel carico esterno. Quindi l’efficienza operazionale convenzionale è sempre underunity. Impianti Overunity Validi si Attengono ai Requisiti Ben Noti

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Ci sono molti impianti ad energia libera alternativi e ammissibili ben noti che funzionano ad efficienza operazionale overunity: celle solari, turbine idrauliche, pompe di calore e ruote idrauliche, per citarne alcuni. Tutti questi sono impianti aperti, che ricevono un afflusso di energia libera da un flusso di energia naturale, e raccolgono e commutano parte di quella energia per essere dissipata in un carico per fare lavoro utile. Tutti questi sono dispositivi overunity ammissibili, poiché (1) sono impianti aperti, (2) ricevono costantemente un afflusso di energia libera da una sorgente esterna, (3) estraggono e raccolgono energia senza dissipazione, (4) dissipano questa energia raccolta in un carico e (5) il processo di scarico è totalmente separato e isolato dal processo di “raccolta dalla sorgente”.

Impianti Overunity Non Validi sono Resi Intenzionalmente Auto-Distruttivi

Non uno solo di questi impianti overunity aperti usa stupidamente parte della sua energia estratta e raccolta per ri-chiudere l’impianto e spegnere il suo afflusso di flusso di energia libera! Quale ingegnere costruirebbe un impianto solare tale che, nel momento in cui la corrente comincia a fluire, alimenta un dispositivo che chiude gradualmente e scherma l’impianto solare dal sole? Chi costruirebbe un mulino a vento tale che, ogniqualvolta l’insieme delle pale angolate ruotano nel vento per fornire energia, un insieme di sistema di retroazione di ingranaggi fa anche ruotare lentamente le singole pale in una posizione parallela al vento, fermando in questo modo il mulino a vento? Eppure questo è precisamente quello che l’impianto di energia elettrica convenzionale fa con il suo circuito esterno. Utilizza volutamente metà dell’energia estratta liberamente per ri-chiudere l’impianto e spegnere il flusso di energia libera fra il vuoto e l’antenna-sorgente, distruggendo l’antenna-ricevitore! Tuttavia, questa pratica del “circuito suicida” assicura di continuare a tenere il contatore nella tua casa o azienda, e continuare a usare la benzina per alimentare la tua automobile. Forse uno può essere perdonato se sospetta che, ai più alti livelli del controllo finanziario, questo potrebbe essere l’obiettivo principale visto che l’interpretazione esistente dell’EM classico rimane “com’è” Tutte le Sorgenti di Energia Elettrica Sono Già Antenne che

Ricevono Energia Libera

Tutti gli impianti di energia elettrica convenzionali racchiudono già impianti di energia libera pienamente funzionali nel loro componente sorgente. Ogni impianto progettato convenzionalmente è, tuttavia, deliberatamente suicida, poiché parte della propria energia dell’impianto è utilizzata per lavorare contro se stessa e distruggere se stessa. Questo è dovuto principalmente alla preoccupazione degli ingegneri sulla potenza e il lavoro. Non considerano la sorgente come una sorgente di energia, ma come una sorgente di potenza. Essendo la potenza l’ammontare di tempo del lavoro svolto, ed essendo il lavoro la dissipazione dell’energia, essi sono naturalmente sono condizionati a pensare quindi alla “dissipazione della sorgente” come il suo normale funzionamento.

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Infatti, difficilmente uno solo di loro è consapevole che l’energia EM stessa è un processo che fluisce libero. Solo un collettore limitato possiede una raccolta limitata di energia EM. In natura, i gradienti potenziali di tutti i dipoli sono già fiumi di scambio di energia EM che fluisce liberamente con questi dipoli, mentre la densità di energia è fornita liberamente ed è essenzialmente libera di esser presa. E’ inverosimile che siamo stati tutti condizionati a estrarre questa energia libera fornita dalla natura e dal creatore, ma ad utilizzare sempre metà dell’energia estratta per distruggere l’antenna-ricevitore e quindi reprimere il flusso! Nel nostro lavoro, abbiamo semplicemente asportato questo cancro “auto-distruttivo” e rielaborato la circuiteria così che solo una trascurabile quantità di energia liberamente estratta è utilizzata per la distruzione interna dell’antenna sorgente. Impianti Overunity Aperti e Termodinamici Non In Equilibrio Nella nostra impostazione abbiamo un impianto aperto durante ogni ciclo di raccolta, con una sorgente esterna di energia e un afflusso di energia continuo. Abbiamo deliberatamente interrotto la simmetria dello scambio di energia dell’impianto con il vuoto, separando spazialmente e temporalmente le fasi raccolta di energia e di scarico dell’energia. L’efficienza operazionale overunity è ammissibile per tali impianti senza che violi qualsiasi delle leggi della natura. Parte dell’afflusso di energia in eccesso dal vuoto verso l’antenna sorgente bipolare è trasportato senza perdita al collettore e raccolta. L’energia raccolta nel collettore è poi scaricata separatamente attraverso il carico, senza che alcuna parte di essa sia scaricata indietro dentro l’antenna-sorgente. Notare che abbiamo interrotto l’equilibrio del flusso di energia locale ma non l’equilibrio del flusso di energia totale. La seconda legge della termodinamica, per esempio, non può mai applicarsi a un tale sistema aperto non in equilibrio. I termodinamici classici non possono mai calcolare l’entropia di un impianto aperto non in equilibrio termodinamico, così come è ben noto ai termodinamici. [Ref 10] Quello che i termodinamici classici devono supporre, è che tale impianto aperto deve contenere energia in eccesso se paragonato all’impianto chiuso in equilibrio, perché l’impianto chiuso in equilibrio è nella condizione massima di entropia. [Ref 11] La conservazione globale dell’energia non è violata, proprio come non è violata in un mulino a vento o in una pompa di calore, che sono impianti aperti simili. La conservazione locale di energia (che si applica solo ad un impianto chiuso o ad un impianto in totale equilibrio) non si applica perché l’impianto è aperto e non in equilibrio.

Overunity Elettrica Permissibile Non E’ Moto Perpetuo

Un impianto aperto fuori equilibrio non necessita conformarsi a (1) la conservazione locale di energia (impianto chiuso, condizioni di equilibrio), neanche a (2) la seconda legge della termodinamica (che presume condizioni di equilibrio). Esso deve, e lo fa, conformarsi alla conservazione globale di energia, proprio come fa una ruota idraulica o un mulino a vento. Evidenziamo fortemente che il dispositivo elettrico overunity non è un “perpetuo che si muove”. [Ref 12] I funzionamenti e gli impianti elettrici che intendiamo sono perfettamente delle serie ammissibili di impianti elettrici overunity.

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L’analogia con la Pompa di Calore

In un modo di vederlo, tutto quello che noi abbiamo fatto è di utilizzare il potenziale come un genere più moderno di fluido meccanico quantistico che ha energia EM nascosta che fluisce bidirezionalmente. [Ref 13], [Ref 14, Ref 15, Ref 16] La QM già attesta che i potenziali, non i campi forza, sono le cause primarie di tutti i fenomeni EM. Contrariamente alla teoria classica EM, i campi forza sono effetti in, su e delle stesse particelle caricate. Conseguentemente, se i potenziali sono le cause primarie di tutti i fenomeni EM, allora per permettere all’energia libera di compiere lavoro (cause libere per raccogliere e generare gli effetti desiderati) dobbiamo volgerci ai potenziali. Noi abbiamo utilizzato una disposizione di collegamenti e commutazione tale che la raccolta di energia libera è totalmente separata dalla scarica di energia raccolta attraverso carico. In breve, abbiamo fatto quello che fa una normale pompa di calore, quando utilizza l’aria con la sua energia termica come un fluido che contiene energia. Di conseguenza, l’efficienza operazione overunity di un analogo dispositivo elettrico è ammissibile, e non proibito dalle note leggi della fisica. Una Sorgente di Energia Elettrica è un’Antenna Bipolare per

la Ricezione Libera di Energia

Una sorgente di energia elettrica è effettivamente solo un’antenna bipolare per la ricezione di potenziale (onde Whittaker/Ziolkowski bidirezionali nascoste). Tutta la corrente che torna indietro attraverso gli EMF contrari della sorgente, per compiere lavoro dissipativo dentro essa, è qualcosa che tu stesso stai facendo alla sorgente. Non è una caratteristica a priori della sorgente! Se non è fatto alcun lavoro dentro la separazione bipolare interna delle cariche della sorgente (cioè se nessun elettrone o corrente di ioni è forzato indietro dal filo principale di ritorno contro il potenziale dell’antenna e quindi contro il suo EMF contrario), allora l’antenna-sorgente bipolare durerà per sempre, o fino a quando qualcosa si consuma o si rompe meccanicamente. Lo scambio di flusso di energia fra il vuoto e l’antenna-sorgente bipolare è guidato liberamente da tutte le cariche dell’universo, in conformità al collegamento cosmologico di ritorno di Puthoff [Ref 17]

Spostamento di Corrente Senza Massa

Tecnicamente si sta usando uno spostamento di corrente senza massa per caricare il condensatore, più che una corrente di flusso di massa degli elettroni. Ciononostante è un reale flusso di energia; proprio in forma di lavoro-libero, dissipazione-libera. Come è ben noto, una lamina di un condensatore già carica l’altra lamina proprio attraverso questo stesso spostamento di corrente senza massa, trasportando davvero energia EM sull’apertura fra le lamine nel processo. Gli elettroni stessi non attraversano l’apertura.

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Lo spostamento di corrente è già ben noto essere trasporto di energia “libera” senza alcuna dissipazione come potenza e lavoro. Estraendo solo uno spostamento di corrente senza massa dall’antenna-sorgente invece di un flusso di corrente di elettroni, puoi estrarre energia di lavoro-libero, dissipazione-libera per il tempo che desideri, tanto spesso quanto desideri, e tanto quanto desideri, senza mai dissipare l’antenna-sorgente. Devi solo raccoglierla su alcuni elettroni bloccati o altre cariche, così come in una lamina di un condensatore, quindi commutare l’energia raccolta (condensatore carico) separatamente su di un carico, in un circuito di scarico separato, per scaricare attraverso il carico come lavoro. Il vero trucco è di impedire agli elettroni nel circuito di muoversi e fornire una quantità di corrente di “dissipazione di energia” dentro la sorgente durante il processo di raccolta. Nel documento originale, abbiamo spiegato che questo potrebbe essere fatto usando come collettore un materiale semiconduttore degenere, con un tempo di rilassamento del gas di elettroni esteso. Abbiamo anche incluso riferimenti specifici (sia sperimentali che teorici) che ciò è corretto. Con la necessità di materiali speciali rimossa, non c’è motivo per cui un ricercatore competente non può sviluppare un dispositivo condensatore caricato-per-passo per verificarlo sperimentalmente per se stesso o se stessa.

Necessità: Dimostrazione del Principio e Test e Certificazione Indipendenti

I miei associati ed io stiamo procedendo tanto rapidamente quanto possibile verso una piena “dimostrazione del principio” dei circuiti per libera distribuzione e certificazione o contraffazione della comunità scientifica e ingegneri in generale. Presto ci aspettiamo anche di distribuire ad altri ricercatori informazioni sui generi di nuova fenomenologia elettrica che si incontrano nei veri dispositivi elettrici overunity. Queste non sono nei libri di testo, almeno in accordo con gli impianti di energia elettrica. Diamo alcune indicazioni di questi fenomeni sotto:

Nuovo Fenomeno del Circuito Deve Essere Controllato

Si riscontrano fenomeni elettrici insoliti nel provare a realizzare operazioni elettriche overunity. Per overunity, a priori si deve “far scivolare il potenziale in eccesso” attraverso il circuito essenzialmente senza perdite. Cioè, si deve deliberatamente far passare uno spostamento di corrente senza massa attraverso il circuito e almeno attraverso parte dei suoi componenti. I componenti di commutazione allo stato solido in particolare producono fenomeni insoliti, come minimo, quando il potenziale in eccesso è introdotto in e attraverso tutti i componenti interni, dentro i semiconduttori attuali. Un comune MOSFET, per esempio, può avere 25,000 componenti interni separati. E’ come se qualcuno riempisse le intere riserve delle parti elettroniche dentro esso. Commutatori semplici non sono questi semiconduttori, quando esposti a uno spostamento di corrente senza massa considerevole. Quando si “fa scivolare dentro” parte del potenziale puro, attraverso la decomposizione SWZ si fa scivolare dentro anche parte delle onde sorgenti pompa EM bidirezionali. I

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materiali semiconduttori non-lineari funzioneranno come degli specchi coniugati in fase quando doverosamente pompate, compresi alle frequenze non-ottiche. Di conseguenza alcune volte diventano comprovati la formazione di -repliche coniugate in fase pompate, auto-prese come bersaglio, dei potenziali quantici ed effetti variabili modulari. Ci rivolgeremo e spiegheremo alcuni di questi effetti in un documento futuro. Per ora, affermiamo semplicemente che essi si verificano, e c’è una moltitudine di fenomenologie extra che lo sperimentatore può incontrare. Tuttavia, una regola di ferro per lo sperimentatore è che, per il comportamento bizzarro del circuito, prima deve scaricare tutte le “normali” cause prima di rivolgersi alle cause straordinarie. Salverà se stesso da una grande quantità di dolore applicando questo rasoio di Occam (il traduttore rimanda fortemente alla lettura del libro The Free Energy Secrets of Cold Electricity, in cui si parla degli esperimenti di Tesla con la “Energia Radiante” che, se non controllata correttamente, provoca letteralmente dolore fisico). Inoltre utilizzando deliberatamente uno spostamento di corrente, si adopera effettivamente una topologia EM estesa e più alta con gradi aggiuntivi di libertà, simile a quella indicata da Barrett. [Ref 18] Di conseguenza si va incontro ad una quantità addizionale di fenomenologia di topologia EM maggiore. In particolare si incontra un funzionamento Ottico Non-Lineare (NLO) dei semiconduttori a qualunque e a tutte le frequenze, non solo nelle bande ottiche. Dispositivi Elettrici Overunity Sono Ammissibili Dalle Leggi

della Fisica

L’impianto elettrico overunity è ammissibile dalle leggi della fisica e non è in nessuna maniera un moto perpetuo. Esso estrae semplicemente l’energia EM in eccesso da una sorgente onnipresente, attraverso un dipolo come ricevitore, e raccoglie quella energia in eccesso, la conduce al carico, e la dissipa separatamente nel carico per alimentarlo, senza usare alcuna della energia raccolta per compiere lavoro dentro la sorgente per dissipare l’antenna sorgente. E’ direttamente analogo alla pompa di calore, la quale è ben risaputo che compie efficienza operazionale overunity sotto condizioni nominali.

In Conclusione

Principalmente i miei associati ed io crediamo di aver corretto un errore onnipresente fatto negli impianti di energia attuale che impedisce a questi sistemi di realizzare la loro efficienza operazionale overunity già-insita. Crediamo anche fermamente che il dispositivo elettrico overunity permissibile è un concetto il cui tempo è finalmente venuto.

Note e Riferimenti

1. T.E. Bearden, “The Final Secret of Free Energy”, distrubuito su internet, 9 febbraio 1993. Il documento è stato pubblicato anche in Magnets, 7(5), pp 4-26 (1993); in Explore!, 4(3/4), pp 112-126 (1993), e diversi altri mezzi di informazione.

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2. Per provare che puoi caricare un condensatore ordinario quasi senza entropia, vedere I. Fundaun, C. Reese, e H. H. Soonpaa, “Charging a Capacitor”, American Journal of Physics, 60(11), pp 1047-1048 (1992). Un condensatore può essere caricato per gradi in piccoli passi per ridurre drammaticamente l’entropia richiesta per caricarlo. Nel limite, un condensatore teoricamente perfetto può essere caricato pienamente senza alcuna corrente elettrica o lavoro affatto, cioè, puoi semplicemente trasportare la densità di energia in eccesso (il gradiente potenziale) di una tensione di un circuito aperto di una sorgente al collettore, e abbinare quel

agli elettroni bloccati nelle lastre del condensatore, senza corrente elettrica dalla o attraverso la sorgente.

3. M.G. Calkin e D. Kiang, “Entropy Ch’ange and Reversibility”, American Journal of Physics, 51(1), pp 78-79 (1993).

4. F. Heinrich, “Entropy Change When Charging a Capacitor: A Demonstration Experiment”, American Journal of Physics, 54(8), pp 742-744 (1986).

5. V.K. Gupta, Gauri Shanker, e N.K. Sharma, “Reversibility and Step Process: An Experiment for the Undergraduate Laboratory”, American Journal of Physics, 52(10), pp 945-947 (1984).

6. In molti testi la trattazione della disposizione della corrente è lontana dalla adeguatezza. Una trattazione migliore di tutte è data da John D. Krauss, Electromagnetics, Quarta Edizione, McGraw-Hill, New York, pp 437-439, 547-549 (1992). Intuito utile aggiuntivo può essere acquisito da David J. Griffiths, Introduction To Electrodynamics, Seconda Edizione, Predice-Hall, Englewood Cliffs, New Jersey, pp 304-308 (1989). Il problema 7.51 a p. 335 è anche di diretto interesse, come in particolare le osservazioni di Griffiths sotto il problema. Intuito aggiuntivo può essere acquisito da David Halliday e robert Resnick, con la collaborazione di John Merill, Fundamentals of Physics, 4: Displacement Current, pp 836-837, 839-841. La nozione standard è (1) di mantenere la continuità della corrente, modificando in questo modo e salvando la legge di Ampere, (2) la disposizione di corrente è non-fisica, cioè, essa non implica il trasferimento di massa caricata, (3) concentrarsi primariamente sopra magnetostatica come i risultati raggiungibili con lo spostamento della corrente, (4) mantenere la nozione di come E, un campo forza, focalizzandosi in tal modo sulla nozione di spostamento della corrente sopra la carica del campo E senza il flusso della massa caricata, e (5) mantenere la confusione fra carica elettrica e massa caricata che è inerente in termini di “carica”, “corrente”, etc. A p 836 Halliday e Resnick indicano che lo spostamento di corrente non è derivato per se, ma è un “adattamento” basato su argomenti di simmetria, e deve durare o diminuire semplicemente sia che le previsioni accordino con l’esperimento o no. Nella stessa pagina lo spostamento di corrente è ritenuto essere una funzione lineare di . Per fluire lungo il circuito in cui non c’è corrente di massa di elettroni, sembra proprio rimpiazzare attraverso . Indica anche fortemente che si dovrebbe chiaramente distinguere il flusso di massa caricata e il flusso della carica senza massa, che è l’impostazione che noi abbiamo fatto. Una indicazione finale del modo in cui gli scienziati convenzionali tendono a considerare lo spostamento di corrente è dato da Martin A. Plonus, Applied Electromagnetics, McGraw-Hill, New York, pp 446-448 (1978). Qui Plonus usa la nozione predominante del campo E che viene alterato dal flusso di spostamento di corrente senza massa. Come possiamo vedere, lo spostamento di corrente è relegato quasi ad una curiosità dei condensatori, e non (è considerato NdT) realmente molto indispensabile proprio per “tenere in equlibrio i libri” e mantenere la continuità di corrente di Ampere. Desideriamo indicare qualcosa di molto sottile ma molto rigido. Il CEM utilizza erroneamente E = - per uguagliare un gradiente potenziale libero-di-massa con

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un campo forza che contiene-massa. Questo “campo-E” esiste ad un punto in cui c’è un punto-coulomb di massa caricata elettricamente in quel punto. La reale versione di questa equazione dovrebbe essere E == - [( ) ● q] / |q|, in cui è il potenziale gradiente accoppiato direttamente al punto-massa caricata nel punto, q è il numero di coulombs di massa caricata nel punto, q / |q| è un coulomb di massa caricata, ed E ora è propriamente la forza su e di ogni coulomb di massa caricata raccolta nel punto. Vista in questa maniera, si può ora vedere che il campo E può essere alterato dal flusso di massa caricata addizionale q, o dal flusso addizionale senza massa, o da entrambi. Questo è ora in accordo con il modo in cui è affrontato nel CEM, ma più rigido. Essenzialmente esso afferma che possiamo aumentare la “carica” (potenziale) totale ad un punto sia (1) facendo entrare masse caricate addizionali attraverso l’uso di corrente convenzionale, o (2) facendo entrare cariche (potenziale) senza massa senza alcun cambio addizionale nella massa, o (3) una combinazione delle due. Tuttavia, lasciamo che si applichi questo ad una singola particella caricata o ad un numero fisso di esse. Nessuno sembra avere notato che la nozione di alterazione del campo-E delle cariche-punto raccolte nel punto attraverso il metodo #2, cioè attraverso un flusso di spostamento di corrente senza massa sopra le stesse particelle fondamentali caricate, per scambiarsi richiede a priori la carica elettrica di ogni particella fondamentale. Quindi essa altera la nozione di quantizzazione della carica. Inoltre, nessuno sembra aver notato le implicazioni dell’energia elettrica: se è noto che si può caricare un condensatore semplicemente attraverso lo spostamento di corrente, allora si può caricarlo completamente con energia, senza alcuna dissipazione della sorgente, perché solo la corrente di massa caricata attraverso l’EMF inverso della sorgente da quello. Pertanto si può quindi staccare il condensatore caricato e collegarlo separatamente in un circuito chiuso con un carico, per scaricare attraverso il carico e fornire lavoro libero nel carico (libero nel senso che non avviene alcuna dissipazione della sorgente primaria sia nella raccolta di energia sia nella scarica dell’energia raccolta attraverso il carico come lavoro utile). I dispositivi elettrici overunity, l’energia libera, etc., dovrebbero quindi essere prontamente evidenti e ammissibili, dalla natura conosciuta dello spostamento di corrente e dai soli condensatori.

7. Maxwell suppose un etere materiale, che fu supposto essere un fluido materiale

sottile che riempiva tutto lo spazio. Quindi la forza (che deve avere massa in quanto componente dovuto alla sua definizione F== d(mv)/dt ) potrebbe essere modellata come esistente nell’etere di Marwell, perché c’era già materia sottile presente ovunque. Pertanto nell’EM di Maxwell l’idea sbagliata risulta che i campi forza esistono nel vuoto. Oliver Heaviside continuò questa sua errata ipotesi, poiché egli odiava i potenziali, considerandoli come mistici, e affermò che essi sarebbero dovuti essere “…eliminati dalla teoria”. Inoltre, l’elettricità era pensata essere simile ad un fluido materiale sottile. Pertanto il fluido elettrico materiale poteva e fluiva anche attraverso il fluido del vuoto, dando la nozione di densità del flusso elettrico materiale per D. Di conseguenza, le unità di D sono Coulombs (ammontare della massa caricata del flusso) per metro quadro. Rigidamente, quel flusso materiale D esiste solo su e da massa carica che si muove; esso non si può e non esiste nel vuoto. Solo i potenziali e i gradienti potenziali esistono nel vuoto. Tuttavia, dopo la composizione di Maxwell della sua teoria, l’esperimento di Michelson-Morley distrusse l’etere materiale (non l’etere per

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se, ma la sua natura materiale). Pertanto gli elettricisti allora dichiararono semplicemente che essi non stavano usando più etere materiale, e che questo non esisteva! Non una sola delle equazione di Maxwell/Heavyside fu cambiata. L’etere materiale è ancora molto accettato nella teoria EM classica (CEM), e quindi la teoria è di conseguenza danneggiata molto seriamente. Poiché il CEM ha anche nessuna definizione adeguata sia per la carica elettrica, sia per il potenziale scalare, il problema è confuso. Per chiarire questo problema, si deve separare la nozione di carica elettrica dalla nozione di massa. La carica elettrica di una massa caricata è lo scambio del flusso di fotoni virtuali fra il vuoto circostante e quella massa. Poiché un flusso di fotoni virtuali è solo un potenziale scalare, la carica elettrica senza massa dell’elettrone è semplicemente il suo potenziale scalare. Può essere ora visto che, se rimuoviamo efficacemente la nozione di “massa” da D nel vuoto, o in un medium materiale caricato dove le masse cariche non possono muoversi, allora il “concetto di flusso elettrico materiale” parte di D diventa , un cambio nel flusso elettrico non-materiale. Tuttavia, D è un vettore e quindi ha un aspetto direzionale spaziale di “flusso netto” che da solo non possiede. Ne consegue che il valore di in un punto spaziale rappresenta realmente il risultato del cambio del valore di in quel punto, in quanto funzione del tempo. In questo modo un operatore direzionale deve prima fare appello sopra nel punto, per fornire una direzione per la corrente-spaziale dopo che l’operatore di d/dt è invocato. L’operatore adatto per dare direzionalità a è , pertanto quel D nel vuoto o in un medium caricato da corrente-libera-di elettroni diventa una funzione di d/dt (- ). Convenzionalmente, l’uso nei testi di E = - designa immediatamente che d/dt (- ) in un punto risulta in dE/dt, o l’ammontare del tempo della carica del campo-E in quel punto. Se non viene fatta alcuna distinzione fra flusso di corrente di massa caricata e flusso di corrente di carica senza massa, questo dovrebbe essere vero nei media sia materiali che vuoti. Comunque, desideriamo distinguere specificamente fra spostamento di corrente massiccio e flusso di corrente di carica senza massa. Pertanto indichiamo che l’incremento di dE/dt nella grandezza del campo-E a, su, e di una particella caricata in un punto, può essere dovuto sia (1) al flusso di corrente di massa per accrescere il numero di punti coulombs in quel punto dato, dove ogni coulomb ha una carica (potenziale) senza massa stabilita, o (2) al flusso di corrente senza massa d/dt (- ) in modo da cambiare il valore di in quel punto, testimoniato da un numero fisso di coulombs di particelle caricate, ognuna delle quali ha cambiato il suo proprio potenziale e quindi la sua carica elettrica individuale senza massa. Pertanto quello “che fluisce” mentre le masse caricate sono ferme o assenti è semplicemente una corrente di potenziale scalare, che risulta in un cambio di potenziale sopra cariche di un punto stabilito di . Questo è quello che attraversa le lamine di un condensatore, per esempio, quello che è nella nozione di “spostamento di corrente” prodotto in primo luogo (Vedere per esempio Hallyday e Resnick, 1988, ibidem, p 836, Sample Problem 1, per l’espressione dello spostamento di corrente come , trascurando le costanti di proporzionalità). Questo è anche quello che fluisce quando si collegano circuiti aperti multipli coppie di conduttori ad una sorgente. Rimane da esaminare l’equazione di Maxwell .D = ρv. Se lo spostamento della corrente di massa non può fluire, allora non esiste alcuna differenza della porzione di corrente di massa di D. Tuttavia, lo spostamento di corrente senza massa può ancora fluire, e là può esistere differenza di quel componente. Ci sono ora tre aspetti di quella equazione:

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(1) il caso del vuoto, in cui non esiste alcun ρ fisico e quindi nessun ρv come tale a causa dell’assenza di massa, (2) il caso di un medium materiale, che è il caso normale già trattato nell’equazione standard e non necessita essere discusso ulteriormente, e (3) il caso di un medium materiale in cui, ciononostante, masse fisiche caricate quali elettroni che non possono muoversi, ma correnti di carica senza massa possono tuttavia muoversi. Solo i casi 1 e 3 necessitano essere discussi, e hanno la stessa trattazione. Ci dedichiamo al caso dimensionale, che è sufficiente per le considerazioni sul flusso della corrente. In primo luogo sostituiamo D con (D + Dρ), in cui il primo termine è lo spostamento di corrente senza massa e il secondo termine è lo spostamento massivo di corrente. In altre parole, consideriamo separatamente il flusso di massa caricata e il flusso di carica senza massa. Similmente, esprimiamo ρv come due componenti, uno massivo e uno senza massa, pertanto quel ρv = d/dl( + mv). Per il caso 1 e il caso 3 supponiamo mv = 0 e Dρ = 0. Per questi due casi, abbiamo .D = .D = d /dl (poiché la corrente lungo un filo è un flusso dimensionale-solo). Osserviamo in modo particolare che , D , .D , e d /dl non sono necessariamente quantità conservate, poiché è matematicamente scomposto in onde EM bidirezionali, ed è quindi un processo che fluisce liberamente. Quando la simmetria è interrotta così che quelle condizioni di equilibrio non esistono più, una o più di queste quantità non saranno conservate localmente. Quello che è stato realmente fatto qui è di aprire il modello EM classico allo scambio libero di energia EM senza massa che è sempre in azione continua fra qualunque massa di particella caricata e il vuoto. Possiamo poi considerare separatamente il flusso di scambio di energia (cioè del flusso di carica senza massa) e il flusso del ricevitore/trasmettitore fisico (cioè il flusso della massa caricata). La nostra disposizione di commutazione per separare i cicli di raccolta e di scarico costituisce un permissibile “demone di Maxwell” che interrompe la simmetria, quindi rompe l’equilibrio e apre l’impianto come necessario. Quindi tale impianto può ricevere continuamente un afflusso libero di energia dalla sua sorgente esterna, tale impianto può ammissibilmente mostrare un’efficienza operazione overunity senza violare le leggi della fisica.

8. Lo spostamento di corrente è già noto essere trasporto senza perdite di energia senza entropia, cioè, senza lavoro. Per una conferma rappresentativa vedere Jed Z. Bunchwald, From Maxwell to Microphysics, University of Chicago Press, Chicago and London, p 44 (1985). Citazione: “...non avviene alcuna trasformazione di energia in calore per correnti di spostamento”.

9. Mettiamo fortemente in rilievo che il potenziale scalare può essere matematicamente scomposto in una serie armonica di coppie di onde EM nascoste bidirezionali. Ogni coppia di onde consiste in un’onda ordinaria EM insieme con la sua onda replica coniugata in fase sovrapposta. Di conseguenza internamente il gradiente potenziale scalare lungo una sorgente rappresenta uno scambio bidirezionale di energia di onde EM con il vuoto circostante. Vedere note 13, 14, 15 e 16 qui sotto per riferimenti che confermano la scomposizione del potenziale “fisso” in un processo di flusso dinamico e un processo di scambio di energia.

10. Per conferma vedere Robert Bruce Lindsay e Henry Margenau, Foundations of Physics, Dover Publications, New York, pp 283-287 (1963). Vedere in particolare p 283, che mette in evidenza che un “campo forza” in qualsiasi punto è realmente definito solo nel caso in cui un’unità di massa è presente in quel punto. Vedere p 17 a proposito della limitazioni di una “legge naturale”; p 213 e 215 per la limitazione dell’analisi termodinamica sugli stati di equilibrio; e vedere p 216 per la definizione di entropia. Vedere p 217 per il fatto che l’entropia per condizioni di non-equilibrio non può essere calcolata, e che l’entropia di un impianto non in equilibrio deve

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essere minore dell’entropia di un impianto in equilibrio, cioè per un impianto che abbandona le sue condizioni di equilibrio, la sua entropia deve diminuire. Perciò la sua energia deve aumentare. In questo modo l’energia di un impianto aperto non in equilibrio deve sempre essere più grande dell’energia dello stesso impianto quando è chiuso e in equilibrio, poiché lo stato di equilibrio è lo stato di massima entropia.

11. Lindsay e Margenau, ibid., p 217 12. Il concetto di base nell’enigma del moto perpetuo è in quale modo un impianto

chiuso in equilibrio termodinamico possa fornire perpetuamente energia esterna ad un carico all’esterno dell’impianto. Tale concetto è un ossimoro; se l’impianto è chiuso, nessuna energia può fuggire o entrare, perciò l’impianto non può fornire energia esternamente per alimentare un carico o anche solo per irradiarsi via. I miei associati ed io non abbiamo in alcun modo proposto tale impianto o preso in considerazione che il concetto tale possa esistere. Ma è ben noto che impianti aperti non in equilibrio termodinamico possono liberamente estrarre energia dal loro ambiente circostante e fornire energia per alimentare un carico, e questo è precisamente quello che abbiamo presentato.

13. G.J. Stoney, “XLVIII. On a supposed Proof of a Theorem in Wave-motion, To the Editors of Philosofical Magazine”, Philosophical Magazine, 5(43), pp 368-373 (1897).

14. E.T. Whittaler, “On the Partial Differential Equations of Mathematical Physics”, Mathematische Annalen, vol 57, pp 333-335 (1903). Whittaker scompone matematicamente il potenziale scalare in una serie bidirezionale di coppie di onde EM in una sequenza armonica. Ogni coppia di onde consiste in un’onda e nella sua coniugata in fase. (Abbiamo indicato in altro luogo che tale coppia di onde è un’onda elettrogravitazionale che sosta nella curvatura dello spazio-tempo locale). Per rendersi conto che tutto il classico EM può essere sostituito da interferenze di due tali potenziali scalari (cioè dall’interferenza dei loro gruppi multi-onda nascosti), vedere E.T. Whittaker, “On an Expression of the Electromagnetic Field Due to Electrons by Means of Two Scalar Potential Functions”, Proceedings of the London Mathematical Society, Series 2, Vol 1, pp 367-372 (1904).

15.Richard W. Ziolkowski, “Localized Transmission of Electromagnetic Energy”, Physical Review A, 39, p 2005 (1989). Per argomenti connessi, vedere Richard W. Ziolkowski, “Extract Solutions of the Wave Equation With Complex Source Locations”, Journal of Mathematical Physics, 26, pp 861-863 (1985). Vedere anche Michael K. Tippett e Richard Ziolkowski, “A Bidirectional Wave Transformation of the Cold Plasma Equations”, Journal of Mathematical Physics, 32(2), pp 488-492 (1991).

16.C.W. Hsue, “A DC Voltage is Equivalent to Two Traveling Waves on a Lossless, Nonuniform Trasmission Line”, IEEE Microwave and Guided Wave Letters, 3, pp 82-84 (1993).

17.H.E. Puthoff, “Source of Vacuum Electromagnetic Zero-point Energy”, Physical Review A, 40(9), pp 4857-4862 (1989). Presenta il ciclo di feedback cosmologico auto-rigenerante di Puthoff per la sorgente dell’Energia EM del Punto Zero del vuoto. La nostra osservazione: attraverso qualsiasi range macroscopico, le fluttuazioni del vuoto (di ) dello ZPE (Zero Point Energy NdT) si sommano ad un vettore risultante traslativo nullo. I componenti individuali dello ZPE (di ), tuttavia, sono ancora presenti e attivi, e anche le loro energie sono presenti. Quel vettore nullo può quindi essere considerato essere un potenziale gradiente-libero, o il potenziale del vuoto, poiché esso contiene energia EM bloccata, enormemente densa. Quindi il potenziale del vuoto – puro spazio-tempo (ST) stesso – contiene energia EM enormemente densa.

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Si può quindi applicare la metodologia Stoney/Whittaker/Ziolkowski (SWZ) per scomporre questo potente potenziale vuoto, cioè del vuoto, e effettivamente lo spazio-tempo (ST) stesso, in un flusso incredibilmente denso di Energia EM. Spazio-Tempo si è rivelato essere un potenziale scalare elettrostatico incredibilmente potente. La carica elettrica (potenziale) di una particella caricata è un piccolo gradiente potenziale nel potenziale ST, cioè, è un piccolo avvicendamento del potenziale ST locale. Per la via del ciclo di feedback auto-rigenerativo di Puthoff, l’energia che fluisce in questo potenziale viene scambiata fra la sorgente locale e tutte le cariche, ovunque nell’universo. Questo “gradiente potenziale” o carica elettrica stessa può essere scomposta per mezzo del metodo SWZ e diventare uno scambio di coppia di onde EM bidirezionali dell’energia EM in eccesso fra il vuoto/ST e la massa della particella caricata. Il gradiente potenziale fra la fine di un dipolo ha scomposizioni simili, con la caratteristica aggiuntiva che la fine del dipolo caricata negativamente riceve le onde foreward-time (che vanno avanti) dalla coppia di onde SWZ, e l’estremità caricata positivamente riceve le onde inverse (time-reversed, che vanno indietro). La nostra osservazione finale è che Cole e Puthoff hanno rigorosamente dimostrato che, in teoria, l’energia EM del vuoto può davvero essere estratta. Vedere Daniel C Cole e Harold E. Puthoff, “Extracting Energy and Heat from the Vacuum”, Physical Review E, 48(2), pp 1562-1565 (1993).

18.T.W. Barrett, “Tesla’s Nonlinear Oscillator-Shuttle-Circuit (OSC) Theory”, Annales de la Fondation Louis de Broglie, 16(1), pp23-41 (1991). Barrett dimostra che un modello EM di topologia più alta (per esempio, EM espresso in quaternioni) permette lo spostamento avanti e indietro e l’immagazzinamento di potenziali in circuiti, e permette anche ad EM addizionale il funzionamento di un circuito che una analisi convenzionale EM non può rivelare. Per fare un esempio, ci si può imbattere in un funzionamento ottico senza la presenza di materiali ottici.

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(3° documento)

LEGENDA: ● = punto riempito nero (uguale prodotto scalare) nel testo originale Ø = lettera greca Ø per il campo potenziale elettrostatico scalare

= lettera greca Nabla (triangolo sottosopra) |x| = valore assoluto di x (solo positivo) uf = microFarad DISPOSITIVI ELETTRICI OVERUNITY PRATICI (C) T.E. Bearden 13 Maggio 1994 Introduzione Recentemente, i miei associati ed io abbiamo presentato domanda di brevetto su quello che crediamo svelerà finalmente i meccanismi per dispositivi elettrici overunity. Il mio obiettivo in questo documento è di fornire informazioni aggiuntive aumentando i miei due documenti precedenti, (1) “The Final Secret of Free Energy”, Feb 1993, e (2) “Informazioni aggiuntive su The Final Secret of Free Energy” Feb 1994. In questo documento attuale, con il permesso dei miei colleghi, rilascio l’essenza del nostro lavoro sulla separazione della carica elettrica in due componenti accoppiati Ø●(m), dove Ø rappresenta la carica senza massa di una particella caricata o massa, ● rappresenta il fatto che è abbinata o cerca di abbinarsi alla particolare massa che reintegra le particelle caricate [cioè, il tipo particolare di massa che sarà abbinata alla densità del flusso di fotone virtuale che è rappresentata dal simbolo Ø], ed m rappresenta il componente di massa inerte della massa caricata. Poiché non tutte le masse si abbineranno con Ø●, indichiamo il tipo di massa che sarà abbinata ad essa come ●m. Quindi una massa caricata è composta da (Ø●)●(●m), che abbiamo consolidato in (Ø)●(m). La carica non è quantizzata Un risultato immediato interessante è che la carica senza massa di una particella fondamentale caricata non è quantizzata; essa cambia come una funzione del dato (background) potenziale in cui è inclusa. Quindi è discretizzata come una funzione del dato (background) potenziale (cioè, dello scambio del flusso di fotoni virtuale fra essa e il vuoto circostante). Altrimenti, per esempio, non ci sarebbe nessun Ø creato su alcuna particella caricata q, e quindi nessun campo-E, e quindi gli elettroni non dovrebbero muoversi nei nostri circuiti attuali. Poiché essi si muovono nei nostri circuiti, la carica non è quantizzata. La Corrente Elettrica ha Due Componenti. La prima chiave per capire le macchine elettriche e magnetiche ad energia libera è di comprendere che la corrente elettrica consiste realmente in due correnti abbinate insieme. Il nostro trattamento di una carica elettrica come un impianto abbinato (Ø)●(m) significa anche che la corrente di elettrone i = dq/dt è costituita di due componenti accoppiati [(dØ/dt)●(dm/dt)]. Questo deriva semplicemente invocando l’operatore d/dt, cioè, d/dt[(Ø)●(m)] = (dØ/dt)●(dm/dt), che è lo stesso di [(dØ/dt●)●(●dm/dt)]. Il componente (dØ/dt)● è il noto ma non ben compreso spostamento di corrente senza massa, mentre il componente ●(dm/dt) è lo spostamento di corrente di massa, e l’operatore che si abbina ●

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significa “abbinato a” o “che sta cercando di abbinarsi a”. L’operatore che si abbina rappresenta un’operazione fisica reale: lo scambio di fotoni virtuali fra il potenziale del vuoto e la massa caricata. Qualsiasi potenziale è considerato essere un potenziale che è sovrapposto sopra il potenziale del vuoto circostante , per fornire un potenziale

. Il potenziale del vuoto circostante non può scomparire meramente perché gli aggiungiamo altro potenziale! Confusione nella Fisica Elettrica Attuale Indichiamo che, nei libri di fisica di importanza, l’evidente effetto di abbinamento è essenzialmente sconosciuto o ignorato perché attualmente la fisica non ha definito né il potenziale scalare, né la carica elettrica. La teoria convenzionale usa semplicemente una “inerte” espressione dØ/dt per descrivere lo spostamento di corrente (e un’altra espressione inerte q per una massa caricata), e la maggior parte dei teorici sono anche a disagio con essa. Lo spostamento di corrente è anche confuso con la forza uguagliando lo spostamento di corrente dØ/dt a dE/dt. A sua volta, questo significa che dØ/dt è confuso con la massa, quindi dm/dt, che in ultimo è anche un componente di dq/dt. m è sempre un \componente interno\ di forza, come è noto nelle basi della fisica ma questo fatto continua a rimanere completamente ignaro agli elettricisti. [ Buoni teorici elettrici ammettono che non c’è forza nel vuoto; e che quella forza associata con il campo-E è testimoniata solo nell’interazione della massa; essi continuano a sostenere il campo-E (forza per punto-coulomb di massa caricata) nel vuoto, mentre là non ci sono punti-coulomb di massa caricata! La Massa è un Componente Interno di Forza E’ facile mostrare che la massa è sempre un componente della forza: semplicemente definiremo proprio forza. Prima insistiamo che nessuna equazione può essere usata come una definizione; un’equazione esprime semplicemente che la grandezza di uno dei suoi lati e la grandezza dell’altro lato sono uguali. (La lunghezza di una tavola e la lunghezza di una persona possono essere uguali, ma scrivendolo come un’equazione non ha niente a che fare con la definizione sia di una tavola, sia di una persona). Pertanto insisteremo che qualsiasi definizione esatta deve essere una identità. Definiamo forza F come F ≡ d/dt(mv), dopodiché la massa è un componente di forza a priori. Ne segue che, se definiamo il campo-E E come la forza per coulomb, lo stiamo definendo come la forza esistente in un punto e che ha un punto-coulomb di massa caricata come uno dei suoi componenti maggiori. Possiamo ora definire accuratamente E come E ≡ -[( Ø)●(q)]/|q|, dove il simbolo del valore assoluto nel denominatore è essenziale, q/|q| essendo un punto-coulomb. [Lasciamo come un esercizio per il lettore l’ulteriore riduzione di questa definizione considerando q come ●(Ø●m)]. A qualsiasi ammontare, con la nuova e corretta definizione del campo-E, si può vedere che il flusso dello spostamento di corrente (dØ/dt) sul collettore come per esempio un condensatore rigido, contenendo una carica fissa ●(Ø●m), risulterà nella formazione di un eccesso Ø● sopra queste cariche trattenute nella lamina del condensatore, perché là è prodotto un E ≡ -[( Ø)●(q)]/|q|. Poiché la teoria convenzionale considera gli antigradienti del potenziale come un campo-E, allora si può ora vedere l’esatto meccanismo che crea questo campo-E che aumenta sul condensatore (lungo le sue lamine) così come carica. Infatti, la q/|q| non può cambiare in un condensatore se le sue lamine e il dielettrico sono immbili. Invece, in quel caso, la porzione Ø● di ●(q) cambia, producendo il cambio ( Ø)●. Poiché il componente ( Ø)● è abbinato al componente della massa del fissato ●(q) come (Ø+ Ø)●m, allora un campo-E è creato ed esiste come E ≡ -[( Ø)●(q)]/|q|.

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Un condensatore ideale è uno “stoppatore” (blocker) di corrente di elettroni Indichiamo che, se i componenti del condensatore sono ideali, completamente rigidi, e non si muovono fisicamente, allora il condensatore è uno “ stoppatore ●dm/dt ”. Se le cariche fossero realmente bloccate nella lamina, allora il potenziale fluirebbe lungo le lamine alla velocità della luce, per via del flusso dello spostamento di corrente senza massa in eccesso dØ/dt●. In quel caso, un amperometro non potrebbe mostrare la classica “caduta esponenziale” (exponential fall-off) della corrente con il tempo; la corrente di elettrone dq/dt accadrebbe come un singolo-punto Dirac delta function a t=0, e da allora in poi sarebbe zero. E nessun elettrone sarebbe capace di muoversi al tempo zero. La tensione mostrerebbe un istantaneo aggiustamento al valore caricato con un singolo passo-funzione, e il condensatore si caricherebbe pienamente, istantaneamente, senza che sia fatto alcun lavoro (perdita di energia). E questo caricamento del condensatore non dissiperebbe minimamente la sorgente che fornisce la tensione; non ci sarebbe alcuna corrente di elettrone dq/dt attraverso l’EMF inverso della sorgente, quindi nessun lavoro al suo interno per esaurire la sua separazione di cariche. Problemi con i Condensatori Ordinari Tuttavia, la maggior parte dei condensatori ordinari sono proprio tutt’altro che un condensatore ideale. Le lamine si muovono, il dielettrico si muove, etc. dovuto alle forze create sopra di loro attraverso i campi-E creati sulle cariche bloccate dentro essi. La traslazione spaziale della forza risultante che muove la lamine costituisce lavoro, cioè, essa dissipa parte dell’energia dØ/dt che fluisce. Ogni movimento delle lamine e/o dielettrico trasporta con sé tutte le cariche bloccate internamente. Il movimento di queste cariche costituisce una sostanziale corrente di elettroni longitudinale dq/dt, quando paragonata alla corrente di elettrone del “flusso” longitudinale nei circuiti normali. [Gli elettroni spendono molto del loro tempo muovendosi radialmente in un filo, non lungo esso]. Queste “lamine che si muovono e le sue cariche trasportate” fanno una corrente di elettrone, che pompa gli elettroni inerti nel filo principale di ritorno indietro attraverso l’EMF inverso della sorgente, esaurendo la sorgente. Di conseguenza, i condensatori ordinari rilasceranno semplicemente tanta più energia come lavoro (per muovere le lamine e il dielettrico) quanta ne è accumulata. Quindi, produrrà anche dissipazione della sorgente per via della quantità di energia accumulata nel condensatore. Otterai anche “energia libera” accumulata nel condensatore, ma dissiperai anche la sorgente in ugual quantità. Devono essere usati Condensatori Rigidi Solo i collettori capacitivi irrigiditi sono utili nei dispositivi Free Energy. Tali condensatori sono effettivamente realmente disponibili, per esempio come campioni per la calibratura, ma sono estremamente costosi (dai 400 ai 2000 $ o giù di lì per ognuno, per una capacità che arriva circa ad 1 uf). Quindi, i collettori di tipo capacitivo devono essere irrigiditi, se usati nella circuiteria overunity. Comunque, in un singolo circuito integrato, sebbene si raccolga energia libera, si userà metà di quella raccolta per dissipare la sorgente. Non tutta la rimanente metà sarà scaricata attraverso il carico; parte sarà scaricata in altre perdite del circuito e del componente. Nel mio secondo documento con riferimenti (Feb 94), ho incluso prova scrupolosa che questo è vero. Si deve usare la raccolta di corrente e andare avanti e indietro fra circuiti separati, e la scarica di corrente del carico non deve passare indietro attraverso la sorgente primaria di potenziale.

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Abbiamo precedentemente stabilito precisamente come utilizzare collettori capacitivi nei nostri due documenti forniti di riferimenti. Qui abbiamo indicato che i condensatori devono essere condensatori standard per la calibratura, o condensatori irrigiditi appositamente realizzati. Non è Necessaria Corrente di Elettroni per Caricare un Condensatore Ideale Per l’utilità dello scettico, questo è stato già provato. Elenchiamo solo i riferimenti (2) e indichiamo l’equazione che rappresenta l’energia K in un condensatore caricato. Qui abbiamo K = ½ (CV) . E’ totalmente lo spostamento di corrente dØ/dt che fluisce (da un potenziale più alto) sopra la lamina che carica che produce il potenziale più alto Ø su quella lamina che carica, e quindi un V fra due lamine, una di queste (la parte “principale”) che viene tenuta a potenziale costante. Il componente dello spostamento di corrente di massa dm/dt della corrente di elettrone dq/dt non ha assolutamente niente a che fare con l’accumulazione di energia; ha solo a che fare con la dissipazione di energia che sta avvenendo simultaneamente in tutte le perdite e i carichi del circuito completo (loop). Riteniamo che la maggior parte dei condensatori ordinari hanno un eccessivo movimento interno, e compiono così tanta dissipazione di energia quanto essi fanno nella raccolta di energia permettendo a dq/dt e al lavoro compiuto sopra le lamine e al dielettrico di muoverli. Il circuito standard a due-fili garantisce anche che tutta tale corrente dq/dt “attraverso” il condensatore è trasmessa indietro attraverso la sorgente contro il suo EMF inverso, facendo una uguale quantità di lavoro nella sorgente per dissipare la sua separazione di cariche e “distruggere” la sorgente. Un condensatore ideale non fa passare dq/dt, ma solo lo spostamento di corrente senza massa come teorizzato da Maxwell per preservare la continuità di corrente in un circuito che contiene un condensatore, e quindi per preservare la legge di corrente di Ampere. Cioè, un condensatore ideale è un dispositivo che blocca ●dm/dt. Tuttavia, i condensatori utilizzati nei normali circuiti non sono affatto dei condensatori ideali. Permettendo alle lamine di muoversi, la corrente di elettrone dq/dt è creata su entrambi i lati del condensatore. Altrimenti non ci dovrebbe essere un ritorno principale dq/dt, ma solo un ritorno principale dØ/dt●. Questo dØ/dt● non potrebbe e non spinge indietro gli elettroni attraverso la sorgente contro il suo EMF inverso; se no la parte (ground, principale?) della sorgente, che è impegnata in scambi continui dØ/dt● con il vuoto, produrrebbe amperaggio distruttivo dØ/dt● nella batteria o sorgente potenzializzata, contro il suo EMF inverso, mentre esso sta semplicemente trattenendo la sporgenza (shelf). Infatti, un flusso di dØ/dt● si muove continuamente dal vuoto al morsetto positivo, dopo attraverso l’interno della batteria al morsetto negativo, e di là indietro al vuoto circostante. Inoltre, il flusso che entra dal vuoto “si separa” al morsetto positivo, dove una diramazione fluisce dentro la sorgente verso il morsetto negativo, e l’altra diramazione fluisce attraverso il circuito esterno al filo di ritorno principale (ground), e di là al morsetto negativo e indietro al vuoto. Nel circuito esterno, la dØ/dt● si aggancia agli elettroni liberi e li muove come comune dq/dt. Nel circuito interno dentro la sorgente, gli elettroni sono frenati, quindi si possono muovere solo quando la loro limitazione è sopraffatta. Lo Spostamento di Corrente dØ/dt è Reale In anni recenti, SQUID detectors sono stati utilizzati per rilevare il campo magnetico creato fra le lamine (ad angoli retti) (il traduttore sottolinea e rimanda ancora fortemente al libro di Lindemann) dallo spostamento di corrente dØ/dt fra le lamine, fornendo una solida prova che lo spostamento di corrente è fisicamente reale. La miglior prova che esso è reale è un dispositivo che blocca la carica, due circuiti separati che usano la raccolta di energia e che

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fanno la spola avanti e indietro, e alimentazione overunity dei carichi nel circuito secondario. Un Problema con gli Amperometri e Misurazione di dØ/dt Notare che un amperometro non può fare distinzione fra lo spostamento di corrente dØ/dt● e la normale corrente dq/dt. Nell’amperometro, il modello dØ/dt● si abbinerà ad elettroni liberi, producendo una normale dq/dt dentro l’amperometro. La trasmissione di questa dq/dt attraverso una precisa resistenza, per esempio, è misurata e lo strumento è calibrato per mostrare gli ampere di dq/dt che fluiscono. Una della più grandi necessità dei ricercatori Free Energy è lo sviluppo di un buon misuratore di corrente che riuscirà a distinguere la differenza fra dØ/dt● e dq/dt, e a misurare ognuna di esse. A meno che si utilizzi uno spettrometro di massa per differenziare la corrente di massa ●dm/dt, e il confronto di queste misurazioni di corrente di massa con le misure di un amperometro della “corrente” dq/dt, e calcolando il dØ/dt● da quello, attualmente non conosco alcun modo per misurare e separare precisamente e semplicemente i due componenti della corrente. Sono stato a pensare all’utilizzo di un dispositivo misuratore di campionatura multi-canale, in cui un canale usa un dispositivo che blocca ●dm/dt così come il semiconduttore di Fogal in questo riguardo, ma non ho ancora sviluppato il concetto completo. Soluzione Migliore: Un Dispositivo Che Blocca la Carica Una soluzione migliore del condensatore o del collettore capacitivo è l’utilizzo di uno speciale, rigido “dispositivo che blocca la carica”, così come un semiconduttore di Fogal, per favorire la separazione della corrente in due componenti, bloccando il componente flusso di massa, e facendo passare il componente spostamento di corrente senza massa. Nei dispositivi elettrici overunity, è lo spostamento di corrente senza massa dØ/dt● che deve essere fatto passare separatamente nel circuito primario e raccolto nel collettore come un campo-E o un campo-H. Questo fornisce energia “libera” che è stata estratta dal vuoto, per via della differenza di potenziale fra i morsetti dell’antenna sorgente, e raccolta e immagazzinata nel campo appropriato, senza lavoro. L’energia libera raccolta deve poi essere trasferita al carico separata attraverso una varietà di mezzi, per scarico separato attraverso il carico senza ritorno di dq/dt attraverso la sorgente. [NdT Il traduttore rimanda ancora alla lettura del libro The Free Energy Secrets of Cold Electricity, in cui 1) si fa riferimento al lavoro di Nikola Tesla che prevedeva l’utilizzo di materiali e accorgimenti che potessero bloccare la corrente 2) Lindemann afferma esplicitamente che <<cercare conduttori con la minor resistenza possa essere un obiettivo errato>>.] Il Semiconduttotore di Fogal si conforma alle Necessità di Bloccare la Carica Il meraviglioso semiconduttore di Fogal blocca il passaggio degli elettroni nel suo morsetto di output, ma lo spostamento di corrente dØ/dt● entra a far parte di esso. Il semiconduttore è alimentato da (riceve) normale corrente di elettrone ed eccesso dØ/dt●, ma outputs di spostamento di corrente senza massa puri dØ/dt●. Uno stoppatore di carica che fa passare dØ/dt● è ideale per i nostri meccanismi overunity, rendendoli capaci di essere prontamente ottenuti come dovremmo concisamente vedere. Energia, Flusso, Quantità limitata di Energia, e Collettori Mettiamo in evidenza che il flusso di energia in un circuito elettrico è soltanto per mezzo del componente spostamento di corrente senza massa (dØ/dt)●. Il flusso del componente di massa ●(dm/dt) rappresenta il “flusso del lavoro” (dissipazione di energia) nel circuito.

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La potenza è rigorosamente l’ammontare del tempo del lavoro che viene fatto, e la corrente di elettrone dq/dt è parte della potenza. Non ha assolutamente niente a che fare con l’ammontare del tempo in cui la energia è trasportata senza perdite; invece, la potenza rappresenta l’ammontare al quale l’energia “perde” o è “persa” durante il suo trasporto. Tutte le misurazioni sono lavoro, non energia. L’energia non può essere misurata, anche in teoria, a priori. L’energia è anche un processo di flusso, e mai una quantità finita in una posizione. Uno specifico differenziale di flusso di energia può esistere su un collettore limitato specifico. Tuttavia, esso rappresenta solo una certa costante quantità differenziale di flusso di energia confrontata con il flusso universale di energia del vuoto o qualche altro punto di riferimento di flusso. Esso è come un mulinello nel fiume. L’Energia è come l’acqua che scorre, e una “quantità” di energia è come una quantità d’acqua nella forma di un mulinello che raccoglie (fra il suo flusso di input e il suo flusso di output) a qualsiasi tempo. Ovviamente, le forme di energia (ordinante) possono venire e andare; il flusso di acqua stesso rimane. Qualsiasi “grandezza di energia” è sempre una quantità “bloccata” di energia in un (forma di) “collettore”. Disaccoppiare i Componenti della corrente e Utilizzo di dØ/dt I due componenti della corrente di elettrone dq/dt possono essere disaccoppiati, bloccando il componente ●dm/dt mentre si sta permettendo allo spostamento di corrente dØ/dt● di continuare a fluire. Nel nostro primo documento, abbiamo indicato un modo: utilizzando un materiale semiconduttore degenere speciale il cui tempo di rilassamento del gas di elettrone è esteso, fornendo un tempo finito durante il quale il materiale funge da carica (cioè, una particella caricata), mentre sta passando il flusso del potenziale (il componente dello spostamento di corrente senza massa dØ/dt●) e sta contenendo il componente dello spostamento di corrente di massa ●dm/dt. Con l’avvento del semiconduttore di Fogal, il processo diventa molto più facile da ottenere e utilizzare in macchine pratiche e circuiti. Nel nostro secondo documento, abbiamo indicato un secondo modo: utilizzare un condensatore ordinario e caricarlo-bruscamente-per passo. Abbiamo provato, tuttavia, che nella maggior parte dei condensatori ordinari, l’aspetto capacitivo è vanificato dal movimento viscido delle lamine e il dielettrico, convertendo dØ/dt● in dq/dt. Solo pochi condensatori scelti molto accuratamente sono sufficientemente rigidi e possono fornire overunity. Si devono usare condensatori standard irrigiditi per la calibratura per rampa-caricamento attraverso il metodo a gradini (per passi) per essere valido. Con condensatori ordinari, tuttavia, si può prontamente dimostrare che l’efficienza può avvicinarsi ad 1.0 più che a 0.50 come atteso. I Segreti Overunity: Blocco di Carica, Raccolta, Spola Avanti e Indietro, e Due Circuiti Separati L’impostazione del bloccare la carica (realmente massa caricata) fornisce un flusso libero, senza massa, dell’energia EM del vuoto che può essere indirizzata ad un collettore (capacitivo o induttivo) (per maggiori dettagli sul metodo induttivo, vedere Lindemann NdT) dove essa può essere immagazzinata o in un campo-E, o in un campo-B. Questa energia immagazzinata può essere trasferita ad un circuito di carico separato i cui elettroni (e quindi il loro spostamento di corrente di massa ●dm/dt) sono liberi di fluire come dq/dt. Nel circuito separato, poi, i due componenti [(dØ/dt)●(dm/dt)] di nuovo si accoppiano per formare i = dq/dt = [(dØ/dt)●(dm/dt)], alimentando il carico. Tutto il lavoro in circuito elettrico è dovuto al componente spostamento di corrente di massa ●dm/dt; lo spostamento di corrente senza massa (dØ/dt)● è un flusso di un trasporto di energia pura senza perdita, come è ben noto (Per esempio, vedere Riferimento 4).

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Pertanto, il primo e più importante segreto dell’energia libera è semplicemente di bloccare il componente “che lavora” ●dm/dt della corrente dq/dt mentre si sta permettendo al componente “flusso di energia senza perdite” dØ/dt● di fluire al collettore per produrre o un campo-E libero o un campo-B su di ciò (thereupon). Il secondo e più importante segreto è di trasferire l’energia libera in eccesso raccolta (per via dell’energia che va avanti e indietro) in un secondo circuito di carico separato, dove l’energia è scaricata attraverso il carico nel modo convenzionale (cioè che i due componenti della corrente sono accoppiati, e la corrente di elettrone i = dq/dt avviene attraverso il carico). Il secondo circuito deve essere separato dal circuito di raccolta originale, in modo che nessuna della corrente di elettrone del carico dq/dt è restituita attraverso la sorgente originale, contro il suo EMF inverso. (The Grounds) potrebbero essere gli stessi fra il circuito del carico e il circuito della raccolta, così che la corrente di elettrone del carico è restituita attraverso l’EMF inverso della sorgente primaria, allora sarà fatto esattamente così tanto lavoro dentro la sorgente da dissipare la sua separazione di cariche come era fatto nel carico esterno per fornire lavoro utile e nelle perdite esterne. In quel caso, overunity è distrutta, perché si sta usando una metà dell’energia libera in eccesso per distruggere rapidamente la sorgente, mentre la rimanente metà è distribuita fra tutti i carichi e perdite esterne. Poiché ci sono alcune perdite esterne oltre al carico, allora il rapporto della potenza del carico e la potenza della dissipazione della sorgente è sempre minore dell’unità in un convenzionale circuito chiuso-completo (loop) che contiene sia il carico che la sorgente. Perciò la necessità di utilizzare due circuiti separati; uno in cui l’energia è raccolta liberamente dalla sorgente, ed uno dove l’energia è dissipata come lavoro nel carico senza lavoro dissipativo nella sorgente, ed energia che fa avanti e indietro fra loro. Un Semplice dipositivo Overunity Aperto-Completo (loop)

La Figura 1 mostra un dispositivo overunity molto semplice ma amplificato molto potentemente, usando un Semiconduttore che Blocca la Carica AC (CBS) (come un semiconduttore di Fogal). L’essenza del circuito è che una sorgente AC fornisce corrente AC dq/dt al CBS, che usa parte della potenza per alimentare se stesso, ma poi blocca la porzione ●dm/dt della corrente di input dq/dt, entrando solo il componente spostamento di

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corrente senza massa dØ/dt● nel suo circuito di output. L’output (dØ/dt●) del CBS è alimentato attraverso l’avvolgimento primario del trasformatore, in questo caso un trasformatore di aumento. “L’aumento di corrente” del CBS dipende da (1) il carico collegato ad esso, e (2) dall’abilità del CBS di continuare a bloccare il campo-E che sta aumentando sulle sue cariche bloccate, così un maggior flusso di energia libera (dØ/dt●) è estratto attraverso esso dal carico. Perciò il carico e il CBS devono essere accoppiati all’interno della capacità operazionale del CBS, così che il CBS non venga meno catastroficamente. Nell’avvolgimento primario del trasformatore, lo spostamento di corrente(dØ/dt●) produce un campo magnetico H, immagazzinando l’energia in eccesso che fluisce in quel campo. Questo è un normale campo magnetico; tutti i campi magnetici sono comunque prodotti dal componente della corrente (dØ/dt●). Questo campo magnetico, quando cambia, si accoppia all’avvolgimento secondario, producendo là un normale campo magnetico H attraverso mezzi normali. Nel circuito secondario, gli elettroni non sono frenati da un CBS. Quindi la (dØ/dt●) indotta nel circuito sul lato secondario si abbina agli elettroni non bloccati, producendo una normale corrente dq/dt, e conducendola attraverso il carico per alimentarlo. Notare che la energia è conservata lungo il primario e il secondario; tuttavia, lavoro e potenza dissipativi (ammontare di perdita di energia e perdita di energia) non sono conservati, perché un flusso libero di energia in eccesso senza perdite, nella forma di spostamento di corrente, sta fluendo dal vuoto attraverso la sorgente, quindi al CBS, attraverso esso sul primario del trasformatore e dentro il campo magnetico primario, attraverso esso sul campo magnetico secondario, attraverso esso sulla (dØ/dt●) indotta nel circuito e abbinata agli elettroni, per mezzo della risultante dq/dt nel carico, dove lo sparpagliamento dei fotoni in qualità di calore dissipa l’energia libera che fluisce nel componente spostamento di corrente dØ/dt● fluendo attraverso il carico come un componente di dq/dt = (dØ/dt●)●(●dm/dt) = (dØ/dt)●(dm/dt). Se si colloca un amperometro sull’output proveniente dal CBS, fra esso e l’avvolgimento primario del trasformatore di aumento, si leggerà la (dØ/dt●) come normale dq/dt nell’amperometro stesso. Se si calcola la “potenza libera” (cioè l’ammontare di dissipazione di energia) che sta andando nel primario del trasformatore usando questa come “corrente”, si vedrà che l’energia e la “potenza” sono conservate fra il primario e il secondario del trasformatore. Tuttavia, la reale potenza dissipativa che sta andando verso il lato primario è zero o, nei circuiti reali, (vanishingly) piccola. Di conseguenza, il dispositivo ha un aumento di potenza variabile molto alto che dipende dalla velocità (rate) di estrazione di energia e della dissipazione del carico sul lato secondario. Se si aggiunge più carico, si estrae più corrente dq/dt sul lato secondario, quindi più spostamento di corrente dØ/dt● in eccesso sul lato primario. La complessiva “amplificazione di potenza” è limitata dalla capacità del trasformatore di trattare la potenza nel secondario e dalla capacità del del CBS di sostenere la pressione (tensione NdT) della barriera di carica interna. Il dispositivo può facilmente essere “chiuso-completato” (close-looped). [Primario, Secondario, Trasformatore: vedere anche gli studi di Lindemann nel libro citato NdT] Il Resistore Negativo: un Impianto “CBS e moto di va e vieni” Chiuso-Completato (NdT Per i resistori negativi il traduttore segnala anche John C Bedini e il suo brevetto intitolato “Device and method for pulse charging a battery”; il traduttore sottolinea fortemente che non ha avuto modo di analizzare a fondo tale brevetto, ma già ad uno sguardo sommario risulta essere molto interessante poiché nell’abstract e addirittura negli “schematici” troviamo gli stessi concetti e simboli che abbiamo visto in The Free Energy Secrets of Cold Electricity, nonché in questo stesso documento).

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La figura 2 mostra il close-looping del dispositivo mostrato in figura 1, in un modo tale che, una volta che il funzionamento stabile è in svolgimento e il carico e l’input sono stabilizzati, il comune alimentatore per il CBS può essere staccato dal circuito. In questo caso, il circuito funziona come un dispositivo overunity auto-alimentato; cioè come un resistore negativo. Un normale resistore riceve un flusso di energia ordinato dal suo circuito esterno e disperde (sparpaglia NdT) questa energia come lavoro fuori nel vuoto. Cioè esso riceve i = (Ø+ Ø)/dt●(dm/dt) (disperde il componente ( Ø)/dt● in eccesso (cioè, del dq/dt che sta passando dentro esso dal lato ad alto potenziale) irradiandolo via verso il vuoto circostante come fotoni dispersi (calore) ), ed emette corrente di elettrone inerte (nessun componente ( Ø)● di eccesso) nel ground side. Un resistore negativo fa esattamente l’opposto: accetta gli elettroni immobili che entrano dalla suo ground side, accetta anche l’energia dØ/dt● che entra (che sta confluendo) dal vuoto nelle vesti di fotoni veri e propri che vengono assorbiti sopra questi elettroni immobili così che è aggiunto un Ø● alla corrente di elettrone, creando una portante-di-energia in eccesso eccitata i = (Ø+ Ø)/dt●(dm/dt), e distribuisce questa corrente eccitata fuori dal suo lato più alto e fuori dentro il circuito esterno per alimentare il circuito. In altre parole, il resistore negativo diventa una sorgente di potenza libera auto-contenuta, non appena si arriva ad un funzionamento stabile. (Il traduttore sottolinea la ASSOLUTA CONGRUENZA fra il metodo appena descritto da Bearden con il metodo spiegato dal Dott Lindemann, secondo quest’ultimo tale processo di raccolta di energia da parte del resistore è definito raccolta di “energia radiante”; si invita pertanto il motivato ricercatore, ingegnere, fisico o più semplicemente, il lettore interessato, a non diffidare a priori di un qualcosa e a scartarlo solo perché si presenta nelle vesti di un nome più poetico o filosofico piuttosto che scientifico così come magari lo si gradirebbe).

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In Figura 1, tutto quello di cui necessita esser fatto è semplicemente di estrarre parte della potenza secondaria e fornirla per creare l’input di potenza consumato dal CBS e da altri normali componenti della parte del circuito primario del trasformatore. Possono essere aggiunte prese intermedie (multitaps) alla parte secondaria, per fornire alimentatori a tensione che varia per i carichi che richiedono voltaggi (voltages) differenti. E’ semplicemente un alimentatore aperto continuo: è un resistore negativo. Unità molto più complicate possono essere progettate e realizzate. Il punto base è che questo genere di alimentatore overunity è continuo ed auto-alimentato, guidato dal forte scambio di energia dal vuoto, e semplicemente raccogliendo e aumentando parte di quella energia al carico per alimentare il carico. Conclusione Con questo terzo documento, completiamo la triade di documenti che abbiamo cominciato a scrivere oltre un anno fa. Con la disponibilità di tali dispositivi barriera di carica come il semiconduttore di Fogal, insieme alla raccolta, la spola avanti e indietro, e l’uso di energia libera dØ/dt● che fluisce, l’era dell’energia elettrica pulita e libera finalmente comincia ad albeggiare. Lasciatecela usare prudentemente, e per il miglioramento dell’umanità, non per la sua distruzione. [Il sostegno di parti di questa ricerca dall’A.D.A.S. è ampiamente riconosciuto] Note e Riferimenti

1. T.E. Bearden, 9 Febbraio, 1993, “The Final Secret of Free Energy”, ADAS, distrubuito su internet. Il documento è stato pubblicato anche in Magnets, 7(5), pp 4-26 (1993), in Explore!, 4(3/4), pp 112-126 (1993), e diversi altri mezzi di informazione. Vedere anche T.E. Bearden “Additional Information on the Final Secret of Free Energy”, 15 Febbraio 1994, distrubuito su internet.

2. Per la prova che un condensatore ordinario può essere caricato quasi senza

entropia, vedere Fundaun, I., C. Reese, e H.H. Soonpaa, “Charging a Capacitor”, American Journal of Physics, 60(11), Novembre 1992, p 1047-1048. Vedere anche Calkin, M.G. e D. Kiang, “Entropy change and reversibility”, American Journal of Physics, 51(1), Gennaio 1983, p 78-79. Vedere anche Heinrich, F., “Entropy change when charging a capacitor: A demonstration experiment”, American Journal of Physics, 58(8), Agosto 1986, p 742-744. Vedere anche Gupta, V.K., Gauri Shanker, e N.K. Sharma, “Reversibility and step process: An experiment for the undergraduate laboratory”, American Journal of Physics, 52(10), Ottobre 1984, p 945-947.

3. In molti libri, la trattazione dello spostamento di corrente è lontana dalla

adeguatezza. Una trattazione migliore di tutte è data da John D. Krauss, Electromagnetics, Quarta Edizione, McGraw-Hill, New York, pp 437-439, 547-549 (1992). Questa trattazione deve ancora essere aumentata da trattazioni di altri testi, e l’insieme “sintetizzato”. Anche allora, essa non potrà mai essere completamente chiara fino a quando la separazione di massa dalla carica senza massa, e la considerazione separata delle due, sarà compiuta nel modo indicato nel presente documento.

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4. Per una conferma rappresentativa che lo spostamento di corrente senza massa è già noto essere trasporto di energia senza entropia, cioè senza lavoro, vedere Buchwald, Jed Z., From Maxwell to Microphysics, Univerisity of Chicago Press, Chicago and London, 1985, p 44, Citazione: “...non avviene alcuna trasformazione di energia in calore per correnti di spostamento”. Dovrebbe essere ovvio da questo fatto solo che il giusto modo per realizzare overunity in dispositivi elettrici è di utilizzare lo spostamento di corrente senza massa per far fluire e immagazzinare l’energia in eccesso, e poi di usare un ciclo del tipo “pompa di calore” per trasferire l’energia raccolta in un circuito di carico separato e scaricarla separatamente nel carico.

5. Per una prova molto recente che il potenziale è un processo di flusso, e infatti

consiste di onde EM bidirezionali, vedere Hsue, C.W., “A DC Voltage is equivalent to Two Traveling Waves on a Lossless, Nonuniform Trasmission Line”, IEEE Microwave and Guided Wave Letters, 1993, Vol 3, p 82-84.

6. Per la prova che l’energia del punto-zero EM del vuoto è continuamente prodotta da

un feedback cosmologico da ogni particella caricata nell’universo, vedere Puthoff, H.E., “Source of Vacuum Electromagnetic Zero-Point-Energy”, Physical Review A, 40(9), 1 Novembre 1989, p 4857-4862.

7. Per la prova che in teoria l’energia del vuoto può essere estratta, vedere Cole,

Daniel C., e Harold E. Puthoff, “Extracting Energy and Heat from the Vacuum”, Physical Review E, Vol 48, No. 2, Agosto 1993, p 1592-1565.

8. Per la prova che una investigazione di topologia maggiore dei fenomeni EM

permette la raccolta di energia come potenziali e spostamento avanti e indietro di energia nei circuiti, vedere Barret, T.W., Annales de la Fondation Louis de Broglie, Vol 16, No. 1, 1991, p 23-41. Barrett mostra che l’EM espresso in quaternioni permette lo spostamento avanti e indietro e l’immagazzinamento dei potenziali nei circuiti, e permette anche ad il funzionamento di EM addizionale di un circuito che una analisi convenzionale EM non può rivelare. Infatti mostra che i circuiti brevettati di Tesla facevano esattamente questo.

9. Stoney, G.J. (1987) “XLVII. On a Supposed Proof of a Theorem in Wave Motion, To

the Editors of the Philosophical Magazine”, Philosofical Magazine, 5(43), 1897, p 368-373. Stoney per primo indica la scomposizione dell’onda EM bidirezionale del potenziale scalare.

10. Whittaker, E.T., “On the Partial Differential Equations of Mathematical Physics”,

Mathematische Annalen, Vol 57, 1903, p 333-355; “On an Expression of the Electromagnetic Field Due to Electrons by Means of Two Scalar Potential Functions”, Proceedings of the London Mathematical Society, Series 2, Vol 1, 1904, p 367-372.