In Folio
-
Upload
associazione-nicodemo -
Category
Documents
-
view
215 -
download
1
description
Transcript of In Folio
APRILE 2010 Anno 1 - Numero 0
In folio
L‟Associazione Culturale “Nicodemo”
nasce con lo scopo precipuo di diffon-
dere l‟amore per la cultura a tutto ton-
do, veicolando le vecchie e le nuove
generazioni ad un incontro che possa
risultare costruttivo per entrambe e
fruttuoso nel dialogo interno che è
possibile istaurare tra le diverse parti
in gioco. L‟ambiente in cui viviamo
può essere un terreno fertile per dare
la possibilità ai giovani e meno giova-
ni di esprimersi e di sperimentarsi nel
tentativo di offrire a sé stessi e agli
altri una migliore qualità della vita.
L‟Associazione è assolutamente apar-
titica, apolitica e aconfessionale e vuo-
le farsi strada attraverso la promozione
di una serie di iniziative che mirino a
sviluppare il senso civico dei cittadini,
favaresi e non, puntando sulla capacità
di collaborazione delle forze giovani e
sulla voglia di non fermarsi di fronte
alle difficoltà burocratiche o dettate
dall‟indifferenza decostruzionista di
annoiati intellettuali di maniera. Tra le
iniziative già in atto
dell‟Associazione, il Club Letterario i
cui incontri si svolgono una volta al
mese intorno ad un libro scelto di co-
mune accordo dai partecipanti associa-
ti all‟incontro; tra quelle in fase di
progettazione un‟esposizione fotogra-
fica sulla visione del cittadino favarese
della realtà urbana all‟interno della
quale viviamo. Chiunque volesse asso-
ciarsi e collaborare può farlo contat-
tando la redazione.
Calogero Sorce
L’Associazione “Nicodemo”
Copia gratuita vietata la vendita
Estratto del bando di parteci-
pazione per l’esposizione fo-
tografica “Partiamo da qui”
L‟esposizione fotografica si propone
come un momento di analisi dello
stato della città in cui viviamo; per
intervenire in un qualsiasi contesto,
bisogna conoscerlo e innanzitutto ca-
pire come le persone che ci vivono si
rapportano ad esso. Da queste premes-
se nasce la necessità di rappresentare
Favara in tutti i suoi aspetti, da quello
sociale a quello urbanistico. Ciò che
verrà fuori sarà un ritratto della nostra
città fatto da coloro che la vivono, con
tutto quello che di positivo o negativo
ci può essere in una realtà complessa
come la nostra.
Mandate le vostre foto.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI:
www.associazionenicodemo.org
Le cellule staminali nella cura del diabete
Sono circa 190 milioni le persone af-
fette da diabete nel mondo. Il diabete è
una malattia cronica dovuta a
un‟alterata quantità o funzione
dell‟insulina, l‟ormone prodotto dal
pancreas che consente al glucosio
l‟ingresso nelle cellule e il suo conse-
guente utilizzo come fonte energetica.
Quando questo meccanismo è alterato,
il glucosio si accumula nel circolo
sanguigno provocando i sintomi del
diabete, quali sete intensa, aumentata
produzione di urina, fame, perdita di
peso, fatica, crampi, irritabilità. At-
tualmente si riconoscono due forme di
diabete, il tipo I, o diabete giovanile, e
il tipo II. Il diabete di tipo I è conside-
rato una malattia autoimmune, nella
quale il sistema immunitario
“impazzisce” e distrugge le cellule
beta del pancreas che producono insu-
lina. La terapia del diabete di tipo I si
basa sulla terapia insulinica, solita-
mente attraverso iniezioni multiple, e
su un attento monitoraggio dei livelli
glicemici e dell‟introito di carboidrati.
Presto, però, tutto questo potrebbe
diventare solo un ricordo per tutti i
diabetici insulino-dipendenti e ad ali-
mentare questa speranza sono i risulta-
ti di una ricerca condotta dal dottor
Richard Burt della Northwestern
University di Chicago e pubblicati
sulla rivista specializzata dell'Associa-
zione Medica americana, il Journal of
the American Medical Association
(JAMA). Lo studio, condotto tra il
2004 e il 2007, ha preso in esame pa-
zienti con un‟età compresa tra i 13 e i
31 anni, che, volontariamente, sono
stati sottoposti all‟innovativa tecnica
di autotrapianto di cellule staminali
emopoietiche non-mieloablative, o
AHST. Tale tecnica consiste nel prele-
vare le cellule staminali del midollo
osseo dei volontari.
CONTINUA A PAGINA 4
Redazione: Associazione Culturale “Nicodemo” via Matteo Boiardo, 5 - Favara (AG) tel. 3299154478 E-mail [email protected]
...Un viaggiu e du sirbizza
COLLABORATE CON IL NOSTRO GIORNALE
ADERITE ALLE NOSTRE INIZIATIVE
DIVENTATE NOSTRI FANS SU FACEBOOK
ASSOCIAZIONE CULTURALE
“NICODEMO”
via Matteo Boiardo, 5 - 92026 Favara (AG)
tel.: 3881907152
E-mail: [email protected]
Pagina web: www.associazionenicodemo.org
SEGUE DALLA PRIMA
Questi ultimi vengono poi trattati con farmaci immunosoppressori e contem-
poraneamente con antibiotici per evitare l‟insorgere di infezioni causate pro-
prio dalla deficienza del sistema immunitario. Dopo due settimane di coltura
le cellule staminali vengono reinfuse nel corpo e spinte a sviluppare un nuovo
sistema immunitario, in modo che il pancreas dei pazienti torni a produrre i
normali livelli di insulina. Venti pazienti su ventitrè hanno risposto bene alla
terapia ricominciando a produrre insulina e non hanno più avuto la necessità
di assumerla giornalmente - 12 in modo continuativo e 8 in modo transitorio -
per un periodo di 4 anni. Ad accendere ulteriormente la speranza di milioni di
diabetici, la notizia del primo trapianto combinato di cellule staminali e cellu-
le del pancreas su una donna italiana di 44 anni. L‟intervento è stato effettuato
con successo dal prof. Camillo Ricordi dell‟Università di Miami e probabil-
mente il tentativo sarà ripetuto all‟Istituto Trapianti di Palermo (Ismett) col
quale lo stesso prof. Ricordi collabora. Ovviamente saranno necessarie ulte-
riori conferme e altri studi, ma tutto ciò ci lascia ben sperare per il prossimo
futuro dei pazienti diabetici.
S. Castellana, S. Virone
Le cellule staminali nella cura del diabete
Cucina:
Torta di melanzane
Club Letterario Il secondo incontro del Club Letterario sarà
incentrato sulla discussione intorno al best
seller di Niccolò Ammaniti Come Dio co-
manda, vincitore del Premio Strega 2007.
L‟incontro si terrà presso il ristorante “Le
Traveggole” al Belmonte Hotel, a Favara,
giorno 10 aprile.
PAGINA 4 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1
E‟ con grande orgoglio che inauguro
questa rubrica di cucina! Io non sono
né una cuoca né una nutrizionista,
sono solo una “buona forchetta” so-
prannominata dagli amici “Anna Mo-
roni”, perché quando si tratta di CIBO
divento precisina e molto pignola:
odio mangiare male. In questa rubrica
proporrò dei piatti che aspirano a di-
ventare parte della vostra quotidianità,
che fanno parte della mia esperienza
culinaria; potrà accadere, quindi,
(spero raramente) di proporvi ricette
che conoscete già, ma mi auguro di
potervi tornare utile, ampliando il vo-
stro repertorio gastronomico. La ricet-
ta che vi propongo è “la torta di me-
lanzane”, ottima per la Pasquetta.
Ingredienti per 4-6 persone: 4-5 me-
lanzane (medie); 1 grossa cipolla;
200g di pomodoro pelato; 600g di trito
di manzo; 200g di Parmigiano reggia-
no; 6 uova; Sale qb; 6-7 cucchiai di
olio extravergine d‟oliva; olio di semi
per la frittura.
Preparazione: Mondate le melanzane
lasciando un po‟ di buccia, tagliate a
fette e mettetele sotto sale per
mezz‟ora. Nel frattempo, sbucciate la
cipolla e tagliatela a julienne in una
padella capace. Per non fare un soffrit-
to molto pesante, fatela cuocere prima
con poca acqua; evaporata l‟acqua
versate l‟olio d‟oliva. Quando la cipol-
la sarà dorata, aggiungete il trito di
carne e mescolate bene, 5 minuti pri-
ma della fine della cottura della carne,
unite il pomodoro pelato, mescolate,
aggiustate di sale, e fate ultimare la
cottura. Lavate il sale dalle melanzane,
asciugatele e friggetele, ma badate
bene, le fette vanno fritte solo da un
lato. Disponete le melanzane in una
teglia di media grandezza, con il lato
non fritto verso il basso; sullo strato
ottenuto distribuite una parte del trita-
to. In un piatto sbattete 2 uova con un
po‟ di sale e un po‟ di parmigiano e
versate il tutto sul tritato di carne. Ri-
petete il procedimento, e alla fine rico-
prite con le melanzane e 2 uova sbat-
tute col formaggio. Infornate a 250°C,
servite freddo.
Anna lisa Agrò
Trionfo vintage del denim CONTINUA DA PAG. 3
Su tutti colui che in assoluto è riuscito a cogliere il senso di questo nuovo ri-
torno è Jean Paul Gaultier che ha portato la sperimentazione ai massimi livel-
li, enfatizzando il concetto di vissuto intrecciando brandelli di denim di diver-
so colore e creando un effetto assolutamente straordinario. Pensate ad applica-
re il medesimo Style ai vostri vecchi jeans, pensate a recuperare i vostri capi
preferiti che possibilmente sono caduti in disuso, guardate al vostro armadio
in modo creativo ed il successo sarà garantito.
Silvia Castellana
INSERZIONI Insegnante di lettere offre lezioni
private di Latino e Greco.
Tel. 3299154478
Pasticceria a domicilio.
Tel. 3881907152
Vendesi collezione completa di
“The Sims 1” Tel. 3887559579
Per le inserzioni scrivete a
che possono arrivare fino al 50%. In
questo articolo abbiamo trattato solo
gli aspetti correlati all‟edilizia residen-
ziale, ma la normativa prevede agevo-
lazioni anche per l‟edilizia non resi-
denziale e per la realizzazione da parte
di privati di parcheggi. I comuni a-
vranno 120 giorni per adeguare la nor-
mativa ai propri territori. Il Piano Casa
non va visto solo nell‟ottica degli am-
pliamenti edilizi, ma è una opportunità
per poter migliorare le nostre abitazio-
ni da un punto di vista della sicurezza,
della qualità architettonica e della so-
stenibilità ambientale. La realtà del
nostro territorio ci fa comprendere
come sia difficile accedere alle agevo-
lazioni proposte dal Piano Casa, in
ogni caso chi volesse ristrutturare la
propria abitazione o volesse fare degli
interventi a risparmio energetico può
sempre contare sulle detrazioni IRPEF
del 36% e del 55%. Per queste agevo-
lazioni rivolgetevi al vostro tecnico di
fiducia o scrivete alla nostra redazione
che sarà ben lieta di chiarire ogni vo-
stro dubbio.
S.V.
L‟Assemblea Regionale Siciliana ha
approvato la legge sul Piano Casa. Chi
può accedere alle agevolazioni? Tutti
coloro che siano in possesso di abita-
zioni mono e bi-familiari ultimate
entro il 31 dicembre 2009 che non
siano totalmente o parzialmente abusi-
ve e che non siano state condonate,
possono accedere alle agevolazioni
tutti gli edifici che non ricadono in
zone vincolate, e che siano regolar-
mente accatastati e in regola con il
pagamento delle tasse ICI e TARSU;
Quali i vantaggi per chi ha i requisi-
ti adatti? La legge prevede un amplia-
mento del volume degli edifici del
20% che non può comunque superare i
200 metri cubi, e che deve essere veri-
ficato con gli standard imposti dalla
nuova normativa sismica. Tale amplia-
mento può arrivare al 35% nel caso di
demolizione e ricostruzione del-
l‟immobile a condizione che si impie-
ghino le tecniche della bioedilizia e la
nuova normativa sismica. Sia nel caso
di ampliamenti che di demolizioni e
ricostruzione la legge prevede sgravi
sul pagamento degli oneri concessori
Con questo articolo l‟Associazione
“Nicodemo” si propone l‟obiettivo di
aiutare tutti coloro che non hanno la
più pallida idea di come procedere per
ottenere i tanto famigerati buoni va-
canza. Occorre precisare che i cosid-
detti “Buoni vacanza Italia” (BVI)
possono essere definititi come titoli
emessi dall‟omonima associazione e
che danno diritto ad uno sconto per-
centuale –variabile dal 25% al 45%
secondo le fasce di reddito–
sull‟importo dei buoni medesimi, la
cui richiesta però non può superare un
certo ammontare legato al numero dei
componenti familiari ed al reddito. I
cittadini possono acquistare dei Buoni
per un importo a scelta, con lo sconto
rappresentato dal contributo statale in
un blocchetto composto da vari Buoni
(del valore singolo di 20 o 5 €) spendi-
bili nelle strutture convenzionate che
aderiscono al sistema, presenti nella
Guida online di www.buonivacanze.it,
in un‟unica vacanza o in più momenti
e nei periodi che si desidera scegliere
fino alla scadenza indicata sul Buono;
ad esempio, una famiglia di 4 persone
con reddito inferiore ai 25.000 €, può
richiedere un libretto di buoni per un
valore totale fino a 1.230 €, pagandoli
solo 676,50 € (55%). Li può spendere
singolarmente anche in diversi periodi
presso le diverse strutture convenzio-
nate, che a loro volta applicano un
ulteriore sconto su prezzi normalmen-
te praticati nel periodo. Il Buono non
potrà essere utilizzato da persone di-
verse dal titolare ad eccezione degli
eventuali componenti del nucleo fami-
liare che lo accompagnino. Hanno
diritto ad ottenere il contributo statale
i cittadini italiani maggiorenni, rego-
larmente residenti in Italia, con nucleo
familiare composto da una o più per-
sone, in base alla tabella di reddito che
trovate nel sito del Ministero del Turi-
smo e dell‟associazione BUONI VA-
CANZE ITALIA. I Buoni Vacanze di
questa prima emissione dovranno es-
sere utilizzati entro la data indicata sul
Buono stesso che al momento è fissata
al 30/06/2010. Il Buono sarà spendibi-
le in tutte le strutture turistiche che
aderiscono al sistema, consultabili nel
catalogo “Guida ai servizi turistici
convenzionati” del sito. Il Buono non
potrà essere utilizzato al di fuori dello
Stato italiano. La richiesta avviene
attraverso una procedura online colle-
gandosi al sito cliccando sul menù
“richiesta buoni vacanze”. A prenota-
zione conclusa si stampa il modulo
dove compare un numero di prenota-
zione. Il modulo di autocertificazione
può essere presentato a partire dal
secondo giorno successivo alla richie-
sta online, entro e non oltre 10 gg,
pena la decadenza della prenotazione,
presso qualunque sportello del Gruppo
Banca Intesa Sanpaolo, dove pagare
l‟importo a carico del richiedente. Il
richiedente riceve direttamente il Buo-
no, all‟indirizzo indicato a mezzo rac-
comandata. Il titolare dei Buoni Va-
canze può quindi procedere alla scelta
e prenotazione della vacanza che av-
viene direttamente tra il titolare e
l‟operatore prescelto. Per tutti coloro i
quali non nutrono buoni rapporti con
la tecnologia è stato istituito il nume-
ro. gratuito 800.71.39.17.
Rossana Airò
Piano Casa
BUONI VACANZE – Istruzioni per l’uso
PAGINA 2 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1
L‟incipit del film “Le mine vaganti”
da solo basterebbe a esprimere la ma-
gistrale capacità di Ozpetek di incolla-
re lo spettatore allo schermo. Apre il
film l‟immagine di una sposa che,
correndo, ci introduce in un mondo
sospeso e magico, quasi dipinto con
tocchi che ricordano Marc Chagall.
Citazioni e omaggi al cinema italiano,
scene che evocano l‟inafferrabile sta-
tus visionario del ricordo, la melanco-
nia e la saudade dell‟amor perduto:
questi, alcuni degli ingredienti di una
commedia sui generis del cinema ita-
liano. La sposa dell‟incipit è, appunto,
la mina vagante, la capostipite della
famiglia, la nonna, vista da giovane un
momento prima che dica il sì fatidico:
sposerà non l‟uomo che ama ma il
fratello di lui. Il film non smentisce il
peculiare interesse del regista per le
varie forme di squilibrio dei rapporti
sociali nel momento in cui all‟interno
di questi emergono bugie, amenità e
piccole tragedie: un membro della
famiglia rompe gli equilibri dichiaran-
do la propria omosessualità. Opzetek
pur non rinunciando a momenti poetici
e profondi che sono la sua cifra stilisti-
ca, ci sorprende con gag esilaranti e
momenti farseschi, degni della più
brillante commedia degli errori di
plautina memoria. Un cinema capace
di miscelare melò e commedia, dando
ampio spazio alla contemporaneità
italiana, tra diversità e normalità. Con
il suo ottavo film Opzpetek torna ai
livelli dei propri lavori maggiormente
apprezzati. Il film applauditissimo al
festival di Berlino, dove è stato pre-
sentato fuori concorso, attraverso una
storia corale, capace di commuovere e
far sorridere, racconta le reazioni di
una famiglia „tradizionale‟ dinanzi
all‟inatteso coming out del figlio. In-
corniciata in una Lecce da cartolina,
tra ulivi, pasticciotti e l‟azzurro mare
di Gallipoli, Mine vaganti riesce a
raccontare con forza e leggerezza uno
spaccato d‟Italia, ancora oggi forte-
mente omofobo, annebbiato dalla pre-
potenza dei luoghi comuni, portando
al cinema ancora una volta una fami-
glia allargata dove c‟è posto per tutti;
parenti ma anche amici, dove ciò che
conta non è tanto la sessualità del pro-
prio fratello, amico o figlio, ma sem-
plicemente che ciascuno riesca a tro-
vare la propria strada, la propria iden-
tità. La scena finale di felliniana me-
moria è il punto di massimo equilibrio,
i personaggi del passato e del presente
si riappacificano in una danza corale
senza tempo, è la nascita e la fine di
tutto, forse una danza che rappresenta
una vera e propria catarsi, raggiungibi-
le soltanto nell‟opera d‟arte.
Claudia Rizzo
nell‟era dell‟eco-sostenibile, del rici-
clo; cosa accadrebbe se questa filoso-
fia la si applicasse al vestiario? I più
noti stilisti hanno lavorato su questo
concetto con dei risultati straordinari,
riuscendo a trasformare le parti costi-
tutive dei jeans in abiti assolutamente
couture. La donna cow-boy con i suoi
inseparabili short in denim sbiancato,
ha calcato le passerelle di D&G, Chloè
ha messo in scena una donna assoluta-
mente Garçonne attraverso larghi ca-
micioni in pachtwork di denim e jeans
dall‟aspetto vintage, Moschino
A volte i fashion trend condizionano
le scelte di stile, si impongono sul
nostro guardaroba. La nuova stagione
quest‟anno porta con sé un‟originale
maniera di fare moda: tutto costituisce
tendenza purché sia assolutamente
original. Torna alla ribalta il nostro
amato denim, centinaia sono i finis-
saggi, le declinazioni, i lavaggi, mille
sono i modi di re-indossarlo. Viviamo
Rubrica “Il libro del
mese”: La Società
Letteraria di Guernsey
Mine Vaganti, l’ultimo lavoro di Ozpetek
Trionfo vintage
del denim
grigia del secondo dopoguerra, Juliet
Ashton scrittrice trentenne, sta cercan-
do il soggetto per il suo nuovo libro.
Lo spunto nasce da una lettera di Da-
wsey Adams, fattore dell‟isola di
Guernsey, che ha trovato il suo indi-
rizzo su un vecchio libro usato. I due
iniziano una fitta corrispondenza e lei
comincia a immaginare il mondo ec-
centrico che ruota attorno al suo corri-
spondente. E‟ Dawsey a svelare a Ju-
liet la storia della Società Letteraria di
Guernsey, nata per sfuggire al copri-
fuoco tedesco durante l‟occupazione
dell‟isola. Da quel momento, un grup-
po di persone che non si era mai dedi-
cato a letture impegnate, scopre un
genere diverso di lettura: Shakespeare,
Marco Aurelio, Jane Eyre, i romanzi
della Austen. Da semplice pretesto, la
lettura diventa un piacere, tanto che il
circolo continua a prosperare anche a
guerra.finita. A poco a poco Juliet
amplia il cerchio dei suoi “amici di
penna” e, sempre più affascinata dalle
storie degli abitanti dell‟isola, da come
l‟amore per i libri li abbia aiutati a
superare gli orrori della guerra, decide
di partire. E proprio a Guernsey riusci-
rà a trovare non solo l‟ispirazione per
il suo lavoro, ma qualcosa che cambie-
rà per sempre il corso della sua vita.
Mary Ann Shaffer scrive un romanzo
dai toni entusiastici e pieno di humour.
Il romanzo celebra la parola scritta in
tutte le sue sfaccettature e l‟amore
stesso per la lettura, “perché [i libri] ci
scaldano il cuore nei momenti difficili,
ci arricchiscono l‟anima, ci avvicinano
agli altri, a volte ci salvano la vita.”
Calogero Sorce
Tra le iniziative proposte dalla neonata
Associazione Culturale Nicodemo, il
Club Letterario, la cui prima riunione
si è svolta il 4 marzo, nasce con lo
scopo di promuovere l‟amore per la
lettura e il semplice gusto
d‟incontrarsi e discutere intorno ad un
buon libro. CONTINUA A PAGINA 3
PAGINA 3 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1
La società Letteraria di
Guernsey CONTINUA DA PAGINA 2
A tale scopo,
ci è parso
bene propor-
re un roman-
zo che aves-
se come ful-
cro attorno
cui ruota la
vicenda pro-
prio l‟amore
per la lettura.
La società
letteraria di
Guernsey è l’unico romanzo che Mary
Ann Shaffer scrive e che tenta invano
di dare alle stampe durante tutto l‟arco
della sua vita. Nella Londra fredda e
ha utilizzato la celebre tela blu per
creare forme ispirate alla natura, persi-
no Hermès
è stato
folgorato
dal “denim
motiv”.
CONTINUA A PAGINA 4