In folio

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APRILE 2010 Anno 1 - Numero 0 In folio L‟Associazione Culturale “Nicodemo” nasce con lo scopo precipuo di diffon- dere l‟amore per la cultura a tutto ton- do, veicolando le vecchie e le nuove generazioni ad un incontro che possa risultare costruttivo per entrambe e fruttuoso nel dialogo interno che è possibile istaurare tra le diverse parti in gioco. L‟ambiente in cui viviamo può essere un terreno fertile per dare la possibilità ai giovani e meno giova- ni di esprimersi e di sperimentarsi nel tentativo di offrire a sé stessi e agli altri una migliore qualità della vita. L‟Associazione è assolutamente apar- titica, apolitica e aconfessionale e vuo- le farsi strada attraverso la promozione di una serie di iniziative che mirino a sviluppare il senso civico dei cittadini, favaresi e non, puntando sulla capacità di collaborazione delle forze giovani e sulla voglia di non fermarsi di fronte alle difficoltà burocratiche o dettate dall‟indifferenza decostruzionista di annoiati intellettuali di maniera. Tra le iniziative già in atto dell‟Associazione, il Club Letterario i cui incontri si svolgono una volta al mese intorno ad un libro scelto di co- mune accordo dai partecipanti associa- ti all‟incontro; tra quelle in fase di progettazione un‟esposizione fotogra- fica sulla visione del cittadino favarese della realtà urbana all‟interno della quale viviamo. Chiunque volesse asso- ciarsi e collaborare può farlo contat- tando la redazione. Calogero Sorce L’Associazione “Nicodemo” Copia gratuita vietata la vendita Estratto del bando di parteci- pazione per l’esposizione fo- tografica “Partiamo da qui” L‟esposizione fotografica si propone come un momento di analisi dello stato della città in cui viviamo; per intervenire in un qualsiasi contesto, bisogna conoscerlo e innanzitutto ca- pire come le persone che ci vivono si rapportano ad esso. Da queste premes- se nasce la necessità di rappresentare Favara in tutti i suoi aspetti, da quello sociale a quello urbanistico. Ciò che verrà fuori sarà un ritratto della nostra città fatto da coloro che la vivono, con tutto quello che di positivo o negativo ci può essere in una realtà complessa come la nostra. Mandate le vostre foto. PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.associazionenicodemo.org [email protected] Le cellule staminali nella cura del diabete Sono circa 190 milioni le persone af- fette da diabete nel mondo. Il diabete è una malattia cronica dovuta a un‟alterata quantità o funzione dell‟insulina, l‟ormone prodotto dal pancreas che consente al glucosio l‟ingresso nelle cellule e il suo conse- guente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno provocando i sintomi del diabete, quali sete intensa, aumentata produzione di urina, fame, perdita di peso, fatica, crampi, irritabilità. At- tualmente si riconoscono due forme di diabete, il tipo I, o diabete giovanile, e il tipo II. Il diabete di tipo I è conside- rato una malattia autoimmune, nella quale il sistema immunitario “impazzisce” e distrugge le cellule beta del pancreas che producono insu- lina. La terapia del diabete di tipo I si basa sulla terapia insulinica, solita- mente attraverso iniezioni multiple, e su un attento monitoraggio dei livelli glicemici e dell‟introito di carboidrati. Presto, però, tutto questo potrebbe diventare solo un ricordo per tutti i diabetici insulino-dipendenti e ad ali- mentare questa speranza sono i risulta- ti di una ricerca condotta dal dottor Richard Burt della Northwestern University di Chicago e pubblicati sulla rivista specializzata dell'Associa- zione Medica americana, il Journal of the American Medical Association (JAMA). Lo studio, condotto tra il 2004 e il 2007, ha preso in esame pa- zienti con un‟età compresa tra i 13 e i 31 anni, che, volontariamente, sono stati sottoposti all‟innovativa tecnica di autotrapianto di cellule staminali emopoietiche non-mieloablative, o AHST. Tale tecnica consiste nel prele- vare le cellule staminali del midollo osseo dei volontari. CONTINUA A PAGINA 4 Redazione: Associazione Culturale “Nicodemo” via Matteo Boiardo, 5 - Favara (AG) tel. 3299154478 E-mail [email protected] ...Un viaggiu e du sirbizza COLLABORATE CON IL NOSTRO GIORNALE ADERITE ALLE NOSTRE INIZIATIVE DIVENTATE NOSTRI FANS SU FACEBOOK

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In folio giornale dell'Associazione Culturale "Nicodemo"

Transcript of In folio

Page 1: In folio

APRILE 2010 Anno 1 - Numero 0

In folio

L‟Associazione Culturale “Nicodemo”

nasce con lo scopo precipuo di diffon-

dere l‟amore per la cultura a tutto ton-

do, veicolando le vecchie e le nuove

generazioni ad un incontro che possa

risultare costruttivo per entrambe e

fruttuoso nel dialogo interno che è

possibile istaurare tra le diverse parti

in gioco. L‟ambiente in cui viviamo

può essere un terreno fertile per dare

la possibilità ai giovani e meno giova-

ni di esprimersi e di sperimentarsi nel

tentativo di offrire a sé stessi e agli

altri una migliore qualità della vita.

L‟Associazione è assolutamente apar-

titica, apolitica e aconfessionale e vuo-

le farsi strada attraverso la promozione

di una serie di iniziative che mirino a

sviluppare il senso civico dei cittadini,

favaresi e non, puntando sulla capacità

di collaborazione delle forze giovani e

sulla voglia di non fermarsi di fronte

alle difficoltà burocratiche o dettate

dall‟indifferenza decostruzionista di

annoiati intellettuali di maniera. Tra le

iniziative già in atto

dell‟Associazione, il Club Letterario i

cui incontri si svolgono una volta al

mese intorno ad un libro scelto di co-

mune accordo dai partecipanti associa-

ti all‟incontro; tra quelle in fase di

progettazione un‟esposizione fotogra-

fica sulla visione del cittadino favarese

della realtà urbana all‟interno della

quale viviamo. Chiunque volesse asso-

ciarsi e collaborare può farlo contat-

tando la redazione.

Calogero Sorce

L’Associazione “Nicodemo”

Copia gratuita vietata la vendita

Estratto del bando di parteci-

pazione per l’esposizione fo-

tografica “Partiamo da qui”

L‟esposizione fotografica si propone

come un momento di analisi dello

stato della città in cui viviamo; per

intervenire in un qualsiasi contesto,

bisogna conoscerlo e innanzitutto ca-

pire come le persone che ci vivono si

rapportano ad esso. Da queste premes-

se nasce la necessità di rappresentare

Favara in tutti i suoi aspetti, da quello

sociale a quello urbanistico. Ciò che

verrà fuori sarà un ritratto della nostra

città fatto da coloro che la vivono, con

tutto quello che di positivo o negativo

ci può essere in una realtà complessa

come la nostra.

Mandate le vostre foto.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

www.associazionenicodemo.org

[email protected]

Le cellule staminali nella cura del diabete

Sono circa 190 milioni le persone af-

fette da diabete nel mondo. Il diabete è

una malattia cronica dovuta a

un‟alterata quantità o funzione

dell‟insulina, l‟ormone prodotto dal

pancreas che consente al glucosio

l‟ingresso nelle cellule e il suo conse-

guente utilizzo come fonte energetica.

Quando questo meccanismo è alterato,

il glucosio si accumula nel circolo

sanguigno provocando i sintomi del

diabete, quali sete intensa, aumentata

produzione di urina, fame, perdita di

peso, fatica, crampi, irritabilità. At-

tualmente si riconoscono due forme di

diabete, il tipo I, o diabete giovanile, e

il tipo II. Il diabete di tipo I è conside-

rato una malattia autoimmune, nella

quale il sistema immunitario

“impazzisce” e distrugge le cellule

beta del pancreas che producono insu-

lina. La terapia del diabete di tipo I si

basa sulla terapia insulinica, solita-

mente attraverso iniezioni multiple, e

su un attento monitoraggio dei livelli

glicemici e dell‟introito di carboidrati.

Presto, però, tutto questo potrebbe

diventare solo un ricordo per tutti i

diabetici insulino-dipendenti e ad ali-

mentare questa speranza sono i risulta-

ti di una ricerca condotta dal dottor

Richard Burt della Northwestern

University di Chicago e pubblicati

sulla rivista specializzata dell'Associa-

zione Medica americana, il Journal of

the American Medical Association

(JAMA). Lo studio, condotto tra il

2004 e il 2007, ha preso in esame pa-

zienti con un‟età compresa tra i 13 e i

31 anni, che, volontariamente, sono

stati sottoposti all‟innovativa tecnica

di autotrapianto di cellule staminali

emopoietiche non-mieloablative, o

AHST. Tale tecnica consiste nel prele-

vare le cellule staminali del midollo

osseo dei volontari.

CONTINUA A PAGINA 4

Redazione: Associazione Culturale “Nicodemo” via Matteo Boiardo, 5 - Favara (AG) tel. 3299154478 E-mail [email protected]

...Un viaggiu e du sirbizza

COLLABORATE CON IL NOSTRO GIORNALE

ADERITE ALLE NOSTRE INIZIATIVE

DIVENTATE NOSTRI FANS SU FACEBOOK

Page 2: In folio

che possono arrivare fino al 50%. In

questo articolo abbiamo trattato solo

gli aspetti correlati all‟edilizia residen-

ziale, ma la normativa prevede agevo-

lazioni anche per l‟edilizia non resi-

denziale e per la realizzazione da parte

di privati di parcheggi. I comuni a-

vranno 120 giorni per adeguare la nor-

mativa ai propri territori. Il Piano Casa

non va visto solo nell‟ottica degli am-

pliamenti edilizi, ma è una opportunità

per poter migliorare le nostre abitazio-

ni da un punto di vista della sicurezza,

della qualità architettonica e della so-

stenibilità ambientale. La realtà del

nostro territorio ci fa comprendere

come sia difficile accedere alle agevo-

lazioni proposte dal Piano Casa, in

ogni caso chi volesse ristrutturare la

propria abitazione o volesse fare degli

interventi a risparmio energetico può

sempre contare sulle detrazioni IRPEF

del 36% e del 55%. Per queste agevo-

lazioni rivolgetevi al vostro tecnico di

fiducia o scrivete alla nostra redazione

che sarà ben lieta di chiarire ogni vo-

stro dubbio.

S.V.

L‟Assemblea Regionale Siciliana ha

approvato la legge sul Piano Casa. Chi

può accedere alle agevolazioni? Tutti

coloro che siano in possesso di abita-

zioni mono e bi-familiari ultimate

entro il 31 dicembre 2009 che non

siano totalmente o parzialmente abusi-

ve e che non siano state condonate,

possono accedere alle agevolazioni

tutti gli edifici che non ricadono in

zone vincolate, e che siano regolar-

mente accatastati e in regola con il

pagamento delle tasse ICI e TARSU;

Quali i vantaggi per chi ha i requisi-

ti adatti? La legge prevede un amplia-

mento del volume degli edifici del

20% che non può comunque superare i

200 metri cubi, e che deve essere veri-

ficato con gli standard imposti dalla

nuova normativa sismica. Tale amplia-

mento può arrivare al 35% nel caso di

demolizione e ricostruzione del-

l‟immobile a condizione che si impie-

ghino le tecniche della bioedilizia e la

nuova normativa sismica. Sia nel caso

di ampliamenti che di demolizioni e

ricostruzione la legge prevede sgravi

sul pagamento degli oneri concessori

Con questo articolo l‟Associazione

“Nicodemo” si propone l‟obiettivo di

aiutare tutti coloro che non hanno la

più pallida idea di come procedere per

ottenere i tanto famigerati buoni va-

canza. Occorre precisare che i cosid-

detti “Buoni vacanza Italia” (BVI)

possono essere definititi come titoli

emessi dall‟omonima associazione e

che danno diritto ad uno sconto per-

centuale –variabile dal 25% al 45%

secondo le fasce di reddito–

sull‟importo dei buoni medesimi, la

cui richiesta però non può superare un

certo ammontare legato al numero dei

componenti familiari ed al reddito. I

cittadini possono acquistare dei Buoni

per un importo a scelta, con lo sconto

rappresentato dal contributo statale in

un blocchetto composto da vari Buoni

(del valore singolo di 20 o 5 €) spendi-

bili nelle strutture convenzionate che

aderiscono al sistema, presenti nella

Guida online di www.buonivacanze.it,

in un‟unica vacanza o in più momenti

e nei periodi che si desidera scegliere

fino alla scadenza indicata sul Buono;

ad esempio, una famiglia di 4 persone

con reddito inferiore ai 25.000 €, può

richiedere un libretto di buoni per un

valore totale fino a 1.230 €, pagandoli

solo 676,50 € (55%). Li può spendere

singolarmente anche in diversi periodi

presso le diverse strutture convenzio-

nate, che a loro volta applicano un

ulteriore sconto su prezzi normalmen-

te praticati nel periodo. Il Buono non

potrà essere utilizzato da persone di-

verse dal titolare ad eccezione degli

eventuali componenti del nucleo fami-

liare che lo accompagnino. Hanno

diritto ad ottenere il contributo statale

i cittadini italiani maggiorenni, rego-

larmente residenti in Italia, con nucleo

familiare composto da una o più per-

sone, in base alla tabella di reddito che

trovate nel sito del Ministero del Turi-

smo e dell‟associazione BUONI VA-

CANZE ITALIA. I Buoni Vacanze di

questa prima emissione dovranno es-

sere utilizzati entro la data indicata sul

Buono stesso che al momento è fissata

al 30/06/2010. Il Buono sarà spendibi-

le in tutte le strutture turistiche che

aderiscono al sistema, consultabili nel

catalogo “Guida ai servizi turistici

convenzionati” del sito. Il Buono non

potrà essere utilizzato al di fuori dello

Stato italiano. La richiesta avviene

attraverso una procedura online colle-

gandosi al sito cliccando sul menù

“richiesta buoni vacanze”. A prenota-

zione conclusa si stampa il modulo

dove compare un numero di prenota-

zione. Il modulo di autocertificazione

può essere presentato a partire dal

secondo giorno successivo alla richie-

sta online, entro e non oltre 10 gg,

pena la decadenza della prenotazione,

presso qualunque sportello del Gruppo

Banca Intesa Sanpaolo, dove pagare

l‟importo a carico del richiedente. Il

richiedente riceve direttamente il Buo-

no, all‟indirizzo indicato a mezzo rac-

comandata. Il titolare dei Buoni Va-

canze può quindi procedere alla scelta

e prenotazione della vacanza che av-

viene direttamente tra il titolare e

l‟operatore prescelto. Per tutti coloro i

quali non nutrono buoni rapporti con

la tecnologia è stato istituito il nume-

ro. gratuito 800.71.39.17.

Rossana Airò

Piano Casa

BUONI VACANZE – Istruzioni per l’uso

PAGINA 2 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1

Rubrica “Il libro del

mese”: La Società

Letteraria di Guernsey

Tra le iniziative proposte dalla neonata

Associazione Culturale Nicodemo, il

Club Letterario, la cui prima riunione

si è svolta il 4 marzo, nasce con lo

scopo di promuovere l‟amore per la

lettura e il semplice gusto

d‟incontrarsi e discutere intorno ad un

buon libro. CONTINUA A PAGINA 3

Page 3: In folio

L‟incipit del film “Le mine vaganti”

da solo basterebbe a esprimere la ma-

gistrale capacità di Ozpetek di incolla-

re lo spettatore allo schermo. Apre il

film l‟immagine di una sposa che,

correndo, ci introduce in un mondo

sospeso e magico, quasi dipinto con

tocchi che ricordano Marc Chagall.

Citazioni e omaggi al cinema italiano,

scene che evocano l‟inafferrabile sta-

tus visionario del ricordo, la melanco-

nia e la saudade dell‟amor perduto:

questi, alcuni degli ingredienti di una

commedia sui generis del cinema ita-

liano. La sposa dell‟incipit è, appunto,

la mina vagante, la capostipite della

famiglia, la nonna, vista da giovane un

momento prima che dica il sì fatidico:

sposerà non l‟uomo che ama ma il

fratello di lui. Il film non smentisce il

peculiare interesse del regista per le

varie forme di squilibrio dei rapporti

sociali nel momento in cui all‟interno

di questi emergono bugie, amenità e

piccole tragedie: un membro della

famiglia rompe gli equilibri dichiaran-

do la propria omosessualità. Opzetek

pur non rinunciando a momenti poetici

e profondi che sono la sua cifra stilisti-

ca, ci sorprende con gag esilaranti e

momenti farseschi, degni della più

brillante commedia degli errori di

plautina memoria. Un cinema capace

di miscelare melò e commedia, dando

ampio spazio alla contemporaneità

italiana, tra diversità e normalità. Con

il suo ottavo film Opzpetek torna ai

livelli dei propri lavori maggiormente

apprezzati. Il film applauditissimo al

festival di Berlino, dove è stato pre-

sentato fuori concorso, attraverso una

storia corale, capace di commuovere e

far sorridere, racconta le reazioni di

una famiglia „tradizionale‟ dinanzi

all‟inatteso coming out del figlio. In-

corniciata in una Lecce da cartolina,

tra ulivi, pasticciotti e l‟azzurro mare

di Gallipoli, Mine vaganti riesce a

raccontare con forza e leggerezza uno

spaccato d‟Italia, ancora oggi forte-

mente omofobo, annebbiato dalla pre-

potenza dei luoghi comuni, portando

al cinema ancora una volta una fami-

glia allargata dove c‟è posto per tutti;

parenti ma anche amici, dove ciò che

conta non è tanto la sessualità del pro-

prio fratello, amico o figlio, ma sem-

plicemente che ciascuno riesca a tro-

vare la propria strada, la propria iden-

tità. La scena finale di felliniana me-

moria è il punto di massimo equilibrio,

i personaggi del passato e del presente

si riappacificano in una danza corale

senza tempo, è la nascita e la fine di

tutto, forse una danza che rappresenta

una vera e propria catarsi, raggiungibi-

le soltanto nell‟opera d‟arte.

Claudia Rizzo

nell‟era dell‟eco-sostenibile, del rici-

clo; cosa accadrebbe se questa filoso-

fia la si applicasse al vestiario? I più

noti stilisti hanno lavorato su questo

concetto con dei risultati straordinari,

riuscendo a trasformare le parti costi-

tutive dei jeans in abiti assolutamente

couture. La donna cow-boy con i suoi

inseparabili short in denim sbiancato,

ha calcato le passerelle di D&G, Chloè

ha messo in scena una donna assoluta-

mente Garçonne attraverso larghi ca-

micioni in pachtwork di denim e jeans

dall‟aspetto vintage, Moschino

A volte i fashion trend condizionano

le scelte di stile, si impongono sul

nostro guardaroba. La nuova stagione

quest‟anno porta con sé un‟originale

maniera di fare moda: tutto costituisce

tendenza purché sia assolutamente

original. Torna alla ribalta il nostro

amato denim, centinaia sono i finis-

saggi, le declinazioni, i lavaggi, mille

sono i modi di re-indossarlo. Viviamo

Mine Vaganti, l’ultimo lavoro di Ozpetek

Trionfo vintage

del denim

grigia del secondo dopoguerra, Juliet

Ashton scrittrice trentenne, sta cercan-

do il soggetto per il suo nuovo libro.

Lo spunto nasce da una lettera di Da-

wsey Adams, fattore dell‟isola di

Guernsey, che ha trovato il suo indi-

rizzo su un vecchio libro usato. I due

iniziano una fitta corrispondenza e lei

comincia a immaginare il mondo ec-

centrico che ruota attorno al suo corri-

spondente. E‟ Dawsey a svelare a Ju-

liet la storia della Società Letteraria di

Guernsey, nata per sfuggire al copri-

fuoco tedesco durante l‟occupazione

dell‟isola. Da quel momento, un grup-

po di persone che non si era mai dedi-

cato a letture impegnate, scopre un

genere diverso di lettura: Shakespeare,

Marco Aurelio, Jane Eyre, i romanzi

della Austen. Da semplice pretesto, la

lettura diventa un piacere, tanto che il

circolo continua a prosperare anche a

guerra.finita. A poco a poco Juliet

amplia il cerchio dei suoi “amici di

penna” e, sempre più affascinata dalle

storie degli abitanti dell‟isola, da come

l‟amore per i libri li abbia aiutati a

superare gli orrori della guerra, decide

di partire. E proprio a Guernsey riusci-

rà a trovare non solo l‟ispirazione per

il suo lavoro, ma qualcosa che cambie-

rà per sempre il corso della sua vita.

Mary Ann Shaffer scrive un romanzo

dai toni entusiastici e pieno di humour.

Il romanzo celebra la parola scritta in

tutte le sue sfaccettature e l‟amore

stesso per la lettura, “perché [i libri] ci

scaldano il cuore nei momenti difficili,

ci arricchiscono l‟anima, ci avvicinano

agli altri, a volte ci salvano la vita.”

Calogero Sorce

PAGINA 3 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1

La società Letteraria di

Guernsey CONTINUA DA PAGINA 2

A tale scopo,

ci è parso

bene propor-

re un roman-

zo che aves-

se come ful-

cro attorno

cui ruota la

vicenda pro-

prio l‟amore

per la lettura.

La società

letteraria di

Guernsey è l’unico romanzo che Mary

Ann Shaffer scrive e che tenta invano

di dare alle stampe durante tutto l‟arco

della sua vita. Nella Londra fredda e

ha utilizzato la celebre tela blu per

creare forme ispirate alla natura, persi-

no Hermès

è stato

folgorato

dal “denim

motiv”.

CONTINUA A PAGINA 4

Page 4: In folio

ASSOCIAZIONE CULTURALE

“NICODEMO”

via Matteo Boiardo, 5 - 92026 Favara (AG)

tel.: 3881907152

E-mail: [email protected]

Pagina web: www.associazionenicodemo.org

SEGUE DALLA PRIMA

Questi ultimi vengono poi trattati con farmaci immunosoppressori e contem-

poraneamente con antibiotici per evitare l‟insorgere di infezioni causate pro-

prio dalla deficienza del sistema immunitario. Dopo due settimane di coltura

le cellule staminali vengono reinfuse nel corpo e spinte a sviluppare un nuovo

sistema immunitario, in modo che il pancreas dei pazienti torni a produrre i

normali livelli di insulina. Venti pazienti su ventitrè hanno risposto bene alla

terapia ricominciando a produrre insulina e non hanno più avuto la necessità

di assumerla giornalmente - 12 in modo continuativo e 8 in modo transitorio -

per un periodo di 4 anni. Ad accendere ulteriormente la speranza di milioni di

diabetici, la notizia del primo trapianto combinato di cellule staminali e cellu-

le del pancreas su una donna italiana di 44 anni. L‟intervento è stato effettuato

con successo dal prof. Camillo Ricordi dell‟Università di Miami e probabil-

mente il tentativo sarà ripetuto all‟Istituto Trapianti di Palermo (Ismett) col

quale lo stesso prof. Ricordi collabora. Ovviamente saranno necessarie ulte-

riori conferme e altri studi, ma tutto ciò ci lascia ben sperare per il prossimo

futuro dei pazienti diabetici.

S. Castellana, S. Virone

Le cellule staminali nella cura del diabete

Cucina:

Torta di melanzane

Club Letterario Il secondo incontro del Club Letterario sarà

incentrato sulla discussione intorno al best

seller di Niccolò Ammaniti Come Dio co-

manda, vincitore del Premio Strega 2007.

L‟incontro si terrà presso il ristorante “Le

Traveggole” al Belmonte Hotel, a Favara,

giorno 10 aprile.

PAGINA 4 IN FOLIO APRILE 2010 ANNO 1

E‟ con grande orgoglio che inauguro

questa rubrica di cucina! Io non sono

né una cuoca né una nutrizionista,

sono solo una “buona forchetta” so-

prannominata dagli amici “Anna Mo-

roni”, perché quando si tratta di CIBO

divento precisina e molto pignola:

odio mangiare male. In questa rubrica

proporrò dei piatti che aspirano a di-

ventare parte della vostra quotidianità,

che fanno parte della mia esperienza

culinaria; potrà accadere, quindi,

(spero raramente) di proporvi ricette

che conoscete già, ma mi auguro di

potervi tornare utile, ampliando il vo-

stro repertorio gastronomico. La ricet-

ta che vi propongo è “la torta di me-

lanzane”, ottima per la Pasquetta.

Ingredienti per 4-6 persone: 4-5 me-

lanzane (medie); 1 grossa cipolla;

200g di pomodoro pelato; 600g di trito

di manzo; 200g di Parmigiano reggia-

no; 6 uova; Sale qb; 6-7 cucchiai di

olio extravergine d‟oliva; olio di semi

per la frittura.

Preparazione: Mondate le melanzane

lasciando un po‟ di buccia, tagliate a

fette e mettetele sotto sale per

mezz‟ora. Nel frattempo, sbucciate la

cipolla e tagliatela a julienne in una

padella capace. Per non fare un soffrit-

to molto pesante, fatela cuocere prima

con poca acqua; evaporata l‟acqua

versate l‟olio d‟oliva. Quando la cipol-

la sarà dorata, aggiungete il trito di

carne e mescolate bene, 5 minuti pri-

ma della fine della cottura della carne,

unite il pomodoro pelato, mescolate,

aggiustate di sale, e fate ultimare la

cottura. Lavate il sale dalle melanzane,

asciugatele e friggetele, ma badate

bene, le fette vanno fritte solo da un

lato. Disponete le melanzane in una

teglia di media grandezza, con il lato

non fritto verso il basso; sullo strato

ottenuto distribuite una parte del trita-

to. In un piatto sbattete 2 uova con un

po‟ di sale e un po‟ di parmigiano e

versate il tutto sul tritato di carne. Ri-

petete il procedimento, e alla fine rico-

prite con le melanzane e 2 uova sbat-

tute col formaggio. Infornate a 250°C,

servite freddo.

Anna lisa Agrò

Trionfo vintage del denim CONTINUA DA PAG. 3

Su tutti colui che in assoluto è riuscito a cogliere il senso di questo nuovo ri-

torno è Jean Paul Gaultier che ha portato la sperimentazione ai massimi livel-

li, enfatizzando il concetto di vissuto intrecciando brandelli di denim di diver-

so colore e creando un effetto assolutamente straordinario. Pensate ad applica-

re il medesimo Style ai vostri vecchi jeans, pensate a recuperare i vostri capi

preferiti che possibilmente sono caduti in disuso, guardate al vostro armadio

in modo creativo ed il successo sarà garantito.

Silvia Castellana

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