IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono...

44
• Nuova serie - Anno 19 - Numero 250 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Mercoledì 21 Ottobre 2009 9 771120 606007 91021 QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO www.italiaoggi.it Societario - Le quotate verso il rafforzamento dei diritti degli azionisti Fradeani a pag. 36 Scudo fiscale - Retroattiva l’inversione dell’onere della prova Bartelli a pag. 39 Lodo Alfano - Ecco perché il premier non è un primus in- ter pares Fortuna a pag. 38 Documenti/1 - Scudo fi- scale, la lettera delle Entrate con il questionario e la nota illustrativa Documenti/2 - La pro- nuncia della Consulta sul lodo Alfano Documenti/3 - Maltratta- menti ai figli, la sentenza della Cassazione Documenti/4 - La senten- za della Ctp Lucca sull’Uni- co emendabile Documenti/5 - Pagamenti col telefono cellulare, lo schema di dlgs Documenti/6 - Rifor- ma delle quotate, lo schema di dlgs Documenti/7 - Pensioni integrative, la nota Covip sul ri- scatto www.italiaoggi.it E’ possibile trovarci dentro di tutto: questa la diagnosi del guru della pubblicità Gavino Sanna Il Cav è come il cinepanettone Il guru della pubblicità Gavino Sanna a ruota libera su Berlu- sconi, Tremonti, Fini, Bossi, Bersani, Franceschini e Santoro. Del premier dice che Silvio è come il cinepanettone perché ci trovi di tutto. Parla al ceto medio-basso che va in vacanza all’ipermercato. Di Fini dice che è ora di scendere in campo e di sporcarsi le mani. Elogia Bossi e i leghisti perché sanno parlare alla pancia del pa- ese. Pollice verso per Bersani e Franceschini. Del primo dice che ruba le frasi a Vasco credendo di diventare figo. Dario invece non apparecchia perché non ha pietanze sue. Rizzacasa a pagina 8 m s P la Lo scrittore Sandro Veronesi ha detto al Nouvel Observateur che «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- verse. Una si ispira alla resistenza al fascismo e alla solidarietà che ha fatto nascere la nostra Costitu- zione (…). L’altra radice genera il fascismo che fu capace di cancel- lare le libertà e di lanciarsi nella guerra contro le democrazie occi- dentali. È una radice orrenda ma essa esiste». Veronesi spiega: «Essa si accompagna a un anticomuni- smo virulento, a una mentalità populista, antidemocratica e vio- lenta». Se le cose stessero così, Ve- ronesi dovrebbe concludere dicen- do: «Aboliamo le elezioni». Cioè, per evitare il supposto fascismo, facciamo i fascisti. DIRITTO & ROVESCIO MEDIA E MARKETING • TURISMO, la miglior vetrina è il cinema • TV, il 2012 sarà l’anno di quella a pagamento MAX (RCS), ritorno al grande formato da pag. 21 POLITICANDO La scalata retributiva del segretario del Campidoglio a pag. 8 IL Giornale dei professionisti * * * Si paga con il telefonino Al prossimo consiglio dei ministri le regole per rendere operativo l’uso del borsellino elettronico. Ok a sconti, no a spese aggiuntive Pagamenti con il telefonino più vicini. Le regole che consentiranno a tutti di uti- lizzare la moneta elettronica sono previste in un decreto legislativo, attuativo della Comunitaria 2008, che sarà esaminato dal prossimo consiglio dei ministri. Con le nuove disposizioni sarà possibile utilizzare le ricariche del cellulare non solo per telefonare o mandare sms ma anche per pagare acquisti al supermercato, al bar o in edicola. Si potranno ottenere sconti volti a incentivare l’utilizzo di questi siste- mi di pagamento alternativi al contante, ma non potranno essere applicate spese aggiuntive. Bartelli a pag. 35 Giulio Tremonti (imagoeconomica) Si potrà utilizzare il cellulare per fare acquisti al supermercato, al bar o in qualsiasi negozio. Obblighi semplificati sotto i 30 euro PROFESSIONI Il Cup chiede una riforma al governo a pag. 45 e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELL’EDILIZIA da pag. 29 d p 2 IN EDICOLA LA GUIDA LE REGIONI DI ITALIAOGGI * con guida «La nuova normativa sull’immigrazione e la sanatoria per colf e badanti» a € 7,90 in più; con guida «La sicurezza sul lavoro» a € 5,00 in più; con guida «Project Financing» a € 6,90 in più; con guida «Le regioni di ItaliaOggi» a € 7,90 in più; con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a € 1,30 in più; con cd «Lo scudo iscale» a € 9,90 in più Entrate pure. Di sicuro è un affare. www.registroimprese.it Con un solo click le informazioni ufficiali su 6 milioni di imprese. http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

Transcript of IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono...

Page 1: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

• Nuova serie - Anno 19 - Numero 250 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Mercoledì 21 Ottobre 2009 •

9771120606007

91021

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO

www.italiaoggi.it

Societario - Le quotate verso il rafforzamento dei diritti degli azionisti

Fradeani a pag. 36

Scudo fiscale - Retroattiva l’inversione dell’onere della prova

Bartelli a pag. 39

Lodo Alfano - Ecco perché il premier non è un primus in-ter pares

Fortuna a pag. 38

Documenti/1 - Scudo fi-scale, la lettera delle Entrate con il questionario e la nota illustrativa

Documenti/2 - La pro-nuncia della Consulta sul lodo Alfano

Documenti/3 - Maltratta-menti ai figli, la sentenza della Cassazione

Documenti/4 - La senten-za della Ctp Lucca sull’Uni-co emendabile

Documenti/5 - Pagamenti col telefono cellulare, lo schema di dlgs

Documenti/6 - Rifor-ma delle quotate, lo schema di dlgs

Document i /7 - Pensioni integrative,

la nota Covip sul ri-scatto

www.italiaoggi.it

E’ possibile trovarci dentro di tutto: questa la diagnosi del guru della pubblicità Gavino Sanna

Il Cav è come il cinepanettoneIl guru della pubblicità Gavino Sanna a ruota libera su Berlu-

sconi, Tremonti, Fini, Bossi, Bersani, Franceschini e Santoro. Del premier dice che Silvio è come il cinepanettone perché ci trovi di tutto. Parla al ceto medio-basso che va in vacanza all’ipermercato. Di Fini dice che è ora di scendere in campo e di sporcarsi le mani. Elogia Bossi e i leghisti perché sanno parlare alla pancia del pa-ese. Pollice verso per Bersani e Franceschini. Del primo dice che ruba le frasi a Vasco credendo di diventare fi go. Dario invece non apparecchia perché non ha pietanze sue.

Rizzacasa a pagina 8

ms

Pla

Lo scrittore Sandro Veronesi ha detto al Nouvel Observateur che «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di-verse. Una si ispira alla resistenza al fascismo e alla solidarietà che ha fatto nascere la nostra Costitu-zione (…). L’altra radice genera il fascismo che fu capace di cancel-lare le libertà e di lanciarsi nella guerra contro le democrazie occi-dentali. È una radice orrenda ma essa esiste». Veronesi spiega: «Essa si accompagna a un anticomuni-smo virulento, a una mentalità populista, antidemocratica e vio-lenta». Se le cose stessero così, Ve-ronesi dovrebbe concludere dicen-do: «Aboliamo le elezioni». Cioè, per evitare il supposto fascismo, facciamo i fascisti.

DIRITTO & ROVESCIO

MEDIA E MARKETING

• TURISMO, la miglior vetrina è il cinema

• TV, il 2012 sarà l’anno di quella a pagamento

• MAX (RCS), ritorno al grande formato

da pag. 21

POLITICANDO

La scalata retributiva del segretario del Campidoglio

a pag. 8

IL Giornale dei

professionisti* * *

Si paga con il telefoninoAl prossimo consiglio dei ministri le regole per rendere operativo l’uso del borsellino elettronico. Ok a sconti, no a spese aggiuntive

Pagamenti con il telefonino più vicini. Le regole che consentiranno a tutti di uti-lizzare la moneta elettronica sono previste in un decreto legislativo, attuativo della Comunitaria 2008, che sarà esaminato dal prossimo consiglio dei ministri.

Con le nuove disposizioni sarà possibile utilizzare le ricariche del cellulare non solo per telefonare o mandare sms ma anche per pagare acquisti al supermercato, al bar o in edicola. Si potranno ottenere sconti volti a incentivare l’utilizzo di questi siste-mi di pagamento alternativi al contante, ma non potranno essere applicate spese aggiuntive.

Bartelli a pag. 35

Giulio Tremonti(imagoeconomica)

Si potrà utilizzare il cellulare per fare acquisti al supermercato, al bar o in qualsiasi negozio.Obblighi semplificati sotto i 30 euro

PROFESSIONI

Il Cup chiedeuna riformaal governo

a pag. 45

e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELL’EDILIZIAdapag.29

dp2

IN EDICOLALA GUIDA LE REGIONI DI ITALIAOGGI

* con guida «La nuova normativa sull’immigrazione e la sanatoria per colf e badanti» a € 7,90 in più; con guida «La sicurezza sul lavoro» a € 5,00 in più; con guida «Project Financing» a € 6,90 in più; con guida «Le regioni di ItaliaOggi» a € 7,90 in più; con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a € 1,30 in più; con cd «Lo scudo i scale» a € 9,90 in più

Entrate pure.Di sicuroè un affare.

www.registroimprese.it

Con un solo click le informazioni ufficialisu 6 milioni di imprese.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 2: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

2 Mercoledì 21 Ottobre 2009

Nell’ultima set-timana della c a m p a g n a elettorale interna al Partito

democratico, invece che sulle dispute tra i contendenti, l’attenzione si è con-centrata sull’opacità della consultazione soprattutto nelle regioni meridionali. Fatti di cronaca nera, come quello di Castellammare dove un regolamento di conti tra camorristi, a quanto apre, si è svolto sanguinosamente tra esponenti del partito, si intrecciano con denunce politiche, come quella di Dario France-schini che accusa il suo antagonista di essere appoggiato dai governatori della Puglia e della Campania, che pure rivestono tutto-ra la loro carica con l’ap-poggio del partito di cui Franceschini è segretario. Il problema della partico-lare partecipazione poli-tica al Sud, dove stato ed enti locali sono il perno dell’economia, è un problema antico, che la Dc aveva affrontato stabilendo che, ai fini delle decisioni e delle votazioni interne, il peso delle diverse regioni fosse calcola-to non in base ai votanti locali ma alla percentuale di voti ottenuta dal partito nelle elezioni politiche. In questo modo i fenomeni di elefantiasi delle iscrizioni non aveva l’effetto di stravolgere l’esi-to generale. Invece il Pd ha scelto un percorso congressuale interminabile e confuso, ma ha trascurato di cautelarsi contro fenomeni noti, salvo mettere sulle spalle del povero commissario del Pd na-

poletano Enrico Moran-do il peso insostenibile di vigilare su una situazio-

ne esplosiva. Questo significa che con ogni probabilità anche l’esito delle pri-marie, come è già accaduto con quello della consultazione tra gli iscritti, sarà denunciato dai perdenti come influenza-to da brogli o da un uso incontrollabile di consensi clientelari o persino inquinati dalla criminalità organizzata. È su que-sto sfondo di reciproca delegittimazione continuata che si stagliano i pericoli di secessioni e rotture, che naturalmente hanno la loro origine nella difficoltà a conciliare visioni politiche o concezioni

della vita, ma che trova-no spesso un pretesto nella negazione della le-gittimità del processo di scelta delle leadership.

D’altra parte, se feno-meni preoccupanti ma tutto sommato circo-

scritti appaiono più rilevanti del con-fronto politico, questo è dovuto, oltre che all’ovvia ricerca del sensazionali-smo da parte dei media, al carattere molto criptico del confronto stesso. Ca-tegorie abusate come nuovo e vecchio, inclusione ed esclusione, identità omo-genea o eterogenea, hanno dominato il dibattito, mentre le questioni politiche di fondo, dalla disponibilità o meno a contrattare una riforma istituzionale alla questione delle alleanze, sono state trattate in modo puramente propagan-distico, con l’esito di sostanziale indif-ferenza che ne è derivato.

IL PUNTO

Pd, un interminabile congresso in ostaggio delle procedure

DI SERGIO SOAVE

ell’economia, scritti appaion

La camorraè il tema

dominante

Il film Barbarossa di Renzo Martinel-li, prodotto da Rai Trade e che sta ottenendo una buo-

na accoglienza di opzioni sul mercato internazionale, non esiste invece per i giornali italiani che segnalano (nei loro richiami sopra le programmazioni) dei film di ben più basso livello ma nascon-dono accuratamente Barbarossa.

Il fi lm invece è un bel fi lmone nazio-nalpopolare, girato con grande maestria, che si guarda con interesse. Martinelli gira all’americana, con una fotografi a accuratissima ed emozionale, sequenze mozzafi ato, una sceneggiatura piena di capovolgimenti di situa-zioni, un audio raro da sentire nei fi lm italiani e un cast di attori più che dignitoso. Di fronte al Barbarossa, tanto per stare in tema, il pur fa-moso fi lm Il gladiatore fa la fi gura di una pellicola da dilettanti.

Perché, allora, questa strategia del si-lenzio? Potrebbe essere per motivi politi-ci. Il grande sponsor di questa pellicola è stato infatti il leader della Lega, Umber-to Bossi, un leader politico che sinora ha avuto un crescente successo elettorale grazie al fatto di essere trascurato (e, quando ne parlano, vilipeso) da tutti i media, specie da quelli più venduti.

Ma se si tiene presente che il fi lm vie-ne oscurato anche dai giornali di centro destra (come il Giornale e Libero), il pre-cedente motivo, che pure esiste, non può essere certo ritenuto il motivo rilevante.

La ragione vera invece è che l’establishment po-litico culturale italiano

vive il passato come un inciampo. Vuol descrivere l’Italia come un paese nato dal nulla, privo di radici e di ricordi. L’ideale di chi tesse questa orditura di dimenticanze e questa rete di oblio, è un paese pongo, modellabile secondo le mode del momento.

Alberto da Giussano che sconfi sse, a Legnano, Federico I, imperatore del Sacro romano impero, detto Barbaros-sa, si batté contro chi voleva soggiogare l’Italia approfi ttando del fatto che Lodi, Pavia e Como reclamavano l’imperatore

in Italia per ridimensio-nare le pretese di Mila-no. A questa vittoria, si ispirarono poi i leader risorgimentali e furono scritti il Giuramento di Pontida di Giovanni Berchet («L’han giu-

rato, li ho visti in Pontida, convenuti dal monte e dal piano…») che tutti i bambini, prima del ’68, imparavano a memoria. Goffredo Mameli gli dedicò il Canto degli italiani, Giosuè Carducci la famosa ode: Della canzone di Legnano, Giuseppe Verdi l’opera La battaglia di Legnano. Per l’establishment cultura-le italiano di oggi, invece, tutto questo è polvere. Come sono polvere i Doge, Masaniello, Garibaldi, Leonardo e così via. Tutti dimenticati così come sono state dichiarate inesistenti le radici «ellenico-giudiaco-cristiane» dell’Euro-pa. Radici che?

a dilettanti. rato, li ho vist

Anche perquelli di

centro-destra

DI PIERLUIGI MAGNASCHI

L’ANALISI

Per tutti i quotidiani, il i lmBarbarossa non è mai uscito

I C O M M E N T I

DI PIERRE DE NOLAC

Sondaggi, che incubo! An-che un segretario come Dario Franceschini, che da sempre ha accusato il premier Silvio Berlusconi di dare troppa importanza ai sondaggi che lo riguar-dano, è scivolato sull’ar-gomento. Dopo aver visto i clamorosi risultati del son-daggio on line organizzato da «Striscia la notizia» che lo vedono in netto ritardo rispetto a Ignazio Marino, l’attuale segretario del Pd Franceschini ha riempito di messaggi deputati, amici e compagni, per convincerli a votarlo. Solo che molti dei destinatari, nel frattempo, hanno abbandonato Dario per correre con Pier Luigi Bersani o con Marino: suc-cede a chi non aggiorna l’elenco degli amici, sul cellulare. Lui, Franceschi-ni, nel pomeriggio si è mes-so pure a scherzare, citando un fantomatico «istituto Ta-fazzi» (ben noto al Giacomo Poretti del trio che lo vede insieme ad Aldo e Giovan-ni), secondo il quale Ber-

sani avrebbe l’80%, Marino il 15% e lui solo il 5%. Ma Franceschini è preoccupato davvero: ieri i vagoni della metropolitana di Roma era-no stati invasi dai suoi vo-

lantini, tanto da formare un autentico tappeto di carte: tantissimi fogli, dominati dal depliant «Liberiamo il futuro», più il fac simile per l’elezione dell’assemblea regionale e del segretario

(candidato è l’ex assessore comunale Roberto Moras-sut). Ma più che il futuro, gli addetti alle pulizie sono stati impegnati a liberare le carrozze dalla troppa pub-blicità elettorale. Le preoc-cupazioni, comunque, per Franceschini sono nume-rose: pure le previsioni del tempo sono fi nite nel miri-no dei fan del segretario uscente. Sì, perché con il sole gli esperti di votazioni autunnali prevedono una forte affl uenza dei simpa-tizzanti «non iscritti», che potrebbero far cambiare il corso dell’elezione a favore di Dario, mentre la piog-gia favorirebbe la corsa di Bersani: lui, come dicono i vecchi militanti, «può gio-care sulla forza dei duri e puri di una volta, quelli che nel Partito comunista perdevano la domenica per diffondere l’Unità». Se c’è

qualcuno che ha in mente di fare la danza della piog-gia, nel giorno di festa, non risponde al nome di Dario Franceschini…

© Riproduzione riservata

IL CASO DEL GIORNO

Franceschini ha due incubi:i sondaggi e la pioggia

DI CESARE MAFFI

Bisognerebbe che l’archi-viazione, da parte del cosid-detto tribunale dei ministri, del procedimento aperto per peculato e abuso d’uffi cio con-tro Silvio Berlusconi ricevesse da certa stampa altrettanta attenzione quanta ne otten-ne l’apertura delle indagini. Minor rilievo aveva trovato, invero, l’inchiesta ieri chiusa contro il responsabile dell’In-terno, Roberto Maroni, per un respingimento: in questo caso avevano giocato sia l’in-feriore posizione (un ministro rispetto a Berlusconi), sia, probabilmente, la denuncia partita dai radicali, i quali di rado trovano eco sui mezzi di massa. Indipendentemente dall’iter processuale, andreb-be rilevata la beffarda assur-dità di processare l’uomo più ricco d’Italia per peculato. Nessuno pare considerare mai, e ancor meno in queste circostanze, quanto di tasca propria sborsi Berlusconi per spese pubbliche, anzi, per spe-se che l’erario nemmeno sa-rebbe in grado di sopportare e che hanno una funzione d’im-

magine e di ospitalità tanto vilipesa quanto, invece, utile, come dovrebbe di-mostrare un’esperienza storica risa-lente almeno al congresso di Vienna.

Disgraziatamente per Ber-lusconi, l’unico a far rilevare questa contraddizione tra re-altà e accusa era stato il suo avvocato Niccolò Ghedini, la cui popolarità, se è sotto zero presso gli avversari e larga parte dei giornali, non è brillante nemmeno nella maggioranza. Verrebbe som-messamente da dire che, se il tribunale ha dovuto chiudere i due procedimenti, la consi-stenza delle accuse verso il presidente e il ministro era assolutamente nulla. Se ci fosse stato un barlume di ap-piglio, sarebbero stati guai.

Berlusconi aggiunge que-sto processo al lungo elenco di quelli già affrontati, ma senza farsene un portafortu-na per i procedimenti in cor-so, per tacere di quelli che i sussurri dicono prossimi. Per salvare la pelle avrà presto, molto presto, bisogno di altre leggi ad personam.

© Riproduzione riservata

LA NOTA POLITICA

Un’altra imputazioneevaporata per il Cav

Dario Franceschini

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 3: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

3Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 21 OttoP R I M O P I A N O

Il premier, in sintonia con Tremonti, cerca di scavalcare a sinistra il Pd alle prese con le primarie

Questo e quello per me pari sonoBerlusconi: il governo difende i posti fi ssi e le partite Iva

DI GIAMPIERO DI SANTO

È un valore il posto fisso, sono un valore le partite Iva.

Silvio Berlusconi, presidente del consiglio, tende tutte e due le mani per trarre d’impaccio il ministro dell’econo-mia, Giulio Tremonti, che con il suo endorsement in favore della stabilità del posto di lavoro si era attirato le rampogne di qualche collega di governo, come il titolare della pubblica amministrazione Renato Brunetta, e il manife-sto scontento della presidente di Confi ndustria, Emma Marce-gaglia. La numero uno di viale dell’Astronomia, ieri, aveva com-mentato con un prudente fastidio la sortita-shock di Tremonti: «La cultura del posto fi sso è un ritor-no al passato non possibile che in questo paese ha creato problemi come l’aumento della disoccupa-zione e del sommerso nel Mezzo-giorno e la logica dell’assenteismo e dei fannulloni nella pubblica amministrazione», aveva detto la Marcegaglia. «Nessuno è a favore della precarietà e dell’insicurezza in un momento così particolare,

però noi siamo per la stabilità delle imprese e dei posti di lavoro, che peraltro non si fa per legge». A quel punto, Tremonti si è affret-tato a intervenire per precisare che lui non pensava e non pensa certo di favorire i fannul-loni, e ha assicu-rato che con la legge non è pos-sibile cancellare il lavoro precario, ma si può fare in modo che sia «meno duro e ansiogeno». E subito dopo, è stato il Cava-liere a

battere un colpo, con una nota diramata da palazzo Chigi: «Con-

fermo la mia totale sin-tonia con il ministro

Tremonti», si legge nel comunicato. «Per noi, come dimostrano i provvedimenti presi in questi mesi a tutela dell’occupazio-ne, è del tutto evidente che il posto fi sso è un valore e non un disvalore. Così come sono un

valore le partite Iva. Il governo è al fi anco dei milioni di italia-ni che lavorano come collabora-tori dipendenti, così come è al fi anco dei milioni di italiani che intraprendono, rischiano e pro-ducono ricchezza per sé e per i loro collaboratori, nell’interesse dell’Italia». Un colpo al cerchio e uno alla botte insomma quelli vibrati dal premier, con l’obiet-tivo di mettere in luce l’azione del governo, che «lavora per una società fatta di li-bertà, sviluppo economico e di soli-dar ie -tà» e i

principi «dell’economia sociale di mercato ai quali si ispira anche la tutela della famiglia come prezioso elemento di sta-bilità sociale ed economica, in piena sintonia con la carta dei valori del Popolo della libertà». Così, Berlusconi ha raggiunto l’obiettivo di dare sostegno al suo ministro, di rassicurare la Marcegaglia e al tempo stes-so ha lanciato un messaggio distensivo nei confronti della Chiesa cattolica. E tanto per non farsi mancare nulla, ha as-sestato un fendente nei confron-ti «della malafede di molti espo-nenti della sinistra», colpevole di avere fatto «polemica sulle dichiarazioni di Tremonti». In-cidente chiuso, anzi mai nato, insomma, e qualcuno avanza il sospetto che la sortita di Tre-monti fosse stata concordata con il premier per scavalcare a sinistra il Partito democratico impegnato nella corsa verso le primarie che il 25 ottobre de-signeranno il nuovo segretario. Come ha detto Giulio Andre-otti, a pensare male si fa pecca-to ma spesso ci si azzecca.

© Riproduzione riservataSilvio Berlusconi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 4: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

4 Mercoledì 21 Ottobre 2009 P R I M O P I A N O

Il segretario della Cisl: la crisi non è i nita, serve una classe dirigente capace e responsabile

Bonanni, basta polveroni politiciLe entrate dello scudo fi scale? Vadano a detassare i redditi

DI ALESSANDRA RICCIARDI

La crisi non è ancora finita, per uscir-ne «servono più elementi

concordi e positivi e per più tempo». Predica cautela il segretario del-la Cisl, Raffaele Bonanni, a colloquio con ItaliaOggi, e invoca «un po’ meno di po-pulismo e più responsabilità. Basta con le liti su futili motivi», dice a amaggio-ranza e op-

posizione, «sono polveroni politici, servono solo a coprire le mancan-

ze della classe dirigente». E precisa che quando

parla di eccesso di populismo parla di «un vizio di cui è affetta non solo la politica nazionale e lo-cale, ma anche il sindacato».

Inutile chieder-gli di chi parla, se per caso degli ex amici della

Triplice, di quella Cgil di Guglielmo

Epifani da cui lo di-vide strategia sindaca-

le («il motto di Bonanni : alle trattative e me-

glio esserci») e vi-sione politica.

«Quan-d o

si chiede l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari della scuola, questa è una cosa demagogica», scandisce Bonanni. Che però ieri, proprio sui proble-mi della scuola, ha abbandonato la linea del dialogo con il governo e ha annunciato con il suo segre-tario di comparto, Francesco Scrima, la manifestazione di protesta del 31 ottobre prossimo a Roma: «Porteremo in piazza i lavoratori della scuola ma anche la società civile per dire che la riforma messa in atto da Maria-stella Gelmini non può esser retta dal nostro sistema di istru-zione. Qui non ci sono i bidelli per aprire e chiudere i cancelli, altro che sprechi». E non è un dare ragione agli intransigenti della Cgil, questo? «Macché, noi protestiamo a ragion veduta e su fatti concreti, propendo soluzioni praticabili, non è una posizione preconcetta e politica, la nostra». Ma i fronti aperti con il governo Berlusconi sono tanti. E Bonan-ni è deciso ad affrontarli tutti. Per esempio, il rinnovo dei con-tratti dei dipendenti pubblici. «Il sottosegretario alla presi-

denza Gianni Letta ci ha rassicurato che i fondi, ora assenti in Finanziaria, saranno trovati. I 3 mi-

lioni di dipendenti pubblici non possono essere lasciati

senza contratto, proprio ora che c’è la crisi. Contiamo che Letta mantenga la parola», dice Bo-nanni. Che a domanda: «Pensa-te di poter accettare i soldi che

arriveranno dallo scudo fiscale?», Prima risponde che «l’operazione scudo mi inquieta, è un condono e dunque è una pessima lezione per i buoni e i cattivi cittadini, ma poi chiedo dove erano i mora-listi che oggi gridano allo scanda-lo, dov’erano quando i patrimoni andavano all’estero». Ma siamo proprio sicuri che all’Economia pensino a utilizzare lo scudo per rinnovare i contratti del pubbli-co impiego? «Mi parlano di una lunga lista di richieste, ma pro-cedere con microinterventi sa-rebbe deleterio», mette le mani avanti il numero uno della Cisl, «bisogna concentrare le maggio-ri entrate sulle priorità, che sono il rinnovo dei contratti, gli aiuti alle fasce deboli e poi la riduzio-ne delle tasse sui redditi da la-voro, solo così si aiuta il paese a

uscire dalla crisi». C’è poi un’al-tra idea, tutto sommato un po’ di sinistra, dato che già l’aveva fatta sua, anche se inutilmente, il governo Prodi con l’economi-sta Nicola Rossi, e che Bonanni rilancia: «Sì a un’operazione di prepensionamenti nel pubblico impiego, così liberiamo le piante organiche e facciamo finalmente turn over. Assumiamo giovani». Facile chiedergli se gli piace che il ministro dell’economia Giulio Tremonti, abbia abbandonato la logica della flessibilità e sia ritornato a lodare il posto fisso: «Un paese che mira a coprire le punte alte del mercato, e non si mette in concorrenza con la Cina, non può fondare il proprio mon-do del lavoro sulla precarietà, la flessibilità deve riguardare solo le fasce professionalmente molto qualificate. Ma per non essere populisti, questi buoni proposi-ti vanno riempiti di contenuti, che Tremonti assuma, lo faccia a partire dalla scuola». Da mo-derato, Bonanni guarda ai fatti congressuali di casa Pd, per chi tifa, per Dario Franceschini o Pierluigi Bersani? «Io faccio sindacato non politica, auguro solo che dalle primarie del 25 ottobre nasca un partito solido, farebbe bene alla politica».

© Riproduzione riservata

DI DIEGO GABUTTI

«Perché ha dato dell’Alì Babà a Berlusconi?» gli chiede Lilli Gruber. «Ma per-ché Alì Babà era il capo

dei quaranta ladroni», pontifica Toni-no Di Pietro, ex magistrato, leader dell’opposizione e massima autorità vivente sulle «Mille e una notte». Lui è abituato, dice, a «fare nomi e cognomi»: Alì il nome, Babà il cognome, Quaranta Ladroni l’impresa di famiglia.

Alì Babà, naturalmente, non è il capo dei quaranta ladroni, ma «un uomo po-verissimo» che, intercettando i discorsi dei banditi come una specie di «cimice» umana, viene a conoscere la password, «apriti Sesamo» che permette d’acce-dere al loro rifugio segreto, la caverna dove custodiscono il bottino. Alì Babà, per farla corta, provoca la rovina del-la ghenga e s’impadronisce dei suoi tesori (rivelandosi così, diciamolo, un po’ ladrone anche lui). È una fi aba fa-mosa: ne sono stati tratti fi lm, fumetti, cartoni animati, persino canzonette e videogiochi. Tutti ci siamo inciampati sopra, una volta o l’altra, dai cinque anni in su. Tonino Di Pietro no. Può darsi che a Montenero di Bisaccia, bastione dell’Occidente e terra natale del campione di Mani pulite, le Mille e una notte fossero un libro proibito e non siano mai entrate, come i turchi a Vienna. Di Pietro, in ogni modo, non ne

sa niente, ma ciò non lo scoraggia e, da famoso intenditore di «ladroni», terrore di corrotti e corruttori, alibabeg-gia senza rete. Lilli Gruber, imbarazzata, lascia correre: l’ignoranza, a differenza (che so) della frequenta-zione impropria di escort e discoteche, non è un reato, benché non sia nemmeno una virtù, specie quando viene agitata nell’aria, lanciando sguardi di sfi da a destra e manca, come una bandiera.

A sinistra,

dove le sue liste, per il momento, spo-polano, un po’ tutti si comportano con Di Pietro come Lilli Gruber: lasciano

correre, che straparli e gigioneggi pure. Quelli che non perdonano i bisticci tipo «Romolo e Remo-lo» al Cavaliere, sorvolano ge-nerosamente sulle castronerie dell’ex magistrato, il santo pa-trono dell’Italia dei valori.

Di Pietro, come gli capita spesso, inciampa su cose pri-

ve d’importanza, tipo l’identità d’Alì Babà, per quanto non

si possa confon-

dere Biancaneve con la strega cattiva o i porcellini con il lupo senza che ne risulti, alla lunga, qualche incalcolabile ripercussione metafi sica. Tonino Di Pie-tro è un uomo d’ordine ma lavora per il caos, come certi jiin, i demoni delle «Mille e una notte».

Una di queste conseguenze caotiche, per dire, è che l’altra sera, sempre a Otto e mezzo, il capo dell’opposizione dura e cieca, un leader chiaramente di destra che contende la leadership della sinistra ai suoi rappresentanti naturali, ha seriamente sostenuto (lui, il principe dei magistrati) che un imputato, giudi-cato colpevole in primo grado, rimane colpevole a tutti gli effetti se poi, a «sal-varlo», sopravviene una prescrizione e non viene celebrato un altro processo. È una regola generale? No, ma vale, sembra di capire, quando l’imputato è un nemico politico, metti un berlusco-niano o Silvio Berlusconi in persona. E anche questa, a pensarci, è roba da «Mille e una notte».

Delle Mille e una notte, anzi, Di Pie-tro potrebbe essere un personaggio, se non trovasse più facilmente posto, come la stragrande maggioranza dei politici italiani, tra i personaggi del Corriere dei piccoli. «Sinistra? Sinistra a chi?», ha sbraitato allegramente l’altra sera. Un’affermazione bella e surreale, de-gna di Fortunello (o della Checca, la sua mula).

© Riproduzione riservata

IL SANTO PATRONO DELL’ITALIA DEI VALORI NON INCIAMPA SOLO SUI CONGIUNTIVI

Per Di Pietro, Alì Babà è il capo dei quaranta ladroniE visto che l’ignoranza non è un reato (ma non è nemmeno una virtù) la Gruber lascia correre

Antonio Di Pietro

Raffaele Bonanni

arriveranno dallo scudo fiscale?»,

C’è un vizio grave, il populismo,

e anche il sindacato ne è affetto

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 5: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

5Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 21 OttoP R I M O P I A N O

Nelle società, le cui quote sono sotto sequestro, ci sono le ville di Costa Azzurra e Sardegna

In rosso quel che resta di FioraniPerdite di 1,2 mln per le immobiliari che conservano i suoi gioielli

DI STEFANO SANSONETTI

Si tratta di un gruppo di otto società che si occu-pano principalmente di immobili. E che hanno

in pancia, almeno in parte, quel-lo che rimane del patrimonio immobiliare dell’ex banchiere Gianpiero Fiorani. Tutte e otto sono accomunate da un esercizio 2008 che ha chiuso costantemente in rosso, con perdite complessive per 1,2 milioni di euro. Certo, qua-si tutte le quote che in esse fanno capo all’ex numero uno della Popo-lare di Lodi e alla sua famiglia si trovano sotto custodia giudiziaria. Ciò non toglie che in questa rete risiedano ancora diversi interessi di Fiorani (che recentemente ha patteggiato nel processo sulla scalata di Unipol alla Bnl), se sol-tanto si considera gli immobili e i terreni che ancora appartengono a ciascuna delle società.

Partiamo con quella che un tempo era la fi nanziaria della fa-miglia Fiorani, la Ifi l (Immobiliare fi nanziaria lodigiana), successi-vamente ribattezzata Renovavit. Qui il 33,3% fa capo a Fiorani ed è sotto sequestro, esattamente come il 16,6% del fi glio Matteo Fiora-ni. Al quale, però, va ascritto un ulteriore 16,6%. A chiudere c’è un 33,3% della moglie dell’ex ban-chiere, ovvero, Gloria Sangalli.

La Renovavit ha in pancia diverse unità immobiliari situate a Lodi e a Milano, del valore di 2,3 milioni di euro. Dall’ultimo bilancio della società, quello chiuso al 31 dicem-bre del 2008, risulta che l’anno scorso è stato alienato un fabbri-cato di Lodi, via Gandini, con una plusvalenza di 85 mila euro. La perdita d’esercizio, in ogni caso, è stata di 157.945 euro.

Abbiamo poi l’Immobiliare Marinai d’Italia, che fa capo con l’11,59% a Fiorani, con un altro 11,59% alla Nazionale Fiduciaria e con il 76,8% alla Compagnia Fiduciaria Nazio-nale. Anche queste sono tutte quote sotto sequestro. La socie-tà, che nel 2008 ha fatto segna-re un rosso di 124.077 euro, si distingue per le partecipazioni che vanta in altre società immo-biliari, tutte collegate all’univer-so Fiorani. Per esempio detiene il 100% della Perca, il 50% di Edi-chiara e il 5% della Liberty. An-diamo con ordine. La Perca de-tiene un’area situata a Lodi su cui, sin dal 2004, è in costruzione un complesso abita-tivo. Il valore del comples-so, iscritto in base al suo possi-bile rea-

lizzo, è di 5,2 milioni di euro. Dal bilancio 2008 della Perca, però, emergono diversi problemi rela-tivi all’evoluzione del progetto. Si registrano, infatti, contenziosi con

alcuni promissari acquirenti degli immobili, con vecchi collaboratori a progetto, contestazioni con altri promissari acquirenti in relazio-ni alle somme versate alla Peca a titolo di caparra. In più sono in corso accertamenti, anche penali, sulle responsabilità di un prece-dente incaricato alla vendita del-

le unità immobiliari. La società, anche qui, ha fatto segnare un rosso di 435.649 euro.

La Edichiara, invece, si di-stingua per avere in pancia la Cascina Fanzago di Lodi, iscrit-ta in bilancio a un valore di 2.246.811 euro, e immobili vari a Sesto Pusteria, in provincia di Bolzano, per 1.155.847 euro. Il rosso 2008, invece, è stato di 311.515 euro. Arriviamo quindi alla società Liberty (in liquida-zione), all’interno della quale un altro 5% (sempre sotto se-

questro) fa direttamente capo a Fiorani, mentre il restante 90

(anche qui sotto sequestro) è equamente ripar-

tito tra Vin-c e n z o

Scandurra ed Enzo Galetti. La Liberty, il cui rosso 2008 è stato di 83.355 euro, è famosa perché il suo pezzo pregiato è Villa Stel-la Maris a Cap Martin, in Costa Azzurra, uno dei gioielli di cui Fio-rani andava orgoglioso. La villa, emerge dal bilancio, è ancora in fase di ultimazione.

Altra società immobiliare è la Giorni Sereni, con capitale intera-mente sotto sequestro così ripar-tito: 32,3% ciascuno per Fiorani, il fi glio Matteo e la moglie. Anche qui c’è in pancia un gioiello, ovvero la villa di Cala di Volpe in Sarde-gna. La perdita di esercizio è sta-ta di 52.280 euro. Si fi nisce con la Sial (in liquidazione) che fa capo al 45% all’ex banchiere (quota seque-strata). Nella società, che ha un rosso di 240.370 euro, ci sono due lotti di terreno, a San Martino in Strada (Lo) e a Cavenago d’Adda (Lo), tutti a destinazione agrico-la per complessivi 825.250 metri quadri, il cui valore presumibili di realizzo, in bilancio, è stato iscritto a 6,5 milioni.

Un riferimento, per concludere, va fatto alla Nel Blu (in liquida-zione), società al 50% di Fiorani (quota sequestrata). Nel 2008 ha perso 104.312 euro, ma soprat-tutto deteneva lo yacht Nel Blu che Fiorani ormeggiava a Montecarlo.

© Riproduzione riservata

Pd, chiedono voti ma votano poco

Chissà se alle primarie partecipa lo stesso. E chissà chi voterà. Nei giorni scorsi è stato additato come un fannul-lone ed espulso dal partito, ma l’onore-vole Antonio Gaglione del Partito democratico potrebbe comunque decidere di scegliere uno dei tre candidati alla segreteria del Pd magari per cambiare quel rapporto col partito che l’ha portato ad essere assente al 90% delle votazioni. E forse nella sua scelta si baserà sulle percentuali di votazioni a cui i candidati delle primarie hanno partecipato. In questo caso non c’è dubbio, il più costante nelle votazioni è Ignazio Marino, che al Senato ha collezionato il 72,21% di presenze. Ultimo nelle assemblee dei circoli, il chirurgo eletto in Sicilia distanzia nella speciale classifi ca delle presenze Dario France-schini che lo segue col 41,01%, e Pier Luigi Bersani con il 31,53%. Curiosa-mente anche il maggiore sponsor di Bersani, Massimo D’Alema, ha raggiunto praticamente lo stesso numero di presenze, 31,15%. Nettamen-te più attivo, invece, lo sponsor di Franceschini, l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni, 48,23%.

Rutelli torna ministro per un pomeriggio

Accoglienza trionfale, ieri pomeriggio, nel complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, per France-sco Rutelli. In quella che è nota come la storica sede della direzione generale del dicastero per i Beni e le

attività culturali, e che si affaccia sul lungoTevere, l’ex sindaco della capitale è stato accolto in pompa magna da dipendenti e dirigenti. In particolare, un affettuoso saluto gli è stato tributato da Raffa-ele Squitieri, già capo di gabinetto del ministero di via del Collegio Romano, che si trovava in compagnia di due autorevoli rappresentanti della Corte dei Conti. Occasione della visita rutelliana, un convegno organizzato da Intesa Sanpaolo sul tema «Federalismo e infra-

strutture per il rilancio del sistema Italia. Il turismo tra i motori della crescita». Forse sarà stato anche per merito della presenza dell’ex ministro che, eccezionalmente, il rigidissimo sistema di tornelli adottato da Sandro Bondi per impedire l’accesso degli estranei al San Michele ieri è stato provvisoria-mente messo ko.

A Roma riapparirà NeroneIn mongolfiera

Presto Nerone tornerà a Roma. In mongolfi era. Ieri pomeriggio, nel museo nazionale romano, a palazzo Massimo, prima di un attesa conferenza di Jean-Marc Moret, professore di archeologia presso l’università Louis Lumière di Lione, il soprintendente archeologo Angelo Bottini è stato bloccato da Filippo Coarelli, storico assistente di Ranuccio Bianchi Bandinelli, uno dei massimi studiosi di antichità greche e romane. «Devo dirti solo una cosa», ha detto a Bottini. L’argo-mento era davvero impor-tante: in ballo, un evento che farà parlare Roma (e non solo) nei prossimi mesi. Sì, perché Coarelli sta lavoran-do alla creazione di una gigantesca mongolfi era che raffi gurerà Nerone. Il suo profi lo sarà tutto d’oro e lo spazio che occuperà sarà pari quasi al Colosseo. Un’operazione gigantesca, anche se culturale, con Coarelli sicuro del costo bassissimo: solamente 2.500 euro. E l’effetto sarà dirompente, anche dal punto di vista della politica. A proposito, la conferenza di Moret era intitolata «Nani in festa». Ma si riferiva a una casa di Ostia Antica.

Zingaretti scippa l’Africa a Walter Veltroni

Una volta c’era Walter Veltroni l’africano. Adesso per l’Africa, nel Partito democratico, scende in campo Nicola Zingaretti. Anzi, per la precisione il presidente della provincia di Roma si mobilita per il Sudafrica. Ha cominciato

ieri mattina, il fratello del televisivo commissario Montalbano, rendendosi protagonista del convegno intitolato «Mondiali di calcio in Sudafrica, lo sport nella lotta al razzismo», nella sala del teatro dei Dioscuri, a due passi dal Quirinale. E mentre sul Colle la piazza Monte Cavallo era stata chiusa alla circolazione per la presenza del re di Giordania Abdallah II, i diplomatici sudafricani erano impegnati a ricevere gli applausi delle organizzazioni antirazziste. Sono lontanissimi i tempi della presidenza di Pieter

Willem Botha, e della libertà negata a Nelson Mandela. E con l’occasione, ai prossimi mondiali già si prevede una foltissima delegazione degli esponenti del Pd. Con una mostra itinerante, ricca di cento pannelli, su «Il Sudafrica e il sostegno italiano alla lotta contro l’apartheid», realizzata dal centro antirazzista Benny Nato onlus.

Pierre de Nolac

INDISCRETI

Francesco Rutelli Nicola Zingaretti

Gianpiero Fiorani

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 6: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

6 Mercoledì 21 Ottobre 2009 P R I M O P I A N O

Donigaglia, ex presidente di ConfCostruttori, attacca Legacoop: ci ha ammazzato, aiutando altri

Così D’Alema & co ci fecero fallireBuco da 1 mld e 3mila soci sul lastrico a causa di Pds e Unipol

DI GIOVANNI GALLI

Dario Franceschini, ferrarese doc, segretario dei Ds in corsa per la ri-conferma alla segreteria,

potrebbe non ricordarsi bene della vicenda di CoopCostruttori. Di si-curo, però, se ne devono ricorda-re i suoi predecessori, cioè Piero Fassino e soprattutto Massimo D’Alema che, prima del fallimento da un mi-liardo di euro e 70 milioni di euro della grande co-operativa edile rossa, avvenu-to nel 2003, da presidente del Pds, aveva tranquillizzato i circa 3mila soci della coop: «Tranquilli, voi avete un grande presidente che vi assicurerà il futuro». Le ult ime

parole famose: quell’anno la coop di Argenta guidata da Giovanni Donigaglia, associata alla Lega-coop, e una delle maggiori impre-se edili del paese, nonostante il portafoglio lavori ancora gonfio, fallì.

Le ragioni? La coop, allora quarta impresa di costruzione nazionale, e i suoi vertici furono lasciati soli non solo dalla Lega,

allora guidata dal de-funto Ivano Barbe-rini, ma soprattutto

dalla banca del mondo coopera-tivo di sinistra, cioè dalla Uni-pol guidata da Giovanni C o n s o r t e , che in altre oc-casioni preferì aiutare altre realtà in crisi, come per esem-

pio nel

1997, la Cmc di Ravenna, «che aveva una situazione economica ben peggiore della Coop di Ar-genta», assicura Donigaglia. «La Lega delle cooperative mi ha am-mazzato».

Un paio di giorni fa «Donez» Do-nigaglia, davanti al gup Monica Bighetti, del tribunale di Ferra-ra, dove è in corso il processo per il fallimento di CoopCostruttori, è stato un fi ume in piena. In sette ore ha raccontato, con nomi e co-gnomi, la sua versione dei fatti sul crac. Vicenda per la quale è accu-sato assieme ad altre 57 persone, tra cui tre dirigenti di Legacoop, di bancarotta e associazione a de-linquere. Donegaglia, già implica-to, ma sempre assolto, in vicende di fi nanziamento illecito all’allora Pci-Pds ai tempi di Tangentopoli, ha sempre detto: «Garantivo il so-stegno elettorale con i miei 3.000 soci. Pagavo la pubblicità, le in-serzioni, fi nanziavo interventi nei modi più diversi. Ho documentato di aver dato un miliardo (di lire, ndr) in sponsorizzazioni per ma-

nifestazioni, ma non erano tangenti, era tutto legale, spese fatturate e messe a bilancio. Il mio obietti-vo non era di arricchire

qualche politico, ma di far lavorare l’azienda».

Eppure nel 2003, nono-stante gli aiuti mai negati,

il partito, a detta di Donigaglia, per qualche tipo di vendetta tra-sversale, decise di abbandonare CoopCostruttori e i suoi 3mila soci, accelerando così il fallimento.

Tra fi ne 2005 e inizi 2006 i vertici dei Ds, sollecitati dagli ammini-stratori locali ferraresi, avevano dato incarico a Unipol di trovare le risorse necessarie per indenniz-zare, almeno in parte, le vittime della Coop di Argenta guidata da Donigaglia. Fin dalla primave-ra del 2005, Consorte era stato contattato dal segretario dei Ds Fassino, che gli aveva chiesto aiu-to per risolvere il problema. L’ad di Unipol si era messo subito al lavoro, organizzando una sorta di colletta nel mondo cooperativo

con l’obiettivo di mettere insieme i 100 milioni di euro necessari per indennizzare il migliaio di fami-glie coinvolte nel crac. Le prime due tranche di rimborsi, ciascuna pari al 9% dell’importo complessi-vo, furono versate, fi no a quando però non scoppiò il caso Bnl e si arenò tutto. Allarmati per lo stop, nei primi giorni del 2006 alcuni sindaci del ferrarese andarono a Roma da Fassino, da Pierlui-gi Bersani e dal tesoriere della Quercia Ugo Sposetti, ma pare che i tre allargarono le braccia im-potenti: senza Consorte mancava la banca di riferimento per l’ope-razione e quindi niente da fare.

Lunedì riprenderà l’udienza preliminare con la requisitoria dell’accusa. Ma già si è levata la protesta delle parti civili, cioè delle centinaia di soci di CoopCo-struttori rimasti senza un euro per questa «vendetta» interna ai poteri forti del centrosinistra. «Prendiamo atto positivamente del fatto che Donigaglia abbia indicato nella Lega delle Coope-rative e in alcuni rappresentanti politici i responsabili delle di-sgrazie fi nanziarie e del mancato salvataggio della Coopcostruttori. Ciò posto dobbiamo rilevare che si è rifi utato di rispondere a precise domande sulle cause del dissesto», hanno commentato gli avvocati.

© Riproduzione riservata

DI EDOARDO NARDUZZI

In campagna elettorale Silvio Berlusconi e Giulio Tremon-ti avevano promesso, in perfet-ta armonia, il varo dell’Iva per

cassa appena insediati al governo. Un intervento necessario per ovviare ad una follia italiana: la disciplina co-munitaria obbliga a pagare le fatture entro trenta giorni e quindi anche a versare l’Iva, tributo di competenza anche dell’Europa, dovuta da parte delle imprese nello stesso intervallo temporale. Certo le imprese possono dedurre l’Iva relativa alle fatture ri-cevute e sterilizzare quella per pre-stazioni verso la pubblica amministra-zione e se fatturano meno di 200mila euro annui pagare l’imposta per cassa, ma è indubbio che almeno su tutto il valore aggiunto anticipano l’imposta all’erario.

Il risultato è una abnormità tutta del Belpaese: le imprese fatturano ai propri clienti e versano l’Iva il 16 del mese successivo all’erario ma incas-sano mediamente la stessa imposta anticipata dopo sei mesi. In pratica fi nanziano lo stato sull’intero valore aggiunto industriale al netto delle pre-stazioni verso la pubblica amministra-zione (ma non le società strumentali della stessa Amministrazione).

Il meccanismo è tanto assurdo in tempi normali da divenire insosteni-

bile in piena recessione. Perché con il credit crunch l’anticipo dell’Iva diven-ta uno stress fi nanziario aggiuntivo per le piccole e medie imprese. Peral-tro sullo stesso margine economico le pmi italiane pagano anche l’Irap (con le addizionali relative nelle regioni in disavanzo sanitario). L’Irap è una imposta a percentuale fi ssa sul valo-re aggiunto prodotto, dovuta anche se

l’esercizio è in perdita. Signifi ca che le imprese italiane subiscono uno signi-fi cativo stress fi scale sul margine di contribuzione con importanti implica-zioni fi nanziarie.

Ora, tecnicamente, fare l’Iva per cas-sa è tutt’altro che agevole e metterebbe non poco in diffi coltà la macchina del fi sco. Ma pacta sunt servanda, i patti vanno mantenuti, soprattutto se si

tratta di patti elettorali. Quindi Ber-lusconi non può non far fi nta di niente in materia. Anche perché intervenire è facile e a costo quasi zero per l’erario. Basterebbe ridurre, ad esempio, allo 0,5% il tasso per il ritardato versa-mento dell’Iva per i primi 180 giorni ed eliminare ogni sanzione o gabella aggiuntiva. Così le imprese potrebbero bilanciare incassi e pagamenti ad un costo fi nanziario quasi simbolico. Il governo dimostrerebbe pragmatismo politico e fedeltà alle proprie promes-se elettorali e le imprese potrebbero immediatamente avere cinque mesi di circolante aggiuntivo fi nanziato allo 0,5%. Tolto il fatto di dover gestire la fase iniziale del primo gradino legato all’introduzione del provvedimento, una volta a regime tutto si reggereb-be automaticamente. Quando, poi, la pubblica amministrazione e le imprese italiane inizieranno a pagare a trenta giorni, come nel resto dell’Europa, si potrà facilmente fare retromarcia az-zerando la concessione in questione.

© Riproduzione riservata

IN PRATICA, MOLTE IMPRESE, IN QUESTO PERIODO DI CRISI DEL CREDITO, SONO COSTRETTE A FINANZIARE LO STATO

Il valore aggiunto delle pmi falcidiato da Iva e IrapPer rimediare, basterebbe ridurre allo 0,5% il tasso per il ritardato pagamento per i primi 180 giorni

SILVIO BERLUSCONI E GIULIO TREMONTIIl premier e il ministro dell’economia non hanno ancora mantenuto l’impegno a varare l’Iva per cassa

Giovanni Donigaglia

Massimo D’Alema

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 7: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

7Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 21 OttoP R I M O P I A N O

Tra automatismi e premi, Alemanno generoso con il suo segretario generale, Iudicello: aumenti del 50%

Roma ricca, lo stipendio è fai da teInascoltato il monito della Ragioneria: occhio alla spesa pubblica

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Sul sito del comune arri-varci non è proprio age-vole. Ma tant’è. Grazie all’operazione traspa-

renza voluta dal ministro della funzione pubblica, Renato Bru-netta, alla fine il dato viene fuo-ri: Liborio Iudicello, il segretario generale del comune di Roma, l’uomo voluto dal sindaco Gianni Alemanno alla guida del fronte gestionale della complessa mac-china amministrativa capitolina, ha uno stipendio annuo base, tra la quota di tabellare di 34 mila euro e la parte fissa di altri 123 mila, che arriva a 158 mila euro. Niente male, se si considera che la posizione di parte fissa di par-tenza sfora di poco i 50 mila euro. E che poi ci sarebbero altre voci, per esempio i diritti di segreteria, che possono pesare per alcune de-cine di migliaia di euro. Se tutto andrà al meglio, a fine 2009 per Iudicello -segretario e dirigente generale di vasta esperienza, da anni alla guida tra l’altro dell’Unione dei Segretari comu-nali e provinciali, l’associazione maggiormente rappresentativa della categoria- lo stipendio potrà tranquillamente arrivare a 200 mila euro annui. Ma restando alla parte fissa, com’è possibile che sia schizzata così in alto? I meccanismi contrattuali preve-dono che per i segretari comuna-li, chiamati a svolgere un incarico altamente fiduciario tanto da es-sere soggetti a spoils system, ci sia un adeguamento automatico, in gergo chiamato galleggiamen-to, allo stipendio più alto del diri-gente in servizio presso la stessa amministrazione. Caso non raro nei grossi comuni, in quello ca-pitolino per esempio si arriva a 82 mila euro. Un adeguamento dettato dalla necessità di ricono-scere il valore apicale della figura

del segretario. E poi però il con-tratto decentrato nazionale pre-vede anche che il sindaco possa concedere di sua sponte un altro aumento, fino al massimo al 50% dello stipendio base. Nel caso di specie, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, Alemanno avrebbe applicato un’aliquota del 48%. E così utilizzando di seguito i due meccanismi, il passo prima a 82 mila e poi a 123 mila per Iudicel-lo è presto fatto.

Peccato che la Ragioneria ge-nerale dello stato, con una nota firmata da Mario Canzio pro-prio a settembre 2008- quando Liborio Iudicello prendeva ser-vizio- in risposta a un comune e inviata per conoscenza anche all’agenzia dell’albo dei segretari, avesse stigmatizzato questo mix dei due criteri, reo di far salire la spesa degli enti locali. Scrive-va il Ragioniere Canzio, facendo propria l’interpetazione avan-zata dall’Aran, l’agenzia per la contrattazione nel pubblico im-piego: «La comparazione della retribuzione di posizione spet-

tante al segretario, in base al suo contratto nazionale di lavoro, con quella spettante alla funzione di-rigenziale più elevata presente nell’ente deve essere effettuata comprendendo nella retribuzione di posizione del segretario anche la maggiorazione eventualmente attribuitagli in applicazione del contratto decentrato integrativo e non con il diverso e più van-taggioso criterio di maggiorare l’importo preventivamente ade-guato per il galleggiamento». Un ragionamento, quello di Canzio, che, dal punto di vista della logi-ca di ridurre la spesa pubblica, non fa una grinza e che nel caso di specie avrebbe consentito di far risparmiare alle casse capi-toline 41 mila euro.

© Riproduzione riservata

Regione Campania, agli atti dimissionimai presentate dal dg dell’Arpac

Alla regione Campania, con la testa alle prossime elezioni, capita un po’ di tutto, anzi di più. Per esempio che una relazione di fi ne mandato di un direttore generale di un ente importante venga presa e messa agli atti come lettera di dimissioni. La giunta guidata dal presidente Antonio Bassoli-no, alla ricerca di cosa fare del suo pros-simo futuro tra primarie del Pd e il sogno di una ricandidatura, lo scorso 2 ottobre è dovuta correre ai ripari. Che cosa è acca-duto in pratica? Una sorta di corto circuito sull’Arpac, l’agenzia regionale per la pro-tezione ambientale della Campania, di cui fi no allo scorso luglio era direttore generale l’ingegnere Luciano Capobianco (in cari-ca dal 2004 e quindi in scadenza di manda-to quinquennale). Ebbene, ad agosto è arrivata a palazzo Santa Lucia una nota del suo avvocato, «evidenziando che Capobianco a luglio non rassegnava le proprie dimissioni ma sintetizzava il suo operato in vista della scadenza del suo mandato», che cadeva il 16 luglio di quest’anno. Proprio così, quanto detto da Capobianco sui risultati raggiunti nel corso della sua sua gestione, e riportato da un’ampia rassegna stampa di quei giorni, era il bilancio di un’attività e non i contenuti di una lettera di dimissioni. Scadenza naturale di mandato fi ssata, appunto, per il 16 luglio. Una data da tenere a mente anche per un altro motivo. In quello stesso giorno, infatti, la giunta bassoliniana notifi cava al professore Gennaro Volpicelli quanto deliberato il giorno precedente, il 15 luglio, ovvero che avrebbe sostituito Capobianco alla direzione generale dell’Arpac «con decorrenza 16 luglio 2009 e per la durata di un quinquennio». Dunque, formalmente il 16 luglio c’erano due di-rettori generali dell’Arpac. Formalmente, perché Volpicelli, il 22 settembre comunicava «di aver preso servizio all’Arpac, in qualità di direttore generale, il 23 luglio 2009, data della sottoscrizione del contratto di lavoro». Detto ciò, la giunta, con la deliberazio-ne numero 1517 del 2 ottobre, ha ritenuto «necessario procedere alla rettifi ca» dei provvedimenti «la dove si richiamano, erronea-mente, le dimissioni dell’ingegnere Luciano Capobianco» nonché ha ritenuto «necessario rettifi care la decorrenza dell’incarico del professore ingegnere Gennaro Volpicelli, quale direttore generale dell’Arpac, fi ssandola al 23 luglio 2009 data della sottoscrizione del contratto di lavoro e di effettiva presa in servizio».

di Emilio Gioventù© Riproduzione riservata

BLACK OUT NELLA GIUNTA BASSOLINO

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.Sotto, il ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta

Antonio Bassolino

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 8: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

8 Mercoledì 21 Ottobre 2009 P R I M O P I A N O

Ci trovi di tutto. È questa la constatazione del guru della pubblicità, Gavino Sanna

Berlusconi è come il cinepanettoneParla al ceto medio-basso che va vacanza all’ipermercato

DI ALESSANDRA RICCIARDI

«Berlusconi in declino? Ma fatemi il piace-re. Ha il consenso di un’Italia fatta a for-

ma di televisore. È un tamarro che dice agli italiani ciò che vogliono sentire. In un paese come il nostro la sua comunicazione sarà sempre stravincente. Tanto più che dall’al-tra parte della barricata c’è un pol-laio straordinario. Come puoi non simpatizzare con uno che con qual-che pillolina si porta a letto donne sensualissime, mentre a sinistra se li metti in fila sono uno più brut-to dell’altro? Tanto più che, come diceva Ennio Flaiano, l’italiano vola in soccorso del vincitore. Per la serie, «Berlusconi è uno degli uomi-ni più ricchi del mondo. Chissà che standogli vicino un pezzettino non resti appiccicato pure a me».

Il guru della pubblicità Gavi-no Sanna (ma oggi ama defi nirsi «pensionato e vignaiolo», in quel di Sant’Anna Arresi, in Sardegna) analizza la comunicazione politica del premier. E non senza amarezza rispedisce al mittente, fermo posta Largo Fochetti, sede del quotidiano La Repubblica, certi sondaggi che «favoleggiano» su una sua parabola discendente. «Inutile scuotere la te-sta e dire “Non si fa”. Saremo quat-tro gatti. Berlusconi è il santino degli italiani. L’unico che li rappre-senti degnamente. Per questo mi fa ridere anche chi dall’altra parte lo elogia come un grande comunicato-re. Non è un grande comunicatore, è solo un gran piazzista. Fosse un grande comunicatore andrebbe a farlo altrove. Invece parla al con-nazionale medio e medio basso la cui vacanza è andare al centro commerciale, una sorta di Costa Smeralda dei po-veri. Perché Berlusco-ni è come il cinepa-nettone. Ci trovi di tutto. Dall’amo-razzo alle paro-lacce. Un misto tra Vittorio De Sica e Cipollino. Alla fine il grande cine-ma italiano

su cui tutti sospirano si regge su due o tre fi lm che escono a Nata-le. Allora che andiamo a cercare le fi nezze della comunicazione all’in-glese? Se facciamo gli spocchiosi non abbiamo capito niente».

Per Sanna, «oggi la gente guarda alla politica come al Grande Fra-tello. A tutti fa schifo, ma tutti lo guardano. L’italiano è un guardo-ne per natura. Anch’io ho visto la D’Addario ad Annozero. Il Santo-ro arruffapopoli non mi piace, ma quella sera l’ho guardato eccome. E come tanti italiani sono rimasto deluso perché volevo sapere quante volte l’hanno fatto e in quali posi-zioni e se Berlusconi dorme nudo, coi mutandoni o con gli slip di piz-zo. Poi nessuno lo ammetterà mai. Parleranno di ragioni alte, come la libertà di informazione. Ma per favore: è solo un balletto di grandi invidie. Invidiamo Berlusconi per-ché alla sua età si è fatto quella lì e un’infi nità di altre, molto più belle ancora. Come diceva Emilio Lussu, ne uccide più l’invidia che la malaria. Noi italiani siamo così, e Berlusconi negli anni Ottanta è stato un maestro. Ma l’ha visto quando ha consegnato le case agli abruzzesi come decantava persino le maniglie delle porte? Mi creda, il grande problema di questa destra è che in famiglia non c’è un altro uguale a lui».

E le fondazioni Farefuturo e Ita-lia Futura, di Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo? «Ma quale futuro. Io ne ho bisogno adesso. È molto comodo starsene dietro le quinte alludendo allo zuc-cherino dietro l’angolo mentre poi gli italiani masticano veleno tutti i giorni. Scendano in campo come ha

fatto Berlusconi. Ribattezzino le loro fondazioni “Fareoggi”.

Si sporchino le mani». Ma ancora più bravi

di Berlusconi nella comunicazione, per Sanna sono quel l i de l la Lega . «Che portano in tv il linguaggio della piazza, parlano alla pancia del Pa-ese. Ecco allo-ra il grande tra

virgolette Um-berto Bossi con

le sue parolacce, o Vittorio Sgarbi che

litiga con tutti. I leghi-sti sono come degli arieti

che sfondano dei muri a noi proibiti. Con un

linguaggio che magari potrà

fare schifo, ma che

c o m e f e -

nomeno sociale si allarga a mac-chia d’olio». E Giulio Tremonti? «Un leghista duro e puro che in-terpreta il ruolo colto del partito. La sua esaltazione del posto fi sso è la versione dotta di una politica di enorme successo adottata da Bossi e compagni».

Poi Sanna torna a parlare delle sue campagne. Di quella che nel 2004 portò Renato Soru a con-quistare la Sardegna, di quella che quest’anno ha permesso allo sconosciuto fi glio del commerciali-sta di Berlusconi di travolgerlo. «La campagna per Soru era molto più bella», ammette. «Ma lui ha fatto uno sbaglio enorme a riproporre di nuovo quello slogan («Meglio Soru», ndr). Perché i sardi non ne poteva-no più di Soru e del suo carattere, della cupezza in cui aveva trasci-nato la Sardegna. Quando hanno risentito «Meglio Soru», la prima reazione è stata una pernacchia. Io ero sicuro che sarebbe stato un boomerang. E proprio da lì ho ide-ato quel «Sardegna torna a sorri-dere» per Ugo Cappellacci. Ma Soru, Cappellacci, sono tutti uguali. Quando Soru ha sbancato la Sar-degna, come ringraziamento mi ha mandato un sms. «Congratulazioni. Renato». Da Cappellacci neanche una telefonata. Berlusconi invece ti prende per mano e ti porta dove vuole. E sdrammatizza. Un giorno discutevamo di strategie politiche. A un certo punto lui mi fa, «Ma ti ho mai fatto vedere la mia cucina nuova?».

E il Partito Democratico? «Lo slo-gan di Bersani («Un senso a que-sta storia», ndr) mi fa senso. Perché rubare a Vasco Rossi illudendosi di diventare fi go? Forse, se mentre tenta di pettinarsi quei quattro ca-pelli che ha in testa alla mattina, Bersani si guardasse un po’ allo specchio…». Ma quello che Sanna proprio non regge è Franceschi-ni, e il suo “Liberiamo il futuro”. «Bisogna diffi dare da chi conside-ra l’Italia una sorta di Auschwitz dove c’è sempre un Hitler che ti impedisce di essere ciò che sei. La prima domanda che gli pongo è, «Cosa sei?» Perché avere un Hitler fa sempre molto comodo. Piuttosto che apparecchiare il tavolo con le tue pietanze, attacchi l’altro. Per-ché le pietanze in realtà tu non ce le hai. Il problema è che questi qui, tutti e tre, non sanno cucinare. Il 25 alle primarie del Pd si voterà un problema». A Sanna, ingenuamen-te, quello che stava più simpatico era Walter Veltroni. «Pensavo fosse un uomo di cuore, un inno-vatore, una persona onesta. Invece era un alieno. Non era, in barba al titolo del suo ultimo libro, uno di noi. Barzellette sconce, per esem-pio, non ne ha mai raccontate». Poi sospira: «Sa, da quando avevo 13 anni la mia professione del cuo-re è la caricatura politica. L’altro giorno, sulla mia rubrica (“La Via Trucis”, sul settimanale non profi t

Vita, ndr) ne ho fatta una su Veltroni. La didascalia sot-to la vignetta recitava, “Il refuso”».

© Riproduzione riservata

«Santoro sache ne uccidepiù l’invidia

della malaria»

Michele Santoro

«Montezemolo?Ma quale

futuro, io ne hobisogno adesso»

«

fb

Luca Cordero di Montezemolo

«Bersani rubale frasi a Vasco

credendo di diventare

fi go»

Pierluigi Bersani

«Franceschininon apparecchiaperché non hapietanze sue»

nopp

Dario Franceschini

«Bossi e i suoisanno parlarealla panciadel Paese»

Umberto Bossi

«Fini leader?Scenda

in campo e si sporchi

le mani»

Gianfranco FiniGavino Sanna

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 9: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

9Mercoledì 21 Ottobre 2009MESTERO - LE NOTIZIE INEDITE IN ITALIA

Problemi tecnici e organizzativi bloccano la bonii ca dei luoghi del disastro

Chernobyl, lavori in ritardoNon avanza l’isolamento del reattore numero 4

Chernobyl è in perenne ritardo. Proseguono a singhiozzo i lavori per lo smantellamento del reat-

tore numero 4 della città ucraina (ex sovietica), che il 26 aprile 1986 esplose improvvisamente, provo-cando un disastro che estese i suoi effetti all’intero continente euro-peo. Ora, a finire sotto accusa, sono le operazioni per la realizzazione di un arco metallico, che dovrebbe ricoprire il sarcofago costruito per isolare il reattore.

Il progetto è ancora lungi dal concretizzarsi. Un anno fa una lettera della società francese Vinci annunciava, per la fi ne del 2009, l’edifi cazione dei primi tronconi dell’arco. In realtà sarà ben dif-fi cile rispettare i tempi preventi-vati per il gruppo transalpino che, assieme a Bouygues, ha dato vita al consorzio Novarka, incaricato di concepire e realizzare la secon-da copertura. L’arco metallico, che servirà a rendere impermeabile il reattore numero 4 per limitare l’esposizione radioattiva dei la-voratori incaricati di recuperare le scorie, dovrebbe essere posato sopra il reattore nel 2012. Questo, almeno, secondo le previsioni. In-vece si è accumulato già parecchio ritardo. Per diverse ragioni.

La prima riguarda cattive sor-prese nelle quali ci si è imbattuti sul terreno. In particolare, una grande quantità di radiazioni ha fatto sì che spesso si dovesse chiudere il cantiere, sostituire gli operai che avevano ricevuto i ve-leni e ricominciare daccapo. Ed è un problema destinato ad acuirsi, visto che fi nora non ci si è ancora avvicinati al cuore del reattore.

Come se non bastasse, vi sono anche incertezze sul design dell’opera da realizzare. E questo perché occorre ridurre al minimo i rischi, in seguito ai contrattem-pi emersi durante la costruzione del centro di stoccaggio dei com-

bustibili utilizzati dai tre reattori di Chernobyl, l’ultimo dei quali è stato chiuso nove anni fa. L’azien-da francese Framatome, incarica-ta del progetto, ha dovuto pagare delle penalità e passare la mano all’americana Holtec. Secondo Andrei Selskiy, amministrato-re della zona di Chernobyl dove avvenne la sciagura nucleare, la costruzione del sarcofago darà forza all’opinione contraria, che alcuni avrebbero potuto avere, dell’ingegneria francese. Finora, comunque, sono state prese le de-cisioni sui punti generali degli in-terventi, mentre si discute ancora

delle opzioni tecniche concrete, che dovranno essere sottoposte alle autorità entro fi ne anno.

A sperare in un avanzamento veloce delle procedure è anche la Banca europea per la ricostruzio-ne e lo sviluppo (Bers), incaricata a suo tempo dal G7 e dalla Ue di amministrare un fondo per la realizzazione del secondo sarcofa-go. Per Vince Novak, funzionario dell’istituto, i ritardi sono seri, ma il progetto non affonderà. Intanto ci si domanda quanto costerà l’in-tervento a Chernobyl. Le ultime stime risalgono al 2007, quando si parlò di 930 milioni di euro. A

marzo 2008 il fondo aveva ricevu-to in dotazione 765 milioni, di cui circa 52 provenienti dalla Francia. In totale, più di 300 milioni sono stati sborsati, soprattutto per sta-bilizzare la prima copertura del reattore e migliorare le condizio-ni dei lavoratori. Tuttavia non si conosce ancora la cifra totale. Secondo Novak, molto dipende-rà dalle quotazioni delle materie prime e delle monete. Insomma, tra questioni tecniche, operative ed economiche, pare di capire che aggiustare un reattore nucleare disastrato assomiglia sempre più a un’impresa disperata.

Bici-taxi o biciclette a no-leggio. Che si chiamino in un modo o nell’altro, stan-no diventando sempre più un caso di successo. Non solo a Milano ma anche ol-treconfi ne. Basti pensare a ciò che accade in Canada, a Montréal, principale centro del Québec, dove i cittadini vanno matti per il trasporto pubblico sulle due ruote.

Merito, a dire il vero, an-che della diversa conforma-zione della città. Montréal, infatti, ha percorsi ciclabili lunghi ben 560 chilometri, lungo i quali ci si può spo-stare in tutta tranquillità, senza il timore di essere tra-volti dalle auto. Per questo gli abbonati al servizio bici-taxi sono 10.500, oltre agli utenti occasionali che sono stati oltre 105 mila negli ultimi sei mesi (il lancio è avvenuto in maggio). At-tualmente le biciclette a di-sposizione sono 3 mila, con 300 stazioni dove vengono depositate, ma il successo dell’iniziativa ha spinto gli amministratori pubblici a passare in fretta alla fase due, che prevede altre 2 mila bici e 100 stazioni sup-plementari.

Il progetto canadese, chia-mato Bixi (bicicletta-taxi) è stato ideato dal designer Michel Dallaire insieme al costruttore Cycles De-vinci e alla multinazionale Rio Tinto Alcan, che fornisce l’alluminio. L’intera realiz-zazione delle biciclette e dei terminal avviene infatti in Québec. Le riparazioni sono state affi date a Cyclochro-me, un’impresa sociale spe-cializzata nel reinserimento di giovani in diffi coltà.

MONTRÉAL

Ai canadesi piace la bici a noleggio

Sempre più veicoli a tre ruote si dif-fondono in Francia. A partire da no-vembre sarà disponibile sul mercato transalpino lo Spyder Rt, versione granturismo dello Spyder Rs, che era stato concepito in chiave sportiva. Il motoveicolo è prodotto da Can-Am, marchio dell’azienda canadese Brp Bombardier, e il prezzo di listi-no parte da 20 mila euro. Un mezzo che potrebbe infastidire la Piaggio, anch’essa già sbarcata nel mondo delle tre ruote. Per i produttori si tratta di un

veicolo divertente e sicuro.Rispetto al precedente modello, il Granturismo è dotato di un’ampia sella per due persone e di un capien-te baule posteriore per affrontare lunghi viaggi; ancora, è previsto un gancio posteriore per portare un carrello da traino. Una via di mezzo tra moto e auto, dunque. Con una ci-lindrata da 1.000, abbina potenza e comodità, anche se l’estetica lascia

alquanto a desidera-re. Forse anche per

questo il mo-

dello non ha avuto grande successo in Italia. Ma ai francesi piace e ricor-da loro le avventure di Darry Cowl nel cele-bre fi lm Le Triporteur (L’uomo a tre ruote) del 1957. Un po’ meno avventuroso è

q u e s t o S p y d e r, dotato di Abs e di un siste-ma che

controlla la stabili-

tà. Giusto per non lasciare nulla

al caso.

La Piaggio a tre ruote in Francia ha un temibile concorrente

Il primo sarcofago che ricopre il reattore dovrà essere protetto da un arco metallico

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 10: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

10 Mercoledì 21 Ottobre 2009 ESTERO - LE NOTIZIE INEDITE IN ITALIA

Dopo il ferimento di un professore, il premier iracheno ordina la chiusura

Bagdad, gang all’universitàViolenti e corruttori picchiano anche i docenti

Una banda di studenti semina il terrore all’uni-versità di Mustansiriya, nella zona nordest di

Bagdad. A far esplodere il caso è stata una brutale aggressione ai danni di un docente dell’ateneo, Abdullah al-Bayati, dopo che serie minacce erano state fatte anche alla moglie, che insegna nella stessa università. Dopo essere stato selvaggiamente pic-chiato, Al-Bayati si è presentato, senza farsi medicare, nell’ufficio del primo ministro iracheno, al-Maliki, per denunciare il pesante clima di intimidazione che regna tra le mura di Mustansiriya. A quel punto, al capo del governo non è rimasto altro da fare che decidere di chiudere l’ateneo per una settimana, lasciando a spas-so i suoi 24 mila studenti.

Il temibile gruppo, che di fatto controlla l’università, si chiama Students league, ma gran parte del personale dell’ateneo evita di nominarlo per paura di ritorsioni. I membri di questa organizzazio-ne, oltre a compiere frequenti atti di violenza, sono accusati di cor-ruzione: controllerebbero i movi-menti di denaro, manipolando le

offerte per i contratti del campus in combutta con alcuni ammini-stratori. Inoltre, chi viene sospet-tato di essere sunnita o curdo, ri-schia di sparire per sempre.

Ma quello che un po’ tutti si domandano con insistenza è perché fi nora nessuno sia inter-

venuto per ristabilire l’ordine e per quale motivo questo gruppo continui a godere di una sorta di impunità. Abd Thiyab al-Ajeeli, ministro dell’educazione, ma anche professori universitari, ritengono che vi siano legami tra la Students league e il partito

Dawa, cui appartiene il primo ministro: ciò avverrebbe grazie ad alcuni funzionari dell’ateneo, che avrebbero protetto i violenti da indagini e processi. Un altro indizio che va in questa direzione sta nel fatto che Maliki ha evi-tato di intervenire direttamente nelle questioni universitarie fi no a quando il professor Al-Bayati non si è presentato sanguinante nel suo uffi cio. Un portavoce del governo ha annunciato che il col-lege è stato chiuso a causa dell’at-tività dissoluta di alcuni gruppi e di persone indisciplinate. Nessun riferimento esplicito, tuttavia, alla Students league. Sono state inoltre sospese tutte le attività politiche e messi al bando tutti i gruppi studenteschi.

L’esecutivo iracheno ha spie-gato che il Bagdad operations command, un’organizzazione militare che riporta direttamen-te all’uffi cio di Maliki, provvederà alla sicurezza del campus in ac-cordo con il servizio di sicurezza dell’università, anche se rimarrà all’esterno dei cancelli. In tutto questo caos, resta da capire che ruolo giochi la cultura in quel di Mustansiriya.

Gli americani ritrovano il gu-sto di fare affari in Russia.Dopo la visita di Hillary Clin-ton a Mosca, la comunità de-gli affari spera che le porte del mercato russo si aprano di più agli investitori. A testimonianza di questa normalizzazione delle re-lazioni russo-americane, un primo gruppo di lavo-ro congiunto si è riunito a Washington venerdì scorso. L’iniziativa, insieme alla pre-senza dei grandi industriali americani durante i recenti forum d’affari russi, ha su-scitato molti interrogativi e una certa inquietudine presso gli europei: il Vecchio continente è infatti, da lungo tempo, il primo investitore in Russia. E mentre ieri si è svolto a Lussemburgo un consiglio Ue-Russia e i Venti-sette riprendono lentamente il dialogo con Mosca, sospe-so dalla guerra in Georgia, Washington avanza le sue pedine.

Gli scambi commerciali tra i due paesi hanno raggiunto i 36 miliardi di dollari nel 2008. «Per lungo tempo gli americani sono stati rim-proverati di non aver spinto abbastanza forte in Russia», ha detto Andrew Somers, presidente della camera di commercio americana in Russia. «Adesso le cose stanno cambiando e questo in gran parte grazie all’ele-zione di Barack Obama». Se la maggiornaza degli analisti rimprovera alla Russia di essersi adagiata sulle sue riserve di petrolio mentre il prezzo del greg-gio si infiammava, senza aver modernizzato le infra-strutture, secondo Somers questo materasso gonfio di oro nero ha permesso al paese, durante la crisi, di acquisire la pace sociale e di stabilizzare il rublo. Che, dopo essere precipitato agli inferi, si è ora riapprezzato nei confronti del dollaro.

Secondo il presidente del-la camera di commercio ame-ricana, il mercato dei beni di consumo, quello delle opere pubbliche in vista delle Olim-piadi invernali di Sotchi nel 2014 e quello dell’energia sono i più promettenti.

E poi c’è il petrolio sibe-riano. Ma ci sono dei rischi e, come spiega Somers, «con i russi gli americani sono pre-parati alle sorprese...».

GRAZIE A OBAMA

Usa-Russia Tornano gli affari

Jet e yacht firmati Chri-stian Lacroix.

Lo sceicco Hassan bin Ali al-Nuaimi ha annun-

ciato l’intenzione di diversifi care la griffe francese, attualmente in diffi coltà, se la sua offerta sul marchio avrà successo.

«L’idea», ha spiegato Nuaimi, nipote del governatore di Aj-man, il più piccolo degli Emirati arabi, «è quella di non fo-calizzarsi soltanto sulla moda. Stiamo esaminando diverse attività nel settore leisure», inclusi jet privati, hotel, yacht di lusso, interior de-sign. Il tutto all’in-segna dell’esclusi-vità, ha spiegato lo sceicco, il quale ha poi aggiunto che spera di fi nalizzare l’offerta per il grup-po entro la fi ne del mese. Nuaimi ha detto inoltre che lo stilista della maison resterà al suo posto nel board.

Il gruppo Christian Lacroix lo scorso maggio ha chiesto pro-tezione dai suoi creditori, dopo essere stato colpito dalla grave crisi dei consumi. Nei suoi 22 anni di vita, la maison non ha mai realizzato utili e nel 2008

ha registrato una perdita di 10 milioni di euro su ricavi pari a 30 milioni.

«Christian Lacroix», ha detto Nuaimi, «è uno dei signori della moda. Ma come uomo d’affari sta avendo molti problemi».

Lo sceicco non ha voluto far sapere a quanto ammonta la sua offerta per il marchio, che

un tempo apparteneva al grup-po Lvmh e attualmente fa capo alla famiglia Falic, proprietaria di Duty Free Americas.

In gara ci sono anche Bernard Krief Consulting e Financière Saint-Germain, la holding che possiede i cristalli Daum e La-lique.

L’idea dello sceicco che vuole acquisire il brand

Lacroix firmerà yacht e jet privati

Il parlamento francese prende di mira i gestori dei grandi fondi di inve-stimento. Sotto la lente è

finito quello che in gergo viene definito carried interest, ovve-ro l’incentivo riconosciuto sulla base del rendimento, qualora venga superato un livello mi-nimo prefissato. In particolare, per quanto riguarda il private equity, questa remunerazione viene incassata quando il fondo rivende l’impresa che aveva in portafoglio nel giro di quattro o cinque anni: se la performance ottenuta oltrepassa l’8% annuo, al gestore va una percentuale del 15-20% della plusvalenza maturata con la cessione.

Queste somme sono attual-mente tassate come plusvalen-za, con un’aliquota del 30,1%. Tuttavia un emendamento di Charles de Courson (Nuo-vo centro) al progetto di legge fi nanziaria per il 2010, chiede che lo stato le consideri come «salari travestiti», ai quali ap-plicare una tassa superiore al 50%. Courson spera che, con una fi scalità più dissuasiva, i fondi vengano scoraggiati a ricorrere a meccanismi che generano il rischio e la speculazione.

Piccata la replica dei gesto-ri, che parlano di demagogia. Così si lamenta Gonzague de Blignières, patron del fondo

Barclays PE: «Queste remune-razioni non sono salari e non sono assolutamente compara-bili ai bonus. Se non si guada-gna nulla, non si tocca niente. Si tratta di misure prive di senso». Rincara la dose Jean-Louis de Bernardy, a capo dell’associazione (Afic) che rappresenta i fondi di investi-mento: «Viviamo in un mondo aperto e, se si applica una fi -scalità troppo pesante, i fondi abbandoneranno la Francia». Vecchia disputa, quella tra po-litica e fi nanza, che è tuttavia destinata ad acuirsi dopo la crisi globale, che continuerà a lasciare il segno ancora per diverso tempo.

Polemiche sulla proposta di un deputato

Francia, più tasse sull’utile dei fondi

La Students league tiene sotto scacco l’ateneo di Mustansiriya

Le due pagine di «Estero - Notizie inedite in Italia» sono a cura di Sabina Rodi con la collaborazione di Elena Galli e Massimo Galli

Alcuni modelli di Christian Lacroix

Charles de Courson

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 11: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

11Mercoledì 21 Ottobre 2009MercoleECONOMIA E POLITICA

I dati Istat di agosto. Il settore meno colpito dalla crisi è l’alimentare

Imprese, crollano gli ordiniÈ il peggior risultato dal 2000. Fatturato -1,4%

DI LEONARDO ROSSI

Nonostante i piccoli segna-li di ripresa registrati in piena estate dalla pro-duzione industriale, gli

affari delle imprese continuano a diminuire, ma ad agosto sono soprattutto gli ordinativi a colare a picco con una fl essione mensile dell’8,6%, la peggiore da quando è iniziata la serie storica dell’Istat, cioè da gennaio del 2000. Meno pesante invece la flessione del fatturato che segna appena un calo dell’1,4%, mentre a livello annuo ambedue le voci fanno ri-levare decrementi di rilievo pari a -21,2% per il fatturato e -27,5% per gli ordinativi.

Insomma, dai dati diffusi dal nostro istituto di statistica appare ancora diffi cile intuire la direzio-ne imboccata dalla crisi economica soprattutto perché, come ricorda il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ad agosto i valori sono poco signifi cativi per le ferie che peraltro quest’anno sono state pure allungate, comunque «qualche piccolo miglioramento rispetto al trimestre precedente c’è e questo», prosegue Emma

Marcegaglia , «lo vediamo da vari indicatori», ma «non signifi ca tut-tavia che siamo fuori dalla crisi». È d’accordo con il numero uno di viale dell’Astronomia il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola il quale non nega che ci sia la crisi, ma ricorda pure che «il governo comunque la sta gestendo al meglio».

La caduta di agosto, tornando all’indagine Istat, appare distri-buita equamente tra mercato do-mestico e mercato internazionale in particolare per gli ordinativi che calano su base annua ambe-due del 27,5%, piccola differenza invece tra il fatturato interno che

diminuisce del 18,8% e quello estero che cala del 25,7%. Con riferimento ai raggruppamenti di industrie, il decremento più sensibile arriva dall’energia con -29,9% e quello minore dai beni di consumo con -10% al cui interno i beni durevoli (-24,4%) marcano un crollo dovuto evidentemente alla rinuncia dei consumatori a fare acquisti importanti in questo pe-riodo di crisi.

Anche tra i settori produttivi i segni meno nel fatturato occupano tutte le caselle. Uno di quelli meno colpito dalla crisi è il settore delle industrie alimentari (-5,5%) ma, secondo Federconsumatori e Adu-

sbef, la contrazione del 5,5% in un settore quale quello dell’alimen-tazione stupisce maggiormente «perché per le sue caratteristiche dovrebbe essere anelastico». Un altro settore che resiste è quello farmaceutico (-2,6%), mentre per il resto ci sono sempre diminuzio-ni a due cifre; sempre rispetto ad agosto il fatturato ha segnato i decrementi più consistenti nella metallurgia e fabbricazione di pro-dotti in metallo (-36,1%), nei pro-dotti petroliferi raffi nati (-30%), nelle apparecchiature elettriche e non elettriche (-29,7%) e nei mezzi di trasporto (-21,2%) dove il settore auto fa però registrare un rallentamento del calo con un -7,3%, dovuto esclusivamente al mercato interno (+15,1%, il valore più alto dal novembre 2006).

Le variazioni negative di mag-giore dimensione degli ordinativi, infi ne, hanno riguardato la fab-bricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (-38,4%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-38,3%) e i mezzi di trasporto (-29,4%, i soli autoveicoli -19,5%).

«Il consolidamento delle fi-nanze pubbliche negli stati membri europei dovrà comin-ciare al più tardi a partire dal 2011». Lo hanno deciso i mi-nistri dell’economia europei riuniti oggi a Lussemburgo. Il ritmo per il consolidamento dovrà essere «ambizioso e su-perare nettamente lo 0,5% del pil all’anno in termini struttu-rali». Questo vale per «la mag-gior parte degli stati membri», perchè i ministri europei sono stati d’accordo sul fatto che «converrà tener conto delle situazioni specifi che dei diffe-renti paesi». Alcuni paesi, in-somma, dovranno «cominciare il consolidamento prima di al-tri». Il consolidamento partirà dal 2011 ma solo «se le previ-sioni continueranno ad indi-care che la ripresa continua e si autoalimenta». Il Consiglio ha infatti preso atto che «i se-gnali di ripresa cominciano ad apparire: l’attività economica dell’Ue ha cessato di diminuire in modo consistente, i mercati fi nanziari si sono stabilizzati e la fi ducia sta rinascendo».

ECOFIN

Consolidamento dei conti dal 2011

Comincia oggi a Salerno, con la diretta delle ore 10,10 dedicata a «Salerno dopo la crisi: le opportunità di crescita», il roadshow di Banca Monte dei Paschi di Siena e di Class CNBC,

l’evento televisivo che per la prima volta mette a con-fronto imprenditori, istituzioni ed esperti del mercato e del risparmio per analizzare la realtà locale e le ricette per uscire dalla crisi. La diretta, cui parteciperanno anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, il vice-presidente della provincia di Salerno Anna Ferrazzano, il presidente dell’autorità portuale di Salerno Andrea Annunziata, e il presidente di Confindustria Salerno Agostino Gallozzi, oltre a Augusto Strianese presidente Cciaa Salerno e a Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, presidente e direttore generale di Banca Monte dei Paschi di Siena, è il primo appuntamento di una one day televisiva dedicata all’economia di Salerno. Durante il roadshow si alterne-ranno davanti alle telecamere di Class CNBC i rappresentanti delle principali associazioni di categoria, analisti, economisti e politici lo-cali, che insieme ai rappresentanti di Banca Monte dei Paschi di Siena faranno il punto della situazione attuale, illustrando e discutendo le pro-spettive e le dinamiche più importanti per il territorio salernitano, tenendo in particolare conto il ruolo che la banca può svolgere a supporto dell’economia locale.

Le telecamere di Class CNBC, con un format tv in-novativo, entreranno nel cuore di Salerno, in Piazza Cavour - con uno studio mobile creato per l’occasione nel quale si svolgeranno le quattro dirette della mat-tina. Il roadshow si chiuderà poi con un talk show se-rale, che si svolgerà, a partire dalle 18 presso il Teatro Augusteo. Sul palco, oltre alle massime istituzioni, si alterneranno un campione di imprenditori, politici ed economisti, oltre ai professionisti del risparmio gesti-to, che partendo dal tema «Salerno tra crisi e ripresa» analizzeranno i risvolti attuali della congiuntura e le possibili prospettive.

Il talk show è aperto al pubblico, che potrà seguire i diversi momenti della giornata in diretta su Class CNBC, che è trasmessa sul canale 505 di Sky, su www.yalp.it e su AliceHome TV. Il roadshow testimonia la forte attenzione che Banca Monte dei Paschi di Siena riserva allo sviluppo dell’economia territoriale, di cui si fa motore svolgendo un ruolo attivo nel sostegno e nella valorizzazione del tessuto economico e impren-ditoriale in cui opera, portando con sé la conoscenza e l’esperienza che le derivano dall’essere il terzo gruppo bancario italiano, con oltre 3 mila fi liali diffuse su tutto il territorio. Sono questi presupposti e i principi alla base della partnership con Class CNBC, il primo ca-nale fi nanziario globale italiano, edito da Class Editori, con cui Banca Monte dei Paschi di Siena ha scelto di

promuovere il suo roadshow. «In questa delicata fase economica, nella

quale peraltro comincia a intravedersi qual-che timido segnale positivo», dice Gualtiero De Felice, responsabile area territoriale Sudo-vest di Banca Monte dei Paschi di Siena, «la banca vuole essere il soggetto che accompa-gna le aziende nella sfi da della ripresa e nel

rilancio dell’economia locale. Grazie al suo essere vicina ai cittadini, alle imprese e alle loro esigenze, BMps è in grado di proporre soluzioni effi caci che derivano dalla profonda conoscenza del territorio e dalla presenza capillare nella realtà in cui opera».

«Il progetto è un’inchiesta in diretta», afferma An-drea Cabrini, direttore di Class CNBC, «realizzata per un’intera giornata sul territorio e che culmina con un confronto aperto al pubblico che ha due obiettivi prin-cipali: indagare come l’economia locale stia affrontan-do la diffi cile congiuntura economica e quali siano le opportunità per rendere visibili a livello nazionale i protagonisti dell’economia salernitana, i loro rapporti coni mercati, il sistema pubblico, le banche e le esigenze e richieste da soddisfare per essere competitivi a livello nazionale e internazionale».

In piazza Cavour l’evento televisivo itinerante dedicato all’economia locale

A Salerno il road show di Banca Mps e Class CNBC

L’Italia è il paese europeo con il più alto numero di piccole e medie imprese: ben 4,454 milioni di pmi

che danno lavoro a 11,85 milioni di persone e producono il 56,4% del valore aggiunto italiano. Un numero pari alla somma delle piccole e medie imprese di Fran-cia e Germania e doppio rispetto a quelle del Regno Unito.

Sono i dati elaborati dal centro studi della Cna, la Confederazio-ne nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, che, da domani a sabato, terrà a Roma, presso l’Auditorium del Massimo all’Eur, la sua as-semblea nazionale, indetta per eleggere il nuovo presidente e gli organi confederali che resteranno in carica per quattro anni.

I lavori si apriranno domani alle 10,30. In mattinata, oltre all’intervento del sottosegreta-rio alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, è in programma la relazione introduttiva del pre-sidente della Cna Ivan Malavasi. A chiu-sura della matti-nata interverrà il ministro del welfare Mau-rizio Sacco-ni. Nel pome-riggio si terrà una tavola rotonda, con

Giacomo Basso, presidente di Casartigiani, Natalino Giorgio Guerrini, presidente di Confar-tigianato, Carlo Sangalli, presi-dente di Confcommercio, Marco Venturi, presidente di Confeser-centi e lo stesso Malavasi.

Venerdì, in mattinata, è previ-sta una conferenza stampa per il-lustrare i risultati di un’indagine tra le imprese italiane iscritte alla Cna su «L’artigianato, le pmi e la crisi: percezione, impatto e strate-gie di uscita». A fi ne mattinata si terrà l’elezione del presidente.

Con più di 9 mila collaborato-ri, nelle 1.250 sedi,

la Cna compren-de 650 mila iscritti di cui 360 mi la imprendito-ri artigiani,

20 mila indu-strie, 30 mila

microimpre-se e 240 mila

iscritti a Cna Pensionati.

Domani l’assemblea della Confederazione

La Cna: all’Italia il primato delle pmi

Ivan Malavasi

Male sia il mercato domestico che quello

internazionale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 12: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 13: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

13Mercoledì 21 Ottobre 2009

IN

DICOLA

Oggi

ED

cccococococococococococonnnnnnn IIItItItItItIt llaliiaO

VO

E

IL NUOV

CODICEMercati&ORO

con ItaliaOggi

DEL LAVO

Finanza

Lottomatica scommette sul rinnovo della concessione e su videolotterie

Aumento da Gratta & VinciEntro fi ne anno nuovo capitale per 350 mln

Lottomatica eseguirà entro fi ne anno un aumento di capitale fi no a 350 milio-ni di euro con esclusione

del diritto di opzione. L’aumen-to, afferma il gruppo in una nota, «contribuirà a fi nanziare i piani di sviluppo in Italia e in particolare il rinnovo della concessione del Gratta & Vinci e gli investimenti nelle video-lotterie». Il cda ha convocato per il 20 novembre l’assemblea straordinaria per approvare l’operazione.

L’aumento di capitale verrà messo al servizio di un manda-tory exchangeable bond che sarà emesso da Ubi banca internatio-nal. Alla scadenza del prestito ob-bligazionario, nel 2012, è previ-sta la conversione dei mandatory exchangeable bond in azioni Lot-tomatica group. I mandatory ex-changeable bond saranno offerti a investitori qualifi cati in Italia e all’estero. Il global coordinator e bookrunner sarà Mediobanca - Banca di credito fi nanziario, che agirà anche in qualità di banca depositaria delle azioni di nuova emissione al servizio del mandatory exchangeable bond.Proprio piazzetta Cuccia ha avviato ieri il collocamento, realizzato mediante un’offer-ta riservata ai soli investitori qualifi cati in Italia e all’estero, con esclusione degli Stati Uniti d’America. I mandatory exchan-geable bond verranno emessi al

100% del loro valore nominale e avranno scadenza 2012. La cedola pagata semestralmente sarà inclusa in un intervallo tra l’8,25 e l’8,75% annuo e il prezzo di conversione sarà determinato a un premio compreso tra il 15 e il 20% rispetto al prezzo me-dio ponderato per i volumi del titolo Lottomatica fatto registrare tra il 21 e il 26 ottobre. Il regolamen-to e consegna dei bond è atteso per il 29 ottobre.Nel contesto dell’opera-zione, Lottomatica group ha assunto un impegno di lock-up della durata di 120 giorni. La Consob ha accolto la richiesta di non applicare il divieto di vendite allo scoperto sulle azioni Lottomatica group, presentata dall’emittente.«L’operazione appena vara-ta», ha commentato direttore fi nanziario, Stefano Bortoli, «ci consentirà di far fronte alle prossime scadenze e di perseguire i nostri obiettivi di equilibrio finanziario, tra i quali è prioritario il mante-nimento dell’attuale livello di rating. La prospettiva di un unico concessionario del Gratta & Vinci», ha proseguito Bortoli, «si è manifestata soltanto negli ultimi giorni e ha reso necessario il ricorso al mercato dei capita-li attraverso questa modalità».Nell’ipotesi di concessionario

unico, Lottomatica group dovrà versare all’erario, per la nuova concessione di nove anni del Gratta & Vinci, fi no a 315 milio-ni in novembre e 189 milioni nel novembre 2010, cioè la quota una tantum di propria competenza proporzionale alla

partecipazio-ne del 63% nel futuro conces-

sionario e «Lottomatica group intende fi nanziare questo inve-stimento in maniera coerente con il mantenimento dell’attua-

le livello di rating investment grade». Il gruppo dovrà inoltre versare entro il 31 ottobre il con-tributo del 50% previsto per l’ac-quisto dei diritti di installazione di Vlt in Italia, per 81 milioni, e «nei fatti, tale importo è un impegno fi nanziario irrevocabi-le per l’acquisto di 5.380 diritti Vlt, che può essere aumentato fino a un massimo di 10.761 diritti entro il marzo 2010.Il prezzo di emissione delle azio-ni sarà determinato sulla base della media delle quotazioni delle azioni Lottomatica group nel periodo immediatamente successivo all’annuncio mag-giorato di un premio.

Il cda ha inoltre confermato gli obiettivi di ricavi ed ebitda per il 2009, già annunciati al mercato il 28 aprile.

Nell’ambito dell’operazio-ne, De Agostini ha già garan-tito che supporterà l’emis-sione del bond convertendo in azioni Lottomatica e as-sumerà anche un impegno di lock up sull’intera par-tecipazione, pari a circa il 60%, per un periodo di 120 giorni dal pagamento del bond.

Il titolo, che per tutta la mat-tinata aveva registrato una forte crescita, fi no a sfi orare il +3%, ha poi ritracciato, È anche pas-sata in negativo e ha poi chiuso a +0,12%.

riproduzione riservata

Apple ha riportato nel quarto trimestre fi scale di quest’an-no un eclatante e inatte-so aumento del 47% degli utili che ha fatto schizzare il titolo ai massimi storici nelle contrattazioni after-hours di lunedì a New York.Le azioni Apple hanno gua-dagnato dopo la chiusura del mercato fi no all’ 8,3%, toccan-do i 203,62 dollari, un record. Il titolo aveva terminato la giornata in rialzo dell’1% a 189,86 dollari. Il valore delle azioni della società di Cupertino è più che raddop-piato rispetto all’anno scorso e ha ora sorpassato il massi-mo storico di 202,96 dollari toccato nel dicembre 2007.Nei tre mesi conclusisi il 26 settembre gli utili sono stati pari a 1,67 miliardi di dol-lari, o 1,82 dollari per azio-ne, contro gli 1,14 miliardi di dollari, o 1,26 dollari per azione, dello stesso periodo di un anno fa. Il giro d’af-fari è cresciuto del 25% a 9,87 miliardi di dollari, con il 54% del fatturato realiz-zato negli Stati Uniti. Le stime di Wall Street erano state per 1,42 dollari ad azione su un giro d’affari di 9,2 miliardi di dollari.Apple ha saputo superare la crisi economica meglio di altre concorrenti del settore tecnologico e il risultato di questo trimestre è dovuto alla straordinaria perfor-mance delle vendite di iPho-ne e di computer Macintosh. Le vendite di iPhone sono ammontate a 7,4 milioni di pezzi, +7%. Le vendite di Mac sono state pari a 3,1 mi-lioni di pezzi, +19%. Un calo si è registrato tuttavia nelle vendite di iPod, scese dell’8% a 10,2 milioni di esemplari. Il dato è spiegabile in parte perché l’iPhone contiene le funzionalità dell’iPod. Tra i lettori musicali, la perfor-mance migliore è stata quel-la dell’iPod Touch. La società ha anche comu-nicato di prevedere per il prossimo trimestre, il primo dell’anno fi scale 2010, utili compresi tra gli 1,70 e 1,78 dollari ad azione, su un giro d’affari tra gli 11,3 e gli 11,6 miliardi di dollari. Gli ana-listi prevedevano utili per 1,91 dollari ad azione e un giro d’affari di 11,45 miliardi di dollari.

riproduzione riservata

TRIMESTRALE

Volanoi conti

di Apple

Il nuovo rigassifi catore di Rovigo, di cui Edison è so-cia al 10%, «è un passo fon-damentale per l’Italia, visto

che l’anno scorso ha subito una crisi di offerta», perché questo terminale, che soddisferà circa 10% del fabbisogno nazionale, aiuterà a «scongiurare il rischio di blackout energetici» come quello dell’anno scorso «con ef-fetti devastanti per l’economia italiana». Lo ha sottolineato l’a.d. di Foro Buonaparte, Um-berto Quadrino. Il rigassifi cato-re «inizierà a immettere il gas sulla rete nazionale dai primi di novembre. Da oggi l’Italia ha attivato una nuova rotta di gas

in modo totalmente indipen-dente dai gasdotti via terra», ha spiegato. «Il gas proveniente dal Qatar ci permette di migliorare il nostro portafoglio con benefi ci per la concorrenza che andran-no a favore delle imprese e delle famiglie».

Edison usufruirà dell’80% della capacità di rigassifi cazione, pari a 6,4 miliardi di mc di gas l’anno, in base al contratto fi rmato con Ra-sGas; l’operatività del terminale consente a Edison di avvicinarsi ai suoi obiettivi di crescita nel settore idrocarburi che prevedono entro il 2013 una disponibilità di gas pari a 23 miliardi di mc annui a partire dagli attuali 13.

Impianto Rovigo partecipato da Edison

Pronto a partireil rigassificatore

È stato stilato l’accordo definitivo tra Enel produzione e Sel per sviluppare l’idroelet-

trico nella provincia di Bol-zano.

Dopo l’intesa preliminare firmata il 23 ottobre 2008, af-ferma il gruppo in una nota, Enel produzione e Società elettrica altotesina (Sel) han-no firmato l’accordo definitivo per lo sviluppo congiunto del settore idroelettrico nella pro-vincia di Bolzano.

La Sel è una società parte-cipata dalla provincia autono-ma di Bolzano per circa il 94% del capitale e, per la parte re-

sidua, da comuni e comunità comprensorie dell’Alto Adige tramite la Selfin.

L’accordo conferma l’impe-gno di Enel produzione e Sel a gestire congiuntamente, a de-correre dal 2011 e attraverso una newco partecipata rispet-tivamente al 40 e al 60%, le concessioni idroelettriche di grande derivazione che do-vessero essere loro rispettiva-mente rinnovate o rilasciate dalla provincia di Bolzano al termine dei procedimenti am-ministrativi, con l’intento di sviluppare sinergie industria-li ottimizzando le rispettive competenze tecniche.

Rinnovata l’alleanza in Alto Adige

Varato l’accordotra Enel e Sel

mi del

bi

di le p,te.ra-oretoli, nte e di ttivi, traante-llo di di un

Gratta Bortoli,o negli

p p

partecipazio-ne del 63% nel futuro conces-

p gle per l’aVlt, che fino a udiritti eIl prezzoni sarà ddella mdelle aznel persuccessgiorato

Il cdgli obieper il merca

Nelne, Dtito sionin asumdi ltec60giobo

Il titoltinata avcrescita,

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 14: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

ColombiC&E

Estratto dei patti parasociali comunicati alla Consob ai sensi dell’art. 122 del d. lgs. 24.2.1998, n. 58

SORIN S.P.A.

Ai sensi dell’art. 122 del d. lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il “TUFTUFTUFTUFTUF”), e degli artt. 129 e seguenti del Regolamento Consob n. 11971/1999,si rende nota l’esistenza di un patto parasociale (il “PattoPattoPattoPattoPatto”) stipulato in data 12 ottobre 2009 tra Mittel S.p.A. (“MittelMittelMittelMittelMittel”), Equinox Two S.c.A.(“EquinoxEquinoxEquinoxEquinoxEquinox”) ed Hopa S.p.A. (“HopaHopaHopaHopaHopa”), in qualità di “Soci ASoci ASoci ASoci ASoci A”, nonché da MPS Investments S.p.A. (“MPS InvestmentsMPS InvestmentsMPS InvestmentsMPS InvestmentsMPS Investments”) e da Unipol GruppoFinanziario S.p.A. (“UGFUGFUGFUGFUGF”), queste ultime in qualità di “Soci B”. Mediante il Patto, le parti hanno inteso disciplinare i loro reciproci rapporti,in qualità di soci, diretti ed indiretti, di Sorin S.p.A. (“SorinSorinSorinSorinSorin” o la “SocietàSocietàSocietàSocietàSocietà”), concordando alcune regole in merito alla circolazione dellerispettive partecipazioni (ovvero di parte delle stesse) nonché alcuni profili di governance della Società.

Con il presente estratto si intende assolvere anche agli obblighi di cui all’art. 120 del Regolamento Consob n. 11971/1999, in conformitàa quanto previsto dall’art. 130, comma 2 bis, di detto Regolamento.

L’efficacia del Patto è stata sospensivamente condizionata, ai sensi dell’art. 1353 cod. civ., alla circostanza che, entro il 1 dicembre 2009,le competenti autorità regolamentari a tutela della concorrenza, italiane e straniere, abbiano approvato senza rilievi ed in manieraincondizionata il medesimo Patto e le operazioni ad esso conseguenti ovvero che siano trascorsi gli applicabili periodi di standstill in basealle normative applicabili (la “Condizione SospensivaCondizione SospensivaCondizione SospensivaCondizione SospensivaCondizione Sospensiva”).

Gli aderenti al Patto hanno inteso altresì disciplinare le modalità di esecuzione dell’offerta pubblica di acquisto obbligatoria (l’”OffertaOffertaOffertaOffertaOfferta”) chedovrà essere promossa, ai sensi degli artt. 106 e 109 del TUF, sulle azioni della Società diverse da quelle già di proprietà delle parti stesse,di soggetti controllanti le parti, da essi controllati e sottoposti a comune controllo – ivi incluse le eventuali n. 11.937.000 azioni di nuovaemissione derivanti dall’eventuale esercizio delle stock option in essere – in conseguenza della sottoscrizione e della sopravvenuta efficaciadel Patto stesso, in virtù dell’avveramento della Condizione Sospensiva, nonché le reciproche responsabilità in merito alla promozionedell’Offerta. Si precisa che tale obbligo di promozione dell’Offerta verrà esclusivamente adempiuto dai Soci A per il tramite di un veicolosocietario (“NewCoNewCoNewCoNewCoNewCo”) che sarà congiuntamente controllato, ex art. 2359, comma 1, n. 1, cod. civ., da Mittel ed Equinox e partecipatoda una società facente capo all’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sorin e da Hopa, per il tramite della controllataEarchimede S.p.A.

A)A)A)A)A) Società i cui strumenti finanziari sono oggetto del PattoSocietà i cui strumenti finanziari sono oggetto del PattoSocietà i cui strumenti finanziari sono oggetto del PattoSocietà i cui strumenti finanziari sono oggetto del PattoSocietà i cui strumenti finanziari sono oggetto del Patto

Sorin S.p.A., società di diritto italiano, con sede in Milano, Via Crespi n. 17, capitale sociale pari ad Euro 470.412.144,00, suddiviso inn. 470.412.144 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna, iscritta al Registro delle Imprese di Milano, codice fiscale epartita IVA n. 04160490969, quotata al Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana S.p.A.

B)B)B)B)B) Azioni oggetto del PattoAzioni oggetto del PattoAzioni oggetto del PattoAzioni oggetto del PattoAzioni oggetto del Patto

Sono oggetto del Patto n. 178.048.423 azioni ordinarie della Società (le “Azioni SorinAzioni SorinAzioni SorinAzioni SorinAzioni Sorin”), rappresentative del 37,85% del capitale socialedella Società. Le parti hanno vincolato al Patto anche le ulteriori partecipazioni nella Società delle quali divengano direttamente oindirettamente titolari, anche attraverso società controllate a qualsivoglia titolo, in futuro nel corso della vigenza del Patto, ivi compresele azioni della Società che NewCo verrà a detenere a seguito dell’Offerta (complessivamente, le “PartecipazioniPartecipazioniPartecipazioniPartecipazioniPartecipazioni”).

C)C)C)C)C) Soggetti aderenti al Patto ed Azioni Sorin da ciascuno di essi detenuteSoggetti aderenti al Patto ed Azioni Sorin da ciascuno di essi detenuteSoggetti aderenti al Patto ed Azioni Sorin da ciascuno di essi detenuteSoggetti aderenti al Patto ed Azioni Sorin da ciascuno di essi detenuteSoggetti aderenti al Patto ed Azioni Sorin da ciascuno di essi detenute

Sono parti del Patto:

(i) Mittel, Equinox ed Hopa, in qualità di Soci A, le quali, indirettamente, attraverso le società Tethys S.p.A. (“TethysTethysTethysTethysTethys”), Bios S.p.A. (“BiosBiosBiosBiosBios”)e Tower 6Bis S.a.r.l. (“Tower 6BisTower 6BisTower 6BisTower 6BisTower 6Bis”), detengono n. 121.787.520 Azioni Sorin, pari al 25,89% del capitale sociale della Società(complessivamente, le “Partecipazioni Soci APartecipazioni Soci APartecipazioni Soci APartecipazioni Soci APartecipazioni Soci A”), di cui, rispettivamente n. 90.302.672 Azioni Sorin, pari al 19,196% del capitale socialedella Società, sono di proprietà di Bios e n. 31.484.848 Azioni Sorin, pari al 6,693% del capitale sociale della Società, sono di proprietàdi Tower 6Bis.

(ii) Per quanto concerne i Soci B, UGF detiene indirettamente, attraverso la controllata SRS S.p.A. (“SRSSRSSRSSRSSRS”), n. 21.852.500 Azioni Sorin,pari al 4,645% del capitale sociale della Società; in proposito, gli aderenti al Patto hanno preso atto, nell’ambito del medesimo, dellaperfezionanda operazione di fusione per incorporazione (la “FusioneFusioneFusioneFusioneFusione”) di SRS in Smallpart S.p.A. (“SmallpartSmallpartSmallpartSmallpartSmallpart”), società anch’essacontrollata da UGF, che acquisterà efficacia entro il 31 dicembre 2009. MPS Investments, società controllata da Banca Monte dei Paschidi Siena S.p.A. (“BMPSBMPSBMPSBMPSBMPS”), detiene direttamente n. 34.408.403 Azioni Sorin, pari al 7,315% del capitale sociale della Società. Pertanto,le partecipazioni in Sorin vincolate al Patto da riferirsi complessivamente ai Soci B ammontano a n. 56.260.903 Azioni Sorin, pariall’11,96% del capitale sociale della Società (le “Partecipazioni Soci BPartecipazioni Soci BPartecipazioni Soci BPartecipazioni Soci BPartecipazioni Soci B”). Tutti gli obblighi gravanti sui Soci B ai sensi del Patto sono statiassunti in via disgiunta e non solidale tra i Soci B medesimi.

Quanto sopra si evince dalla seguente tabella, da valersi anche ai fini del combinato disposto dell’art. 120 e dell’art. 130, comma 2 bis,del Regolamento Consob n. 11971/1999:

AderenteAderenteAderenteAderenteAderente DichiaranteDichiaranteDichiaranteDichiaranteDichiarante Azionista direttoAzionista direttoAzionista direttoAzionista direttoAzionista diretto N. AzioniN. AzioniN. AzioniN. AzioniN. Azioni N. AzioniN. AzioniN. AzioniN. AzioniN. Azioni Quota %Quota %Quota %Quota %Quota % Quota %Quota %Quota %Quota %Quota %DenominazioneDenominazioneDenominazioneDenominazioneDenominazione Titolo diTitolo diTitolo diTitolo diTitolo di SorinSorinSorinSorinSorin Sorin nonSorin nonSorin nonSorin nonSorin non sul capitale sul capitale sul capitale sul capitale sul capitale sul capitalesul capitalesul capitalesul capitalesul capitale

possessopossessopossessopossessopossesso sindacatesindacatesindacatesindacatesindacate sindacatesindacatesindacatesindacatesindacate ordinarioordinarioordinarioordinarioordinario votantevotantevotantevotantevotante

Mittel S.p.A.ed Tethis S.p.A. Bios S.p.A. Proprietà 90.302.672 0 19,196% 19,196%Equinox Two S.c.A.(controllo congiunto

indiretto, tramiteTethys S.p.A. ed

Hopa S.p.A,di Bios S.p.A.)Hopa S.p.A.

Equinox Equinox Tower 6Bis Proprietà 31.484.848 0 6,693% 6,693%Two S.c.A. Two S.c.A. S.a.r.l.

Unipol Gruppo Holmo S.p.A. SRS S.p.A. Proprietà 21.852.500 0 4,645% 4,645% Finanziario S.p.A.

MPS Banca Monte MPS Proprietà 34.408.403 0 7,315% 7,315%Investments S.p.A. dei Paschi di Investments S.p.A.

Siena S.p.A.

TotaleTotaleTotaleTotaleTotale 178.048.423178.048.423178.048.423178.048.423178.048.423 00000 37,85%37,85%37,85%37,85%37,85% 37,85%37,85%37,85%37,85%37,85%

Ai fini delle disposizioni regolamentari testé richiamate, non sussistono, alla data di sottoscrizione del Patto, Azioni Sorin detenute dagliaderenti e non conferite nel medesimo.

D)D)D)D)D) Contenuto e durata del PattoContenuto e durata del PattoContenuto e durata del PattoContenuto e durata del PattoContenuto e durata del Patto

1.1.1.1.1. Principi ispiratoriPrincipi ispiratoriPrincipi ispiratoriPrincipi ispiratoriPrincipi ispiratori

Con la stipulazione del Patto, subordinatamente al verificarsi della Condizione Sospensiva, le parti hanno inteso (i) disciplinare tra le stessela circolazione delle Partecipazioni e (ii) garantire la stabilità degli assetti azionari e della gestione della Società.

Mittel, Equinox ed Hopa, stipulando il Patto, hanno promesso, ai sensi dell’art. 1381 cod. civ., il fatto delle controllate Tethys, Bios, Tower6Bis e Newco in relazione all’adempimento degli impegni assunti ai sensi del Patto, ivi incluso, ove applicabile, l’esercizio da parte dellemedesime dei propri diritti sociali quali azionisti della Società in conformità alle pattuizioni ivi previste e concordate. UGF, stipulando il Patto,ha promesso, ai sensi dell’art. 1381 cod. civ., il fatto delle controllate UGF Assicurazioni S.p.A. (“UGF AssicurazioniUGF AssicurazioniUGF AssicurazioniUGF AssicurazioniUGF Assicurazioni”) e SRS, nonché, unavolta divenuta efficace la Fusione, della controllata Smallpart, in relazione all’adempimento degli impegni assunti ai sensi del Patto, ivi inclusol’esercizio da parte di SRS e, una volta divenuta efficace la fusione, di Smallpart, dei propri diritti sociali quale azionista della Società inconformità alle pattuizioni ivi previste e concordate.

2.2.2.2.2. Trasferimento delle PartecipazioniTrasferimento delle PartecipazioniTrasferimento delle PartecipazioniTrasferimento delle PartecipazioniTrasferimento delle Partecipazioni

Ai fini del Patto, per “trasferimento” o “trasferire” si intende (i) qualsiasi atto o negozio, a titolo oneroso o a titolo gratuito, per atto tra vivio a causa di morte, volontario o coattivo (ivi inclusi, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, la vendita, la cessione in blocco,il conferimento in natura, la donazione, la permuta, il riporto, il conferimento in società, fusione e scissione, liquidazione, la cessio bonorum,la vendita con patto di riscatto, i negozi di prestito titoli o altri accordi che comportino il trasferimento, anche transitorio o a termine, icontratti di swap o altri contratti derivati su titoli, la costituzione di diritti reali di garanzia, ecc.), in forza del quale si consegua, in via direttao indiretta, il risultato di vendere, trasferire, o altrimenti disporre, a favore di terzi, della proprietà delle Partecipazioni, ovvero, salvo quantodi seguito menzionato, di costituire diritti reali di godimento e/o di garanzia su Partecipazioni, titoli, diritti d’opzione, obbligazioni, warrant,strumenti finanziari e/o titoli di qualunque natura (inclusi i diritti di opzione di acquisto o di vendita) eventualmente rappresentativi del oinsistenti sul capitale della Società (di seguito, rispettivamente, il “TrasferimentoTrasferimentoTrasferimentoTrasferimentoTrasferimento” o i “TrasferimentiTrasferimentiTrasferimentiTrasferimentiTrasferimenti” e “TrasferireTrasferireTrasferireTrasferireTrasferire”).

Impegno di lock up

Per un periodo pari a 36 mesi dalla data di efficacia del Patto, gli aderenti si sono impegnati, in proprio nonché ai sensi dell’art. 1381 cod.civ., per le società anche congiuntamente controllanti, controllate e sottoposte a comune controllo, a non Trasferire, in tutto o in parte,le Partecipazioni (l’”Impegno di LockupImpegno di LockupImpegno di LockupImpegno di LockupImpegno di Lockup”).

Tuttavia, in deroga all’Impegno di Lockup, i Soci A indifferentemente ovvero UGF (per il tramite di SRS ovvero, una volta divenuta efficacela Fusione, di Smallpart) e MPS Investments potranno, impregiudicato il diritto di prelazione di cui infra, Trasferire un numero di AzioniSorin, pro quota rispetto alla Partecipazione rispettivamente posseduta da ciascuno di tali soggetti, a condizione che detto Trasferimentonon comporti la diminuzione delle Partecipazioni complessivamente possedute dai paciscenti nel capitale della Società al di sotto della sogliadel 30%.

Ancora in deroga all’Impegno di Lockup, sono espressamente consentiti, sia per i Soci A che per i Soci B, i trasferimenti infragruppo ela costituzione in pegno delle Partecipazioni a garanzia di finanziamenti concessi da banche, o altri intermediari finanziari autorizzati, afavore della Società e/o del singolo aderente al Patto, a condizione che il diritto di voto relativo alle Partecipazioni in questione rimangain capo al beneficiario del finanziamento, salvo il caso di inadempimento (default) da parte del medesimo agli impegni assunti nell’ambitodei relativi contratti di finanziamento.

Ulteriori impegni relativi al Trasferimento delle Partecipazioni

Per tutta la durata del Patto:

- i Soci A si sono impegnati, in proprio nonché per conto delle società controllate ai sensi dell’art. 1381 cod. civ., a non Trasferirepartecipazioni in Tethys, Hopa, Bios e Tower 6bis in misura tale da comportare la perdita del controllo esercitato da parte dei Soci A nelloro complesso, anche indirettamente e congiuntamente tra essi, su tali società,

- UGF si è impegnata, se del caso anche per conto delle società controllate, ai sensi dell’art. 1381 cod. civ., a non Trasferire partecipazioniin UGF Assicurazioni, in SRS, ovvero, una volta divenuta efficace la Fusione, in Smallpart, in misura tale da comportare la perdita del controlloesercitato da UGF su tali società;

posto che per controllo si intende quello di cui all’art. 2359, primo comma, nn. 1 e 2, cod. civ.

Diritto di prelazione

Il Patto prevede un diritto di prelazione (il “Diritto di PrelazioneDiritto di PrelazioneDiritto di PrelazioneDiritto di PrelazioneDiritto di Prelazione”) così strutturato: ove (i) UGF, per il tramite di SRS o, una volta divenutaefficace la Fusione, di Smallpart, ovvero (ii) MPS Investments ovvero (iii) qualunque dei Soci A che abbia il diritto di farlo , per il tramitedi Bios, Tower 6Bis e Newco, intendano Trasferire a terzi, in tutto o in parte, la propria partecipazione nella Società (il “Socio CedenteSocio CedenteSocio CedenteSocio CedenteSocio Cedente”),lo stesso sarà tenuto, o gli stessi saranno tenuti, a comunicare la propria offerta agli altri soci parti del Patto (i “Soci OblatiSoci OblatiSoci OblatiSoci OblatiSoci Oblati”), affinché possanoesercitare il proprio Diritto di Prelazione, specificando i termini e le condizioni della cessione, fermo restando che il corrispettivo dellacessione dovrà consistere in denaro ovvero in valori mobiliari aventi un prezzo determinato sulla base della quotazione dei medesimi inun mercato regolamentato.

Per tutta la durata del Patto, le parti si sono impegnate a non dar luogo a Trasferimenti delle Azioni Sorin da essi possedute a titolo gratuitoo a fronte di un corrispettivo diverso dal denaro o da valori mobiliari aventi un prezzo determinato sulla base della quotazione dei medesimiin un mercato regolamentato, fatta eccezione per i Trasferimenti conseguenti a fusioni e scissioni .

I Soci Oblati possono esercitare il Diritto di Prelazione, mediante comunicazione inviata al Socio Cedente, non oltre 15 (quindici) giornidalla data di ricevimento del relativo avviso di Trasferimento (l’”Avviso di TrasferimentoAvviso di TrasferimentoAvviso di TrasferimentoAvviso di TrasferimentoAvviso di Trasferimento”) trasmesso dal Socio Cedente. Nell’ipotesi diesercizio della Prelazione da parte di uno o più Soci Oblati, la partecipazione offerta sarà ripartita tra gli stessi in proporzione allapartecipazione da ciascuno di essi detenuta nel capitale della Società alla data di invio dell’Avviso di Trasferimento.

Diritto di trascinamento (“drag along”)

Il Patto prevede un diritto di trascinamento (il “Diritto di TrascinamentoDiritto di TrascinamentoDiritto di TrascinamentoDiritto di TrascinamentoDiritto di Trascinamento”) così strutturato: qualora (i) i Soci A abbiano ricevuto da un terzo(il “Terzo OfferenteTerzo OfferenteTerzo OfferenteTerzo OfferenteTerzo Offerente”) un’offerta vincolante avente ad oggetto la totalità delle partecipazioni direttamente o indirettamente possedute dalleparti del Patto nella Società, per un corrispettivo complessivo in denaro che garantisca un IRR (Internal Rate of Return) pari o superioreal 5% e (ii) i Soci A abbiano accettato per iscritto la suddetta offerta, essi avranno diritto di obbligare entrambi i Soci B alla cessione dell’interaPartecipazione da ciascuno di essi direttamente e indirettamente posseduta nella Società. Il Diritto di Trascinamento potrà esserevalidamente esercitato solo nei confronti di entrambi i Soci B; ciascuno dei Soci B non potrà essere ritenuto responsabile del l’eventualeinadempimento dell’altro Socio B rispetto agli obblighi incombenti su tale altro Socio B con riferimento al Diritto di Trascinamento e, incaso di esercizio da parte dei Soci A del Diritto di Trascinamento, il Diritto di Prelazione di cui sopra non troverà applicazi one.

3.3.3.3.3. Patto di consultazionePatto di consultazionePatto di consultazionePatto di consultazionePatto di consultazione

Le Parti si sono impegnate a consultarsi preventivamente, in buona fede e con diligenza, almeno 15 giorni lavorativi prima della data previstaper l’Assemblea ordinaria o straordinaria della Società ovvero 3 giorni prima della data prevista per la riunione del Consiglio diAmministrazione della Società, convocati per deliberare su una o più “Materie RilevantiMaterie RilevantiMaterie RilevantiMaterie RilevantiMaterie Rilevanti”, al fine di discutere tra di esse le Materie Rilevantiposte all’ordine del giorno e, per quanto attiene alle eventuali deliberazioni di competenza dell’assemblea dei soci della Società, diraggiungere ove possibile un orientamento condiviso in ordine all’esercizio del diritto di voto relativo a dette Materie Rilevanti.

Per Materie Rilevanti si intendono ciascuna delle seguenti materie: (i) le modificazioni dello statuto relative all’oggetto sociale e ai dirittidei soci; (ii) l’effettuazione di operazioni straordinarie – quali, a titolo esemplificativo, fusioni, scissioni, conferimenti compravenditedi partecipazioni e/o aziende – nonché qualsiasi operazione sul capitale sociale, inclusi suoi aumenti (gratuiti o a pagamento, ivi inclusiquelli deliberati a fronte di conferimenti in natura), riduzioni o rimborsi sotto qualsiasi forma (ad eccezione di quelli da eseguirsi inottemperanza a disposizioni di legge), le emissioni di titoli di debito e/o il loro anticipato rimborso; (iii) lo scioglimento anticipato ela liquidazione della Società, la nomina e la revoca dei liquidatori ed i criteri di svolgimento della liquidazione (inclusa la revoca dellostato di liquidazione).

4.4.4.4.4. Consiglio di Amministrazione e Collegio SindacaleConsiglio di Amministrazione e Collegio SindacaleConsiglio di Amministrazione e Collegio SindacaleConsiglio di Amministrazione e Collegio SindacaleConsiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Per tutta la durata del Patto, il Consiglio di Amministrazione della Società sarà composto da 15 membri e, tra questi, un membro saràdesignato da UGF e un membro sarà designato da MPS Investments. A tal fine, le Parti si sono impegnate, anche ai sensi e per gli effettidi cui all’art. 1381 cod. civ, a presentare congiuntamente e a votare in Assemblea un’unica lista di candidati amministratori, che garantiscal’elezione dei componenti designati dai Soci B.

Inoltre, per la nomina del Collegio Sindacale, le Parti si sono impegnate, anche ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1381 cod. civ., apresentare congiuntamente e a votare in Assemblea un’unica lista di candidati, che garantisca la nomina di un candidato sindaco designatocongiuntamente dai Soci B. In caso di mancato accordo tra i Soci B in merito al nominativo del sindaco di congiunta designazione, siprocederà a sorteggio del nominativo tra i due candidati indicati, rispettivamente, da ciascun Socio B, da svolgersi alla presenza dirappresentanti di entrambi i Soci B.

Tenuto conto del fatto che il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle dimissioni di 4 amministratori avvenute in data 26giugno 2009, è attualmente composto da 11 membri e stante l’esigenza di provvedere, ai sensi dell’art. 2386 cod. civ., alla sostituzionedei membri dimissionari, i Soci A si sono impegnati a far sì che, entro 10 giorni dall’entrata in vigore del Patto, il Consiglio di Amministrazionedella Società provveda alla suddetta sostituzione nominando in tale sede – se del caso a seguito di rinuncia, che i Soci A si impegnano aprocurare, di eventuali candidati designati dai Soci A aventi diritto ai sensi dello Statuto della Società – anche un soggetto designato daUGF, il cui nominativo verrà comunicato per iscritto ai Soci A entro 5 giorni dall’entrata in vigore del Patto. I Soci A si sono altresì impegnatia votare in favore della nomina dei suddetti sostituti, ivi incluso l’amministratore designato da UGF, alla prima Assemblea successiva allasua cooptazione in Consiglio di Amministrazione.

In qualsiasi caso di cessazione dalla carica di (i) uno degli amministratori designati da UGF e da MPS Investments ovvero (ii) del sindacocongiuntamente designato dai Soci B, i Soci A si sono impegnati a fare in modo che il sostituto venga designato, nel caso sub (i), dal SocioB il cui amministratore sia cessato, nel caso sub (ii), dai Soci B congiuntamente.

5.5.5.5.5. Offerta pubblica di acquisto obbligatoriaOfferta pubblica di acquisto obbligatoriaOfferta pubblica di acquisto obbligatoriaOfferta pubblica di acquisto obbligatoriaOfferta pubblica di acquisto obbligatoria

L’obbligo di promuovere l’Offerta, derivante dalla sottoscrizione e dalla sopravvenuta efficacia del Patto, in conseguenza dell’avverarsi dellaCondizione Sospensiva, verrà esclusivamente adempiuto dai Soci A – per il tramite di Newco – che si sono impegnati a farsi esclusivo caricodei relativi obblighi e oneri anche finanziari, e a mantenere manlevati ed indenni i Soci B da ogni e qualsiasi impegno spesa, onere o altrodanno che possa incombere sui Soci B in conseguenza dell’obbligo di promuovere dell’Offerta.

L’Offerta sarà promossa da Newco, che le parti hanno identificato nella società BH Holding S.r.l., il cui capitale sociale, alla data disottoscrizione del Patto, è interamente detenuto da Mittel. Newco – appositamente costituita al fine di adempiere all’obbligo di promuoverel’Offerta – sarà trasformata, ai fini dell’Offerta stessa, in società per azioni e partecipata, oltre che da Mittel, anche da Equinox, nonché,fermo restando che il controllo sulla stessa continuerà ed essere esercitato anche congiuntamente, ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n.1, cod. civ., da Mittel ed Equinox, da una società facente capo all’attuale Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sorin e daEarchimede S.p.A., società controllata da Hopa.

L’Offerta prevederà il pagamento di un corrispettivo per ciascuna Azione Sorin apportata in adesione della stessa pari ad Euro 0,7567 (il“Corrispettivo d’OffertaCorrispettivo d’OffertaCorrispettivo d’OffertaCorrispettivo d’OffertaCorrispettivo d’Offerta”). L’Offerta non sarà finalizzata alla revoca delle Azioni Sorin dalla quotazione e, pertanto (fatto in ogni caso salvol’obbligo di delisting ai sensi dell’art. 108, comma 1, del TUF ove se ne verificassero i presupposti), in caso si verificassero i presuppostiper l’applicazione della procedura di obbligo di acquisto di cui all’art. 108, comma 2, del TUF, i Soci A faranno sì che venga ripristinato,entro 90 giorni dalla conclusione dell’Offerta, un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle negoziazioni. Il Diritto diPrelazione e il Diritto di Trascinamento non si applicheranno agli eventuali Trasferimenti di Azioni effettuati da Newco, nei limiti strettamentenecessari al fine di ripristinare il suddetto flottante.

Ciascuna delle parti si è obbligata a non effettuare (o pattuire), direttamente e/o indirettamente, alcun acquisto di Azioni Sorin (o di strumentifinanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle) nel periodo compreso tra la data di stipulazione del Patto e i 6 mesi successivialla data di chiusura dell’Offerta, se non nel rispetto delle applicabili disposizioni del TUF e della relativa disciplina regolamentare e comunquead un prezzo non superiore al Corrispettivo d’Offerta. I Soci A potranno tuttavia effettuare o pattuire, nel suddetto periodo e nel rispettodi quanto sopra indicato, acquisti di Azioni Sorin anche ad un prezzo più alto del Corrispettivo d’Offerta, ma in tal caso terranno indennie manlevati, senza alcun vincolo di solidarietà, i Soci B, nonché i Soci A che non abbiano effettuato tali acquisti o che non si siano impegnatiin tal senso, da ogni spesa, obbligo, danno ed onere di qualsiasi tipo da ciò derivanti.

Inoltre, fermo restando quanto sopra, ciascuna delle parti si è impegnata, anche in nome e per conto delle società controllanti, controllateo soggette a comune controllo, a non porre in essere, successivamente alla stipulazione del Patto, acquisti di Azioni Sorin (o di strumentifinanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle) che possano comportare l’insorgere in capo alle parti di un obbligo di promuovereun’offerta pubblica di acquisto successiva ai sensi dell’art. 106, comma 3, lettera b), del TUF e della normativa regolamentare applicabile.In caso di violazione del suddetto impegno, la parte inadempiente dovrà informare preventivamente le altre Parti circa la propria intenzionedi effettuare tale acquisto e si farà esclusivo carico di tutte le spese, obblighi ed oneri di qualsiasi tipo derivanti dal proprio inadempimento,manlevando le altre Parti da ogni spesa, onere o danno eventualmente connesso alla violazione della parte inadempiente, anche in relazionead un eventuale obbligo di offerta pubblica di acquisto.

Fermo restando quanto sopra, sino alla chiusura dell’Offerta ciascuna delle parti e delle sue società controllanti, controllate o soggette acomune controllo, potrà effettuare acquisti di Azioni Sorin (o di strumenti finanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle) entroi seguenti limiti: (i) i Soci A (e le loro società controllanti, controllate o soggette a comune controllo), intesi come unico gruppo di interesse,potranno acquistare Azioni Sorin (o strumenti finanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle), per un ammontarecomplessivamente non superiore al 3,42% del capitale sociale della Società; (ii) UGF (e le sue società controllanti, controllate o soggettea comune controllo) potranno acquistare Azioni Sorin (o strumenti finanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle), per unammontare complessivamente non superiore allo 0,61% del capitale sociale della Società; (iii) MPS Investments (e le sue societàcontrollanti, controllate o soggette a comune controllo) potranno acquistare Azioni Sorin (o strumenti finanziari che diano il diritto diacquistarle o sottoscriverle), per un ammontare complessivamente non superiore allo 0,97% del capitale sociale della Società.

Fermo restando quanto sopra, a seguito dell’Offerta, ciascuna delle Parti e delle sue società controllanti, controllate o soggette a comunecontrollo, potrà effettuare acquisti di Azioni Sorin (o di strumenti finanziari che diano il diritto di acquistarle o sottoscriverle) in misuraproporzionale alle Azioni da essa detenute alla data di chiusura dell’Offerta.

Qualsiasi acquisto effettuato da ciascuna delle Parti e delle sue società controllanti, controllate o soggette a comune controllo dovrà esserecomunicato da tale Parte alle altri parti entro le successive 48 ore.

E)E)E)E)E) Efficacia e durataEfficacia e durataEfficacia e durataEfficacia e durataEfficacia e durata

1.1.1.1.1. EfficaciaEfficaciaEfficaciaEfficaciaEfficacia

Il Patto, inefficace alla data della stipulazione, diverrà efficace con l’avverarsi della Condizione Sospensiva.

2.2.2.2.2. DurataDurataDurataDurataDurata

Il Patto avrà durata pari a 3 anni decorrenti dalla data di sopravvenuta efficacia. Alla scadenza, il Patto si intenderà automaticamenterinnovato per ulteriori 3 anni, salvo che una parte comunichi per iscritto a tutte le altre parti la propria volontà di non rinnovare il patto,con un preavviso non inferiore a 3 mesi, rispetto alla scadenza prevista.

3.3.3.3.3. Clausola risolutivaClausola risolutivaClausola risolutivaClausola risolutivaClausola risolutiva

Il Patto si intende automaticamente risolto, nei confronti di tutte le Parti, qualora una di tali parti, nel corso della sua vigenza, promuovaun’offerta pubblica volontaria di acquisto o di scambio rivolta a tutti i possessori di Azioni Sorin sulla totalità del capitale sociale della Societàad un prezzo minimo pari al maggiore tra (i) un valore che garantisca un IRR pari o superiore al 5%; e (ii) la media dei prezzi di borsadegli ultimi 3 mesi a partire dalla data della comunicazione di tale offerta pubblica da effettuarsi ai sensi dell’art. 102 del TUF, maggioratodel 5%, rimanendo inteso che, in questo caso, il Patto si intenderà risolto a far tempo dalla data di detta comunicazione.

F)F)F)F)F) Deposito del PattoDeposito del PattoDeposito del PattoDeposito del PattoDeposito del Patto

Il Patto sarà depositato presso il Registro delle Imprese di Milano nei termini di legge.

G)G)G)G)G) Tipo di pattoTipo di pattoTipo di pattoTipo di pattoTipo di patto

Il Patto Parasociale è inquadrabile nella fattispecie di cui all’art. 122, quinto comma, lettere a), b), c) e d), del TUF.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 15: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

15Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 2MERCATI E FINANZA

L’istituto controllato da Intesa Sanpaolo indica le linee guida del rilancio

Turismo, la ricetta di BiisLa proposta paese prevede 150 mld in 5 anni

Una «Proposta paese per il turismo» che pos-sa innescare un circuito virtuoso in grado di at-

trarre investimenti con un’at-tivazione di risorse di circa 150 miliardi in cinque anni. Questo il progetto annunciato dall’am-ministratore delegato e direttore generale di Banca infrastrutture innovazione e sviluppo (Biis), Ma-rio Ciaccia, nel corso del convegno «Federalismo e infrastrutture per il rilancio del sistema Italia», or-ganizzato da Intesa Sanpaolo.«Vi è una dispersione di risorse e una mancanza di visione di insieme», ha detto Ciaccia, «che incide negativamente sul coin-volgimento dei privati e delle imprese nel turismo». Secondo Ciaccia, sarebbe «soddisfacente se in un quinquennio riuscis-simo ad aggiungere almeno la metà dell’attuale apporto recato dal turismo al pil, attualmente 133 miliardi per anno secondo il Dpef, e cioè un ulteriore valore

aggiunto pari a circa 66 miliardi per ciascun anno». Per consegui-re questo obiettivo, «occorre a mio avviso stimolare un’attivazione di risorse pari a circa 30,4 miliardi di euro per ciascun anno».

L’attivazione di risorse per 30,4 miliardi, ha spiegato Ciaccia, ri-guarda per 25 miliardi il turismo in generale e per 5,4 miliardi per lo sviluppo delle attività legate al turismo culturale. «Si tratta in-dubbiamente di una cifra di tut-to rispetto. Tuttavia, ritengo che proprio per l’enorme potenziale del nostro turismo, se si riesce a sviluppare un volano di avvio e di potenziamento delle imprese del settore, si potrebbe fi nalmen-te mettere in marcia il motore di crescita costituito dal turismo».

Il manager ha poi fatto notare che sui 30,4 miliardi annui, la parte di spesa pubblica nel suo complesso «non può superare gli spazi della manovra. Stimerei, pertanto, un impegno ulteriore della parte pubblica almeno pari

a 6 miliardi annui, a decrescere nel quinquennio».

Nell’illustrare la proposta Ciaccia è partito «dal principio contenuto nella legge quadro sul turismo in ordine ai sistemi tu-ristici locali. Il punto di forza di questa legge», ha rimarcato,«sta infatti nel favorire una logica di sistema territoriale su scala am-pia, regionale e sovra-regionale. Secondo Ciaccia, «è un’ottica miope quella che tiene separate le politiche settoriali più o meno direttamente connesse con il tu-rismo e che riguardano non solo le grandi infrastrutture e quelle leggere più vicine alle attività turistiche, ma anche l’industria, il commercio, l’artigianato, l’agri-coltura, i prodotti tipici e le reti di servizi intorno agli impianti sportivi».

Una rivitalizzazione dei siste-mi turistici locali, ha argomen-tato, «può passare per opportune intese con le regioni. Le chiavi per operare sono date dal si-

stema di fi nanziamento e dalla possibilità che soggetti promoto-ri siano anche imprese private. Sta sempre allo stato centrale incentivare i privati nell’assu-mere iniziative di rilievo per il turismo, valutando per esempio eventuali agevolazioni fiscali». A rinforzare questa linea stra-tegica, anche l’a.d. del gruppo Intesa, Corrado Passera, che, a margine del convegno, ha sottoli-neato che un apporto di centinaia di miliardi al pil e milioni di nuovi posti di lavoro possono essere il contributo che uno sforzo coordi-nato nel settore del turismo può portare all’economia italiana. «Il settore del turismo non ha biso-gno di inventare nulla, né ha biso-gno di risorse che non ci sono. C’è invece bisogno», ha aggiunto, «di mobilitare uno sforzo coordinato da parte di tutti. Uno sforzo che creerà decine, centinaia di mi-liardi in termini di pil, ma anche milioni di nuovi occupati».

© Riproduzione riservata

Sogefi ha chiuso i primi nove mesi con una perdita netta di 8,6 mln (utile di 29,6 mln nell’analogo periodo 2008), ricavi per 573,8 mln (-29,4%), un ebitda di 32,2 mln (91,2) e un indebitamento netto di 202,7 mln (212,6 al 30/6/08). Nel terzo trimestre, l’utile net-to è stato di 2 mln (9,5), i rica-vi di 199,3 mln (257) e l’utile operativo di 14,5 mln (25,7).Nell’ultima parte dell’anno è prevedibile una conferma del trend di recupero di redditivi-tà manifestatosi nel secondo e nel terzo trimestre, grazie al prosieguo dell’aumento della domanda. L’atteso migliora-mento dei risultati nell’ultimo trimestre non consente tutta-via alla società di cambiare la previsione di un risultato netto negativo per l’intero esercizio, anche in considera-zione del peso degli oneri di ristrutturazione.

A 8,6 MILIONI

In perditai nove mesi di Sogefi

DA BPER

Sì a pianoindustrialeMeliorbancaIl consiglio di amministrazio-ne di Banca popolare dell’Emi-lia Romagna ha dato il via libera al piano industriale 2010-2012 della sua control-lata Meliorbanca. Al termine del triennio, per la società è atteso un risultato netto di 34,1 milioni di euro, a fronte della perdita di 54,4 milioni di euro registrata nel 2008, e un margine di interes-se a circa 45 milioni, in linea con il dato 2008, ma a fron-te di un livello di rischiosità complessiva più contenuto; il margine di intermediazione è atteso nel 2012 in forte cresci-ta rispetto al 2008, sugli 83,3 milioni di euro contro i 41,6 milioni registrati nel 2008. Il piano prevede anche un processo di semplificazione del perimetro societario, con la cessione di asset non stra-tegici che porterà plusvalen-ze entro fine 2010 stimabili in circa 18 milioni di euro; Meliorfactor e Meliorbanca private saranno cedute ma resteranno nel perimetro del gruppo Bper. Per il recupero dell’efficienza, è stato varato un programma di riduzione di oltre il 30% dei costi operativi entro il 2012, che prevede la riduzione del personale (uscita di 94 ri-sorse su un totale di 232 nel 2009) e del numero delle filia-li (chiusura di 8 filiali su 13 nel 2009). La strategia punta a rafforzare la presenza sul segmento imprese.

Il cda di Safi lo group ha approvato un piano di ricapitalizzazione della società, da realizzare nel contesto di un accordo di investi-mento vincolante sottoscritto dall’olandese Hal holding, Only 3T e Safi lo. La ricapitalizzazione mira a rafforzare la struttura del capitale attraverso: l’apporto di ulteriore capitale di rischio da parte di Hal, che diventerà il nuovo socio di riferimento di Safi lo con una partecipazione tra il 37,23 e il 49,99%; l’acquisto da parte di Hal di tutte e, in ogni caso, di almeno il 60% delle obbligazioni ad alto rendimento emesse dalla lussemburghese Safi lo capital international per 195 milioni in circolazione; la ristrutturazione dell’indebitamento fi nanziario senior di Safi lo, realizzata attra-verso un accordo con le principali banche fi nanziatrici; la ces-sione di alcune catene di vendita al dettaglio.

Parte ricapitalizzazionedel gruppo Safi lo

Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected]

I fatti separatidalle opinioni

Direttore ed editore:Paolo Panerai (02-58219209)

Condirettore: Marino Longoni (02-58219207)

Vicedirettore: Sabina Rodi (02-58219339)

Caporedattore centrale: Marco Castoro (06-6976081); Caporedattori: Gianni Macheda (02-58219220); Roberto Miliacca (Roma 06-6976081). Caposervizio: Franco Adriano (06-69760827); Giorgio Bertoni (02-58219321); Giampiero Di Santo (06-69760826). Vicecaposervizio: Cristina Bartelli (02-58219342); Franca Floris (02-58219341); Roberto Gagliardini (02-58219795); Ignazio Marino (02-58219468). Redazione: Marco Capisani (02-58219235); Francesco Cerisano (02-58219333), Luigi Chiarello (02-58219226); Elena Galli (02-58219589); Massimo Galli (02-58219588); Valentina Giannella (02-58219610); Emilio Gioventù (06-69760851); Alessandra Ricciardi (06-69760822); Stefano Sansonetti (06-69760849); Silvana Saturno (02-58219378); Andrea Secchi (02-58219251); Simonetta Scarane (02-58219374); Francesca Sottilaro (02-58219232); Roxy Tomasicchio (02-58219335). Segreteria: Manuela Bettiga (Milano); Anna Cioppa e Flavia Fabi (Roma)

ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 - Roma, Litosud srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª n. 35 - Cagliari, L’Unione Editoriale Spa, Viale Regione Elena, 12.

Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 58219283.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai.Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.

Accertamento Diffusione Stampacertifi cato n. 6470 del 4/12/2008

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 MilanoCap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,001 09/10/2009

Unidesio 760072 9,784 09/10/2009

Unidesio 760073 9,795 09/10/2009

Unidesio 760074 9,881 09/10/2009

Unidesio 760075 11,308 09/10/2009

Unidesio 760077 10,539 09/10/2009

Unidesio 760078 9,930 09/10/2009

Unidesio 760079 10,450 09/10/2009

Unidesio 760080 10,168 09/10/2009

Unidesio 760082 9,397 09/10/2009

Unidesio 760083 10,808 09/10/2009

Unidesio 760085 10,176 09/10/2009

Unidesio 760087 10,761 09/10/2009

Unidesio 760088 9,367 09/10/2009

Unidesio 760089 10,921 09/10/2009

Unidesio 760090 7,193 09/10/2009

Unidesio 760091 10,223 09/10/2009

Unidesio 760092 10,197 09/10/2009

Unidesio 760093 10,100 09/10/2009

Unidesio 760094 10,379 09/10/2009

Unidesio 760095 10,071 09/10/2009

Unidesio 760096 10,177 09/10/2009

Unidesio 760097 10,251 09/10/2009

Unidesio 760098 10,460 09/10/2009

Unidesio 760099 10,706 09/10/2009

Unidesio 760100 10,090 09/10/2009

Unidesio 760101 10,376 09/10/2009

Unidesio 760102 10,043 09/10/2009

Unidesio 760104 10,345 09/10/2009

Unidesio 760105 10,560 09/10/2009

Unidesio 760106 10,192 09/10/2009

Unidesio 760109 10,442 09/10/2009

Unidesio 760110 10,442 09/10/2009

Unidesio 760111 10,411 09/10/2009

Unidesio 760124 10,414 09/10/2009

Unidesio 760125 10,471 09/10/2009

Unidesio 760126 10,352 09/10/2009

Unidesio 760129 9,777 09/10/2009

Unidesio 760131 10,622 09/10/2009

Unidesio 760132 10,451 09/10/2009

Unidesio 760133 10,267 09/10/2009

Unidesio 760134 10,287 09/10/2009

Unidesio 760137 10,364 09/10/2009

Unidesio 760138 10,305 09/10/2009

Unidesio 760139 10,292 09/10/2009

Unidesio 760140 10,505 09/10/2009

Unidesio 760141 10,434 09/10/2009

Unidesio 760143 10,114 09/10/2009

Unidesio 760144 10,343 09/10/2009

Unidesio 760145 10,344 09/10/2009

Unidesio 760146 10,533 09/10/2009

Unidesio 760147 10,279 09/10/2009

Unidesio 760148 10,022 09/10/2009

Unidesio 760149 10,190 09/10/2009

Unidesio 760150 10,123 09/10/2009

Valori al 19/10/2009

European Value A1 EUR 1324,49

European Value A2 EUR 993,68

Japan A1 EUR 477,49

Japan A2 EUR 489,10

Japan B1 EUR 526,84

US Large Cap Core/Growth A1 EUR 674,30

US Large Cap Core/Growth A2 EUR 689,64

W&R Science & Technology A1 EUR 824,87

W&R Science & Technology A2 EUR 837,80

World Value A1 EUR 635,34

World Value A2 EUR 671,63

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 19/10/2009Asian Equities B($) USD 156,03Asian Equities F($) USD 155,47Asian Equities J(Chf) CHF 126,21Asian Equities L EUR 136,01Elite France-Europe B EUR 87,91Elite France-Europe F EUR 86,64Europe Low Vol B EUR 93,09Europe Low Vol C(Chf) CHF 90,14Europe Low Vol F EUR 92,38Europe Low Vol H EUR 91,91European Equities B EUR 189,87European Equities C(Chf) CHF 174,75European Equities F EUR 187,05European Equities H EUR 183,31North American Eq. B($) USD 122,31North American Eq. E EUR 118,12North American Eq. F($) USD 121,31North American Eq. G EUR 116,37North American Eq. H($) USD 118,49

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 132,97 133,41N.M. Euro Equities EUR 41,53 41,20N.M. Global Equities EUR 49,81 49,88N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 102,83N.M. Q7 Corporate Bd EUR 146,39 147,34N.M. Q7 High Quality Bd EUR 128,15 128,82N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 83,43 84,00N.M. Previra World Conservative EUR 120,73 121,26N.M. Large Europe Corporate EUR 111,00 111,53

Valori al 19/10/2009

Valori al 16/10/2009

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 102,07 100,54N.M. Q7 Russian Focus EUR 71,60 113,96N.M. Total Return Flexible EUR 113,81 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 8,38 16/10/2009 GBP 7,69 19/10/2009 USD 12,61 19/10/2009

Healthcare Opportunities EUR 5,96 19/10/2009 GBP 5,44 19/10/2009 USD 8,72 18/09/2009

Polar Japan Fund USD 16,92 20/10/2009 GBP 10,31 20/10/2009 JPY 1530,34 20/10/2009

UK Absolute Return EUR 12,20 20/10/2009 GBP 11,13 20/10/2009 USD 18,27 20/10/2009 EUR 8,44 19/10/2009 GBP 11,14 20/10/2009 USD 18,28 20/10/2009

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 16: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

16 Mercoledì 21 Ottobre 2009 MERCATI E FINANZA

Ftse All share a -0,78%. Euro in calo sotto 1,49 dollari. Petrolio a 79 $

Aria di vendita sui listiniAnche sulla scia della debolezza di Wall Street

È stata una seduta con-trastata quella di ieri sui mercati borsistici europei. Dopo un avvio,

in rialzo grazie ai buoni conti di Apple, hanno invertito la rotta in scia alla performance debole dei bancari sulla noti-zia che il Qatar venderà qua-si 380 mln azioni di Barclays. Sul finale di seduta le borse hanno incrementato i cali alla luce dell’intonazione ribassi-sta di Wall Street, a seguito dei dati sul calo dei prezzi alla produzione in Usa a settembre (-0,6%, contro il +0,1% previsto).A piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -0,81%, il Ftse All share a -0,78%, il Ftse Mid cap a -0,19%, il Ftse Star a -0,28%.

In rosso anche Londra (-0,72%), Parigi (-0,47%) e Francoforte (-0,7%). Il comparto delle mate-rie prime ha portato in territorio negativo i mercati azionari sta-tunitensi. A metà seduta, a Wall Street, il Dow Jones segnava -0,77%, l’S&P 500 -0,86%, il Na-sdaq Composite -0,9%.

A Milano, sul paniere prin-cipale, volatile Lottomatica dopo l’annuncio dell’aumento

di capitale da 350 mln euro al servizio di un bond. Il titolo, in forte rialzo nella prima parte della seduta, ha chiuso a +0,12%.Cir (-4,48%), ha pagato i conti inferiori alle attese della control-lata Sorgenia e il downgrade da parte di Cheuvreux. Contrastate le banche: Unicredit -0,99%, In-

tesa Sanpaolo -0,86%, Ubi banca -2,87%; Banco popolare +0,42%, Popolare Milano +0,6%. Poco sot-to la parità Banca Mps (-0,2%).

Positiva Telecom Italia (+0,66%), su cui Goldman Sa-chs ha alzato il target price a 1,64 euro. La casa d’affa-ri ha incrementato il prezzo

obiettivo anche su Fastweb (+6,27%), portandolo a 23,1 euro.Volumi sostenuti su Fiat (-0,35%) alla vigilia della presentazione dei conti trimestrali (-45 mln euro la stima di risultato netto del con-sensus, con un indebitamento in-dustriale netto a 5,71 mld): è pas-sato di mano il 4,07% del capitale.Scambi importanti anche su Piaggio (+5,81%), di cui è passato di mano lo 0,82% del capitale, e su Safi lo group (6,74% del capitale). Quest’ultimo titolo ha chiuso la seduta con la miglior performan-ce dell’intero listino (+12,99%) dopo l’annuncio dell’aumento di capitale che consentirà ad Hal in-vestments di diventare azionista di riferimento del gruppo.

Quanto all’euro, ha chiuso in flessione rispetto a lunedì. La moneta unica europea è stata fi ssata a 1,4943 dollari e a 135,51 yen, ma in prima serata si è ulte-riormente deprezzata sulla divisa americana a 1,4890. . Dollaro-yen a 90,69.

Infi ne il petrolio, che si è stabi-lizzato poco sopra quota 79 dol-lari al barile a New York, dopo aver superato la soglia degli 80 dollari.

DI ROBERTO CUDA

Le famiglie con un patri-monio superiore ai 500 mila euro, la cosiddetta clientela «private», disporranno alla fi ne di quest’anno di una ric-chezza complessiva pari a 836 miliardi di euro (+4%). Ma a dare fi ato al settore saranno soprattutto gli effetti dello scudo fi scale, dal quale arri-veranno altri 50 miliardi di euro, riportando i volumi qua-si al livello del 2007. È quanto emerge dai dati dell’Associa-zione italiana private banking (Aipb), che riunisce il 90% degli operatori del comparto. Dalla banche passa oggi cir-ca il 42% del mercato private, di cui l’81% appannaggio dei primi dieci istituti.

«Parliamo di circa 590 mila famiglie con asset medi di 1,4 milioni per nucleo», precisa Federico Taddei, direttore marketing di Euromobiliare e presidente delle commis-sione marketing di Aipb, ma il 30% della ricchezza è con-centrata nel 5% del segmento, ossia coloro che dispongono di patrimoni non inferiori ai 5 milioni».

Ma come vengono investite tante risorse? Il principio gui-da è ancora la prudenza. «Se-condo i dati Eurisko-Aipb, solo il 9% delle clientela ritiene che il momento sia favorevo-le all’investimento in borsa», afferma Taddei, «mentre ben il 53% non intende cambiare la composizione del portafo-glio o tutt’al più orientarsi su investimenti sicuri. Un signi-fi cativo 14% inoltre punta al mercato immobiliare».

Il rischio più temuto? Il 64% non ha dubbi: perdere il capitale investito, seguito da un altro 32% che teme di subire danni al patrimonio familiare. Nello specifi co, il portafoglio medio nel 2009 risulta così investito: 26% ob-bligazioni, 15% titoli di stato, 18% assicurativo, 8% azioni, 16% gestioni patrimoniali, 6% fondi. Rispetto all’anno precedente, cresce la raccol-ta diretta (+7,1%) e quella amministrata (+5,5%). L’as-sicurazione registra nel com-plesso una fl essione del 6,6% (-7,4% l’intero mercato), che porta il «private insurance» al 9,2% del settore. Si tratta in gran parte di prodotti di investimento, per il 60% unit linked, che negli ultimi mesi hanno risentito pesantemen-te dei ribassi borsistici.

© Riproduzione riservata

SECONDO AIPB

Dallo scudoliquiditàal private

Un accordo per promuovere misure per garantire l’affl usso di cre-dito al sistema produttivo, attraverso interventi sulla liquidità e sulla patrimonializzazione delle imprese è stato raggiunto da Banca Cr Firenze (gruppo Intesa Sanpaolo) e Confi ndustria Siena.L’intesa è stata siglata presso la sede di Confi ndustria Siena dal presidente dell’associazione Luigi Borri e dal d.g. di Banca Cr Firenze, Luciano Nebbia. L’intesa si inserisce nella più ampia convenzione nazionale siglata il 3 luglio tra il gruppo Intesa Sanpaolo e Confi ndustria, con un plafond complessivo di 5 miliardi di euro. «L’accordo sottolinea ulteriormente il ruolo che Banca Cr Firenze intende svolgere sul territorio per aiutare le imprese sulla strada della ripresa», ha detto Nebbia. «Per ottenere questi risultati è ne-cessario partire da un’attiva collaborazione con le associazioni industriali. Cerchiamo di mettere a disposizione delle aziende gli strumenti più idonei per migliorare la gestione fi nanziaria e per rinforzare la loro capacità patrimoniale».

Cr Firenze e imprese SienaIntesa sui fi nanziamenti

Fiat. La casa automobilistica cinese Great Wall motor fa causa a Fiat per violazione del segreto industriale, ma il Lingotto respinge ogni accusa. Great Wall motor ha avviato una causa legale in Cina contro Fiat, accusando quest’ultima di aver fotografato segretamente la sua compact car «Peri» mentre era ancora in fase di svi-luppo, violando così il segreto industriale. Primario obiettivo di Great Wall, spiega un legale, non è il risarcimento monetario, ma il riconoscimento della violazione da parte di Fiat e la pubblica ammenda. Nel luglio 2008 un tribunale italiano ha stabilito che Peri è una copia della Fiat Panda e ne ha impe-dito la vendita in Europa.

Volkswagen acquisirà entro fi ne anno il 49,9% di Porsche per un totale di 3,9 miliardi di euro. Lo ha annunciato la stessa casa di Wolfsburg che rileverà una quota maggiore della società che produce auto di lusso: era previsto infatti in un primo momento il 42%. L’in-tegrazione tra le due società do-vrebbe realizzarsi entro il 2011.

Mediobanca. Oltre a ra-tificare i conti dell’esercizio 2008-2009, che dovranno essere approvati dall’assemblea il 28 ottobre, l’assemblea del patto di sindacato di Mediobanca ha preso atto del rinnovo auto-matico del patto a fi ne anno per

un nuovo biennio, dal momento che non sono giunte disdette en-tro i termini previsti.

Deutsche bank è interes-sata all’acquisizione di alcuni sportelli del Monte dei Paschi di Siena, secondo il quotidia-no tedesco Handelsblatt. Un portavoce di Deutsche bank ha definito «rumour» queste voci. Mps, su richiesta dell’An-titrust, deve mettere in vendita 150 sportelli, dopo la sua fu-sione con Antonveneta. Anche Barclays nei giorni scorsi si era detta interessata a rilevare 130 sportelli del Mps.

Pfizer. Sono cresciuti del 26% gli utili netti nel terzo tri-mestre. Il colosso farmaceutico statunitense ha infatti chiuso i tre mesi con utili netti di 2,88 miliardi di dollari, pari a 43 cent ad azione, a fronte dei 2,28 miliardi, o 34 cent ad azione, dello stesso periodo 2008. Al netto delle poste eccezionali, il dato è sceso da 62 a 51 cent ad azione, comunque battendo le stime degli analisti di 48 cent. In lieve calo anche il fat-turato, sceso del 3% da 11,97 a 11,62 miliardi di dollari.

Coca-Cola. Gli utili del ter-zo trimestre sono stati di 1,90 miliardi, contro gli 1,89 di un anno fa. I profitti operativi sono scesi del 4% a 8,04 mi-liardi di dollari, sotto gli atte-si 8,11 miliardi di dollari. Le vendite complessive in volume sono salite del 2%, dopo essere aumentate del 4% nel secondo trimestre.

uct

Brevi

KN"RTKOQIKQTPCNGRGT"EJK"SFIDANC"CRISI0

È IN EDICOLA CAPITALDI OTTOBRE

QUESTO MESE:CHI COMANDA A MILANONell’immobiliare, nella sanità, nella fi nanza, nei giornali,la lotta tra vecchi e nuovi centri di potere

Le tabelle delle polizze index linked

del gruppo Cattolica alle pagine 48 e 49,

quelle di borsada pagina 51

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 17: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

In un dossier consegnato al parlamento la ricetta Cna: la crescita richiede più produttività e meno tasse

Una sferzata per uscire dalla crisiSubito riduzione del carico fi scale e sostegno dei consumi

DI LIVIA PANDOLFI

Prendere la rincorsa per dare sprint ai ti-midi segnali di ripre-sa. Quando l’econo-

mia mondiale ricomincerà a marciare, infatti, se l’Italia si presenterà ai blocchi di par-tenza con il fiato corto saran-no guai.

Hanno le idee chiare arti-giani e piccole imprese. Un mondo, questo, che ha tenuto botta alla crisi a denti stretti difendendo, per quanto possi-bile, produttività e occupazio-ne. E che oggi però chiede di dare una sferzata alla nostra politica industriale per uscire al più presto dalle pericolose secche della stagnazione.

I dati di quest’anno, del re-sto, parlano chiaro: avremo un calo del pil intorno al 4,8%. Ma ciò che più preoccupa è che per il 2010 si prevede una cresci-ta di pochi decimali di punto, nell’ordine dello zero virgola. Il rischio, secondo la Confede-razione nazionale dell’artigia-nato e della piccola e media impresa, è quello di fermarsi

a livelli di benessere inferiori a quelli del 2007. Le conse-guenze per il paese, in questo caso, sarebbero pesanti. Di-soccupazione alle stelle, bassi consumi e scarsi investimenti, un circolo vizioso nel quale il sistema delle piccole imprese preferisce non entrare. Di più. Il mondo legato alle pmi non vuole siano tradite le speran-ze di consumatori e imprese che nel corso del 2009 hanno

manifestato crescenti livelli di fiducia. Al parlamento, quindi, la Cna ha depositato un dos-sier che indica le strategia di uscita dalla spirale che più ci contraddistingue: debito pub-blico crescente e prodotto in-terno lordo stagnante.

La parola d’ordine per la Finanziaria 2010 è semplice: evitare di uscire della reces-sione con un ritmo di crescita troppo lento. Ma non basta. Secondo la Cna occorre fare presto e di più. Non ci sono scorciatoie né alternative, secondo la Confederazione, «più crescita e più reddito richiedono più produttività e un minor carico fiscale». Il governo, che durante le sec-che della recessione ha scelto una politica economica e di bilancio sobria, dovrebbe ora mettere mano al portafoglio. Ministro dell’economia Giu-lio Tremonti permettendo. Ma se è vero che i conti di via XX Settembre sono difficili da far quadrare, è anche vero che si attende, a breve, la boccata d’ossigeno delle entrare prove-nienti dallo scudo fiscale. Far scendere la pressione fiscale, dunque, si può. Ci vuole, fa notare la Cna, una coraggiosa politica di graduale e costante riduzione del carico fiscale che grava su imprese e famiglie, sviluppando l’offerta di lavo-ro, penalizzando le rendite im-produttive e rendendo più ef-ficiente la spesa pubblica. La rapida attuazione della legge delega sul federalismo fiscale approvata nel 2009, inoltre,

può contribuire ad accelerare questi processi.

Il dito dei piccoli impren-ditori è puntato anche sugli oneri impropri che gravano sul costo del lavoro, in par-ticolare su quello delle pmi e dell’impresa diffusa. Sarebbe il caso, sostengono, di comin-ciare dalla riduzione delle tariffe dei premi assicurativi Inail, «la cui sproporzione ri-spetto alle prestazioni erogate sta generando da alcuni anni

avanzi rilevantissimi nelle ge-stioni separate dell’artigiana-to e del terziario», sottolinea la Cna. Ma il piatto forte del-la rappresentanza dei piccoli imprenditori nella strategia di riduzione della pressio-ne fiscale resta l’intervento sull’Irap.

Secondo la Cna, per comin-ciare, si potrebbe intervenire elevando il regime di franchi-gia oggi stabilito in 9.500 euro per i soggetti di più piccola dimensione che dichiarano un valore della produzione inferiore a 181 mila euro.

Ad accompagnare il calo delle tasse, serve però, dice la Confederazione, una strate-

gia per il sostegno dei consu-mi. Come misura anticiclica, infatti, sarebbe utile detas-sare gli incrementi salariali stabiliti dalla contrattazione collettiva di lavoro, senza di-menticare il decollo del nuo-vo modello di contrattazione con la piena operatività degli sgravi contributivi sugli in-crementi salariali di secondo livello. Del resto, fa notare la Confederazione, «il salario variabile rappresenta il prin-

cipale volano per rilanciare la crescita della produttività e, quindi, della ricchezza prodot-ta nel nostro paese».

La crisi ha messo a dura prova le imprese anche sotto il profilo finanziario. È per questo che artigiani e pmi suggeriscono al governo di rafforzare l’incentivo alla pa-trimonializzazione e di favori-re una più ampia deducibilità degli interessi passivi. Ma se l’obiettivo è quello di far ri-partire la macchina in folle dell’economia, serve anche una massiccia ripresa degli investimenti delle imprese. Per questo la Cna ritiene utile estendere l’ambito e i tempi di

applicazione della Tremonti-ter.

Da mantenere, infine, sono anche le misure sull’edilizia (attualmente in vigore sino al 2012). Opportune per sostene-re il nostro prodotto interno lordo, vengono infatti consi-derate la detrazione del 36% sull’Irpef delle spese sostenu-te per gli interventi di recu-pero del patrimonio edilizio, come pure la messa a regime dell’aliquota Iva ridotta del 10% e applicata alle prestazio-

ni di servizi relative a inter-venti di recupero del patrimo-nio edilizio. Buona è valutata anche l’agevolazione relativa alla riqualificazione energeti-ca degli edifici (il cosiddetto 55% in scadenza a fine 2010), che, secondo la Cna, andrebbe confermata e prorogata alme-no sino alla fine del 2012, così come il credito d’imposta per le misure di sicurezza.

Per completare il quadro dei suggerimenti necessari per un new deal di politica economica, restano sul tappeto i suggeri-menti per superare i problemi strutturali del paese, quali una macchina burocratica elefantiaca, mercati poco con-correnziali, un pesante defi cit energetico, infrastrutturale e logistico. Terreni, questi, su cui intervenire al più presto, pro-muovendo interventi di sempli-fi cazione effi caci, liberalizzan-do di più i mercati a cominciare da quello energetico.

Cambiare passo, questo chiedono artigiani e piccoli imprenditori, e riorientare le politiche di sviluppo verso mo-delli basati sul principio della sostenibilità, coinvolgendo in questo processo le piccole e medie imprese, attori chiave della nostra economia.

© Riproduzione riservata

La Cna chiede al governo di mantenere le agevolazioni sull’edilizia

SICUREZZA SUL LAVOROIL REPERTORIO COMMENTATO DI CASSAZIONE

consultazioneon line su

www.italiaoggi.it

A SUL LAVOROMENTATO DI CASSAZIONE

ltazioneine su

aliaoggi.it

l l l C l h d ù d à

SICUREZZAIL REPERTORIO COMM

consulon li

www.ita

ForumImprese e mercati

IL GIORNALE DELL’IMPRENDITORIA DIFFUSA

Mercoledì 21 Ottobre 2009 17

li lli di b i f i i

t

FestSpss«regcubmMlMXfsdn

Ci vuole una coraggiosa

politica di graduale e costante riduzione

del carico fi scale che grava su imprese e famiglie,

sviluppando l’offerta di lavoro,

penalizzando le rendite

improduttive e rendendo

più effi ciente la spesa pubblica

ni di servizi relative a inter-

Il dito dei piccoli imprenditori

è puntato anche sugli oneri impropri

che gravano sul costo del lavoro,

in particolare su quello delle pmi

e dell’impresa diffusa

avanzi rilevantissimi nelle ge- cipale volano per rilanciare la

Artigiani e piccoli imprenditori chiedono di riorientare le politiche

di sviluppo verso modelli basati sul principio della sostenibilità

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 18: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

18 Mercoledì 21 Ottobre 2009 FORUM IMPRESE E MERCATI

Per il presidente della Cna, le misure varate dal governo vanno potenziate e incrementate

Malavasi, Finanziaria troppo lightServono interventi urgenti su accesso al credito, Irap e Irpef

«Insuffi ciente». Il giudizio di Ivan Malavasi, pre-sidente della Cna, sulla Finanziaria 2010 è la-

pidario. «Non è che la manovra vada nella direzione sbagliata, ma in un periodo di recessione o di crescita lenta, come quella prevista per il prossimo anno, servono interventi rapidi ed ef-fi caci che incentivino la ripresa e facciano ripartire produzione, reddito e occupazione».

Domanda. Il vostro giu-dizio sulla Finanziaria 2010 è quindi critico?

Risposta. Tremonti l’ha defi -nita «leggera». Io direi che forse lo è più del necessario. La mano-vra varata dal governo prevede degli aggiustamenti al documen-to triennale di programmazione economica e fi nanziaria messo a punto prima della cri-si. Le misure adottate non sono sbagliate, ma vanno potenziate e incrementate per evitare di uscire dalla recessione con un ritmo di crescita troppo basso.

D. Quali sono

le vostre priorità di inter-vento?

R. In primo luogo è indispen-sabile favorire l’accesso al credito che, nonostante i provvedimenti messi in campo dal governo, vede ancora penalizzate le pmi. È poi necessario velocizzare le proce-dure che hanno avviato lo sbloc-

co dei debiti delle pubbliche am-ministrazioni ed estenderlo alle regioni e agli enti lo-cali.

D. Nel c o r s o dell’audi-zione in

par la -

mento la scorsa settimana, avete presentato una serie di richieste che si tramute-ranno in emendamenti alla Finanziaria.

R. È necessario varare una decisa politica di riduzione del carico fi scale che grava su im-prese e famiglie. A questo pro-posito abbiamo messo a punto una serie di richieste: prima fra tutte l’allargamento dell’esone-ro del versamento dell’Irap alle imprese che dichiarano fino a 30 mila euro di base imponibile. Una misura che cancellerebbe questa tassa per due milioni di microimprese e porterebbe bene-fi ci a tre milioni di contribuenti. Chiediamo poi un allargamento della soglia deducibile degli inte-ressi passivi; una revisione degli studi di settore, che devono asso-

lutamente essere adeguati alla pesantissima crisi economica, una riduzione del 20% dell’ac-conto Irpef di novembre, vol-ta a evitare, in un momento così diffi cile, che si paghino anticipatamente imposte che poi si potrebbero rivelare non dovute. È poi necessario allargare la Tremonti-ter ad

altri beni, comprendendo per esempio anche gli autoveicoli che costituiscono oggetto dell’attività dell’impresa, ed estenderla anche agli investimenti fatti entro il 31 dicembre 2009. Infine bisogna rendere più appetibile per le imprese il premio alla capitaliz-zazione: dobbiamo far sì che fare utili sia conveniente fi scalmente. Adesso per ogni mille euro di ca-pitale apportato nella società si ha un benefi cio di circa 45 euro in cinque anni: noi chiediamo che venga portato almeno a 180 euro.

D. Altri campi dove pensate sia necessario intervenire?

R. Ne citerò solo due: lavoro e ricerca. Abbiamo presentato una serie di emendamenti a sostegno del lavoro e a favore dell’appren-distato. Chiediamo misure che assicurino la piena operatività degli sgravi contributivi degli incrementi salariali contrattati al secondo livello. Fondamentale, poi, è riattivare una misura ri-servata alle pmi che investono in innovazione e ricerca. La Finan-ziaria 2008 aveva stabilito una procedura telematica di invio di richieste di prenotazione per

usufruire del credito d’imposta, il cosiddetto click day. Com’è noto, all’apertura delle prenotazioni i fondi si sono esauriti in pochi secondi, con un gran numero di aziende tagliate fuori dalla pos-sibilità di ottenere l’incentivo. È per questo che chiediamo di rifi -nanziare il credito d’imposta per investimenti in ricerca e svilup-po per tutte quelle imprese che, avendone i requisiti, si sono viste rifi utare la pratica telematica.

D. L’ultimo Bollettino di Bankitalia e gli ultimi dati provenienti dall’Europa mo-strano un quadro allarman-te del nostro debito. Come pensate che si possa trovare la copertura economica ne-cessaria per far fronte alle vostre richieste?

R. Guardi, la misura sull’Irap costerebbe circa un miliardo, ma i benefi ci che comporterebbe in termini di crescita porterebbero vantaggi certamente superiori. Per quanto riguarda la riduzio-ne dell’acconto Irpef, si tratta non di una spesa, ma di un rinvio. Le maggiori entrate previste con lo scudo fi scale fornirebbero la co-pertura necessaria.Ivan Malavasi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 19: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

19Mercoledì 21 Ottobre 2009MercoFORUM IMPRESE E MERCATI

LE INTERVISTE PARALLELE/ Giuseppe Vegas (Pdl) ed Enrico Morando (Pd)

Recessione, il rischio di una ripresa lenta

DI ANTONIO RANALLI

Enrico Morando Nato ad Arquata Scrivia (Al) il 30 settembre 1950

PARTITO

Partito democratico

ATTIVITÀ

Membro della V Commis-sione permanente del senato (bilancio)

ESPERIENZE

Giornalista, è stato re-sponsabile per le politiche sociali e poi del dipartimen-to economico del Pds

Giuseppe VegasNato a Milanoil 16 giugno 1951

PARTITO

Popolo della libertà

ATTIVITÀ

Viceministro dell’economia e delle finanze

ESPERIENZE

Sottosegretario alle finanze e poi al tesoro nel governo Dini. Sottosegretario e successivamente viceministro per l’economia nei governi Berlusconi II e III

È auspicabi-le che lo stato non si sostitui-

sca al mercato, ma svolga inve-

ce un ruolo super partes,

con norme e regole

adeguate

Se il problema è, come è, il credito

alle imprese bisogna raffor-

zare i Confi di e tutte le forme

di garanzia di ultima

istanza

La crisi economica internazionale sembra la-sciar spazio ai primi segnali di ripresa. Il nostro paese rischia però di uscire dalla recessione con ritmi di crescita troppo lenti. Qual è la strategia che il governo dovrebbe mettere in campo subito per contrastare questa tendenza?

Enrico Morando (Pd). A mio avviso, un anno fa, il governo avrebbe dovuto darci retta, quando proponem-mo una manovra espansiva di un punto di pil a favore di redditi medio-bassi, imprese (riduzione Irap), allen-tamento del Patto di stabilità interno (investimenti dei comuni per opere immediatamente cantierabili), com-pensata da operazioni di riduzione della spesa corrente primaria, da decidere subito, ma da attuare concreta-mente a partire dal 2011. Nel frattempo, facendo subito riforme capaci di alzare il pil potenziale (liberalizzazione servizi pubblici locali; separazione proprietaria da Eni di Snam Rete gas; riforma universale degli ammortiz-zatori sociali). Tutti i governi del mondo hanno usato il bilancio pubblico in funzione anticrisi. Tutti meno il nostro. Risultato, per l’Italia: caduta più grave, ripresa più lenta. La logica di fondo della strategia proposta un anno fa è ancora valida oggi. Ma il tempo perso è irrecuperabile.

Giuseppe Vegas (Pdl). Il governo ha compreso tem-pestivamente che la crisi, da fi nanziaria e internaziona-le, si sarebbe ben presto trasferita sull’economia reale e quindi sulle imprese e sull’occupazione. Si è comunque attivato tempestivamente, anche in Europa, per ridurne l’impatto su famiglie e imprese. Anche se la situazione sta migliorando, permangono ancora notevoli diffi coltà proprio perché ci troviamo di fronte a una crisi anomala, diffusa a livello mondiale e di notevole intensità. Rite-niamo comunque di aver agito in maniera adeguata, concentrando le (poche) risorse in settori importanti come gli ammortizzatori sociali. Se non avessimo seguito questa strategia, gli esiti sarebbero stati ben peggiori.

La piccola impresa chiede da tempo riforme strutturali. La riduzione del carico fi scale su im-prese e famiglie e una gestione più effi ciente della spesa pubblica erano e sono nodi cruciali dei pro-grammi di maggioranza e opposizione. Quali pos-sono essere le misure da varare in tempi brevi?

Morando. Subito, un riequilibrio delle pressione fi -scale: meno sul lavoro, un po’ di più sulla rendita. Subito, l’attività di alta amministrazione necessaria per ridurre la spesa corrente primaria, che il governo ha fatto cresce-re, in un anno, di più di tre punti di pil. Subito, un nuovo sistema di ammortizzatori sociali, di tipo universale.

Vegas. La riduzione del carico fi scale è stata, fi n dall’inizio, un principio fondante dell’azione di questo governo. Ma abbassare le tasse in un periodo di crisi è impresa diffi cile per il peso del debito sulla nostra fi nanza pubblica e dagli esiti incerti per quanto riguarda l’impatto sui consumi. È comunque evidente che un ribi-lanciamento dei conti pubblici dovrà passare attraverso una forte e duratura riduzione della spesa pubblica, se necessario anche in collaborazione con l’opposizione, per liberare risorse e intervenire creando le condizioni per operare riduzioni fi scali.

Per uscire dalla crisi vanno sostenuti la doman-da e i consumi. Le pmi chiedono di detassare gli incrementi salariali derivanti dalla contrattazio-ne di secondo livello e una consistente riduzione dell’Irap. Che ne pensa?

Morando. Sono favorevole alla detassazione della quota di salario da contrattazione di secondo livello. Bisogna però che il governo cambi la legge fi nanziaria e di bilancio presentate, garantendo per il 2010 e gli anni successivi i fondi necessari. Bisogna estendere il campo delle imprese e dei lavoratori interessati dalla contrattazione di secondo livello, oggi troppo ristretto, con una sorta di premio ulteriore, di tipo fi scale, a chi fa il primo contratto di secondo livello. Quanto all’Irap, bisogna eliminare la componente costo del lavoro dalla

sua base imponibile, cominciando dalle imprese più pic-cole. Abbiamo presentato emendamenti in questo senso. Vedremo cosa dirà il governo.

Vegas. Non vi è dubbio che si tratti, ormai, di inter-venti e di principi ampiamente condivisi. Dopo tutto abbiamo provveduto a detassare premi e straordinari e il 10% dell’Irap. Tuttavia, un serio rilancio del program-ma di riduzioni fi scali, come prima accennavo, dovrà necessariamente essere preceduto da un consistente risanamento della fi nanza pubblica, visto che la situa-zione attuale, ancora, non lo consente.

Nel corso della crisi abbiamo assistito a inter-venti statali a supporto di banche e imprese. Se-condo lei è opportuno un recupero del ruolo dello stato come controllore e regolatore del mercato, favorendo così concorrenza e liberalizzazioni?

Morando. Il governo italiano, come gli altri, ha fatto bene a impedire il fallimento delle banche, che avrebbe travolto l’intero sistema. Fa meno bene, oggi, a lamen-tarsi per il mancato utilizzo dei Tremonti bond. Se il problema è, come è, il credito alle imprese, bisogna raf-forzare i Confi di e tutte le forme di garanzia di ultima istanza. Secondo me, si potrebbe far pagare alle grandi corporation, quelle che, come ci insegna la crisi, «non possono fallire», un piccolo premio per l’assicurazione implicita che lo stato, a spese dei contribuenti, ha messo in campo a loro copertura. Un prelievo proporzionale alla leva fi nanziaria sarebbe ragionevole. Delle libera-lizzazioni e del loro rilievo per alzare il pil potenziale ho già detto.

Vegas. Più che di recupero parlerei di un nuovo ruo-lo. È da evitare un coinvolgimento eccessivo dello stato nell’economia, proprio perché questo modello, affermato-si dal New deal in poi, ha ormai mostrato i propri limiti. Questo intervento potrà tuttavia, correttamente, essere più da arbitro, perché la crisi fi nanziaria ha determinato un vuoto diffuso di regole e certezze giuridiche ed eco-nomiche. Quindi è auspicabile che lo stato, almeno in Italia, non si sostituisca al mercato nel prossimo futuro, ma svolga invece, con norme e regole adeguate, un ruolo super partes. Non va dimenticato che oggi è assoluta-mente prioritario garantire maggiori certezze giuridiche e normative in campi e ambiti come la fi nanza e i diritti di proprietà intellettuali, lasciati scoperti dal processo di globalizzazione economica e commerciale.

Il sostegno della domanda pubblica, attraver-so un più incisivo intervento statale sugli inve-stimenti in infrastrutture e logistica, veri punti deboli di questo paese, potrebbe contribuire a portarci fuori dalla crisi?

Morando. Sì, ma sono costretto a far notare che, nel 2010, il governo programma, nel silenzio e nella «com-prensione» generali, una riduzione della spesa in conto capitale dai 69 mld del 2009 a meno di 60 mld nel 2013, con una caduta che comincia nel 2010 e prosegue per tutto il periodo di programmazione. Un disastro. Ci si può mettere rimedio? Sì, ma solo se si è capaci di met-tere sotto controllo la spesa corrente primaria. E non pare che il governo Berlusconi lo sia, a giudicare dalle performance tra il 2001 e il 2006 e, più di recente, in questo ultimo anno.

Vegas. Questo è un punto molto interessante. È ben noto come su questi punti il governo si sia impegnato a fondo, anche con strumenti innovativi come la legge Obiettivo, fi n dalla precedente esperienza del 2001-06 del governo Berlusconi. Quelle linee e quelle direttrici rimangono invariate e sono, anzi, rafforzate. Il governo infatti ha scelto di istituire un apposito fondo per il fi -nanziamento delle infrastrutture al quale il Cipe ha già destinato quasi 13 miliardi. Quindi sì a infrastrutture e logistica, ma anche, non dimentichiamolo, ad altri settori in grado di avere rifl essi importanti sulla competitività, come istruzione e ricerca.

© Riproduzione riservata

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 20: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 21: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

29Mercoledì 21 Ottobre 2009

Bosch Professional Solutions,

più servizi, meno costi, ,

zero pensieri.

IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI

onal

sti,

Bosch ProfessioSolutions,

più servizi, meno co,

zero pensieri.Edilizia

PROFESSIONISTI DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI

& Appalti

L’ha detto l’a.d. di Banca Biis, Mario Ciaccia. Cassa depositi e prestiti garante per la BreBeMi

Ponte, motore di sviluppo per il SudNasce il fondo Marguerite della Cdp per le infrastrutture Ue

DI ANTONIO RANALLI

«Non siamo noi che dettiamo l’agenda della politica. Ma penso che il Ponte

sullo Stretto possa essere un ul-teriore incubatore di sviluppo e di crescita per un’area di importan-za strategica per tutto il paese». É quanto ha spiegato l’ammini-stratore delegato e direttore ge-nerale di Biis, la Banca per gli investimenti nelle infrastrutture di Intesa Sanpaolo, Mario Ciac-cia, ieri a Roma in occasione del convegno «Federalismo e infra-strutture per il rilancio del siste-ma Italia. Il turismo tra i motori della crescita», promosso dalla stessa Intesa Sanpaolo. Un set-tore, quello turistico, che in Italia non cresce abbastanza e che deve essere potenziato anche nuove infrastrutture. «La nostra quota di mercato sul mondo è scesa al 5%», ha spiegato Ciaccia, «ma in cinque anni è possibile aggiun-gere almeno la metà dell’attuale apporto recato dal turismo al Pil (oltre 133 miliardi annui secondo

il Dpef) e, cioè un ulteriore valore aggiunto pari a circa 66 miliardi per ciascun anno». Secondo l’ana-lisi di Ciaccia in questo modo si verrebbero a stimolare risorse per 30,4 miliardi di euro all’anno. «Sui 30,4 miliardi annui la parte di spesa pubblica nel suo complesso non può superare gli spazi della manovra», ha proseguito, «D’altro canto, la spesa dovrebbe essere sufficiente a far scoccare la scin-tilla del motore di avvio. Stimerei, pertanto un impegno ulteriore della parte pubblica almeno pari a 6 miliardi annui, a decrescere nel quinquennio. Questa cifra potrebbe essere in parte coperta con una razionalizzazione della

spesa del settore che, anche nello svolgimento delle funzioni di coor-dinamento della finanza pubblica, potrebbe generare un recupero di circa 2 miliardi. Per la restante parte, già il piano aggiornato del-le opere strategiche prevede una nutrita serie di interventi, qua-li, a solo titolo esemplificativo, i collegamenti di secondo livello (7 miliardi) e il completamento delle metropolitane (6 miliardi), funzio-nali anche al settore del turismo». Ciaccia suggerisce anche un’alter-nativa per recuperare risorse pub-bliche. «Penso al solo risparmio per circa 15 miliardi annui che si potrebbe fare razionalizzando la spesa per lavori del genio civile sul territorio, che attualmente in gran parte è effettuata in base a criteri localistici, con un importo che supera di gran lunga quanto si riesce ad erogare per le grandi infrastrutture e che potrebbe es-sere in parte utilizzato per nuove strutture coordinate per il turi-smo, con un risparmio di almeno 3 miliardi. Resterebbe così da copri-re una spesa pubblica residua per dare un’ulteriore spinta al lancio

del turismo pari a 1 miliardo di euro per ciascun anno». L’a.d. di Biis lancia così una «Proposta Paese per il turismo», un modello in grado di generare «una serie progressiva di processi virtuosi a catena». Intanto, il presidente della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassasini, ha annunciato che il prossimo 3 dicembre verrà firmato l’atto costitutivo del fondo di investimento Marguerite nato da un’idea del ministro Tremonti per investire nelle infrastrutture strategiche europee. Sempre Bas-sanini ha anche annunciato che la Cassa depositi e prestiti fornirà la garanzia di lungo termine per il progetto della Brebemi, l’au-

tostrada direttissima Milano-Brescia, mettendo a disposizione «decine di miliardi agendo in maniera complementare al si-stema privato». Anche il sistema bancario deve fare la sua parte. «In un’economia sana, non esiste e non deve esistere un astratto diritto al credito», ha affermato il presidente del consiglio di ge-stione di Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, «Esiste invece il dovere del sistema bancario di saper svolge-re questo difficile mestiere, ancor più complicato in un momento di crisi come questo, con professio-nalità, efficacia e tempestività nelle risposte da dare ai clienti». Quanto alla necessità di ripartire con nuove opere Salza ha spie-

gato che «l’Italia ha un urgente bisogno di riavviare subito i mec-canismi della crescita, da troppo tempo fermi e inceppati. E una delle vie maestre da percorrere per raggiungere tale obiettivo è quella del rilancio della spesa in progetti infrastrutturali. Vi è poi il problema dell’efficienza e dell’efficacia dei meccanismi di spesa: occorre una riforma delle attuali procedure come da più parti richiesto, relative alla rea-lizzazione di opere pubbliche, tra cui un ampio ricorso agli studi di fattibilità tecnico-economico-finanziaria degli investimenti. Da non trascurare poi le attivi-tà di project and construction management, tecniche volte a

garantire una maggior efficacia ed efficienza degli investimenti e, in definitiva, ad aumentare la competitività del sistema Italia». La centralità dello sviluppo infra-strutturale è stata rimarcata dal presidente del senato, Renato Schifani. «Il problema delle risor-se per finanziare le grandi opere rimane centrale», ha detto, «Dob-biamo evitare che a ogni cambio di governo o di legislatura ci siano ripercussioni sui progetti strate-gici per il paese. Il ministro del turismo, Michela Brambilla, ha rilanciato sulla proposte di creare casinò negli hotel a cinque stelle spiegando che «ne nasceranno non più di 10-15».

© Riproduzione riservata

Una veduta di come sarà il pontetra la Calabria e la Sicilia

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 22: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

30 Mercoledì 21 Ottobre 2009 EDILIZIA E APPALTI

Il premio Barbara Capocchin vinto da Konishi Hikohito. Mostra dedicata a Zaha Hadid a Padova

.Architettura, qualità giapponeseMedaglia Ius a Mangado per il padiglione Expo di Saragozza

DI ROBERTO GAMBA

Verranno assegnati il 26 ottobre i premi Barbara Cappochin, quarta edi-zione, per progettisti e

costruttori che privilegiano la cultura della qualità nell’ar-chitettura, coinvolgendo tutti i diversi attori, progettisti, archi-tetti, costruttori.

Le opere selezionate sono state realizzate tra 2006 e il 30 giugno 2009 e si collocano in 50 diversi Paesi.

Il premio si inserisce nella Biennale «Barbara Cappochin» (26/31 ottobre), che comprende anche una mostra monografi ca dedicata a Zaha Hadid, allesti-ta a Palazzo della Ragione (fi no al 1 marzo 2010).

L’iniziativa, nata nel 2003, è promossa insieme dall’Ordine degli architetti di Padova e dal-la Fondazione «Barbara Cappo-chin» che ha come motivo della sua costituzione il mantenere vivo il ricordo di Barbara, gio-vane studentessa della facoltà di architettura Iuav di Vene-zia.

La giuria (Fulvio Irace, Ga-

etan Siew, Kengo Kuma, Jor-di Querol, Nikos Fintikakis, Fabrizio Mangoni, Matias Sambarino) ha esaminato 430 progetti, ha assegnato il pre-mio internazionale a Konishi Hikohito, per la realizzazione

di un casale progettato per una famiglia di coltivatori che vive nel villaggio Aikoku, nel nord del Giappone.

In questa stessa sezione, sono state conferite menzioni a Ric-cardo Vannucci, per il «Centre

pour le bien-être de fammes», realizzato nel Burkina Fasu; a Gerhard Wittefeld con il «Mercedes Salzburg driving me crazy» e a Juan Miró, per il progetto Trail Restroom.

Il premio speciale per la cura

degli elementi di dettaglio, è andato a Casa De Masi, proget-tata da Piergiorgio Semerano, trasformazione di una casa di campagna del Leccese; menzio-ne d’onore all’inglese Charlotte Skene Catling per «The dairy house» e all’australiana Sper-ling Laraine, che ha progetta-to «Watercube-National swim-ming centre» di Pechino.

La medaglia d’oro Giancarlo Ius, istituita quest’anno in ono-re dello scomparso architetto, per premiare l’opera di archi-tettura maggiormente innova-tiva sotto il profi lo del rispar-mio energetico e dell’utilizzo di energie rinnovabili, è stata assegnata a Francisco Manga-do per il padiglione spagnolo all’Expo di Saragozza 2008.

Infi ne, a Lucio Bonafede è an-dato il premio provinciale per il Ponte Balestra di Cittadella (Pd), manufatto che unisce la città nuova al borgo antico, de-limitato dalle mura; menziona-ti Pietro Leonardi per la realiz-zazione di una casa a Noventa Padovana e Aurelio Galfetti per il «Net Center» a Padova.

© Riproduzione riservata

CONTABILITÀBILANCI EDICHIARAZIONIFISCALI.NON FARTISCHIACCIARE.

SUITE ONEA SOLI 89€ AL MESE.

* Solo per il primo anno il canone di attivazione è pari a € 1.990, comp-rensivo dei servizi di installazione e formazione in modalità remota.

datevkoinos.it

Dall’esperienza di Suite Pro nasce Suite One,

un software unico nel suo genere, utile a

gestire tutte le attività di noi commercialisti.

Suite One è disponibile senza licenza d’uso e

ad un canone annuo di € 1.068*, comprensivo

di tutti gli aggiornamenti funzionali e normativi.

Da oggi il lavoro di noi professionisti sarà

decisamente più leggero.

Il casale progettato da Konishi Hikohito che ha vinto il premio Barbara Capocchin

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 23: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

31Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 2EDILIZIA E APPALTI

A MILANO

Case di lusso Il mercato è stabile

DI CRISTINA CIUSA

Due semestri non positivi del mercato delle residenze esclusive a Milano, pur con domanda stabile rispetto ad un’offerta insufficiente sotto il profilo qualitativo e quantita-tivo, hanno effetti molto diver-si da quello che ci si attende. Lo ha rilevato l’osservatorio di Tirelli & Partners e Nomisma sul primo semestre 2009 per Milano.

«Sulla compravendita fino ad aprile i dati erano negativi, maggio giugno ha segnato una ripresa, luglio interessante e settembre è stato particolar-mente effervescente», ha spie-gato Marco Tirelli, che preve-de una stabilizzazione per il prossimo periodo.

I prezzi hanno subito una minima variazione (+0,9%); mentre sono aumentati i tem-pi di vendita (7,8 mesi) soprat-tutto per le aree più prestigio-se (Quadrilatero rimane il più caro con una quotazione top di 20 mila euro al metro quadra-to q, Magenta, Venezia-Duse): scarcity value. Quasi invaria-to lo sconto medio sul prezzo richiesto (dal 4,7% del 2008 al 5%). Sotto i 14 mila euro al mq per la prima volta il top price medio che sottolinea l’uscita dal mercato dei beni in risposta ad una domanda non accattivante.

Va meglio la domanda per locazione: si preferisce affitta-re anche a canoni inferiori (i top medi passano da 451 a 374 euro al metro quadrato), men-tre quasi invariati i medi mi-nimi (255 rispetto a 247euro al metro quadrato l’ anno)

Professional Solutions è la nuova offerta Bosch di Locazione Operativa, che con-sente all’impresa di prendere in uso una flotta di elettroutensili, beneficiando di un pacchetto di servizi completo: dall’assicu-razione full-risk, alla riparazione in caso di guasto, alla manutenzione programmata.

Cos’è?Professional Solutions è un contratto in base al quale l’Impresa noleggia, a sua scelta per un periodo di 24 o 36 mesi, gli

elettroutensili professionali Bosch e gli

strumenti di misura CST Berger presen-ti nel listino ufficiale, disponibile presso i rivenditori partner.

Quali sono i vantaggi?+ Liquidità w salvaguarda le disponibili-

tà monetarie dell’impresa+ Trasparenza w garantisce sempre pie-

na visibilità sull’esborso, grazie al cano-

ne fisso trimestrale da versare+ Tecnologia w consente di avere a di-sposizione un parco elettroutensili sem-pre tecnologicamente all’avanguardia e

aggiornato con i più evoluti dispositivi di sicurezza disponibili+ Servizi w “Bosch ZERO pensieri”:

• Riparazione e riconsegna gratuite diret-tamente in cantiere dell’utensile rotto o mal funzionante per tutto il periodo del contratto

• Possibilità di programmare 1 interven-

to di manutenzione per i soli contratti da 36 mesi nell’ambito della durata del contratto, per martelli perforatori e de-molitori con attacco SDS-max, e altre macchine per edilizia.

+ Sicurezza w Assicurazione FULL-

RISK: protezione da furti e incendio- Costi w il canone trimestrale può essere registrato a bilancio come costo ed è quin-di interamente deducibile fiscalmente.I canoni di locazione sono interamente deducibili ai fini IRES e IRAP e nessun elettroutensile deve essere cespitato (van-taggio Basilea 2)

Come funziona?• L’impresa versa un canone fisso tri-

mestrale alla società finanziaria Part-ner di Bosch, calcolato sul prezzo di vendita consigliato degli elettrouten-sili noleggiati

• Il canone trimestrale comprende non solo il costo per il noleggio dell’elettrouten-sile, bensì anche una serie di servizi ad esso correlati: “Bosch ZERO pensieri”;

• Al termine del contratto (24 o 36 mesi) si procederà al riciclaggio dei beni in uso e ci sarà la possibilità di sottoscrivere un nuovo contratto.

Come accedere?• È possibile rivolgersi ad uno dei rivendi-

tori Partner Bosch per questa iniziativa• Solo 24 ore per approvare la richiesta di

accesso al credito e formalizzare il con-tratto di locazione operativa, con i servi-zi ad esso correlati.

A tutte le imprese che sostituiranno la

loro flotta di utensili, sottoscrivendo un

contratto Bosch Professional Solutions

entro il 31 dicembre 2009, verrà riserva-

ta una speciale condizione commerciale.

Bosch Professional Solutions,più servizi, meno costi, zero pensieri.

special advertising section

Per informazioni su Bosch Professional Solutions: 800 017 330

Un impianto normativo che renda più fl uido e certo il lavoro dell’interme-diatore immobiliare. Questa il punto programmatico principale di Paolo Righi, classe 1964, neoeletto pre-sidente nazionale della Paolo della Federazione italiana agenti immobi-liari professionali (Fiaip), aderente a Confedilizia e Confi ndustria. «In un momento in cui la crisi attanaglia il nostro Paese, noi agenti rappresen-tiamo gli attori più importanti per la ripresa economica del comparto immobiliare. Tradizionalmente non abbiamo mai chiesto fi nanziamenti, ma vogliamo regole certe, per fare in modo che non solo il nostro lavoro sia tutelato, ma anche che sia garantito l’utente», ha affermato Righi. «É ne-cessario promuovere dunque una for-te azione affi nché vengano eliminati i provvedimenti sfavorevoli per la ca-tegoria e sarà necessario contrastare ancor con più forza l’abusivismo». Per una maggiore tutela dei clienti, Righi ha chiesto una legge che istituisca una «Carta dei servizi minimi», una normativa che innovi la legislazione vigente, che non contiene previsioni a favore dei consumatori. «Chiediamo

per legge degli standard minimi, cose pratiche, come ad esempio il fornire notizie sulle ipoteche catastarie e gli ultimi tre verbali delle assemblee di condominio, oltre ad un ente bilate-rale agenti-consumatori che faccia da punto di riferimento in questo ambito». Righi pone come altro tema fondante della sua presidenza la lotta

all’abusivismo. «La Fiaip si confronte-rà, con le istituzioni, il mondo politico e le associazioni dei consumatori an-che al fi ne di attuare una lotta serra-ta e senza sosta agli abusivi, i quali, tutti i giorni, gettano discredito sulla nostra professione danneggiando l’in-tero mercato. Per una più stringente normativa sulla materia dell’accesso e della regolamentazione della profes-sione già siamo al lavoro con il mi-nistero delle attività produttive». Il vero motore del rilancio del settore immobiliare, secondo il neopresiden-te, è la detassazione dei redditi da lo-cazione: «In un mercato in recessione, dove le compravendite nel primo se-mestre 2009 hanno registrato un -15% rispetto al primo semestre del 2008, solo l’incentivo ad affi ttare può con-sentire alle famiglie di poter abitare un immobile per poi, in un secondo momento, arrivare all’acquisto. Si è infranto sia il sogno della sinistra: una casa gratis per tutti, sia quello della destra: una casa per tutti con i crediti facili. Occorre tornare alle dinamiche di una volta: prima la locazione e poi l’acquisto, ma per questo è necessario lavorare sulla leva fi scale. Sono tutti

d’accordo, ci stiamo lavorando anche con l’Osservatorio parlamentare sul mercato immobiliare, ma a parte le dichiarazioni d’intenti non si vede al-tro». Venendo agli aspetti più legati alla professione, «in questi anni la no-stra categoria è stata vessata dall’in-troduzione di normative sempre più stringenti», dichiara Righi, «dunque il primo impegno che questa dirigenza si troverà ad affrontare sarà quello di eliminarle. Dovremo inoltre sem-plifi care, di molto, gli adempimenti antiriciclaggio ed emendare la legge 57/2001 in modo che, al termine del praticantato, dopo la sua eventuale approvazione, si possa svolgere un esame fi nale presso le Camere di com-mercio, con una modalità univoca a chi accederà per titoli e corso. Vogliamo aprire un ampio dibattito all’interno della Federazione per modifi care la nostra professione, rendendola ade-rente ad una società in continua evo-luzione. Dibattito che dovrà partire dai consigli provinciali e regionali, per approdare poi in giunta nazionale ed in consiglio nazionale».

di Loredana Diglio© Riproduzione riservata

Agenti immobiliari, il programma di Righi (Fiaip) per tutelare gli acquirenti

PaoloRighi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 24: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

32 Mercoledì 21 Ottobre 2009 EDILIZIA E APPALTI

General Electric ha illustrato il futuro dell’illuminazione dopo i Led

Lampada addio, c’è OledLa nuova luce è un foglio di plastica adesivo

DI CARLO ARCARI

La rivoluzione della luce si chiama Oled. Fogli di pla-stica flessibili e trasparenti, applicabili su pareti, mobi-

li, finestre, oggetti, tende, saranno le fonti luminose di uso comune nelle case e negli uffici del futuro prossimo. Un futuro racchiuso in una sigla, Oled, che sta per diodo organico ad emissione di luce.

Si tratta di una famiglia di nuovi dispositivi luminosi com-posti da sottilissimi materiali organici contenuti in polimeri, inseriti tra 2 elettrodi che si il-luminano quando una carica positiva viene applicata. La loro forma e capacità di illuminazio-ne diffusa costituirà un modo del tutto nuovo di illuminare le case, gli uffi ci e le industrie. Inoltre i sistemi Oled offrono un elevato li-vello di effi cienza e di prestazioni ambientali, creando così prodotti che illuminano di più e consuma-no fi no al 90% di meno. «Questa è la tecnologia che offre le migliori e fantasiose applicazioni nel cam-po del design architettonico. Tutti gli edifi ci e abitazioni un giorno potranno utilizzare questa fl es-sibile fonte luminosa. E quando dico fl essibile voglio dire che sarà

possibile sempli-cemente incollare ovunque i fogli di Oled ed accender-li», ha detto Nino Piredda, a.d. di General Electric Lighting Italia, fi aliale nazionale della divisione del grande gruppo mondiale che, da Edison ai giorni nostri, produce e sviluppa sistemi luminosi. «Gli Oled», ha prose-guito, «possono essere realizzati in rulli di pellicola colorata per ave-re una luce con tinte e tonalità diverse, oppure trasparente per utilizzare i sistemi luminosi nelle tende o nelle fi nestre».

La rivoluzione proposta da Ge-neral Electric ha avuto origine dai Led (Light Emitting Diode) semiconduttori che emettono luce al passaggio della corrente elet-trica attraverso una giunzione di silicio, opportunamente trattata. Una tecnologia che ha ormai più di 40 anni, sviluppata inizialmen-te per generare una luce puntua-

le e per scopi industriali. A diffe-renza delle normali lampade, il led è privo di fi lamento interno e questa particolarità costruttiva consente una durata e un’affi da-bilità maggiori ed è un sistema alternativo alla luce ad incande-scenza, fl uorescenza, alogena e ioduri metallici che la continua ricerca tecnologica rende sempre più vantaggioso. Sistema che la messa al bando progressiva delle vecchie lampadine a fi lamento e alogene di prima generazione farà

diventare uno standard mondia-le nel giro di due anni.«General Electric investe attualmente il 50% del suo budget di ricerca nella tecnologia Led e Oled», ha sottolineato Piredda, «e vanta la più grande base installata mon-diale di sistemi Led. Abbiamo la fortuna di avere come cliente Wall Mart, il rivenditore al det-taglio numero uno del mondo che gestisce 4.300 supermercati di cui stiamo sostituendo tutti i sistemi luminosi. Un cliente importante che ci fornisce il giusto orien-tamento nello sviluppo dell’in-novazione. Applichiamo siste-mi Led per illuminare corsie, scaffali, casse e armadi frigo-riferi, piazzali di sosta dei parcheggi e le insegne lumio-se. Una scelta che la mul-t inaz i ona le della grande distribuzione ha fatto per tre motivi: ri-sparmio ener-getico, minor costo di manutenzione, qualità della luce nel tempo».

© Riproduzione riservata

Colonie per l’infanzia tra le due guerre - storia e tecnicadi Francesca FranchiniMaggioli - 2009Pagine 215 - € 38

Il volume riassume le con-dizioni storiche in cui le colo-nie per l’infanzia nascevano fra le due guerre, sofferman-dosi sull’evoluzione delle me-todologie progettuali. Nella presentazione, che precede la nota introduttiva della curatrice (docente di recu-pero e conservazione alla Facoltà di ingegneria di Pa-dova), Sergio Poretti ricorda la necessità di interventi di ripristino e di adeguamento a nuove funzioni per questi edifi ci.Il primo saggio è di Claudio Fabbri: ne delinea la nascita, come evoluzione delle strutture a ospizio, su grandi aree libere residuali,

di confi ni tra comuni, a volte coincidenti con i margini naturali dei corsi d’acqua, ma tali da risultare impulsi alla formazione delle città lineari costiere italiane e di quelle del lungomare romagnolo in particolare.

Maurizio Castel-vetro traccia l’iter di creazione delle colonie

di Cattolica, il minuscolo co-mune, che viveva di pesca e di locande e che si andava evolvendo in cittadina bal-neare, alla presenza delle famiglie di Mussolini, di Marconi, di Kandinskij. É messo in evidenza il ruo-lo per esse rivestito dalla cultura, dall’arte e dall’ar-chitettura dell’epoca, che diedero così a quella loca-lità prospettive di sviluppo, condizionandone le scelte urbanistiche. Emerge l’as-sonanza con la cultura del futurismo, la rispondenza al mondo immaginario dell’in-fanzia, al contenuto ludico, al lirismo delle sue forme, volte a coinvolgere emoti-vamente i piccoli ospiti.

Giovanna Mulazzani sot-tolinea gli intrinseci aspetti percettivi di queste archi-tetture, spesso dominati da espressioni di monumen-talità volumetrica, con fre-quente ricorso all’elemento verticale a torre. Risaltano le raffinate interpretazio-ni simboliche, ma anche le forzature dei volumi, gli esibizionismi tecnologici e strutturali; come nella Co-lonia climatico balneare di Minoletti a Formia e nella Colonia montana di Levi Montalcini a Bardonecchia.

Nella parte fi nale il lavoro si focalizza sul metodologie progettuali, tecniche co-struttive e nuovi materiali, attingendo alla manualisti-ca dell’epoca e al costruito più rappresentativo. Infi ne Stefania Galliazzo propone una schedatura di 30 casi di studio, riferiti a opere di ogni parte d’Italia e un repertorio tecnologico dei nuovi materiali edilizi.

LIBRI

Sale dello sport per Majano del Friuli

È un concorso di progettazione in due gradi per la realizzazione di un edifi cio da destinare a attività sportive e ricreative nel-la cittadina della provincia di udine.

La sua localizzazione sarà nell’area at-tualmente occupata dal campo sportivo co-munale di piazza Italia e da edifi ci adibiti a palazzo delle associazioni, piccola palestra, spogliatoi del campo di calcio; essa rappre-senterà un prospetto di completamento del lato nord della piazza e ne costituirà l’ulti-mazione, dal punto di vista architettonico e urbanistico, degli interventi di sistemazione. Dovrà essere mantenuta e salvaguardata, per quanto tecnicamente possibile, la visua-le verso il Parco Urbano del Cuel dal Fum.

L’importo previsto dal quadro economico delle opere è di euro 2.970.000. Dal primo grado (presentazione elaborati entro il 9 di-cembre- massimo 2+2 tavole in formato A0) saranno selezionate massimo 5 proposte; nel secondo sarà richiesta una progetta-zione preliminare (in sessanta giorni). La documentazione è scaricabile dal sito www.majano.info. Il concorrente dovrà effettuare visita del luogo, previo appuntamento en-tro il 20 novembre (comune di Majano tel. 0432.948455). Il vincitore riceverà 10 mila euro. Il secondo premio sarà di 4mila euro, agli altri concorrenti classifi cati saranno riconosciuti 6 mila da ripartire in quote uguali.

Cremona riqualifica piazza Stradivari

Il comune di Cremona (tel. 0372.407291) bandisce un concorso di idee, fi nalizzato alla riqualifi cazione di piazza Stradivari, per favorirne le caratteristiche di luogo di incontro, di aggregazione sociale e luogo di

spettacoli. Attenzione dovrà essere prestata all’eliminazione della struttura pensilina, costituita da un fi lare di sette pali di acciaio sabbiato e copertura traslucida; il riposizio-namento più idoneo della statua

di Stradivari del maestro Floriano Bodi-ni; la multifunzionalità e fl essibilità spazio-temporale dell’ambito, per lavoro, mercato, commercio, svago, incontro, residenza; la de-fi nizione di elementi di arredo; del sistema di illuminazione; del verde; la rimodellazio-ne delle vie Gramsci e Capitano del Popolo, quali segmenti di connessione verso Piaz-za Roma ed i giardini intitolati a Giovanni Paolo II; la parziale modifi ca dell’assetto della pavimentazione; la razionalizzazio-ne dei plateatici esistenti; la previsione di spazi di sosta per cicli e motocicili. Il costo dell’intervento non potrà essere superiore a 750 mila euro.

La documentazione potrà essere scarica-ta dal sito www.comune.cremona.it. Sono richieste 4 tavole nel formato A1 entro il 4 dicembre.Al vincitore saranno attribuiti € 10.000, ai concorrenti collocati al 2° e al 3° posto rispettivamente euro 4.000 ed euro 2.000.

Housing sociale, due gare a Milano

Polaris Investment Italia Sgr, in nome del Fondo immobiliare etico «Abitare Sociale 1», bandisce due concorsi di progettazione per interventi di edilizia residenziale sociale. Dovrà essere posta attenzione alle tipologie degli alloggi, alle relazioni che si instaurano tra i nuovi interventi e il contesto; alla conti-nuità tra l’articolazione dello spazio pubbli-co del progetto e le aree agricole circostanti. I contenuti dei rispettivi disciplinari sono stati predisposti ai fi ni dell’attuazione del progetto Housing Sociale, promosso dalla Fondazione Cariplo, nell’ambito della pro-

pria missione fi lantropica e di sostegno del territorio lombardo. La giuria che esamine-rà i progetti dei due concorsi è costituita da Fabio Carlozzo, Sergio Urbani, Francesco Bargiggia, Luciano Simonato, Franco Zin-na, Raffaele Pugliese, Maurizio Sabbadini, Rogier Noyon, Franziska Ullmann, Joan Roig, Sergio Croce. La segreteria del con-corso è svolta dallo Studio Evds, Daniela Sarracco tel. 02.83241965. Il materiale per la partecipazione può essere scaricato dal sito www.housingsocialemilano.it Il primo concorso «Il borgo sostenibile Milano, Figino, riguarda l’area di via Rasario, nel quartiere di Figino a Milano; il costo presunto di rea-lizzazione è di euro 40 milioni; è articolato in due fasi: nella prima, in forma anonima, il termine per la consegna degli elaborati (6 tavole formato A3) è il 30 novembre.

Nella seconda, i cinque selezionati do-vranno consegnare documenti attestanti il proprio fatturato; un curriculum; una bro-chure di presentazione; un approfondimen-to della proposta progettuale, presentata nella prima fase, su tre tavole in formato A0. Il vincitore riceverà 30 mila euro, a ti-tolo di anticipo del compenso per l’incarico relativo alla progettazione architettonica defi nitiva. Al secondo classifi cato saranno riconosciuti 15 mila euro; al terzo, quarto e quinto classifi cato 10 mila euro ciascuno. Il secondo concorso articolato in una unica fase, «una comunità per crescere Milano, via Cenni», è un intervento su un’area, i cui accessi sono su via Domokos, la Ca-serma Santa Barbara, il Campo di Marte, l’Unione Sportiva La Triestina e via Gabet-ti. Il costo presunto di realizzazione è di 15 milioni. I partecipanti devono presentare due tavole formato A0 entro il 9 dicembre. I premi sono di 20 mila euro (anticipo sul compenso dell’incarico per la redazione di un progetto architettonico defi nitivo), 10 mila euro, 8 mila euro.

CONCORSI

lii e -a -e

tenzione, qualità

di ca voi macorsda rallacittàitalilungin pa

Mvetrocreaz

di Cattolic

Il nuovo dispositivo

di illuminazione flessibile,

che si incolla dovunque

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 25: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

33Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 2EDILIZIA E APPALTI

Il mondo delle energie rinnovabili è la nuova opportunità per il mercato. Domotecnica + 20%

Green economy, svolta per l’ediliziaSi lavora al network per le imprese, ma il problema è il credito

DI CRISTINA CIUSA

La green economy galoppa in positivo; questo è quan-to emerso dal trend di cre-scita dal 2007 all’inizio di

quest’anno, che fa ben sperare a un continuo plus sul mercato dell’edilizia. Sull’impiantistica, ad esempio, i comuni virtuosi, se-condo un’indagine di Legambien-te di quest’anno, sono 5580 per il solare contro i 2803 del 2008 , 604 per la biomassa e 73 per la geotermia. Per il fotovoltai-co, ai primi posti la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto, si prevede a fine anno una quo-ta di 900 MW installati con un incremento a 2200 MW nel 2011; per le biomasse si conferma la Lombardia e l’Emilia Romagna oltre a Piemonte e Puglia (dati Aper) con oltre 500 impianti re-gistrati nel 2008; per le caldaie a condensazione si è sviluppato un trend del 20% del mercato, in crescita anche le pompe di calore, che con la direttiva europea Res sono state inserite nel pannel delle rinnovabili. A confermarlo il convegno di Domotecnica, la più grande rete italiana degli

specialisti del risparmio ener-getico, che conta 1100 imprese affiliate e circa 70 fra partner industriali ed aziende esterne alla rete, 12 studi di progetta-zione affiliati Pronet e non, un centinaio di architetti, ed una sister company Bold dedicata ad affiancare gli affiliati in campo marketing e comunicazione. Una realtà che vedrà «una crescita del 20% per il 2010», ha dichiarato ad Italia Oggi Roberto Vidori, direttore generale e fondatore di Domotecnica. Un’idea, quella di creare una rete d’impresa nel settore, presa in prestito dalla Francia, che ha generato un si-stema per l’efficienza energetica, il quale offre all’utente finale un servizio chiavi in mano su misu-ra per la scelta e l’utilizzo delle soluzioni impiantistiche innova-tive al fine di garantire il miglior comfort e risparmio energetico, oltre a una manutenzione pro-grammata, assistenza, copertu-re assicurative, consulenza sul-le agevolazioni fiscali regionali, comunali e per il finanziamento dell’impianto stesso. «La green economy richiede complessità di conoscenze e competenze:

per cavalcare questo mercato complesso quindi ci vuole un si-stema complesso; per questo da sedici anni abbiamo impostato la filosofia sulla centralità di installatori termoidraulici qua-lificati, insieme a progettisti», ha commentato Vidori. «Gli econo-misti sono concordi nel dire che il mercato della green economy possa rappresentare uno degli elementi di propulsione per la ripresa, il mercato del futuro», ha spiegato Maurizio Marinoni direttore franchising di Domo-tecnica, «generando milioni di posti di lavoro in Europa, inve-stimenti sullo sviluppo tecnologi-co, con incentivi sulle tecnologie alimentate da fonti rinnovabili». Sulle opere a detrazione del 55% il bonus verde ha raggiunto 3,4 miliardi di euro nel 2008 contro l’1,5 dell’anno precedente. Non è un caso, continua Marinoni «che a luglio di quest’anno nel decreto sulla certificazione ener-getica, per la prima volta viene illustrato il concetto di prestazio-ne» o meglio ancora di «garanzia della prestazione», a sottolineare la necessità di interlocutori che abbiano una conoscenza and

un know how oltre che tecnico, commerciale e gestionale; sup-porti resi possibili dalla rete attraverso DomoChannel, un pacchetto di servizi realizzati ad hoc dal partner WhyDotCom per gli affiliati. Fra cui un prodotto (convenzione siglata con Monte dei Paschi di Siena) che consente alle aziende del Network termoi-draulico di effettuare acquisti on line su una piattaforma tecnolo-

gica a loro dedicata, semplifican-do e garantendo sicurezza alla gestione del credito tra fornito-ri e installatori. «I dati di oggi dicono che il 74% delle aziende artigiane sono preoccupate dello sviluppo del loro business ma il dato più preoccupante è che 3 aziende su 4 sono preoccupate di avere la finanza per continuare», ha commentato Marinoni.

© Riproduzione riservata

MURO PERIMETRALE: NON SI PUÒ APRIRELa Cassazione ha ribadito con forza (sent. n. 3035/’09, inedita) un consolidato principio di diritto. «In tema», ha detto, «di condomi-nio negli edifici, l’apertura di un varco nel muro perimetrale per esigenze del singolo condòmino è consentita, quale uso più intenso del bene comune, con eccezione del caso in cui tale varco metta in comunicazione l’appartamento del condòmino con altra unità im-mobiliare attigua, pur di proprietà del medesimo, ricompresa in un diverso edificio condominiale, poichè in questo caso il collegamento tra unità abitative determina la creazione di una servitù a carico di fondazioni e struttura del fabbricato». In quest’ultima ipotesi, peraltro, affinchè, ha aggiunto la Suprema Corte, il comportamento illecito del condòmino determini un danno risarcibile, occorre la prova di un concreto pregiudizio economico, la cui verificazione, in assenza di un’effettiva dimostrazione, può ritenersi solo possibile o probabile.

a cura dell’Ufficio legale della Confedilizia

GIURISPRUDENZA CASA

Milano: seminarioper progettare l’acqua

Il Consorzio Acqua-Nuova promuo-ve domani dalle 17.30 nella sede della Fondazione dell’Ordine degli architetti di Milano, in via Solferino 19, un semi-nario sulle soluzioni complete per pro-gettare l’acqua: da bere, da mangiare, da ‘installare’; dall’osmosi inversa agli addolcitori, dagli anticalcare ai genera-tori di acqua gassata e fredda.

Si parla di qualità delle acque do-mestiche destinate al consumo umano-aspetti tecnici e normativi; soluzioni ecologiche di impianti per l’affi namen-to dell’acqua.

Convegnosul project management

Il project management è un com-plesso di metodologie per controllare la realizzazione di un progetto rispet-tando tempi, budget e qualità richieste dai committenti. Animp/IpmaAcademy (Italian project management Academy, Milano tel.02.67100740) vuole esplora-re le tematiche dell’innovazione e della creatività nel convegno, «Project mana-gement per innovare», che si svolgerà domani presso il Politecnico di Milano (via Ampère,2). Il programma è sul sito www.ipma.it.

Libro e concertoper i 50 Anni dell’Inarch

All’In/Arch, fondato da Bruno Zevi nel 1959, si incontrano le forze che producono l’architettura: industriali, banchieri, costruttori, ingegneri e ar-chitetti, critici d’arte e amatori di ar-chitettura.

Il 26 ottobre a Roma, presso l’Audi-torium-Parco della Musica, l’In/Arch

festeggia il suo Cinquantenario, pre-sentando il libro «50 In/Arch, 50 anni di cultura architettonica» e partecipando al concerto dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia. Il libro cataloga oltre 5 mila iniziative promosse dall’In/Arch, proponendo anche scambi epistolari tra Zevi e personaggi illustri.

Aperitivi negli studidi architettura di Perugia

Approdano a Perugia dal 26 al 30 otto-bre, dopo le edizioni di Firenze e Milano, gli ArchitectsParty: circuito di aperitivi su invito negli studi di architettura, or-ganizzato Towant Contemporaryevents (www.towant.it) e Re.publique comuni-cazione d’architettura.

Itineraridi architettura milanese

Tornano i 7 itinerari di architettura contemporanea, L’architettura moderna come descrizione della città - a cura della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, concepiti su cinque aree te-matiche: Figure ritratti dal professioni-smo milanese, Tecniche tecnologia del progetto, Tipi forma, fi gura e funzione dell’architettura, Temi percorsi temati-ci attraverso la città, Ambiti la città per parti. Coordinatore scientifi co è Mauri-zio Carones. Il 24 ottobre, partire dalle 9.30 di mattina, in via Solferino 19 si formeranno i primi gruppi. É obbligato-ria l’iscrizione sul sito www.fondazione.ordinearchitetti.mi.it

Il parere degli architettisull’Expo a Milano

L’Ordine degli architetti di Milano de-dica una nuova serata, Expo dopo Expo. Un orto per tutti, domani alle 21.15, in

via Solferino 17) di approfondimento sui progetti per Expo Milano 2015, invitan-done i protagonisti: Lucio Stanca, Stefano Boeri, Claudio De Albertis, Ivan Dragoni, Carlo Maria Masseroli ed Emilio Battisti, coordinati da Franco Raggi. Gli argomen-ti da dibattere sono: le ipotesi di riutilizzo e di sviluppo dell’area, a Expo conclusa e la loro integrazione con il Pgt; i progetti paralleli (riutilizzo delle cascine e piano per le vie d’acqua); le architetture oggetto di concorso; pratiche agricole.

Milano: si parla di futuro sostenibile

Si può progettare il futuro delle no-stre città, coniugando le esigenze di sviluppo sostenibile con la qualità e i valori del Made in Italy? come cambia, quindi, il rapporto tra committente e architetto? Cosa è e cosa sarà lo stile sostenibile? Se ne parla oggi e domani, alle 18, nell’ambito del ciclo di confe-renze, «Sic, sostenibilità, l’innovazione più creativa. Idee e pratiche esemplari per costruire il futuro» (www.atelierita-liano.it - www.offi cinacontemporanea.org). Presso la sede di Atelieritaliano, in Ripa di Porta Ticinese, 73, interven-gono Francesco Morace, Philippe Dave-rio, Luca Molinari, Raffaele Pugliese, Angelo Micheli, Cesare Feiffer.

Parola d’architetto,gruppo di lettura a Torino

Urban Center Metropolitano e Fonda-zione ordine architetti di Torino presen-tano il nuovo gruppo di lettura sull’ar-chitettura del lunedì, presso il Circolo dei Lettori, a Palazzo Graneri della Roccia, via Bogino, 9, alle ore 21.15, fi no al 14 dicembre. Si tratta di un confronto con scritti d’architettura, composti lungo un paio di millenni, dall’antichità ai giorni

nostri, da Vitruvio a Rem Koolhaas. L’ac-compagnatore delle letture sarà Sergio Pace. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al n. 011.4326827, (www.circololettori.it - www.urbancenter.to.it - ww.to.archiworld.it).

Foggia: giornatadi studio sul restauro

L’Ordine degli architetti di Foggia or-ganizza la giornata di studio «Nuovo-An-tico-Moderno, ricerche maturate presso la Scuola di specializzazione in restauro dei beni architettonici e del paesaggio di Roma, a confronto con recenti esperien-ze internazionali». Con essa si desidera promuovere nella città un dibattito, in vista del varo del nuovo Piano urbanisti-co generale (Pug) e del relativo Piano di recupero. L’appuntamento è il 23 ottobre dalle 9.30 presso l’Auditorium «L. Scilli-tani» - Liceo Classico Statale «V. Lanza», in piazza Italia, 3.

Ferrara: iniziativenew landscapes

Agaf, Associazione giovani architetti Ferrara (www.agaf.fe.it), che aderisce al Coordinamento nazionale GiArch, nell’ambito del Salone Habitat alla Fiera di Ferrara (24, 25, 31 ottobre e 1 novem-bre), sul tema del costruire sostenibile, propone una nuova tappa dell’evento itinerante New Landscapes, che si arti-colerà in 4 sezioni: una rassegna di venti progetti signifi cativi; un convegno, «Nuo-vi scenari del costruire, zona clima e lo standard Passivhaus», relatori Denis Za-ghi, Stefan Hitthaler, Andrea Boz, Fran-cesca Nardi, Gabriele Borghetti, Michele De Beni; un concorso, «Architetture per Ferrara- da Ferrara», rivolto a giovani

APPUNTAMENTI

Continua a pagina 34

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 26: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

34 Mercoledì 21 Ottobre 2009 EDILIZIA E APPALTI

progettisti; consulenze gratuite, «Architetti al vostro servizio» sulle tematiche dell’abitare. Inaugurazione il 24 ottobre alle 11.

Progetti emiliano romagnoli a Bologna La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, a cura di

Bruno Di Bernardo e Claudio Bacilieri, raccoglie le opere di dieci architetti emiliano-romagnoli che, dalla metà del secolo XVI fi no a oggi, hanno lasciato segni di genialità e passione civile, architetti, ingegneri, costruttori e cartografi che, poco conosciuti in patria, sono celebrati nei Paesi in cui hanno operato (www.emilianoroma-gnolinelmondo.it). La mostra (catalogo edito da Hemingway Sas), costituita da 46 pannelli, resterà aperta fi no al 24 ottobre.

Foto di opere di siza in mostra a bergamoL’Atelier Bruno Vaerini (via De Amicis, 4 -tel. 035.2652843)

presenta una mostra (fi no al 9 novembre) dedicata ad Alvaro Siza, 36 fotografi e che focalizzano l’attenzione su due opere particolari: il Museo Iberè Camargo di Porto Alegre, in Brasile e il Museo di Arte Contemporanea della Fondazione Serravales, a Porto in Portogallo. Le fotografi e sono state scattate da Marco Introini.

Parma: fermare la demolizione dell’IncisaAurelio Cortesi, progettista dell’edifi cio per uffi ci Incisa, a

Parma, in via Conforti 21, chiede ai cultori dell’architettura di fi rmare una petizione, affi nchè la sua opera, di cui se ne prevede la demolizione, per un’iniziativa di carattere specu-lativo, venga preservata. www.petitiononline.com/mod_perl/signed.cgi?cortesi&51

APPUNTAMENTI (SEGUE DA PAG. 33)

Questo Comune indice gara, medianteprocedura aperta con aggiudicazione afavore dell’offerta economicamente piùvantaggiosa per l’affidamento del serviziodi tesoreria. Durata servizio: mesi 60.Importo complessivo appalto: gratuito.Termine ricezione offerte: 23.11.2009 ore12.00. Documentazione integraledisponibile su www.comune.prata.pn.it

IL RESPONSABILESETTORE FINANZIARIO

(Dott. Salvatore Sorbello)

AVVISO DI GARACIG [03771333FE]

Via Roma, 33 – 33080 Prata di PordenoneTel. 0434.425112 - Fax 0434.610457

COMUNE DI PRATADI PORDENONE

Questo Comune indice gara, medianteprocedura aperta con aggiudicazione a favoredell’offerta economicamente più vantaggiosaper l’affidamento dei servizi di raccolta etrasporto rifiuti solidi urbani, spazzamentostradale e manutenzione verde pubblico.Durata servizio anni 5. Importo stimato appalto:€ 10.500.000,00 + Iva. Termine ricezioneo f fe r t e : 23 .11 .2009 o re 12 .00 .Documentazione integrale disponibile suwww.comune.roccadipapa.rm.it

Il Responsabile del Settore Ambientee Responsabile del ProcedimentoDott.ssa Elisabetta Santangeli

AVVISO DI GARA – CIG [03800803EF]

Corso Costituente n. 2600040 Rocca di Papa (RM)

Tel 06.9428611 - Fax 06.9499164

COMUNE DI ROCCADI PAPA

Si rende noto che questo Comune intendeaffidare in concessione la realizzazionedell'impianto di distribuzione del gas naturalenel territorio comunale, previa progettazionedefinitiva, esecutiva e gestione dell'impianto.Importo complessivo dell'investimento €5.052.253,81 Categ. OG6 - Class. V.Informazioni e documenti di gara sonovisionabili e/o acquisibili presso l'U.T.C. tel/fax0922.818039 e su l s i to in te rne t :www.comune.siculiana.ag.it. Termine dip resen taz ione de l l a domanda d ipartecipazione entro le ore 13.00 del giorno02/02/2010.

IL R.U.P.(Geom. G. Pinzarrone)

COMUNE DISICULIANA (AG)

AVVISO DI GARA CIG 03683460BC

����������� ������ ���� ����� ���� ���� ������������ ����� ������������������� ����� ��� ��������������������� ��� ��������� ��� ���� �� ������������������� !��"�##�� ��$%�&#�'&&(�)����������������������&*�$&�'&&(���+����,-+!��������������� � ����./$*&!�- 0!��1!�2����3��,����� ������ ����"�4#*��� ������� 55�����6�$�''*�%'/�&(�7!3��

!�� �������� �� ��8��� �� �������������� �������

����������������� �����

����������������� !"!���#����$$#�%&�'

����!(( )���!!����&*�!(( )���!+(

�������

��� ������������

Sul foglio inserzioni della Gazzetta Uffi ciale n. 123 del 19.10.2009 è pubblicato il bando di gara relativo alla sotto indicata procedura ristretta, ai sensi degli artt. 55 comma 6 del D. Lgs. 163/06 da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi degli artt. 81 e 83 del D.Lgs. 163/2006.Oggetto: DGACQ 18-09 Servizi per l’espletamento delle attività fi nalizzate alle verifi che tecniche dei livelli di sicurezza sismica - O.P.C.M. 3274/2003 e O.P.C.M. 3362/2004 e s.m.i. - Regione Umbria.Importo a base di appalto: € 1.125.320,38 al netto di I.V.A. ed oneri per la sicurezza pari ad € 23.000,00.Durata dell’Appalto: 350 giorni solari, naturali e consecutivi dalla data di sottoscrizione del contratto.Responsabile del Procedimento: Geom. Roberto MaestriIl bando di cui sopra è visionabile anche sul sito internet: http://www.stradeanas.itTermine per presentare le domande di partecipazione alla suddetta procedura ristretta: ore

12,00 del 02 dicembre 2009.

Roma, 21.10.2009IL RESPONSABILE DELL’UNITÀ ACQUISTI

Dott. Mauro FRATTINI

ANAS S.p.A.

DIREZIONE GENERALE

VIA MONZAMBANO, 10 - 00185 ROMA

Tel. 06/490326 - Fax 06/4454956 - 06/4456224 • sito internet www.stradeanas.it

AVVISO DI GARA

CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE SOC. COOP. A.R.L. – IN L.C.A. CON ESERCIZIO PROVVISORIO

SEDE LEGALE - VARESE VIALE LUIGI BORRI N. 392 – 21100 VARESE -

Il Consorzio Agrario Provinciale di Varese in l.c.a. con esercizio provvisorio, ha deciso di porre in vendita: - 1) Appartamento sito in Lonate Pozzolo – Via A. Repossi n. 9 e precisamente censito al N.C.E.U.

sezione LO foglio 14 - particella n. 10134 - sub. 6 di mq. 155 circa; - 2) Negozio -magazzino- deposito siti in Lonate Pozzolo –Via A. Repossi n. 9 e precisamente

censiti al - N.C.E.U. sezione LO foglio 14 – particella 10134 – sub. 5 , per un totale di mq. 1230 circa; - 3) Negozio – magazzino – deposito- tettoia, siti i Sesto Calende – Via Matteotti n. 26 e precisamente

censito al N.C.E.U. sezione SE- foglio 16 – particella n. 4128 sub. 6 per un totale di mq- 387 circa; - 4) Appartamento in Sesto Calende Via Matteotti n. 26 e precisamente censito al N.C.E.U. sezione

SE- foglio 16- particella 4128 – sub. 7, per un totale di mq. 135 circa, primo piano;- 5) Appartamento in Sesto Calende Via Matteotti n. 26 e precisamente censito al N.C.E.U. sezione

SE foglio 16 –particella 4128 –sub. 3- per un totale di mq. 51 circa , secondo piano; - 6) Appartamento sito in Saronno Via Valletta e precisamente censito al N.C.E.U. sezione SA foglio

2-particella 164 –sub. 7 sub. 8 piano interrato – terra e primo., per un totale di mq. 171 circa; - 7) Appartamento sito in Gallarate Via Ambrosoli n. 14 e precisamente censito al N.C.E.U. sezione

GA –foglio 9 –particella 2911- sub.2- per un totale di mq. 45 circa, più ingresso e parte comune, piano terra;

- 8) Appartamento in Gallarate Via Ambrosoli n. 14 e precisamente censito al N.C.E.U. sezione GA –foglio9 – particella 2911- sub. 4, per un totale di mq. 45 circa, più ingresso e parte comune, piano primo;

- 9) Lotto di Terreno identificato al N.C.E.U. foglio 9 particella 1142-1450 – Via delle Vigne in Comune di Varese, di mq. 2100 circa;

- 10) Lotto di Terreno identificato al N.C.E.U. foglio 7 particella 1600 sub. 502 - Viale Luigi Borri n. 392 in Comune di Varese, di mq. 2500 circa.

Per ogni notizia in merito ai beni posti in vendita ed alle modalità della vendita stessa è a disposizione degli interessati l’Ufficio Tecnico del Consorzio Agrario P.le di Varese Viale Luigi Borri n. 392 – VARESE - telefono 0332 274724 – 0332 274713 – fax 0332 274790. Eventuali offerte dovranno pervenire in buste separate per ogni immobile al Consorzio Agrario P. le di Varese – Viale Luigi Borri n. 392 – 21100 VARESE, a mezzo raccomandata postale e/o a mano entro il 15° giorno dalla pubblicazione del presente annuncio, con sopra indicato:

1) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA A. REPOSSI N. 9 – COMUNE DI LONATE POZZOLO - (VA)”.2) “OFFERTA ACQUISTO NEGOZIO- MAGAZZINO-DEPOSITO- DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA A. REPOSSI N. 9 – COMUNE DI LONATE POZZOLO (VA)”.3) “OFFERTA ACQUISTO NEGOZIO- MAGAZZINO -DEPOSITO –TETTOIA, DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA MATTEOTTI N. 26 –COMUNE DI SESTO CALENDE - (VA)”4) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO PRIMO PIANO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA MATTEOTTI N. 26 – COMUNE DI SESTO CALENDE (VA)” 5) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO SECONDO PIANO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA MATTEOTTI N. 26 – COMUNE DI SESTO CALENDE (VA)”.6) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE , VIA VALLETTA - COMUNE DI SARONNO – (VA)” 7) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE , PIANO TERRA – VIA AMBROSOLI N. 14 – COMUNE DI GALLARATE (VA)”8) “OFFERTA ACQUISTO APPARTAMENTO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE , PIANO PRIMO – VIA AMBROSOLI N. 14 – COMUNE DI GALLARATE (VA)” 9) “OFFERTA ACQUISTO LOTTO DI TERRENO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIA DELLE VIGNE – COMUNE DI VARESE (VA)” 10 ) “OFFERTA ACQUISTO LOTTO DI TERRENO DEL CONSORZIO AGRARIO PROVINCIALE DI VARESE VIALE LUIGI BORRI N. 392 – COMUNE DI VARESE (VA)”

Varese, 19.10.2009 Il Commissario Ad Acta Rag. Giulio Basile

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

AVVISO

Procedura aperta per l’affi damento

del Servizio di Trasporto Pubblico Locale

nel Bacino Provinciale di Alessandria

(bando pubblicato su GUUE n. S107 del 06/06/2009)

RIAPERTURA TERMINI PROCEDURA DI GARA

A seguito di ricevimento dei chiarimenti forniti della Regione

Piemonte in merito all’applicazione della D.G.R. n. 17-12079

del 07/09/2009 avente ad oggetto: “Linee guida per l’attua-

zione del programma di sostituzione degli autobus non

ecologicamente compatibili impiegati nel trasporto pubblico

di competenza della Regione Piemonte”, la Direzione Edilizia-

Trasporti ha adottato una nota di precisazioni in merito;

contestualmente, ha apportato rettifi che di carattere non

sostanziale agli Annessi 3 e 5 del Capitolato d’oneri. Conse-

guentemente, con determinazione Direzione Appalti e Con-

tratti n. 176 del 19/10/2009, è stata revocata la sospensione

della gara e sono stati riaperti i termini della procedura. Il

nuovo termine ultimo di presentazione offerte è pertanto

stabilito al giorno 12 Novembre 2009, ore 12,00. L’apertura

delle offerte avrà luogo il giorno 18 Novembre 2009 alle ore

10,00 presso la sede della Provincia di Alessandria. Il termi-

ne ultimo per l’eventuale richiesta di chiarimenti, in merito

alle sole precisazioni/rettifi che, è fi ssato al giorno 26 Ottobre

2009. La nota regionale di chiarimenti, le precisazioni della

Direzione Edilizia-Trasporti e le rettifi che agli Annessi al Ca-

pitolato sono reperibili sul sito www.provincia.alessandria.it.

Alessandria, li 19/10/2009

IL DIRIGENTE DIREZIONE APPALTI E CONTRATTI

Dott. Andrea CAVALLERO

COMUNE DI MUGNANODI NAPOLI

PROVINCIA DI NAPOLIAVVISO ESITO DI GARA

Ai sensi dell’art. 66 del D.P.R. 163/2006.CUP – F52I09000010005

CIG – 0347847C69CPV – 44613800-8 - N° GARA - 425361

Gara per l’appalto della “Fornitura di attrezzature per la raccolta differenziata dei rifi uti urbani ed assimilati” con importo a base d’asta di € 432.420,00 oltre IVA. Vista la determina n. 870 del 15.10.2009 di aggiudi-cazione defi nitiva: rende noto che, alla gara, hanno partecipato n. 3 ditte, ed è stata esclusa una ditta. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta ECO SERVICE S.a.s. di Katia Macchia & C., S.S. Ausonia 630 km. 29.300, Minturno (Lt) per il prezzo complessivo di € 337.780,56 oltre IVA, tenuto conto del ribasso offerto del 21,886% .

Il Dirigente del 4° Settore – Uffi cio AmbienteIng. Giuseppe Savanelli

COMUNE DI MUGNANODI NAPOLI

PROVINCIA DI NAPOLIAVVISO ESITO DI GARA

Ai sensi dell’art. 66 del D.P.R. 163/2006.CUP F59E09000000004 – CIG 02853061F5

– CPV 90511000-2 N° GARA 370597. Gara per il servizio di “Servizio di Igiene Urbana” dell’importo dei lavori a base d’asta di € 18.407.195,00 esclusa IVA.Vista la propria deter-minazione n. 866 del 12/10/2009, di aggiudicazio-ne defi nitiva: rende noto che alla gara hanno partecipato n. 2 ditte, ed è stata esclusa una ditta. L’appalto è stato aggiudicato alla ditta SAGI SER-VICE s.r.l. con sede in Torre del Greco (Na) al Viale Campania n° 19/bis per il prezzo netto di € 17.993.033,11 oltre IVA, avendo offerto un ribas-so del 2,250% sull’importo a base di gara.

Il Dirigente del 4° SettoreIng. Giuseppe Savanelli

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 27: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

35Mercoledì 21 Ottobre 2009

IN

DICOLA

con ItaliaOggi

ED

ccccccccccccooooooooooonnnnnnnn IIIIIIIIItttttallliaO

IL NUOVO

CODICEDirittoO

con ItaliaOggi

TRTT IBUTARIO

& Fisco

Lo schema di decreto legislativo sugli strumenti di pagamento esaminato dall’esecutivo

Moneta elettronica a tutto campoIncentivi alle carte per i micro pagamenti con tetto a 30 euro

PAGINA A CURADI CRISTINA BARTELLI

I pagamenti con il telefonino più vicini. Arriva una vera e propria rivoluzione per i pagamenti con il denaro vir-

tuale. La data di valuta per gli assegni circolari e bancari e per le operazioni di bonifico non potrà, a regime, superare da uno a tre giorni alla data del versamento. Mentre dopo un periodo transito-rio, la data di disponibilità econo-mica per il beneficiario non potrà superare i quattro giorni lavora-tivi. Le condizioni di sicurezza e protezione per password e per i sistemi di pagamento saranno a carico degli istituti di pagamento, un nuova realtà che vede in cam-po qualunque tipo di operatore e società purché rispettino i paletti fissati dal dlgs che il preconsiglio dei ministri ha esaminato e che dà attuazione alla direttiva 65/09 con le nuove regole dei sistemi di pagamenti la cui attuazione era prevista nella legge comunitaria 2008. Con le nuove disposizioni, per la cui entrata in vigore si do-vrà attendere la pubblicazione in G.U., sarà possibile, esemplifican-do, poter utilizzare le ricariche del cellulare non solo per telefo-nare o mandare sms, ma pagare inviando l’ordine di pagamento al venditore abilitato. Con le nuove disposizione, comunque aumen-terànno l’offerta di carte e servizi di moneta elettronica visto che a

erogarli potranno essere gli isti-tuti di pagamento, società che in base a dei requisiti vedranno ri-conosciuto da Banca di Italia la possibilità di operare.

Spese applicabili. Per i nuovi strumenti di pagamento, il pre-statore di servizi non può adde-bitare all’utilizzatore, cioè il con-sumatore, le spese sostenute per l’adozione di misure correttive e preventive. Inoltre è riconosciuta la possibilità di applicare sconti per l’utilizzo di strumenti di pa-gamenti alternativi a contante e a strumenti cartacei, ma è fatto

divieto di applicare delle spese aggiuntive in funzione dell’utiliz-zo di un determinato strumento di pagamento.

Micro pagamenti. Obblighi semplificati per incentivare lo strumento dei pagamenti prepa-gati di importo non superiore a 30 euro o con un limite complessivo di spesa di 150 euro.

Obblighi e responsabilità a carico del prestatore dei servizi. Il prestatore dei servizi di pagamento dovrà accollarsi tutte le problematiche relative alla sicurezza dei sistemi. Dalla

tutela delle password all’appron-tare i meccanismi per il blocco in caso di furto o smarrimento. In caso di sospetto di frode, invece, il prestatore di servizi di pagamen-to può sospendere l’operazione di rimborso. Il rimborso può essere richiesto dall’utente non oltre i 13 mesi dall’addebito dell’operazione su cui esistono dubbi.

Obblighi e responsabilità a carico dell’utente. Se l’utente ha un comportamento confor-me agli obblighi di condotta diligente nessuna perdita sarà imputabile a lui, concorrerà, in-vece, alle perdite fi no a 150 euro nel caso di condotta negligente, tutte le perdite gli saranno im-putate in caso di frode.

Data di valuta e disponibi-lità di fondi. La norma preve-de che la data valuta, applicata al pagatore, non possa precede-re quella dell’addebito del con-to nonché la data applicata al benefi ciario non possa essere successiva a quella dell’accre-dito del suo conto che deve aver luogo immediatamente dopo l’accredito dei fondi al presta-tore di servizi di pagamento del benefi ciario medesimo.

Credito al consumo, il campo di applicazione delle sanzioni sarà allar-gato. Nel testo a cui stan-no lavorando tecnici del ministero dell’economia e di Banca di Italia per dare attuazione in Italia alla direttiva europea sul credito al consumo sarà prevista un’applicazione allargata del regime delle sanzioni fi nora applicate agli aspetti legati all’infor-mativa delle condizioni di erogazione del credito. Il documento che sarà dispo-nibile per la consultazio-ne pubblica per dicembre è idealmente suddiviso in quattro parti. Troveranno regolamentazione infatti le disposizione europea in tema di trasparenza per una maggiore prote-zione del consumatore, ci sarà poi tutta una sezione dedicata alle modifiche del Testo unico bancario sulla vigilanza operata da parte di Bankitalia e poi oltre le sanzioni sarà re-golamentata la professio-ne di mediatore e agente creditizio.

Sulle ratepiù sanzioni

Il testo dello sche-ma di dlgs e la relazione sul sito www.italiaoggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 28: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

36 Mercoledì 21 Ottobre 2009 D I R I T T O E F I S C O

Pronto per il consiglio dei ministri lo schema di decreto che attua la direttiva 2007/36/Ce

Una miniriforma per le quotateL’obiettivo è il rafforzamento dei diritti degli azionisti

DI ANDREA FRADEANI

Rafforzare i diritti degli azionisti delle società quotate: è questa, in estrema sintesi, la ra-

tio dello schema di decreto le-gislativo, ieri all’esame del pre-consiglio dei ministri, deputato all’attuazione della direttiva 2007/36/Ce (il cui termine di attuazione è scaduto il 3 ago-sto scorso).

La novella investe sia il Titolo V del Libro V del Codice Civile che il Testo unico della Finan-za. Si tratta, senza peccare di sensazionalismo, di una vera e propria «miniriforma» in tema di funzionamento dell’assem-blea delle società per azioni che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio. Le principali novità contenute nella bozza di decreto legislativo posso essere raccolte in tre macro-aree.

In primo luogo la convoca-zione e l’informativa preas-sembleare. Viene modificato l’art. 2367 c.c. riducendo, da un decimo ad un ventesimo, il capitale sociale necessario per convocare l’assemblea delle

quotate su richiesta dei soci. Modifi che anche ai termini di convocazione: la normativa, che ora acquisisce rango primario, riconferma l’intervallo tempo-rale minimo di 30 gg. fra la data di pubblicazione dell’avviso e quella dell’assemblea, anche nel caso di cui all’art. 2367 c.c., ad eccezione delle ipotesi ex art. 104, comma secondo, del Tuf (15 gg.), ex artt. 2446, 2447 e 2487 (21 gg.) nonché in caso elezione degli organi di amministrazione e controllo (40 gg.); termine bre-ve (10 gg.) per le convocazioni successive alla prima, purché l’elenco delle materie non venga modifi cato.

La società dovrà pubblicare l’avviso di convocazione – conte-nente pure una relazione degli amministratori sulle materie da trattare – sul proprio sito Internet oltre a rispettare, ov-viamente, gli altri adempimenti pubblicitari previsti dal regola-mento Consob. I documenti che saranno sottoposti all’attenzio-ne dell’assemblea, fra cui pure il progetto di bilancio, dovran-no essere poi resi disponibili sul sito Internet della società

almeno 21 gg. prima della data fi ssata per il suo svolgimento.

Esercizio del votoVeniamo quindi alla legit-

timazione all’intervento e all’esercizio del voto. Una delle maggiori novità della direttiva comunitaria consiste nell’aver riconosciuto la legittimazione a partecipare all’assemblea a chi risulti titolare delle azioni ad una data predeterminata e precedente l’assemblea (la co-siddetta «record date»), a pre-scindere dalle successive vicen-de traslative dei titoli azionari. La bozza di decreto legislativo,

con riferimento alle società le cui azioni sono ammesse alla gestione accentrata, fi ssa tale momento al termine della gior-nata contabile del quinto giorno di mercato aperto precedente la data fi ssata per l’assemblea in prima o unica convocazione.

Maggioranze, diritto di porre quesiti, deleghe e voto a distanza

È prevista quindi, attraver-so una modifi ca dell’art. 2369 c.c., la possibilità, attraverso specifi ca previsione nello sta-tuto delle società che fanno ricorso al mercato del capitale

di rischio, che l’assemblea sia tenuta in unica convocazione con applicazione, in caso di ordinaria, delle maggioranze previste per la seconda convo-cazione e, in ipotesi di straor-dinaria, quelle previste per le convocazioni successive alla seconda. I soci potranno porre, inoltre, domande prima dell’as-semblea a cui dovrà essere data risposta al più tardi durante lo svolgimento della stessa (salvo le informazioni richieste non risultino già disponibili fra le Faq da attivare in apposita se-zione del sito web della socie-tà). Novità importanti, infi ne, anche in tema di conferimento di deleghe di voto: la novella rivisita la disciplina della solle-citazione e, dato il venir meno dei limiti quantitativi al loro conferimento, abroga le dispo-sizioni sulla raccolta di deleghe da parte delle associazioni di azionisti.

SIstema DI InFormazIone InteGrato

€ €€ €

@

Lo schema di decretosul sito www.italia-oggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 29: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

37Mercoledì 21 Ottobre 2009MercoledGIUSTIZIA E SOCIETÀ

Cassazione: la frustrazione giustii ca qualche schiaffo

Divorzio esimenteNon è reato prendersela con i fi gli

DI DEBORA ALBERICI

Non è reato riversare sui fi gli le frustrazioni per la fi ne del matrimonio. Infatti non risponde di

maltrattamenti in famiglia la madre che, dopo il divorzio, di-venta spesso aggressiva.

Al più, ha spiegato la Cassa-zione con la sentenza n. 40385 del 16 ottobre 2009, per qualche schiaffo e parola di troppo la don-na rischia una condanna minore per ingiuria o per lesioni.

Dopo la fi ne del matrimonio si era sentita frustrata. E più si fa-ceva aggressiva con i fi gli più que-sti l’avevano rifi utata tanto che erano andati a vivere con il padre. Ma dopo le continue litigate, fi -nite in qualche schiaffo e parola di troppo (ha ricostruito l’accusa), l’ex aveva deciso di denunciarla alla procura della repubblica per maltrattamenti in famiglia. Alla conclusione delle indagini la ma-dre era stata rinviata a giudizio per maltrattamenti in famiglia. Secondo l’accusa lei avrebbe im-pedito ai ragazzi di «frequentare il padre» sottoponendoli di fatto a «continue vessazioni».

Ma il Gup di Caltanissetta aveva archiviato tutte le accuse. Secondo il giudice le dichiarazio-ni dei fi gli non erano suffi cienti a provare la continuità di tali vessazioni che sono il presuppo-sto cardine del reato di maltrat-tamenti.

In sostanza il magistrato sici-liano ha motivato la assoluzione della donna sostenendo «la man-canza della continuità tempora-le e della abitualità dei presunti maltrattamenti. Infatti i fatti ri-feriti dai ragazzi scrive il giudice, «non si pongono come la sicura risultante di un’abituale condotta di prevaricazione e sopraffazione della madre… ma ben possono essere interpretati come singoli episodi collegati alla contingente

situazione di frustrazione vissuta dalla donna che, oltre al fallimento del proprio ma-trimonio, si vedeva rifi utata dai propri fi gli».

Contro questa decisione la procura siciliana ha fatto ri-corso in Cassazione ma sen-za successo. La sesta sezione penale ha infatti confermato l’archiviazione delle accuse perché, ha motivato, «il Gup

non ha fatto altro che fotografare con cura le emergenze processua-li, giudicandole non idonee per so-stenere con esiti fausti l’accusa in giudizio».

In sostanza l’unica cosa accer-tata era che i due giovani fratelli avevano vissuto una situazione di «disagio affettivo» con la madre dopo la separazione.

Ma gli episodi di aggressione e prevaricazione non erano suf-fi cienti a sostenere un’accusa in giudizio.

©Riproduzione riservata

PROTAGONISTI E ANTAGONISTI DELLE AMMINISTRAZIONI REGIONALI

IN EDICOLA DA VENERDÌ 2 OTTOBRE CON

In collaborazione con

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato lo stato italiano a risarcire con 10.000 euro per danni mora-li un insegnante cui non fu permesso di partecipare a un concorso a cattedra da parte dell’univesità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, per violazione al diritto al giusto processo e al rispetto della libertà di espressione. La questione è stata sollevata da Luigi Lombardi Vallauri, che per 20 anni aveva insegnato fi losofi a in quella università, con contratti rinnovati ogni anno.

«Estratto conto on-line» apre una corsia più rapida per oltre 7 milioni di cittadini che già possiedono la Carta nazionale dei servizi (Cns). L’accesso al servizio telemati-co di Equitalia, che consente di consultare via internet la propria posizione debitoria con il fi sco, da ieri è possi-bile tramite la smart card di autenticazione personale in rete rilasciata dalla pub-blica amministrazione. Chi ha già la Cns, infatti, può ottenere on-line la password per accedere all’estratto con-to di Equitalia senza dover

seguire la procedura di invio postale prevista per ottenere le credenziali di accesso al cassetto fi scale (Fisconline ed Entratel). La nuova mo-dalità di accesso all’estratto conto on-line ha l’obiettivo di rendere il servizio sempre più agevole, visto il successo ottenuto in questi primi mesi di attivazione. Dal 7 luglio gli accessi all’estratto conto hanno raggiunto quota 250 mila. E da ieri il servizio è attivo anche a Bergamo e Foggia. Ora l’estratto conto è consultabile in tutte le pro-vince gestite da Equitalia, tranne Viterbo, che sarà ope-rativa entro novembre.

Nell’ambito della realizza-zione dei progetti ELI_FIS ed ELI_CAT, il capofi la comune di Terni ha organizzato un workshop di informazione e di approfondimento sul tema del federalismo fi scale e del nuovo ruolo che dovranno svolgere gli enti locali. Il workshop si terrà il giorno 29 ottobre 2009 a Firenze nell’ambito della manifestazione «Dire & Fare» presso la Sala della Volta, For-tezza da Basso a partire dalle ore 9.30. Il progetto ELI_FIS ELI_CAT è un progetto di gestione digitale integrata dei servizi locali in materia fi scale e catastale mediante modelli di cooperazione applicativa.

splc

Brevi

La senteenza sul sito www.italiaoggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 30: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

38 Mercoledì 21 Ottobre 2009 GIUSTIZIA E SOCIETÀ

LODO ALFANO/ L’ex pg della repubblica a Venezia critico sui motivi della Consulta

Il premier non è come i ministriLa Costituzione è chiara sulla posizione di preminenza

DI ENNIO FORTUNA (EX PROCURATORE GENERALE

DELLA REPUBBLICA A VENEZIA)

Con la diffusione delle motivazioni (sentenza n. 262/2009) diventa operante a tutti gli ef-

fetti la pronuncia della Corte costituzionale che ha invalidato il lodo Alfano. Da ora in poi non sono più ammesse sospensioni dei procedimenti penali per re-ati comuni contro le quattro più alte cariche dello stato, e posso-no e anzi devono essere ripresi i processi già avviati e poi so-spesi. È però fi n troppo noto che l’unica carica concretamente interessata alla sospensione, e oggi alla ripresa del processo, è il presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

Ovviamente l’attenzione generale è polarizzata sul processo di Milano a carico dell’avvocato inglese Mills, ac-cusato di corruzione e di falsa testimonianza e già condan-nato dal tribunale (si è ora in attesa della sentenza della Corte d’appello di Milano che,

a quanto pare, arriverà a fi ne mese). Nello stesso processo era imputato anche Silvio Berlusco-ni, ma la sua posizione era stata stralciata e sospesa proprio per effetto del Lodo, e il processo dovrà riprendere davanti a un diverso collegio perché i giudici di Mills, essendosi pronunciati nel senso della condanna, risul-tano ora incompatibili riguardo all’ex coimputato Berlusconi. La sua posizione risulta infatti strettamente connessa a quella di Mills, come sempre accade in materia di corruzione (se c’è un corrotto, deve esservi anche un corruttore, ed è quanto afferma-to dal tribunale che non ha fat-to molti misteri

nell’identifi carlo proprio nell’at-tuale presidente del consiglio). Ne deriva che salvo diversa ma improbabile sentenza as-solutoria della Corte, un diver-so collegio dovrà ricominciare tutto da capo, tenendo conto anche di alcuni passaggi, vero-similmente non casuali, della pronuncia della Consulta , lad-dove si afferma che il giudice deve organizzare il calendario

della udienze in modo da conciliare gli impegni istituzionali con le esi-genze della giustizia. Quanto al resto, la sentenza della Corte costituzionale non ha riservato particolari sorprese. Ha detto in

sostan-za che

l a

sospensione dei processi, an-corché rinunciabile dall’inte-ressato, è una prerogativa della carica, e non della persona che la ricopre. In quanto tale deve essere prevista direttamente dalla Costituzione, che infatti regola tutte le altre immunità e prerogative processuali, ov-vero introdotta con legge costi-tuzionale. Qualche perplessità desta invece l’affermazione che il presidente del consiglio è un semplice primus inter pares rispetto ai ministri, così come i presidenti delle camere ri-spetto agli altri parlamentari. In realtà, proprio secondo la Costituzione, il presidente del consiglio è nettamente distinto dai ministri. È nominato dal capo dello stato, ma è lui che propone la nomina dei ministri o la loro revoca, dirige la politi-ca generale del governo e ne è il responsabile esclusivo, mantie-ne l’unità di indirizzo politico e

amministrativo, coordinan-do l’attività dei singoli

ministri. Se ne ha la riprova dal fatto che si può sfiduciare un ministro, senza conse-

guenze sul governo, ma non il presidente del consiglio, caduto il quale, cade l’intero governo. Vi è insomma quanto basta per concludere che il presiden-te del consiglio si distingue dai ministri e ne è il superiore diretto. Lo stesso può dirsi dei presidenti delle camere rispet-to ai parlamentari, visto che il presidente del senato, a tacer d’altro, sostituisce di diritto il capo dello stato in caso di impe-dimento, e quello della camera è in forza di Costituzione il pre-sidente dell’intero parlamento se e quando questo è convocato a camere riunite. Insomma, la violazione dell’art. 3 sembra più affermata che dimostrata, se il confronto viene condotto non con la posizione dei comuni cit-tadini (ma allora deve tenersi conto dell’importanza e delica-tezza delle funzioni delle alte cariche) ma con i ministri e i semplici parlamentari.

Silvio Berlusconi

in collaborazione con

con il patrocinio di:

organizzano

Incontro e Confronto tra Politica e Professioni Economiche

“Il Nuovo Scenario delle Professioni Economiche, Contabili e Giuridiche’’

Evento valido ai fini della formazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dei Consulenti del Lavoro

Coordinatore: Giornalista “Italia Oggi”

Apertura Lavori: Dr.Marco CUCHEL - Rag. Andrea BILLI

Dr. Nino FERRELLIDr. Agostino FRAGAI

On. Giuliano CAZZOLAOn. Nino LO PRESTI

Dr. Paolo SALTARELLIDr. Giuseppe GREGGIO

Sen. Marco FILIPPIDr. Rossella ORLANDI

On. Gioacchino ALFANOSen. Laura ALLEGRINISen. Giuliano BARBOLINIOn. Paolo BARTOLOZZISen. Giorgio BENVENUTODr. Stefano FASSINAOn. Alberto FLUVISen. Franco MUGNAI

La partecipazione è gratuita. E’ gradita prenotazione. Info: 051/553655 - [email protected]

Associazione dei Commercialisti dell’Emilia RomagnaAssociazione Ragionieri Commercialisti delle MarcheFederazione Toscana delle Associazioni dei Ragionieri CommercialistiAssociazione dei Ragionieri Commercialisti di La Spezia

F.CI.F.CI.

M RCM IO AC L IE S

N TI

N N

O I

F

Fondazione COMMERCIALISTITALIANI

Finanziaria 2010 - Novità FiscaliRuolo dei Professionisti al servizio della Collettività

Venerdì 6 Novembre 2009 - ore 9,00 - PISA - Via Darsena, 1- My Hotels Galilei

VI Convegno Nazionale

PACCHETTO PROFESSIONI 2009

VI Convegno Nazionale

PACCHETTO PROFESSIONI 2009

Lo Sviluppo economico-sociale delle ProfessioniQuale futuro per le Casse di Previdenza del Comparto Economico Contabile

La senteenza sul sito www.italiaoggi.it/documenti

IN EDICOLA PER TUTTA LA SETTIMANA

OGNI SETTIMANA CON ITALIAOGGI7

AVVOCATI OGGI

IO LAVORO

RE• GIONI, ECCO CHI GUADAGNA DI PIÙ

AFRICA, OBIETTIVO INFRASTRUTTURE•

SI RINNOVA IL GIUSLAVORISTA•

950 OFF• ERTE DI LAVORO QUALIFICATO

IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA

IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLE RISORSE UMANE

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 31: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

39Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 2I M P O S T E E TA S S E

SCUDO FISCALE/ Ulteriori chiarimenti dalle Entrate al convegno dei giovani commercialisti

Inversione della prova retroattivaStoppato chi rientra anche in un solo caso del questionario

DI CRISTINA BARTELLI

Hanno portata retroat-tiva le norme (articolo 12 del dl 78 del 2009)relative all’inversione

dell’onere della prova sui pro-venti all’estero. Quindi anche per il passato, in caso di ac-certamento, l’interessato deve dimostrare che i proventi sono lecitamente prodotti all’estero e non sono frutto d’evasione. Que-sto il chiarimento fornito ieri dal direttore dell’accertamento dell’Agenzia delle entrate Mar-co Di Capua, durante il conve-gno organizzato dai dottori com-mercialisti di Roma sullo scudo fi scale. Dalle lettere (oltre 40 mila, si veda ItaliaOggi di ieri) inviate dalle Entrate a soggetti che hanno spostato la residen-za dall’estero all’Italia, emerge intanto un avviso a osservare in futuro le disposizioni sul mo-nitoraggio. Inoltre, per quanto riguarda i questionari, la linea tracciata dall’amministrazio-ne fi nanziaria è quella di una stretta applicazione del valore ostativo del questionario all’ac-cesso alla sanatoria. Infatti se il contribuente rientra anche solo in una delle fattispecie richieste dai questionari e rientra anche in altre situazioni scudabili, la strada al rimpatrio o alla rego-larizzazione è comunque blocca-ta da quella causa richiesta dal questionario. Nulla deve rispon-dere invece il contribuente che avendo ricevuto il questionario non rientra in nessuna della cinque cause inibenti ma allo stesso tempo può’ effettuare lo scudo su altri aspetti, in questo caso la strada è ancora aperta.

La lettura della documenta-zione che sta raggiungendo, in questi giorni, i contribuenti che, alternativamente, hanno avu-to la residenza all’estero per poi riportarla in Italia si pre-sta dunque ad alcune rifles-sioni. Vediamo quali.

I soggetti interessati. Sono circa 40 mila i contribuenti che risultano destinatari della missiva inoltrata loro da par-te dell’Agenzia delle entrate nella quale, come esaminato, si richiede la risposta ad una serie di domande circa la de-tenzione di attività fi nanziarie all’estero e che sono state man-tenute all’estero a fronte della acquisizione della residenza in Italia. Sono attività che, secon-do le disposizioni sul monito-raggio fi scale, dovevano essere evidenziate nel quadro RW del modello Unico e che, magari in perfetta buona fede, non sono state invece incluse. In linea di principio, infatti, la platea soggettiva interessata dalle co-municazioni potrebbe risultare composta, in gran parte, da per-sone fi siche che magari per que-

stioni di lavoro sono espatriate e che al momento del rientro ha ritenuto opportuno o comodo la-sciare investimenti all’estero. In qualche caso, peraltro, tale scelta potrebbe essere dipesa dalla caratteristica dell’attivi-tà detenuta (si pensi al caso di assegnazione di stock option). Quindi, è oltremodo difficile immaginare come questi contri-buenti possano essere ascritti a soggetti che, scientemente e con fi nalità di evasione, non hanno rispettato le norme sul monitoraggio pur commettendo, a stretto rigore normativo, una violazione alle norme stesse.

Le conseguenze. Come ri-portato su ItaliaOggi di ieri, la comunicazione inibisce l’acces-so allo scudo fi scale in quanto la comunicazione stessa, che pur non contiene alcun richiamo a tale preclusione, è ritenuta (cor-

rettamente da un punto di vista tecnico) un questio-nario che «se-gnala» l’avvio di una attività di controllo

nei confronti del destinatario. Ciò posto, il contenuto della richiesta attiene, esclusiva-mente, ad alcune tipologie di attività fi nanziarie con esclu-sione assoluta delle attività di natura patrimoniale. Il fatto che le informazioni coprano un arco temporale che va dal 2005 alla data odierna, in concreto, ha l’effetto di inibire lo scudo fi scale in relazione a tutti i pe-riodi di imposta con riferimento ai quali vi è il concreto interesse alla copertura assicurata dalla emersione delle attività detenu-te all’estero. Va infatti ricordato che il 31 dicembre 2009 scadono i termini per procedere ad ac-certamento dei periodi di impo-sta sino al 2004, in caso di pre-sentazione della dichiarazione.

Le problematiche. Alla luce di quanto evidenziato nella ri-

chiesta formulata dall’agenzia delle entrate si devono formu-lare due osservazioni :

- la comunicazione ricorda che, per effetto di quanto pre-visto nella manovra estiva le sanzioni sugli investimenti detenuti all’estero in stati o territori black list e non di-chiarati sono sostanzialmente raddoppiate per effetto della presunzione contenuta nell’ar-ticolo 12 del decreto legge n. 78 del 2009 oltre alla operatività di una presunzione redditua-le pari alla disponibilità non evidenziata. La problematica riguarda dunque la conseguen-za alla quale vanno incontro i contribuenti che, risponden-do al questionario, forniscono una informazione suscettibile di essere trattata in termini di accertamento e sanzioni da parte dell’amministrazio-ne finanziaria. Quello che si deve comprendere è infatti se, a fronte della predetta comu-nicazione, oltre alla inibizio-ne dello scudo, l’indicazione puntuale del periodo di impo-sta di detenzione dell’attività all’estero quando coincidente con la residenza in Italia potrà portare alla irrogazione di una sanzione per la mancata com-pilazione del quadro RW e alla operatività della presunzione reddituale stabilita dall’arti-colo 6 del decreto legge n. 167 del 1990. Fermo restando che, per il futuro, il contribuente sa benissimo che dovrà osservare gli obblighi correlati al monito-raggio. Peraltro, laddove nella richiesta di parla di ipotesi di ravvedimento ordinariamente previsto dall’ordinamento, in concreto la possibilità è aperta per il periodo di imposta 2008. Qualche indicazione rispetto

alla operatività della presun-zione introdotta dall’articolo 12 del decreto legge n. 78 del 2009 (reddito pari alla disponibilità estera e sanzioni maggiorate) è stata fornita in occasione di un convegno che si è svolto ieri e al quale ha partecipato il diret-

tore centrale dell’accertamen-to dell’agenzia delle entrate Marco Di Capua. Di Capua ha infatti chiarito come le nuove disposizioni siano retroatti-ve salva decadenza e dunque applicabili anche ai periodi di imposta pregressi.

IN EDICOLA

www.italiaoggi.it

v

nei confronti del

Un avviso a osser-vare le norme

sul monitoraggio

LE CINQUE CATEGORIE SENSIBILI...

Previdenza individuale o collettiva organizzate o gestite 1. da società o enti di diritto estero

Contratti assicurativi, di qualsiasi natura, con imprese 2. non aventi sede nel territorio dello stato

Atti di donazione o altri atti di liberalità aventi ad oggetto 3. investimenti o attività i nanziarie estere

Atti di disposizione patrimoniale in favore di trust, 4. fondazioni ed organizzazioni similari di beni nonché di intermediari i nanziari che svolgono, anche di fatto, attività di amministrazione di beni per conto di terzi (per esempio, i duciari esteri)

Strumenti i nanziari anche di natura non partecipati-5. va o diritti all’acquisto o alla sottoscrizione di azioni o strumenti i nanziari della medesima natura (per esempio, diritti di sottoscrizione o di acquisto di azioni nell'ambito di piani di stock option

... E LE SOLUZIONI

Quando uno o anche tutti i casidel questionario sono quelli del contribuente

Se il contribuente, che ha ricevuto il questionario, rientra in uno i in tutti o in parte dei cinque casi previsti dal questio-nario. L'accesso allo scudo i scale si intende inibito

Quando i casi del questionariosi intrecciano ad altre situazioni

Se il contribuente rientra anche solo in uno dei casi contem-plati dal questionario ma rispecchia anche altre fattispecie che non sono indicate nel questionario, l'accesso allo scudo i scale si intende inibito

Quando non rientra in nessunodei cinque casi del questionario

Se il contribuente si trova ad avere altre situazioni che non sono quelle indicate dal questionario, lo scudo non è inibito e il contribuente può considerare l'accesso alla sanatoria

Risposta sì, risposta no

Il contribuente è tenuto a rispondere solo se una delle richie-ste del questionario rispecchia la sua situazione. Altrimenti la risposta al questionario non è dovuta

tore centrale dell’accertamen-

Il nuovo termine finale dello scudo fiscale, anti-cipato dal 15 aprile 2010 al prossimo 15 dicembre, rischia di causare uno «sfa-samento temporale» tra la contabilizzazione e l’uso del maggior gettito, con un impatto negativo sul defi cit pubblico nel 2010. Lo sostengono i tecnici del Servizio bilancio del senato nell’analisi della Finanzia-ria 2010. Inoltre «le entra-te in oggetto hanno natura “una tantum” e, pertanto, la neutralità ai fi ni dei saldi strutturali implica che esse siano utilizzate esclusiva-mente per la copertura di misure una tantum».

Termini tilt

La lettera delle Entra-te con il questionario e la nota illustrativa sul sito www.italiaog-gi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 32: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

40 Mercoledì 21 Ottobre 2009 I M P O S T E E TA S S E

Dal quadro RW non si sfugge

Come si comporta il cittadino ita-liano, residente a tutto il 31/12/2008 all’estero (da oltre 8 anni) e dai primi mesi 2009 residente in Italia? I suoi interessi all’estero sono fabbricati, ter-reni, un’impresa, quote di società estere e fondi bancari. Può muoversi legalmen-te nel 2009-2010 per sistemare i propri capitali?

Per il periodo di imposta 2009, laddo-ve siano detenute disponibilità all’este-ro e vi sia la residenza in Italia, dovrà essere compilato il quadro RW della dichiarazione dei redditi e, laddove si abbia intenzione di riportare in Italia le proprie disponibilità (in particolare quote o fondi bancari), dovranno essere osservate tutte le disposizioni in mate-ria di monitoraggio fiscale

Gli step per la denunciadi successione dell’eredità svizzera

Sono cittadino italiano :pensionato che ha presentato mod.730 chiedo: ho ereditato in Svizzera per successione nel 2008 un immobile e dei titoli (pre-sentata denuncia successione sia in Svizzera che in Italia) Ho disposto il mod. Unico per i quadri RW e RL indi-cando IL VALORE DELL’IMMOBILE e IL VALORE DEI TITOLI e dichia-rando il reddito da locazione prodotto all’estero. Ho adempimenti per scudare immobile e/o titoli?

Dalla formulazione del quesito, par-rebbe che tutti gli adempimenti legati alle disposizioni sul monitoraggio fi-scale siano state osservate e dunque non sussisterebbero i presupposti di accesso allo scudo fiscale.

Il valore i scaledelle attività patrimoniali

Si chiede di conoscere quale sia il va-lore fiscale delle attività patrimoniali emerse per effetto dello scudo

La circolare dell’Agenzia delle en-trate n. 43 del 2009 chiarisce che, ai fini della indicazione in dichiarazione riservata delle attività patrimoniali (dunque diverse dalle attività finan-ziarie), il contribuente deve essere munito di una perizia di stima che dia attendibilità a quanto evidenziato

nella dichiarazione riservata. In ogni caso, il valore fiscalmente riconosciuto delle attività patrimoniali è quello ori-ginario che verte sul costo di acquisto del bene. Pertanto, in relazione a tali attività potrebbe generarsi una dop-pia valorizzazione tra quanto indicato nella dichiarazione riservata (utile ai fini della preclusione di accertamen-to) ed il valore fiscale da utilizzare ad esempio in caso di cessione dell’attività patrimoniale.

Scudo anche per la ricchezzaprodotta in loco

Un cittadino svizzero da lungo tempo residente in Italia (che dispone anche della cittadinanza italiana per matri-monio) risulta proprietario di un con-sistente patrimonio immobiliare (sia affittato che tenuto a disposizione) e di attività finanziarie detenute nella sua terra madre (Svizzera) per effetto di donazioni e successioni ricevute negli anni 2000-2004 (non è pertanto frutto di spostamento di ricchezza italiana in Svizzera). Il contribuente che pre-senta regolare dichiarazione fiscale sia

in Italia che in Svizzera non ha mai compilato il quadro RW né dichiarato in Italia i redditi derivanti dal patri-monio.

Si chiede:Era obbligato a compilare il quadro

RW non avendo mai trasferito ricchez-za dall’Italia alla Svizzera in quanto il patrimonio proviene da donazioni e successioni?

In caso positivo è possibile accedere allo scudo fiscale e regolarizzare la po-sizione?

La compilazione del quadro RW è obbligatoria, nel caso di specie, a pre-scindere dal fatto che i beni in Svizzera siano pervenuti a titolo di successione o donazione. Si rende dunque possibile accedere allo scudo fiscale e, con riferi-mento alla Svizzera, potrà essere uti-lizzata esclusivamente la modalità di sanatoria relativa al rimpatrio che, nel caso di specie, potrà essere effettuato sotto la forma del rimpatrio giuridi-co o del conferimento dei beni in una società per poi procedere al rimpatrio delle quote come descritto nella circo-lare n. 43 del 2009 dell’agenzia delle entrate.

Gli acconti per il futuro acquisto dell’immobile all’estero

Una persona fisica residente in Italia ha effettuato alcuni pagamenti a titolo di acconto per il futuro acquisto di im-mobili all’estero (immobili che verranno tassati con imposte sui redditi). Il pa-gamento è stato effettuato mediante un conto acceso presso una banca svizzera (non dichiarato in RW), con beneficiario l’impresa costruttrice estera.

Volendo regolarizzare l’operazione come possono essere «scudati» gli acconti pagati al costruttore estero non potendo essere tecnicamente «reimpatriati»?

La formula, in questo caso, potrebbe essere quella del rimpatrio giuridico da valutare se del caso attraverso una socie-tà fiduciaria nei limiti della apponibilità del mandato sull’attività finanziaria rap-presentata dal conto corrente che sarà utilizzato per l’acquisto dell’immobile.

Scudo 2003 e quadro RW

Chi ha fatto lo scudo fiscale nel 2003 con dichiarazione riservata e poi non ha compilato il quadro RW negli anni successivi ha violato le disposizioni sul monitoraggio ?

Il caso può riguardare quei contri-buenti che, in occasione del precedente scudo fiscale, hanno provveduto alla regolarizzazione con conseguente man-tenimento del bene all’estero. Le norme consentivano l’esonero dalla compila-zione del quadro RW per il periodo di imposta in corso al momento della pre-sentazione della dichiarazione riservata e per quello precedente. Decorso questo termine, il quadro RW, in caso di regola-rizzazione doveva essere compilato. Se tale è la situazione che si è verificata si è commessa una violazione alle disposizio-ni sul monitoraggio e si potrà accedere alla nuova procedura di emersione disci-plinata dall’articolo 13 bis della legge n. 102 del 2009.

Maurizio Tozzi

SCUDANDO

Perizia di stima unita alla dichiarazione riservata per le attività patrimoniali

I quesiti possono

essere inviati a

telescudofi [email protected]

a soli€ 9,90*

Video intervento di 2 ore suddiviso in microunità formative con indice selezionabile per argomento, slide di supporto sincronizzate con l’intervento video, materiale didattico stampabile e archiviabile sul proprio pc ed esperti di elevato curriculum professionale: sono i punti di forza del cd “Lo Scudo Fiscale”, il nuovo esaustivo strumento di formazio-ne di ItaliaOggi e MilanoFinanza, realizzato in collaborazione con Euroconference.

*Oltre

al pre

zzo d

el quotidia

no

LO SCUDO FISCALEUn cd per approfondire il rimpatrio e la regolarizzazione dei capitali all’estero

e gli effetti del contrasto ai paradisi fiscali nella L. 102/09

IL CD LO SCUDO FISCALE È IN EDICOLA A € 9,90* CON

In collaborazione con

Semaforo rosso di Austria e Lussemburgo all’accordo fi scale tra Unione europea e Liechtenstein. I ministri delle Finanze dei due Paesi han-no opposto il proprio veto all’approvazione del progetto pilota per lo scambio di informazioni fi scali tra Vaduz e gli Stati Ue nell’ambito della lotta all’evasione proposto in seno alla riunione di ieri dell’Ecofi n. E questo, a causa della condizione privilegiata in vertono ancora Austria, Lussemburgo e Belgio, esonerati dall’applicazione di alcune normative sulla tassazione dei non residenti fi no a che l’Unione non avrà siglato accordi bilaterali con Svizzera, Liechtenstein, San Marino, Monaco e Andorra. Di qui, la volontà di Vienna e Lussemburgo di mantenere lo status quo, giocando la carta del veto, forti del fatto che ogni decisione in materia fi scale richiede l’unanimità dei 27 paesi dell’Unione. Ma non è stata soltanto la bocciatura dell’intesa con il Liechtenstein a domina-re la scena fi scale internazionale. Il segretario alle Finanze del Titano, Gabriele Gatti, ha espresso ieri il proprio rammarico per la l’atteggia-mento italiano nei confronti di San Marino. «Siamo amareggiati e irri-tati per la diffusione di alcune notizie non veritiere, come quella sugli 8.000 italiani residenti sulla Rupe», ha dichiarato Gatti. «Tutti questi residenti non esistono: in realtà ce ne sono solo 3.497, di cui solo 1.023 non hanno rapporti di tipo familiare o di parentela con nostri cittadini. Le ragioni dei continui attacchi a San Marino sono il frutto di un’azione volta a promuovere lo scudo fi scale italiano. Ma adesso basta: occorre normalizzare i rapporti tra i due paesi».

Gabriele Frontoni

Ue-Vaduz, fumata nera sull’accordo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 33: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

41Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 2I M P O S T E E TA S S E

Ctp Lucca: i modelli sono dichiarazioni di scienza

Unico emendabileCorrezioni se l’errore è più oneroso

DI VALERIO STROPPA

Il modello Unico, così come tut-te le dichiarazioni dei redditi, è emendabile e ritrattabile dal contribuente ogni qual

volta contenga un errore, di fat-to o di diritto, laddove da questo potrebbe derivare un onere più gravoso di quello dovuto ai sensi delle norme vigenti. Ciò è possi-bile in quanto le dichiarazioni fi scali non rivestono la natura di atti negoziali o dispositivi, bensì sono «unicamente dichiarazioni di scienza». Con questa motivazio-ne la Ctp Lucca, nella sentenza 119/1/09 del 7 settembre, ha ac-colto il ricorso di un contribuente e annullato la pretesa erariale in tema di Irap. Il ricorrente si era visto recapitare una cartella di pagamento relativa all’anno d’imposta 2005, riguardante la propria attività di membro di collegi sindacali, di componente di cda e di consulente tecnico di collegi arbitrali. Attività, secondo il contribuente, svolta diretta-mente e personalmente in assen-za di un’autonoma organizzazione (requisito basilare per far scattare l’assoggettamento a Irap). Il sog-

getto si avvaleva di una segreta-ria part-time. Sul punto, i giudici hanno ritenuto che l’attività di componente di collegi sindacali e cda, nonché di consulente di col-legi arbitrali è personale e svolta unicamente dal contribuente, con una struttura organizzativa mi-nima. Il compito della segretaria «non può certamente essere inte-sa come capace di accrescere in maniera signifi cativa la capacità di guadagno del professionista». Pertanto l’Irap non è dovuta. Non solo. Il contribuente aveva indica-to nella propria dichiarazione dei redditi sia l’imponibile Irap sia la relativa imposta, che però non aveva versato (non ritenendola dovuta in riferimento alla pro-pria attività professionale). Una tesi non condivisa dall’Agenzia delle entrate, secondo la quale la cartella avrebbe potuto essere im-pugnata solo per vizi propri ed era preclusa, in sede di opposizione a quest’ultima, qualsiasi contesta-zione del debito Irap indicato in Unico, da cui discendeva inevita-bilmente il pagamento della pre-detta imposta, salvo la possibilità di richiederne successivamente il rimborso. Tuttavia, secondo la

Ctp di Lucca, la dichiarazione dei redditi non è un atto negoziale o dispositivo, quindi è modifi cabile dal contribuente in presenza di errori capaci di determinare un aggravio fi scale rispetto a quanto dovuto ex lege. Secondo la com-missione, pur essendo la contro-versia relativa all’anno d’imposta 2005, non si applicano poi i limiti temporali di modifica disposti dall’art. 2, comma 8-bis del dpr 322/1998, in quanto non si tratta di correggere un errore che abbia determinato l’indicazione di un maggior reddito, di un maggior debito d’imposta o di un minor credito, ma dall’errore in que-stione «deriva l’obbligo di pagare un’imposta altrimenti non dovu-ta». Pertanto, la Ctp dà ragione al contribuente, annullando la cartella. «Se così non fosse», con-clude la sentenza, «la conseguen-za inaccettabile sarebbe quella di obbligare il contribuente a pagare un’imposta non dovuta.»

L’evasione fi scale non annulla il diritto al gratuito patrocinio. Infatti l’assistenza legale a spese dello Stato non può essere negata a chi, in passato, aveva subito una condanna per non aver pagato l’Iva. Insomma, ha chiarito la Corte di cassazione con la sentenza n. 40589 del 20 ottobre 2009, ha diritto a es-sere aiutato dallo Stato anche l’imputato, che anni prima era stato un evasore fi scale. Il reato «ostativo» alla concessione del benefi cio non deve riguardare il procedimento in corso e per il quale viene richiesta l’assistenza gratuita. «È illegittima la revoca dell’ammissione al gratuito patroci-nio», si legge nel passaggio chiave della sentenza, «disposta per un reato non ostativo, sul semplice presupposto che il richiedente sia stato in passato condannato per un reato in materia di evasione dell’imposta del valore aggiunto, giacché, anche dopo l’entrata in vigore del dpr 115 del 2002, la ratio della esclusione è riferita ai reati oggetto del pro-cedimento per il quale è chiesta l’ammissione al gratuito patrocinio». Infatti la legge va interpretata nel senso che, ha concluso il Collegio di legittimità, «l’esclusione dal gratuito patrocinio interviene solo se per il reato ostativo il richiedente risul-ti indagato o imputato nel procedimento nell’ambito del quale il benefi cio è stato richiesto». Gli era stata revocata l’assistenza legale a spese dello Stato perché, in passato, era stato accusato di avere evaso l’Iva. A fare la segnalazio-ne era stata proprio l’amministrazione fi nanziaria. Contro questa revoca (disposta dal Gip del Tribunale di Potenza) l’uomo, imputato questa volta non per reati fi scali, ha fatto ricorso in Cassazione e lo ha vinto. Secondo la difesa, con una tesi poi risultata vincente presso i giudici di legittimità, la segnalazione del fi sco per reati appartenenti al passato non potevano compromettere il gratuito patrocinio chiesto in un diverso procedimento penale. La quarta sezione penale ha accolto con rin-vio i motivi presentati dalla difesa.

Debora Alberici

Anche agli ex evasori fi scali spetta il gratuito patrocinio

La senteenza sul sito www.italiaoggi.it/documenti

La senteenza sul sito www.italiaoggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 34: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

42 Mercoledì 21 Ottobre 2009 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Tensione alla camera durante le votazioni sul dl 134

Bagarre sui precariScuola, graduatoria unica dal 2011

DI GIOVANNI GALLI

Una graduatoria unica per i precari della scuo-la. Se dovesse essere confermato l’emenda-

mento, inserito in commissione lavoro alla camera all’interno del decreto legge n.134/2009 sulla continuità del servizio scolastico, dal 2011 i precari della scuola potranno sceglie-re solo un’altra provincia oltre alla propria (e non più tre come accade ora) ma con una signi-fi cativa novità rispetto all’at-tuale sistema: l’inserimento in graduatoria «a pettine», ossia con il punteggio di ciascuno e non più «a coda». Il che di fatto realizzerà un’unica graduato-ria a livello nazionale.

Nell’emendamento si legge che il decreto ministeriale che aggiornerà le graduatorie per il biennio 2011-2012 e 2012-2013, dovrà essere «improntato al principio del riconoscimento del diritto di ciascun candida-to al trasferimento dalla pro-vincia prescelta in occasione dell’integrazione e dell’aggior-namento per il biennio scola-stico 2007-2008 e 2008-2009 a un’altra provincia di sua scel-ta, con il riconoscimento del punteggio e della conseguente posizione di graduatoria».

Per la graduatoria attua-le, resta quanto previsto dall’emendamento della re-latrice Paola Pelino che ha confermato la possibilità di scelta in altre tre province, ma in coda alla graduatoria.

Ma durante l’esame del de-creto legge in aula è scoppiata la bagarre. Il primo stop è ar-rivato da parte dei tecnici del servizio bilancio di Montecito-rio che nella relazione sul dl hanno censurato la mancata indicazione nel provvedimento di una clausola di invarianza che assicurasse l’assenza di nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello stato.

Poi l’aula ha respinto, secon-do il parere del governo, un emendamento con 269 voti a favore, 271 contrari e due aste-nuti. L’opposizione è insorta ri-tenendo il risultato falsato dal voto determinante di Carolina Lussana, entrata nell’emiciclo a votazione aperta. Il vicepre-sidente di turno della camera, Maurizio Lupi, ha consentito al deputato di raggiungere il suo posto per votare prima di dichiarare chiuso lo scrutinio. Contro Lupi si è scagliato il ca-pogruppo Pd Antonello Soro che lo ha accusato di parziali-tà. «Lei ha fatto una cosa gra-vissima», ha detto, «per la qua-le il suo profi lo di presidente della camera è d’ora in avanti inaffi dabile».

In difesa di Lupi si è pro-nunciato Italo Bocchino, ca-pogruppo del Pdl, mentre Lupi si è difeso affermando di aver agito in «assoluta correttezza rispettando il regolamento».

L’aula ha sospeso l’esame del decreto su richiesta del presidente della commissione lavoro Silvano Moffa, per dare tempo al comitato dei nove di limare il testo del di-scusso comma 1 secondo cui i contratti a tempo determinato per il conferimento di supplen-ze «non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di la-voro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fi ni restri-butivi prima dell’immissione

in ruolo».Alla fine maggioranza e

opposizione, dopo una riu-nione di oltre un’ora a cui ha partecipato anche il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini, hanno trovato un’in-tesa di massima per modifi care la norma.

La discussione è stata dun-que aggiornata ad oggi quando sarà presentata la nuova ver-sione del testo. L’accordo do-vrebbe evitare che l’esecutivo ricorra alla fi ducia.

DI ANTONIO G. PALADINO

La riduzione dei distacchi sindacali, prevista dall’ar-ticolo 46-bis del decreto legge anticrisi del 2008, dif-

ficilmente porterà all’incremento delle somme destinate a finanzia-re la contrattazione integrativa delle pubbliche amministrazioni che, dallo stesso provvedimento normativo, hanno già subìto ri-duzioni di spesa. Infatti, il taglio delle prerogative sindacali non determina risparmi in senso pro-prio, ma solo un recupero di pro-duttività, grazie alla presenza di un maggior numero di interessati sul luogo di lavoro.

È quanto emerge dal rapporto di certifi cazione che le sezioni ri-unite della Corte dei conti in sede di controllo, con la delibera n.35 pubblicata ieri, hanno rilasciato sull’ipotesi di contratto collettivo nazionale quadro (Ccnq) di «mo-difi ca alla quantifi cazione ed alla ripartizione delle prerogative sindacali spettanti alle confede-razioni e alle organizzazioni rap-presentative del personale non dirigente delle pubbliche ammi-nistrazioni».

Contratto sul quale, proprio in questi giorni, è intervenuta la nota circolare dell’Aran n.8407 (si veda ItaliaOggi del 17.10.2009) per chiarire le novità in materia di monte ore spettante alle Rsu e alle organizzazioni rappresenta-tive. L’articolo 46 bis del decreto legge n. 112/2008, ha introdotto l’obbligo di una riduzione del 15 per cento dei permessi e dei di-stacchi sindacali nella p.a., a de-correre dall’1.7.2009, con esplicita esclusione del comparto regioni, enti locali e sanità. Sulla base di questa disposizione, il decreto della funzione pubblica 23.2.2009, attuativo di tale previsione, ha ridotto il contingente storico dei distacchi sindacali, portandolo al nuovo limite di 1.313. Allo stesso modo, sono stati ridotti anche i permessi sindacali per singolo dipendente che, dalla vecchia previsione di 90 minuti per dipen-dente in servizio, ora passano a 76 minuti e trenta secondi.

Per la Corte, l’ipotesi di modifi -ca del Ccnq, in quanto opera una riduzione dell’entità delle prero-gative sindacali, non comporta ul-teriori oneri a carico del bilancio statale.

Corte conti sui distacchi sindacali

Il taglio dei permessi non fa risparmiare

PER I DISABILI

P.a., il 9% utilizza i permessi

Il 9% dei dipendenti pubblici utilizza i permessi mensili pre-visti dalla legge 104/1992 per assistere i disabili (nel settore privato la media è inferiore a 1,5 %). È quanto emerge da una rilevazione effettuata dal For-mez in collaborazione con Cit-tadinanzattiva e associazioni a tutela della disabilità e illustra-ta ieri dal ministro della funzio-ne pubblica Renato Brunetta. Sono state analizzate 9.400 am-ministrazioni, rappresentative di oltre un milione e 700 mila dipendenti, poco meno del 50% del totale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Tra gli altri, hanno risposto al que-stionario 15 regioni, 3.118 co-muni (per un totale di 260.000 dipendenti), 112 aziende sani-tarie (300.000 dipendenti), 5 amministrazioni del comparto sicurezza (317.276 dipendenti) e 5.668 scuole (586.658 dipen-denti). Dal campione monito-rato risultano ben 2.439.985 giornate di permesso fruite nel 2008. Il numero dei dipendenti e dei giorni di permesso risulta in aumento progressivo sin dal 2006 di oltre il 10% l’anno e con un’ulteriore crescita di circa il 20% nel 2009. I permessi men-sili sono utilizzati nel 50% dei casi per l’assistenza ai genitori disabili e nel 10% dei casi per l’assistenza ai fi gli.

IN COMMISSIONE

La Finanziaria inizia l’iteral senatoÈ iniziato ieri in commis-sione bilancio del senato, con la relazione del rela-tore Maurizio Saia (Pdl), l’esame della Finanziaria 2010. «Anche per il 2010», ha detto Saia, «viene pro-posta una Finanziaria snel-la che si articola in soli tre articoli, il cui contenuto è essenzialmente ricondu-cibile a quello considera-to più tipico della legge. Le norme contenute nel provvedimento si limitano a fissare gli obiettivi dei saldi di bilancio, a dispor-re la proroga di norme di carattere tributario recanti regimi agevolati, a defi nire l’importo dei trasferimen-ti destinati agli enti previ-denziali e, infi ne, a stabi-lire l’importo da iscrivere nelle tabelle allegate». Il termine per la presenta-zione degli emendamenti in commissione è scaduto ieri alle 19. «Il governo», ha riferito il sottosegreta-rio all’economia Giuseppe Vegas, «al momento ha in-tenzione di presentare solo qualche lieve correzione di carattere tecnico, mentre il relatore per il momento non presenterà emenda-menti».

Obblighi Ue. Slitta alla prossima settimana l’esa-me da parte dell’aula del senato del decreto sulle disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecu-zione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (dl 135/2009). Lo ha deciso la conferenza dei capigrup-po di palazzo Madama accogliendo la richiesta della commissione affari costituzionali che tra oggi e domani sarà impegnata in una serie di audizioni sulla riforma dei servizi pubblici locali.

Anci Lombardia. Giulio Gallera, capogruppo Pdl al consiglio comunale di Milano e Giorgio Oldri-ni, sindaco di Sesto San Giovanni, sono stati eletti all’unanimità vicepresi-denti di Anci Lombardia. I due vicepresidenti, in-sieme al neo presidente Attilio Fontana, sindaco di Varese, formeranno l’Ufficio di presidenza rappresentando l’asso-ciazione in tutte le sedi competenti. L’esecutivo di Anci Lombardia ha anche deciso una diversa confor-mazione dei dipartimenti, che da otto sono passati a dieci, e ne ha eletto i rela-tivi coordinatori.

BreviPUBLIC CAMP 2009

A Bari si discute di city brandIl workshop sul marketing emozionale al servizio della pubblica amministrazione è stato uno degli incontri che hanno riscosso maggiore successo nella seconda gior-nata del Public Camp 2009 (in corso di svolgimento a Bari) proprio per il suo ca-rattere innovativo, almeno in Italia.

L’incontro ha preso le mosse dal concetto di city brand, presentando alcune delle strategie più riuscite di costruzione della mar-ca urbana, come l’adozione della metafora della «gran-de mela» per la città di New York o il marchio disegnato dal Joan Mirò per contrad-distinguere un paese ricco di storia come la Spagna. Francesco Gallucci, docen-te di sociologia della comu-nicazione al Politecnico di Torino, si è poi soffermato sulla «scoperta» in Italia, tra fine anni 90 e inizio ter-zo millennio, del marketing territoriale e sulla regione Puglia che, recentemente, ha attivato una efficace politica di marketing del territorio, lavorando su un processo di internazionalizzazione che riguarda 15 comuni con al centro Bari e 150 aziende del settore Itc.

Mariastella Gelmini

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 35: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

43Mercoledì 21 Ottobre 2009PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Una circolare Unicredit autorizza l’allungamento di un anno della copertura su prestiti alle aziende

Garanzie in automatico all’impresaLa moratoria dei debiti consente la proroga sulle garanzie Mcc

DI ROBERTO LENZI

Le garanzie prestate dal Fondo di garanzia per le pmi (legge 662/96) saran-no prorogate in automatico

per le imprese che hanno aderito alla sospensione dei debiti di cui all’Avviso comune del 3 agosto scorso, sottoscritto dal ministero dell’economia e fi nanze, dall’Abi e dalle associazioni imprenditoriali. Le aziende potenzialmente inte-ressate, considerate le domande accolte dal 2000 al 2009, sono circa 70 mila. Unicredit Medio credito centrale con circolare n. 560 del 2 ottobre, ha stabilito che la proroga della scadenza sarà concessa senza ulteriore valuta-zione da parte del Comitato di gestione del fondo. Per ottenere il rinvio dei termini sarà suffi -ciente comunicare la variazione entro 6 mesi dalla data di sospen-sione dei pagamenti. A tal fi ne è stato predisposto un apposito modulo che dovrà essere inviato a Mcc spa da parte dei soggetti richiedenti (banche, intermediari fi nanziari, confi di o altri fondi di garanzia), tramite raccomandata a.r., tramite fax, oppure attraver-

so la piattaforma web. La proroga della scadenza non implicherà il versamento di commissioni ag-giuntive da parte dei soggetti richiedenti. Il Fondo di garanzia ha accolto dall’inizio del 2009 fi no al 10 settembre oltre 13 mila do-mande, oltre il doppio delle do-mande rispetto allo stesso periodo del 2008, per un importo totale di fi nanziamenti di 2,41 mld di euro e importo totale garantito di 1,31 mld di euro. Sono tre le modalità di intervento del Fondo di garanzia a cui le imprese pos-sano attingere: garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia. La garanzia diretta, viene concessa direttamente alle banche e agli in-termediari ed è concessa «a prima richiesta», esplicita, incondiziona-ta e irrevocabile e copre, nei limiti dell’importo massimo garantito, l’ammontare dell’esposizione dei soggetti fi nanziatori nei confronti delle pmi. L’intervento del Fondo di garanzia diretta è escluso per le operazioni relative a imprese ubicate nel territorio del La-zio e della Toscana. La seconda modalità di intervento consiste in una Controgaranzia su ope-razioni di garanzia concesse da

Confi di e altri fondi di garanzia (gestiti da banche e intermediari artt.106-107 dlgs. 385/93). La co-garanzia, infi ne, viene concessa direttamente a favore dei soggetti fi nanziatori e congiuntamente ai Confi di e altri fondi di garanzia ovvero a fondi di garanzia istituiti nell’ambito dell’Unione europea o da essa cofi nanziati. Sono sogget-ti benefi ciari del fondo di garan-zia nazionale le piccole e medie imprese, comprese le imprese artigiane, valutate «economica-mente e fi nanziariamente sane» sulla base dei dati di bilancio degli ultimi due esercizi e della situazione contabile aggiornata

a data recente. Le pmi possono appartenere a qualsiasi settore produttivo, a eccezione dei settori «sensibili» esclusi dall’Ue: agricol-tura, trasporti, cantieristica nava-le, industria automobilistica ecc. Per quanto riguarda il settore dei trasporti, però è stata prevista a breve l’apertura di una sezione speciale all’interno del Fondo di garanzia, riservata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto terzi. Le im-prese benefi ciarie devono essere situate sul territorio nazionale e possono accedere al fondo an-che per investimenti all’estero. Sono altresì soggetti benefi ciari

i consorzi e le società consortili, costituiti tra piccole e medie im-prese e le società consortili miste. Qualsiasi tipologia di operazione fi nanziaria, purché direttamente fi nalizzata all’attività d’impresa è ammissibile al fondo, ne sono un esempio: finanziamenti a medio-lungo termine a fronte di investimenti, acquisizione di partecipazioni a fronte di inve-stimenti, prestiti partecipativi a fronte di investimenti, altre operazioni (breve termine, con-solidamento, fi deiussioni, fi nan-ziamenti a medio-lungo termine per liquidità etc.). È stato stabilito che l’importo massimo garantito complessivo per ciascuna impre-sa benefi ciaria, tenuto conto delle quote di capitale già rimborsate, non può superare l’importo di 1.500.000,00 euro. Nel caso della garanzia diretta la copertura del-la garanzia arriva fi no all’80% per le pmi ubicate nelle zone 87.3.a) (Campania, Calabria, Basilica-ta, Puglia e Sicilia) o aderenti a programmazione negoziata o a prevalente partecipazione fem-minile, mentre arriva fi no al 60% dell’operazione per le pmi nei re-stanti territori.

kp"eqnncdqtc¦kqpg"eqp

uqpq"nkgvk"fk"rtgugpvctg"kn"Eqtuq"fk"Cnvc"Hqtoc¦kqpg"Ikwtkfkec

Kn"fktkvvq"uqekgvctkqCwfkvqtkwo"ÑKn"RcteqÒ"fk"Ectcvg"Dtkcp¦c."xkcng"Ictkdcnfk"59

Kn"eqtuq"fl"ceetgfkvcvq."ck"hkpk"fgnnc"hqtoc¦kqpg"rtqhguukqpcng"eqpvkpwc."rgt"fqvvqtk"eqoogtekcnkuvk."

gurgtvk"eqpvcdknk"g"cxxqecvk"*3:"etgfkvk+

" 4:"qvvqdtg."Octeq"Ucxgtkq"Urqnkfqtq."Rtqhguuqtg"qtfkpctkqfk"fktkvvq"kpfwuvtkcng"Wpkxgtukv§"Ecvvqnkec"fk"Okncpq=

" 6"pqxgodtg."Htcpegueq"Icnicpq."Rtqhguuqtg"gogtkvqfk"fktkvvq"ekxkng"Wpkxgtukv§"fk"Dqnqipc=

" 33"pqxgodtg."Tkeectfq"Igpijkpk."Rtqhguuqtg"c"eqpvtcvvqfk"fktkvvq"eqoogtekcng"eqorctcvq"Wpkxgtukv§"Ecvvqnkec"fk"Okncpq=

" 3:"pqxgodtg."Fweekq"Tgiqnk."Rtqhguuqtg"qtfkpctkqfk"fktkvvq"eqoogtekcng"Wpkxgtukv§"Ecvvqnkec"fk"Okncpq=

" 4"fkegodtg."Cndgtvq"Oc¦¦qpk."Rtqhguuqtg"qtfkpctkqfk"fktkvvq"eqorctcvq"Wpkxgtukv§"Ecvvqnkec"fk"Okncpq="

" 38"fkegodtg."Qtguvg"Ecipcuuq."Rtqhguuqtg"qtfkpctkqfk"fktkvvq"eqoogtekcng"Wpkxgtukv§"fk"Vqtkpq0"

C"rctvktg"fcn"35"igppckq"4232."kn"ugeqpfq"ekenqRgt"xkuwcnk¦¦ctg"kn"rtqitcooc"fgvvcinkcvq"

g"rgt"kuetkxgtuk"cnnÔgxgpvq"yyy0qfegeoqp¦cdtkcp¦c0kv

eqp"kn"eqpvtkdwvq"fk

M

EI

ONZA

E BRIANZA

ORDINE

D DOTTORI

COMMERCIALISTI

E DEGLI ESPERTI

CONTABILI

ASSOCIAZIONE CULTURALE

DOTTORI COMMERCIALISTI

RAGIONIERI COMMERCIALISTI

ED ESPERTI CONTABILI

MONZA E BRIANZA

"

"

DI LUIGI CHIARELLO

Ieri l’Europarlamento ha dato via libera alla pro-cedura d’urgenza per il lattiero-caseario, chiesta

dalla commissione europea in consiglio dei ministri agricoltu-ra. L’obiettivo è il varo di misure anticrisi a favore dei produttori. Sarà, dunque, possibile accor-ciare le procedure e discutere il provvedimento già martedì pros-simo, per portarlo al voto dell’as-semblea parlamentare, giovedì. Il via libera degli eurodeputati è giunto solo dopo l’ok della com-missaria europea all’agricoltura, Mariann Fischer Boel, ad attivare la clausola d’emergenza anche per il caseario. Si tratta di un mecca-nismo, che consente a Bruxelles di adottare misure immediate a sostegno all’ammasso privato dei formaggi (chieste dall’Italia), quando si verifi chino forti crisi di mercato (art. 186 dell’Ocm unica). Già lunedì mattina, poco prima del consiglio europeo agricoltu-ra, Fischer Boel aveva aperto alla possibilità di concedere aiuti alla stagionatura dei formaggi. Facendo proprio in consiglio un emendamento votato in plena-ria dall’Europarlamento e voluto dalla commissione agricoltura, presieduta da Paolo De Castro. La commissaria europea ha poi ri-badito i sostegni al caseario lunedì sera, nel corso di un acceso dibatti-to sulla crisi del latte, in commis-sione parlamentare a Strasburgo. E ha anche annunciato che ci sa-

ranno modifi che alle regole sugli aiuti di stato, per permettere ai go-verni di allocare fi no a 15.000 euro per produttore (invece dei consueti 7.500) fi no alla fi ne del 2010, come fu richiesto dal Parlamento in una risoluzione di settembre. «Tutto ciò ha spinto gli eurodeputati a dare via libera alla richiesta della com-missione europea per la procedura d’urgenza», spiega a ItaliaOggi, Paolo De Castro; «il pacchetto di misure, seppur tardivo, è un pri-mo aiuto per gli allevatori in crisi».A conti fatti, l’Europarlamento ha portato la commissione europea sulle sue posizioni (si veda Ita-liaOggi del 15/10). E la cosa non è da poco, specie se si considera che oggi non è ancora in vigore il meccanismo di codecisione (previ-sto dal Trattato di Lisbona), che rafforza il ruolo del parlamen-to europeo su molte materie. Ma andiamo oltre. Due giorni fa, la commissaria aveva proposto al consiglio agricoltura anche altre misure per il lattiero: tra queste l’erogazione di 280 mln di euro, attraverso l’istituzione di un «fon-do» ad hoc. La proposta è passata, ma sulle risorse non deciderà né Fischer Boel, né il consiglio agri-colo. Bensì, la commissione budget dell’Europarlamento, in primis. E l’Ecofi n in defi nitiva. Gli euro-deputati diranno la loro giovedì, 22 ottobre. Ma già si prospettano correzioni di rotta. La richiesta ini-ziale di stanziamento, fatta dagli eurodeputati della commissione agricoltura (relazione a cura del-la tedesca Elisabeth Jeggle-Ppe)

ammonta a 600 mln. In seguito, un altro emendamento della com-missione parlamentare budget (sempre a fi rma Ppe) ha ridotto l’importo a 300 mln. Ora, la palla passa all’aula di Strasburgo, dove si attendono altri emendamen-ti per innalzare il tetto di spesa. Quindi, una volta che i ministri delle fi nanze europei avranno dato l’imprimatur, i fondi potranno es-sere suddivisi tra stati membri in base alle loro quote di produzione. Se le risorse dovessero restare 280 mln, all’Italia dovrebbero andare tra i 20 e i 25 mln. Secondo Fischer Boel, «ogni produttore riceverà mille euro»; in realtà l’ammontare dipenderà da quote e numero di produttori in ogni paese.

Passa la linea dell’Europarlamento. Ok a stagionatura e fondo latte

Caseario al risiko degli aiuti

Il cda di Nomisma spa, so-cietà di ricerca economica ap-plicata, presieduto da Gual-tiero Tamburini, ha preso atto delle dimissioni dell’ad, Giorgio De Rita, nominato direttore generale Cnipa. E ha nominato Paolo Bruni (presidente Apo-Conerpo e Conserve France) ad, con de-lega allo sviluppo strategico. Piera Magnatti, economista e direttore di ricerca della socie-tà, ha ricevuto deleghe specifi -che per la gestione operativa della società.

E Nomismasceglie Bruni

Confidi e altri fondi di garanzia a data recente Le pmi possono

È prevista per le imprese che hanno aderito alla sospensione dei debiti • introdotta dall’Avviso Comune per la sospensione dei pagamenti delle Pmi nei confronti del sistema bancario, del 3 agosto scorsoDeve essere comunicata da parte dei soggetti richiedenti (banche, inter-• mediari i nanziari, coni di o altri fondi di garanzia) entro 6 mesi dalla data di sospensione dei pagamentiNon comporta il versamento di commissioni aggiuntive da parte dei sog-• getti richiedentiAvviene in maniera automatica, vale a dire senza bisogno di valutazioni da • parte del Comitato di Gestione del Fondo.

È

Fondo di Garanzia NazionaleProroga della scadenza delle garanzie:

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 36: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

44 Mercoledì 21 Ottobre 2009 LAVORO E PREVIDENZA

Le prestazioni dell’Inps si adeguano ai valori dell’Istat. Inpercettibili gli effetti sulle minime

Pensioni, microaumenti dal 2010Cala l’infl azione e gli assegni cresceranno di tre euro mensili

DI GIGI LEONARDI

Busta paga solo un po-chino più pesante per i pensionati a partire dal prossimo gennaio. Si

tratta della cosiddetta perequa-zione automatica (l’ex scala mo-bile) stimata in un più 0,6%. In attesa degli sviluppi della dispu-ta tra ministro del lavoro e Banca d’Italia a proposito dell’elevazio-ne dell’età di vecchiaia, la vita continua. Ma facciamo intanto un po’ di conti. Va anzitutto pre-cisato che i pensionati quest’an-no, come non succedeva da molto tempo, partono con un debito nei confronti degli enti di previdenza, dal momento che l’aumento attri-buito in via provvisoria a gennaio 2009 (più 3,3%), è risultato infe-riore al dato definitivo fornito dall’Istat per il 2008 (3,2%). Ciò vuol dire che occorrerà anzitutto procedere ad conguaglio negati-vo dello 0,1%. L’indice definitivo dell’inflazione 2009 si potrà na-turalmente conoscere solo a fine dicembre. Nel frattempo gli enti devono prepararsi al rinnovo dei mandati di pagamento per il 2010, sulla base di un dato prov-

visorio che dovrà essere indicato nel corso del mese di novembre da un apposito decreto del mini-stro dell’economia, di concerto con il ministro del lavoro. Il va-lore provvisorio, stando ai nostri calcoli (basati sugli ultimi dati Istat), dovrebbe essere pari allo 0,6%, indice costruito sulla base del valore medio registrato lo scorso settembre.

Pensioni minime. Con l’in-cremento dello 0,6 l’importo

del trattamento minimo sale da 457,76 euro, valore defi niti-vo 2009, a 460,51 al mese. Con l’aggiornamento Istat, sale an-che l’assegno sociale, la rendita assistenziale corrisposta agli ultrasessantacinquenni privi di altri redditi, introdotta dalla ri-forma Dini (legge n. 335/1995) in sostituzione della «vecchia» pen-sione sociale: passa da 408,66 a 411,12 euro al mese. Mentre la pensione sociale, ancora previ-sta per i titolari della stessa al

31 dicembre 1995, sale a 338,80 euro al mese.

Superiori al minimo. Per le pensioni d’importo superiori al trattamento minimo, l’aliquota percentuale di aumento si appli-ca a scalare, secondo determina-te fasce d’importo. Al riguardo occorre ricordare l’art. 5, com-ma 6, della legge n. 127/2007 (il provvedimento che ha deciso la 14ª mensilità per i pensionati ultrasessantacinquenni meno

abbienti) stabilisce che: «Per le fasce di importo dei trattamenti pensionistici comprese tra tre e cinque volte il trattamento mi-nimo Inps, l’indice di rivaluta-zione automatica delle pensioni è applicato, per il triennio 2008-2010, secondo il meccanismo stabilito dall’articolo 34, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, nella misura del 100 per cento.»

Di conseguenza, l’aumento di gennaio 2010 sarà così articola-to:

* più 0,6% (ossia l’aliquota intera) sulla fascia di pensione mensile sino a 2.288,80 euro, cin-que volte il trattamento minimo di dicembre 2009;

* più 0,45 (75% dell’incremen-to) sulla fascia di importo mensi-le superiore a 2.288,80 euro.

Il vecchio milione. Chi bene-fi cia dell’aumento previsto dalla finanziaria 2002 (art. 38 della legge 448/2001) che a suo tem-po ha consentito di riscuotere 516.46 euro (il famoso milione di lire al mese del precedente governo Berlusconi), nel 2010 incasserà 594,64 euro.

La rinuncia all’eredità non fa perdere il diritto alle prestazioni dei fondi pensione. In partico-lare, in caso di premorienza del titolare della posizione contributiva, non preclude l’esercizio

del diritto di riscatto nel rispetto, comunque, del termine di prescrizione decennale. In tal caso, infatti, il rapporto con il fondo pensione, al pari di qualunque contratto as-sicurativo, determina la nascita di un diritto proprio non rientrante nella disciplina della successione ereditaria. A precisarlo è la Covip, che con apposita nota risponde al quesito formulato da un fondo pensione aperto.

Riscatto e premorienza

La questione sottoposta al vaglio della Covip riguarda la situazione di un riscatto per premorienza del lavorato-re iscritto a un fondo di previdenza integrativa. In modo specifi co, è stato chiesto parere sull’individuazione del soggetto legittimato ad esercitare il diritto di riscatto nel caso in cui non sia stato designato (dal lavoratore titolare della posizione previdenziale presso il fondo pensione) un benefi ciario e gli eredi abbiano rinunciato all’eredità.

I chiarimenti

Preliminarmente, la Covip richiama gli orientamenti in materia di riscatto della posizione costituita presso il fondo pensione in caso di decesso dell’iscritto forniti il 14 luglio 2008 (si veda ItaliaOggi del 24 luglio 2008). In essi tra l’altro la Covip ha chiarito che il diritto alla posizione individuale da riscattare in caso di premorien-za è da intendersi acquisito a titolo proprio (cosiddetto «iure proprio») e non già a titolo di successione (cosiddetto «iure hereditatis») e che tale qualifi cazione riguarda tutti coloro che sono legittimati ad esercitare tale diritto, siano essi i soggetti designati che gli eredi dell’iscritto.

Alla luce di tale considerazioni, spiega la Covip, deriva che la rinuncia all’ere-dità non comporta automaticamente la

rinuncia all’esercizio della facoltà di riscattare la posizio-ne di previdenza complementare del lavoratore aderente, in quanto la rinuncia attiene unicamente al rapporto di natura successoria determinato dalla morte del de cuius, mentre il diritto al riscatto per premorienza è autonomo e non derivato da quello dell’iscritto. L’indicazione (conte-nuta nell’articolo 14, comma 3 del dlgs n. 252/2005) degli eredi quali soggetti legittimati a riscattare la posizione dell’iscritto, in mancanza di designati, non vale, dunque, ad assoggettare il rapporto alle regole della successione ereditaria, atteso che tale norma concreta una mera in-dicazione del criterio per l’individuazione dei benefi ciari, i quali sono coloro che rivestono, al momento della morte dell’iscritto, la qualità di chiamati all’eredità, senza che rilevi la (successiva) rinunzia o l’accettazione dell’eredità da parte degli stessi.

Conferma indiretta di tale ricostruzione, aggiunge la Covip, deriva dalla giurisprudenza prevalente in tema di contratto di assicurazione sulla vita con designazione di un terzo benefi ciario. In questo caso, al pari del riscatto per premorienza della posizione costituita presso un fondo pensione, il benefi ciario designato acquista un diritto pro-prio derivante dal contratto assicurativo. Su tale punto, la giurisprudenza ha chiarito che l’eventuale designazione dei terzi benefi ciari con la categoria degli eredi non com-porta l’assoggettamento del relativo rapporto giuridico alla disciplina della successione ereditaria, non assumendo così rilievo un’eventuale rinunzia all’eredità.

In conclusione, la Covip ritiene che il dubbio sollevato, ossia se l’accettazione dell’eredità sia condizione impre-scindibile per l’esercizio del diritto di riscatto da parte dell’avente titolo che non sia il soggetto designato (be-nefi ciario), vada sciolto in senso negativo. La rinuncia all’eredità non preclude l’esercizio del diritto di riscatto per premorienza e, a maggior ragione, tale preclusione

non sussiste nel caso di mancata accet-tazione di eredità, sempre possibile nel termine di prescrizione decennale.

Daniele Cirioli © Riproduzione riservata

NOTA COVIP SUI FONDI PENSIONE

Integrativa, il riscatto non si toccaLa rinuncia dell’eredità non fa perdere il diritto alle prestazioni Tempo fa ci capitò di sentire una storia di

lavoro, che non possiamo evitare di riferirvi.Dovete adunque sapere che, una mattina, il

capo piomba in magazzino e scopre il magazzinie-re Antigone a farsi una canna, tranquillamente steso su comode coperte, da inviare alla clientela.

E tu, gli grida, anziché spedire le coperte, richieste con urgenza dal cliente, ti ci spaparazzi sopra fumando roba proibita?

Il magazziniere Antigone, mezzo stordito, si alza lentamente e prova ad arrangiare una scusa.

Ho trovato, nascosta qui dietro, una strana sigaretta e mi sono domandato: sarà del monopo-lio oppure sarà di marijuana? Oppure sarà una miscela di tabacco e hashish?

Incuriosito, l’ho accesa: ecco perché lei mi trova steso sulle coperte da consegnare all’autista per la vendita! Non certo per drogarmi, come mi pare lei sospetti!

Ma il capo seguita a sospettare, va a frugare lì dietro e trova altre sigarette, della medesima fattura. Guardando meglio, trova anche una macchinetta per confezionarle e un bel pacchet-to di miscela.

Per prima cosa sequestro tutto. Eppoi, doma-ni, riceverai una contestazione, a norma dell’art. 7 Statuto lavoratori. Ti consiglio però di dimetterti, te ne vai dove ti pare, così ti levi dai corbelli.

Tuttavia il magazziniere Antigone ritie-ne di avere una briscola. Se lei mi sequestra la roba, io sequestro lei, la rinchiudo in magazzino, di cui io solo ho la chiave. Oggi il sequestro va molto di moda.

Poi arriva il consulente che convince Antigo-ne a cambiare idea. L’art. 605 del codice penale è assai severo con chi «priva taluno della libertà per-sonale...» Gli appiccica da sei mesi a otto anni.

Ti conviene dimetterti per motivi personali e curarti bene. E siccome sei un bravo magazziniere, chissà che il capo, prima o poi, non ti riassuma.

di Valfrido Paoliconsulente del lavoro

[email protected]

STORIE DI LAVORO

Il sequestro più grave

visorio che dovrà essere indicato del trattamento minimo sale 31 dicembre 1995 sale a 338 80

PENSIONI MINIME

Categoria Provvisorio EffettivoPENSIONE SOCIALE € 337,11 € 336,78ASSEGNO SOCIALE € 409,05 € 408,66

TRATTAMENTO MINIMO € 458,20 € 457,76PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO

Provvisorio EffettivoFino a € 2.217,80 + 3,3% Fino a € 2.217,80 + 3,2%

Oltre € 2.217,80 + 2,475% Oltre € 2.217,80 + 2,4%

PENSIONI MINIMEPensione sociale € 338,80Assegno sociale € 411,12

Trattamento minimo € 460,51PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO

Importo al dicembre 2009 Aumento 2010Fino a € 2.288,80 0,6% (100% Istat)Oltre € 2.288,80 0,45 (75% Istat)

PENSIONI MINIME

Conguagli anno 2009

PENSIONI MINIME

Aumenti del 2010

La nota sul sito www.italiaoggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 37: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

45Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 21 OttoP R O F E S S I O N I

La presidente Marina Calderone in audizione alla camera sulla riforma

Il Cup: sistema duale addio Una legge quadro di principi solo per gli ordini

DI IGNAZIO MARINO

Una legge per fare chia-rezza sulle professioni. Se da un lato, negli ultimi anni, è cresciu-

to a dismisura il popolo dei la-voratori della conoscenza che a vario titolo sono stati iden-tificati genericamente come «professionisti», dall’altro gli ordini rivendicano la differen-za e la specificità del percorso (laurea+tirocinio+esame di sta-to) dei propri iscritti. Così, per voce del Cup, Marina Caldero-ne ha chiesto ieri ai parlamen-tari della II e X commissione di Montecitorio una riforma ad hoc per il comparto. Separata da quella chiesta dalle associa-zioni per la loro regolamenta-zione. Una posizione che ha tro-vato d’accordo Assoprofessioni (espressione di una parte del mondo associativo) e la stessa relatrice alla riforma Maria Grazia Siliquini. «Va dato atto al Cup», spiega la parlamen-tare, «di aver fatto un grande sforzo per arrivare ad una posi-zione univoca e coesa, sostenen-do la necessità imprescindibile di portare a compimento entro questa legislatura la riforma

delle professioni intellettuali regolamentate. Le osservazio-ni della presidente Calderone e degli altri presidenti auditi», ha dichiarato ancora la Sili-quini, «hanno dato un grande contributo di chiarimento e ap-profondimento in ordine a cosa si debba intendere per “profes-sione intellettuale”, precisando che la riforma dovrà avere come criterio guida il perseguimento di sempre una maggiore quali-tà nell’esercizio della professio-ne, con un percorso formativo regolamentato e vincolato a un codice deontologico posto a tutela del cittadino. Condivi-do pienamente l’impostazione univoca del Cup che ha eviden-

ziato come la concorrenza possa sussistere solo nell’ambito del medesimo livello qualitativo, più che sui prezzi, e che solo il merito garantisce la mobilità sociale». Soddisfatta dell’in-contro anche la stessa Marina Calderone. Che, ha spiegato a ItaliaOggi, di aver molto ap-prezzato la massiccia presenza di parlamentari delle due com-missioni ad ascoltare le ragio-ni degli ordini. «Un interesse», dice, «che non c’è sempre stato in passato». Dunque per il comi-tato unitario, la strada maestra da perseguire è quella della leg-ge quadro di principi su alcuni argomenti cardine. «Primo fra tutti», sottolinea la Calderone, «la defi nizione della fi gura di professionista intellettuale at-traverso la modifi ca del codice civile. Deve essere chiaro che questa fi gura va identifi cata ine-quivocabilmente con il soggetto che ha una laurea, ha fatto un periodo di tirocinio e sostenuto un esame di stato per iscriversi a un ordine di riferimento». An-cora, per il numero uno del Cup (in audizione ieri per il compar-to economico-giuridico e fra15 giorni per l’area tecnica e medi-ca), la legge dovrà occuparsi di

deontologia, di società tra pro-fessionisti, di tariffe vincolanti per quelle attività a carattere di terzietà, di formazione e di uno nuovo modo di fare il pra-ticantato a stretto contatto con le università. Alle singole leggi ordinamentali il compito, poi, di declinare questi principi. In-somma gli ordini scommettono su una legge ad hoc. «Non è più tempo», conclude, « di portare avanti un sistema duale (ordini e associazioni)». Plaude al Cup Giorgio Berloffa di Assopro-fessioni. Che dice: «La posizio-ne della Calderone apre a noi la possibilità di una legge per le associazioni, che poi è quello che da tempo chiediamo»

DI GABRIELE VENTURA

Arrivano i criteri per il rico-noscimento. Ieri il Cnel ha infatti riapprovato i requisiti che devono avere le associa-zioni non regolamentate per sedersi ai tavoli europei, ai sensi dell’articolo 26 del dlgs 206/07 di applicazione della direttiva qualifi che. La pros-sima settimana si procederà a esaminare le prime pratiche. Resta però la frattura inter-na alla seconda commissione Lavoro. E’ passata infatti la linea della maggioranza dei consiglieri, che come requi-sito per il bollino blu richie-dono unicamente che l’atto costitutivo dell’associazio-ne, dal quale risulti il nome e l’oggetto sociale nonché lo statuto su base democrati-ca, debba essere anteceden-te di almeno quattro anni. Mentre per tutti gli altri requisiti, e cioè elenco degli iscritti, codice deontologico e formazione continua, basta averli al momento della pre-sentazione della domanda di riconoscimento. Quanto alla diffusione territoriale delle associazioni, il metodo indi-viduato non chiederebbe una presenza in tutte le regioni d’Italia. Su questi punti, re-sta il disaccordo della com-ponente minoritaria dei con-siglieri della II commissione. «Per la corrente sindacale di maggioranza», ha spiegato il consigliere Roberto Orlandi, «l’unico elemento signifi ca-tivo perché l’associazione possa partecipare ai tavoli europei è che sia in vita da almeno quattro anni. Gli altri requisiti devono sussistere solo nel momento in cui vie-ne presentata la domanda. Il risultato, in questo modo, è che il governo abiliterebbe dei soggetti a cui mancano ti-toli fondamentali e di merito, come il codice deontologico o l’aggiornamento continuo degli iscritti. Noi sosteniamo che debbano partecipare ai tavoli solo le associazioni che hanno dimostrato negli anni una adeguata professionali-tà e diffusione sul territorio e una deontologia applica-ta». «Perché avere il codice deontologico, per esempio, nell’ottobre del 2010», ha detto ancora Orlandi, «si-gnifi ca che l’associazione se ne è dotata, ma non che l’ha effettivamente applicato». «Siamo dispiaciuti che si sia presa questa piega», ha concluso il consigliere della seconda commissione, «il ri-sultato sarà che dal Cnel non uscirà nessun parere, ma due distinti orientamenti».

RICONOSCIMENTO

Associazioni Arrivano

i criteri Cnel

FINO A SABATO

A Veneziail congresso del notariatoA Venezia il 44° Congresso na-zionale del notariato. Ai lavori, che si svolgeranno presso il Polo congressuale del Lido di Venezia e che saranno dedicati al tema «Accompagnando la società che cambia. Idee e proposte», par-teciperanno oltre 1.500 notai. I lavori congressuali si apriran-no oggi alle 15 con la relazione introduttiva del presidente del Cnn Paolo Piccoli. È prevista oltre alla presenza del ministro della giustizia, Angelino Alfano, anche quella del presidente del Cup, Marina Calderone. Chiu-derà la prima giornata la Lec-tio magistralis di Hernando De Soto, economista di fama mon-diale, presidente dell’Institute for liberty and democracy (Ild) di Lima. Domani si svolgerà il Forum del Consiglio naziona-le del notariato incentrato sui temi del global legal standard, della conciliazione endoproces-suale con riguardo alle prospet-tive internazionali e alle propo-ste italiane per gli investimenti esteri in Italia e, infi ne, dell’in-novazione tecnologica al ser-vizio della semplifi cazione per le pmi. Mentre venerdì sarà il turno della previdenza di cate-goria con la relazione del pre-sidente della Cassa Francesco Attaguile.

Le buste pagadei dirigenti regionali

Caro direttore,interveniamo nella rifl essione avviata da Ita-

liaOggi Sette con l’inchiesta di copertina del 19 ottobre sulle buste paga dei dirigenti regionali.

Accanto agli stipendi sarebbe opportuno aprire una rifl essione sia sul numero dei dipendenti e dei dirigenti sia sul peso dei bonus per i manager: a fronte di una popolazione in costante crescita, Regione Lombardia ha ridotto il numero dei pro-pri dirigenti, passati negli ultimi quindici anni da 600 a 250, agganciando la loro retribuzione ai risultati raggiunti. Un’impostazione che ha suscitato l’attenzione anche delle rappresentan-ze dei lavoratori così che anche i funzionari di Regione Lombardia accedono a meccanismi di valutazione e premialità.

Le cifre dicono che per i top-manager di Re-gione Lombardia il bonus legato al raggiungi-mento degli obiettivi può arrivare fi no al 30% dello stipendio mentre per i dipendenti regionali è stata concordata una forma di premialità che può portare nelle loro buste paga, a seconda dei casi, fi no al 15% in più.

Meno dirigenti ma ben motivati, valutazione per tutti, premi legati alla produttività anche per i dipendenti: sono queste le linee guida a cui, da alcuni anni, si è orientata Regione Lombardia.

Giovani CattaneoUfficio stampa Regione Lombardia

Le prestazionidella Cassa agenti Ina

Gentile direttore, in merito all’articolo pubblicato lo scorso 15

ottobre intitolato «Ex agenti Ina Assitalia ancora in lotta», vorremmo fare alcune precisazioni.

La Cassa agenti Ina Assitalia, soggetto distinto e autonomo rispetto alla Compagnia, paga rego-

larmente le prestazioni agli aventi diritto.Nel caso di risoluzione del mandato agenzia-

le, la Cassa eroga all’agente una prestazione, in genere di rilevante entità, trattandosi di agenti imprenditori, o anche di agenti-società. Nel caso di risoluzione per giusta causa disposta dall’im-presa mandante per gravi irregolarità compiu-te dall’agente, il pagamento di tali emolumenti viene differito, come stabilito nella normativa contrattuale liberamente accettata dagli agenti al momento dell’assunzione dell’incarico, alla de-fi nizione dei conti con la Compagnia, in modo da costituire una garanzia degli eventuali amman-chi addebitabili agli agenti.

Sono proprio alcuni ex agenti il cui mandato è stato risolto per giusta causa che lamentano il mancato pagamento delle somme loro dovute dal-la Cassa. Pagamento che avverrà, come previsto, dopo la defi nizione dei conti con la Compagnia e purché tali conti non siano a loro debito.

Inoltre, gli incarichi agenziali stanno aumen-tando, con un normale turnover e senza registra-re le presunte «importanti defezioni» riportate nell’articolo.

Fabio BuscariniAmministratore delegato Ina Assitalia

LETTERE

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/associazioni

Maria Grazia Siliquini Marina Calderone

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 38: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

46 Mercoledì 21 Ottobre 2009 U N A G R A C O

Al via il 30 ottobre il congresso di Vasto. Ril ettori puntati sulle aziende di Abruzzo e Molise

Sistema cooperativo sotto la lenteGiovani ragionieri in campo per l’assistenza alle imprese

DI NICOLA LUCIDO

Il 30 ottobre 2009, si terrà a Vasto il congresso dal tito-lo «Il sistema cooperativo in Abruzzo e Molise», con

l’obiettivo di centrare l’atten-zione sulle attuali caratteri-stiche del sistema cooperativo locale.

L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’AniCo-op (Associazione nazionale ita-liana cooperative), che nasce su iniziativa di un gruppo di professionisti dell’Unione na-zionale giovani commerciali-sti (Unagraco), per rispondere alle esigenze del mondo coo-perativo, attraverso servizi di assistenza, rappresentanza e tutela dell’impresa cooperati-va, dalla fase istitutiva a quel-la di funzionamento.

Dopo i saluti iniziali dei rappresentanti di categoria, i lavori della mattinata si apri-ranno con una tavola rotonda, moderata dalla dott.ssa Fede-rica Gialloreto, giornalista

del Messaggero, sul ruolo del sistema cooperativo nell’eco-nomia locale.

Seguiranno le relazioni tec-niche di Mario Frascarelli, sul ruolo delle cooperative spurie nel settore della produzione e lavoro, e di Fabrizio Poggiani, sulle novità introdotte dalla legge n. 29 del 23 luglio 2009.

I lavori riprenderanno nel pomeriggio con una prima ta-vola rotonda, presieduta dal dott. Massimo D’Onofrio, sul problema della mutualità pre-valente.

Nella seconda tavola ro-tonda, presieduta da Nicola Lucido, dopo l’illustrazione di

un’indagine empirica sul si-stema cooperativo in Abruzzo e Molise, saranno presentati alcuni spunti di riflessione sulle principali criticità del sistema cooperativo locale da parte di una rappresentanza della Commissione naziona-le «Imprese cooperative» del Centro studi Unagraco.

Nell’ultima tavola rotonda, moderata dal prof. Michele Borgia, presidente della Bcc di Cappelle sul Tavo, saranno affrontate le problematiche connesse al ricorso al credito da parte delle cooperative.

La chiusura dei lavori è pre-vista per le ore 18.30.

Prosegue il ciclo di incontri sul tema «Organizzazione e controllo di gestione dello studio professionale». I seminari si sono già tenuti il 6/10/2009 a Milano, il 7/10/2009 a Bergamo e il 20/10/2009 a Chieti; di seguito i prossimi appun-tamenti:

Viterbo: 5 novembre 2009. Pomeriggio ore 15,00-19,00.

Frosinone : 6 novem-bre 2009. Mattina ore 9,00-13,00.

Macerata: 11 novem-bre 2009. Pomeriggio ore 15,00-19,00.

Trani: 13 novembre 2009. Pomeriggio 15,00-19,00.

Frattamaggiore (Na): 27 novembre 2009. Mattina 9,00-13,00

Sul sito www.aracneeditri-ce.it è possibile acquistare il primo volume della collana

realizzata dal Centro studi Unagraco, «Il ruolo del pro-fessionista alla luce della nuova normativa sull’an-tiriciclaggio». Gli associati Unagraco potranno usufru-ire dello sconto del 15%. Il volume si propone di fornire ai professionisti un supporto per adempiere correttamente agli obblighi posti dalla nor-mativa antiriciclaggio.

Brevi

Nicola Lucido

¾ UNAGRACO CONGRESSO INTERREGIONALE UNIONE NAZIONALE GIOVANI COMMERCIALISTI In collaborazione con ED ESPERTI CONTABILI ABRUZZO-MOLISE ASSOCIAZIONE NAZIONALE ITALIANA COOPERATIVE

“IL SISTEMA COOPERATIVO IN ABRUZZO E MOLISE” Risultato di un’analisi empirica sul territorio

Ultime novità legislative per cooperative e consorzi VASTO (CH) venerdì 30 OTTOBRE 2009 ore 9.00 – 18.30

Palace Hotel - Strada Statale 16 – Vasto (CH) ______________________________________________________________

Ore 9.00 Registrazione partecipanti Ore 13.00 Colazione di lavoro (su prenotazione) Ore 9.30 Saluti di Categoria Ore 15.00 Tavola rotonda: “L’impresa cooperativa e la mutualità prevalente”

Paolo Saltarelli - Presidente CNPR Moderatore: Massimo D’Onofrio - Coord. Interregionale UNAGRACO Cesario Zaccardi - Presidente ODCEC di Vasto Vincenzo Merlini - Presidente Federazione Reg. ODCEC Patricia Di Tullio – Presidente UGCEC di Vasto Tommaso Germano – Professore Associato Università di Bari Rubi Riozzi – Presidente UGCEC del Molise Giuseppina Loglisci – Funz. Ispett. del Lavoro – Dir.Prov. Bologna

Patrizia Di Meglio - Vice Presidente Nazionale A.N.I.COOP Saluti Autorità presenti Relazioni introduttive Ore 16.00 Workshop: “Risultato di un’analisi emprica:

Raffaele Marcello - Presidente Nazionale UNAGRACO punti di forza e di debolezza del sistemaMassimo Ivone - Presidente Nazionale A.N.I.COOP cooperativistico in Abruzzo e Molise”

Moderatore: Nicola Lucido – Docente Università G. d’Annunzio Ore 10.00 Tavola rotonda: "Il ruolo del sistema cooperativo nell'economia locale" Carlo Gabriele – Consigliere UGCEC Pescara Moderatore Federica Gialloreto – Giornalista Il Messaggero Maria Antonietta Stellato - Centro Studi UNAGRACO

Alfredo Castiglione – Ass.re Sviluppo Economico Regione Abruzzo Federica Faccia – Comm. Studi UNAGRACO sulla Cooperazione Franco Giorgio Marinelli - Ass.re Attività Produttive Regione Molise Giovanni Giuliani - Comm. Studi UNAGRACO sulla Cooperazione Enrico Di Giuseppantonio - Presidente Provincia di Chieti Fabio Moroni - Comm. Studi UNAGRACO sulla Cooperazione Nicolino D’Ascanio - Presidente Provincia di Campobasso Antonello Di Meo - Comm. Studi UNAGRACO sulla Cooperazione Presidente Giunta Camerale della CCIAA di Chieti Luigi Brasiello - Presidente CCIAA di Isernia Ore 17.30 Tavola rotonda: “Accesso al credito per il mondo delle cooperative” Felice Ruscetta - Consigliere Nazionale CNDCEC Moderatore: Michele Borgia - Presidente BCC di Cappelle sul Tavo

Nicola Valentini - Presidente BCC Valle del Trigno Ore 11.00 Relazione “Cooperative spurie nel settore della produzione e lavoro” Alessandro Celoni – Direttore di Area Banca Popolare Etica

Mario Frascarelli – Esperto in società cooperative ed enti non profit Enrico Piancatelli - Banca Prossima Gianfranco Paolinelli – Commercialista in Pescara Ore 11.45 Coffee break Ore 18.30 Fine lavori Ore 12.15 Relazione “Legge 23 luglio 2009 n. 99 - Novità per le cooperative”

Fabrizio Poggiani – Pubblicista Italia Oggi – Centro Studi UNAGRACO ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

La partecipazione al convegno è gratuita ed è obbligatoria la prenotazione da effettuarsi entro il 23 ottobre 2009

Per informazioni e prenotazioni www.unagraco.org o www.giovanicommercialistivasto.it tel. 339.4630506 fax 0873.66415 e-mail [email protected] L’evento è valido ai fini della formazione professionale continua dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e dei Consulenti del Lavoro per n°8 crediti formativi

realizzata dal Centro studi

AR

AC

NE

euro 10,00

257

1

ISBN-978-88-548-2625-0

ILRU

OLO

DEL

PROFESSIO

NISTA

ALLALU

CED

ELLAN

UO

VAN

ORM

ATIVASU

LL’ANTIRICICLAG

GIO

Il ruolo del professionista

alla luce della nuova normativa

sull’antiriciclaggio

Il termine riciclaggio indica tutte quelle attività finalizzate all’immissione sul mer-

cato di ricchezze illecite che possono provocare un danno sociale. A tal proposi-

to, il legislatore ha ritenuto opportuno estendere l’ambito di applicazione della

normativa antiriciclaggio anche ai “professionisti”, che nell’esercizio della loro

attività possono trovarsi di fronte ad operazioni illecite. Il presente volume si pro-

pone di fornire ai professionisti un supporto per adempiere correttamente agli

obblighi posti dalla normativa antiriciclaggio.

Gli autori sono tutti dottori commercialisti. In particolare Eliana Manes Rossi, Elvira Catuogno e

Margherita Romualdo sono iscritte all’Ordine dei Commercialisti di Napoli, mentre Nicola Buri e

Giovanni Basile sono iscritti all’Ordine dei Commercialisti di Larino (CB).

COLLANA DI STUDI UNAGRACO1COLLANA DI STUDI UNAGRACO

Il ruolo del professionista

alla luce della nuova normativasull’antiriciclaggio

Giovanni BASILE • Nicola BURI • Elvira CATUOGNO

Eliana MANES ROSSI • Margherita ROMUALDO

1

UNAGRACO

CENTRO STUDI UNAGRACO

Pagina a cura

DELL’UNIONE NAZIONALE GIOVANI

COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI

Via delle Cave di Pietralata n. 14 - 00157 ROMA

Tel. 06.81175102 Fax 06.96708925

e-mail [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 39: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

47Mercoledì 21 Ottobre 2009Mercoledì 21 OA S S O S O F T WA R E

Ecco tutte le risposte per i professionisti che si accingono a implementare l’informatica

Documenti, addio ai cartaceiConservazione sostitutiva anche per gli atti ante 2008

DI RITA SPANÒ

Quando ci si accinge ad affrontare la problema-tica della conservazione sostitutiva dal punto di

vista «pratico/operativo» per defi nire i processi da applicare alla propria azienda o al pro-prio studio, emergono una serie di dubbi pratico-tecnici che la normativa non risolve in modo diretto. Proviamo a dare una risposta ai dubbi più ricorrenti di un professionista che intenda adottare la conservazione sosti-tutiva per il proprio studio pro-fessionale.

1) È possibile effettuare la conservazione sostitutiva di documenti antecedenti il 2008? Si, è possibile completando il processo con la fi rma digitale e la marca temporale. Fanno eccezione solo i libri soggetti a bollo come, per esempio, il libro giornale (solo se bollato in ori-gine).

2) La marca temporale deve essere apposta per tipologia di documento, per gruppo di do-cumenti o per singolo contri-buente? È suffi ciente apporre la

marca temporale per tipologia di documento, ma è possibile (anzi assolutamente consiglia-bile, ancorché leggermente più oneroso) apporla in relazione ai fi le di ciascun singolo con-tribuente. In questo modo sarà possibile rendere «autonoma» la conservazione dei documenti di ciascun contribuente, evitando in caso di verifi ca oppure nel caso si renda necessario restitu-ire al cliente i propri documenti, di dover consegnare l’intero ar-chivio dello studio.

3) Come si effettua il rinnovo della marca temporale? Attual-mente la scadenza della marca temporale è stabilita dall’ente certifi catore: ci sono marche del-la durata di 3 anni, di 5 anni, ma anche di 10 anni. Dal prossimo 3 dicembre entrano in vigore nuo-ve regole tecniche che prorogano automaticamente tutte le mar-che temporali fi no a 20 anni.

4) Gli strumenti per la fi rma dei documenti sono gli stessi uti-lizzati per fi rmare i bilanci? Si il lettore e la smart card possono essere i medesimi.

5) Se un intermediario effet-tua la conservazione sostitutiva

è necessario rilasciare un’atte-stazione al cliente dello studio? Se uno studio professionale ri-sulta già essere depositario delle scritture contabili cartacee non deve rinnovare la comunicazio-ne nel caso in cui intenda fare la conservazione sostitutiva della documentazione dei clien-ti. È tenuto esclusivamente alle comunicazioni previste per il pagamento dei bolli se porta in conservazione registri o docu-menti soggetti a tale imposta.

6) Nel caso i documenti siano stati conservati in forma sosti-tuiva e un verifi catore ne chie-da visione, deve essere fornita la stampa cartacea o deve essere fornita l’immagine sostitutiva? L’amministrazione fi nanziaria o il giudice possono chiedere indifferentemente il supporto cartaceo o informatico.

7) Che cosa succede se il re-sponsabile della conservazione lascia lo studio per cambio atti-vità o per altri impedimenti? In questo caso la delega di respon-sabile della conservazione deve essere attribuita ad un altro soggetto per l’attività da lui ef-fettuata e non per quella svolta

dal precedente responsabile.8) Se il cliente abbandona lo

studio, lo studio è obbligato a fornire l’archivio documentale del cliente? Il professionista, così come avviene in caso di gestione di supporti cartacei, deve forni-re al cliente i documenti di sua proprietà. Essendo il documento originario in formato digitale, la documentazione deve essere for-nita su supporto informatico.

9) Il formato dei documenti può essere il semplice Pdf o è necessario utilizzare il Pdf/A? La legge consente di utilizzare anche il semplice Pdf, ma è for-temente consigliabile il Pdf/A in quanto questo formato fornisce maggiori garanzie di inaltera-bilità del documento e la totale assenza di «macroistruzioni» al suo interno.

10) La conservazione può es-sere effettuata da più soggetti? Si ogni professionista può ge-stisce la conservazione sostitu-tiva dei documenti relativi agli adempimenti gestiti per conto dell’azienda. Ognuno sarà re-sponsabile dei documenti gestiti autonomamente.

I Prodotti informatici

I software sono oramai collau-dati e disponibili a costi accessi-bili. Sempre più intermediari si dotano di soluzioni che consen-tono loro di non stampare più, di archiviare legalmente la copia informatica delle dichiarazioni fi scali e di non riempire più in-teri faldoni di registri contabili e Iva. Le operazioni di demateria-lizzazione dei documenti fi scali sono diventate molto semplici per utenti e intermediari anche se la complessità della materia è tale da determinare un comples-so lavoro di analisi e sviluppo del software.

Prosegue, seppur in modo non del tutto coordinato e grazie ad inter-venti interpretativi che affronta-no e risolvono in modo specifi co

le problematiche che via via emergono, l’attività dell’Agenzia delle entrate volta rendere possibile la dematerializzazione dal supporto cartaceo delle dichiarazioni dei redditi, rendendo davvero fruibili gli strumenti resi disponibili dalle software house per la conservazione sostitutiva. Con la risoluzione 194/E del 30/07/2009 della direzione centrale normativa e con-tenzioso l’Agenzia delle entrate ha fi nal-mente confermato l’equiparabilità dei sostituti di imposta (ai sensi dell’articolo 3 del dpr 322/1998) ai Caf nei processi di conservazione sostitutiva dei modelli 730 consegnati dai propri dipendenti in assistenza diretta, fugando di fatto gli ul-timi dubbi in relazione alla presenza sui modelli stessi della fi rma autografa del dipendente. Si apre così la possibilità per tutti i sostituti, e non solo per i Caf che avevano avuto il via libera dalla risolu-zione 298/E del 18/10/2007, di procedere alla graduale eliminazione della carta. Va ricordato, peraltro, che con la risolu-zione 354/E dell’08/08/2008 lo scorso anno l’Agenzia delle entrate aveva confermato l’equiparabilità dei commercialisti e di tutti gli altri intermediari ai Caf nei pro-cessi di conservazione sostitutiva, ma la problematica era stata affrontata esclusi-vamente in relazione all’assistenza fi scale indiretta e non all’assistenza diretta, che ne era rimasta esclusa. Di seguito sintetiz-ziamo i vari interventi interpretativi che hanno permesso di giungere all’attuale stato dell’arte.

La prima risoluzione, la 298/E del

18/10/2007 per i 730 dei CafIl primo problema che l’Agenzia delle

entrate aveva affrontato e risolto riguar-dava la necessità di apposizione della fi r-ma del contribuente sulla dichiarazione: era stato così precisato che occorre distin-guere il modello «originale», sul quale deve essere apposta la fi rma del contribuente, dalla «copia», che deve essere conservata dall’Intermediario. La risoluzione precisa-va che la sottoscrizione della dichiarazione da parte del contribuente è un elemento essenziale del modello «originale» che deve essere conservato da tale soggetto, mentre analoga previsione non ricorre per il modello conservato dal soggetto incaricato della trasmissione, il quale è tenuto a conservare solo la «copia» della dichiarazione trasmessa. Dunque, la «co-pia» conservata su supporto informatico dal soggetto incaricato della trasmissione può anche non riprodurre la sottoscrizione del contribuente.

La seconda risoluzione, la 354/E dell’08/08/2008 per gli intermedia-ri

L’Agenzia delle entrate, nel confermare il contenuto della risoluzione 298/E, ave-va precisato che il requisito della fi rma autografa non è prescritto per i soggetti incaricati della trasmissione che conser-vano su supporto informatico le copie delle dichiarazioni trasmesse, a condizione che queste siano riproducibili su modello con-forme a quello approvato. Tale previsione è estendibile anche alle copie inviate in ap-plicazione dell’articolo 3, comma 3, del dpr 322 del 1998, secondo cui «Ai soli fi ni della presentazione delle dichiarazioni in via telematica mediante il servizio telematico Entratel si considerano soggetti incaricati

della trasmissione delle stesse: a) gli iscrit-ti negli albi dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali … omissis …; d) i centri di assistenza fi scale per le imprese e per i lavoratori dipendenti e pensionati … omissis ….

L’ultima risoluzione, la 194/E del 30/07/2009: l’interpello

L’istanza, posta da un grande istituto di credito in qualità di sostituto d’impo-sta che presta assistenza fi scale diretta ai propri dipendenti, verteva sul fatto che nell’ambito di tale attività i modelli 730 vengono elaborati e trasmessi telematica-mente e ne viene conservata copia a ter-mini di legge; quest’ultima attività, risulta onerosa a causa dei limitati spazi fi sici di-sponibili e della contestuale necessità che la documentazione sia sempre agevolmen-te reperibile in caso di verifi ca. Dovendo adottare soluzioni alternative più funzio-nali alla conservazione delle copie su sup-porto cartaceo, l’istante chiedeva di potersi avvalere della conservazione su supporti informatici, senza però dover riprodurre la sottoscrizione dei contribuenti, necessa-ria, invece, sull’originale loro consegnato, analogamente a quanto già consentito per i Caf dalla risoluzione n. 298/E.

Il parere dell’Agenzia delle en-trate

Interessante notare, innanzitutto, che l’Agenzia delle entrate, pur eccependo l’inammissibilità dell’interpello per un vizio di legittimazione attiva da parte dei proponenti, riconosca la questione di gran-de interesse generale e ritenga comunque di esaminarla; gli effetti del parere ven-gono dunque estesi a tutti i contribuenti. Nel ripercorrere i doveri di conservazio-ne delle dichiarazioni trasmesse delle

quali l’amministrazione fi nanziaria può chiedere l’esibizione previa riproduzione su modello conforme a quello approvato, l’Agenzia ricorda che nella risoluzione 298/E era già stato chiarito che la sot-toscrizione della propria dichiarazione da parte del contribuente è un elemento essenziale del modello originale che deve essere conservato da tali soggetti; analoga previsione non ricorre per il modello con-servato dal soggetto incaricato della tra-smissione, il quale è tenuto a conservare la «copia» della dichiarazione trasmessa, in luogo dell’«originale» sottoscritto e conser-vato dal contribuente o dal sostituto d’im-posta. I sostituti d’imposta che prestano assistenza fi scale ai propri dipendenti ai sensi del c. 1, lettera d), dell’art. 17 del dm 31 maggio 1999, n. 164, devono «conserva-re copia delle dichiarazioni e dei relativi prospetti di liquidazione fi no al 31 dicem-bre del secondo anno successivo a quello di presentazione»; tale previsione è del tutto analoga a quella recata per i Caf dall’art. 16, c. 1, lettera d), del medesimo dm n. 164 del 1999. Tale similitudine porta a ritenere che le istruzioni fornite con la risoluzione 298/E siano estendibili anche ai sostituti d’imposta, in quanto anch’essi soggetti incaricati della trasmissione nell’ambito dell’attività di assistenza fiscale prestata nei confronti dei propri dipendenti. Viene quindi condivisa la soluzione interpreta-tiva prospettata, secondo cui la conser-vazione anche su supporto informatico delle copie delle dichiarazioni trasmesse dall’istante in qualità di sostituto d’im-posta è correttamente effettuata senza necessità di riprodurre la sottoscrizione del contribuente.

di Fabio Giordano

LA SCHEDA

Dichiarazione dei redditi, software house in campoI chiarimenti dell’Agenzia delle entrate per l’eliminazione della carta per i contribuenti fi scali

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 40: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 30/09/09

Adesso Index Aprile '07 76,76 A2 | A | A+ ****** - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 95,81 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 100,22 - | BBB | - Aa3 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 96,89 - | BBB | - Aa1 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 96,97 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 100,84 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Barrage Index 1 98,50 Aa1 | AA- | AA-

Carichieti Index Linked 2004 99,82 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 89,76 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 92,72 Aa2 | AA- | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 94,77 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 96,41 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 92,47 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 73,50 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 73,31 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 71,04 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 85,97 - | (1) | - - | A- | A-

DomanIdea 1 - Index Linked 2007 100,70 Aa3 | AA- | AA-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 85,04 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 98,97 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 94,09 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie (�) N/D C | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 88,54 - | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 89,34 Aa2 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere V serie 99,14 Aa1 | - | -

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 114,29 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 85,04 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 98,97 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 109,07 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 97,59 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 95,94 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 3 - 2006 99,55 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Scatto piu' Persona Life 91,12 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1 2005 99,63 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1-2008 82,43 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,30 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2004 99,82 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 99,52 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,35 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 1 98,27 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

Indice Più 2 - 2004 96,04 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 3 96,49 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 3 - Full 99,57 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Indice Più 4 - 2004 98,70 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

OndaCarim Dodicizeroquattro 99,87 - | BBB | - Aa1 | AA- | AA-

Pieno Risparmio 3 100,65 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Pieno Risparmio 4 99,37 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 1 - 2005 103,13 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 100,78 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 95,07 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 93,77 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 1 2004 100,03 Baa2 | - | - Aa3 | A | A ****

Scelgo Index 10 96,71 Baa2 | - | - Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 95,63 Baa2 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 96,25 Baa2 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 98,43 Baa2 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 96,70 Baa2 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,29 Baa2 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,29 Baa2 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 96,97 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

Volterra Index 99,82 - | (1) | - Aa1 | AA- | AA-

Volterra Index 2 - 2005 101,24 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Uni Euro7bond 98,95 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Uni Class 96,57 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 91,00 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 95,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 92,72 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 101,39 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

3% Più Crescita Globale Index Linked serie IV aprile 2004 98,98 Aa1 | AA | AA

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 98,77 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 100,29 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVII - 2003 99,90 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 98,71 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 96,31 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 94,70 A2 | A | A

3,50% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVIII - 2003 100,96 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XIX - 2003 99,90 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XXI 2003 99,80 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked serie XXII - 2003 100,53 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,60% Coupon Serie X - 2003 98,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 98,37 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XXIII 2003 100,28 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 93,80 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 98,98 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 93,79 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 95,01 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 84,55 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 90,37 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 87,92 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 79,87 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 79,14 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 90,39 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 93,26 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 97,49 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 87,26 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 98,92 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 88,10 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 93,23 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 92,47 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 93,39 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 92,66 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 90,61 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 97,83 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 79,87 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 84,55 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 90,37 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 90,39 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 87,92 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 96,71 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 97,68 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA GLOBALE CLIQUET SERIE IV 2006 98,19 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 90,87 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 90,58 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

CRESCITA ITALIA Serie VII 2006 96,36 A3 | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 88,98 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I - 2004 100,72 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 101,39 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 95,38 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 94,64 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2004 99,93 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 92,72 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 90,21 Aaa | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 96,35 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 89,17 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 85,25 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 91,17 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 94,34 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 88,78 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 90,20 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie IX - 2003 100,22 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 100,83 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 96,68 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 89,63 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 92,70 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 90,37 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 95,58 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 91,00 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 90,39 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII - 2003 104,04 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Crescita sicura serie VII 2004 94,38 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 95,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 95,05 Aa1 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 87,92 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 94,53 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 95,55 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 93,78 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 58,15 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 98,27 Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,14 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA U.S.A. 3 COUPON Index Linked serie II Febbraio 2004 100,07 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 96,35 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Dow Jones 4,0% Index Linked Serie I Gennaio 2004 100,12 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,49 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 96,43 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Esagono Short Nikkei Serie I 2007 102,05 Aa1 | - | -

Esagono Short Nikkei Serie IV 2007 103,09 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Short Nikkei Serie VII 2007 101,01 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 86,97 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 94,34 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 96,09 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 89,17 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 93,33 A2 | A | A+ ****** Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 95,64 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 88,78 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 95,05 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 96,68 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 98,27 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,14 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 93,78 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 94,64 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 92,70 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 88,98 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 90,21 Aaa | A | A Aa3 | A | A+

Eurostoxx 50 09 BSG Serie XXXVIII - 2003 100,87 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

Eurostoxx 50 09/BSG/Serie XXXIX - 2003 101,70 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 7,60% PLUS SERIE XIX DICEMBRE 2005 98,63 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Eurostoxx 8% Serie XVII Ottobre 2005 99,27 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 8,55% PLUS SERIE I GENNAIO 2006 99,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 96,35 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 92,86 Aaa | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 91,20 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 92,86 Aaa | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 91,20 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 82,15 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

GLOBAL INDEX SERIE V MARZO 2006 97,63 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Grifo Equity 2009 Serie Novembre 2005 98,07 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Grifo Index serie XIX 2004 98,07 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

GrifoCOUPON Index Linked Serie III Febbraio 2004 98,47 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

VALORI AL 30/09/09VALORI AL 30/09/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONEMOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 41: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

€/$ Doppia Opportunità 99,54 - | (1) | - Aa1 | AA | AA€/$ Doppia Opportunità protezione totale 97,62 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-BCP Più index serie III 2004 99,83 - | - | BBB Aa1 | A+ | AA-BCP Più index serie IV 2005 93,99 - | A- | - Aa3 | A | A ****BCP PIU' INDEX SERIE I - 2003 99,87 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | A+Borse Più Unit Serie II - '99 101,02 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AAC.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 98,68 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,25 - | (1) | - Aa3 | A | A ****CRFC INDEX LINKED SERIE XII 91,62 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 91,30 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-Il valore dell'energia 93,27 A1 | A | A+ - | A- | A-Il valore dell’ acqua 99,47 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+Il valore dell’ acqua - seconda serie 100,68 A1 | A | A+ - | A- | A-Index DJ Eurostoxx 50 -  Europa: nuova opportunità 99,31 Aa1 | AA | AAIndex Linked Bull Dividend 88,27 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+Index linked di lusso 100,72 - | AA- | - Aa3 | A+ | A+ *****Index Linked Select Dividend 74,86 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-Index Up 1 2006 101,05 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-Index Up 1 2007 96,03 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+Index Up 2 2006 86,39 A2 | A | A+ ****** Aa2 | AA- | AA-Nikkei Avenue 84,44 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | AA- | AA-PROFIT + 99,21 - | A- | A- Aa1 | A+ | AA-SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 135,25 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie I 136,19 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie II 135,25 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie III 134,32 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie IV 133,38 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie V 135,39 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-Tandem Doppia Opportunità 96,88 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+Valore Assicurato 91,90 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 85,25 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 88,98 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 88,78 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 92,70 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 95,05 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 93,78 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 96,68 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 98,27 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,14 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 90,21 Aaa | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 94,51 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 95,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 94,64 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 96,97 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 225 - ESAGONO 3Y" BSG-2007/2010 SERIE I 102,05 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 3Y" BSG 2007/2010 SERIE IV 103,09 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 58,15 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 90,39 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 90,37 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 87,92 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 93,66 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 91,17 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 90,20 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX “ESAGONO” BSG 2005/2009 SERIE XV 99,27 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX BASKET 2010 SERIE II 2004 109,26 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX BASKET BSG SERIE II 2006 98,19 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 95,38 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 89,63 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 89,17 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 95,55 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 96,54 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 95,64 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IA 2006 99,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IB 2006 99,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 95,38 Aaa | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE XXIII 2005 98,63 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 93,66 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 94,13 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 93,92 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 89,21 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 88,84 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 99,59 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 95,07 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 94,34 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 89,17 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 89,63 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 96,09 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Index Quadrilatero Serie XVIII 2005 100,01 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

Index S&P 500 2010/BSG Serie I - 2004 99,86 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG serie III 2004 99,93 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 94,51 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 95,90 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 101,39 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 92,72 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 91,00 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

INTERNATIONAL COUPON SERIE IV FEBBRAIO 2006 98,19 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

VALORI AL 30/09/09

VALORI AL 30/09/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 30/09/09

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

** Rating della Società Garante The Goldman Sachs Group, INC.

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

****** Rating della Società Incorporante Merrill Lynch International

******** Rating della Società Incorporante Bayerische Hypo - und Vereinsbank AG

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

(2) Prodotto costruito ante Circolare ISVAP 451/D del 24 luglio 2001

Carismi Più Certezza 10 107,56 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 99,43 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 102,52 A2 | A | A+ Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 97,51 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Carismi Più Certezza 3 93,76 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 88,38 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 94,22 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 92,57 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 92,85 Aaa | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 85,23 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 93,76 - | AA- | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 30/09/09

INDEX LINKED NUMERO 1 103,13 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 30/09/09

Japan – Euro Serie IV 2007 83,35 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 98,46 - | AA- | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 89,44 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 104,67 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 36,82 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 84,96 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 98,90 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 95,19 - | AA- | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 97,03 - | AA- | - A1 | AA- | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 87,73 Aa3 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie XVII 100,79 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

MISTA GLOBALE CLIQUET serie XVIII 2003 100,80 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA- | AA-

Mista Globale Cliquet serie II 2004 101,75 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie III 2004 101,52 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Mista Globale Cliquet serie XIX 2003 101,64 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

NIKKEI 14% SERIE II GENNAIO 2007 102,05 Aa1 | - | -

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 58,15 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 58,15 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 96,97 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 31,91 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 31,91 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 31,91 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 98,98 Aa3 | - | A+ Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 94,64 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 90,21 Aaa | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 91,17 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 90,20 Aaa | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 93,78 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 92,74 Aa3 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 96,68 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 98,27 Aa1 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,14 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 101,39 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XIX - 2003 100,87 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 94,34 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 89,63 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 91,00 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXII - 2004 109,26 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 95,58 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 98,98 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 96,09 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 89,17 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 92,72 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 92,70 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 88,98 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 93,78 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 96,68 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 98,27 Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 88,78 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 94,38 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 93,66 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLVI 2006 99,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

World Basket Index Serie IV - 2004 99,03 Aa1 | AA | AA

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 42: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

master BreveeDIzIone 11°

@

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 43: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

LE PICCOLE IMPRESE DEL TERZIARIO SI MERITANO UN GRANDE

SOSTEGNO.

INTESA SANPAOLO E CONFCOMMERCIO-IMPRESE PER L’ITALIA HANNO SIGLATO UN ACCORDO A FAVORE DELLE IMPRESE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DEI SERVIZI. 3 miliardi di euro Finanziamenti per il rafforzamento patrimoniale e lo sviluppo produttivo Rinvio rate mutui e leasing per un anno Sostegno al capitale circolante Copertura rischi sul

portafoglio crediti commerciali

PER MAGGIORI INFORMAZIONI POTETE RIVOLGERVI ALLA FILIALE PIÙ VICINA O CONSULTARE IL SITO

www.smallbusiness.intesasanpaolo.com oppure www.confcommercio.it

Messaggio Pubblicitario con fi nalità promozionale. Per le condizioni contrattuali fare riferimento ai Fogli Informativi disponibili in Filiale e sui siti internet delle Banche del Gruppo. La concessione del fi nanziamento è subordinata all’approvazione da parte della Banca.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 44: IN EDICOLA LA GUIDA ... - regione.abruzzo.it l’inversione dell’onere della prova ... «ci sono due Italie e due popoli italiani che hanno due radici di- ... Sacro romano impero,

Chi se parla tanto spende poco, se parla tantissimo spende pochissimo?

Con TIM Flex, più parli, meno spendi. Se compri 2 pacchetti voce da 300 minuti, il terzo è gratis. 900 minuti

di telefonate mobili nazionali ti costano solo 50 euro. TIM Flex, l’offerta per la comunicazione mobile business

che ti costruisci come vuoi tu.

Impresa Semplice. Il braccio destro che fa per me.

Offerta soggetta a canone mensile; disponibile solo per l’attivazione di nuove linee entro il 31/12/09. La durata contrattuale è 24 mesi. I prezzi sono IVA esclusa. Verifi ca preventivamente la copertura del servizio. Per conoscere costi e dettagli chiama l’803191 o vai su www.impresasemplice.it.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it