IN COPERTINA: Deviantart Kirainchiostrodiverso.yolasite.com/resources/Inchiostro Chimera...

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    IN COPERTINA: Song of a gloomy chimera by Eredhys –

    Deviantart

    PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE: Kira__

  • 3

    INCHIOSTRO DIVERSO E PALAZZO CHIMERA

    PRESENTANO

    INCHIOSTRO CHIMERA

    INCHIOSTRODIVERSO.FORUMFREE.NET

    CHIMERE.FORUMCOMMUNITY.NET

  • 4

    "Perché per raggiungere la Chimera, basta seguire un

    sentiero d'Inchiostro..."

  • 5

    Ringraziamenti e considerazioni

    Siamo giunti alla conclusione della nostra

    maratona poetica dell’anno. Ringrazio tutti:

    autori in gara e lettori, gli amici che con me e

    Ilaria/Kira__ hanno contribuito

    all’organizzazione. Anno dopo anno, la League

    continua per merito di chi partecipa con

    entusiasmo. Non c’è gara importante se non

    riscontra il parere del pubblico. Ringrazio in

    particolare i giurati aggiunti Axum e K.E.R. In

    collaborazione con “Palazzo Chimera” siamo

    partiti con un numero e tipo di utenti, per

    concludere con altri autori inseriti in corsa, a

    fronte dei ritiri avvenuti.

    È stata la League in cui hanno partecipato autori

    che in precedenza non avevano mai scritto

    poesie. Abbiamo visto anche la forte crescita di

    alcuni giovani autori. Si è parlato molto di

    metrica, con interessanti scambi di opinioni sul

    come e perché fare poesia. Il nostro è un libro

    digitale gratuito, è la bellezza della poesia,

  • 6

    dell’amicizia nata e consolidata, del

    miglioramento reciproco, grazie all’apertura

    mentale di chi ha mantenuto l’impegno preso.

    La League continua nel prossimo anno, con

    novità da non perdere. A fine 2016,

    riprenderemo la League 5 - Quinta Edizione,

    con altre novità assolute, soprattutto nella

    formula.

    Faccio i complimenti a tutti, vi aspetto in gara

    presto nella prossima edizione.

    Ivano Dell’Armi aka Erendal

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    Prefazione

    La League è una “maratona” poetica, una gara

    gratuita a turni mensili con classifica finale.

    Nasce nell’anno 2011, con una prima edizione

    partita sul forum Semplici Emozioni e poi

    approdata definitivamente su Inchiostro

    diVerso, da un’idea di Erendal e Kira__. Al

    termine della competizione venne realizzato l’e-

    Book “Scrivere diVerso – Un anno insieme a

    noi”, contenente le prime cinque poesie più

    votate di ogni sondaggio mensile.

    Visto il successo della prima edizione annuale,

    Erendal e Kira__ propongono una seconda

    edizione che scelgono di condividere con il

    forum Scrittori della notte, della founder

    Gabriel. Al termine della gara è stato pubblicato

    un e-Book dal titolo “La fine del mondo e oltre”

    in cui sono state inserite le migliori poesie

    votate nei sondaggi mensili e quelle di

    semifinale e finale.

  • 8

    Nel 2013 la League viene condivisa con il

    forum Gladiatori della Penna, del founder Tulit

    – Fert – Feret, con la pubblicazione a gara

    terminata dell’e-Book “Gladiatori d’Inchiostro”.

    Quest’ultima edizione ha avuto una durata pari

    all’anno solare, iniziando il 1° Gennaio e

    terminando il 31 Dicembre. Partner di

    collaborazione è stato il forum Palazzo

    Chimera, delle founders ximox, *Runa* e

    Nashíra.

    In questo e-Book, “Inchiostro Chimera”, sono

    pubblicate tre poesie per ogni turno mensile più

    la poesia vincente del turno di ripescaggio e le

    prime tre della finale, per un totale di 28 poesie.

    Il resto della storia è da scrivere.

  • 9

    Gennaio 2014: "LA FAMIGLIA"

    Su Palazzo Chimera

    Posizione Autore Poesia

    1 Pecco73 Cos'è la famiglia?

    2 DruVir Ancora, per il figlio.

    3 Cush Famiglia

    http://chimere.forumcommunity.net/?t=57200789http://chimere.forumcommunity.net/?t=57209690http://chimere.forumcommunity.net/?t=57244578

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    Pierfrancesco Maiuri aka Pecco73

    Cos’è la famiglia?

    Cos'è la famiglia, spesso mi chiedo,

    io che amo mia madre e mio figlio,

    cos'è la famiglia, si domandò l'aedo

    -non quello della quercia e del tiglio-

    La famiglia sorge spesso per caso

    -Andromaca rapita scoprì di amare-

    ma poi fiorisce come pianta nel vaso:

    neanche i lutti la possono sradicare.

    E di lutti Andromaca ne ebbe troppi,

    eppure fu sempre una donna fedele:

    Troia, in guerra tra scontri e scoppi,

    fu la sua città, non lei, virtuosa Cibele.

  • 11

    DruVir

    Ancora, per il figlio.

    Al fronte si gela nel cuore e nel senno:

    già la brina mostra gli scheletri.

    C'è un soldato laggiù, che siede piangendo nella trincea,

    una foto tiene nella bussola e la stringe e fredda

    l'appoggia al petto cavo;

    la famiglia, pensa, è un proiettile caro.

    Si dondola al ricordo del calore del letto,

    dell'andromaca moglie e le pene che ha sofferto.

    Il bambino in lei saprà il vero:

    suo padre senza colpa ha scelto la Patria e il mondo intero.

    La Nera figura lo prende per mano,

    "Ancora" sospira pian piano.

    Un proiettile al posto della stella al valore,

    la moglie sorride lontana, ignara del futuro e immenso

    dolore.

  • 12

    Cush

    Famiglia

    Queste mura trasudano febbre.

    Solo il cuore tuo nobile può

    dissetare le nostre vertigini.

    Indossiamo una maschera, madre,

    per poterci parlare d'amore;

    non ci credere ingrati, ma figli.

    Non lasciare che vada,

    non lasciare che resti.

  • 13

    Febbraio 2015: "cit. E.A. POE"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 Miss Loryn Bugiarda

    2 yume_no_namida Ritorno - non eterno.

    3 -Violett@- La Dea

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  • 14

    Irene aka Miss Loryn

    Bugiarda

    Indegna fu la stella da cui ella nacque

    e il fatale suo fuoco,

    forgiato fu nel destino il suo ego

    sventato.

    Si compiace l’Irene messalina che d’amore sfornita

    fa del vizio il suo bel gioco

    in vorace indole mendace,

    mangiatrice di uomini e di cuori padrona.

    Tace l’Irene cleopatra che dal potere ossessionata

    cede le sue grazie a chi lei cede,

    regina di seduzione in un cielo d’illusione

    bramata, desiderata, al tempo stesso odiata.

    Splende l’Irene salomè sempre riccamente abbigliata

    e solo di durezza mai derubata, né pietà

    impenitente giace nel suo viso.

    Geme l’Irene fallace che d’età più donna

    maligna la sua fama sempre trattiene

    e seppure d’animo appare finalmente alata

    ormai s’è marchiata.

    Così soffre l’Irene lasciva,

  • 15

    nel suo fondo dolente giace

    e dall’abisso la sua anima torbida all’antico vizio rimesta

    e alla deriva, senza trovare più pace, s’annega mesta.

  • 16

    yume_no_namida

    Ritorno – non eterno.

    C'era odore di selva

    quando chiusi le palpebre:

    si aprirono su

    nudità soffocanti.

    Soffocanti come quel corpo

    solo corpo

    che ero io,

    abisso del bianco più puro.

    Udii una canzone

    - o forse la cantai

    senza sapere:

    pallore fui io,

    e pallore fu intorno.

    Dall'assenza opprimente

    di tenebra

    mi lasciai attraversare.

    Concessi alle ciglia del Nulla

    di sfiorarmi le unghie dei piedi,

    leggero disturbo o solletico...

    allora rinacqui.

    Di nuovo ignorandone

  • 17

    la maniera.

    So solo che risi,

    che vigile nell'essenza

    nell'involucro mi abbandonai.

    E quel riso

    e quell'abbandono

    e quella veglia dell'animo

    furono da sempre,

    per sempre,

    miei.

  • 18

    -Violett@-

    La Dea

    Era Dea di viva luce

    che al principio il buio sola combattea.

    Ma troppo vide

    e l’ira che era divenne.

    Così abissò ‘l cuore al sole

    e di dolore le sue labbra

    alle tenebre bagnò.

  • 19

    Marzo 2015: "Illustrazione Luis Royo"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 j.darkblue L'ombra di Narciso

    2 -Violett@- Nuda e cruda

    3 Morgan› Demoni

    http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70443821http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70409623http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70410813

  • 20

    Gioia Albano aka j.darkblue

    L’ombra di Narciso

    Il levigato corpo di magnolia

    diffonde aliti di superba beltà

    brillando sotto palpebre di luna.

    L'ombra è incatenata al suo specchio:

    umana cornucòpia di gioventù.

    Anima perduta come Narciso;

    tu, donna, ammanti con aliti divini

    le cartilagini dell'illusione

    e disdegni l'abbraccio dell'amante.

    Ti stringe dietro le spalle... Lo senti?

    - Sì, il tempo famelico mi reclama,

    mi porta in dono decadenza muta.

  • 21

    -Violett@-

    Nuda e cruda

    Nuda è la verità,

    sempre fa male

    quando saper non vale

    la cruda realtà.

    Lasciami Maestà

    - perdermi non voglio

    nel tuo nero imbroglio -

    Dio fasciami di orgoglio e lealtà.

    Ma come si fa,

    se finta si specchia

    la mia tinta che invecchia

    seduta nel sofà.

    E sono ancora, qua

    bella e attraente

    nel mio cuore che mente

    all’anima tua.

    Nuda e cruda.

  • 22

    Morgan›

    Demoni

    Notte veglia e suoni di silenzio solleticano nero di ciglia,

    in assenza di luce vibrazioni pulsano

    e del pensiero l’immaginazione diviene il tossico frutto.

    Occhi spalanco e cavalieri del malessere tendono redini,

    collosi lacci, resine di polvere su garze d’angosce

    coagulate.

    Specchio lo sguardo nel buco del cuore,

    un deposito di notturni riflessi m’ingoia.

  • 23

    Aprile 2015: "La Sopravvivenza"

    Su Palazzo Chimera

    Posizione Autore Poesia

    1 Cush Sopravvivere

    2 Morgan› Della pozza e del grano

    3 Miss Loryn Mercenaria

    http://chimere.forumcommunity.net/?t=57550944http://chimere.forumcommunity.net/?t=57510958http://chimere.forumcommunity.net/?t=57512982

  • 24

    Cush

    Sopravvivere

    Il giardino epidermico

    è allagato di rane. Nelle pozze ristagnano

    acquerelli di voci, vi prolificano

    i riflessi accecanti

    dei tuoi lividi.

    Ammirando le membra della terra annegata

    (mormorare

    al virgulto

    che si innalza dai crateri dei passi

    un sussurro inscindibile:

    macchia il vento

    col suo gracile "vita")

    ti frammenti

    e disperdi

    e ti lasci condurre:

    tra le crespe ululanti

    si assottiglia,

    tua, la luna;

    e si culla

    tra la spuma dei baci

    delle rane accecate,

    tra i tuoi occhi e il tuo spirito

    cogli il loto lucente,

  • 25

    poi addentalo;

    devi farne il mio cuore

    (devi spremerlo

    per averne le lacrime)

    sulle acque scurite,

    tremolanti

    liquefatti corpi,

    più taglienti e lontani,

    ti richiamano al fiore

    amaranto;

    quelle acque ti spillano,

    quelle acque ripetono:

    "non ancora",

    "non ancora";

    "non ancora"

    e laggiù

    una smania galleggia

    allietando le carni

    che saltellano

    da confine a confine;

    come occhi-palude

    dilaniati dal sole.

    E laggiù

    la montagna

    ti sorride sdentata

    il tuo amore infinito,

    il tuo spettro bruciante,

  • 26

    ti conducono, poi,

    tra gli steli taglienti

    e di nuovo tra quelle risacche

    gracidanti -

    e così

    la tua carne si affila

    nell'intorno del lauro;

    umettando le labbra

    di tempesta, ti maceri

    tra le foglie;

    ti confondi

    tra le muffe.

    Ricoprendo le rughe

    di sembianze - ti maceri;

    e sul prato galleggi

    anelito lacustre;

    ove tremula l'io

    ti consacri corteccia.

  • 27

    Morgan›

    Della pozza e del grano

    Della natura il malinconico gioco

    crebbe il grano e crebbe gli uomini,

    quand’io in profondo naufragio restavo,

    con gli occhi in attesa schiusi, vitrei confusi.

    Per curve spalle ad incatenar risposte,

    per muffe dal tempo riposte

    in sommersi pertugi ascosi e disusi,

    sopra vivevo a una pozzanghera dai verdi riflessi.

    D’abisso la pozza talvolta s’allagava

    in tempeste d’astemio dolente abbandono

    e a fondo calore in lacrime colava.

    Se speranza a sofferenza sopravvisse

    io non me ne accorsi, fu segreto lucore di respiro,

    fu del grano del mese di marzo il verde lascivo

    che rese lo spirito mesto di nuovo vivo.

  • 28

    Irene aka Miss Loryn

    Mercenaria

    Consumerò il fiato di piacere tra la carne.

    Scivolano le mie labbra,

    caldo il sapore, ardo di tepore

    arido di amore.

    Non è verde la speranza,

    ma muto sorriso che stringe il collo.

    Eppur resisti.

    Legherò il mio nome al tuo sesso,

    odore e sudore.

    Brucia d’inferno e impicca il cuore

    Il tuo dolore che sfrigola

    mentre verde di rabbia impotente implori

    la mano assassina di fermar lo scempio.

    L’impudico abbraccio

    è godere dei sensi. Ma uccide.

    Sono tua, mercenaria di eros cavaliera o

    guerriera, schiava d’invisibili catene.

    Non ti lascerò sopravvivere,

    o vedere oltre le mie coperte.

    A luci spente, un faro brilla

    mentre la mia voce sempre ti mente.

    Vuoi sentire di me che resterò nel tuo cuore,

  • 29

    che sopravviveremo alla tempesta.

    Che ti porterò nuovo sorriso

    dopo il vomito di bile.

    Ma dove arriva il sesso, non può l’anima.

    E all’apparir della luce

    sul prato più non canta la tua volgare passera.

    Sopravvive di me solo l’odio, d’un ugola che t’incanta

    e poi muore.

    Passerà o sai.

    Scorre via il fugace momento

    senza trattenere il suo pallido profumo.

    Non cercarmi, ti ho già perso in questo silenzio

    di mani scollate e sussurri dispersi

    mentre l’odore dell’eccitazione come erba di rugiada

    non m’inebria più, anzi dissolve il limite

    che è l’ombra di te stesso.

    Sopravvivo solo nei tuoi rimpianti.

  • 30

    Maggio 2015: "Mi ricordo di..."

    Su Palazzo Chimera

    Posizione Autore Poesia

    1 DruVir Ricordo giovanile

    2 Morgan› In ricordo d'assenza

    3 Miss Loryn Auliche sensazioni

    http://chimere.forumcommunity.net/?t=57597698http://chimere.forumcommunity.net/?t=57598463http://chimere.forumcommunity.net/?t=57597890

  • 31

    DruVir

    Ricordo giovanile

    La bianca Bottecchia gioiosa

    guidava oltre i fossi assolati

    per rupi e colline bruciate

    dal sole di maggio infuocato.

    Ricorda la china infinita

    e i campi a trebbia sfioriti

    mentre già l'odore pervade

    i sensi di casa e di miele.

    Una forte fragranza di salvia

    e menta emanava sincera

    la terra seccata degli orti

    che rossa gorgheggia sumera.

    La bici veloce viaggiava

    sull'asfalto verso la Chiesa

    e il cuore forte pulsava

    ad ogni pedalata spesa.

  • 32

    Morgan›

    In ricordo d’assenza

    Aveva lacrime blu metilene

    illuminate dal dissenso greve

    di porte chiuse su stanze amene.

    Sottili polveri d’ali di falene.

    Pesante metallo d’un muro terso

    spaccò tra denti il rumore del vero.

    Non fu del sangue il gusto del ferro

    ma del gancio teso, al cuore appeso.

    Ricordi come viti

    nei pensieri piantati.

  • 33

    Irene aka Miss Loryn

    Auliche sensazioni

    Picchia in testa a martello pneumatico

    tedio di pensieri, muro d’ansia.

    S’allunga il brodo d’un sapore avariato,

    non è per i dolci il salato.

    Lei lo vuole il rantolo d’asma

    complotto ai suoi dispiaceri – e pensa.

    Diluita nella pazzia, finalmente corre

    nel suono a perdifiato.

    Sensazione va via intensa,

    fatalmente diffuso risale il calore.

    Un botto e il flash è godimento,

    tutto è più bello e rivive a luce nuova.

    Senza patimento il corpo si distacca

    e leggero la conduce nell’aria

    dove densa lei galleggia.

    È brama di sesso, è potere, è volere.

    È avere, tutto fa lo stesso.

    Volare è ansimare, è anche amare.

    Ma presto avrà fine l’acrobatico viaggio,

    apatico si rende di nuovo il respiro

  • 34

    e sarà rumore che al cervello torna

    il solito fatidico fastidio.

  • 35

    Giugno 2015: "La mia città"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 j.darkblue La mia Itaca

    2 yume_no_namida L'albero

    3 DruVir La mejo città

    http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70908324http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70894523http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=70898712

  • 36

    Gioia Albano aka j.darkblue

    La mia Itaca

    La mia Itaca non è orma assolata,

    pietra arroccata in un guscio di mito.

    La mia Itaca è ombra sconsolata,

    tegola posata in un tempo di rito:

    il vento la flagella, la stordisce

    la pioggia la comprime, l'avvilisce.

    Non lo Ionio irrequieto la circonda

    ma un fiume sonnolento è la sua onda;

    il Bisenzio si arrabbia con misura

    quando poi si secca accoglie nel letto

    d'arbusti e di cespugli una mistura

    mutando del fluire il noto aspetto.

    La città nacque sopra una pianura

    con strette vie, torri e alte mura,

    chiese, un castello ghibellino,

    un duomo d'alberese e serpentino.

    Lei è l'orizzonte fermo del presente

    il miele con l'assenzio che non mente,

    il profumo di mandorle tostate,

    il sapore dei frutti di corniolo.

    Mia Itaca rivestita di stracci,

    dall'invasor rilegata fra i lacci,

  • 37

    nessuno sa il suono del tuo nome:

    tu l'hai rubato a una distesa d'erba

    puntellata di trifoglio e myosotis.

    Io lo dico di getto, in un bisbiglio,

    ...come a lasciar sul prato una carezza.

  • 38

    yume_no_namida

    L’albero

    La mia città è un nido

    di promesse,

    gemme implumi

    scagliate verso il futuro.

    Si erge su rami di

    strade

    fitte di boccioli

    odorosi di pane

    E canti di uccelli

    come di campane

    che suonano a festa

    - si ode,

    tra i campi,

    un pettirosso,

    dolce lamento

    o gemito di gioia.

    Ha i contorni incerti

    delle foto

    bruciate dal tempo,

    sfibrate dal sole.

    Chi sa cosa distinguono

    gli occhi di ciascuno.

  • 39

    È piccola

    come una parte di mondo

    la mia città

    e grande come un pezzetto

    del mio cuore.

  • 40

    DruVir

    La mejo città

    Tra lu monte e lu mare

    na cittadella vedo sbucare:

    lu Portu: antica gloria

    nell'Adriatico centrale.

    Te dico che so antica,

    ma non tanto quanto

    quell'appiccata su la costa,

    che Fermo ha nome, 'na vecchia crosta

    de pà tra lu bellu paesaggio.

    Me fece Tiepolo, il doge

    che governava su ste terre

    e un castello costruì, baluardo de guerre.

    Prima li Romani fecero un portu,

    e Plinio ce chiamò muraglia de li fermà,

    quei ruffiani che Ascoli fecero capitolà.

    Colonia latina, a te nel core più de un mortu.

    Un pò de cocci e de anfore italiche

    me ferirono lu voltu glorioso,

    aspettando lu veneziano

    per lu castigo assai focoso.

    Lu sole che me bacia tutto l'anno

  • 41

    è motivo per me de vanto:

    ciliegi, peschi e distese de grà

    lu Portu ora se fa rispettà.

    Co poco tempo na bella città,

    ancora sotto li zozzi Fermà

    s'estendeva entro le mura,

    la guerra del Grano fu per me dura:

    ma co lo sangue e lo ferro

    ce rpijemmo l'indipendenza,

    la sento nell'odore cittadino

    nell'ardore d'ogni contadino.

    E lu mare che fu con me generoso?

    quanti marinai osipitò con gentilezza,

    quanti se ne portò via con amarezza:

    imbarcaziò degne de venezià poderoso.

    Io ve saluto dal profondo del core,

    semo marchigià veri, Piceni d'onore:

    Romani ahimè, sete sbagliato a fondà,

    ma non me piace stallo a ricordà.

  • 42

    Luglio 2015: "Radici e Ali"

    Su Palazzo Chimera

    Posizione Autore Poesia

    1 DruVir Radici profonde non

    gelano

    2 Nozomi

    Yumehara ¥ Forse torneremo

    3 Morgan› Sono tue le mie radici

    http://chimere.forumcommunity.net/?t=57788582http://chimere.forumcommunity.net/?t=57788582http://chimere.forumcommunity.net/?t=57787941http://chimere.forumcommunity.net/?t=57820569

  • 43

    DruVir

    Radici profonde non gelano

    Il freddo ch'avanza leggero,

    un urlo di Sole dispera

    e un albero morto sussurra:

    or il mondo dorme sincero:

    tutto il gelo adorna e sovverte e

    chi di mal crede e se ne ispira,

    ramoscello su la deserta

    riva, si ferma e disatoma

    a mina a mina: l'odio or vira...

    Chi d'ali d'antico valore

    sul dorso come angelo alato

    reca e ben tenace rimane

    vola sopra ogni alto rumore

    che s'ode dal mondo mondano:

    non sono di cera impastate

    ma di quercia e liane legate

    che dal male fuggon lontano.

    Radici profonde non gelano

    e vestono sempre ali sicure,

    su alberi antichi il tuo nome

    rimembra il passato dell'io.

  • 44

    Nozomi Yumehara ¥

    Forse torneremo

    Si nasce casa,

    mettiamo le stagioni.

    Vento ci strappa.

    Voliamo via con forza

    finché siamo respiro.

  • 45

    Morgan›

    Sono tue le mie radici

    Concentrici i nostri giorni, mai ne persi un solo giro.

    Tu soltanto mi sapevi, eri pioggia ch’alimenta

    foglie immote e vecchi sterpi. Tutto cuore il corpo e forte,

    oltre bruma che paventa. Le ferite dell’esistere,

    come i nodi del mio tronco, tra le steppe di speranza

    e la danza del sapere, tu soltanto mi lambivi,

    tra le pieghe del dolore un paio d’ali mi hai infilato.

    Prima che il vento ti porti, parla ancora a queste fronde,

    parla ancora come allora. Non sarà morte a imporsi,

    sono tue le mie radici.

  • 46

    Settembre 2015: "Spiritualità"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 Dangel981 Candido giglio

    2 -Violett@- Mia Erato, figlia d'amore e

    di poesia

    3 j.darkblue Il volto della divinità

    http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71361071http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71355254http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71355254http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71357681

  • 47

    Antonio D’Angelo aka Dangel981

    Candido giglio

    Candido giglio, di bianco candore

    e naturale effigie d'innocenza,

    nell'umiltà sta la tua vera essenza,

    per lei non temi alcun bieco dolore.

    Esser divino, colmo di fervore,

    dietro fragilità sta tua potenza,

    tu che d'umano hai sol la parvenza,

    anima santa che dona calore.

    Nell'uom s'asconde sì greve peccato,

    torvo e maligno, seppur così caro,

    a chi tra maglie sue è catturato.

    Anch'io son lercio e così troppo avaro,

    d'amor che tengo dentro incatenato,

    da oscure voglie e senza alcun riparo.

  • 48

    -Violett@-

    Mia Erato, figlia d’amore e di poesia

    Suonava la lira la dea bambina

    che fonte di divino spirito - luce

    cullava sul suo tetto di pietra.

    Ma crebbe la dea, troppo -

    e musica stonò.

    Al tocco perduto un dito impuro,

    un uomo immaturo.

    Senza la sua musica – tradita.

    Scesa la strada, il buio –

    dalla musa illusa più non torna

    la melodia.

    Il ricordo è un osso rotto,

    una vuota ampolla

    in attesa d’acqua benedetta.

  • 49

    Gioia Albano aka j.darkblue

    Il volto della divinità

    La vita eterna ha il colore di un arcobaleno

    che si staglia in un cielo di disperazione,

    specchio di macerie e di carne a brandelli.

    L'anima ha il peso di un riparo all'asciutto

    su questa Terra di confine per tutti e per nessuno.

    Il volto della divinità - qualunque essa sia -

    ha la forma imperscrutabile della pietà umana

    quando si risveglia, qui e ora, e sente fame e sete;

    o mentre dorme, ancora e ancora, sotto una volta d'orrore.

    La luce dei proiettili ha preso il posto delle stelle

    per i morti e per i vivi.

  • 50

    Ottobre 2015: "Narciso"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 ›ich‹ Gatto Narciso

    http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71528188

  • 51

    Emily aka ›ich‹

    Gatto Narciso

    Forse intontito dal troppo riposo,

    t'alzi e stiracchi leccandoti il manto;

    poi ecco il divano, qual luogo migliore

    per arrotare le indomite grinfie?

    Nobile fiera, sorniona passeggi,

    regia padrona dal passo felpato;

    gli occhi socchiusi, le orecchie drizzate,

    come leone feroce in agguato.

    Gatto Narciso, astuto felino,

    di beltà tua sfacciato profitti;

    amato da tanti, tu ami te stesso,

    coccoli l'ego con molta dovizia.

    Vanesio, di natura indipendente,

    di rado per la gente ti concedi,

    ma con poche fusa furbo corteggi

    e poi in troppi cadono ai tuoi piedi.

    Diversa sorte ti spetta per certo

    da quella del vano fiore reciso;

    d'amor perir non tuo è il destino.

  • 52

    Novembre 2015: "Chimera"

    Su Inchiostro diVerso

    Posizione Autore Poesia

    1 Morgan› Straniera chimera, mia poesia

    2 Pecco73 Sono la Chimera

    3 j.darkblue Chimera, creatura fatta

    d'illusione

    http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71680176http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71692046http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71688029http://inchiostrodiverso.forumfree.it/?t=71688029

  • 53

    Morgan›

    Straniera chimera, mia poesia

    Si ferma il mio cuore sul ciglio,

    Silente il dolore non scende

    E scivola aforme un sol suono

    In sperse parole di niente.

    Vorrei poter dire quel mondo

    Che dentro in continuo mi preme;

    Se solo donarmi sapessi

    Verrebbero rime e sogni e gioie,

    Angosce e poi infranti gli amori

    Ma è così discreto lo strazio;

    Il cuore che dentro mi freme

    La luce ancor teme e trattiene.

  • 54

    Pierfrancesco Maiuri aka Pecco73

    Sono la Chimera

    A chi mi considerò solo un mostro,

    a chi come mostro mi tramanda,

    ricordo che sono stata una figlia

    e non si sceglie come nascere.

    Segnata fin da subito, accettai

    il mio destino di bestia multiforme,

    non da fenomeno da baraccone:

    io non volevo essere da meno.

    Da meno di chi? Dei miei fratelli,

    figli come me di Tifeo ed Echidna:

    l'Idra di Lerna, che affaticò Ercole,

    la Sfinge che si arrese solo a Edipo.

    E anche io trovai chi mi uccise:

    Bellerofonte con l'aiuto di Pegaso,

    non bastò essere leone e capra,

    avere una coda velenosa di serpe.

    Ma la penna degli uomini, che di me

    ebbero tanta e motivata paura,

    mi ha fatto rivivere con Flaubert

    e poi con altri tra cui Vassalli.

  • 55

    Così il mio posto non è soltanto

    nell'Ade con mio fratello Cerbero:

    io sono dove si insegue un sogno,

    io rivivo quando il sogno è la realtà.

  • 56

    Gioia Albano aka j.darkblue

    Chimera, creatura fatta d’illusione

    Perenne orrore circonda la fiera

    forgiata da carne diversa e irruente

    fu battezzata dal fato “Chimera”.

    Fianchi caprini, coda di serpente

    fauci feline che incuton terrore

    ne incorniciano l'aspetto imponente.

    Si aggira fra la folla con clangore

    ignora d' essere anima mal nata

    seppur conosca l'antico dolore

    di estrarre luce dall'aria isolata;

    è creatura fatta d'illusione

    unica specie d'una vita odiata.

    Mitiga la pena con la ragione

    sognando un'alba rosa nella notte

    dove vedrà alterità non finzione:

    per le pupille il sole a mezzanotte.

  • 57

    Un ringraziamento speciale a tutti gli autori che

    con la loro partecipazione costante alla nostra

    gara di poesia hanno consentito la realizzazione

    di questo eBook!

    Siamo in conclusione a premiare gli autori:

    DRUVIR, VINCITORE ASSOLUTO

    LEAGUE

  • 58

    RICONOSCIMENTI

  • 59

  • 60

    Attribuzione - Non commerciale -

    Non opere derivate 3.0

    (CC BY-NC-ND 3.0)

    Tu sei libero:

    - di riprodurre, distribuire, comunicare al

    pubblico, esporre in pubblico, rappresentare,

    eseguire e recitare quest'opera

    Alle seguenti condizioni:

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    dell'opera nei modi indicati dall'autore o da chi

    ti ha dato l'opera in licenza e in modo tale da

    non suggerire che essi avallino te o il modo in

    cui tu usi l'opera.

    Non commerciale — Non puoi usare

    quest'opera per fini commerciali.

  • 61

    Non opere derivate — Non puoi alterare o

    trasformare quest'opera, ne' usarla per crearne

    un'altra.

    Prendendo atto che:

    Rinuncia — E' possibile rinunciare a qualunque

    delle condizioni sopra descritte se ottieni

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    d'autore;

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    - Diritti che altre persone possono avere sia

    sull'opera stessa che su come l'opera viene

  • 62

    utilizzata, come il diritto all'immagine o alla

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    Nota — Ogni volta che usi o distribuisci

    quest'opera, devi farlo secondo i termini di

    questa licenza, che va comunicata con

    chiarezza.

  • 63

    © Inchiostro diVerso 2015