in collaborazione con www ...spalla durante una sessione di allenamento specifica per il servizio....

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[1] PARTIAMO DALLA CAVIGLIA Un piccolo infortunio a volte può rendere complicato il proseguimento della stagione agonistica, alcuni esercizi e precauzione per evitare di farvi cogliere impreparati ad un possibile infortunio. La prevenzione è l'insieme di azioni finalizzate ad impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati come possono essere infortuni o patologie croniche che obbligano di conseguenza il giocatore ad uno stop forzato dalle attività di allenamento o di una partita. Molto spesso la prevenzione parte dall’accorgimento di piccoli particolari che possono influire negativamente sullo stato di forma dell’atleta. Un utilizzo di calzature non adeguate o estremamente consumate possono dare notevoli problemi all’intero apparato muscolo scheletrico creando possibili scompensi che non possono far altro che influire negativamente sul tennista. Ma non solo le attrezzature possono essere fonte di possibili infortuni, ma anche cattive abitudini, come riscaldamenti pre allenamento inadeguati o non curati nei particolari. Anche la cura di un riscaldamento pre allenamento e pre gara possono essere la migliore prevenzione per possibili infortuni muscolari. Tutti questi accorgimenti possono risultare banali, ma possono recare danni con la stessa facilità con cui a volte vengono snobbati. Altra tipologia di prevenzione è invece quella riguardante la scelta di esercitazioni da eseguire durante un programma di preparazione atletica o di mantenimento durante l’intera attività agonistica o anche amatoriale. Tennisworlitalia.com - preparazionefisica.org www.tennisworlditalia.com in collaborazione con www.preparazionefisica.org P REVENZIONE L’IMPORTANZA DELLA NEL T ENNIS Molto spesso gli infortuni nel tennis sono al numero importante di movimenti ripetitivi del gesto tecnico. Si può solo immaginare quanto possa essere sollecitata l’articolazione della spalla durante una sessione di allenamento specifica per il servizio. La ripetitività del gesto (cambi di direzione, accelerazioni, decelerazioni repentine) e la richiesta di eseguirle sempre a velocità maggiore non fa altro che sovraccaricare le più importanti articolazioni L’articolazione della Caviglia , Ginocchio , Gomito , Polso , Spalla e l’inter zona dorsale e addominale sono sempre sollecitate in qualsiasi tipo di schema motorio utilizzato dal tennista durante i suoi allenamenti. LA CAVIGLIA

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    PARTIAMO DALLA CAVIGLIAUn piccolo infortunio a volte può rendere complicato il proseguimento della stagione agonistica, alcuni esercizi e

    precauzione per evitare di farvi cogliere impreparati ad un possibile infortunio.

    La prevenzione è l'insieme di azioni finalizzate ad impedire o ridurre il rischio, ossia la probabilità che si verifichino eventi non desiderati come possono essere infortuni o patologie croniche che obbligano di conseguenza il giocatore ad uno stop forzato dalle attività di allenamento o di una partita.

    Molto spesso la prevenzione parte dall’accorgimento di piccoli particolari che possono influire negativamente sullo stato di forma dell’atleta. Un utilizzo di calzature non adeguate o estremamente consumate possono dare

    notevoli problemi all’intero apparato muscolo scheletrico creando possibili scompensi che non possono far altro che influire negativamente sul tennista.

    Ma non solo le attrezzature possono essere fonte di possibili infortuni, ma anche cattive abitudini, come riscaldamenti pre allenamento inadeguati o non curati nei particolari. Anche la cura di un riscaldamento pre allenamento e pre gara possono essere la migliore prevenzione per possibili infortuni muscolari.

    Tutti questi accorgimenti possono risultare banali, ma possono recare danni con la stessa

    facilità con cui a volte vengono snobbati.

    Altra tipologia di prevenzione è invece quella riguardante la scelta di esercitazioni da eseguire durante un programma di

    preparazione atletica o di mantenimento durante

    l’intera attività agonistica o anche amatoriale.

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    PREVENZIONE L’IMPORTANZA DELLANEL TENNIS

    Molto spesso gli infortuni nel tennis sono al numero importante di movimenti ripetitivi del gesto tecnico. Si può solo immaginare quanto possa essere sollecitata l’articolazione della spalla durante una sessione di allenamento specifica per il servizio. La ripetitività del gesto (cambi di direzione, accelerazioni, decelerazioni repentine) e la richiesta di eseguirle sempre a velocità maggiore non fa altro che sovraccaricare le più importanti articolazioni

    L’articolazione della Caviglia , Ginocchio , Gomito , Polso , Spalla e l’inter zona dorsale e addominale sono sempre sollecitate in qualsiasi tipo di schema motorio utilizzato dal tennista durante i suoi allenamenti.

    LA CAVIGLIA

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    Nelle prossime settimane prenderemo in considerazione in maniera più dettagliata ogni singola articolazione, proponendo a sua volta esercitazioni a carattere preventivo utilizzabili a seconda dell’età , abilità, capacità di ogni singolo atleta; sia esso agonista , principiante , adulto o bambino.

    LA PREVENZIONE CAVIGLIA DELLA CAVIGLIA

    Come accennato nelle righe precedenti cercheremo di sviscerare in maniera dettagliata l’argomento prevenzione su ogni singola articolazione.

    Partendo dal basso , troviamo come prima articolazione la CAVIGLIA , articolazione spesso soggetta ad infortuni durante la pratica del tennis.

    La tipologia di trauma più ricorrente sull’articolazione della caviglia è quello di tipo distorsivo. La classica distorsione che può essere dovuta molto spesso alle situazioni del terreno, nel caso della terra rossa, una riga non aderente al suolo, o nel cemento dovuto alla differenza di attrito tra le zone più o meno usurate,

    possono allontanare per molto tempo il tennista dalla sua attività.

    Le caviglie del tennista insieme all’articolazione del ginocchio possono essere definite veri e propri ammortizzatori del movimento. Su di loro spesso si scaricano gran parte delle forze necessarie per esprimere un movimento o per frenare con una brusco cambio di direzione una corsa o un movimento che può essere frontale, laterale o anche diagonale.

    Già da queste considerazioni sarà facile dedurre che bisognerà abituare la caviglia a lavorare in tutte le direzioni, proporre un solo tipo di movimento porterebbe ad un miglioramento senza dubbio inferiore rispetto quello che può essere con una proposta a 360° gradi.

    Una progressione didattica accurata, e modificabile per ogni

    tipologia di giocatore, può portare ad un miglioramento delle capacità propriocettive, atte a sua volta al miglioramento della percezione del movimento e della correlata probabilità di infortunio.

    L’articolazione della caviglia può essere rinforzata con esercitazioni di tipo propriocettivo ( tavolette, skimmy, o elementi propriocettivi vari ) o con esercitazioni per il miglioramento della forza e resistenza dei muscoli peronieri con sovraccarichi a carattere naturale o a resistenza elastica.

    Propriocettiva“Capacità dell'organismo

    di percepire gli stimoli esogeni ed endogeni che riguardano la posizione e lo stato dei muscoli, delle

    articolazioni e di altre strutture corporee.”

    ALCUNI LINK I nostri link preferiti...

    E’ fondamentale

    abituare la caviglia a lavorare

    in condizioni di instabilità

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    I NOSTRI CONTATTI

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    NEL PROSSIMO ARTICOLOEcco cosa troverete nel prossimo articolo

    Dopo aver analizzato e proposto più

    dettagliatamente la situazione

    dell’articolazione della caviglia, spostiamo la

    nostra attenzione sull’articolazione del

    ginocchio, un’articolazione particolarmente complicata

    e che se non viene monitorata e allenata

    costantemente può portare a infortuni gravi, o a dolori

    cronici che molto spesso sono quasi insopportabili

    dall’atleta durante un normale attività di

    allenamento o partita

    Seguiteci...

    LA PREVENZIONE SPECIALE PER IL GINOCCHIO

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    N° Facile Medio Difficile

    1 Mono singolo Mono occhi Chiusi Mono singolo occhi chiusi sull’avampiede

    2 Antero- Posteriore Latero- Laterale Totale

    3 Mono su Skimmy Mono skimmy occhi Chiusi Jump su skimmy Bipodalico

    Nella tabella che segue sono inserite 3 tipologie di esercitazione:

    1- Esercitazione e corpo libero2- Esercitazione a resistenza elastica3- Esercitazione con l’ausilio di elementi

    propriocettivi

    Le esercitazioni per l’articolazione della caviglia possono essere infinite, e molto spesso è molto più difficile descriverle a parole che a inventarle. L’importante che vengano sempre proposte dalla più facile alla più difficile con una progressione didattica che renda l’atleta capace

    di percepire la difficoltà dell’esercizio e che ne disponga la volontà di passare ad uno step di difficoltà superiore.

    Una errata progressione può influire negativamente sullo stato di salute dell’atleta provocando possibili infortuni che sarebbero in netta contrapposizione alla tipologia di lavoro che stiamo proponendo.