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Siamo arrivati in estate con il cal- do soffocante che ci fa sperare solo in qualche temporale rinfrescante. L’esta- te ci porta anche tante feste e, con il bel tempo e le giornate più lunghe, la possibilità di fare di più e muover- ci di più. L’estate ha portato anche la visita del nuovo Arcivescovo di Udi- ne. È passato forse pochi minuti, ma cercando di arrivare in tutte le loca- lità. La gente lo ha sentito come una persona molto socievole e alla mano. Ha voluto cercare di conoscere la sua diocesi non solo sulla carta, ma anche sul territorio incontrando la gente. Da quello che ho percepito, le nostre comunità lo hanno accolto ovunque con affetto e calore. Si è messo a parlare con tutti per capire e conoscere. Può sembrare solo una necessità contingente legata al fatto che è appena arrivato in una nuova realtà. Il vescovo ha inviato una lettera pastorale dal titolo “Ascol- ta, figlio le mie parole”. L’ascolto non è solo contingente a una situazione di prima conoscenza, ma è un atteggia- mento interiore che il cristiano vive giorno per giorno. Questo perché Dio parla a noi e alla nostra realtà. Natu- ralmente come cristiani questo atteg- giamento è soprattutto rivolto a sco- prire la volontà di Dio. Anche la realtà ha bisogno della nostra attenzione per scoprire nell’altro i suoi bisogni veri e non solo quelli che escono dalla sua bocca. Vi saluto auspicando, oltre che viviate una bella estate, che la vostra vita non sia un blaterare parole vane che si susseguono, ma un incontro di cuori con Dio e con i fratelli. Vaš famoštar – Il vostro parroco Don Federico LA VOSTRA VITA NON SIA SOLO UN BLATERARE PAROLE! “Il Signore è il mio pastore non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare.” “Pridite k meni usi, ki ste utrujeni in obteženi, in ist vam bom dau počitek. Prave Gospod. ” A tutti voi ed in particolare agli ammalati e agli anziani auguriamo un proficuo tempo di riposo che rin- franchi il corpo ma soprattutto l’ani- ma. Usiem našim ljudem doma in po sviete, posebno te bunim in te starim želmo vesel cajt za počivat, za teluo in posebno za dušico. Dal “San Martino” BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012 Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine Dal San Martino BOLLETTINO D’INFORMAZIONE Autorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine Anno XLVII - N. 2 - Settembre 2010 33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine TAXE PERÇUE TASSA PAGATA Pubbl. quadrimestrale - Poste Italiane s.p.a.  Spediz. in abb. postale D.L. 353/2003  (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)  art. 1, comma 2, DCB UDINE In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi Con i fiori di Monica auguriamo buone vacanze a tutti !

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Siamo arrivati in estate con il cal-do soffocante che ci fa sperare solo in qualche temporale rinfrescante. L’esta-te ci porta anche tante feste e, con il bel tempo e le giornate più lunghe, la possibilità di fare di più e muover-ci di più. L’estate ha portato anche la

visita del nuovo Arcivescovo di Udi-ne. È passato forse pochi minuti, ma cercando di arrivare in tutte le loca-lità. La gente lo ha sentito come una persona molto socievole e alla mano. Ha voluto cercare di conoscere la sua diocesi non solo sulla carta, ma anche

sul territorio incontrando la gente. Da quello che ho percepito, le nostre comunità lo hanno accolto ovunque con affetto e calore. Si è messo a parlare con tutti per capire e conoscere. Può sembrare solo una necessità contingente legata al fatto che è appena arrivato in una nuova realtà. Il vescovo ha inviato una lettera pastorale dal titolo “Ascol-ta, figlio le mie parole”. L’ascolto non è solo contingente a una situazione di prima conoscenza, ma è un atteggia-mento interiore che il cristiano vive giorno per giorno. Questo perché Dio parla a noi e alla nostra realtà. Natu-ralmente come cristiani questo atteg-giamento è soprattutto rivolto a sco-prire la volontà di Dio. Anche la realtà ha bisogno della nostra attenzione per scoprire nell’altro i suoi bisogni veri e non solo quelli che escono dalla sua bocca. Vi saluto auspicando, oltre che viviate una bella estate, che la vostra vita non sia un blaterare parole vane che si susseguono, ma un incontro di cuori con Dio e con i fratelli.

Vašfamoštar–Ilvostroparroco DonFederico

LA VOSTRA VITA NON SIA SOLO UN BLATERARE PAROLE!

“IlSignoreèilmiopastorenonmancodi

nulla;supascolierbosimifariposare.”

“Priditekmeniusi,kisteutrujeniinobteženi,inistvambomdau

počitek.PraveGospod.”

Atuttivoiedinparticolareagliammalatieaglianzianiauguriamounproficuotempodiriposocherin-franchiilcorpomasoprattuttol’ani-ma.

Usiemnašimljudemdomainposviete,posebnotebunimintestarimželmoveselcajtzapočivat,zateluo

inposebnozadušico.

Dal

“San Martino”BOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

33040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. (0432) 725012

Direttore responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

Dal

San MartinoBOLLETTINO D’INFORMAZIONEAutorizzazione n. 397 del 9 maggio 1977 - Tribunale di Udine

Anno XLVII - N. 2 - Settembre 201033040 LIESSA DI GRIMACCO - Piazza Don Rino Marchig, 3 - Tel. 0432 725012 e-mail: [email protected] responsabile: dott. Iole Namor - Impaginazione e stampa: Tip. Tomadini - Udine

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In caso di mancato recapito inviare a UDINE CPO per la restituzione al mittente previo pagamento resi

Con i fiori di Monica auguriamo buone vacanze a tutti !

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.2

19 MARZOSVET JOŽEF

Buona affluenza anche quest’anno alla festa di San Giuseppe, uno dei compatroni della chiesa di Liessa, per la solenne celebrazione della Santa Messa cantata dal coro Rečan e la festa che poi è seguita nella nostra palestra.

Durante la Divina Liturgia cele-brata alle ore 20.00 per permettere una maggiore affluenza, abbiamo ricordato tutti i papà, i Giuseppe e le Giuseppine vivi e defunti.

Da qualche anno si è ripristinata la processione attorno alla chiesa con l’immagine del santo, resa più sugge-stiva dalle tante candeline rosse che hanno definito il percorso.

Un grazie va a tutti quelli che si adoperano per la riuscita di queste no-stre feste, ma anche a tutti quelli che vi partecipano sempre, dimostrando il loro amore per la comunità e per il Signore. Una comunità vive quando i parrocchiani sono attivi e presenti!

Così pregavano i nostri nonni che si affidavano a San Giuseppe:

Cronacaparrocchiale “SvetiJožefstebiuvaruhMarinedevicebotevaruhšenašedružineinnašedušice.Amen”

21 MARZOPELLEGRINAGGIO QUARESIMALE A CASTELMONTE

Anche quest’anno nel periodo quaresimale è stato organizzato un pellegrinaggio a Castelmonte. I più coraggiosi sono saliti a piedi partendo da Cemur verso Castelmonte, dove un altro gruppetto di “autopatentati” ci aspettava per la preghiera comuni-taria.

L’intento di questa camminata è di fare un fioretto e di intensificare la preghiera prima della santa Pasqua, e affidare la nostra vita alla Madonna.

Questo è il secondo anno che viene fatto questo pellegrinaggio e speriamo che altri si aggregheranno l’anno pros-simo… un fioretto ogni tanto fa solo che bene!

Il nostro pomeriggio, dopo la preghiera, si è concluso in pizzeria per la gioia di stare insieme, dove il paga-mento era alla “romana”, cioè ognuno per sè!

28 MARZOLE PALME

La domenica delle palme, la li-turgia è divisa in due parti: l’ingresso solenne di Gesù in Gerusalemme e la sua Passione e pertanto abbiamo be-nedetto l’ulivo in tutte le chiese, per poi proseguire con la processione.

Il sabato sera, a Topolò, ci siamo ritrovati alla sorgente “ta za uratan” per la benedizione dell’ulivo e per fare la processione. L’ingresso trionfale di Gesù viene ricordato appunto facendo un tratto di strada assieme pregando e cantando e dando così il giusto decoro a questa festa.

A Liessa ci siamo ritrovati per la prima volta sulla nuova piazzetta crea-Gioia dello stare insieme: in quaresima a Castelmonte

San Giuseppe a Liessa

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.3

DOMENICA 12 SETTEMBRELa Parrocchia di LiessaincollaborazioneconilComune di Grimacco invitatuttialla

FESTA DELLA DEDICAZIONE DELLA NOSTRA CHIESA PARROCCHIALE OPASILO LIEŠKE CIERKVE – SENJAM MARIJE BANDIMICE

all’INTITOLAZIONE della PALESTRA in RICORDO di DON AZEGLIO

- Solenne Santa Messa cantata e presieduta da Mons. Igino Schiff, Vicario Episcopale per la pastorale. Come piaceva a don Azeglio, canterà l’assemblea liturgica guidata dai suoi giovani

- Processione con la statua della Madonna- Benedizione della lapide di intitolazione della palestra – sala parrocchiale a Don Azeglio- Pranzo comunitario per tutti (con prenotazione).

Con la partecipazione straordinaria della nuova banda di Orzano.

Tutti siamo invitati a partecipare!!!

Pridita usi!!!

ta ex novo dietro la pesa comunale, spostandoci così su consiglio del no-stro parroco di qualche metro.

Don Federico dalla finestra della canonica ha notato la forma circolare e appartata della nuova piazzetta co-munale che si presta al raccoglimento e pertanto abbiamo cominciato la no-stra liturgia proprio da lì.

L’idea è stata molto apprezzata, tanto che ogni anno cominceremo la celebrazione delle palme da questa piazzetta. Sarebbe molto bello che tale piazzetta venisse sfruttata anche per manifestazioni culturali e altro (con-certi, serate di poesia, teatri, ecc.), dando così la possibilità a un buon numero di persone di partecipare co-

modamente.A Cosizza, come al solito, siamo

partiti dalla croce con la processione, dopo aver benedetto l’ulivo ed ascol-tato il canto del Vangelo sull’ingresso trionfale di Gesù.

1° APRILEVELIK ČETARTAK

Dopo aver celebrato la domenica delle Palme, la liturgia ci invita a partecipare attivamente al triduo del Signore Crocifisso morto e Risorto.

Quest’anno abbiamo suddiviso le varie celebrazioni per dargli il giusto significato.

Giovedì Santo abbiamo celebrato la Santa Messa nel ricordo dell’ultima cena solo a Cosizza con la reposizione del Santissimo Sacramento. Buona la partecipazione.

A Liessa, dopo la Santa Messa di Cosizza, abbiamo adorato Gesù pre-sente nell’Eucarestia. I canti e le letture bibliche ci hanno aiutato a compren-dere il grande significato del giovedì santo: il dono che Gesù ci ha fatto ri-manendo presente in mezzo a noi nel Le palme-Benedizione della via crucis dono di suor Giuliana Bucovaz

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.4

Pane Eucaristico. La partecipazione è stata più che buona.

2 APRILEVELIK PETAK

A Topolò nel pomeriggio del vener-dì santo abbiamo meditato la passione di Gesù con la Via Crucis guidata da Fabrizio Cernotta e dai canti intonati dalla signora Lidia “Na varhu te”. Abbiamo concluso la preghiera con l’adorazione ed il bacio della croce.

La partecipazione, vista l’ora po-meridiana, è stata buona.

A Liessa in serata c’è stata la so-lenne Via Crucis, ben preparata con preghiere e meditazioni lette dai no-stri bravi giovani. Al termine abbiamo compiuto la tradizionale processione per le vie del paese illuminate dalle croci di fuoco preparate dai nostri giovani volenterosi e a loro va il nostro grazie ma in particolare ad Angelini Emanuele e Marco Marinig.

A Cosizza alle ore 21.00 abbiamo celebrato la liturgia della Passione con la lettura del vangelo, le preghiere universali, l’adorazione della croce, la comunione e al termine con la proces-sione. Un grazie va a Beppino Cendon che prepara la croce di fuoco e ai bam-bini che dispongono i lumini.

3 APRILEVELIKA SABOTA

Sabato santo è giornata aliturgica per eccellenza. Giorno di sosta silen-

ziosa presso il sepolcro: l’altare è spo-glio, la luce è spenta. Ma si respira un’aria di fervida attesa.

In questa giornata noi della Benečija, come anche in alcune zone della Slovenia, abbiamo la tradizione di benedire il pane.

Il nostro parroco e Giacomo, già dalla mattina, hanno fatto il giro di tutte le frazioni per la benedizione.

Solo a Cosizza e a Topolò in tar-do pomeriggio, oltre alla benedizione del pane, abbiamo benedetto anche il fuoco per permettere a tutti di portar-lo nelle famiglie. La cerimonia è stata breve, ma in molti non hanno voluto mancare.

Nella tarda serata, a Liessa, c’è sta-ta la solenne veglia pasquale che è la grande e santissima notte dell’anno, la celebrazione più antica, più impor-tante e più ricca di contenuto. Non si veglia perché Cristo è risorto di not-

te, ma per dimostrare che viviamo in attesa, nella vigilanza e nella speranza della venuta del Signore.

Ogni buon cristiano dovrebbe sen-tire il bisogno di partecipare a questa solenne liturgia, perché è il fulcro di ogni credente, da cui riceve la grazia salvifica nella resurrezione di Cristo.

Bisognerà imparare per il futuro a spostarsi per partecipare alle cele-brazioni comunitarie; l’unità nelle celebrazioni, infatti, dà la giusta so-lennità senza sminuire nessuno. An-che la comunità di Cosizza si sforzi a spostarsi per vivere cristianamente in comunione!

4/5 APRILEVELIKA NOČ

Santa Messa solenne cantata in tut-te le chiese; ottima la partecipazione, anche di chi si fa vedere poco all’in-

CI HANNO FATTO IL “PACCO”Anche il nostro giornalino “San Martino” in grave difficoltà grazie alla decisione del Governo italiano

“…Abbiamo infatti dovuto ritardare la spedizione della rivista in attesa che si chiariscano gli scenari provocati da una decisione del governo in cui, letteralmente dall’oggi al domani, si aboliscono le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali.

…Oggi, spedire le nostre due riviste, costerebbe al nostro editore, il 450% in più rispetto alle attuali condizioni. Sono centinaia le organizzazioni a scopo benefico e senza fine di lucro che, come la nostra, sono state penalizzate da una decisione che, oltretutto, danneggia in modo significativo la libera imprenditoria editoriale. Non può rimanere soltanto la televisione l’unico veicolo di informazione nel nostro paese.”

Trattoda“MissioniConsolata”delmaggio\giugno2010

Venerdi Santo a Liessa

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.5

ACCORATO APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE

COMUNALE DI SAN LEONARDO

LacomunitàdiCosizzahanelsuocimiterounacappella con l’altare co-struitaappositamenteper il culto chevieneutilizzataperlacelebrazionedel-laSantaMessa.Talecappellaèunicanel suo genere perchénessun cimiterodelleVallihalafortunadiaveretaleluogo,masolocellemortuarie–obito-riedepositoattrezzi.

Oggilacappellaversaingravicon-dizionieadognipioggiadalmuroamonte, filtra acqua e fanghiglia tra-sformando il pavimento in piastrelleinunapaludedifango.Ancheiltettoha urgente bisogno di un totale rifa-cimento visto che imuri sono diven-tativerdidalmuschio.Mancaancheunparcheggio,percui si rendemoltopericoloso il traffico ad ogni funeralecreandoverodisagio.

Dapartenostra se tale cappellaacausa del degrado perderà la sua de-corosità, non potremmo più celebrarelaSantaMessacreandomalumoreintuttalapopolazione.

Chiediamo vivamente all’ammi-nistrazionecomunalediintervenirealpiùpresto.Unsentitoringraziamento.

contro settimanale con il Signore…!Come da tradizione, in questo

giorno abbiamo raccolto le offerte, frutto delle rinunce quaresimali, per le nostre missioni.

La Pasqua si celebra degnamen-te, ricordandosi anche di chi vive nel bisogno; ce lo ha insegnato pro-prio Gesù dicendoci: “Quello che avete fatto al più piccolo lo avete fatto a me!”.

Il giorno seguente, come da tradi-zione, siamo saliti alla chiesa di San Mattia a Costne per la celebrazione Pasquale e la festa campestre.

17 APRILESALUTANDO UN AMICO

Il gruppo Alpini di Grimacco ha organizzato presso l’ex latteria di Plataz una festa in onore di Pauletig Eligio “Baldu” di Brida inferiore.

Alla festa, oltre agli Alpini, hanno partecipato le autorità comunali, il consiglio parrocchiale quasi al completo e numerose persone della nostra comunità.

Anche se il motivo della festa in fondo era un po’ triste, in quanto Eligio lascia la nostra comunità per tornare a vivere in Canada, bisogna cercare sempre gli aspetti positivi; lui ci lascia per tornare a vivere con i suoi figli (quindi è sicuramente in buone

mani), ed inoltre la sua casa è stata acquistata da una coppia di giovani che intendono venire ad abitare nelle nostre valli.

Ci mancherà il suo sorriso e la sua disponibilità, ma siamo sicuri che lo rivedremo presto perché se la salute glielo permetterà tornerà a trovarci.

24/25 APRILESAN MARCO E FESTA DELLA BEATA VERGINE DEL BUON CONSIGLIO

La comunità di Topolò ha la mes-sa festiva il sabato e in questa gior-nata, al termine della Santa Messa, abbiamo compiuto le rogazioni di San Marco.

Il percorso della processione ab-braccia tutto il paese e le intenzioni di preghiera che vengono fatte sono per le nostre necessità reali nella vita di oggi.

Quest’anno alcuni avevano già partecipato a Cras alla benedizione del monumento in ricordo dei nostri sacerdoti e pertanto non c’è stata una buona partecipazione. Bisognerà per il futuro cercare di partecipare nume-rosi (e lo possono fare anche i nostri emigranti che vivono in Friuli) se si vuole mantenere tale processione!

Mati dobrega sveta

Quest’anno la festa di San Marco è caduta di domenica; don Federico, es-sendo impegnato a celebrare in quel di San Volfango, non ha potuto guidare la processione a Cosizza.

Quindi, senza sacerdote, come una comunità che vuole camminare attiva-mente guardando al futuro, ci siamo ritrovati come sempre a Postacco.

Cantando le litanie dei santi, letto i vangeli, e pregato con le invocazioni al Padre abbiamo chiesto che custodisca la nostra vita nel corpo e nello spirito.

Abbiamo cercato di far coincidere la conclusione della processione con l’orario della Santa Messa domenicale dove ci attendeva Don Federico.

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.6

Bisognerà sempre di più collabo-rare nello svolgimento di questi mo-menti di preghiera dando ognuno il meglio che ha avuto in dono da Dio.

Il giorno seguente alla festa di San Marco, il calendario liturgico ci pro-pone la festa di Maria Madre del buon Consiglio, titolare della chiesa di Lies-sa. Da qualche anno Giacomo ha pen-sato di ripristinare tale festa e insieme alle rogazioni portiamo solennemente in processione la sacra immagine della Madre del buon consiglio posta sull’al-tare maggiore della chiesa di Liessa.

29 APRILEPASTORALNI SVET

Presso l’appartamento “Don Aze-glio” si è riunito il consiglio parroc-chiale per discutere il seguente ordine del giorno:1. Liturgia: spiegazione di quanto già

affermato!2. Linea parrocchiale (da 45 anni)

dell’uguaglianza sull’amministra-zione dei sacramenti e sacramen-tali!

3. Mese Mariano4. Prime Comunioni - Majinca5. Obljuba parrocchiale a Castel-

monte6 Anniversario benedizione cappella

di Grimacco Sup.

7. Santa Messa estiva sul San Marti-no

8. Varie“PojmoGospodu,kijedobar.Gospuodjenašamuočinnašapiesam,onnasjerešiu.„

27 APRILEINCONTRO CON I GENITORI

Presso l’appartamento “Don Aze-glio” si è tenuto un incontro con i ge-nitori dei bambini della prima comu-nione per parlare un pò dell’organizza-zione della festa, ma in particolare per vedere e discutere su un documentario dal titolo: “Mio figlio riceve per la pri-ma volta Gesù”.

1° MAGGIOPRAZNIK SVETEGA JOŽEFA DIELOVAC

Grande novità quest’anno per la comunità di Topolò, che ha festeg-giato San Giuseppe in questa data visto che il 19 marzo lo si fa a Liessa. L’altare laterale a lui dedicato era ben addobbato e ottima è stata la parteci-pazione alla Santa Messa.

Dopo la celebrazione, per la prima volta nella storia di Topolò, si è svolta

la processione fino alla cappellina di San Giuseppe, posta sul sentiero che porta al “Kiuč”, dove don Federico ha affidato tutta la comunità al patroci-nio di San Giuseppe. È seguito poi un momento di festa conviviale.

Tutti i partecipanti sono rimasti molto contenti della novità che ripe-teremo l’anno prossimo.

Un grazie va a tutti quelli che han-no partecipato e a chi ha falciato lungo tutto il percorso della processione.

Dai racconti dei più anziani pre-senti alla cerimonia pare che:- la cappella era già ivi presente alla

fine del 1800; - l’attuale statua di San Giuseppe era

precedentemente collocata in chie-sa ed è stata posta in quella cappel-la da don Mario Cernet quando è stata comprata la nuova statua per l’altare della chiesa;

- la cappella fosse precedentemente dedicata alla Vergine Maria;

- la cappella è stata interamente ri-strutturata nel 1988.

2 MAGGIOSENJAM SVETEGA FLIPA, JAKOBA IN MATJIA

Come di consueto la prima dome-nica di maggio siamo saliti a Costne per la festa di San Mattia, San Filippo e San Giacomo il minore.

Il ritrovo è stato presso la cappelli-na del paese, da dove è partita la pro-cessione con le rogazioni.

Alla chiesetta si è poi celebrata la solenne Santa Messa e abbiamo avuto la fortuna di avere tra noi mons. Paolo Caucig, originario di Clastra e canoni-co di Cividale.

Dopo la celebrazione è seguita la festa comunitaria sul prato davanti alla chiesa. Buona è stata la partecipa-zione anche se il tempo non promet-teva bene.

Un grazie va a don Paolo Caucig per la bella sorpresa che, speriamo, ri-peterà presto e a tutti quelli che si ado-perano per la riuscita di queste nostre San Giuseppe lavoratore a Topolò

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.7

feste; un particolare Buog loni di tutto cuore lo vogliamo rivolgere a Gianni Kokoc, “trave portante” della chiesetta di San Mattia, che è ritornato in for-ma per questa festa dimostrando tanto amore e attaccamento.

9 MAGGIOŠESTA NEDIEJA

A Cosizza abbiamo celebrato il senjam che ricorda il giorno della de-dicazione della nostra chiesa.

Ha presieduto la Santa Messa mons. Paolo Caucig, canonico di Ci-vidale e originario di Clastra, assie-me al nostro parroco don Federico. Nell’omelia don Paolo ha ben ricorda-to l’importanza per noi cristiani di tro-varci la domenica per la celebrazione dell’Eucarestia, e come sia educativo per i nostri bambini venire in chiesa accompagnati dai loro genitori dando così il buon esempio. Ha anche spie-gato molto bene il senso di comunità parrocchiale che suona stridente con chi non partecipa alla celebrazione parrocchiale andando a Messa in altre chiese o santuari.

Al termine della celebrazione Eucaristica abbiamo portato in pro-cessione Gesù presente nell’Eucarestia per le vie del paese ben addobbate e con gli altarini ben preparati.

Ci siamo poi ritrovati tutti presso l’ex asilo per un momento di festa comunitaria.

La Santa Messa è stata cantata dal coro “Nediški puobi”, che ringrazia-

San Mattia Filippo e Giacomo a Costne

Sesta nedieja

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mo di cuore per la disponibilità e per i loro bei canti tradizionali, che hanno dato il giusto tono alla festa, anche nel momento conviviale.

Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita del no-stro senjam.

22 MAGGIOOBLJUBA DI BRIZZA

Gli abitanti di Brizza soddisfano il loro voto e vengono pellegrini a Liessa per affidarsi e affidare i loro cari alla Vergine del buon Consiglio.

Si deve veramente lodare gli abitan-ti di Brizza che tengono duro e ogni anno compiono questo voto: sono da esempio per tutti noi.

23 MAGGIOPRIME COMUNIONI

Il consiglio parrocchiale ha scelto la festa della Majinca quale data per le prime comunioni. La data è più che azzeccata visto che questo è il giorno della festa del Corpus Domini per la comunità di Liessa.

Alla vigilia genitori e bambini si sono ritrovati presso la nostra chiesa per le Sante Confessioni, per le quali don Federico aveva preparato una bel-la celebrazione con preghiere alternate dai genitori e dai bambini. Duran-te l’esame di coscienza comunitario, ogni bambino scriveva su un foglietto i suoi peccati e dopo la confessione in-dividuale lo bruciava in un braciere ar-dente quale segno del perdono di Dio

IMPARIAMO A CAMMINARE CON LE NOSTRE GAMBE!Pubblichiamo un articolo di Pre Rizieri De Tina dal titolo “Di un scherc di predi a tante grazie di Diu” tratto dalla Vita Cattolica

Pellegrini di Brizza a Liessa

DA UNO “SCHERZO DA PRETE” A TANTA GRAZIA DI DIO.

Domenica dell’ulivo 2010 a Chialminis. La gente era presente in chiesa più di sempre. Sono le nove e trenta, ora di iniziare la Santa Messa. Il sacerdote non è arrivato, speriamo che arrivi… Con la nuova ora, che è entrata in vigore oggi, si sarà addor-mentato. Aspettiamo. Non arriva! Si potrebbe andare a Messa a Villanova o a Ramandolo. Cosa dici tu, Elsa? È già passato un quarto d’ora… faccia-mo qualcosa?

Elsa va a prendere i foglietti della liturgia senza il prete e incomincia: “oggi ci tocca di non avere il sacer-dote e dovremo sempre di più abi-

tuarci a farne a meno. Non dobbia-mo andare di qua o di là per seguire la Messa; dobbiamo restare uniti, nei nostri paesi. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo… ”.

E va avanti, con Beppo che legge le letture e dopo si legge la Passione a più voci. Arrivati al momento del-la morte di Gesù, Elsa raccomanda di fermarsi, ricordando tutti i nostri morti che sono Vivi con Lui. Si ri-mane in silenzio per un bel po’. Con il canto di adorazione si va a prende-re la pisside, e ci si prepara a ricevere la comunione.

Finite le preghiere dopo la comu-nione, Elsa dice: “Abbiamo prepara-to l’ulivo, il sacerdote non è arrivato per benedirlo, ma noi siamo sicuri che il Signore ci vuole tanto bene,

e ce lo benedirà Lui. Prendiamolo e portiamolo a casa nostra, anche a quelli che oggi non son potuti veni-re!”. E tutti si sono congedati dopo essersi incontrati nel nome di Dio.

(…) Domenica dell’Ulivo… tanta gente e due paesi rimasti

senza prete. Cose che toccano! Ma Lui dall’alto sa il perché. E ci fa ve-dere che, dove non arrivano i sacer-doti, arriva la Sua grazia! Lui ci dà il cappotto dietro il freddo! Non è forse bello vedere come qualcuno si dia da fare, come può, affinché la gente non si disperda? Se mancano i sacerdoti, dobbiamo ammassare la gente nei paesi grandi, finendo così di uccidere i paesi piccoli?

Traduzionelibera

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.9

che cancella ogni peccato.La domenica della Majinca tutti i bam-

bini emozionatissimi hanno partecipato ad una celebrazione molto commovente e attiva. La celebrazione era scandita dal-le risposte corali e dai canti di questi no-stri bimbi. Non è mancata la processione offertoriale e le letture e le intenzioni di preghiera in italiano, sloveno e croato (una bimba con la sua famiglia è venuta dalla Croazia a vivere in mezzo a noi)… era pro-prio la Pentecoste!

Dopo la celebrazione è seguita la pro-cessione con il Santissimo Sacramento per le vie del paese dove erano ben preparati i quattro altarini per la benedizione.

Non è potuto mancare il momento con-viviale per tutti presso la nostra palestra!

Un grazie va al consiglio parrocchiale, a tutti quelli che si adoperano per la riu-scita di queste nostre feste. Un particolare ringraziamento lo rivolgiamo ai genitori che hanno guardato a quello che è più im-portante, ovvero la celebrazione del sacra-mento, mettendo tutto ciò che serve a far “scenografia” (tuniche di altre parrocchie-sono state usate le nostre e i bambini era-no bellissimi comunque – ecc.) in secondo piano perché la preghiera rimane, tutto il resto secca e vola via!

A detta di tutti è stata veramente una giornata indimenticabile, con una bellissi-ma celebrazione viva e attiva dove i nostri bambini belli come angioletti facevano da corona. Porteremo sempre tutti nel cuore questa giornata!

30 MAGGIOFESTA A GRIMACCO SUPERIORE

È già passato un anno da quando abbia-mo festeggiato il restauro della cappella di Grimacco Superiore.

La speranza era quella che la ristruttu-razione non si concludesse con la celebra-zione di un bel monumento al centro del paese, ma che rappresentasse un inizio, un luogo dove poter degnamente celebrare le funzioni che, in vari periodi dell’anno, per le diverse occasioni, si svolgono nei paesi.

E così già dalla Devetica si è potuto go-dere di questo bel punto di partenza.

Arrivato il mese di maggio, grazie alla

disponibilità del Parroco don Fe-derico e del gruppo dei giovani che sostiene con il canto le assemblee liturgiche, è stato anche possibile celebrare una Santa Messa.

Il tempo purtroppo non è stato clemente, ma la pioggia non ha im-pedito lo svolgimento di una sug-gestiva cerimonia e di un momento conviviale.

Le intemperie, infatti, non han-no fermato le cucine, i musicisti e i cantanti, anche se dobbiamo essere grati a chi ci ha aperto la sua casa per non farci bagnare troppo!

E chi è di Grimacco non può perdere l’occasione di ringraziare ancora una volta chi, con il lavoro o con le offerte, ha reso possibile tut-to questo nonché, una volta in più, tutti quelli che domenica 30 han-no partecipato alla festa lasciando un’offerta che è stata devoluta per il piazzale della Chiesa di Liessa.

Se avessimo avuto senso del bu-siness, avremmo dovuto far passare il cestino delle offerte per la parroc-chia anche alla festa dell’anno scor-so quando, forse per il sole o forse, a voler essere maliziosi, per il periodo

Prima Comunione

Anniversario della ristrutturazione cappella Grimacco sup.

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.10

pre-elettorale, l’affluenza andava oltre ai soliti “fedelissimi” che sempre par-tecipano e tengono viva la nostra co-munità.

31 MAGGIOMAJ – SVET ROŽAR

Abbiamo vissuto anche a Cosizza il mese dedicato alla Madonna ritro-vandoci per la recita del Santo Rosario nella cappella della nostra chiesa che si presta a dare il giusto raccoglimento.

L’ultimo giorno di maggio abbia-mo concluso solennemente la nostra preghiera mariana con la presenza del parroco don Federico, ricordando nei vari misteri del rosario le necessità delle nostre comunità. Molto bella e suggestiva la processione con la statua della Vergine Maria, accompagna-ta dal canto e dalla preghiera, che ha concluso il nostro buon proposito di partecipare al mese mariano.

* * *

Mese di maggio, mese della Ma-donna e mese del santo rosario! Anche quest’anno la cappelletta della chiesa di Liessa si è riempita di fedeli ogni lunedì, mercoledì e venerdì del mese.

Come da tradizione a recitare il rosario è stato Giacomo, che ad ogni

mistero intonava canzoni dedicate alla Madonna rispolverandone alcune, grazie ai libretti dove tutti potevano seguire, quasi dimenticate.

Il nostro don Federico ha guidato poi le litanie e l’adorazione Eucaristi-ca impartendo alla fine la benedizione

Pregare insieme e il bello di essere Comunità

Processione a Cosizza alla fine del mese di maggio.

Cosavuoldirepregareinsieme?Cosasignifica la preghiera comunitaria perunCristianooggi?

Parechequestedomandeogginonsifaccianopiù,nèanoistessinèaglialtri,perchéè entratonellaconsuetudinecheognunosigestiscacomevuoleecomeglifacciapiùcomodo.

Seper caso capitadiparlarne, eccoche invece di rifletterci su, si trovanomillescuse:“Mahaisentitolenotiziesuchecosasonoipretioggi?-Seipretinonsanno attirarci in chiesa è meglio nonandarci!–Iohoibambinipiccoli!–Iohogliospiti!–Iolavoro!–Devoandareinferie!–Iononhotempo!–ecc.”.

Non ci mancano mai le scuse perevitarediandareaMessa,allefunzionieaitantiinvitichecifalanostrapar-rocchia.

Eppurequantaserenitàpuòdarequel-lamezz’oradipreghiera insieme,quellaSantaMessaseguitacondevozione!

Alcuni dicono: “io prego per contomio”.Èvero,sipregaanchedasoli,ma

non è la stessa cosa, è come andare invacanzadasolioinbuonacompagnia!

Amaggionellanostraparrocchiaab-biamorecitatoilSantoRosarioel’ulti-masettimanacomeconsuetudineloab-biamo fattoper levarie frazioni;possodirecheveramentecisiamosentitiunagrandefamiglia.

Lepersonechefrequentanolachiesa

con assiduità, anche quando vanno invacanza, non tralasciano la loro pre-ghiera festiva in compagnia di quellacomunità dove sono ospiti e di quanticomelorosonoinvacanza.

Ricordiamocichepregareèdaresol-lievoalnostrospirito,nonsoloneimo-menti tristi, e ogni giorno ci fa sentireviciniaGesùeindialogoconlui.

Gioia di stare assieme al matrimonio di Emanuele e Sabina

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.11

con il Santissimo Sacramento.Quando abbiamo qualche proble-

ma ci rivolgiamo alla Madonna per chiedere il suo aiuto; ma dobbiamo ri-cordarci di lei non solo quando abbia-mo bisogno, ma anche nei momenti comunitari a lei dedicati.

Il giorno della chiusura del mese, in palestra, c’è stata una serata teatrale; un grazie va al Beneško gledališče che ha atteso la fine della cerimonia reli-giosa per iniziare il teatro permetten-do a tanti di partecipare a entrambe le cose.

Non è potuto mancare il momen-to conviviale per la chiusura del mese, con Giacomo che ci ha fatto trovare le pastine e un buon bicchiere di thè. Grazie Giacomo, anzi, come dici tu: Buog loni!

MAGGIOSERATE IN COMPAGNIA DEL TEATRO

Gledališče nam je puno ušec an zatuo vsako lieto gledamo organziat

an tle na Liesah kajšno liepo vičer. U miescu maja smo imiel dvia liepe predstave: “Bremenski Godci”, glasbe-na pravca za orkester (GM Gorica) an “Nič ni takuo kot zgleda” (Skd Vigred Šempolaj).

2 GIUGNOCONCERTO IN PALESTRA Settanta coristi che cantano alla pace, alla libertà, alla democrazia, alla solidarietà e al rispetto

Na dan praznika italijanske re-publike smo imiel na Liesah koncert TPPZ Pinko Tomažič. Povabiu ga je kd Rečan. Zbor pieje pesmi, ki guo-rijo o svobodi, miru, demokracije, spoštovanja an solidarnosti, ki so ja-sno zapisane tudi v ustavi italijanske republike. Na žalost, dosti krat tele so samuo besiede an mi beneški Slovenci

100 LIET!Il 23 di giugno Natalia Floreancig di Cosiz-

za superiore ha compiuto 100 anni!È originaria della famiglia Drejova di Co-

vacevizza (Prapot). Si è sposata poi nell’ottobre 1932 con Cernotta Pio Simul di Cosizza. Ha tanto desiderato celebrare le nozze nella chie-setta di San Nicolò di Iainich, anche se all’epoca non si potevano celebrare i matrimoni fuori dalla chiesa parrocchiale; tuttavia, con i relativi permessi, il par- roco di San Leonardo don Gorenszach ha potuto accontentarla. Ricorda sempre nonna Natalia che quel giorno il parroco esclamò: “Svet Sinklaus je star ma na puobne poroke!”

La nonna Natalia oggi non è autonoma nei movimenti, ma ha ancora una buona memoria...

Tutta la comunità di Cosizza, gli amici, la figlia Maria e tutti i parenti, insieme alla festeggiata, si sono ritrovati mercoledì 23 per la celebrazione della Santa Messa di ringraziamento. La celebrazione eucaristica è stata officiata dal parroco del Matajur don Natalino Zuanella che ha spiegato molto bene, interloquendo con la festeggiata nella nostra lingua Slovena, il senso di questa Santa Messa e della vita legata alla Fede.

È stata una giornata indimenticabile per tutti, che si è trasformata in un vero Senjam di tutta la comunità.

vemo lepua, kuo se muormo le napri borit za došest naše pravice, četudi so priznane po zakonu. Koncert je ogreu publiko an na koncu so usi kupe za-piel “Vstala Primorska” za de ostane an jasen znak, de na bomo popustili, de se varnejo nazaj mračni časi takuo ki kažejo nesramne reči ki se gajajo okuole naše dvoježične šuole. Demo-kracija je svoboda an spoštovanje pra-vic! Bi bla ura an cajt, de bi usi tuole lepuo zastopil.

13 GIUGNOOPASILO A SAN MARTINO

Da sempre il culto della nostra chiesetta di San Martino è stato vivo e profondamente sentito dai nostri avi.

Basti pensare a quando, e non è storia del medio evo, gli abitanti delle frazioni di Grimacco inferiore, supe-riore, Plataz, Canalaz, Brida inferiore e superiore e Seuza con il lampione in mano (i più fortunati) o muniti di torce accese (i meno abbienti), sa-livano ogni giorno a turno fino alla chiesetta per riempire l’olio che ardeva nell’ampolla posta vicino all’altare. O quando, accompagnati dal sacerdote, i parrocchiani salivano la montagna in processione per scongiurare la lunga siccità estiva e chiedere la pioggia, che regolarmente veniva.

Noi ora, sul San Martino, celebria-mo la Santa Messa due volte all’anno e precisamente a giugno e a settembre. Così il 13 giugno anche quest’anno siamo saliti alla chiesetta, ma ad atten-derci una grande sorpresa… la nostra amica Claudia ci ha fatto un grande regalo, addobbando con estrema pa-zienza e cura la nostra chiesetta. Le numerose ghirlande poste sulle pareti, sulle due porte, sotto il portico ed alle finestre testimoniavano il grande lavo-ro di meditazione e di preghiera che Claudia, nei giorni precedenti la festa dell’opasilo, aveva dedicato al nostro San Martino. Voglio ricordare, e non è cosa da poco, che ad ogni foglia o fiore piegato per creare le composizio-ni Claudia recita una preghiera. Do-

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.12

menica però nessuno l’ha vista perché così come in punta di piedi è venuta fino a noi, alle prime luci dell’alba, in silenzio, ha ripreso la via del suo pel-legrinaggio.

A conclusione della messa Giaco-mo l’ha ricordata con un commovente discorso; insieme a lui tutti noi le siamo vicini e preghiamo che riesca a superare gli ultimi tre inverni che le restano prima di concludere il suo percorso spirituale sulle orme di San Francesco.

Al momento di intensa spiritualità, dove il tempo sembrava essersi ferma-to nella pace di quella chiesetta ad-dobbata a festa, è seguito il momento dello stare assieme per gustare quanto di buono ci avevano preparato i nostri volontari, che ringraziamo ancora una volta per la grande disponibilità che sempre dimostrano, sia per sfalciare il sentiero e lo spiazzo attorno alla chie-setta, che per cucinare.

17 GIUGNOINCONTRI A TEMA

Presso l’appartamento “Don Aze-glio”, invitati dalla parrocchia, ci sia-mo incontrati alcune serate per vedere e discutere su alcuni documentari. Il primo parlava di Medjugorie e il se-

condo di Fatima.Penseremo poi durante il perio-

do invernale per organizzare altri incontri.

Un grazie a chi ha partecipato e an-che a Chiabai Natale - Mateužac.

19 GIUGNOTUTTI INSIEME CANTANDO AL CENTRO DEL PAESE

Lietos smo bli zbral Dolenje Bar-do an je bluo že use napravljeno, pa daž nas je potisnu v Platac, kjer liepa kamunska dvorana nas je pod strieho sprejela. Čelih niesmo bli na sred vasi je bluo uselih lepua an veselo. Poslu-šali smo piesmi našega zbora Rečan an piesmi, ki nam jih je zapiela žen-ska vokalna skupina Breginj. An par piesmi nam jih je lepuo zapieu tudi Franco z njega kitaro. Posmejali smo se z Anno, ki nam je predstavila skeč “An ist bi se rada oženila”. Na koncu pašta za vse, an glas usieh se je veselo uzdignu kar rimonike so začele gost za de bo te pravi senjam.

20 GIUGNOCAMMINATA A LIVEK PER IL TRADIZIONALE GEMELLAGGIO

Je že 17 liet, ki hodmo gor an dol “čez namišljeno črto”. Lietos so nas čakal Na Livku an ries nas je bluo še dobro, čeglih je padu tajšan daž, de sa-muo te narbuj kuražni so se podal čez Briezo par nogah. Ob 10.30 smo na Livku imiel Sv. Mašo, ki jo pieu zbor Rečan. Potle pa, pod strieho, južna an veselica za vse!

22/26 GIUGNOPELLEGRINAGGIO A MEDJUGORJE

Dal 22 al 26 giugno un consistente gruppo di nostri parrocchiani guidati

dal nostro Don Federico ha partecipa-to al pellegrinaggio a Medjugorje. In questi luoghi la Madonna continua a proferire grazie. I nostri parrocchiani hanno così potuto vivere momenti di intensa spiritualità in un contesto se-reno e di pace.

* * *

A giugno un gruppo di parroc-chiani, assieme a don Federico, sono andati in pellegrinaggio a Medjugorje, dove si sono fermati qualche giorno.

Là abbiamo incontrato durante le nostre preghiere tante persone di na-zionalità diversa. Con sorpresa ci sia-mo accorti che le preghiere dei Croati e dei Bosniaci differivano pochissimo dalle nostre in dialetto sloveno e per-tanto abbiamo pregato il rosario con loro.

Con la gente del posto si riusciva a comunicare agevolmente grazie al no-stro dialetto e anche loro si meraviglia-vano che degli Italiani fossero capaci di parlare così. Forse era un miracolo! Un miracolo o meglio una grande ric-chezza è il dono di conoscere le lingue come il nostro dialetto: uno degli oltre settanta dialetti della lingua letteraria slovena.

Questo pellegrinaggio è stata una bellissima esperienza di preghiera e unità. Ci siamo trovati molto bene!

24 GIUGNONELLA VIGILIA DI SAN GIOVANNI IL TRADIZIONALE FALO’

An lietos tisto nuoc pred Sv. Iva-nam, smo imieli naš liep Kries na Lužah, ki ku ponavadi so ga napravli parjatelji iz Hostnega an Podlaka. Po liepi predstavitvi usieh zejah, an potlè ki naše žene (Maria, Teresa, Rosina, Ernesta, Edda, Marica) so parpravle vino Sv. Ivana an kruh z zejami, ki so ponudle vsiem dol par Hloc, smo se zbrali na Lužah, kjer nas je čakala pašta.

Una delle tante ghirlande di Claudia a San Martino

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.13

Tre coppie su quattro rimangono a vivere sul

territorio… grande speranza per tutta la comunità.

Quest’anno, nella nostra comunità di Liessa, sono sbocciati i fiori d’aran-cio!

Quattro matrimoni in un anno! Che meraviglia!

Alla faccia di chi parla dei giovani senza voglia, senza idee, senza progetti, senza impegno.

Promettere davanti a Dio e alla propria comunità di stare insieme per sempre è un bel progetto che richiede voglia, idee, tanto impegno… e anche fortuna…

A parte le considerazioni “filoso-fiche”, quello che colpisce dei “nostri” matrimoni è come tutti si stringano in-torno agli sposi per fare loro festa.

Le cose da fare per il giorno fatidi-co sono tante, ma già dalla sera prima ecco che, come per magia, per merito di tutti ma senza sapere di chi in partico-lare, il puzzle comincia a comporsi.

Qualcuno porta i pali per il pur-ton, qualcuno va a prendere il brušjan, qualcuno “confeziona” la struttura, qualcuno fa i fiori di carta, qualcuno suona e qualcuno canta.

Compaiono tavole imbandite e da-migiane stracolme.

E poi, il giorno delle nozze, tutti fuori a salutare gli sposi, a curiosare il vestito, ad assistere allo scambio di pro-messe, a lanciare il riso per festeggiare la nuova famiglia.

Una festa per tutti, non solo per gli sposi e le loro famiglie.

Questo abbraccio della comunità intera è la miglior partenza per due ragazzi che iniziano un’avventura così importante insieme, ma non da soli.

27 GIUGNOOBLJUBA A CASTELMONTE

Domenica 27 giugno anche quest’anno la nostra comunità parroc-chiale di Liessa - Cosizza - Topolò si è data appuntamento per l’annuale pel-legrinaggio a Castelmonte.

Come di consueto il ritrovo è sta-to nell’antistante piazzale ai piedi del santuario da dove, alle 11, è partita la processione guidata da Don Federico, appena rientrato dal pellegrinaggio a Medjugorje.

Il bel canto delle litanie in sloveno non ha potuto che coinvolgere l’atten-zione dei molti pellegrini provenienti da ogni dove che hanno ammirato con quanta devozione la nostra piccola co-munità porge omaggio alla Madonna sfoggiando le croci addobbate di fiori rappresentanti le tre chiese.

Anche durante la messa non è mancato il canto tradizionale che ha accompagnato inoltre la processione di ritorno al piazzale.

La giornata si è conclusa con un momento conviviale tenutosi presso la chiesetta di San Nicolò.

Si ringrazia la famiglia D’Amato-De Luca per il dono di tutto il vino per la festa (n.d.r.Quasi assente al momento convi-vialelacomunitàdiCosizza!Sonopochigli incontri che lenostre trecomunitàfannoassiemecomeunagrande famiglia.Speriamocheglianniprossimituttivipartecipino!)

2 LUGLIOVISITA ALLE VALLI DEL NOSTRO ARCIVESCOVO

Mons. Andrea Bruno Maz-zocato nel giorno di Venerdì 2 luglio ha fatto visita alla nostra parrocchia e alle nostre chiese.

Verso le 17.30 ha fatto visita

Pellegrini di Liessa in viaggio per Medjugorje.

Pellegrinaggio votivo a Castelmonte

FIORI D’ARANCIO

“OPERA DON AZEGLIO” IN AFRICA

Nell’agosto del 2003, non mi ri-cordo più la data precisa, incontrai Don Azeglio. Era per caso perché fa-ceva visita ai padri della Consolata che aiutava da tanti anni. Era di passaggio a Nyabula (Iringa, Tanzania) dove mi trovavo io; anche lì aveva mandato materiale per la scuola di cucito e la scuola di falegnameria ed era venu-to a vedere i frutti. Penso che fosse il suo ultimo viaggio in Africa prima di andare in Paradiso a prendere il po-sto che il Signore aveva preparato per lui, dopo 48 anni di lavoro nella sua vigna, di cui 44 a Liessa con Cosizza e Topolò. Dico par caso perché non ci conoscevamo prima però ci siamo scambiati gli indirizzi. Da lì è nato un rapporto che continua fino ad oggi.

Insieme a lui c’erano due giova-ni, che chiamerei discepoli: Giacomo Canalaz e Piero Chiabai. Mi piace chiamarli così perché il discepolo è colui che impara dal maestro e conti-nua l’opera o più precisamente ancora continua con lo spirito del suo mae-stro. Infatti tramite loro il rapporto mio con Don Azeglio continua anche oggi.

Nel nostro parlare insieme gli ho raccontato l’esperienza che facevo con i giovani, creando un gruppo che ave-va come scopo di trovare un modo di operare per affrontare la loro vita, usando i mezzi che si trovano a loro disposizione. In quella zona c’era una terra fertile, ci siamo impegnati a fare l’agricoltura con fatica, resistenza e pa-zienza.

Ho cominciato con 28 giovani, ma ne sono rimasti 6 e alla fine siamo riu-sciti a coltivare 28 acri di terreno con risultati molto discreti. Infatti, con il frutto di quel lavoro, ogni giovane era

capace di costruire una casa in mattone per sè; e pensate che la maggio-ranza delle case erano di fango. Per questo proget-to, avevo ricevuto qual-che contributo da Don Azeglio; mi ricordo che quelli erano i primi aiuti di lui da parte vostra.

Dopo un anno, sono stato tra-sferito a una altra missione, Ikonda (Njombe) sempre in Tanzania. Anche lì mi sono impegnato con la pastorale giovanile creando un centro di forma-zione con lo stesso scopo di dare ai giovani la possibilità di affrontare la vita con tutte le sue miserie africane e trovare un modo per vincere la pover-tà usando i mezzi a loro disposizione. Meno male che a Ikonda sono rima-sto di più, 4 anni, tempo che mi ha permesso di realizzare un progetto più complesso.

Nel centro, i giovani imparavano a cucire, a fare l’allevamento dei maia-li e galline in modo da procurare una entrata. Oggi, dopo che sono parti-to di là qualcuno, dalla formazione ricevuta, vive del mestiere imparato al centro. Un’altra volta, gli aiuti da Liessa, Cosizza e Topolò sono stati di un grande aiuto. Tutto ciò perché Giacomo, discepolo di Don Azeglio, ha continuato l’iniziativa del maestro.

Racconto tutto questo per mettere a fuoco il fatto che per lavorare in mis-sione ci vogliono persone da fuori che accompagnano il missionario. Per me Don Azeglio è stato ed è tutt’ora, gra-zie a voi suoi parrocchiani, una mano forte nel realizzare la mia missione. Mi arrivano tante offerte di intenzioni di messa, offerte varie: annuali per i bambini (adozioni a distanza) e libere offerte come tanti di voi fanno; mi ar-rivano tramite Giacomo che non cessa di ripetere a me che il buon cuore dei

parrocchiani, che hanno un grande animo missionario, è opera degli inse-gnamenti di Don Azeglio.

L’incontro mio con Don Azeglio, Giacomo e Piero è stato per me una grazia caduta dal cielo.

Vorrei ripeterlo un’altra volta, la parrocchia di Liessa, Cosizza e Topo-lò di cui Don Azeglio è stato pastore con un cuore missionario è l’unica sulla quale posso contare per un aiuto in missione. Grazie all’apertura e alla sensibilità del nuovo pastore Don Fe-derico, con le offerte che mi arrivano sono riuscito a dare una possibilità di vita a qualche giovane africano.

Ringraziamento dei Bambini

Notizie dall’Africa

pag.14 Dal“S. Martino”-Settembre2010

Dico che l’incontro con questi tre missionari (nel cuore) è una grazia per-ché tante volte succede che muore il le-ader, tutto crolla e muore. Non è il caso mio; infatti 5 anni fa, morì Don Azeglio; ne seppi la notizia tramite Giacomo. Però la relazione iniziata con il maestro, ha continuato e continua finora tramite i suoi discepoli e così ricevo sempre ogni numero del giornalino “San Martino”, tutte le vostre offerte e gli inviti a Liessa. Difatti, anche se Don Azeglio non c’è, è morto, per ben due volte ho avuto la for-tuna di essere invitato a Liessa dove ho potuto incontrare i fedeli che contribui-scono con le loro offerte a dare una mano nella pastorale parrocchiale. Ho avuto il piacere di incontrare l’attuale parroco Don Federico e tanti altri collaboratori, come Fabrizio Cernotta, il consiglio par-rocchiale, i giovani del coretto, ecc.

Dopo 5 anni dalla sua morte, io continuo a ricevere aiuti e offerte dalla parrocchia di Liessa, Cosizza e Topolò. Tutto questo è frutto di un cuore e spi-rito missionario di Don Azeglio; cuore e spirito missionario che ha comunicato a tutta la comunità parrocchiale di Liessa con Cosizza e Topolò, ma in particolare al suo discepolo Giacomo con il quale sono oggi legato più di come lo ero con il maestro, al dottor Piero che spero possa venire presto in Africa per qualche breve tempo a curare i nostri malati (qui man-ca tutto!), a Fabrizio Cernotta che ho co-nosciuto a Liessa e ai tanti collaboratori dell’attuale parroco don Federico.

In riconoscenza a Don Azeglio, non solo per il suo gran cuore e spirito mis-sionario, non solo per la sua attenzione all’Africa, ma soprattutto per la sua ca-pacità di coinvolgere tutta una comunità cristiana e ancora di trasmettere questo cuore e spirito all’attuale parroco e ami-co don Federico, abbiamo avuto l’idea di creare un ufficio “OPERA DON AZE-GLIO” che avrà come scopo di dare op-portunità di istruzione ai ragazzi che per sfortuna sono sacrificati dalle famiglie per il pascolo del bestiame. Questo lo faremo insieme alla cura degli asili, cosa comune che già si fa quasi in tutte le parrocchie.

Infatti, la zona dove lavoro adesso, tra i Samburu, la gente vive dell’allevamento delle capre, pecore, mucche e cammel-

li. Secondo il numero degli animali che possiede la famiglia, uno o più bambini vengono usati per guardare il bestiame invece gli altri sono mandati a scuola; purtroppo tanti di questi sono ragazzine. Secondo la cultura Samburu, la ragazza è per dare allo sposo che darà alla famiglia altri animali. Più è grande il numero degli animali e più importante è considerata la famiglia. Questi animali non sono fon-te di guadagno perché non si vendono e nemmeno ricchezza, perché raramente vengono mangiati. Tante volte muoiono durante la carestia perché non c’è erba, non c’è cibo per gli animali e non c’è ac-qua perché piove poco.

I bambini che vengono sacrificati per il pascolo degli animali rimangono tutta la vita senza istruzione, a volte non cono-scono nessun’altra lingua fuori del dia-letto. Diventando giovani, vengono usati per fare la guerra con i nemici.

Come aiuto a questi ragazzi, abbiamo pensato di creare delle scuole serali che possono frequentare quando tornano dal pascolo. Seguiranno una formazione ac-celerata che gli potrà dare la possibilità di presentare anche gli esami. È una ini-ziativa nuova che però nel discreto potrà aiutare tanti ragazzi a vincere il comples-so di inferiorità davanti ai loro compagni che vanno a scuola.

A questa opera verranno investite le offerte che ci verranno da Liessa, Cosizza e Topolò, facendo onore e dando rispetto e riconoscenza al nostro caro Don Aze-glio. Ai ragazzi parleremo di Don Azeglio e del suo impegno per l’Africa. Il nostro più grande augurio sarebbe di avere più gente che continua a crescere nello spiri-to missionario come ce l’ha insegnato e trasmesso lui.

Le classi serali verranno aperte in tut-ti i villaggi della nostra parrocchia dove si trova già una scuola o un asilo. Però l’ufficio di coordinamento sarà in parroc-chia con tutto il materiale che serve al funzionamento di tutta l’opera. Questo è un inizio; mano a mano che la cosa va avanti, vi terremo informati sui passi fat-ti e risultati raggiunti.

Un grazie a tutti e un caro saluto.Diovibenedica.

PadreClementeBaluFuti

alla comunità di Topolò, accolto dagli scampanottatori del paese e da tanti fedeli residenti o emi-granti ritornati a casa per il loro Senjam.

Alle ore 18.00 fa visita alla comunità di Liessa, dove ad accoglierlo erano presenti il di-rettore del consiglio pastorale Chiabai Lino, che ha illustrato i problemi parrocchiali delle nostre tre chiese, l’importanza di avere un sacerdote residen-te e grati alla diocesi per averci donato don Federico, la signo-ra Sindaco Fabello Eliana ed il comandante della stazione dei carabinieri di Grimacco mare-sciallo Mussio Massimo, con la presenza di tutto il consiglio parrocchiale.

Buona la partecipazione di fedeli vista la giornata lavora-tiva.

Alle 20.30 ha visitato la chie-sa di Cosizza e guidato la veglia di preghiera dei giovani. Ha sostenuto il canto il gruppo di Cosizza. In tutte le nostre chiese abbiamo anche cantato e prega-to nella nostra lingua dialettale slovena a indicare l’amore e l’at-taccamento alle nostre radici.

Nella sua visita alle Valli mons. Mazzocato ha sottolinea-to: “La chiesa resterà in monta-gna, fedele all’insegnamento di Gesù: dove ci sono due o tre che si incontrano nel mio nome io sono in mezzo a loro. Dunque non seguiamo le formule della razionalizzazione e dell’accentra-mento, quelle degli istituti scola-stici tutti in pianura, dei grandi centri commerciali e quelle della politica che vuole accorpare gli enti locali.” Ma la chiesa potrà restare sul territorio solo grazie all’impegno e all’assunzione di responsabilità da parte dei lai-ci, considerata la carenza dei sacerdoti. “Solo grazie ai laici – ha detto mons. Mazzocato – in queste valli abbiamo tutte le chiese aperte e accoglienti, che

pag.15Dal“S. Martino”-Settembre2010

invitano alla preghiera”.

4 LUGLIOTOPOLO’ IN FESTA

Senjam e Postaja sono le ricorrenze del mese di luglio che anche quest’an-no hanno richiamato tanta gente ed in particolare i nostri paesani che vivono lontano.

Il senjam è molto sentito come tradizione religiosa e ha impegnato gli abitanti residenti e non a preparare il percorso della processione, con i quat-tro altarini, le bandierine e le frasche come da nostra usanza.

Alla Santa Messa solenne cantata

dal nostro coro Rečan ha partecipato molta gente. Poi si è svolta la pro-cessione accompagnata dai canti del nostro coro.

Alla fine pastasciutta per tutti nella piazzetta sotto la chiesa, dove funzio-nava il chiosco che è stato aperto per l’evento della Stazione Topolò.

Durante la “Stazione Topolò” quest’anno c’è stato un programma molto ricco di eventi musicali che spa-ziava dall’opera lirica agli ormai noti Tambures; c’erano anche films, video, ospiti importanti e tanto altro ancora.

Il tempo abbastanza buono ha per-messo un notevole afflusso di gente da ogni parte della regione, ma anche da più lontano.

Ormai la Postaja è conosciuta un po’ dappertutto anche grazie ad inter-net, ai canali televisivi ed ai tantissimi giornali e riviste: questo fa sì che ci sia un pò di attenzione in più anche per le nostre valli.

A tal proposito ricordiamo che è appena uscito un libro dal titolo “Il cielo non ha frontiere” di Marco Gi-rardo, che è giornalista di Avvenire, con le foto di Franco Paron, edito dal-le Paoline-figlie di San Paolo; parla di sei paesi di “confine” e il primo capi-tolo di questo libro tratta proprio di Topolò.

“È stato proprio come entrare in un flusso. Questo è un posto in cui sembra che non accada nulla e invece a poco a poco si avverte un pensiero artistico in movimento, un flusso che abbraccia la storia e il presente”.

AntonioDellaMarina,musicistaconcettuale.

LUGLIOMANIFESTAZIONI CULTURALI A GRIMACCO

Anche quest’anno le Marionette hanno fatto capolino nei paesi delle nostre Valli. Giunto oramai alla sua 17esima edizione, lo spettacolo “Ma-rionette e Burattini nelle Valli del Na-tisone” ha però seriamente rischiato di non venire realizzato, a causa di tagli strutturali alla Cultura che, nonostan-te le numerose richieste di finanzia-menti per una iniziativa di tale tradi-zione e spessore (vedasi la richiesta di finanziamento alla Provincia di Udi-ne, che non ha spillato per l’occasio-ne nemmeno un euro), soltanto per il rotto della cuffia si è potuta realizzare, grazie ai contributi dell’oramai com-missariata Comunità Montana, e gra-zie ad un contributo dell’ultima ora da parte della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, oltre che con il sup-porto di “Mittelfest”. Ma anche con questi emolumenti, la somma totale

Il nostro arcivescovo a Liessa

Senjam a Topolò

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.16

ASCOLTA, FIGLIO, LE MIE PAROLELiberamente prendo alcune frasi

che mi hanno colpito per invogliare alla lettura della lettera pastorale del Vescovo: “Ascolta, figlio, le mie parole”. DonFederico

Gesù risorto parla al vescovo, che chiama “l’angelo della

chiesa”; ma parla anche alla comu-nità cristiana. Nei miei anni di mi-nistero episcopale ho toccato con mano quanto questo sia vero. Ho ricevuto osservazioni e suggerimen-ti da tante persone (spesso semplici fedeli) che sapevano ascoltare, anche meglio di me la voce dello Spirito Santo. Spesso essi mi hanno illumi-nato negli orientamenti da dare a tutta la diocesi.

La chiesa non ha una sua dottrina da insegnare agli uomini; può e deve trasmettere solo <<ciò che ha udito e contemplato>> dal suo Signore.

Lo Spirito Santo rivela il significa-to della Sacra Scrittura solo a coloro che si mettono nelle giuste condizioni di mente e di cuore, solo chi ha l’orec-chio e mente del cuore ben allenato all’ascolto.

La parola nasce da un silenzio ed entra in un altro silenzio per creare co-munione tra due cuori. È un dono che nasce dal silenzio della mia interiorità, dove nessun uomo può entrare, e por-ta qualcosa della mia anima dentro il silenzio dell’interiorità di un’altra per-sona.

Ascoltare una persona significa ospitarla dentro di noi con attenzione e disponibilità, offrendo volentieri tempo e interesse profondo; per que-sto oltre agli orecchi sani, ci vuole il cuore aperto.

L’attitudine all’ascolto è frutto di un vero allenamento che, forse, è particolarmente necessario nella no-stra epoca che ha visto aumentare a dismisura i mezzi di comunicazione e crescere, paradossalmente, un senso

di solitudine nel cuore delle persone. Mai le persone sono state immerse dentro una simile alluvione di parole dette o scritte che quasi ci travolgono, ma non creano comunione e amicizia profonda tra le persone.

Forse dobbiamo confessare che si è fatta ormai strada quella paura del si-lenzio che denunciava p. Turoldo: <<Il nostro è un tempo defraudato di mol-te cose. Ad esempio è un tempo senza silenzio, e quindi senza scampo. Tutti abbiamo paura di fare silenzio. Anche

la Chiesa ha perduto la dimensione del silenzio. A fare un solo minuto di silenzio si rischiano le vertigini, e di franare in un abisso di paura. Paura soprattutto di scoprire il vuoto inte-riore. Perciò si grida e si urla sempre di più.>>

In una società di persone che non sanno ascoltarsi la parola muore, di-venta chiacchiera superficiale e vuota. Non la si usa per comunicarci il cuore, ma per tenerci a distanza con una bar-riera di frasi convenzionali.

Veglia dei giovani con l’arcivescovo a Cosizza

pag.17Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.17

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.18

a disposizione degli organizzatori rag-giungeva soltanto il 10 per cento della cifra richiesta per organizzare nella sua globalità uno spettacolo come quelli degli anni passati. Gli amministrato-ri locali sono dunque stati chiamati a riunione, per decidere il da farsi. È emersa l’assoluta convinzione che uno spettacolo che negli anni ha garanti-to continuità di visibilità del territo-rio, fino ad entrare nella cultura e nel vissuto dei paesi, non potesse morire

così. La brillante proposta che è parti-ta è stata dunque quella di dimostrare che la gente delle Valli del Natisone è quanto mai aperta, disponibile, e nelle difficoltà trova sempre una soluzione, si rimbocca le maniche e dimostra tut-ta la sua generosità. Detto, fatto. Una decina di compagnie teatrali, contatta-te dall’Ente Regionale Teatrale, hanno dato la loro disponibilità a presentare alcuni spettacoli gratuitamente, con il solo rimborso spese per il viaggio (tut-

to ciò che i soldi avuti in contributo potevano finanziare), e diventando, per una settimana, ospiti delle fami-glie di generosi abitanti dei paesi delle Valli. Chi ha offerto una stanza e un letto, chi due, chi si è reso disponibi-le a portare da mangiare, ad invitare a pranzo, o a cena… Unico esempio in Italia di accoglienza dei gruppi teatrali all’interno dei paesi e all’interno delle famiglie!

Il Comune di Grimacco ha avuto l’onore di essere scelto, quest’anno, per ospitare la passeggiata teatrale “Lungo il fiume e tra gli alberi – Un paese dentro l’altro”, evento collate-rale di Mittelfest che, da lunedì 19 a domenica 25 luglio, ha visto ogni pomeriggio, alle 17.00, una trentina di curiosi ed entusiasti turisti (trenta partecipanti era il numero massimo per ogni uscita!) cimentarsi in un percorso in mezzo alla natura, per l’occasione magistralmente pulito e reso accessibile dalla Protezione Civile del Comune. Percorso che, partendo da Clodig, saliva a Sverinaz, per attraversare poi tutto il borgo, prima di ridiscendere a Clodig dalla scorciatoia. Durante la passeggiata nel paese, molto apprezzato è stato l’incontro con gli abitanti di Sverinaz, che attraverso le loro esperienze hanno raccontato il paese, altrimenti invisibi-le, rendendolo vivo ed accessibile agli entusiasti turisti, sorpresi di scoprire e di toccare, per un attimo, un mondo così vero e allo stesso modo dimenti-cato. Durante il tragitto, i fortunati visitatori hanno potuto godere di un testo teatrale, assemblato da Fernando Marchiori, di una rapida guida sugli usi e i costumi del posto, raccontata da Giovanni Coren, oltre che dell’im-mancabile musica della tradizione locale. Molto risalto all’iniziativa è stato giustamente dato dalla stampa, e dalla radio, che ha raccontato del co-mune di Grimacco, di Sverinaz e dei suoi abitanti anche in trasmissioni di punta nel palinsesto culturale centrale di Radio Rai. Ai racconti della vita di un tempo, i turisti hanno poi potuto trovare felice riscontro nella visita al Museo di Mario Ruttar, museo della

Passeggiata teatrale a Sverinaz

Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.19

civiltà contadina che scompare, a detta di tutti bellissimo, ben curato, e ricco di reperti che rappresentano un patrimonio dal notevole valore cultu-rale. Dopo la visita al Museo, la Maria della Trattoria alla Posta ha ogni volta accolto tutti per uno dei suoi succu-lenti rinfreschi, facendo gustare i no-stri vini e le meraviglie culinarie della nostra cucina valligiana. Un plauso va certamente a tutti per l’ottima riuscita dell’iniziativa.

Mercoledì 21 luglio, alle 18.30, è stata la volta del consueto spettaco-lo di marionette, quest’anno a Clo-dig, dove la compagnia teatrale Viva Opera Circus ha eseguito lo spettaco-lo “Arlecchino vagabondo”. Buona la presenza di pubblico, anche se quasi totalmente forestiero. Al termine del-la manifestazione, salame, formaggio e gubana, offerti dall’Amministrazio-ne comunale, non sono mancati per nessuno.

Sarà sicuramente stato il breve preavviso, dal momento che, fino a qualche giorno prima dell’inizio degli spettacoli, causa i finanziamenti scar-si, ancora non si aveva la certezza di poter aprire l’edizione di quest’anno. Sull’esempio degli abitanti di Costne,

dove negli ultimi due anni sono sta-ti fatti gli spettacoli delle marionette, sarebbe però bello che gli abitanti del paese che ospita lo spettacolo si avvi-cinassero alla serata vedendola come un momento di festa, da condividere con tutti, portando magari un dolce, una frittata, una bottiglia di vino, un salame. Chi ha vissuto l’atmosfera di Costne sa di cosa stiamo parlando. L’auspicio è che, per il prossimo anno, il paese scelto per ospitare lo spetta-colo possa organizzarsi, certamente per tempo, e dimostrare il senso di ospitalità e di generosità che fa di ogni occasione di incontro un momento di festa per tutti!

LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE

Si stanno finalmente concludendo i lavori di riqualificazione di alcuni borghi e del capoluogo del nostro Comune di Grimacco.

Noi della parrocchia conosciamo molto bene il significato di dare lavori in appalto a varie ditte: si sa quando cominciano, ma della fine...!

I lavori risultano soddisfacenti dando una nuova immagine e decoro ai nostri paesi.

Una volta andava di moda una canzone che diceva “Qualunque cosa fai tu sempre pietre in faccia pren-derai!” e pare che questa canzone sia sempre di moda qui a Grimacco. Ab-biamo sempre chi ha da ridire: perché il marciapiede è così, perché il lampio-ne fa troppa luce, perché serviva un lampione dinanzi all’uscio di casa mia, perché c’è troppo cemento (e lo dico-no quelli che hanno costruito le loro case senza una pietra) e via via dicen-do! Stessa identica cosa vale per tutti i lavori parrocchiali (chiese, campanili e piazza)… è proprio vero: questo ac-cade quando si è troppo ben serviti e abituati!!!

Piazzale della chiesa !!!Carissimi parrocchiani ed emigranti tutti,come promesso abbiamo dato inizio e portato a termine il primo lotto dei lavori del piazzale della nostra chiesa

parrocchiale di Liessa.Come tutti ben sapete, la piazza era ormai ridotta ad un “potok”, e dopo ogni acquazzone la piazza sembrava

il greto di un torrente in secca. Grazie alla generosità di tantissimi parrocchiani e di al-

trettanti fedelissimi emigranti, siamo riusciti a fare il primo passo, il “grezzo” dei lavori; tirando come sempre al limite del risparmio e, come si dice, in economia.

Un grazie di cuore – Buog loni va a tutti voi carissimi per la vostra sollecitudine e l’amore che sempre avete di-mostrato verso la nostra parrocchia ed il Signore. Senza il vostro sostegno nulla mai potremmo fare.

Speriamo ora di riuscire ad ultimare i lavori con la pa-vimentazione in pietra e per questo ci rivolgiamo a tutti coloro che non hanno ancora dato il loro contributo, perché ogni piccola goccia è un grande aiuto!

BUOG LONI A TUTTI!

A questo numero hanno collaborato:Angelini Emanuele, Bucovaz Daniel,

Canalaz Giacomo, Canalaz Loretta, Cer-noia Sabina, Cernotta Fabrizio, ChiabaiMartina,ChiabaiPiero,CicigoiDin,Ga-riup Angela, Lauretig Daniela, MarinigMarco,PrimosigMirella,SaracinodonFe-derico,TrusgnachMargherita,ZabrieszachLidia,ZufferliGiorgia.

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.20

Dopo innumerevoli bozze e con-trobozze, che lasciavano trasparire quanto la Giunta Regionale avesse le idee confuse in merito alla questione del commissariamento delle Comuni-tà Montane, un disegno di legge re-gionale è stato presentato dalla Giunta regionale nella seduta del 19 maggio 2010, dal titolo “Riordino e sempli-ficazione dell’ordinamento locale in territorio montano – Istituzione delle Unioni dei comuni montani”.

Sulle criticità e sulla fattibilità di questo disegno di legge, che preve-deva di aggregare i comuni montani in 6 ambiti territoriali, denominati “Unioni di Comuni montani”, la stampa locale ha detto e stradetto. Ci limiteremo a ricordare i punti cruciali per i quali, anche il Comune di Gri-macco, aveva espresso il suo evidente disappunto anche attraverso una se-rata organizzata dai gruppi consiliari comunali, in cui era emersa la criti-cità del Disegno di legge nei seguenti aspetti: si prevedeva l’obbligatorietà (e non la facoltà) dei Comuni di aderire alla nuova Unione; si toglievano ai comuni importanti funzioni (attività produttive, iniziative culturali e opere pubbliche di valenza sovracomunale, edilizia scolastica, servizi scolastici e diritto allo studio), diventava obbliga-torio il trasferimento di tutto il perso-nale dei comuni all’Unione (i comuni sarebbero così stati svuotati e privati del loro personale!), una quota (ben superiore al 50%) dei trasferimenti ordinari (contributi) sarebbero arrivati direttamente alle Unioni, senza passa-re per i comuni, tutto il Patrimonio dei comuni sarebbe stato affidato in gestione alle Unioni. Dunque, sotto lo slogan del risparmio e della sem-plificazione, si voleva in realtà creare un nuovo carrozzone, con lo stesso (e probabilmente maggiore) costo di denaro pubblico rispetto a quello provocato dalle Comunità montane ora commissariate (a questo punto, non era meglio lasciare le cose come

stavano?), e con evidenti ripercussioni sui servizi per i cittadini, privati dei loro operai, dei loro dipendenti, degli uffici a cui potersi rivolgere, privati della possibilità di essere amministrati da persone che conoscano i paesi, la gente, le esigenze delle singole frazio-ni. Insomma, l’unico Ente Locale che sino ad ora ha funzionato (il comune) lo si voleva demolire per risanare un ente locale malato come la Comunità montana che, diciamocelo, negli anni avrebbe potuto fare molto, molto meglio per tutelare ed offrire servizi ai propri cittadini. Arrivando, proba-bilmente, a spendere più di prima, per ottenere un livello di servizi inferiore! Come se ciò non bastasse, la Giunta regionale aveva pensato di introdurre il meccanismo del voto ponderale: i sindaci dell’Unione, riuniti in assem-blea, avrebbero avuto un voto non omogeneo, ma il cui peso variava a seconda di una percentuale ricavata dal parametro popolazione/territorio. Senza troppo entrare nei tecnicismi, basti pensare che, su un totale di 100, un voto di Cividale del Friuli contava per 44 voti, un voto di Torreano con-tava per 11 voti, mentre un voto di Grimacco contava per 3 voti (Stregna 4, Drenchia 2, Savogna 4 etc. etc). Questo a conti fatti significava che per ogni decisione, se Cividale del Friuli e Torreano si fossero accordati, ottenen-do così il 55% dei voti totali, gli altri comuni avrebbero potuto tranquilla-mente andarsene a casa, senza nulla contare e senza nulla poter decidere. Alla faccia della democrazia!

Per questo motivo i Sindaci delle Valli del Natisone (escluso il sindaco di Pulfero), compresi Torreano e Pre-potto, dimostrando in questa occasio-ne di essere uniti al di là delle posizioni politiche, laddove in palio c’è il futuro delle nostre Valli, e laddove la ragione prevale sulle logiche di partito e sugli interessi di parte, si sono trovati con il Comune di Cividale per discutere insieme le criticità di questo disegno

di legge. Forte del mandato ricevuto all’unanimità da parte del Consiglio comunale di Grimacco, che a gran voce aveva chiesto di monitorare affin-ché nessun servizio del comune venisse tolto, anche l’Amministrazione comu-nale di Grimacco si è ragionevolmente proposta come parte firmataria di tale proposta, indirizzata alla Regione, che mirava a demolire quanto la bozza del Disegno di Legge proponeva. Parten-do dal presupposto che, in un’ottica di razionalità e di risparmio, fosse del tutto inutile abrogare un Ente Locale per crearne uno identico e forse più dispendioso, la proposta sottolineava l’importanza dei piccoli comuni, qua-le ente locale più vicino ai cittadini, rimarcava pertanto che da questi co-muni nessun dipendente doveva es-sere trasferito, nessun servizio doveva essere tolto, ma semmai integrato ed aumentato; ribadiva che, se ai piccoli comuni veniva comunque chiesto un sacrificio, allora questo sacrificio do-veva venire richiesto a tutti i livelli, in tutte le Istituzioni, senza colpire sem-pre solo i più poveri ed i più deboli, senza stravolgere l’assetto dei comuni, senza privarli della loro identità, del loro ruolo, delle loro funzioni, ma ga-rantendo che l’autonomia del comune non fosse toccata, e rimandando ad un secondo momento, e ad eventuali passaggi successivi, le ipotesi di fusio-ni; proponeva di organizzare il tutto attraverso una gestione associata di servizi, da condividere, a seconda del-le esigenze ed in maniera facoltativa e mai obbligatoria, anche con Cividale del Friuli e con i Comuni facenti parte dell’Aster di Cividale.

Un maggior numero di abitan-ti rende infatti molto più razionale e facile la gestione di servizi. Basti pensare che lo stesso succede già da anni nell’ambito socio assistenziale, di cui Grimacco e gli altri comuni del-le Valli fanno parte, per un totale di 17 comuni, che gestendo in maniera proporzionale i costi (con una sorta

COMUNITà MONTANA COMMISSARIATA: aggiornamenti

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.21

INCONTRI GRATUITI PER DONNE

CONVERSARE E CREARE

di patto di solidarietà dei comuni più grandi), riescono a garantirsi recipro-co vantaggio, in particolare i comuni più piccoli, che con un minimo esbor-so economico, fanno parte di una rete di servizi da offrire al cittadino, che da soli sicuramente non sarebbero nem-meno lontanamente in grado di garan-tire. Non ultima cosa, nella gestione

associata dei servizi, il voto ponderale non sarebbe esistito, ma ogni comune avrebbe avuto parità di peso nelle vo-tazioni, Grimacco 1 voto, Cividale 1 voto, e così via.

Peccato che questa lodevole pro-posta sia stata accantonata, ora che la Giunta regionale, nella persona del Presidente Tondo, si è evidentemente

resa conto del pasticcio che aveva cre-ato, ed ha istituito un tavolo di stu-dio, di cui in questi giorni si stanno scegliendo i rappresentanti anche tra i sindaci delle Valli, con il compito di modificare il Disegno di legge in ma-niera da renderlo quanto meno accet-tabile. Vedremo e valuteremo i nuovi risvolti alla fine dell’estate.

GILDO E ROMILDA MARINIGCANADACarissimi,riceviamo con gioia la vostra lettera

con i saluti e le offerte che disponiamo come avete indicato.

Siamo contenti che il nostro gior-nalino “San Martino” è così letto e gradito…è stimolo nel continuare a lavorare nel prepararlo!

Quando tornate a farci visita nella nostra Benečija?

Un augurio e un saluto.Buog loni.

DonFederico

PADRE ROMANO CESCHIATANZANIACarissimo padre Romano,grazie di cuore per tutte le infor-

mazioni che ci invia e tutto il grande lavoro che fa nella sua missione.

Spero che tutto vada bene in parti-colare la salute.

Vivissimi auguri e saluti.Lepe pozdrave.

DonFederico

ALDO CHIABAIUSACarissimo sig. Aldo,puntualissimi come sempre i suoi

auguri e saluti che porge sempre a tut-ta la comunità di Grimacco.

Grazie di cuore anche per la sem-

Il Comune di Grimacco, in colla-borazione con i Comuni di Savogna e di San Leonardo, per il tramite delle associazioni Intramoenia e Trasforma-zioni ha realizzato una serie di inizia-tive rivolte alle donne, grazie al finan-ziamento del Servizio Pari opportuni-tà e Politiche giovanili della Regione FVG, nell’ambito di un Progetto dal nome eloquente: DARE-Donne At-tive come Risorsa Economica. È sta-ta così premiata un’idea progettuale vincente, dal nome “Conversare e Creare”, che vuole valorizzare tutte le donne, attraverso una serie di incontri che possano offrire loro strumenti di conoscenza e di operatività per arric-chire il proprio spettro di consapevo-lezza, nella vita di ogni giorno. Ogni martedì e giovedì, dal 27 luglio al 26 ottobre, presso il Circolo Culturale di San Leonardo, si terranno incontri del tutto gratuiti a cui tutte le donne sono invitate a partecipare. Per infor-mazioni e prenotazioni (entro una settimana prima di ogni incontro), chiunque fosse interessata può chia-mare lo 0432.204..443, o scrivere una e-mail a [email protected].

Durante tutti gli incontri è previ-sto un servizio gratuito di baby sitter con animazione.

Ecco, nello specifico, i temi delle serate. “Come sono? Cosa so fare?”. Un di-

vertente gioco di carte per cono-scere se stesse e gli altri (27 luglio – 29 luglio – 28 settembre – 30 settembre);

“La mia famiglia, la mia casa”. Riflet-to sui punti fermi della mia vita e altro… (2 settembre – 5 ottobre);

“Mi so presentare al mondo del lavo-ro?”. Scrivo un Curriculum Vitae, mi so vestire, so vendere le mie competenze, cosa devo dire e non dire ad un colloquio di lavoro (7 settembre – 7 ottobre),

“Cucina veloce, salutare, risparmiosa”. Come una vera maestra d’arte cu-linaria mi faccio suggerire i segreti dei fornelli (9 settembre – 12 ot-tobre);

“Orto e giardino”. Una passione e una tecnica (14 settembre – 14 otto-bre);

“Io e gli altri: relazioni pericolose?”. Incontro sul mondo delle relazioni sociali tra stereotipi e liberi com-portamenti (16 settembre – 19 ot-tobre);

“Ginnastica del respiro”. Impariamo a rilassarci e ad acquisire una po-stura corretta (21 settembre – 21 ottobre);

“Fiabe per grandi”. Riflessioni sulla vita e sulla morte tramite i racconti (23 settembre – 26 ottobre).

Piccola Posta

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.22

pre puntualissima offerta per il nostro giornalino “San Martino”.

Speriamo di incontrarla nella no-stra terra.

Un carissimo saluto e vivissimi auguri.

Buog Loni!DonFederico

GARDINI ROBERTOGROTTAFERRATACarissimo dott. Roberto,grazie di cuore per la sua offerta

per la piazza e la vita del nostro gior-nalino “San Martino”.

Con il nostro lavoro cerchiamo di tenere vivi i legami con tutti i parroc-chiani ma in particolare con i nostri emigranti e tutti coloro che, per vari motivi, sono legati alla nostra terra.

Sentiti auguri e saluti.Buog loni.

DonFederico

MAINARDIS SAIDAMODENACarissima signora Saida,grazie di cuore per la sua offerta

per la piazza della chiesa. Il ricordo della fanciullezza rimane sempre vivo nel cuore e le opere buone rimangono indelebili nel libro della vita. Indele-bile e vivo è rimasto il ricordo di sua mamma per il servizio dato a questa comunità.

Un grazie di cuore con i migliori auguri e saluti.

Buog loni!DonFederico

PADRE CLEMENTE BALU FUTIKENyACarissimo Padre Clemente,ti ricordiamo sempre e ti ringra-

ziamo per le lettere che ci invii. Sono

arrivate puntualissime anche le lettere che hai inviato per pasqua alle varie famiglie che ti sostengono.

Spero che nella tua nuova missione vada tutto bene, pensiamo sia un po-sto un po’ pericoloso.

Grazie di tutto e saluti.Lepe pozdrave

DonFederico

IlparrocodonFedericoeilsacristaGiacomoringrazianoperi salutieau-guridi:

Teresa e Irene (Bled); Gardini Ro-berto (Grottaferrata); Mainardis Saida (Modena); Padre Romano Ceschia (Tanzania); Romilda e Gildo Marinig (Canada); Alessandra e Dario (Pla-ya d’en Bossa Spagna); Ilaria e Piero (Roma); Suor Annamaria e Suor Giu-liana (Torino); Nice, Giuseppe, Dina e Lino (Sardegna); Michael, France-sca, Mattia, Nick, Selene, Hannah e Sabina (USA); Dino Coccolo (UD); Padre Clemente Balu Futi (Kenya); Lorena (Pisa); Suor Francesca (Roma); Paola, Maria, Rosina, Maria, Beppi, Nice, Beppino, Lino e Dina (Sarde-gna); Maria e Beppino (Pavia); Gildo e Romilda Marinig (Canada); Aldo Chiabai (USA); Dina, Adele; Giovan-na, Rosina; Lino; Teresa, Don Fede-rico, Sergio, Franca, Nicole, Angela, Teresa, Roby, FSR (Medjugorje); zia Nila e Flavia (St. Jakob); Nice, Dina, Lino (Pavia); Tonina Cekova e Fam. (Castelmonte); Giacomo, Ilaria e Pie-ro (Slovenija); Dina e Nice (Parma); Piero e Ilaria (Roma); Angela, Teresa, Franca, Sergio, Nicole, Adele, Giovan-na, Aldo, Joelle (Medjugorje); Gianni e Michela (Croazia); Teresa, Roberto, don Federico, Giovanna e Adele (Me-djugorje);.

DEFUNTISignore tu sei la vita

dopo la morte.Gospod ti si življenje

po smarti.

Iellina Giuseppe “Maudarnjak” da Plataz – Aetatis 82

Lauretig Giuseppe “Prehuojan” da Prehod – Aetatis 61

Lauretig Maria “Vigjutova” da Postacco – Aetatis 88

Sittaro Nicola “Balentarčic” da Seuza – Aetatis 47

Ipaviz Mario “Karlu” da Seuza – Aetatis 76

Rucli Albino “Jakulizu” da Topolò – Aetatis 76

MATRIMONIPadre buono, hai creato l’uomo e

la donna a tua immagine.Sveti oče, ustvaril si moža an

ženo’po toji podobi.

Angelini Emanuele e Cernoia Sabina “Znidar” da Clodig

Bucovaz Daniel e Bona Lavinia “Lazar” da Clodig

Pirioni Giancarlo e Anzolini Anna “Tonh” da Seuza

Cromaz Dario e Feletig Alessandra “Jožul” da Clodig

Gujon Fabrizio e Primosig Natascia “Bos” di Cosizza inf.

PRIME COMUNIONIIo sono il pane vivo disceso dal

cielo, dice il Signore.Ist sem živi kruh, ki je prišeu iz

nebes, govori Gospod.

Chiabai Elisa “Uogrinkna” da LiessaChiabai Lorenzo “Uogrinkin” da Gri-

macco sup.Chialchia Gabriele “Dreju” da Grimac-

co inf.Črnec Lorena “Predankna hiša” da SeuzaTrusgnach Pietro “Vuku” da Seuza

IlnostrogiornalinoSanMartinononhacontributiesostegnidinessuntipo,vivesoloedesclusivamentegraziealla

generositàealbuoncuoredeilettori.Confidiamonell’aiutoditutticolorocheloricevonoedinparticolarediquellichelo

ricevonoperposta.Grazieperlavostrasensibilità.

Anagrafe parrocchiale

Dal“S. Martino”-Settembre2010 pag.23

CHIESA DI LIESSAObljuba € 400,00Canalaz Loretta €10,00Paesani di Brizza €50,00Črnec Lorena nel giorno della Prima Comunione €25,00Loszach Luisa €50,00Gardini Sdraulig Elsa inmemoria dei defunti €10,00Cicigoi Din €10,00Trusgnach Pietro nel giorno della Prima Comunione €150,00Chiabai Lorenzo nel giorno della Prima Comunione €50,00Chiabai Elisa nel giorno della Prima Comunione €50,00Chialchia Gabriele nel giornodella Prima Comunione €50,00Bucovaz Daniel e Lavinia nelgiorno del loro matrimonio €100,00Bucovaz Mario e Liliana Lazar per il matrimonio di Daniel e Lavinia €50,00N.N. (Cividale) per il matrimonio di Daniel e Lavinia €50,00Feletig Paola e Lucia €20,00Vogrig Lorenzo Mohor €10,00Crisetig Ettore €20,00In mem. di Floreancig Mario N.N. €50,00In memoria di Sittaro Nicola:moglie e figli €500,00In memoria di Iellina Giuseppe:il fratello, la cognata e i nipoti €300,00

- Angelini Emanuele e Sabina, nel giorno del loro matrimonio, donano alla par-rocchia un nuovo congelatore a rispar-mio energetico molto capiente e il cibo per il pranzo comunitario della festa di San Giacomo.

- Si ringraziano tutti coloro che offrono fiori,di serra o del loro giardino, per gli altari.

- Un grazie va a Primosig Romeo Rezian per tutto il lavoro di giardinaggio donato alla chiesa.

- Si ringrazia Canalaz Loretta per il la-vaggio e stiratura della biancheria della chiesa e Primosig Mirella per lavori di pulizia.

BUOGLONIATUTTI!

CHIESA DI COSIZZABernich Anna e Tomasetig Anita €100,00In memoria di Lauretig Giuseppe:moglie e sorelle €100,00In memoria di Lauretig Maria:marito e figlie €270,00

CHIESA DI TOPOLO’Feletig Mafalda €10,00Trusgnach Eliana €25,00Filipig Mariza €25,00In memoria di Rucli Albino:i cugini €200,00fam. Gariup Carluccio €50,00fam. Rucli Drejova €100,00

- Un sentito grazie va a chi gratuitamente addobba la chiesa, a chi la pulisce, e a chi falcia attorno alla chiesa e al cimitero.

- Un grazie di cuore va a chi ha lavorato gratuitamente per mettere in sicurezza le scale del campanile.

- Sentiti ringraziamenti vanno a Gariup Renzo per alcuni lavori di cucito gratui-to.

BUOGLONIATUTTI!

PER OPERE SOCIALI AFRICA E INDIAVogrig Paolo e Rosanna €20,00Primosig Mirella €10,00N.N. (Cosizza) €50,00Carlig Pia €100,00N.N. Topolò €15,00Chiabai Elisa nel giorno della Prima Comunione €50,00Chiabai Piero €50,00Giorno di Pasqua:Mosnica – borsa Cosizza €200,00Mosnica – borsa Topolò €53,69Mosnica – borsa Liessa €540,25In memoria diLivia Bucovaz Barazuoli: Gariup Romilda €20,00In memoria diRucli Albino:Gariup Angela €50,00In memoria di Iellina Giuseppe:il fratello, la cognata e i nipoti €250,00

L’aiuto ai poveri è il fiore più bello donato a Dio. BUOGLONI!

SANTE MESSE DA CELEBRARE IN AFRICASecondo le intenzioni di: Trusgnach Annamaria €30,00Compagnon Brosutti €100,00Primosig Mirella €10,00Vogrig Irma €10,00Chiabai Piero €10,00? €10,00Crisetig Chiara €20,00Cernotta Fabrizio €70,00Paese di Seuza €10,00Paese di Sverinaz €20,00Paese di Plataz €10,00Paese di Peternel €20,00N.N. €300,00N.N. €100,00De Luca Mirella €50,00

OfferteBucovaz Gemma Simanova €20,00Tomasetig Lucia €25,00

Un sentito grazie per questa vostra grande sensibilità!BUOGLONI!

IL VOSTRO BUON CUORE PER LA PIAZZA DELLA CHIESAMarinig Gildo e Romilda €70,00Vogrig Antonio Luigi €50’00Martinig Livia €50,00Vogrig Beppino e Bucovaz Gemma €100,00Vogrig Claudio Trebez €50,00Canalaz Nadalio Jozulin €50,00N.N. €100,00Vogrig Bruno Počalin €50,00Loszach Lorenzo €50,00N.N. (Seuza) €100,00Trusgnach Ernesta €10,00Cernotta Bonini Liliana (Australia) €50,00Feletig Antonia €100,00Marinig Viviana €50,00Vogrig Irma €100,00Carlig Pia €50,00Qualizza Giovanna Seuza €50,00Feletig Mario €50,00In memoria di Giovanni Vogrig Mohor, la moglie Concitta €50,00N.N. da Milano €50,00Tomasetig Silvio Flipes €50,00N.N. €50,00Gardini Roberto €80,00Mainardis Saida €100,00Loszach Luisa €150,00Feletig Paola e Lucia €250,00Floreancig Lino Te goren €30,00Bucovaz Graziella Plauk €100,00N.N. Liessa €50,00N.N. €20,00Gosgnach Anna Slapovicco €50,00Giancarlo e Anna Anzolini nel giorno del loro matrimonio €200,00Anzolini Ferruccio €200,00Recupero dal campanile €150,00Dalla festa- anniversario della cappella di Grimacco superiore €426,80N.N. San Pietro €50,00Postregna Adriana €20,00Picinick Bucovaz Liliana €100,00Floreancig Giuseppe Te goren €20,00Kaučič Silvana €50,00

Le associazioni, i gruppi e i circoli che ci han-no voluto aiutare:I giovani del comitato calcetto €1.000,00

Un sentito e vivissimo grazie – Buog Loni!- per il vostro buon cuore, ci affidiamo anco-ra a chi ha tanta sensibilità e tanto amore nell’aiutarci in questo progetto.

Dal“S. Martino”-Settembre2010pag.24

PER LA VITA DEL NOSTRO GIORNALINO SAN MARTINO44,00€ Chiabai Aldo;50,00€ Cernotta Bonini Liliana; Tomasetig

Silvio Flipes; Pičinik Bucovaz Liliana; Rodaro Moreno;

30,00€ Feletig Paola e Lucia; Marinig Gildo e Romilda;

25,00€ Tomasetig Lucia; 20,00€ Vogrig Massimo; Trusgnach Elsa

Topolò; Odorico Pietro; Loszach Luisa; Postregna Adriana; Scaunich Antonella; Vogrig Maria Latisana; Floreancig Lino Te goren; Cicigoi Din; Cicoletti Marta; Magnan Katia Castelmonte; Bulfon Lu-ciano; Chiabai Sara; Marinig Pia e An-drea; Vogrig Sandro; Gardini Roberto;

16,00€ Comitato San Martino Kuatarinca; 15,00€ Vasconi Lucia, Loredana e Monia;

Scuoch Alma; Vogrig Renzo; Floreancig Ornella; Trusgnach Eliana; Filipig Ma-riza;

14,00€ Chiabai Natale; 10,00€ Loszach Antonio; Stulin Adriano;

Trusgnach Maurizio; Zanon Rosina; Vogrig Ugo; Trusgnach Teresa; Vogrig Concitta; N.N. (Tribil sup.); Cana-laz Mirella Iahuova; Trusgnach Rosi-na, Franco e Adriana; Feletig Mario; Ruttar Giuseppe; Terlicher Isella; Tru-sgnach Antonietta; Cernotta Mario; Obit Angelo; Cernotta Remigio; Lau-retig Giuseppe; Marinig Lino; Marinig Nice; Marinig Viviana; Marinig Catia; Sdraulig Giovanna e Pierpaolo; Vogrig Adele; Gardini Sdraulig Elsa; Primosig Mirella; Vogrig Romeo Skinin; Vogrig Paolo e Rosanna; Vogrig Irma; Bucovaz Lucia; Vogrig Francesco; Kaučič Silvana; Vogrig Bottussi Anna; Cervellera Leo-nardo; Chiabai Lino; Scuoch Marco; Trusgnach Aldo; Feletig Mafalda; Dre-szach Beppo; Primosig Renzo; Florean-cig Gianni; Crainich Daira; Rucli Italo; Chiabai Anita Savogna; Vogrig Dorina Sverinaz; Fittavolini Feletig Orietta; Bu-covaz Anna; Bergnach Emilia; Bergnach Giuseppe; Peternelli Antonia; Scuderin Nicoletta;

7,00€ Tomasetig Paolo; 6,00€ Bergnach Roberto; Pauletig Celesta;5,00€ Ruttar Roberto; Bucovaz Massimo;

Vogrig Lucia; Chiabai Elio; Vogrig Ser-gio; Vogrig Isabella; Oballa Mariarosa; Trusgnach Nicolò; Zabrieszach Lidia; Pauletig Giulio; Zabrieszach Ernesta; Dora Tarbjanova; Anzolini Gianna; Ipa-viz Lucia; Trusgnach Andreina; N.N. (Clodig); Vogrig Giuseppe Konsor; Mlakar Stefanja; Sdraulig Diana; Zuo-dar Giorgio; Fam. Simaz; Mamuša Mar-tin; Pittia Franco; Cernotta Pia; Rucli

Valerio; Cernotta Gianfranco; Chiuch Franco; Bernich Romeo; Bernich An-drea; Qualizza Atilia; Salamant Giu-liano; Kocina Enrico; Fam. Gus Slapo-vicco; Coren Michele; Cicigoi Roberta; Bucovaz Ugo; Dresig Dino; Tomasetig Guido; Tomasetig Teresa; Marinig Edi; Dorgnach Aladino; Cernotta Fabrizio; Canalaz Chiara; Bianchi Sharmila; Ma-rinig Marco; Floreancig Liliana; Florean-cig Elvira; Chiabai Martina; Rucli Irene; Vogrig Luigi; Vogrig Isidoro; Iurman Ce-leste; Iellina Giuseppe; Martinig Livia; Chiabai Mario; Canalaz Aldo; Bucovaz Cristina; Qualizza Mauro; Scuoch Vitto-rio; Crainich Beppino; Predan Stefano; Veneto Lucia; Luigi e Anna Premariacco; Trusgnach Alfonso; Scuoch Maria; Gari-

up Romilda; Gariup Angela; Rucli Lidia; Trusgnach Romeo; Bucovaz Elvira; An-gelini Emanuele; Floreancig Nino; Pre-dan Antonia; Floreancig Renato; Predan Albino; Vogrig Marina; Gariup Vittorio; Feletig Ernesta; Fam. Obriu; Crisetig Gemma; Clodig Maria; Clodig Paola;

4,50€ Iob Renata;4,00€ Trusgnach Rosina; Cendon Beppino;

Tomasetig Franco; Lauretig Giovanna; 3,00€ Chiabai Paolo; Pauletig Giovanna; 2,00€ Vogrig Bruno Lukic

Si ringraziano di vero cuore tutte le zela-trici e i zelatori che a ogni numero distribui-scono di casa in casa i San Martini.

BUOG LONI A TUTTI!

CHIALCHIA SIMONE “DREJU” da Grimacco inf.Istitutotecnicocommerciale

CRISETIG GIULIA “MAURICJOVA” da Cosizza sup.LaureatainMediazioneculturale-lingue

dell’Europacentraleedorientale

RUCLI STEFANIA “KONSORJOVA” da ClodigLiceoclassico

SIMAZ NICOLA “KUOSER” da Cosizza sup.Liceoscientifico

TRUSGNACH JAKOPO “TARBJANU” da SeuzaLiceoscientifico

VOGRIG ALExA “KONSORJOVA” da ClodigLiceo psicopedagogico

Unparticolareringraziamentolorivolgiamoatuttiqueigiovanicheparte-cipanoattivamenteinparrocchiamantenendocosìvivalanostracomunità!Speriamosianosemprefedeliepartecipi!A tuttivanno lenostre congratulazionivivissimeedopoquestoprimo tra-guardo,auguriamolorounabuonasistemazionenellavitarimanendosemprelegatiallapropriaterraepresentisulterritorio!

Congratulazionivivissime a …