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in breve n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 20 L’IDEA NANNETTI CASA COMPRAVENDITA CASE E TERRENI AGENZIA PIANORO T el. 051 - 777232 RASTIGNANO Appartamenti in fase di costruzione. Monolocali, bilocali, 2 camere. Consegna dicembre 2006. Prezzi da Eur o 138.000. PIANORO - VIA MORANDI: In posizione panoramica e silenziosa nuovo complesso immobiliare ad uso residenziale. Attici con grandi terrazzi, appartamenti di varie tipologie,giardini privati. PIANORO - VIA PETRARCA: In posizione panoramica e silenziosa nuova realizzazione di piccola palazzina con solo 10 appartamenti di varie tipologie. IL NUOVO LIBRO DI RENATO TATTINI Renato Tattini, che molti di noi ricordano con stima ed affetto per molti anni segreta- rio della sezione pianorese del sindacato Pensionati CGIL, ha scritto il suo terzo libro. Dopo “Un loianese” e “Gente di Loiano” è ora in vendita nelle edicole e nelle cartoli- brerie al prezzo di 10 euro “Loiano – Comunità in cammino”. A CACCIA DI FONDI PER ANT di Romano Colombazzi Non si è trattato di una caccia, ma bensì di una raccolta di fondi quella messa in atto domenica 1 Luglio 2007 dalla Federazione Italiana della Caccia – Sezione di Pianoro e Bologna Colli. Presso l’Azienda Agri-Turistico Venatoria “Val di Zena” di via Caurinzano 5, a Botteghino di Zocca, si è svolta l’11^ edizione della gara cinofila per cani da ferma che ha lo scopo di mantenere allenati i cani. Come per le altre edizioni c’è stato un notevole afflusso di pubblico e di appassionati che si sono destreggiati nei comandi ai propri compagni di caccia e di vita. Scriveva Schopenhauer: “Chi non ha mai possedu- to un cane non sa cosa significa essere amati.“ Il ricavato della manifestazione 2007 è stato di 6.000 euro interamente versato alla Fondazione ANT Italia – Sezione di Pianoro. L’organizzazione, curata da Franco Gabrielli, da me conosciuto come Franco ed Sgalera, ha visto la partecipazione di personalità pubbliche tra le quali il vice presidente della Comunità Montana 5 Valli Bolognesi, Remo Rocca, il consigliere comunale Sergio Ventura e il presidente della sezione ANT di Pianoro, Stefano Baraldi. Alla fine della manifestazione si è svolta la premiazione dei partecipanti alla gara con lunga tavolata da sagra campagnola e gustosa cena a base di porchetta. L'IDEA 4 4-09-2007 14:30 Pagina 20

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n.4 anno XI - luglio - agosto 200720 L’IDEA

NANNETTICASA

COMPRAVENDITA CASE E TERRENI

AGENZIA PIANORO

Tel. 051 - 777232

RASTIGNANOAppartamenti in fase di costruzione.Monolocali, bilocali, 2 camere.Consegna dicembre 2006.Prezzi da Euro 138.000.

PIANORO - VIA MORANDI:In posizione panoramica e silenziosa nuovocomplesso immobiliare ad uso residenziale.Attici con grandi terrazzi, appartamenti di varietipologie,giardini privati.

PIANORO - VIA PETRARCA:In posizione panoramica e silenziosa nuovarealizzazione di piccola palazzina con solo10 appartamenti di varie tipologie.

IL NUOVOLIBRO DI RENATO TATTINI

Renato Tatt in i , che molt i d ino i r i cordano con s t ima edaffetto per molti anni segreta-rio della sezione pianorese delsindacato Pensionati CGIL, has c r i t t o i l s uo t e r zo l i b ro .Dopo “Un loianese” e “Gented i Lo iano” è ora in vend i tanel le edicole e nel le cartol i -brer ie a l prezzo d i 10 euro“ L o i a n o – C o m u n i t à i ncammino”.

A CACCIA DI FONDI PER ANTdi Romano Colombazzi

Non si è trattato di una caccia, ma bensì di una raccolta di fondi quella messa in attodomenica 1 Luglio 2007 dalla Federazione Italiana della Caccia – Sezione di Pianoro eBologna Colli. Presso l’Azienda Agri-Turistico Venatoria “Val di Zena” di via Caurinzano5, a Botteghino di Zocca, si è svolta l’11 ̂edizione della gara cinofila per cani da fermache ha lo scopo di mantenere allenati i cani. Come per le altre edizioni c’è stato unnotevole afflusso di pubblico e di appassionati che si sono destreggiati nei comandi aipropri compagni di caccia e di vita. Scriveva Schopenhauer: “Chi non ha mai possedu-to un cane non sa cosa significa essere amati.“ Il ricavato della manifestazione 2007 èstato di 6.000 euro interamente versato alla Fondazione ANT Italia – Sezione di Pianoro.L’organizzazione, curata da Franco Gabrielli, da me conosciuto come Franco edSgalera, ha visto la partecipazione di personalità pubbliche tra le quali il vice presidentedella Comunità Montana 5 Valli Bolognesi, Remo Rocca, il consigliere comunale SergioVentura e il presidente della sezione ANT di Pianoro, Stefano Baraldi. Alla fine dellamanifestazione si è svolta la premiazione dei partecipanti alla gara con lunga tavolata dasagra campagnola e gustosa cena a base di porchetta.

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Sped. abb. postale - Pubblicità inferiore al 40% - Registrazione del Tribunale di Bologna n. 6558 dell’11.4.96 N. 4 - Anno XII - LUGLIO/AGOSTO 2007

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FILIALE DI RASTIGNANOVia A. Costa, 106 A/H - Tel. 051. 6260369 - Fax 051. 6265294

In Italia, in questi tempi, si fa ungran parlare dei “costi della politi-ca”. Con tale accezione i politicicercano di difendersi affermandoche la politica è necessaria e biso-gna accettarne il costo; e taccianola denuncia dei loro sprechi e deiloro abusi come “antipolitica”. Larealtà è ben diversa. La gente noncontesta l’esistenza del nostro par-lamento ma il fatto che il suo costoè superiore ai costi dei parlamentidi Francia, Gran Bretagna,Germania e Spagna messi insieme.Quello che è in discussione non è lanostra pubblica amministrazionecome tale, bensì il fatto che essa èinefficiente anche perché infarcita dienti governati dalla politica che spes-so vengono definiti ufficialmente“inutili”; enti (che sarebbe più corret-to chiamare dannosi) che pesanooltre che per il loro costo di funzio-namento anche per la loro interfe-renza con il lavoro degli enti utilicreando confusione nelle responsa-bilità, doppioni nelle funzioni, disser-vizi per i cittadini. In definitiva nonvengono criticati i partiti, la cui neces-sità viene riconosciuta, ma la lorodegenerazione che è sotto gli occhidi tutti. Ora il governo, seppure inritardo, ha trovato la forza di intra-prendere la strada giusta con undisegno di legge che incomincia adaffrontare, anche se molto timida-mente, il problema; c’è da rallegrar-sene e i cittadini ne giudicheranno irisultati. Ma veniamo alla nostraintervista ad Andrea Marchi, unpersonaggio che ha dimostratoper tempo di essere animato daspirito di servizio e di essere dotatodi intelligenza politica. Non capitaspesso di vedere il presidente diun ente pubblico che come primoatto del suo mandato dimezza ilnumero degli assessori e riducedel 10% la loro e la sua indennitàdi carica oltre a limitare per tutti ilrimborso spese; per di più in unmomento in cui, a pochi passidalla sede della ComunitàMontana, il municipio di Pianorosi “arricchiva” di un maggiornumero di assessori e della nuovafigura (retribuita) del presidentedel consiglio comunale.

Presidente Marchi quella suaprima decisione, inaspettata emolto apprezzata dai cittadini, haincontrato molta resistenza?No. Anzi la maggior parte deicomuni ha mostrato apprezza-mento; soltanto qualche mugu-gno da parte di quelli che hannoperso una loro rappresentanza ingiunta. Io penso che la politicanon debba essere un mestiere masoltanto un servizio reso alla collet-tività per un tempo limitato; dicia-mo massimo 10 anni. Quando siopera con queste convinzioni è

più facile convincere gli altri.Con il lavoro di questi primi anniavete realizzato altri risparmi sulcosto del vostro funzionamento?In qualche misura si. Abbiamo affi-dato a terzi la gestione del servizioassociato del personale con un note-vole risparmio di spesa rispetto allagestione diretta; abbiamo ridotto diuna unità il personale che operanelle altre attività; abbiamo ridotto diun altro 10% le indennità degli asses-sori e del presidente in occasionedella approvazione dell’ultimaFinanziaria; abbiamo creato la figura

del direttore generale unificando lefunzioni che erano svolte da due diri-genti eliminandone così uno.La Comunità Montana sembra esse-re diventata il bersaglio principale dichi vuole ridurre i costi della politi-ca; il presidente della SardegnaRenato Soru, utilizzando i poteridella Regione a Statuto speciale, leha abolite; il governo si propone dieliminarne gran parte. Lei ritieneche si tratti di un ente “inutile”?La Comunità Montana è stata isti-tuita 30 anni fa per assicurare allamontagna, in quegli anni in fase diabbandono, una maggiore attenzio-ne da parte dello stato. Una dovero-sa attenzione necessaria per cercaredi garantire alle popolazioni resi-denti prospettive di lavoro e di svi-luppo e per contribuire a salvaguar-dare al meglio l’equilibrio idrogeo-logico dei territori. A mio avviso lefunzioni che noi svolgiamo sonostate e sono ancora utili; su chi devesvolgerle si può discutere.Potrebbero essere affidate aicomuni e alle province…E’ possibile che si finirà col farlo.Tuttavia a quel punto è probabileche nascano delle associazionivolontarie di comuni che, senzacreare nuove strutture, potrannoaffrontare insieme quei problemiche vanno oltre la dimensionecomunale; per esempio la defini-zione di una politica del turismo divallata, oppure la viabilità…Comunque per la provincia diBologna la Comunità Montanasarà oggetto di discussione almomento di definire l’assetto dellaCittà Metropolitana.

LO SPERPERO DELDENARO PUBBLICODA PARTE DEI PARTITI

di Marco Malpensi

NUOVA SEDE

Andrea Marchi

Finalmente il governo, sotto la spinta della rabbiapopolare, incomincia a muoversi per rimediare. Ne parliamo con Andrea Marchi che si era giàmosso fin dalla sua nomina tre anni fa a presiden-te della nostra Comunità Montana.

Il successo economico a Pianoro non èsolo quello delle aziende industriali

IL RUOLO DEI LAVORATORI AUTONOMI

di Gianluigi Pagani

Il nostro giornale ha semprenutrito grande stima nei con-fronti dell’industria locale, allaquale riconosciamo un ruolostrategico nello sviluppo del ter-

ritorio e nel benessere dei citta-dini di Pianoro. Tutti siamo con-

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n.4 anno XI - luglio - agosto 20072 L’IDEA

n. 4 anno XII

>> EDITOREL’IDEA - Associazione per la promozionedella cultura e dell’informazione a Pianoro.>> DIREZIONEDirettore responsabile: Gianluigi PaganiDirettore editoriale:Marco MalpensiGarante dei lettori: Umberto MazzantiCapo redattore: Stefano Galli >> REDAZIONEMassimo Antinucci, Roberto Bacci, FiorellaBigondi, Simona Bonzagni, Paolo Brighenti,Andrea Canu, Romano Colombazzi, Sara

Colombazzi, Umberto Fusini, Maura Leoni,Angela Maini, Michele Marra, ClaudiaMazzanti, Pamela Meier, Carola PandolfoMarchegiani, Piergiovanni Pierantozzi, MarcoPizziolo, Marta Rocca, Giorgio Rocchi, SergioSavigni, Mirko Sita, Gianna Solmi.>> GRAFICAStudio ARTWORK di Roberta Ferri - Tel. 3474230717- e-mail: [email protected]>> STAMPAGRAFICHE DEHONIANEVia Scipione dal Ferro, 4 - Tel. 051393811>> PUBBLICITÀ- Gianluigi Pagani (responsabile) - Tel.3337190458- Agenzia PUBBLI - GO di Rocchi Giorgio & C. s.a.s.- Tel. 051777027 - Fax 0516527057- e-mail: [email protected]

>> FONDATORI DEL GIORNALEFiorella Bigondi, Paolo Brighenti, CelsoCalesini,Tonino Commissari, GiancarloFabbri, Enrico Giusti, Roberto Lippi, MarcoMalpensi, Umberto Mazzanti, AlessandroRusso, Silvano Scandellari.>> L’IDEA SU INTERNETcasella postale:e-mail: [email protected] giornale in formato telematico:http://www.ideapianoro.org

Chi desidera pubblicare lettere, foto, articoli, può rivolgersi

al capo redattore Stefano Galli,Via Libertà 16 - Pianoro

Tel. 0516516887L’Idea è reperibile gratuitamente presso tutte le edicole del Comune di Pianoro.

LA QUARTA EDIZIONEDEL TORNEO LETTERARIO“GIOCHI FLOREALI”

Venerdì 8 giugno alle ore 21 pres-so la sala Arcipelago a PianoroNuova si è svolta la serata conclu-siva dell’edizione 2006/2007 deiGiochi Floreali, torneo letterariopromosso dal comitato di gestio-ne delle biblioteche comunali.Nel corso della manifestazione ivincitori del torneo sono stati pre-miati dal sindaco SimonettaSaliera. Le opere prime di poesiae racconti brevi vincitori dellequattro sezioni del concorso:scuola primaria, scuola seconda-ria inferiore, giovani e adulti sonostate lette dagli attori del gruppoteatrale “Terza decade / L’AquilaSignorina“ (Gabriele Argazzi,Barbara Bonora e Dalia Zipoli).Scuola primaria:1° Classificato Poesia: La palizzatadi via Carducci, Luciano Schiavi2° Classificato Poesia: Sole,Matteo la Torre1° Classificato Racconti: Ungigante veramente speciale,Andrea Bettazzoni2° Classificato Racconti: Perchégli elefanti hanno un naso cosìlungo, Giulia BondioliScuola secondaria inferiore:1° Classificato Poesia: La gatta,Susanna Regazzi 2° Classificato Poesia: C’era unavolta una stalla, Martina LelliSegnalata e pubblicata: Poesia aduna professoressa, Martina Lelli1° Classificato Racconti: mihanno scelto, Lucrezia Lodi 2° Classificato Racconti: Una pau-rosa notte al museo, AngelaPunzo. Sezione giovani:1° Classificato Poesia: Imperativo,Valentina Ruocco2° Classificato Poesia: PioggiaCeltica, Ramona Bacchi1° Classificato Racconti: Neve eerba dal blog di stellina,Francesca Conti2° Classificato Racconti: Chi ha

della famiglia, Emidio Nannetti èsubito entrato nel campo immo-biliare fino a diventare uno deiprotagonisti della rinascita delcomune. Terminata la collabora-zione con il geometra AurelioBonarelli, prematuramentescomparso, è diventato titolare diuna serie di aziende che andava-no dalla progettazione alla com-mercializzazione di immobili. < E’partito al galoppo e non si è maifermato – commenta commossoSantino Merli geometra delcomune che ha visto da un osser-vatorio privilegiato la rinascita diPianoro. – Eravamo molto amicie pur avendo dieci anni meno dime, riusciva a dimostrare capacitàe maturità veramente notevoli.Era abilissimo a contornarsi diottimi collaboratori sia che fosse-ro architetti, tecnici o amministra-tivi. Questo era uno dei “segreti”che hanno portato le sue aziendead affermarsi anche a livellonazionale>. Era stato donLuciano, parroco di PianoroVecchia, ad annunciare, in occa-sione della messa mattutina dimartedì 19 giugno, la sua scom-parsa e ad invitare i fedeli a prega-re per lui. <Senza la sua assistenzaprolungata ed attiva – ha com-mentato il sacerdote – non sisarebbero potuto arrivare ad unefficace utilizzo dei beni dellacomunità tale da permettere larealizzazione di tante opere fon-damentali per la popolazione>.Nel ricordo del sindacoSimonetta Saliera la sottolineatu-ra del rapporto che legavaEmidio Nannetti ai concittadini:<E’ stato uno storico ed impor-tante operatore economico,punto di riferimento per moltiimprenditori industriali. Ha sem-pre tenuto buoni rapporti conl’amministrazione comunale conla quale ha collaborato moltospesso per la raccolta di contribu-ti a favore delle associazioni spor-tive locali. Penso, ad esempio, alletante cene benefiche per lanostra polisportiva che svolgeuna fondamentale attività dal cal-cio al base-ball, dal ciclismo allapesca. Ha sempre sentito un fortelegame con l’intera comunità edin particolare con PianoroVecchia. Ne è una dimostrazioneil finanziamento annuale dellagara ciclistica per allievi“Memorial Alcide ed ArnaldoNannetti” ed a tutte le associazio-ni di volontariato rivolte alla pro-mozione dello sport per giovani egiovanissimi>. Chi ricorda il suofondamentale ruolo per fare rina-scere la Bologna-Raticosa gara divelocità in salita è FrancescoAmante presidente dellaScuderia Bologna che organizzal’evento: <Senza il suo aiuto nonsarei stato certamente in grado diriportare il campionato italiano diauto s tor iche nel nostroterritorio>.

Paolo Brighenti

ammazzato il tempo, ChiaraBoschieri Sezione adulti:1° Classificato Poesia: Autunno,Alberto Ghelli2° Classificato Poesia: Inverno, AtosBenaglia1° Classificato Racconti: Lacrime eciambella, Patrizia Degli Esposti 2° Classificato Racconti: Un tocco diestasi, Luigia Bimbi

Patrizia BedostiResponsabile del

servizio biblioteche

ve e l’elaborato; comunicabilitàdella composizione. Il concorso,giunto alla sua terza edizione, vieneriproposto ogni anno da Eco-Recuperi (per maggiori informazio-ni: www.ecorecuperi.it).

Raffaella RiccobeneEco-Recuperi S.r.l.

IN RICORDO DI EMIDIO NANNETTI

E’ stato un triste e sommesso passa-parola ad annunciare la scomparsadi Emidio Nannetti. Per precisavolontà della famiglia del defunto,solo a cerimonia funebre terminata,gli organi di stampa hanno potutocomunicare il suo decesso. La chie-

sa di S. Giovanni Battista di PianoroVecchia non è riuscita però a conte-nere tutti coloro che hanno volutorendergli l’ultimo omaggio.Assieme ad autorità ed a numero-sissimi rappresentanti del mondodell’economia, i cittadini si sonostretti accanto alla moglie, ai figli edalla madre. Particolarmente toccan-te il ricordo del figlio Marco che,con grande dignità e tenerezza, neha evidenziato la testimonianza dipadre e di imprenditore. Ottenutoil diploma di geometra, dopo unabreve parentesi lavorativa presso ilmitico albergo Posta di proprietà

LA DONAZIONE DI UN COMPUTER ALLASCUOLA COLIBRI’

Eco-Recuperi S.r.l., azienda leadernella raccolta differenziata di con-sumabili esausti da sistemi di stam-pa elettronica è lieta di informareche mercoledì 30 Maggio, alle ore17:30, presso la scuola dell’infanziaColibrì, in via Fantini 32, è stataconsegnata una postazione infor-matica completa a seguito dellapartecipazione al concorso“Leonardo e Vinci”. Il concorsopromosso da Eco-Recuperi in colla-borazione con la cooperativaComitato di Amicizia Mani Tese,prevede la presentazione da partedegli studenti di una nuova versio-ne della copertina della brochuredel progetto Leonardo. L’istitutovincitore ha ricevuto un personalcomputer completo di video, tastie-ra, casse, mouse e stampante agetto di inchiostro. La giuria eracomposta da Stefano Babini(fumettista allievo di Ugo Pratt – hacollaborato per la realizzazione di“Diabolik”), Giovanni Costa (Eco-Recuperi S.r.l. - AmministratoreUnico), Raffaella Riccobene (Eco-Recuperi S.r.l. - Responsabile progettoLeonardo), Matteo Costa (Eco-Recuperi S.r.l. - ResponsabileUfficio Marketing). La selezione èstata effettuata in base ai seguenticriteri: coerenza del tema rappre-sentato rispetto all’argomento delconcorso; creatività nell’elaborazio-ne; rispondenza tra i concetti chia-

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“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 3 L’IDEA

costruiscono rimane fuori dalla riserva del con-trafforte però rientra comunque in un Sic (sitodi importanza comunitaria) e in una Zps(zona di protezione speciale). Mi sfugge comeabbia potuto rilasciare il permesso la stessaRegione che si è battuta per tutelare tale zonacon un’oasi. Per il momento la nostra sezionesta cercando spiegazioni e sta cercando di inter-pellare gli assessorati competenti, non appenasapremo qualcosa lo segnaleremo ai cittadini.Resta la confusione nel vedere resa edificabileuna delle principali zone di nidificazione delfalco pellegrino, maestoso ed utilissimo rapace.

William Vivarellidelegato locale LIPU

sezione di Pianoro

IN RICORDO DI GIANFRANCO NANNETTI

Questa lettera indirizzata al sindaco SimonettaSaliera è stata letta durante la serata di presen-tazione del libro di Rober to Vitali suGianfranco Nannetti.Sono veramente molto dispiaciuto di nonpoter essere presente in occasione delraduno per ricordare l’amico Franco,essendo fuori Bologna per impegni assuntida tempo. Sarò comunque presente con ilcuore in quanto Franco è sempre stato perme un punto di riferimento, come uomo ecome sindaco. Un uomo che, al di sopradelle parti e dei partiti ed anche degliamici, ha sempre saputo guardare avanti,nell’interesse di tutti i cittadini, schierando-si sempre dalla parte del più debole.L’uomo che, non avendo figli, amava inparticolar modo i giovani, per lui eranotutti suoi figli. Si è speso in particolar modoper dare loro tutto ciò che poteva, special-mente nei servizi, dei quali, in gran parteper merito suo, Pianoro è dotata. Anticipòle urbanizzazioni secondarie; ricordo cheprima di apporre la firma per una licenzaedilizia, con la penna sospesa a mezz’aria,chiedeva di contribuire a realizzare qual-che opera per i giovani e, finché non avevaottenuto il risultato, non abbassava la

penna per firmare. Franco merita questagiornata e ben altro. Vorrei che si facesseinterprete di un ringraziamento particola-re a Roberto Vitali che come lei stessa ed itantissimi amici, hanno voluto questa gior-nata di affetto per una persona che, parti-ta dal nulla e dalla miseria più nera, hafatto come pochi per i bisogni altrui.

Mario Sazzini

LE NUOVE COSTRUZIONI DI MONTECASTELLAZZO

Vi scrivo per informare la cittadinanza di unfatto a mio avviso eccezionale ovvero la costru-zione di due villette a Brento, nel comune diMonzuno, proprio dove inizia la bellissimaparete di monte Castellazzo. Per fare questostanno sbancando diversi metri cubi di arenariae siccome da poco è stata istituita la Riserva

Geologica del Contrafforte Pliocenico mi sem-bra un enorme controsenso anche perché lecostruzioni sembrano essere in regola in quan-to gli scavi espongono regolare permesso delcomune di Monzuno. Per essere precisi dove

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Foto:William Vivarelli

E’ mancato a l l ’a f fe t to de i suo i car i edeg l i amic i Emid io Nannet t i , perso-n a c o r d i a l e e g e n t i l e , f o n d a t o r ede l l a nota agenz ia immobi l i a re p ia -no re se che ha con t r i bu i to a l l a t r a -s formaz ione de l l ’aspet to urbanis t icod e l n o s t r o t e r r i t o r i o n e g l i u l t i m it r e n t ’ a n n i . C o n l u i , a p p a r t e n e n t ea d u n a d e l l e f a m i g l i e s t o r i c h e d iP i anoro , s compare una de l l e f i gu rep iù note de l la nost ra comuni tà . Lar edaz i one de L’ I dea l o r i co rda conaf fet to e come un amico che è s tatoun conv into sosten i tore de l g iorna lef in da l la sua nasc i ta .

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attualità“

n.4 anno XI - luglio - agosto 20074 L’IDEA

sapevoli di quale grande ricchezzasia avere oggi un posto di lavorosicuro e vicino a casa. Tutti siamoaltrettanti orgogliosi di avere aPianoro aziende leader nel pro-prio settore, conosciute in tutto ilmondo, con imprenditori che, par-tendo dal nulla, si sono fatti valereper le proprie capacità progettuali.La realtà produttiva pianorese ècaratterizzata anche da una miria-de di lavoratori autonomi, impren-ditori di se stessi, altrettanto impor-tanti, a cui oggi vogliamo simboli-camente dedicare la nostra atten-zione, raccontando la storia ed isuccessi di uno di loro. Quest’annoricorre infatti il 15° anniversariodella “Agenzia Tomba Rappresentanze”di Rastignano. Poniamo al notointermediario tessile Enrico Tombaalcune domande sul suo lavoro.Come nasce la sua attività?La mia attività nasce seguendo leorme di mio padre, in ciò che dasempre ho amato fare, ossia opera-re nel ramo commerciale delsettore tessile.In cosa consiste il suo lavoro?Nel fare conoscere reciprocamen-te azienda produttrice e cliente,per creare business.Ma tutti dicevano che il cosiddettointermediario tessile sarebbe dovutoscomparire, specie nel suo settore?Ha proprio ragione. Era opinionecomune che le medie e grandiimprese avrebbero gestito la clien-tela unicamente con proprio per-sonale addetto alle vendite. Invecela conoscenza degli usi e delle con-suetudini di un determinato mer-cato, sia esso regionale che nazio-nale, non era acquisibile da partedi un venditore diretto di un’azien-da. Quindi il ruolo dell’interme-diario commerciale si è dimostratoinsostituibile, consentendo alleaziende di acquisire quote di mer-cato difficilmente ottenibili con l’u-tilizzo del solo personale interno.Quali i pro ed i contro dellasua attività?Come ogni imprenditore la possi-bilità di potermi organizzare inmodo autonomo, di poter assume-

re decisioni in prima personasenza dover sottostare ad un supe-riore, di poter disporre del miotempo senza timbrare il <cartelli-no>: ritengo tutto ciò un pregioinsostituibile della mia professione.Di contro, bisogna considerare ilfatto di non avere una certezza direddito come ogni imprenditore,in quanto la ricchezza economicadipende sempre da tre caratterifondamentali: competenza in quel-lo che si fa, volontà nel farlo e, ognitanto, fortuna.Quale il rapporto fra l’agentee le aziende?Il serio agente di commercio è unprezioso collaboratore, a tutti glieffetti, dell’azienda e non sempli-cemente una figura terza alla stes-sa, come alcuni hanno scritto inriferimento alla nostra categoria.Quale consiglio dà ai giovani chevogliono intraprendere tale carriera?Innanzi tutto è necessario affian-carsi ad un professionista già affer-mato per poter acquisire le cono-scenze indispensabili che consen-tano al giovane di poter intrapren-dere in futuro la libera professio-ne. Nel mio caso ho avuto la fortu-na e l’onore di poter apprenderequest’arte da mio padre e maestro,Umberto Tomba, al quale va sem-pre il mio sentito ringraziamento.Concludo poi che bisogna ancheaver voglia di passare tanto del pro-prio tempo seduti in macchina inmezzo al traffico ed alle code auto-stradali…

continua dalla prima pagina

(IL RUOLO DEI LAVORATORI ...)

Enrico Tomba

Dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate dell’agosto 2007: nellaProvincia di Bologna sono 748 le associazioni e le cooperative chepartecipano alla divisione del 5 per mille, ossia la quota dell’impostasul reddito che le persone possono destinare agli enti no profit. Leassociazioni di Pianoro presenti nell’elenco sono solo otto, ossia“Tutto Bianco associazione sportiva dilettantistica”, “Pianorese Calcioassociazione sportiva dilettantistica”, “Pubblica Assistenza Pianoroonlus”, “Società cooperativa sociale Vita”, “Pian di Macina 2005”,“Associazione Bologna Bruxelles a/r”, Fondazione Itaca” e“Lavitabella”.

Da Il Domani di Bologna del luglio 2007: “I preservativi intasano lefogne e si scopre un giro di prostitute”. I Carabinieri hanno conclusol’operazione “Dolce Vita” arrestando dieci persone e sequestrandotre night tra Crevalcore, Rastignano e Modena, dove si praticava laprostituzione. I clienti dei locali avevano a disposizione un privè doveappartarsi con le ballerine di lap dance. I molti preservativi usati ebuttati nello scarico del bagno hanno però intasato le fognaturedando l’avvio alle indagini delle forze dell’ordine.

Dal Corriere della Sera del giugno 2007: l’assessore alla mobilità delComune di Bologna, in merito al Nodo di Rastignano, ammette cheil progetto è fermo alla conferenza regionale dei servizi che ne discu-te l’impatto ambientale. “Tutti sperano che il progetto possa esseresbloccato al più presto – riferisce l’assessore Zamboni - anche peravviare i lavori sulla Bretella del Dazio che alleggerirà il traffico nellazona congestionata di San Ruffillo”.

diconodinoi“

“a cura di Gianluigi Pagani

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attualità“

“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 5 L’IDEA

Bologna si pone all’avanguardia nel 1988istituendo i primi uffici in Italia dedicati allerelazioni con l’utenza, cioè i cittadini, quelliche successivamente verranno definiti URP,ufficio per le relazioni con il pubblico.L’esigenza di avvicinare i cittadini alla pub-blica amministrazione istituendo appositestrutture si è negli anni fatta sempre piùpressante tanto da indurre i legislatori a svi-luppare questo concetto attraverso alcuneleggi. Il nuovo modo di concepire il rappor-to tra pubblica amministrazione e cittadiniviene trattato per la prima volta dal decretolegge 29/1993 che all’articolo 12 introduceil concetto di URP in seguito ripreso edapprofondito nella legge 150 del 7 giugno2000 (disciplina delle attività di informazio-ne e di comunicazione delle pubblicheamministrazioni) articolo 8 e nel decretolegislativo 165 del 30 marzo 2001 articolo 11.Ma come mai l’URP è così importante daessere oggetto di legge? Proviamo a leggereun estratto dall’articolo 8 della legge150/2000 che recita al punto 1: “l’attività del-l’ufficio per le relazioni con il pubblico èindirizzata ai cittadini singoli ed associati”.Al punto 2 di questa importante legge pos-siamo approfondire: “le pubbliche ammini-strazioni entro sei mesi dalla data di entratain vigore della presente legge (siamo nel2000…) provvedono nell’esercizio della pro-pria potestà regolamentare alla ridefinizionedei compiti e alla riorganizzazione degli uffi-

ci per le relazioni con il pubblico secondo iseguenti criteri: garantire l’esercizio dei dirit-ti di informazione, di accesso e di partecipa-zione; agevolare l’utilizzazione dei serviziofferti ai cittadini e l’informazione sullestrutture e sui compiti dell’amministrazione;attuare mediante l’ascolto dei cittadini e lacomunicazione interna i processi di verificadella qualità dei servizi e di gradimento deglistessi da parte degli utenti”. L’ufficio relazio-ni con il pubblico non è assolutamente unufficio reclami, ma molto di più: ha funzioneinformativa per quanto riguarda attività, ser-vizi, uffici, procedure, tempi e responsabili;svolge funzioni di sportello polifunzionaleoffrendo la possibilità di ritirare, contestual-mente la modulistica allegata ai procedimen-ti e servizi dell’amministrazione; garantisceinformazione e trasparenza e facilita l’acces-so agli atti e la partecipazione ai procedi-menti amministrativi: è importante ricordareche il cittadino si rapporta con un impiegatodello stato che per legge è tenuto all’impar-zialità. Altra importante funzione è l’ascoltodegli utenti attraverso il quale è possibile perl’amministrazione valutare la soddisfazionedegli stessi nei confronti dei servizi offerti edi conseguenza considerare eventuali accor-gimenti o modifiche. L’URP è contattabileoltre che direttamente in orari di ufficioanche attraverso i siti internet istituzionali; inalcuni casi vengono messi a disposizione apposi-ti numeri telefonici gratuiti. Possiamo quindiconcludere che l’URP è un importante servizioal cittadino, nonché un suo diritto, ne semplifi-ca la vita, garantisce maggior trasparenza edun’amministrazione accorta lo può utilizzarecome potente strumento di lavoro: punto dicontatto privilegiato tra cittadini ed ente. Maqual’è la situazione sul nostro territorio? Perquanto riguarda i comuni della provincia diBologna, considerati in termini di grandezzadal punto di vista del numero degli abitanti, trai primi 27 solo due non sono dotati di ufficiorelazioni con il pubblico: Pianoro e Medicina.Per quanto riguarda i comuni che confinanocon Pianoro abbiamo visto che Bologna e SanLazzaro hanno iniziato nel 1988, Sasso Marconinel 1995, Monzuno nel 1994, Ozzano nel 1999,Monterenzio nel 2000 e Loiano nel 2002. (Siringraziano per la collaborazione gli uffici URPdei comuni citati, il dottor Emilio Simonetti del-l’ufficio “URP degli URP” di Roma, la dottores-sa Nicoletta Levi della Regione EmiliaRomagna).

URP - UFFICIORELAZIONI CONIL PUBBLICOUn importante punto dicontatto fra amministrazione ecittadino che ancora mancaa Pianorodi Gianni Zappoli

SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVAVia del Sasso, 7

STABILIMENTO:Via Pietro Nenni, 4

40065 Pian di Macina - Pianoro (Bo)Tel. 051/77.56.67 r.a. - 77.57.65 (Fax)

Via del Lavoro 15 - 40065 Pianoro (BO)tel. 051.77.45.02.

LE ELEZIONI DEL NUOVO COORDINAMENTOLOCALE DI FORZA ITALIA

In data 28 giugno ha avuto luogo il terzocongresso comunale di Forza Italia pereleggere il nuovo coordinamento cittadinoed i delegati al congresso provinciale. E’stato anche il primo congresso svoltosi inprovincia in vista del prossimo congressoprovinciale di Forza Italia. Alla presenza dinumerosi iscritti, ed al termine di undibattito sui temi della politica nazionale esulle prospettive in ambito locale, è stataeletta quale nuovo coordinatore cittadinoManuela Frateschi già presente sulla scenapolitica locale da qualche anno. Con que-sta nomina gl i i scr i t t i intendono darenuovo slancio al movimento politico con-tando sulle capacità dimostrate in questianni dalla giovane neo coordinatrice. Dopodue mandati congressuali lascia la caricaOdetta Montoncello, che rimane nel coor-dinamento, alla quale sono stati rivolti i rin-graziamenti degli iscritti per l’attività svoltaper il partito. Entrano nel nuovo coordina-mento Luciano Volta, Elisa Fantini, RosalbaPiccininni, Carlo Avogaro, Carla Balivo.Sono stati eletti come delegati al prossimocongresso provinciale Alberto Giovanelli, ilcapo gruppo di Forza Italia nel Comune diBologna Daniele Carel la, Serena Degl iEsposti, Rosalba Piccininni e Carla Balivo.

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SPAZIO A PAGAMENTO

Siamo partiti nel 1995 con la lista i“Democratici per Pianoro”, quando anco-ra l’Ulivo non era nato.

In questi 12 anni abbiamo lavorato percostruire una coalizione unita e salda,senza cercare di distinguerci per avere visi-bilità. Un forte senso di responsabilitàetica e politica ha animato la nostra azio-ne s ia come forza po l i t i ca , s i anell’Amministrazione Comunale. Ci pre-sentiamo quindi all’appuntamento storicocon il Partito Democratico con la limpi-dezza di un percorso coerente, di unimpegno al servizio della Comunità e deinostri concittadini. E’ un passaggio stori-co,appunto, non solo per la nostra realtàlocale ma per il Paese tutto: questa sceltacoraggiosa potrà cambiare il modo diragionare e di fare politica nei prossimianni e consoliderà un bipolarismo chedeve essere sano e non rissoso.

Crediamo che la forza dei valori, che abbia-mo cercato di rappresentare in questi anni,sia una linfa vitale per il nascente PD, che sicandida ad essere un partito popolare e dimassa, capace di amalgamare esperienze etradizioni differenti, ma soprattutto di darerisposte diverse a nuovi problemi e a nuovesfide. E’ per questo che il PD dovrà chiara-mente definire un rapporto attento con iceti medi produttivi del Paese, con il mondodelle professioni, della piccola e media indu-stria, dell’agricoltura e del commercio, lavo-rando per aiutare coloro che rappresentanola principale fonte di produzione e di ric-chezza nel Paese a rinnovarsi senza perdereil patrimonio che ha fatto grande l’Italia.Serve una fiscalità più equilibrata ma, soprat-tuto il cittadino deve vedere che i servizi, peri quali contribuisce, funzionano.

E’ necessario coniugare sviluppo e rispettodell’ambiente e delle risorse naturali. Lanostra montagna è un patrimonio di salu-te e benessere di cui dobbiamo esseregelosi e che dobbiamo aiutare a crescere.

Nei servizi socio assistenziali, l’applicazio-ne del principio di sussidiarietà è l’unicavia per coniugare universalità dell’ac-cesso e sostenibilità finanziaria, solidarietàe rigore, intervento pubblico e valorizza-zione del ruolo del privato sociale, in unquadro di regole certe e di controlli, con-

sapevoli che nuove energie e nuove rispo-ste possono essere reperite attivando lemolteplici forme di solidarietà sociale: lafamiglia, il volontariato e l’associazioni-smo.

Ai giovani verrà affidato il futuro della nostrasocietà; dobbiamo fin da oggi renderli par-tecipi e consapevoli dei processi decisionali ea tal fine privilegiare tutti quegli strumentieducativi che mirino alla formazione di gio-vani cittadini responsabili.

Il mondo del lavoro e dell’impresa sonoprofondamente cambiati; dobbiamoimparare, noi fondatori dell’Europa Unita,a ragionare in una prospettiva europea einternazionale favorendo la mobilità deinostri giovani attraverso la formazione el’istruzione, garantendo eguali condizionidi partenza e non un lavoro a vita ma lapossibilità di crescere . Perché ciò avvengatutto il sistema casa, banche, servizi, ecc.deve adeguarsi a questa modernità e nonpuò restare ancorato al passato.

Vogliamo una società aperta e non ripie-gata su se stessa, in cui rispetto delle rego-le, senso civico, semplificazione ammini-strativa e Pubblica Amministrazione tra-sparente ed efficace, diritti e doveri, sianoal centro del vivere civile. Legalità e rispet-to delle regole non sono solo importantiin sé, ma presidiano lo sviluppo di unmercato in cui la concorrenza è tra imigliori e non tra i furbi.

Il merito e non la cooptazione devono esse-re il criterio per la selezione della classe diri-gente e soprattutto per quella politica.Coraggiosamente il PD, col metodo delleprimarie elimina le rendite di posizione enasce con il contributo.

Queste sono solo alcune delle nostre idee,con le quali vogliamo contribuire allacostruzione del PD a Pianoro per il nostrolivello di responsabilità, sicuri che il pro-cesso sarà trasparente, aperto e partecipa-to e per questo ci rivolgiamo a tutti coloroche in questi anni ci hanno onoratidella loro fiducia, invitandoli a parteci-pare alle primarie e ad aderire alPartito Democratico; insieme ed unitipossiamo restituire un po’ di quel

tanto che abbiamo ricevuto in 60 annidi pace, democrazia, libertà e prosperità.

Massimo AntinucciAugusto DallolioPaolo Panzacchi

Nicola PapadopoulosRemo Rocca

IMPRESE:Pianoro

1200 imprese.3° Comune per reddito pro capite

della Provincia di Bologna.Piena Occupazione.

Un modello di sviluppo che vogliamo sostenere

e far crescere.

FAMIGLIA :Una vera politica per la famiglia

si fa con la casa, l’accesso al credito, i servizi all’infanzia e agli anziani e

il sostegno per i diversamenteabili.

GIOVANI: Dobbiamo avvicinare i nostri giovani

all’Europa, affinché siano nelle condi-zioni di accedere alle possibilità di

crescita formativa e culturale che questa offre.

AMBIENTE: Energia e Sviluppo sono

fortemente interconnessi erichiedono azioni e accordi su

scala mondiale. Le previsioni di esaurimento di risorse non rinnovabili, i problemi ambientali provocati dallarincorsa dei paesi finora esclusi dalla ricchezza , la scarsa consapevolezzadei danni all’ambiente che anche noi

stiamo provocando: tutto concor-re a dipingere un futuro non

roseo. Abbiamo il doveredi intervenire.

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cultura“

“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 7 L’IDEA

E’ stracolmo di pubblico l’ampio esuggestivo centro incontri delmuseo Arti e Mestieri in occasionedella presentazione del volume diRoberto Vitali “GianfrancoNannetti 1970 – 1980 i dieci anniche cambiarono Pianoro>. Purnon mancando i giovani, la plateaè formata soprattutto da tutti colo-ro che Franco lo hanno conosciu-to ed apprezzato: dai dipendenticomunali, ai residenti presso laCooperativa Martino, dai “ragazzidegli anni ‘70” che hanno pratica-to sport nelle strutture da lui forte-mente volute agli imprenditoriche hanno affidato alle sue intui-zioni lo sviluppo delle loro azien-de. Non è purtroppo presente acausa di una improvvisa malattia ilsindaco Simonetta Saliera e quindiè il presidente del consiglio comu-nale Gabriele Minghetti a fare glionori di casa mentre GianluigiPagani corrispondente de “IlDomani di Bologna” e direttoredel periodico locale “L’Idea” con-duce la serata. E’ un Roberto Vitalipiuttosto emozionato a rompere ilghiaccio, nelle sue parole lavolontà di ricordare un personag-gio che è restato nel cuore di chilo ha conosciuto. Il volume siaffianca a “Pianoro: Storie edimmagini di un antico Borgo” e“Pianoro 1945 – 1970. La storiaattraverso i suoi protagonisti” che,assieme a numerosi studi ed artico-li, confermano l’intenso rapportoche lega Roberto Vitali alla comu-nità in cui vive. Storia, politica edetica nell’intervento di GuidoFanti, sindaco di Bologna dal 1966al 1970, primo presidente dellaRegione Emilia – Romagna e par-lamentare nazionale ed europeoche, reduce da un recente inter-vento, non ha voluto mancare allapresentazione del volume al termi-ne della quale è stato salutato da

un pubblico che gli ha riservatouna lunghissima standing ovation.Nel ricordo del “vecchio compa-gno” l’analisi di un periodo nelquale la militanza politica era fon-data su valori etici e di solidarietàlontani anni luce dalla ricerca dipotere e di “primi posti” che pur-troppo caratterizzano larghi stratidegli odierni “professionisti dellapolitica”. Il valore della cultura,anche se non posseduta, l’ascoltodi tutti dai lavoratori agli imprendi-tori, dai giovani agli anziani, assie-

me alla determinazione nel perse-guire gli obiettivi necessari aldecollo di quella che fu denomi-nata “La Cassino del Nord” sono lecaratteristiche che Guido Fanti hariconosciuto al sindaco Nannetti.Struggente l’”amarcord” del nipo-te Massimo Scandellari, di AthosGuidasti e Mario Bedosti a nomedei tanti dipendenti comunali peri quali Franco era un continuoesempio di entusiasmo e di capa-cità di coinvolgimento che li porta-va ad operare come se il comune

fosse la propria famiglia. La seratasi conclude con l’auspicio che nonvenga mai dimenticata la testimo-nianza del sindaco GianfrancoNannetti che lo si immagina, assie-me a Paolo Bagnoli, leader dell’al-lora Democrazia Cristiana, amico-avversario di tanti scontri in consi-glio comunale, impegnato contanto di fascia tricolore, banda epopolo al seguito, sul ponte di S.Ruffillo a lottare per la risoluzionedel “Nodo di Rastignano”.Terminata la parte ufficiale moltis-simi pianoresi sono restati, compli-ce il buffet organizzato nella saladel Museo. C’è chi ha approfittatoper acquistare il libro, chi ha ricor-dato episodi ed anche chi haespresso la necessità di dedicare almitico sindaco, qualcosa che possaandare oltre al pozzo di Pian diMacina a lui intitolato alcuni annifa. Fra i suggerimenti il palazzettodello sport, la palestra oppure unadelle tante scuole del nostrocomune. <Sarebbe un bel modo –conclude un “amico di Franco” –per sottolineare l’attenzione cheaveva per i giovani, lo sport e la cul-tura>. Ricordiamo che l’autore haincaricato due associazioni divolontariato locali, Tavolo per laPace ed Estate Ragazzi, alla venditadel volume nel corso della seratacon un incasso di 1.440 euroequamente suddiviso tra lestesse per sostenere le loroattività e per la scolarizzazionedei bimbi congolesi di padreQuerzani. Altre 100 copiesono state donate alle dueassociazioni per la venditapresso edicole e librerie delcomune (che procede moltobene) rendendo ancora piùmeritorio il gesto di solidarietàdell’autore a cui i beneficiarivogliono esprimere un sentitis-simo ringraziamento.

Il nuovo libro di Roberto Vitali su un sindaco che

ha segnato la storia del nostro comune

GIANFRANCO NANNETTI1970 -1980 I DIECI ANNI

CHE CAMBIARONO PIANORO

di Paolo Brighenti

QUANDO LA SCUOLA INCONTRA LE AZIENDE

“Conoscere per scegliere”. Questo il titolo del progetto diorientamento scolastico ideato dalla Scuola Media diRastignano insieme alla Banca di Credito Cooperativo diMonterenzio. Nel corso dell’anno scolastico appena con-cluso i ragazzi delle seconde e terze medie hanno visitatodiverse aziende di Pianoro produttrici di macchine auto-matiche tra cui in particolare l’Mg2 della famigliaGamberini, nonché diverse istituti tecnici superiori diBologna fra cui le Aldini Valeriani. “Con questo progetto lanostra Banca ha voluto far conoscere ai giovani le esigen-ze delle aziende – riferisce Piero Mannini, componente delComitato Soci del Credito Cooperativo – con l’obiettivo diindirizzare alle scuole tecniche superiori il maggiorenumero di studenti, visto anche il grande numero diaziende nel settore operanti nel Comune di Pianoro cherichiedono personale specializzato in campo tecnico. Labanca ha poi dato due borse di studio ai migliori studentidi seconda e terza media che hanno deciso per il lorofuturo di scegliere un istituto professionale. Con questo

progetto la nostra banca continua la propria missione divivere nel territorio per il territorio”. Nel mese di luglio vi èstata la cerimonia di consegna delle borse di studio aglistudenti Giovanni Lelli e Susanna Naldi. “Ci fa molto pia-cere partecipare a questi progetti con le scuole – riferisceIvano Lolli dell’Mg2, che insieme al fondatore ErnestoGamberini, è stato uno degli ideatori – crediamo cheanche le aziende abbiano la responsabilità sociale didiffondere cultura. Nella nostra provincia e regione c’ègrande bisogno di rivalutare la cultura tecnica, considerata

da molti di <secondo livello>. E’ invece la base portantedel grande sviluppo a Bologna del settore meccanico checi garantisce benessere economico e un basso tasso didisoccupazione. Il progetto con la scuola media diRastignano rappresenta, a livello locale, ciò che si stafacendo a livello provinciale, ossia il tentativo di rimuoverevecchi pregiudizi sul lavoro di officina e sull’impiego tecni-co in generale. I ragazzi e anche i loro genitori sembranoapprezzare molto questa opportunità e già si sono avuti iprimi riscontri con un aumento delle iscrizioni agli istitutitecnici di ragazzi provenienti dalla scuola di Rastignano”.“La nostra banca ha dato il proprio assenso ad estenderead altri questa idea – conclude Mannini – siamo sicuri del-l’importanza del liceo per i ragazzi, ma siamo altrettantosicuri della fondamentale importanza di una cultura tecni-ca. Il distretto industriale di Pianoro conta alcune tra lemaggiori e più prestigiose aziende, in particolare nelcampo delle macchine automatiche. Abbiamovoluto accompagnare i ragazzi a scoprire questericchezze del territorio per scegliere bene il lorofuturo lavorativo”.

Gianluigi Pagani

Un momento della serata

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n.4 anno XI - luglio - agosto 20078 L’IDEAattualità“

Un investimento comunale dinotevole entità, il mondo dei“diciamo adulti” che guardanocon sospetto, una costruzione dal-l’impatto un po’ pesante, incassataed un po’ isolata fra via Giardino ela collinetta del campo sportivo, lagestione giovanile del tutto.Abbiamo lasciato passare un po’ ditempo dall’apertura della strutturaper visitarla ad attività avviate edavere un’idea del suo funziona-mento. Ne parliamo con NicolaBoschetti, assessore comunale allepolitiche giovanili. La prima cosache colpisce recandosi al PianoroFactory è l’assenza di scritte di qua-lunque tipo, la pulizia ed il relativoordine interno che riesce a coniu-gare una freschezza di impatto visi-vo nella miriade di informazioniche recepisci da foto, volantini emanifesti alla sobrietà di unambiente pubblico. SecondoNicola Boschetti l’elemento vin-cente che ha permesso questorisultato è sostanzialmente uno: l’i-naugurazione nel 2004 della salaprove per complessi rock sottol’Arcipelago ha responsabilizzatoalcuni gruppi di ragazzi legati daun hobby comune, la musica,nella gestione di una strutturapubblica della quale pagavano unpiccolo affitto e contribuivano atti-vamente alla riparazione di even-tuali rotture. <<E’ mio? Allora lorompo, se qualcuno si lamentavuol dire che non è mio>> ricordobenissimo questo motto cheregnava sulle salette date ai ragazzifino ad alcuni anni fa, ma qui si èinvertita una tendenza, se rompiaggiusti o te lo tieni rotto, la comu-nicazione fra giovani è spessodiretta e meno ipocrita di comepoi si evolve con l’età. Ma tornia-mo al nostro centro, il percorsoassieme ai gruppi giovanili legatiprincipalmente dal desiderio difare musica ha creato l’ossaturaportante attorno alla quale tutte le

componenti ruotano. La gestioneè affidata ad un comitato compo-sto da due ragazzi eletti tramitecandidature e votazioni sponta-nee, dalla cooperativa LeMacchine Celibi (che gestisce altrerealtà come villa Serena) e dalComune. I diversi gruppi musicalied alcune associazioni di ragazzipresenti nella struttura si sonoposti il problema di come riempir-la di contenuti, cosa fare, cosacreare, la partecipazione attiva deifrequentatori che buttano ideesulle quali si lavora è fondamenta-le per la vita della Factory. Cosìsono nate diverse iniziative come

la mostra spontanea “come iovedo l’Africa” dove chi voleva por-tava un oggetto che parlasse delcontinente africano, tutto moltoinformale, ma creativo e soprattut-to diverso dai soliti messaggi; leserate di lettura delle favole e lascoperta e studio di un personag-gio ponte che si chiama Giuffà edè presente in racconti del sudItalia e del nord Africa. Su questofilone possiamo citare“Chiacchiere Africane” l’iniziativa,partita da due ragazze pianoresiche hanno fatto volontariato inpaesi africani, ha visto la partecipa-zione di numerose persone che

attraverso foto, testimonianze eracconti hanno sviluppato il temanelle due direzioni ovvero sia daparte di europei che da parte diafricani immigrati da noi fino alcoinvolgimento di alcune associa-zioni etniche. L’apertura di unosportello Eurodesk attraverso ilquale si entra in contatto con tuttoquello che la Comunità Europeaorganizza per i giovani è sicura-mente di grande interesse ed hacome punto di forza la comunica-zione sia a livello informatico chepratico attraverso scambi, vacanze,borse di studio. Infine in allesti-mento vi sono la sala di registrazio-ne musicale e la camera oscuraper sviluppare le foto. <<La frui-zione della struttura è varia>> rac-conta Boschetti <<nel pomeriggioarrivano ragazzi molto giovani,mentre alla sera attratti dal piccolobar per un aperitivo, ad ascoltarecomplessi, o a navigare su internetarrivano ragazzi più grandi.Tengo comunque a precisare chenon è posto nessun limite di età ela struttura è frequentata regolar-mente da persone di 30 o 40 anniche sembrano miscelarsi abbastan-za bene con gli altri ed alle varieiniziative partecipano tutte le età.Se devo dare un resoconto nume-rico faccio un po’ fatica in quantole frequenze sono molto irregola-ri, si passa da alcune proiezioni difilm passate praticamente desertealle centinaia di persone venute avedere un concerto. Ma in questocaso il solito parametro del valuta-re la struttura esclusivamente daun punto di vista di frequenze misembra riduttivo: stiamo lavoran-do per migliorare la condizionedella vita nel nostro comune, pertrasmettere l’amore per la nostraterra ai ragazzi di oggi che sarannogli amministratori di domani. Ilnostro è un laboratorio di ideevive e chiunque ne abbia può veni-re al Pianoro Factory>>.

PIANORO FACTORY IL CENTRO GIOVANI DI VIA DELLO SPORT

di Stefano Galli

La struttura vista da via dello Sport

PRIMA EDIZIONE DEL “MOLINO D’ORO”Un premio che valorizzal’Appennino Bolognese

Ricordate il manifesto, riprodotto qui accanto, checostituì l’anno scorso una riuscita provocazione pub-blicitaria di protesta contro le lungaggini burocrati-che che impedivano l’apertura della stradaFondovalle Savena? Daniele Maestrami (a sinistranella foto) è l’autore insieme ad Arturo Filippini (l’al-tro nella foto) del manifesto la cui riuscita non ècasuale essendo egli un affermato professionista pub-blicitario; quest’anno infatti ha conquistato il piùimportante riconoscimento mondiale del settore: ilLeone al Festival della pubblicità di Cannes. Il Golf“Molino del Pero” con il patrocinio dei comuni diMonzuno e Loiano ha istituito il “Molino d’oro” chepremia ogni anno chi, fra i residenti nei comuni diMonzuno, Loiano, Monghidoro e Pianoro, ha con-

tribuito con il suo impegno a valorizzarel’Appennino bolognese; quest’anno il premio èstato assegnato a Daniele Maestrami che con la

sua affermazione mondiale ha portato in alto ilnome del nostro Appennino.

Umberto Mazzanti

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attualità“

n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 9 L’IDEA

Abbiamo già avuto occasione più volte di par-lare del progetto “comune partecipato.it” chealcuni benemeriti volontari, con il sostegno diuna rete di associazioni no profit (centro for-mazione e ricerca Don Lorenzo Milani e scuo-la di Barbiana, EMI editrice missionaria italia-na, Camina-associazione nazionale di entilocali, NADIR informa, L’Idea) hanno realiz-zato per primi in Italia. I nostri amici ripren-dono le sedute del Consiglio Comunale conle telecamere e le immettono su internet,dopo averle elaborate al fine di renderle piùfacilmente consultabili dai cittadini chehanno così la possibilità di scegliere i capitoliche loro interessano senza dover vedere tuttala riunione. Il servizio sta incontrando il favo-re dei pianoresi in una misura inaspettata. Nelmese di giugno scorso per ben 800 volte sonostati scelti e scaricati spezzoni delle sedute;un’enormità se si considera che la presenzadel pubblico ai consigli comunali è da semprepressoché nulla. Si tratta quindi di un risultatoeccellente che premia l’intelligenza e la dispo-nibilità dei realizzatori del progetto e che faonore a Pianoro. Una gran bella cosa dunqueche rende lieti gli artefici del servizio e gli uti-lizzatori dello stesso. Verrebbe da pensare cheancora più soddisfatti fossero la Giunta e ilConsiglio Comunale che hanno ottenuto,senza spese, quella partecipazione che hannosempre detto di ricercare; e invece sembraproprio che non sia così. Fin dall’inizio le tele-camere non hanno entusiasmato il Consiglio.La prima sera gli operatori son stati guardati

con sospetto; nessuno ha rivolto loro né unsaluto né tanto meno un ringraziamento. Lanotizia del nuovo servizio per i cittadini è statastampata sul giornale del comune “Pianoroinforma” soltanto dopo 7 mesi su sollecitazio-ne del Consigliere Franco Lelli. Alla richiestadi una modesta partecipazione alle spesesostenute dai volontari il Comune ha datoriscontro soltanto dopo molti mesi con unarisposta interlocutoria. Infine è di queste ulti-me settimane la notizia che la Giunta haintenzione di avviare un suo servizio in con-correnza con quello in essere, con l’evidenteintenzione di togliere di mezzo gli “estranei”.Questa soluzione comporterebbe oneri rile-vanti per il Comune pur essendo meno quali-ficata tecnicamente e violerebbe il principio disussidiarietà sancito dalle leggi italiane. Taleprincipio impone agli enti locali di “favorirel’autonoma iniziativa dei cittadini singoli eassociati per lo svolgimento di attività di inte-resse generale” (art. 118 della CostituzioneItaliana). Questi comportamenti sembranoincomprensibili. Ci sono nella Giunta e inConsiglio persone che conosciamo come sin-ceri sostenitori del principio di sussidiarietà;c’è un presidente del Consiglio che potrebbedare un senso alla sua figura; c’è un’opposizio-ne che potrebbe avere un suo ruolo. Possibileche nessuno abbia niente da dire? Forse sisono tutti distratti. Siamo sicuri che al ritornodalle ferie sapranno attivare su questi argo-menti un interessante dibattito che tutti potre-mo vedere su internet.

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DAL NOVEMBRE 2006 IL PROGETTO “COMUNE PARTECIPATO.IT” PORTALE RIUNIONI DEL CONSIGLIOCOMUNALE NELLE CASE DI PIANOROSi tratta di un servizio, fatto da volontari gratuitamente,che piace molto ai cittadini. Alla Giunta e ai ConsiglieriComunali un po’ meno.

di Marco Malpensi

IL PANE AD UN EURO AL CHILO:UN DIRITTO

Leggiamo in questi giorni notizie allar-man t i che p r eannunc i ano po s s i b i l iaumenti di prezzo di beni di prima neces-sità. Tra questi beni è dato in probabileaumento il pane, già a Bologna e provin-cia costosissimo con valori che in mediavariano tra i 3 ed i 6 euro al chilogrammo(resto del carlino luglio 2006); prezzi tra ipiù alti d’Italia. Statistiche ufficiali indica-no un consumo medio di pane di 160grammi al giorno pro capite, il che signi-fica che una famiglia mediamente com-posta di tre elementi consuma circa 175kg di pane all’anno che moltiplicati pertre euro fanno 525 euro l’anno. Il pane,di ottima qualità, può costare al cittadino1 euro al chilo ed è un diritto pagarlo uneuro al chilo. Presso i punti vendita Coopè disponibile un tipo di pane di qualità alprezzo di 1 euro al chilo. In seguito aduna i n i z i a t i v a l anc i a t a a P i ano ro da lCentro Formazione e Ricerca Don LorenzoMilani e Scuola di Barbiana, associazionesenza f in i d i luc ro , che ha t rova to l apiena collaborazione di Coop Adriatica, apa r t i r e da l l o c a l e r app re s en t an t eMassimiliano De Sanctis, è stato possibileottenere la d isponib i l i tà d i un t ipo d ipane fresco e di qual ità al prezzo di 1euro al chilo in tutti i punti vendita CoopAdr ia t i ca in Emi l i a Romagna, Veneto ,Marche ed Abruzzo. Il pane è garantitodai consueti standard qualitativi Coop. Ciauguriamo che al più presto altre catenedi grande distribuzione seguano questoesempio; a lcuni mesi fa Conad parevaintenzionata ad aderire alla iniziativa, mapoi pare non se ne s ia fatto più nul la:speriamo che si decidano al più presto. E’possibile accedere alla documentazione diquesta iniziativa attraverso il sito www.icarean-cora.it cliccando su “Azione Pane”.

Gianni Zappoli

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La scuola media statale “VincenzoNeri” di Pianoro, da quattro anni èdiventata ad indirizzo musicaleovvero, grazie ad una legge dellostato del 2000, ha introdotto l’inse-gnamento della musica. A diffe-renza dei conservatori, permettedi far accedere a questa affascinan-te arte un maggior numero diragazzi. Portati per mano da quat-tro bravi docenti di strumentomusicale della “Vincenzo Neri”,ovvero Laura Sarti, Laura di Cera,Piero Versura e MichelangeloPellegrino, un nutrito gruppo digiovanissimi è stato protagonista diun’indimenticabile avventurache ha avuto inizio con la par-tecipazione al concorso musica-le nazionale “LodovicoAgostini” di Portomaggiore(Ferrara). Centocinquanta parte-cipanti, di cui 28 provenienti dallascuola del nostro comune, si sonoresi protagonisti della conquista diben 13 premi. L’ottenimento deiprimi posti ha permesso a ciascu-no dei ragazzi di esibirsi il primo di

aprile presso il ridotto delTeatro Comunale di Ferrara.Nell’occasione la scuola media“Vincenzo Neri” ha ricevuto il“Premio speciale per la cultura”,essendo stata la scuola ad aver otte-nuto il maggior numero di primipiazzamenti. I ragazzi che hannoraggiunto tale ammirevole risulta-to sono: Simone Fava (oboe) nellacategoria solisti terza media,Alberto Boselli (pianoforte) nellacategoria solisti seconda media,Simone Fava (oboe), SimoneTroccoli (oboe), Federico Zardi(pianoforte) nella categoria trio,Chiara Sansone, TommasoScandellari, Martina Gardeni,Barbara Silverii, DavideLombardo, David Sorrentino (chi-tarre) nella categoria gruppi musi-cali. Tra tutti i concorrenti del con-corso musicale nazionale si è parti-colarmente distinto Simone Fava,ottenendo il punteggio più alto inassoluto. Notevole anche l’esibizio-ne di Agnese e Filippo Carretti. Idue fratelli hanno dato vita ad un

duo per pianoforte e violino che liha portati a conquistare un merita-tissimo secondo premio (il primonon è stato assegnato). Da eviden-ziare ed incoraggiare la bravuradella più giovane dei musicistipianoresi: l’oboista VeronicaSabbatini. Grazie a questi risultati,le “Vincenzo Neri” sono statepremiate con due violini, duechitarre ed un flauto traverso.Il professore MichelangeloPellegrino, inter vistato perl’occorrenza, ha espresso lagrande soddisfazione sua e ditutto lo staff di insegnanti chesi sono prodigati ad affina-re la preparazione dei giovanimusicisti. Con la generosadonazione del Lions Clubdegli Ariosto si sono acquistatistrumenti musicali e una mac-china per l’autofabbricazionedelle ance. Oltre ai ragazzi giàcitati hanno ottenuto il primo,il secondo o il terzo postoanche i seguenti alunni:Ginevra De Rosa, AlessandroFabbri, Alice Marzaduri, EnricoPaolucci e Thomas Randazzo. Laprossima tappa del loro “tour” saràil Teatro Comunale di Bologna,nel quale si esibiranno, insieme adaltri 400 alunni delle scuole adindirizzo musicale di Bologna eprovincia, nel concerto “Media inMusica in Teatro”.

cultura“

n.4 anno XI - luglio - agosto 200710 L’IDEA

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Simone ed Emilio, ragazzi piandi-macinesi, all’area esterna delCentro Anfibi gestito da A.R.Telavorano alla sistemazione delle

vasche. Ricordiamo che da diver-si anni questa associazione sioccupa di studi, divulgazione edinterventi per ricreare habitat peranfibi, concentrando le proprieforze in particolare per la salva-guardia dell’ululone appenninico(bombina pachibus), specie pre-sente nel nostro territorio ed inforte declino a livello nazionale.

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di Gianluigi Pagani

Porta sempre un’Idea con te. Fai una foto strana e particolare con latua Idea! Noi pubblicheremo le migliori idee di Pianoro. (Le foto pos-sono essere inviate in formato jpg all’e-mail [email protected])

L’Idea a Parigi assieme a Iacopo, Nicolò e Massimiliano

L’ENNESIMO SCUDETTO DEL PIANORO CRICKET

Il Tecnessenze Pianoro Cricket Club aggiungono un altro titolo tricolore alproprio palmarès. Nello scorso mese di luglio, in un caldo pomeriggio didomenica, sotto un sole cocente con una temperatura di oltre 37°, la squa-dra pianorese del Tecnessenze è stata incoronata per l’11° volta Campioned’Italia della serie A di cricket. Grande soddisfazione fra i presenti all’ultimapartita con il Capannelle di Roma, fra cui l’assessore provinciale allo sportMarco Strada e l’amministratore delegato del Tecnessenze GianfrancoRoncarati, che hanno voluto festeggiare l’importante obiettivo. Al terminedell’incontro è esplosa la gioia dei giocatori e dei sostenitori, con una grandefesta con spumante, torte e specialità pakistane, in onore dei diversi giocato-ri provenienti da quello stato.

Gianluigi Pagani

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i lettori de l’idea“

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attualità“

n.4 anno XI - luglio - agosto 200712 L’IDEA

Non è stato necessario ungrande sforzo creativo perassegnare alle nuove case delcentro di Pianoro questosoprannome; infatti se venisseindetto un concorso sullepeggiori costruzioni degli ulti-mi tempi, Pianoro vincerebbedi sicuro. Il nuovo centro sto-rico è un ammasso di casesenz’ anima, così vicine l’unaall’altra che chi le abiteràpotrà risparmiare il canone,guardando t ranqui l l amen -te la tv in casa del dir im-pettaio. Considerando che ilavori non sono ancora termi-nati, c’è da essere inquieti sulrisultato finale. Alle personeche vivono sole e che occupa-vano in precedenza alloggipubblici, sono stati assegnatidei monolocali, in altri casi gli

ambienti sono comunqueristrettissimi: camere da lettoche misurano così pochi metriquadrati che non è possibileinserire neanche un lettinoper accogliere il proprio nipo-tino. Pianoro è un paese dovesi sta costruendo troppo emale. Graziose villette vengo-no trasformate in alti caser-moni dai colori sgargianti chedistraggono gli automobilistisulla Via Nazionale . A frontedi un rosso vistoso si può inve-ce trovare un inedito, inspie-gabile ed insonnolito grigiosulla collina dietro PianoroVecchio. Interessante è anchela palazzina orientata verso undistributore di benzina; affac-ciandosi alla finestra si riesce aleggere, direttamente dall’ero-gatore che dista pochi metri, il

prezzo aggiornato del carbu-rante. Oppure l’altra, edificatain una ridotta striscia di terre-no fra la Via Nazionale e la fer-rovia; i prezzi di venditadovranno essere certamenteinteressanti per chi decide divivere coi treni che sfreccianoin salotto. Case più costose deidiamanti di Anversa, che inostri figli acquisteranno conmutui sempre più lunghi edonerosi. Ma la palma d’oro vasicuramente assegnata alnuovo parcheggio di ViaNazionale, realizzato dovec’era un giardino, (mi si per-doni questo sentimentalismodemodé ), in “convenzione”con le carrozzerie del territo-rio perché, nei casi più fortu-nati, essendo le rampe didiscesa e risalita strettissime, osi sfrega l’auto ovvero, nei casipiù sfortunati si batte anche disotto. Per parcheggiare occor-re prima scendere per poi risa-lire; di notte poi è più illumi-nato di un triste luna park. E’br u t t i s s imo da guardaree scomodo da ut i l i zzare .Complimenti! Rifletto sul dise-

gno architettonico che defini-sce il nostro spazio vitale, epensando ad un insieme checresce, mi chiedo infine chesenso abbia l’espansione conti-nua di una comunità cherimane collegata a Bolognada un’unica strada. Da anniormai, sono iscritta al club dicoloro che ogni mattinaimprecano 45 minuti per rag-giungere il ponte di SanRuffillo. Vivo in coda, dentrola mia macchina, senza pro-spettive di veder cambiarequesta situazione. Il problemadella crescita della popolazio-ne riguarda anche le scuoleelementari del capoluogo;negli ultimi tempi sonoaumentate le classi ad unritmo di una all’anno riducen-do sempre più gli spazi vitaliper le attività e per i bambini.Ogni volta che osser vo i l“Pilastrone” penso che alleprossime elezioni ammini-s trat ive dovrò prender miun po’ di tempo in più perriflettere, ma di tempo neho: 45 minuti tutte la mat-tine!

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“Sinistra unita: perché e come?”. Questo il tema diun interessante dibattito organizzato alla salaArcipelago ad inizio luglio da RifondazioneComunista, Comunisti Italiani, Movimento SinistraDemocratica, Verdi e da “Il Cantiere”. Ero statochiamato a fare da moderatore ed ho partecipatoad un incontro politico vero. I tanti presenti si sonoconfrontati con i relatori in oltre quattro ore di unelevato dibattito, esprimendo un’affezione partico-lare per la vera politica, ossia per il territorio e per lagente che vi abita. Argomento della serata era unconfronto sulla necessità di unire le forze dell’AltraSinistra per non rimanere schiacciati dalla nascitadel Partito Democratico. Ben più importante èstato trovare delle persone che nel 2007 hanno

discusso non tanto dei propri interessi quanto diquelli della comunità, per elaborare politiche abeneficio degli altri. Ho trovato degli uomini e delledonne che in una calda serata d’estate, invece distare rintanati in casa a guardare la tv hanno avutoil coraggio di affrontare le tematiche del lavoro,della casa, degli immigrati e del welfare, non conbanali discorsi bensì con approfondite analisi politi-che e sociali, sempre rimanendo con i piedi ancora-ti alla realtà locale. Si è parlato degli Altri con la<A> maiuscola; si è parlato di coloro che arrivanocon difficoltà alla fine del mese. In un clima genera-le di allontanamento dalla politica sono uscito daquell’incontro con qualche speranza in più.

Gianluigi Pagani

IL PRIMO INCONTRO DELLE FORZE DI SINISTRA NEL NOSTRO TERRITORIO PER DISCUTERE IL LORO FUTURO

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1 - LA SCRITTA BRLa scritta BR nelle tapparelle delle scuo-le medie può sembrare una ragazzata,

ma per chi ci ha avuto a che fare è inve-ce una lacerazione della dignità. Beneha fatto chi le ha cancellate, anche seavrebbe potuto farlo molto prima senzabisogno di farglielo presente.

2 - LA RISTRUTTURAZIONE DEL PONTEIl ponte di legno del parco del Ginepreto èstato da poco rimesso in ordine, ma probabil-mente qualcosa non ha funzionato comedoveva; basta guardarlo un po’ sulle sponde esi vede come, in modo preoccupante, il degra-do si faccia avanti.

3 - IL NUOVO PONTE SULLA FONDOVALLEIl ponte dei “Sospiri” è ormai in dirittura d’ar-rivo; sarà sicuramente una buona boccata d’a-ria per i piandimacinesi e la zona industrialeattorno. Insomma un ponte in legno puòanche essere esteticamente più bello, maquando si devono dare delle garanzie il ferroè meglio. Almeno sembra.

4 - LA FONTANA RIGOGLIOSALa fontana del podere Fontana sembra la sor-gente dei miracoli; un po’ dappertutto l’ac-qua sparisce, l’inverno scorso è stato troppoclemente e invece questa fontana che allespalle ha una modesta collinetta, continua abuttare. Miracolo, mah…

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di Umberto Fusini

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SEDUTA DEL 23-05-071) Nuove costruzioni a Piandi Macina. L’Assessoreall’Urbanistica Sassatellichiede l’approvazione diun Piano Particolareggiatonell’area di riqualificazionenella strada chiusa del vec-chio bivio di Pian di Macinacon parziale demolizione eriassetto di vecchi edificiper 550 mq con un edificabilitàdello 0,4. Il Capogruppo diRinnovamento per PianoroBolletta chiede come maise il Consiglio Comunalenon ha ancora approvato ilpunto i lavori sono già ini-ziati. Passatelli risponde chela ditta costruttrice ha chie-sto di poter procedere conuna DIA (Denuncia diInizio Attività) per l’abbatti-mento dei muri previstoper accelerare i tempi senzaperaltro iniziare i nuovilavori di costruzione. IlCapogruppo del Centroper le Libertà Lelli Francoritiene che quanto sostenu-to dall’Assessore è riduttivodella situazione reale in

quanto oltre all’abbatti-mento dei muri, senza chevi sia nessun cartello conriferimento alla DIA, sonogià state posate tre casetteper gli operai, è già posizio-nata una gru, hanno giàtagliato la strada per siste-mare le fognature e sonogià presenti le pubblicità divendita degli appartamenti;quindi si chiede qualerispetto ha la maggioranza neiconfronti dei ConsiglieriComunali chiamati a votare unPiano Particolareggiato che neifatti ha già visto l’inizio dei lavo-ri e verso quei cittadini a cuiquesto privilegio di non atten-dere l’approvazione da partedel Consiglio Comunale non èstato concesso. Il Capogruppodell’Ulivo Antinucci ribadi-sce quanto già espressodall’Assessore sottolineandoche i lavori di costruzione nonsono ancora iniziati in atte-sa dell’approvazione delConsiglio e successiva autoriz-zazione. Bolletta puntualizzache le attività di demolizionepotevano essere concesse inattesa dell’approvazione delConsiglio se sussistevano

pericoli incombenti di crol-lo, che comunque andava-no dimostrati, nella cuiassenza sarebbe stato piùopportuno non permetterequesti lavori.Votazione: approvato conFavorevole Ulivo, Astenuti Centroper le Libertà e Rinnovamento(era assente il rappresentante diRifondazione)

I NOSTRI COMMENTI1) Nuove costruzioni a Piandi Macina. I ConsiglieriBolletta e Lelli Franco hannoavanzato critiche e riserve sul-l’autorizzazione data dalComune all’inizio dei lavoriper la costruzione dei nuoviedifici a Pian di Macina primadell’approvazione in ConsiglioComunale del PianoParticolareggiato. In parti-colare hanno dato rilievo alfatto che l’autorizzazione con-cessa costituisce un trattamentofavorevole che non vieneconcesso a tutti i cittadini.S u q u e s t o p u n t o l aGiunta non ha dato tuttele risposte che a nostroavv i so s a rebbero s t a tedoverose.

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CRONACA DELLE PIU’IMPORTANTI QUESTIONI TRATTATE NELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE

“a cura di Umberto Mazzanti

Gli elettori vi guardano “il lavoro dei consiglieri comunali

SEZIONE SCACCHI PRO LOCO

La sezione scacchi del la ProLoco informa che a partire dalprossimo ottobre si terrannonei suoi local i di viale del laResistenza 201 i corsi di scac-chi separati, rispettivamenteper giovani dai 7 ai 16 anni eper età maggiori . Si precisache tali corsi sono indirizzatiesclusivamente a soggetti chenon conoscono i l g i oco esaranno tenut i da un qua l i -f i c a t o i s t r u t t o r e d e l l aFederazione Italiana Scacchi.P e r magg io r i i n f o rmaz ion icontattare al le ore dei pastiA r r i go Ben f ena t i , t e l .051 .77 .55 .56 o c e l l u l a r e338.146.75.82.

Arrigo Benfenati

CAMBIA IL RAPPRESENTANTE DI RIFONDAZIONECOMUNISTA INCONSIGLIO COMUNALE

Maria Grazia Bollini ha rasse-gnato per motivi personali lesue dimiss ioni dal cons ig l iocomunale. E’ stata sostituitada Savino Paradiso primo deinon eletti nella lista del PRC.Da parte de L’Idea un apprez-zamento per i l lavoro svoltoda Mar ia Graz ia Bol l in i conrara serietà ed impegno al ser-v iz io dei c i t tadini ; a SavinoParadiso un augurio di buonlavoro.

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attualità“

“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 15 L’IDEA

Il 26 maggio è stato presen-tato il volume “L’Arte a VillaGiulia” che raccoglie poesie,racconti, disegni degli ospitie dei bambini Gabrie le ,Giulia, Greta e Matteo. Ledue età vicine in un abbrac-cio d’amore, di solidarietà,di forza di vita. Una festa. Aquanti hanno partecipato alprogetto è stato fatto un pic-colo dono come un profumo

o un fiore, che voleva espri-mere r iconoscenza perquanto è stato fatto con ilproposito di ancora tanto dafare . Lo ha consegnatol ’Assessore a l le Pol i t icheSocia l i del Comune diPianoro Daniela Mignogna,sempre presente ad ognirichiamo di Villa Giulia eche assieme alla sottoscrittaed a Gianalberto Cavazza,

funzionario coordinatoreArea Sociale del Comune diPianoro, ha letto i racconti ele poesie contenute nel volu-me. I disegni sono stati esono ancora esposti nellapromenade della struttura.Tra noi anche l’architettoEstenio Mingozzi che a suotempo ha curato la ristruttu-razione di Villa Giulia cherende possibili questi incon-tr i e l ’animazione. Comesempre a l l ’ ingresso sonoesposte le foto testimonianzadel l ’evento. I l progetto ,voluto dalla coordinatricedel la s tr ut tura IvonneCapel l i con l ’a iuto diPatrizia Zanarini animatrice,Clara Ghelli pittrice, e mio,non s i fer ma qui , ma s iripropone di rinnovare l’ap-puntamento con l’arte neglianni futuri, di raccogliere involumi come questo le testi-monianze degli ospiti perrenderli e renderci partecipidel la v i ta che cont inua.Leggo da “il Domani” del 6giugno 2007 “La foto noti-z ia : I quadri e le poes iesenza età diventano unlibro”. Sono fiera di avernecurato l’edizione affinché sicapisca l’importanza di socia-lizzare, di comunicare semprepiù con Loro, gli ospiti, che sisentono vivi e vogliosi di dare,di darci un’emozione. Invito icittadini di Pianoro a renderevisita ed a partecipare nume-rosi agli incontri che VillaGiulia propone. E’ per me unagrande lezione di vita.

LA VITALITA’ DEL PENSIERO A

VILLA GIULIAdi Carola Pandolfo Machegiani

L’assessore Daniela Mignogna durante la premiazione

IL RISPARMIOENERGETICO

“…un dovere! Reale economia;evitando gli sprechi miglioria-mo il comfort senza rinunce”.Con questo slogan l’associazio-ne Po l i t i che App l i ca te I SO14.001 presenta i l suo pro-gramma di promozione di unosviluppo compatibile con l’am-biente. L’associazione promos-sa ed an imata da l “nos t ro”Celso Calepini e costituita ingran parte da pianoresi offregratuitamente ai cittadini, alleaziende ed agli enti una consu-lenza qualif icata per l ’ indivi-duazione degli interventi utiliper r idur re i consumi per i lriscaldamento, il raffrescamen-to e la produzione di acquacalda. Inoltre i consulenti sonoin grado di riscontrare i casi incui le condizioni esistenti con-sentono di uti l izzare energiarinnovabile e pulita realizzan-do contemporaneamente unr i spa rmio economico che èoggi mol to spesso poss ib i leconsiderando gli incentivi offer-ti dallo stato; in tal caso l’asso-ciazione offre anche (e sempregratuitamente) la propria assi-stenza per accedere agli incen-tivi ed agli eventuali finanzia-menti necessari. L’Idea – chesostiene con convinzione que-s ta in i z i a t i va che d imos t racome sia finalmente possibile,anche a Pianoro, passare dallechiacchiere ai fatt i – pubbli-cherà nei prossimi numeri i det-tagli e gli sviluppi dell’interoprogramma di interventi offertidall’associazione.

Marco Malpensi

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cultura“

n.4 anno XI - luglio - agosto 200716 L’IDEA

1° Settembre 1958 – Lunedì“La giornata trascorre tranquilla,non vi sono questioni di particolareimportanza; anche in politicanazionale nulla di nuovo. IDeputati stanno godendosi unperiodo di riposo dopo le ferie,magari in qualche luogo ameno dimontagna o della riviera. E’ un’ot-tima cosa questo periodo di ferie,ma va a finire che, per alcuni depu-tati, si congiungono con le vacanzenatalizie e poi con quelle pasquali ecosì via. E pensare che vi sono cate-gorie di lavoratori che non sannocosa siano le ferie! I mezzadri, ibraccianti, per esempio, non le cono-scono, come i manovali e moltialtri. Il progresso sociale è non un’a-spirazione, ma una meta da rag-giungere per la quale non cesseremomai di lottare. Molti hanno rag-giunto un livello di vita soddisfa-cente e molti di costoro non guarda-no più indietro, il tremendo egoismoindividuale li narcotizza, non lotta-no più e a lottare siamo sempremeno, mentre il nemico esiste anco-ra ed è fortissimo. ” 7 Settembre 1958 – Domenica“Belle queste domeniche settembrinenella campagna del bel colle diCampiano, nella dolce solitudinedell’intimità familiare, con i bambi-ni che si divertono a scorazzare nelcortile della casa colonica, rincor-rendosi a giocare e spaventandopolli e gli altri animali da cortile,tra i cinguettii degli uccelli. Tuttosembra ammantato in una paceirreale ed è già lontano il ricordo diquelle persone care che attraversava-no il cortile per ripararsi dallebombe, che lavoravano con noi eche oggi non ci sono più. Un sensodi tristezza mi invade, poi penso chenon si può più fare nulla e alloraricordo quei cari amici e parentiscomparsi come se fossero vivi in unaltro luogo e mi rassereno. Mentrela giostra della vita continua nel-l’incosciente allegria dei bambiniche si rincorrono nell’aia. Oggi è ilprimo giorno d’apertura della cac-cia e alcuni cacciatori scendono daMontecalvo con la lepre appesa allaLambretta. Nell’aria spari lontani erichiami di cani abbaianti.8 Settembre 1958 - Lunedì“Sono in ufficio a ricevere le lamen-tele di tante persone che tirano l’ac-qua al proprio molino e, tra un per-

sonaggio e l’altro, ripenso a 15anni fa, quando il nostro Comuneera sconvolto da una guerra e inva-so da eserciti stranieri, uno prove-niente dal Nord e l’altro dalSud. Diviso in due tronconi,c a l p e s t a t o , a n n i e n tato,distrutto,umiliato, tradito dallaclasse dirigente e diviso in una san-guinosa guerra civile. Eravamoinvasi dai nazisti che in combuttacon i fascisti commisero le più gran-di malvagità che la storia ricordi.Gli Italiani di buona volontà insor-sero contro gli invasori e i traditori.La lotta iniziata l’8 Settembre 1943si concluse il 25 Aprile 1945. I gio-vani d’allora combatterono suimonti, nelle valli, nelle città, strap-pando metro su metro, casa su

casa,agli invasori. Le nostre casefurono completamente distrutte e inostri campi disseminati di mine eordigni, di morte e distruzione. Masiamo risorti e già oggi stiamodimenticando da dove veniamo.” 30 Settembre 1958 – Martedì“Vorrei, a fine mese, tirare le sommedi quanto lavoro abbiamo fatto inquesti giorni. Con il Geom.Luciano Bassi, in sostituzione delGeom. Merighi richiamato allearmi per un periodo d’istruzione,abbiamo fatto il giro dei cantieriaperti a Rastignano, Botteghino,Zula, il ponte sul Torrente Zena ela scuola. Con l’idraulico abbiamoverificato la possibilità di installarel’impianto di riscaldamento nellascuola del Botteghino che è quasi

ultimata. Si sono svolte tre gared’appalto per il Comune: la fornitu-ra della ghiaia l’ha vinta Dall’omoWalter con il ribasso del 5,25%; lafornitura della legna posta nei corti-li delle rispettive scuole è stata vintada un unico offerente a £. 1250 alQl; la fornitura della nafta percombustibile l’ha vinta Fanti con ilribasso del 4%. E’ stato presentatoun progetto di variante alla lottizza-zione del terreno di Biavati in Viadel Cappello che prevede la costru-zione di un villaggio residenziale.Abbiamo ordinato ad uno scultorealcuni bassorilievi raffiguranti lostemma del Comune; definiti gliaccordi con la Società Bolognese perla gestione dell’impianto di illumi-nazione di Livergnano; fatta lagiunta con solo 2 Assessori presenti;definiti gli accordi con la ditta dilavori stradali per l’asfaltaturadella strada di Pian di Macina e lapiazza del Capoluogo; visitato conPietro Lazzarini e la SocietàBolognese il borgo di Molino Nuovoper installare l’impianto di lucepubblica; concluso con il Segretariodella Montagna l’iter per il mutuodi 12 Milioni di Lire; visitata lanuova distilleria della Landy Freresa Rastignano con uno stabilimentomolto attrezzato e i lavoratori moltomotivati. Bene! Importante riunio-ne alla Lega dei Comuni con lapresenza del Prof. Fortunatiche ha spiegato la nuova leggeper gli Enti Locali; riunione digiunta nella quale si è decisal’assunzione di una bidella nellascuola di Rastignano e nella qualeho avuto uno scontro dialettico conl’Assessore Bolognini socialista.Mi è dispiaciuto discutere ani-matamente con un compagnodi par tito, ma questa è lanostra grande capacità di auto-critica. Nulla di grave, però fadispiacere.”(Continua)

PIANORO RACCONTADai diari del Sindaco

Silvio Mucini

(Diciannovesima Parte)

di Romano Colombazzi

Pieve del Pino

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cultura“

“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 17 L’IDEA

Veniva da S. Ruffillo a Cà Grande,tutte le settimane (escluso d’estateche faceva la campagna con lafamiglia) al sabato o rimaneva invilla fino al lunedì sera. Poi tornavaa piedi fino a S. Ruffillo, prendevail tram e scendeva in via S. Stefanodove abitava ai numeri 99-101 inun palazzo di sua proprietà. Quelsignore era Antonio Silvestri,padrone della Guzzardina, di CàGrande e della fonda detta diMason posta in fondo allo stradellodi Pian di Macina condotta appun-to dal contadino e ortolano Masôn.Il signor Tonino era persona moltobella: alto, robusto, sulla cinquanti-na, con viso perfetto e capelli neris-simi, portava i baffi all’Umberto,elegantissimo, portava al collettoduro e alto un nastro nero allasocialista, era veramente un gransignore, non parlava quasi mai equando lo faceva, sempre in italia-no e a cenni frequenti, ma il dialet-to lo sapeva e lo parlava a voltebenissimo. Volle un giorno fare unmonumento in graniglia bianca ecemento al leone, re della forestadiceva Lui. Uno scultore amicolavorò per più di sei mesi, il leoneera grandioso, fin troppo grandeda vicino, forse più di due metrisenza la coda, ma dalla stradanazionale (era posto in giardino) lascultura prendeva le sue giuste pro-porzioni ed era bello con quelgrosso serpente che l’avvolgeva adue giri attorno al corpo; non so seoggi è ancora in piedi, credo di sì.Quando fu terminato Silvestridiede una gran festa, il giardinoilluminato da decine e decine dilampioncini di carta colorata e lavilla piena di gente in “ghingheri”.Per tutta la notte un’orchestrinateneva allegra quei signori.Ebbene, da quel giorno il signorTonino smise di girare lungo i suoipoderi, s’accontentava di rimanerein villa a contemplare quel leonegigante. Un sabato mattina il con-tadino Masôn si recò dal padronee, con tanto di cappello in mano,gli chiese il mangime per la suascrofa: - perché l’hai già finito quel-lo che avevi - domandò lui, eMasôn: - ho perfino spolverato ilsacco di farina gialla, raschiato ilcassone della crusca aspettando chelei mi facesse portare la nuova scor-ta, ma se lei si è dimenticato, nonsi è dimenticata quella poverina dimangiare; ha fame “cla vera”-.Tonino allora rispose: verrò io dalmugnaio Gamberoni, vedrai che tiporterà l’occorrente -. Masôn fecenotare che bisognava far presto: - se

nò quella bestia la troverannomorta; sarebbe un gran danno pertutti e due poi, aspetta il nasceredei maialini, come farò non sò-. –Non pensarci più verrò io oggi stesso -fu la risposta. Masôn mezzo con-tento, salutò e tornò a casa, si recòdalla scrofa e le parlò come parlaread una persona: Chera la mi vera,l’ha dét al padron che al vgnarà etè aspeta a magner quand al veinlò, evet pazenzia come mé. I sgnou-ri ien fat acsé. Così anche per quelgiorno la scrofa non mangiò,venne la sera ma Tonino non sivide nemmeno, il domani, dome-nica, il mulino era chiuso e la scro-fa non mangiò. Masôn non népoté più, andò in casa del mugnaioe gli disse come stavano le cose, ilGamberoni gli rispose: -quand alvostra padron al m’ha paghé l’ult-ma che avò purtè, mé a son prontia purter ven dletra; o i gobbi ogninta-. Masôn, quella notte sirecò al porcile e diede, a piccolipezzettini, il pane alla bestia chenon si reggeva più in piedi e lediceva: - magnan ben poca allavolta, bisogna feren cont parchéquast l’è l’ultum anch par mé, anò piò gninta, gnanch dla farinabienca e al ramal l’è finé da unpez, però l’ha det al padron daveirpazienza e che al vgnarà lò-. Illunedì il signor Silvestri non vennein Pian di Macina e alla sera se netornò in città. Masôn disperato,andò a prestito dal contadino dellaGuzzardina per almeno un buonpasto, ma quando arrivò la scrofaera già morta e, attorno a lei, seimaialini grugnivano in cerca dilatte che la madre non dava più.Masôn urlò, una grossa bestemmiagli sfuggi dalla bocca, poi toccòquel corpo ormai freddo e piansedi rabbia. Intanto arrivò un amico,i porcellini furono messi in unacassa da uva e il giorno che arrivò,tre furono portati alla Guzzardina,gli altri tre li comperò mia madreche poi furono allevati col ciuccet-to. La “vera” dietro ordine del vete-rinario “barbetta”, fu seppellita, ilsignor Tonino quando imparò ladisgrazia disse soltanto: Poverabestia, non ha saputo aspettare.Masôn piantò baracca e burattini e se neandò ad abitare a S. Moré vicino a unsarto che poi, un giorno, chiamato perfare un vestito ad un ragazzo, lo vide sul-l’albero di ciliegie e disse ai suoi: Va bén,aiò beli tôlt la misura, sabet vgni atur al vstieri.Fidrigon era il vecchio più strava-gante di Pian di Macina, lungo esottile come una “saracca” e bron-

tolone al mille per cento, capaceanche di brontolare da solo e senzaun qualsiasi motivo ore intere ecome la batteva col capo e con lemani teneva delle vere discussionicon se stesso, poi metteva le maniin mano e diceva: Ades a fen lapes, guai se mé a degh quel .Divertiva al solo guardarlo: facciaschiacciata dall’alto in basso, nasolungo e storto, bocca stretta e senzadenti, ecco il nostro Fidrigon.Abitava con la moglie e due figlievicino alla nostra pista da balloquando ancora si ballava con l’or-gano di Valeri, al quale mancavauna gamba. Valeri portava una spe-cie di stampella con grosso basto-ne, girava i paesi e le borgate conl’organo su due ruote trainato dauna bella cavallina tutta bianca. Alsabato portava l’organo in pista e loriprendeva il lunedì mattina; man-giava e dormiva da noi ed era benpagato. Fidrigon che ci vedevapoco ma ci sentiva molto, quella“gatera”, come la chiamava Lui, glidava talmente fastidio che, a volte,correva a letto e si copriva la testacol cuscino e malediva i ballerini, ilpadrone e quell’accidente d’orga-no e chi l’aveva portato lì. A volte lamoglie lo mandava a legna e lui siportava a casa fascine di gambonidi granoturco; il fumo che facevaera tanto da sembrare che la casabruciasse. Povero Federico (il suovero nome), non portava mai calzeai piedi, bastavano due pezze spie-gazzate e basta, scarpe chiodate emantella corta da che portavaanche in casa e quante volte sicopriva con quella la testa per nonsentire la “Vera” suonare. Un gior-no la figlia più grande stanca disentirlo maledire questo e quest’al-tro domandò al padre: “Mo papàcuset stamateina? Finela mò!” E

Lui, “A la finés quand’aiò truve lapeppa” e la figlia: “Mo st’lé inbocca, cusa zeirchet?” “Oi le mòveira”, rispose contento; “ades afagh una pippè longa da qué a lapompa”, e fumò felice. Aveva ungatto tutto spelacchiato che chia-mava “Topo”. Un bel giorno, stan-co di aprire la porta a quel gattoper farlo uscire ed entrare, prese lasega e, smontato l’uscio vi segò unangolo nella parte bassa, rimontòla porta e disse: “Ades passa mò léTopo” e durò mezz’ora a parlarecol gatto. La figlia fu per un tempola fidanzata di Nello (mio fratello)che proprio allora cominciava afare burattinate con papà. Nellovolle ch’essa prendesse parte aduna recita, una particina cortadetta “dalla Regina al figlioletto”tutto studiato e tutto pronto quan-do, nella terza scena del dramma laRegina doveva dire al bambino:Vieni adorato fanciullo. Lei invecedisse: “Vieni adorato fancullo”.Scoppiò un putiferio e gran risatedel pubblico con urli all’indirizzodella protagonista. Fu tirato il sipa-rio e Nello per rimediare al maleinterpretato uscì dal “casotto” conin mano i due burattini e disse allagente urlante: “Signori e Signore,ascoltatemi: Che c’è da rideretanto? Ecco guardate, questa è laRegina Smeralda e questo è il figlioPrincipino Fancullo. Proprio cosìsi chiama questo personaggio, se avoi però non garba cambiamoglinome insieme e buona notte ai suo-natori”. Fu silenzio, nessuno rispo-se. “Allora, se va bene così, andia-mo a dar seguito alla commedia”.Entrò in “casotto”, si aprì il sipario e lospettacolo continuò fino in fondo e fupremiato con un lungo applauso. Miopadre elogiò Nello dicendogli: “Tudiverrai un bravo burattinaio”.

TONINO SILVESTRI E MASÔN

L’IDEA RICORDA CLAY REGAZZONIMENTRE A LIVERGNANO DISCUTECON ENEA LE STRATEGIE DELLAGARA…

a cura di Umberto Fusini

i racconti di Angiolino“

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Page 19: in breve “ 20 L’IDEA anno XI - luglio - agosto · Presso l’Azienda Agri-Turistico Venatoria “Val di Zena” di via Caurinzano 5, a Botteghino di Zocca, si è svolta l’11^

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cultura“

“n.4 anno XI - luglio - agosto 2007 19 L’IDEA

Scriveva nel 1881 il dott. GiovanniBacchi in Itinerari e notizie stori-che della regione del Savena sulmonastero di Musiano: “Il mona-stero di S.Bartolomeo di Musianovenne poi definitivamente soppres-so nel 1652 da Innocenzo X.Dalla metà del secolo XV al 1738questa abbazia, come l’altra diS.Stefano a Bologna, fece parte diuna commenda: in quest’ultimoanno il Pontefice Clemente XII ladette in enfiteusi perpetua alSenato e Reggimento di Bologna,che ne amministrò i beni e disposedelle rendite fino al 1798, annonel quale le abbazie vennero sop-presse dai Francesi e le loro pro-prietà incamerate dallo stato. Sipuò ragionevolmente supporre chel’attuale chiesa di S.Bartolomeo diPian di Macina fosse la primitiva

costruita innanzi al mille. Sideduce ciò dalla parte di lei nonrinnovata e guasta, che è tuttora

di architettura romanica con ilpalco a travi e gli archi a pienocentro. I capitelli sono con ognievidenza stati mutilati, togliendosiloro qualsiasi ornamento di arabe-schi e di emblemi. La maggiorecappella e le due laterali formanola parte rinnovata e guasta e lofurono per opera del SenatoBolognese, che verso la metà del1700 le ricostruirono con baroccaarchitettura, precisamente comeavea fatto nella Basilica diS.Stefano. Nulla si sa della primafacciata di questa chiesa; quellache ora si vede fu costruita nel1475 a spese del primo commen-datario, Monsignor VincenzoAlbergati. Nel terzo altare dellanavata sinistra si conserva unsingolare monumento, che meritadi essere accennato. E’ un vaso di

marmo bianco, di forma greco-ovo-lata, innestato nel muro collabocca rivolta all’infuori e man-

cante della parte superiore cheriscrivevasi verso l’orifizio.Un’antica tradizione vuole chequesto vaso sia una delle IDRIEche ser virono nelle nozze diCANA; ma ritengo essere questauna pia tradizione e non altro,

giacché i pesci chi vi si veggonoscolpiti mi danno motivo a credereappartenere ai primi secoli del

Cristianesimo, nei quali il pesceera l’emblema del Salvatore. Se sitoglie la torre delle campane, cheassomiglia più ad una rocca dicastello che ad un campanile,nulla vi è nel resto del vasto fab-bricato che porti tracce di antico.Da questa chiesa e dalle sue vici-nanze si domina per lungo trattola valle del Savena.”Lo stesso scrittore, però, affermache preesistesse all’attuale chiesa oabbazia un tempietto paganodedicato a Giano, da cui si potreb-be derivare il nome Musiano :Mons Jani. Supposizione suggesti-va se non si opponesse alla storicaubicazione dell’abitato. L’abbazia dei Santi BartolomeoApostolo e Savino è detta infatti diMusiano perché situata nel territo-rio che si estende a destra del tor-rente Savena, mentre la casamunicipale dell’antico comune diMusiano sorgeva a mezza costalungo la strada romana diretta inToscana (Flaminia militare) a sini-stra del torrente Savena, in localitàFungarino, dove esiste ancora CàMusiano ed una villa ricostruitanel 1953 dal Prof. Rag. VittorioNeri, che è appartenuta allafamiglia dei Lambertini nelsecolo XVII e dove trascorrevale ferie il Papa Benedetto XIV,cioè il famoso CardinaleLambertini. Il Guidi affermache l’abbazia sorse indubbia-mente molto presto se si tieneconto che nel 981 potevaaccettare una larga donazionedi terreni dai coniugi Albertoe Bertilla e che il toponimoMusiano o Mussigliano derivada un insediamento romanodelle Gens dei Mussidia oMussiglia.(Prosegue nel prossimo numero)

“Fra Passato ePassato Prossimo”

di Romano Colombazzi(10° brano)

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