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Quali risparmi per recuperare i 700 mln in meno per B&S In regola solo il 7% di Asl e ospedali - E i fondi calano Regioni tra tagli e Patto Flop contratti integrativi In anteprima a «Cosmofarma» uno studio voluto da Utifar mette a fuoco valori e criticità del sistema MONITORAGGIO ARAN Tra il 2008 e il 2012 reddito d’impresa in calo del 28% - Ai titolari restano 960 milioni DECRETO IRPEF S olo il 7% delle aziende Ssn ha inviato all’Aran - come prescritto dalla riforma Brunetta - i contratti integrativi 2012. E i pochi inviati sono praticamente tutti solo economici, nonostan- te, secondo il Conto annuale, le risorse per questa voce siano in calo per le parti variabili. A PAG. 2-3 Enpam, giro di vite col nuovo statuto Il 7 maggio scatta l’esame degli emendamenti presentati dagli Ordini provinciali. Tra le richieste meno burocrazia e l’apertura a tutti i medici contribuenti. (Servizio a pag. 17) Corte dei conti: ecco i punti deboli della ricerca Progetti frammentati, tempi lunghi e squilibri geografici: la Corte dei conti sulla ricerca sanitaria. (Servizio a pag. 4) Funzione pubblica: gli ostacoli di accesso ai servizi Prescrizioni per i cronici, ritiro referti, esenzioni: sono alcune difficoltà segnalate dai cittadini alla Fp. (Servizio a pag. 14) Farmacie, primo bilancio sociale S ettimana decisiva per i go- vernatori, stretti tra la ne- cessità di onorare la riduzione di 700 mln della spesa per be- ni e servizi prevista nel decreto Irpef e l’urgenza di chiudere il Patto (entro maggio) per mette- re in pista le razionalizzazioni in grado di recuperare risorse. A PAG. 8 È il più grande brigantino a vela del mondo - 61 metri di lunghezza, 1.300 metri quadri di superficie velica - capace di ospitare più di trenta ospiti oltre all’equipaggio. Ma soprattutto è una scuola di autonomia per migliaia di passeggeri “speciali”: bambini, adolescenti e adulti fragili, malati o disabili. A bordo di Nave Italia l’indipendenza s’impara grazie alla cultura del mare: condivisione, sfida al limite, gestione dell’imprevisto. Dal 2007, grazie alla Fondazione Tender To Nave Italia nata dal- l’asse tra Marina Militare e Yacht Club italiano, il brigantino naviga su e giù lungo la Penisola e contro i pregiudizi. E da tre anni, ogni estate, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù fa salpare un gruppo di piccoli pazienti alla conquista di sé. A luglio 2013 i viaggi sono stati due: oltre ai bambini affetti da malattie metaboliche, alla loro terza avventura in mare, sono partiti 14 ragazzi epilettici. E il progetto ha vinto il Quality Day 2014 promosso ogni anno dalla struttura romana. Perché curare significa anche lottare insieme con- tro l’esclusione. Perché l’autostima è una grande medicina, persino per la paura. (M.Per.) A PAG. 13 A PAG. 4-5 Regole Inps per usufruire delle pensioni anticipate al femminile extra legge Fornero Diabete Direttori Sert: nei concorsi interni vale come titolo anche il lavoro in malattie infettive Cosa c’è in ballo Il veliero terapeutico L e farmacie rifanno i conti con gli effetti della crisi al bancone e vanno a bilan- cio: tra il 2008 e il 2012 il reddito d’impresa è diminuito del 27-28%, con una perdita di oltre 46mila euro per le farmacie con meno di 4 addetti. Leggermente in crescita, invece, l’occupazione per una forza lavoro di circa 66mila addetti (oltre 42mila dipendenti) che nel 2012 ha assorbito circa metà del valore aggiunto generato dal comparto: di quest’ultimo solo un quarto - pari a circa 960 milio- ni - resta nelle tasche dei titolari. Il dato è contenuto nel primo bilancio sociale delle farmacie ita- liane realizzato da Utifar (Unio- ne tecnica italiana farmacisti) in collaborazione con il Centro Stu- di Sintesi, presentato in antepri- ma a Cosmofarma, in program- ma alla Fiera di Bologna dal 9 all’11 maggio. A PAG. 6-7 L a farmaceutica pubblica 2013 ha chiuso i battenti con un extratetto di 827,972 milioni, pari al 15,6% del Fsn contro il previsto 14,85%. Il dato nel consuntivo martedì scorso all’esame del Cda dell’Aifa, che quota a 587,4 mi- lioni il pay back versato dalle imprese. PERSONALE 2012 DEL SSN INSERTO Previdenza A PAG. 18 A PAG. 19 Cassazione GUIDA ALLA LETTURA Le risorse Le pillole del 2013 in rosso di 828 mln Off label e droghe cosa cambia A PAG. 8 n Primo Piano a pag. 2 - 3 n Dal Governo 4-5 n Speciale 6-7 n In Parlamento 8 n Dibattiti 10 - 11 n Inserto I - VIII n Aziende/Territorio 12 - 14 n Mercati&News 14 n Lavoro/Professione 15 - 19 n Medicinæ 18 n La Giurisprudenza 19 A PAG. 16 Manuale operativo dei pediatri per la sostenibilità della patologia in bambini e adolescenti Anno XVII - n. 17 Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Roma Settimanale 6-12 maggio 2014 www.24oresanita.com

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Quali risparmi per recuperare i 700 mln in meno per B&S

In regola solo il 7% di Asl e ospedali - E i fondi calano

Regioni tra tagli e Patto

Flop contratti integrativi

In anteprima a «Cosmofarma» uno studio voluto da Utifar mette a fuoco valori e criticità del sistema

MONITORAGGIO ARAN

Tra il 2008 e il 2012 reddito d’impresa in calo del 28% - Ai titolari restano 960 milioni

DECRETO IRPEF

S olo il 7% delle aziende Ssnha inviato all’Aran - come

prescritto dalla riforma Brunetta- i contratti integrativi 2012. E ipochi inviati sono praticamentetutti solo economici, nonostan-te, secondo il Conto annuale, lerisorse per questa voce siano incalo per le parti variabili.

A PAG. 2-3

Enpam,giro di vite colnuovo statutoIl 7 maggio scatta l’esame degli emendamenti presentatidagli Ordini provinciali. Tra le richieste meno burocrazia el’apertura a tutti i medici contribuenti. (Servizio a pag. 17)

▼ Corte dei conti: ecco i punti deboli della ricercaProgetti frammentati, tempi lunghi e squilibri geografici: laCorte dei conti sulla ricerca sanitaria. (Servizio a pag. 4)

▼ Funzione pubblica: gli ostacoli di accesso ai serviziPrescrizioni per i cronici, ritiro referti, esenzioni: sono alcunedifficoltà segnalate dai cittadini alla Fp. (Servizio a pag. 14)

Farmacie, primo bilancio sociale

S ettimana decisiva per i go-vernatori, stretti tra la ne-

cessità di onorare la riduzionedi 700 mln della spesa per be-ni e servizi prevista nel decretoIrpef e l’urgenza di chiudere ilPatto (entro maggio) per mette-re in pista le razionalizzazioniin grado di recuperare risorse.

A PAG. 8

È il più grande brigantino a vela del mondo -61 metri di lunghezza, 1.300 metri quadri di

superficie velica - capace di ospitare più di trentaospiti oltre all’equipaggio. Ma soprattutto è unascuola di autonomia per migliaia di passeggeri“speciali”: bambini, adolescenti e adulti fragili,malati o disabili.

A bordo di Nave Italia l’indipendenza s’imparagrazie alla cultura del mare: condivisione, sfida allimite, gestione dell’imprevisto. Dal 2007, graziealla Fondazione Tender To Nave Italia nata dal-l’asse tra Marina Militare e Yacht Club italiano, ilbrigantino naviga su e giù lungo la Penisola e

contro i pregiudizi. E da tre anni, ogni estate,l’ospedale pediatrico Bambino Gesù fa salpare ungruppo di piccoli pazienti alla conquista di sé.

A luglio 2013 i viaggi sono stati due: oltre aibambini affetti da malattie metaboliche, alla loroterza avventura in mare, sono partiti 14 ragazziepilettici. E il progetto ha vinto il Quality Day2014 promosso ogni anno dalla struttura romana.Perché curare significa anche lottare insieme con-tro l’esclusione. Perché l’autostima è una grandemedicina, persino per la paura. (M.Per.)

A PAG. 13

A PAG. 4-5

Regole Inpsper usufruiredelle pensionianticipateal femminileextra leggeFornero

Diabete

Direttori Sert:nei concorsiinterni valecome titoloanche il lavoroin malattieinfettive

Cosa c’è in ballo

Il veliero terapeutico

L e farmacie rifanno i conticon gli effetti della crisi albancone e vanno a bilan-

cio: tra il 2008 e il 2012 il redditod’impresa è diminuito del27-28%, con una perdita di oltre46mila euro per le farmacie conmeno di 4 addetti. Leggermente increscita, invece, l’occupazione peruna forza lavoro di circa 66milaaddetti (oltre 42mila dipendenti)che nel 2012 ha assorbito circametà del valore aggiunto generatodal comparto: di quest’ultimo soloun quarto - pari a circa 960 milio-ni - resta nelle tasche dei titolari.

Il dato è contenuto nel primobilancio sociale delle farmacie ita-liane realizzato da Utifar (Unio-ne tecnica italiana farmacisti) incollaborazione con il Centro Stu-di Sintesi, presentato in antepri-ma a Cosmofarma, in program-ma alla Fiera di Bologna dal 9all’11 maggio.

A PAG. 6-7

L a farmaceutica pubblica 2013 hachiuso i battenti con un extratetto

di 827,972 milioni, pari al 15,6% del Fsncontro il previsto 14,85%. Il dato nelconsuntivo martedì scorso all’esamedel Cda dell’Aifa, che quota a 587,4 mi-lioni il pay back versato dalle imprese.

PERSONALE 2012 DEL SSN

INSERTO

PrevidenzaA PAG. 18 A PAG. 19

CassazioneGUIDA ALLA LETTURA

Le risorse

Le pillole del 2013in rosso di 828 mln

Off labele droghe

cosa cambiaA PAG. 8

n Primo Piano a pag. 2 - 3

n Dal Governo 4 - 5

n Speciale 6 - 7

n In Parlamento 8

n Dibattiti 10 - 11

n Inserto I - VIII

n Aziende/Territorio 12 - 14

n Mercati&News 14

n Lavoro/Professione 15 - 19

n Medicinæ 18

n La Giurisprudenza 19

A PAG. 16

Manualeoperativo deipediatri perla sostenibilitàdella patologiain bambinie adolescenti

Anno XVII - n. 17Poste Italiane Sped. in A.P.D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004,art. 1, c. 1, DCB Roma

Settimanale6-12 maggio 2014

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I l sistema delle farmacie cartina di tornasoledella crisi economica che ha condotto a

profondi mutamenti della società italiana edelle abitudini di spesa delle famiglie, costret-te a fare i conti con un perdita di potered’acquisto che ha inevitabilmente inciso anchesulle spese per la salute.

Non a caso un ampio capitolo del Bilanciosociale realizzato da Utifar mette a fuoco intrend del settore sottolineando che il redditoreale a disposizione delle famiglie è in calo daoltre cinque anni: «Quello che sembrava esse-re l’anno del crollo delle disponibilità econo-miche delle famiglie, il 2009, con una flessionedi quasi il 3% rispetto all’anno precedente,viene totalmente cancellato dal record del2012, che è a tutti gli effetti il momento in cuile ricadute della crisi si fanno sentire maggior-mente tra i cittadini: la perdita rispetto al2011 è stata del 4,5%» - sottolinea la ricerca. -«Anche il 2013 si chiude con un dato negativo(-1,5%) e la leggera risalita prevista per il 2014come riflesso del ritorno in territorio positi-vo del Pil non cambia lo stato delle cose: sedovessero venire confermate tali (purtroppoottimistiche) previsioni il reddito disponibiledelle famiglie italiane nel 2014 sarebbe pari aquello del 1990. Un balzo indietro di oltrevent’anni».

La dinamica della spesa per consumi dellefamiglie - prosegue l’analisi - segue nelle ten-denze quella dei redditi: nel 2013 la contrazio-

ne dei consumi è però più ampia di quella deiredditi, segno che la componente di prudenzanella spesa a seguito di una sfiducia per ilfuturo si sta facendo consistente.

I consumi - sottolinea il report on sonodiminuiti allo stesso modo in tutte le tipologiedi spesa. La valutazione delle differenti dinami-che nelle componenti del “paniere” dei consu-mi consente di evidenziare come e quanto lacrisi stia influenzando i comportamenti di ac-quisto e consumo dei cittadini. Ed è proprioin quest’ambito che si evidenzia e in modoprepotente, la flessione della spesa delle fami-glie nell’ambito della sanità, in particolare nel2013 rispetto all’anno precedente.

«La spesa per l’acquisto di farmaci, le visitespecialistiche e di prevenzione, le terapie riabi-litative, eccetera - sottolinea in proposito laricerca - è pericolosamente quella che haregistrato la flessione maggiore (-5,7%) passan-do dai circa 28,5 miliardi di euro del 2012 ameno di 27 nel 2013. Solamente la contrazio-ne delle spese per l’abbigliamento (-5,2%) si èavvicinata a una flessione così ampia».

Il dettaglio delle spese sanitarie medie effet-tivamente sostenute (ultimo dato disponibilerelativo al 2011) illustrato nel documentoesplicita al meglio le dinamiche di contrazionedella spesa rispetto al pre-crisi: «Mediamente,le famiglie che hanno acquistato medicinali nel2011 hanno speso 82 euro al mese, con pun-te di 89 euro nel Settentrione, in riduzionedel 4,4% rispetto al 2008 (ma si arriva quasi al-10% nel Mezzogiorno). La spesa che tuttaviaha registrato il calo maggiore è quella perprestazioni di infermieri e fisioterapisti(-14,8%), seguita dalle analisi cliniche (-9,2%) edalle visite dentistiche (-9,2%). In consistentediminuzione sono anche le prestazioni di me-dici generici e specialistici (-4,1%)».

«Almeno nel periodo recente, non sembraesserci una corrispondenza tra flessione deiconsumi ed, eventuale, incremento dei prezzi- conclude l’analisi. - Tra i capitoli di spesa chehanno registrato i maggiori ridimensionamen-ti dalla crisi, tralasciando la componente dellecomunicazioni, i servizi sanitari e le spese perla salute sono l’elemento che ha registrato leminori fluttuazioni nel corso degli anni e mol-to vicino allo zero».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

L a farmacia presidio sanita-rio di riferimento per ilcittadino, ma anche spec-

chio della crisi che ha determina-to la perdita di potere d’acquistoe il rallentamento dei consumi,in particolare sanitari, delle fami-glie. La conferma nel confrontodiretto tra i risultati dei bilancipresentati nel 2012 con quelli del2008, anno ante-crisi.

Secondo lo studio Utifar con-dotto dal Centro studi Sintesi, nel2012 i ricavi medi sarebbero sce-si sotto la soglia degli 1,2 milionidi euro, con una flessione del2,9% rispetto al valore medio cal-colato per il 2008. Parallelamen-te si è assistito anche a un calodei costi, ma in misura meno con-sistente (-2,5%). Il costo dellemerci acquistate è sceso sì del5,3%, ma sono aumentate le spe-se per il funzionamento dellastruttura (+4,6%) e soprattuttoper il personale (+17,0%), conuna conseguente forte diminuzio-ne del reddito d’impresa, scesodagli oltre 119mila euro del2008 a poco meno di 95mila eu-ro per il 2012, con una perditasecca del 20,4%. Dai dati di bi-lancio sembra tuttavia emergereanche una forte tenuta del com-

parto dal punto di vista occupa-zionale, con una crescita del nu-mero di dipendenti che per lafarmacia media italiana passa dai2,6 del 2008 ai 2,7 del 2012.

Applicando però un opportu-no deflatore in modo da stabilireper il 2012 un valore reale dellequantità espresse nel 2008, la si-tuazione appare decisamente più

pesante di quella illustrata finora:la perdita di reddito delle farma-cie con più di 4 addetti potrebbeattestarsi al -28,2%, pari a oltre46mila euro in meno rispetto al2008. Leggermente più contenu-ta la perdita di reddito d’impresaper la farmacia media (3-4 addet-ti) che in 4 anni ha perso il27,4% del reddito d’impresa eper le piccole farmacie (1-2 di-pendenti) che hanno perso il21,7% del reddito, pari a oltre16mila euro.

Ai titolari resta meno di unmiliardo. Dall’analisi del girod’affari delle farmacie nel 2012lo studio stima ricavi complessi-vi per 18,7 miliardi di euro afronte di costi per 17,1 miliardidi euro corrispondenti a oltre il91% dei ricavi. La voce di spesapiù consistente è rappresentatadal costo per l’acquisto dellemerci, pari a 13,3 miliardi dieuro (77,8% dei costi totali). Laseconda voce di costo è costitui-ta dalle spese per il personale: leretribuzioni per la forza lavorohanno determinato il 10,6% deicosti complessivi delle farma-cie, per una spesa superiore a1,8 miliardi di euro, per un tota-le di 66mila addetti, oltre 42mila

assunti come dipendenti.Il valore aggiunto globale net-

to, che esprime la ricchezza gene-rata dal sistema delle farmacienella loro attività, ammonta nel2012 a oltre 3,6 miliardi di euro.Questo è il risultato della sottra-zione dai ricavi ottenuti dei costiesterni, cioè relativi all’acquisi-zione dei fattori produttivi da for-nitori, componenti straordinariee ammortamenti. L’importanzadella destrutturazione e ricompo-sizione del bilancio del sistemadelle farmacie italiane secondolo schema del valore aggiuntoglobale netto è quella di poterosservare, fondamentalmente, co-me viene redistribuito il valoreaggiunto generato dalle farma-cie. Per poter generare questoschema è stato necessario stima-re le imposte che gravano sulle

COSMOFARMA/ Da Utifar e Centro studi Sintesi il primo bilancio sociale delle farmacie

Presìdi faccia a faccia con la crisi:perdite da 46mila euro a bancone

Stima di ricavi e costi della farmacia media

Stima delle principali voci di bilancio

Apprezzate come verie propri presìdi sanita-

ri e consulenti della saluteda utenti e camici bianchi,ma tutt’ora consideratecon un pizzico di diffiden-za da parte degli altri orga-nismi sanitari, le farmacierifanno i conti sugli effettidella crisi al bancone evanno a bilancio.

E tra quanto resta an-cora da consolidare c’è an-che la costruzione di un«ruolo politico» reclama-to da oltre il 90% dei far-macisti che continuano asentirsi «marginalizzati»rispetto alle scelte di politi-ca sanitaria del territorio.

È quanto emerge dalprimo bilancio sociale del-le farmacie italiane dal ti-tolo «Farmacie: valoreper la società» realizzatoda Utifar (Unione tecnicaitaliana farmacisti) in colla-borazione con il CentroStudi Sintesi: una indagi-ne a tutto campo su valorie criticità del sistema pre-sentata in anteprima a Co-smofarma, in programmaalla Fiera di Bologna dal 9all’11 maggio.

L’obiettivo non è certoquello di “autoincensare”la categoria - sottolinealo studio - bensì quello difornire al comparto unostrumento per guardareal proprio interno, misu-rarsi con la realtà, indivi-duare punti di forza e de-bolezza.

«Si tratta di una novitàassoluta per la nostra cate-goria, tesa a superarequella contraddizione chevede la farmacia apprezza-ta dai cittadini ma mal-trattata dalle istituzioni» -spiega il presidente Uti-far, Eugenio Leopardi -.«Cosa produce, realmen-te, la farmacia per l’interotessuto sociale? Solo unavolta che le istituzioniavranno ben compresoquesto valore - conclude -potranno apprezzare ilruolo e il valore della far-macia».

Tra le certezze da cuipartire spiccano le convin-zioni di utenti e professio-nisti sanitari: 8 utenti su10 non percepiscono la far-macia come eserciziocommerciale; ogni farma-cista riceve in media 6-10richieste di consulenza sufarmaci e trattamenti daparte di medici di base especialisti.

Ma dall’indagine spun-ta anche un pizzico di au-tocritica: il livello profes-sionale dei presìdi può es-sere migliorato ancora. Ea sostenerlo sono gli stessifarmacisti interpellati daUtifar, che consideranoprofessionalmente aggior-nate solo 6/7 farmacie sudieci. (S.Tod)

Anni 2008 e 2012 - Valori nominali in euroe variazione percentuale rispetto al 2008

Anno2012

Anno2008

Var. %2008/2012

Ricavi di vendita 1.190.052 1.223.567 -2,7Ricavi finanziari 538 1.780 -69,8Ricavi straordinari 1.744 1.982 -12,0Ricavi totali 1.192.335 1.227.329 -2,9Costo acquisto merci 848.763 896.411 -5,3Costi operativi 82.047 78.422 +4,6Costo del personale 115.753 98.974 +17,0Costo ammortamentie accantonamenti 24.044 21.536 +11,6

Costi finanziari 16.321 19.687 -17,1Costi straordinari 3.418 2.741 +24,7Costi totali 1.090.346 1.117.771 -2,5Margine operativo lordo 136.488 159.462 -14,4Reddito d’impresa 94.987 119.260 -20,4Numero di addetti 4,2 4,2 +1,6Numero di dipendenti 2,7 2,6 +5,4Fonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati SoSe

Farmacie italiane (anno 2012) - Valori in milioni di euroe distribuzione percentuale di ricavi e costi

Anno 2012 %Ricavi di vendita 18.621 99,8Ricavi finanziari 8 0,0Ricavi straordinari 27 0,1Ricavi totali 18.656 100,0Costo acquisto merci 13.281 77,8Costi operativi 1.284 7,5Costo del personale 1.811 10,6Costo ammortamentie accantonamenti 376 2,2

Costi finanziari 255 1,5Costi straordinari 53 0,3Costi totali 17.061 100,0

Inc. % suricavi totali

Margine operativo lordo 2.136 11,4Reddito d’impresa 1.486 8,0Numero di addetti 66.053 -Numero di dipendenti 42.302 -Fonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati SoSe

Variazione %

2012/2013

Mediaannua

2008/2013Servizi sanitari e spese per la salute 0,4 0,4Alimentari e bevande non alcoliche 2,3 2,5Bevande alcoliche e tabacchi 1,3 3,7Abbigliamento e calzature 0,8 1,5Abitazione, acqua, energia 2,1 3,5Mobili, arredo, servizi per la casa 0,9 1,8Trasporti 1,1 3,5Comunicazioni -5,2 -2,6Ricreazione, spettacoli e cultura 0,2 0,4Servizi ricettivi e di ristorazione 1,7 2,3Istruzione 2,5 1,9Altri beni e servizi 1,1 2,6Fonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati Istat

Andamento dei prezzi al consumo dal 2008 al 2013

6 6-12 maggio 2014SPECIALE

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farmacie: per quanto riguardal’Irap, i dati di bilancio fornitihanno consentito di stimarne unimporto per differenza costruen-do i ricavi ante-imposte e aven-

do a disposizione il reddito diimpresa. Per ciò che concernel’Irpef si è reso necessario costru-ire uno schema di ipotesi basatosia sulla tipologia di contribuen-

te (è stato ipotizzato che tutti icontribuenti fossero persone fisi-che) che sulla struttura dell’im-presa (è stata utilizzata l’impostamedia pagata da un titolare di

impresa percettore di tutto il red-dito e quella di una impresa fami-liare con titolare percettore del51% del reddito e un collaborato-re familiare percettore del restan-

te 49%).Si stima che circa la metà del

valore aggiunto venga restituitaal personale sotto forma di retri-buzione diretta e indiretta, quindi

potenzialmente reimmessa nelcircuito dei consumi; si tratta dioltre 1,8 miliardi di euro. Le far-macie reindirizzano poi una par-te cospicua del valore aggiuntoprodotto (17,4%) verso la Pubbli-ca amministrazione, versando ol-tre 600 milioni di euro di impo-ste dirette (il dato non compren-de dunque l’Iva versata). Circa il7% del valore aggiunto va allaremunerazione del capitale dicredito utilizzato per finanzia-menti e investimenti. In estremasintesi, dunque, poco più di unquarto del valore aggiunto pro-dotto dal sistema delle farmacie,pari a circa 960 milioni di euro, èdestinato alla remunerazione dititolari e collaboratori familiari.

Red. San.© RIPRODUZIONE RISERVATA

1. La farmacia è un puntodi riferimento per la salute

● È un servizio capillare e un punto di osservazionefondamentale: le farmacie entrano in contatto ognigiorno con 2,3-3 milioni di cittadini

● Ogni giorno 1 utente su 3 che entra in farmacia(800mila-1 milione di cittadini) ha nel farmacista unconsulente gratuito della salute

● La consulenza sanitaria spesso gratuita offerta al-l’utente impegna 2 ore di lavoro al giorno peraddetto (costo medio 10mila euro l’anno per addet-to per farmacia)

2. La farmacia c’è, sempre

● La farmacia è aperta mediamente 44 ore a settima-na: l’80% delle farmacie è aperto il sabato mattina, il40% anche al pomeriggio, il 10% anche la domenicamattina

● La farmacia è aperta anche di notte, gratuitamente:il farmacista applica un diritto addizionale - inferiorea 4 euro - solo se la chiamata notturna si concludecon l’acquisto di un farmaco; nel 25% dei casi ilfarmacista è un consulente della salute gratuito inun orario disagiato

● Escluso il pronto soccorso è difficile trovare unpresidio sanitario pubblico con orari di servizio cosìampi

3. La farmacia è attentaalle “tasche” del cittadino

● Oltre metà dei farmacisti informa e consiglia sem-pre sulla disponibilità del farmaco equivalente: ifarmaci equivalenti sono quasi un terzo dei farmacivenduti

● A fronte di una crescita media dei listini dei fornito-ri del 2,6%, i prezzi di vendita applicati sono stabili,anzi, per la precisione in leggerissima flessione (-0,1per cento)

4. La farmacia investe in prevenzione

● Nel 2013 oltre 6 farmacie su 10 hanno organizzatogiornate per la prevenzione delle più comuni patolo-gie coinvolgendo tra 1,2 e 1,6 milioni di cittadini,conun risparmio automatico per il Ssn

● Le farmacie investono in prevenzione circa 30 milio-ni l’anno: con un costo medio in farmacia di 7-10euro per utente a test e un ricavo stimato in 10-14milioni di euro, il bilancio della prevenzione per lefarmacie è “in rosso” di almeno 20 milioni

5. La farmacia investenella coesione sociale della comunità

● Nel 2013, il sistema delle farmacie:- ha donato 8 milioni di euro (stima totale deldonato da 6 farmacie su 10) a enti con finalitàsociali, nell’80% dei casi sul territorio locale- ha donato farmaci per 2 milioni di euro (stima va-

lore commerciale del donato da 3 farmacie su 10 astrutture caritative o a enti no profit)- ha sponsorizzato eventi sportivi, ricreativi, cultura-li del territorio contribuendo per 1,7 milioni dieuro (4 farmacie su 10)- ha acquistato prodotti da soggetti di interessesociale per 0,9 milioni di euro (10% delle farmacie)

6. La farmacia investenello sviluppo del sistema

● La “burocrazia informatica” costa al sistema dellefarmacie 42-52 milioni di euro l’anno solo per at-trezzature informatiche: la spesa media annua insoftware per la trasmissione dei dati delle ricetteagli organismi pubblici è di 2.600-3.200 euro a far-macia

● Ogni farmacia impegna mediamente 1,5-2 ore uo-mo giornaliere per la burocrazia informatica, conun costo di 8mila-11mila euro l’anno per dipenden-te a farmacia

7. Nella crisi la farmacia si rinnova,mantiene e crea occupazione

● Nonostante la crisi, come in tutte le piccole impre-se, l’occupazione nelle farmacie ha tenuto

● L’occupazione è molto polarizzata nella componen-te femminile, fatta di giovani e con contratti stabili:circa il 50% sono donne, circa la metà ha meno diquarant’anni, 2 su 3 hanno una laurea specialistica

● La quasi totalità dei dipendenti ha un contratto atempo indeterminato, due terzi dei farmacisti prefe-riscono per le assunzioni candidature di residentinel bacino locale, al massimo entro i confini regionali

8. La farmacia-azienda crea indottoeconomico per il territorio

● Quasi 2 farmacie su 3 scelgono in via preferenzialefornitori locali per i servizi ordinari: il 60%-70% deicosti per servizi delle farmacie viene speso nelterritorio in cui sono insediate. L’indotto per ilterritorio locale è di 700-800 milioni di euro

● Il bacino dei servizi per la normale gestione dell’atti-vità è al 40% comunale: solo nel 20% dei casi lefarmacie si rivolgono ad aziende fuori Regione, il50% ha fornitori in Provincia e Regione

9. Formazione e innovazione continuasono garanzia per l’utente

● Nel corso dell’ultimo anno 9 farmacie su 10 hannofatto almeno un corso di aggiornamento o forma-zione degli addetti, coinvolgendo il 60-70% del per-sonale: ogni addetto ha partecipato in media a30-40 ore di formazione

● Il sistema delle farmacie investe in modo diretto7-12 milioni di euro l’anno per la formazione degliaddetti: la stima del costo diretto della formazione -che non comprende la perdita di ore lavorate - ètra i 500 e gli 800 euro annui a farmacia

Per beni e servizi sanitari nel 2012 a confronto con il 2008 - Valori assoluti e variazioni %Italia Nord (1) Centro Sud - Isole (2)

Valori medi mensili 2011 (euro)Medicinali 82 89 81 74Termometri, siringhe ecc. 34 39 29 30Medici generici e specialisti 122 115 135 125Dentista 374 417 331 256Infermieri, fisioterapisti 161 155 175 189 (3)

Analisi cliniche 61 59 68 62Radiografie, ecografie, Ecg 76 72 85 78

Variazioni percentuali sul 2008 (4)

Medicinali -4,4 -2,1 -1,6 -9,9Termometri, siringhe ecc. -0,9 1,4 -16,9 7,2Medici generici e specialisti -4,1 -7,2 5,4 -2,4Dentista -5,8 -2,3 -7,5 -21,1Infermieri, fisioterapisti -14,8 -21,1 -14,3 38,6 (3)

Analisi cliniche -9,2 -10,0 -0,1 -14,1Radiografie, ecografie, Ecg -3,1 1,6 -9,3 -2,5(1) Ottenuto come media dei valori di Nord-Ovest e Nord-Est; (2) Ottenuto come media dei valori Sud e Isole;(3) Dato relativo solo al Sud; (4) Dati del 2008 attualizzati al 2011 utilizzando l’indice Foi dei prezzi al consumoper le famiglie di operai e impiegatiFonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati Istat

Stima distribuzione del valore aggiunto

Stima della variazione tra 2008 e 2012 delle principali voci di bilancio della farmacia media

Spesa media effettiva mensile delle famiglie che hanno effettuato la spesa

I punti di forza dei presìdi

Generato dal sistema delle farmacie italiane nel 2012

Valori (euro) Comp. %

Remunerazione del personale 1.811.184.571 49,6

Remunerazione dellaPubblica amministrazione 636.550.607 17,4

Remunerazionedel capitale di credito 246.955.718 6,8

Remunerazione aziende 959.260.613 26,3

Valore aggiunto globale netto 3.653.951.508 100,0

Fonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati SoSe

Per classe di addetti e per classe di fatturato (variazione in valori reali assoluti e percentuali)

Classi di addetti Classe di fatturato

1-2 addetti 3-4 addetti Oltre 4 addetti Fino a 900mila euro Da 900mila euroa 2,4 milioni di euro

Oltre 2,4 milionidi euro

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Var.2008/2012

Var. %2008/2012

Ricavi totali -96.369 -17,6 -152.600 -14,5 -190.583 -10,0 -59.459 -9,5 -133.440 -8,5 -198.694 -6,2

Costi totali -88.459 -18,5 -134.414 -14,2 -168.923 -9,6 -55.143 -9,9 -113.779 -7,9 -164.788 -5,5

Margine op. lordo -19.209 -19,9 -33.740 -22,4 -49.506 -22,0 -15.461 -16,5 -41.482 -20,5 -69.685 -19,3

Reddito d’impresa -16.416 -21,7 -31.632 -27,4 -46.389 -28,2 -13.998 -19,4 -40.420 -26,5 -69.757 -28,2

Fonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati SoSe e Istat

Valori correnti e punti percentuali di variazioneSpesa per consumi delle famiglie (mln euro) Var. %

2012/2013Var. %

2008/20132008 2012 2013Sanità 27.231 28.452 26.943 -5,7 -1,5Alimentari 162.425 165.841 164.339 -3,1 -9,0Vestiario 71.957 67.706 64.677 -5,2 -16,4Abitazione 198.781 224.279 228.210 0,0 1,4Mobili/elettrodomestici 68.339 67.084 64.978 -4,0 -12,1Trasporti 123.448 120.612 118.067 -3,3 -18,6Comunicazioni 23.076 22.033 20.224 -3,2 -1,1Ricreazione e cultura 66.220 68.548 66.589 -3,1 -0,9Istruzione 8.709 9.544 9.567 -2,3 -3,9Alberghi e ristoranti 91.482 97.348 96.803 -2,1 -2,1Beni e servizi vari 98.997 92.605 91.891 -2,7 -4,1Nota: i valori assoluti sono a prezzi correnti, le variazioni percentuali sono calcolate su prezzi costantiFonte: elaborazioni Cs Sintesi su dati Istat

Spesa per consumi delle famiglie dal 2008 al 2013 per tipologia di spesa

6-12 maggio 2014 7SPECIALE