Implementazione di regolatore frequenza/potenza …...diametro (D1) 7 m «Telecontrollo Made in...
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«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Implementazione di regolatore frequenza/potenza per turbine idrauliche con
datamodel IEC 61850 e HW IEC 61131-3
Roberto Guida, Enel Green Power – Technical ServicesIvan Rattotti, Enel Green Power - OperationsGiuseppe Rigadello, HEAS - CTO
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Sfide tecnologiche in ambito Energy Automation
DIGITALIZZAZIONEFUNZIONI/PROCESSI
TRASMISSIONE EANALISI DATI
IEC 61131, CdR IEC 61850
Performance
Integrazione
Interoperabilità
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Use case
C.le idroelettrica «Carlo Bobbio» di Isola Serafini
Operatore: Enel Green PowerAnno: 1962Tipologia impianto: acqua fluenteConnessione AT: 132kVPotenza installata: 82 MWPortata nominale: 1000 m³/sGruppi: 4 turbine/alternatori con trasformatori elevatoriTipo turbine: Kaplan verticale 4/5 pale, diametro (D1) 7 m
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Use case
C.le idroelettrica «Carlo Bobbio» di Isola Serafini
Operatore: Enel Green PowerAnno: 1962Tipologia impianto: acqua fluenteConnessione AT: 132kVPotenza installata: 82 MWPortata nominale: 1000 m³/sGruppi: 4 turbine/alternatori con trasformatori elevatoriTipo turbine: Kaplan verticale 4/5 pale, diametro (D1) 7 m
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Use case
C.le idroelettrica «Carlo Bobbio» di Isola Serafini
Operatore: Enel Green PowerAnno: 1962Tipologia impianto: acqua fluenteConnessione AT: 132kVPotenza installata: 82 MWPortata nominale: 1000 m³/sGruppi: 4 turbine/alternatori con trasformatori elevatoriTipo turbine: Kaplan verticale 4/5 pale, diametro (D1) 7 m
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Use case
C.le idroelettrica «Carlo Bobbio» di Isola Serafini
Operatore: Enel Green PowerAnno: 1962Tipologia impianto: acqua fluenteConnessione AT: 132kVPotenza installata: 82 MWPortata nominale: 1000 m³/sGruppi: 4 turbine/alternatori con trasformatori elevatoriTipo turbine: Kaplan verticale 4/5 pale, diametro (D1) 7 m
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Ammodernamento 2016/2017 gruppi 3 e 4
Nel 2016 è partito un progetto di ammodernamento dei sistemi di comando, controllo e automazione dei gruppi 3 e 4, con l’obiettivo di ottimizzare l’operatività dei gruppi di produzione e supervisionare, operare e monitorare il macchinario attraverso le più moderne tecnologie di telecontrollo e data analytics.
Scopo dell’intervento:■ Revisione dell’alternatore e del
distributore turbina■ Sistema idraulico di comando
in alta e bassa pressione■ Distribuzione e azionamenti di
gruppo in CA■ Sistema di automazione e
telecontrollo, networking■ Sistema di monitoraggio e
diagnosi■ Regolatore elettronico di
velocità
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Ammodernamento 2016/2017 gruppi 3 e 4
Nel 2016 è partito un progetto di ammodernamento dei sistemi di comando, controllo e automazione dei gruppi 3 e 4, con l’obiettivo di ottimizzare l’operatività dei gruppi di produzione e supervisionare, operare e monitorare il macchinario attraverso le più moderne tecnologie di telecontrollo e data analytics.
Scopo dell’intervento:■ Revisione dell’alternatore e del
distributore turbina■ Sistema idraulico di comando
in alta e bassa pressione■ Distribuzione e azionamenti di
gruppo in CA■ Sistema di automazione e
telecontrollo, networking■ Sistema di monitoraggio e
diagnosi■ Regolatore elettronico di
velocità
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Ammodernamento 2016/2017 gruppi 3 e 4
Nel 2016 è partito un progetto di ammodernamento dei sistemi di comando, controllo e automazione dei gruppi 3 e 4, con l’obiettivo di ottimizzare l’operatività dei gruppi di produzione e supervisionare, operare e monitorare il macchinario attraverso le più moderne tecnologie di telecontrollo e data analytics.
Scopo dell’intervento:■ Revisione dell’alternatore e del
distributore turbina■ Sistema idraulico di comando
in alta e bassa pressione■ Distribuzione e azionamenti di
gruppo in CA■ Sistema di automazione e
telecontrollo, networking■ Sistema di monitoraggio e
diagnosi■ Regolatore elettronico di
velocità
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Ammodernamento 2016/2017 gruppi 3 e 4
Nel 2016 è partito un progetto di ammodernamento dei sistemi di comando, controllo e automazione dei gruppi 3 e 4, con l’obiettivo di ottimizzare l’operatività dei gruppi di produzione e supervisionare, operare e monitorare il macchinario attraverso le più moderne tecnologie di telecontrollo e data analytics.
Scopo dell’intervento:■ Revisione dell’alternatore e del
distributore turbina■ Sistema idraulico di comando
in alta e bassa pressione■ Distribuzione e azionamenti di
gruppo in CA■ Sistema di automazione e
telecontrollo, networking■ Sistema di monitoraggio e
diagnosi■ Regolatore elettronico di
velocità
«Telecontrollo Made in Italy. Evoluzione IoT e digitalizzazione 4.0» Verona 24-25 ottobre 2017
Scada
Automazione
Regolazione
HMI
Protezione
Metering
Machinediagnostics
Architettura
Online monitoring
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Scada
Automazione
Regolazione
HMI
Protezione
Metering
Machinediagnostics
Architettura
Online monitoring
COMUNICAZIONE OPC-UA
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Algoritmo di regolazione
• Algoritmo di tipo misto/seriale (IEC 61362)• Conformità requisiti CdR (A.15 per UP regolanti > 10MVA): contributo
primario, ILF, • Performance elevate, in particolare nella misura di frequenza
(precisione > 0,02%, insensibilità < 10 mHz) e nella trasduzione degli organi di comando (antialiasing → tempi di campionamento e cicli di bus ≤ 10 ms)
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Implementazione su piattaforma 61131-3
• Porting su diverse piattaforme HW• Unicamente librerie standard IEC 61131 (no proprietarie) → portabilità
HW #A
HW #B
HW #C
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Implementazione su piattaforma 61131-3
• Porting su diverse piattaforme HW• Unicamente librerie standard IEC 61131 (no proprietarie) → portabilità• Utilizzo di diversi linguaggi (CFC, ST, SFC)
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Implementazione su piattaforma 61131-3
• Porting su diverse piattaforme HW• Unicamente librerie standard IEC 61131 (no proprietarie) → portabilità• Utilizzo di diversi linguaggi (CFC, ST, SFC)
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Implementazione su piattaforma 61131-3
• Porting su diverse piattaforme HW• Unicamente librerie standard IEC 61131 (no proprietarie) → portabilità• Utilizzo di diversi linguaggi (CFC, ST, SFC)
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Highlights di integrazione su piattaforma
• Misura di velocità di rotazione tramite segnale da pickup su ruota dentata
– campionamento di segnale digitale a 100 ns– elaborazione di array di dati bufferizzati a 1 ms– algoritmo di correzione di errore di lavorazione della ruota
(tramite media pesata sul giro)– eliminazione di dati aberranti (outliers) in funzione dei
parametri meccanici di macchina (ad esempio costante di accelerazione di gruppo Ta)
• Trasduzione di posizione degli organi– uso di strumentazione ad interfacciamento seriale con il
controllore (SSI, EtherCAT)– precisione di misura da 5 fino a 1 μm, ripetibilità della
misura ≤ 1 μm assoluto, aggiornamento del dato in real-time ≤ 10 ms
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IEC 61850 Data model
• L’attuale situazione normativa non facilita una chiara definizione del modello dati, in quanto le implementazioni e le linee guida (TR) per quanto riguarda la parte funzionale (sezione di processo) del file SCL sono ancora in fase di definizione
• Base per un procedimento di codifica «ad alto livello» (ossia che costituisca un namespace consistente fino allo Scada di impianto ma anche verso l’esterno) dovrebbe essere il merging tra ISO TS 81346-10 e IEC 61850-7-410
• In questo progetto è stato effettuato un primo approccio relativo al data modeling basato su 61850 per il regolatore di velocità
– no protocollo di comunicazione, utilizzato invece nella sua forma canonica negli apparati di protezione, sincronizzazione e misura elettrica
• Non tutte le funzioni necessarie vengono coperte da LNs standard in maniera consistente
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Implementazione funzionale
• Utilizzata la parte -7-410 della normativa, partendo dall’Edition 1 e aggiornamento a Edition 2
– vengono elise le strutture sovraordinate, mantenendo solo i LDs– i LDs periferici sono integrabili in diversa soluzione (automazione/attuatore)
LD: TrbInf LD: Contr LD: Act
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Implementazione funzionale
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Designazione segnali
• Dal momento che la parte di comunicazione non era rilevante, si è optato per una notazione funzionale e non di prodotto, limitandosi al LD principale (*):
– Al posto della Substation section andrebbe utilizzata la Process section– Essendo i LD pochi e molto semplificati, si è scelto di ometterli nella
designazione– Per il LN Prefix si è utilizzata (ove possibile) la notazione raccomandata
nella TR -7-510, che indica la finalità del LN preposto(*) Fonte: IEC 61850-6
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Designazione segnali
• Nelle informazioni contenute nel controllore, volendo limitarsi a basictypes, si è giunti a specificare, oltre al DO, fino anche il DA name:
Spd _ HSPD 1 _SpdBrk1_stVal
SEPARATORE «_»
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Conclusioni ottenute
• Le performance richieste ai controllori tendono ad aumentare, a causa di un sempre maggior carico di funzionalità richieste (online monitoring, local database, logging, comunicazione OO)
• La scelta di operare con 61131 e 61850 è strategica in quanto permette una vera interoperabilità e portabilità dei componenti/sistemi in architetture multivendor
• I primi approcci di data modeling 61850 evidenziano la necessità di una maggiore sinergia con la designazione per PP ISO TS 81346-10, in quanto molto più significativa e aderente agli aspetti legati alla generazione
• L’utilizzo coerente e corretto di strutture dati, in particolare derivandole da istanziazione di logical nodes «logici» (subroutine), permetterebbe di giungere ad una soluzione molto più pulita e definitiva
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Prospettive di sviluppo
• Aggiornamento alla edition 2.1 - edition 3 per le parti 61850 utilizzate• Designazione della sezione Process nel data modeling, per
permettere l’integrazione del data model a livello superiore (Plantautomation level)
• Revisione della designazione delle funzioni «combinate» utilizzando la notazione «functional allocation» (secondo ISO TS 81346-10)
• Mappatura del data model su OPC-UA, seguendo i primi PoC già presenti in ambito IEC
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Piattaforme utilizzate
Piattaforma HW: Beckhoff Embedded PC CX2030Piattaforma SW: Beckhoff TwinCAT 3Piattaforma I/O: Beckhoff EtherCAT I/O
Giuseppe Rigadello
HEAS S.r.l.
Via A. Fogazzaro 5
36015 Schio (VI)
tel. +39 0445 691625
mail: [email protected]
Roberto Guida
Enel Green Power S.p.A.
Via Cassala 13
25126 Brescia (BS)
tel. +39 030 5222016
mail: [email protected]
Ivan Rattotti
Enel Green Power S.p.A.
Via Isola Serafini, 19
29010 Monticelli D'Ongina (PC)
tel. +39 0523 216504
mail: [email protected]
Implementazione di regolatore frequenza/potenza per turbine idrauliche
con Data Model IEC 61850 e HW IEC 61131-3
Caso d’uso La regolazione primaria della frequenza e la regolazione secondaria frequenza/potenza rientrano
tra i servizi ancillari o servizi di sistema richiesti da Terna agli impianti di generazione di taglia
medio/grande (unità di produzione >10MVA) per poter gestire in sicurezza il sistema elettrico e
per garantire, allo stesso tempo, un adeguato livello di qualità del servizio. I dispositivi che
garantiscono tale funzione sono storicamente basati su piattaforme proprietarie che mal si
predispongono ad una portabilità/interoperabilità che costituiscono invece tratto determinante e
caratteristico del nuovo panorama rappresentato dall’Industria 4.0.
La digitalizzazione delle funzionalità nei processi di generazione di energia ha portato a nuove
sfide tecnologiche in ambito Energy Automation, da una parte per implementare le tradizionali
funzionalità su sistemi digitali, dall’altra per sfruttare le nuove potenzialità di trasmissione e
trattamento dati in ambito Big Data. Da tutto ciò ne consegue la necessità di performance
particolarmente spinte, in particolare per quanto riguarda l’integrazione dei sistemi e
l’interoperabilità delle soluzioni sviluppate.
La memoria qui presentata tratta dell’implementazione di un algoritmo di regolazione conforme a
specifiche ENTSO-E su piattaforma non dedicata Beckhoff, sviluppato da HEAS e utilizzato da Enel
in impianti di generazione idroelettrica e in particolare installato nella centrale idroelettrica di
Isola Serafini (PC), dove è stato effettuato un sostanziale revamping del sistema di controllo al fine
di migliorare le prestazioni e l’affidabilità del macchinario.
L’impianto si trova sul fiume Po, ed è il più grande impianto italiano ad acqua fluente. I dati
caratteristici sono qui di seguito riassunti:
Operatore: Enel Green Power
Anno di costruzione: 1962
Tipologia impianto: acqua fluente
Connessione AT: 132kV
Potenza installata: 82 MW
Portata nominale: 1000 m³/s
Gruppi: 4 turbine/alternatori con trasformatori elevatori
Tipo turbine: Kaplan verticale 4/5 pale, diametro (D1) 7 m
L’impianto è stato sottoposto nel 2016 ad un sostanziale intervento di ammodernamento, con
l’obiettivo di ottimizzare l’operatività dei gruppi di produzione e supervisionare, operare e
monitorare il macchinario attraverso le più moderne tecnologie di telecontrollo e data analytics.
La nuova architettura di impianto è rappresentata qui di seguito:
Soluzione utilizzata Lo schema di regolazione può essere definito, secondo la norma IEC 61362, come algoritmo a
struttura seriale ed è rappresentabile come da figura seguente:
Il regolatore è predisposto per funzionare con i diversi tipi di turbina idroelettrica, è formato da
diversi blocchi funzionali (blocchi P.I.D. per la regolazione di velocità e di potenza attiva, blocchi
gestione misura di velocità e relativo riferimento con controllo di rampa, blocchi linearizzazione
apertura/potenza, gestione limitatori di apertura in funzione di varie grandezze, blocchi
servoposizionatori, funzioni di test e simulazioni) che interagiscono tra loro e vengono eseguiti in
real-time con tempi di esecuzione normalmente inferiori a 10 ms.
L’applicativo è stato realizzato utilizzando unicamente librerie e basi standard puramente IEC
61131, per permettere una totale portabilità su tutti gli ambienti 61131-compliant. Sono stati
altresì utilizzati vari tipi di linguaggi di programmazione, al fine di sfruttare al meglio le possibilità
offerte dalla piattaforma TwinCAT di Beckhoff.
L’applicativo di regolazione è stato interamente sviluppato in linguaggio IEC 61131-3, utilizzando
svariati tipi di rappresentazioni semantiche. L’implementazione dell’algoritmo su una piattaforma
non dedicata all’idroelettrico come Beckhoff presentava il problema di dover predisporre tutta
una serie di funzionalità senza avere a disposizione librerie ad hoc. Sfruttando l’ampia versatilità
dell’ambiente di sviluppo e la disponibilità di periferiche di I/O molto versatili, la sfida è stata
ampiamente superata con grande soddisfazione da parte dell’integratore e dell’utilizzatore finale.
La velocità di rotazione dell’albero viene rilevata con le caratteristiche di
precisione e stabilità richieste dal Codice di Rete; particolare attenzione viene
posta alle contromisure per aumentare l’immunità al rumore di modo comune
originato da datori di frequenza meccanicamente non perfetti.
Un’ulteriore soluzione tecnologica migliorativa riguarda il sistema di
trasduzione della posizione degli organi di regolazione, che viene effettuata
utilizzando interfacce seriali direttamente dal processo, mantenendo il
grado di risoluzione sia temporale che di spostamento ma eliminando i
problemi legati ai flicker di tensione sui trasduttori convenzionali.
Modello dati IEC 61850 Il modello dati utilizzato è stato creato conformemente alla normativa IEC 61850-7-410 Ed.1, in
modo da poter predisporre il dispositivo alla connessione ad altri IED all’interno del sistema di
automazione dell’impianto di generazione. L’attuale situazione normativa non facilita una chiara
definizione del modello dati, in quanto le implementazioni e le linee guida (TR) per quanto
riguarda la parte funzionale (sezione di processo) del file SCL sono ancora in fase di definizione.
Nel caso in questione, vista la non necessità di collegare il regolatore tramite protocollo 61850 al
sistema di automazione, ciò permette per lo meno di poter legare la denominazione delle tag del
regolatore alla loro funzione, secondo una filosofia orientata all’oggetto. Dal momento che la
parte di comunicazione non era rilevante, si è optato per una notazione funzionale e non di
prodotto, limitandosi al LD principale.
Il sistema si interfaccia in maniera ottimale con i sistemi di supervisione e HMI, grazie ai molteplici
protocolli di comunicazione disponibili. Per l’applicazione in questione in particolare è stato
utilizzato il protocollo OPC-UA, che ha permesso sia un’integrazione efficace con diversi tipi di
piattaforme HMI (Copadata, Certec), ma anche, come nel nostro caso, l’interfacciamento
immediato e seamless con il supervisore di impianto (ABB Symphony+). Il datamodel IEC 61850,
essendo già object-oriented, si sposa in maniera ottimale con l’architettura OPC-UA, confermando
ancora una volta la bontà della scelta operata.
Risultati ottenuti, prospettive future La soluzione installata nel caso in oggetto ha permesso un sostanziale miglioramento delle
prestazioni e del grado di dettaglio nel monitoraggio del macchinario di generazione. Grazie alla
soluzione implementata e alle elevate performance dell’HW Beckhoff installato, è stato possibile
migliorare notevolmente la qualità della regolazione e la flessibilità di utilizzo del sistema in
generale.
Questo primo passo nell’utilizzo del 61850 è solo un preludio ad una sua implementazione più
completa; è prevista in tal senso la revisione del data model alla luce della edition 2.1 del quadro
normativo e successiva predisposizione all’interno del regolatore del relativo server, peraltro già
disponibile come stack standard nella piattaforma Beckhoff. I primi approcci di data modeling
61850 evidenziano la necessità di una maggiore sinergia con la designazione per PP ISO TS 81346-
10, in quanto molto più significativa e aderente agli aspetti legati alla generazione.
Al fine di soddisfare le esigenze sempre più incalzanti di business intelligence e plant online
monitoring, sarà quindi possibile eventualmente collegare il regolatore direttamente con altre IED
tramite interfaccia IEC 61850 e con RTU di impianto e/o centri di controllo tramite interfaccia di
comunicazione IEC 60870-5-104 (quest’ultimo già disponibile). Tutto questo al fine di permettere
un’interazione e una dinamica di controllo più performante, per esempio per controlli condivisi di
impianto (joint controller) e/o gestione di piani di produzione centralizzati.