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Page 1: Implementation manual - Skyrocket Platform · Web viewPertanto dobbiamo dare la priorità a quelli che possiamo risolvere. Questo sarà l’argomento che affronteremo. Video 3: Forme

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Video 1: Cos’è la cittadinanza attiva?

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CITTADINANZA ATTIVA: ESSERE PARTE DEL CAMBIAMENTO

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(docente) I cittadini attivi sono persone che si preoccupano della loro comunità, del loro posto di lavoro, della società. I cittadini attivi vogliono fare la differenza. Non importa quale sia l’area della loro attività. È l’impegno per il bene della società che conta. Sta a ciascun membro della società, a ciascuno di noi se andare avanti a ripetere “Tutto va male” e non fare alcunché per il cambiamento; oppure iniziare ad agire. I cittadini attivi sono persone come voi e me. Quello che fa la differenza è la volontà di affrontare un problema che incontriamo. Per esempio, non ci piace che i rifiuti vengano scaricati regolarmente nel nostro quartiere. La motivazione per diventare attivi può anche derivare da un’esperienza personale, così come ci mostra il caso di Jacob.

(animazione) Questo è Jacob. Lavorava come consulente di informatica, quando a sua figlia è stato diagnosticato un Disturbo dello Spettro Autistico (ASD). Jacob si è reso conto che le persone che soffrono di ASD hanno grande difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, anche se spesso possiedono qualità che alcune aziende valorizzano.

(docente) I vantaggi di essere un membro attivo di una comunità sono enormi. Da un lato, risolviamo o contribuiamo a risolvere un problema nella nostra società ed influenziamo positivamente la vita degli altri. Dall’altro significa uscire dalla nostra zona di sicurezza, il che può farci aprire gli occhi ed è gratificante. Essere attivi produce molti vantaggi a livello personale, come migliori abilità di comunicazione, migliorate capacità di rete di conoscenze (networking), o sviluppare qualità come l’empatia, o la comprensione dei problemi della società. Tutto questo potrebbe anche portare a trovare un nuovo lavoro. Il primo passo, comunque, è trovare l’argomento che vi interessa, trovare la vostra causa. Marek, per esempio, vuole cambiare qualcosa nel campo che lui ama.

(animazione) Marek viene da Pernice City e lavora nel marketing per una ditta locale. Ama la natura e il cibo biologico; pertanto vuole vedere un maggiore numero di persone in città intente a creare giardini condivisi e coltivare le loro verdure.

Video 2: L’analisi del problema (docente) Le sfide nel mondo contemporaneo sono complesse. È molto difficile comprendere la moltitudine di processi, cause ed effetti che portano al problema che intendiamo affrontare. Prima di iniziare ad “agire” vogliamo assicuraci di affrontare le cause del problema, non solo i sintomi. Le cose capitano per un motivo. Se capiamo le cause del problema e iniziamo ad affrontarle, possiamo raggiungere il risultato che vorremmo vedere. Pertanto abbiamo bisogno di analizzare il nostro problema prima di prendere decisioni circa la nostra soluzione. Un modo per farlo è disegnare un Albero dei Problemi. Un albero dei problemi è una mappa mentale di cause ed effetti e ci aiuta a visualizzare l’intero problema. Quando disegniamo un albero dei problemi, dobbiamo innanzitutto enunciare il nocciolo del problema, una situazione negativa che vorremmo affrontare. È importante ricordare che la mancanza di soluzioni non è il problema centrale.

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Per esempio, i bambini di un quartiere lontano della città non vanno a scuola quando il tempo è brutto. In questo caso, “collegamento mancante attraverso l’autobus” non è il problema centrale. Il problema centrale è la loro “perdita di istruzione”. Immaginiamo l’albero dei problemi. Il problema centrale è il tronco dell’albero. I rami sono gli effetti del problema, molto spesso l’aspetto più visibile del problema nella società. Così come nessun albero potrebbe crescere senza radici, non ci sono problemi senza cause. Come precedentemente detto, vogliamo affrontare queste cause, per reciderle, poiché sono quelle che danno linfa al nostro problema centrale.

(animazione) Diamo uno sguardo al problema centrale di Jacob che è il tronco dell’albero dei problemi. Ora sappiamo che le persone che soffrono di ASD hanno difficoltà a trovare lavoro. I rami sono gli effetti del problema. Per esempio, un effetto è la loro permanente dipendenza dal sistema sociale. Le radici sono le cause del problema. Per esempio, si possono avere due cause: le persone con ASD non sono in grado di trovare un lavoro, e non hanno le capacità di base per entrare nel mondo del lavoro. Jacob ha deciso di lavorare con le persone che soffrono di ASD alla ricerca di un lavoro e vuole creare per loro opportunità lavorative.

(docente) Come abbiamo già detto, le sfide sociali oggi sono molto complesse. È quasi impossibile che una persona singola trovi la soluzione. Quindi, dobbiamo coinvolgere i portatori di interesse (stakeholders) in questa analisi. L’albero dei problemi ci fornisce una fotografia dell’intera situazione. Come abbiamo visto nel caso di Jacob. Ci sono molte cause e molti effetti. Non possiamo risolverli da soli e non possiamo risolverli tutti insieme. Pertanto dobbiamo dare la priorità a quelli che possiamo risolvere. Questo sarà l’argomento che affronteremo.

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Video 3: Forme di cittadinanza attiva

(docente) Ci sono tre forme di impegno civico: da quello molto lieve di osservatore a quello in cui qualcuno può influenzare le politiche e portare al cambiamento sociale. Al primo livello, mi avvicino al problema, seguo cosa succede circa l’argomento. Mi registro a diversi siti Web. Seguo Instagram o altri social media, per esempio di organizzazioni civiche; ma non faccio altro, sono soltanto un osservatore. Il secondo livello implica una maggiore partecipazione. Decido che questo è un problema in cui voglio essere coinvolto di più, o forse esservi connesso pubblicamente. Firmo petizioni, partecipo a dimostrazioni, faccio una donazione finanziaria, oppure decido di donare il mio tempo o le mie qualità, come ha fatto Marek.

(animazione) Marek incontra Rita alla sua discussione pubblica sulle città “smart” ed è entusiasta della sua presentazione. La piattaforma di Rita “Empower Citizens” sostiene la costruzione di comunità all’interno delle città e Marek decide di aiutarla come volontario.

(docente) Il terzo livello è quello nel quale voglio condurre il processo, ed avviare il cambiamento sociale. Inizio a scrivere proposte di politiche, o a sostenere la causa con i responsabili politici. Provo a cambiare il sistema. Il modo per fare ciò è coinvolgere qualche organizzazione civica, organizzare volontari oppure qualche importante campagna di raccolta fondi. Oppure posso diventare un imprenditore interno ad

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un’azienda e sostenere questa causa. Oppure posso lasciare il mio lavoro e diventare imprenditore sociale.

(animazione) Jacob decide di lasciare il suo lavoro ed avviare una nuova azienda informatica chiamata Autistic Strength, per assumere persone con Disturbi dello Spettro Autistico.

Video 4: Cittadini attivi nel campo dell’apprendimento

(PK) La nostra organizzazione lavora con ragazze e donne nel campo dell’educazione tecnologica. In Slovacchia, in generale, la gente pensa che le TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) siano un settore dominato dagli uomini e che le donne non vi trovino posto. Cosa cerchiamo di dimostrare loro è che le ragazze possono essere molto brave e forti nelle scienze informatiche.

(LS) Butterfly Effect è una piattaforma, un programma per studenti e giovani professionisti che vogliono imparare a fare giochi e applicazioni dall’ideazione al lancio sul mercato. È un programma di cinque mesi che simula l’ambiente di lavoro.

(IK) Sto cercando di capire meglio e creare nuove modalità di impiego delle tecnologie digitali in campo educativo. Attualmente stiamo sviluppando nuovi ambienti software per la programmazione destinati a bimbi della scuola elementare di 8-9 anni. È una grande sfida. Se riusciamo a creare l’ambiente adatto, i bambini si appassionano all’apprendimento. Imparano la programmazione, le scienze informatiche, elementi di Basics e matematica. Risolvono problemi, comunicano, si sorprendono nel vedere che ciò che facciamo con loro non significa sempre che c’è un’unica risposta possibile, un’unica risposta corretta. Ci sono sempre discussioni, sono coinvolti nel processo, sono co-autori del processo, del loro apprendimento.

(LS) L’istruzione mi ha sempre interessato. Ero un bambino particolare che amava imparare durante l’estate e mi entusiasmavo all’idea di ritornare a scuola. Quando sono cresciuto ho continuato a chiedermi perché, quale è l’unica cosa che ci aiuta ad adattarci a questo mondo in continuo cambiamento.

(IK) Mio padre ha sempre cercato di darci dei problemi da risolvere. Ci ha sostenuto nell’apprendimento. Mi ricordo le sere quando ci dava i problemi da risolvere e li discutevamo in famiglia. Tutto è cominciato lì.

(PK) Quando hai una buona istruzione puoi avere una buona vita. Non è solo una questione di soldi. È una questione di soddisfazione personale e di realizzazione nella vita.

(LS) Apprendere cose nuove dovrebbe essere un atteggiamento mentale. Non dovrebbe essere solo qualcosa che avviene in classe. È qualcosa che dovrebbe accadere sempre.

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