IMPIEGO DEI PRESIDI RESPIRATORI DALLA MASCHERA DI VENTURI ...€¦ · Le cannule nasali devono...
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IMPIEGO DEI PRESIDI
RESPIRATORI: DALLA MASCHERA
DI VENTURI ALLA NIV
Relatrice: Selina Paolucci
Osimo, 17 maggio 2014
La sottoscritta PAOLUCCI SELINA
ai sensi dell’art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell’Accordo
Stato-Regione del 5 novembre 2009,
dichiara
che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti
portatori di interessi commerciali in campo sanitario
TRATTAMENTO DELL’INSUFFICIENZA
RESPIRATORIA
OSSIGENOTERAPIA
SUPPORTO MECCANICO ALLA VENTILAZIONE
(NIV)
L’ossigenoterapia è la somministrazione
artificiale di O2 che ha lo scopo di
CORREGGERE L’IPOSSIEMIA
Mantenere la PaO2 tra 80 e 100 mmHg in
pazienti con scambi gassosi compromessi,
senza evocare fenomeni di ipercapnia
Aiuta ad eliminare
la dispnea e
aumenta il
benessere dei
pazienti con
malattie polmonari
1. MIGLIORA
L’OSSIGENAZIONE
DEI TESSUTI
2. RIDUCE IL
LAVORO
RESPIRATORIO
3. RIDUCE IL
LAVORO
CARDIACO
ATTENZIONE!!
L’ossigeno deve essere considerato un
FARMACO:
per somministrarlo è necessaria la prescrizione
medica
vanno valutati rischi e possibili complicanze
devono essere utilizzati appropriati metodi di
somministrazione
è necessario un attento monitoraggio del
paziente
METODI DI SOMMINISTRAZIONE:
Cannule nasali
Maschera facciale semplice
Maschera di Venturi
Maschera Reservoir
Oxymask
Sondini naso-faringei
Sondini trans-tracheali
Maschera a tenda
Pallone ambu/va e vieni
Ventilatori
CANNULE NASALI (Nasal Prongs)
Con la classica
chiusura a
cravattino sotto il
mento
Con chiusure
retroauricolari
Cannule nasali
Cannule nasali
VANTAGGI
∙Confortevoli
∙Poco costose
∙Consentono
l’alimentazione
∙Consentono la
fonazione
∙Efficaci per basse
concentrazioni di O2
SVANTAGGI
∙Quantità di O2 non
ben misurabile
∙Non consentono
flussi elevati
∙Frequenti episodi di
mal posizionamento
∙Irritazione delle
mucose nasali
Cannule nasali
Per ottenere un calcolo approssimativo della FiO2 che si
ottiene somministrando O2 con gli occhialini si ricorre a
questa formula:
FiO2 = 20% + (L/min di O2 x 4)
Flusso
(L/min)
FiO2
1 24
2 28
3 32
4 36
5 40
6 44
N.B. Un flusso superiore a 6 L/min
non dovrebbe essere usato con gli
occhialini, a causa dell’irritazione
sulla mucosa nasale
RISCHIO: Epistassi
Le cannule nasali devono essere in narice e
il tubo non deve stringere sotto il mento!
Pulirle tutti i giorni e far pulire spesso il
naso al paziente durante l’ O2terapia.
E’ importante garantire un minimo di
mobilità al paziente: collegare le cannule
nasali allo stroller (contenitore portatile di
O2 liquido) perché possa recarsi in bagno,
al tavolo per mangiare… mantenendo il
più possibile il proprio grado di
autosufficienza!
ATTENZIONE!! Alle prolunghe!
All’aumento del numero di raccordi aumenta il rischio di perdite
> 4 m perde in % di O2 erogato
Maschera facciale semplice
La FiO2 massima erogabile è
compresa tra il 40% e il 60%
E’ dotata di aperture laterali
per disperdere la CO2 espirata e
inspirare l’aria ambiente
VANTAGGI
∙Poco costosa
∙Costituisce una valida
alternativa alle cannule
nasali
SVANTAGGI
∙Non permette il controllo della
concentrazione di O2 erogato
∙Rischio di rebreathing di CO2 per
bassi flussi
∙Ingombrante e poco confortevole
Maschera di Venturi
Con ugelli intercambiabili
A ciascun colore corrisponde una
diversa FiO2 e diversi l/m
Con gestione del flusso di
O2 fisso a diverse FiO2
Maschera di Venturi
FiO2 O2 (l/min) Colore raccordo
24% 4 Azzurro
28% 4 Bianco
31% 6 Arancione
35% 8 Giallo
40% 8 Rosso
50% 12 Rosa
Il particolare
dell’ugello
Maschera di Venturi
VANTAGGI
∙Concentrazione precisa
della FiO2 scelta
∙Non produce
essiccamento delle
mucose
∙In grado di erogare bassi
livelli di ossigeno
supplementare
SVANTAGGI
∙Produce calore e senso di
soffocamento
∙Limita le attività della
persona (parlare,
mangiare,..)
∙Ostruzioni dell’ugello
possono provocare
riduzione del flusso
∙Costosa
La maschera deve essere
posizionata correttamente,
evitando sfiati dai bordi (è
possibile stringere la clip
metallica in corrispondenza del
naso)
Si deve controllare il fissaggio
dei raccordi (per eventuali
perdite) e la presenza di nodi e
di clampaggi indesiderati
Una posizione scorretta
dell’elastico di fissaggio può
portare a irritazione o edema da
compressione al volto
Maschera Reservoir
Permette di erogare alte
concentrazioni di ossigeno (60% -
90% di FiO2)
E’ dotata di un sacchetto
(reservoir) che costituisce una riserva
di O2 e che deve rimanere gonfio in
tutti e due gli atti respiratori.
Nella versione non rebreathing
sono presenti due valvole: una
consente il passaggio dell’ossigeno dal
sacchetto alla maschera; l’altra, posta
ai lati della maschera, permette la
fuoriuscita dell’aria espirata
Maschera Reservoir
VANTAGGI
∙ Consente elevate
concentrazioni di O2
SVANTAGGI
∙ Poco tollerata (dà senso di
soffocamento)
∙ Deve aderire perfettamente
al viso del paziente
∙ Alti flussi provocano
dilatazione gastrica
∙ Rischio di impedimento
alla respirazione se il
reservoir collabisce
∙ Costosa
Deve aderire al viso del paziente
Riempire il reservoir prima dell’applicazione
Consigliabili flussi di ossigeno > 8 l/min (per evitare il
rebreathing di CO2)
Sorvegliare paziente e circuito: il flusso di O2 deve tenere
costantemente pieno il reservoir, che deve sempre essere
completamente libero di espandersi
Non riempire mai fino al segno max il gorgogliatore
OXYMASK
Maschera totalmente
aperta
Sistema innovativo che
consente di erogare
elevate concentrazioni
di O2
In grado di
somministrare dal 24%
al 90% di FiO2
OXYMASK
SVANTAGGI
∙Costosa
∙Deve aderire
perfettamente al viso
del paziente
VANTAGGI
∙Non provoca
sensazione di
claustrofobia
∙Non vi è accumulo
di condensa
all’interno della
maschera
Sondini naso-faringei Cateteri monouso, in materiali
plastici morbidi e trasparenti
A punta arrotondata, con
numerosi forellini nei due cm
terminali
Vengono posizionati in faringe
attraverso le fosse nasali e fissati al
volto mediante un cerotto
VANTAGGI
∙Riducono la dispersione
di O2
∙Non presentano rischio di
malposizionamento
SVANTAGGI
∙Richiedono competenza
nell’applicazione
∙Richiedono frequenti spostamenti
da una narice all’altra, frequenti
sostituzioni, umidificatori ad
elevata efficacia
Sondini trans-tracheali Vengono inseriti a livello dello
spazio tra il 2° e il 3° anello
cartilagineo della trachea e fatti
scendere fino a 2 cm al di sopra
della carena
Permettono una notevole
economia di O2 dato che la
trachea funziona come un
serbatoio
VANTAGGI
∙Consentono di effettuare
O2terapia a flussi elevati
senza necessità di
umidificazione
∙Si mimetizzano quasi
totalmente sotto gli
indumenti
SVANTAGGI
∙Necessitano di attenzione sia da
parte del medico che li introduce
sia da parte del personale
infermieristico e del paziente per la
successiva gestione
∙Possono provocare rischi di
infezioni, secchezza delle mucose,
decubiti e ostruzione
L’UMIDIFICAZIONE IDEALE
Umidificatore
A BOLLA FREDDA Umidificatore
PRERIEMPITO
(AquaPak ®)
Sistema chiuso,
contenente acqua
sterile
Garantisce un elevato
standard igienico e la
prevenzione delle
infezioni nosocomiali
delle vie respiratorie
Può essere utilizzato con
tutte le maschere per O2,
cannule nasali e sondini
nasali.
Libera solo dal 20% al 40% di
umidità, non è indicato nei
pz in cui le vie aeree superiori
sono escluse, ad es. nei
tracheostomizzati.
Gestione dell’umidificatore a bolla fredda
Riempire con acqua sterile bidistillata
L’acqua va sostituita ogni giorno, non va
MAI rabboccata
Ogni 2-3 giorni va lavato con un normale
detergente, sciacquato ed asciugato prima di
riempirlo nuovamente, ogni 7 giorni va
sostituito
Sostituire l’umidificatore tra un paziente e
l’altro
Controllare che il bicchiere del gorgogliatore
sia perfettamente avvitato
Non riempire mai fino al livello max nel caso
di somministrazione di O2 ad alti flussi
GESTIONE DEI PRESIDI
Eseguire il LAVAGGIO SOCIALE
delle mani ad ogni manipolazione!!!
Giornalmente detergere con acqua e sapone,
risciacquare, asciugare e conservare in busta
di plastica quando non in uso
Sostituire maschere e cannule nasali una
volta alla settimana e al bisogno
(ogni 24 ore i sondini naso-faringei)
L’IMPORTANZA DELLA
COLLABORAZIONE
Tutti in reparto devono contribuire
ad assicurare che l’erogatore sia
posto in maniera corretta, che il
flusso sia quello prescritto e che il
paziente esegua regolarmente l’O2
terapia
In particolare l’OSS e il fisioterapista collaborano con
l’infermiere:
nell’osservare il colorito cutaneo
nel controllare sforzo respiratorio e tosse
nel controllare lo STATO DI COSCIENZA
RISCHI DA O2 TERAPIA:
IPERCAPNIA
L’O2 può causare ipoventilazione
nei pazienti con BPCO
Respirano principalmente in
risposta all’ipossia
Somministrare elevati flussi di
O2 può portarli alla
carbonarcosi!!
REGOLA
Utilizzare il più basso flusso o la più bassa concentrazione di O2
che mantenga livelli di saturazione ematica non superiori al 90%
CHE COS’E’?
NIV è l’acronimo inglese di NON
INVASIVE VENTILATION
Corrisponde all’italiano VMNI
(Ventilazione Meccanica non Invasiva)
Raggruppa un insieme di modalità
ventilatorie per pazienti che hanno
un’attività respiratoria spontanea
QUANDO E’ INDICATA?
L’attività respiratoria spontanea del
paziente non è in grado di sostenere
un’adeguata ventilazione alveolare
Scambi gassosi compromessi
N.B. Dopo ottimizzazione della terapia
medica ed ossigenoterapia
CON QUALI PRESIDI SI
REALIZZA?
Il supporto ventilatorio è fornito da
un VENTILATORE
attraverso le vie aeree superiori del
paziente, utilizzando una
MASCHERA (nasale o facciale) o
un CASCO
La VMI (ventilazione meccanica invasiva) è
invece quella che bypassa le vie aeree superiori, in
quanto prevede il posizionamento di un tubo o di
una cannula endotracheale
EVITA L’INTUBAZIONE DEL PAZIENTE!!
Può essere interrotta durante l’alimentazione e le manovre di nursing, garantendo l’apporto di O2 attraverso gli occhialini nasali o altri presidi respiratori.
VANTAGGI
DOVE ventilare il paziente?
Preferibilmente in una UTIR – Unità Terapia Intensiva Respiratoria
Personale altamente addestrato alla ventiloterapia
AREA CRITICA PNEUMOLOGICA
Il paziente è monitorizzato, specie nelle prime 24h dall’inizio della NIV
I PRESIDI PER LA VENTILAZIONE
1. Ventilatore
• BATTERIA INTERNA con autonomia
• DIMENSIONE RIDOTTA
• FACILE ACCESSO AI MENU
• ALLARMI UDIBILI E VISIBILI
VENTILATORE
Nella stanza dove viene posizionato
devono essere disponibili più prese di
corrente
La stanza scelta deve essere ben areata
e illuminata
Se viene posizionato su un carrello,
questo deve avere ruote frenanti
Tutti i giorni va tolta la polvere con un
panno umido
Quando si pulisce a fondo la stanza è
preferibile che venga allontanato o
coperto
PULIZIA CON PANNO UMIDO E SAPONE NEUTRO
CAMBIARE IL FILTRO (monopaziente)
STERILIZZARE LA VALVOLA
CAMBIARE LA MEMBRANA (monopaziente)
VENTILATORE
-Cosa fare dopo averlo utilizzato-
FILTRO ANTIBATTERICO
Applicato nella via
INSPIRATORIA, a
protezione del paziente
VA CAMBIATO
OGNI TRE GIORNI
I PRESIDI PER LA VENTILAZIONE
2. Circuito Ventilatorio
SINGOLO DOPPIO
Il paziente INSPIRA ed ESPIRA
dalla stessa via.
Ha una via di inspirazione
ed una via di espirazione,
collegate con una Y all’estremità.
CIRCUITO
Il circuito va sostituito una volta
al mese e ogni qualvolta sia
necessario; dopo l’uso va posto in
una custodia e non va lasciato a
penzoloni sopra al ventilatore.
Se il circuito è unico, l’aria
espirata viene eliminata tramite
sistemi espiratori inseriti tra il
circuito e la maschera (whisper o
plateau valve), oppure la maschera
deve presentare dei fori per
l’espirazione
MASCHERA NASALE
VANTAGGI SVANTAGGI
Maggior comfort e tollerabilità Si usa preferibilmente a BOCCA
CHIUSA
Garantisce
Alimentazione
Espettorazione
Comunicazione
Difficoltà in caso di:
Riniti
Stenosi nasali
Grave dispnea
Traumi
Utilizzo in paziente claustrofobico
Minor rischio di dislocazione
Ridotto spazio morto
No aerofagia
MASCHERA FACCIALE
VANTAGGI
SVANTAGGI
Ventilazione più sicura
Minori perdite di aria
Consente di respirare anche con la
bocca
Claustrofobia
Possibile irritazione oculare
Lesioni da pressione
Secchezza delle mucose
TOTAL FACE
MASCHERA CHE COPRE L’INTERO VOLTO
E’ IN UNICA MISURA
Svantaggi
• Grande spazio morto
• Non tutti i ventilatori sono in sincronia con questo presidio
PIU’ TEMPO DEDICHEREMO
ALLA SCELTA DELL’INTERFACCIA
E AL CORRETTO
POSIZIONAMENTO DELLA STESSA
PIU’ TOLLERANZA AVREMO
DA PARTE DEL PAZIENTE
ALLA DURATA DEL TRATTAMENTO
Fissare la maschera con la cuffia o le fasce
apposite, avendo cura di farla aderire bene
al volto con la tensione adatta.
ALLARMI
ALTA PRESSIONE
In genere è un’ostruzione:
• tosse/secrezioni
• circuito piegato
BASSA PRESSIONE
Il paziente si è scollegato dal ventilatore
La valvola espiratoria non funziona o funziona male
Ci sono delle perdite lungo il circuito
SI INTERVIENE SUL PAZIENTE SVEGLIO
• Spesso NON collaborante
• AGITATO, che non si può sedare
• Con risposte individuali ed imprevedibili
al trattamento ventilatorio
APPROCCIO CON IL PAZIENTE
Tenerlo sempre sotto controllo visivo
Rassicurarlo e tranquillizzarlo
Informarlo, spiegandogli i vantaggi della terapia e come
chiedere il nostro intervento
LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA
Persona
Infermiere
OSS
MMG
Pneumologo Fisioterapista
Psicologo
Azienda fornitrice presidi
L’INFORMAZIONE E L’INCENTIVAZIONE DEL PAZIENTE E DEI
SUOI FAMILIARI SONO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER
IL SUCCESSO DEL PROGRAMMA TERAPEUTICO
DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
(NANDA)
1. PROPRIAMENTE RESPIRATORIE:
• Modello di respirazione inefficace
• Liberazione inefficace delle vie aeree
• Compromissione degli scambi gassosi
2. LEGATE AD ALTRI BISOGNI ASSISTENZIALI:
• Rischio di infezioni
• Nutrizione alterata: inferiore al fabbisogno
• Dolore
• Disturbo del modello di sonno
• Rischio di intolleranza all’attività
• Deficit nella cura di sé
• Ansia
• Coping inefficace
• Deficit di conoscenze