Impianti_acqua_alimentazione
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Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” – Facoltà di Ingegneria 1
Impianti Industriali 1Impianti Industriali 1(Meccanica, Ambiente e Territorio, Energetica)(Meccanica, Ambiente e Territorio, Energetica)
sito ufficiale:sito ufficiale:www.uniroma2.it/didattica/impind1www.uniroma2.it/didattica/impind1
Ing. Vito Introna
Dip.to Ingegneria Meccanica(2° piano edificio Ingegneria Industriale)
Tel. 06-72597179
E-mail: [email protected]
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Servizio acquaServizio acqua
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UtenzeUtenze
• Acqua industriale– Mezzo di raffreddamento in determinati impianti o
processi di lavorazione
– Mezzo di lavaggio o solvente
– Agente meccanico in macchine e apparecchiature di tipoidraulico
– Produzione vapore e trasporto calore
– Preparazione di bagni
– Trasporto di materie prime o scarto
– Reffreddamento dell’aria ambiente• Acqua potabile
• Acqua antincendio
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Consumi per unitConsumi per unitàà di prodottodi prodottoper alcune industrieper alcune industrie
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Caratteristiche dellCaratteristiche dell’’acquaacquaper uso industrialeper uso industriale
• Acqua di lavaggio– Quantità rilevanti
• Acqua di raffreddamento– Quantità rilevanti, durezza non elevata
• Acqua di processo– Deve rispondere a precise caratteristiche chimiche
dipendenti dai processi (alimentari, chimici, tessili,produzione della carta)
• Acqua potabile
– Precise caratteristiche chimiche
• Acqua per caldaie– Deve essere priva di minerali
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QualitQualitàà delldell’’acqua in naturaacqua in natura
• Materiale sospeso– Materiali viventi (odore e colore), batteri (corrosione e
ostruzioni), materiali inorganici (torbidità), colloidi
(qualità dell’acqua nei processo)• Impurità disciolte
– Sali di calcio e magnesio (alcalinità, durezza, corrosione),Sali di sodio (sapore, alcalinità, schiume nelle caldaie),Sali di ferro (acidità e corrosione), composti azotati, gas(azoto-inerte, ossigeno-corrosivo- anidride carbonica-desiderabile in limitate concentrazioni, metano-esplosivo)
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Es.Es. minerali desiderabili edminerali desiderabili edindesiderabiliindesiderabili
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SorgentiSorgenti
• Acquedotti pubblici– Fonte più costosa ma più certa
– E’ utilizzata quasi sempre per l’acqua potabile
• Acque superficiali (mari, fiumi, canali, laghi)– Fonte più comune per grandi quantitativi
– Quantità generalmente variabile (precipitazioni, clima,ecc.), inoltre la resa è dipendente dalle utenze a valle
– Caratteristiche chimiche dipendenti dalla località(presenza minerali) ed insicure (inquinamento),necessitano in generale di trattamento
– Temperatura influenzata dalla stagione
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SorgentiSorgenti
• Acque sotterranee (freatiche e artesiane)– Fonte più comune per piccole e medie utenze e dove non siano
disponibili acque superficiali– Quantità d’acqua piuttosto costante e sicura
– Temperatura costante, dipendente dalla profondità
– Contenuto di minerali generalmente alto
– Per uso potabile anche senza trattamenti, per uso industrialegeneralmente richiede trattamento
• Acque meteoriche– Fonte utilizzata molto raramente (dove non sono disponibili
alternative)
– Quantità disponibile generalmente limitata e fortementealeatoria
– Elevato contenuto di gas disciolti
• Soluzioni miste– Ad esempio acquedotto per acqua potabile e da pozzi o fiumi
per l’acqua industriale
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ApprovvApprovv. da acquedotto. da acquedotto
• Il costo dell’acqua è generalmente variabilenell’arco della giornata e del periodo (vienesfavorito un approvvigionamento irregolare)
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ApprovvApprovv. da acque superficiali. da acque superficiali
• Da mare– una o più condotte ad opportuna distanza dalla riva ed una stazione di
pompaggio sulla terraferma
– L’acqua viene convogliata in una vasca da accumulo dalla quale lepompe la prelevano e la inviano alle utenze o all’impianto didissalazione. In entrambi i casi l’acqua viene clorata
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ApprovvApprovv. da acque superficiali. da acque superficiali
• Da lago
– Il prelievo deve avvenire ad una distanza dal fondo sufficiente a limitareil contenuto di vegetazione o torbidità e ad una distanza dalla superficietale da limitare le escursioni termiche ed il contenuto di microorganismied evitare correnti dovute al vento
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ApprovvApprovv. da acque superficiali. da acque superficiali
• Da acque dolci (fiumi e canali)– Se il livello dell’acqua in corrispondenza delle derivazioni rimane all’incirca
costante nel tempo il prelievo dell’acqua avviene mediante canale di derivazione eparatoia di regolazione della portata
– Se il livello subisce variazioni notevoli si realizza anche una diga (a valle delladerivazione) avente lo scopo di assicurare una certa costanza del livello incorrispondenza del punto di presa
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ApprovvApprovv. da acque superficiali. da acque superficiali
• Da acque dolci (fiumi e canali)
– Per piccole quantità da approvvigionare è possibile ricorrere ad imbocchi,adeguatamente posizionati (che sia sempre sotto il livello ma non troppo vicino alfondo)
– L’imbocco rappresentato, posto su supporto mobile, è adatto per fiumi con conalte differenze di livello
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ApprovvApprovv. da acque sotterranee. da acque sotterranee
• Da falde freatiche (acque sotterranee a pelo libero)
– La captazione avviene per pompaggio
– A seguito del prelievo dell’acqua si verifica un abbassamento del pelo liberoall’interno della falda, dipendente dalla portata Q, per un’area di raggio R
– Tale fenomeno influenza la prevalenza richiesta alla pompa di prelievo e la portatamassima prelevabile
• H = altezza della falda o livellopiezometrico statico
• Q = portata volumetrica (m3 /s) di
acqua estratta dal pozzo• h = altezza della falda
conseguentemente al prelievo dellaportata o livello dinamico
• s = abbassamento dinamico
• r = raggio del pozzo
• R= raggio di azione del pozzo
• f = coeff. di permeabilità
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ApprovvApprovv. da acque sotterranee. da acque sotterranee
• Da falde artesiane (acque sotterranee in pressione)
– L’acqua nella falda può avere una pressione tale da non richiedere alcunpompaggio per il suo prelievo
– Nella maggior parte dei casi ciò non avviene ed è quindi necessario predisporre unsistema di pompaggio analogo a quello per la captazione da falde freatiche (inquesto caso la pressione dell’acqua all’interno della falda ne agevola il prelievo)
• H = altezza della falda o livellopiezometrico statico
• Q = portata volumetrica (m3 /s) diacqua estratta dal pozzo
• h = altezza della falda
conseguentemente al prelievo dellaportata o livello dinamico
• s = abbassamento dinamico
• r = raggio del pozzo
• R= raggio di azione del pozzo
• f = coeff. di permeabilità
• m = spessore della falda
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Scelta della SorgenteScelta della Sorgente
Dipende da diversi fattori:
• Fabbisogno totale• Caratteristiche chimico-fisiche richieste
• Disponibilità delle diverse fonti (l’utilizzo delle fontinaturali è regolamentato da leggi)
• Costo di approvvigionamento dalle diverse fonti
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Trattamento delle acque primarieTrattamento delle acque primarie
• Eliminazione anidride carbonica
• Eliminazione ossigeno
• Aereazione
• Deferrizzazione
• Demanganizzazione
• Addolcimento, decarbonizzazione,demineralizzazione
• Trattamento acqua per usi potabili
• Dissalazione delle acque di mare
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PompePompe
• Sono utilizzate per il sollevamento, il trasferimentoe l’alimentazione delle acque alle utenze o aiserbatoi di accumulo
• Sono caratterizzate da:– Portata Q (m3 /s)
– Prevalenza fornita H (bar, mH20)
– Potenza assorbita P (kW) = γ⋅Q⋅H/(102⋅η)
– Velocità n (giri/min)
– Rendimento η
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Tipologie di pompeTipologie di pompe
• Pompe centrifughe– Le più diffuse, per ogni valore di portata e prevalenza
– La potenza assorbita aumenta lentamente con la portata
• Pompe elicoidali– Basse prevalenze ed elevate portate
– La potenza assorbita aumenta notevolmente al diminuiredella portata
• Pompe elicocentrifughe– Range intermedi rispetto alle due tipologie precedenti
• Pompe volumetriche
– Piccole portate ed elevate prevalenze– Prevalenza praticamente indipendente dalla portata
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Pompe centrifughePompe centrifughe
Sono generalmente elettropompe (possono ancheessere alimentate da motore a c.i) di tipo:
– Asse orizzontale
– Asse verticale
– A tipo sommerso
Al variare dellaportata erogatavariano:
– Prevalenza (H)– Potenza assorbita (P)
– Rendimento (η)(CURVA CARATTERISTICA)
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Scelta di unScelta di un’’elettropompaelettropompa
• La prevalenza fornita dalla pompa diminuisce all’aumentaredella portata
– CARATTERISTICA DELLA POMPA
• La prevalenza richiesta dall’impianto aumenta all’aumentaredella portata per effetto delle perdite di carico
– CARATTERISTICA DELL’IMPIANTO
CARATTERISTICADEL CIRCUITO
CARATTERISTICADELLA POMPA
RENDIMENTO
Q
H
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SerbatoiSerbatoi
• La loro funzione è:– Costituire un polmone di acqua tra sorgente ed impianto
al fine di disporre di una riserva idrica quando la sorgentenon è in grado di erogare la quantità di acqua richiesta
– Riserva di sicurezza
• Possono essere di tipo diverso– Serbatoi piezometrici
– Vasche
– Autoclavi
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Serbatoi PiezometriciSerbatoi Piezometrici
• Alimentano a gravità la rete, stabilizzandone la pressione ecostituiscono un deposito di emergenza per la reteantincendio e per quelle utenze che non possono essereprivate di acqua
• Volumi e altezze limitate (20 e i 60 m)
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Dimensionamento altezzaDimensionamento altezzaserbatoio piezometricoserbatoio piezometrico
• Altezza minima del serbatoio (prevalenza)
– Dovrà esser tale da assicurare la prevalenza richiesta dalleutenze (utenza critica Hcr) nonostante le perdite di carico per ladistribuzione (dovute anche al tratto verticale)
CRS CRCRS CRS hh H h H H −−− ∆+∆+=∆+=
11
RETE DISTRIBUZIONE
SERBATOIO
P D
POMPA
SS
LS1
HS
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Dimensionamento volume delDimensionamento volume delserbatoio piezometricoserbatoio piezometrico
minmax R RV S −=
Il serbatoio funge dacompenso:
• fornendo acqua quandoQusc>Qent;
• accumulando acqua quandoQusc<Qent;
La funzione di riempimentoR(t) rappresenta, a meno diuna costante di integrazioneR(0), la quantità di acquapresente all’interno delserbatoio al tempo t:
Portata totalerichiesta dalleutenze Qusc
Portata mediaerogata dal
alimentatore Qent
Funzione diriempimento R(t)
Il volume minimo del serbatoioè pari a:
( )
∫−=
t
uscent
dt t QQt R0
)()(
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VascheVasche
• Possono essereinterrate o meno
• Fungono da serbatoiopolmone ma, adifferenza del serbatoiopiezometrico, non sonoin grado di alimentarele utenze per gravità,quindi necessitano diadeguati sistemi dipompaggio
• Il dimensionamento del
volume minimo vieneeffettuato in manieradel tutto analoga alcaso dei serbatoiopiezometrici
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• Possono essere di tipodiverso:
– Non precompressa
– Precompressa
(come in figura)
• Sono generalmentecaratterizzate da:
– Piccola capacità(0,5-2,5 m3)
– Prevalenza totaledi 30-60m;
– Portata di 5-50 m3 /h
• Sono generalmente utilizzate per impianti di acqua potabile inindustrie di piccole-medie dimensioni
AutoclaviAutoclavi
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Principio di funzionamentoPrincipio di funzionamentoautoclave non precompressaautoclave non precompressa
• L’autoclave inizialmente vuota è caratterizzata da un volume disponibile V0 è unapressione p0 pari a quella atmosferica (fig.1)
• Pompando acqua all’interno (a regime costante) dell’autoclave si raggiunge unapressione p1 in corrispondenza di un livello q di acqua (fig.2);
• La pompa di alimentazione “stacca” quando viene raggiunto il livello q+Q incorrispondenza di un volume residuo V2 ed una corrispondente pressione p2 per l’ariacontenuta all’interno dell’autoclave (fig.3);
• L’autoclave è quindi in grado di erogare acqua alla portata richiesta con una pressioneoscillante tra p2 e p1 in funzione del livello dell’acqua al suo interno;
• La pompa di alimentazione “attacca”, riavviando il ciclo, quando il livello dell’acquascende fino a ridurre la pressione al valore p1;
• p0 è pari alla pressione
atmosferica (1 bar);• p1 pressione assolutaminima di esercizio
• p2 pressione assolutamassima di esercizio
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Principio di funzionamentoPrincipio di funzionamentoautoclave precompressaautoclave precompressa
• L’autoclave inizialmente vuota è caratterizzata da un volume disponibile V0 èuna pressione di precompressione p1 pari alla pressione minima di esercizio(fig.1)
• L’acqua viene pompata (a regime costante) all’interno dell’autoclave fino araggiungere la pressione massima di esercizio p2, corrispondente ad unlivello Q di acqua (fig.2) ed un volume residuo V2;
• L’autoclave è quindi in grado di erogare acqua alla portata richiesta con unapressione oscillante tra p2 e p1 in funzione del livello dell’acqua al suo interno;
• La pompa di alimentazione “attacca”, riavviando il ciclo, quando il livellodell’acqua scende fino a ridurre la pressione al valore p1;
• p1 pressione assolutaminima di esercizio =pressione di
precompressione• p2 pressione assoluta
massima di esercizio
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Dimensionamento prevalenzaDimensionamento prevalenzaautoclaveautoclave
• Pressioni di esercizio
– La pressione minima di esercizio p1 dovrà esser tale daassicurare la prevalenza richiesta dalle utenze (utenza criticaHcr) nonostante le perdite di carico per la distribuzione (questavolta non è presente il tratto verticale):
RETE DISTRIBUZIONEAUTOCLAVE
P D
POMPA
LS1
A
CRS CRCRS CRS hh H h H H −−− ∆+∆+=∆+=
11
– La pressione massima di esercizio p2 resta determinata a partiredalla pressione minima una volta fissata l’escursione massimaconsentita ∆p: p p p ∆+= 12
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– Q è la quantità d’acqua pari alla differenza tra il volumemassimo di acqua all’interno dell’autoclave (V2), che fa staccarela pompa, e il volume minimo di acqua all’interno dell’autoclave(V1), che fa attaccare la pompa
Dimensionamento volumeDimensionamento volumeautoclaveautoclave
• Il volume dell’autoclave è legato a Q dalla relazione*:
12
21
0
0
p p
p p
p
QV
−
⋅⋅=AUTOCLAVE NON
PRECOMPRESSA 12
20
p p
pQV
−⋅=AUTOCLAVE
PRECOMPRESSA
• Imponendo un valore massimo del numero di scatti orario(generalmente 20 scatti l’ora) resta determinato Q e quindi, note p1
e p2, il volume dell’autoclave
(*) e (**) Vedi dimostrazioni di seguito
MAX
pompa
Z
⋅=
4
– Q è legato, attraverso la dinamica di riempimento esvuotamento dell’autoclave, al numero di scatti orario Z dallarelazione**:
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(*) Calcolo volume V(*) Calcolo volume V00
( )
12
21
00
110
1100
12
21
1
2
1
211
1
22
1
212211
:
1
p p
p p
p
Q
p
pV V ottiene si
V pV pchecontotenendoe p p
pQV ha siquindie
p pQ
p pV cuidaQV
p pV
p pV alloraV pV p
−⋅
⋅=⋅=
=−⋅
=
⋅=
−⋅−⋅=⋅==
( ) ( )
12
20
2120022201
: p p
pQV ha siquindie
Q p p pV alloraQV pV pV p
−⋅
=
⋅=−⋅−⋅==
• AUTOCLAVE NON PRECOMPRESSA
• AUTOCLAVE PRECOMPRESSA
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(**) Relazione tra Q e numero di(**) Relazione tra Q e numero discattiscatti
Ponendo:
• QP=QMAX: portata massima richiesta dalle utenze (la pompa di
adduzione all’autoclave deve essere in grado di soddisfare la
richiesta delle utenze)
• QU=Qm: portata media richiesta dalle utenze
la pompa di adduzione avrà mediamente il seguente comportamento:
QMAX
t
T
T 1 T 2
U P QQ
QT
−=
1
U Q
QT =2
USC USC P Q
Q
QT T T Z
+−
=+
==111
21
Assumendo per semplicità costante la
portata d’acqua richiesta nel singolo
intervallo di tempo, si ha:
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(**) Relazione tra Q e numero di(**) Relazione tra Q e numero discattiscatti
• Il numero di attacchi della pompa di adduzione dipende dalla portata
in uscita dall’autoclave QUSC
che varia da istante a istante
• Il numero di attacchi massimo per la pompa di adduzione
all’autoclave ZMAX può quindi essere imposto attraverso la relazione:
+−
=
USC USC P
Q MAX
Q
Q
Q Z
USC
1max
01
=
+− USC USC P
USC
Q
Q
QdQ
d
2
P USC
QQ =
Q
Q Z P MAX ⋅
=4
Riferimenti BibliograficiRiferimenti Bibliografici
• F. Turco, “Principi generali di progettazione degli impianti industriali” , Città Studi, 1993
• A. Monte, “Elementi di Impianti Industriali” , ed.
Cortina, 1994
• Istituto di Tecnologie e Impianti Meccanici, “Impianti Meccanici”, CLUP
• G.Bauducco, M.Vigone, “Impianti Meccanici”, ed.Cortina, 1973