IMPIANTI DI DEPURAZIONE CHE AFFLUISCONO AL SERIO … serio 15 marzo... · 2016-03-15 · ni, a...

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38 L’ECO DI BERGAMO MARTEDÌ 15 MARZO 2016 EMANUELE RONCALLI Alle quote più alte merita un 8 pieno, ma il voto scende progressivamente man mano si attraversa la val- le - diciamo da 7 - e quando arriva in pianura raggiunge appena il 6. La pagella della qualità del- l’acqua del fiume Serio si può sintetizzare così. Alla sorgen- te raggiunge il top - la lode - alla foce quando scarica nel- l’Adda, nel Cremonese, è da sonora bocciatura. Lo dicono non solo i dati del monitoraggio del Sire (Si- stema Informativo Regionale Acque) dell’Arpa Lombardia, ma lo dicono anche i fatti, co- me la scomparsa di alcune specie ittiche e altre a rischio per i livelli di inquinamento organico o chimico. Attualmente - secondo i dati forniti dal Sire - affluisco- no al fiume Serio 21 impianti di depurazione. Tredici sono presenti nella provincia di Bergamo e sono indicati nella cartina qui a fianco, altri 8 so- no invece nel Cremonese, dal- la Galbani fino alla confluen- za nell’Adda. Ventuno impianti potreb- bero sembrare a livello di ci- fre numerosi. Però se consi- deriamo che in tutta la Lom- bardia gli impianti di depura- zione sono ben 1573 probabil- mente il giudizio cambiereb- be. Se si considera poi il rap- porto fra le due provincie: 13 Bergamo, 8 Cremona e la lun- ghezza dei tratti in cui sono presenti detti depuratori è evidente che un maggior nu- mero di impianti nella nostra provincia non potrebbe che portare ulteriori be- nefici alla qualità delle acque del nostro fiume. È lapalissiano, sconta- to. Del resto questi de- puratori sono stati rea- lizzati in corrispondenza di zone interessate da inse- diamenti industriali e artigia- nali. Va da sé che il tasso di inquinamento non è dovuto solo ed esclusivamente all’in- dustria, ma c’è anche un livel- lo di inquinamento organico che va tenuto costantemente sotto controllo. A ciò si aggiunga che in al- cuni casi gli stessi torrenti che affluiscono nel fiume sono portatori di sostanze non sempre pulite. Ster e Consor- zio di bonifica hanno avviato da tempo alcuni interventi ri- volti a produrre effetti su al- cuni corsi d’acqua problema- tici. Interventi che non ri- guardano solo le acque,ma anche i dissesti accentuati ad esempio dal fenomeno delle «bombe d’acqua». Opere di manutenzione riguardano torrenti come lo Zerra a Mor- nico al Serio la cui qualità del- le acque secondo i dati più re- centi sono stati classificati «scarsi», penultimo gradino della classifica che va da ele- vato a cattivo e che tiene con- to di quattro parametri: azoto ammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale e ossigeno di- sciolto. Ma vediamo ora nel detta- glio i «voti» raggiungi dal fiu- me Serio, in base ai dati dispo- nibili della Provincia (2014) e Serio, qualità delle acque Promozione con riserva Inquinamento. I monitoraggi dell’Arpa Lombardia dalla sorgente alla foce Nella Bassa Bergamasca e nell’alto Cremonese rilevate le maggiori criticità Lavori in corso La «Seriöla» in asciutta Pulizie fino al 6 aprile Fra le operazioni ambientali del Consorzio di bonifica della media pianura Bergamasca rientrano le cosiddette «asciutte», ovvero una serie di interventi di pulizia e di manutenzione delle rogge. Parlando di Serio è inevitabile il rimando alla roggia Serio Grande (Seriöla in dialetto bergamasco): si tratta di un canale artificiale lungo circa venti chilometri derivato dal fiume Serio. Lo scorso 26 febbraio - si legge sul sito del Consorzio - «con il recupero del pesce presente nel canale sono iniziate le operazio- ni di asciutta della roggia, per consentirne la pulizia e la manu- tenzione. Tale asciutta si protrar- rà sino al prossimo 6 aprile. I lavori di pulizia predetti interes- seranno circa 18 km di canale a cielo aperto nei seguenti comuni: Albino, Nembro, Alzano Lombar- do, Ranica, Torre Boldone, Berga- mo e Treviolo». Una vasca del depuratore di Ranica FOTO YURI COLLEONI Bigoni si intersecano con i ricor- di di gioventù e l’inevitabile con- fronto con i ragazzi che ora in- contra a scuola. «Oggi i ragazzi vivono un tempo libero molto strutturato - sottolinea - praticando calcio sull’erba sintetica o tuffandosi in piscine riscaldate. Un pro- gresso inevitabile, ma i tuffi ar- diti nelle “pozze” hanno dato al- la nostra generazione qualcosa di più di semplici emozioni». Bigoni è stato per molti anni del Serio, oppure quando con gli amici andavamo a caccia di “bo- se” (lo scazzone, pesce d'acqua dolce) sotto le pietre. Era un luo- go familiare, di vita quotidiana. Lo attraversavamo per andare alla Festi Rasini, la vecchia fab- brica, a prendere la minestra con i buoni, ma è stato anche preziosa energia negli anni in cui, ormai operaio, lavoravo alla cartiera Fibrocellulosa di Villa d’Ogna». Le emozioni, nel racconto di «l’uomo dei funghi», esperto mi- cologo dell’Associazione Bresa- dola, attiva da 40 anni. Per stu- denti piccoli e grandi, dalla ma- terna alle superiori, è invece «l’uomo del Serio» che in classe e sulle sponde racconta da anni di questo fiume e dei suoi tesori ambientali, ecologici, produttivi e turistici. «Il Serio - spiega Bigo- ni - incrocia la mia vita sin da quando ero bambino, quando giocavo a costruire dighe di sassi lungo il torrente Ogna, affluente Il personaggio Ha incontrato centinaia di classi, proponendo attività e laboratori, ma anche lezioni di ecologia e flora A sessantacinque an- ni, a dispetto dell’anagrafe, insi- ste a frequentare i banchi di scuola. In Valle Seriana, e in par- ticolare a Villa d’Ogna, è impos- sibile non conoscere Pierino Bi- goni, classe 1950. Per tutti è Pierino Bigoni è «l’uomo del fiume» E svela ai ragazzi tutti i suoi segreti Focus Il Serio Briciole di storia «Fiume limpido e chiaro» Ma solo nel Cinquecento «Nella parte estrema della Berga- masca, tra i monti, nasce un fiume limpido e chiaro chiamato Serio». Così scriveva nel lontano 1560 il capitano Pietro Pizzamanno, nella sua «Relatione». E’ una delle tante testimonianze storiche che raccontano i tempi durante i quali le acque del fiume servivano per abbeverare i cavalli, ma anche gli uomini e per lavare i panni, per trasportare i tronchi. Esattamen- te un secolo più tardi, lo scenario era già mutati. Complice anche quel nubifragio del primo novem- bre 1666 che si abbatté sull’Alta Valle Seriana. Una valanga di pietre e tronchi d’albero seppellì le case, travolse le fucine delle spade, e si riversò anche nel fiume rendendo le acque marroni e rompendone gli argini. Forse questo il primo episodio di «in- quinamento» del Serio. Pierino Bigoni in classe con alunni delle scuole di Rovetta L’inchiesta I nostri fiumi 3ª puntata La vasca di un impianto di depurazione FOTO YURI COLLEONI IMPIANTI DI DEPURAZIONE CHE AFFLUISCONO AL SERIO Villa d’Ogna Ponte Nossa Colzate Aviatico Nembro Ranica Grassobbio Ghisalba Martinengo Mozzanica Montodine Ripalta Guerina Sergnano Crema (Serio 1) Casale Cremasco (Galbani) Torlino Vimercati Vaiano Cremasco - Vaianello Cortenuova Cologno al Serio BERGAMO efJfznfTvwGUp3/ysL78XHhi82VdmKeVSwGAr8Dr90o=

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38 L’ECO DI BERGAMO

MARTEDÌ 15 MARZO 2016

EMANUELE RONCALLI

Alle quote più altemerita un 8 pieno, ma il votoscende progressivamenteman mano si attraversa la val-le - diciamo da 7 - e quandoarriva in pianura raggiungeappena il 6.

La pagella della qualità del-l’acqua del fiume Serio si puòsintetizzare così. Alla sorgen-te raggiunge il top - la lode -alla foce quando scarica nel-l’Adda, nel Cremonese, è dasonora bocciatura.

Lo dicono non solo i datidel monitoraggio del Sire (Si-stema Informativo RegionaleAcque) dell’Arpa Lombardia,ma lo dicono anche i fatti, co-me la scomparsa di alcunespecie ittiche e altre a rischioper i livelli di inquinamentoorganico o chimico.

Attualmente - secondo idati forniti dal Sire - affluisco-no al fiume Serio 21 impiantidi depurazione. Tredici sonopresenti nella provincia diBergamo e sono indicati nellacartina qui a fianco, altri 8 so-no invece nel Cremonese, dal-la Galbani fino alla confluen-za nell’Adda.

Ventuno impianti potreb-bero sembrare a livello di ci-fre numerosi. Però se consi-deriamo che in tutta la Lom-bardia gli impianti di depura-zione sono ben 1573 probabil-mente il giudizio cambiereb-be.

Se si considera poi il rap-porto fra le due provincie: 13Bergamo, 8 Cremona e la lun-ghezza dei tratti in cui sonopresenti detti depuratori èevidente che un maggior nu-

mero di impianti nella nostraprovincia non potrebbe

che portare ulteriori be-nefici alla qualità delleacque del nostro fiume.È lapalissiano, sconta-to. Del resto questi de-

puratori sono stati rea-lizzati in corrispondenza

di zone interessate da inse-diamenti industriali e artigia-nali. Va da sé che il tasso diinquinamento non è dovutosolo ed esclusivamente all’in-dustria, ma c’è anche un livel-lo di inquinamento organicoche va tenuto costantementesotto controllo.

A ciò si aggiunga che in al-cuni casi gli stessi torrenti cheaffluiscono nel fiume sonoportatori di sostanze nonsempre pulite. Ster e Consor-zio di bonifica hanno avviatoda tempo alcuni interventi ri-volti a produrre effetti su al-cuni corsi d’acqua problema-tici. Interventi che non ri-guardano solo le acque,maanche i dissesti accentuati adesempio dal fenomeno delle«bombe d’acqua». Opere dimanutenzione riguardanotorrenti come lo Zerra a Mor-nico al Serio la cui qualità del-le acque secondo i dati più re-centi sono stati classificati«scarsi», penultimo gradinodella classifica che va da ele-vato a cattivo e che tiene con-to di quattro parametri: azotoammoniacale, azoto nitrico,fosforo totale e ossigeno di-sciolto.

Ma vediamo ora nel detta-glio i «voti» raggiungi dal fiu-me Serio, in base ai dati dispo-nibili della Provincia (2014) e

Serio, qualità delle acquePromozione con riservaInquinamento. I monitoraggi dell’Arpa Lombardia dalla sorgente alla foceNella Bassa Bergamasca e nell’alto Cremonese rilevate le maggiori criticità

Lavori in corso

La «Seriöla» in asciuttaPulizie fino al 6 aprile Fra le operazioni ambientali del

Consorzio di bonifica della media

pianura Bergamasca rientrano le

cosiddette «asciutte», ovvero

una serie di interventi di pulizia

e di manutenzione delle rogge.

Parlando di Serio è inevitabile il

rimando alla roggia Serio Grande

(Seriöla in dialetto bergamasco):

si tratta di un canale artificiale

lungo circa venti chilometri

derivato dal fiume Serio.

Lo scorso 26 febbraio - si legge

sul sito del Consorzio - «con il

recupero del pesce presente nel

canale sono iniziate le operazio-

ni di asciutta della roggia, per

consentirne la pulizia e la manu-

tenzione. Tale asciutta si protrar-

rà sino al prossimo 6 aprile. I

lavori di pulizia predetti interes-

seranno circa 18 km di canale a

cielo aperto nei seguenti comuni:

Albino, Nembro, Alzano Lombar-

do, Ranica, Torre Boldone, Berga-

mo e Treviolo».

Una vasca del depuratore di Ranica FOTO YURI COLLEONI

Bigoni si intersecano con i ricor-di di gioventù e l’inevitabile con-fronto con i ragazzi che ora in-contra a scuola.

«Oggi i ragazzi vivono untempo libero molto strutturato -sottolinea - praticando calcio sull’erba sintetica o tuffandosi in piscine riscaldate. Un pro-gresso inevitabile, ma i tuffi ar-diti nelle “pozze” hanno dato al-la nostra generazione qualcosa di più di semplici emozioni».

Bigoni è stato per molti anni

del Serio, oppure quando con gliamici andavamo a caccia di “bo-se” (lo scazzone, pesce d'acqua dolce) sotto le pietre. Era un luo-go familiare, di vita quotidiana. Lo attraversavamo per andare alla Festi Rasini, la vecchia fab-brica, a prendere la minestra con i buoni, ma è stato anche preziosa energia negli anni in cui, ormai operaio, lavoravo alla cartiera Fibrocellulosa di Villa d’Ogna».

Le emozioni, nel racconto di

«l’uomo dei funghi», esperto mi-cologo dell’Associazione Bresa-dola, attiva da 40 anni. Per stu-denti piccoli e grandi, dalla ma-terna alle superiori, è invece «l’uomo del Serio» che in classe e sulle sponde racconta da anni di questo fiume e dei suoi tesori ambientali, ecologici, produttivie turistici. «Il Serio - spiega Bigo-ni - incrocia la mia vita sin da quando ero bambino, quando giocavo a costruire dighe di sassilungo il torrente Ogna, affluente

Il personaggioHa incontrato centinaia

di classi, proponendo attività e

laboratori, ma anche

lezioni di ecologia e flora

A sessantacinque an-ni, a dispetto dell’anagrafe, insi-ste a frequentare i banchi di scuola. In Valle Seriana, e in par-ticolare a Villa d’Ogna, è impos-sibile non conoscere Pierino Bi-goni, classe 1950. Per tutti è

Pierino Bigoni è «l’uomo del fiume»E svela ai ragazzi tutti i suoi segreti

Focus Il Serio

Briciole di storia

«Fiume limpido e chiaro»Ma solo nel Cinquecento

«Nella parte estrema della Berga-

masca, tra i monti, nasce un fiume

limpido e chiaro chiamato Serio».

Così scriveva nel lontano 1560 il

capitano Pietro Pizzamanno,

nella sua «Relatione». E’ una delle

tante testimonianze storiche che

raccontano i tempi durante i quali

le acque del fiume servivano per

abbeverare i cavalli, ma anche gli

uomini e per lavare i panni, per

trasportare i tronchi. Esattamen-

te un secolo più tardi, lo scenario

era già mutati. Complice anche

quel nubifragio del primo novem-

bre 1666 che si abbatté sull’Alta

Valle Seriana. Una valanga di

pietre e tronchi d’albero seppellì

le case, travolse le fucine delle

spade, e si riversò anche nel

fiume rendendo le acque marroni

e rompendone gli argini. Forse

questo il primo episodio di «in-

quinamento» del Serio.

Pierino Bigoni in classe con alunni delle scuole di Rovetta

L’inchiesta

I nostri

fiumi

3ª puntata

La vasca di un impianto di depurazione FOTO YURI COLLEONI

IMPIANTI DI DEPURAZIONE

CHE AFFLUISCONO AL SERIO

Villa d’Ogna

PonteNossa

Colzate

Aviatico

Nembro

Ranica

Grassobbio

Ghisalba

Martinengo

Mozzanica

Montodine

Ripalta Guerina

Sergnano

Crema(Serio 1)

CasaleCremasco(Galbani)Torlino

Vimercati

Vaiano Cremasco -Vaianello

Cortenuova

Colognoal Serio

BERGAMO

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L’ECO DI BERGAMO

39MARTEDÌ 15 MARZO 2016

aperto l’orizzonte del territorio a chi più che il fiume ha cono-sciuto il dramma del mare e dei barconi. «Abbiamo scoperto in-sieme anche i cibi locali. Sono piccoli passi che mostrano, in-nanzitutto, doverosa umanità».

Alla base dell’impegno restal’aspetto educativo. «I ragazzi, ma anche gli adulti, devono ave-re consapevolezza che anche le azioni più elementari, come get-tare un pezzo di plastica in un tombino, generano effetti a ca-tena che distruggono l’ecosiste-ma. In classe effettuiamo un viaggio che va dalle sorgenti al mare, dal Barbellino all’Adriati-co. Il viaggio più importante è però fra i ragazzi, ma anche den-tro di noi».Giambattista Gherardi

arriva in classe con microscopioin versione tradizionale e stere-oscopica ed un’infinità di splen-dide immagini che mostra comeun album di famiglia.

«Sono foto vissute - sottoli-nea – scattate personalmente. I ragazzi dimostrano curiosità e fiducia nell’esperto esterno. Si crea un dialogo franco, con do-mande che fanno capire come purtroppo il fiume sia diventatoun habitat estraneo, addirittura sconosciuto». Particolare non da poco è che l’attività di Bigoni portata avanti sotto l’egida del-l’associazione Bresadola, è asso-lutamente gratuita. Un volonta-riato territoriale che oltre ai pic-coli studenti ha raggiunto anchei richiedenti asilo ospitati a Liz-zola, con lezioni che hanno

Ma dov’è finito il ge-nerale inverno e con lui la sta-gione delle nevicate e delletemperature rigide? E dove so-no finite le piogge? La situazio-ne meteo climatica sta diven-tando sempre più critica. Ap-pena si parla di siccità il primo pensiero va all’estate, alla cani-cola e ai fiumi che svelano un letto cosparso spesso di detriti e rifiuti. Ma il fenomeno sem-bra ormai ripetersi anche du-rante nella stagione fredda e si può ben parlare anche di siccitàinvernale. A parte questo pri-mo scorcio di 2016, negli ultimimesi secondo le statistiche na-zionali si sono registrate il 91%di precipitazioni in meno ri-spetto a quella che è la media diriferimento, mentre a gennaio sono caduti gli stessi mm dipioggia che solitamente si regi-strano ad agosto. Tutto ciò si ri-percuote inevitabilmente sui fiumi come il Serio, torrentizio,alimentato soprattutto dalle piogge. A Seriate c’è chi moni-tora la situazione ormai da pa-recchi anni. Sono gli «Amici delSerio» che statistiche alla ma-no snocciolano le annate di sec-ca, ma anche di piena. L’eventoè anomalo ma si è ripetuto an-che di recente. Lo scorso fine dicembre, il livello del fiume Serio è precipitato su parame-tri decisamente estivi: solo unaventina di 20 centimetri. In ca-so di secca prolungata i mag-giori problemi si avrebbero du-rante la stagione primaverile.

Fra settembre e dicembre2015 gli «Amici» hanno regi-strato 180 milioni di metri cubidi portata d’acqua (meno del solo novembre 2014) e livello dell’acqua di 20 centimetri: il minimo vitale.

La siccità invernalevero nemico del fiumeIl corso del Serio deve la sua vita soprattutto alle pioggeA fine dicembre livello dell’acqua al «minimo vitale»

Il triste letto del Serio in periodo di siccità invernale

Statistiche

Il Real Corpo del GenioSei mesi senza una gocciaDal 1889- 1908 ci sono state

secche annuali fra un minimo di

90 giorni e un massimo di 220

giorni. Risulta dalle tabelle

giornaliere del Corpo Reale del

Genio Civile di Bergamo che

negli anni 1893, 1899, 1904 e

1906 annotano (per ogni anno)

oltre 200 giorni di asciutta dove

per «asciutto» si deve intendere

se non la secca assoluta, certa-

mente un livello d’acqua inferio-

re a 25 centimetri. Il Serio a Seriate

operaio del Comune di Piario.«Fra le mansioni c’era quella

di seguire la manutenzione del Ponte Ballerino, che lega i terri-tori di Piario, Villa d’Ogna e Par-re. Un’ulteriore incrocio con il fiume, ma anche l’occasione per incontrare le scuole locali in le-zioni a tema». Quei primi incon-tri sono diventati appuntamentifissi un poco ovunque, affianca-to dalla moglie Mary con cui è sposato da 42 anni. «Ho incon-trato centinaia di classi, propo-nendo attività specifiche legate al fiume, ma anche ai funghi, al-l’ecologia e alla flora. Alla gram-matica sui banchi è decisivo uni-re la pratica lungo fiume e tor-renti, nelle centrali idroelettri-che, al Maglio di Ponte Nossa o alla sorgente Nossana». Pierino

La curiosità

«Cavati» e venduti ai muratorisassi del fiume per i cascinali

In Valle Seriana qualche anziano

se lo ricorda ancora. C’è gente

che ha cresciuto la famiglia

grazie ai sassi del fiume. Li «ca-

vava» e li vendeva ai muratori

che li utilizzavano per costruire

case e cascinali. Lo dimostrano

numerosi edifici che ancora oggi

di notano lungo le sponde del

fiume. Vecchi caseggiati caratte-

rizzati all’esterno da una tecnica

costruttiva inequivocabile: sassi

di fiume disposti a vario modo,

soprattutto a «spina di pesce».-

Dunque il fiume negli anni ha

dato non solo vita ed energia alle

turbine, ma è stato potremmo

dire «saccheggiato» da tanti che

vi hanno estratto sabbia, ghiaia e

appunto ciottoli e sassi levigati

dall’acqua. Esempi si possono

notare un po’ ovunque e sono

testimonianze di quanto il Serio

ha saputo donare.

Ragazzi delle scuole della Valle Seriana in visita alla centralina lungo il torrente Ogna a Ponte Nossa

dell’aggiornamento del Sire(2015) che rileva lo stato eco-logico e chimico di alcunitratti.Com’era decisamenteprevedibile, il Serio raggiungela classe «elevato» alle quotealte: Valbondione e Ardesio. Ecome non dovrebbe essere vi-sto che la sorgente è lì a pochipassi. Dal punto di vista eco-logico e chimico, raggiungonola valutazione «buono» i trattiiniziali dalla sorgente al LagoBarbellino e dal Barbellino al-la confluenza del Bondione.La situazione cambia (in peg-gio) appena si tocca PonteNossa (sufficiente), mentre iltorrente Riso nel tratto diquesto comune è promosso(elevato). A Seriate, la qualità

torna «buona», mentre i tor-renti della valle che affluisco-no nel fiume (Sanguigno, Val-le Cornella, Vertova ecc.) su-perano ampiamente la prova.Stessi risultati, anche se convalutazione inferiore, per itratti dal Bondione a Nese. Seil Serio in Bergamasca può so-stanzialmente sorridere noncosì quando oltrepassa il con-fine e si getta nel Cremonese.Sul banco degli imputati c’è laroggia Cresmiero che nel pri-mo tratto scorre tra terrenicoltivati e un campo da golf,ma quando si incunea nellacittà di Crema questo ingres-so determina uno scenario deltutto a se stante, facendo riaf-fiorare e mettendo in luce tut-

ti i problemi e i dilemmi chepossono sorgere dal rapportocittà-acqua. Fra l’altro il Cre-smiero anche in tempi recentiè stato interessato da sversa-menti e schiume. Il risultatofinale è condensato nel giudi-zio del Sire che per il tratto daMozzanica alla Roggia Cre-smiero ha rilevato uno statoecologico «sufficiente» e«non buono» per quello chi-mico. La situazione è disa-strosa per il tratto dalla roggiaCresmiero al fiume Adda: sta-to ecologico «scarso», chimi-co «non buono». Ora si diràche non riguarda la Bergama-sca. Ma il fiume non ha confi-ni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI DEL SERIO

Corso d'acquaPROVINCIA DI BERGAMO

Comune Classe

Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Serio (Fiume)Riso (Torrente)Roggia MorlanaSanguigno (Torrente)Valle Cornella (Torrente)Vertova (Torrente)Zerra (Torrente)

ArdesioMozzanicaPonte NossaSeriateValbondionePonte NossaNembroValgoglioAlbinoVertovaMornico al Serio

ELEVATOSUFFICIENTESUFFICIENTE

BUONOELEVATOELEVATOBUONO

ELEVATOBUONO

ELEVATOSCARSO

Corso d'acquaPROVINCIA DI CREMONA

Comune Classe

Cresmiero (Roggia)Molinara (Roggia)Serio (Fiume)Serio (Fiume)serio morto

CremaCremaSergnanoMontodinePizzighettone

SCARSOSCARSO

SUFFICIENTESUFFICIENTE

SCARSO

QUALITÀ DELLE ACQUE PER TRATTO ecologico chimico

Sorgente-Lago BarbellinoBarbellino-confluenzaBondioneBondione-confluenzaAcqualinaAcqualina-confluenza NeseBorgogna-MozzanicaMozzanica-Roggia CresmieroCresmiero-fiume AddaNese-Roggia Borgnogna

BUONOBUONO

SUFFICIENTE

SUFFICIENTESUFFICIENTESUFFICIENTE

SCARSOSUFFICIENTE

BUONOBUONO

BUONO

BUONOBUONO

NON BUONONON BUONO

BUONO

Classe: 5 classi di qualità dell'acqua, da cattivo a elevatoLa classe è stilata in base al descrittore LIMeco che integrai valori di 4 parametri rilevati sul corso d'acqua: azotoammoniacale, azoto nitrico, fosforo totale e ossigeno disciolto

Dati Arpa/Lombardia 2015

Stato

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