© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

Progettazione di impianti anticalcare ad usonavale

assistenza@kalkotronic.itVia Prov.le Francesca Nord, 72

KALKO TRONIC

Versione 1.0

www.kalkotronic.it

Sistemi innovativi del trattamento acqua

56029 Santa Croce sull'Arno (PI)Tel. 0571-360103 – Fax 0571-367756

Impianti AnticalcareA Sistema Fisico

2 Progettazione di impianti anticalcare ad uso navale

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

1 Introduzione

In questo manuale affronteremo alcuni punti importanti per gli impianti Kalko Tronic per uso navale.

1.1 Problema acqua

Una qualsiasi imbarcazione superiore a 20 metri di lunghezza dispone di un circuito idraulicosimilare a quello di un'abitazione.All'interno delle navi da crocera, invece, si parla di una distribuzione del circuito idraulico ben piùesteso.

In entrambe le situazioni le problematiche sono similari e l'acqua risulta un bene prezioso quantopericoloso per l'autonomia interna.Casistiche tenute in considerazione:

Carico dell'acqua: avviene spesso dai porti dove si ferma riempiendo i serbatoi interni.la durezza della stessa (quindi la quantità di minerali) è variabile, quindi l'uso di impianti diaddolcimento non è semplice da utilizzare perchè richiederebbe continue ritarature.

Con una quantità d'acqua nei depositi bassa, dissalatori e osmotizzatori usano l'acqua di mare perprodurre acqua potabile per le utenze con costi di manutenzione spesso elevati.I costi di mantenimento di un impianto di addolcimento, per le imbarcazioni, è elevato, sia comeingombri che come stoccaggio del sale necessario al suo funzionamento.Un addolcitore consuma preziosa acqua dolce per eseguire i lavaggi necessari al suofunzionamento.In mancanza di sodio l'addolcitore può creare pericolose proliferazioni battericheSe la taratura dell'impianto di addolcimento scende sotto i 10°Francesi può innescare corrosione equindi danneggiare le tubazioni.

In questa situazione è chiaro che la gestione dell'acqua risulta tutt'altro che semplice.

1.2 Calcare e batteri all'interno dell'impianto

L'acqua contiene minerali e tra questi calcio e magnesio sono i responsabili delle incrostazioniall'interno delle tubazioni e dei tubi.Certamente un sistema di trattamento convenzionale può limitare il problema ma non risolverlocompletamente se non a patto di rendere l'acqua potenzialmente pericolosa per gli utenti e l'impiantostesso.Nella realtà dei fatti le navi hanno tubazioni di grandi dimensioni con incrostazioni di notevole entitàal loro interno e le manutenzioni sono spesso molto costose.A questo problema si aggiungono i problemi batterici che, al pari delle strutture condominiali edalberghiere, possono essere pericolosi per la salute.

In particolar modo è da tenere in considerazione il batterio della legionella.Il circuito di adduzione acqua può essere molto esteso e servire moltissimi alloggi, per cui laformazione di biofilm batterici è elevata.Trattamenti convenzionali sono di difficile attuazione in impianti di vasta dimensione, per cui l'uso diun impianto Kalko Tronic potrebbe essere la soluzione, portando benefici diversamente ottenibili.

2 Composizione Kalko Tronic

Un impianto Kalko Tronic è composto da:Centralina elettronica di controllo Una coppia di fasce di trattamento che possono esser chiamate anche "elettrodi".Una sezione idraulica in ferro zincato: su di essa vengono installati gli elettrodi.

3Composizione Kalko Tronic

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

Il tratto di tubazione potrebbe essere lineare (in caso di spazio disponibile) o a forma di "U" per ilmassimo contenimento degli spazi di installazione.

Questo tratto è generalmente chiamato "tronchetto" di installazione e viene fornito direttamentedall'azienda con un diametro di 1" 1/2, nel caso di piccole utenze, mentre per sezioni superiori saràdirettamente l'impiantista a predisporre l'impianto direttamente sul posto, seguendo le misureindicate dall'azienda.

Esempio di tronchetto di installazione da 1" 1/2:

Tronchetto StandardSotto la protezione plastica antiurto usiamo del coibente

anticondensa a protezione ulteriore degli elettrodi di trattamento.

Per completare un impianto, soprattutto dove ci sono centrali di produzione acqua caldacentralizzata, vengono usate più macchine al fine di ottimizzare le risorse e massimizzare

l'efficienza energetica.

4 Progettazione di impianti anticalcare ad uso navale

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

3 Impianti navali di piccole dimensioni

3.1 Trattamento principale: acqua fredda

Il trattamento principale deve essere eseguito su acqua fredda, a monte della distribuzione delleutenze.

L'installazione classica è quella dopo il contatore (civile abitazione e/o condominio)

Ovviamente in un sistema navale questa sezione viene costruita, con adeguati dimensionamenti,all'uscita delle pompe di spinta dell'impianto centrale o dislocate per sezione di distribuzione (colonnedi distribuzione) in caso di utenze di notevole entità.

3.2 Trattamento acqua calda

Il trattamento sull'acqua fredda non è sufficiente a completare l'impianto in quanto il trattamentofisico ha una durata limitata.

Kalko Tronic influenza temporaneamente, con la sua applicazione, i cristalli di carbonato di calcioche tendono a non essere incrostanti, cambiando la loro geometria cristallina in romboedrica eorganizzata in modo omogeneo anzichè trigonale ed eterogenea.

Con il contatto con le serpentine, viene evitata la formazione delle incrostazioni, ma parte deltrattamento viene perso; anche la circolazione nelle tubazioni dove è presente del calcare fa si cheparte del trattamento si perda contribuendo, tuttavia, ad allentare i legami e agevolando ladisincrostazione progressiva: per questo motivo il trattamento deve essere reintegrato per ottenereuna protezione costante.Per basse utenze viene reintegrato sul ritorno della tubazione di ricircolo, dopo che l'acqua è stata

5Impianti navali di piccole dimensioni

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

riscaldata nell'accumulo (boiler) e dopo che ha effettuato tutto il percorso del circuito idraulicoinstallando un impianto di piccole dimensioni atto allo scopo.

Questo tipo di impiantistica permette un'ottima protezione ed una lenta disincrostazione.

Tuttavia, poichè la lunghezza delle tubazioni di una nave è ramificata e spesso in metallo, la quantitàdi calcare nelle condutture può essere rilevante.

Inoltre anche le manutenzioni ai boilers, che sono facilmente eseguibili a terra, risultano piùcomplesse a bordo di una nave dove spazi e tempi sono al limite e dove le utenze hanno laprecedenza.Per questo motivo, in virtù dell'esperienza maturata per impianti antilegionella e per gli impiantisviluppati per ripulire le condutture, Kalko Tronic può essere integrato con alcuni accorgimentitecnici:

uno o più impianti di spurgo automatici di tipo pneumatico sugli scarichi dei boiler acqua calda.uno o più impianti di filtrazione a "Y", dopo la pompa o le pompe di ricircolo preferibilmentecon scarico automatico temporizzato per l'espulsione dei detriti di ritorno dal ricircolo.

Questi accorgimenti permetteranno alla proprietà di effettuare una rapida e continua esplulsione delcalcare disincrostato dalla dorsale dell'acqua calda (la più a rischio)Inoltre gli impianti Kalko Tronic potranno essere tarati inizialmente con basse potenze e gestiti inmodo da aumentare il trattamento in modo progressivo nel tempo.

Questi accorgimenti possono ridurre notevolmente i disagi al reparto tecnico della navema allo stesso tempo iniziare un lento e progressivo recupero dell'impianto migliorando,inoltre, la condizione igienica dello stesso ma soprattutto riducendo gli interventi dicarattere straordinario futuri.

6 Progettazione di impianti anticalcare ad uso navale

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

4 Impianti navali di grandi dimensioni

Per impianti navali di grandi dimensioni la struttura idraulica può essere particolarmente complessa.Per poterla trattare adeguatamente è necessario dividere le utenze per ridurre le portate massime.

Per esempio, una nave da crociera, difficilmente avrà un singolo impianto idrico ma sarà diviso in piùimpianti di pompaggio e ci saranno più colonne d'acqua di distribuzione sezionabili singolarmente.

Le portate possono essere comunque molto elevate ed è buona norma, quindi, dividere il trattamentoper colonna di distribuzione.

Anche l'impianto per la distribuzione di acqua calda sanitaria generalmente sfrutta la stessametodologia: ci saranno più boilers/accumuli di riscaldamento e più colonne di distribuzione.In questo caso l'acqua fredda di alimentazione alla centrale termica deve essere trattata in mododedicato, e valutato, secondo il tipo di impianto, se effettuare un trattamento sul ritorno del ricircolooppure direttamente sulle colonne di mandata dell'acqua calda alle utenze.

Ogni impianto dovrebbe essere oggetto di sopralluogo tecnico con la collaborazione degli impiantistidi macchina o del progettista.

4.1 Impianti nuovi

Un impianto navale nuovo (entro 5 anni di vita) non dovrebbe presentare incrostazioni eccessiveall'interno delle condutture e questo si risolve in un vantaggio per lo studio d'impianto Kalko Tronicma anche per l'economia di trattamento.La soluzione più appropriata può essere, con verifica delle portate da parte dell'ufficio tecnico, diinstallare un sistema standard Kalko Tronic opportunamente dimensionato.

4.2 Impianti già compromessi

In un impianto con più di 5 anni di vita potrebbe essere già presente già molto calcare.Secondo dell'età è possibile effettuare un'installazione Kalko Tronic mirata al recupero dell'impianto.

Uno schema da adottare può essere il seguente:

7Impianti navali di grandi dimensioni

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

Questo schema mette in evidenza tre punti importanti1. il trattamento del sistema master sull'acqua fredda dedicato alla sola centrale termica2. l'uso di spurghi automatici3. un trattamento anticalcare di rinforzo sulle colonne d'acqua che andranno alle utenze.

In questo tipo di impianto le funzioni Kalko Tronic associate ad un'impiantistica ad hoc ricoprono unruolo importantissimo

Potenza regolabile:Ogni impianto può essere gestito in potenza per regolare l'effetto anticalcare/disincrostante inrelazione ai risultati riscontrati sulle utenze

Scarichi automatici:L'inserimento di uno o più scarichi automatici pneumatici in punti determinati permette ilraggiungimento di due obbiettivi:1. i residui all'interno dei boiler (che fungeranno da accumuli per il disincrostato) saranno minimi

e saranno eliminati a cadenze regolari.2. i batteri messi in circolo tramite il sistema di ricircolo e aggrappati ai depositi distaccati

saranno espulsi rapidamente e non reimmessi in circolo migliorando l'igiene totale delsistema.

8 Progettazione di impianti anticalcare ad uso navale

© 2013 TeleLine - Kalko Tronic

5 Realizzazione

Gli impianti ad uso navale sono gestiti in collaborazione con il responsabile tecnico di bordo pereffettuare la migliore installazione possibile ed una gestione adeguata delle assistenze/manutenzioni.

Ogni impianto viene costruito appositamente sulle necessità del cliente.

6 Contatti

Per qualsiasi informazione tecnica siamo a disposizione con i ns. uffici.

TeleLine di Valente Franca, Antonio & C snc

Via Prov.le Francesca Nord, 72 – 56029 – Santa Croce sull'Arno (PI) Tel. 0571360103 – Fax 0571367756

C.F. E P.Iva: 013 854 505 05Ufficio tecnico: assistenza@kalkotronic.itUfficio commerciale: info@kalkotronic.it