IMPARIAMO A PREVENIRE I DISASTRI · 2017-03-06 · Sono anche conosciuti come cicloni tropicali....

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RISKLAND IMPARIAMO A PREVENIRE I DISASTRI UN GIOCO DIVERTENTE PER I BAMBINI PER PARTECIPARE ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI

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RISKLANDIMPARIAMO A PREVENIRE I DISASTRI

UN GIOCO DIVERTENTE PER I BAMBINIPER PARTECIPARE ALLA RIDUZIONE DEI RISCHI

Questa dispensa intende fornire alla comunità educante e ai bambini un innovativo e interattivo strumento per la gestione dei rischi. I terremoti, le inondazioni, gli uragani, le eruzioni vulcaniche e le frane sono fenomeni naturali, che sono avvenuti nel corso della storia dell’umanità. Tuttavia, il rapido aumento della popolazione, l’inquinamento ambientale, il degrado e l’aumento della povertà hanno contribuito a trasformare questi fenomeni naturali in disastri che causano grandi perdite di vite umane, infrastrutture e proprietà. Ogni decennio i disastri causano la morte di milioni di persone e ne lasciano molte senza casa. Nel corso degli ultimi 30 anni, le perdite economiche causate dai disastri naturali sono triplicate. Lavorando insieme continuamente come una comunità è possibile aiutare a ridurre l’impatto dei disastri.

In questo i bambini hanno un ruolo molto importante. Come?

Attraverso:• sviluppo di attività scolastiche che riguardano questo tema con la partecipazione della comunità• insegnando alle loro famiglie e comunità i pericoli naturali, incoraggiandoli nell’attuare misure di prevenzione• aiutando a stabilire una reale e durevole “cultura della prevenzione” sia attraverso azioni, sia con nuovi atteggiamenti. Ciò significa che quando loro diventeranno adulti avranno una più ampia conoscenza dei fenomeni naturali, degli effetti delle azioni umane e delle conseguenze di una scarsa gestione dell’ambiente, così come il bisogno di promuovere un nuovo tipo di sviluppo più armonioso con la natura

Questo opuscolo è stato pensato per i bambini tra gli 8 e i 12 anni, come supplemento ai materiali già disponibili nelle scuole. I suoi contenuti possono essere utilizzati nell’insegnamento di scienze sociali, scienze naturali e ambientali, così come in qualsiasi altra disciplina che collega altri gruppi umani o Paesi. Con lo scopo di rendere divertente l’insegnamento dei disastri abbiamo incluso diverse attività, come un tabellone di un gioco educativo, Riskland, per insegnare ai bambini giocando. Noi speriamo che questo tentativo condiviso dalle Nazioni Unite - International Strategy for Disaster Reduction e UNICEF possa rappresentareun contributo utile e piacevole per il processo di formazione.

MESSAGGIO ALLA COMUNITA’ EDUCATIVA

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Noi esseri umani siamo parte della natura e la nostra qualità della vita dipende dagli esseri viventi che condividono con noi questo pianeta. Dobbiamo, quindi, prenderci cura della natura, perché il nostro stare bene dipende da lei.

La natura è sempre in movimento e cambiamento. Ciò succede in modi differenti, per esempio attraverso fenomeni naturali che accadono abbastanza regolarmente, come la pioggia, il vento, le scosse della terra o altri processi naturali di erosione del suolo.

Terremoti, inondazioni, incendi, eruzioni vulcaniche, tempeste tropicali, tornado, tempeste elettriche, frane, siccità, epidemie e altri fenomeni come “Il Nino” e “La Nina” sono parte della natura, come il sole e la pioggia. Questi fenomeni naturali riguardano quasi la Terra intera. In tempi passati, le persone erano abituate a spiegare questi fenomeni con le leggende. Loro dicevano che il vulcano era arrabbiato o che gli Dei stavano chiedendo un sacrificio. Oggi la scienza, la tecnologia e la storia ci aiutano a capire questi eventi invece di averne solo paura. Ad ogni modo, questi fenomeni diventano ancora disastri, colpendo molte persone in ogni angolo del pianeta dove una cultura della prevenzione non si è ancora sviluppata.

IMPARIAMO I DISASTRI

LA NATURA E’ FONTE DI VITA

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Un pericolo è un fenomeno o un processo, naturale o prodotto dall’uomo, che può minacciare un gruppo di persone, i loro averi e il loro ambiente, se non vengono prese precauzioni.

CHE COS’E’ UN PERICOLO?

Ci sono diversi tipi di pericoli. Alcuni sono naturali, mentre altri sono prodotti dagli esseri umani e sono chiamati pericoli industriali o tecnologici (esplosioni, incendi, fuoriuscita di sostanze chimiche tossiche). Le guerre e il terrorismo sono pericoli causati dagli esseri umani.

Terremoti, scosse sismiche: violenti tremori o scosse della super�cie della terra dovuti a movimenti che si originano nel sottosuolo e che possono causare notevoli danni.

Eruzione vulcanica: esplosioni o emissioni di lava, ceneri e gastossici dal profondo della terra, espulsi attraverso il vulcano.

Frane, colate di fango: suolo, rocce e detriti che si muovono velocemente o lentamente verso un pendio.Avvengono principalmente durante la stagione più piovosa o durante periodi di attività sismica.

Tsunami: onda gigante o serie di onde che si infrangono sulla spiaggia causate da un terremoto, un’eruzione vulcanica o frane sottomarine.

Uragani: forti venti che originano dal mare, ruotano in grandi cerchi roteanti e portano la pioggia. Sono anche conosciuti come cicloni tropicali.

Calamità (epidemie): di�usa catastrofe che a�igge una città intera o una comunità causata, per esempio, da un alto numero di insetti o animali che distruggono il raccolto.

Siccità: periodo di tempo (mesi o anni) durante i quali una parte di terra so�re per la mancanza di pioggia, causando gravi danni al suolo, ai raccolti, agli animali e alle persone, provocando qualche volta anche la loro morte.

Inondazioni: l’aumento di una grande quantità di acqua, generalmente causata da forti piogge, che il suolo non è più in grado di assorbire.

Incendi incontrollati: incendi distruttivi nei boschi o in altre aree coperte di vegetazione. Questi incendi possono andare fuori controllo ed estendersifacilmente per una vasta area di terra.

Tornado: ra�che molto violente di vento, circolari, a forma di imbuto che si muovono a forte velocità verso il suolo.

Questi pericoli possono trasformarsi in disastri, ma solo in presenza di alcune condizioni. Conosci quali sono queste condizioni?

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Un disastro ha luogo quando tre delle seguenti condizioni sono presenti nello stesso momento:

> Quando le persone vivono in un posto pericoloso, come per esempio, vicino a un vulcano attivo, un pendio instabile dove le frane possono facilmente accadere o vicino a un fiume che può esondare;> Quando un fenomeno pericoloso ha luogo, sia esso naturale o prodotto dall’uomo;> Quando il fenomeno causa anche molti danni, specialmente dove non sono state adottate misure di prevenzione.

CHE COSA E’ UN DISASTRO?

I DISASTRI SONO CAUSATI DALLE PERSONE O DALLA NATURA?Qualche volta i fenomeni naturali possono colpire molto duramente e causare disastri, se non sono state adottate misure di prevenzione o se qualche attività umana ha danneggiato l’ambiente naturale o alterato l’equilibrio dell’ecosistema.

Per esempio, troppa acqua che il suolo non è in grado di assorbire può causare inondazioni, mentre troppa poca acqua può portare siccità in alcune zone. Le persone possono inoltre rendere la situazione peggiore, per esempio quando gli alberi vengono abbattuti e non ne vengono piantati degli altri. Questo rende il terreno molto secco e polveroso, il quale può portare all’erosione.

Quando le piogge arrivano in assenza di radici o vegetazione che tenga unito il suolo, può avere luogouna frana. Molti degli incendi sono causati direttamente o indirettamente dalle persone. Qualche volta i contadini, per esempio, bruciano i loro campi per rimuovere le erbacce prima dellacoltivazione e il fuoco può andare fuori controllo. Qualche volta le persone sono poco attente alle sigarette o dimenticano i fuochi accesi quando vanno in campeggio. Qualche volta una piccola scintilla è l’inizio di un incendio.

Se noi distruggiamo parte della natura, come le barriere coralline, le foreste o le piante deboli in montagna, noi stiamo distruggendo le barriere naturali, che ci proteggono dagli tsunami, dalla siccità, dalle frane, dalle inondazioni e da altri pericoli.

“il Niño” è il nome di un cambiamento del quadro meteorologico. E’ ciclico e ciò significa che arriva e scompare regolarmente, come Natale, anche se non arriva ogni anno e non inizia sempre nello stesso periodo. E’ comune che arrivi intorno a Natale e questo è il motivo per cui si chiama “El Niño”, che significa bambino, riferito al Bambino Gesù, nonostante non si riferisca direttamente ai bambini e le bambine.

“El Niño” avviene quando la superficie dell’acqua dell’Oceano Pacifico diventa più calda del normale al largo delle coste del Perù e dell’Ecuador. Questo può causare inondazioni, siccità, incendi e altri pericoli in America Latina e in altre parti del mondo. Gli scienziati hanno poi scoperto un altro fenomeno opposto a “EL NIÑO” chiamato “La Niña” che significa bambina. “El Niño” rende l’acqua piùcalda, mentre “La Niña” la raffredda.

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CHE COSA E’ IL NIÑO?COME POSSIAMO MISURAREL’INTENSITA‘ E LA MAGNITUDODI TERREMOTI, TORNADO E URAGANI?

La Scala Richter è utilizzata per misurarela magnitudo o la quantità di energia rilasciata da un terremoto. Ad oggi il peggior terremoto ha registrato un punto 9 su questa scala.

La Scala Mercalli modificata è usata per misurare l’intensità o la quantità delle scosse del terremoto, in altre parole, gli effetti e i danni causati. Essa va da I a XII.

La scala Fujita è usata per classificare i tornado: F0, F1, F2, F3, F4 e F5.

La Scala Saffir-Simpson è usata per classificare gli uragani basandosi sulla velocità del vento: Categoria 1 (119-153 k/h), Categoria 2 (154-177 km/h), Categoria 3 (178- 209 km/h), Categoria 4 (210-249 km/h), Categoria 5 (250km/h e più).

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L’erosione può essere il risultato di cause o di cause

Il continuo consumarsi del suolo dovuto a forti piogge, vento e un cattivo utilizzo del terreno può causare

Forti pioggie lavano via lo strato di e rendono il terreno incline all’erosione

Il è un’attività importanteper conservare il suolo e prevenire l’erosione.

Per imparare di più sull’erosione inserisci le parole mancanti. Indizio: ogni parola ha il suo colore e va da sinistra a destra e dall’alto al basso.

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Il gioco dei puntini: unisci i punti dal numero 1 al numero 79 e vedrai un pericolo che ha qualcosa a che fare con me.

Sistema queste lettere nel giusto ordine e scoprirai

qualcosa che aumenta la vulnerabilità di

molte comunità in caso di pioggia e frane.

Ordina le lettere che trovi neldisegno. Scoprirai il nome di un pericolo, che ha distrutto intere comunità perché erano collocate in luoghi pericolosi.

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CHE COSA SIGNIFICA VULNERABILITA’?La vulnerabilità è l’incapacità di resistere a un pericolo o di rispondere quando accade un disastro. Per esempio, le persone che vivono in pianura sono più vulnerabili alle inondazioni delle persone che vivono più in alto. In realtà, la vulnerabilità dipende da molti fattori, come l’età delle persone e lo stato di salute, l’ambiente di vita e le condizioni sanitarie, così come dalla qualità e lo stato degli edifici e la loro posizione rispetto a qualsiasi pericolo.

Le famiglie più povere spesso vivono in zone ad alto rischio vicino alle città, perché sono impossibilitate a vivere in luoghi più sicuri (e costosi). Questo è ciò che si chiama vulnerabilità economica.

Allo stesso modo, qualche volta una casa in legno avrà mano possibilità di crollare durante un terremoto, ma potrebbe essere più vulnerabile in caso di incendio o uragano. Questo è ciò che si chiama vulnerabilità fisica.

Quali azioni umane possono aumentare la nostra vulnerabilità?

Ci sono molte situazioni che possono aumentare la nostra vulnerabilità ai disastri. Un esempio è quando le persone tagliano gli alberi ad un ritmo troppo veloce rendendo la natura incapace di reintegrare gli alberi tagliati. Questo è ciò che si chiama deforestazione. Essa aumenta la vulnerabilità di molte comunità alla pioggia, che cadendo su un suolo privo di protezione, causa frane di fango, inondazioni e valanghe.

Costruire le case in zone ad alto rischio ci rende più vulnerabili. Per esempio, se vivi troppo vicino ad un fiume e le persone ci hanno gettato rifiuti rendendo difficoltoso lo scorrere dell’acqua, sarai più vulnerabile alle inondazioni.

Una comunità ben informata e ben organizzata, che si incontra per parlare di quello che andrebbe fatto riguardo ai pericoli naturali, è meno vulnerabile di una comunità inconsapevole degli stessi pericoli.

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CHE COSA E’ IL RISCHIO?Il rischio è la probabilità che un pericolo diventi un disastro. Le vulnerabilità e i pericoli non sono dannosi, presi separatamente. Se sono insieme però diventano un rischio, o in altre parole, la probabilità che un disastro accadrà.

Tuttavia i rischi possono essere ridotti e gestiti. Se noi stiamo attenti al modo con cui trattiamo l’ambiente e se siamo consapevoli delle nostre debolezze e vulnerabilità verso i pericoli esistenti, allora potremo prendere delle misure per essere sicuri che i pericoli non diventino disastri. La gestione del rischio non ci aiuta solo a prevenire i disastri. Esso ci aiuta anche a mettere in pratica ciò che noi sappiamo sullo sviluppo sostenibile. Lo sviluppo è sostenibile quando le persone possono avere una buona vita, essere in salute e felici senza danneggiare l’ambiente o le altre persone per lunghi periodi. Per esempio, per un periodo puoi guadagnarti da vivere, tagliando alberi e vendendo legno, ma se tu non pianti altri alberi che poi taglierai, presto non ci saranno più alberi e non molto tempo dopo non avrai i mezzi per vivere. Così è insostenibile.

CHE COSA SONO LA PREVENZIONE E LA MITIGAZIONE DEI DISASTRI?Prevenzione e mitigazione sono tutte quelle azioni, che si possono considerare per essere sicuri che un disastro non accada o, se dovesse accadere, che non causerà così tanti danni come potrebbe.

Purtroppo non possiamo fermare molti dei fenomeni naturali che avvengono, ma possiamo ridurre i danni causati da un terremoto costruendo case più forti su un terreno più solido.

Che cosa è la prevenzione? Prendere misure per evitare che un evento diventi un disastro. Piantare alberi, per esempio, previene l’erosione e le frane.Può anche prevenire la siccità.

Che cosa è la mitigazione? Le misure che riducono la vulnerabilità verso certi pericoli. Per esempio, ci sono tecniche di costruzione che assicurano che le nostre case, scuole, ospedali non saranno abbattute da un terremoto o da un uragano.

La prevenzione e la mitigazione iniziano con:

Conoscere a quali pericoli e rischi siamo esposti nella nostra comunità.

Incontrarsi con le nostre famiglie e i vicini di casa al fine di elaborare piani per ridurre pericoli e rischi ed evitare che questi ci danneggino.

Fare effettivamente ciò che abbiamo pianificato per ridurre la nostra vulnerabilità.

Agire, non solo parlare.

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE

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Non possiamo fermare i disastri naturali dal loro accadere. Ma possiamo renderli meno dannosi se capiamo meglio come i disastri avvengono e che cosa noi possiamo fare per prevenirli o mitigarli.

Poiché le persone sono parzialmente responsabili dei disastri, noi dobbiamo cambiare ciò che facciamoin modo sbagliato, al fine di evitare o ridurre l’impatto del fenomeno naturale.

Ogni comunità deve conoscere le sue caratteristiche e l’ambiente circostante: l’ambiente naturale così come quello costruito dall’uomo.Questo è il solo modo per una comunità di gestire i pericoli che la circondano e di ridurre la sua vulnerabilità a questi pericoli.

Non avere paura, preparati!

POSSIAMO PREVENIRE I DISASTRI?

Impara la storia del luogo dove vivi. Chiedi ai tuoi genitori, nonni e amici se loro hanno avuto esperienzadi un disastro. Che cosa lo ha causato? Che cosa hanno fatto le persone, che non avrebbero dovuto? Che cosa fecero per rendere le situazioni migliori?

Condividi e partecipa. I giornali, la radio e la televisione possono aiutarti per imparare di più sui disastri e sulla prevenzione ai disastri. Anche le attività scolastiche possono essere utili. Disegnare quello che hai imparato può aiutarti a comprendere meglio i disastri e la prevenzione dei disastri, per poi spiegarlo alle altre persone. Parla con la tua famiglia, i tuoi amici e agli altri di quello che sai circa il modoin cui i rischi possono essere ridotti nella tua comunità.

Preparati. Insieme alla tua famiglia individua un posto sicuro, convinci i tuoi genitori che la tua famiglia dovrebbe avere un Piano di Emergenza (vai a pagina 16) e realizza con loro un Kit di Emergenza (vai a pagina 17).

LO SAPEVATE CHE...?Per gli indigeni la natura è sacra, perché è abitata dagli spiriti di coloro che venerano.

Gli indigeni credono alla sacralità della natura, del legno e dei laghi, aiutarono a fermare le persone che distruggevano le foreste e costruivano in posti sbagliati. Oggi noi chiamiamo questa attività gestione del territorio.

La gestione del territorio stabilisce che cosa può o non può essere fatto, in qualsiasi parte del territorio.

Fonte: Wilches – Chaux Gustavo, Wilches Castro Simòn (2001)

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AUMENTA LA CONSAPEVOLEZZA NELLA TUA COMUNITA’

Tu hai un ruolo attivo e importante nel rendere la tua comunità più consapevole della necessità di una prevenzione ai disastri.

Qui trovi qualche esempio di che cosa puoi fare, per ridurre l’impatto dei disastri sulla tua comunità.Discuti questi esempi in classe con la tua insegnante:

Individua posti pericolosi…Conosci quali sono nella tua comunità i luoghi ad alto rischio nei quali è pericoloso vivere? Disegna una mappa del rischio con i tuoi compagni di classe e con l’aiuto della tua insegnante. Discuti le possibili soluzioni per ridurre i rischi (vai alle pagine 14 e 15 per imparare che cosa è una mappa del rischio e come si disegna).

Incoraggia le persone a proteggere la naturaCome abbiamo detto prima, tagliare gli alberi ad un ritmo veloce rende la tua comunità più vulnerabile alla pioggia e alle frane. Tu puoi promuovere la semina di altre piante e il rimboschimento nella tua scuola o nella tua comunità. Facendo questo, proteggi la natura e aiuti a prevenire le frane, l’erosione del suolo e altre conseguenze negative.

Organizza una campagna di prevenzioneChe cosa succede se getti i rifiuti

in un posto sbagliato, come il fondodi un fiume? Il fiume si inquinerà, gli animali e le piante potrebbero

morire e tu potresti causare un’inondazione! Forse tu e i tuoi compagni di classe, insieme con

la tua insegnante, potreste organizzare una iniziativa per pulire

i fiumi della tua comunità.

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GIOCH

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IMPARARE PER ASSOCIAZIONE

Scegli la figura sulla destra più vicina alla risposta di ogni domanda sulla sinistra.Disegna una linea dalla domanda alla figura che tu pensi sia la risposta corretta.

Un vulcano sta eruttando!Quale è la popolazione più vulnerabile, quella che può essere maggiormente colpita?

Alice ha notato che il livello dell’acqua del fiume si sta alzando rapidamente. Che cosa dovrebbero fare le autorità?

Quale azione umana può causare una frana?

Quale potrebbe essere un buon progetto di prevenzione, che questi bambini potrebbero realizzare per far conoscere i pericoli alla loro comunità?

Uh oh, una scossa! Quale è il posto meno pericoloso dove Thomas può andare, in attesa che le scossi si fermino?

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PAROLE CROCIATEPer trovare la parola verticale nelle caselle colorate, compila le parole giuste nella casella orizzontale.

GIOCHI

1. Un grande numero di insettio animali che distruggono il raccolto

2. Forte pioggia e venti che iniziano sopra il mare, ruotando in grandi circoli

3. Violente scosse della crosta terrestre dovute ai movimenti del sottosuolo e che possono causare molti danni

4. Le persone che vivono sul versante di un vulcano sono più (vulnerabili) a possibili eruzioni delle persone che vivono più lontano

5. Fuoco incontrollato che distruggela foresta, la giungla, la vegetazione così come le specie animali.

6. Una serie di onde giganti causateda un terremoto, da un’eruzione vulcanica o da una frana sottomarina

7. Mancanza d’acqua

8. Il continuo consumarsi del suolo dovuto a forti piogge, vento e un cattivoutilizzo del territorio potrebbe causare

9. La formazione continua di una grande quantità di acqua, generalmente causata da forti piogge,che il suolo non è in grado di assorbire

10. Raffiche di venti molto violenti a forma circolare o ad imbuto che ruotano sopra il terreno

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LA MAPPA DEI RISCHI DELLA COMUNITA’Conosci i pericoli e vai avanti!

Come puoi ridurre la vulnerabilità della tua famiglia, dei tuoi amici e dei tuoi oggetti prima che un disastro accada? Puoi aiutare la tua comunità a essere consapevole del rischio di un disastro, che potrebbe accadere e a realizzare azioni di prevenzione. Uno dei migliori modi è di costruire una mappa dei pericoli e dei rischi della tua comunità.

Una mappa del rischio è un grande disegno o un modello della tua comunità, che tu puoi disegnare o realizzare con i tuoi compagni di classe e i tuoi amici, con l’aiuto della tua insegnante, evidenziando tutti gli edifici importanti come le scuole e gli ospedali, i terreni coltivati, le strade e tutte le altre cose che potrebbero essere colpite in caso di disastro. La mappa del rischio mostra anche gli elementi pericolosi o i luoghi poco sicuri, come le vicinanze di un vulcano, le aree che potrebbero essere colpite da inondazione, o i terreni molto secchi che potrebbero prendere fuoco. Mostra anche tutte le risorse, persone e oggetti che possono aiutare la tua comunità ad essere pronta e proteggersi, come la stazione di Vigili del Fuoco, o un centro sanitario. Per segnalare tutte queste cose, puoi disegnare dei simboli sulla mappa. Puoi inventare questi simboli a patto che le persone possano capirli. Quale simbolo useresti per un ospedale? O per un vulcano?

A che cosa servono le mappe dei rischi?

Le mappe del rischio ti aiutano a comprendere i pericoli e i rischi nella tua comunità e incoraggiano tutti a fare azioni per prevenire un possibile disastro o per ridurre i suoi effetti, se dovesse accadere. Per esempio, mostrano le scuole o altri edifici importanti che sono in una zona ad alto rischio di frane; aiutano anche ad essere meglio preparati per una potenziale emergenza. Mostrano, inoltre, dove sono gli edifici più sicuri o quali sono i percorsi migliori da seguire se devi evacuare l’area come ti hanno ordinato. In questo modo, tu e la tua comunità saprete che cosa fare in caso di emergenza.

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PROGETTO

Con l’aiuto della tua insegnante, scopri che cosa significano queste parole: disastro, rischio e vulnerabilità (Consiglio: puoi trovare le definizioni alle pagine 22 e 23: Glossario).

Meglio ancora se provassi a ricordare quello che hai letto finora. Cerca nei libri o nei vecchi giornali o chiedi agli anziani della tua comunità, quali disastri importanti sono accaduti nel passato. Individua i luoghi che potrebbero essere colpiti dalle inondazioni, terremoti, tempeste, frane o eruzioni vulcaniche. Ci sono alcune domande alle quali potresti rispondere:

- Quali disastri hanno avuto luogo in questa zona? Cosa è successo? Quando?

- Che cosa fecero le persone?

- Che cosa dovrebbe essere fatto in futuro per prevenire un disastro? Quali persone e istituzioni nella tua comunità possono essere d’aiuto?

Disegna gli edifici più importanti: la scuola, il Comune, l’ospedale, la stazione dei Vigili del Fuoco, la stazione della Polizia e le case. Disegna anche edifici che potrebbero essere pericolosi, come le industrie, le digheo gli impianti per l’energia elettrica così come edifici che sono in uno stato instabile o in riparazione.

Disegna un simbolo differente per ognuno di questi edifici. Identifica tutte le strade, i fiumi, le linee elettriche,la fornitura dell’acqua, sistemi di scarico e discariche. Usa colori diversi per mostrare ognuna di queste aree.

Mostra come gli edifici possono essere colpiti (poco, abbastanza, totalmente distrutti) e usa differenti simboli o colori in base al livello del rischio e al tipo di rischio, per esempio aree di inondazioni o aree di frane. Individua dove vivono le persone, che in caso di disastro hanno più bisogno di aiuto: scuole, case di riposo per anziani, ospedali, scuole materne.

Discuti le diverse possibili soluzioni per ridurre i rischi e prevenire i disastri nella tua comunità. Condividi con i tuoi compagni di classe e la tua insegnante, che cosa ti hanno detto le persone dei quartieri che hai visitato. Quali misure la tua comunità potrebbe prendere per rendere le persone più sicure? Quali persone nella tua comunità potrebbero aiutarti?Chiedi alla tua insegnante di invitare diversi membri della tua comunità a scuola, per esempio il sindaco,i Vigili del Fuoco, la Polizia locale, un rappresentante della Protezione civile, giornalisti, dottori, meteorologi e assistenti sociali. Parla con loro di quello che hai visto e condividi con loro le tue idee su che cosa potrebbe essere fatto per prevenire i disastri nel futuro.

PARTIAMO! DISEGNA UNA MAPPA DELLA TUA COMUNITA’

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centre?

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UN PIANO FAMILIARE PER LA PREPARAZIONE AI DISASTRI

La tua famiglia e la comunità dove vivi potrebbero essere esposte a pericoli naturali o causati dall’attività umana. Il miglior punto di inizio è organizzare la tua famiglia, assicurandosi che tutti partecipino. Qui ci sono alcune cose che dovresti fare:

Guardati intorno. Quali sono i pericoli più vicini alla tua casa? Ci sono delle migliorie che potresti fare per rendere più sicura la tua casa? Ci sono dei posti nella tua casa o nella tua comunità, che in caso di pericolo potrebbero essere più sicuri? Dove sono le persone e le istituzioni più vicine, che potrebbero aiutarti come i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, l’ospedale o un centro sanitario?

Assicurati di avere una piantina della tua casa. Segna l’uscita più veloce e più sicura. Se in casa tua ci sono molte uscite, scegli e segna la più sicura a seconda di dove tu, i tuoi genitori, fratelli e sorelle dormono, giocano o lavorano.

Tu e la tua famiglia dovreste anche essere d’accordo riguardo questi punti:

Dove incontrarsi fuori di casa, come ad un parco pubblico o in casa dei vicini dei quali ti puoi fidare.

Dove incontrarsi se hai l’obbligo di abbandonare il quartiere: forse a casa di un amico o di un parente in un altro quartiere o città.

Un numero di telefono da chiamare, nel caso tu non sia insieme alla tua famiglia dopo un disastro. Impara a memoria il numero di telefono di unparente che vive in un altro quartiere, un’altra provincia o un’altra città, così la tua famiglia può sapere dove ti trovi nel momento del disastro. Puoi anche parlare con i tuoi vicini riguardo i piani di preparazione e la costruzione delle mappe del rischio. Scopri quali vicini di casa potrebbero aiutarti nel caso di un’emergenza: dottori, ingegneri, vigili del fuoco, psicologi.

PREPARATI! TIENI PRONTO UN KIT DI EMERGENZA!

Ogni famiglia dovrebbe avere un kit di Emergenza in casa. Per esempio, se dovesse accadere un terremoto o un uragano, ci potrebbe essere un’interruzione di corrente o l’acqua potrebbe essere inquinata. Tu potresti rimanere bloccato in casa per molti giorni a causa di una tempesta o di una inondazione. Se dovesse succedere qualche cosa, avere un kit di emergenza pronto potrebbe aiutarti. La tua famiglia probabilmente non ne avrà di bisogno, ma è meglio essere preparati.

Con l’aiuto dei tuoi genitori tieni pronto un kit di emergenza in un sacchetto di plastica, così da poterlo trovare facilmente in caso di disastro. Il tuo kit di emergenza includerà:

1. Un kit di primo soccorso Un kit di primo soccorso dovrebbe contenere tra le altre cose, alcol, cotone idrofilo, bende, garze, medicinali, acqua sterilizzata e crema per le scottature. La Croce Rossa o il centro sanitario della tua comunità saranno in grado di suggerirti che cosa altro includere. 2. Cibo e Bevande E’ consigliabile tenere provviste di cibi non deperibili. In altre parole, cibo che non andrà a male fuori dal frigo, come il cibo in scatola. Ci dovrebbe essere abbastanza cibo per 3 giorni. E’ meglio tenere del cibo che non necessita di essere cucinato. Non dimenticare l’apriscatole! E non dimenticare l’acqua e il cloro per purificarla.

3. Vestiti E’ una buona idea per ogni membro della famiglia avere un cambio di vestiti, inclusi stivali di gomma e impermeabile, così come una coperta calda in caso tu dovessi dormire all’aperto, come se fossi in campeggio!

Altre cose che puoi mettere nel kit

Torce elettriche e batterie (perché ci potrebbe essere un’interruzione di corrente), carta e matite, radio, fiammiferi, candele, apriscatole e prodotti igienici come sapone e carta igienica.

Non dimenticare che queste cose devono essere controllate regolarmente, per essere sicuri che funzionino bene. Controlla la data di scadenza su ogni confezione di cibo.

Puoi anche mettere in uno zaino delle cose che sono importanti per te, come giocattoli, penne e carta o qualcosa a cui tieni molto.

Che cosa altro ti piacerebbe includere?

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PROGETTO

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COME TI SENTI QUANDO C’E’ UN DISASTRO?Ricorda che:

Le cose tornano normali dopo molti disastri

I disastri non sono una punizione di Dio

Puoi scoprire qualcosa da fare per passare il tempo e divertirti, anche se non torni a casa per un periodo di tempo. Sarai in un posto nuovo e ti farai nuovi amici.

Chiedi ai grandi di aiutarti se ti senti confuso o hai paura. Ti aiuteranno a capire cosa sta succedendo. Non avere paura di fare domande come “Quanto tempo staremo in questo posto?” o “Quando tornerò a scuola?”

E’ possibile che dopo un disastro tu possa vivere in un campo allestito (per esempio in una tenda) dalla Protezione civile per un certo periodo di tempo. Per prevenire disagi e incidenti in questo spazio dovresti ricordarti di mantenere pulito e in ordine, lavare spesso le tue mani, usare i servizi igienici, interrare i ri�uti per evitare le mosche, le zanzare e i roditori che possono riprodursi ed evitare zone pericolose.

Qualche volta aiuta disegnare o scrivere quello che sta succedendo. Puoi descrivere cosa è successo e come ti senti, così potrai ricordarlo meglio quando tutto è passato e vorresti dire come sei stato coraggioso.

Fa bene piangere per quello che è successo, se tu te la senti. Ma ricorda che ogni cosa andrà meglio. Anche tu puoi aiutare. Ragazze e ragazzi di ogni età possono aiutare nel momento della risposta all’emergenza, prendendosi cura di altri bambini, giocando con loro. Puoi anche aiutare a casa dopo un uragano o un terremoto raccogliendo le cose o pulendo.

Ad ogni numero corrisponde una lettera da inserire nella sua casella. Il numero 28 è una lettera da scoprire. Risolvi gli indizi per scoprire un consiglio che non dovresti mai dimenticare….

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ESPRIMI TE STESSO ATTRAVERSO L’ARTEPuoi scrivere delle poesie o delle canzoni, fare dei disegni, mostrare che cosa pensi o provi riguardo ai disastri. Puoi condividere i messaggi con i tuoi amici o la tua comunità, per aiutarli ad essere più consapevoli.

CANZONE: GARANTISCI IL FUTUROMatilde Velasquez Leon, Ciudad de Holguin, Cuba

Adattato dal libro: Cuando las escuelas se preparan, prodotto dal Ministero dell’educazione delle Repubblica di Cuba e Save the Children

I disastri naturalicosì dannosi e dolorosi,tali disastri “naturali”non sono naturali, io penso.

L’uomo nella sua aviditàchiamata sviluppo,non fa attenzioneal benessere del suoambiente.

L’aria del nostro puro firmamentoÈ contaminata dalle sue industriema dalla sua distruzione è piegatocosì non può provare a protestare.

Mentre proviamo a migliorare il nostrodestino,il nostro futuro sarà peggiorese le ricchezze della Terra non contano nullae la nostra presenza è una maledizione.

La terra non è più la stessa.Dobbiamo proteggere la sua natura!Dobbiamo tenere fede a questo propositoe garantire il nostro futuro.

Quando la terra trema

La terra è sempre

in movimento,

tremando e scuotendo,

non sembra smetter mai!

Qualche volta è leggero

ma talvolta è spaventoso

e tu speri in un po’ di pace!

Adattato dal ritornello

della canzone Ecuadoriana

“Quando la terra trema”

Nel 1993, in Ecuador i bambini registrarono una canzone riguardante la preparazione in caso di terremotie fu trasmessa dalla radio.

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BAMBINI NEL MONDO ESPRIMONO SE STESSI ATTRAVERSO L’ARTE

Modi con i quali puoi parlare dei disastri

1. Disegna una storia che descrive un disastro. Come è successo il disastro? Che cosa hanno fatto le persone? Che cosa avrebbero dovuto fare? Mostralo alla tua classe.

2. Tu e i tuoi amici disegnate una grande immagine da poter appendere e parlate di cosa inserire prima di disegnarla. Poi assicuratevi di appenderla in un luogo dove molte persone possano vederla.

3. Tu e i tuoi compagni di classe elaborate un libro con immagini che riguarda un recente disastro. Mostrate che cosa le persone hanno fatto prima, durante e dopo il disastro.

Disegna come ridurre il rischio di disastri nella tua comunità.

In Australia, i bambini disegnarono come proteggere se stessi in caso di incendio. Le immagini sono parte di un concorso della giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri organizzato dalle Nazioni Unite.

PARTIAMO!Ora disegna una immagine di quello che potresti fare per rendere te stesso e la tua comunità meno vulnerabile ai pericoli.

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GIOCHIScopri la strada giusta e individua le istituzioni che dovrebberoprendere parte nella gestione del rischio. 1. Aiuta la squadra di soccorso a trovare la strada giusta per assistere la popolazione colpita dai disastri.

2. Trova almeno 5 istituzioni che possono aiutare prima, durante e dopo una emergenza. Scrivi che cosa farebbe ogni istituzione.

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GLOSSARIO

Attività sismica: vibrazioni della crosta terrestre, che possono presentarsi qualche volta in fenomeni come scosse della terra, terremoti o tsunami.

Disastro: un disastro è il risultato di un pericolo che ha colpito la comunità. Gli e�etti di un disastro dipendono da quanto la comunità è vulnerabile a un particolare pericolo, o alla sua incapacità di resistere o rispondere al pericolo.

Niño-La Niña: un cambiamento climatico che accade ogni pochi anni. Inizia quando la super�cie dell’acqua dell’Oceano Paci�co vicino all’Equatore diventa più calda o più fredda rispetto al normale al largo delle coste del Perù e dell’Ecuador. Può causare inondazioni, siccità e altri fenomeni estremi su tutta l’America Latina e in altre parti del mondo.

Epidemia: una catastrofe di�usa che a�igge una città intera o una comunità causata, per esempio, da un vasto numero di insetti o animali che distruggono i raccolti. Erosione: il continuo consumarsi del suolo dovuto a forti piogge, vento e cattivo utilizzo del territorio.

Eruzione vulcanica: esplosione o emissione di lava, cenere e gas tossici dall’interno della terra, attraverso il vulcano.

Frane e colate di fango: suolo, rocce e detriti vegetali che sono trasportati velocemente o lentamente verso un pendio, perché il suolo non è su�cientemente stabile. Le frane possono veri�carsiquando c’è troppa pioggia o durante un terremoto o un’eruzione vulcanica. Il rischio è più alto quando le persone costruiscono le loro case in un posto sbagliato, o tagliano gli alberi così che non c’è nulla che trattiene il suolo quando piove molto forte.

Fuoco: una reazione chimica che combina tre elementi: ossigeno, calore e sostanze in�ammabili.

Gestione del Rischio: abilità sviluppata da una comunità nel gestire i pericoli correttamente così che essi non diventino necessariamente disastri

Incendio incontrollato: un fuoco incontrollato che distrugge la foresta, la giungla e la vegetazionecosì come le specie animali. Tali incendi possono andare fuori controllo e di�ondersi molto facilmente per vaste aree. In relazione al tipo di vegetazione o ai materiali che si stanno bruciando, ci possono essere incendi boschivi, incendi di arbusti, incendi di erba o incendi di torba. Inondazione: la formazione continua di una grande quantità di acqua, generalmente causata da forti piogge, che il suolo non è in grado di assorbire

Kit di Emergenza: una borsa o una scatola che ogni famiglia dovrebbe avere pronta da portare con sé in caso di una emergenza. Essa dovrebbe contenere cibo non deperibile, acqua potabile,vestiti, torce e batterie, una radio portatile e un kit di primo soccorso.

Mappa del Rischio: un disegno o modello che mostra gli edi�ci chiave di una comunità come le scuole, gli ospedali, l’ente locale e altri importanti edi�ci in aggiunta a fattorie e parchi. Esso mostra anche i posti potenzialmente pericolosi o aree come i �umi e altre fonti di inondazioni, frane, vulcani pericolosi, ecc. La mappa indica anche il livello a cui questi edi�ci, esposti a questi pericoli, potrebbero essere colpiti.

Mitigazione: misure adottate per ridurre la vulnerabilità ai pericoli.

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IDNDR, "Learning about Natural Disasters. Games and projects for you and your friends. IDNDR 1990-2000. A Stop Disasters publication for the International Decade for Natural Disaster Reduction

CNE, UNICEF, "Guía de la comunidad educativa para la reducción del riesgo y desastre. Prevención y protección de la niñez y la adolecencia". Upala Local Council for Child Protection; Upala Regional Education Authority; Local Committee for Risk Prevention and Emergency Assistance; Costa Rican National Comission for Risk Prevention and Emergency Assistance (CNE) and UNICEF.

International Federation of the Red Cross and Red Crescent Societies, Series: "Es mejor Prevenir…Educación Comunitaria para la Prevención de Desastres", Booklet 1. San José, Costa Rica 1997

Cali Local Emergency Committee, "Prevención y Atención de Desastres: Guía Básica", Colombia 1993.SIMPAD, "Brigada Escolar de Prevención: Somos los amigos que te enseñan cómo debes prevenir y actuar en casos de desastre". Medellín City Council, Municipal

System for Disaster Prevention and Assistance, SIMPAD. Colombia 1995.CNE, "Plan Comunal de Emergencia". Costa Rican National Emergency Commission. San José, Costa Rica, 1994.CNE, "Plan Familiar de Emergencia". Costa Rica National Emergency Commission. San José, Costa Rica, 1994.Wilches-Chaux Gustavo, Wilches Castro Simón. "¡Ni de riesgos! Herramientas sociales para la gestión del riesgo”. A publication of the Coffee Sector Fund for

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Juan, Argentina. 1998.Oxford University Press, New Shorter Oxford English Dictionary, United Kingdom, 1996

Pericolo: un fenomeno causato da forze naturali o umane che mette a rischio un gruppo di persone, i loro averi e il loro ambiente, quando loro non hanno preso precauzioni. Per esempio, se tu vivi vicino a un vulcano, le eruzioni sono un pericolo anche sepotrebbero non accadere per molti anni.

Prevenzione dei disastri: misure adottate per prevenire che un pericolo diventi un disastro

Rischio: la probabilità che un pericolo (terremoto, uragano, ecc.) diventi un disastro, con serie conseguenze economiche, sociali e ambientali

Scossa di assestamento: scossa della terra che avviene dopo un forte terremoto, condividendo la stessa causa.

Siccità: periodo di tempo (mesi o anni) durante il quale parte di un territorio so�re per la mancanza di piogge, causando molti danni al suolo, ai raccolti, agli animali e anche alle persone, qualche volta causando la morte.

Sviluppo Sostenibile: una forma di sviluppo che permette di soddisfare i bisogni attuali senza

danneggiare le generazioni future. In altre parole, che non fa diventare la natura un pericolo per gli esseri umani e nemmeno gli esseri umani una minaccia per la natura.

Terremoto: violenta scossa o sobbalzo della super�cie della terra dovuta ai movimenti originati nella profondità del sottosuolo.

Tornado: ra�che di venti molto violenti a forma circolare o ad imbuto che ruotano sopra il terreno.

Tsunami: onde giganti o serie di onde, causate da unterremoto, da una eruzione vulcanica o frane sottomarine.

Uragano: forti venti che iniziano sopra il mare, ruotanoin grandi circoli e portano con loro la pioggia. Essi sono anche conosciuti come cicloni tropicali e tifoni. Nella regione dell’Equatore ogni anno se ne veri�cano tra gli 80 e i 100. La stagione degli uragani atlantici inizia il 1° Giugno e �nisce il 30 Novembre. Nel Nord-Est Paci�co inizia il 15 Maggio e termina il 30 Novembre.

Vulnerabilità: l’incapacità delle persone e delle comunità di resistere a fenomeni pericolosi o l’incapacità di rispondere dopo che un disastro è accaduto.

FONTI

Adattamento del gioco e delle attività: Barbara Lucini e partecipanti al "Corso per formatori finalizzato alla realizzazione di metodologie didattiche per la Protezione civile" organizzato nel 2013 dalla Scuola Superiore di Protezione Civile di Éupolis Lombardia Traduzione: Barbara Lucini Illustrazioni tabellone del gioco Riskland e carte: Stefano Misesti Editing: Staff didattico e organizzativo della Scuola Superiore di Protezione Civile di Éupolis Lombardia dell'anno 2013-2014

L'iniziativa è stata promossa su incarico di Regione Lombardia, Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione

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