IMMUNONUTRIZIONE limmunonutrizione 1. · PDF fileLo stato nutrizionale insufficiente,...
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Allegh
IMMUNONUTRIZIONE
RBM Salute ha concluso una partnership con alcune primarie multinazionali farmaceutiche, finalizzata a
garantire un miglioramento degli outcome di ricovero degli assicurati. In particolare, come meglio descritto in seguito, attraverso l’immunonutrizione prima dell’intervento chirurgico è possibile aumentare le difese immunitarie dell’organismo, evitare complicanze infettive e diminuire la degenza ospedaliera. 1. Il razionale dell’utilizzo dell’immunonutrizione
I pazienti sottoposti a chirurgia elettiva gastrointestinale vanno incontro ad un aumentato rischio di
sviluppare complicanze infettive post-operatorie. Lo stress operatorio da chirurgia riduce le difese
immunitarie, portando ad un aumento del rischio di complicanze infettive post-operatorie, come ad
esempio infezioni del sito chirurgico (deiscenze anastomotiche, fistole, ascessi addominali, infezioni
della ferita) e infezioni associate (sepsi, polmonite, infezioni del tratto urinario). Un recente studio ha
evidenziato che il 30% dei pazienti sviluppava un’infezione post-operatoria. Ad esempio, in chirurgia
colo-rettale, l’incidenza di infezioni del sito chirurgico dopo resezione elettiva può raggiungere il 25%.
Una conseguenza dello sviluppo di complicanze è quella di peggiorare la qualità di vita del paziente e
portare costi aggiuntivi legati sia al trattamento della complicanza stessa che ad una più lunga durata del
ricovero.
È anche noto come una situazione di malnutrizione pre-esistente rappresenti un fattore di rischio
significativo per l’insorgenza di complicanze post-operatorie. Lo stato nutrizionale insufficiente,
determinato con una serie di semplici parametri clinici, come ad esempio un calo ponderale superiore al
10% prima dell’intervento chirurgico peggiora ulteriormente l’outcome post-operatorio. Inoltre, nel
paziente sottoposto a chemioterapia preoperatoria, la presenza della malnutrizione riduce la tolleranza
del paziente verso il trattamento stesso.
Infatti su questa base è sorto il concetto di “farmaconutrizione” o “immunononutrizione” o “terapia
nutrizionale” specifica per i pazienti che devono sottoporsi ad un intervento chirurgico elettivo per
aumentare le difese immunitarie dell’organismo, evitare complicanze infettive e diminuire la degenza
ospedaliera.
I substrati in essa contenuti, definiti con il termine “immunonutrienti” o “farmaconutrienti”, quali
arginina, acidi grassi omega-3 e nucleotidi, modulano la risposta immunitaria e infiammatoria dopo un
intervento chirurgico migliorando l’outcome del paziente riducendo il rischio di infezioni post-
operatorie e complicanze rispetto alla nutrizione enterale standard.
Esiste già un’ampia evidenza scientifica su benefici clinici dell’immunonutrizione sia dagli studi RCT
che dalle metaanalisi nei pazienti in chirurgia elettiva oncologica addominale (pancreasectomie,
colectomie, gastrectomie e tumori dell’area testa-collo). Per esempio, nella metanalisi di Cerentola
pubblicata su British Journal of Surgery in 2011, di 21 trial clinici randomizzati comprendenti
complessivamente 2730 pazienti, l’immunonutrizione somministrata prima dell’intervento chirurgico in
area addominale si associa a una significativa riduzione delle complicanze generali del 31% alla
riduzione delle infezioni post-operatorie del 52% e una degenza ospedaliera più breve di -2.42
giorni.
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Inoltre sta emergendo l’evidenza dei benefici dell’immunonutrizione in altre aree chirurgiche come per
esempio chirurgia ginecologica, urologica e cardiochirurgia.
In tali ambiti l’immunonutrizione rientra nei protocolli volti a migliorare il recupero postoperatorio del
paziente chirurgico (protocolli ERAS - Enhanced Recovery After Surgery, in Italiano Italian Perioperative
Program, POIS).
Infine, l’immunonutrizione preoperatoria (e postoperatoria nei pazienti malnutriti) è raccomandata dalle
linee guida delle società scientifiche internazionali: (linee guida ESPEN 2006 e linee guida
ASPEN/SCCM 2016) nei pazienti destinati a chirurgia gastrointestinale elettiva per interventi di
otorinolaringoiatria, o interessanti esofago, stomaco, pancreas (Raccomandazione di grado A).
2. Posologia e protocollo del trattamento immunonutrizionale
Lo stato nutrizionale rappresenta un elemento distintivo per la scelta del protocollo nei pazienti
candidati ad un intervento chirurgico elettivo.
Nei pazienti in buono stato nutrizionale il protocollo prevede l’assunzione dell’ immunonutrizione
pre-operatoria di 3 somministrazioni al giorno per 5 giorni pre-operatori mentre nel paziente
malnutrito la stessa posologia giornaliera, va estesa a 7 giorni prima dell’intervento chirurgico.
3. Conclusioni
L’immunonutrizione pre-operatoria rappresenta un trattamento con dimostrata efficacia nella riduzione
delle complicanze infettive postoperatorie e delle complicanze totali in pazienti candidati alla chirurgia
maggiore. L’applicazione del protocollo nutrizionale si traduce inoltre in una riduzione della durata della
degenza di circa 2,4 giorni. Entrambi i benefici generano un miglior e più veloce recupero del paziente
chirurgico e migliorano la sua qualità di vita e quella dei caregivers. Inoltre la riduzione delle
complicanze e della durata della degenza genera un notevole risparmio dei costi associati al ricovero del
paziente.
È indispensabile, per completare il piano di trattamento, che ogni paziente venga messo in condizione
di affrontare le cure con un’adeguata preparazione immunonutrizionale, portando numerosi benefici
per il paziente ed elevando la qualità del servizio sanitario offerto.
Per tutto quanto sopra descritto, RBM Salute intenderà ricompresi nell’ambito della garanzia
ricovero del Fondo, senza costi aggiuntivi e senza scoperti e franchigie, anche i prodotti di
immunonutrizione specifici come indicato nel Nomenclatore proposto.
Per i prodotti di immunonutrizione RBM Salute garantirà il servizio di reperimento a carico della
Compagnia o presso le Strutture Sanitarie o presso la farmacia più vicina all’abitazione del paziente.