IMMIGRAZIONE A LAMPEDUSA - Lycée Margueritte · Crialese, de chansons telles « Pane e coraggio »...
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LYCEE JEAN AUGUSTE MARGUERITTE
IMMIGRAZIONE A LAMPEDUSA
SPERANZE E REALTÀ
NOZIONE : SPAZI E SCAMBI
CANZONI SCRITTE DA STUDENTI CHANSONS ECRITES PAR LES LYCEENS
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Gli studenti di 1ère LV2 hanno studiato la nozione “Spazi e scambi”
attraverso l’immigrazione in Italia e soprattutto a Lampedusa. In seguito
alla scoperta e allo studio di sequenze filmiche tali “Quando sei nato non
puoi più nasconderti” di Marco Tullio Giordana e di “Terraferma” di
Emanuele Crialese, di canzoni tali “Pane e coraggio” di Ivano Fossati e
“Isole del Sud” di Claudio Baglioni, gli studenti hanno redatto canzoni.
Speriamo che questo libretto composto di creazioni studentesche Le
piaccia.
Les élèves de 1ère LV2 ont étudié la notion “Espaces et échanges” à
travers l’immigration en Italie et surtout à Lampedusa. Suite à la découverte
et à l’étude de séquences filmiques telles « Quando sei nato, non puoi più
nasconderti » de Marco Tullio Giordana et de « Terraferma » de Emanuele
Crialese, de chansons telles « Pane e coraggio » de Ivano Fossati et « Isole
del Sud » de Claudio Baglioni, les élèves ont rédigé des chansons.
Nous espérons que ce livret composé de créations de lycéens vous
plaise.
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MIGRANTE
Lui viene dall’Africa
Lascia la sua famiglia, il suo paese
Dove si trova la guerra
Ecco perché lui parte
In Italia , lui viene
Per abitare
Viene da questa terra
E la sua famiglia gli manca
Quando si trova
Di fronte al mare
Gli scafisti terribili prendono
Tutti i suoi averi
In Italia lui viene
Ma una sera
Il mare era agitato
E la barca si rigirò
In Italia
Mai lui è arrivato
Nel mare agitato
La sua vita si arrestò.
Tom Lamacq, 1ère ST2S
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TUTTI UGUALI
Il 28 maggio eravamo 3400 migranti in mare
Eravamo tutti su questa barca, stretti l’uno contro l’altro
Cercando di tenerci in vita e di non perderci
Siamo rimasti lì, per un lungo viaggio
E speravamo di vedere la fine di questo calvario
Noi siamo delle donne
Noi siamo dei bambini
Noi siamo degli uomini
Noi siamo dei migranti
Noi siamo italiani
Noi siamo africani
Noi siamo di tutte le nazionalità
Siamo migliaia di persone
Siamo tutti fratelli, tutti uguali
Alla ricerca della felicità, di un paese caloroso
Di un paese che vorrà cortesemente acccoglierci
Dove noi possiamo camminare
Senza aver paura della guerra che esplode
Noi siamo delle donne
Noi siamo dei bambini
Noi siamo degli uomini
Noi siamo dei migranti
Noi siamo italiani
Noi siamo africani
Noi siamo di tutte le nazionalità
Siamo migliaia di persone
Noi non vogliamo un paese che ci odi
Vogliamo vivere
Vogliamo lavorare
Perché ne abbiamo il diritto
Siamo semplicemente degli esseri umani.
Chloé Tamine, 1ère ST2S
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UN NUOVO INIZIO
Nella piccola barca
Dove si trova la miseria
Molti migranti
Vivono in orribili condizioni
Non hanno nessun intimità
Neanche di che cosa mangiare
Sono soli al mondo
E tuttavia troppi nella barca
Ma è il viaggio della loro esistenza
Che assicurerà loro una nuova vita
In un nuovo paese
Che è migliore
Molti bambini sono qui
Anche essi, non ridono più
Sperano solamente una cosa
Ritrovare la loro spensieratezza
Dopo mesi e mesi di sofferenze
Il loro inferno è finalmente finito
Sono arrivati adesso
E non ripartiranno più.
Ma è il viaggio della loro esistenza
Che assicurerà loro una nuova vita
In un nuovo paese
Che è migliore
Nina Rinaldi, 1ère S
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Fratelli Migranti
Fratelli Migranti
L’Italia vi accoglie
Sulla barca del futuro
Comincia il viaggio
Dov’è l’umanità
Quando c’è la guerra ?
Fuggono la miseria
Rischiando la vita loro
Affrontano la morte
Affrontano la morte
Fratelli migranti
Stringiamoci a coorte
Accogliamo gli uomini
Accogliamo uomini, bambini e donne
Stringiamoci a coorte
Arthur Sismondini, 1ère ES
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ISOLA DEL PARADISO
Lampedusa è la mia storia
E quella di tutti i migranti
Che hanno la speranza di entrarvi
E lì, il coraggio diventa la realtà
Lei si chiama “l’Isola del Sud”
Quella Terra Promessa a tutti noi
Blù il mare ci fa sognare
Sognare a una vita migliore
Per arrivare a Lampedusa
Numerose sono le prove
Vivere gli uni sugli altri
Raccogliere cibo marcio
La sopravvivenza è un calvario quotidiano
Lei può essere un’illusione
Tutti noi vogliamo il cielo
Ma come raggiungerlo senza morire ?
Arrivare un giorno in paradiso
Io, te, noi saremmo diventati qualcuno lì
L’Europa, la vita è a portata di mano
Accoglimi, ti prego
Una nuova vita voglio cominciare
Pierre Remy, 1ère STMG
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RAGAZZO ORFANO
Un piccolo ragazzo
Sale sulla barca con le persone che ama
Per anni, ha sognato questo viaggio
Finalmente, i suoi genitori possono dargli la libertà
Libertà di vivere e non di sopravvivere
Libertà di essere felici e di ridere
Libertà di avere amici e di andare a scuola
Di non vivere più nel timore e nella tristezza
Ma il ragazzo sapeva che non era così semplice
I suoi genitori ne avevano ancora più coscienza
Scafisti, condizioni di vita, violenza
Insieme dovevano tutto sormontare
Durante la traversata, ci fu un problema
La barca affondò, sua madre venne a mancare
La guardia costiera li salvò, suo padre e lui
Erano arrivati a Lampedusa
Voleva riposarsi, fare il lutto di sua madre, scoprire questo paese, ma
Prese in giro, razzismo, rigetto, … il calvario non era finito
Tutto ciò da sormontare, per un ragazzino
Che voleva solamente sognare
Libertà di vivere e non di sopravvivere
Libertà di essere felici e di ridere
Libertà di avere amici e di andare a scuola
Di non vivere più nel timore e nella tristezza
Marie Rennesson, 1ère L
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ANIA, LA SUA STORIA, IL SUO CALVARIO
Ania è una migrante
Ania vuole vivere in pace
Ania sogna una vita pacifica
Ania vuole un’educazione
Ania vuole un lavoro
Ania vuole una famiglia
Ania lascia il suo paese
Ania ha perso le sue origini
Ania ha subito abusi
Ania è perseguitata
Ania è diversa
Ania ha paura
Ania non comprende
Ania vuole che cessi il suo calvario
Ania, ora, arriva in Italia
Ania arriva sulla Terra Santa
Ania è felice
Ania ha cambiato vita
Ania è con gli amici
Ania è finalmente felice con la sua famiglia.
Charlotte Willaume, 1ère L
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MARIE
Marie, figlia d’artigiana
Sognava una vita
In cui la pace regnava
Una vita riempita diamore e di gioia
Ma c’era la guerra
E la violenza si ripeteva
Orfana diquesto inferno
Partì in mare
In cerca di un futuro migliore
Solo l’orizzonte la faceva sognare
Senza sospettare
Che la disgrazia sarebbe continuata
Marie, bambina straniera
Piena di sogni e di speranze
Senza sapere ciò che la vita le avrebbe offerto
Prosegue a sognare
Margaux Burda, 1ère ES
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BENJI, FIGLIO DEL MARE
Lui viene dal deserto, Benji
Lui ha attraversato il mare, Benji
Lui è partito consapevolmente
Lui si è assunto tutti i rischi
Dopo due giorni in mare, Benji
Su una barca di migranti, Benji
Crede in una vita migliore con la sua famiglia
Ma la realtà ha raggiunto Benji
Per cambiare vita, Benji
Ha dovuto lasciare i suoi amici, Benji
Gli era stata promessa una buona vita in Europa
Ma la sorte decise altrimenti per lui
In Europa, hanno diritti, i migranti
Lavoro, cure mediche, soldi, i migranti
Ma molti hanno avuto quest’idea prima di loro
E numerosi trovarono lavoro
Lui è saltato in acqua, Benji
Ma lui non sapeva nuotare, Benji
Non riuscì a raggiungere la riva
Ed è annegato sotto gli occhi dei suoi genitori.
Lola Postal, 1ère ES
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NUOVA VITA
Come un uccello che cade dal suo nido
Cacciato da un predatore
Occorre partire da qui
Cercare altrove asilo
Lui si sente solo, costretto a fuggire
Il suo nido così comodo
A causa della miseria, della guerra
Ora è qui nella notte
È subito che si deve partire
Lasciare la sua terra, le sue origini
Si sente straniero nel suo paese
Altrove straniero diventerà
Altrove conoscerà l’odio
Occorre costruirsi di nuovo, in un altro luogo
Ricominciare daccapo
Ma soprattutto avere fede
Perché, un giorno, tornerà nel suo paese natìo
Quando si ha accumulato tante disgrazie
Pianto tanto e tanto
Un giorno, verrà la felicità
E il suo cuore sarà colmo di gioia
Fabio Badey, 1ère ES
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O VOI MIGRANTI
O voi migranti che sperate fuggire la miseria o la guerra in Africa
O voi migranti che combattete mare e vento
O voi migranti che viaggiate in un vecchio barcone
O voi migranti che morite di fame e che mancate di acqua
O voi migranti che dovete sopravvivere nella promoscuità
O voi migranti che vi ammalate perché nel barcone non c'è igiene
O voi migranti che non sapete nuotare nel mare
O donna migrante che devi pagare prostituendoti per avere acqua
O voi migranti che pensate alla vostra famiglia in mezzo al cielo di notte
O voi migranti che cantate la notte in cerca della bella luna
O voi migranti che guardate la costa dal vostro barcone
O voi migranti che sognate di un mondo migliore e di migliori condizioni di vita
O voi migranti che avete bambini, pensate solo al loro avvenire
O voi migranti che volete arrivare a Lampedusa, un'isola perfetta del Sud
dell'Italia
O Lampedusa che accoglie i migranti clandestini
O Lampedusa la magnifica
O Lampedusa che attende questi migranti
O Lampedusa, tu che fai 12 km di lunghezza e 3 di larghezza
O Lampedusa promettimi di accogliere bene questi migranti
A voi, non dimenticate queste parole e questa musica
Ricordate quei migranti
Cantate questa canzone
Per fare cessare questo massacro
A voi per sempre
Sara DORE, 1ère L
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IL MARE DELLA MORTE
Oh tu ! Bel mare blù
Sì tu che ti stendi nelle profondità
Quali sono le tue confessioni ?
Puoi parlarmi degli Uomini che avevano paura ?
Sono sepolti in fondo al tuo rancore ?
Perché mescolare i loro corpi al tuo sale ?
Meritano questa sorte ?
Forse avevano torto ?
La libertà li ha affogati
L’uguaglianza li ha divisi
La fratellanza li ha uniti
Ma chi ha provocato la loro sopravvivenza ?
Pensano alla loro famiglia che li ama
Niente li dividerà
Nemmeno i crisantemi
E tuttavia non torneranno
La disavventura li ha uniti
Numerosi hanno provato ad attraversarti
Ma chi ce l’ha fatta ?
Probabilmente nessuno perché tu li hai fermati
Allissia Lisotti, 1ère
ST2S
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IL VIAGGIO DELLA SPERANZA
Degli uomini lasciano il loro paese
Seguendo un sogno di pace e di felicità
Per sfuggire la guerra e la sfortuna
Lasciando dietro loro, cultura e famiglia
Loro trovano la speranza negli eroi
Che li fanno pagare una somma esorbitante
Ma è il prezzo delle lacrime e del sangue
A bordo di un piccolo e vecchio barcone
Sono numerosi a volere attraversare
Ma solo degli eletti possono arrivarvi
Loroo che hanno sovrastato tutti i pericoli
Che hanno voluto bloccarli
Durante il loro viaggo incontrano degli amici
Delle persone di tutte le età che si sono anche fatti sfruttare
La carestia, la mancanza di acqua e d'igiene non valgono il biglietto
Per il quale loro hanno tutto sacrificato
Abbandonati in pieno mare
Molti muoiono in poco tempo
Uomini, donne e bambini
Gli altri pazientano piangendo
Ad ogni momento, possono affondare, annegarsi
Ma sono coraggiosi, e hanno fiducia
Perché non possono più tornare indietro
Se loro hanno della fortuna, può darsi
Dopo una traversata di parecchi mesi, che
Un peschereccio o la guardia costiera
Li aiuti a raggiungere la spiaggia di Lampedusa
Lampedusa è un'isola di pesca e anche di turismo
Ma per i clandestini è già la Terra Promessa.
Quando loro sono infine in Italia
Vogliono cominciare una nuova vita
Ma gli Italiani non apprezzano i migranti
Che prendono loro i mestieri disponibili
Dunque i clandestini devono ancora fare fronte al razzismo.
Con questa canzone, voglio
Che voi condividiate il viaggio dei clandestini
E che voi vi ricordiate di tutti quelli che sono morti
Per questo viaggio della speranza
Charles CHRISTOPHE, 1ère 4
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LO SCURO VIAGGIO
Sotto questo caldo pesante
Di questa lunga attesa
Verso Lampeduda, una notte
Su questo gommone, cinquanta o sessanta
Anime sonnecchiano o sognano
Per passare la loro noia
Non parlano il mio linguaggio
Vengono da parecchi paesi
Non è per piacere che viaggiano
Hanno, nella loro valigia
Un tesoro : tre camicie,
Dei pantaloni consumati
Fuori, un vento leggero
Accerezza i loro visi
Vengono a costruire anche
I nostri monumenti, i nostri ponti
Le nostre autostrade
Non è per piacere che viaggiano
La loro casa, la loro famiglia
I loro figli, le loro figlie
Loro hanno dovuto lasciare
È la loro triste sorte
Ciò che sono, ciò che pensano
Ciò non ha importanza
Si vogliono solamente le loro mani
E tutto ciò è normale
E tutto ciò mi fa male
Ciò accade da noi
Ritroveranno il loro villaggio
Quando non si avrà più bisogno di loro qui
Non è per piacere che viaggiano
Non è per piacere che viaggiano
Lisa PANOT, 1ère 8
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LA VITA DEI MIGRANTI
Come siamo venuti ?
Siamo venuti dalla nostra terra
Di giorno e di notte
Guidati dai gommoni per una nuova terra.
Ci stiamo muovendo al ritmo del vento
Con lo scopo di avere una nuova vita
Con lo scopo di trovare la felicità
Noi migranti, noi migranti
Come siamo rimasti
Rimasti creduli e testardi
Determinati con le nostre famiglie, i nostri figli
A vivere in un mondo diverso
Noi, migranti clandestini
Cosa mangiavamo ?
Nulla, non abbiamo trovato nulla
Sia si vive sia si muore
Siamo stati i primi
Noi migranti
A sfuggire da là
Noi migranti
Abbiamo sofferto
Abbiamo combattuto
Abbiamo sacrificato la nostra vita
Per un nuovo inizio
Abbiamo aspettato
Noi non vediamo niente
Abbiamo paura
Questo non è quello che speravamo
Noi siamo centinaia, milioni
Alcuni sopravvivono
Alcuni muoiono
Noi migranti
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Non parliamo la stessa lingua
Ma abbiamo la stessa anima
Siamo arrivati dall'Africa
Siamo qui, siamo esseri umani
Le nostre famiglie, i nostri amici
I nostri figli, le nostre figlie
In mare in una barca
Siamo intrappolati in un angolo
Chi siamo, a che cosa pensiamo ?
Noi siamo simili
A tutti gli altri
Non facciamo del male
Siamo in una barca
Viviamo quest'inferno
In mezzo al mare
Noi migranti
È solo la realtà
È stato solo il passato
È solo la fatalità
Rimane solo la speranza
Nessun cibo o bevanda
Nessun igiene o rifugio
Vivere in queste condizioni
È la triste verità
Ma io voglio attraversare, voglio andare
Voglio guardare, voglio salvarmi
Voglio un futuro e non un passato
Voglio studiare e lavorare
Voglio sognare una vita migliore
L'Italia è la realtà, il futuro
La tradizione, la differenza, la cultura
Ci scambieremo
Anila MUCLLARI, 1ère 8
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Ringraziamenti
Agli studenti di 1ère LV2
Fabio Badey, Margaux Burda, Christophe Charles, Sara Doré, Tom Lamacq, Allissia
Lisotti, Anila Mucclari, Lisa Panot, Lola Postal, Pierre Remy, Marie Renesson, Nina
Rinaldi, Arthur Sismondini, Chloé Tamine, Charlotte Willaume.
Un ringraziamento speciale
Ad Anita Bernabovi, studentessa italiana venuta al liceo Jean Auguste Margueritte per
studiare il francese e che ci ha consigliato.
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La classe di 1ère LV2, ora nel 2016 in terminale.
I due rappresentanti del liceo Pierre REMY e Arthur SISMONDINI con Anita