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il il Anno 15, n. 25 (439) - 30 ott/12 nov 2010 - www.ilgallo.it “Altri 2-3 anni così e Tricase dovrà rico- minciare daccapo” “Io trombato” Tricase, Piceci Ciao Uccio Promozione per tre Botrugno, Galatina e Maglie in corsa per il salto di categoria S. Cesarea Immobili all’asta, il Comune vende pagg. 22 e 23 11 11 27 27 29 29 spremuti! Non c’è un euro. La crisi ingessa l’economia salentina. Come uscirne? Loredana Capone: “I soldi ci sono ma il Governo non ce li fa spendere”. Gli interventi di Arnesano (Cgil), Stefanizzi (Cisl) e Tarantino (Uil Fpl). La “sofferenza” dei nostri imprenditori e il caso in controtendenza della Scarlino. Vinci con i galletti: regolamento a pagina 30 Cassintegrazione. Nel 2010, in provincia, 8 milioni di ore tra ordinaria, straordinaria e in deroga Nella notte di Sabato 30 torna l’ora solare G G a a l l l l o o

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ililAnno 15, n. 25 (439) - 30 ott/12 nov 2010 - www.ilgallo.it

“Altri 2-3 anni così eTricase dovrà rico-minciare daccapo”

“Io trombato”Tricase, Piceci Ciao

UccioPromozioneper treBotrugno, Galatina eMaglie in corsa per ilsalto di categoria

S. CesareaImmobiliall’asta, ilComunevendepagg. 22 e 231 11 1

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spremuti!Non c’è un euro.La crisi ingessa l’economiasalentina. Come uscirne?Loredana Capone: “I soldi cisono ma il Governo non ce li faspendere”. Gli interventi diArnesano (Cgil), Stefanizzi (Cisl)e Tarantino (Uil Fpl).La “sofferenza” dei nostriimprenditori e il caso incontrotendenza della Scarlino.

Vinci con i galletti: regolamento a pagina 30

Cassintegrazione.Nel 2010,

in provincia,8 milioni di oretra ordinaria,straordinariae in deroga

Nella nottedi Sabato 30tornal’ora solare

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Come usciredalla crisi

Si cerca di capire come, quando e sela fase più acuta della crisi sia stataraggiunta, se si stia cominciando amettere nei comportamenti quel-l'ordine che poi permetterà, per uncerto periodo storico, di evitare glierrori commessi, di nuovo alla ri-cerca della crescita continua. C'èquindi l'attesa del segnale di svolta,e tutti scrutano l'orizzonte econo-mico per capire se la fiducia possaripresentarsi, per riavviare di nuovole propensioni in senso positivo evirtuoso. Quali potrebbero essere isegnali? Forse la minor volatilitàdelle borse; forse l'intervento effi-cace dello Stato regolatore per sa-nare la difficoltà del momento; forsela fine della ricerca di guadagni im-possibili con l’attesa di rendimentimolto elevati e senza rischio; la finedella ricerca di risultati aziendalinon raggiungibili, e di illusorie pro-spettive di reddito per le imprese.Bisogna quindi ritornare a ragionarecon punti di riferimento di buonsenso, cercando di frenare le esage-razioni e restando nell'ambito di re-gole tendenti a gestire gli eccessi. Siattende con fiducia la ripresa delciclo virtuoso delle propensioni, ba-sato su un opportuno risanamentodella situazione. Si auspica la ri-presa della propensione all'investi-mento e al consumo, magaristimolata dal regolatore che, in que-ste situazioni, ha la capacità eco-nomica, supportata dall’impegnopolitico, di riavviare il sistema. Ciòcontribuirà alla ripresa positiva dellepropensioni e quindi dei loro effettiper riprendere il duro camminoverso un equilibrio più razionale.

ora parlo io30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 3

FFelice Gimondi, ex campione mondialedi ciclismo, commentando il Giro d’Ita-lia del 2011, ha detto fra l’altro: “Per-ché sottolinea l’Unità d’Italia e inquesto momento il nostro Paese ha bi-

sogno di essere più unito e coerente”. Partendodalla Reggia di Venaria presso Torino, lo stessotoccherà 17 regioni italiane e addirittura non pas-serà nemmeno dall’Urbe, capitale d’Italia. ScriveGabriele De Bari, giornalista sportivo de “IlMessaggero”, il 24 ottobre 2010 a pagina 31: “Lacorsa dedicata al 150° anniversario dell’Unitàd’Italia, ha clamorosamente dimenticato Roma.La capitale, dopo aver perso da due anni il Girodel Lazio, non sarà nemmeno sede di una tappa,completamente ignorata nel disegnare il per-corso”. “Si pavoneggia il patron della corsa rosaAngelo Zomegnan” per aver pensato ad un giroper il Centenario d’Italia, con corse molto dure econ scalate molto ardue; benissimo fin qui. Ma

perché, se si celebra l’Unità d’Italia, sono stateescluse tre regioni italiane e addirittura la capi-tale? Oltre alla capitale, le regioni escluse sonoPuglia, Sardegna, Umbria. Chiedo al patron della“corsa rosa”: ma la capitale non è parte inte-grante dell’Unità d’Italia ed anche le tre regionisu menzionate, non fanno parte dell’Italia Unita?Perché si consente una frottola politico-sportivatanto gigantesca? Nessuna protesta dal mondosportivo, giornalistico, industriale, turistico, com-merciale, politico ed altro, nei riguardi del “gran-dioso disegno” da “pavone” pensato dal patrondel Giro. Mi risponderanno che è il solito la-mento di un meridionale. No, è la constatazioneche il meridione, in particolare, deve ancora es-sere sottomesso alla volontà immaginifica di al-cune lobby affaristico-sportive per essere tenutolontano dalla vetrina per le celebrazioni dei 150anni dell’Unità d’Italia.

Rocco Margiotta (Tiggiano)

Giro... quasi d’Italia

La stranezza.“La corsa dedicata al

150° anniversario dell’Unitàd’Italia lascia fuori tre regioni

tra cui la Puglia. Ma, soprattutto,gli organizzatori del Giro hannoclamorosamente escluso Roma”

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ilgallo.it Sanità 30 OTT/12 NOV 20104

NNegli ultimi mesi tra i fa-miliari degli assistitiaventi diritto alla forni-tura di materiale di me-

dicazione si è diffusa una falsanotizia e cioè che l’Asl non ero-gasse più tali sussidi. Molti diloro si sono rivolti presso glisportelli SOS Sanità istituiti dal-l’Associazione di volontariato“SOS per la vita” per chiederespiegazioni ed hanno scopertoche in realtà le cose stanno inmodo diverso: a partire dalloscorso luglio, infatti, l’Asl haadottato un altro sistema per evitareinutili sprechi e razionalizzare la distri-buzione del materiale. Non più “liste dellaspesa” dunque come dal 2001 ad oggi congarze, guanti, spray e medicazioni varie pre-scritte dai medici curanti su richiesta dei fami-liari degli assistiti e in diversi casi rimastiinutilizzati negli armadi, ma criteri di eroga-zione più rigidi in modo da abbattere i costisproporzionati evidenziati dall’azienda. L’AslLecce ha così deciso di rideterminare i criteri ele modalità di gestione e si è proceduto all’in-dividuazione di diverse categorie di utenti: perquanto riguarda i soggetti inseriti nel circuitodel Servizio di Assistenza Domiciliare Distret-tuale, solo Infermieristica (ADS) ovvero Inte-

grata per l’apporto di variefigure professionali (ADI),la fornitura di materiale dimedicazione d’uso e con-sumo è definita da un’UnitàValutativa che si reca pressoil domicilio del beneficiario ene valuta il Piano di Assi-stenza Individuale (P.A.I.);dopodiché sono gli infer-mieri del Servizio Domici-liare del Distretto chepraticano direttamente le me-dicazioni che gestiscono ilfabbisogno del paziente

anche per eventuali forme inte-grative di materiale che potrebbero

essere lasciate al care giver (parente/per-sona che si prende cura) presso il domicilio delpaziente per le medicazioni nei giorni prefe-stivi/festivi o per brevi interruzioni del servizio.Per quanto riguarda, invece, i pazienti tracheo-stomizzati in ventilazione assistita intensiva,quelli con catetere venoso centrale o con PEGche, eccezionalmente, non sono gestiti dal Ser-vizio di Assistenza Domiciliare Distrettuale,sarà possibile l’erogazione del materiale solodietro apposita prescrizione specialistica, a va-lidità annuale, e successiva richiesta del medicocurante. Una volta ottenuta l’autorizzazione delDistretto, la fornitura da parte della farmacia

dell’ospedale di riferimento avverrà entro i li-miti massimi mensili stabiliti. Infine, alcuni pa-zienti già inseriti nei circuiti di assistenzadomiciliate programmata (ADP), temporanea(ADT) o integrata (ADI) senza l’intervento del-l’infermiere, possono ricevere il materiale dimedicazione direttamente dal medico curanteche, preventivamente, si approvvigiona pressoil Distretto per l’erogazione all’assistito delleprestazioni definite di “particolare impegnoprofessionale (PPIP)” quali medicazioni e cu-rettage di ferite, cateterismo vescicale, flebo-clisi, posizionamento di sondino naso-gastrico,paracentesi. Da quanto si può intuire, dunque,non soltanto il materiale continuerà ad essereerogato gratuitamente nei modi anzidetti, matale disposizione risulta forse persino tardivaconsiderando che con questa forma ottimizzatadi somministrazione non solo si abbattono glisprechi del passato ma si raggiunge anchel’obiettivo della formazione e della responsabi-lizzazione della famiglia, o di chi si prende ca-rico di cura, del paziente.Un passaggio importante dalla quantità allaqualità. Intanto, verificata l’utilità del servizioa favore dei cittadini, l’associazione “SOS perla vita” prosegue i suoi corsi di formazione deivolontari nei Comuni del distretto di Poggiardoe sabato 30 ottobre sarà inaugurato lo SportelloSOS Sanità a Minervino.

Carlo Quaranta

Forniture mediche: stop agli sprechiSi cambia. Non più “liste della spesa” con garze, guanti, spray e medicazioni varieprescritte da medici curanti, ma criteri di erogazione più rigidi per abbattere i costi

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dai Comuni30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 5

SSul precedente numero de “il Gallo”, ave-vamo parlato della situazione in cui versaun terreno privato di Ugento, nella zona

di contrada Cupelle, da anni meta di personeche vi abbandonano ogni tipo di materiale.Avevamo pubblicato le parole dell’esposto pre-sentato al Noe di Lecce dalla Federazione Ita-liana Giovani Comunisti di Ugento, nel qualeci si lamentava dello scarso intervento del Nu-cleo di Polizia Ambientale del Comune diUgento. Gli agenti, dal canto loro, avevano af-fermato di aver attuato tutte le procedure pre-viste, tra cui un sequestro (non convalidato dalPM perché, così come ci è stato riferito daglistessi agenti, “una sentenza della Corte diCassazione, secondo il Magistrato, non con-figura il dolo del proprietario quando ignotiinquinano un’area”) e un’ordinanza di puli-zia dell’area emessa nei confronti del proprie-tario (alla quale quest’ultimo non avevaottemperato), e che si era in attesa di fondi perprocedere alla bonifica del sito. Ora la Federa-zione ritorna sull’argomento per chiedere mag-giore chiarezza, soprattutto in merito allerisposte fornite al nostro giornale dal Nucleodi Polizia Ambientale: “Vorremmo ricordareagli agenti del Nucleo di Vigilanza Ambien-tale (“o a chiunque essi rispondano”), che il

dissequestro è stato disposto dal Magistratoperché non erano presenti agli atti del seque-stro di contrada Cupelle le visure catastalidell’area, e non si poteva quindi risalire conprecisione ai possessori e proprietari dellearee in questione, oggetto di scarico e abban-dono indiscriminato di ogni tipo di rifiuto. Attidi proprietà e visure che noi, “poveri comunimortali e ragazzi sprovveduti”, siamo riuscitiad ottenere in meno di mezz’ora, allegandoliall’esposto presentato al Noe di Lecce. Se nonsi possedevano questi documenti di proprietà,e quindi agli atti non si sapeva chi fossero iproprietari, com’è possibile emettere in se-guito un’ordinanza di rimozione dei rifiuti?

A chi è stata notificata e consegnata? E so-prattutto, se ciò è vero, ed a noi non risulta,come mai non sono stati ancora presi i dovutiprovvedimenti nei riguardi del proprietario odei proprietari, ad esempio (“visto che magi-camente adesso sappiamo di chi sono quellezone di terreno vicino alla masseria Cupelle”)inoltrando il tutto al magistrato di turno e di-sponendo l’effettivo sequestro dell’area?”. Maper gli agenti del Nucleo “questo non corri-sponde al vero: già prima del sequestro ave-vamo invitato il proprietario a recintare ilfondo. Il sequestro, poi, è stato disposto peruna precisa particella di un preciso foglio,quindi è chiaro che conoscevamo le genera-lità del proprietario di quella zona. Lo stessoproprietario, poi, dopo il dissequestro del-l’area è stato invitato con un’ordinanza a bo-nificare il sito e, dopo la sua inottemperanza,denunciato alla Procura della Repubblica.Tutto ciò che era in nostro dovere è statofatto: come già detto ora attendiamo che ven-gano stanziati dei fondi dal bilancio comu-nale per procedere alla bonifica dell’area”.Fondi che, probabilmente, dovrebbero arrivareverso novembre con l’assestamento del bilan-cio comunale.

Pierangelo Tempesta

Ugento: Cupelle botta e rispostaI Giovani Comunisti: “Come mai non sono stati ancora presi provvedimenti?”Il Nucleo di Polizia Ambientale: “Attendiamo vengano stanziati dei fondi comunali”

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ilgallo.it attualità 30 OTT/12 NOV 20106

Il corso di formazione per“Operatori di sostegno suportatori di handicap psico-fisico e sensoriale”, organiz-zato dall’Associazione “AmiciInsieme” di Nardò, concedeuna proroga per le iscri-zioni, considerate le nume-rosissime richieste.L’Associazione “Amici In-sieme” ha incrementato l’at-tività di tali corsi che hanno come obiettivo il formareoperatori di sostegno per disabili ed assistenti allacomunicazione, attraverso le seguenti materie di in-segnamento: L.I.S. (lingua italiana dei segni), Braille,minorazione visiva, pedagogia, psicologia dell’handi-cap, psicomotricità, tiflodidattica, legislazione so-ciale e diritto di famiglia. Sotto l’aspettotecnico-professionale, lo scopo è quello di divulgarele conoscenze utili per fornire aiuto ed assistenza apersone con caratteristiche diverse, anche in occa-sioni di non auto sufficienza e collaborare in attivitàvolte a favorire la socializzazione e l’integrazionedella persona nella società (sostegno psicopedago-gico e del linguaggio). Il corso, della durata di 120ore (con frequenza obbligatoria per almeno il 75%delle ore), è organizzato e diretto da personale spe-cializzato e si svolge in due sedi: a LLeeccccee presso l’Isti-tuto Professionale dei Servizi Sociali “L. Scarambone”,tutti martedì dalle 16 alle 20; ad AAlleessssaannoo presso lascuola media “F. Storella” con due appuntamenti set-timanali, tutti i mercoledì e venerdì, dalle 16 alle 19.Potrà parteciparvi chi è in possesso del diploma discuola media inferiore e/o superiore. Alla fine delcorso verrà rilasciato un Diploma formativo. Le do-mande di iscrizione devono essere presentate entrovveenneerrddìì 1199 nnoovveemmbbrree 22001100 presso la sede dell’Asso-ciazione. Info: tel. 0833/561868; cell. 389/5858806;e-mail: [email protected].

Corso di formazione peroperatore di sostegno suportatori di handicap

AAccademia Apulia, organizzazione non-profit nata a Londra nell’ottobre 2008con l’obiettivo di promuovere scambi

culturali e professionali tra Italia e RegnoUnito. L’organizzazione di seminari, eventiculturali, spettacoli cinematografici e teatralioffre agli aspiranti professionisti l’opportu-nità di interagire con personalità di primopiano in ogni settore professionale. L’impe-gno nel favorire il dialogo e l’interscambioculturale a livello internazionale è la finalitàdell’Accademia Apulia Art Award 2010, unpremio annuale che intende incoraggiare epromuovere le opere di giovani artisti emer-genti. Con il patrocinio del British Council,dell’Istituto Italiano di Cultura, della Re-gione Puglia e del Consolato britannico inMilano, l’Accademia promuove il concorsointernazionale di fotografia “Genius loci: lospirito del luogo le diversità culturali”, fina-lizzato a premiare e promuovere fotografiemergenti di tutte le nazionalità residenti inItalia e nel Regno Unito e a rafforzare i le-gami culturali tra i due paesi attraverso l’arte.Un’autorevole giuria, composta da presti-giosi rappresentanti del mondo della foto-grafia, del giornalismo e dell’arte,selezionerà, fra le opere presentate, quellameritevole del premio, consistente in un as-segno di 1000 sterline. La Giuria è costituitada: Gabriele Torsello, Photo Journalist; Ga-reth Harris, il Giornale dell’Arte; Gianluca

Longo, ES Magazine; Christopher Sims, Fa-shion Photographer; Jennifer Francis Faure,Royal Academy of Arts; John Ingledew,University of Gloucestershire; Lia De Ve-nere, Accademia di Belle Arti, Bari; MicheleTraversa, LSD Magazine. La cerimonia dipremiazione si svolgerà a Londra il prossimofebbraio. Le opere dei finalisti saranno espo-ste in una mostra collettiva sempre all’om-bra del Big Ben, durante la quale avverrà laproclamazione del vincitore. Queste le sca-denze - 13 novembre 2010: tutti i docu-menti, comprese le 3 immagini, dovrannoessere inviati per email; 10 gennaio 2011: inomi dei tre finalisti saranno resi noti attra-verso il sito web dell’Accademia; 11 feb-braio 2011: apertura della mostra eproclamazione del vincitore. I files fotogra-fici e i files word dovranno essere spediti conun’unica e-mail al seguente indirizzo:[email protected].

Apulia Art AwardLondra: al The Royal Horseguardssi svolgeranno premiazione e mostra

filo diretto con Londra

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attualità30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 7

DDoommeenniiccaa 77 nnoovveemmbbrree torna, con ritrovo a Collepasso,la XXV edizione della “Salento Half Marathon”, garanazionale di km. 21,097, dove saranno presenti nume-rosi partecipanti provenienti da tutta la nazione. L’ap-puntamento ospita il Campionato RegionaleIndividuale e di Società sulla mezza maratona. Ungrande evento nobilitato dalla partecipazione di nu-merosi Top runners che oltre alla numerosissima gri-glia di partecipanti: superato il numero record di 1000iscritti in rappresentanza di oltre 120 Società. La con-ferma della popolarità che la manifestazione ha rag-giunto in questi 25 anni. La partenza della “SalentoHalf Marathon” è prevista per le 9,15 da Piazza Dante aCollepasso e si sviluppa su un percorso che attraversaprima il centro cittadino, successivamente si snoda trauliveti secolari e campagne salentine, quindi raggiun-gerà Aradeo, Seclì e Neviano, Comuni appartenenti allaUnione delle Serre Salentine, e si concluderà a Colle-passo, sempre in Piazza Dante. Il tracciato è per buonaparte pianeggiante, presenta un dislivello massimo di21 metri. La “Salento Half Marathon” è gara ufficialedel calendario nazionale della FIDAL. E’ prevista con-temporaneamente una “Non Competitiva di km. 7”aperta a tutti e a passo libero. Inoltre la domenicamattina verrà allestita un’area Expo in Piazza Dante: al-l’interno, oltre a poter visionare le ultime novità sul-l’abbigliamento tecnico, è previsto un punto diriabilitazione messo a disposizione per massaggi pre epost gara per la cura di crampi muscolari, traumi di-storsivi e/o contusivi. Al termine della gara si terrà lasuggestiva cerimonia di premiazione che, come sem-pre, vedrà sul palco gli atleti meglio classificati, le au-torità cittadine e personaggi del mondo dello sport.

“Salento Half Marathon”alle Nozze d’ArgentoIlIl

gruppo com-posto dai trestudenti della

Facoltà di Economiadell’Università delSalento, CristianCosta, Marco Catinoe Luigi Pizzuto(rispettivamente originari di Casarano,Ugento e Lucugnano di Tricase), si è classi-ficato al 7° posto al Premio “Marketing Sim2010”, uno dei più importanti riconosci-menti accademici a livello nazionale per sto-ria, aziende e università partners,componenti del Comitato Scientifico e dellaGiuria. Il prestigioso concorso ha scelto ilFai (Fondo Ambiente Italiano) e il suo vastopatrimonio artistico e naturalistico comecaso di studio per la sua XXII edizione. L’o-biettivo del premio era la predisposizione diun piano marketing che consentisse al Fai diacquisire, entro un anno, 10mila nuovi socidi età compresa tra i 18 ed i 25 anni con unbudget di spesa di 100mila euro. I tre gio-vani studenti salentini, seppur non vittoriosi,sono riusciti a classificarsi, dopo tre pro-gressive selezioni, tra le prime ventisquadre. La finale, svoltasi il 30 settembrescorso a Milano presso la sede del Fai diVilla Necchi, in via Mozart, ha decretato lavittoria di Filippo Civita ed Elisa Bonaccidell’Università di Torino e ha svelato la

graduatoria conclusiva.Il gruppo capeggiato daCristian Costa (sotto iltutoraggio della prof.ssaPaola Scorrano, do-cente del corso di Pro-duzione e Logisticadella Facoltà di Econo-

mia dell’Università del Salento) è risultatocosì il primo tra le altre squadre partecipantipugliesi ed il terzo tra quelle del sud Italia,sbaragliando inoltre la concorrenza di col-leghi appartenenti ad altre sedi universitariepiù prestigiose (quali la Bocconi e la Cat-tolica di Milano, la Sapienza di Roma, la CàFoscari di Venezia). Il brillante e innovativopiano marketing proposto dai tre salentini alvaglio della Giuria, dopo un’analisi accuratadei punti di forza e di debolezza del FAI edei maggiori concorrenti, ha focalizzato l’at-tenzione verso cinque categorie di soggetti,tra cui gli studenti universitari, e su questeha rivolto specifiche strategie e sistemi di of-ferta adeguandone sapientemente l’organiz-zazione, la pubblicità e la comunicazione, leiniziative e le promozioni. Un bel colpo diimmagine per l’Università del Salento e laFacoltà di Economia. Mentre Cristian Costa,Marco Catino e Luigi Pizzuto, a detta loro,si candidano a partecipare alla prossima edi-zione del Premio Marketing. Magari pervincerlo.

Dal Salento un PianoMarketing per il FAI

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30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 9attualità

UUna proroga sino alla fine dinovembre per la consegnadell’autocertificazione degliimpianti termici. E’ quanto

chiede la categoria “Impiantisti e manu-tentori” di Confartigianato ImpreseLecce in relazione alle attività di con-trollo sullo stato di manutenzione, eserci-zio e rendimento di combustione degliimpianti ubicati a Lecce e in provincia per

il biennio 2010-2011. In particolare, sichiede alla Provincia di Lecce di prorogarei termini di consegna della documenta-zione, fissandoli al 30 novembre pros-

simo, ferma restando però la scadenzaper il pagamento degli oneri di di-chiarazione da parte dei cittadini-utenti (30 ottobre prossimo).“Nei giorni scorsi”, fa sapere il

coordinatore dei manutentori,Antonio Mancarella, “si

è tenuta un’assemblea di ar-tigiani manutentori ed installa-tori, indetta dalle associazioni dicategoria, dove è emersa la forte

preoccupazione di non riuscire acompletare entro questo mese leoperazioni di consegna degli alle-

gati e delle ricevute di versamento, degli im-pianti termici gestiti, in quanto molte famiglienon si sono rese reperibili nel periodo estivo.Non è stato quindi possibile effettuare tutte leoperazioni di manutenzione e analisi del rendi-mento di combustione, in meno di due mesi la-vorativi”. Inoltre, gli stessi manutentori si sonodovuti sostituire ai doveri del responsabile del-l’impianto, relativi alla consegna degli allegatipresso le sedi staccate lontane dalla località diresidenza. Per non parlare poi della concomi-tanza del periodo di consegna delle autodichia-razioni sia per i residenti della città sia per quellidella provincia, generando così ulteriori disagiper gli addetti ai lavori.“Gli installatori e i manutentori”, aggiungeMancarella, “per quanto organizzati, si sonodetti impossibilitati a far fronte alla grossa ri-chiesta. Tra l’altro, proprio in questo periodo,molti di loro sono impegnati con l’avviamentodegli impianti e gli interventi straordinari perriparare guasti improvvisi”. Pertanto si chiedela proroga sino alla fine di novembre, altrimentimolti cittadini-utenti, per il tramite degli im-piantisti, si troveranno “tagliati fuori”, non po-tendo usufruire dello strumentodell’autocertificazione e rischiando così di es-sere ingiustamente sanzionati.

Autocertificazione impianti termici:Confartigianato chiede una prorogaLa richiesta. Prorogare i termini di consegna della documentazione al 30 novembre

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NNella già ingarbugliata situazionepolitica che vive oggi Tricase, que-st’intervista a Rocco Piceci, ex as-sessore del PdL, se da un lato portalui a togliersi qualche sassolino

dalle scarpe, dall’altro aumenta i passaggioscuri dell’Amministrazione guidata da Anto-nio Musarò. Piceci, eletto consigliere, poi as-sessore all’Urbanistica per circa un anno emezzo, in seguito alle Attività Produttive (perun altro annetto), infine “epurato”, come si de-finisce lui stesso, a fine giugno scorso, parladella sua esperienza, del futuro di questa Am-ministrazione e del caos in seno al PdL(“anche perché c’è gente che si accolla me-riti che invece appartengono al sottoscritto,che ha dato anima e corpo per il bene dellacomunità”).

““Un rapporto nato male, sin dai tempidella sua candidatura. In primo luogoper il fatto stesso della sua collocazione

politica, rimasta incerta fino all’ultimo. Di-ciamo che poi si “concordò” sul suo nome peruna “strategia di vittoria”, non certo per sueesplicite né mai esplicitate convinzioni politi-che. In due anni da Assessore, sono semprestato visto come il “bastian contrario”, e tut-tavia le mie perplessità su moltissime deci-sioni del Sindaco e della stessa Giunta eranofondate e, ad oggi, abbondantemente dimo-strate, dalla totale assenza di amalgama e dicapacità gestionale dell’Amministrazione.Per il Sindaco ero la persona meno adatta acondividere i suoi meriti, appartenendo io adun partito forte, del quale lui, per inciso, nonfa ancora parte. Senza ombra di dubbio, Mu-sarò ha tracciato un disegno preciso, che pre-vedeva di tenermi buono per un paio d’anni epoi di “trombarmi”. Nonostante tutto, però,la mia delusione maggiore ha riguardatol’aspetto umano: nessuno, fra i miei ormai excolleghi Assessori, che si fosse degnato di unatelefonata di solidarietà! Mi aspettavo, infatti,che avrebbero ricambiato quella da meespressa a ciascuno degli “epurati” in ognicosiddetto “rimpasto” secondo la praticatanto cara a Musarò”.

““E’ un progetto costruito e conseguito dame con sudore e che condivido esclusi-vamente con Confcommercio ed Asso-

ciazione Commercianti Tricase! Ora che laRegione ha concesso al Comune di Tricase100mila euro, non posso proprio sentire il PDlocale che ne attribuisce i meriti alla Giuntaregionale di centrosinistra”.

““Misteriosamente la proceduta dei PianiUrbanistici Territoriali Tematici è statabloccata: la strumentazione urbanistica

è ferma al DAU (Dipartimento ArchitetturaUrbanistica) dell’Università di Bari, nono-stante io da oltre un anno (“e dopo che nes-suno l’aveva fatto per oltre trent’anni”) avessiaggiornato l’intera cartografia di Tricase. IlPiano, dunque, l’avevamo ultimato. Che fineabbia fatto ora non lo so: forse i nuovi inca-ricati stanno lavorando più di me e ci vuoletempo... Oppure il mio Piano non piace o nonpiace Rocco Piceci... Certo è che l’attivitàoggi è ferma, altro che sbandierato snelli-mento”.

““Ho chiuso la trattativa con i redattori delPUG, in piedi da ben 27 anni, per un im-porto di 30mila euro onnicomprensivi a

fronte di una richiesta di 80mila euro! Forseho sbagliato? Quello del porto, poi, è stato unprogetto… come dire… ermetico. Al puntotale che nessuno lo ha mai visto. Così comeper tutte le altre opere, mai messe sul tavolo econdivise né con la maggioranza né con l’ese-cutivo. E quando è capitato che segnalassiaspetti che non andavano, sono sempre statotacciato di essere prevenuto. Eppure, e pur-troppo, i fatti mi danno ragione: per via Olim-pica, ad esempio, avevo detto al Sindaco chela rotatoria andava fatta in quota, non a di-slivello, e che i pullman ed i camion non cel’avrebbero fatta ad effettuare la curva; glidissi anche che in quel modo gli ingressi delleabitazioni si sarebbero allagati ad ogni mi-nima pioggia. Per non parlare dei lavori invia Roma e via Cadorna... Non mi ha maidato ascolto. La cosa più strana, poi, era chetutti i progetti arrivavano in Giunta l’ultimogiorno utile per l’approvazione della richie-sta di contributo, per cui, per non perdere isoldi, bisognava far passare tutto senza averela possibilità di correggere gli errori…”.

““Su mio interessamento, è stato nuova-mente istituito il fondo di rotazione di100mila euro per agevolare le aziende

che volessero investire nella Zona Indu-striale, ferma da tempo immemorabile (“equalcuno, sul famoso libricino dato allestampe dall’Amministrazione Musarò, avevasbandierato come problema già risolto”).Sulla vicenda dell’Adelchi “mi ci sono buttatoa capofitto: per i lavoratori è pronto un pro-getto europeo di “Inclusione Sociale”, redattocon l’Università del Salento ed al quale il Sin-daco, preciso, non ha mai partecipato. Oggivi sono tutti i pareri per la sottoscrizione delprotocollo d’intesa tra il Comune, l’Univer-sità ed il Gruppo Espero; il protocollo sarà al-largato ai 32 Comuni interessati dal drammadegli operai Adelchi”.

SSui quattro Consiglieri fuoriusciti dallamaggioranza: “Approvo in pieno la loro

azione per quanto concerne le richieste chestanno alla base della loro “fuoriuscita”. Ame risultano semplici e perfino ovvie prese diposizione volte a favorire la comunità e il ri-spetto del voto dei cittadini. I “dissidenti”sono stati politicamente strumentalizzati: diessi si parla solo del loro voto contrario inConsiglio, ma non ci si sforza di capirne dav-vero le motivazioni. E’ una storia che si ri-pete: dopo ci sarà sempre la possibilità perqualcuno di dire “è colpa loro”.Il PdL tricasino? Non è certo rappresentatodai transfughi per opportunità o da chi sem-plicemente si appone la tessera sul petto. L’at-tuale capogruppo? Per me, politicamente, èRocco Martella, almeno fino a che non cisarà ufficialmente il cosiddetto passaggio diconsegne in Consiglio Comunale. E lo stessodicasi per il sindaco Musarò ed altri soggetti,che ritengo non siano da considerarsi appar-tenenti al PdL fino a quando non ci sarà que-sto passaggio”.

““Beh, a livello di numeri è noto che l’agodella bilancia sia rappresentato dal-l’UdC, che farà galleggiare questa Am-

ministrazione fino a quanto avrà questavolontà politica. E certamente, a fine man-dato, l’UdC sceglierà come meglio rego-larsi...!”.

““Ad essere buoni, non più di 3. Altri due-tre anni così e Tricase dovrà davvero ri-cominciare tutto daccapo”.

l’intervista30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 11

Tricase, Piceci: “Mi hanno fatto fuori!”

Il rapporto con il Sindaco

Strumentazione urbanistica

... il voto all’Amministrazione

di Federico Scarascia Zona Industriale e vicenda Adelchi

Progetto rete commerciale

Il PUG, il porto e le altre opere

Il futuro dell’Amministrazione...

I dissidenti e il PdL tricasino

Le rivelazioni. “Il Sindaco ha tracciato un disegno preciso, che prevedeva di tenermibuono per un paio d’anni e poi trombarmi”. Tutta la verita dell’ex Assessore del PdL

Page 12: ilGalloNumero25SudSalento

ilgallo.it che batosta! 30 OTT/12 NOV 201012

FForse questa volta siamo davvero al ca-polinea. In una situazione economicache vedeva Casarano come ricoveratoin quella “terapia intensiva” che in-tanto la Regione ha deciso di spostare

da un’altra parte, siamo arrivati al punto in cuihanno deciso di “staccare definitivamente laspina”. Sono stati giorni convulsi per i lavora-tori casaranesi o meglio per quei pochi che unlavoro, ancora per poco ce l’hanno. Il primo adire basta, con un comunicato pubblico, se-condo il suo stile, che ha sempre reso pubblicotanto i suoi progetti quanto le battaglie che glistessi hanno sempre causato, è stato Paride DeMasi. Ha preso atto, si legge, del fatto che nonci sono le condizioni per continuare gli investi-menti nel Salento. Non c’è poi bisogno di ungrosso sforzo di immaginazione per capire chequesta decisione è parente stretta della man-canza di consenso nei confronti delle centrali a biomasse chesarebbero dovute sorgere nel Salento stesso. E così, da centinaiadi nuovi lavoratori impiegati solo “potenzialmente”, doposchieramenti e battaglie a suon di scenari apocalittici da unaparte e rassicurazioni più che rosee dall’altra, si è passati ad unaperdita più che concreta di ben 240 posti di lavoro. Nessunoquindi saprà mai se e quanto le Cassandre ambientaliste avevanoragione, così come nessuno mai saprà quanto avrebbe potuto, l’Ital-gest, rilanciare l’economia moribonda di questa Terra. Neanche il vol-gere di una settimana ed anche un altro imprenditore annuncia di voler,per San Silvestro, smontare baracca e burattini. Antonio Sergio Filo-grana, infatti, erede dell’impero della Filanto, con un laconico comu-nicato ha sentenziato la fine di due fra le pochissime realtà produttivesopravvissute al ciclone che ha investito il gruppo del Cav. Antonio Fi-lograna: “Zodiaco” e “Tecnosuole”. In questi casi gli attestati di soli-darietà si sprecano ed ovviamente le Istituzioni (ma solo quelle nostrane)intervengono sulla questione. Il sindaco Ivan De Masi infatti ha lan-ciato l’idea di una riunione aperta e monotematica per cercare di capirecome intervenire sulla questione prendendosi l’impegno (quale Sindacodel Comune capofila di altri 66 dell’Area Vasta) di intervenire nei con-fronti di imprese, lavoratori e sistema creditizio. Sembrano simili que-sti due imprenditori eppure, a ben guardarli, hanno caratteristiche bendiverse: mentre infatti Paride De Masi ha sempre fatto della comunica-zione la propria forza, Antonio Sergio Filograna ha sempre mantenutoun basso profilo mediatico, senza troppe apparizioni televisive o suiquotidiani e questo anche perché in fondo non ne aveva bisogno. Tantiattori quindi in questo drammatico teatrino ma, ad ognuno di essi, con-

sentiteci di fornire alcuni semplici consigli, tantouno in più, uno in meno… Vorremmo ad esem-pio perfezionare la dichiarazione del Sindacoquando parla di un dramma che colpisce tantogli operai quanto gli imprenditori: vede, caroSindaco, il Gruppo Italgest non chiude, sempli-cemente sposta, o meglio “delocalizza” inAlba-nia ed in Sudafrica, a differenza della famigliaFilograna che invece preferisce l’India o giù dilì; e per gli imprenditori c’è solo l’impiccio diqualche viaggio aereo in più. I drammi, quelliveri, sono per coloro che non lavorano e per co-

loro che tra un po’ non lavoreranno più.Dalla Famiglia Filograna invece, che

tanto ha già dato a questa terra (matanto ha anche preso in termini

di lavoro, sovvenzioni edagevolazioni), magari

avremmo gradito un po’più d’impegno nel cer-

care di trovare una solu-zione diversa, unqualcosa tipo il “metodo

Marchionne” della FIAT;Casarano avrebbe risposto

positivamente ma ci ren-diamo conto che forse è più fa-

cile “delocalizzare”. A Paride DeMasi, infine, rimproveriamo pro-

prio la sua comunicatività. Solo poco più diun anno fa infatti, in piena campagna elettorale, gli

spauracchi per l’incolumità dei casaranesi erano tre: la sua centrale, il ci-clotrone che avrebbe dovuto produrre radiofarmaci ed il sansificio. Deitre argomenti, a tenere banco sui giornali sino quasi ad annoiarci c’èstato solo la materia biomasse. Nel frattempo, invece, lavorando quasiesclusivamente di notte, quando i casaranesi dormono e con loro anchel’acceso sentimento salutar-ecologista, il ciclotrone non solo è stato co-struito (con tutte le autorizzazioni ed in perfetta regola) ma ha comin-ciato anche ad operare, producendo, in collaborazione con un’Universitàamericana, radiofarmaci utili per la diagnosi di tumori celebrali. Delsansificio ancora non si sa nulla ma la presenza di operai indaffarati pro-prio in quella zona ci fa ben sperare. A tutti i padri e le madri di fami-glia che non lavorano o che lo stanno facendo per ancora pochi mesi, lanostra sincera solidarietà, coscienti però che non la si potrà esibire allecasse del supermercato per fare la spesa.

Antonio Memmi

Casarano perde 240 posti di lavoroItalgest e gruppo Filograna. Da centinaia di nuovi lavoratori, seppur impiegatisolo “potenzialmente”, si è passati ad una perdita più che concreta

Italgest nonchiude, delocalizza in

Albania ed in Sudafrica;la famiglia Filograna invece

preferisce l’India o giù di lì; eper gli imprenditori c’è solo

l’impiccio di qualche viaggio aereoin più. I drammi, quelli veri,

sono per coloro che nonlavorano o che tra un po’

non lavoreranno più...

ParideDe Masi

Page 13: ilGalloNumero25SudSalento

SSiamo davvero sulla soglia dell’allarmesociale? Quel che è certo, e ne con-viene anche la vice presidente della Re-gione, Loredana Capone, “è che

stiamo vivendo un momento di forte crisi eco-nomica. Ci sono però anche imprese dinami-che e volenterose di investire. Ed è a loro chebisogna dare un’opportunità. Del resto, lastoria insegna che in ogni momento di crisieconomica non c’è mai stato uno stallo asso-luto ma una possibilità di riconversione. Nel-l’immediato dopoguerra, lo Stato puntò sullascuola pubblica dando a molti una vera pos-sibilità di crescita. Poi c’è stata la crisi, du-rissima, degli anni ’70: anche in quelmomento, tuttavia, si puntò sulla crescita al-zando il debito pubblico e consentendo co-munque all’Italia di crescere”. E la nostracrisi? “Il vero problema è come la sta affron-tando il Governo, che al contrario degli illu-stri predecessori non dà opportunità dicrescita. Vincoli come quello del Patto di sta-bilità, con la sua rigidità, impediscono laspesa. Va bene ridurre la spesa, ma la situa-zione odierna, con gli Enti che hanno i soldima non possono spenderli, è come minimoparadossale. È un laccio che procura danniinestimabili impedendo di intervenire sullacrescita in un momento di crisi”. Vale ancheper la Regione Puglia? “Certo, la liquiditàl’abbiamo ma non riusciamo a spenderla afavore delle imprese. Sul Patto di stabilità bi-sognerebbe intervenire e siamo ormai stufi diripeterlo”. Poi la Capone si lancia in una nuovainvettiva, obiettivo sempre il Governo targatoPdL: “Stanno dimostrando di non puntare af-fatto sulla crescita perché non spendono le ri-sorse pubbliche a disposizione. Al contrario

di come fa la Germania, di quanto stanno fa-cendo gli USA. Lo Stato italiano oggi puntasolo a ridurre i debiti e, così come ha dettoMario Draghi della Banca d’Italia, non attuauna lotta concreta all’evasione fiscale, checonsentirebbe di ridurre le tasse a chi le paga.Dall’altra parte, alla faccia dell’investimentosulla crescita, conservano nel cassetto i mi-liardi di euro dei Fondi FAS (Aree Sottouti-lizzate) e quelli del PON per Ricerca eCompetitività. Se non si cambia tendenza, al-lora sì che vivremo un vero allarme sociale!”.

Come si sta muovendo la Regione? “Stiamoinvestendo tutto ciò che è possibile sugli in-centivi alle spese. Con i bandi per i PIP ab-biamo investito sulle aree industriali: 70milioni di Euro quest’anno e altri 70 nel2011. Allo stesso modo abbiamo investitosulla semplificazione in materia energetica.E, almeno lì, abbiamo creato un’opportunitàcon molte aziende che, per esempio, destina-vano la loro attività all’automotive, settore incrisi, ed ora si sono riconvertite verso l’ener-gia. Ancora: abbiamo investito nella ricercaun miliardo e 758mila euro in cinque anni edoggi abbiamo offerto l’occasione a molte im-prese, anche piccole, di essere più competitivesulla ricerca. Tutti i Dia (Denuncia Inizio At-tività) che sto portando in Giunta in questi

giorni sono di imprese che ci chiedono soldinon per capannoni industriali, ma per im-pianti nuovi, quindi per innovazione e ri-cerca. Questa è la strada da seguire”. Poi lavice Presidente regionale si lancia in un “trac-ciato cardiologico della situazione europea:ci sono i Balcani che hanno Paesi appena en-trati o che stanno per entrare nell’UE. Bul-garia, Ungheria, Romania, Polonia, ecc,hanno a disposizione fondi a iosa e ce liavranno per i prossimi anni, partono da unacondizione di povertà notevole, hanno untasso di fiscalizzazione del 10% e addiritturastanno delineando zone franche! In questomodo hanno un costo del lavoro bassissimo:come faremo ad essere competitivi con loro?Si può solo agire sul sistema fiscale e inve-stire su ricerca e innovazione”. Quando le di-ciamo che il consigliere regionale del PdL,Mario Vadrucci, nonché segretario provin-ciale della Confartigianato, ha lamentato un ri-tardo quasi biennale dell’erogazione deifinanziamenti europei da parte della Regioneai nostri artigiani, la Capone replica: “In realtàc’è un esame delle pratiche che deriva sem-pre da integrazioni documentali che non sonocomplete all’inizio, tanto che penso sia indi-spensabile un incontro con i consulenti oltre-ché con le associazioni di categoria permigliorare complessivamente sia la presenta-zione delle pratiche sia, se necessario, la pro-cedura. Per altro verso, credo cheConfartigianato abbia di che essere soddi-sfatta del fatto che la Regione abbia agevo-lato notevolmente i confidi per dare garanziefinanziarie agli imprenditori in questo mo-mento in difficoltà di liquidità”.

Giuseppe Cerfeda

L’intervista. “La liquidità l’abbiamo ma nonriusciamo a spenderla a favore delle impreseper colpa della rigidità del Patto di stabilità”

““ ””Bandi, Pip, energia ericerca: la RegionePuglia sta investendoquanto possibile sugliincentivi alle spese

30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 13

Loredana Capone: “Si investa su ricerca e innovazione”

Page 14: ilGalloNumero25SudSalento

ilgallo.it 30 OTT/12 NOV 201014

SSalvatore Arnesano, segretario provinciale

della Cigl, conferma l’aumento esponen-

ziale dei cassintegrati nel Salento: “Nelsolo mese di settembre abbiamo avuto 906.161ore di cassintegrazione utilizzate con un in-cremento notevole sia di quella straordinariache, soprattutto, di quella in deroga. Questidati confermano la crisi profonda che attra-versa il nostro territorio”. Quali i settori più in

difficoltà? “Il calzaturiero resta il comparto inmaggiore sofferenza ma anche il metalmecca-nico e il suo indotto sono in una situazione de-licata visto anche che la Fiat non ha ripreso apieno regime la produzione. Ma neanche l’edi-lizia sta vivendo un momento d’oro. Tuttaquella cassintegrazione in deroga che va a toc-care quelle aziende con pochissimi dipendentiche operano nel settore dei servizi, del com-mercio, dell’editoria, ecc., incidono in manieraforte perché comunque sono soldi in meno checircolano. E l’aumento notevole degli impie-gati che utilizzano gli ammortizzatori socialitestimonia come tutti i settori siano attraver-sati dalla crisi”. In che misura c’è davvero la

necessità di ricorrere agli ammortizzatori sociali

e non è solo l’escamotage dei datori di lavoro

di “sfruttare” un’opportunità? “Nella maggiorparte dei casi è crisi profonda, ci sarà anchequalcuno che se ne approfitta ma, se il feno-meno esiste, è davvero residuale”. Siamo sulla

soglia dell’allarme sociale? “Si, perché se fac-ciamo un’analisi della situazione sul nostro

territorio tutti i settori sono in sofferenza. Perquesto noi della Cisl stiamo promuovendo unamobilitazione generale, una manifestazioneper far emergere le nostre difficoltà e sensibi-lizzare le Istituzioni a tenere conto delle nostreesigenze. Ci vuole un lavoro di raccordo cheparta dal Governo centrale e a pioggia ri-guardi tutti. Altrimenti non se ne esce fuori”.

Nessun barlume di luce? “Ci sono alcuni set-tori che danno piccoli segnali di ripresa comequelle aziende tessili della zona industriale diNardò che stanno lavorando ed hanno ancheriassorbito quegli operai che erano in cassin-tegrazione. Anche se sono casi isolati, dovutialla capacità degli imprenditori di essere com-petitivi, restano comunque uno spiraglio diluce”. g.c.

NNon usa mezze pa-

role Piero Stefa-

nizzi, segretario

generale della Cisl Lecce:

“E’ fuori discussione cheattualmente esista un allarme di te-nuta sociale!”. Conferma così l’au-

mento della crisi: “E’ vero, e pure informa esponenziale. Per quanto dinostra conoscenza, la situazione di-venterà catastrofica molto presto: perricorrere ad una metafora, direi chestiamo con l’ombrello aperto in at-tesa di affrontare l’uragano in ar-rivo!”. Quali i settori più colpiti?

“Partiamo da un classico, ossia ilcalzaturiero, in cui ci sono storie vec-chie, rimaste in sospeso perché unasoluzione seria non è mai arrivata, acominciare dall’Accordo di Pro-gramma. E poi il meccanico, l’agroa-limentare (“adesso c’è il caso dellaManifattura Tabacchi”), ecc. È ilquadro generale a destare grandis-sima preoccupazione”.

Federico Scarascia

Un esercito di cassintegratiArnesano (Cigl): “Sulla soglia dell’allarme sociale”Stefanizzi (Cisl):

“Con l’ombrello aperto in attesa di un uragano”

Page 15: ilGalloNumero25SudSalento

spremuti30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 15

Sanità & dintorni: “Aziende affondate”

AAntonio Tarantino, segretario provinciale

della Uil Fpl, si occupa di pubblico im-

piego e per la prima volta si è trovato a

dover affrontare “la cassintegrazione in de-roga per alcune realtà sanitarie che vivonomomenti di sofferenza dettate da ragioni chevanno molto in là nel tempo”. Vale a dire?

“Manca l’adeguamento delle tariffe. Nel mo-mento in cui si stipulano gli accordi di accre-ditamento con le aziende sanitarie si stabilisceil costo dell’erogazione della prestazione. Mase quelle tariffe non vengono adeguate ai rin-novi contrattuali susseguiti nel tempo è natu-rale che le aziende non riescano più asostenere i costi per applicare alla regola icontratti collettivi del lavoro, adeguare le do-tazioni organiche, ecc. Si aggiungano anchei ritardi dei pagamenti delle spettanze chequeste aziende avanzano e si capisce come lasituazione sia ormai incancrenita per cui al-cune realtà sono andate in sofferenza come laClinica Petrucciani, la Clinica Città di Lecce.Così come stanno patendo la situazione al-cuni laboratori importanti affondati dalla Fi-nanziaria di luglio che ripartisce il budget sututte le strutture private. E se chi come Cala-brese, l’unica in provincia di Lecce, Brindisi

e Taranto, ha investito 2 milioni di Euro peracquistare la PET (uno degli strumenti dia-

gnostici più innovativi per lo studio dei pro-

cessi neoplastici, e poi si ritrova a poterusufruire di un indotto assai minore… Si ècreata una situazione che vede una serie diresponsabilità di chi ha gestito il tutto in ma-niera non oculata o comunque non di granderespiro, incapace cioè a provvedere alla ne-cessità di ripianare il deficit sanitario regio-nale”. Ma lo standby non si limita alle aziende

convenzionate. “C’è anche tutto in indotto. Seandiamo a vedere, anche le Rssa (Residenze

socio sanitarie assistite) patiscono il mancatoadeguamento delle tariffe e tutto l’indotto(fornitori di pannoloni, dei letti specifici per le

piaghe da decubito, ecc.) va in crisi”. C’è una

via di uscita? “Rideterminare le tariffe, rifareun piano sanitario con una migliore utilizza-zione delle risorse e il miglioramento delle re-altà già esistenti come Petrucciani, QuartaColosso, ecc. E comunque la si smetta di so-stenere che il privato cozza col pubblico: unapolitica che preveda una buona integrazionetra pubblico e privato sicuramente darà ri-sposte di qualità a tutto il territorio. Come hadetto il Ministro Fazio non si possono chiu-dere ospedali se il territorio non è pronto a re-cepire la domanda di sanità ed assistenzaesistente. Se si chiude Poggiardo dove man-diamo tutti quelli che facevano le radiografiea Poggiardo? Si ripensi tutta la strategia delbudget da affidare alle strutture private. Enon dal punto di vista strettamente giuridicogià governato dalle leggi nazionali. Fuori datutti i lacci e laccioli burocratici, si dia vita aquei controlli che la Regione non ha maifatto, e si proceda all’adeguamento delle ta-riffe che resta un punto fondamentale”.

Giuseppe Cerfeda

Adeguamento delle tariffe. Tarantino (Uil Fpl): “Una serie di responsabilità di chi hagestito il tutto in maniera non oculata o comunque non di grande respiro, incapacecioè a provvedere alla necessità di ripianare il deficit sanitario regionale”

Antonio Tarantino

Page 16: ilGalloNumero25SudSalento

AAntonio Belfiore del Colorificio Belfiore di

Salve ritiene che la crisi ci sia anche “percolpa dei vagabondi che ora hanno un alibi pernon lavorare. E poi, sempre parlando del no-stro territorio, a noi imprenditori salentini stabene il detto “nemo propheta in patria” perchénoi, siccome siamo del posto, non valiamonulla e se qualcuno viene da fuori è la panaceadi tutti i mali”. Per la sua azienda cosa ha voluto

dire la crisi? Ha dipendenti in cassintegrazione?

“No, nessuno. Stiamo cercando di tirareavanti, stringendo la cinghia, senza dover ri-correre agli ammortizzatori sociali. Il lavoro celo inventiamo e lo troviamo ci diamo da farein tutti i modi ma siamo abbandonati a noistessi, le Istituzioni non ci sono vicine”.

RRocco Rodigliano, di Sud Frigo System di

Ugento, prima si sfoga: “C’è troppa genteche mangia senza lavorare, a partire dai fre-

quentatori della politica”. E poi lamenta: “Icosti di gestione, iniziando da quelli del per-sonale, sono altissimi. Basti pensare cheprima dell’avvento dell’Euro pagavamo 100mila lire di partita IVA, oggi sono 120 €; icontributi per dipendente ci costavano circa700 mila lire, oggi quasi 800 euro; per i no-stri contributi di categoria pagavamo 900mila lire ogni trimestre e oggi 900 €… Ab-biamo la corda ben stretta intorno al collo.Lavoriamo come prima e quello che prendevoin lire oggi prendo in euro, mentre le spesesono più che raddoppiate”.

TTorquato Parisi, di F.lli Parisi Luminarie

Taurisano, concretamente ci fotografa la

crisi dal suo punto di vista: “Prima le feste pa-tronali erano preparate in grande stile, oggi sicerca di contenere i costi. Quando il comitatova a chiedere la sottoscrizione ai compaesani,non trova più la stessa disponibilità di qualcheanno fa. E in più i costi sono aumentati”.

Come state affrontando questo periodaccio?

Siete ricorsi agli ammortizzatori sociali? “No,abbiamo cercato di organizzare al meglio il la-voro proprio per non mandare nessuno a casa.Stiamo provando in tutti i modi a resistere gra-zie anche alla stima e alla fiducia che la clien-tela continua ad avere nei nostri confronti.Stiamo cercando di offrire la stessa qualità disempre contenendo i costi e impiegando ilminor tempo possibile riducendo gli sprechi”.

ilgallo.it 30 OTT/12 NOV 201016 spremuti

Parola agli imprenditori. Si parla tanto di crisi, di difficoltà economiche deidiversi strati che compon-gono l’economia. Ma cosavuol dire crisi nel Salento? Lo abbiamo chiesto ad alcuni deinostri imprenditori invitandoli araccontarci la loro esperienza

Belfiore: “Le Istituzionici hanno abbandonato”

Parisi: “Ridotti gli sprechiproviamo a resistere”

Rodigliano: “Costi di gestione insostenibili”

Lo specchiodella crisi

Page 17: ilGalloNumero25SudSalento

LLucia Licci, di Finanza

ed Assicurazioni Licci

ad personam, parla chia-

ramente di “mancanzadi liquidità per leaziende e le singolepersone. Quindi i pa-

gamenti vanno alle lun-ghe e tutto il sistemaeconomico si collassa”.

Per quanto riguarda il suo

settore, quello dei finanzia-

menti “stiamo riscontrandomolti casi in cui persone hanno con-

tratto più prestiti e sono esposte in misurasuperiore rispetto al loro guadagno. Biso-gnerebbe cominciare a capire che le rateagevolano gli acquisti ma poi bisogna co-munque pagarle. Ora il fenomeno è stato unpo’ limitato dalle banche dati che informanosulla situazione finanziaria di ognuno. Mac’è anche chi riesce a bypassare il sistema epoi puntualmente arriva al punto di non ri-torno con rate insolute che non ti consen-tono più di accedere al credito”.

Voi lavorate con le banche: è vero che hanno

stretto i cordoni? “Si. Se sulla loro bancadati compare anche un piccolo ritardato pa-gamento, magari dovuto ad una semplice di-menticanza, loro non erogano più”. Sono

aumentate le aziende in sofferenza? “Tantis-simo. Perché chi ha problemi di liquiditànon spende più e soldi in circolo non ce nesono mettendo in ginocchio tutta la filiera”.

C’è una via d’uscita? “Ci vorrebbe un po’più di elasticità e professionalità da chieroga i finanziamenti. Si dovrebbe dare aidipendenti la reale possibilità di rinegoziarei prestiti in corso. Cosa che tutti pubbliciz-zano ma quasi nessuno mette in atto per ilsemplice fatto che le banche difficilmenteapprovano. Stesso discorso si potrebbe fareper le aziende dandogli un po’ di respiro”.

InInnetta controtendenza con il

panorama piuttosto deso-

lante dell’attuale economia im-

prenditoriale il Salumificio

Scarlino di Taurisano. Antonio

Scarlino ci dà subito il dato più si-

gnificativo: “Chiudiamo l’annocon un +15%. Paradossalmentela crisi ha dato maggiore prosperità ai nostriprodotti, valida alternativa nutrizionale a pro-dotti ben più cari”. Ma non è solo questo mo-

tivo ad aver reso il salumificio Scarlino un’isola

felice: “È in atto un progetto di internaziona-lizzazione molto forte che grazie all’export cifa prevedere per il 2011 un incremento del40% grazie soprattutto al mercato spagnolo.Abbiamo dato vita negli ultimi due anni adun’attenta politica di investimento che mira afar diventare la Scarlino il cost leadership ita-liano: il luogo in cui industrialmente il pro-dotto costa meno, per affrontare con maggiorecompetitività il mercato mondiale”. In pratica

la Scarlino è scampata alla crisi grazie ad un at-

tento studio dell’evoluzione del mercato: “Da 3anni avevamo intuito che sui consumi e sullefamiglie c’era in atto una modifica sostanzialedel paniere della spesa. Questo ci ha portato

ad importanti investimenti tecno-logici che ci hanno consentito diessere altamente competitivi. Di-ventare il partner, e non il faso-nista, della grande distribuzione(“facciamo wurstel per Auchan,Carrefour, Coop, Despar”) perla controlavorazione e una ra-

zionalizzazione della marca Scarlino sulloscaffale, per incrementare ulteriormente il rap-porto qualità-prezzo, dovrebbero consentirci diconsolidare ancora la nostra crescita, che ciporti nel breve anche all’attuazione di un se-condo turno di lavorazione”.

Quindi si parla addirittura di nuove assunzioni?

“L’obiettivo è quello di aumentare ulterior-mente la forza lavoro dopo l’incremento del-l’ordine del 30% registrato in questi ultimianni”. Riguardo alla crisi che attanaglia tutta la

nostra economia, Scarlino dice che “se leaziende avessero inteso in tempo che la sfidaalla Cina era persa in partenza e si fosseroriorganizzate, restando sul territorio, puntandosul mercato mondiale, che vale circa 600-700milioni di potenziali clienti, e non sulla corsaal ribasso dei prezzi, forse oggi vivremmo unasituazione diversa”.

AAntonio Rizzelli della TR Inox ammette che “conl’aggravarsi della crisi abbiamo patito un calo

degli ordini e la difficoltà sempre crescente di re-cuperare i crediti. In particolare il settore nautico hasubito un crollo progressivo a partire dal settembre2008. Ora la situazione sembra essersi stabilizzatama continuiamo ad accusare almeno un 30% inmeno di lavoro”. La Tr Inox non è ricorsa ad am-mortizzatori sociali per i dipendenti anche se Riz-zelli ammette di aver dovuto, “nel periodo dimaggiore crisi, licenziare alcuni di loro che hannopotuto tirare per un po’ tra trattamento di fine rap-porto e “disoccupazione”. Non appena ne ho avutol’opportunità, però, li ho riassunti”. E guardando alfuturo? “Il Salone di Genova, al quale abbiamo par-tecipato, ci ha restituito un po’ di entusiasmo, spe-riamo ci sia un’inversione di tendenza anche perchéseppure il volume complessivo del lavoro sia dimi-nuito, nel frattempo le aziende meno solide hannosegnato il passo diminuendo la concorrenza. Unasorta di selezione naturale”.

Antonio Catamo (DolciFantasie a San Cassiano e

Tricase e Caffè Alvino aLecce) premettendo chequesto per la tipologiadella sua attività è “un pe-riodo che porta un calo fi-siologico”, ammette che “la crisi si nota subito dallanetta diminuzione del “movimento” dei clienti. E poichi si rivolge a noi per il catering ci chiede comeprima cosa di spendere poco… L’economia è bloc-cata e la gente vuole spendere sempre di meno per-ché ha paura”. Vista la situazione Catamo è dovuto“ricorrere agli ammortizzatori sociali per alcuni deidipendenti di San Cassiano. In qualche modo dove-vamo arginare l’emorragia per sopravvivere”. Ca-tamo però non dispera che “superati questi 3-4mesi, complice anche il ritorno della bella stagionee la ripresa del settore catering, si possa recuperaree rimettersi in carreggiata”.

Catamo: “La gente hapaura di spendere”

“Così ho battuto la crisi”: Scarlino in continua crescita

30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 17“Necessario rinegoziare

i prestiti in corso”Rizzelli: “In corsoselezione naturale”

Page 18: ilGalloNumero25SudSalento

Nasce la Cleopatra Card

“Abreve parte unanuova era perl’Istituto diBellezza Cleo-

patra. Tenuto conto del partico-lare momento storico chestiamo vivendo, delle oggettivedifficoltà che le famiglie af-frontano, stiamo mettendo apunto un sistema per premiare,con delle Fidelity Card, tutti co-loro che varcheranno la nostrasoglia e si avvarranno dei nostritrattamenti”. Alla prof.ssa AAnn--ttoonneellllaa GGrreeccoo, direttrice del-l’Istituto di Bellezza Cleopatracon sede a Maglie, in via Ospe-dale, 30, ed a Corsano, in viaDon Minzoni, 51, e da poco aCasarano in via Roma (fronteCalvario), chiediamo di spie-gare meglio cosa si devonoaspettare i clienti vecchi e nuovidell’Istituto. “E’ presto detto. Cisaranno 4 Card che “gireranno”in Istituto e precisamente: Cleo-patra Card, Job Card, FriendsCard e Golden Card. Ognuna diqueste Card darà diritto a par-ticolari promozioni, test, scontieccezionali e vantaggiose of-ferte. Non vi anticipo altro,stiamo dettagliando ora ciò chepartirà fra un mese, avrete co-munque modo di chiedere lumiin azienda e sapere diretta-mente da noi ciò che bolle inpentola...”. Quindi attendiamobuone nuove per Natale. E oggidi cosa parliamo? “Parliamo in-nanzitutto di BodjAge, dellasua forza che riesce a lavoraresulla parte muscolare interes-sata come se si fossero fatti 3mesi di palestra: l’attrezzo cercail muscolo che non funziona, loriattiva e contemporaneamentemette in funzione tutti quellicircostanti. Per fare questo in

palestra occorre tempo, fatica esudore; non dovesse bastare,possiamo sempre utilizzareEpilOne, macchina da ringio-vanimento e contemporanea-mente prodotto per ladepilazione che, grazie a unafonte luminosa che produce uneffetto termico e un’azione tera-peutica, senza chimica e senzaacido glucolico, miglioral’aspetto cutaneo provato dal-l’invecchiamento, corregge ine-

stetismi del tipo rughe profondee superficiali, lesioni pigmen-tate, acne, cicatrici, macchie,ecc. Inoltre, il sistema depilato-rio combina la luce pulsata conla radio-frequenza, la fotoepi-lazione, che serve a rimuovere,per sempre, i peli superflui inmodo indolore, efficace e noninvasivo, indicato per qualsiasizona del corpo e applicato suogni tipo di pelle e di pelo”.Primo. Secondo? “Secondo, una

cura estetica che cura il viso, lemani, i piedi; sana le imperfe-zioni dell’acne, le rughe, i segniche lascia il tempo; risolve iproblemi di cellulite, di sovrap-peso; senza dimenticare quelloche è il nostro cavallo di batta-glia: il dimagrimento. Dispo-niamo di trattamenti chepermettono di ritrovare laforma in poche sedute e conpoco sforzo, e poi altri tratta-menti completi: i tatuaggi, la ri-scostruzione delle unghie,l’epilazione. Sono tutti rivolu-zionari tanto che grazie allaloro efficienza riducono le se-dute e le prestazioni. Re Oxy èun sistema all’ossigeno puroconcentrato combinato conl’ozono che garantisce risposteappropriate ad ogni tipologia ditrattameno della pelle, naturaleal 100%. Migliora l’ossigena-zione, la microcircolazione, lavitalità ed il nutrimento dei tes-suti. Tutti preparati capaci diridurre la produzione di radi-cali liberi, in costante aumentocon l’avanzare dell’età. L’ossi-geno rallenta i processi di in-vecchiamento cutaneo ecombatte stress e stanchezza,aumenta i livelli di energia erafforza il sistema immunita-rio. È un elemento fondamen-tale per il corpo umano. E’l’alternativa estetica ai tratta-menti medici con utilizzo diaghi (botox e mesoterapia). Perrestare giovani, eterni, dima-grire, rimanere in forma e ri-mettersi a nuovo, vieni atrovarci. Anni di esperienza,trattamenti all’avanguardia,continui aggiornamenti e tantenovità nel campo estetico sonola regola da noi. Ed ora anchele Fidelity Card...”.

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Sposarsi in chiesa o in municipio?È sempre possibile scegliere il luogodella cerimonia che può svol-gersi in Chiesa e in municipio.Il matrimonio concordatario,celebrato in Chiesa ha, altempo stesso, valore reli-gioso e valore civile.IlCorso Prematrimoniale èfondamentale per potersisposare in Chiesa. Nella pratica il corsoprematrimoniale consiste in una serie diincontri che i futuri sposi terranno con illoro parroco e dura alcune settimane. Loscopo è quello di educare i futuri sposialla “lettura” del matrimonio, fornire unasorta di aiuto morale e psicologico, maanche aiutare chi ha dubbi e perplessità.Per organizzare un matrimonio religiosopossono essere necessari dai due ai tremesi di tempo per ottenere tutti i docu-menti necessari; converrà quindi, co-minciarne con largo anticipo la raccolta,tenendo presente che i documenti che at-testano il consenso alle vostre nozzehanno validità per un totale di 180 giorni.Quando il matrimonio è... civileCome celebrare il matrimonio civile? Lacoppia deve stabilire in quale comunecelebrare il proprio matrimonio: po-tranno scegliere il comune della sposa,il comune dello sposo o quello in cui

andranno a vivere. Do-vranno quindi richie-dere ladocumentazione bu-rocratica per sposarsie far fare le pubblica-zioni di nozze, cheresteranno affisseall’albo per 8

giorni. Dopo l’ottavogiorno ci si potrà sposare.Sposarsi in Chiesa o in comune dalpunto di vista giuridico non comportaalcuna differenza immediata. Per quantoriguarda il futuro la Chiesa tutela l’in-scindibilità del matrimonio, lo Stato ri-conosce il diritto alla separazione e aldivorzio.Il nuovo rito nuzialeOggi si tende a coinvolgere direttamentegli sposi nella celebrazione del matrimo-nio religioso. Gli sposi anziché essere in-terrogati a rispondere con un “si”dichiarano la loro personale assunzionedi responsabilità pronunciando loro stessila formula. La legge italiana stabilisce treforme di matrimonio: quello civile cele-brato dall’Ufficiale di Stato civile in Co-mune; il matrimonio concordatariocelebrato dal parroco; il matrimonio dichi non professa il cattolicesimo, cele-brato dai rispettivi Ministri di culto.

Il grande passo

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30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.itattualità

RRilancio e potenziamento dell’offerta turistico-commerciale del Salento esviluppo sostenibile, sfruttando una Governance Multilivello per riusciread intercettare finanziamenti europei: queste le linee guida con cui i Co-

muni del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto - Santa Maria di Leuca eBosco di Tricase” hanno aderito a “Borghi Vivi”. Il progetto, che interesseràAlessano, Andrano, Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Diso, Gaglianodel Capo, Ortelle, Otranto, Santa Cesarea Terme, Tiggiano, Tricase piùSpongano e Bagnolo del Salento, ha come obiettivo la rivitalizzazione della“ruralità” e la valorizzazione delle caratteristiche ambientali ed architettoni-che, avvalendosi di finanziamenti a fondo perduto. Parole chiave quali ripopo-lazione, destagionalizzazione, recupero del ricco patrimonio edilizio/natu-ralistico, mirano al rilancio economico dei beni del territorio per reimmetterliin un circuito turistico sostenibile e di qualità, invertendo l’attuale tendenzaall’alienazione ad investitori esteri. Questo progetto integrato, che già conosceun modello virtuoso in Lunigiana, coinvolge in modo trasversale: le pubblicheAmministrazioni che stabiliranno, a breve, attraverso i bandi, modi e tempi diattuazione; piccole e medie imprese di settore, che troveranno nuove aree diinvestimento; i privati che potranno ripristinare aree e beni immobili di inte-resse a costo zero, attraverso vari tipi di accordo con gli enti di riferimento. Ibandi di adesione al progetto “Borghi vivi”, con tutti i dettagli, saranno prestoreperibili presso i Comuni del Parco e on line su www.parcootrantoleuca.it

M. Maddalena Bisanti

I Borghi sono vivi 111100000000 volteaaaauuuugggguuuurrrr iiii

nonnaPPPPeeeeppppppppiiii

Cara Peppi MesciAndrea, finalmente a 100 anni si ‘rrivata etutta la gente t’ha amata! Hai sempre faticatu e l’artrosit’ha futtuta ma, banadica, sempre a missa si sciuta! Lerughe segnane lu tiempu ca è passatu ma la vitalità ca tei‘ntra l’anima te face sembrare na giovincella in cerca dezzitu! Hai soffertu tantu pe lu ‘Lia e lu Nardu ma iddi decielu t’hannu sempre datu nu sguardu e alli momenti de lavita tua, belli e brutti, li fii te su stati sempre vicini tutti.L’Assunta, “l’americana”, cu lu collettu ‘zzatu de la camisasempre pronta cu te porta alla chiesa! Lu Salvatore “tou”,ca dici sempre ca è lu chiù beddu, te lu vardi comu la Ma-donna varda lu Bambineddu! La ‘Ndrurata, “fia adorata”,ca sempre na veste t’ha ‘ncurtuta! Lu Rusariu, ca puru ca ca-stima e se stizza, pe quantu te vole bene lu poti fare a sa-tizza! Cara Peppi, cu nu beddu bicchieri de mieru alla manu,100 anni otri de “furmini” e felicità te auguramu!

GGiiuusseeppppaa SSeerrggii, da tutti conosciuta come PPeeppppii, compirà 100 anniil prossimo 4 novembre. Questa poesia è un modo simpatico di farlegli auguri da parte di figli, nipoti, pronipoti, parenti e amici.

Il progetto. Interessa Alessano, Andrano, Diso,Castrignano del Capo, Castro, Corsano, Gagliano,Ortelle, S. Cesarea, Otranto, Tiggiano, Tricase piùSpongano e Bagnolo

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TESSERA N. 14582

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ii ll GGaalllloo CORRISPONDENTIMassimo AlligriGiuseppe AquilaGiorgio Coluccia

Antonella CorvinoVito Lecci

Vincenzo LongoIlaria Marinaci

Fiorella MastriaAntonio MemmiCristina PacellaVito PalangaSandra Papa

Carlo QuarantaStefano Tanisi

Pierangelo Tempesta

AAdispetto dei suoi 78 anni, che dunque porta benissimo, il signorGiuseppe Carluccio, di Montesardo (frazione alessanese), si pre-senta nella nostra Redazione con il piglio di chi pretende giusti-

zia. Una breve visita di questo arzillo signore per ricordare con grandedeterminazione all’opinione pubblica ed alle istituzioni, tramite le no-stre colonne, quanto subito dai prigionieri di guerra durante il secondoconflitto mondiale e, ancora più frustante, la ricompensa loro proposta.Giuseppe Carluccio difende l’onore, il ricordo ed i sacrifici del padre esegnala, a distanza di quasi quattro anni (era il dicembre 2006), la deci-sione di concedere, da parte di un apposito Comitato sotto la Presidenzadel Consiglio dei Ministri, di una semplice medaglia d’onore ai citta-dini italiani, militari e civili deportati nei lager nazisti e destinati al la-voro coatto. “Ma vi rendete conto? Una medaglia! Per farne che?”, sichiede con rabbia Giuseppe. “Mio padre Salvatore aveva 39 anniquando venne internato in un campo di concentramento nazista: tra-scorse due anni di lavori forzati in miniera, dal ’43 al ’45. Fu liberatoche pesava appena 40 chili! E adesso si vogliono ripagare quelle ter-ribili vicende con una inutile “croce di cartone”?!

E’ solo fumo negli occhi.E pensate che, dopoquattro anni, mancoquella patacca è ancoraarrivata!”.Nessun risarcimento eco-nomico, quindi, nonostantenegli anni fossero state assunte ini-ziative che lasciavano spiragli aqualche speranza. Ma pochissimotempo fa (come riporta il sito lastampa.it del 21 luglioscorso) la Corte dell’Aja ha giudicato irricevibile l’ennesima richiestaitaliana di danni di guerra alla Germania. Il signor Giuseppe Carluccio,battagliero come non mai, ha scritto anche una lettera al Cancelliere te-desco Angela Merkel, ricevendo regolare risposta ma con la quale gli siricordava che… ormai bisognava guardare oltre. “Possibile”, si do-manda sconsolato, “che neppure i nostri politici ed amministratori siricordino di quelle povere vittime, fra cui mio padre?”.

PPer la mattinata di sabato 6 no-vembre, dalle 16, presso l’Au-ditorium Comunale di

Corsano, la locale Associazione di volontariatoGaia organizza, nell’ambito del Progetto “LeVie del Sale” (finanziato con il bando di Pere-quazione Sociale 2008), il convegno di granderilievo economico e sociale dal titolo “L’am-biente come risorsa”. Il tema sarà la gestionevirtuosa dei rifiuti e come creare lavoro attra-verso le buone pratiche. Interverranno ladott.ssa Carla Poli, ideatrice del Centro Rici-clo Vedelago di Treviso; l’ing. AlessandroMarseglia del Centro di Progettazione Design& Tecnologie dei Materiali di Brindisi; il dott.Luigi Russo, presidente del Centro Servizi Vo-lontariato Salento; il dott. Corrado Russo, pre-sidente dell’Associazione Gaia; il sindaco diCorsano Biagio Cazzato. Il convegno apriràcon la presentazione dell’esperienza di Gaia,

Associazione di volontariato che, stimolandola cittadinanza, sensibilizzando le istituzioni elavorando sulla progettazione integrata, è riu-scita a incidere positivamente sul proprio terri-torio attraverso interventi di riqualificazione efruizione sostenibile. Il Centro Riciclo Vede-lago (C.R.V.), con lo slogan “Riciclare, recu-perare, ridurre, riutilizzare”, individua i propriimpegni e le proprie responsabilità nei riguardidella clientela e dell’ambiente. Il CRV si oc-cupa delle opportunità tecniche e giuridiche pervalorizzare i rifiuti: la gamma di materie primesecondarie comprende interi settori industrialialimentati da materie prime originate dai rifiuti:quelli che non hanno caratteristiche sufficientiper essere direttamente utilizzati come materieprime secondarie subiscono un trattamento diriduzione, estrusione e granulazione dal qualesi ottiene un granulato plastico di varie dimen-sioni atto ad essere impiegato nell’industria

plastica di stampaggio e in edilizia. Il CRVinoltre si occupa di promuovere attività di ri-cerca e innovazione coinvolgendo Istituti di Ri-cerca e Università, nonché attività diformazione per le scuole di ogni ordine egrado. Il 15 ottobre scorso il CRV ha siglato unprotocollo di intesa con la Provincia di Bene-vento per l’implementazione di un impianto diTrattamento Meccanico Biologico (TMB) conannesso Impianto di Estrusione per la produ-zione di Materie Prime Seconde (MPS). IlCETMA è un centro di ricerca applicata ed in-gegneria industriale avanzata. Le sue specifi-che competenze riguardano tecnologiepervasive come Ingegneria dei materiali, Inge-gneria informatica, Design industriale. Utiliz-zando in forma integrata queste competenze,esso sviluppa soluzioni innovative riguardantimateriali, processi, componenti e sistemi perapplicazioni nell’industria e nei servizi.

per i nostri deportati”

ilgallo.it attualità 30 OTT/12 NOV 201026

GiuseppeCarluccio

Corsano su “Le Vie del Sale”L’ambiente come risorsa

“Solo una croce di cartone

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il ricordo30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it 27

CConobbi UcciuAloisi a Tri-case, al tempo dell’Asso-ciazione “Petra Viva”. Erafra il ‘93 e il ‘94, serate in-

vernali, poche persone, un bic-chiere di vino e tamburello. Stavaper scoppiare il tempo della nuovapizzica e noi tentavamo di capirla,perché l’avevamo abbandonata,perché il mondo contadino era fi-nito senza rendercene conto (delresto non avevamo lottato perchéfinisse? Con tutte le sue ingiusti-zie e miserie?).Ce lo presentò Giovanni Pelle-grino, da Zollino, omonimo delSenatore, amico del gruppo cheresistette al tempo della televi-sione e cioè “i tre Ucci”. Nellepiccole stanze dell’Associazionenata per difendere i muretti asecco, intonò uno stornello e su-bito ci innamorammo. Non c’eraniente in lui che non fosse auten-tico, lo sentivi nelle sua voce, tiemozionava ad ogni ritornello.Non era ancora famoso, non eraancora iniziata l’epopea dellanotte della taranta, non c’era nes-suna Woodstock del Salento, nonc’era l’idea di incidere dischi, nonc’era ancora l’ipotesi che il tuttodiventasse una moda (ma non vo-levamo che il Salento stesse sullelabbra degli italiani, non vole-vamo che le nostre tradizioni fos-sero esaltate?). Venne di sera eparlammo di tutto, della sua in-fanzia, della ricerca di sterco, dilui che raccoglie l’uva con l’ApePiaggio, che lavora tutti i giorni icampi, che ha vissuto da escluso idecenni dello sviluppo industriale,che ama sua moglie. Ci colpìquella confessione sulla moglie,quel darle un’importanza straordi-naria rispetto alla sua serenità, allasua possibilità di esprimersi libe-ramente. Era anche un modo perdirci quanto fosse disincantatoverso la sua stessa comunità che

un po’ lo sbeffeggiava, un po’ loconsiderava già negli anni ’70 unarnese del passato. Non avevamolta fiducia nei complessi rap-porti sociali, ma anelava più diogni altra cosa l’amicizia el’amore per la famiglia. GiovanniPellegrino, suo mentore nei mo-menti bui, ricorda come fossestato completamente snobbatofino ai primi anni ’90 da quellaclasse intellettuale che maneg-giava la pizzica come elementoelitario e storico. La grande di-mensione di Ucciu Aloisi, forseanche per la sua forte e prepotentepersonalità scenica, si è rivelatafondamentale nel risorgimentodella canzone popolare salentina.Quando saliva lui sul palco si no-tava la differenza sostanziale fral’originale e le copie, fra il ritmodell’anima e quello degli stru-menti. Cantò ancora e ancora ciemozionammo, forse ci sarebbevenuta la pelle d’oca anche seavesse cantato il blues o il jazz, inogni caso ci fece intuire la bel-

lezza del canto primordiale. L’horivisto altre volte, e sempre ero“quiddru de la petra viva”, e cer-cavo di capire se la notorietàl’avesse cambiato, ma oggettiva-mente non poteva cambiarlo.Era rimasto sempre il solito bur-bero contadino, convinto comemolti contadini dell’immutabilitàdelle cose, mentre intorno tuttocambia. L’ho rivisto l’ultima voltaa Tutino, prima di un concerto.Abbiamo mangiato a casa del pro-fessore Luigi una splendida pepe-ronata, e lui disse che non potevabere perché i dottori e sua moglielo controllavano. Intorno a noic’era un certo numero di persone,si lasciò andare e cominciò a man-

dare qualcuno affanculo,

e assaggiò il vino: “Stasira facefriddu, ci vole u mieru e lu tam-murrieddrhu”. La cosa che diver-tiva di più era quel suoappropriarsi del palco, specie nelleserate della Notte della Taranta,lontano dalle logiche di una regiatelevisiva che nulla concede al-l’improvvisazione. Uccio Aloisicominciava a cantare, vedeva lafolla entusiasmarsi e non capivaperché dovesse scendere, perchédovesse mollare il microfono a ciòche lui considerava non autentico,a quella categoria indistinta chel’aveva tenuto nascosto per tantianni. “Adesso ci sono e non me nevado più, nel pieno consenso delpubblico, nel furore della rivincitadei perdenti”.Negli ultimi anni veniva regolar-mente pagato per le sue serate, mail meglio lo concedeva quando erain compagnia di amici, magari “alpozzo” di Sternatia, il locale sim-bolo di questi anni di pizzicati.Giovanni Pellegrino, che mi onorodi avere fra i miei amici, mi dice:“Senza Uccio Aloisi non sarebbestato possibile creare l’attuale fe-nomeno della pizzica. Foggia, laBasilicata e altre realtà hanno ilballo popolare e il tamburello, manon hanno avuto la fortuna diavere un Ucciu che incarnasse conil suo stesso fisico la forza di unaliberazione, che diventasse rico-noscibile al mondo cantando il suospirito anarchico”. Giovedì 21 ot-tobre, a 82 anni, UcciuAloisi ci halasciati. Per essere un semplicecontadino è morto da re.

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In questa foto inedita Uccio Aloisi fra Giovanni Pelle-grino e Uccio Casarano all’organetto durante la Festadella Primavera a Martignano (Aprile 1983)

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TTre giorni di grande festa, acavallo fra la fine di ottobree l’inizio di novembre, per

omaggiare il Patrono. Alliste in-dossa l’abito buono e si appresta dun ricco programma civile e reli-gioso. Si comincerà sabato 30 ot-tobre con la Processione (dopo laMessa delle 18,30) che porterà lastatua di San Quintino nellapiazza principale del paese alritmo delle note della Banda cit-tadina, che eseguirà la sinfoniadel Mosé. La serata sarà dedicataparticolarmente ai giovani che po-tranno assistere, dalle 21, all’esi-bizione della Band “Kiss & TheGang”. Nella mattinata di dome-nica 31 ci sarà subito spazio perla solidarietà: dalle 8,30 alle 11,30sarà possibile infatti donare il san-gue presso la locale Sezione del-l’Associazione Leccese DonatoriVolontari Sangue “G. Randazzo”,in via Marangi. Alle 11,30, dopoil rito dell’alzabandiera, si terràancora una processione, durantela quale saranno benedetti i ter-reni coltivati (presenzieranno tuttii Sindaci dell’Unione dei Comunie dunque, oltre a quello diAlliste,anche di Melissano, Racale e Ta-viano). Nel corso della giornata leMesse si terranno alle 6,30, alle

7,45, alle 9, alle 10,30 (con pane-girico) ed alle 17,30 (con baciodella Reliquia). Suoneranno iConcerti Bandistici Città di Ra-cale e Città di Conversano (Ba).Alle 22,30 circa lo spettacolo pi-rotecnico. Infine, lunedì 1° no-vembre, proseguirà la FieraMercato ed allieteranno i festeg-giamenti il Concerto BandisticoCittà di Conversano e, in serata,la Grande Orchestra Italiana in-sieme a “Gennaro 100% Cala-brese”. Le celebrazioni liturgichesono in programma alle 6,30, alle8, alle 9,30, alle 11 ed alle 17,30.

DaDamartedì 9 novembre, presso la presso la Sala Congressi dell’HotelTerminal di Santa Maria di Leuca, avranno inizio ben cinque com-petizioni agonistiche: il 74° Campionato Italiano di Dama Italiana

cat. Assoluto; il 52° Campionato Italiano cat. 2° e 3° gruppo e i CampionatiItaliani “Lampo e Semilampo”. L’evento, unico in Puglia e quindi anche nel no-stro Salento, è organizzato dall’Asd Circolo Dama di Spongano (presieduto daClaudio Siciliano, che ricopre anche la carica di fiduciario provinciale dellaFederazione Italiana Dama), con la collaborazione della Polisportiva Olimpica“De Finibus Terrae” di Salignano. Per quanto riguarda al “Campionato Asso-luto”, certamente non mancherà l’unico Gran Maestro che la Puglia può van-tare, ovvero il leccese Paolo Faleo, Campione Italiano Assoluto nel 2007, ilquale nell’ottobre del 2008, ha partecipato in Cina, alle Olimpiadi dei “Gio-chi della Mente” (Dama, Scacchi, Bridge e Backgammon). Relativamente allealtre serie, il Secondo e Terzo Gruppo (rispettivamente secondo e terzo tor-neo nazionale) proporranno lo stesso numero di partecipanti (16 giocatori).I Campionati Lampo e Semilampo sono invece delle specialità alle quali pos-sono partecipare tutti i giocatori dei Campionati Standard, ed hanno la ca-ratteristica di avere come tempo di riflessione per giocatore il primo 4 m. +3 sec. di ricarica e di 9 m. + 6 sec. di ricarica per l’altro. “Sono felice esserriuscito ad organizzare nella nostra provincia un evento di cotanto spessore”,commenta Claudio Siciliano, “per cui continua a grandi passi il nostro im-pegno nel proporre al territorio salentino diversi appuntamenti damistici,molti dei quali volti allo sviluppo del settore giovanile. Un grazie, per la fat-tiva collaborazione, alla Polisportiva Olimpica “De Finibus Terrae” di Sali-gnano; peraltro, proprio il suo vice presidente, Filippo Zichella, è un tesseratodella mia Società e quindi è stato semplice creare la giusta sinergia per rea-lizzare un appuntamento decisamente di spessore”.

San Quintino: la processione inquesta foto di Fabrizio Casto

CampionatiItaliani.Siciliano:“Felicissimodi averportato danoi l’evento”

Alliste fa festa Leuca va a dama

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30 OTT./12 NOV. 2010 - www.ilgallo.it - [email protected] 29

AArchiviata la sesta giornata, il girone Bdel campionato di Promozione deli-nea già le prime gerarchie. Come dapronostico della vigilia, Botrugno,

Galatina e Maglie navigano nella parte altadella classifica mentre il quotato Gallipoli(esonerato Giovanni De Pasquale, presoDiego Favonio) annaspa con una distanza di 7punti dal vertice in compagnia del Martano. Lasquadra guidata da Luigi Colagiorgio, ripescatadopo il turbolento finale della scorsa 1ª Catego-ria (penalizzata dalla Corte Federale per le pre-sunte irregolarità sul trasferimento del calciatoreMauro Ciurlia), si è presentata ai nastri di par-tenza con un organico di tutto rispetto (le punteIlario Nobile e Gianluca Migali su tutti), matu-rando sin qui ben 9 punti frutto di tre vittorie e al-trettante sconfitte. Ad un punto di distacco, ilrinnovatissimo Novoli guidato dal più giovane al-lenatore della categoria,Giovanni De Nitto. Dopole roventi polemiche con l’Amministrazione co-munale, a seguito delle quali il patron Enzo Per-rino e il presidente Mimino De Tommasiavevano rimesso il titolo sportivo nelle mani delSindaco per via delle mancate garanzie sull’agi-bilità del campo “Toto Cezzi” e sul rinnovo dellaconvenzione dello stesso, la Società ha decisodi allestire una rosa all’insegna dei giovani. Inun clima di crisi economica si è proceduto abandire i lauti rimborsi spese, inserendo sola-

mente alcuni atleti veterani, come il difensoreAndreaAr-cuti, il centrocampista Pierpaolo Scozia, gli attaccantiAntimo Cappellini eWilliam Sabella. Più in basso, l’al-tra neo promossa San Cesario, che ha messo su una squa-dra per puntare ad una salvezza tranquilla e nell’otticadell’abbattimento dei costi di gestione, affidandola allaguida di Oscar Greco. Dopo l’atteso ripescaggio, grandeentusiasmo a Scorrano, piazza che mancava dal secondotorneo dilettantistico regionale da oltre vent’anni, ovverodai tempi in cui presidente del club era Salvatore Rug-geri ed a ricoprire il ruolo di direttore sportivo era niente-meno che Pantaleo Corvino. Dopo il rischio che lasquadra non venisse iscritta al campionato, solo l’inter-vento dell’Amministrazione comunale ha permesso il pro-sieguo dell’avventura. Per affrontare al meglio ilcampionato, la Società biancorossa ha riconfermato l’os-satura della passata stagione, a cominciare dall’allenatoreGiuseppe Cancella. Poi sono stati aggiunti il difensoreRiccardo Mele, ex Gallipoli, il centrocampista AngeloRausa, dal Maglie, e il sempreverde centravanti France-sco Chiri, dal Muro Leccese. Fanalino di coda il RealSquinzano che, dopo l’ottimo campionato disputato loscorso anno, ha ridimensionato le proprie ambizioni ed haprofondamente rinnovato l’organico all’insegna del ri-sparmio dei costi di gestione. Sono andati via tutti gli ar-gentini oltre al tecnico Raimondo Marino. Il Club delpresidente Carlo Marulli ha così affidato la panchina adAmelio Puce e puntato soprattutto su elementi classe ‘91,‘92 e ‘93.

Massimo Alligri

Tris di portagonisteper la PromozioneDecaduta. Il Gallipoli a 7 punti dal vertice con il Martano

Toma Maglie

SSppoorrtt

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Al cinemaAl cinema

17,30 - 20 - 22,30wall street

Sala 1 18,15 - 20,20 -22,25uomini di Dio

Sala 2 18,20 - 20,20 -22,20paranormal activity 2

Sala 3 18 - 20,15 - 22,20wall street

Sala 4 18,20 - 20.20 - 22,20salt

Sala 1 18,30 - 20,30 - 22,30salt

Sala 2 18,30 - 20,30 - 22,30benvenuti al sud

Sala 3 17,15 - 19 - 20,45 - 22,30winx club

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIA

TEL. 0832/343479

in programmazione

dal 29 ottobre

GALATINA - CINEMA TARTARO

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GALLIPOLI - CINEMA ITALIA

TEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA

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19,30 - 21,30il regno di Ga’Hoole (3D)

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/568653

17,30 (fest. e pre) - 19,30 - 21,45benvenuti al sud

17,30 (fest. e pre) - 19,30 - 21,45maschi contro femmine

TRICASE - CINEMA PARADISO

TEL. 0833/568653

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

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SURBO - THE SPACE CINEMA

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Sala 1 18,10 - 20,25 - 22,35maschi contro femmine

Sala 2 20,40 - 22,35figli delle stelle

Sala 3 20,40 - 22,35fire game

Sala 4 18,30 - 20,30 - 22,35benvenuti al sud

Sala 5 17,30 - 19,30 - 21,15cattivissimo me (3D)

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

TRICASE - CINEMA AURORA

TEL. 0833/568653

17,30 (fest. e pre) - 19,30 - 21,45maschi contro femmine

- settegiornisabato 30 domenica 31 martedì 2 mercoledì 3 giovedì 4 venerdì 5

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TELEFONA MARTEDÌ 2 NOVEMBRE DALLE ORE 9: 328/1063910 e 348/7145839

tempo libero

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tempo libero30 OTT/12 NOV 2010 ilgallo.it

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NOME E COGNOME:Francesco QuarantaNATO A: TorinoVIVI A: TricaseSEGNO ZOD.: Gemellila prima cosa che

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MATRIMONIO:“La prima notte...”DIO: “Ci credo”ALCOL: “Non più...”SIGARETTA: “Non mi interessa”IL LAVORO: “Spero ci sia sempre!”

LA POLITICA: “Sonomolto sfiduciato”LA DONNA: “Bionda esnella è meglio!” A LETTO: “Mante-niamo la privacy...” LA PRIMA VOLTA: “Avevo 15 anni edi riccioli...” IN CUCINA: “Sono una

buona forchetta”ALLO STADIO: “Tifo Inter”IN UN INCUBO: “5 maggio 2002,Scudetto bye bye”IN UN SOGNO: “La felicità dei figli ”

Solo la terza decade puòusufruire del rigenerantetransito di Nettuno. Tuttigli altri devono portarepazienza a causa di Mer-curio, Saturno e Plutone.

L’opposizione di Martepuò rendervi pigri e ner-vosetti. I pianeti lenti(Urano e Plutone), però,aiutano ancora molti divoi. Via ai progetti.

Continuano i due belli tri-goni di Nettuno e Sa-turno. La terza decade,però, deve ancora fare iconti con la quadratura diUrano. Portate pazienza.

La prima decade semprebloccata sul piano pra-tico da Plutone e Sa-turno. Pazientate edevitate progetti. La terzadecade è la più favorita.

Saturno è favorevole allaprima decade. Gli altrisubiscono la quadraturadi Venere che può ren-dervi intolleranti col par-tner. Pazientate.

Bene la prima decade coltrigono di Plutone. Glialtri non hanno transitidegni di nota, a parte laterza decade bloccata daUrano e Giove.

Saturno continua a met-tere con le spalle al muromolti Bilancia. Solo laterza decade per ora usu-fruisce del rilassante tri-gono di Nettuno.

Plutone in ottimo aspettoalla 1a decade. La 2a è piùenergica grazie a Marte;la 3a viaggia in autostradagrazie al bel trigono diUrano. Approfittatene.

Saturno e Nettuno sem-pre in sestile benefico,ma Giove e Urano sono inquadratura. Pertanto itransiti sono ancora con-trastanti.

Prosegue la quadraturanegativa di Saturno allaprima decade. Pazien-tate. Giove e Urano, in-vece, sono in splendidosestile a molti altri di voi.

Saturno e Nettuno sonosempre lì ad agevolarvi.Da molto tempo, ormai, ilvostro segno usufruiscedi bei transiti. Cercate difarli fruttare.

Oltre all’azione costrut-tiva di Urano, Giove ePlutone, ora ci si metteanche il trigono di Martead infondere una buonadose di energia. Ottimo.

lloo ddiiccoonnoo llee sstteell lleedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.it)

dal 30 ottobre

al 12 novembre

sù la cresta - il personaggio

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

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