ilGalloNumero23_2012SudSalento

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Telefona lunedì 5 novembre , dalle ore 9. In palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23 Con chi sta il PD? Con chi sta il PD? 6-8 6-8 Anno 17, numero 23 (496) - 3/16 novembre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected] il il G G a a l l l l o o Uno trumento di certificazione che consente una gestione delle aree protette mirata allo sviluppo del turismo sostenibile, rispettando i bisogni dell’ambiente, delle comunità locali, delle attività imprenditoriali e dei visitatori Salento: L’Europa ti protegge Presa la Carta europea del turismo sostenibile 15 È finita la bella stagione e rieccoci a fare i conti con freddo, pioggia, umidità e, sprattutto con le spese per il riscaldamento Casa, dolce e calda casa Non facciamoci sorprendere dall’inverno 17 Dalla Famiglia De Francesco, una boccata di ossigeno, un segno di speranza, tra la disperazione di chi non ha più un lavoro, la preoccupazione di chi non vede un futuro per i propri figli e le crisi di identità degli imprenditori 40 ANNI IN BARBA ALLA CRISI L’anniversario dell’importante azienda salentina 14 TROVA I GALLETTI E GIOCA

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Telefona lunedì 5 novembre, dalle ore 9.In palio i biglietti per i cinema e tantialtri premi. Regolamento a pag. 23

Conchi stail PD?

Conchi stail PD? 6-86-8

Anno 17, numero 23 (496) - 3/16 novembre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

ililGGaallllooUno trumento di certificazioneche consente una gestionedelle aree protette mirata allosviluppo del turismo sostenibile,rispettando i bisognidell’ambiente, delle comunitàlocali, delle attivitàimprenditoriali e dei visitatori

Salento: L’Europa ti proteggePresa la Carta europea del turismo sostenibile

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È finita la bella stagione erieccoci a fare i conti confreddo, pioggia, umidità e,sprattutto con le spese peril riscaldamento

Casa, dolce e calda casaNon facciamoci sorprendere dall’inverno

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Dalla Famiglia De Francesco,una boccata di ossigeno, un

segno di speranza, tra ladisperazione di chi non ha piùun lavoro, la preoccupazione

di chi non vede un futuroper i propri figli e le crisi diidentità degli imprenditori

40 ANNI IN BARBA ALLA CRISIL’anniversario dell’importante azienda salentina

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TROVA I GALLETTI E GIOCA

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pubblicitàilgallo.it2 3/16 NOVEMBRE 2012

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IlResponsabile del Movimento per la Società di Giusti-zia e per la Speranza, Arrigo Colombo ha scritto al Pre-sidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al premierMario Monti, al ministro Vittorio Grilli, al Ministro An-

drea Riccardi e al segretario del PD Pier Luigi Bersani

“Ci rivolgiamo al Presidente Napolitano, sempre così attentoall’operato del parlamento e del governo, così pronto ad inter-venire, affinché questa nuova sciagura sia evitata al popoloitaliano. L’IVA è infatti l’imposta più ingiusta, quella che col-pisce allo stesso modo tutti i cittadini, il ricco come il popololavoratore, come il povero (otto milioni di poveri in questafase); quella che colpisce i consumi più immediati e più indi-spensabili alla gente; l’imposta più iniqua, che contrasta pla-tealmente e dolorosamente col programma di equità enunziatodal governo. Colpendo tutti, l’IVA è l’imposta più immediata-mente dannosa, più depressiva dei consumi, quindi depressivadella produzione, già così depressa. L’IVA è insieme l’impostapiù facile; basta aumentarla di un punto per riscuotere cinque-sei miliardi di tassazione.

L’aveva già aumentata il governo Berlusconi, il più mediocree disonesto che l’Italia abbia avuto. Credevamo che il governodei professori e dei banchieri fosse più intelligente, più abilenel reperire e gestire il denaro necessario allo Stato. Il governofaccia un passo indietro. Sia rispettoso dei bisogni del popololavoratore, dei disoccupati, dei poveri. Sia più intelligenteed abile nella gestione del denaro e dello Stato. Sia so-prattutto più giusto, più rispettoso di quel principio diequità che si è proposto. Quei cinque-sei miliardi li può tro-vare nella tassazione dei grandi patrimoni, come fa la Franciada tempo, ed altri paesi; senza ledere la giustizia”.

DDooppppiiaaZZeettaa

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ora parlo io3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it

Lanotizia arriva dai nostri cuginifrancesi e per certi versi puòindurre un po’ tutti ad una

riflessione su quella che oggi è lagiungla-internet. I vertici francesisi sono riuniti per discutere della legge che obbligherebbe imotori di ricerca a pagare alle testate una “royalty” per ognilink alle notizie da cui attingono. E il presidente esecutivo diGoogle, Eric Schmidt, ha incontrato il presidente francese, Fran-cois Hollande, per discutere la proposta di legge che costrin-gerebbe la compagnia di Mountain View a pagare per icontenuti appartenenti ai media transalpini che appaiono sullapagina dei risultati di ricerca. Google aveva minacciato di nonfar apparire più riferimenti che rimandano a testate francesiqualora il testo diventasse legge. La società californiana avevaanche spedito a diversi uffici del governo transalpino una let-tera dove affermava di “non poter accettare” una simile misurache, “metterebbe a repentaglio la stessa esistenza di Google”.La vicenda è solo un capitolo della lunga disputa legale tra letestate online e Google, che trae ingenti introiti pubblicitaridalla ricerca di notizie su internet. Ed è proprio su questo puntoche si gioca la battaglia, in quanto i ricavi che le testate onlinetraggono dalla pubblicità sono calati in modo inversamenteproporzionale alla crescita di quelli di Google, mentre i lettoridei quotidiani telematici continuano, salvo rari casi, a disde-gnare la sottoscrizione di un abbonamento data la grande di-sponibilità di informazioni gratis in rete. Delle due l’una…

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“Signori, l’IVA nondev’essere aumentata”Movimento per la Società di Giustizia e per la Speranza.Lettera a Napolitano, Monti, Grilli, Ricciardi e Bersani

Secondo il Governo“l’aumento dell’Iva non

tocca il 50% dei consumi,gran parte di quelli tipici

del supermercato”.Mentre secondo l’Istat“interesserà prezzi dibeni e servizi relativia quasi l’80% della

spesa per consumi”.??2020

21212222

Caro Google, non essere ingordo

Basterebbe questo piccolo e sempliceproverbio a racchiudere la storiadelle Rioniadi Castiglionesi e la ri-sposta a quel brutto articolo Casti-

glione: Rioniadi e Notte Verde: il diavolo el’acquasanta uscito su Il Gallo n.ro 20 del 22settembre / 5 ottobre 2012. Molto spesso, ilsilenzio e l’indifferenza, sono più esaustivi ditante parole dette o scritte. Solo che in que-sto caso non si vuole far passare il messaggio“chi tace acconsente”. Tanti i gesti di stimae le lettere di solidarietà che ci sono perve-nute. È per questo motivo che avremmo vo-glia di rispondere a tono a chi ci ha definitiil “Diavolo”, cafoni di paese; avremmo voglia di attaccare, colpirecon offese gratuite ed epiteti poco felici. Ma da persone perbene,da giovani maturi, ci limitiamo a raccontarci, affinchè chi ha lettoun articolo infamante per Castiglione e i castiglionesi, possa ri-credersi e confrontare ciò che è tradizione e operosità, da ciò cheè critica sterile e forse anche interessata.Ebbene si, difendiamo le Rioniadi come una delle manifestazionipiù importanti della nostra piccola comunità che da circa 30 anni,sa unirsi e stringersi in una piazza accogliente e incoraggiante:Piazza della Libertà. Ed è in questo piccolo “colosseo” che gladia-tori di tutte le età si ritrovano, facendo ingresso dai rispettivirioni, per mettersi in gioco, confrontarsi, gareggiare, provare avincere. Ogni castiglionese ha partecipato almeno una volta nellasua vita alle rioniadi: da atleta, da cultore in materie storiche etradizione locale, da scenografo, da attore, da cantante, da ope-ratore di ripresa, da presentatore, da dj, da pubblico caloroso e in-fiammato dalla passione, da amministratore, da turista, da stilista,da genitore che osserva entusiasta il proprio figlio crescere in unsano spirito di competizione. Una piazza che si colora di Arancione

per il rione Tajate, di Verde per il rione Boscoe di Giallo per il rione Ajara. Una piazza in cuiognuno, per una settimana circa, ha un ruoloe un posto ben preciso, a rinforzare l’apparte-nenza ad uno piuttosto che all’altro rione.[...]Le Rioniadi svolgono una funzione sociale im-portante per noi castiglionesi: ragazzi e ra-gazze, per tutti i mesi estivi, provano eriprovano giochi, si allenano per ottenere iltempo migliore in una gara, scrivono testi perla serata dello spettacolo finale mettendo allaprova fantasia e cultura, provano a risolvererebus, sudoku, studiano storia locale per lacaccia al tesoro della domenica mattina. Le si-

gnore più adulte aprono le loro case, incuranti delle mosche e zan-zare dispettose che in altri periodi dell’anno le costringono avivere blindate, ospitano gli abitanti del rione impegnati a cucireabiti di scena, scrivere, allenare, raccontare, incoraggiare. Si strin-gono nuovi rapporti di amicizia, ci si riabitua a parlare col vicinodi casa, si riscopre il piacere della condivisione, della chiacchiera,della risata. [...] Forse saremo chiassosi, esuberanti, ma non cisiamo mai sentiti cafoni, rozzi o ignoranti. Abbiamo dalla nostra lacapacità di dare alla comunità, gratuitamente, il nostro tempo e lanostra fatica; le nostre idee strampalate ed originali; le nostre co-noscenze; le nostre voci per esultare e anche per inveire. Siamoricchi di buoni propositi e anche queste critiche al veleno ci aiu-teranno a crescere come gruppo, a sentirci più forti, a unirci in ununico grande grido: le Rioniadi non si toccano, la nostra storia nonsi offende. [...] Ma ci sentiamo di convenire con il CCaavvaalliieerree quandoci definisce “Il Diavolo”, anzi no! Il CCaavvaalliieerree sbaglia anche in que-sto: noi siamo centinaia di piccoli diavoli pronti a storcere il nasocontro chi ha voluto pontificare per ruolo, perché oggi va di modaattaccare, fare ironia, puntare il dito. Centinaia di piccoli diavoli

che con maturità e stile di certo sapranno rispondere, senza auto-celebrarsi, a chi con fatica ha cercato di sporcare con lo “sterco”quello che anni di storia locale hanno costruito e realizzato. Cen-tinaia di piccoli diavoli che per due mesi in estate, durante la pre-parazione delle Rioniadi, restano lontani dalla play station, da unavita anonima spesa in un bar, dall’alcool del sabato sera, dalle se-rate balorde, dalla noia e soprattutto dalla solitudine. [...]Eccoperché oggi, su “il Gallo”, tutti, ci rivediamo in queste parole, nes-suno escluso: siamo gente comune che vive in comunità, fa cre-scere Castiglione, incuriosisce il turista, diverte il locale, spronaalla competizione, distrae dalle brutte compagnie, vive ogni estatecon leggerezza e sa godersi la vita all’aria aperta. Non ci interessagodere della stima di tutti, non ci interessa rientrare negli stan-dard di una cultura definita, ingabbiata e spesso noiosa, non ci in-teressa piacere a chi vive di bon ton per ruolo. Noi vogliamocrescere, sorridere sguaiatamente, condividere, invadere, occu-pare, vivere la nostra “piazza della Libertà”, le vie di Castiglione,conoscere le campagne della periferia, tifare a squarciagola per ilrione in cui si vive, contestare, subire un richiamo, maturare. Vo-gliamo essere tutto questo e anche di più e vogliamo che questoaccada con la gente che vive la piazza, conosce la storia locale,ama Castiglione! Siamo lo sponsor ufficiale delle Rioniadi, lo spon-sor ufficiale di Castiglione, e vi aspettiamo tutti, nessuno escluso,dal 21 al 25 di agosto 2013. Ci troverete e soprattutto ci senti-rete in piazza, liberi, felici e carichi più che mai… Questo rappresenta il nostro modestissimo punto di vista, lo statod’animo dell’associazione Knidè e dell’intera comunità Castiglio-nese. Non si vuole peccare di presunzione, le critiche sappiamo esapremo accettarle, e sicuramente siamo e saremo sempre aperti,pronti e disponibili a tutti per migliorare. Ma demonizzare un pezzodi storia è come rinnegare la propria cultura, la propria terra, lapropria tradizione.

Associazione Knidé

In difesa delle Rionadi di Castiglione

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Leprimarie, soprattutto per come vengono

svolte da noi, sono sempre uno stru-

mento ambiguo e portatore in po-

tenza di mille distorsioni. Ma qui siamo

di fronte ad una sfida decisiva. Abbiamo

l’opportunità di archiviare definitiva-

mente il modello anti-politico e lea-

derista. Quel modello che tanto

danno ha procurato al Paese negli

ultimi vent’anni e che ha messo radici anche nel campo della

sinistra. Abbiamo da un lato due “individui”, che si ripropon-

gono stancamente nel ruolo di supereroi in grado di “salvare il

mondo”, dall’altro chi promette di restituire lo scettro ad una

comunità fatta di persone in carne ed ossa, di riportare il potere

e la politica dentro una storia collettiva. Di popolo, ma aliena

al populismo. Per questo è necessario dare forza a Bersani. Non

a lui, personalmente, ma all’idea di politica che egli incarna. Su

questo è necessaria una presa di coscienza da parte di tutti coloro

che sostengono un’idea di riscatto dei deboli. Anche di coloro che

non si identificano nel Pd e ne trovano timida la piattaforma pro-

grammatica, reclamando maggiore coraggio e radicalità. Qui è in

gioco la ricostruzione della comunità politica della sinistra, anche di

quella che travalica il recinto della coalizione impegnata nelle primarie. Se

la sinistra non torna a riconoscersi in una soggettività larga e di ampio re-

spiro, sarà difficile per chiunque coltivare aspirazioni di cambiamento o anche

solo trovare un luogo nel quale esprimerle e discuterle collettivamente. Questa è oggi

la partita. Al Sud più che altrove.

Sergio Blasi (Segretario Regionale PD Puglia)

Primarie: La scelta. Il 25 novembre gli elettori di centrosinistrasono chiamati ad indicare il loro candidato premier

I risultati del sondaggio SWG reso noto lo scorso 26 ottobre (fonte Rai 3)

QUANDO. Si vota il 25 novembre dalle 8 alle 20. Se nessun candidato ottiene il

50% più uno delle preferenze, il 2 dicembre, sempre dalle 8 alle 20, si terrà il bal-

lottaggio tra i due più votati.

CHI PUÒ VOTARE. La partecipazione alle primarie è aperta a tutti coloro che hanno

i requisiti per votare alle elezioni politiche e che entro il 25 novembre compiranno

18 anni, oltre che ai cittadini immigrati in possesso di carta d' identità e di rego-

lare permesso di soggiorno.

COME SI VOTA. Chi vota deve registrarsi e munirsi del 'certificatò di elettore della

coalizione di centrosinistra "Italia Bene Comune". Per farlo bisogna sottoscrivere

un appello pubblico per l'affermazione elettorale della coalizione (Pd, Sel e Psi) e

iscriversi all'albo dei suoi elettori. Inoltre i partecipanti devono versare un contri-

buto di almeno due euro. Al momento del voto, bisognerà presentare anche la tes-

sera elettorale e la carta d'identità. Sarà possibile registrarsi dal 4 novembre fino

al 25 compreso, nell'ufficio elettorale indicato da ogni coordinamento provinciale.

Ci si può anche pre-registrare sul sito web delle primarie. L'elettore dovrà inserire

i propri dati, stampare la ricevuta e poi recarsi all'ufficio per ritirare il certificato,

entro il 25 novembre.

BALLOTTAGGIO. All'eventuale ballottaggio sono ammessi al voto gli elettori in pos-

sesso del certificato di voto rilasciato per il primo turno completo del cedolino re-

lativo alla giornata del 2 dicembre. Possono altresì partecipare coloro che

dichiarino di essersi trovati, per cause indipendenti dalla loro volontà, nell'impos-

sibilità di registrarsi all'albo degli elettori entro la data del 25 novembre e che, in

due giorni compresi tra il 27 novembre e l'1 dicembre, sottoscrivano l'appello pub-

blico in sostegno della coalizione di centro sinistra "Italia Bene Comune" e quindi

si iscrivano all'albo degli elettori.

Tutto quello che c’è da sapere sullePrimarie del centrosinistra ««

Sergio Blasi: “Si a Bersani, no ai... supereroi”

politicailgallo.it6 3/16 NOVEMBRE 2012

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Tra Renzi, Bersani, Puppato, Vendola e Tabacci, scelgo Pierluigi Ber-

sani! Perché? Lo conosco da tempo, l’ho visto operare da Ministro

dello Sviluppo Economico, con il Governo Prodi, sempre con se-

rietà, competenza e rigore. Con Pierluigi Bersani abbiamo condiviso

un percorso politico attivo, dentro e fuori il Parlamento. Abbiamo

affrontato la crisi economica, seppur prima dai banchi dell’op-

posizione con il Governo Berlusconi, abbiamo battagliato

senza mai arrenderci per far capire che si stava portando il

Paese sulla strada sbagliata. Bersani, una volta decretato

il fallimento di Berlusconi, avrebbe potuto mettere dinanzi a tutti se stesso ed decidere di

andare alle elezioni anticipate. Ma da persona seria qual è ha pensato prima all’Italia e

lealmente, condividendo la sua riflessione con il partito, ha ritenuto utile affidare tem-

poraneamente il Governo del Paese ai tecnici. Ciò, però, non ha voluto dire arretrare sui

principi che da sempre si caratterizzano come valori fondanti del nostro agire, uno su

tutti la richiesta di equità. Ed infatti, con Pierluigi abbiamo continuato a camminare tra

le persone, per le strade e nelle fabbriche, per raccogliere le istanze dei ceti più deboli

ed affermare i principi di libertà e partecipazione. Sostengo Bersani perchè condivido

i principi e i punti del suo programma votato all’equità e alla crescita, nonché alla riaf-

fermazione del lavoro come leva centrale del rilancio del Paese. Oggi il Partito demo-

cratico è il più grande partito del centrosinistra e non certo per merito di chi lo vuole

destituire o ancor meglio rottamare. Il Pd ha rappresentato e continua a rappresentare la

leva vincente nella lotta al berlusconismo, visti i recenti rigurgiti. Al rispetto e al coinvol-

gimento, ideali che strutturano l’identità politica di Bersani, volgo il mio interesse politico,

senza circoscrivere, piuttosto valorizzando, il raggio di conoscenze, esperienze e competenze

base e frutto di questo partito pronto a tornare a governare. Con Bersani volgiamo lo sguardo

al rinnovamento sì, ma in chiave europea oltreché nazionale. Il socialismo europeo è una realtà

non eludibile, ma predominante, il traguardo da consolidare. Un contesto sempre più globale nelle

azioni e nelle scelte. Non credo sia più tempo di populismi o tecnicismi di governo. Bersani è la per-

sonalità politica che può guidare questo Paese verso l’auspicato rilancio. Superbia e superficialità ben si le-

gano all’arroganza di chi un Paese, dall’alto, non è ancora riuscito a guardarlo. Sì, io resto al fianco di Bersani,

perché, forse, come proprio Renzi dice, “guarda troppo a sinistra”.Teresa Bellanova (Deputata PD)

con chi va il PD?E loro chi votano? Abbiamo chiesto ai rappresentanti più autorevoli del PD locale qual è il loroorientamento tra Pierluigi Bersani, Matteo Renzi e Laura Puppato e il perché della loro preferenza

Teresa Bellanova: “Solo Bersani può guidare il Paese verso il rilancio”

Cosimo Durante: “Comunque vada sarà un successo”

Antonio Rotundo: “Se non ci fosseRenzi bisognerebbe inventarlo”«« Solo chi legge la realtà in modo

distorto non riesce a rendersi

conto che non servivano al cen-

trosinistra primarie di facciata. Non ci

servivano primarie da gita ai gazebo

per legittimare qualcuno, ma al contrario un con-

fronto vero che rianimasse (dando dinamismo e

vitalità al PD ed alla coalizione) il rapporto con

la società, allargando il potenziale bacino elettorale, così come sta

accadendo ora con la candidatura di Renzi che rappresenta per molti

una motivazione per recarsi alle urne. Attenzione, a non essere

stretti in un’alleanza PD-Sel spostata su posizioni che non colgono

gli spazi di innovazione e di modernizzazione che ora sono per noi

un passaggio obbligato se non vogliano confinarci entro un recinto

angusto che ci porterebbe dritti dritti alla sconfitta elettorale (‘94

docet), anche alla luce dell’uscita dalla scena principale di Berlu-

sconi e del possibile rassemblement dell’area moderata. Se non ci

fosse, Renzi bisognerebbe inventarlo.

On. Antonio Rotundo

««

Salvatore Capone: “Con BersaniItalia verso una storia nuova”

L’attuale difficile fase storica

richiama tutti ad un forte

senso di responsabilità col-

lettiva, perché i problemi sono seri

e le scelte da compiere non sono

né semplici né scontate. Siamo,

tuttavia, convinti che l’Italia ha ri-

sorse, capacità e cuore e che ce la farà. E se

crediamo nelI’Italia onesta che non si ar-

rende, potremo contribuire a consegnare alle nuove generazioni un

Paese rinnovato, sia dal punto di vista civile che economico e so-

ciale. Per questo ho scelto, insieme a tanti altri Democratici e Pro-

gressisti, di sostenere Pierluigi Bersani, per affermare questa nuova

visione politica alla guida del Paese. Siamo ad un bivio, noi, il no-

stro Paese e l’Europa: “Nessuno si salva da solo, nessuno può stare

bene davvero, se gli altri continuano a stare male”. Solo insieme

possiamo farcela ed uscire dalla morsa della crisi che ancora stringe

il futuro dell’Italia. La speranza che muove il nostro agire risiede,

pertanto, nella comune convinzione che combinando rigore e cam-

biamento, risanamento e crescita, unitamente a maggiore equità so-

ciale e lavoro, potremo restituire all’Italia il suo posto in Europa.

Per tali ragioni c’è bisogno di una prospettiva seria e di una classe

politica dirigente capace di assumersi le proprie responsabilità, ca-

pace di costruire un progetto popolare per l’Italia, un progetto che

riesca, con la forza delle idee, ad opporsi ai populismi che la brutta

politica, quella del malcostume e del malaffare, ha permesso che

crescessero incontrollati, allontanando sempre più le istituzioni dai

cittadini. Ritengo che con Pierluigi Bersani alla guida del prossimo

governo potremo indirizzare tutto il Paese verso una storia nuova,

riscoprire quelle energie positive presenti in Italia, come nel Sa-

lento, coinvolgere forze nuove, giovani, stanandole dalla spera “pri-

vata” in cui si sono rifugiate, per riportarle verso l’impegno

pubblico e per restituire loro il senso della consapevole partecipa-

zione ad una sfida di portata storica. Per questo le Primarie saranno

un momento fondamentale, perché la parte migliore della politica

tornerà fra la gente, chiedendo ai cittadini di disegnare il proprio

domani.

Salvatore Capone (Segretario prov. PD)

««Ci troviamo, infatti, di fronte ad una scelta tra personalità politiche di altissimo livello che po-

trebbero dare al nostro tormentato Paese un grande slancio verso una doverosa ed esemplare ri-

nascita politica, economica, sociale e soprattutto morale.

Ma una scelta bisogna pur farla ed io questa volta ho scelto Pierluigi Bersani. Andrò a votare

per lui perché trovo sia un uomo politico di comprovata esperienza (si ricordi, tra gli altri, come

sia riuscito a svolgere eccellentemente l’incarico di Ministro) , invidiabile equilibrio ed elevata

caratura morale. In questi ultimi difficilissimi anni per il panorama politico italiano, Bersani è

riuscito a prendere per mano il Partito Democratico e a farlo diventare il primo partito d’Italia

anteponendo le idee ai personalismi. Ho apprezzato come in queste primarie sia stato lui stesso

a mettersi in gioco chiedendo la modifica dello Statuto e permettendo a Matteo Renzi di candidarsi, accettando in tal modo, con

grande spirito di collaborazione e senso assoluto di democrazia, l’invito al rinnovamento, non facendone solo una questione

anagrafica, ma di esperienze sul territorio, nuovi stimoli e potenzialità umane. Infine voterò Bersani perché ha un’idea di Eu-

ropa nuova, che si liberi dalle catene degli anacronistici nazionalismi di questi tempi e perché vuole un’Italia che quando parla

di risorse non intenda solo quelle economiche, ma soprattutto quelle umane, sociali e culturali che sono state sempre la marcia

in più del nostro bellissimo Paese.

Cosimo Durante (presidente Assemblea prov. PD)

Paolo Foresio: “Renzi ultima speranza perchè il Paese possa cambiare”La discesa in campo di Matteo Renzi nella competizione per le primarie del centrosinistra è

molto più che una semplice candidatura: rappresenta infatti, la speranza concreta, forse l’ultima,

che in questo Paese qualcosa possa realmente cambiare.

Matteo è il portavoce del desiderio di un’intera generazione. Una generazione stanca di assistere

inerme ad un costante declino causato, in parte, da coloro che da decenni sono stabilmente anco-

rati alle poltrone dei palazzi romani e che non sono stati in grado in alcun modo di rispondere al-

l’esigenze della collettività. Europa, futuro e merito sono le parole chiave della sfida che Matteo

intende portare avanti per cambiare in meglio questo Paese e per riconsegnare ai cittadini italiani la spe-

ranza che qualcosa di buono nell’interesse comune possa concretamente essere realizzato.

Per queste e per altre mille ragioni supporteremo la candidatura di Matteo Renzi alle primarie del

centrosinistra del prossimo 25 novembre.

Paolo Foresio (Capogruppo PD al Comune di Lecce)

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la scelta3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 7

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primarie centrosinistrailgallo.it8 3/16 NOVEMBRE 2012

Non ci sarà cambiamento però, senza unapartecipazione delle persone alle decisioniistituzionali; ecco perchè la necessità, in

questa fase della politica, delle elezioni primarie,che da Giovane Democratico rivendico con or-goglio. In questo processo di partecipazione, lanostra generazione, iscritta o meno ad un partito,non può stare a guardare. La nostra è una gene-

razione indispensabile per il futuro diquesto paese. Dobbiamo e vogliamoessere in campo per questo. Vo-gliamo parlare con la voce del nostroimpegno, dei nostri mille lavori, delnostro studio, dei nostri valori: cre-diamo nelle risposte collettive. Nonpenso, e con me tanti altri ragazziche in questa provincia hannoscelto Pierluigi Bersani, che ci siaun’Italia migliore di un’altra.Credo che esistano l’individuali-smo, il privilegio, la solitudinecome pure la solidarietà, l’ugua-glianza e il senso di comunità. Staa noi scegliere la direzione di

marcia. Non è più tempo dell’uomosolo al comando, non è più tempo di una

politica che è solo rappresentazione di interessisenza alcuna mediazione politica, culturale e so-ciale; in questo modo a prevalere saranno sem-pre gli interessi più forti. Al contrario, PierluigiBersani, pone quale strumento di uscita dallacrisi, che ormai non è solo economica, ma anchesociale e morale, una risposta collettiva, tanto inItalia quanto in Europa. È questa la ragione difondo che mi spinge a sostenerlo alle elezioni pri-marie. La “rottamazione” non è la via giusta perriportare l’Italia al posto che merita, essa rappre-senta solo uno specchietto per le allodole.Al con-trario invece, è dirimente il tema del ricambio

della classe diri-gente di questopaese. È un pro-cesso questo, cheva costruito subasi politiche eculturali solide enon attraversoslogan. Io sono ilsegretario di una organizzazione giovanile che èimpegnata in percorsi di formazione che vannoin questa direzione. Noi vogliamo candidarci allaguida del paese e della politica non già per il se-guito che potrebbe venirci dalla carta d’identità,ma perché abbiamo idee e proposte concrete perquesto paese. Faccio solo alcuni esempi: Unatassa patrimoniale da applicare a livello europeo,per tassare i grandi capitali e fornire ai singolistati cospicue risorse da spendere in welfare;l’abolizione dei paradisi fiscali per combatterel’evasione; investire in un piano quinquennaleeuropeo sul risparmio energetico e l’uso delleenergie rinnovabili. Ma, si sa, nelle primarie sidovrà scegliere, e come accennato prima io hoscelto Bersani, perché, se da un lato ritengo eva-nescente e già superata la proposta di Renzi, dal-l’altro, però, ritengo troppo autoreferenzialequella di Vendola, e che rischia per questo, dichiudere in uno spazio troppo stretto la sinistra diquesto Paese. Serve una personalità in grado diunire le migliori tradizioni politiche e culturali diquesto paese, solo Bersani può farlo,per la suacompetenza, perché il progetto che rappresenta èben radicato in Europa, e ne è prova il manifestodi Parigi, perchè solo con lui, la generazione cherappresento potrà essere protagonista di un cam-biamento fatto di idee concrete.

Luciano Marrocco(Segretario prov. Giovani Democratici)

“Ioho valutato i rischi per il PD.E dico che se noi usciamobene da questa cosa, poi non

ci ammazza più nessuno”.Pier Luigi Bersani ha aperto così l’Assem-blea Nazionale del 6 ottobre scorso, allaquale ho avuto la fortuna di parteciparecome Delegata Nazionale. Un’Assemblea,quella che ha votato la deroga allo Statutoper permettere ad altri tesserati del PartitoDemocratico, oltre al Segretario Nazionale,di candidarsi alle Primarie del centrosini-stra, che ha avuto il sapore di evento sto-rico. “Siamo più di quello che pensiamo,perché il mondo intero ci osserva. E ci os-serva per l’Italia. Cerchiamo tutti, primadelle nostre vicende personali, di avere acuore il PD che è l’unica speranza per il no-stro Paese”. Il suo convincimento è statoanche il nostro, anche di chi ha sempre datoenorme valore al rispetto delle regole ed erainizialmente restio a cambiarle. Ma un par-tito non si fonda solo sulle regole. Le fon-damenta sono valori e idee comuni, stessavisione della società e un progetto di go-verno da presentare ai cittadini che ri-sponda al desiderio forte di cambiamentoche ormai si avverte da troppo tempo tra lagente. E non condivido i timori di chi pensache queste Primarie possano produrre solo

divisione e rottura. Anzi. Quella del nostroSegretario, che questa volta ha indossato levesti del buon padre di famiglia: quello cheaccoglie, che ascolta, che apre… è stataun’intuizione degna di un grande leader.Perché ha saputo guardare oltre, con lungi-miranza, e non perdere di vista l’obiettivovero del nostro Partito, che non sono le Pri-marie (semmai sono ilprimo passo), ma è quellodi vincere le elezioni poli-tiche e dare un Governocredibile, stabile, autore-vole a questo Paese, perla ricostruzione e il cam-biamento. Perché chi,del nostro partito, ha de-ciso di candidarsi allePrimarie, ha sottoscrittolo stesso impegno, difronte al PD e difronte agli italiani. Echiunque vinceràsaprà rappresentaretutti.Ora ciò che conta è riportareal centro del dibattito le nostre proposte enon concentrarlo solo sui nomi. E’ quelloche stiamo tentando di fare con le iniziativein corso nella nostra città. Per avvicinare dinuovo la gente, per dire cosa pensiamo,cosa vogliamo fare e per chiedere sostegnoe soprattutto grande partecipazione. Conentusiasmo, con speranza. Perchè il Paeseche resiste e vuole ripartire, deve farlo daqui. Per l’Italia, Bene Comune.

Vanessa Nicolardi(Componente Assemblea NazionalePD e Segretaria cittadina Tricase)

««Luciano Marrocco: “Con Bersani risposta collettivaquale strumento di uscita dalla crisi”

Le scelte del Partito Democratico salentino

««Vanessa Nicolardi: “Oltre le primarie,la lungimiranza di un vero leader”

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l’exploit3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 9

Ècalato il sipario, sulla XIIIª edizionedi EXPO 2000 Industria, Artigia-nato, Agricoltura del Salento, in pro-gramma a Miggiano dal 18 al 21ottobre scorsi. L’evento, organizzato

dall’Amministrazione Comunale, guidata dalSindaco Giovanni Damiano, si è confermatonel ruolo di prezioso strumento per rilanciarel’economia locale. Allestita in oltre 40 milametri quadrati, le 270 aziende, hanno potuto farconoscere, ad un pubblico corposo e variegato,i rispettivi prodotti. Grande soddisfazioneanche da parte degli espositori giunti da tuttala Puglia e soprattutto dalle altre Regioni d’Ita-lia. EXPO 2000, è stata come sempre impre-ziosita dalla serata inaugurale che si è dipanatain Piazza Giovanni Paolo II, al cospetto di nu-merose autorità politiche, militari e religiose esoprattutto alla presenza del Prefetto di Lecce,Giuliana Perrotta, la quale, durante il suo in-tervento, ha coniugato perfettamente le tema-tiche economiche con quelle della legalità.

Lagiornata inaugurale di giovedì 18 ot-tobre scorso, si è poi conclusa conl’assegnazione del “Premio Mig-

giano” , giunto alla sua 13esima edizione, allostilista Gianni Calignano e al triplista olim-pico Daniele Greco. Il “Premio Miggiano”, èun attestato di riconoscenza, che viene asse-gnato annualmente a cittadini locali o della pro-vincia di Lecce oppure a sodalizi che si sonodistinti per attività meritevoli e da portare comeesempio. Durante l’apertura mattutina di ve-

nerdì 19 e sabato 20,EXPO 2000 ha accoltoil progetto “Scuolain-fiera”, appuntamentoriservato per gli stu-denti, mentre le seratesono state allietate daglieventi musicali rigorosa-mente live; ovviamente nonsono mancati gli spazi riservatiper gli amanti degli animali (espo-sizione cinofile e gare equestri). Prezioso ancheil supporto logistico offerto dall’emittente ra-diofonica di Tricase Mondo Radio “Tutti-frutti”, la quale oltre ad regalare momentiesilaranti in diretta, ha contribuito nell’impor-

tante ruolo di riferimentoper le diverse comunica-zioni, al servizio degliespositori ma soprat-tutto dei visitatori. Acondire l’edizione 2012di EXPO 2000, come

sempre la tradizionaleSagra del Maiale.

“È stata certamente un’edizione daigrandi numeri”, commenta il sindaco di Mig-giano, Giovanni Damiano, “le favorevoli con-dizioni meteorologiche hanno permesso unamaggiore presenza di visitatori, per tutte lequattro giornate. Con grande orgoglio, la co-

munità miggianese ha potuto assistere allapresenza di diversi gruppi di visitatori prove-nienti anche da altre province. A questo biso-gna aggiungere la piena soddisfazione daparte di tutti gli espositori, molti dei qualihanno già confermato la loro presenza per ilprossimo anno. Come sempre voglio ringra-ziare tutta l’Amministrazione Comunale diMiggiano ma anche l’intera cittadinanza checrede fermamente in questo evento e per que-sto riusciamo ad essere una granitica squadradi lavoro pronta a mettersi pienamente a ser-vizio per la buona riuscita della fiera. EXPO2000, continua a profondere la massima at-tenzione per i diversi settori, a cominciare dal-l’agricoltura, per poi spostarci all’artigianato,l’industria del mobile, senza disdegnare losguardo anche verso le nuove frontiere: bioe-dilizia, bioagricoltura e nanotecnologie.EXPO 2000 è anche promozione delle attivitàsociali, grazie alle diverse esperienze di vo-lontariato presenti sul territorio salentino; perpoi concludere con la preziosa collaborazioneintrapresa con le Forze Armate (Carabinieri,Esercito, Marina Militare e Polizia Peniten-ziaria)”.

Piena soddisfazione è stata espressa anche dalconsigliere comunale, con delega agli eventifieristici, Enzo Bramato: “Adesso puntiamoa far uscire EXPO 2000 dai confini nazionali.Stiamo già lavorando per istaurare un rap-porto sinergico con una nazione europea perintelaiare una collaborazione fattiva, utile percontinuare a crescere, interfacciandoci con lealtre realtà internazionali”.

Expo 2000: successo garantitoMiggiano. La Fiera Regionale ha confermato il suo appeal tra gli espositori e i visitatoriRaccolti i consensi, si comincia già a lavorare per l’edizione 2013, proiettandosi oltre confine

PREMIO MIGGIANO ALLO STILISTA

CALIGNANO E ALL’OLIMPIONICO GRECO

È GIÀ FUTUROStiamo già lavorando per

instaurare un rapporto sinergicocon una nazione europea e

intelaiare una collaborazionefattiva per continuare

a crescere

««

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attualitàilgallo.it10 3/16 NOVEMBRE 2012

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Lachiamano crisi,congiunturas f a v o r e -vole, gli

esperti proiettano gra-fici e previsioni ed ilGoverno risolve tuttoaumentando le tasse.Questo diconosucceda intutt’Italia mail nostromondo in fin dei conti,comincia e finisce nel-l’arco di pochi chilometri dacasa nostra. Filanto ha chiuso. Dicolpo allora ci si accorge che la crisi è vera, dicolpo allora si capisce che la crisi non sonosolo grafici e tasse ma che assume il volto di-sperato delle famiglie che avevano legato leproprie speranze alle capacità imprenditorialidei manager di casa nostra, capacità imprendi-toriali che evidentemente erano sopravvalutatepiù che dalla reale fiducia che in questi mana-ger si riponeva, dalla disperazione delle fami-glie che prima un lavoro ce lo avevano ed oranon più.Lo sappiamo, parlare così della crisi vuol direessere dei populisti ma qui non parliamo diaziende “generiche” che hanno difficoltà avendere, qui parliamo di aziende che negli annisono state aiutate a crescere (e quindi a farnediventare ricchi i titolari), parliamo di aziende

che hanno reso ricco un territorio mentre tuttoandava bene e si arricchivano di riflesso (e giu-stamente) anche i Capitani di quelle aziendema che, appena il vento ha cominciato a girarein senso contrario, proprio quei Capitanid’azienda hanno chiesto soldi allo Stato e loStato glieli ha sempre dati, siano essi sottoforma di aiuti diretti, sgravi fiscali o agevola-zioni. Ma anche lo Stato però, alla fine, qualche ga-ranzia l’ha voluta ed ha chiesto di studiare unpiano di rilancio per queste Aziende; una sortadi progetto che avesse lo scopo di dimostrareche tutti questi soldi, elargiti in fondo da tutti icontribuenti, non fossero una sorta di regaloma un aiuto ed un sostegno per poter tornaread essere nuovamente produttivi. Questo piano

però non è mai arrivato! Ed allora? Semplice:tutti a casa!Per i manager ed i titolari in fondo cosa cam-bierà mai… nulla. Le scarpe si sa, si consu-mano e quindi sempre se ne costruiranno; bastaquindi andarle a produrre in Albania, Romaniao nel cuore dell’Asia; per “loro” cambia poco.Chiamateci pure populisti ma Annamaria, uni-versitaria figlia di operaio, per qualche annocassintegrato ed ora licenziato, ha ricevuto unatelefonata dalla mamma. Chissà quante notti inbianco avrà passato quella mamma a fare milleconti sulla calcolatrice; chissà quante lacrimeavrà versato prima di comporre quel numerodi telefono prima di dire ad Annamaria: “Devitornare a casa, non possiamo più permettercila tua Università”.Questo grido disperato è stato raccolto dai ra-gazzi di Sinistra Ecologia e Libertà nel corso diuna manifestazione di protesta di alcuni giornifa ma in questo caso il colore non conta per-ché le lacrime di disperazione non a caso uncolore non ce l’hanno.Chiamateci pure populisti ma se volete capirequalcosa di questa crisi, non fate domande agliindustriali che sono scappati all’estero con leloro attività ma chiedetelo piuttosto a quelliche hanno avuto il coraggio di restare e pun-tare sul nostro territorio o meglio ancora, chie-detelo ad Annamaria e ad i suoi genitori. “Neldestino di ogni uomo può esserci una fine delmondo fatta solo per lui. Si chiama dispera-zione”.

Il volto della crisi

“Ciò che si sta determinando inmerito al futuro occupazionaledei lavoratori dell’azienda Fi-lanto”, scrive Bellanova, “è dav-

vero preoccupante. Lo scorso 29 settembrecirca cento lavoratori hanno chiesto di incon-trarmi per esporre la forte preoccupazioneche nutrivano in merito al proprio futuro oc-cupazionale ed economico, anche alla lucedella scadenza del trattamento di cassa inte-grazione in deroga al 31 dicembre prossimo.Raccogliendo le istanze di queste personecome parlamentare di questo territorio ho ri-tenuto necessario, intanto, attivarmi e pre-sentare un’interrogazione al MinistroFornero per chiederle se non ritenesse utile

dover comunicare l’effettivo ammontare dellerisorse stanziate per la Cig in deroga in Pu-glia. Ed inoltre, che cosa intendesse fare perevitare che a seguito di un probabile esauri-mento dei fondi, migliaia di famiglie salen-tine, già provate della crisi che di fatto li hacostretti a rimanere fuori dall’effettiva opera-tività lavorativa, si ritrovassero a patire ulte-riormente una situazione di difficoltàeconomica che aggraverebbe la loro quoti-dianità.Il nostro territorio”, continua la deputata delPD, “a seguito della crisi economica, attra-versa un periodo difficilissimo per ciò checoncerne l’ambito dell’occupazione ed il set-tore del TAC nella nostra provincia, come

ben sappiamo, è fortemente provato da pro-blemi che hanno sì radici lontane, ma cheoggi, evidentemente, sono acuiti ed amplifi-cati ed ai quali va certamente data una rispo-sta forte.Convenendo con voi”, conclude rivolgendosialle Organizzazioni Sindacali, “sulla necessitàimpellente di fare, ognuno per le sue compe-tenze, la propria parte, mi dichiaro disponi-bile da subito per qualsiasi iniziativa riterreteutile intraprendere volta ad un confrontoutile ad individuare un percorso da avviarecongiuntamente per tutelare questi lavora-tori, le loro famiglie ed anche un pezzo consi-stente di occupazione e di economia delnostro territorio”.

Crisi Filanto, Bellanova interroga il MinistroDalla Fornero. “Per chiederle l’ammontare delle risorse stanziate per la Cig. Ed inoltre che cosaintenda fare per evitare che migliaia di famiglie salentine si ritrovino a patire ulterioremente

di Antonio Memmi

Universitaria figlia dioperaio, per qualche

anno cassintegratoed ora licenziato, ha

ricevuto una telefonatadalla mamma:

“Devi tornare a casa,non possiamo più

permetterci lUniversità”.

È QUELLO DIANNAMARIA

Grande successo per l’iniziativa di Vo-dafone Tricase e “il Gallo”. all’Expo2000 di Miggiano: lo “stand rosso”

dell’azienda leader della telefonia mobile èstato letteralmente preso d’assalto. Alla finesono state decine di migliaia i coupon rita-gliati dalla pubblicità sul nostro magazine econsegnati per partecipare all’estrazione diun Tab Samsung Galaxy 7.0 WiFi, messo inpalio dal punto vendita di Tricase. La fortu-nata ad essere estratta tra i tantissimi parte-cipanti, proprio a ridosso della chiusura deibattenti della Fiera di Miggiano, è stataLaura Totoi (nella foto col tablet).

Vodafone Tricase e“il Gallo”: che forza!

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Iniziati i lavori a “La Casa diAlberto”, per la realizzazionedi una nuova Comunità socio-riabilitativa per diversa-mente abili presso la zona P.E.E.P di Alliste (Ambito diZona di Gallipoli). Il territorio di Ambito occupa la parteoccidentale del Salento, e comprende: Gallipoli, Alezio,

Alliste, Melissano, Racale, Sannicola, Taviano e Tuglie, conuna popolazione complessiva di 75.029 abitanti. Il Comune diAlliste, in particolare, conta una popolazione avente un’età com-presa in larga parte fra i 30 ed i 64 anni; nella fascia di età con-siderata, convivono diverse generazioni, e si concentranodifficoltà differenziate, e talora sovrapposte: il problema allog-gio, la disoccupazione, le separazioni, la maternità non tutelata,le carenze educativo-genitoriali, una complessità sociale semprepiù difficile da viversi, a cui si connette una comunicazione pro-gressivamente più scarna e meno empatica. Tutte queste pro-blematiche si amplificano in quei nuclei familiari dove cisono persone che presentano disabilità medio - gravi.Già dal1989 la Cooperativa ha inteso rompere le carenze manifeste delterritorio in cui opera, costituendo il primo centro diurno po-meridiano ricreativo per ragazzi diversamente abili.La storia da Alberto in poi

28Gennaio 1982, un giorno come tanti, all’uscita dellascuola un incidente, una corsa in ospedale, coma!Alberto, un bambino costretto a vivere per sette anni

senza parlare, né vedere, né muoversi. OraAlberto non c’è più,ma ha lasciato la forza interiore per combattere l’indifferenza ele barriere di questa società. Silvana Marzo, mamma del pic-colo Alberto, dopo il triste evento che ha colpito la sua fami-glia, matura il proposito di intraprendere la strada delvolontariato. Il dolore e la disperazione di una mamma diven-tano il coraggio, la speranza, la spinta a rompere gli ostacolidell’indifferenza, del silenzio, dell’emarginazione e della sof-ferenza. Nasce così l’impegno a portare avanti un lavoro nelquale si è cercato di coinvolgere tutta la comunità. Nel gennaiodel 1989 il Presidente dell’A.N.M.I.C. (Assoc. Nazionale Mu-tilati Invalidi Civili), conferisce ufficialmente alla signoraMarzo l’incarico di delegata dell’Associazione, per il Alliste eFelline. Il Sindaco mette a disposizione una sede, che diventa il

punto di incontro di un gruppo di persone, chesi riunisce e discute dei problemi relativi alla di-sabilità. Nel settembre dello stesso anno, il Sin-daco di Alliste e il Direttore Didattico dellostesso Comune, mettono a disposizione alcunilocali della scuola elementare, che diventanosede di un Centro ricreativo pomeridiano, fre-quentato da ragazzi disabili che in esso svolgono attività edu-cative, ricreative e psico-sociali, guidati da un’èquipe dioperatori. Nel 1990 viene costituita la Cooperativa di Solida-rietà Sociale “Alberto Tuma”; nel 1993 viene realizzato il Cen-tro Diurno per disabili psico-fisici. La Cooperativa Sociale èiscritta nell’albo regionale e fa parte della Confcooperative Na-zionale. L’obiettivo è offrire un servizio in un’area locale ca-rente di strutture riabilitative intermedie che prendono in caricoil disabile collaborando con la famiglia, le A.S.L., le Ammini-strazioni comunali. Oltre a quello, ovviamente, del raggiungi-mento di una maggiore autonomia personale e relazionale, lacapacità di autodeterminazione e autogestione responsabile epiù in generale il miglioramento della qualità della vita. Inoltre,oggi la Cooperativa attraverso il progetto per la realizzazionedi una Casa – famiglia, per persone con disabilità grave, in-tende far fronte ad uno dei problemi che affrontano le famigliee chi in prima linea ha a che fare con situazioni di handicap,cioè quello dell’incertezza del “dopo di noi”.

La nuova struttura

Una nuova Comunità socio-riabilitativa, consente la pro-duzione di innumerevoli servizi complementari, arric-chendo di conseguenza un area urbana considerata

periferica e storicamente priva di qualsivoglia servizio destinatoa colmare le sopracitate carenze. L’impatto della nuova strut-tura sul contesto territoriale, inoltre, produrrà due effetti imme-diati significativi: la trasformazione dei cittadini “allistini” in

potenziali destinatari dei servizi prodotti e/o inpotenziali collaboratori della stessa.La nuova struttura, finalizzata a garantire unavita quotidiana significativa, sicura e soddisfa-cente a persone maggiorenni in situazione dicompromissione funzionale, con nulla o limi-tata autonomia, andrà ad assicurare l’erogabi-lità d’interventi socio-sanitari non continuativia tutti quei cittadini all’Ambito di Gallipoli chene faranno richiesta. La comunità fornirà ser-vizi indispensabili, a tutt’oggi assenti, quali:assistenza tutela diurna e notturna; attività edu-

cative indirizzate all’autonomia; attività riabilitative mirate al-l’acquisizione e al mantenimento delle capacitàcomportamentali, cognitive ed affettivo-relazionali; attività disocializzazione; somministrazione pasti; Centro Ascolto (Con-sulenza psicologica e sociale al giovane, al disabile ed al suonucleo familiare); interventi domiciliari (in situazioni di disa-gio dell’utente); Centro Informa Handicap (Consulenza legi-slativa, distribuzione di materiale informativo e disbrigopratiche); Struttura di Pronto intervento; Piattaforma per la con-nettività sociale. Altro effetto immediato sarà certamente l’in-cremento dell’offerta lavorativa. Infatti la nuova Comunità “Lacasa di Alberto”, destinata a soggetti maggiorenni, in età com-presa tra i 18 e i 64 anni, in situazione di handicap fisico, in-tellettivo e sensoriale, garantirà la disponibilità di circa 15 postiletto più uno per le emergenze, con conseguente fabbisogno dieducatori professionali, psicologi, infermieri e tecnici della ria-bilitazione, professionisti della riabilitazione, un coordinatoredella struttura, personale ausiliario ecc.

Alliste: finalmente la Casa di AlbertoNel nome di Alberto Tuma. Una nuova Comunità socio-riabilitativa per diversamente abiliche servirà i Comuni di Gallipoli, Alezio, Alliste, Melissano, Racale, Sannicola, Taviano e Tuglie

dai Comuni3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 11

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pubblicitàilgallo.it12 3/16 NOVEMBRE 2012

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dai Comuni3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 13

Niente impianto eolico nell’area dell’ex discarica aMelissano così previsto dall’Amministrazione gui-data dal sindaco Roberto Falconieri. Sulla que-stione si era impuntato Stefano Cortese della Lista“Progetto Melissano” che aveva chiesto l’inter-vento dell’assessore regionale al ramo, AngelaBarbanente. L’assessore non ha tardato a rispon-dere comunicando che “l’ufficio energia, che ècompetente in materia, ha accertato l’esistenza diproblemi ed è tempestivamente intervenuto pressoil Comune di Melissano. Credo che la sua inizia-tiva”, dice Barbanente, rivolgendosi a Cortese,“confermi l’importanza della cosiddetta cittadi-

nanza attiva per garantire la corretta applicazionedelle leggi e dei regolamenti nel nostro territorio”.“L’area prevista per l’impianto eolico, quella del-l’ex discarica”, spiega proprio Stefano Cortese,“risulta sottoposta a particolare vincolo in baseal regolamento regionale 24 (Burp n. 195 del2010). Secondo un’attenta lettura all’allegato 2della legge 195, il tipo di impianto previsto a Me-lissano risulta essere superiore ai 60 kw, quindi,non essendoci già in situ opere logistiche perl’impianto, l’intervento del bando rientrerebbenella categoria di impianto E4. Gli stessi impiantiE4”, prosegue Cortese, “non sono ammissibili nei

coni visuali della cripta del Crocefisso della Ca-sarano-Ruffano: specificatamente, l’impianto inquestione sarebbe ad 8 km dalla Serra del Croce-fisso, quindi nella fascia esterna dai 6-10 km, cosìcome segnalato dalla SIT Puglia. La disciplinaasserisce che in questa fascia non sono assoluta-mente consentiti (art. 4 comma1) impianti eolicidi tipo E4. Un siffatto impianto in quel sito, inol-tre, comporterebbe un forte elemento di disturbodal cono visivo “Serra Calaturo-Madonna del-l’Alto” (quota 86 metri), distante appena 3 km eall’interno di un quadro paesaggistico ben con-solidato”.

Melissano: stop all’impianto eolicoNell’area dell’ex discarica. L’assessore regionale Barbanente: “L‘ufficio energia ha accertatol’esistenza di problemi ed è tempestivamente intervenuto presso il Comune”

Stefano Cortese

“English for European Citi-zens” e “English inprogress for Europe”.

Due progetti PON per quindici stu-denti ciascuno del Liceo Scientificoe Classico Stampacchia di Tricase,scelti nell’ambito dell’istituto perprofitto e reddito I ragazzi accom-pagnati dai professori Rosalba Ca-ruso, Gina Zaccaro, Maria TeresaCitto e Ina De Matteis hanno usu-fruito di un soggiorno studio presso l’Università di Readinga Londra dal 6 al 27 settembre e hanno seguito un corso d’in-glese in preparazione all’ esame PET Cambridge già soste-nuto. “L’esperienza del viaggio studio”, fanno sapere dallascuola, “si è rilevata altamente formativa e motivante pergli studenti che si sono trovati immersi in un contesto cul-turale che, da subito, li ha coinvolti in situazioni di intera-zione reale e significativa. Le attività del tempo libero(sport, musica, danza, teatro ) hanno fornito agli studentila possibilità di collaborare in maniera produttiva ed inte-

ragire costantemente conlo staff madrelingua. Leescursioni a Londra, Ox-ford, Bath, Stonehenge eWindsor (National Gallery,British Museum, ScienceMuseum, Natural HistoryMuseum, Ashmolean Mu-seum, Christ Church Col-lege, le terme Romane)hanno fornito indubbi sti-

moli culturali e arricchito le conoscenze dei corsisti. Glistudenti”, proseguono, “hanno manifestato grande senso diresponsabilità, rispetto delle regole, puntualità, capacità dicollaborazione e sensibilità nei confronti dei vari soggetti edelle varie situazioni che si sono presentate durante il sog-giorno. Anche per gli insegnanti che hanno accompagnato iragazzi, “l’esperienza ha rappresentato una formidabileoccasione di coinvolgimento umano e crescita professio-nale poiché costante e proficua si è rivelata la collabora-zione tra i tutor e lo staff della scuola di lingue Ardmore”.

Tricase: Liceo.... all’ingleseL’Amministrazione Comunale di

Ugento, consapevole che l’esi-stenza di una Biblioteca comunale

nel suo territorio rappresenti una condi-zione essenziale per l’apprendimentopermanente e un’occasione di crescitaculturale dell’individuo e dei gruppi so-ciali, comunica, a partire da lunedì 29ottobre, l’apertura della Biblioteca Co-munale di Ugento.La Biblioteca, ospitata nei locali storicidi Palazzo Rovito, recentemente riapertodopo lavori di restauro e adeguamento, viene messa a disposizionedella comunità come luogo di conoscenza e informazione, per con-sentire la nascita e lo sviluppo di progetti riguardanti l’istruzione, lacultura, il turismo e l’integrazione sociale.La Biblioteca, inserita nella Rete delle biblioteche della Provincia diLecce, è dotata di una pluralità di materiali e offre, inoltre, il servi-zio gratuito di navigazione Internet, con postazioni individuali.Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle13 e dalle 16 alle 19; il sabato dalle 16 alle 19.

Ugento: apre la Biblioteca

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3/16 NOVEMBRE 2012

Una boccata di ossigeno anche per chi come noi, quoti-dianamente, si confronta con la disperazione di chi nonha più un lavoro, la preoccupazione di chi non vede unfuturo per i propri figli e le crisi di identità degli im-prenditori. La lunga chiacchierata con Pietro De Fran-

cesco che, 40 anni fa, fondò la DFV ci ha regalato aneddoti, fotoin bianco e nero ed anche un po’ di speranza per quel che sarà, inbarba alla crisi. DFV srl è il punto di riferimento nel mercato dellaverniciatura di estrusi e laminati in alluminio per uso architetto-nico ed è riconosciuta leader nazionale nel settore delle decora-zioni a effetto legno. Realtà solida e in forte crescita, l’aziendaopera attraverso i siti produttivi di Lecce (la sede principale è aSurano), Agrigento e Venezia con un totale di 250 persone checi lavorano, 120 delle quali nel Salento.L’azienda della famiglia De Francesco nasce nel 1972 dallagrande esperienza e dalla fortissima volontà di Pietro. Insieme alui, i figli Luciano, Tina e Franco che continuano, con tenacia edeterminazione, a dirigere un’azienda sempre in crescita e in con-tinua evoluzione.Accanto a loro uno staff giovane, competente e pieno di entusia-smo, oltre a personale tecnico altamente specializzato. Sempre inlinea con il mutamento e il perfezionamento delle esigenze deiclienti, il management sostiene l’innovazione, il miglioramentocontinuo e l’implementazione di nuove tecniche per la realizza-zione di prodotti “capaci di trasferire davvero l’emozione del co-lore e la magia del tatto laddove, fino a ieri, l’alluminio riuscivaa offrire solamente la fredda sicurezza dell’indistruttibilità”. E,soprattutto, come solo i grandi sanno fare, l’azienda investe in-genti risorse in ricerca e innovazione dei prodotti. Il signor Pie-tro, 74 anni, non nasconde il suo orgoglio per il traguardoprestigiosissimo dei 40 anni di attività: “Una grande soddisfa-zione, logica conseguenza di tanti anni di lavoro. Abbiamo sem-pre vissuto alla giornata, guardando avanti e dandoci dentrosenza aspettarsi nulla che cadesse dal cielo. Nel 1957”, ricorda,“come tanti miei conterranei, sono andato a lavorare in Sviz-zera; son tornato e nel 1972 è cominciata l’avventura. Certogli inizi non sono stati facili, anche perché mi son dovuto con-frontare con un modo di fare, quello nostro, molto diverso daquello che avevo conosciuto oltralpe”. Vale a dire? “Spesso sitende a fare i furbi, a prediligere il guadagno immediato piut-tosto che il servizio di qualità. Io invece ho sempre preferito laseconda via ed è un principio che ancor oggi caratterizza me echi lavora nella nostra azienda”. Così come è importante perPietro che “tutti nell’azienda abbiano la stessa dignità e lo stessotrattamento, dai dirigenti agli operai”. E con la crisi economicache capeggia a 9 colonne sulle prime pagine dei giornali e vienestrillata in ogni TG, questa sembra proprio un’isola felice: “L’hodetto ai miei dipendenti, finche ci sarò io, il lavoro non man-cherà e potranno continuare nella loro attività”. Com’è cam-biato il mondo del lavoro in questi 40 anni? “Qui al sud ècambiato parecchio, c’è anche più rispetto per gli imprenditoriche, invece, dopo il ’68, non erano certo visti di buon occhio.Mentre resta un fardello la burocrazia, sempre elefantiaca, enon certo agevolata dalla scarsa educazione civica di taluni.Una qualsiasi pratica che andiamo a sbrigare ci viene fatta pas-sare (“e la facciamo passare”) come un favore, quando inveceè un diritto. Sarebbe come se il sottoscritto, a nome dell’azienda,

chiedesse degli infissi al nostro laboratorio di Tig-giano e, una volta ottenuti, dovesse anche dare unamancia o una regalia agli operai. Ma loro sono pa-gati per quello… E chi lavora dietro uno sportello pub-blico, o ricopre incarichi amministrativi è già pagato da tuttinoi ed ha il dovere di sbrigare il suo lavoro in modo onesto, ve-loce e trasparente. Basta con questi personaggi che sembranodisturbati dall’utente che si reca nel suo ufficio per richiedereun documento o altro. E, poi, spesso, noi del sud siamo tentatidi approfittare di tutto e tutti per il nostro tornaconto, senzaguardare il benessere globale. E questo alla lunga danneggiaanche noi e le nostre attività”.De Francesco gode anche di “grande credibilità tra i colleghi im-prenditori, sia quelli che mi hanno conosciuto direttamente chequelli che conoscono solo di nome la nostra azienda. Siamo riu-sciti a creare intorno al nostro brand un alone di certezza e af-fidabilità anche perché manteniamo i nostri impegni, nonlesiniamo mai sulla qualità della produzione e paghiamo pun-tualmente fornitori e dipendenti. E questo, alla lunga, pagasempre”. E soprattutto consente di avere i tre stabilimenti, quelloleccese, quello del Veneto e quello siciliano, sempre in attività,senza dover mai ricorrere a differenza di tante altre aziende, allacassa integrazione, né avere in programma tale opzione. “Il la-voro non ci manca e, ulteriore motivo di orgoglio, continuiamoa lavorare a differenza di tanti altri anche del nord Italia che in-vece sono in difficoltà. L’unico neo”, si rammarica il sig. Pietro,“per ora, è quello di non essere riusciti a confermare i contrattia termine di 7 - 8 dipendenti ma non appena ce ne saranno lanecessità e la possibilità, loro saranno i primi ad essere chia-mati”.A chi sembra essere corazzato agli attacchi della crisi, anche dal-l’alto della sua esperienza quarantennale, abbiamo chiesto cosa sisentirebbe di consigliare a quelle aziende che invece rischiano:“I cambiamenti ci sono sempre stati, con periodi meno buoniche si alternavano a fasi di grande benessere. Nel passato, però,sembrava sempre esserci una via d’uscita. Oggi”, ammette, “sin-ceramente non saprei cosa dire… vedo nero!”. Poi De France-sco si lascia andare ad una riflessione: “Prima si andava alavorare all’estero per permettere ai nostri figli di studiare, co-struirgli una casa e aiutarli ad avere un futuro nella propria

terra. Era una sorta di investimento sia affettivo che civico, per-ché si portava benessere in loco. Oggi, invece, l’investimentoc’è uguale, si fanno i sacrifici per mandare i nostri figli al-l’università, ma questi, una volta finiti gli studi vendono tutto(“deprezzando anche il patrimonio edilizio”) e portano i lorosoldi, il loro ingegno da un’altra parte. Così facendo il nostro di-venterà un deserto”.Fondamentale per un’azienda che comincia ad avere una dimen-sione considerevole è la programmazione anche a lungo termine.E qui interviene, Luciano, uno dei figli che ammette: “È anchela cosa più difficile per un imprenditore: non è semplice leg-gere il futuro, troppe variabili, spesso impazzite”. Avendo fatto

anche l’esempio di Filanto e Adelchi che pro-babilmente devono la loro crisi anche alla

loro incapacità di prevedere l’evolversidel mercato, Franco, l’altro figlio,precisa: “Invertire la rotta con fab-briche che avevano nel loro orga-nico 2mila e passa operai non era

una cosa semplicemente attuabile.Della Valle, giusto per citare chi puntando

sulla qualità ha avuto successo, è partito dal la-boratorio del padre che aveva una quarantina di dipendenti enon è mai andato oltre. Chi invece come Filanto ed Adelchi la-vorava per conto terzi, creando un marchio proprio sarebbe di-ventato concorrente dei clienti precipitando automaticamente. Edei 2-3mila dipendenti che ne faceva?”. Luciano aggiunge: “Peressere competitivi oggi è anche indispensabile una certa prepa-razione che ti consente di reggere il botto con la concorrenzain un mercato sempre più difficile. Detto questo, è chiaro chequando si parla di una nicchia di mercato come la nostra è tuttoun po’ più semplice, più difendibile dal mercato sottocosto e daquei Paesi dove il costo del lavoro è molto più basso”. E il futuroprossimo come lo vedete? “Per quanto riguarda la nostraazienda”, è sempre Luciano a parlare, “nonostante i venti di crisi,non siamo granché preoccupati. Fino ad oggi abbiamo dimo-strato di essere più attrezzati e competitivi di altri, ma non perquesto smetteremo di spendere in ricerca e innovazione”.“In questi ultimi anni”, si inserisce, Franco, “la crescita è stataaccompagnata da investimenti fortissimi e non poteva essere di-versamente. È chiaro che oggi non possiamo pensare di fare in-vestimenti in capacità produttiva nuova: visto il momento, èimpensabile. Certamente investiremo ancora risorse per ren-dere più efficienti gli impianti produttivi e nella progettazione dinuovi prodotti, per il consumo energetico degli impianti ecc.”.Per ora dunque niente stabilimento per il centro Italia, “vorrà direche la sede di Surano continuerà a coprire mezzo Stivale, l’al-tra metà resterà a carico di quello di Venezia. Mentre quello diAgrigento basta a malapena a coprire le richieste siciliane chesono davvero tante”.A proposito diAgrigento e di Sicilia, quindisud come da noi: “Quella sede è in una zona industriale che me-rita quell’appellativo, ben collegata com’è nei trasporti e contutti i servizi annessi. Qui, senza contare le polemiche trenten-nali per l’allargamento della SS 275 (“Non serve certo a DFVma a tutta l’area per crescere”), le infrastrutture lasciano a de-siderare. Pensate che dopo tanti anni il nostro stabilimento nonha né acquedotto né fogna!”. C’è sud e sud…

L’intervista. Pietro De Francesco, che nel 1972 fondò l’azienda, ci ha regalato aneddoti,foto in bianco e nero ed anche un po’ di speranza per quel che sarà... in barba alla crisi

FOTO DI FAMIGLIA. Da sinistra: Luciano,Tina, Pietro e Franco De Francesco

Fino ad oggiabbiamo dimostrato

di essere più attrezzatie competitivi di altri, ma non perquesto smetteremo di spendere

in ricerca e innovazione

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soldi & lavoro14 ilgallo.it

di Giuseppe CerfedaDFV: 40 anni e niente crisi

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turismo3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 15

LaProvincia di Lecce e le aree protette chefanno parte del Sistema dei Parchi del Sa-lento possono fregiarsi del prestigiosologo della Carta Europea del TurismoSostenibile (C.E.T.S.) nelle Aree Pro-tette. L’Ente di Palazzo dei Celestini, in-

fatti, ha superato il lungo e articolato “esame” della EuroparcFederation, che ha concesso l’importante certificazione al “Si-stema dei Parchi del Salento”.La cerimonia ufficiale di consegna della Carta si è svolta loscorso 25 ottobre, nella città di Genk, in Belgio. All’evento, inrappresentanza del Sistema dei Parchi del Salento e su delegadel presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, hapartecipato il consigliere provinciale presidente della Commis-sione Ambiente Francesco Bruni.Il “Sistema dei Parchi del Salento” è costituito dalla Provinciadi Lecce, quale Ente di coordinamento, e dai sei parchi regionali(ex Legge regionale 19/97) che ricadono sul territorio provin-ciale: “Bosco e Paludi di Rauccio”, “Costa Otranto - S.Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, “Litorale di Ugento”,“Isola di S. Andrea e litorale di Punta Pizzo”, “Porto Sel-vaggio e Palude del Capitano”, Riserva Naturale Orientata Re-gionale “Palude del Conte e Duna Costiera – PortoCesareo”.La Carta Europea del Turismo Sostenibile (C.E.T.S.) nelleAreeProtette rappresenta uno strumento di certificazione che con-sente una gestione delle aree protette mirata allo sviluppo del tu-rismo sostenibile, rispettando i bisogni dell’ambiente, dellecomunità locali, delle attività imprenditoriali locali e dei visita-tori. La Europarc Federation con il supporto delle sezioni na-zionali della Federazione (Federparchi in Italia) gestisce laprocedura di conferimento della Carta e coordina la rete dellearee certificate. Elemento centrale è sicuramente la collabora-zione tra tutti gli attori coinvolti per lo sviluppo di una strategiacomune e condivisa partendo da una approfondita analisi dellasituazione locale.La Carta ha una validità di 5 anni durante i quali è necessario

dare attuazione alle azioni contenute nel Piano d’Azioni propo-sto per poter ottenere il rinnovo della certificazione per i suc-cessivi 5 anni. Il progetto della Carta europea è approdato inPuglia alla fine del 2010, quando la Regione, insieme a Feder-parchi, ha individuato tra tutti i parchi pugliesi come candidatiper l’implementazione della Carta proprio il “Sistema dei Par-chi del Salento” in provincia di Lecce, di cui fanno parte 6 areeprotette regionali coordinate dalla Provincia di Lecce, ed ilParco Naturale Regionale “Dune Costiere da Torre Canne aTorre San Leonardo”, in provincia di Brindisi. Il processo haavuto concretamente inizio il 7 marzo del 2011 con la costitu-zione del Gruppo di coordinamento di cui fanno parte i refe-renti della Regione Puglia, di Federparchi, della Provincia diLecce e dei sette parchi coinvolti. Nei mesi successivi sono stateavviate molteplici iniziative (incontri, forum ecc.) per coinvol-gere il più possibile le comunità e gli operatori locali, spingen-doli a “fare rete” per superare l’elemento di debolezza del“Sistema dei Parchi del Salento” rappresentato dalla frammen-tarietà dei parchi, tutti di piccole dimensioni e costieri. Il per-corso intrapreso dalla Provincia di Lecce per arrivare all’ambitacertificazione è quindi proseguito con la redazione del Piano diAzioni, che prevede la realizzazione di 65 azioni nei 5 anni suc-cessivi all’acquisizione della Carta, valutato positivamente da

Europarc, e la visita, anch’essa conclusasi con un giudizio po-sitivo, del verificatore, membro del Comitato di Valutazione diEuroparc, JosepMaria Prats, che è stato accompagnato in unasorta di staffetta da un parco all’altro, percorrendo interamentela linea di costa adriatica e quella ionica del Salento.Il Comitato di Valutazione di Europarc ha quindi espresso a giu-gno il parere favorevole sul processo coordinato dalla Provinciadi Lecce, inviando la comunicazione di ottenimento della Carta.

Soddisfatto per il risultato raggiunto, il presidente della Pro-vincia di Lecce Antonio Gabellone dichiara: “La certifi-cazione ottenuta dalla Provincia di Lecce con il Sistema

Parchi del Salento è un importante punto di arrivo che con-ferma l’eccellente lavoro di squadra che siamo riusciti a met-tere in campo, ma è al tempo stesso uno stimolante punto dipartenza. Il nostro impegno, infatti, proseguirà nei prossimianni per attuare tutte le azioni previste nel Piano che abbiamopredisposto e trasformare in realtà il progetto di messa in retedelle aree naturali del Salento, garantendone uno sviluppoeco-sostenibile”.Il consigliere provinciale e presidente della Commissione Am-biente Francesco Bruni evidenzia i vantaggi della certifica-zione ottenuta dalla Provincia di Lecce: “Questoriconoscimento internazionale rafforza l’identità di ciascunparco e al tempo stesso dell’intero sistema dei parchi del Sa-lento. Le nostre aree protette, inoltre, si distingueranno nelpanorama europeo in quanto impegnate in uno sviluppo so-stenibile. La Carta, infatti, incoraggia lo sviluppo di un turi-smo legato a prodotti specifici, che aiutano a conoscere escoprire il territorio locale ed è garanzia per i visitatori di unelevato livello di qualità dell’offerta turistica. Costituisce, inol-tre, un’importante opportunità per gli operatori turistici per-ché, attraverso questo “bollino” di qualità, potranno inserirsinel segmento del turismo ambientale che offre tante poten-zialità finora non tutte espresse”.

Salento area protetta... dall’EuropaSistema dei Parchi del Salento. La provincia di Lecce conquista la “Carta europeadel turismo sostenibile nelle aree protette”: in Belgio la cerimonia ufficiale di consegna

La Torre del Sasso

Il Presidente Gabellone: “Importante puntodi arrivo e stimolante punto di partenza”

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ilgallo.it 3/16 NOVEMBRE 2012pubblicità16

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Arrival’invernoFinita la bella stagione rieccoci a fare i conticon freddo, pioggia, umidità, muffa, ecc. e,soprattutto, con le spese per il riscaldamento

Cos’è l’isolamentotermico? Può essere

paragonato in linea diprincipio a un

thermos, concepito pertenere fresco

d’estate e caldod’inverno

Il funzionamentoè simile a quellodelle classichestufe a legna, mainquinano moltomeno conemissioni di CO2molto contenute

Come un thermos PELLET

1918

Inserto de “il Gallo” - Anno 17, numero 23 (496) - 3/16 novembre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

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Quando si parla di riscaldamento perle nostre abitazioni il primo fattoreche dovremmo tenere in considera-zione è quello dell’isolamento ter-mico dell’edificio. Ma cos’è

l’isolamento termico? Può essere paragonato inlinea di principio a un thermos. Anche que-st’ultimo, infatti, è concepito per tenere frescod’estate e caldo d’inverno.Un buon isolamento termico garantisce: ri-duzione delle perdite di calore; clima conforte-vole negli ambienti interni; riduzione dellespese di riscaldamento; riduzione dei ponti ter-mici; assenza di vizi costruttivi; assenza diumidità e di muffe; allungamento della duratadi vita dell’edificio.

L’indicatore fondamentale per misurare laperdita di calore degli elementi di un edi-ficio è rappresentato dal cd. coefficiente

di trasmittanza termica o valore U.Più basso è il valore U, minore l’energia di-spersa attraverso l’elemento costruttivo analiz-zato.Il valore U indica la quantità di calore, espressa

in watt, che attraversa un metro quadrato disuperficie di un elemento costruttivo di uncerto spessore, a fronte di una differenza ditemperatura di 1 Kelvin (equivalente a 1grado Celsius).Per calcolare il valore U di un elementodi fabbrica occorre conoscere diversifattori, tra cui ad es. la conduttività ter-mica (valore l - leggi lamda) e la re-sistività termica dei singoli materialiimpiegati.

Unbuon isolamento termico delle sin-gole parti costruttive (muri perime-trali, solaio della cantina non

riscaldata, tetto, terrazza ecc.) favorisce unamigliore qualità abitativa degli ambienti internidell’edificio. La differenza tra la temperaturadelle superfici perimetrali e quella del clima in-terno di un edificio dovrebbe mantenersi entroi +/- 3 °C. Se questo valore viene superato, siha l’impressione che all’interno degli ambienti,specie in prossimità dei muri perimetrali, vi siauna corrente d’aria. Coibentando a sufficienzai singoli elementi di fabbrica si elimina questosgradevole effetto; al contempo si riducono leperdite di calore e quindi si può risparmiarequalcosa in termini di energia per il riscalda-mento.

Unbuon isolamento termico ha ancheil vantaggio di impedire o ridurre iponti termici, che sono la causa di

vizi costruttivi e della formazione di muffe al-l’interno degli ambienti.

Non esiste una soluzione valida per tutte leapplicazioni. Ciascun materiale presentavantaggi e svantaggi, risultando perciò

più o meno adatto per i vari impieghi. In lineadi massima si distingue tra materiali isolantinaturali (pannelli in fibra di legno, canapa, co-tone, sughero, perlite, pannelli di calce espansa,cellulosa, lana di pecora) e materiali isolantisintetici (lana di vetro, lana di roccia, polisti-rolo espanso o estruso ecc.).In ogni situazione occorre valutare quale sia ilmateriale più adatto a garantire la coibenta-zione migliore.

Nel caso di edifici costruiti con conces-sione edilizia antecedente il 12.01.2005 eil certificato Casaclima C, l’Ufficio Ri-

sparmio Energetico concede un contributo finoal 30 % della spesa sostenuta per realizzare unsufficiente isolamento termico. Sono esclusi da

contributi la costruzione di nuovi piani o di edi-fici annessi, la demolizione e ricostruzione diedifici. Per maggiori informazioni al riguardorivolgersi all’Ufficio Risparmio Energetico.Detrazioni fiscali del 36 e del 55 % sono pre-viste fino al 2012 / 2010 anche in relazione agliinterventi di coibentazione su edifici esistenti.

Aifini dell’ottenimento del certificato diabitabilità, gli edifici ad uso abitativo eper uffici (esclusi quelli ubicati nelle

zone produttive) devono rientrare almeno nellacategoria B (equivalente a un fabbisogno ener-getico annuo pari a 50 kWh/m²a) del certificatoCasa Clima. La dichiarazione attestante il ri-spetto di tali valori deve essere allegata alla do-manda di concessione edilizia. Per gli edificinuovi con un fabbisogno energetico corrispon-dente alla categoria A del certificato CasaClima (max 30 kWh/m²a) viene calcolato comecubatura soltanto uno spessore di 30 cm del-l’involucro esterno. Per gli edifici nuovi con unfabbisogno energetico corrispondente alla ca-tegoria B del certificato Casa Clima (max 50kWh/m²a) viene calcolato come cubatura unospessore di 40 cm dell’involucro esterno. Rien-trano invece nel calcolo volumetrico le partidell’involucro esterno che superano lo spessorecomplessivo di 60 cm. Anche la cubatura am-messa sul relativo ltto è aumentata, in funzionedell’efficienza energetica, come segue: Casa-Clima A: +10%. Comunque sia, prima di ac-quistare o di cominciare a costruire oristrutturare una casa è importante informarsibene sulle varie possibilità esistenti, al fine dinon avere poi delle brutte sorprese.

Isoliamo la nostra casa

Le perdite di calore

Ponti di calore

Miglior aumento qualità abitativa

Il materiale isolante ideale

Nuove norme urbanistiche

Incentivi

Come un thermos. Il paragone regge: anche il thermos infatti,è concepito per tenere fresco d’estate e caldo d’inverno

arriva l’invernoilgallo.it18 3/16 NOVEMBRE 2012

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Come funzionano?

Pellet: cos’è e quanto costa

Nuove tendenze. Come si installano, la manutenzione,i costi dell’impianto, la sicurezza...

Illoro funzionamento è si-mile a quello delleclassiche stufe alegna, ma inquinanomolto meno: immet-

tono nell’aria emissioni di CO2molto contenute. Per produrre ilpellet, poi, si utilizzano gliscarti del legno che così ven-gono riciclati al 100%. Eccocome si installano, la manuten-zione, i costi dell’impianto, la sicu-rezza.Sono adatte a qualsiasi tipo di am-biente (basta regolare la potenza), nonsporcano come le classiche stufe alegna e si puliscono molto più facil-mente. Necessitano però di un’attentamanutenzione.

Lestufe a pellet sono general-mente più sofisticate di untradizionale caminetto o

stufa a legna. Correttamente regolatedanno buoni rendimenti con bassi con-sumi di materia prima e ridotto im-patto ambientale.Diversamente dai caminetti, dallestufe tradizionali e dalle caldaie alegna che devono essere caricate ma-nualmente diverse volte e solo conlegna in pezzi allo stato naturale, lestufe a pellet sono impianti a caricaautomatica che non hanno bisogno diessere rimboccate in continuazione(una carica dura qualche ora). In que-ste stufe può essere bruciata però solo

legna allo stato naturale ovviamente informa di pellet.I modelli base, quelli cioè che immet-tono il calore direttamente nel localeattraverso una ventola, partono dai700 euro.Arrivano a 4.000-5.000 euroinvece le stufe che possono essere al-lacciate a sistemi per produrre acquacalda o all’esistente sistema di riscal-damento (cioè in sostituzione delle tra-dizionali caldaie a metano). Inquest’ultimo caso però la quantità dipellet da utilizzare sarà molto elevata:è bene quindi avere un posto asciuttodove posizionare un serbatoio che ri-fornisca prontamente la stufa (altri-menti bisogna caricarla incontinuazione).

Ilpellet si ottiene comprimendoattraverso un processo mecca-nico la segatura del legno.

Quello che si ottiene sono dei piccolicilindri dal diametro di 6-8 mm. Gra-zie alla produzione di questo compo-

sto gli scarti del legno,che in passato venivanoutilizzati solo in parte obuttati, oggi sono riuti-lizzati al 100%.

Una confezione (15 kgcirca) di pellet ha uncosto che varia tra i 3 e

i 5 euro. Il pellet va con-servato in un locale al chiuso eben riparato dall’umidità. Se ne as-

sorbe troppa la resa della stufa dimi-nuisce e peggiora la qualità dellacombustione.

Come si riconosce un pellet dibuona qualità? A livello nazionalenon vige l’obbligo di certificare laqualità del pellet. Nonostante questo,però, molti produttori stanno aderendovolontariamente a certificazioni inter-nazionali come la DIN-PLUS o EN-plus.È bene quindi evitare pellet contenutiin imballaggi anonimi, cioè privi delnome del produttore e di qualunque in-formazione sulla composizione op-pure venduti sfusi. Due i parametriimportanti da prendere in considera-zione: il contenuto di ceneri (un pelletche ne contiene molte produce più pol-veri nella combustione e costringe apulire più frequentemente la stufa) e laquantità di segatura nel sacchetto(tanta segatura indica che il pellettende a sfaldarsi e darà problemi di pu-lizia).

Le stufe a pelletRivestire le facciate con alghe

per fornire ombreggiamento eprodurre calore ed energia.

Non è un sogno: si tratta di BIQHouse, il progetto attualmente incorso nei pressi di Amburgo.Il progetto. L’idea è da attribuireallo studio di ingegneria Arup, incollaborazione con il reparto SSCStrategic Science Consult e lo stu-dio austriaco di architettura Splet-terwerk. BIQ House è costituita daun edificio residenziale di cinquepiani rivestito esternamente conelementi trasparenti al cui internovengono coltivate microalghe.

Il debutto nel 2013. Una vera e propria facciata “bio adattiva”, chedovrebbe debuttare ufficialmente nel marzo 2013 in occasione dell’In-ternational Building Exhibition (IBA), mostra internazionale di archi-tettura ospitata dalla città di Amburgo.

Luce del sole per far crescere le alghe. Quella che in patria è già stataribattezzata come “das Alghenhaus” sfrutta il processo di fotosintesi ela luce del sole per generare micro alghe all’interno di appositi biore-attori. Raccolte e convertite in biomassa, le alghe producono energia ecalore, alimentando l’edificio senza sprecare nulla.

Nuovo look alle facciate. Non soltanto. Il nuovo sistema di facciataintelligente, potrebbe inaugurare una nuova tendenza architettonica edi design, una sorta di green wall ancora più performante, come con-ferma Jan Wurm, ricercatore presso Arup. “Utilizzare processi bio-chi-mici per l’ombreggiatura adattiva rappresenta una soluzione davveroinnovativa– ha affermato. Oltre alla produzione di energia rinnovabilee oltre a fornire ombra mantenendo fresco l’interno dell’edificio neigiorni di sole, con questo progetto si crea una tipologia di look nuovo,rinnovando il concetto di facciata al quale siamo abituati”:

Prossimi step. Insomma, pare che i 5 milioni di euro investiti per BIQsiano stati soldi ben spesi. Ora la speranza degli ingegneri e degli ar-chitetti che hanno contribuito al progetto, è che le facciate bio possanopresto essere realizzate su larga scala.

Dalla Germania arrivanole facciate con alghe

arriva l’inverno3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 19

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arriva l’invernoilgallo.it20 3/16 NOVEMBRE 2012

Anche da noi la casa è meglio passivaPassivhaus. È un concetto aperto che comprende l’isolamento termico, gli infissi, la ventilazionecontrollata. Senza dimenticare di analizzare il rapporto costi/benefici delle soluzioni progettate

LaPassivhaus è unostandard adattabile atutti i tipi di edifici,con destinazioni

d’uso diverse, dalle residenze allescuole, agli uffici alle aziende, eutilizzabile non solo nelle nuovecostruzioni, ma anche nella ri-strutturazione di edifici esistenti.È un concetto aperto che como-rende l’isolamento termico, gli in-fissi, la ventilazionecontrollata, senza di-menticare il rap-porto costi/be-nefici delle solu-zioni progettate.Tra un edificiotradizionale euno passivo, ladifferenza diconsumi energe-tici può raggiungereil 95%. Un elementomolto importante è la certifi-cazione Passivhaus, basata su standardfunzionali, confort abitativo, sostenibilità.Per ottenerla, è necessario che la casa siadi qualità fin dalla fase di progettazione.

Che la Passivhaus non sia uno standard ap-plicabile solo nei climi freddi, lo ha dimo-strato Ludwig Rongen, docente al FHErfurt, Fachbereich Architektur, che ha il-lustrato diversi esempi di edifici passivi aDubai, Las Vegas, Shanghai, Tokyo, neiquali si è privilegiato un aspetto piuttosto

che un altro (isolamento, fran-gisole, serre solari) in fun-zione del clima.Francesco Nesi, Direttoredi ZEPHIR, Zero Energyand Passivhaus Institute ofResearch, ha ricordato che“il primo obiettivo di una Pas-

sivhaus è il comfort abitativo, mache un aspetto altrettanto impor-

tante è la ricerca di componenti sempremeno costosi, per rendere la casa passivaaccessibile a tutti. E ancora i criteri pro-gettuali: clima del sito, isolamento del-l’involucro, apporti solari, ventilazionenaturale e meccanica, ombreggiature,protezione dal surriscaldamento”.Un elemento, quest’ultimo, fondamentalenei climi caldi, nei quali il concetto di Pas-sivahus, nato in Germania, va opportuna-mente declinato. In Italia – ha dettoSalvatore Paterno, di TBZ, Centro di Fi-sica Edile, “la casa passiva deve rispettare

il contesto, il genius loci, letradizioni costruttive locali. Inun mercato immobiliare incrisi, può sopravvivere solol’edilizia di qualità, cioè lacasa passiva”.

Che la casa passiva sia realiz-zabile anche nel sud Europa loha confermato Carmelo Sa-pienza, dell’AssociazioneCasa Ecopassiva Sicilia, cheha presentato il Progetto Bot-ticelli, complesso ediliziopressochè completato che co-

niuga benessere abitativo, efficienza ener-getica, raffrescamento naturale e impiantiper una casa attiva.

In una casa che non ha bisogno di ener-gia, gli impianti servono? A questa do-manda ha risposto Gionata Sancisi diEnergie naturali sas: “Una minima dota-zione impiantistica è necessaria e il lorodimensionamento presuppone comporta-menti virtuosi da parte degli abitanti.Solo se usata correttamente, la casa pas-siva funziona in modo ottimale e può di-ventare un “investimento che protegge ilcapitale”.

In conclusione Andrea Giachetta, Do-cente alla Facoltà diArchitettura dell’Uni-versità di Genova, ha ricordato che “percostruire sostenibile non è sufficiente ap-plicare degli standard, ma occorre acqui-sire una nuova cultura del progettosostenibile”.

Dal 10 settembre scorso èaperta la campagna di di-chiarazione degli impianti

termici presenti sul territorio pro-vinciale, ad esclusione del Co-mune capoluogo, avviata dallaProvincia di Lecce, tramite la so-cietà incaricata Nuova SalentoEnergia. La Provincia di Lecce è,infatti, l'ente locale competenteper l'attività di controllo, accerta-mento ed ispezione prevista dalle norme sul conteni-mento dei consumi di energia nell'esercizio e nelmantenimento degli impianti termici ricadenti nel ter-ritorio provinciale. La materia è definita nel regola-mento approvato dal Consiglio provinciale il 6 agostoscorso e in un documento approvato dalla Giunta, pub-blicati sul sito istituzionale.

La campagna aperta di dichiarazione riguarda tutti gliimpianti termici che provvedono alla climatizzazioneinvernale degli edifici e porzioni di essi che ricadononel territorio di competenza della Provincia di Lecce.La dichiarazione di avvenuto controllo di efficienzaenergetica dell'impianto termico e dell'avvenuta ma-nutenzione è obbligatoria e la sua trasmissione è a ca-rico del manutentore. Il cittadino proprietariodell'impianto termico, quindi, deve soltanto contattareil proprio tecnico.L'elenco dei manutentori abilitati è disponibile sul sitowww.nuovasalentoenergia.it, dove sono disponibilitutte le informazioni utili sulla campagna.

Da fare: DichiarazioneImpianti Termici

Tra un edificiotradizionale ed uno

passivo, la differenza diconsumi energetici può

raggiungere il

95%

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riti & folklore3/16 NOVEMBRE 2012 ilgallo.it 21

Certamente c’è l’attesa dellegrandi occasioni per lafesta del santo patrono diTaviano San Martino Ve-scovo di Tours da sabato

10 a lunedì 12 novembre. Ricco diappuntamenti li calendaril liturgico ecivile in onore del Santo. Sabato po-meriggio a partire dalle 17,30 laSanta Processione in onore del santoper le strade principali della città ac-compagnata quest’anno dai comitaticittadini addobbati da corredi che ri-cordano il 397 d.c, data della mortedel Santo, alla fine della processione i tradi-zionali fuochi pirotecnici illumineranno icieli della città. Domenica 11 novembregiornata dedicata al Santo Patrono concerticon le bande di Francavilla, Martina Francae di Taviano e sagre sparse durante il tragittodella festa dove si potranno gustare le pro-duzioni locali e soprattutto il buon vino dellacittà dopo l’apertura con tanto di cerimoniadelle botti. Lunedì 12 grande attesa per ilconcerto diAntonino uno dei primi vincitoridel programma televisivo di Maria De Fi-lippi “Amici”, che sta riscuotendo con la suavoce graffiante grande successo di pubblicosoprattutto nei paesi dell’est e nel sud ame-rica. Martino di Tours, in latino Marti-nus (Sabaria, 316 o 317 – Candes-Saint-Martin, 8 novembre 397), vescovo e confessore,è venerato come santo dalla Chiesa cat-tolica, dalla Chiesa ortodossa e daquella copta. È uno tra i primi santi non mar-tiri proclamati dalla Chiesa. Era nativo diSabaria Sicca (l’odierna Szombathely),

in Pannonia (oggi Ungheria). La ricorrenzacade l’11 novembre, giorno dei suoi funeralia Tours. È considerato uno dei grandi Santidi Gallia insieme a san Dionigi, san Libo-rio, san Privato, san Saturnino, san Marzialedi Limoges, san Ferreolo di Vienne e sanGiuliano.Tra i principali biografi di Martino vanno ri-cordati il suo primo discepolo SulpicioSevero e Venanzio Fortunato, autore delpoema Vita sancti Martini. Il padre, un uffi-ciale dell’esercito dell’Impero Romano re-sidente in Pannonia, gli diede il nomedi Martino in onore di Marte, il dio dellaguerra. Quando Martino era ancora un mili-tare, ebbe la visione che divenne l’episodiopiù narrato della sua vita e quello più usatodall’iconografia e dalla aneddotica. Si tro-vava alle porte della città di Amiens con isuoi soldati quando incontrò un mendicanteseminudo. D’impulso tagliò in due il suomantello militare e lo condivise con il men-dicante. Quella notte sognò che Gesù si re-cava da lui e gli restituiva la metà di

mantello che aveva condiviso.Udì Gesù dire ai suoi angeli:«Ecco qui Martino, il soldatoromano che non è battezzato,egli mi ha vestito». QuandoMartino si risvegliò il suo man-tello era integro. Il mantello mi-racoloso venne conservatocome reliquia ed entrò a farparte della collezione di reli-quie dei re Merovingi dei Fran-chi. Il termine latino per“mantello corto”, cappella,venne esteso alle persone inca-

ricate di conservare il mantello di san Mar-tino, i cappellani, e da questi venneapplicato all’oratorio reale, che non era unachiesa, chiamato cappella.

“Abbiamo fatto il possibile per rendere lafesta degna delle sue aspettative”, ci spiegail presidente del comitato organizzatoreDario Meneleo, “dobbiamo ringraziaretante persone che ci hanno aiutato nel no-stro lavoro, Don Antonio Verardi parrocodella Chiesa Madre dedicata al Santo,l’amministrazione comunale del sindacoCarlo Portaccio ma soprattutto i tanti ope-ratori commerciali che in tempo di crisinon hanno lesinato le loro offerte. Siamosicuri che forniremo ai nostri cittadini unafesta degna del suo nome. Per il futurostiamo pensando, se possibile e la Curia celo permetterà, di spostare il programma ci-vile della ricorrenza in un mese di prima-vera per evitare le bizze del tempo di questoperiodo”.

Giuseppe Aquila

Taviano: a San Martino non solo vinoDa sabato 10. Tre giorni di festa in onore del patrono. Ricco diappuntamenti il calendaro liturgico e civile in onore del Santo

PAESI IN FESTA

AdAcquarica del Capo i festeggiamentiin onore di San Carlo Borromeo. Èconsiderato protettore dei frutteti di

mele; è patrono dei seminaristi e dei direttori spi-rituali. È invocato contro le ulcere e le malattiedello stomaco. Fu eletto protettore di Acquaricaquando il Barone Fabrizio Guarino ottenne per suaintercessione una miracolosa guarigione dallapeste, per ringraziare della quale fece erigere unachiesa con un maestoso campanile.Il programma prevede per sabato 3 novembre,giorno della vigilia, le sante Messe alle 10 e alle17; alle 17,30 la Processione accompagnata dallaFilarmonica del Capo di Leuca. La serata saràallietata daCelentarock, Tribute Band diAdrianoCelentano (la voce diGabriel Napoli). Si terrannopoi la Festa del Dolce, organizzata dal Volonta-riato Vincenziano e ilMercatino di Beneficienza.Domenica 4, giorno della festa, Sante Messe alle8 e alle 10,30 quando, finita la celebrazione la sta-tua del Santo sarà traslata in Chiesa Madre; alle 17Solenne Concelebrazione Eucaristica. In mattinatasi terrà la tradizionale e rinomata Fiera Mercato difine anno. Presterà servizio per l’intera giornata ilConcerto Bandistico Lirico-Sinfonico “GrecanicaSalentina”. Alle 15,30 omaggio ai Caduti di tuttele guerre e inaugurazione delMonumento e dellanuova Piazza ai Caduti.

San Carlo Borromeoad Acquarica del Capo

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il Gallo (496) - 3/16 novembre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

Anche Tricase avrà finalmente la sua squadra di TerzaCategoria. La Nuova Tricase parteciperà quest’annoal Campionato che avrà inizio il 18 novembre. La so-

cietà è presieduta dal presidente Vito Antonio Zocco, chesi avvale della collaborazione importante del vicepresi-dente Andrea Sparascio (Uccio), del segretario Lello Le-gari, del tesoriere Lucio Fortiguerra, degliaccompagnatori Antonio Sparascio, Rocco Musio, Da-vide Alfarano, Roberto Nicolardi e Donato Maglie.La squadra sarà diretta tecnicamente da Andrea Carino,alla prima esperienza in merito dopo una lunga ed ottimamilitanza nei vari campionati locali di categoria e amato-riali. Il gruppo è un mix di giovani promesse tricasine, conqualche inserimento vicinale, le quali cresceranno sottol’aiuto l’esperienza di giocatori del calibro di MaurizioRuberto, Daniele Riso, Massimo Fracasso, MarcoD’Amico, il portierone Rocco Cappelli, Fabio Forte,… .Il presidente Vito Antonio Zocco: “Lo spirito della societàè rivolto allo sport, quello vero, fatto sì di agonismo e vo-glia di vincere, ma soprattutto rispetto e lealtà verso l’av-versario. Saranno vicini alla società, carichi dientusiasmo come non mai, due grossi sponsor che nelpassato sono stati anch’essi due presidenti bravissimi evincenti, Michele Dell’Abate e Vito Maglie, a cui vanno imiei personali e sinceri ringraziamenti. A loro si sono ag-giunti numerosi altri sponsor che con il loro importantecontributo ci permetteranno di affrontare serenamente ilcampionato. Vi aspettiamo numerosi a sostenerci e adaiutarci a far bene”.

Siapre una nuova stagioneagonistica per l’Asso-ciazione Scacchistica“La Salle”, società affi-liata alla Federazione

Italiana ed attiva a Gallipoli da oltrevent’anni. Il nuovo anno di attività èsubito iniziato con un buon risultatoottenuto da Massimo Esposito, ilquale, dopo aver vinto il Torneo Semi-lampo Estivo organizzato dal Circolopresso il Soul Power Club di Gallipoli,si è classificato al quarto posto nel Campionato ProvincialeLampo. Buon piazzamento anche per Luca Fontanarosa, chenel Torneo open semilampo di Galatone si aggiudica il premiodi categoria. Con l’inizio della nuova stagione si riaprono leiscrizioni per il 2013. La tessera è valida per un intero anno epermette ai soci di partecipare alle attività del Circolo: tornei so-ciali, tornei lampo, simultanee, analisi di partite; è possibile inol-tre consultare riviste tecniche, usufruire della biblioteca e delmateriale informatico. Presso l’Associazione è anche possibilerichiedere il tesseramento alla Federazione Scacchistica Italianaper partecipare ai tornei esterni. Il Consiglio Direttivo ha predi-sposto il programma dell’attività per la stagione 2012-2013, cheprevede innanzitutto la partecipazione al Campionato Italianoa Squadre di Serie B organizzato dalla Federazione Scacchi-stica Italiana. Dopo il successo dello scorso anno nel torneo diSerie C e la promozione alla categoria superiore, i responsabilitecnici dell’Associazione hanno già iniziato a lavorare per alle-stire la formazione che verrà schierata in Campionato, ponen-dosi come obiettivo minimo la conquista della permanenza inSerie B. L’Associazione prenderà parte anche al Campionato di

Serie C con un’altra squadra compo-sta esclusivamente da giocatori under18. Inoltre il Direttivo ha previstol’organizzazione di un Torneo OpenSemilampo, che si terrà a Gallipolinella prossima estate, del TorneoAle-khine (Campionato Sociale), del tra-dizionale Torneo Semilampo BobbyFischer e di numerose altre iniziative.Come ogni anno, grande importanzaviene riservata ai corsi di scacchi: ilDirettivo, in sintonia con la finalità

dell’Associazione di divulgare la conoscenza di questa disciplinae di avvicinare al gioco un numero sempre crescente di persone,intende proseguire il proprio programma di attività didatticheche si svolgeranno nella sede del Circolo, negli istituti scolasticie nelle parrocchie di Gallipoli. In particolare, nei locali dell’As-sociazione ogni sabato dalle 17 alle 18 si terranno corsi di scac-chi di livello base ed avanzato aperti agli appassionati di tutte leetà. Le lezioni saranno completamente gratuite; per la parteci-pazione, infatti, non è necessario iscriversi al Circolo o versarealcuna quota di adesione. I corsi saranno tenuti da esperti Istrut-tori della Federazione Scacchistica Italiana e da giocatori di Ca-tegoria Nazionale. L’iniziativa è rivolta in particolare ai giovani,in considerazione dell’elevato valore formativo del gioco degliscacchi, che contribuisce allo sviluppo delle capacità di atten-zione, riflessione e responsabilizzazione, delle competenze lo-gico-deduttive, mnemoniche, creative e delle abilitàcomportamentali in ambito sociale e civico. Informazioni pressola sede dell’Associazione (via Pisa a Gallipoli, nei locali del-l’Oratorio San Lazzaro) aperta il sabato dalle 17 alle 18 e ladomenica dalle 17,30 alle 19,30.

Le Salle: scacco matto a GallipoliTricase:entusiasmo dasportivi... veri

SSppoorrttlolo

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ilgallo.it 23

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”,telefona lunedì 22 ottobre dalle ore 9potrai vincere: i BIGLIETTI per i CINEMA di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO eTRICASE; una CONFEZIONE DI VINI offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRICASE; due aperi-tivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO; un PUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUF-FANO; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50da applicare sull’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRI-CASE, ANDRANO, TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL SA-LENTO di SALVE; CORNETTO E CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE.

Al cinemaAl cinema

18,30 - 20,45 - 22,45skyfall 007

Sala 1 16,45 (fest.)-18,45-20,45-22,45viva l’ItaliaSala 2 16,45 (fest.)-18,45-20,45-22,45io e teSala 3 17,45 - 20,15 - 22,45le belve

GALLIPOLI - CINEMA ITALIATEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPATEL. 0833/568653

17 (sab e dom.) - 19 - 21viva l’Italia

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/545855

17,30 - 19,30 - 21 ,30io e te

TRICASE - CINEMA AURORATEL. 0833/545855

17 - 19: nemo (3D)21,15: le belve

TRICASE - CINEMA PARADISOTEL. 0833/545386

TROVA I GALLETTI, IL REGOLAMENTO

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/812111

Sala 1 15,35 - 18,45 - 22skyfall 007Sala 2 19 - 21,45 - 0,20TedSala 3 17,55 - 21 - 0,05skyfall 007Sala 4 16,55 - 19,40 - 22,25viva l’ItaliaSala 5 15,20-17,40-20-22,20-0,40silent hill: revelation (3D)Sala 6 20- 22,20 - 0,45e io non pagoSala 7 19,10 - 22,05le belve - savagesSala 8 15,30 - 17,50 - 20,10i gladiatori di RomaSala 9 15,25-17,45-20,10-22,30-0,50the possession

Sala 1 16,30 (fest.)-18,30-20,30-22,30viva l’ItaliaSala 2 21skylaff 007Sala 3 17,45 - 20,10 - 22,30le belveSala 4 17 (fest.)-18,50-20,40-22,30io e teSala 5 18,00 - 20,45skylaff 007

MAGLIE - CINEMA MODERNO

TEL. 0836/484100

17,30 - 19,30 - 21,30io e te

18 - 20 - 22tviva l’Italia

20,30 - 22,15Ted

CALIMERA - CINEMA ELIOTEL. 0832/875283

21 (lunedì chiuso)tutti i santi giorni

GALATINA - CINEMA TARTAROTEL. 0836/568653

17,30 - 19,30 - 21,30tutti i santi giorni

CASARANO - CINEMA MANZONI

TEL. 0833/505270

17 (sab e dom.) - 19 - 21viva l’Italia

- settegiornisabato 3 domenica 4 martedì 6 mercoledì 7 giovedì 8 venerdì 9

mattin

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lunedì 5

22°

13°

Plutone è sempre inposizione negativaalla prima decadema urano vi spingea cambiare qual-cosa. Giove in ses-tile protegge levostre finanze.

Giove ha abbando-nato il vostro segno,ma i transiti buoninon mancano, gra-zie a Nettuno e Plu-tone. Impegnatevi efate la vostra parte.

Giove è da poco en-trato nel segno e lasua azione abbinataal sestile di urano eal trigono di sat-urno, ne fanno delvostro segno unodei più favoriti.

Solo i nati all’iniziodel segno sono fa-voriti dal beltrigono di Nettuno.Gli altri purtroppo,devono fare i contiancora con transitifrenanti.

Persistono i transitifavorevoli. Il vostrosegno è uno dei piùfavoriti. Sappiatefarne buon uso diquesti transiti e por-tate avanti i vostriprogetti.

Giove in quadraturapotrebbe incre-mentare le uscite didenaro. Nettunoblocca i nati al-l’inizio del segno,creando un po’ diconfusione.

Urano e Plutonefrenano ancora iprogetti della primadecade. Saturnocontinua a metterealla prova gli altrisul piano pratico.

La prima decade èsempre la più fa-vorita grazie a Net-tuno e Plutone:sotto con i progetti.Gli altri per ora de-vono pedalare dasoli.

Giove sempre in op-posizione ma nonmancano i transitifavorevoli, che vipermetteranno diportare avanti o acompimento i vostriprogetti.

Il periodo di stallocontinua ancora permolti di voi. Solo inati all’inizio delsegno possonogodere de bel sestiledi Nettuno.

Saturno in quad-ratura frena i natinella prima decade.La seconda decadepuò usufruire delbel trigono di Giovema la terza devecamminare da sola.

Evitate anche voi lespese folli conGiove in quad-ratura. Nettuno ePlutone sostengonola prima decade,ma gli altri devonopazientare.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

dal 3 al 16

novembre 2012

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

13°

22°

17°

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partecipa lunedì 5 novembre (ore 9) e vinci i biglietti del cinema e tanti altri premi

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NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

tempo libero3/16 NOVEMBRE 2012

in programmazione

dal 31 ottobre

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433UN SORRISO ON LINELa vignetta

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ultimailgallo.it24 3/16 NOVEMBRE 2012