ilGalloNumero09_2013NordSalento
-
Upload
giuseppe-cerfeda -
Category
Documents
-
view
226 -
download
6
description
Transcript of ilGalloNumero09_2013NordSalento
Anno 18, numero 09 (509) - 4/17 maggio 2013 - www.ilgallo.it - [email protected]
ilil
LA DIOCESI PER IL LAVOROWork in progress: intervista a Mons. AngiuliAd Alessano il 1° Laboratoriodiocesano per il lavoro.Il Vescovo di Ugento-S.M. di Leuca: “Proviamo a mettere insiemedomanda e offerta. La forza ènel ritrovarsi, nel parlarsi,nel non rimanere isolati”
SERVIZI DA PAGINA 4
I GALLETTI AL MARTEDÌTrova i galletti tra le pubblicitàe telefona martedì 7 maggio,dalle 9, tanti premi in palio
REGOLAMENTO A PAGINA 23
Il quadrilatero maledettoCorigliano, Cutrofiano, Galatina, SoletoLa denuncia: “Asfissiati da uniperconcentrazione di opificiinsalubri, cementifici,bitumifici, fonderie, zincherie,cave per estrazione mineraria,alcuni di questi a ridosso deicentri abitati...”
scomparsi!scomparsi!?
??
?
? ?
In Italia sono oltre 25mila gli scomparsidal febbraio 1974, con una crescita annuale di800-1.000 persone. Di questi, 1.651 sonobambini italiani e ben 8.153 stranieri. I corpi dipersone ritrovate sono 795, dei quali si attendeancora il riconoscimento del DNA e l’archivia-zione in una banca dati. 809 sono i cadaveri non identificati.Nel SALENTO dal 1977 ad oggi sono almeno seile persone che sembrano essere svanite nelnulla: dal caso del piccolo Mauro di RACALE(1977) a quelli di Concetta Maria di MATINO(1988), di Anna Carmela di CASTRÌ (1995) eRoberta di TORRE SAN GIOVANNI. Fino ai duecasi più recenti ed ugualmente senza risposte:quelli di Ivan di MATINO e Sonia di SPECCHIA.In un’epoca in cui la comunicazione arrivaovunque e la fa da padrona, nessuna certezzasulla sorte dei nostri conterranei.
Misteri salentini
11 17
ELEZIONI comunali
tutti i CANDIDATI
all’interno
Gallo
pubblicità 4/17 MAGGIO 2013
Materiale naturale per eccellenza, intagliato, intarsiato,lavorato in modo tradizionale e nel suo invecchiare glifa acquistare un valore spesso superiore a quellooriginario. Leva è un’azienda che lavora il legno conamore quasi viscerale, costruisce mobili pensati persfidare il tempo ed essere tramandati di generazione ingenerazione. Leva propone un classico che nonconosce confronti e il cui apprezzamento aumenta conl’ampliarsi dei mercati. Leva non si è mai piegata almercato di massa dimostrando grande creativitànell’eseguire collezioni che danno soluzioni uniche perl’architettura d’interni. Il Mobilificio Leva, reduce dalprestigioso Salone Internazionale del Mobile di Milano,è lieto di invitare la gentile clientela nel proprioshoow-room e presentare le nuove collezioni chetanto lustro hanno dato ad un’azienda chenel mondo rappresenta il Salento.
Show Room “Il Mobiliere”: RUFFANOC.so Margherita, 5 - Tel/Fax. 0833/691844
E-mail: [email protected]
Il mobilificio Leva, rinnovando gli spaziespositivi, offre soluzioni d’arredo
a condizioni vantaggiose. Troverete occasioni a prezzo di fabbrica
e consulenza gratuita per qualsiasi esigenzaclassica o moderna.
Fidatevi del marchio Leva: Garanzia del Mobile
Produzione esposizione: SURANOSS. Maglie-Leuca - Tel. 0836/936743 e 329/4286058
www.levamobili.it; [email protected]
Show Room “Luce e Solidi”: RUFFANOVia Vittorio Emanuele, 80
Tel. 0833/692384 - Fax: 0833/691844
Contatti
Leva ama il legno
ilgallo.it2
Leva: le 4 elle del mobileLeva: le 4 elle del mobile
ora parlo io4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 3
Nonna Marianciala e zia Lucia arrivavano la do-
menica mattina, di buonora, alla stazione di
Ruggiano-Salve: avevano preso la littorina
delle 7. Portavano i grossi mandarini del loro
giardino, d’inverno, e d’estate i “pasuli pic-
cinni” (fagiolini), peperoni, melanzane che col-
tivava zio Vito alli “Sauli” (fra Taviano e Gallipoli).
Portavano anche un mazzo di fiori per il nonno che era se-
polto al vecchio cimitero di Alessano. La domenica succes-
siva andavamo noi, io, mio padre e mia madre: partivamo più
o meno alla stessa ora dalla stessa stazione. Portavamo ca-
voli enormi, cicorie, verze: li coltivava Cosimu, mio padre.
Era sempre una festa. La nonna era piccola ma energica: mi
sbaciucchiava come fossi un bambolotto. Da lei, attraverso
mio padre, ho ereditato un quinto di una “cisura” (campo) a
est di Santa Barbara: quand’è tramontana si vedono le mon-
tagne dell’Albania e a sud Fanos e Corfù. La nonna era la più
piccola di cinque sorelle. Coltivavo patate, rape, fave, piselli
e prima ancora cavoli e cicorie: prima perchè i cacciatori le
rubavano e ho dovuto smettere.
La favola finì il “giorno dei Morti” di non ricordo che anno:
io ero “discipulu” (allievo) del falegname del paese e sta-
vamo, guarda caso, montando porte, finestre e bussole a Rug-
giano, il paese di Santa Marina. Dal secondo piano
dell’enorme casa nuova di un emigrante tenevo d’occhio la
stazione, l’arrivo delle littorine. Potevo vedere i passeggeri
scendere e andare per i fatti loro. Mamme e bambini soprat-
tutto. Verso le 11 mi resi conto che la nonna e la zia, sorella
di mio padre che non si era sposata per accudire Marianciala,
non sarebbero più venute. Gli anni erano passati e i malanni
fisici erano arrivati a impedir loro di viaggiare. Un mondo
finiva per sempre… Non sappiamo quando la Sud-Est ha de-
ciso di abolire le corse nei giorni festivi: una scelta aziendale
assurda perché è nei festivi che si viaggia per andare a trovare
i parenti e i turisti si spostano per visitare le nostre bellezze.
Si, sappiamo che ci sono un paio di corse suppletive, in au-
tobus, ma non è lo stesso. Quanto pil perde il territorio per
Cara Sud-Est, ti scrivo…Le corse della domenica. Cara Sud-Est, perchè non metti all’ordine del giornoil ripristino delle corse nei giorni festivi, domeniche e feste comandate?
questa assurda decisione dei mandarini della Sud-Est? Cara
Sud-Est ti scrivo, così mi distraggo un po’… E non penso a
quel mondo passato in cui tutti eravamo felici di poco ma
non lo sapevamo; volevamo crescere per essere felici e non
sapevamo che forse non lo saremmo stati mai più. Di solito
i potenti non rispondono alle petizioni popolari, per spocchia
e strafottenza: questo accadeva prima, ma adesso c’è Grillo
a fare le pulci a tutti, a lottare contro sprechi e follie: il tempo
è cambiato, è arrivato quella della “responsabilità” e se il
M5S mette mano anche a queste assurdità magari, chissà, le
risolve. Cara Sud-Est, perchè non metti all’ordine del giorno
il ripristino delle corse nei giorni festivi, domeniche e feste
comandate? Che cos’è questa abitudine nata da una visione
distorta e assistita, parassitaria della vita e dell’economia di
adattare la realtà ai nostri capricci? Nei Paesi e nelle demo-
crazie serie e moderne avviene l’esatto contrario: ci si ade-
gua all’economia e anche al buon senso. Cara Sud-Est, la
modernità richiede scelte coraggiose: in questo caso il ritorno
al passato migliore, quando c’era più militanza e solidarietà,
senso di servizio alle istituzioni e di appartenenza al proprio
territorio che veniva sopra tutto e tutti. Cara Sud-Est, torna
a farci viaggiare la domenica, a Santo Stefano, Capodanno,
Ferragosto, Pasquetta, la Domenica in Albis, il 25 aprile, il
Primo Maggio… Non ci sono soldi? Beh, se cancelliamo
tutte le opere faraoniche inutili, che finanziano la corruzione
politica, la Maglie-Otranto, la Direzionale 8, la SS 275 Ma-
glie Leuca e altri scempi e massacri del paesaggio in pro-
gress, il budget si trova, le risorse ci sono, bastano e
avanzano per tornare al mondo civile: noialtri possiamo an-
dare a trovare le vecchie zie (salveranno il mondo?) e i turi-
sti a vedere anche la domenica la Cattedrale di Otranto, la
Basilica della Madonna di Leuca, il delizioso centro storico
di Gallipoli, ecc. Contribuiremmo a migliorare l’aria con
meno emissioni e magari, chissà, in questa terra di emigra-
zione, ieri con la valigia di cartone, oggi col trolley, chissà,
potrebbero anche nascere nuovi posti di lavoro…
Francesco Greco
”Dal secondopiano
dell’enormecasa nuova diun emigrante
tenevo d’occhiola stazione,
l’arrivo dellelittorine. Potevo
vedere ipasseggeri scen-
dere e andareper i fatti loro...
”
scomparsi!ilgallo.it4 4/17 MAGGIO 2013
missingmissing
Età: 25 (al momentodella scomparsa)Statura: 1,60Occhi: castaniCapelli: neriAbbigliamento:giubbotto nero corto conil cappuccio, jeans blu escarpe da ginnasticaDi SPECCHIA è scomparsa da Perugia il 16 novembre 2006
SONIA MARRA
missingmissing
Età: 29 (al momentodella scomparsa)Statura: 1,72Occhi: castaniCapelli: neriAbbigliamento: magliettanera con disegno viola;bermuda neri; scarpeginnastica biancheScomparso da: MATINOil 12 settembre 2011
IVAN GIORGIOREGOLI
missingmissing
ROBERTAMARTUCCI
Che fine
DiIvan Giorgio Regoli, 29 anni, si sono perse
le tracce il 12 settembre 2011. Intorno alle
18, uscendo di casa, disse alla mamma che
si sarebbero sentiti più tardi. Con se non
aveva né documenti né denaro, solo le chiavi di casa e
dello scooter, che non ha utilizzato, infatti è rimasto
sotto casa. Aveva con sé anche un cellulare Motorola.
L’ultima volta che è stato visto, sempre il pomeriggio
del 12 settembre 2011, Ivan si era fermato a chiacchie-
rare con degli artisti di strada presenti in paese. Da quel
momento buio assoluto.
Segni particolari: piccola cicatrice sulla fronte; tatu-
aggi: sul braccio destro un grosso tribale a forma di fi-
amma con le iniziali “i” e “t”; sul braccio sinistro tribale
con cuore e una “r”, un tatuaggio con le iniziali “i” e “r”
e un tatuaggio raffigurante un bracciale; una stella tat-
uata sul polso sinistro vicino al palmo della mano; sul
collo ha le iniziali “i” e “g”; sulla mano sinistra tra il
pollice e l’indice ha una piccola stella.
All’epoca aveva 25 anni, viveva a Perugia
dove studiava Medicina. Il 16 novembre
2006, come ogni sera la madre al chiama al
telefono ma il cellulare risulta spento. Av-
vertita dalla madre anche Anna sorella di Sonia, che
vive a Roma col suo findanzato Paolo, prova ripetuta-
mente a chiamarla senza successo. La mattina dopo
Paolo va a Perugia. Arrivato all’appartamento dove
Sonia vive da sola trova la porta chiusa e avverte un
forte odore di gas, non entra e chiama i Vigili del
Fuoco. I pompieri rompono un vetro della finestra ed
entrano, ma nell’appartamento non c’è traccia di Sonia.
“Secondo un testimone”, riporterà la nota trasmissione
tv “Chi lì’ha visto?”, “la sera della scomparsa, intornoalle ore 20, una macchina si è fermata sotto l’abita-zione di Sonia. Dalla vettura di colore chiaro è scesoun uomo che si è diretto verso l’appartamento dellaragazza posto al primo piano dello stabile. Ha apertola porta con le chiavi, senza forzare la serratura. Sisono sentiti dei rumori all’interno della casa; poi que-sto individuo è uscito, è salito sulla macchina e se neè andato”. Da allora indagini a tappeto concluse con il
fermo di Umberto Bindella. Il 20 ottobre, presso la
corte d’assise di Perugia, inizia il processo a suo carico
per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Sonia
Marra. Nello stesso procedimento rinviato a giudizio
per occultamento di cadavere o falsa dichiarazione il
finanziere che a Bindella aveva fornito un alibi, poi ri-
trattato così: “Posso dire di ricordarmi che una sera,nel novembre 2006, io mi incontrai con Umberto Bin-della. Sino ad oggi ho sempre dato per scontato dettadata del 16 perché fu Bindella, quando mi preannun-ciò l’eventuale audizione da parte dei carabinieri, adindicarmela”. Secondo l’avvocato Alessandro Vesi, le-
gale della della famiglia Marra, potrebbe avere un peso
rilevante al processo una conversazione telefonica di
Bindella con un amico. Nell’intercettazione Bindella
diceva all’amico che “è successo un casino” e alla do-
manda “l’hai messa incinta?” lui avrebbe risposto: “No,
non si tratta di questo, è una cosa più grossa di me e di
te”. Nella puntata del 30 novembre 2009 di “ Chi l’ha
visto?”, Bindella ha dichiarato di aver conosciuto Sonia
Marra nel 2005, presso la scuola di Montemorcino,
quando lui frequentava un corso di teologia e lei lavo-
rava in segreteria ed entrambi alloggiavano nella fore-
steria della scuola. Dopo un anno, ha spiegato, il loro
rapporto si “è evoluto in un incontro più intimo… non
ero il fidanzato”, negando però ogni rapporto sessuale.
Dopo questa smentita un’amica della ragazza scom-
parsa ha riconfermato che lei le aveva parlato di una re-
lazione con un certo Umberto e dell’intimità che c’era
stata fra loro. Bindella ha ammesso di avere acquistato
lui il kit del test di gravidanza, mai ritrovato dagli in-
quirenti, che avrebbe dato un risultato negativo. Se-
condo quanto scritto da “Il giornale dell’Umbria”, dalle
carte emergerebbe “un dettaglio importante per in-quadrare la relazione tra Sonia Marra e UmbertoBindella. Lei avrebbe aggiunto al curriculum scola-stico di Bindella un esame che lui non aveva mai so-stenuto”. Il 14 ottobre il quotidiano umbro ha reso noto
che “sono spariti i tabulati relativi a tutte le telefonatefatte e ricevute dal 1 al 14 novembre del 2006 dal cel-lulare di Sonia Marra. Dopo la richiesta della Pro-cura della Repubblica di Perugia il gestore Wind liaveva inviati al comando provinciale dei carabinieri.I dati non sono risultati tecnicamente recuperabili dalcomputer dove erano memorizzati e, nel frattempo, ilgestore ha dovuto distruggerli, essendo tenuto a farlodopo due anni. La procura di Perugia aveva inoltredisposto l’intercettazione dell’utenza della ScuolaTeologica di Montemorcino, che non è stata maimessa sotto controllo. Infine, nonostante la procuraavesse chiesto l’acquisizione dei tabulati dell’utenzadi Bindella dall’ottobre del 2005, risultano agli atti
Misteri salentini. Dai casi più recenti di Ivan (Matino),sempre ancora soluzione di Anna Carmela (Castrì),
Ivan Giorgio Regoliscomparso dal 12/09/2011
Sonia Marrascomparsa dal 16/11/2006
Età: 28 (al momentodella scomparsa)Statura:1,65Occhi: castaniCapelli: castaniAbbigliamento: indossavagonna nera a fiori, scarpecon il tacco alto e giubbino grigio.Scomparsa da: TORRE SANGIOVANNI il 20/08/1999
scomparsi!4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 5
missingmissing
Età: 33 (al momentodella scomparsa)
Statura: 1,65Occhi: castaniCapelli: biondiScomparsa da:
CASTRÌl’1 agosto 1995
ANNA CARMELALOFORESE
missingmissing
Età: 33 (al momentodella scomparsa)
Statura: 1,65Occhi: castani
Capelli: castaniScomparsa da:
MATINOil 23 gennaio 1988
CONCETTA MARIAMARSANO
missingmissing
MAUROROMANO
hanno fatto?solo quelli dall’ottobre del 2006”. Sulla vicenda dei
dati spariti la procura ha aperto un’indagine che si è
conclusa con un’archiviazione. Nell’udienza del pro-
cesso a carico di Umberto Bindella ha testimoniato
suor Roberta Vinerba, all’epoca confidente di Sonia
Marra. La religiosa ha raccontato che “due giorniprima di sparire, la studentessa le fece vedere un sms.Ricordo bene che lei coprì il mittente con il pollice. Ilmessaggio diceva tipo “bevi, bevi molto”. Io le hodetto, “ma è lui il padre?” Lei mi disse di “si”. L’ul-tima volta che si incontrarono, il giorno prima dellascomparsa, lei mi disse: “Mi sono successe più cosein questi ultimi quindici giorni che in tutto il restodella mia vita”. Per suor Roberta la ragazza appariva
come “una persona affranta dai sensi di colpa, comese avesse un peso addosso”. La suora ha ricordato che,
sempre la mattina del 15 novembre, Sonia Marra le co-
municò con un messaggio di non essere incinta. “Noichiedevamo a Sonia se era innamorata. Ma Sonia erasfuggente affermava una cosa ma poi la negava. Lefacevamo domande per farla parlare. Era riservatis-sima. Questo accadde il 14 novembre. Il 15 mattinainvece mi mandò un messaggino in cui mi diceva chenon era incinta. Io le dissi che ero sollevata, lei in-vece mi disse che quasi era dispiaciuta di non aspet-tare un bambino”. Il processo è ancora in corso. La
svolta sembrava arrivata il 2 ottobre 2007 ma secondo
gli inquirenti era un bluff il presunto ritrovamento della
fossa in cui sarebbe stato seppellito il corpo di Sonia.
L’area interessata si trova a Montemorcino, a poche
centinaia di metri dall’abitazione della ragazza ma
della buca non ci sono tracce evidenti ed è difficile af-
fermare che quello sia il luogo della sua presunta se-
poltura. Sempre lì sarebbero stati rinvenuti pezzi di un
braccialetto in plastica che la giovane utilizzava per le-
garsi i capelli, ma quella zona è frequentata anche da
altra gente e quindi quei frammenti potrebbero anche
non appartenere a lei. Insomma, niente di concreto,
come ha confermato, con un comunicato, la Procura di
Perugia. Ad oggi, in paatica, non è emerso alcun fatto
in grado di fornire attendibili informazioni circa la
sorte della giovane.
Anna Carmela era nata e lavorava presso uno stu-
dio professionale, a Melendugno. C’è chi dice
per una delusione d’amore, chi per aver incon-
trato le persone sbagliate nel momento sba-
gliato, fatto sta che un giorno la storia della sua vita è
drammaticamente cambiata. Il 1° agosto 1995 si è al-
lontanata di casa e da allora di lei non si sa più niente.
Le ultime sue notizie risalgono al 1995, quando convi-
veva con un uomo più grande di lei a Castrì. Sua
madre che le faceva spesso visita cercava di convin-
cerla a tornare a casa. Da quel 1° agosto però non l’ha
più trovata. Da allora ha continuato a cercarla anche
nei luoghi frequentati dagli sbandati, mostrando foto-
grafie ormai vecchie di dieci anni, le uniche che le sono
rimaste. Il garage di Lecce, di proprietà della famiglia
è forse stato l’ultimo rifugio di Anna Carmela prima di
sparire nel nulla: le sue serrande sono state divelte e le
ultime tracce della giovane donna scomparsa cancel-
late. Alcuni testimoni avrebbero visto Anna Carmela
alla stazione di Bari ma queste testimonianze non
hanno mai trovato conferma.
Era il primo giorno dell’estate 1977 quando si
persero le tracce di Mauro Romano che al-
l’epoca aveva appena sei anni. Il 19 giugno i ge-
nitori andarono a Poggiomarino (Napoli) per i
funerali del nonno paterno. Lasciarono i loro due figli
maschi con i nonni materni a Racale. Quando fecero
ritorno, il 22 giugno, scoprirono che Mauro era scom-
parso dalla sera precedente. Era stato visto l’ultima
volta intorno alle 17,45 del 21 giugno, giocava a na-
scondino.
Ad un certo punto sembrava ci fosse una svolta nelle
indagini ma, secondo il sostituto procuratore, Giuseppe
Capoccia, durante il supplemento d'indagine disposto
dal gip non sono stati trovati elementi utili a sostenere
l’accusa in giudizio per Vittorio Romanelli, barbiere
amico della famiglia Romano, unico indagato con l'ac-
cusa di omicidio. Gli uomini della Squadra Mobile di
Lecce hanno anche ascoltato Vito Paolo Troisi, boss
della Sacra Corona condannato all'ergastolo. Era stato
proprio Troisi, che da piccolo conosceva il piccolo
Mauro e giocava spesso con lui, ad annunciare al gip di
avere importanti rivelazioni da fare sul caso, chiedendo
poi di essere ascoltato dal Procuratore Motta. Il Procu-
ratore non ha però accolto la richiesta e le dichiarazioni
fatte da Troisi ai poliziotti, secondo il Pm Capoccia,
nulla hanno aggiunto al quadro indiziario.
Sonia (Specchia) e Roberta (T. S. Giovanni), a quelli Concetta Maria (Matino) e del piccolo Mauro (Racale)
Anna Carmela Loforesescomparsa dal 1°/8/1995
Mauro Romanoscomparsa dal 23/01/1988
continua a pagina 6
Età: 6 (al momento della
scomparsa)Scomparso da:
RACALE,il 21 giugno1977
che fine hanno fatto?ilgallo.it 4/17 MAGGIO 20136
Leultime notizie di Roberta Martucci, operatrice in
un centro sociale per anziani, risalgono a poco
dopo le 20 del 20 agosto 1999 quando è uscita
dalla sua casa di Torre San Giovanni a bordo
della Fiat Uno bianca di sua mamma. Ha dato un passaggio
alla sorella che, in macchina, l’ha sentita dire a qualcuno, al
suo telefonino, “sto arrivando”. Quel qualcuno è stato appu-
rato dalle indagini dei Carabinieri fosse tale Rita, una sua
amica alla quale Roberta avrebbe detto di avere un appunta-
mento a Gallipoli con un’altra amica. Così come ha confer-
mato la terza ragazza che però ha anche aggiunto di aver
atteso invano e di aver provato a chiamare la Martucci ma il
suo cellulare sarebbe risultato spento. E alle 23, preoccupata,
le avrebbe inviato un sms con su scritto: “Roberta per favorenon fare scherzi. Chiamami”. Entrambe avevano appena riti-
rato lo stipendio e dovevano fare shopping. Roberta però
quella sera aveva anche detto alla sorella di essere stata invi-
tata ad una festa. Infatti, aveva indosso una gonna e scarpe
con tacchi alti al posto dei jeans che era solita indossare.
Anche la madre di Roberta quella notte ha tentato invano
chiamarla al cellulare. Altro particolare, verso le 3, il telefo-
nino è risultato libero ed ha squillato per tre volte. Poi il
vuoto. Quattro giorni dopo la Fiat Uno è stata trovata parcheg-
giata a Gallipoli.
Un conoscente ha riferito che, secondo lui, la ragazza scom-
parsa aveva una relazione con l’amica e collega che non per-
mette che si faccia più il suo nome. Sotto la lente degli
investigatori il ruolo dell’amica Rita e un presunto giro di fe-
stini a base di sesso e droga. Secondo una sorella della Mar-
tucci, Roberta potrebbe essersi sentita male durante uno di
questi festini e il suo corpo sarebbe stato fatto sparire. I Cara-
binieri di Casarano, che hanno condotto le indagini, e il Sosti-
tuto Procuratore della Repubblica dr.ssa Elsa Vignone hanno
confermato che, non avendo avuto altri elementi per prose-
guire le indagini, il caso è stato archiviato dopo pochi mesi,
pur ritenendo che la scomparsa della giovane non sia da attri-
buire ad allontanamento volontario ma a sequestro di persona
e probabilmente al suo omicidio. Come rivelato in una puntata
della trasmissione Rai “Chi l’Ha visto?” e riportato sul sito
Rai, “le due amiche si sono molto preoccupate di minimizzarei rapporti che avevano con la ragazza scomparsa, anche con-tro l’evidenza dei tabulati telefonici che invece documentanocontatti assidui. In una agenda della Martucci, i Carabinierihanno trovato un biglietto con l’indicazione di giorni e orariin cui poter chiamare e la scritta in stenografia “Ti amo miodolce amore”. Un altro biglietto stenografato era stato prele-vato in precedenza da una delle due amiche, che dice diaverlo gettato via. Il proprietario del bar di fronte al quale èstata trovata la Fiat Uno è sicuro che il giorno prima l’autonon era lì. Non sarebbe stato possibile rilevare impronte, né èstato fatto l’esame del Dna su alcuni capelli che erano all’in-
terno. L’amica Rita avrebbe comunque chiamato la famigliaMartucci subito dopo il ritrovamento, per ricordare che lasera prima della scomparsa Roberta le aveva fatto guidarel’auto”. Uno spettatore, che ha preferito non apparire ma cheha reso deposizione ai Carabinieri, aveva chiamato quando‘Chi l’ha visto?’ si è occupato della vicenda la prima volta,dichiarandosi certo di aver visto Roberta Martucci più voltein un luogo piuttosto isolato di Gallipoli. Alternativamente incompagnia di un’amica, a volte di Rita, a volte dell’altra, sa-rebbe scesa dalla Fiat Uno per salire su una Mercedes biancacon a bordo un giovane dai capelli lunghi. Roberta Martuccisaliva davanti, abbracciando il guidatore, l’amica dietro. LaMercedes partiva poi in direzione di Lecce, per tornare circatre ore dopo. La scena si sarebbe ripetuta diverse volte dalmese di luglio alla fine di agosto del 1999. L’ultima volta leragazze avrebbero pianto”. Le amiche di Roberta Martucci
negano di essere mai state nel luogo indicato. La madre e le
sorelle di Roberta Martucci hanno chiesto che vengano ria-
perte le indagini e hanno rinnovato il loro rammarico per il di-
sinteresse e la presa di distanza dalla vicenda da parte delle
amiche e, in particolare, dell’ex fidanzato.
DiConcetta Maria Marsano non si hanno più noti-
zie dal 23 gennaio 1988, quando, dopo aver la-
sciato l’ufficio dove lavorava, intorno alle 17, è
tornata a casa sua a Matino. Qui ha preso la pro-
pria automobile dicendo che sarebbe andata a Gallipoli a fare
shopping… Da Gallipoli però non è più tornata. La sua mac-
chia è stata ritrovata sulla Gallipoli Lecce ed aveva chiari
segni di effrazione. Secondo quanto trapelato dalle indagini
pare che Concetta Maria Marsano avrebbe avuto una rela-
zione con un uomo sposato e che di lui fosse rimasta incinta.
Il mistero della sua scomparsa resta però irrisolto.
Roberta e Concetta Maria: misteri irrisoltiScomparse nel nulla. Tra i tanti casi in Italia anche quelli di Roberta Martucci e ConcettaMaria Marsano: due storie diverse ma accomunate dall uscita per fare shopping a Gallipoli...
Roberta Martucciscomparsa dal 20 agosto1999
Concetta Maria Marsanoscomparsa dal 23/01/1988
missing
missing
elezioni comunali4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 7
RINASCITA DI
SPONGANO
Cand. sindacoSalvatoreDonno
IMPEGNO ECOERENZA
Cand. sindacoAntonioCandido
Maria Immacolata Corvaglia
Filippo De Luca
Stefano Donandeo
Carla Marra
Antonio Marti
Matteo Marti
Vincenzo Tarantino
Gabriele Bonavoglia
Oronzo Carluccio
Maria Vittoria Lazzari
Ilaria Maggiore
Giovanni Marti
Salvatore Picci
Giovanni Rizzelli
SPONGANOSI RINNOVA
Cand. sindacoFelice GerardoRizzelli
Fabio Casarano
Carlo Catamo
Corrado Corvaglia
Giuseppe Maggiore
Daniela Martella
Paolo Paiano
Giovanna Rizzello
Spongano: tre opzioni per il dopo-Zacheo
Salve: Chirivì tra Passaseo e VillanovaSALVE CHECAMBIA
Cand. sindacoCarmeloChirivì
Sabina Cosi
Giovanni Pepe
Giuseppa (Pina) Salvadore
Antonio Nuccio
Patrizia Pizzolante
Francesca Panese
Alessio Olimpio
INSIEMEPER SALVE
Cand. sindacoVincenzoPassaseo
Massimo Chirivì
Simona Conte
Nicola De Lecce
Irene Dongiovanni
Nicola Passaseo
Antonio Romano (Enzo)
Luigi Villanova (Gino)
CON NOIPER SALVE
Cand. sindacoFrancescoVillanova
Riccardo Buffelli
Sergio De Giorgi
Giovanni Lecci
Massimo Meli
Angelo Giuseppe Perrone
Giuliano Quaranta
Silvana Simone
Spongano è chiamata a vol-
tare pagina dopo dieci anni
in cui l’Amministrazione
comunale è stata guidata da Luigi
Zacheo. Come prevede la legge,
Zacheo, completati i due mandati
non può ricandidarsi. Saranno tre
i candidati che si contenderanno
la poltrona più importante di
Spongano: Antonio Candido
(“Impegno e coerenza”), Salva-
tore Donno (“Rinascita di Spon-gano”) e Felice Gerardo Rizzelli
(“Spongano si rinnova”).
elezioni comunaliilgallo.it 4/17 MAGGIO 20138
PDL PER
LUCHINA
Cand. sindacoRoccoLuchina
Andrea Barone
Federico Contaldo
Elisa Conversano
Rocco De Santis
Gianpaolo Sansò
Claudia Cataldi
Eleonora Romano
Fabiola Margari
Sergio De Pascali
Marco Sergi
MOVIMENTO
5 STELLE
Cand. sindacoCosimoPetronelli
Tiziano Cataldi
Riccardo Contaldo
Francesco Daliano
Veronica Del Gottardo
Giuseppe Iannotta
Mario Leopizzi
Luigi Martignano
Teresa Ottaviano
Pierpaolo Ronzino
Matilde Scialpi
UNITI PER
ALEZIO
Cand. sindacoVincenzoRomano
Paola De Mitri
Walter De Santis
Ivan Ferrari
Luigi Gaetani
Vittorio Grazioli
Guido Sansò
Margherita Tito
Emanuele Romano
Dario Urso
Sonia Aiello
IN ALEZIO
Cand. sindacoOtelloMilauro
Martina Aquila
Donatello Blanco
Giovanni Bramato
Cosimo Caroppo
Damiana Cosima Carroccia
Rocco Corciulo
Flavio Cotardo
Nicola De Donati
Grazia Lagetto
Giorgio Maggiore
Santa Cesarea: Continuità eSviluppo o Cambiare si può?
CONTINUITÀ E
SVILUPPO
Cand. sindacoDanieleCretì
CAMBIARE
SI PUÒ
Cand. sindacoPasqualeBleve
Giuseppe Maggio
Salvatore Damiano
Massimiliano Cristiano
Sergio Antonio Denotarpietro
Antonio Giunco
Simone Calora
Paola Pispico
Sergio Frangillo
Silvia De Giuseppe
Antonio Calcagnile
Sergio Bono
Serena Mangia
Giampiero Nutricato
Domenica Martella
SANNICOLA
CAMBIA
Cand. sindacoMinoPiccione
Mary Cataldi
Luigi Colella
Maria Greco
Antonio Ingrosso
Marco Mancò
Marzio Molle
Giuseppe Monteduro
Ilenia Petrachi
Lavinia Pisanello
Graziano Scorrano
IL CENTROSINISTRA
PER SANNICOLA
Cand. sindacoDaniloScorrano
Stefano Bidetti
Cosimo Cataldi
Fabarizio Falcone
Elisabetta Fiorito
Wilma Giustizieri
Claudio Greco
Elisabetta Leo
Valerio Nocera
Giovanni Saccomanno
Fernando Tempesta
Sannicola: Piccione oScorrano per il dopo Nocera?
Alezio: pokerdi candidati
“il Gallo”, vista la Legge n. 28 del
22/02/2000 e delibere n. 58/’04 e 60/’04
della Commissione dell’Autorità per le
Garanzie della Comunicazione,
COMUNICA di aver redatto un
documento analitico messo a
disposizione, presso la Redazione di Via
Aldo Moro, a Tricase, di quanti volessero
diffondere “messaggi politici elettorali” a
pagamento per le elezioni comunali del
26 e 27 maggio 2013. Termine per la
prenotazione e la consegna dei materiali,
almeno 8 giorni prima della
pubblicazione. Saranno pubblicati tutti gli
annunci pervenuti nei termini indicati, nel
rispetto delle condizioni stabilite nel
documento analitico.
Le tariffe verranno applicate a tutti
i partiti e movimenti politici e ai
rispettivi candidati.
Il pagamento dovrà essere sempre
anticipato. Il criterio di
accettazione delle prenotazioni si basa
sul principio della progressione
temporale. Agli aventi diritto sarà
assicurata la parità di accesso agli spazi.
elezioni comunali4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 9
Giurdignano: chidopo Fanciullo?
UNITI PER
GIURDIGNANO
Cand. sindacoPasqualeRizzo
INSIEME VERSO
IL FUTURO
Cand. sindacoMonicaGravante
Gabriella Vilei
Donato D'Aurelio
Agostino Rizzo
Maurizio Quintana
Immacolata Vizzino
Antonio Vizzino
Donato Fanciullo
Giovanna Accoto
Cristian De Giuseppe
Carlo Paglialunga
Salvatore Pagliara
Francesco Ricchiuto
6 CON
VERNOLE
Cand. sindacoFrancoLeo
Vernole: corrono in cinque
Chiara Calderaro
Dino Corvino
Giacomo Maria De Mitri
Emanuela Febbraro
Massi Leo
Maria Rosaria Marini
Sergio Miggiano
Cristian Antonio Mulino
Salvatore Pichierri
Stefano Taurino
IDENTITÀ E
RESPONSABILITÀ
Cand. sindacoFulvio AntonioGreco
Cesare Barrotta
Pierluigi Carofalo
Stefano Cucigliato
Salvatore Giannone
Luigi Palumbo
Mirko Luigi Pastore
Maria Gabriella Petruzzi
Pantaleo Mangè
Lucia Spedicato
Lara Valzano
NUOVE IDEE
IN COMUNE
Cand. sindacoCristianVerri
Alessandro Antonaci
Cristina Attanasi
Antonio Bernardini
Gianluca Cannoletta
Luigi Carrisi
Marcello Donato Corsano
Silvia Doria
Domenico Savio Fasiello
Osvaldo Ungaro
Anna Lisa Vizzino
PUNTO E
A CAPO
Cand. sindacoLucaDe Carlo
Serena Buccarella
Daniela Cannoletta
Francesco Cannoletta
Gigi Cavallo
Mauro De Carlo
Angelo De Pascali
Barbara Longo
Giancarlo Longo
Maria Grazia Margiotta
Santino Perrone
LIBERTÀ
Cand. sindacoEzioConte
Emanuele Dell’Anna
Pietro Dell’Anna
Samuela Foggetti
Tommaso Grande
Vito Francesco Perrone
Miriam Rollo
Armando Rotondo
Giuseppe Serra
Cesare Taurino
Maria Rosaria Tucci
PER SAN DONATO
E GALUGNANO
Cand. sindacoAndreaSavonitti
Maria Grazia Conte
Loredana Ancora
Davide Grande
Ada Mastrolia
Francesco Serafino
Gabriele Tucci
Riccardo Pellegrino
Donato Rollo
Federico De Blasi
Agostino Sbriglio
L’ALTERNATIVA
Cand. sindacoLuciaPapa-Pascali
Marco Capone detto Boccetta
Valeria Margiotta
Salvatore De Dominicis
Luana Di Stefano
Mauro Carofalo
Luca Zito
Chiara Cannoletta
Danny Serafino
Anna Puce
Andrea Attanasi
San Donato di Lecce:Savonitti sfida Conte
Come già anticipato da queste co-
lonne sono insolitamente tanti i
candidati per un Comune come
Vernole che, Acaya, Acquarica, Pisi-
gnano, Strudà e Vanze compresi, conta
7.404 abitanti. Fulvio Antonio Greco,
consigliere di maggioranza uscente, è
il candidato Sindaco della lista “Iden-
tità e Responsabilità”. Luca De Carlo
è sostenuto dalla lista “Punto e a
capo”. “Con Vernole”, invece, so-
sterrà Franco Leo. “Nuove idee in Co-
mune” è il nome della lista a sostegno
di Cristian Verri, anche lui consigliere
di maggioranza uscente. “L’alterna-
tiva”, infine, sostiene la candidatura
dell’assessore uscente Lucia Papa Pa-
scali.
Cinque candidati Sindaco! E 50 aspiranti aduno scranno in Consiglio Comunale
iniziativeilgallo.it 4/17 MAGGIO 201310
Veder volare fianco a fianco
il più moderno
eurofighter
ed un anti-
chissimo biplano
della prima guerra mon-
diale può essere solo il frutto di
una qualche diavoleria che vien
fuori dai moderni computer di grafica.
Eppure domenica 19 maggio, presso l’aviosuperficie
“Macrì” di Supersano, si potranno vedere dal vivo alcuni
fra questi bizzarri accostamenti.
Si svolgerà infatti proprio lì il 2° Raduno Aeromodelli-
stico del “Gruppo Aeromodellistico Salentino (G.A.S.)”
che vedrà la partecipazione di tantissimi appassionati del
settore che arriveranno da tutto il sud Italia.
L’evento riveste una notevole importanza in quanto è uno
dei pochissimi appuntamenti che funge da momento di
aggregazione fra le varie Associazioni Aeromodellistiche
e che permetterà il confronto fra le tecniche di volo dei
vari appassionati.
“E’ un evento veramente molto sentito fra gli appassio-nati del settore”, ci dice Fernando Fattizzo, Presidente
nonché uno dei soci fondatori del G.A.S., “ed è una delle
rare occasioni in cui sarà possibile ammirare, in contem-poranea, così tanti aeromodelli dalle così differenti ca-ratteristiche. L’appuntamento non si sarebbe potutoorganizzare senza il prezioso apporto di pluriennaliesperti come Marcello Mileo, Luigi Fracasso e Luigi DeMarco, così come importantissimo sarà il supporto tec-nico-logistico fornito dall’Aviosuperficie “Macrì”, con-
clude Fattizzo, “a cui va il mio sentito ringraziamento”.
Evoluzioni di aerei quindi, ma anche di elicotteri acroba-
tici, nonché la presenza di modernissimi droni dotati di
sofisticate apparecchiature elettroniche. L’ingresso sarà
gratuito con orario continuato dalle 9 alle 18.
Antonio Memmi
Aeromodelli su SupersanoGruppo Aeromodellistico Salentino. Domenica 19 pressol’aviosuperficie “Macrì” il 2° Raduno Aeromodellistico
Specchia. Vendesi in
centro avviata pizzeria
d’asporto con forno a legna.
320/0513833 e 0833/535261
33enne non automunito, diplomato
Alberghiero in Cucina, valuta pro-
poste a Lecce e provincia presso
strutture ristorative ed anche in ne-
gozi, aziende, negozi ecc.
340/9174713
Tricase. Vendo Malaguti Phantom
F12R Ducati del 2010, liquid coo-
led, rosso, usato pochissimo. Affa-
rone. 348/5658228
Tricase. Vendo Fiat 500, giugno
1970, unico proprietario, motore ot-
time condizioni. € 1.500 tratt. Vendo
anche motorino Piaggio Ciao, anno
1972 ad € 150.
333/7636660
Santa Maria di Leuca. Affitto mesi
estivi appartamento accessoriato e
indipendente, 6 posti letto. Prezzi
convenienti.
0833/548666
Tricase. Vendo due damigiane 50
litri, fodero plastica rinforzato per
trasporto. Valore commerciale di €
40 vendo ad € 20.
333/7636660
A Casarano sonTutticampioni!
L’edicolante, le bustine, l’impazienza
di aprirle, l’ansia di trovare la più ri-
cercata e l’accenno di delusione per
i doppioni. Scene normali, scontate e quo-
tidiane fra i ragazzini e le ragazzine di tutta
Italia.
A Casarano però, da alcune settimane, le
stesse scene vedono come protagonisti non
solo quei ragazzini ma anche (e forse so-
prattutto) i loro genitori e spesso i loro
nonni. Una vera e propria frenesia infatti
sembra aver colpito i casaranesi che si trovano spesso a parlare di
doppioni e scambi vari di figurine e questo fenomeno porta il nome
di “Tutticampioni”. L’idea è semplice e forse sta proprio qui la ge-
nialità della cosa; tutti gli atleti di Casarano, senza distinzione di età,
sono stati fotografati e di essi ne è stata realizzata la classica figu-
rina numerata da appiccicare ovviamente su di un album come la
più classica delle raccolte. Unica condizione è il livello dilettanti-
stico che gli atleti devono necessariamente possedere e questo pro-
prio per lasciare tutti, democraticamente, sullo stesso piano. Ed
allora ballerini, ciclisti, pallavolisti, karateca e tennistavolisti, sino
ai più classici calciatori, riempiono le pagine di questo album, che
è ormai divenuto un fenomeno di costume, confermato anche dagli
edicolanti che spesso terminano le loro scorte di bustine. “Il pro-getto Tutticampioni è una realizzazione unica ed originale che vuoledocumentare l’attività di tutti coloro che praticano lo sport a livelloamatoriale”, ci dice Francesco Arnesano, ideatore del progetto,
“questo album però ha anche una valenza “storica”. Siamo sicuriinfatti che in molti, tra qualche anno, sfoglieranno ancora con pia-cere queste pagine, andando alla ricerca di volti più o meno noti e,chi lo sa, magari tra essi vi sarà anche qualche campione vero chesarà bello rivedere ragazzino”. È bene precisare che l’album Tutti-
campioni è stato realizzato senza alcun contributo a copertura delle
spese di realizzazione, né da parte degli atleti, né da parte del Co-
mune. Indubbiamente una bella iniziativa che dimostra che i cam-
pioni dello sport nascono sempre da storie comuni, semplici, fatte di
allenamento ma soprattutto di passione e che da la possibilità a tutti
di sentirsi campioni nel proprio mondo quotidiano.
Che dire allora… contattatemi per scambiarci i doppioni!a.m.
IN BACHECA
Presentazione a Tricase di due bei dipinti
secenteschi, illeggibili da lungo tempo a
causa del loro cattivo stato i9 cui lavori di
restauro sono stati seguiti da Giuseppe M. Co-
stantini, esperto restauratore di beni culturali
e docente di Tecniche Esecutive e di Restauro
dei Dipinti Murali - Master TeCoRe presso
l’Università di Bologna. Si tratta dei dipinti
“olio su tela” secenteschi, “Sant’Oronzo”, di
Giovanni Andrea Coppola (ca. cm 508X44),
e “Educazione della Vergine”, di Niccolò De
Simone (ca. cm. 203X152). La presentazione
avverrà presso la Chiesa di San Michele Ar-
cangelo della Parrocchia Natività della Beata
Vergine Maria, alle ore 19,30.
L’Apulia Film Commission finanzia cinque
produzioni attraverso l’Apulia Natio-
nal Film Fund, il fondo per le pro-
duzioni cinematografiche da
realizzarsi in Puglia: i lungometraggi di Fer-
zan Ozpetek, Edoardo Zinspeare, Giulio Man-
fredonia e Davide Barletti - Lorenzo Conte e il
cortometraggio di Andrea Simonetti. Quattro
nuovi film per altrettante storie ambientate in Pu-
glia, quattro nuovi racconti che interpretano, dalla
parte del cinema, la nostra regione (insieme a un cor-
tometraggio di Andrea Simonetti intorno all’Ilva e
ai suoi guasti). Una coppia e il composito sistema di relazioni fami-
liari e amicali che li circonda con Ferzan Ozpetek, la battaglia quo-
tidiana per il recupero delle terre confiscate alla mafia con Giulio
Manfredonia, il ritorno alla campagna di una famiglia della provin-
cia pugliese perseguitata dalla crisi con Edoardo Winspeare e la
“guerra” tra due bande di ragazzini, i “signuri” e i “cafuni” nell’estate
del 1975 con Davide Barletti e Lorenzo Conte, sono i temi dei quat-
tro lungometraggi finanziati da Apulia Film Commission. L’investi-
mento totale è di 760.390,12 euro, la cui ricaduta economica sul
territorio sarà pari a 6.150.880,68 euro.
Ferzan Ozpetek, dopo il successo di “Mine Vaganti”, torna a girare in
Puglia il suo nuovo film “Allacciate le cinture” (R&C Produzioni e
Faros Film). Il lungometraggio ottiene un finanzia-
mento di 268.964,92 euro per 54 giorni da girare tra
Lecce, Otranto e Maglie.
“Madre Terra” (Lumiere & Co), il nuovo film del re-
gista Giulio Manfredonia, autore di pellicole come
“Si può fare”, “Qualunquemente” e “Tutto tutto niente
niente”, ha ottenuto un finanziamento di 230.522,00
euro per 48 giorni da girare interamente in Salento.
“In grazia di Dio” (Saietta Film) segna il ritorno alla
regia di Edoardo Winspeare, con un’altra storia am-
bienta in Salento così come accaduto in passato per
“Pizzicata”, “Sangue vivo” e “Galantuomini”. La pel-
licola, da girare in 30 giorni tra Lecce, Casarano, Maglie, Tricase,
Corsano, Giuliano, ottiene un finanziamento di 90.245,60 euro.
Sempre in Salento è ambientata la vicenda raccontata dal film “Laguerra dei cafoni” (Classic) di Davide Barletti e Lorenzo Conte, au-
tori del film “Fine pena mai” e con i Fluid Video Crew del docufilm
“Italian Sud Est” e di numerosi e premiati documentari. Alla pelli-
cola, che sarà girata per 45 giorni tra Manduria e le province di Ta-
ranto e Lecce, vengono erogati 150.657,60 euro.
Infine, il cortometraggio “Alle corde” (Overlook Production) di An-
drea Simonetti, film breve che racconta la vicenda di un pugile di-
lettante operaio all’Ilva di Taranto, ottiene 20mila euro per 6 giorni
di lavorazione a Taranto.
Tricase: restauratidipinti secenteschi
Salento: ciak si giraGirati da noi. I lungometraggi di Ferzan Ozpetek,Edoardo Winspeare, Giulio Manfredonia e Davide Barletti
l’iniziativa4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 11
di Donatella Valente
Laspiccata sensibilità
per il problema del
lavoro giovanile
mostrata dal Ve-
scovo Mons. Vito
Angiuli trapela
chiaramente dall’inter-
vista a noi rilasciata proprio da Sua Eccel-
lenza.
Com’è nata l’idea di questo convegno?
“È evidente che abbiamo tenuto conto dellagrande crisi che interessa l’ambito sociale elavorativo e crea una situazione di disagiomolto forte. Come Chiesa di Ugento – S.Maria di Leuca non abbiamo certo la pre-sunzione di risolvere un problema di cosìvaste dimensioni. D’altra parte abbiamo laconvinzione che non esistano formule magi-che capaci di creare lavoro. Vogliamo sempli-cemente mettere in contatto il mondo deigiovani con la realtà lavorativa evidenziandotutte le potenzialità che sono presenti nelnostro territorio ”.
Il convegno, invece, ha uno scopo ben
preciso…
“Il convegno ha lo scopo di realizzareun incontro tra la domanda e l’of-ferta, ovvero, tra i giovani che chie-dono di entrare nel mondo del lavoroe gli organismi, le associazioni, gliimprenditori che pur non potendo offrire attualmente una possibilitàdi lavoro, possono indicare le condizioni per poter dare almeno la spe-ranza che, con la creatività, con l’inventiva, si possa in qualche modocercare di arginare, se non di risolvere, questa difficile crisi occupa-zionale”.
Quali sono le aspettative per questo convegno in termini di partecipa-
zione delle associazioni coinvolte, di pubblico, ecc.?
“Sono state coinvolte molte associazioni: la Coldiretti, la Confindu-stria, la Confcooperative, il Confartigianato, le ACLI, ecc. Ciò per noiè motivo di grande soddisfazione. Ripeto la premessa: non abbiamo labacchetta magica per risolvere il problema. Tuttavia mettersi insieme,passare dalla denuncia alla possibile proposta è già un grande gua-dagno. Di fronte ai problemi attuali mali bisogna mettersi insiemeed insieme elaborare possibili soluzioni, tenendo conto che questo no-stro territorio ha una sua specificità: dall’agricoltura, all’artigianato,alle piccole e medie imprese; ovviamente ci deve anche essere un’edu-cazione dei giovani al lavoro”.
In che modo la Diocesi è attiva sul territorio per cercare di dare una ri-
sposta alle necessità incombenti?
“Soprattutto sul piano del raccordo delle agenzie del lavoro. LaChiesa non ha la possibilità di risolvere il problema. Intende solo rac-cordare e invitare i giovani ad una nuova cultura del lavoro, che nonè soltanto quella del posto fisso ma anche quella di lavorare in altrisettori più confacenti alla realtà territoriale. Per quanto possibile èmeglio cercare il lavoro nel proprio territorio cogliendo le opportu-nità, le occasioni, le piccole aperture che ci sono nei diversi settori.Nel convegno abbiamo individuato i seguenti ambiti: agricoltura, tu-rismo e ambiente (I settore), tecnologia ed innovazione (II), artigia-nato (III), servizi alla persona (IV). Sono campi ai quali prestareattenzione. Sia ben chiaro, non vogliamo dare l’idea di essere solutoridi problemi che hanno ben altre radici, ma solo evidenziare la vo-lontà della Chiesa di dare il suo contributo anche in questo campo”.
Come ha visto cambiare la situazione sociale nel corso degli anni del
suo Ministero Vescovile nella Diocesi di Ugento? E’ palese l’accresci-
mento della povertà causato dalla crisi?
“Abbiamo avuto un trend di difficoltà economiche sempre crescente.Sono Vescovo di questa diocesi solo da due anni e mezzo. Leggendo
gli scritti, gli appelli, del mio predecessore,Mons. De Grisantis, ho colto che il pro-blema ha radici lontane. Stiamo vivendouna grande difficoltà che adesso si èacuita ancora di più ed ha coinvolto unmaggior numero di persone e di famiglie.Si tratta una crisi che ha assunto dimen-sioni planetarie. Da noi, assistiamo aduna nuova forma di emigrazione che coin-volge i giovani: alcuni si spostano per mo-
tivi di studio altri per esigenze di lavoro.Certo il nostro territorio è depauperato
dalle forze nuove Si tratta di una“fuga” che bisognerebbe arrestare.”.
In questo particolare momento di crisi
del Paese come la Chiesa può fungere da
collante tra le necessità della popolazione e
le possibili risposte sociali?
“Compito della Chiesa è di stare accantoalle persone in difficoltà, non in manieraconsolatoria ma operando nell’ambito delpossibile per cogliendo le opportunità chesi presentano mettendo in sintonia tutte leforze disponibili . Cosa si potrebbe fare di più per dare un aiuto
concreto ai bisogni della gente?
“Ancora una volta ritorno al leit motiv dimettere insieme domanda e offerta, orga-nismi deputati nel campo del lavoro con igiovani: la forza è nel ritrovarsi, nel par-
larsi, nell’interrogarsi, nel non rimanere isolati perché l’isolamentocrea disperazione, senza comunque creare illusioni. Né creare illu-sioni né lasciare nell’isolamento ma sapere che c’è una difficoltà daaffrontare insieme con qualche piccola soluzione possibile”.
A questo punto chiediamo a Sua Eccellenza il suo pensiero sulla crisi
che stiamo vivendo.
“È una crisi che riguarda l’intero sistema. Certamente è di carattereeconomico e sociale. Ma ha anche radici più profonde. È una crisietica e culturale. Tuttavia dobbiamo vivere in questa realtà, senza sco-raggiarci, pensando che anche in passati i nostri antenati hanno do-vuto affrontare situazioni di grande difficoltà. bisogna affrontare lacrisi, con coraggio, speranza e impegno concreto. Bisogna trovare so-luzioni possibili nell’ambito del territorio: nell’agricoltura, nell’arti-gianato, nel turismo nel servizio alla persona, ecc. Non troveremo lasoluzione al problema se i giovani non saranno educati a una nuovacultura del lavoro..La disponibilità di Mons. Angiuli è totale. Non si tira indietro neanche
quando gli chiediamo un messaggio per giovani in difficoltà.
“Cari giovani abbiate la consapevolezza che siamo in un momentodifficile, ma non scoraggiatevi: occorre non solo denunciare le coseche non vanno, ma anche cambiare l’atteggiamento nei riguardi dellavoro. Accettate anche lavori che non sono quelli auspicati, ma cheaprono possibilità di impiego. Nello stesso tempo lavorate ad una ma-turazione morale, ad un etica diversa che non porti alla fuga e alloscoraggiamento, ma che ci faccia guardare con minore apprensioneal futuro pur sapendo che siamo in un momento molto delicato e dif-ficile. Quanto avvenuto a Roma (l’uomo che ha sparato a due cara-binieri, Ndr) è indice della gravità della situazione. Non possiamo, però, alimentare una sorta di linciaggio delle istitu-zioni. Dobbiamo invece infondere speranza, concretezza, fiducia, ac-compagnamento delle persone, perché ognuno si assuma la suaresponsabilità e si orienti in questo contesto, non amplificando la pro-blematica che già è grande, ma riconsegnandola ad una sorta di rea-lismo delle cose e di fiducia, di coraggio, di speranza. Questo è ilmessaggio della Chiesa: uniamo le forze per dare concretizza ai pro-getti di cambiamento superando la facile illusione che i problemi sipossano risolvere da soli”.
Lavoro: sogno o realtà?Alessano, Work in Progress: Laboratorio Diocesano per il Lavoro. Mons. Vito Angiuli: “Di fronte ai mali bisogna mettersi insieme ed insieme elaborare possibili soluzioni”
DISFIAMO LE VALIGIE! Il lavoro per quanto possibile è meglio viverlonel proprio territorio cogliendo le opportunità, cogliendo le occasioni,cogliendo quelle piccole aperture che ci sono nei diversi settori“L
avoro”… questo sconosciuto!Purtroppo … E la crisi? Fintroppo nota. Un mix letale chesta stringendo in un nodo sem-
pre più soffocante la gola di milioni di per-sone in tutta la nostra penisola.Soprattutto qui da noi, nel sud del sud,dove la crisi c’era già prima che assumessecarattere “nazionale”. Il lavoro che nobilital’uomo che ce l’ha, mentre mortifica le spe-ranze, i sogni, i desideri di tutti coloro chesi affannano nel cercarlo, nell’inseguire ciòche appare sempre più una chimera. Sono igiovani, però, a pagare il prezzo più alto diquesta macabra giostra di occasioni man-cate, di azioni fallite, di sforzi vanificati. Emeno male che dovevano essere i giovanila speranza del futuro! Ma come fanno adesserlo se invece della speranza nel futurovedono una gigantesca ombra da cui scap-pare? A far sentire meno soli i giovani nel-l’intricato percorso della ricerca del lavoroe a rimarcare quanto i fatti siano molto piùimportanti delle infinite parole che si pos-sono spendere sull’argomento ci sono lelodevoli iniziative ideate da menti illumi-nate, dalla volontà di fare del bene concre-tamente, creando condizioni di incontro edi dialogo che permettano di cogliere pos-sibilità. In quest’ottica è stato concepito ilconvegno “1° Laboratorio Diocesano per ilLavoro” in programma per venerdì 17 e sa-bato 18 maggio presso l’auditorium Bene-detto XVI di Alessano. “L’iniziativa”, spiegaDon Lucio Ciardo, Parroco di Tiggiano epresidente del Banco delle Opere di Carità -Puglia, “è stata fortemente voluta dal no-stro Vescovo Mons. Vito Angiuli come atten-zione, in questo momento così particolare,ai giovani disoccupati che non riescono adavere speranza nel futuro. Il convegno”,continua Don Lucio, “è l’inizio di un cam-mino. Cominceremo col fare visita a quelleaziende sul territorio diocesano che hannodato la disponibilità a trasmettere il lorohow know. I giovani poi si confronterannocon le organizzazioni che gratuitamente siimpegneranno a dare una mano per pas-sare dall’idea all’azione. Saranno presentianche alcune agenzie interinali che racco-glieranno i curricula dei giovani che cer-cano lavoro dipendente. Questa iniziativa”,aggiunge Don Lucio, “scaturisce nella Dio-cesi di Ugento - Santa Maria di Leuca dal-l’esperienza del Progetto Policoro nato il14 dicembre 1995 come proposta dellaChiesa italiana per affrontare la disoccupa-zione giovanile al Sud ma che oggi coin-volge anche molte Diocesi del Nord Italia,in modo particolare in Emilia Romagna ePiemonte. È un progetto che interessa treuffici diocesani: Caritas, Servizio PastoraleGiovanile e Pastorale Sociale e del Lavorooltre a molte altre associazioni di catego-ria che hanno nel loro statuto un riferi-mento alla Dottrina Sociale della Chiesa,quali, Coldiretti, Confocooperative, Acli,Confartigianato, Ucid, Cisl, Banca etica.Certamente queste organizzazioni cosìcome la Fondazione Mons. Vito De Grisantiscon il Progetto Tobia per il microcredito eanche l’Associazione Formami per la forma-zione professionale sono di supporto gra-tuito per aiutare i giovani o coloro chehanno perso il lavoro ad… autointrapren-dere. Con questa iniziativa si vuole farcomprendere ai giovani che non sono soli,che ci sono dei compagni di viaggio, inco-raggiandoli a stare sul nostro territorio e asentirsi supportati nel costruire il loro fu-turo”.
““““””
Non scoraggiamoci,anche i nostri nonni,
i nostri padrihanno vissuto
momenti digrandi
difficoltà
pubblicitàilgallo.it 4/17 MAGGIO 201312
InContrada Madonna del Mantovano, al confinedei feudi di Calimera e Martignano sisvolgerà la festa della Cranàra orga-nizzata dalle Pro Loco Kalimera e “A.Martano” di Martignano con la col-
laborazione dei Comuni di Calimera e Martignano edalla Grecìa Salentina. La “Festa della cranàra” vuoleriproporre le varie fasi di preparazione e i momentidi vita quotidiana che ruotavano attorno alla vitalavorativa dei cosiddetti “macchiarùli”. Ancoraoggi Calimera è definita terra di carbonai. L’at-tività dei macchialuri è brillantemente descrita daFranco Corlianò in “Kinita 2000”, numero unicocalimerese in occasione della Festa di S. Brizio. “Icarbonai venivano distinti in “partitàri” (coloroche producevano il carbone con gli scarti dellalegna di ulivi rimon dati) o “macchialùri”(quelli che facevano il carbone con gli arbusti e le radici della mac-chia mediterranea: ristìncu, mortèddhra, scìnu, alìzza, rùsciulu...).C’è da precisare che, mentre gli arbusti e le radici (rìze) della mac-chia venivano usati tutti per la carbonaia, dell’ulivo invece solo illegno di scarto, non buono per il camino, veniva trasformato incarbone. Già alle prime luci dell’alba i “macchiarùli” erano sulposto di lavoro, pronti a spaccarsi la schiena fino al tramonto... epoi c’era da assistere la carbonaia, giorno e notte, a turno, conqualunque condizione atmosferica. Appena si aveva notizia di unamacchia o di un bosco da disboscare, i “padrùni” si davano da fareper accaparrarsi il lavoro e per assumere i “craunàri” più fidati.Per contratto, il padrone doveva dare ai lavoranti, oltre al salario(bassissimo: un tot per ogni sacco di carbone prodotto), anche unasacchetta di piselli secchi ed un fiasco d’olio con cui condirli... nonpiù di una croce d’olio per volta! La macchia o il bosco da disbo-scare spesso si trovavano a parecchi chilometri da Calimera ed icarbonai erano costretti a recarsi sul posto di lavoro in biciclettao a piedi. Talvolta, per l’eccessiva distanza e per la continua assi-stenza che la carbonaia richiedeva, i poveri “macchiarùli” eranocostretti a stare lontani da casa anche più di un mese (quaran-tena). Portavano con sé la “sacchetta” delle scorte che la moglieaveva amorevolmente preparato: frise, pane d’orzo, pomodori, fichisecchi, qualche fazzoletto (makkalurài), un tovagliolo (sparìddhra)ed un asciugamano (mandilài). I carbonai dormivano sotto gli “am-bràkki”, che erano capanne fatte di rami e frasche ed erano rico-perte da teli ottenuti tessendo al telaio delle striscioline di stracci(“rakanèddhre” o “strazzàre”). Vicino all’ingresso dell’ambràkkioc’era sempre il fuoco acceso, giorno e notte, per cucinare la pi-
gnata di legumi (fsukkàli) e per tenere lontano animali e zanzare.La prima cosa che i carbonai facevano, una volta giunti sul nuovoterreno da disboscare, era quella di conficcare nel terreno ungrosso palo di legno, che avrebbe costituito il foro centrale dellacarbonaia. Una volta preparato il terreno, togliendo i sassi e le er-bacce presenti, il carbonaio si apprestava a sistemare la legna o leradici degli arbusti intorno al palo: la legna veniva disposta in cer-chio, il cui diametro diminuiva man mano che si andava in alto, e,naturalmente, si partiva con i pezzi di legna più grossi fino ad ar-rivare a quelli più piccoli. Per fare una “cranàra” occorrevano circa300 quintali di legna. Si dice che il rapporto tra carbone e legnafosse di 1 a 5, cioè, da 1 quintale di legna verde si potevano rica-vare circa 20 kg. di carbone. Il cumulo di legna veniva quindi ri-coperto da uno strato di fascine dello spessore di circa 10 cm. e dauno strato di 25 cm. di terra umida, per consolidare la catasta eper impedire che il fuoco si propagasse all’esterno. A questo puntoil carbonaio prendeva con il badile la brace da un fuoco che il gar-zone aveva precedentemente preparato e, dall’alto del foro, la but-tava nella carbonaia e la alimentava con degli scarti di legna (le“sfundatùre”). Questo procedimento andava avanti per circa 4 ore,secondo l’esigenza, fino a quando il carbonaio riteneva opportunotappare la cranàra con un pezzo di legno ricoperto di terra. Aiutatodal garzone, si apprestava quindi a praticare dei fori intorno allacarbonaia alla distanza di 25 cm. l’uno dall’altro e all’altezza dicirca 50 cm. da terra. Questi fori orizzontali nella carbonaia servi-vano a far passare la minima quantità d’ossigeno necessaria a fa-vorire una lentissima e continua combustione. La carbonaianecessitava di cure continue e, se i fori di areazione di fossero tro-
vati improvvisamente contro vento, dovevano essere tappatiquanto prima con sassi o frasche. Ogni dieci o dodici ore,bisognava alimentare la carbonaia con altre “sfundatùre”e quindi, servendosi di una scala a pioli appoggiata allostrato di terra che ormai era diventato una crosta dura,il carbonaio riapriva per pochi istanti il foro centrale perpoi richiuderlo, immediatamente. La cottura del carboneandava seguita sempre, osservando attentamente il fumo(grigio scuro, grigio chiaro o blu). Il carbone sarebbestato pronto quando, circa 15 giorni dopo l’accensionedella carbonaia, dai fori laterali fosse uscito il fumo di un
caratteristico colore azzurrognolo. Bisognava comun-que stare molto attenti a non respirare i gas di combu-stione, perché erano molto nocivi alla salute se nonaddirittura velenosi! A volte poteva accadere che, se ilcarbone non reggeva il peso della terra, la “cranàra”crollasse in alcuni punti e in quel caso il carbone rovente
veniva spento con la stessa terra sbriciolata e messo da parte conun rastrello. Questo carbone si diceva “temperato”, perché “so-nava” con un tipico suono metallico. Quando il carbone era final-mente cotto, la carbonaia cedeva in senso verticale e, cedendo,venivano a chiudersi automaticamente i fori laterali di areazione.A questo punto si lasciava riposare la “cranàra” per 24 ore e poi,molto lentamente per non farle subire repentini sbalzi di tempe-ratura, si iniziava a recuperare il carbone (Se lu carbone pija ventuse sfrìgula e nò mantene lu focu! – Se il carbone prende vento sisgretola e non mantiene il fuoco. Certamente, raccontato così, illavoro del carbonaio può apparire meno faticoso di quanto real-mente fosse, ma bisogna tener presente che, non appena la car-bonaia era pronta, si passava subito a costruirne un’altra. Quindi,aiutato dal garzone, il carbonaio doveva tenere a bada fino a 15 o20 carbonaie in una volta. Spesso si era costretti a fare dei turnidi riposo ed il riposo non durava più di due o tre ore! E tutto que-sto per poche lire ed in condizioni igieniche e ambientali vera-mente pessime”.
Nella riproposizione di quest’anno la cranàra sarà costruita a par-tire da martedì 7 maggio, accesa ed alimentata fino a sabato 11,giornata conclusiva nella cui festa serale si procederà all’estra-zione dei carboni prodotti dalla stessa cranàra. Per l’occasione saràpossibile degustare i legumi preparati alla maniera dei vecchi car-bonai nei pressi dell’ambràkkiu (il rifugio notturno dei carbonai).Tutte le serate saranno animate da ronde musicali spontanee concanti e balli; la serata finale di sabato 11 vedrà l’esibizione delgruppo Ta Korassia.
riti & tradizioni4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 13
La festa della cranàraTra Calimera e Martignano. Tutto come tanti anni fa quando i vecchi carbonai...
pubblicità ilgallo.it14 4/17 MAGGIO 2013
4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 15s.o.s. ambiente
Ilprogramma della settimana
Mariana per gli ultimi due
giorni di celebrazioni prevede
per sabato 4, alle 19, la Celebrazione
Eucaristica presieduta da Sua Emi-
nenza Reverendissima il Signor Car-
dinale Giovanni Lajolo, Presidente
emerito del Governatorato della Città
del Vaticano. Per l’occasione verrà
benedetta la Lampada votiva realiz-
zata dall’I.I.S.S. “Enrico Giannelli”di Parabita. Sempre sabato 4, dalle 16
in poi, in occasione del centenario
della posa della prima pietra del San-
tuario dedicato a Maria SS. della Col-
tura, verrà timbrato l’Annullo Postale
Speciale sulle cartoline realizzate ap-
positamente. Al termine del Solenne
Pontificale in piazza Regina del Cielo
ci sarà un’agape fraterna offerta dai
pasticceri parabitani.
Domenica 5: alle 19, Celebrazione
Eucaristica presieduta dal Cardinale
Giovanni Lajolo. Alle 20,30, Con-
certo di omaggio alla Madonna della
Coltura, a cura del Coro Polifonico
“Maria SS. della Coltura”, diretto
dal M° Graziano Caggiula.
Parabita, Madonna della Coltura: 100 anni fa...1913 – 2013. Giubileo della posa della prima pietra del Santuario della Madonnadella Coltura. Era il 4 Maggio 1913 quando il vescovo diocesano Nicola Giannattasio...
Un’intensa settimana di festeggiamenti, tra
solennità e devozione popolare, quella
che si concluderà domenica 5 maggioper la comunità parabitana. La città
delle Veneri si appresta, infatti, a fe-
steggiare il primo giubileo dalla posa della prima pietra del San-
tuario, oggi Basilica Minore Pontificia, dedicata alla Madonna
della Coltura. Era il 4 Maggio 1913 quando il vescovo dioce-
sano Nicola Giannattasio dava simbolicamente il via all’edifica-
zione di un grandioso tempio da dedicare alla Madonna della
Coltura, santa patrona di Parabita. Grande commozione, dunque,
a 100 anni di distanza da quel giorno, sia nella comunità dome-
nicana che abita e custodisce il santuario dal lontano 1955, che
per l’intero paese, che di quel tempio ha fatto una delle cartoline
più belle con le quali presentarsi al mondo. Il via ufficiale al
ricco calendario sarà dato lunedì 29 Aprile con una celebrazione
eucaristica presieduta da Mons. Filippo Santoro, arcivescovo
metropolita di Taranto, alla quale seguirà il concerto pianistico
del M° Annalisa Cocciolo, in onore di S. Caterina da Siena. A
seguire, mercoledì 1 Maggio una nutrita delegazione parabitana
di oltre duecento persone presenzierà all’udienza generale di
Papa Francesco in Piazza San Pietro, dove per l’occasione verrà
portata un’effigie della Vergine che beneficerà della consacra-
zione e delle preghiere del Pontefice. Di nuovo a Parabita, poi, il
giorno successivo, una S. Messa presieduta da Mons. Domenico
Caliandro, arcivescovo di Brindisi-Ostuni e, subito dopo, un re-
cital mariano della Compagnia teatrale “La Calandra” di Tuglie.
Ancora, venerdì 3 maggio, presso i locali del convento attiguo al
Santuario, si terrà una conferenza tenuta da P. Sergio Catalano
o.p. su “Il santuario della Madonna dell’Agricoltura - La posa
della prima pietra, significato e valore di un edificio sacro”. A
presiedere le celebrazioni eucaristiche del 3, 4 e 5 maggio sa-
ranno, nell’ordine, Mons. Vincenzo Pisanello, vescovo di Oria, e
il Cardinale Giovanni Lajolo, presidente emerito del Governato-
rato della Città del Vaticano. A chiudere il programma del cente-
nario sarà, poi, il coro polifonico “M. SS. della Coltura” diretto
dal M° Graziano Caggiula con il concerto “Omaggio a Maria”.
Il programma di sabato e domenica
pubblicitàilgallo.it16 4/17 MAGGIO 2013
la ricorrenza4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 17
IlMoVimento 5 Stelle di Soleto rivendica “il sa-crosanto diritto alla Salute e il Diritto di respi-rare: da anni i cittadini di Soleto sono vittimedi una vera e propria calamità sanitaria cheporta malattie degenerative e mortali, a causadelle sostanze altamente nocive emesse dalleciminiere a ridosso del paese”.
Proprio sull’argomento si è appena svolto il dibattito pubblico
organizzato dal Movimento Cinque Stelle Soleto, dal titolo ine-
quivocabile: “Aria Pubblica – Il Diritto di Respirare” e al quale
hanno partecipato medici oncologi e ricercatori del CNR. E
come riportano i grillini “unanime è stato l’appello che si è le-
vato dai cittadini accorsi: “Si fermi il mastodontico amplia-mento dell’inquinante zincheria di Soleto, e tutti gliampliamenti di cava e si facciano monitoraggi a tappeto sututte le emissioni inquinanti”.
Si sono puntati i fari su una “vera e propria emergenza sani-taria in corso, che da anni si riscontra sul territorio, determi-nata da un’impennata di casi di cittadini colpiti da malattiealtamente degenerative per lo più di natura oncologica, chesempre più spesso conducono a morte certa”. Su questa cala-
mità sanitaria sono stati chiamati a relazionare importanti
esperti, medici e ricercatori tra i quali il dott. Maurizio Porta-
luri, medico Radioterapista del reparto Oncologico di Brindisi,
e la dott.ssa Cristina Mangia, ricercatrice dell’ISAC CNR di
Lecce, esperta di inquinamento atmosferico sulla salute a breve
e lungo termine, in particolare in aree urbane industrializzate.
Sono intervenuti anche Oreste Caroppo, del Forum Ambiente
e Salute del Grande Salento, e Alfredo Melis-
sano, dell’Associazione socio culturale
Nuova Messapia, entrambi impegnati
da tempo su tematiche ambientali
e di tutela del territorio.
Il quadro che è emerso è in-
quietante: “Soleto è letteral-mente asfissiata dadecenni, da un ipercon-centrazione di opifici insa-lubri, cementifici,bitumifici, fonderie, zinche-rie, cave per estrazione mine-raria, alcuni di questi a ridossodel centro abitato, tali da costi-tuire, tra la zona di Soleto, Galatina,Corigliano, Cutrofiano, un vero e proprioquadrilatero maledetto. Qui”, fanno sapere i grillini,
“la concentrazione dei fumi inquinanti è tangibile in tutte leore del giorno e della notte, considerato che i camini delle ci-miniere fumano 24 ore su 24 e per 365 giorni l’anno, con lenote conseguenze sull’ambiente e sulla salute. L’esaspera-zione e la rabbia dei cittadini”, continuano gli attivisti a 5
Stelle, “è esplosa definitivamente, alla notizia del via liberaalla quintuplicazione di una zincheria proprio sul territorio
comunale di Soleto che a breve raddoppierà la produzione econ essa le emissioni insalubri, propagandole ben oltre il ter-ritorio comunale”.
Infatti l’accento posto dai relatori e dagli esperti medici e ricer-
catori è stato proprio verso tale rischio, “riscontrato scientifi-camente: quello del prodursi, sul perimetro maledetto, di altriaddensamenti e miscele di sostanze altamente tossiche e in-quinanti, in un ambiente già saturo. Il bioaccumulo di so-stanze nocive giustifica un repentino quanto risolutointervento, atto a interrompere la pericolosissima immissionedelle stesse nella catena alimentare e nella falda acquifera,
con la conseguente contaminazione dei cibi, oltread aria, acqua e suolo, così come triste-
mente dimostrato nella scandalosa vi-cenda della Copersalent,
l’inceneritore di Maglie dovecentinaia di capi di bestiame,
ovini e caprini sono statisoppressi per la presenzadella cancerogena dios-sina, ritrovata nella carne enel latte”.
La preoccupazione di moltis-
simi cittadini è proprio quella di
“trovarsi il veleno nel piatto e pa-radossalmente attraverso quei pro-
dotti di produzione locale, vanto digenuinità e salute, prodotti dalla nostra filiera
agro-alimentare che danno sostentamento a tantissime fami-glie, il cui scopo sarebbe invece quello di tutelare la salute el’ambiente: Ma come si può sapere se le ottime mozzarelle pro-dotte a Soleto, sono o non sono contaminate?”, si chiedono i
cittadini preoccupati. Difatti tantissime aziende agricole e di al-
levamento vivono proprio a fianco degli opifici, e molte di loro
si sono mobilitate e opposte ai fumi industriali e all’inceneri-
mento dei rifiuti di quello che risulta essere il cementificio più
grande d’Europa, presente proprio a Galatina. È stata firmata,
infatti, da ben 51 aziende agricole e di allevamento, operanti sul
territorio salentino, una petizione rivolta alle istituzioni locali e
regionali, “per spezzare definitivamente l’insana politica di di-struzione sistematica di territorio e salute e tutelare quelleaziende che da anni hanno intrapreso il percorso virtuoso diproduzione di qualità, ottenendo certificazioni di prodottiDOC, DOP e IGT apprezzatissimi in tutto il mondo, tutelandoe promuovendo agricolture di prodotti tipici, di cui Galatina eZollino ne vantano la presenza, come filiera di agricolturabiologica”.
Cosa fare ora, lo hanno chiarito in modo inequivocabile proprio
i relatori presenti all’incontro: “I cittadini devono sapere equindi si devono mobilitare; i cittadini devono chiedere a tuttele Istituzioni, in primis al Sindaco, massima autorità sanitarialocale (“Ma all’incontro era assente nonostante l’accorato in-vito di organizzatori e cittadini”), di intervenire urgentementeper bloccare ogni autorizzazione all’aumento di emissioni efonti di inquinamento; attivarsi per fermare l’ampliamentodell’insalubre zincheria di Soleto, e rigettare fermamente larichiesta di maxi-ampliamento di cava, avanzata dall’inqui-nante bitumificio, la cui ubicazione si incunea proprio tra lecase di Soleto, i cui abitanti lamentano da anni odori nausea-bondi e provenienti da certe emissioni di fumi fortemente ve-nefiche; chiedere urgentemente il monitoraggio trasparente,chiaro e condiviso con tutti i cittadini, di aria, acqua, suolo edelle matrici animali con relativi valori e rischi di bioaccu-mulo di sostanza nocive tenendo conto anche delle pericolo-sissime nanoparticelle, ponendo centraline di controllo a tuttii camini industriali per un monitoraggio in continuo; cono-scere e rendere nota la situazione sanitaria locale, attraversopuntuali campagne di studi epidemiologici partendo proprio,ahinoi, dal computo dei numerosi cittadini che nel corso deglianni si sono ammalati di malattie degenerative e di quelli che,purtroppo, ne sono stati vittime”.
Basta morire a… norma di leggeMoVimento 5 Stelle Soleto. “No alle morti per i fumi industriali. Concentrazione di inquinamentotangibile in tutte le ore del giorno e della notte con serie conseguenze su ambiente e salute”
Nel QUADRILATEROMALEDETTOiperconcentrazione diopifici insalubri,cementifici, bitumifici,fonderie, zincherie, caveper estrazione mineraria
SOLETO
CO
RIG
LIA
NO
CUTROFIANO
GA
LA
TIN
A
““
Trovarsi il veleno nel piatto, proprioin quei prodotti di produzione locale,
vanto di genuinità e salute, prodotti dallanostra filiera agro-alimentare e che danno
sostentamento a tantissime famiglie...Come si può sapere se le ottimemozzarelle prodotte a Soleto,
sono o non sonocontaminate?
””Tutelate le aziende locali
Cursi: gioielli d’epoca in passerellaAnche quest’anno, l’Assessorato a Cultura- Turismo – Sport, organizza il Raduno di auto e moto d’epoca con Mer-
catino di Scambio, giunto ormai alla sua quarta edizione, e che si terrà venerdì 19 maggio nella centralissima Piazza
Pio XII di Cursi, luogo del ritrovo dei partecipanti a partire dalle ore 8.La manifestazione è realizzata in collabora-
zione con il Comitato Provinciale AICS di Lecce e mira a far vivere, ai tanti appassionati e curiosi che giungeranno da
ogni parte del Salento, una giornata trar i “mezzi d’epoca”, veri e propri gioielli di assoluta bellezza. Questa è un’inizia-
tiva, inoltre, che mira a valorizzare il patrimonio artistico – culturale di Cursi. Il programma prevede, infatti, dopo le
relative iscrizioni e l’apertura del Mercatino di Scambio, una visita guidata del centro Storico del Paese dove sarà
possibile visitare e conoscere alcuni dei luoghi più caratteristici della cittadina della pietra leccese: Il Frantoio Ipogeo,Le Case e Corte, Il Convento degli Agostiniani, la Torre dell’orologio, La Chiesa Matrice ecc. Divertimento anche
per i più piccoli che potranno sorridere e meravigliarsi dinanzi all’illusionismo e alla Magia del Mago Luis, ospite
della manifestazione, che terrà uno spettacolo apposta per loro. Grande attesa per il corteo per le vie della cittadina che
permetterà così agli appassionati di poter dare lustro dei loro pezzi pregiati. Infine, le premiazioni del club più numeroso
e più lontano e dell’auto e della moto più antica, concluderanno una giornata ricca di sorprese. l.b.
dal pulpitoilgallo.it18 4/17 MAGGIO 2013
“Fare la Cresima” vuol dire
confermare, cioè dire di sì,
in modo consapevole e ma-
turo, al proprio Battesimo;
significa sentirsi maturi e
responsabili verso Dio e i
fratelli e significa scegliere di vivere da figli di
Dio. Concetti all’apparenza semplici ma che
spesso appaiono sfuggire ai nostri ragazzi alle
prese con questo importante Sacramento. Ab-
biamo chiesto ad alcuni parroci del nostro terri-
torio quali potrebbero essere le loro
raccomandazioni ai giovani cresimandi
“L‘uomo delude, Dio no!”
Don Antonio Riva, segretario
vescovile della Diocesi di
Ugento-Santa Maria di
Leuca: “Con il mio ministero pre-sbiterale, esercitando il servizio disegretario vescovile, ho la possibi-lità di partecipare alle celebra-zioni del Conferimento dellaSanta Cresima in tutte le Par-rocchie della nostra Diocesi.Ciò che emerge dal volto, dai saluti, dalla par-tecipazione dei cresimandi, ma anche dai ri-spettivi genitori, padrini e madrine, è spesso unatteggiamento carico d-attesa, da parte deglistessi, nei riguardi del Vescovo, dei Parroci, deicatechisti, della Comunità Parrocchiale! Ècome se aspettassero dai più grandi un inco-raggiamento, un aiuto nel discernere la lorogiovane vita e a comprenderne il significatopieno della stessa. Caro giovane che ti stai ac-costando al Sacramento della Cresima, quelloche ti voglio dire, augurare e sperare è proprio
questo: non stancarti mai di guardare con ane-lito particolare a coloro che ti sono stati postiaccanto come guide, esempio e sostegno, ali-menta questo desiderio di ricerca anche quandonoi più grandi ti potremo deludere. Ricordasempre che: “L‘uomo delude, Dio non deludemai!” La vita nella quale ti stai apprestando adentrare con una visione più adulta e consape-vole è bella e semplice se accolta nei suoi valoriumani e spirituali perciò rimuovi tutto ciò che èsuperfluo e che può essere una zavorra nel tuodispiegare le ali della vita. Rivéstiti della tuaumanità e fortificati con la Grazia dei Sacra-menti, per questo Gesù è vero Uomo e vero Dio!
Questo Sacramento ti introduce nell’etàadulta della fede, ti chiama a risponderein prima persona, a “dare ragione dellatua fede”, ad incarnarla nelle tue scelte,nelle tue relazioni, nel tuo tempo libero e
di svago, nello studio e nel lavoro. Ricordache come tu attendi dai più grandi,dalla famiglia, dalla Chiesa, dalle Isti-tuzioni il bene, con lo stesso anelitoguarderanno a te i più piccoli. Augurigiovane Uomo Cristiano!”
“Siate protagonistidi tempi migliori”
Don Antonio Scotellaro, della Parrocchia
San Nicola Vescovo di Caprarica di
Lecce: “Un forte abbraccio ai cresimandi.Ragazzi, Voi siete la speranza della nostra co-munità, la gioia delle vostre famiglie, di papà emamma. Noi, come i vostri genitori ed educa-tori, vi vogliamo bene. Desideriamo vedervi se-reni, felici, gioiosi, inseriti nella vostraadolescenza. È tempo di mettere in pratica le vo-
stre capacità nella parrocchia. Siate i protago-nisti di tempi migliori! Gioite del nuovo Vescovodi Roma, sappiate ascoltarlo come un padre,come un nonno: egli vi ama teneramente. Se-guite gli esempi di vita nella Chiesa, nellascuola, in famiglia e nello sport e soprattutto…Non scoraggiatevi! Siate testimoni della Spe-ranza che è in voi. Dio è con noi. Non abbiatepaura di ascoltarlo. Tantissimi auguri per laCresima”.
“La Cresima rendetestimoni del Risorto”
Don Donato Bleve, Parroco della Chiesa di
Sant’Antonio di Tricase: “La Cresima èun sacramento: strumento e dono di san-
tificazione per chi lo riceve e conferma del Bat-tesimo e della propria fede nel Signore Risorto.Tale Sacramento esige che il Cristiano sia Te-stimone cosciente della sua gioia nel mondo incui vive. Gesù stesso ha affidato questo dono equesto impegno: “Mi sarete testimoni in tutto ilmondo”. I Ragazzi ricevono la Cresima inun’età in cui sono chiamati a fare delle scelteimportanti, come la scelta di nuovi indirizzi sco-lastici. Sono quindi capaci di un certo discerni-mento e di conoscere ciò che gli viene offertodalla propria fede. Purtroppo non sono moltoaiutati, né prima né dopo la Cresima, dai lorogenitori a vivere con coerenza la fede ricevutagià nel Battesimo, proprio perché gli stessi ge-nitori in gran parte non sono degli autentici te-stimoni per i loro figli di una fede che richiedeil coraggio e la gioia di esprimerla, con l’orgo-glio che deve contraddistinguere il “Cristiano”.Dopo aver ricevuto il dono dello Spirito Santo,i ragazzi nella maggior parte credono di aver ri-
cevuto la licenza di abbandonare la Chiesa, but-tando per aria anni di preparazione e sacrificiaffrontati dalla Parrocchia, che non risparmialavoro né sussidi dei catechisti, del parroco edell’intera Comunità. Ci sono anche coloro checontinuano ad essere presenti e ad offrire laloro disponibilità nelle attività della Parrocchia(vedi Oratorio) per continuare a ricevere for-mazione cristiana e dare segni positivi della lorocoscienza di Chiesa, ma sono una minima parte,purtroppo”.
“Con la Cresima i nostri ragazziParola di don. Abbiamo chiesto ad alcuni parroci del territorio di rivolgere,dalle nostre colonne un-ultima raccomandazione ai prossimi cresimandi
parlano i parroci4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 19
“Siate ragazzi eragazze coraggiosi”
Don Rocco Frisullo Cappellano del-
l’Ospedale “Panico” di Tricase: “Ri-volgo il mio augurio a tutti i ragazzi che
in questo tempo stanno celebrando il sacra-mento della Confermazione, ricevendo l’effu-sione dello Spirito Santo che nel giorno diPentecoste fu mandato dal Signore risorto sugliApostoli. Auguri! In questa vostra età, in cuiprepotentemente avvertite il maturare della vo-
stra personalità, è bello sapere che siete il tem-pio dello Spirito Santo! Questo tempio fatto dicorpo, anima e psiche, sarà lo strumento con ilquale porterete Cristo al mondo intero. La Cre-sima vi dà lo Spirito Santo perché siate davantia tutti testimoni della vita e della risurrezionedi Gesù. Dovete mostrare nella vostra vita laforza trasformante del Vangelo. Ovviamente,per testimoniare il Vangelo bisogna conoscerlo.E questo avviene anzitutto partecipando attiva-mente alla vita della vostra comunità parroc-chiale, ai gruppi dei giovanissimi, alla Messadomenicale, centro vitale della Chiesa dove tuttici nutriamo della Parola del Vangelo e delCorpo di Cristo. La Cresima, ragazzi, vi rendemissionari e vi affida il compito di condurre an-zitutto i vostri compagni/e a Cristo che ci mo-stra, come ricorda continuamente PapaFrancesco, che la misericordia del Padre è undono unico per ciascuno di noi. La Cresima, in-fine, vi chiede di essere ragazzi e ragazze co-raggiosi, capaci di amare veramente ivostri genitori e familiari, il vostropaese, la scuola, le persone che en-trano nel cerchio della vostra li-bertà e tutto il mondo perché lavostra presenza sia segno di ri-conciliazione, rifiuto di ognitipo di violenza e segno dellavera pace. Auguri!”.
“Testimoni dellabellezza della fede”
Don Quintino Pecoraro, Par-
roco di Montesano Salen-
tino: “Carissimi ragazzi, voisiete i cristiani scelti dal Signore per
essere testimoni della bellezza della fedecon gioia e freschezza di vita a voi fa-migliare. Il dono dello SpiritoSanto sia per tutti voi ilprincipio di una realtànuova carica di senso. LoSpirito Santo é il dono che Gesù hafatto perché solo in Lui è pos-sibile la ricerca della veritàsulla nostra vita e il senso diun’esistenza piena di felicità eserenità. È sempre lo SpiritoSanto che permette di accelerarequel processo di immersionenella vita di Gesù che come una ca-lamita attrae a se divenendo il nostrocentro gravitazionale dove è possibile tro-vare tutto ciò di cui si ha bisogno. Abbiate il co-raggio di lasciarvi andare all’iniziativa di Dioe la vostra vita si riempirà di positività, di splen-dore, di semplicità, di allegrezza, di fantasia
creativa. Solo nello Spirito di Dio è possibilescoprire e comprendere che Gesù è il Fi-
glio di Dio venuto sulla terra per inse-gnarci a puntare in alto lo sguardodell’anima, cioè sulle cose che ve-ramente contano, valgono sul serioe hanno il sapore della pienezza divita. Auguri di vero cuore. Lo Spi-rito Santo vi doni la forza e l’ener-gia per abbracciare e vivere con
grande passione il vostro Pre-sente. Come diceva Santa Fau-stina Kowalsska: “O momento
presente, tu mi appartieni completa-mente. Desidero utilizzati per quanto èin mio potere”.
“Scelta personale,libera, responsabile”
Don Gino De Vito,
parroco di Pog-
giardo: “Prima ditutto le raccomandazionile farei agli adulti: geni-tori, padrino e madrinadi battesimo per re-sponsabilizzarli inmodo tale che aiutino
i ragazzi ad appro-priarsi del dono che ri-
cevono con il battesimo.Affinché i cresimandigiungano a fare una
scelta personale, libera, re-sponsabile, consapevoli di ap-
partenere al Signore e di celebrare colSacramento della Confermazione il compi-mento di questo percorso nel quale, da un donoricevuto quando si è piccoli grazie ad un attod’amore da parte dei genitori, si passa ad undono accolto. La responsabilità che ne deriva èquella di testimoniare con la propria vita la pre-senza del Signore Gesù. Questa è la cosa im-portante nella Cresima, altrimenti poi si corre ilrischio di fare come tanta gente che celebra ilsacramento della confermazione solo perchéarriva l’età in cui tutti lo fanno.La raccomandazione può essere dunque quelladi uscire da una “logica commerciale” dell’at-tendersi il grosso dono per questo evento e pre-disporsi invece a “farsi dono” per il Beneproprio e di tutti”.
Donatella Valente (con la collaborazionedi Stefano Verri e Carlo Quaranta)
diventano adulti nella fede”Don Antonio Riva, segretario vescovile. “Caro giovane, non stancarti mai di guardarecon anelito a coloro che ti sono stati posti accanto come guide, esempio e sostegno...
aiutamolo!ilgallo.it 4/17 MAGGIO 201320
L’Associazione “Il Seme Della Speranza Onlus” in
collaborazione con il Comitato “Una Chance perChico” presenta domenica 12 maggio presso
l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano “Un sor-
riso per Chico”, serata di beneficenza e cabaret
volta a sensibilizzare, informare e raccogliere
fondi per la causa Chico Forti, l’italiano condannato ingiusta-
mente all’ergastolo. In italia tutti sanno chi sia Amanda Knox,
pochi chi sia Chico Forti.
Una storia assurda quella di Chico Forti: ex campione di
windsurf, produttore di cortometraggi, era a Miami al-
l’epoca dell’omicidio dello stilista Versace e del suicidio
di Cunanan; pensò di realizzare un filmato sulla morte di Cu-
nanan avvalendosi della collaborazione di un investigatore della
polizia di Miami.
Dopo tre mesi dalla realizzazione de “Il sorriso della medusa”
(è su youtube) fu ucciso, con la stessa modalità di Versace, l’au-
straliano Dale Pike, figlio di un albergatore con cui Chico era
in affari ed era giunto a Miami suo ospite, per una vacanza.
Chico fu interrogato per rispondere dell’omicidio Pike senza
l’assistenza di un legale e senza che venisse informata l’amba-
sciata italiana (in violazione della convenzione di Vienna); un
investigatore gli stracciò la foto dei figli asserendo che non li
avrebbe rivisti mai più: una sentenza già scritta prima ancora
che venisse firmata dal giudice. Diversi test (dna e macchina
della verità) provarono l’estraneità di Chico all’omicidio ma
l’accusa suppose che fosse il mandante senza esibire alcuna
prova né un movente attendibile, solo sospetti. Ciò nonostante
Chico fu condannato all’ergastolo e da 13 anni è detenuto in
Florida. Nella sua città natale, Trento, è nata una fondazione per
finanziare le ingenti spese legali; sono stati presentati quattro
appelli, rifiutati senza motivazione né opinione.
Nel marzo 2009 il sen. Giacomo Santini ha presentato al Se-
nato l’ennesima interrogazione parlamentare ed ha informato il
Ministro degli Esteri Frattini, segna-
lando un caso che ha più il sapore
della vendetta da parte del giudice
che si è occupato del caso Versace-
Cunanan, piuttosto che di un cla-
moroso errore giudiziario. Chico
ha perso tutto quello che aveva:
suo padre morì di crepacuore nel
2001 ad un anno dal suo arresto,
sua moglie lo ha lasciato perdendo
le speranze di rivederlo libero, lui
non ha più rivisto i suoi tre figli, i
suoi parenti hanno devoluto tutti i beni
per pagare le salatissime parcelle dei le-
gali, senza il minimo risultato.
Al processo sono state manipolate le testimonianze, costruite
ad arte “prove circostanziali”, e fuorviata la giuria con false di-
chiarazioni.La criminologa ed esperta in psicologia forense, Ro-
berta Bruzzone, da due anni si occupa senza sosta del caso di
Chico Forti ed è riuscita a raccogliere nuove prove e portare alla
luce nuove contraddizioni riguardanti il caso. Ne ha fatto un re-
port, firmato tra gli altri dal giudice Imposimato. Report com-
pleto in cui, con dovizia di particolari e ampie argomentazioni,
si demoliscono punto per punto le accuse che hanno portato alla
condanna di Chico. Ora la vicenda è entrata in una nuova fase
e ad un nuovo studio legale americano è stato assegnato il com-
pito di chiedere la revisione del processo. La giustizia ameri-
cana è diversa da quella italiana e gli appelli non sono sempre
concessi ma, nel caso vengano presentate nuove prove, è pos-
sibile ottenere una riapertura del caso. E questo potrebbe essere
l’ultimo tentativo disperato di ottenere una revisione del pro-
cesso. “Purtroppo”, spiegano dall’Associazione “Il Seme Della
Speranza” , “sappiamo che i tempi sono difficili per tutti noi,ma vi chiediamo di provare a mettere un valore sulla vita di un
uomo e della sua libertà. La vita di un uomo è la vitadell’umanità”.
Molti personaggi dello spettacolo so-
stengono la causa Forti tra questi
Fiorello, Red Ronnie, Jovanotti.
L’Associazione “Il Seme della Speranza”
contribuirà a sensibilizzare e a raccogliere
fondi per il caso Chico nella serata di do-menica 12 maggio durante la quale si esi-
biranno artisti di fama nazionale: I
Fratelli Lo Tumolo, comici finalisti di Ita-lia’s Got Talent 2013; Aldo Nicolini alias
Zio Potter, mago illusionista finalista di Ita-lia’s Got Talent 2010; I MalfAttori, gruppo co-
mico salentino.
Alessano: “Un sorriso per Chico”“Il Seme Della Speranza”. Serata di beneficenza e cabaret per sensibilizzare, informare eraccogliere fondi per Chico Forti, l’italiano condannato ingiustamente all’ergastolo negli Usa
STORIA ASSURDA
SARANNO AD ALESSANO
attualità4/17 MAGGIO 2013 ilgallo.it 21
Associat i
TESSERAN. 14582
Unione Stampa Periodici Italiani
La collaborazione sotto qualsiasi forma èGratuita. La Direzione si
riserva di rifiutare insindacabilmentequalsiasi testo e qualsiasi inserzione.
Foto e manoscritti, anche se nonpubblicati, non si restituiscono.
Riproduzione vietata.
Stampa: MASTER PRINTING Srl 080/5857439via delle Margherite 22
70026 Zona Ind. Modugno - Bari
Iscritto al N° 648 Registro Nazionale Stampa
Autorizzazione Tribunale Lecce del 9.12.1996
PERIODICO INDIPENDENTE
DI CULTURA, SERVIZIO ED
INFORMAZIONE DEL SALENTO
REDAZIONE TRICASE
via Aldo Moro, 7
Tel. 0833/545 777
fax 0833/545 800
Direttore Responsabile
LUIGI ZITO _ [email protected]
Coordinatore di Redazione
GIUSEPPE CERFEDA _ [email protected]
In Redazione
ELISA BRAMATO _ [email protected]
DISTRIBUZIO
NE G
RATUITA
PORTA
APO
RTAIN
TUTTA
LAPRO
VINCIA
DILECCE
DIRETTORE PUBBLICITÀ
Luigi G. Zitotel. 328/2329515
MARKETING E PUBBLICITÀTel 0833/545 777 Fax 0833/545 800
e-mail: [email protected]
i lGallo CORRISPONDENTI
Massimo AlligriGiuseppe AquilaGianluca Eremita
Vito LecciFiorella MastriaAntonio MemmiCarlo Quaranta
Donatella ValenteStefano Verri Il Gallo su Facebook:
“Redazione il Gallo”
Il Gallo su Twitter:il Gallo @RedazilGallo
Nell’ambito delle celebrazioni per il 50°
anniversario della morte del
Card.Giovanni Panico si esibirà a
Tricase il Coro dell’Accademia Fi-
larmonica Romana, diretto dal Mons. Pablo
Colino. Questo il programma di sabato 11maggio. Alle 11,30, piccolo concerto per gli
ospiti di Casa di Betania; alle 18,30, santa
messa (vespertina del sabato) in suffragio del
Card.G.Panico presso la Chiesa della Natività
della Beata Vergine Maria di Tricase, concele-
brata da Mons. Pablo Colino, direttore del
Coro, e dal parroco don Flavio Ferraro. Du-
rante la celebrazione il coro eseguirà i brani li-
turgici. Alle ore 19,30 (subito dopo la messa) il
concerto con brani di D. Thermignon, R. Casi-
miri, L. Perosi, J. Valdes, T.L. de Victoria, A.
Lotti, G. Verdi, R. Wagner. “Sarà l’occasione”,
fanno sapere gli organizzatori, “per rinnovareil ricordo del Card. Panico che tanto amava
la musica, nell’occasione proposta da un corodi fama internazionale, più volte esibitosi di-nanzi al Papa e annuale protagonista del“Concerto di Natale” in Vaticano”. Il Card.
Giovanni Panico, infatti, suonava il pianoforte
ed era solito, durante la frequentazione del se-
minario superiore di Roma, accompagnare le
messe dei seminaristi sedendosi all’armonium.
Per questo il Comitato ha ritenuto di cogliere
l’occasione della presenza in Puglia del presti-
gioso coro della Accademia Filarmonica Ro-
mana, per organizzare una sua tappa anche a
Tricase. L’idea è piaciuta subito a Mons. Pablo
Colino, direttore e anima del coro, ed egli ha
dato piena disponibilità assieme ai componenti
(18, tra i quali Maria Adalgisa Ottaviani, pro-
nipote del Card. Alfredo Ottaviani, grande
amico del Card.Panico, e figlia di una tricasina
sposatasi a Roma): al punto che le esibizioni in
Tricase saranno due nell’arco della stessa gior-
nata. Il Comitato sottolinea come “il nome delCard. Panico ed il segno delle opere che sonol’eredità tangibile del suo insegnamento co-stituiscano collante saldo ed immediato di unadisponibilità a tutto tondo non solo degli arti-sti, ma anche di varie imprese locali che, gra-zie al loro contributo, hanno reso possibilel’evento”. Il Card. Panico sarà ricordato nella
messa che verrà celebrata in suo suffragio, e
sarà lo stesso Mons. Colino ad accompagnare i
presenti lungo il percorso musicale da lui
scelto.
A Tricase l’Accademia Filarmonica RomanaIl concerto. Nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario della mortedel Card. Panico si esibirà il Coro del Vaticano diretto dal Mons. Pablo Colino
Sisente parlare di più di ag-gressioni e tentativi di vio-lenza a ragazze o donne che
circolano nelle strade. Da tuttoquesto nasce la consapevolezzache bisogna misurarsi con unfenomeno sociale chiamato “si-curezza”, intesa come spazioper poter coltivare i propri di-ritti individuali e collettivi. La di-fesa personale è una filosofia piùche una disciplina marziale adattaa tutti specialmente ai più deboli ealle vittime “predestinate” di que-sta società. Lo studio della stessa in-tende dare una conoscenza per evitare leviolenze; innanzitutto con una grande atten-zione agli atteggiamenti preventivi. Per questisoggetti a rischio (soprattutto le donne, le piùesposte alle violenze di tutti i giorni) impararela filosofia e le tecniche della difesa personalenon servirà soltanto nell’eventualità di una loroapplicazione pratica: servirà soprattutto sotto ilprofilo psicologico; servirà a restituire quellatranquillità e quella fiducia in sé che sono ilbene più prezioso (e più minacciato) per la qua-lità della vita. Durante questo studio legato alla pratica del-l’Arte Marziale si ridurranno notevolmentequelle che sono le paure, l’insicurezza e la sfi-ducia in se stessi, e assieme gran parte dei po-tenziali rischi di subire un’aggressione.L’esigenza di strutturare un progetto di difesapersonale al femminile, nasce perché potenzial-
mente potremmo essere vittime diqualche “testa calda” visto il
contesto sociale in cui vi-viamo. Allora parliamo di di-fesa personale, delle
tecniche di difesa antistuproe antiviolenza e di atteggia-menti di allerta. L’insegna-mento della difesa personale èbasato sull’acquisizione di tec-niche semplici ma efficaci, ap-
plicabili da chiunque, anchesenza avere avuto precedentiesperienze motorie o di arti mar-ziali. Il metodo non si basa su
schemi rigidi, ma di adattamento di volta involta alle situazioni che si verranno a creare. Illavoro in gruppo favorirà la socializzazione tradonne e sarà un mezzo per acquisire una rifles-sione delle condizioni della donna nella societàattuale.
Presso la Palestra Catarsi Tricase si effettuanocorsi di difesa personale “Krav Maga” riservatia personale di Polizia, Militare, Civile e ragazzi.Corso antibullismo per ragazzi da 8 a 14 anniMartedì e Giovedì dalle ore 19,30 alle ore 20,30.Corso per adulti uomini e donne. Martedì e Gio-vedì dalle ore 20,30 alle ore 22, Corso Police.Lunedì e Mercoledì dalle ore 14.30 alle ore16,Corsi di tutela e scorta, antiviolenza femmi-nile, guida operativa, corsi privati difesa perso-nale, corsi di tiro operativo e da difesa daconcordarsi.
Le donne possono difendersi da soleKRAV MAGA. A Tricase corso pratico di autodifesa
Giornata free con Puglia Promo-
zione, per conoscere i luoghi più
suggestivi della nostra area pro-
tetta, grazie all’Associazione GAIA e
ai Cavalieri del Salento. Ritorna, dun-
que, come ogni domenica, l’appunta-
mento con le giornate gratuite di Puglia
Promozione. Domenica 5 maggio due
gli eventi in calendario nel Parco
Costa Otranto Santa Maria di Leuca
– bosco di Tricase: BluParco- pas-
seggiata sugli antichi tratturi, con im-
mersioni subacquee anche per disabili,
dell’Associazione GAIA e Bicicletta e
Sciarabbà - itinerario storico-culturale a Spongano con i Cavalieri del Salento. La prima
gita apre le porte ai segreti di uno dei sentieri più suggestivi del Parco, le vie del Sale, dando
l’opportunità a tutti di conoscere il fascino potente e ipnotico dei nostri fondali marini, veri
scrigni di biodiversità declinati in tutte le note del blu. Mentre il secondo evento condurrà,
lungo la valle del sacro a Castiglione d’Otranto, attraverso luoghi antichi e misteriosi , dove il
sentimento religioso si intreccia alla storia dell’uomo lasciandone traccia. La “Cripta dello
Spirito Santo”, la “Cappella di S. Maria Maddalena”, “Largo Trice”, il “cimitero di Casti-
glione” e un menhir, enigmatico laccio tra la nostra preistoria e quella dei Celti di Bretagna,
assieme ad altri monumenti, offriranno un viaggio nel tempo, misterico e profondo, legato dal
culto dell’acqua.
Per info e prenotazioni: Corrado Russo (Associazione Gaia) 328/1424495
Giuseppe De Matteis (Associazione Cavalieri del Salento) 329/5373764
L’acqua del ParcoCon Puglia Promozione. Alla scoperta dellacosta e dei culti misterici della valle del sacro
il Gallo (508) - 4/17 maggio 2013 - www.ilgallo.it - [email protected]
Sport
Partite truccate. Scommesse illecite. Puntate sospette.
Flussi anomali. Mafia nel mondo del pallone. Lo-
schi interessi sulle scuole calcio. Osservatori assas-
sini. Concussione. Bagarinaggio. Ecco i vermi del
male, che filtrano e si instaurano nei meandri delle
società professionistiche e non. Nomi che rimbom-
bano nella mente afflitta di ogni amante dello sport. È inutile
nasconderci dietro a facili illusioni: l’universo pallonaro è in
crisi da tempo. E qui non si tratta di economia. La vera defe-
zione riguarda i valori e il prestigio di una nicchia dello sport
che tragicamente affonda. Dalle domeniche allo stadio si è pas-
sati troppo rapidamente alle domeniche nei centri
scommesse. Si scommette su tutto: dal primo
marcatore, sino a chi batterà il calcio di ini-
zio. Il tempo della classica schedina, con
tredici risultati fissi da scegliere fra
1X2 è finito. Una serie di interessi si
abbatte inesorabilmente sulle ricevi-
torie, sempre più “luoghi del de-
litto”, a causa di pochi “uccisori
dello sport” che minano la credibilità
dei campionati e del calcio in gene-
rale. Intorno alle scommesse proliferano
attività illecite che vanno a costituire un
calderone ingestibile: basti pensare che da
poco è possibile “puntare” su partite di Serie D, ov-
vero la massima serie… dei dilettanti (sic!). E nonostante le
aspre polemiche che si scatenano sul web, i più incalliti scom-
mettitori hanno accolto favorevolmente la novità. Sorge spon-
taneo chiedersi come si farà a controllare e assicurare il regolare
e onesto svolgimento delle gare in una categoria con nove gironi
da diciotto club cadauno, in cui alla trentaquattresima giornata
non è insolito trovare squadre in fondo al gruppo con pochi mi-
seri punti, retrocesse magari da dieci turni, che, senza nulla più
da chiedere al proprio campionato, “lasceranno la partita” agli
avversari del caso, in corsa per la promozione o per la salvezza.
Pensare che le scommesse illegali, portate in auge dai media
negli ultimi anni con le inchieste Last Bet e Golden Goal, siano
solo la punta di diamante di un movimento fatto di sudiciume e
feccia criminale, fa rabbia e rende gli amanti dello sport, quello
vero, vogliosi di una dolce vendetta nei confronti di mafia e
compagnia annessa. Ne parla egregiamente nel suo libro-inda-
gine “Calcio criminale” (ed. Rubbettino),
Pierpaolo Romani, già coordinatore di
Avviso Pubblico, associazione che si
batte a favore della diffusione di una
cultura della legalità: “Il mio lavoro,anticipato da una prefazione di un si-gnore del calcio come Damiano Tom-
masi, presidente AIC, è frutto dellapassione che ho sempre nutrito per que-
sto sport. Il calcio deve tornare ad esserepuro, il mio obiettivo è cercare una soluzione.
Alla fine della mia pubblicazione auspico una ri-presa. Bisogna inculcare già nei piccoli praticanti dell’attivitàfisica l’etica della sport pulito. Dovremmo imparare noi geni-tori a formare dapprima il cittadino, poi il calciatore”. Prota-
gonisti di “Calcio Criminale” sono anche i bambini, annichiliti
e minacciati da un sistema di interessi marci, una bettola di ta-
lent-scout che senza vergogna scendono a patto con la crimina-
lità, che a sua volta corrompe presidenti scellerati e depravati.
“Le giovani promesse del calcio futuro stimolano l’attenzionedi questi osservatori spietati, che conducono alla rovina delbambino, l’uomo del domani, e del piccolo sportivo, il calcia-tore professionista del domani”. E notate bene: i tentacoli della
piovra, ignorantemente considerati fenomeni prettamente me-
ridionali, hanno raggiunto ormai da tempo il Nord Italia. “Al-cune società di Lega Pro e dilettantistiche del Settentrionesono coinvolte in scandali di tipo mafioso. Dal Veneto allaLombardia alla Liguria, la criminalità colpisce ovunque ci-
bandosi dello sport”. Romani, nel presentare il suo libro ha fatto
tappa nel Salento, in quel di Melendugno e Caprarica di
Lecce, nell’ambito di un’encomiabile iniziativa sul tema della
legalità promossa dall’associazione “Nomeni per Antonio Mon-tinaro”, operante sul territorio.
Era accompagnato da un campione nella vita e nello sport, la
dimostrazione vivente di come il calcio non sia solo mafia e
oscurità, ma possa essere sinonimo di correttezza e lealtà: Fran-
cesco Toldo, ex uomo volante di Inter e Fiorentina, con alle
spalle una lunga esperienza in azzurro. Con la stessa determi-
nazione ed esemplare rettitudine che lo ha contraddistinto nelle
sue oltre seicento partite, solo con qualche capello grigio in più,
“ToldOne” si è rivolto ai più giovani, ben amalgamato fra essi,
e non ha usato mezzi termini nello spiegare che “si può dire dino alla criminalità solo stando uniti. Spesso del calcio si sot-tolineano gli aspetti negativi, perché fanno notizia, trascu-randone quelli straordinariamente positivi, e ce ne sono tanti,ve lo assicuro”. Rispondendo alle domande dei ragazzi, l’adesso
dirigente nerazzurro sottolinea l’importanza di una delle sue at-
tività: “Inter Campus è uno dei progetti di cui l’Inter è mag-giormente orgogliosa. Utilizziamo il calcio come strumentoeducativo cercando di restituire ai bambini più disagiati il di-ritto al gioco. L’età va dagli 8 ai 12 anni, non è previsto scou-ting. Garantiamo loro un abbinamento con l’istruzione. Siamostati ricevuti dall’ONU per esporre il progetto mondiale, es-sendo presenti, fin dal 1997 in 25 paesi del mondo. Ultima-mente abbiamo aperto anche a Milano in una comunità Romallo scopo di reintegrare nella società quei bambini emarginatie vittime di razzismo”. Se un bambino dagli occhi innocenti
prende il microfono in mano e gli domanda quali emozioni si
provino nel vincere la Champions League, Toldo sorride: “Erail momento in cui ho capito che… poteva bastare. Sono sod-disfatto della mia carriera calcistica dalla quale ho ottenuto ot-timi risultati, frutto di tanta dedizione, sacrifici sportivi e unpizzico di fortuna che però non viene per caso: la devi cercaree meritare”. Infine: “Tutti i bambini del mondo hanno il di-ritto di giocare. La vita sottopone alla selezione naturale, nellosport come nel lavoro. Ed è dalle sconfitte che s’impara a mi-gliorarsi. Cercate di credere fermamente nei vostri obiettivi,ricordando però che l’unico modo per arrivarci è studiare, lacultura è fondamentale”. Il calcio? “Sia divertimento!”.
Calcio criminale di Stefano Verri
Pierpaolo Romani e Francesco Toldo nel Salento. “Il calcio deve tornare ad essere puro.Bisogna inculcare già nei piccoli praticanti dell’attività fisica l’etica dello sport pulito”
Francesco Toldo tra i ragazzi di Caprarica
Società di Lega Pro edilettantistiche del settentrione
sono coinvolte in scandali ditipo mafioso. Dal Veneto alla
Lombardia alla Liguria,la criminalità colpisceovunque, cibandosi
dello sport
””
ilgallo.it 234/17 MAGGIO 2013
Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”,telefonamartedì 7 maggio dalle ore 9
potrai vincere una CERAMICA PASQUALE in porcellana o una ANTIPASTIERA IN PORCELLANA offerteda STG (Strada statale 275 Lucugnano-Alessano, km 23,5). E poi: i BIGLIETTI per i CINEMA
di GALLIPOLI, GALATINA, MAGLIE, CASARANO e TRICASE; due aperitivi al BAR MAL GLEF a MIGGIANO;DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO; BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sul-l’acquisto di occhiali da sole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO, TIG-GIANO e CASTRO; un LITRO DI VINO SFUSO offerto da LE VIGNE DEL SALENTO di SALVE; CORNETTO E
CAPPUCCIO al BAR LEVANTE di TRICASE.
Al cinemaAl cinema
17 - 20 - 22,30iron man 3
Sala 1 18,30 - 20,30 - 22,30le avventure di Taddeo...
Sala 2 18,30 - 20,30 - 22,30effetti collaterali
Sala 3 18,30 - 20,30 - 22,30Hansel & Gretel
GALLIPOLI - CINEMA ITALIA
TEL. 0833/568653
GALLIPOLI - CINEMA SCHIPA
TEL. 0833/568653
19,15 - 21,45iron man 3 (3D)
TRICASE - CINEMA MODERNO
TEL. 0833/545855
19,30 - 21,45attacco al potere
TRICASE - CINEMA AURORA
TEL. 0833/545855
19,30 - 21,30Hansel & Gretel (3D)
TRICASE - CINEMA PARADISO
TEL. 0833/545386
TROVA I GALLETTI, IL REGOLAMENTO
SURBO - THE SPACE CINEMA
TEL. 0832/812111
Sala 1 19,20 - 22,15iron man 3Sala 2 17,30 - 20 - 22,30effetti collateraliSala 3 17,25 - 20,30iron man 3 (3D)Sala 4 17 - 19,45 - 22,30attacco al potereSala 5 18 - 20,30 - 22,40Hansel & Gretel (3D)Sala 6 17 - 19,15 - 21,30scary movie 5Sala 7 18,30 - 21,30iron man 3 (3D)Sala 8 18 - 20,15 - 22,30il cecchinoSala 9 18 - 20,15 - 22,30il commissario Torrente....
Sala 1 17,15 (dom.)-19-20,40-22,20viaggio solaSala 2 17,15 (dom.)-19-20,40-22,20il cecchinoSala 3 18,30 (2D) - 20,50 (3D)iron man 3Sala 4 18,40 - 20,40 - 22,35Hansel & Gretel, cacciatori...Sala 5 18,30 - 20,30- 22,30effetti collaterali
MAGLIE - MULTISALA CINEMA MODERNO
TEL. 0836/484100
19,30 - 21,30snitch l’infiltrato
18 - 20 - 22scary movie
17,30 - 20 - 22,15irno man 3 (3D)
CALIMERA - CINEMA ELIO
TEL. 0832/875283 (lunedì chiuso)
19 (sab e dom) - 21 la città ideale
17,30 (sab e dom) - 19,30 - 21,30bianca come il sole, rossa...
CASARANO - CINEMA MANZONI
TEL. 0833/505270
18,30 - 21iron man 3
- settegiornisabato 4 domenica 5 martedì 7 mercoledì 8 giovedì 9 venerdì 26
mattin
apom
eriggio
sera
lunedì 6
29°
17°
Giove in sestile viaiuta ad alleviare lapesantezza dellaquadratura di plu-tone. Urano vi incitaa repentini cambia-menti ma nonaspettatevi miracoli!
Nonostante il frenodi Saturno, Plutone eNettuno continuanoa favorire la primadecade che può an-cora sperare in qual-cosa di buono sulpiano pratico.
Urano in sestile eGiove congiunto,sono transiti straor-dinari, ottimi perdare una svolta de-cisiva alle vostreaspirazioni.
Plutone in opposi-zione, Nettuno eSaturno in trigono eUrano in quadra-tura, sono transitiambigui. Ponderatebene le vostrescelte.
A parte la quadraturadi Saturno che ri-guarda i nati tra laprima e la secondadecade, i transiti sonopositivi già da tempo.Cercate di sfruttarequesto momento.
Giove è sempre inquadratura, pertantocercate d’ora in poidi limitare le spesesolo alle cose essen-ziali. Questo transitoin genere, comportaperdite economiche.
I nati tra la prima ela seconda decadesono sotto pressionee forse dovrannofare i conti con pro-blemi legali e tribu-tari. Gli altri sono piùliberi di muoversi.
Saturno congiuntocontinua a mettervicon le spalle almuro, invitandovi afare pulizia di tuttociò che non servenella vostra vita.
Giove, il vostro pia-neta guida, è senprein opposizione e po-trebbe incrementarele uscite in denaro.Per il resto, avetesempre Urano a so-stenervi alla grande!
Nettuno in sestilefavorisce la primadecade. La secondanonostante Sa-turno in sestile è fre-nata da Urano. Laterza è libera dimuoversi.
Avete transiti posi-tivi,come il sestile diUrano e il trigono diGiove, ma Saturnosempre in quadra-tura frena le vostreaspettative.
Plutone, Nettuno eSaturno vi sosten-gono alla grande: èil momento oppor-tuno per impegnarsia cambiare qual-cosa.
lloo ddiiccoonnoo llee sstteell lleedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)
dal 4 al 17
maggio 2013
Ariete Toro Gemelli
Cancro Leone Vergine
Bilancia Scorpione Sagittario
Capricorno Acquario Pesci
14°
29°
18°
15°
27°
18°
17°
25°
17°
15°
25°
16°
15°
24°
16°
16°
20°
12°
13°
TELEFONA MARTEDÌ 7 MAGGIO DALLE ORE 9: 0833/545 777NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA
LECCE - MULTISALA MASSIMO
TEL. 0832/307433UN SORRISO ON LINE
in programmazione
dal 2 maggio
tempo libero
GALATINA - CINEMA TARTARO
TEL. 0836/568653
Finanziamentiai partiti secondo
Vauro
ultimailgallo.it 4/17 MAGGIO 201324