ilGallo_21_2012EdizSud

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Anno 17, numero 21 (494) - 6/19 ottobre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected] il il Trova i Galletti e vinci Gallo L’Acquedotto Pugliese, per i bagni pubblici di via San Domenico, mai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni, vanta un credito di 22.000 euro maturato nell’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia i vari dirigenti, tecnici o impiegati. Invece... TANTO MICA PAGO IO! Crisi: come uscire FUORI dal TUNNEL? Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce, Alfredo Prete: Puntando su turismo e agricoltura si può pensare di trovare la via per lo sviluppo futuro della nostra terra. Ma abbiamo l’obbligo di cercare sempre la qualità”. PAG. 17 CHIEDIAMO AIUTO ALLA STORIA SOLO LA QUALITÀ PUÒ SALVARCI Agli imprenditori “storici” della provincia chiamati a resistere ed a lottare, abbiamo chiesto il loro punto di vista e la loro strategia per non farsi inghiottire dalla crisi. E abbiamo scoperto che... PAGG. 18-19 I bagni pubblici di Casarano 17 Speciale Fiera di Miggiano DA PAG. 8 Telefona lunedì 8 ottobre , dalle ore 9. In palio i biglietti per i cinema e tanti altri premi. Regolamento a pag. 23

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Anno 17, numero 21 (494) - 6/19 ottobre 2012 - www.ilgallo.it - [email protected]

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Trova i Galletti e vinci

Gallo

L’Acquedotto Pugliese,per i bagni pubblici di via

San Domenico, mai utilizzati edaddirittura chiusi da due anni,

vanta un credito di 22.000 euromaturato nell’arco di una diecina di

mesi!!! L’arrivo di tali bollette avrebbedovuto far saltare dalla sedia i vari

dirigenti, tecnici o impiegati. Invece...

TANTO MICA PAGO IO!

Crisi: come uscire

FUORI dal

TUNNEL?

Il Presidente della Camera delCommercio di Lecce, Alfredo Prete:“Puntando su turismo e agricolturasi può pensare di trovare la via perlo sviluppo futuro della nostraterra. Ma abbiamo l’obbligo dicercare sempre la qualità”.

PAG. 17

CHIEDIAMO AIUTO ALLA STORIA

SOLO LA QUALITÀ PUÒ SALVARCI

Agli imprenditori “storici” dellaprovincia chiamati a resistere eda lottare, abbiamo chiesto il loropunto di vista e la loro strategiaper non farsi inghiottire dalla crisi.E abbiamo scoperto che...

PAGG. 18-19

I bagni pubblici di Casarano

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SpecialeFiera di

MiggianoDA PAG. 8

Telefona lunedì 8 ottobre,dalle ore 9. In palio i bigliettiper i cinema e tanti altri premi.Regolamento a pag. 23

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DDooppppiiaaZZeettaa

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ora parlo io6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it

L’italia fuori dall’Euro? Nondiciamo eresie! Nono-stante un deciso passo

avanti dell’economia finanziaria,le famiglie vedono sempre nero. Ela fiducia nell'Ue è crollata al 36per cento. I dati, riportati da Repubblica denunciano comeil 38 % degli italiani ritenga che la moneta unica abbia dra-sticamente peggiorato la qualità della propria vita; soltantoil 13% ritiene che l’abbia migliorata. Inoltre gli italiani sonosempre meno europeisti, sia perché ritengono che l’euro hapeggiorato la qualità della vita, sia perché l’Unione Europeatutto sembra tranne che unita. In ogni caso il partito antieuro è salito al 25%. Anche dal sondaggio Demos, emergecome il 39% degli elettori italiani ritenga che l’euro abbiapeggiorato la propria vita. Il 47% sembra rassegnato a doversostenere un male necessario. Realisticamente non crediamosia possibile un ritorno alla lira, soprattutto non crediamosia utile. Abbandonare l’Euro vorrebbe dire monetizzare ildebito, ovvero passare attraverso una forma di default ma-scherato. Questo, per un Paese come il nostro, avrebbe costienormi: pensiamo al costo del debito che schizzerebbe allestelle o al costo dei beni importati: il petrolio per esempio,che ci farebbe rimpiangere la benzina a 2 euro...

Ma quale ritorno alla Lira!

Nato a Firenze 60 anni fa e bat-tezzato “nel mio bel San Gio-vanni” (come direbbe Dante),padre Lucugnanese (il mio co-gnome ne è riprova) e madre

fiorentina ho trascorso le mie ferie estiveper ben 32 anni in quel del Salento. Hovisto svilupparsi Torre Vado da unico ag-glomerato urbano della zona che si affac-cia sul mare a cittadina caotica degliultimi anni. È stato proprio per evitare ilcaos crescente che anno dopo anno pian-tavo il mio ombrellone sempre più a nord,in direzione di Gallipoli. Ultima tappadi questa peregrinazione èstata la località di Pe-scoluse. Io, miamoglie e figliormai grandia v e v a m otrovato il“buon ri-p o s o ”lungo il li-torale supe-rati gliaccessi agli“stabilimenti”tanto strombazzatidai cartelloni pubblici-tari lungo la strada litora-nea. Proprio in detto loco ho riscontratole prepotenze e le arroganze legalizzatepiù vergognose. Faccio presente che imiei primi 28 anni di villeggiatura li hotrascorsi in quel di Viareggio, poiché la

mia famiglia era proprietaria di un villinoin una zona residenziale della nota citta-dina versiliese. Vi chiederete: “A noi chec’interessa?”. È presto detto. Non sto asottolineare i prezzi esosi che nulla hannoda invidiare a Viareggio, benché il luogomenzionato non abbia gli stessi servizi daoffrire, ma tengo a rimarcare i termini“prepotenze” e “arroganze”. Non è forseprepotenza appropriarsi di una spiaggialibera con ombrelloni e lettini in un areadenominata “spiaggia libera attrezzata”?Non è forse arroganza delimitare tale areaper evitare intromissioni di bagnanti che

potrebbero piantarvi il loroombrellone? Svolgo la

mia opera lavorativapresso il Comunedi Firenze Dire-zione Urbani-stica e proprioper la specifi-cità del miolavoro hospesso contatticon tecnici del

Demanio. Inter-pellato uno di que-

sti tecnici, peraltro excompagno di studi, ho

avuto modo di apprendere chela dicitura: “spiaggia libera attrezzata”non esiste nella casistica delle conces-sioni marittime demaniali. Sono inoltrevenuto a sapere che la pubblica ammini-strazione di riferimento, in questo caso il

Comune di Salve, ha competenza su tuttoil territorio limitrofo fatta eccezione perla fascia di rispetto del litorale, che variadi ampiezza da luogo a luogo. Infatti talecompetenza il demanio marittimo la de-manda alle Capitanerie di Porto delluogo. A questo punto mi viene sponta-neo una domanda che a qualunque essereraziocinante sorgerebbe: “ma se la spiag-gia è libera, come può essere anche at-trezzata?”. Le risposte possono esseremolteplici anche senza scomodare i varicodici. Se la spiaggia è libera mi ritengonel giusto se pianto il mio ombrellone nelpunto che più mi aggrada. Se la spiaggiaè attrezzata (ma lo sono anche le dogbeach) mi sottoporrò alle illegittime ves-sazioni dei gestori che arrogano diritti suuna proprietà demaniale in assenza diconcessione. Vorrei far presente che leproprietà demaniali, essendo di proprietàdello Stato, sono per antonomasia di pro-prietà di tutti i cittadini. Quindi per la re-gola del contrappasso dovrei pagare lamia sosta sulla spiaggia, che è anche dimia proprietà, solo perché un arrogantegestore ha deciso di ricavare soldi senzaesserne autorizzato. In conclusione miduole dirlo, perché amo il Salento comela mia Firenze, ma con mia mogliestiamo prendendo in forte considerazionedi non trascorrere più le ferie in quellaterra meravigliosa, nella quale il cielo at-tinge il colore azzurro dall’acqua delmare.

Paolo Minerva (Firenze)

Un fiorentino in SalentoPrepotenze e arroganza. Se una spiaggia è libera, comepuò essere anche attrezzata? Tutto perché un arrogantegestore ha deciso di ricavare soldi senza esserne autorizzato

Non è forse prepotenzaappropriarsi di una spiaggia liberacon ombrelloni e lettini in un area

denominata “spiaggia liberaattrezzata”? Non è forse arroganza

delimitare tale area per evitareintromissioni di bagnanti chepotrebbero piantarvi il loro

ombrellone?

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attualitàilgallo.it6 6/19 OTTOBRE 2012

Sono 453 le lavoratrici e i lavoratori della pro-vincia di Lecce che dall’INPS hanno ricevuto oriceveranno nei prossimi giorni comunicazioneper verificare i requisiti di diritto alla pensione. Sitratta di lavoratrici e di lavoratori cosiddetti “eso-dati” che nel 2012 possono accedere al pensiona-mento, in deroga al nuovo sistema in vigore dalprimo gennaio di quest’anno. La legge di riforma,che porta il nome della Ministra Fornero, ha mo-dificato drasticamente la normativa precedente inmateria, portando l’età di accesso alla pensione a67 anni, non prevedendo alcuna gradualità nellafase applicativa.Chi sono le lavoratrici e i lavoratori benefi-

ciari delle deroghe? Si tratta di persone collocatein mobilità ordinaria per chiusura dell’azienda oche volontariamente hanno accettato la mobilitàlunga per riduzione di personale; di coloro i qualihanno sottoscritto con l’azienda un accordo indi-viduale e si sono dimessi riscuotendo un incen-tivo all’esodo; di chi ha smesso di lavorare ed èstato autorizzato dall’INPS al versamento di con-tributi “volontari” per perfezionare, con la vec-chia normativa, i requisiti di pensione; inoltre, dichi è stato esonerato dal lavoro per assistere un fi-glio disabile o percepisce l’assegno straordinariodal fondo di solidarietà perché dipendente da unente pubblico o azienda privata che eroga un ser-vizio di pubblica utilità in fase di ristrutturazione(aziende di Credito e Credito Cooperativo, Esat-torie, Monopoli di Stato e Poste Italiane); infine,se dipendente pubblico, è stato esonerato dal ser-

vizio. Queste le categorie di lavoratrici e lavo-ratori che nell’anno 2012 possono andare in pen-sione con i requisiti di età e di contribuzionepre-riforma.A giudizio della SPI Cgil Lecce però “le personeche possono godere delle deroghe sono di granlunga più numerose, almeno il triplo delle circa120mila individuate dal Ministero e destinatariedella lettera a firma del Direttore GeneraleINPS, dott. Mauro Nori”.Una stima che, anche a livello territoriale, se-condo il Sindacato dei pensionati della provinciadi Lecce, “va ben oltre le 453 persone individuateattualmente dall’Inps: a nostro avviso infattisono circa un migliaio i lavoratori che rischianodi finire nel limbo degli “esodati”, pensiamo sol-tanto ai tanti lavoratori in mobilità in deroga nelSud Salento, in particolare quelli delle aziendedel settore Tac”.“La normativa medesima”, sostengono alla Cgil,“non facilita l’individuazione immediata dei sog-getti beneficiari. Anche gli uffici preposti dellesedi INPS territoriali non danno risposte univo-che. Per facilitare la verifica della posizione per-sonale”, la CGIL, assieme al sindacato pensionatiSPI CGIL e al Patronato INCAha messo a dispo-sizione i propri sportelli comunali di informazionee assistenza previdenziale, “presso i quali gli in-teressati possono rivolgersi per tutto quanto ne-cessario: visualizzare l’estratto contributivo,verificare i requisiti, presentare l’autorizzazionee la domanda di pensione”.

Esodati nel Salento: laspedizione dei milleLegge Fornero. Secondo la SPI Cgil sono molti dipiù gli interessati in provincia di Lecce rispetto ai453 persone individuate attualmente dall’Inps Vodafone, azienda leader nel settore della telefonia mobile, quest’anno è all’Expo

2000 di Miggiano, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre. Per i lettori de “il Gallo” unasorpresa: basta ritagliare il cuopon in basso a sinistra come indicato nella pubblicità econsegnarlo presso il personale allo stand Vodafone; avrete la possibilità di vincere unTab Samsung Galaxy 7.0 WiFi messo in palio dal punto vendita di Tricase. Un motivoin più per visitare lo stand Vodafone e la Fiera di Miggiano. Per maggiori informazioniVodafone Tricase, Piazza Cappuccini, tel. 0833/772121

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la scoperta6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 7

C’era un tempo in cui gli sprechied i disservizi facevano noti-zia; così come c’era un tempoin cui anche i burocrati, vuoiper principio morale, vuoi piùbanalmente per becera appli-

cazione delle norme, facevano quel minimo indi-spensabile per guadagnarsi quel compenso che lacollettività gli riconosceva per quel minimo cheveniva loro richiesto di fare. Come dire: nessunostatale si è mai ammazzato di lavoro ma quanto-meno la maggior parte dello stipendio era guada-gnata. Poi i tempi sono cambiati per tutti: èarrivato un nuovo concetto di politica, di Ammi-nistrazione della cosa pubblica e della burocraziae questo ha comportato da un lato una parvenza dimodernità ma dall’altro il precipitare definitivo diuna situazione già di per sé critica. Capita così cheoramai è pressoché impossibile dare una notiziache scandalizzi o meglio indigni i propri lettoriche sono ormai quotidianamente informati dellepeggio zozzerie che i vari politici di ogni ordine egrado sono capaci di fare coi soldi e con i beni ditutti. Ma i fatti e le zozzerie continuano ad esistereindipendentemente dall’indignazione che ne con-segue e quando vengon fuori, devono quanto-meno esser denunciate.

In via S. Domenico a Casarano, ci sono i bagnipubblici. Una prima notizia potrebbe esser quellache, a memoria d’uomo, pur essendo sino a nonmolto tempo fa custoditi, nessuno si ricorda diaverne mai beneficiato e questo per una singolare

forma di “rive-renza” nei con-fronti del custodeche purtroppoora è passato amiglior vita. Unaseconda notiziapotrebbe ad esem-pio essere quella che,ormai da quasi un paiod’anni, detti bagni pubblicisono mestamente chiusi costrin-gendo gli eventuali turisti (che tanto cerchiamo diinvogliare a visitarci) ad un penoso peregrinaretra i bar del centro per i propri bisogni. In realtà lavera notizia è quella che probabilmente queibagni sono in realtà l’ingresso segreto a qualchecentro benessere sotterraneo dotato di piscina efaraoniche vasche con idromassaggio e che nes-suno se ne sia mai accorto.

A far venire il dubbio però ci ha pensato l’Ac-quedotto Pugliese che, per quei bagni pubblicimai utilizzati ed addirittura chiusi da due anni…vanta un credito di 22.000 euro maturato nel-

l’arco di una diecina di mesi!!! L’arrivo di talibollette avrebbe dovuto far saltare dalla sedia ivari dirigenti, tecnici o impiegati… in realtà èpassato nella più totale indifferenza per più dimezzo anno, come se l’impennarsi del mille percento di una bolletta dell’Acquedotto (oltretuttoper dei bagni chiusi da anni) non fosse un pro-

blema.Allora delle due l’una: o le bollette

che arrivano non vengono nem-meno lette o, se vengono lette,vengono bovinamente man-date avanti nella macchinaburocratica comunale,senza nemmeno doman-darsi il perché di un au-mento vertiginoso di unimporto (“tanto i soldi nonli caccio io”). Noi non sap-

piamo quale delle due sia laverità (comunque inquietante)

ma se pensiamo che quella di Ca-sarano è l’unica Amministrazione

che è stata talmente abile da sforare il pattodi stabilità anche durante il periodo di Commis-sariamento (caso mai sentito prima a livello na-zionale) l’idea su quel che possa esseresuccesso… ci viene.Al momento pare che l’arcano sia stato svelato eche, nascosto nei sotterranei di Piazza S. Dome-nico, non vi sia un ultra moderno centro benes-sere ma una più banale ma pur sempre deleteriafalla nelle condutture che, prima o poi, verrà ri-parata. Quel che probabilmente sarà difficile ri-parare è la mentalità fatta di pigrizia mista adincompetenza di molti burocrati che noi pa-ghiamo per amministrare la nostra città.

Casarano: bagni pubblici o centro benessere?Via San Domenico. L’Acquedotto Pugliese, per quei bagni pubblici mai utilizzati e chiusida due anni, vanta un credito di 22mila euro maturato nell’arco di una diecina di mesi...

O le bollette che arrivano nonvengono nemmeno lette o vengonobovinamente mandate avanti nellamacchina burocratica comunale,

senza nemmeno domandarsi il perchédi un aumento vertiginoso di un

importo, tanto i soldi nonli caccio io...

««DELLE DUE L’UNA

di Antonio Memmi AAFFFFIITTTTAASSII AA TTRRIICCAASSEE AAPPPPAARRTTAAMMEENNTTOOpprriimmoo ppiiaannoo,, 33 ssttaannzzee ddaa lleettttoo,, ssaalloonnee,,ccuucciinnaa//ccaammiinnoo,, 22 bbaaggnnii,, ggaarraaggee 22 ppoossttiiaauuttii,, €€ 440000,,0000 aall mmeessee.. 334488//55665588222288

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IN BACHECA

l’eventoilgallo.it8 6/19 OTTOBRE 2012

di Donatella Valente

Pronti? Via! Anche quest’anno, dagiovedì 18 a domenica 21 ottobre,appuntamento con uno dei piùgrandi avvenimenti dell’autunno sa-

lentino, la Fiera di Miggiano, oramai notacome Fiera Regionale “Expo 2000: Indu-stria, Artigianato, Agricoltura del Salento”.Frutto di uno straordinario impegno orga-nizzativo da parte dell’Amministrazione co-munale di Miggiano, guidata dal sindacoGiovanni Damiano, Expo 2000 si prean-nuncia come un appuntamento di sicurosuccesso caratterizzato dalle due imprescin-dibili caratteristiche che ne identificano ilcarattere: tradizione e novità.

Storia ed innovazione, passato e futuro, dun-que, si incontrano in un evento che ha sa-puto tenere il passo dei tempi che cambianoma che allo stesso tempo ha continuato amantenere inalterati i tratti di una manife-stazione storica. La vecchia e bella “Fera deMiscianu”, quella che abbiamo amato dabambini, è da tempo finita. L’avvenimentosi è via via trasformato negli ultimi 10 anni,adeguandosi al modello dei sistemi fieristiciinternazionali, tanto da diventare un vero eproprio evento, un’autentica “campionaria”seconda solo alla Fiera del Levante, la piùimportante di sicuro dell’intera area delCapo di Leuca. Tutto ciò premia la sceltache l’Amministrazione comunale ha fattonegli anni, ovvero quella di puntare tuttosull’evento Fiera, facendolo diventare fioreall’occhiello non solo della cittadina di Mig-giano ma di tutto il Salento: la manifesta-zione fa registrare un’inversione di tendenza

nel contesto economico–pro-duttivo salentino fortementeprovato dalla crisi, conti-nuando a produrre benefici ericadute positive.

Nota e frequentata a livelloregionale, e negli ultimi annianche nazionale, la Fiera Re-gionale Expo 2000 rappre-senta un punto di incontro tradiverse realtà economiche.Nei quattro giorni diesposizione essa di-venta di fatto im-p resc ind ib i l ecrocevia percommercianti,operatori eco-nomici, indu-striali eoperatori dellad i s t r ibuz ionerappresentandouna concreta occa-sione per aprirsi a nuovimercati ed allacciare proficuiscambi commerciali per tutti gli operatoridel settore, ma soprattutto per le piccole emedie imprese.

Expo 2000, che vanta un’area espositiva to-tale di oltre 45.000 mq, interessa un bacinod’utenza estremamente vasto, tanto da rag-giungere oltre 100.000 visitatori e circa 270espositori. Essa si caratterizza, dunque,quale ampia e qualificata vetrina di prodotti

che offre anche tante oppor-tunità d’acquisto alle mi-gliaia di visitatori cheattendono con entusia-smo l’annuale appunta-mento. L’ingressolibero, inoltre, consentea questi ultimi, e in par-ticolar modo alle fami-

glie, di visitare la Fiera piùvolte e scegliere con tranquil-

lità tra i numerosi e diversificatiprodotti in mostra. Saranno presenti le

aziende del settore tessile e pelletteria, si-gnificativo il numero di quelle d’arreda-mento, di complementi di arredo e di cucinecomponibili, dell’oggettistica, dei casalin-ghi, termosanitaria, ma anche produttori dimacchine agricole, concessionari di auto-vetture e di materiale edilizio, insieme agliespositori di infissi, di tappeti d’oriente, diantiquariato e di prodotti agro-alimentari.

Quale storia locale racconta la fiera diMiggiano? “La Fiera di Miggiano” chesi svolgerà nella mattinata di domenica

21 ottobre, è nota tradizionalmente come“Fera de Miscianu ci boi”. È una Fiera cherisale agli inizi del secondo millennio; ognianno in quella data gli allevatori e i contadinidel Salento nonché greci ed albanesi si in-contravano a Miggiano per scambiarsi se-menti e animali. Raggiungere Miggiano aquei tempi non era facile, considerando imezzi di trasporto e le distanze percorse, per-tanto, arrivavano il sabato sera e consuma-vano il loro pasto con carne lessa di maiale. Imaiali venivano allevati dai contadini delluogo nei loro cortili e venivano macellati inoccasione della fiera, per offrire agli ospiti ungustoso ristoro. La “Sagra del Maiale”, cheavrà luogo sabato 20 ottobre, si svolgerà se-condo un’antica tradizione che risale all’XIsecolo: in enormi pentole di rame rosso siprepara la “carne de porcu ndalessata” con ilcontorno di “foie reste” che in passato veni-vano offerti agli avventori delle osterie in-sieme al classico bicchiere di vino locale.

FIERAmente MiggianoCrocevia. Un’occasione per aprirsi a nuovi mercati ed allacciareproficui scambi commerciali, soprattutto per piccole e medie imprese

Vanta un’areaespositiva totale di

oltre 45.000 mq;

più di 100.000visitatori e circa270 espositori

La tradizione resta

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Expo 2000

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la Fiera6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 11

Expo 2000 è sempre più l’orgoglio diMiggiano e il sindaco Giovanni Dami-nao sottolinea come “la Fiera Regio-nale Expo 2000 abbia varcato i confini

della nostra regione già da qualche anno: lerichieste che ci sono pervenute vanno infattial di là del territorio provinciale e regionale”.Gli fa eco Vincenzo Bramato, consigliere co-munale con delega alla Fiera: “Oltre a quelleprovenienti da ogni parte della Puglia,aziende dell’Umbria, Sardegna, Toscana, Ve-neto, Calabria, Sicilia hanno chiesto di poterusufruire di uno spazio espositivo nella nostramanifestazione”.“Nonostante siamo alle soglie dell’evento”, ri-prende il Sindaco, “abbiamo una serie di ri-chieste che purtroppo non riusciremo asoddisfare, perché gli spazi sono stati ormaida lungo tempo prenotati. Questo la dicelunga su Expo 2000: a dispetto della crisi chesta attanagliando il settore dell’industria, del-l’artigianato e delle piccole e medie imprese,la nostra è una Fiera appetibile. La grandevolontà da parte delle aziende di essere pre-senti, lascia supporre che la manifestazioneassicurari un certo ritorno economico”.A proposito di crisi: avete avuto maggiori dif-ficoltà rispetto agli anni scorsi ad organizzare laFiera? “Sentendo quello che è avvenuto inaltre realtà, non ultima la Fiera del Levante diBari che ha registrato una riduzione drasticadegli espositori, il nostro evento non ha subitodanni dal punto di vista del numero degliespositor. A questo proposito c’è da dire chequest’anno ci sarà grande attenzione per leaziende che producono macchine agricole”.Approfondisce il tema Bramato: “Diverse

aziende che vengono dalla provincia di Bari,grosse aziende, hanno chiesto di essere pre-senti in fiera, anche se gli spazi sono quelliche sono. Per quello che sarà possibile cer-cheremo di soddisfare il maggior numero dirichieste”.Continua lo sforzo per fornire più qualità, piùservizi in termini di fruizione semplificata daparte dei visitatori, anche relativamente alpiano del traffico finalizzato soprattutto a noncreare disagi ai residenti. “Grazie alla compe-tenza del Comando di Polizia Locale non ab-biamo quasi mai avuto problemi sul piano deltraffico, in più quest’anno abbiamo realizzatoun nuovo spazio di circa 5.000 mq a ridossodella Fiera, da utilizzare come zona parcheg-gio e che produrrà un miglioramento sulpiano della sicurezza e della tranquillità”.Cosa si potrebbe fare per estendere a vari pe-riodi dell’anno la funzione catalizzatrice di in-teresse della Fiera? “Stiamo cercando di nonfinalizzare l’evento solo ad Expo ma il periodoche stiamo vivendo non è dei migliori. Il no-stro sforzo resta massimo per coinvolgereanche altri enti, altre istituzioni ed avere l’op-

portunità di realizzare qualcosa di diverso.L’obiettivo è quello di sfruttare gli spazi ancheper altri eventi. Ci sono molte richieste a ri-guardo, ma avendo l’obbligo di un tornacontoper le casse comunali, spesso non c’è intesatra domanda ed offerta”.Potrebbe l’evento servire alle imprese e dun-que al lavoro anche al di là della sola settimanadi esposizione? Potrebbe diventare una stabilepiattaforma pubblica di incontro tra domandaed offerta? “Potrebbe, ma è un problema didifficile risoluzione. Avevamo pensato, al di làdella campionaria di ottobre, di creare mo-menti singoli in modo da finalizzare l’eventosu uno specifico settore; la nostra posizionedecentrata di sicuro non aiuta, ma lo sforzoin questo senso continua”.

Quali saranno gli ospiti della serata inaugurale?“L’evento verrà inaugurato dal Prefetto diLecce, Giuliana Perrotta. Sarà il Prefetto atagliare il nastro, perché riteniamo che la suapresenza dia molto lustro alla manifestazione,considerato anche quanto sia attenta ai varieventi che si svolgono sul territorio. Perquanto riguarda la politica, purtroppo, devodire che le istituzioni lasciano solo a noi l’in-combenza, gravosa, di realizzare questagrossa manifestazione. Purtroppo non ab-biamo aiuti da parte delle istituzioni, Provin-cia, Regione o Governo che siano. Spiacepensare che per altri eventi si spendano cen-tinaia di migliaia di euro, mentre per questamanifestazione che non serve soltanto a pub-blicizzare Miggiano ma anche a dare unamano alle tante aziende che lavorano sul ter-ritorio salentino, regionale e anche nazionale,

da diversi anni non vengono erogati contri-buti! E questo, in un piccolo Comune come ilnostro in cui le risorse scarseggiano, è ungrosso problema”.Come nelle altre edizioni, nella serata inaugu-rale verrà consegnato il “Premio Miggiano”per il quale sono state già individuate delle fi-gure che saranno rese note nel corso della ma-nifestazione. Quali, invece, le novità del 2012?Vincenzo Bramato ne segnala alcune: “La gra-dita presenza della Polizia Penitenziaria perla prima volta in Fiera; sabato 20 ottobre, du-rante la “Sagra del maiale” gli operatori del-l’ASL leccese saranno presenti con un’unitàmobile ed interagiranno con i visitatori dellaFiera allo scopo di informare e sensibilizzaresul rischio connesso all’uso di sostanze e al-l’abuso di alcol. È previsto l’uso dell’etilome-tro per coloro che spontaneamentedecideranno di sottoporsi a tale test. Un’altrapregevole novità sarà la presenza di uno standdel “Made in Carcere”.Il marchio “Made in Carcere” nasce nel 2007,grazie a Luciana Delle Donne, fondatrice diOfficina Creativa, una cooperativa sociale,senza fini di lucro. Sono prodotti “utili e futili”,confezionati da donne ai margini della società:20 detenute, alle quali viene offerto un percorsoformativo, con lo scopo di un definitivo rein-serimento nella società lavorativa e civile. Loscopo principale di “Made in Carcere” è dif-fondere la filosofia della “seconda opportunità”per le detenute e della “doppia vita” per i tes-suti. Un messaggio di speranza, di concretezzae solidarietà, ma anche di libertà e rispetto perl’ambiente.

Donatella Valente

“L’orgoglio di Miggiano”Da ogni dove. “Oltre a quelle provenienti da ogni parte della Puglia,richieste da Umbria, Sardegna, Toscana, Veneto, Calabria, Sicilia”

Niente aiuti daparte di Provincia,

Regione o Governo.Le risorse

scarseggianoe questo è un

grosso problema««“Ci hanno

lasciati soli”

attualitàilgallo.it12 6/19 OTTOBRE 2012

IlGruppo di Azione Locale “Capo S. Maria di Leuca” comunica che inattuazione del Piano di Sviluppo Locale “Capo di Leuca 2015” nel-l’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Puglia 2007 – 2013 è stato

pubblicato il Bando MISURA 312 -Sostegno allo sviluppo e alla creazionedelle imprese, e che è prorogato il termine della prima scadenza bimestrale perla presentazione ad ogni GAL delle domande di aiuto dei beneficiari relati-vamente al suddetto bando entro e non oltre le ore 12 di martedì 16 ottobre.Ricordiamo inoltre che con l’Azione 1, il Bando si rivolge al settore dell’ar-tigianato tipico locale basato su processi di lavorazione tradizionali del mondorurale, con l’Azione 2 al commercio esclusivamente relativo ai prodotti tra-dizionali e tipici del territorio, al fine di favorire la creazione di aggregazionidi microimprese per l’attivazione di una rete di distribuzione locale, infine,con l’Azione 3 si rivolge ai servizi alla popolazione locale soprattutto per laprima infanzia e gli anziani (creazione di ludoteche, baby-sitting, centri ri-creativi per anziani) e servizi attinenti il tempo libero (biblioteche, piccolicentri ricreativi, centri adibiti alla presentazione di produzioni cinematogra-fiche e/o spettacoli, attività di intrattenimento e di sport). Possono presentaredomanda d’aiuto le microimprese esistenti o di nuova costituzione che ope-rano, ossia che hanno sede operativa in uno dei seguenti 18 Comuni: Ac-quarica del Capo, Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gaglianodel Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Nociglia,Patù, Presicce, Ruffano, Salve, Specchia, Taurisano, Tiggiano, Tricase eUgento. Le modalità per inoltrare domanda d’aiuto e la documentazione daallegare alla stessa sono dettagliate nel Bando MISURA 312 (in allegato),pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, e scaricabile sul sitowww.galcapodileuca.it–Sezione “Documenti in evidenza”. Per maggiori in-formazioni in merito al Bando occorre rivolgersi allo Sportello Informativopresso la sede del GAL “Capo S. Maria di Leuca” in Piazza Pisanelli (Pa-lazzo Gallone) a Tricase - Tel. 0833.545312, Fax 0833.545313,e-mail:[email protected], aperto dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 edalle ore 17 alle 19 (venerdì sera chiuso).

Risorse rurali: proroga dei termini

Ilsindaco di Melissano Roberto Falconieri “nonpotendone più” dei ritardi nella realizzazionedella piattaforma intermodale ha preso carta epenna e scritto una lettera indirizzata a: pre-sidente della Regione Nicki Vendola; assessore

regionale alle Infrastrutture strategiche e mobilità - In-frastrutture strategiche, Sistema Integrato dei Trasporti,Programmazione Vie di comunicazione, Guglielmo Mi-nervini; vice presidente Loredana Capone; Direzione Re-gionale delle Ferrovie Sud-Est; presidente della Provinciadi Lecce, Antonio Gabellone; Presidente di Area Vasta SudSalento, Antonio Fitto; al sindaco di Casarano, ComuneCapofila di Area Vasta Sud Salento, Gianni Stefàno; al pre-sidente della Camera di Commercio di Lecce, AlfredoPrete; al presidente di Confindustria, Piernicola LeoneDe Castris e al Prefetto della provincia di Lecce, GiulianaPerrotta.

“L’auspicio coltivato in questi mesi trascorsi”, scrive Fal-conieri, “era quello che le Istituzioni preposte racco-gliessero l’invito, più volte manifestato comeAmministrazione Comunale, di riprendere in modo decisoe risoluto la discussione e, soprattutto, il completamentodei lavori della ‘Piattaforma Logistica Intermodale di Me-lissano’. In assenza di pronunciamenti significativi e con-creti, ben venga quindi, l’intervento dell’autoritàinvestigativa che ha richiamato all’attenzione delle Isti-tuzioni la gravità di una situazione che potrebbe confi-gurarsi come elemento di spreco di risorse pubbliche, diinefficienza ed inadeguatezza delle Istituzioni e dei lororappresentanti, con grave ricaduta negativa sul territo-rio del basso Salento. L’opera di cui trattasi, già finan-ziata con il primo stralcio di € 2.800.000,00 nell’ambitodel PIT 9, è di grande utilità e, per alcuni versi, deter-minante per offrire un valido sostegno agli insediamentiproduttivi del Basso Salento in particolare, cercando dicolmare un deficit strutturale e sviluppando la logisticaintegrata e il trasporto intermodale. Quale amministra-tore pubblico non potevo restare inerte di fronte a “di-sattenzioni”, “amnesie” e “sottovalutazioni” da parte dichi aveva intrapreso una valida iniziativa indispensabileper un vasto territorio a supporto delle imprese localidel manifatturiero, dell’industria e dell’agricoltura e deiservizi. Non tanto e non solo per sventare l’ennesima“cattedrale nel deserto” o, peggio, l’ennesima “incom-

piuta”, ma soprattutto perché tale infrastruttura rivesteun carattere altamente strategico, forse l’unico, nel-l’ambito di Area Vasta Sud Salento, così come riportatonello stesso Piano Strategico che prevede altri finanzia-menti per il completamento della Piattaforma, tali daavere una struttura adeguata e ottimale per la movi-mentazione delle merci prodotte”.

“Ero e resto profondamente convinto”, continua il primocittadino, “dell’utilità e dell’efficacia di tale investi-mento, finalizzato ad esaudire la domanda di trasportodei prodotti ottenuti dalle lavorazioni locali e ad una ri-duzione dell’impatto ambientale, attualmente essenzial-mente centrato sul trasporto su gomma, individuandonell’intermodalità la vera “chiave di volta” per raggiun-gere i mercati, nonché “volano” per lo sviluppo dell’in-tero apparato socio-economico-produttivo. Diversi e tuttiimportanti sono gli obiettivi da conseguire quali, peresempio, l’incremento della competitività del sistemaproduttivo locale e la creazione di nuova occupazione,anche con l’impiego di professionalità specifiche.Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, nell’otto-bre 2011, ha pubblicato, tramite propri esperti ministe-riali, una valutazione ex-post del PIT salentino, secondola quale la Piattaforma logistica da realizzarsi in agro diMelissano rappresenta l’investimento materiale più am-bizioso dal punto di vista della discontinuità che vor-rebbe indurre nell’economia locale e, allo stesso tempo,l’infrastruttura dalla più chiara natura di bene pubblicoche attraverso il PIT si vorrebbe porre in essere. […]. Per-tanto, ribadisco la disponibilità del Comune di Melis-sano, in quanto territorialmente competente, adaccettare il ruolo di Ente gestore del processo sia nellaindividuazione delle forme di governance più appro-priate, sia nel coordinamento per la progettazione-ese-cuzione dei nuovi lotti riferiti al completamento dellaPiattaforma”.

“Ad ogni buon fine”, conclude il Sindaco di Melissano,“vi invito a coinvolgere questo Ente in maniera completae costante come interlocutore al tavolo del negoziatoistituzionale Area Vasta – Autorità di Gestione Regionale,non ritenendo in alcun modo ammissibile ogni ritardo enon potendo correre il rischio di trovarsi un’opera in-frastrutturale grande quanto incompiuta”.

Piattaforma intermodale a Melissano

La rabbia del Sindaco

Dura presa di posizione del CapoGruppo consiliare di opposizioneNunzio Dell’Abate nei confrontidel sindaco Coppola e alla sua Am-ministrazione. Dell’Abate, in parti-

colare punta l’indice su aliquote IMU,indennità di sindaco ed assessori e un de-bito fuori bilancio di 200mila euro.“Nell’ultimo Consiglio comunale”, at-tacca il Consigliere d’opposizione,“l’Amministrazione Coppola ha au-mentato le aliquote IMU ed ha ancheeliminato le agevolazioni che la leggelascia in facoltà agli Enti Locali. Di-fatti, ho proposto: l’applicazione del-l’aliquota per la prima casa agli iscrittiall’A.I.R.E. (anagrafe italiana residenti al-l’estero), già in vigenza nella normativa I.C.I.,che altrimenti andrebbero a pagare l’aliquotabase; la riduzione allo 0,38% dell’aliquota re-lativa ai cosiddetti “bene merce” possedutidalle imprese costruttrici e non ancora locatio venduti, consentendo in tal modo di dare re-spiro al comparto edilizio in seria difficoltà;l’indicazione di una tariffa agevolata per leunità immobiliari, non locate, di proprietà oin usufrutto degli anziani o disabili ricoveratipresso istituti o strutture sanitarie; la tuteladelle categorie sociali disagiate nella forbicedallo 0,20 allo 0,60 dell’aliquota agevolata.Ma non c’ è stato verso”, rincara la dose l’ex

candidato Sindaco, “tutte proposterigettate! E, quel che è peggio, lamaggioranza ha votato la cancel-lazione dell’art.18 del Regola-mento IMU, approvato di recentedal Commissario Prefettizio, che

p r e v e -deva l’ap-p l i c a z i o n edell’aliquota age-volata per la prima casa ai fabbricati concessiin affitto con contratto regolarmente regi-strato, con intuibili ripercussioni sul mercatolocatizio e sull’economia locale”.Non basta, perché Dell’Abate denuncia che “lamaggioranza ha rimpinguato il capitolo delleindennità al Sindaco ed agli Assessori cheadesso costano al Comune oltre 100.000 euroall’anno; ha incrementato le posizioni di di-rigenza e le consulenze esterne con un aggra-vio di circa € 30.000; ha aumentato le spesedi funzionamento degli uffici e di illumina-

zione pubblica per altre € 30.000. Non “si ag-giustano i conti” sempre unilateralmente”, at-tacca ancora Dell’abate, “motivando con leesigenze di riequilibrio del bilancio; occorreinventarsi di tutto -copiare, all’occorrenza, lepratiche virtuose degli altri enti-, privarsi ditutto l’inutile, ma di non far sempre pioveresul cittadino che ormai non ha manco più

l’ombrello per ripararsi”. Ma non è finita!Perché per dirla come il Capogruppo del-l’opposizione, “il Sindaco ha poi pre-sentato l’ennesimo conto: ilriconoscimento di un debito fuori bi-lancio che supera 200.000 euro. Ha

riferito che il debito proviene da unasentenza di condanna, ma ha taciuto

che nel giudizio l’Amministrazione non siè difesa, è rimasta contumace, in poche pa-role se ne è infischiata. E sapete di quale Am-ministrazione si tratta? La secondaAmministrazione Coppola, basta leggere la ci-tazione in causa notificata in Municipio il 5settembre 2006. E badate, a ricorrere contro ilComune, per delle opere pubbliche eseguite,è una Cooperativa in liquidazione coatta,quindi un soggetto giuridico che, se opportu-namente contattato, sarebbe addivenuto a piùmiti consigli. Ma vi è di più! Senza una no-stra difesa, il Magistrato ha dimezzato le pre-tese della Cooperativa, figuriamoci se cifossimo difesi! Ricordo che la competenza a

costituirsi in giudizio, a sostenere le ragionidel Comune, spetta al Sindaco ed alla suaGiunta. A questo punto mi chiedo, ma se aves-sero fatto causa personalmente all’Ing.Cop-pola, per una somma così elevata di danaro,se ne sarebbe ugualmente infischiato o sa-rebbe corso subito da un avvocato, rimanendosulle spine sino alla decisione del Giudice?Eppure un vero Amministratore dovrebbe“sentire” la cosa pubblica come se fosse cosapropria. Ma questo “sentire” non ha mai fattobreccia nell’animo del nostro Sindaco. Nellaprecedente Amministrazione”, è la stoccata fi-nale di Nunzio Dell’Abate, “nello scorcio dimandato da assessore al contenzioso, mi ri-trovai a fare i conti con un fardello di causelasciateci dal governo Coppola, risultato diuna politica poco accorta alla gestione dellecontroversie e all’ adozione di atti di indirizzofinalizzati a evitare il ricorso al magistrato e acontenere i costi, ma soprattutto un andazzoveramente inconcepibile a rimanere contu-maci, a scegliere scientemente di non costi-tuirsi, a fregarsene, tanto è cosa pubblica...Basta pensare che il nostro Sindaco non hamai voluto un’Assessore in tale settore; ep-pure il contenzioso è “la falla” di ogni ente lo-cale e merita un’attenzione particolare,altrimenti sarà sempre questo il risultato.Anche se poi mi chiedo: ma non vale più che“chi sbaglia paga”?”.

Più tasse? Il Sindaco non ci sta e respinge al mittente leaccuse: “L’IMU sulla prima casa al 4,5 era già statoipotizzato dal Commissario prefettizio e ci consente,tra sconto di 200 euro e agevolazioni per figli a ca-rico, praticamente di escludere dal pagamento tutte

le prime case di dimensioni contenute. Ed anche gli altri pa-gheranno di meno di quanto facevano in passato con l’ICI.Per quanto riguarda la seconda casa eravamo di fronte ad unascelta. Dobbiamo comunque garantire un equilibrio di bilan-cio perché il Comune mantenga la sua funzione di ente ero-gatore di servizi, almeno quelli minimi indispensabili, vista lasituazione economica in cui versano le casse di tutti gli Enti lo-cali. Escludere i residenti all’estero ci avrebbe costretto adaumentare il parametro per altre categorie comunque degne diattenzione: dagli anziani che dopo tanti sacrifici hanno rea-lizzato e donato una o più abitazioni ai figli mantenendo l’usu-frutto, ai militari o altri lavoratori che tornano a Tricase solola domenica o comunque per pochi giorni all’anno, ecc. Ab-biamo l’obbligo di trovare un punto di equilibrio che non ri-schi di penalizzare in modo molto pesante solo alcune fasce.Senza fare passi di cui pentirci, abbiamo chiesto alla Com-missione Regolamenti, presieduta proprio dall’avvocato Del-l’Abate, di esaminare nel dettaglio tutto il gettito fiscale ecapire che tipo di agevolazioni proporre. Se Dell’Abate dav-vero ritiene che si possiamo risolvere i problemi di bilanciomodificando l’IMU, che faccia le sue proposte in Commis-sione e queste verranno valutate con la massima attenzione”.

Dell’Abate sostiene anche che avete “rimpinguato le indennitàdi Sindaco ed Assessori”: “Assolutamente falso, sono scioc-chezze. Quello visto in Bilancio non è l’impinguamento delcapitolo che è stato invece fortemente ridotto. Nella precedenteAmministrazione gli Assessori erano sette, ora sono quattroanche se potevano essere cinque… Non ci sono stati incre-menti: quelli che lui vede in più sono appena 7mila Euro, re-

lativi al momento della redazione del Bilancio che risalea febbraio. Quando ancora non si conosceva la dataprecisa delle elezioni e il Direttore di ragioneria avevafatto i calcoli, pensando che le elezioni sarebbero arri-vate ben dopo il mese di maggio. E se così fosse stato,l’importo sarebbe stato minore perché bisognava pa-gare solo il Commissario”.

Riguardo il debito fuori Bilancio di 200 mila euro,Coppola aveva già fatto conoscere la sua posizionesul proprio profilo Facebook: “A maggio 2012,prima che fossimo eletti, il Tribu-nale ha emesso una sen-tenza definitiva cheobbliga il Comune diTricase a pagare undebito. In Consiglioabbiamo deliberatodi pagare quantoha deciso il tribu-nale. Quando si haun debito, oltretuttose è il Tribunale a sta-bilirne l’entità, si è obbli-gati a pagare. Cosa si ottienenon pagando? Il Tribunale dispone ilrecupero coatto delle somme, con importi ancora maggiori econ obbligo di pagare tutto e subito, senza nessuna possibilitàdi rateizzare o dilazionare i pagamenti. A quando risale il de-bito? Al 1997. Di chi è la responsabilità? Per saperlo bisognariguardare tutta la documentazione. Se, si è in malafede si diceche, comunque, la responsabilità è del sindaco Coppola, comesua è la responsabilità del diluvio universale. Se si conosconole leggi, e un avvocato dovrebbe conoscerle, si capisce che ilsindaco Ecclesia prima e poi il sindaco Antonio Coppola, e poi

il Commissario straordinario Rosa Maria Simone… finoad oggi, non hanno alcuna responsabilità. Lo si rilevaanche da una nota ufficiale del responsabile dell’Ufficiotecnico, consultabile presso gli uffici comunali. […]. Il

Consigliere Dell’Abate sostiene che, se il Comune nel-l’aprile 2007 si fosse costituito avremmo potuto

pagare di meno. Con i se e con i ma non si ri-solve nulla. E perché non dice che vi sarebbe,in questa logica, anche la responsabilità delCommissario Straordinario Rosa Maria Si-mone, che pure avrebbe potuto costituirsi ingiudizio nel novembre 2007? E se vi dicessiche a volte, quando si ha la certezza di esseresoccombenti in giudizio, quando si sa di non

avere speranze di vittoria, è forse meno onerosonon costituirsi, è forse più utile per la collettività? Il giu-dizio è stato perfetto, non è stato riconosciuto alcun ulte-riore danno ai ricorrenti.

Un dato è certo, e la sentenza ce lo dimostra: abbiamofatto bene se non altro perché non abbiamo dovuto soste-

nere altre spese legali. In una causa contro il Comune diTricase, dei cittadini avevano chiesto il riconoscimento di un

danno quantificato in £ 23.430.450. Parlo di Lire non Euro.Sapete quanto ha pagato il Comune nel 2008, pur avendovinto la causa, all’avvocato che ci ha difesi? € 19.350,80(Euro, non Lire), quasi il doppio del danno richiesto. Sapetechi era quell’avvocato? Nunzio Dell’Abate. Se il Comuneavesse pagato per intero l’importo ai ricorrenti avrebbe spesoquasi la metà. Forse gli Amministratori di allora sono staticonsigliati male. Capite adesso perché Nunzio Dell’Abate ciaccusa di non aver agito bene? E non credo che i suoi occhiabbiano versato lacrime pensando a quanto sarebbe costatoai poveri cittadini di Tricase che non hanno alcuna colpa perquesto, mentre intascava la parcella”.

Tricase: €uro polemica in ConsiglioL’accusa. Dall’opposizione Nunzio Dell’Abate attacca: “Hanno aumentato l’IMU,rimpinguato le loro indennità e regalato soldi non difendendosi in tribunale”

La replica. Il sindaco Coppola: “Sull’IMU dobbiamo trovare un punto di equilibrio che nonpenalizzi alcune fasce. Aumentate le indennità? Siocchezze! E sul debito fuori Bilancio...”

Non si aggiustanoi conti sempreunilateralmentemotivando con le

esigenze di riequilibriodel bilancio

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Nel 2008 il Comunepur avendo vinto una causapagò al proprio legale il

doppio del danno richiestoChi era quell’avvocato?Nunzio Dell’Abate...

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di Giuseppe Cerfeda

dai Comuni6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 13

14 6/19 OTTOBRE 2012attualitàilgallo.it

Unmese dedicato all’oro giallo delSalento. Si accendono i riflet-tori sull’olio extravergined’oliva che quest’anno si ap-

presta a scrivere una straordinaria stagioneall’insegna della qualità, come dimostral’apertura anticipata dei frantoi di Terrad’Otranto. A tagliare per primo il traguardo,il frantoio diGiovanni Melcarne, a Gaglianodel Capo, che con il suo olio “Forestaforte” hasbancato i concorsi nazionali, oltre ad aver con-quistato gli scaffali dei prestigiosi magazzini “Harrods”di Londra. Al via anche “BenvenOlio”, un contenitore di eventie attività organizzati da Coldiretti Lecce e Repubblica Salentinaper celebrare e dare il benvenuto all’olio nuovo. Per tutto il mesedi ottobre e novembre sono previste iniziative, degustazioni, vi-site guidate, raccolta delle olive e masserie didattiche presso imigliori frantoi del territorio, con l’obiettivo di accendere i ri-flettori sull’olivicoltura salentina. Nell’ambito del “Niurumaru”festival, il 20 e 21 ottobre, nel centro storico di Lecce, riflettori

sugli extravergine novelli 2012 con “Le strade del-l’olio”. L’evento clou sarà però sabato 27 otto-bre quando, in occasione del “MichelleObamaMed-Italian Diet Day”, saranno rac-colte le olive dall’albero “La Regina” (asse-gnato in primavera alla First Lady Usa) e saràprodotto e imbottigliato l’olio extraverginedestinato alla Casa Bianca. L’evento avràluogo nelle campagne di Vernole e presso la

Cooperativa Sant’Anna con la partecipazione,oltre a Coldiretti Lecce, della Provincia, della Ca-

mera di Commercio, della Cooperativa Sant’Anna, dellaproprietaria Ines Maria Antonucci, dell’Istituto Galilei Costa,dei Comuni di Lecce e Vernole e del consorzio olivicolo Una-prol che certificherà la tracciabilità dell’olio con il marchioIOO, Alta qualità italiana. Sempre nel mese di ottobre sarà in-fine avviato il progetto di ricerca sulla caratterizzazione deglioli “Dop Terra d’Otranto”, in collaborazione con Universitàdel Salento, Cnr, Azienda Speciale Multilab sotto la regia diColdiretti Lecce, che interesserà tutte le aziende olivicole del

Salento che si sono avviate sui percorsi di qualità. Sono previ-ste una serie di attività in campo: prelievi fogliari per la carat-terizzazione del Dna delle piante, censimento degli ulivi,micro-moliture per la verifica della maturazione delle olive, ana-lisi chimico-fisiche-organolettiche degli oli prodotti nei frantoi.Tutto questo servirà a costituire la prima banca dati dell’olivi-coltura leccese. “Marchi prestigiosi del nostro Paese lascianoil dubbio se continueranno a restare nel nostro Paese”, os-serva il direttore di Coldiretti Lecce, Benedetto De Serio, “l’oli-vicoltura per secoli emblema della storia imprenditorialecontinua invece a riflettere sulle proprie prospettive, sforzan-dosi di trovare un esito favorevole ai sacrifici di intere gene-razioni che da millenni investono in questo settore”.“Nonostante i magri aiuti statali”, gli fa eco il presidente diColdiretti Lecce, Pantaleo Piccinno, il comparto rurale si con-ferma la forza che si sta impegnando più di tutte a traghettareil Paese fuori dal guado, l’unico settore ad aver indicato unmodello di sviluppo concreto e sostenibile e tutto italiano. Edin questo sforzo è coinvolto a pieno il Salento dell’extraver-gine di qualità”.

Ottobre, un mese che profuma d’olioOro giallo. Dalle bottiglie di extravergine per Michelle Obama a “BenvenOlio”, alla prima bancadati dell’olivicoltura. Coldiretti Lecce inaugura una serie di iniziative dedicate all’olio salentino

Cisarà anche un pezzo del sud Salento al“Rallylegend” in programma a San Ma-rino da giovedì 11 a domenica 14 ottobre:

tra i partecipanti alla kermesse, che raccoglie cen-tinaia di piloti e auto “dal passato glorioso” prove-nienti da tutta Europa, figurano anche Claudio eFabrizio D’Amico. I fratelli casaranesi porterannoin gara la loro Lancia Delta HF GruppoAdel 1991,la stessa con la quale hanno vinto, lo scorso no-vembre, il “1° Rally del Barocco Salentino” (nellafoto). “Siamo onorati” spiegano i D’Amico, “dipoter prendere parte, per la seconda volta conse-cutiva a quella che è più di una gara: è una festa

che vede protagonista il mondo del rally a tre-centosessanta gradi. Inoltre, il tasso di emozioneè elevatissimo: non capita tutti i giorni di correredavanti a migliaia di persone che ti incitano ed èun sogno, per noi appassionati, poter stare a con-tatto con tanti campioni del mondo rally, e tuttiin una volta. Speriamo di riuscire a portare a ter-mine la gara visto che la nostra prima partecipa-zione, lo scorso anno, si è conclusa con un ritirodopo poche prove speciali”. Giunto alla decimaedizione il “Rallylegend” fa registrare numeri dacapogiro: nel 2011 sono stati oltre 50mila gli spet-tatori hanno seguito le evoluzioni dei 122 iscritti e

oltre 200 i giornalisti che ne hanno raccontato legesta. Tra le tante novità del 2012 anche il debuttomondiale della Volkswagen Polo R Wrc guidatadallo spagnolo Carlos Sainz, ex Campione delMondo Rally. Tra gli iscritti è d’obbligo annove-rare anche la presenza di uno dei decani del rally-smo nostrano: il leccese Marco De Marco,habitué della manifestazione all’ombra del Titano.A “navigare” De Marco, che vanta due ottimi sestiposti assoluti ottenuti nelle ultime due edizioni,sulla Ford Escort Cosworth del 1993 ci sarà il con-cittadino Paolo Potera.

Gianluca Eremita

Si parla salentino al Rallylegend di San Marino

attualità6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 15

Èormai conto alla rovescia per la settimaedizione di Agro.Ge.Pa.Ciok, il Salone na-zionale della Gelateria, Pasticceria, Cioc-colateria e dell’Artigianato

Agroalimentare che torna a Lecce da sabato 13 amercoledì 17 ottobre nel centro fieristico dipiazza Palio. Nel corso della cinque giorni, lafiera presenterà le novità più interessanti ri-guardo a materie prime, impianti e attrezzature,arredamento e servizi per gelateria, pasticceria,ristorazione, pizzeria e panificazione artigianali.Non solo. Anche quest’anno, professionisti ita-liani e stranieri del settore saranno ospiti neivari Forum - dedicati ai settori Pasticceria, Cu-cina, Panificazione, Pizza - rafforzando il connu-bio tra esposizione e formazione, da semprecaratteristica principale di Agrogepaciok. La sfida a colpi di spa-tola e cacao all’interno del Forum Pasticceria, sarà l’attrazione cloudella fiera. Si tratta della preselezione per il Campionato italianodi cioccolateria la cui finale si svolgerà a Rimini in occasione delSigep 2013, valida per il World Chocolate Masters 2013 di Parigia cura di Barry Callebaut, la più importante competizione inter-nazionale di cioccolateria dedicata all’uso creativo del cioccolatoin tutte le sue forme. I concorrenti si daranno battaglia in spetta-colari prove ispirate dal tema “L’Architettura del gusto”. Per rea-

lizzare le loro dolci opere al cioccolato fon-dente ed al latte, avranno a disposizionepoco più di cinque ore, nelle giornate del 15e 16 ottobre. Sempre all’interno del ForumPasticceria, domenica 14 si svolgerà laprima edizione della competizione profes-sionale “Dolci Talenti…in Puglia”, rivolta astudenti e pasticceri under 25. I concorrentiproporranno la rivisitazione in chiave mo-derna di un dolce tipico italiano, da presen-tare sia nella formula originale, siareinventata. Altra novità di questa edizioneè il Cake design Lab, ideato e curato daMoMo (in collaborazione con Eventi, rivoltoa professionisti ed appassionati dell’artedella decorazione delle torte: dal 14 al 16

ottobre, cinque affermati cake designer - Fiorella Balzamo, ToniBrancatisano, Antonio Campeggio, Michela Di Bari e Giusy Verni sialterneranno tenendo corsi e workshop aperti a tutti e per tutti ilivelli (info allo 0832 457864 o su www.agrogepaciok.it). Il labo-ratorio è realizzato in media partnership con la rivista PasticceriaInternazionale, il portale Cake Design Italia e l’Associazione Ital-iana Cake Designers (Aicd).E ancora, da non perdere, gli appuntamenti nel Forum Pizza, a curadell’Associazione Pizzaioli Salentini (Apisa), che dedicherà un’in-

tera giornata (domenica 14) all’importante tema del cibo senzaglutine, con una dimostrazione di elaborazione piatti dall’antipa-sto al dessert. Non mancheranno, poi, momenti didattici e compe-tizioni alla presenza di esperti come Antonio Spanò, MassimilianoStamerra e Simone Ingrosso. Tra i workshop in programma, il “Foodcost e marketing” introdotto da Cesare Biagioni su come minimiz-zare i costi in pizzeria; “Abbinamenti sulla pizza” e “La pizza des-sert” a cura di Gianni Calaon; e ancora, Francesco Cassianopresenterà la più popolare “pizza napoletana”, infine, Simona Laurisi occuperà di “Biga/lievito naturale”. Lo spettacolo è garantitocon il sesto Trofeo internazionale “Elisabetta Pellegrino” Due Mari:pizza per tutti, il secondo Campionato internazionale “Best WorldPizza Champions” (per le iscrizioni, contattare 3394514276) e lastraordinaria esibizione del Team Acrobatic Salento “New Entry”.Agrogepaciok è promosso da Camera di Commercio, Confartigia-nato Imprese, Confcommercio, Confesercenti, Cna, UnionAlimen-tari Confapi e Coldiretti di Lecce, con il patrocinio del Ministerodelle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Puglia,UnionCamere Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, CorpoConsolare Puglia Basilicata Molise. È realizzato con l’attiva colla-borazione di: Associazione Pasticceri Salentini, Associazione Pani-ficatori Salentini e Associazione Pizzaioli Salentini aderenti aConfartigianato Imprese Lecce, e Associazione Cuochi Salentini diConfcommercio Lecce. L’organizzazione è a cura di Eventi Marke-ting & Communication.

Agro.Ge.Pa.Ciok.: non solo dolci

Come ogni anno, e da secoli, si rinnova a Vignacastrisi l’appuntamento con la festa della Madonna del Santissimo Rosario. Dagli archivi storici parroc-chiali e da quelli comunali risulta, infatti, tale devozione per la Beata Vergine Maria del SS. Rosario, patrona e protettrice del paese, risalente al XVIIE XVIII secolo. Quest’anno i festeggiamenti si preannunciano particolarmente corposi. Infatti, accanto alla devozione per la Beata Vergine - che si estrin-

secano con la Novena di messe e prediche e con la Processione del dì di festa – ci saranno luminarie, fuochi d’artificio, concerti bandistici e di musica po-polare di ottimo livello. Nella giornata di venerdì 5, vigilia della festa, suonerà il Concerto Bandistico Città di Squinzano, diretto dal maestro GiuseppeGregucci, mentre alle ore 19,30 uno spettacolo pirotecnico musicale accenderà le splendide luminarie dei maestri De Cagna da Scorrano.Alle 21 infine, spet-tacolare gara pirotecnica. Sabato 6 altro spettacolo pirotecnico alle ore 11, al termine della Processione. In serata alla Banda di Squinzano si affiancheràquella della Grecìa Salentina, diretta dal maestro Salvatore Tarantino, per allietare con dolci note la centrale Piazza Umberto. Domenica 7, infine, il granfinale spetta al concerto dell’Ensemble Notte Della Taranta, composta da tanti artisti del concertone finale del grande evento di agosto a Melpignano, i qualiportano in giro in tutta l’Italia (e anche oltre i confini nazionali) la musica etnica e popolare salentina. Deodato Giovanni Guida

Vignacastrisi si veste a festa

VII Edizione. Dal 13 al 17 ottobre, presso il Centro “Lecce Fiere” di Piazza Palio,il Salone della Gelateria, Pasticceria, Cioccolato e dell’Artigianato Agroalimentare

ilgallo.it16 6/19 OTTOBRE 2012pubblicità

fuori dal tunnel6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 17

AAlfredo Prete ha avuto “lafortuna e l’onore”, per dirlacome lui, di essere il Presi-dente della Camera delCommercio nell’anno della

ricorrenza del 150° anniversario:“Un momento celebrativo molto im-portante per la storia della Cameradel Commercio leccese. Essere statotra i protagonisti di quel momentomi dà grandissima soddisfazione. Epoi resto convinto che dal passato sigettino le basi per costruire il fu-turo”.

Appunto. Perché insieme all’onore diessere il Presidente del 150° anno,c’è l’onere di un mandato che devefare i conti con la triste congiunturaeconomica mondiale. La Camera delCommercio ha appena reso noti i datidel Sistema informativo “Excelsior”che fornisce annualmente una previ-sione sull’andamento del mercato dellavoro e sui fabbisogni professionalie formativi delle imprese. L’allarmeoccupazione suona più forte al Sud:su 70 province nelle quali il calo del-l’occupazione dipendente andrà al disotto della media nazionale (-1,1%),35 sono del Meridione. Il contesto,quindi, tende a penalizzare ulterior-mente le aree più deboli del Paese, acominciare dal Mezzogiorno (oltre42mila i posti di lavoro in meno, conun tasso di -1,7%). Tra movimenti etassi occupazionali previsti dalle im-prese nel 2012, solo 9 province inItalia sono messe peggio di quellaleccese che denuncia un saldo nega-tivo del 2,3%. “I risultati sui datiprevisionali, realizzata dalla Ca-mera del Commercio attraversodelle interviste agli imprenditori,non ci fanno certo esultare. In clas-sifica la nostra ha la classifica peg-giore tra tutte e cinque le provincepugliesi. Purtroppo i dati rispec-chiano fedelmente la crisi che staattanagliando il territorio e vedetante aziende chiudere definitiva-mente”.

Sembra un tunnel di cui non sivede mai l’uscita. Appunto cosasi può fare per non restare al

buio? “Purtroppo la crisi è mondiale e noninteressa solo il Salento. Le strate-gie quindi vanno cercate dai Go-verni a livello internazionale. Inogni caso noi potremo fare la nostraparte puntando su turismo ed agri-coltura, comparti che ci ha donatonostro Signore: dalla bellezza dellenostre coste (“che ogni tanto ci per-mettiamo pure di depauperare”)alla bellezza dell’entroterra. Senzatrascurare la terra, culla dei nostriolivi secolari che producono un ot-

timo olio e le nostre vigne per unvino che non teme rivali. A questo siaggiunga l’industria di trasforma-zione che ci consente in agricolturadi essere produttori al 100%. Pun-tando su questi due comparti si puòpensare di trovare la via per lo svi-luppo futuro della nostra terra”.

Quali sono i settori che soffronodi più in questa fase delicata?“Quello messo peggio è sicu-

ramente il TAC (Tessile Abbiglia-mento Calzaturiero): sempre menoaziende riescono a reggere. Anchequelle importanti, che erano riuscitea ritagliarsi col loro marchio unafetta importante nel mercato se-gnando la moda a livello nazionalee mondiale, come l’industria Ro-mano con “Meltin’ Pot”, stanno pa-tendo la crisi. E se soffrono loro,aziende grosse, affermate e capacidi sfondare sui mercati esteri, figu-rarsi le piccole aziende che, unavolta finito il mercato del fasonismo,non sono riuscite a creare un pro-prio marchio ed un proprio pro-dotto”.

C’è qualche settore che soffre unpo’ meno? “Sicuramente il tu-rismo che, nonostante la con-

trazione dei consumi, regge. Anchese quest’anno, forse, abbiamo avutoflussi turistici di quantità piuttostoche di qualità. Aspettiamo i dati, macredo che alla fine il compartoabbia mantenuto, al limite anchecon una leggera flessione. Ha la fortuna di essere un settoretotalmente trasversale che si tiradietro altri comparti complementaricome l’artigianato tipico, l’agroali-mentare ed l’enogastronomia. Sulturismo bisogna continuare a pun-tare con decisione prediligendo,come del resto dovrebbe essereanche per gli altri settori, la qualità.Purtroppo, invece, c’è ancora tantama tanta improvvisazione. Abbiamo avuto imprenditori im-provvisati che pensano che col turi-smo si facciano soldi facili. Cosìnon è, anzi. È un settore che ti ob-bliga a grandi investimenti per of-frire servizi di qualità eprofessionalità. Sono convinto chenessuna campagna proporzionalevalga il passaparola e, se un turistada noi è stato maltrattato o “spen-nato”, non potrà certo dire meravi-glie del Salento. Così tanti suoiamici non verranno mai. Dobbiamostare molto attenti: quella del turi-smo è una scommessa molto impor-tante che ci stiamo giocando e vapuntata esclusivamente sulla qua-lità e sulla professionalità”.

“Puntiamo su turismo e agricoltura”Intervista ad Alfredo Prete. Il Presidente della Camera del Commercio di Lecce: “Comparti checi ha donato nostro Signore: dalla bellezza delle nostre coste alle opportunità della nostra terra”

Dobbiamo stare moltoattenti: quella del turismoè una scommessa moltoimportante che ci stiamogiocando e va puntatasu qualità e professionalità

I nostri olivi secolari produconoun ottimo olio e le nostre vigneun vino che non teme rivali.

E SUL TURISMO

SULL’AGRICOLTURA

««

Come uscire dal tunnel?

“TAC ai minimi termini”

Olio e vino di qualità

di Giuseppe Cerfeda

Secondo Davide Ascalone della Pasticceria An-

drea Ascalone di Galatina, che addolcisce le no-

stre giornate sin dal 1745, “è molto difficile dareuna risposta a questa domanda. Magari avessi lasoluzione! Per ciò che riguarda la mia situazione

lavorativa, posso umilmente dire che nonostante questoarduo periodo economico, ho cercato di difendermi pun-tando sulla qualità del prodotto e non sulla quantità comesi è di solito predisposti ad operare. Quindi mi sento diconsigliare a tutte le attività commerciali di avere comeobiettivo non solo il lato finanziario (comunque impor-tante) ma soprattutto l’aspetto qualitativo; perché, forse,in questo modo, cercando di essere il più possibile onesti,si soffrirebbe meno l’attuale situazione economica”.

Luciano Colopi, della CVA (Colopi Vito Antonio) Srl,

azienda di Galatone, dedita ai tasporti e al commercio dal

1899, riflette sul fatto che “spesso nei periodi di crisi ti ri-trovi a chiederti come mai la tua azienda, quella per laquale hai trascurato gli affetti più cari, hai trascorso nottiinsonni e che ti ha regalato grandi soddisfazioni, possaoggi essere quasi paragonata ad un malato terminale.Causa di ciò sono state la miriadi di disposizioni alle qualiil nostro Paese è stato costretto ad adeguarsi per esserealla pari degli altri facenti parte della CEE. Come il volercontinuare a non comprendere che l’Italia, pur essendouna, vive realtà molto diverse tra nord e sud. Per non par-lare della burocrazia e della “stretta” delle banche chenon concedono più credito. Proprio quest’anno, grazie alpremio ricevuto dalla Camera di Commercio, qualeazienda storica, mi sono reso conto di quanto sia bello edimportante poter continuare ad avere lo stesso nome e lastessa partita IVA per anni, perché ciò significa che nonbisogna nascondersi da nulla e non dovere nulla a nes-suno. A mio avviso la causa principale del perché molteaziende oggi si trovano o rischiano di trovarsi in ginoc-chio, è proprio il fatto che un protesto, un fallimento, nonrappresentano più una vergogna, un’umiliazione, bensìun modo per andare avanti, continuare a stare sul mer-cato nonostante non si abbiano né capacità né requisiti.Sembrerà assurdo ma per me la medicina per un’azienda malata è acquisire la consapevolezza che l’onestà, il non

voler a tutti i costi sempre di più,l’imparare a vivere in base alle proprie possibilità sianol’unica strada possibile. Spero che questo mio umile pa-rere sia di monito a molti imprenditori che ancora oggicercano sotterfugi per non pagare i debiti. La causa dellacrisi va ricercata nel modo di essere di noi italiani, tutto ilresto è solo una conseguenza logica. E chi, come noi, haricevuto il riconoscimento di “Impresa storica” vanno imiei complimenti e l’augurio che il riconoscimento possadiventare normalità e non un evento”.

Laconico ma ficcante Francesco Zecca dei Conti Zecca,

azienda di Leverano che produce e commercia vino sin dal

1500: “Se non si provvede ad eliminare tutte le infinitespese inutili ma politicamente di comodo che, oltre alletasse, succhiano quel che è rimasto dell’economia ita-liana, non ci sarà più tempo per la rinascita del nostroPaese”.

Franz Cavalieri di Pitton Cavalieri a Tricase non crede

“di poter apportare grandi soluzioni, non avendone tral’altro le qualità, al grave problema economico che atta-naglia l’Europa, la Nazione e la nostra regione. Ascoltoinvece una parte del mondo imprenditoriale italiano, conil quale ho contatti quotidiani per via del mio lavoro eprovo mentalmente a comparare le difficoltà con quelledel Salento. Come molti sanno, sono succeduto nella

AZIENDA CITTÀ ATTIVITÀ SETTORE AVVIO

fuori dal tunnelilgallo.it18 6/19 OTTOBRE 2012

AgricolaConti Zecca Leverano Produzione e

commercio vini Agricoltura 1500

ApollonioCasa Vinicola Monteroni Produzione e

commercio vini Agricoltura 1870

Armafer deldr. Michele Morelli Lecce Armamento ferroviario,

edilizia Industria 1903

ArredamentiPlantera Casarano Ebanisteria e

arredi su misura Artigianato 1880

Duca CarloGuarini Scorrano Impresa agricola Agricoltura 1065

Az. De PascalisOlio Claudio Castrì Produzione e

commercio olii Agricoltura 1870

Padulano - MasseriaVecchia Peschiulli

Coriglianod’Otranto Carne e latticini Agricoltura 1889

Banca PopolarePugliese Matino Risparmio, credito

servizi bancari Servizi 1888

Clemente Candidoe Figli Maglie Vendita dettaglio

abbigliamento Commercio 1859

CVA - ColopiVito Antonio Galatone Trasporti

Commercio Commercio 1899

Danieli SrlPasticceria Alvino Lecce Caffetteria, gelateria

pasticceria, rosticceria Agricoltura 1911

Raffaele DeGiorgi & figli Maglie Merceria Commercio 1880

Ditta Rag.Francesco De Filippi Lecce Monopolio, cartoleria

sali, tabacchi Commercio 1909

EditriceSalentina Galatina Tipografia

e legatoria Commercio 1868

Fratelli Colì Cutrofiano Produzione articoliterracotta Artigianato 1650

Fratelli Greco Lecce Vendita dettaglioabbigliamento Commercio 1889

F.lli Parisi diRocco e Torquato Taurisano Addobbatori

di luminarieArtigia-

nato 1876

Labbate Ugento Olio extraverginedi oliva Agricoltura 1092

L’Italia, complice anche una congiunturainternazionale sfavorevole, sta vivendo ilperiodo economicamente più difficile daldopoguerra. E molte azienderischiano di ritrovarsi inginocchio. Abbiamo chiestoagli imprenditori di alcunedelle aziende storiche delterritorio come se nepuò vernire fuori

“Così la pensiamoCOME SE NE ESCE?

Aziende storiche della provincia di Lecce

azienda che rap-presento e nellavita a chi in questaNazione ha cre-duto, ha combat-

tuto due guerredonando sacrifici e unpezzo lungo della pro-pria vita e avrebbe dettoanche grazie nel morireper essa. Le fortune ita-liane dell’ultimo dopo-guerra sono dovute alla

voglia di riscatto e, diciamolo,anche agli aiuti che copiosissimi sono giunti

dal piano americano di ricostruzione, anche se ancoraoggi non si conosce chiaramente con quale criteri sianostati impiegati. Proprio per la prima e la seconda parte delcognome che porto, è lontana da me l’idea del meridio-nale lagnone che attende che il fico caschi dall’albero di-rettamente in bocca, di colui che cerca l’assistenza e ilmantenimento ad ogni costo. Questo Paese è il più riccoal mondo, con le persone più laboriose e argute, mai e poimai sarebbe dovuto arrivare all’accattonaggio, perdendoogni prospettiva di futuro. Il dito lo punto sulle migliaiae migliaia di personaggi “passati” dalla Regione Lazio,Calabria, Lombaria o Puglia...”. Non voglio essere pre-sagio di sventure ma la misura è colma,un pensionato, unartigiano, un coltivatore diretto, un imprenditore, un li-bero professionista, e forse neppure i prelati, hanno spa-zio per muoversi, percepisco che non si ha più la voglia dirisorgere, di tenere duro, di puntare sul futuro, di gioiredel proprio orgoglio nel fare che ha da sempre mosso ilmondo. Tempo fa, Stefano, un giovane pacato amico egrandissimo imprenditore siderurgico del bresciano,amante della nostra terra, mi ha detto: “Due mesi fa hoavuto il secondo figlio, io ho 40 anni: potremmo viverebene io e la mia famiglia e i miei figli in futuro. Ma nonvoglio dare ai miei figli questo Paese, vendo tutto, e mitrasferisco con l’azienda in Canada”. Mi sembrava di ri-vedere la bellissima scena finale del film “Mediterraneo”di Salvatores ed ho risposto: Stefano, hai coraggio, vorreiseguirti”.

Angelo Mega dell’omonima ditta di Scorrano, specializ-

zata in fuochi d’artificio e fondata nel 1784, segnala gli otto

punti secondo lui fondamentali per voltare pagina: “Una(ri)lettura della Costituzione da parte dei parlamentari edegli uomini che a tutti i livelli rappresentano lo Stato.Un esame di coscienza da parte di chi ha amministrato innome del popolo italiano. Rivisitazione delle leggi che re-golano i tetti di spesa delle Autonomie locali.Un maggior controllo da parte della Corte dei Conti su-Regioni ed Enti (carrozzoni) statali. Espulsione dai partitidei condannati per reati penali in secondo grado. Candi-dabilità da parte dei partiti dei soli soggetti incensurati,oppure a secondo grado di giudizio terminato. Aumentodelle pene previste per il reato di corruzione e per tutti ireati legati all’Amministrazione pubblica. Rivisitazionedei Regolamenti parlamentari di Camera e Senato, conattribuzione di potere al Capo dello Stato di fissare i tettidi spesa per entrambi i rami del Parlamento”.

Torquato Parisi dei F.lli Parisi, di Taurisano, addobba-

tori di luminarie sin dal 1902: “Tutte le Società vorrebberouna ricetta per uscire dall’incertezza economica. Pur-troppo non esiste un vademecum da seguire, ma sicura-mente ci sono alcune azioni che aiuterebbero il sistema.Occorrerebbe investire con attenzione su aspetti tangibiliquali specializzazione del personale e attrezzature azien-dali sempre più efficienti. Occorrebbe soprattutto inve-stire sulla tecnologia e l’informatizzazione, per conosceresempre meglio cosa si sta facendo e dove si sta andando,per sfruttare ogni opportunità che il mercato offre ma chemolti imprenditori non riescono a cogliere”.

Antonio Catamo titolare dello storico Caffè Alvino (1911)

in Piazza Sant’Oronzo a Lecce, oltre che di Dolci Fantasiea San Cassiano non ha dubbi: “L’unica via d’uscita e la-sciare un po’ di respiro alle aziende. Mi riferisco innan-zitutto all’aspetto fiscale: il 16 di ogni mese è un calvario,chi ha dei dipendenti rischia di affogare! E poi le banchedovrebbero riaprire i rubinetti. Non chiediamo certo delledonazioni, ma solo che si possa tornare ad investire. Daparte nostra invece dovremmo, tutti, impegnarci a daresempre maggiore qualità, l’unico modo che conosco persopravvivere a questa triste fase”.

fuori dal tunnel6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 19

Leopizzi 1750 Parabita Edilizia e restauromonumentale Industria 1750

MarianoLight Monteroni Luminarie festecivili e religiose

Artigia-nato 1898

MartanoEditrice Lecce Tipografia

e legatoria Industria 1904

Mega Angelo Scorrano Fuochi d’artificio Artigianato 1784

Oreste Troso diMario Molendini Lecce Gioilelli, argenti

e orologi Commercio 1899

Niccolò Coppola Gallipoli Uve e vini,ospitalità turistica Agricoltura 1489

PasticceriaAndrea Ascalone Galatina Produzione

pasticceria Artigianato 1745

Pastificio BenedettoCavalieri Maglie Pastificio Industria 1872

Pietra MarroccoPi. Mar. Cursi Cava e segheria,

pietra leccese Industria 1880

Santi DimitriAzienda Agricola Galatina Agricoltura,

vitivinicola, olearia Agricoltura 1800

S.I.C.A. Vernole Commerciodi carni Industria 1894

Stella Cosimo Martano Biscotti e dolciumi Artigia-nato 1881

Teatro PoliteamaGreco Lecce Teatro, prosa, cinema

concerti, balletto Servizi 1884

TipografiaScorrano Lecce Tipografia

e legatoria Industria 1886

TurrisiGiorgio

San Cataldo(Lecce)

Turisticobalneare Servizi 1875

Unione SportivaLecce Lecce Calcio

professionistico Servizi 1908

VestasRisorgimento Resort Lecce Attività

alberghiera Servizi 1884

Vincenzo Maglio Maglie Cioccolato, pasticceria,ristorazione

CommercioServizi 1875

noi imprenditori” AZIENDA CITTÀ ATTIVITÀ SETTORE AVVIOAziende storiche della provincia di Lecce

Appuntamento a Dubai, dal 19 al 21 no-vembre, con la Fiera culinaria Specia-

lity Food Festival and Seafex,

dedicata alle aziende del settore agroa-

limentare di qualità.

L’Azienda Speciale per i Servizi Reali alle

Imprese (Assri) della Camera Commercio di

Lecce - in collaborazione con la Camera di

Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti,

impegnata da anni nella promozione del food

italiano, e con l’Università del Salento Area

valorizzazione della ricerca - parteciperà al-

l’evento fieristico ospitato dalle sale dell’In-

ternational Convention and Exhibition Center

di Dubai.

La delegazione salentina sarà costituita da im-

prese dell’agroalimentare, dell’ittica e degli

spin-off della Ricerca e Sviluppo. Alle

aziende partecipanti verrà offerto uno spazio

espositivo, nello stand Assri-Camera di Com-

mercio di Lecce ubicato nel padiglione Italia,

dove tenere gli incontri con gli operatori che

saranno accompagnati da interpreti di lingua

inglese e araba. Gli incontri seguiranno

un’agenda prestabilita. La partecipazione al-

l’evento è gratuita per le imprese di Lecce in-

teressate (i costi di viaggio ed alloggio sono

invece a carico dei partecipanti).

Gli Emirati Arabi con la loro posizione strate-

gica e le eccellenti infrastrutture rappresen-

tano l’ottavo mercato di sbocco dei prodotti

italiani a livello mondiale al di fuori del-

l’Unione Europea. Il settore agroalimentare è

uno dei settori trainanti dell’export italiano

negli Emirati. Il 2011 si è chiuso con un incre-

mento del 14% rispetto al 2010 (oltre 110 mi-

lioni di euro di esportazioni), un trend che

prosegue ancora nel 2012 (30 milioni di euro

di esportazioni negli Emirati arabi nei soli

primi 3 mesi dell’anno).

Per partecipare all’evento occorre inviare la

scheda di adesione (scaricabile dal sito

www.le.camcom.gov.it) entro l’8 ottobre. Per

ulteriori informazioni contattare l’Assri

([email protected]; tel.

0832.684219).

L’agroalimentare salentino sbarca a DubaiLa spedizione. ASSRI e Camera di Commercio di Lecce allo Speciality Food Festival&Seafex

artigianato artisticoilgallo.it20 6/19 OTTOBRE 2012

Sipuò affermare con ragionevole cer-tezza che la grande tarsia lignea co-stituente il pannello che sovrasta loscalone di ingresso della Camera diCommercio di Lecce rappresenti

una sintesi organica, programmata, dell’itinerarioartistico di Enzo Fasano e della continua sua ri-cerca per adeguare tecnicamente il materiale usatoall’intuizione poetica che intende esprimere. Lasuperficie del pannello è tale che, se da una parteconsente all’autore di spaziare lungo le tappe diquesto suo itinerario artistico, impone tuttavia unaenorme amplificazione degli elementi strutturali emateriali dell’insieme da tramutare in accorgi-menti tecnici congruenti col sentimento che l’arti-sta/artigiano intende imprimere all’inerte mezzodi cui si serve. […]. È evidente che la concezionefantastica insiste su tutto l’universo di autoctoniaculturale ed etnica che Enzo Fasano è andato co-struendo durante la sua oramai lunga attività dimaestro intarsiatore.Al centro su un paesaggio di terreno argilloso, sa-lentino, fatto per lo più di rocce affioranti, si in-nalza, quasi trofeo vittorioso del tempo, un grandearco irregolare che è insieme simbolo delle grotterupestri e alveo materno di culture e religioni prei-storiche. La nostra civiltà salentina sembra avereorigine da lì, da quella oscura origine materna,dove essa ha avuto la lunga e necessaria incuba-zione.Il segreto si annida in quei segni misteriosidipinti nelle grotte di Porto Badisco, fantastica-mente ricreate nel simbolo dell’arco istoriato didisegni esoterici, sacrali, in fondo al quale cam-peggia un sole sorgente all’orizzonte. Siamo cioèall’inizio di una civiltà impersonata da esseri ete-rei, incorporei, dalle inarca ture flessuose, quasianima di se stessi, risvegliati, per magia dell’arte,dal loro sonno eterno. […]. La fede e la sempli-cità artigianale di Enzo Fasano lo hanno salvatodalla rabbia e dall’ironia bodiniana. Quei fantasmiricreati si animano di vita propria e compionogesti arcaici di lavoro, di passione, di preghiera

purificati nel segno impresso nel legno. In primopiano una trozzella messapica rappresenta il sug-gello della nuova era che segna il passaggio dallapreistoria e dal mito alla storia, alla nostra storia diterra di porta d’oriente, culla di civiltà; per essal’artista trasforma i segni dell’antica cultura mo-derna dei segni.A sinistra di chi guarda l’arco/arcobaleno di que-sta civiltà ctonia salentina, tale cultura dei segnievoca altri emblemi radicali, documenti d’una sto-ria non scritta ma viva nella memoria archetipica,etnica della gente di Puglia. Questi emblemi co-nincidono anch’essi con la evoluzione ideale del-l’arte di Fasano: da una parte una stele daunasolenne come un menhir, con il suo linguaggionon ancora del tutto decifrato, con i suoi graffitiambigui di gloria e di morte […]. Ma siffattomondo di civiltà aggrumate […] si chiarisce nelriferimento agli strumenti quotidiani del lavorocontadino: canestri di vimini colmi dei frutti dellaterra e l’umile orcio di terracotta, panciuto suifianchi ed esile nel collo dell0’antica matrona,l’agreste ‘mbile. Tutto un mondo di simboli/segniche preludono all’epifania, in primo piano, delpersonaggio protagonista di questa secolare ci-viltà: il contadino col frutto della sua quotidiana earsa fatica: le stagioni della falciatura e della ven-demmia, oggettivate nella fascina di grano e neitralci di vite. Pane e vino, alimenti fondamentali diuna società agricola, mediterranea, solare che Fa-sano esalta e alla quale si sente essenzialmente,culturalmente legato.A destra di chi guarda si stende con i suoi incon-fondibili punti di riferimento la campagna salen-tina. Gli alberi di ulivo sullo sfondo, una rusticacapanna circolare di pietre a secco, tralci di vite,pale di fichi d’india, vasi di terracotta, grandi cestidi vimini per la raccolta delle olive […].E ancora una volta le eroine di questo impietosolavoro dei campi: le donne contadine, una col pa-niere della raccolta l’altra con l’ombrello a signi-ficare che il lavoro delle raccoglitrici non ammette

soste né per gelo né per pioggia, la terza, infine,col suo gruzzolo d’oliva amorosamente custoditoin grembo come un fanciullo appena nato. Visi as-sorti, sguardo fisso per la fatica e la stanchezza,ma anche tanta ieratica solennità e rassegnata dol-cezza. L’epopea della storia umile, non raccontata,si condenza in una atmosfera che ha qualcosa disacro e di immutabile, di ontologico.Il contrasto o piuttosto flusso vitale delle linfe dellegno sapientemente utilizzate dà un insieme di ar-monia strutturale e di dolcezza sentimentale, nellequali è difficile non riconoscere la specificità dellatecnica di Fasano. Egli sa usare gli effetti croma-tici del legno senza innaturali forzature e con unaperizia di gusto e di stile che a volte sembra sfio-rare il calligrafismo, il virtuosismo, ma quello chepiù mette conto sottolineare è la fedeltà assolutadell’artista/artigiano alla materia utilizzata. In-tendo dire che Fasano non si propone do emularela pittura, non ricorre a quelle tinteggiature che se-gnarono nel Cinquecento la decadenza esteticadell’intarsio ligneo. Egli sa che il suo mondo è illegno e da questa materia egli fa sortire ogni ef-fetto d’arte.; ha ricondotto la tecnica espressivaalla sua origine, purificandola e sublimandola,operando una perfetta simbiosi tra materia esegno, tra materia e messaggio. Il significatoumano e sociale che ne viene fuori non è sovrap-posto alla materia, ma casomai è l’opposto; è,cioè, il legno con le sue varietà, le sue sfumature,il suo spessore, le sue vibrazioni fatte di tempo edi succhi primordiali, in una parola è il legno contutta la sua vita vegetale e spirituale a dettare, asuggerire il tono, l’atmosfera, la qualità del di-scorso, della scenica presentazione. Merito di Fa-sano è quello di lasciare parlare il legno, direstituirlo alla sua dignità di essere vivente, siapure a livello vegetale, di rendergli, se credete, lasua disarmata verità di testimone della storia spi-rituale dell’uomo e, in ultima analisi, di france-scana creatura dell’eterno soffio di Dio.

Donato Valli (da “Terra d’Otranto - Dic. 1996)

Non tutti sanno che nel-l’androne della sede dellaCamera del Commercio

di Lecce, in viale Gallipoli, èesposta la più grande tarsia delMondo: l’opera intitolata “Sa-lento nel tempo” è stata realiz-zata da Enzo Fasano, uno deipiù apprezzati intarsiatori ditutto il panorma mondiale, ca-pace di riportare in auge tecni-che antichissime. La“giganto-tarsia” è stata inau-gurata nel maggio 1996 dopodue anni di lavoro praticamentesenza sosta. “Salento neltempo” è stata fortemente vo-luta dall’allora presidente dellaCamera del Commercio diLecce, l’indimenticato Salva-tore Leone De Castris, in ri-cordo del magliese SalvatoreFitto, presidente della RegionePuglia dal 1985 al 1988.Un’opera così importante, cosìbella, meritava una presenta-zione “illuminata” come quelladel Prof. Donato Valli, RettoreEmerito dell’Università degliStudi di Lecce. A destra vi pro-poniamoproprio la presenta-zione di Valli che fotografa allaperfezione il capolavoro diEnzo Fasano

Il capolavoroligneo diEnzo Fasano

Enzo Fasano(foto d’archivio)

Macrotarsia da record“Salento nel tempo”.

Nella sede dellaCamera del Commerciodi Lecce la più grande

tarsia del mondo(5,5 metri x 3) di

Enzo Fasano.Così scriveva

il prof. Donato Valli....

Associat i

TESSERAN. 14582

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attualità6/19 OTTOBRE 2012 ilgallo.it 21

Presso il Centro don ToninoBello, l’Amministrazionecomunale ha voluto incon-trare gli operatori commer-ciali e turistici e i cittadini

per fare, a caldo, il punto della situa-zione sulla stagione turistica che volgeal termine e per discutere delle novitànormative che in questi anni hanno in-ciso sulla regolamentazione del settoredelle attività produttive. Di particolareinteresse nella riunione alcuni temi re-lativi agli esercizi di vicinato e pub-blici esercizi di somministrazione. Inparticolare, l’Amministrazione comu-nale ha confermato la volontà di repli-care i provvedimenti amministrativiche stabiliscono turni di apertura perbar e ristoranti nel centro storico, inmodo da evitare la chiusura generaledegli esercizi a fine stagione estiva,per garantire così un minimo di servizialla cittadinanza e a quei turisti chescelgono di venire in vacanza nei pe-riodi di bassa stagione. Associate a taliprovvedimenti anche altre iniziativeimmaginate per stimolare un più lungoperiodo di apertura durante l’anno.Nello specifico, la possibilità di otte-nere l’intero suolo pubblico avuto inconcessione l’anno precedente solo nelcaso si garantiscano 270 giorni diapertura l’anno. Anche la possibilità diottenere permessi per la sosta di pro-pri veicoli nella ZTL del centro storicoda parte di quegli operatori che dimo-streranno di essere rimasti aperti anchein inverno.

Non potendo intervenire con atti im-perativi per obbligare ad un’aperturaprolungata gli esercizi di vicinato, si èpensato di vincolare il rilascio dell’au-torizzazione per l’occupazione delsuolo pubblico con vetrine-espositoriesterni solo a quegli operatori che as-sicurino l’apertura del proprio negozioper almeno 250 giorni l’anno.

Altro argomento di particolare inte-resse è stato quello relativo alla ge-stione dei rifiuti solidi urbaniprodotti dagli esercizi commerciali:l’Amministrazione comunale auspicache, con la soppressione delle Ato, sipossa tornare ad assumere una mag-giore titolarità nei rapporti contrattualicon le ditte, per meglio organizzare iservizi di raccolta e spazzamento.Resta fermo, però, l’obbligo per tuttigli operatori e i cittadini di adeguare ipropri comportamenti e gli obblighiprevisti in materia dall’Ordinanza sin-dacale emessa prima della stagioneestiva.

Per rispondere alla novità normativaintrodotta dal decreto sulla liberalizza-zione, l’Amministrazione comunale havalutato e discusso, insieme agli ope-ratori presenti, una proposta di delibe-razione che sarà portata all’attenzionedel prossimo Consiglio comunale eche prevede di poter limitare l’aper-tura di nuovi esercizi di sommini-strazione, bar e ristoranti, almeno nelcentro storico. Una decisione dettatada ragioni di tutela dell’ambiente e delpatrimonio storico-culturale cittadinoche in caso di aperture selvagge, po-trebbe venire seriamente compro-messo. La soluzione tecnicaimmaginata, prevede che, a richiesta,si possa ottenere l’autorizzazione al-l’apertura di un ristorante o di un bar,solo se si accumula un punteggio mi-nimo dato da una serie di requisiti qua-litativi che il richiedente si impegna agarantire per tutta la durata dell’atti-vità, pena la decadenza del titolo del-l’autorizzazione.

V.V.

Inoccasione del ventennale dell’Associazione Donatori di Mi-dollo Osseo, si svolgerà a Lecce, fino all’7 ottobre, il XXXVIIIConsiglio Nazionale dell’ADMO con il Corso di Formazione.

Da segnalare due appuntamenti presso l’Hotel Hilton Garden Inn (viaCosimo De Giorgi, 62): sabato 6, dalle 16 alle 18, il corso di forma-zione, “Volontario e donatore, un patrimonio dell’umanità”; dome-nica 7, alle 11,30, “Vent’anni di ADMO Puglia, gli uomini e le donnenella storia dell’Associazione”.L’ADMO pugliese quest’anno festeggia i suoi vent’anni di attività. E’dal 1992, infatti, che si adoperano per: sensibilizzare i giovani alladonazione; raccogliere le adesioni dei potenziali donatori; sostenerela ricerca nel settore delle malattie interessate dal trapianto di mi-dollo osseo e di cellule staminali; supportare il donatore rivelatosicompatibile con un paziente in attesa di trapianto di midollo o dicellule staminali; aiutare chiunque abbia problemi inerenti il tra-pianto di midollo allogenico o di cellule staminali; fornire sostegnoalle strutture sanitarie regionali, alla ricerca e finanziamento di borsedi studio per giovani ricercatori.“Siamo fieri di presentare i nostri risultati”, ha dichiarato il presi-dente di ADMO Puglia, Roberto Masciopinto, “e lanciare nuove sfideper il futuro. I potenziali donatori di Midollo Osseo pugliesi sonopoco più di 17.000 e fino ad oggi le donazioni totali sono state 71.La Puglia, quindi, è una regione molto attiva ed i numeri ci dannoconforto; infatti dal report annuale di IBMDR (il Registro Italiano deiDonatori di Midollo Osseo) risultiamo la regione italiana col maggiorincremento di neo iscritti al registro con un bilancio positivo, traneo-iscritti e soggetti cancellati per sopraggiunti limiti di età, di 621unità, rispetto lo scorso anno. Questi risultati hanno permesso allanostra Associazione di ottenere un importante riconoscimento a li-vello nazionale. Ho, quindi, il piacere di comunicare che ADMO Pu-glia organizzerà, per la prima volta sul territorio regionale, ilConsiglio Nazionale di ADMO Federazione Italiana (il 5, 6 e 7 ottobre)e, contestualmente, festeggerà, con una cerimonia dedicata, i suoivent’anni di attività”. Domenica 7 ADMO Puglia premierà tutti i suoireali donatori e le persone che hanno contribuito in maniera signi-ficativa alla crescita dell’Associazione.

Otranto aperta tutto l’annoLa conferma. Turni di apertura per bar e ristoranti nel centrostorico per evitare la chiusura generale a fine stagione estiva

Un momentodell’incontro traAmministrazionecomunale,operatoricommerciali eturistici e cittadinial centro “DonTonino Bello”di Otranto

I 20 anni dell’ADMO pugliese

l’intervistailgallo.it22 6/19 OTTOBRE 2012

“Sciamu moi ‘ntra la lettura!”:potrebbe essere questo l’innodi battaglia di Nandu Popu,al secolo Fernando Blasi daTrepuzzi. Una bandiera del

reggae e del raggamuffin italiano, l’effigie delSalento, la voce del popolo. L’ormai affermatocantante dei Sud Sound System si riscoprenelle vesti di scrittore e presenta il suo libro“Salento Fuoco e Fumo” (Editori Laterza): unimpegno che lo porta in giro per le piazze, neibar, nelle librerie e nelle scuole a discutere, apresentare il suo lavoro, a confrontarsi con lagente che gli riserva sempre un tributo speciale.All’esordio letterario non manca di professareil suo credo ambientalista e pone l’accento suitristi casi di “avvelenamento territoriale”, chesolo ultimamente stanno venendo a galla, stril-lati dalla cronaca, sollevando problematiche inrealtà esistenti da decenni: “Il rispetto perl’ambiente è un ideale che tengo fortemente asottolineare. Io, da cittadino, non posso de-turpare la mia Terra, insozzandola e infa-mandola, a forza di fumi e polveri generati daciminiere assassine”.

È chiaro il riferimento alle questioni quantomeno scabrose dell’Ilva di Taranto e della cen-trale termoelettrica a carbone di Cerano. Af-facciarsi dal davanzale e scorgere in lontananzafumo e torri “criminali” è deprimente per qual-siasi abitante della Terra… non per uno sfron-tato imprenditore allettato dal turpe denaro:“Storia vecchia come il mondo. Arricchirsi adiscapito della Gente salentina, la propriaGente, che muore e continuerà a morire

stroncata da tumori è assurdo. Inaccettabile”.I dati parlano chiaro (e non mentono): + 12% didecessi a causa di tumori nella sola area taran-tina, addirittura + 306% di morti per mesote-lioma! “Le associazioni ambientaliste fannoun gran lavoro di informazione e di contesta-zione, qualcosa finalmente si sta muovendosoprattutto tra i giovani, non più disposti adaccettare di ammalarsi a causa di lerci inte-ressi. Questo mi riempie di speranza. Occorreil sostegno di tutti, la nostra Terra e il nostropopolo meritano di più!”.

“Salento Fuoco e Fumo” mette quindiin risalto il lato oscuro delTacco dello Stivale.Nandu Popu, contutta la sua rabbiae la sua espe-rienza ci dimo-stra che non èsempre oroquello cheluccica.“Forse qual-cuno non si èaccorto, o nonvuole accor-gersi, che il Sa-lento non è solomare, coste bellissimee paesaggi fiabeschi, ulivi,campagne, sagre, feste paesane epizzica. È fallace e fuorviante, come tante, lastoriella che dice come qui sia tutto stupendo.Basta cu ‘sti luoghi comuni, n’amu fatti randi

ormai! Scrivendo que-sto libro ho volutoprecisare e spiegareequivoci che in unacanzone non potreimai esprimere,perché spesso la

gente canta i nostribrani senza compren-

derne il signifi-cato profondo,che è celatodalla musicatrascinante edall’onda tra-volgente delreggae”.

Nandu parla alpresente, ma nonnasconde la sua fi-

ducia nelle genera-zioni che verranno. I

giovani, i “nuovi adulti”,sono i primi destinatari del suo

racconto, nonché i veri protagonistidella musica dei Sud Sound System, che pos-sono vantare la presenza ai loro concerti di unamarea di adolescenti scatenati. Saranno loro le

ruote motrici dell’imminente domani. “Pensoche il fatalismo del Sud stia scomparendo,sebbene lentamente, magari non saremo noiad assistere al cambiamento. Questo fa bensperare per l’avvenire. Chissà, forse stiamoimparando a coniugare il futuro, cosa rara aqueste latitudini perché il dialetto salentinonon consente di coniugare alcun verbo al fu-turo (provate pure a dimostrare il contrario!,Ndc)”. Eppure è d’obbligo un riferimento alpassato, “quello dei nonni, della semplicità edel vivere sani. Mangiare legumi e prodottidei campi non era motivo di povertà, era quo-tidianità… e benessere. Benedettu lu mieru,benedetta la terra!!! Si viveva a contatto conil suolo, giornate intere nelle campagne, era lìche si facevano le migliori esperienze.

Oggi abbiamo addirittura vergogna a raccon-tare questi estratti di vita vera. Ma vergogna dicosa? Del nostro passato? Dovremmo an-darne orgogliosi, magari traendone spunti in-teressanti”.Nandu Popu, che con i suoi compagni dei SSScontribuisce a diffondere la cartolina del Sa-lento in tutto il mondo, invita i ragazzi a nonfarsi sopraffare, a credere in se stessi con tuttele loro forze: “Solo così porterete alto il nomedella vostra Terra!”.

Nandu Popu, la voce del Salento

Una storia vecchiacome il mondo: arricchirsia discapito della Gente

salentina, la propria Gente,che muore e continueràa morire stroncata datumori è assurdo.Inaccettabile!

««« Urlo di dolore “SPERIAMO NEI NUOVI ADULTI”Chissà, forse stiamo imparando a coniugare ilfuturo, cosa rara a queste latitudini perchéil dialetto salentino non consente diconiugare alcun verbo al futuro...” ««

Sciamu moi ‘ntra la lettura! L’ormai affermato cantante dei Sud Sound System si riscopre nellevesti di scrittore e presenta il suo libro che mette in risalto il lato oscuro del Tacco dello Stivale

di Stefano Verri

Per la prima volta nella sua storia si è svolta a Poggiardoin piazza Giovanni Paolo II la finale regionale delCantagiro, una delle più prestigiose e longeve mani-festazioni canore d’Italia che proprio quest’anno fe-

steggia i cinquant’anni di vita. Mezzo secolo di musica che havisto protagonisti al Cantagiro alcuni dei più grandi musicistidella musica italiana come Adriano Celentano, Peppino DiCapri, Rita Pavone, Gianni Morandi, Claudio Villa,Mas-simo Ranieri, Caterina Caselli, Lucio Battisti, Little Tony,i Pooh, Gianni Nazzaro, Amedeo Minghi, Wilma Goich,Edoardo Vianello, Domenico Modugno. La formula non ècambiata e così, dopo il tour in varie città e paesi della Puglia,la lunga carovana canora con i 22 selezionati nelle tappe estiveè giunta a Poggiardo per disputare la finale regionale che hadecretato i tre semifinalisti che accederanno alla finale nazio-nale in programma a Roma nel mese di novembre.I semifinalisti sono scaturiti dalle tre sezioni standard dedicatea interpreti, cantautori e band alle quali si è aggiunta in questaedizione una novità assoluta: la sezione lirico pop per voci chesi sono esibite con cover liriche e inediti.Il compito della giuria non è stato semplice poiché le interpre-tazioni di tutti i protagonisti sono state all’altezza di una finalema al termine dell’esibizione sono stati incoronati la giova-nissima Rossana De Pace, 15enne di Bitetto (col brano inti-tolato “Invio”) la quale sul podio della sezione “cantautori” hapreceduto i tarantini Noemi Marchitelli e Daniele Russo ag-giudicandosi anche il primo Trofeo “Cav. Gaetano Quarta”consegnato personalmente dalla Signora Quarta al miglior can-

tautore e la 17enne di Nardò, Giulia Marzano (col brano“Dimmi come”) che nella sezione “interpreti” è arrivata primadavanti a Lorenza Pellegrino, 15 anni, di Galatone ed al ta-rantino Paolo Di Bartolomeo. Alla Marzano è stato assegnatoanche il premio CRIS, consistente in un corso di informaticacon patente europea offerto dal centro universitario CRIS diPoggiardo, al migliore interprete. Per la nuova sezione “liricopop”, infine, ha trionfato il soprano Rossana Piccaluga,22enne di San Severo che ha interpretato il difficile brano delmaestro Andrea Bocelli, “Il canto della Terra”.Alla serata, patrocinata dall’Amministrazione Comunale diPoggiardo e presentata da Virginia Barret, direttore organiz-zativo del Cantagiro, hanno partecipato inoltre il patron attualedello storico marchio Enzo De Carlo e i Sindaci dei comuniche hanno ospitato le tappe delle selezioni pugliesi ai quali èstata consegnata un’opera originale autografa realizzata in un

numero limitato di copie dal Maestro Elvino Echeoni, dal ti-tolo “Momenti Musicali”, impreziosita da foglia d’oro per ri-cordare “le nozze d’oro” del Concorso. Tra gli ospiti la nuovasplendida voce salentina, Claudia Casciaro,Massimo Liaci(una delle voci più interessanti del panorama lirico) e il can-tautoreMauro Maglio.Insomma, una serata piacevole e riuscitissima che ha fatto re-stare soddisfatti gli organizzatori. “C’era un’atmosfera me-ravigliosa”, ha affermato al termine un’entusiasta VirginiaBarret, “con una sana competizione tra i ragazzi ed una bel-lissima accoglienza, davvero rara da trovarsi, da parte degliamministratori che ci hanno onorato di belle parole oltre chedella massima disponibilità. Ciò si è ripercosso sulla mani-festazione svoltasi in un clima davvero festoso sebbene ilcompito della giuria sia stato difficile e piuttosto impegna-tivo. Inoltre, attraverso il Cantagiro, ci facciamo promotori diun’iniziativa nazionale che coniuga sicurezza stradale e mu-sica denominata “strasicuri”che premia la migliore canzonea tema sociale”. Del medesimo tenore anche le dichiarazionidel Presidente Regionale del Cantagiro, il poggiardese Valen-tino Tarsilla per il quale si è trattato di “una grande soddi-sfazione portare nella piazza di Poggiardo la finale di unarassegna così prestigiosa, per giunta proprio nel 50° anni-versario, che ha visto la partecipazione di ragazzi di tutta laPuglia i quali hanno dimostrato grande professionalità. Pe-raltro all’unanimità, genitori, tecnici ed ospiti vari hanno ap-prezzato l’ospitalità e le bellezze di Poggiardo”.

Carlo Quaranta

Il Cantagiro si è fermato a Poggiardo

ilgallo.it 23

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- settegiornisabato 6 domenica 7 martedì 9 mercoledì 10 giovedì 11 venerdì 12

mattin

apom

eriggio

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lunedì 8

27°

17°

Saturno ha finito lasua opposizioneche vi ha frenatosotto molti aspetti eil 5 ottobre entrerànel segno delloscorpione.

Saturno dal 5 otto-bre sarà in opposi-zione alla primadecade. Cominceràun periodo più pe-sante. Gli altri sonopiù liberi di agire.

L’opposizione diMarte, può rendervipigri e un po’ ne-vrotici, ma i beitransiti attivi sulpiano pratico persi-stono senza sosta.

Il vostro segno staun po’ penando acausa di transitiostili (Urano, Plu-tone). Saturnoperò, non vi daràpiù fastidio.

Il sestile costruttivodi Saturno, termi-nerà il 5 ottobre, marestano transiti fa-volosi, come il tri-gono di Urano e ilsestile di Giove.

Nei vostri confronti-Saturno si posizio-nerà in sestile, unbel transito, moltocostruttivo in tutti icampi e che dureràper molto tempo.

A parte la prima de-cade, martoriata daPlutone e Urano, glialtri stanno per libe-rarsi del peso di Sa-turno, che li hamessi a dura prova.

Comincia un pe-riodo di prove, per-ché Saturno sta perentrare nel vostrosegno. Tutto ciò cheè inutile, sarà spaz-zato via col tempo.

La solita opposi-zione di Giove edanche Saturno hasmesso di favorirvi:ora è in posizioneneutrale. Resta ilUrano a sorreggervi.

Saturno, il vostropianeta guida, ha fi-nalmente smesso diostacolarvi. Restasempre Urano ditraverso, ma aveteun peso in meno.

Il trigono di Saturnoterminerà il 5 otto-bre: è durato 2 annie vi ha permesso dicostruire tanto. Re-stano favorevoliGiove e Urano.

Sta per cominciareun periodo moltocostruttivo, grazie altrigono di Saturnoche durerà permolto tempo. Oc-chio alle spese folli.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

dal 6 al 19

ottobre 2012

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

18°

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23°

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NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI. NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

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Smettere difumare è facile.

Mia moglie ci stariuscendo coi cerotti.

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ultimailgallo.it24 6/19 OTTOBRE 2012