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  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    Luned 18 gennaio 2016 Anno 8 n 17 e 1,50 Arretrati: e 3,00Redazione: via Valadier n 42 00193Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

    tel. +39 06 32818.1 fax+3906 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

    STORIA DI COPERTINA

    y(7HC0D7*KSTKKQ( +.!z!=!#!:

    MARCO TRAVAGLIO

    Gli etruschi. Banche,precedenza agli anzia-ni (Mes saggero , 16.1).

    Infatti Carboni ha 84 anni.L 'i n t e n di t o re . D a r i o

    Nardella, sindaco di Firenze,acquist obbligazioni di Etru-ria su indicazione di Renzi.Oggi non valgono pi niente(il Giornale, 16.1).Fra i reatidepenalizzati dal governoRenzi c' anche l'abuso di cre-duli t po po lare( d a i g i o r n a l i ,15 . 1) . Re sta ,per, la cir-con ven zi o-ne d'incapa-ce.

    Johnny Ballotta.La via crucis italia-n a di 23 an n i fa ( i l1993 di Mani Pulite, ndr) col-pisce per la ferocia maramal-desca con cui i politici, il lea-der socialista Craxi su tutti,vengono umiliati, il repubbli-

    cano Giorgio La Malfa (poi as-solto) coperto di sputi (Gian-ni Riotta,La Stamp a, 14.1). LaMalfa fu co n dan n ato i n vi adefinitiva a 6 mesi e 20 giorniper l'illecito finanziamentodella maxitangente Enimontdi Gardi n i . Lo sa qualsi as igiornalista informato sui fat-ti, quindi Riotta esentato.

    L'arringa del pm. Uvanon fu picchiato, agentie ca-rabinieri vanno assolti (LaStampa sulla requisitoria delpm di Varese Daniela Borgo-novo al processo per la mortein caserma di Giuseppe Uva,16.1). E questa l'accusa. Poi cisarebbe pure la difesa.

    Mai dire mai. Queste illa-zioni di mie vicinanze al Pd...

    Io non ho mai avuto una tes-sera, non ho mai fatto politican mai la far (Giuseppe Sa-la, Ad Expo,In mezz'ora , Rai3,8.6.2014). Sono sempre statodi sinistra progressista (Giu-seppe Sala, candidato sindacoPd a Milano, 3.1).

    Mai dire sempre. Rai, ildirigente del countdown er-rato: 'A Capodanno si sem-pre fatto cos'. In una memo-ria, tutti gli orari di mezzanot-te 'spostati' (la Repubblica,12.1). Ma siamo sicuri di esse-re gi nel 2016?

    Per dire. In Italia non sivota pi... per esempio per e-leggere il presidente della Re-pubblica, eletto dai parla-mentari . Almeno durante lamonarchia il re veniva sceltoper grazia di Dio e volont delpopolo, per dire (EmanueleFiliberto di Savoia, Libero,11.1). Infatti oggi il re potrebbeessere lui, per dire.

    Bar ba rie . C h i d ir i g e i lcalcio non pu essere conti-nuamente investito da scan-dali e sospetti (Barbara Ber-lusconi, vicepresidente delMilan, 16.1). Giusto, basta conBerlusconi e Galliani.

    SEGUE A PAGINA 11

    Ma mi faccia

    il piacere

    Etruria, altri messaggi al governo dal massone Mureddu: Conosco Carbonie pap Boschi e ho fatto affari con pap Renzi, ma manca il nome pi grosso

    PA L E S T I N A Viaggio a Hebron, dove tutto ormai guerra

    Odiare, amare (e amazzarsi)ai tempi dellIntifada dei coltelli

    POLITICA & SATIRA Pingitore e il Palazzo

    Mr. Bagaglino: Mi diconodi non citare Matteo in tv

    q BORRI A PAG. 12 - 13 q FERRUCCI A PAG.14

    PRIMO PIANO

    PARLA PANNELL A

    Ve lo dico iocome si faun referendum

    q LIUZZI PAG. 6

    LA MEMORIA

    Hitler, la storiache affascinatanti scrittori

    q PADELLARO PAG. 9

    POMIGLIANO

    E San Felice sfilcontro la Fcadi Marchionne

    q DESPOSITO PAG. 10

    q PALOMBI

    A PAG. 2

    ALLA CAMERA Premier e ministra spieghino i loro strani legami fam iliari

    UNA ROTTAMAZIONE DA RIDERE STEFANO FELTRI

    Domani il premier Renzi sa-r alla Camera per rispon-

    dere a una mozione di sfiduciasul caso banche. Ci sar ancheMaria Elena Boschi. Per staresolo agli ultimi giorni, ci sonoalcuni punti che dovrebberochiarire. Perch la Boschi sal-ta alcuni consigli dei ministriper evitare il conflitto di inte-resse e poi parla sui giornali

    delle strategie indu-striali di Banca Etru-ria, amministratadal pap? La mini-stra sapeva che suopadre, di cui tesse lelodi , discuteva le no-m i ne de lla banca co n i lfaccendiere Flavio Carboni? Eil premier ha mai parlato deiprovvedimenti su Etruria consuo padre, Tiziano, in affaricon lex presidente della ban-

    ca? Pe rch di etro laclasse dirigente deirottamatori sta e-mergendo lo stessosottobosco di ma-

    neggioni , massoni ,signorotti locali della

    prima Repubblica? E infi-n e : Ren zi ci spie ghi pe rchvuole m e tte re i l suo am i coCarrai a capo della cyber secu-rity del governo. Con che cri-terio viene scelto?

    La cattiveria

    Renzi contro gli assenteisti:Licenziati in 48 ore. I tempi

    saranno cronometraticon uno dei suoi Rolex

    WWW.FORUM.SPINOZA.IT

    p Palazzo Chigi smentiscea l lAnsa le ind isc rezio ni:Non esiste alcuna propo-sta italiana di revisione delFiscal Compact. Significache nel 2017 torneremoa l lausterit con una mano-

    vra d a 18 mi liard i. Lo s con -tro con la Commissione siriduce alla fine alla ricercadel via libera alle spese sco-perte della Stabilit: a mar-zo rischiamo una manovra

    correttiva da 3-8 m iliardi

    IL CASO BOSCHI

    Cos il sorrisodi Maria Elenadivent ghigno

    PIETRANGELO BUTTAFUOCO

    Non mi tolgo dalle orec-chie un ritornello: Ma

    non suo pap?. il refrain

    della canzone di Sora Cesira,scritta apposta per Mix24 esubito diventata virale.

    A PAGINA 16

    q HANNO SCRITTO PER NOI: BEHA,

    BOCCOLI, CATALDI, COEN,

    COLOMBO, DAINA, DELBECCHI,

    DELLA SALA, FIERRO, GENTILI,

    LICANDRO, LUCARELLI, PISAPIA,

    PASCARELLA, SCANZI, SEMINERIO,

    TAGLIABUE E TRUZZI

    Le rubriche

    RENZI-JUNCKERIl premier minacciava sfracelli, ma vuole solo lo sconto sul deficit

    La guerra allEuropa era finta

    Il tramonto di Bankitalia

    Con larrivo delleuro,ha perso il compitodi emettere monetae molto potere. E le

    lacune nelle vicende diBanca Etruria & C.

    hanno messo indiscussione le ffi ca c i a

    della vigilanza

    q MELETTI AP AG . 4 - 5

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    2 LA GIORNATA | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 18 Gennaio 2016

    MARCO PALOMBI

    La smentita viene detta-ta allAnsa ed di quel-le che vengono rubri-cate sotto la vocefonti

    di Palazzo Chigi: Non esistealcuna ipotesi o proposta ita-liana di revisione del FiscalCompact, che poi sarebbe laversione hard del Patto di Sta-

    bilit europeo, quella che pre-vede il pareggio di bilancio ob-

    bli gator io e rien tro a tappe

    forzate del debito pubblicosotto il 60% del Pil. Una nonnotizia, si dir. In realt pidi questo e si lega al duro scon-tro di questi giorni tra MatteoRenzi e il presidente dellaCommissione Ue Juncker.

    UNA BATTAGLIA in Europaper cambiare i vincoli sui bi-lanci pubblici inseriti nel 2012era stata ipotizzata dalFoglioqualche giorno fa, tesi ripresaieri dal Corsera. Ammesso cheil premier ci abbia mai pensa-to, in questo modo si trovereb-

    be a contraddire la posizioneche lItalia ha avuto finora: inostri conti pubblici sono a po-sto, noi usiamo solo la flessi-

    bilit gi prevista nelle regole

    Ue. Non c solo una questio-ne di opportunit: lItalia nonha laforza per unoperazione

    di questo genere, n alleati dipeso che la condividano. Il Fi-scal Compact la base delli-deologia dellUnione: pareg-gio di bilancio, austerit, ridu-zione del ruolo dello Statonelleconomia.

    Quel che desidera il gover-no non affatto fare la rivolu-zione in Europa, ma semplice-mente che a marzo - quandoesaminer la Legge di Stabilite il Budget dei prossimi anni -la Commissione europea non

    si metta di traverso costrin-gendo lItalia a una manovracorrettiva. Insomma Renzi ePadoan stanno trattando uno

    sconticino sugli impegni suldeficit(e sul debito quandosiscoprir che le loro stime sonoscritte sulla sabbia), ma nonvogliono porre in questione ilmodello economico che sta al-

    la base dellUnione. Tradottoin smentita suona, appunto,come non esiste alcuna ipo-

    tesi o proposta italiana di re-visione del Fiscal Compact.

    SUL TAVOLO,nellultimo meseMatteo Renzi ha messo moltecose giuste - i 3 miliardi rega-lati alla Turchia per i migranti,il raddoppio del gasdotto NordStream concesso alla Germa-nia e il futuro dellEni, le san-zioni alla Russia - ma su nes-suna andato fino in fondo.Mi sono limitato a fare delledomande, ha spiegato lo stes-so premier. Se non si ha la forzanecessaria, per, a fare do-

    mande si finisce solo per irri-tare quelli che hanno il coltellodalla parte del manico.

    La sua speranza che gliStati Uniti - coi quali si schie-rato in Medioriente scaval-cando Merkel e Hollande -vincano la loro battaglia conBerlino: gli Usa vogliono chelEuropa abbandoni lausteri-t,perch cos staportandoilmondo in deflazione. Dopo irichiami a Berlino, sono pas-sati alle maniere forti: lo scan-dalo Volkswagen o la class ac-tion a Deutsche Bank accusatadi usare software truccati pergli scambi di valute. Difficile,per, che le tensioni tra i due

    Paesi servano a Renzi a evitareil redde rationem.I temi su cui allItalia serve

    un trattamento di riguardo inEuropa sono in sostanza due:labad bank , che dovrebbe met-tere al sicuro un pezzo dei 201miliardi sofferenze (creditidifficilmente esigibili che gra-vano i bilanci del sistema delcredito), e i conti pubblici.

    LA POLITICA economica im-postata dal governo per il pros-simo triennio infatti moltodebole: una manovra di picco-lo cabotaggio nel 2016 (sgravifiscali su imprese e casa, soldia 18enni e forze dellordine)

    realizzata in gran parte a de-ficit, che nel2017 sarseguitada una pesantissima riduzione

    del deficit dellordine - scrive ilgoverno - di 1,1 punti di Pil. Aspanne, 18 miliardi di maggioritasse o minore spesa. Sempreche Bruxelles non voglia umi-liarlo gi a marzo, il che non escluso: lesecutivo si presoun punto di Pil di flessibilitsul deficit, 16 miliardi circa.

    Se ci si basa alla lettera sullacomunicazione della Com-missione Ue a gennaio, non neha diritto per intero: ballanotra i 3 e gli 8 miliardi, a secondadel livello di pignoleria. Perquesto Renzi vuole lo sconti -

    cinoe non fare guerre che nonpu vincere. RIPRODUZIONE RISERVATA

    I duellanti

    La cancelliera

    tedesca Ange-

    la Merkel con

    Matteo Renzi;

    accanto il pre-

    sidente della

    Comm issione

    e u rop e a

    Jea n- Claude

    Ju ncke r

    Ans a / Re u ters

    Rapporti di forza

    Il premier ha sollevato

    temi importanti,

    ma non ha abbastanza

    peso per vincere

    DAVIDE VECCHI

    Gli capita di essere presen-tato come uno dei servi-

    zi. A qualcuno dice di non es-sere mai stato massone, ad al-tri ammette di averne fattoparte madi essere in sonno ead altri ancora specifica di ap-partenere allUmsoi (Unionemassonica stretta osservanzainiziatica). Indica come suoindiscusso mentore e ami -co da 15 anni Flavio Carboni,passato dalle inchieste sullo-micidio di Roberto Calvi, allaP3 di Denis Verdini; in rap-porti con la famiglia Renzispecificando ieri in una cor-posa quanto ammiccante in-tervista concessa aLibero diaverci fatto affari e Tiziano(padre del premier, ndr) nonmi ha mai dato una fregatura.

    Si dice legato da profonda a-micizia a Pierluigi Boschi,con cui ha avuto buoni rap-porti fino a pochi mesi fa, poinon lho pirivisto. Aggiun-ge: Forse perch lui non cer-ca me e io non cerco lui, manon ne ho capito il motivo.

    INFINE, sostiene di non cono-scere Ferramonti, ma se al co-gnome si aggiunge il nome di

    battesimo si illumina: Gian -mario, certo. E GianmarioFerramonti un altro perso-naggio che al pari di Carboni meriterebbe una biografia aparte: luomo che si spessosacrificato per il potere e per ilpotere poi rinato, che ha va-

    gato tra servizi segreti (sfio-rando laCia), ambienti di de-stra e massoneria di quella conla P maiuscola: Ferramonti stato lunico amico storico diGelli a presentarsi al funeraledel Venerabile. Al centro diquestiintrecci di amicizie e

    cosaltro? c lui: ValerianoMureddu. Un 46enne di origi-ni sarde, nato e cresciuto a Ri-gnano sullArno poi sbarcatoad Arezzo a fa il vignarolo.

    LUI SI DEFINISCE imprendito-re eppure sembra un aspirantefaccendiere. Modi e linguag-gio gi decisamente allaltez-za. uscito dallanonimatopochi giorni fa quandoLiberoha raccontato che Muredduha messo in contatto Boschicon Carboni per individuareun direttore generale per ban-ca Etruria nella primavera del2014. Da tre giorni rilascia in-terviste. Venerd alFatto eRe-

    pubblica. Ieri aLiberoeCorrie-

    re della Sera. Interviste in cui astessa domanda fornisce ri-sposta diversa. Ma tutte conun elemento comune: Mured-du lascia sempre qualche di-scorso in sospeso. Che siano irapporti con Boschi e Renzi o ipresunti delicatissimi dossierche la guardia di Finanza a-vrebbe sequestrato quasi percaso nella sua abitazione, luinon chiude mai il cerchio. Car-

    boni sostiene che se parlaVa-leriano cade il governo? Mu-reddu chiosa: Allora meglionon parlarne. Ma di cosa?Ammiccamenti, frasi lasciatea met, messaggi. Per chi?

    N E L LI N T E RV I STA di ieri suLi -

    bero, fra laltro, dopo aver rac-contato di essere amico della fa-miglia Renzi, di aver fatto fareaffari al padre, di conoscere be-ne Matteo perch vicino di casaa Rignano. Dopo aver dunquedipinto un legame di intimitcon i Renzi, alla domanda su co-sa pensa del presidente delConsiglio si raffredda.Ritengosia una brava persona, che hafatto tutto quello che poteva percambiare un sistema. Che rie-sca ad andare avanti un altrodiscorso. E al giornalista dice:Lei mi ha fatto un sacco di no-mi, ma non mi ha fatto quelli piinteressanti, le mancano deitasselli fondamentali. Anzi lesfugge il pi importante. Qua-le? Non lo dice. Forse ha studia-to abbastanza, Mureddunon pi aspirante.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Non solo P3 F. CarboniAnsa

    Mureddu, lapprendista faccendieretra dossier e strani rapporti con i Renzi

    IL VIGNAIOLO Banca Etruria Sardo, trasferito in Toscana, rivela a L i b e ro: Ho messo in contatto Boschi e Carboni

    REALPOLITIK Nessuna nostra proposta di riforma del Fiscal Compact

    Palazzo Chigi smentisce iniziative: vuole solo losconticinosul deficit

    Lausterit non si tocca

    LItalia sinchina alla Ue

    MICHEL, MORTO IN BURKINA

    Razzo contro ambasciataitaliana a Kabul: 2 feriti

    UN RAZZO stato lanciato ieri nei pressi dell'am-basciata italiana a Kabul. Lesplosione avvenuta

    in una zona di uffici diplomatici e condomini re-sidenziali. Due guardie di sicurezza sono rimaste

    ferite. Secondo Luciano Pezzotti, ambasciatore i-taliano a Kabul,ieri non cera alcunindizio che fa-cesse pensare a un attacco contro lambasciata i-

    taliana. Intanto in tantihanno espressocordoglioperil piccoloMichel, il bimbouccisoassiemealla

    madre nellattacco terroristico in Burkina Faso.

    NO ALLE UNIONI CIVILI

    Bagnasco (Cei) si schiera:Family day necessario

    IL PRESIDENTE DELLA CEI fa unend o rs e men tal Fa-mily Day del 30 gennaio contro la legge sulle unioni

    civili: una manifestazione co nd i vis ibi l e e dai fini

    assolutamente necessari. Cos il cardinaleAngelo

    Bagnasco ieri a Genova: l'obiettivo del Family Daydecisamente buono perch la famiglia il fonda-mento di tutta la societ e comunquesono altri i

    veri problemi: creare posti di lavoro, dare s icurezzasociale, ristabilire il welfare. Le unioni civile, insom-

    ma, sono una distrazione grave e irresponsabile.

    Diario

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    Luned 18 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | LA GIORNATA 3

    ANTONELLA MASCALI

    Gi da oggi si prospetta-no battaglie dentro aPalazzo dei Marescial-li perch la Terza com-

    missione del Csm deve decideresu alcuni fuori ruolo ad alta at-tenzione politica. Il giro di vite,ostentato da una parte del Csm,va a sbattere contro quei via li-bera che contraddicono lo spi-rito delle regole pi stringenti eche vengono giustificati conlinteresse istituzionale, comeper la giudice di Milano CarlaRaineri, diventata il capo dellasegreteria tecnica, per 6 mesi,del commissario di Roma Fran-cesco Tronca. Quellautorizza-zione stata rivendicata dalvi-cepresidente Giovanni Legnini:Abbiamo fatto bene

    .Nei prossimi giorni atteso il

    voto sul fuori ruolo di Massi-mo Russo, ex magistrato anti-mafia di Paler-mo, ex assesso-r e al l a S a ni tdella regione Si-cilia di RaffaeleLombardo, poifinito nei guaiper mafia. At-tualmente giu-dice di sorve-glianza del tri-bunale di Napoli. Ambienti po-litici lo danno vicino al ministroAngelino Alfano. Il magistrato stato proposto dal prefetto diRoma Franco Gabrielli, d a c-cordo con la ministra Beatrice

    Lorenzine il presidente dellA-nac Raffaele Cantone, comecommissario dellOspedale I-

    sraelitico, quello che ha in-guaiato Anto nio Mast rap a-squa, limitatamente alla com-pleta esecuzione dellaccordoper la convenzione con il siste-ma sanitario nazionale.

    In Terza commissione gli u-nici che si sono espressi a favoredellincarico sono il presidenteLuca Forteleoni (Unicost) e illaico del Pd,Giuseppe Fanfani.Anche loro, per , come il re stodella commissione, hanno ac-cettato lidea del relatoreAldoMorgigni (Autonomia e Indi-

    pendenza) di proporre a Russodi chiedere laspettativa. Quindiniente doppio stipendio: da ma-gistrato e da commissario (lo-

    spedale, pare,gl i ha offerto160 mila eurolordi per un an-no). Ma Russosarebbe orien-tato a mantene-re la sua richie-sta: la Commis-sione, a maggio-ranza, orienta-

    ta a negargli il fuori ruolo, mail Plenum la decisione potrebbeessere ribaltata.

    GI ACCADUTO il 22 dicembreper Raineri. Maggioranza della

    commissione per il no e maggio-ranza del plenum (15 a 7) per il s:Unicost ha cambiato idea e si

    accodata a Legnini, a Magistra-tura indipendente e ai laici conleccezione di Alessio Zacca-ria, indicato da M5s. DivisionidentroArea:5 no, un s e un a-stenuto.

    Questo fuori ruolo statoconcesso in contrasto con le pre-visioni in materia dice al Fattoil consigliere Zaccaria in quan-to non vi era nessuna esigenzache lincarico venisse affidato aun magistrato ordinario. Oltre-tutto, la posizione non previstada una norma di legge, perch lasegreteria tecnica un organi-

    smo istituito dal commissarioTronca. Ma lei cosa ne pensadel fuori ruolo? Si tratta di un

    istituto che riveste caratteri dieccezionalit e leccezionalitnon pu essere rappresentatadalla necessit di soccorrere lapolitica ogni volta che si trova indifficolt di immagine. Deve in-vece corrispondere allinteressedellamministrazione della giu-stizia ed essere contenuto in unperiodo di tempo limitato. In I-talia abbiamo una scopertura diorganico intorno all11% e circa150 magistrati fuori ruolo. Sescendessero a 50, col rientro di100 magistrati, potremmo risol-vere tanti vuoti di organico in uf-

    fici in grave sofferenza.In stallo c un caso clamoro-

    so, quello diGiovanni Butta-

    relli, fuori ruolo da ben 29 anni,e magistrato per soli 17 mesiquando, ha detto in plenum il to-gato di Area Piergiorgio Moro-sinicera ancora il muro di Ber-lino. Il 7 ottobre la Terza com-missione ha deliberato alluna-nimit il suo rientro in magistra-tura, ma Legnini non lha messoallordine del giorno del Plenumperch, ha scritto, deve consul-tare il Quirinale, date le implica-zioni internazionali del caso.Buttarelli garante europeo perla privacy. Mercoled la solleci-

    tazione a Legnini da parte diMorosini che ha invocato coe-renza per non ridurre a proclamivuoti e di mera facciata le impor-tanti decisioni che abbiamo as-sunto sulla stretta per i fuoriruolo.

    IL CONSIGLIO precedente, nel2013, aveva approvato il rientrodi Buttarelli, ma il magistrato havinto il ricorso al Tar (si attendeil Consiglio di Stato). In fase i-struttoria c anche la posizionedi Rosario Aitala, consiglieredel presidente del Senato Gras-so per gli affari internazionali,ex pm di Trapani. Ad aprile 2013il suo incarico fu autorizzato, fi-no al 5 maggio 2015, nonostantea giugno sarebbero scaduti i 10

    anni consentiti a una toga per re-stare fuori ruolo.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Doppio stipendio

    Se si va in aspettativa,

    il salario da magistrato

    viene sospeso: cos si

    somma a quello nuovo

    Circa 300 morti e 400 per-sone rapite. Sono i numeri

    dellassalto messo a segno ieridai miliziani dellIsis in alcu-ni sobborghi di Dayr az Zor,nellest della Siria. Almeno150 persone sono state ucci-se, tra cui decine decapitate,dallIsis nel massacro di Dayraz Zor, incluse decine di don-ne e bambinidenunciano gliattivisti locali Li hanno uc-cisi casa per casa.

    Anche lOndus, lOsserva-torio nazionale siriano, con-ferma che tra le vittime ci so-no militari, paramilitari e leloro famiglie. Il premier siria-no Wael al-Halaqi ha puntatolindice contro tutti i Paesiche sostengonoe finanziano

    lorda terroristi-ca dellIsis men-tre lo Stato isla-mico sui suoi net-work proclamavittoria, a b b i a-mo conquistato ils ob b o r g o , espiega di aver uti-lizzato autobom-ba e trappole anti-uomo perlanciare lassalto.

    N O N M E N O dra mm at icoquanto accaduto nella partenordoccidentale della citt,dove i jihadisti hanno seque-strato 400 civili, ha denun-ciato lOndus: anche in questocaso si tratterebbe soprattut-to di donne e bambini, tutti

    sunniti.Dayr az Zor,

    considerata i lpolo petroliferosiriano, quasicompletamentenelle mani dellI-sis, a eccezionedei sobborghi neipressi di un aero-

    porto militare, gli stessi teatrodel massacro compiuto ieridai jihadisti. una citt stra-tegica anche dal punto di vistamilitare: il crocevia del col-legamento tra Raqqa e la fron-tiera con lIraq. E proprio sul-lacapitaledellIsis in Siria sisono concentrati anche ierialtri raid aerei: di 40 civiliuccisi tra i quali 8 bambini il

    bi lan ci o d i t re bo mb ar da-menti, riferisce lOndus, cheafferma di non poter dire chiabbia condotto i raid.

    OLTREFRONTIERA, in Iraq, ijihad isti hann o lanci ato unassalto contro una zona a nor-dovest di Ramadi, riconqui-stata la scorsa settimanadallesercito di Baghdad e daisuoi alleati.Ramadi unam-masso di macerie: un rappor-to delle Nazioni Unite ne do-c u m e n ta l a di s t r u z i o n e,4.500 gli edifici danneggiati,1.500 quelli completamentedistrutti. Dati che arrivanodalla comparazione tra le im-magini satellitari della citt dioggi e quelle di un anno fa.

    MINACCE A REGGIO CALABRIA

    Sotto scorta ancheil figlio di Gratteri

    STATO MESSOsotto tutela il figlio del procuratoredi Reggio Calabria, Nicola Gratteri. La decisione

    stata presa dopo chequalche giorno fa due uominiavevano bussato allappartamento a Messina del

    giovanedicendo di esserepoliziotti.Quando si af-facciatosul pianerottolo non vedendo arrivarenes-

    suno, ha notato per due persone incappucciatescendere le scale. Sullepisodio indaga la polizia. Raf-

    forzata anche la tutela nei confronti del pm Gratteri,

    da anni sotto scorta p er le tante minacce ricevute.

    DESCALZI (ENI) SULLA LIBIA

    Se lo chiede Tripoli,Roma intervenga

    VEDO LA NECESSIT di rispettare la sovranitdel Paese, chi pu chiedere un intervent o in Libia laLibia.Se il governo chiedeall Onu di intervenire per

    proteggere istituzioni e installazioni, interesse di

    tutti aiutarlo". Cos lamministrat ore delegato di Eni,ClaudioDescalzi a In mezz'ora (RaiTre).Dopo il rin-

    vio della formazione del governo unitario a Tripoli,lad del colosso energetico presente nellex colonia,

    conferma che limpianto di Melillah non ha finorasubito alcun attacco da parte dell Isis.

    MESSAGGIO DI PACE No alla nt i s e m it i s mo

    Francesco in Sinagoga:Vi o l e n z aincompatibile con ogni religione

    qPAPAFRANCESCO ha fatto visita alla Sinagoga di Roma doveha ribadito che la violenza delluomo sulluomo incompa-

    tibilecon ogni religione. Rivolgendosialla comunit ebraicaha ag-

    giunto: LaShoah ci insegnache occorre sempremassima vigilanza,

    per intervenire in difesa della dignit umana e della pace.Ansa

    C ro c i f i s s i Massacri di sunniti i n fe d e l i allIsis

    Il Califfo come Attila: a centinaia(anche donne e bimbi) uccisi e rapiti

    SI RI A

    I PROTAGONISTI

    M AS S IMO

    RUSS O

    Ex pmantimafiadi Palermo edex assessore

    alla Sanitdi Lombardo

    ROSARI O

    A I TA L A

    Co n s i gl i e redel presidentedel SenatoGrasso edex magistratodi Trapani

    Sono 150 le toghe fuori ruolo

    e aumentano: guerra al Csm

    LAPOLEMICA Manca l11% dellorganico: non richiamati idispersi

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    4 ITALIA | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 18 Gennaio 2016

    Si salvichi pu

    Storia di copertina

    Storie e pro-

    t agon ist i

    Chi lha guida-

    ta, chi la gui-

    da; chi lha

    minata, chi

    lha sostenuta

    e come fini-

    ta: ecco tutto

    quanto gira

    attorno alla

    Banca dIt a l i a

    secondo

    E manuele

    Fucecchi

    ven ne uc ci so qu att ro me sidopo.

    Erano tempi bui che i no-stalgici della Prima Repub-

    blic a non ama no ric ord are .Esattamente un anno primala Brigate Rosse avevano ra-pito Aldo Moro uccidendocinque uomini della scorta in

    via Fani, e due mesi pr ima a-vevano giusti ziato a G enoval'operaio comunista GuidoRossa. Il Pci di Enrico Berlin-guer sosteneva in nome dellasolidariet nazionale il go-

    verno Andr eotti mentre pez -zi interi dello Stato e dellastessa magistratura erano inm a n o a l l a P 2 . A c o r re d odellarresto insensato, Ali-

    bra ndi aff ibb i a Sar cin ell il'interdizione dai pubbliciuffici, quindi la cacciata daB a n k i ta l i a . D u r a n t e o r edrammatiche, a palazzo Chi-gi vennero a sapere che il di-rettore generale Carlo Aze-glio Ciampi era pronto a di-

    mettersi insieme a Baffi seSarcinelli non fosse rimastoal suo posto. Con le spalle almuro, Andreotti telefon algiudice Alibrandi per ordi-nargli di revocare l interdi-zione di Sarcinelli. Il magi-strato esegu.

    Oggi la leggenda di Banki-talia bastione di laicit e lega-lit che resiste agli attacchi diP2 e Dc soloun caroricor-do. Via Nazionale ha persopotere, prestigio, orgoglio.Con leuro non pi istitutodi emissione. Non governapi, attraverso massa mone-taria e costo del denaro, le-conomia. Il leggendario uffi-cio studi, che distillava cultu-ra economica alla base di de-

    licatissime scelte monetarie,ha ormai una funzione inin-fluente ai fini del potere. La

    Vigila nza ha perso i maggiori15 istituti di credito, passatisotto la diretta cura della Bce.Lanno scorso sono stati gli i-spettori coordinati da Fran-coforte a scoprire il buco daun miliardo nei conti dellaPopolare di Vicenza, il cuipresidente Gianni Zonin, og-gi dimissionato e indagato, e-ra il banchiere pi amato da

    via Nazi onale, com e ha nota-to la Boschi. C di pi. NellaPrima Repubblica le banche

    Poltrone

    e governo

    A sinistra il

    premier Mat-

    teo Renzi e il

    ministro Ma-

    ria Elena Bo-

    schi; accanto

    Ignazio Visco

    in televisione

    Ansa

    erano tutte pubbliche e il go-verno selezion ava i banch ieriall'interno di terne predispo-ste dalla Banca dItalia, dom i-nus di fatto del sistema. I ban-chieri, tutti lottizzati e targa-ti politicamente, erano as-soggettati alla cosiddetta mo-ral suasion del governatore.

    Fu uno scandalo epocale lafamosa notte delle nomine

    L GIORGIO MELETTIa Banca d Italia non piquella di un tempo ma SergioMattarella fa finta di non sa-perlo. Gli scandali bancari de-nunciano linefficacia degli i-spettori di via Nazionale ma ilpresidente della Repubblicacontinua a benedire la pre-ziosa e fondamentale azionedi vigilanza di quella checonsidera unarchitrave dellasaldezza istituzionale.

    C di mezzo un dato gene-razionale. Il ministro delle Ri-forme Maria Elena Boschi,che ha 40 anni secchi meno diMattarella, non riconosce lasacralit di palazzo Koch. Ad-dir it t ura irr ide i l dogmadellinfallibilit del Governa-tore. Messa in difficolt dalruolo di suo padre nel disastrodi Banca Etruria Pier LuigiBoschi ne stato vice presi-dente fino al commissaria-mento di febbraio 2015 la

    giovane ministra ha ruggito dirabbia notando che i veri fuo-chisti del suo imbarazzo han-no l ufficio in via Nazionale,da cui ogni giorno vengono di-ramate veline sulle responsa-

    bilit bancari e del pap. Perquesto ha detto al Corrieredella Sera che non prende le-zioni dalle stesse personecheun anno fa suggerivano aBanca Etruria unoperazionedi aggregazione con la BancaPopolare di Vicenza. Ciodal governatore Ignazio Vi-sco e dal capo della vigilanzaCarmelo Barbagallo.

    1979: i carabinieria palazzo Koch

    La ministra li sfotte perch

    non ha lo stesso riflesso con-dizionato di Mattarella. L'i-stinto di fare da scudo umanoalla Banca dItaliaaffonda leradici in uno dei giorni pineri della storia repubblica-na, il 24 marzo 1979, due anniprima che la Boschi nascesse.Quella mattina i carabinierientrarono a palazzo Koch aarrestarono il vice direttoregenerale, nonch capo della

    vig ila nza , Mar io Sar cin elli .Al gov ern ato re Pa olo Baf fifurono risparmiate le manet-te per l'et avanzata, ma la co-municazione giudiziaria, co-me si chiamava allora, lo co-strinse alle dimissioni. Fu su-

    bito chi aro che l'a ggress ionegiudiziaria, firmata dal pmLuciano Infelisi e dal giudiceistruttore Antonio Alibrandi,era ispirata dalla loggia mas-sonica P2 e avallata dal pre-sidente del Consiglio Giulio

    And reo tti . Sar cin ell i poc himesi prima aveva mandatoun ispezione al Banco Am-

    br os ia no di Ro be rt o Ca lv i(che salter due anni dopo).Si opponeva al salvataggiodella Banca Privata Italianadi Michele Sindona, il cui li-quidatore Giorgio Ambrosoli

    La schedaPA L A Z ZO

    KO C H

    la sededella bancacentrale dellaRe p ub b l ic a

    Italiana,parteinte gra ntedal 1998del sistemae u ro p e odelle banchece ntra l i.La Bancad'Italia un istitutodi dirittopu bbli coco mes tabilitodal Regiod e c re to -legge 12marzo 1936,e dallo stessos tatuto

    all'articolo 1,1 comma,e comer ibaditoancheda unas entenzadella Cortesuprema dicass a zio ne.L'attualegove rn a to re IgnazioVis co,nom inatoil 20 ottobredel 2011

    CON LEURO HA PERSO BUONA PARTE

    DEL SUO RUOLO. NON GOVERNA PI,ATTRAVERSO MASSA MONETARIAE COSTO DEL DENARO, LECONOM I A .

    LUFFICIO STUDI PESA SEMPRE MENO

    del 22 novembre 1986.Il mi-nistro del Tesoro GiovanniGoria umili il governatoreCiampi e Sarcinelli (nelfrat-tempo diventato direttoregenerale del Tesoro) tenen-doli fuori dalla porta dellariunione ristretta in cui sispartivano le banche.

    Quando la politica

    decideva tuttoIl governo Craxi impose allapresidenza della Cariplo il

    vice segre tario della Dc Ro-berto M azzo tta, ch e non er anella terna di Bankitalia maera commercialista. A distil-lare lelenco dei banchieritargati Dc che umili la Ban-ca dItalia era stato il giovaneresponsabile dellufficio no-mine di piazza del Ges, Giu-seppe Fornasari, che 28 annidopo stato fatto fuoridalla

    presidenza di Banca Etruriada un avviso di garanzia ispi-rato dalla vigilanza di Banki-talia. Il passato pesa.

    Un tempo la politica face-va t utto, il be ne e il m ale. A-desso c una lotta tra piccole

    ban de nell a qua le rifu lge ladebolezza di Bankitalia, uncarrozzone burocratico au-togestito e quindi imper-meabile a ogni riforma. Dei 7mila dipendenti, solo pochecentinaia (ci sono pi uscieriche ispettori) vigilano su al-trettante centinaia di bancheprivatizzate, cio anarchi-che. Con pochi poteri effet-tivi, spesso gli uomini della

    vig ilan za (anc ora in gra ndemaggioranza eticamente i-nattaccabili) vengono c at-tur ati dai vigilati. Nel re-cente libro intitolato signifi-cativamente La Banda dIta-

    LLinines oes orrababililee

    de cl i nde cl i noo

    ddella Banella Banccaadd It a l i aIt a l i a

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    Luned 18 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | ITALIA 5

    La Vigilanza non ha pi la

    supervisione diretta sui 15 maggiori

    istituti di credito, ora sotto la cura Bce.

    Sono stati gli ispettori di Francoforte a

    scoprire il buco della Popolare Vicenza

    Choc anni

    Settanta

    Paolo Baffi,

    gove r n atore

    della Banca

    d'Italia dal

    1975 al 1979;

    accanto

    una filiale

    dellEtruria

    A n s a/LaPresse

    prestigio di cui ha sempregoduto. In realt non c riuscito Draghi e neppureVisco a ritrovare il rispettoperduto. Renzi che aveva 4anni quando fu arrestatoSarcinelli picchia come unmaglio. Ha deciso di affidarea Raffaele Cantone gli arbi-trati sui risparmiatori truf-fati da Banca Marche, Etru-ria , Cassa Ferrara e Cari-

    Li ntervento

    del Colle

    A destra il

    presidente

    della Repub-

    blica, Sergio

    M at t are lla

    che continuaa benedire

    la preziosa e

    fondamentale

    azione di vigi-

    l a n z a delli-

    st ituto

    LaPre sse

    chieti, notando che Bankita-lia non assicura la necessa-ria terziet, come dire che coinvolta nello scandalo.

    Le bordate renziane sot-tintendono i due capi da c-cusa principali: una vigilan-za distratta, una regia del si-stema bancario inadeguata.Prima di Renzi solo MarcoPannella, in una precedenteera geologica, aveva osatolinosabile, contestando ildogma dell'indipendenza,cio dell'arbitrio, del s e p o l-cro imbiancato di via Na-zionale: Le autonomie van-no esaltate e difese ma anchec o n t r o l l at e , d i ce v a gi ventanni fa. Oggi le accusevengono direttamente dapalazzo Chigi: Non guar-diamo in faccia a nessuno,ha detto il premier, antici-pando che alla scadenza del

    mandato (ottobre 2017) ilgovernatore andr a casa.

    Lo scorso ottobre, quandoilFatt o Quotid iano ha rivela-to che era indagato per l'o-scura vicenda del commis-sariamento della Popolaredi Spoleto, Visco ha reagitodicendo che la Banca dItaliaavrebbe risposto del propriooperato nei luoghi deputa-ti, senza scorciatoie media-tiche. Poi per corso a di-fendersi nel salotto tv di Fa-

    bio Faz io, pro tes tan do cheBankitalia una istituzioneseria, che ha fatto il massimopossibile. C i d ir l a c om-missione parlamentare quella che Mattarella nonvorrebbe - se quel massimopossibile stato almeno pa-ri al minimo necessario.

    Twitter@giorgiomeletti RIPRODUZIONE RISERVATA

    Guardi, piuttosto che pensare aunassurda commissione din-

    chiesta sugli ultimi quindici annidel sistema bancario, il Parlamentodovrebbe mettere mano allalegge262 del 2005 della tutela del rispar-mio. Angelo De Mattia ha trascor-so dentro la Banca dItalia 40 anniculminati nella segreteria partico-lare del governatore Antonio Fa-zio. Ma stato anche a lungo un uo-mo chiave della Cgil e del Pci nelmondo del credito. Fu a fianco diGiuseppe D'Alema (padre di Mas-simo) nella commissione d'inchie-sta sul crac Sindona. Molte ne hafatte e moltissime ne ha viste. Ades-so che la sua amata Banca dItaliaattraversa una crisi forse pi gravedi quella che dieci anni fa port alletraumatiche dimissioni di Fazio,tiene a freno la lingua per non fare lafigura di chi infierisce sui guaideisuoi avversari di un tempo.

    Checosac' che non vanellideadella commissione parlamentared'inchi e sta?

    Finirebbe in un certamen retorico

    tra opposte posizioni, con poca u-tilit. Pi efficace e rapida sarebbeuna serie di audizioni nelle com-missioni parlamentari per averedai vertici di Bankitalia e Consob, edalle altre istituzioni, la loro ver-sione dei fatti. Cos il Parlamentopotrebbe occuparsi rapidamentedi quello che il suo compito, se-condo me la revisione della legge262.

    La battezz Giulio Tremonti all'in-

    domani delle dimissioni di Fazioprovocate dallo scandalo dellescalate bancarie dei cosiddettifurbetti del quartierino. Che co-sa ha che non va?

    Soprattutto la parte che regola icollegamenti e la collaborazionetra Bankitalia, Consob e magistra-tura. Apparentemente le vicendedi cui si discute in queste settimanesono condizionate negativamenteda qualche confusione normativasui rispettivi compiti e sugli obbli-ghi di comunicazione reciproca.

    Lei che giudizio ha di questa crisi?La Banca d'Italia ha delle respon-sabilit?

    La valutazione andr fattaquando la magistratura avrfinito il suo lavoro. A quel pun-to sar possibile dire chi ha fat-to errori e quali.

    Per forse non c' tanto tem-po. C' una crisi di fiducia,sembra di trovarsiaddirittura di frontea una fuga dalle ban-che, come se i rispar-

    miatori non si sen-tissero protetti dal-la vigilanza di Ban-kitalia.

    A me sembra che ilproblema vero sia unaltro. La gente scap-pa dalle banche pergli effetti deterioridel cosiddetto bailin, la direttiva euro-pea Brrd sui salvatag-

    gi bancari. Questo chiama in causale responsabilit dei governi. Chiha negoziatoin ambito europeo ladirettiva? Non si sono accorti cheimporre il sacrificiodi obbligazio-nisti e correntisti un principio inrotta di collisione con l'articolo 47della Costituzione, che tutela il ri-sparmio? Insomma, dormivano?

    Per un problema di reputazioneper Bankitalia si pone. Il governa-tore Ignazio Visco addiritturadovuto andare a difendersi in tv,scegliendo il salotto di Fabio Fa-zi o.

    Effettivamente stato un inedito,non si era mai visto il governatore

    della Banca d'Italia esibirsiin un talk show. Conoscen-do la sua prudenza, deve a-ver valutato la necessit

    della mossa , che mi sembrata per effica-

    ce.Insomma, avrconvinto moltima non il premier

    Matteo Renzi,

    che ha gi fat-to sapere chenel 2017 non

    gli r innoveril mandato.

    Renzi ha stabilito unnuovo primato. ilprimo caso nella sto-ria di licenziamentoc o n d u e a nn i d ipreavviso.

    G. ME.

    Re n ziha stabilitoun nuovoprimato: il primocaso nellastoriadi licenzia-mento

    con dueannidipreav viso

    SU IGNAZIO

    VISCO

    La leggenda di via Nazionale, bastione dilaicit e legalit che resiste agli attacchi della P2e della Dc, un ricordo: in questi anni

    ha perso potere, prestigio e orgoglio

    LI N T E RV I STA

    A ngeloDe Mattia

    La commissione dinchie staadesso non serve a nulla

    lia , il presidente dellAd u-sbef Elio Lannutti sciorinauna lista di dirigenti di palaz-zo Koch passati a lavorareper le banche vigilate. Esem-plare il casodi GiannandreaFalchi , passato direttamen-te dallas egreteria particola-re del governatore MarioDraghi alla solita Popolare diVicenza.

    O g g i l a g r a t i f i c a z i o nemaggiore per i 7078 dipen-denti (di cui 613 dirigenti)sembra essere rimasto lo sti-pendio, in media 86 mila eu-ro all'anno, in netto aumentorispetto ai 76 mila di dieci an-ni fa: pi lItalia diventa po-vera, pi quelli di Bankitaliadiventano ricchi. Il governa-tore Ignazio Visco guadagnaquasi il doppio di Mattarella,e quando Matteo Renzi gli hachiesto di allinearsi con il

    presidente della Repubblicalui lha mandato elegante-mente al diavolo brandendola famosa indipendenza del-la Banca dItalia, che ormaiserve solo a questo. La glo-riosa istituzione passata dagovernatori padri della pa-tria come Luigi Einaudi eC i a mp i a A n t on i o F a z i o ,c o n d an n a t o a d u e a n n i emezzo come regista dellascalata all'Antonveneta deifurbetti del quartierino.

    Draghi e la ricercadel prestigio perduto

    Fu il successore Mario Dra-ghi ad ammettere che la ver-ginit era perduta, che dallacalda estate delle sca late

    ban car ie pal azz o Koc h erauscito ferito e che adessogli toccava accompagnare laBanca dItalia nel ritorno al

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    6 ITALIA | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 18 Gennaio 2016

    R

    EMILIANO LIUZZI

    accontare Marco Pannellavuol dire attraversare qual-

    che mondo e qualche Re-pubblica, la prima, e quelleche sono seguite, ammesso enonconcesso che siano maiarrivate. Nelle stanze di viaTorre Argentina, storica se-de dei Radicali, lo conside-rano e non solo loro unasorta di monumento allin-telligenza, la genialit, lin-tuito politico. Nonostanteluomo, a 86 anni, abbia tuttele credenziali e le giustifica-zioni, per non essere quellodi quarantanni fa. La pas-sione rimasta intatta. Baciatutti, sulla bocca. E preten-de, dal cronista, prima di o-gni chiacchiera che facciaun giro per le stanze della se-de, attraversata dalle epo-che vissute dai Radicali: daldivorzio allaborto, fino allemarce per la pace, le inizia-tive sui referendum, pi omeno azzeccati. Tutto attra-verso i manifesti elettorali.Poi apre ogni stanza. E salu-ta. Ultima condizione ne-cessaria salire sulla torret-ta, un centinaio di gradini,forse di pi: si vede Roma acome non si pu vedere danessuna prospettiva: dalGianicolo al Palatino, dapiazza Venezia fino su, aMonte Mario, e laggi, l'Eur.Un trionfo alla bellezza.

    A questo punto, dice,possiamo anche partire.Con una premessa.

    Ci dica Pannella. Siamo quiper premesse e aneddoti.Nessun aneddoto nostalgi-co. Inizio lennesimo scio-pero della fame. Ho due tu-mori, uno al polmone e lal-tro al fegato, ma questa lamia vita civile.

    perch necessario un al-tro sciopero?

    Forse ne serviranno altricento. Oggi sono qui per unadelle battaglie inascoltate,

    quella della ragionevole du-rata dei processi. Che devo-no essere celebrati a ritmiche riguardano la vita e nonla morte. E nemmeno posso-no finire nel niente, nellaprescrizione, o come diavo-lo si chiama. un tema chedeve essere recepito dal po-tere e dal contropotere.

    S, ma il tema sul tavolo da40 anni...

    Appunto per questo. Oggiper, dopo essere stati ripre-si pi volte dallUnione eu-ropea e con le Ong che sonopronte a battersi al nostrofianco, siamo in grado di

    una storia, non importa sesiamo dentro o fuori dal par-lamento, le nostre battagliecontinuano come stato dal

    primo giorno di tanti anni fa.Con la stessa passione. E lostesso ideale che tiene insie-me la religiosit e laborto, lapace e le tante Cine.

    Cosa dice del Movimento 5Stelle. Alla radice, forse,qualche similitudine con iRadicali si pu ancora tro-vare, no?.

    Non so. Non credo. Qualcheassonanza forse esiste colmovimento dellUomo qua-lunque che, il Pci, decise diappoggiare pensando di fareun danno a noi. Cos non ac-cadde. Noi siamo semprequi, sono gli altri che non cisono pi. un dettaglio micada niente. Noi comunquenon ci poniamo mai comeopposizione a niente, ma lapolitica non pu essere quel-la dellaspettiamo di avere il51 per cento e poi vediamo.Hanno 150 parlamentari,qualcuno perso per strada,hanno possibilit enormi.Noi non le abbiamo mai avu-te e abbiamo fatto molto dipi per questo Paese. Parla-no queste stanze, i soliti ma-nifesti che dicevamo pri-ma.

    Di tradimenti e addii ne havissuti molti anche lei.Quello che le fa pi male?

    Sicuramente Emma (Boni-no ndr) che ormai non fre-quenta pi. Un tradimentoche, da parte sua, quasi in-

    consapevole, ma nella realtdei fatti esiste.E il peggiore dei figliocci diPa n n e l l a?

    A chi si riferisce, ai Capez-zone?

    Anche.Non mi interessano. Non cun peggiore n un migliore.

    Il democristiano col qualesi trovato a parlare lastessa lingua?

    Mino Martinazzoli.

    E coi comunisti?Enrico (Berlinguerndr), ov-vio, ma cerano una serie dicomunisti come Macaluso,Cossutta, Trombadori, Vi-dali, coi quali il dialogo eraquotidiano, costante.

    Alla prossima battaglia. Inbocca al lupo.

    Sono giin guerra, i tumorisu di me non hanno effetto.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    combattere e sconfiggere lanon ragionevole durata deiprocessi.

    L ' o b i e t t i vo?Molto semplice: fare in mo-do che i processi durino nonpi anni, ma mesi. Non hasenso trovarsi ogni volta difronte a un'amnistia. Io hocombattuto una vita perquesto, continuo a trascor-rere le festivit comandatenelle carceri, tra i detenuti,anche quelli in attesa di giu-dizio.

    Perch il problema non mai stato risolto?

    Perch mettere daccordomille comuni avrebbe porta-to al caos. la natura. Non sipu circoscrivere un lagosenza tenere contodegli af-fluenti e dei confluenti.

    Perch oggi si dovrebbe ri-s o l vere?

    un problema di civilt. Emi pare una follia che tutti sene riempiano la bocca, mache nessuno ponga le fonda-menta per un percorso simi-le.

    Cosa pensa delle riformecostituzionali di Boschi,Renzi e Verdini?

    Che non le faranno, che sonouna merda, ma che noi nonpossiamo non appoggiareun percorso federalista chediscutiamo dalla nostra na-scita. Per adesso non siamoschierati da nessuna parte,tendenzialmente appoggia-mo le Riforme, queste cipiacciono meno. Inutilevendere una modernit chevenda il futuro, ma esclude idiritti civili che per i Radicalisono una battaglia che natainsieme a noi.

    A quello volevamo arriva-re: la presunta svolta rifor-mista che si incaglia sui ma-

    E Renzi?Non gli sono ostile. Insistonel dire che la storia Radica-le ha orizzonti un pochinopi ampi che, pi che la de-mocrazia reale, guardano al-lo Stato di Diritto. Per questoinsisto col tema dei processie della giustizia.

    I Radicali in questo mo-mento hanno dei margini dicrescita nel consenso?

    S, non li abbiamo maipersi. Noi abbiamo

    LI N T E RV I STA

    Non mi fermanodue tumori: adesso

    sciopero ancora

    MarcoPannella Il vecchio leader Radicale parla di tutto: dalleRiforme (di merda, dice) alle unioni civili che non ci saranno

    trimoni tra persone dellostesso sesso o dal mante-nimento del reato di clan-dest in it .

    Certo. Per questo le nostrevalutazioni non si sono fer-mate e non siamo ancora ar-rivati a una risposta defini-tiva. Le unioni civili sono unpassaggio necessario, deter-minante. Soprattutto per unpartito come il nostro, tran-snazionale, che ha concre-tamente e da sempre af-frontato i grandi tempidella religiosit.

    Le piace questo

    Pa e s e? il primo tra i tantiche ho.

    Le vite

    del leader

    Enrico Berlin-

    guer, Mino

    Mart in a z zolied Emma Bo-

    nino. A destra

    Pannella in-

    sieme a Enzo

    Tortora

    LULTIMO DEI LEADER

    Nelle stanze di via Torre

    Argentina, sede del partito,

    lo considerano monumentoall'intelligenza e alla genialit

    UN PEZZO DITALIA

    Nei corridoi, appesi alle pareti

    i poster di tutte le grandi

    battaglie, quelle vinte

    e quelle meno azzeccate

    Biograf iaMARCO

    (G I AC I N TO)

    PA N N E L L A

    natoa Teramo.Classe 1930,alla n a g ra feGiac intoPa n n e l l a , un politicoe giornalistache sidefin is ce

    ra d i c al e ,socialista,l i b e ra l e ,federa lis t aeu ro p e o,anticlericale,an t i p ro i b i z i o -nista,antimilitarista,n onvi olen toe gandhiano.Da giovane statom e m b rodellaG i ove n tl i b e ra l e , statotra i fondatorinel 1955del PartitoRadicale,for mazi on edalla sinistral i b e ra l efuoriuscitadal Partitoe raccoltain tornoal Mondodi MarioPa n n u n z i o

    I processi non devono

    durare anni o servir

    sempre unamnistia.Renzi? Non gli sono

    ostile. Emma? Senza

    volerlo ci ha traditi

    I 5 Stelle? Come

    lUomo qualunque.

    Io dialogavo

    con tutti,

    da Berlinguer

    a Martinazzoli

    Classe 1930

    Il leader Radicale

    Marco Pannella

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    Luned 18 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | ITALIA 7

    EPIDEMIA SILENZIOSAIn Italia, secondo lIstat, il 5,9 % delle denunce per molestie e abusi riguardaepisodi vissuti sul web e social network: 2 ragazzi su 3 credono sia un fenomeno destinato ad allargarsi

    C VIRGINIA DELLA SALA

    hiuso a forza in un bidone,poi costretto a indossare unsacco dellimmondizia, de-nigrato e insultato al lavoro ein strada: atti di bullismo inun paese di circa 2 mila abi-tanti, in provincia di Vercelli,su un 26enne che lo scorsosettembre si impiccato alsecondo piano di casa sua do-po un lungo periodo di de-pressione. Al di l delle de-nunce e del fascicolo apertodalla Procura, il problema che di quei momenti sonostate scattate foto e girati vi-deo, il materiale postato suFacebook.

    Il 4 gennaio, in America,un 16enne si tolto la vita do-po aver subito atti di bullismosui social network: abusi, in-sulti, minacce online. Oggi i

    bulli non ti spingono in un ar-madietto, non ti aspettanodietro un angolo fuori dallascuola ha scritto qualchegiorno fa il fratello proprio suFacebook ma si nascondo-no dietro profili anonimi e u-sano i social network per in-sultare e abusare delle perso-ne pi buone e innocenti.Ancora prima, nel 2012, eradiventato virale il video (ol-tre 11 milioni di visualizza-zioni) in cui la 15enne Aman-da Todd, prima di uccidersi,aveva raccontato con bigliet-ti tutta la sua storia. Vittima

    di cyberbullismo, ricatti e ri-torsioni, era stata costretta acambiare citt tre volte. Tut-to era iniziato con la diffusio-ne di una sua foto a seno nu-do:a nulla erano serviti psi-cofarmaci e terapie.

    Nel 2013, una 14enne inprovincia di Novara si uc-cisa buttandosi dal balconedi casa: sul web circolava unvideo che la ritraeva ubriacaa una festa. Ormai diventatovirale, aveva iniziato a racco-

    gliere offese, insulti e minac-ce anche da parte di personeche non la conoscevano. Pri-ma di morire, Carolina avevalasciato poco righe: Le pa-role fanno pi male delle bot-te. Ma a voi non fanno male?Siete cos insensibili?

    I numeri italianid ellepidemia silenziosa

    Gli americani definiscono ilbull ismo come une p i d e-mia silenziosa, che Internetha reso ancora pi nascosta.Secondo lultimo rapportodellIstat sul bullismo (Il bul-

    no denunce: il compito an-che cercare di prevenire ededucare in una fascia detche critica. Soprattutto at-traverso le scuole e i docen-ti. Purtroppo, per, dopoormai quasi un anno e lap-provazione unanime, ancoranon c il via libera. Ci sonoaltre proposte alla Cameraed un segnale positivo: stia-mo lavorando per convoglia-re tutto in un unico testo.

    I social network: eccocome tutelarsi

    Per Facebook, il cyberbulli-smo un tema prioritario.Lobiettivo trovare un giu-sto equilibrio tra la necessitdi garantire la possibilit diesprimersi liberamente e tu-telare tutti gli utenti, in par-ticolare i giovani. A dirlo , adicembre, Laura Bononcini,Head of Public Policy di Fa-cebook Italia, in audizionedavanti alle commissioni.Per combattere il fenomenolazienda di Zuckerberg ha

    una procedura per la rimo-zionedei contenuti: lutentepu segnalare a Facebookqualsiasi tipo di contenuto,dai video alle foto, dai post aicommenti. Si pu spiegarequale sia il motivo della se-gnalazione con maggiori ominori particolari. La segna-lazione, infatti, presa in ca-rico, da una persona reale enon da un algoritmo ed chila analizza a decidere se pro-cedere o meno con la rimo-zione sulla base della policyaziendale.

    Alla segnalazione attri-buit o un d iver so live llo dipriorit a seconda dell'og-getto indicato spiega la Bo-noncini La nostra policy

    particolarmente aggressivasu tuteladei minorie cyber-bullismo. E queste segnala-zioni sono quindi prese incarico prima di altre. L u-tente segnalante riceve poirisposta sulla presa in caricodella segnalazione e sulla ri-mozione o meno del conte-nuto. Anche Twitter, pochesettimane fa, ha deciso di i-nasprire la propria policy sulcyberbullismo, in particola-re per i tweet che ricadonosotto la definizione di catti-va condotta.

    In pratica sono state ag-giunte ulteriori specifichesul genere di azioni che pos-sono portare alla sospensio-ne di un account, con pi at-tenzione alle condotte do-dio su sui si concentra lanuova policy. Laggiorna-mento enfatizza il fatto cheTwitter non tollerer com-portamenti che intendonominacciare, intimidire o usa-re la paura per zittire altri u-tenti, ha detto Megan Cri-stina di Twitter. La sfida sarestendere il controllo nellemessaggistica istantanea co-me Whatsapp e Snapchat.

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    lismo in Italia: comporta-menti offensivi e violenti tra igiovanissimi), pubblicat o adicembre, tra i ragazzi che u-sano cellulare e Internet, il5,9 per cento ha denunciatodi avere subto ripetutamen-te azioni vessatorie tramitesms, mail, chat o social net-work.

    Vittime, pi di tutti, sonole ragazze: il 7,1% contro il4,6 dei ragazzi. Si parla distatistiche che riguardanosoprattutto adolescenti di e-

    t tra i 14 e i 17 anni. Pidinove adolescenti su dieci u-sano un telefono cellulare, lamet usa un personal com-puter, sette su dieci usanoInternet. E le pi coinvoltesono le ragazze. Quelle chehanno tra gli 11 e i 17 anni siregistra, infatti, sono le picoinvolte: il 7,1% di loro sta-ta vittima di vessazioni con-tinue. Due ragazzi su tre, poi,ritengono che il cyberbulli-smosia un fenomeno in cre-scita. Dati che non tengonoconto di chi non denuncia.

    In Italia non esiste un rea-to di cyberbullismo, cos co-me non ne esiste uno per il

    bull ismo in gen era le. Uncomportamento bullo silegge sul sito dei Carabinieri un tipo di azione che miradeliberatamente a far delmale o a danneggiare. Spesso persistente, talvolta duraper settimane, mesi, persinoanni ed difficile difendersipercoloro che ne sono vitti-me. Alla base della maggiorparte dei comportamenti so-praffattori c un abuso dipotere e un desiderio di inti-midire e dominare. I reati,di solito, sono quelli che de-

    rivano da questo comporta-mento: stalking, diffamazio-ne online, ingiurie, molestie,furto di identit digitale suisocial network. E secondo idati della Polizia Postale, inItalia nel 2015, ci sono state 6denunce per stalking, 36 perdiffamazione online, 18 peringiurie, 16 per molestie e 59per furto di identit digita-le.

    La normativa ferma

    alla CameraIn Senato, a maggio del 2015, stato approvato con voto u-nanime un disegno di leggeche attualmente in esamealla Camera, assegnato allecommissioni riunite di Giu-stizia e Affari Sociali. Mira amettere dei paletti in unamateria ancora troppo nebu-losa ma senza assumere po-sizioni sanzionatorie: defi-nisce il fenomeno di cyber-

    bullismo, regola la rimozio-

    ne dei contenuti offensividalla rete, stabilisce quandodebba intervenire il garantedella privacy e, soprattutto,introduce una misura di am-monimento nel caso di reaticommessi da minorenni macon et superiore ai 14 anni(il questore convoca il ragaz-zo insieme ai genitori e loammonisce sulla sua con-dotta). Si potenzia poi ledu-cazione e la sensibilizzazio-ne nelle scuole in parte girecepita e si costituisce untavolo interministeriale per-manente per il contrasto alfenomeno.

    Si tratta di una misurache ha per lo pi carattere e-ducativo spiega alFatto lasenatrice Elena Ferrara (Pd)prima firmataria del disegnodi legge una norma miteper quei minori a cui non stata data lopportunit dicrescere come cittadini digi-tali, Non vogliamo che ci sia-

    IL FRATELLO DI UNA DELLE VITTIME

    Oggi i bulli non ti spingono

    n ellarmadietto, ma si

    nascondono dietro profili

    anonimi per insultare

    Aumenta il cyberbullismo,ma non ce ancora la legge

    NON SOLO FACEBOOK E TWITTER

    La vera sfida sar monitorare

    i programmi di messaggistica

    istantanea come Whatsapp,

    Telegram e Snapchat

    Tempi moderni

    I numeri

    50%Dei giovani

    tra gli 11 e i 17

    anni hasu bto

    qualcheepisodio

    of fensivo,non

    rispetto s o

    o violentoda parte

    di altrira ga zz i

    7,1%Le ragazzetra gli 11 e i 17

    anni chesi collegano

    a Internet

    o dispongonodi un telefono

    cellulare sonostate oggetto

    di vessazioni,contro

    il 4,6%dei ragazzi

    90%Degli

    ado les cen t ie dei pre-

    ado les cen t iha un

    telefonocell ulare,

    la met un Pc

    e circa il 70 %ha accesso

    a unaconn e ssion e

    Inter net

    La scheda

    n UNAZIONE

    bulla untipo di azione

    che mirad e l i b e ra t a m e n -

    te a far delmale. Spesso

    persistente,dura per

    settimane,

    mesi, persinoanni

    ed difficiledifen ders i

    per chi ne vittima.

    Alla base cun abuso di

    potere e un

    desideriodi intimidire

    e dominare:la definizione

    sui siti dellefo r ze

    dellordine. LaPolizia Postale

    sta portando

    avanti diverseiniziative di

    sen s i b i l i zza-zione nelle

    scuole, tra cuiquella

    int i to lata

    Vita da

    Social

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    8 IL GIALLO | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 18 Gennaio 2016

    Il delitto-giallo dei fidanzati,la soluzione passa dai social

    Indagini a una svolta

    GIUSTIZIATI A PORDENONEPer risolvere il caso di Trifone Ragonee Teresa Costanza stato necessario andare oltre lapparenza di una vita perfetta

    La vicenda

    Trifone Ragone, 29 anni e Teresa Costanza, 30, sonostati uccisi in auto come fosse unesecuzione, da cinquecolpi di pistola. Lui, originario di Monopoli (Bari), era unsottufficiale dellesercito; lei, siciliana, lavorava comeassicuratrice dopo essersi laureata alla Bocconi nel 2010.

    Vivevano a Pordenone da un paio danni. Andavano inpalestra. Lui era stato anche Mister Lignano. L omicidio avvenuto il il 18 marzo del 2015, esattamente dopolultimo allenamento di Trifone: lassassino ha atteso cheentrassero in auto, Teresa al posto di guida, Trifone allato passeggero. Quindi entrato in azione affacciandosiproprio sul finestrino di Trifone; il medico legale contercinque colpi 7,65 sparati dallalto verso il basso andati asegno. Tre colpiscono lui, due lei.

    O SELENE PASCARELLA

    gni indagine per omicidio hala sua chiave di volta. Per il de-litto di Trifone Ragone e Te-resa Costanza, i fidanzati giu-stiziati nel parcheggio del Pa-lasport di Pordenone, saran-no isocial networka costituirela prova regina. Dopo mesidi stallo linchiesta ora ha duesospettati, lex coinquilino ecommilitone di Trifone, Gio-su Rutolo e la suafidanzata,Maria Rosaria Patrone. Il pri-mo accusato di aver fredda-to i due giovani nella loro autoa colpi di beretta 7.65. Sullaragazza pesano il sospetto difavoreggiamento, ma anchedistigazione allomicidio. E-ra a chilometri di distanzadallimpianto sportivo dovele vittime sono morte, ma, pri-ma e dopo il delitto, sarebbestata la co-protagonista dellascena del crimine virtuale.Lidea che Trifone e Teresa,

    belli, giova ni, ma anche pienidi ambizione e voglia di emer-gere, conducessero una dop-pia vita ha caratterizzato imovimenti degli inquirentifin dalle prime ore del d elitto.La pista dello smercio di so-stanze anabolizzanti che ve-deva coinvolto Ragone e ilpresunto giro di brutte ami-cizie da cui la Costanza a-vrebbe tentato di fuggire tra-sferendosi a Pordenone rien-travano in questa logica. La

    doppia vita dei fidanzati

    per-fetti, certosinamente cerca-ta, non per mai emersa. occorso un cambio di pro-spettiva per capireche la ve-rit andava cercata guardan-do i fidanzati di Pordenone inuno specchio, anzi in unoschermo.

    A INDIRIZZARE gli inquirentiverso Ruotolo sono stati tantiindizi classici. Prima di tutto lapresenza della automobile delcaporal maggiore per ben ottominuti nel parcheggio delpa-

    lasport a ridosso del delitto.Ruotolo sostiene di aver pro-vato inutilmente a parcheg-giare la sua Audi A3 e di averpoi rinunciato ad allenarsi inquella palestra, dove si era i-scritto due mesi prima dello-micidio, avvenuto il 17 marzo2015. E dove non pi entrato,dopo la morte dellamico Tri-fone. Un testimone sostiene diaver visto lAudi allontanarsidal parcheggio al momentode gli spari, scambiat i pe rscoppi di petardi. Le teleca-mere della zona hanno per -

    so la vettura di Ruotolo persette minuti. Per laccusa inquel lasso di tempo Ruotolo a-vrebbe parcheggiato vicinoall Auditorium Concordia eraggiunto a piedi il laghettodove stata ripescata larmadel delitto, liberandosene. Pertrasformare un quadro indi-ziario in una struttura proban-te e trovare un movente gli in-vestigatori hanno iniziato a se-

    guire una serie di tracce invi-sibili a occhio nudo che colle-gavano Ruotolo al delitto. Nondidna,che si rivelato unar -ma spuntata, ma di hard disk esmart device. Hanno scanda-gliato il pc e i cellulari del so-spettato, facendo emergere-chat, video e conversazionicancellati. Ripescato persinoun profilo Facebook, gestitoda Ruotolo e dalla fidanzata,ed eliminato dopo il delitto, dacui partivano conversazioniverso Teresa aggressive emorbose. A recuperarli unaper una, con una sorta di lu -minolinformatico, non il Ris,ma il reparto telematico delRos.

    Cos Giosu e Maria Rosa-ria, lui militare, come Trifone,lei promettente studentessauniversitaria, come era stata la

    bocc onia na Tere sa, sono e-mersi come il doppelgnger, ladiade gemella della coppiamodello. In versione malva-gia, per, al punto di sembrareuscita da una soap opera o daun film tv per casalinghe. Apartire dalla molla scatenantedellomicidio, a met tra ro-mance e crime fiction. Cera u-na tensione nascosta tra que-

    ste due giovani coppie. MariaRosaria si sentiva minacciata,offesa quasi, dallamore, cosperfetto, dei due amici di Gio-su. Avrebbe scritto a Teresa,per dirle che Trifone non la-mava e denigrarlo.

    PER GLI INQUIRENTI la gelosialavrebbe spinta a esasperare ilfidanzato, spingendolo allir -reparabile.La stampa ha par-lato addirittura dellomicidiocome pegno damore, com-piuto da Giosu per amore dal-la Patrone, a dimostrazione diessere loro due- e non le vit-time - la coppia pi bella delmondo. Un movente labile,per un duplice omicidio. Icommentatori pi morbosi sisono spinti a ipotizzare lesi -stenza di relazioni nascosteallinterno delle due coppie, ingrado di spiegare davvero lin -vidia e la rabbia di Maria Ro-saria. C chi propende perlinnamoramento di Giosuper Teresa e chi rispolvera li-potesi della relazione omoses-

    suale, non ricambiata, per Tri-fone.

    Il meccanismo della doppiavita, in ogni caso, tuttaltroche fuori uso. Nella dimensio-ne reale Giosu e Trifone nonavevano contatti da tempo.Dopo aver diviso un apparta-mento, come tanti coetaneicon il sogno di un futurosta-

    bile nella Guardia di Finanza,si erano persi di vista. Zero te-lefonate, neanche un sms pergli auguri di buon Natale, per-sino su Facebook, dove lami-cizia non si nega a nessuno, idue rientravano in cerchie di-verse. Per, tramite il profilonascosto, Giosu e MariaTeresa avrebbero spiato Tri-fone Ragone e Teresa Costan-za e comunicato con loro, in u-na sorta di legame sentimen-tale ombra, reciso solo con ilsangue e la violenza. E se il le-gale di Giosu, Roberto RigoniStern, ha dichiarato aIl Mes-saggero Veneto che la storiadel profilo Facebook si rivele-r un fuoco di paglia, il pro-

    curatore Martani, sullo stessoquotidiano, ha spiegato che gliinquirenti lo stanno valutandoin senso bilaterale. Se Giosu,con Teresa o dietro suo con-siglio, o per mano di entrambi,usava il profilo fake per semi-nare zizzania tra Teresa e Tri-fone, questultimi erano con-sapevoli di chi si celasse dietrolanonimo molestatore 2.0? Ecome potrebbero aver reagi-

    to? Nel gioco del doppio le par-ti, a volte, si invertono e le con -seguenze sono imprevedibili.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    I punti

    1I due giovani

    sono statiuccisi nella

    loro auto a

    colpi diberetta 7.65

    2A indirizzare

    gli inquirentiverso Ruotolo

    sono stati

    tanti indiziclassici come

    la presenzadellauto del

    c a po ra lmaggiore per

    8 minuti nelp a rc h e gg i o

    del palasport

    a ridossodel delitto

    3Gli

    inves ti gator ihanno

    anal i zzato

    hard disk,smart device,

    pc e cellulari

    I DUE PRINCIPALI SOSPETTATI

    Sono lex coinquilino

    e commilitone di Trifone

    e la sua donna: lui accusato

    di averli freddati in auto

    UNO DEI POSSIBILI MOVENTI

    Tra i quattro cera una sorta

    di intreccio sentimentale

    che si sarebbe reciso solo

    con il sangue e la violenza

    Scena

    del crimine

    A sinistra lau -

    to dove av-

    venuto il du-

    plice omici-

    dio; in alto le

    due vittime:

    a sinistra Tri-

    fone Ragone,

    mentre

    a destra Tere-

    sa CostanzaAnsa

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  • 7/25/2019 ilfatto20160118

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    Luned 18 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | IERI E OGGI 9

    Reich stag Lo stato maggiore

    del Nazismo guidato da Hitler

    e dai suoi fedelissimi La Pre sse

    D ANTONIO PADELLARO

    ue libri freschi di stampa,protagonista Adolf Hitler, cidicono che il Male assoluto ti-ra che una bellezza e che gliarchivi sul nazismo sono fon-te dispirazione inesauribile esempre pi spettacolare. IlFhrer come intrattenimen-to? Disgustoso, ma dobbiamofarcene una ragione. Pren-diamo Gli invisibili di Mi-rella Serri (Longanesi): Lastoria segreta dei prigionieriillustri di Hitler in Italia. Re-gisti e sceneggiatori dovreb-bero essere attratti da storievere, verissime, che sembra-no una straordinaria fictioncreata su misura per il cinemae la televisione. Prima scena:in unalba livida del 28 aprile1945 alcuni pullman carichidi prigionieri si fermano nelpaesino di Villabassa, in Sud-

    tirolo. Scortati dalle SS scen-dono 139 detenuti. Sembranovenire dalloltretomba e tra-scinano fagotti e valigie lega-te con lo spago.

    NON SONO SPETTRI ma alcu-ni dei pi noti protagonistidella recente storia europea.Declinano i loro nomi. Lexcancelliere austriaco Kurtvon Schuschnigg; lex primoministro socialista franceseLon Blum; il famoso indu-striale Fritz Thyssen E poigli italiani Mario Badoglio, fi-glio del generale Pietro; il ge-nerale Sante Garibaldi, nipotedelleroe dei due mondi, pialcuni loschi personaggi di cuidiremo fra poco. Sono i pri-

    gionieri donore di Hitler,detenuti segretamente in varilager del Reich e che il malva-g i o H i m m l e r, m i n i st r odellInterno e capo delle SS inprevisione della sconfitta vor-rebbe utilizzare nella trattati-va di pace con gli Alleati. Unpiano diabolico e geniale, pia-nificato fin dallinizio dellaguerra, come se il Male avessevoluto stipulare una polizza

    sulla propria sconfitta, accu-mulando come moneta so-nante iprigionieri delle tene-

    bre.Mi trovavo nelle mani dei

    nazisti, scriver Blum in unquadernetto, perch per loroero ben pi che un politicofrancese, infatti ero un social-democratico e un ebreo. Glistessi requisiti che facevanodi me un ostaggio spregevole,facevano di me un valore discambio non soltanto nei con-fronti dello Stato francese edei suoi alleati ma anche per ilsocialismo e la democrazia in-ternazionale. C una medi-tata preveggenza nei carneficiche smentisce lidea del nazi-smo come pura ed esclusivaforza bruta che si esprime a la-trati. Sono intelligenze lucife-rine quelle che hanno orga-nizzato lo Sterminio nella na-zione di Goethe e Beethoven,a dimostrazione che a genera-re mostri spesso non il sonnodella ragione.

    MA TORNANDO al nostrofilm, la sceneggiatura propo-ne situazioni incredibili maautentiche: detenuti ebrei eantifascisti che si trovano adover convivere spazi e ri-strettezze con altri prigionie-ri che sono stati carnefici di

    vecchio pasto fatto di un piat-to solo?. Diceva di leggere al-meno un libroper notte vista

    anche la sua cronica insonnia.Nelle sue case e nei quartiergenerali disponeva di migliaiadi volumi, spesso accurata-mente annotati a matita. Eraun amante di Shakespeare,che considerava superiore aGoethe e Schiller. E citavasoddisfatto Don Chisciotte eRobinson Crusoe, a parte laBibbia i due libri pi letti almondo. Faceva osservazionibizzarre sui dirigibili:La for-mula dello Zeppelin un me-ro non senso. infatti eviden-te che la natura non ha datovalore alla formula del pi leg-gero dellaria. La natura nonha dotato di vescica alcun uc-cello come invece ha fatto coni pesci. Distillava idiozie conil sussiego dellingegno mul-tiforme. Sosteneva che le-breo manca totalmente din -teresse per le cose spirituali.Se da noi ha finto di dedicarsialle lettere o alle arti, lo ha fat-to unicamente per snobismo oper gusto di speculazione.Non ha n il senso dellarte, nsensibilit. Un programmatragicomico dal titolo:Con -versando con Adolf, nonsa-rebbe strepitoso?

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    Hitler o di Mussolini. Come ilcapo della polizia di SalTamburini, poi caduto in di-

    sgrazia. Una specie di genera-le Della Rovere senza riscatto,Tamburini - fisico corpulentoda lottatore mongolo - desti-tuito per ruberie e illeciti va-lutari, passa il tempo a Dachauin abito color prugna e sciar-petta al collo, giocando a sco-pone con il degno compare ebrac cio des tro Apol lonio edue soldati rimasti fedeli allamonarchia come il generaleGaribaldi e il tenente colon-nello Ferrero. Scrive MirellaSerri che la vicenda dei pri-gionieri donore incarna an-che la storia dei lager, della lo-ro gestione, e dellignominia edella ferocia, dellestrema co-dardia e della corruzione deiloro comandanti. Ma anchelavventura, come non la b-biamo mai letta, di ladri e gen-tiluomini, millantatori, testecoronate,spie, delatorie ma-lavitosi.

    Hitler parlava molto e citeneva a non essere equivoca-to. Aveva deciso di far steno-grafare ogni sua parola, in oc-casioni pubbliche e private.Migliaia e migliaia di pagineche venivano poi trascritte invarie copie e custodite in di-versi archivi. Da questi docu-

    menti conservati negli archiviex sovietici, Fabrizio Drago-sei, che scrive da Mosca per ilCorriere della Sera ha rica-vato: Cos parl Hitler(Mursia), un altro libro cine-matografico che ci forniscedel dittatore unimmagine o-riginale (rispetto al repertorioche siamo abituati a vedere) ericca di spunti inediti.

    IL PROGETTO di Reich mon-diale, gli altoatesini in Crimeae gli svizzeri a gestire gli alber-ghi. LEst europeo trasforma-to in unimmensa colonia concitt germaniche fortificate inmezzo a campagne abitate damilioni di schiavi. E poi la pas-sione per le automobili, la co-noscenza dei dettagli tecnicidi aerei e carri armati, i com-menti su nemici e alleati. Ma lHitler pi privato che escefuori grottesco con osserva-zioni anche comiche. Per e-sempio, dava poca importan-za alla cucina e odiava i ban-chetti. Sentite questa: Sonoun affare inventato dalla ma-fia dei cuochi. Questire dellepadelle sono tutti degli idiotiridicoli che ammaliano la gen-te e intossicano se stessi conuna massa di frasi senza sensoe nomi oscuri che nessunocomprende. Dov finito il

    Hitler, quando il Malesembra essere una fiction

    La memoria

    LALTRO FHRER

    Due libri freschi di stampae le attenzioni dei registici dicono che il nazismo tirache una bellezza e che gliarchivi sono una fontedispirazione inesauribile

    E sempre pi spettacolare

    C ancell ie re

    dal 1933

    ORIGINI AUSTRIACHE Adolf

    Hitler, origini austriache, manaturalizzato germanico, stato Cancelliere del Reich dal

    1933 e dittatore, col titolo diFhrer, della Germania dal 1934

    al 1945. Fu il capo del PartitoNazionalsocialista Tedesco dei

    Lavoratori, nonch il principale

    ideatore del nazionalsocialismo.Hitler conquist il potere

    cavalcando l'orgoglio ferito delpopolo tedesco, dopo la

    sconfitta nella prima guerramondiale e la grave crisi

    economica che affliggeva laRepubblica di Weimar.

    Sfruttando la sua abilit

    oratoria e l'insoddisfazionedelle classi medie, present un

    manifesto politico intriso dinazionalismo, anticomunismo e

    antisemitismo e dopo alternevicende arriv alla Cancelleria

    nel gennaio del 1933.

    La storia

    STORIE (E SCENE) VERISSIME

    Mirella Serri racconta per

    Longanesi la storia segreta

    dei prigionieri illustri in Italia

    iniziata nel vicino Sudtirolo

    MALEDICEVA I CUOCHI

    Fabrizio Dragosei ci spiega

    come parlava il dittatore:

    u nimmagine originale

    e ricca di tanti spunti inediti

    Il libro

    l Cos parlH itle rFab r iz i o

    Dragosei

    Pagine: 3 52

    Prezzo: 18eEditore:Murs i a

    Il libro

    l GliI nv i s i bi l iMi rell a

    Serri

    Pagine: 232Prezzo: 16,4e

    Editore:L onganesi

    I m mag in i

    dal III Reich

    Hitler insieme

    a BenitoMussolini

    a llae rop orto

    di Venezia

    durante una

    visita del

    Fhrer

    in Italia. A

    de stra

    linterno del

    campo di

    conce nt ra -

    me nto

    nazista ad

    Auschwitz

    LaPresse/ Ansa

  • 7/25/2019 ilfatto20160118

    10/20

    10 | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 18 Gennaio 2016

    tureLet I m m i g ra z i o n eDOPO LE VIOLENZEIn Italia pi che in altri Paesi prevalgono i distinguo sulle condanne per quello che accadutoin Germania nella notte di Capodanno. Pur di dimostrarsi tolleranti, si finisce per difendere pi gli aggressori che le vittime

    C RAFFAELE SIMONE

    apodanno tranquillo aveva-no scritto i poliziotti di Colo-nia nel rapporto sulla nottedel 31 dicembre. Solo dopovenuto fuori che qualcosa eraandato storto. Lo stesso pro-cesso, ma ancora pi lento etortuoso, sembra aver luogopresso l'opinione pubblica i-taliana. Questa sembra timo-rosa non solo di ammettereche i mille di Colonia (e gli al-tri che si sono scatenati inbranchi in una decina di cittdel nord-Europa) sono mu-sulmani e in gran parte recen-ti immigrati, ma anche di di-chiarare il proprio orrore perquel che successo alle donneaggredite.

    I documenti di questa pru-denza si trovano in vari luo-ghi, a partire da quellosser-vatorio disinibito che la rete.A proposito di Colonia Face-book si affollato di interven-ti imperniati su questo ragio-namento: 1. non conosciamobene i fatti: quindi prudenteaspettare; 2. non detto che icolpevoli siano tutti immi-grati e meno ancora che sianotutti musulmani; 3. non det-to neanche che l'azione siastata pianificata; 4. la violen-

    za contro le donne brulica an-che in Occidente e in Italia.Qualcuno ha aggiunto un co-rollario dietrologico: 5. chi cidice che questa storiaccia nonsia che una messinscena permettere nei guai la Merkelcreando un atteggiamentoanti-immigrati nei tedeschi?In sintesi: non toccate l'immi-grato, non toccate l'Islam, imascalzoni sono anche tranoi, quindi nulla di nuovo.

    ECCO DACIA MARAINI su ilMattino (7 gennaio; nello stes-so tono su Corriere della sera,10 gennaio): Stento a credereche tra gli aggressori ci possa-no essere migranti e rifugiati,genteche ha alle spalle storie

    di molto dolore. Chi affronta lamorte rischiando la vita suibarconi [] non rischia la li-bert per una cosa simile. ladeduzione numero 1. Aggiun-ge (deduzione n. 4): Soprav-vive anche da noi questo arcai-smo culturale che porta a con-siderare le donne come unapropriet. Pi perentoria an-cora Amalia Signorelli (Lette-

    ra 43, 8 gennaio): l'impres-sione che sia tutto strumenta-lizzato per fini anti-immigra-tori chiarissima (deduzio -ne n. 5). Per tranquillizzare glianimi aggiunge: Io non vor-rei essere nata in un paese mu-sulmano, ma anche in MedioOriente le ragazze vanno ascuola, si laureano, con tutte lerestrizioni e costrizioni... Mala condizione femminile non quella della schiava domesti-ca, se non in parte minorita-ria. Federica Mogherini, AltoCommissario europeo per gliesteri (Repubblica , 13 gen-naio), ribadisce: La violenzasulle donne non un fenome-

    no nato a Colonia il 31 dicem-bre. La violenza [] fa una vit-tima al giorno anche in Paesidell'Unione europea (dacca -po la deduzione n. 4). In unaconferenza del giugno scorso(sul suo blog) aveva del restosostenuto che l'Islam partedell'Europa. In Tutta la cittne parla, la trasmissione di Ra-dio3, qualche giorno fa una

    specialista di Islam sostenevaimpassibile che la Notte di Co-lonia pi che altro il risultatodiuna crisi valoriale del ruolomaschile nell'Islam.

    INSOMMA, le reazioni media-tiche alla Notte di C oloniacompongono un vasto frontedi politicamente corretto.Gli immigrati, in particolare irichiedenti asilo e gli islamici,non possono essere sospettatidi nulla. La violenza anchetra noi. Alla solaOktoberfest,ogni anno vengono denuncia-ti 200 stupriA nessuno vienein mente che c una differen-za tra atti di violenza di singoli

    mascalzoni e lo scatenarsi dimille farabutti (a Colonia co-me in altre citt). Colpisce an-che il silenzio di diverse donneal potere, anche di quelle chenon si fanno pregare per direla loro, come la presidente del-la Camerao le ministre ora algoverno. Per non parlare delpremier.

    Questo orrore delpolitica -

    mente scorretto sembra unacosa molto italiana. Sui gior-nali tedeschi, francesi e spa-gnoli le deduzioni che ho elen-cato allinizio si sono viste me-no spesso.Le Monde, ad esem-pio, ha preso posizioni dure sualcuni aspetti dellimmigra-zione. La filosofa ElisabethBadinter, notissima in Francia(Fran ce Inter , 6 gennaio; informa sintetica sul Corrieredella sera, 9 gennaio), ha di-chiarato che non bisogna a-ver paura di esser trattati da i-slamofobi (rigetto della de-duzione n. 2) e, soprattutto,che troppo spesso si preferi-sce difendere gli stranieri e

    trascurare i nostri diritti (ri -fiuto della n. 5).

    IN ITALIA, poche manifesta-zioni di questo segno. Non hotrovato molto pi che due pez-zi di Aldo Cazzullo e di LuciaAnnunziata. Il primo (Corrie-re della sera, 9 gennaio) ha par-lato di odiosi tentativi di mi-nimizzarepresentando i Fat-

    ti di Colonia comeun attaccoculturale alla nostra libert ealla nostra civilt. La seconda(Huffington Post, 6 gennaio) andata gi pi dura: la Notte diColonia un segnale di di-sprezzo e di sfida all'interopaese... il rapporto dell'Islamcon le donne un tema deva-stante, intriso di violenzae dipolitica, e non tale solo nelleforme pi estreme. LorellaZanardo ha notato (Repubbli -ca.it 13 gennaio) che anche lefemministe manifestano re -ticenza quando le violenzevengono compiute da extra-comunitari, forse per timoredi dare ragione alle destre.

    Quale dei due fronti ha ra-gione? Io unidea ce lho. Mami limito a dire che, in attesa diun solido fact checking (anchese molti dati di fatto sono or-mai chiari), sarebbe utile chie-dersi: pu il politicamentecorretto spingere a trascura-re le vittime e a parteggiare pergli aggressori?

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    In piazza

    Al centro

    della pagina

    gli scontri per

    il Capodanno

    a Colonia

    Re u te rs

    Il politicamente correttoche ci frena sui fatti di Colonia

    I fatti

    CAPODANNO

    2016

    Nella notte tragioved 31

    dicembre evenerd 1

    gennaio aCo l o ni a

    decine di

    donne sonostate

    molestate eag gred i te

    sessu almente .Le aggressioni

    sonoavve nu te

    nella zona

    centrale dellacitt dove si

    trovano ilduomo e la

    stazione. Lapolizia ha

    parlato di

    crimini di

    una

    dimensionen uova

    Ste ntoa credereci possanoe s s e rerifugiati ,gente cheha allespalle storiedi dolore

    SUL

    CO R R I E R E

    ILC HI E RICOVAGANTE La festa del santo patrono a Pomigliano e le polemiche sullo stabilimento rimasto aperto

    Nuova evoluzione dellinchino:in processione contro la Fiat

    FABRIZIO DES POS I TO

    nato un nuovo tipo di inchino nelle pro-cessioni patronali del sud. Dopo lomag-gio al balcone del boss, o all abitazione,

    oppure la sosta davanti al municipio (esempio:la Salerno di Vincenzo De Luca), adesso c lastatua che si ferma in direzione dello stabili-mento industriale in segno di protesta. E, ov-viamente, sono polemiche sino allo sfinimen-to, che tengono banco per giorni interi nellecronache locali. Ormai, le processioni, come ipresepi viventi per altri motivi, sono un ma-nuale di antropologia sociale per leggere ledivisioni di oggi: politiche, criminal i e di classe(s, di classe).

    Gioved scorso, dunque, a PomiglianodArco, in provincia di Napoli, c stata la pro-

    cessione di san Felice, patrono della citt. Ilcorteo si tenuto al culmine di u na forte con-trapposizione tra ladiocesi locale e lo stabi-limento automobilistico Fca ex Fiat. Tuttoperch un accordo sindacale, non condivisodalla Fiom, ha consentito che lindustria ri-manesse aperta nel giorno festivo, impeden-do la partecipazione degli operai alla festa.

    COS NEI giorni precedenti, le tute blu dellaFiom si sono schierate con il vescovo Depalmacontro la logica del profitto. A gridare pi di

    tutti stato il sacerdote della parrocchia disan Felice, don Peppino Gambardella, chia-mato anche il prete operaio. Contro Chiesae Fiom, invece, il sindaco di Pomigliano,Raffaele Russo, oggi di centrodestrama gi socialista nella Prima Repub-blica, con qualche titolo nella cronacagiudiziaria. finita che lo stesso ve-scovo ha dovuto frenare il prete ope-raio. Il pugnace don Peppino avrebbevoluto infatti far arrivare la processionefino ai cancelli aperti della Fca ma mon-

    signor Depalma glielo ha proibito. Durante ilcorteo, per, il sacerdote si inventato un attodi disobbedienza proprio grazie allinchino. Aun certo punto, quello pi vicino allarea in-dustriale, i portanti si sono fermati e hanno

    girato la statua di san Felice in direzionedello stabilimento. Queste le parole delprete operaio: Vi invito a una sosta

    perch questo il punto pi vicinoalle fabbriche. Avremmo voluto

    portare san Felice verso la Fiat.Non stato possibile. Sentiamoche un vuoto, che ci mancanoe vogliamo che questa pre-ghiera arrivi anche ai dirigenti

    della Fiat. Alla prossima puntatadi Processioni & Inchini.

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  • 7/25/2019 ilfatto20160118

    11/20

    Luned 18 Gennaio 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | LETTURE 11

    LO STIVALE ROV E S C I ATO

    C CHI INTONA E CHI STONA

    La vecchia Milano

    da cantare persanel cafonaldella citt da bere

    Napoli un luogo

    che nasceproprio dal cantoe finisce nel grido

    LEONARDO COEN

    AMilano, e sottolineo la

    mitica Milano celenta-niana di via Gluck, quel-

    la dei musical al Lirico e al Nuo-vo, dei locali sui Navigli e dellaBanda degli Ottoni a Scop-pio, se oggi vedi uno checammina spensierata-mente e canta per stra-da pensi: o ubriaco; o pazzo. Anchenei giorni sa-cri del festival di Sanremo, Mi-lano ha dimenticato lallegriadi cantare in mezzo alla gente.La stessa Milano di Enzo Jan-nacci e Giorgio Gaber, di Ro-

    berto Vecchioni e Casa Ricor-di, delle manifestazioni stu-dentesche scandite dalle strofeimpegnate ma non impegnati-

    ve (musicalmente) di PaoloPietrangeli o Claudio Lolli. Da-

    vanti alla Scala, tempio della li-rica, capitavano passanti inte-merati che accennavano ro-manze, appena calpestavano ilmarciapiede scaligero. Ora vi-ge il bruso dei turisti cinesi...

    INUTILE NEGARLO. Abbiamosmesso durlareal cielo lass lenostre canzoni, anche se stona-

    te. Risuonavano nelle ringhieredellaMilano popolare, nei cor-tili di periferia, ai mercatini rio-nali. Ancora nel 1982 intonava-mo che domenica bestiale/ladomenica con te... di FabioConcato, leit-motiv dei sentieriurbani milanesi, quasi un inno.Il canto del cigno. La Milano dacantare infatti sparita, inghiot-tita dal cafonal dellaMilano da

    bere. Adesso, ascoltare qualcu-no che si mette a fischiettarementre pedala, pi raro cheimbattersi nellOne cent Ma-genta del 1856 emesso inGuya-na. La strenua resilienza si ridu-ce a cantate spontanee in me-moriam. Come la sera dell11gennaio, in ricordo di FabrizioDe Andr e David Bowie, davan-

    ti al Duomo. Un raduno anar-chico spontaneo. Gi. La musi-ca ribelle, cantava il milaneseEugenioFinardi, ti vibra nellepelle, ti urla di cambiare, di mol-lare le menate. Edi metterti alottare. Macantare instrada diventato un lavoro. Con paten-tino.

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    ENRICO FIERRO

    Canta Napoli. Era il gridodi battagliadi Geg di Gia-como, nipote del poeta don

    Salvatore, e batterista-cantan-te-caratterista di Renato Caroso-ne. A Napoli si canta, e questa non

    proprio una novit. Masi canta sempre. Si sus-surra a fior di labbra, si fi-schietta, si canta a squar-ciagola (a fronna e limo-ne). Sicanta per la gioia,la disperazione, il dolo-

    re. Si canta per sfottere.Provocare e lanciare mes-

    saggi di malavita. Perch Napolipu essere considerata essa stessauna canzone, parola di LucianoDe Crescenzo, che alle melodiepartorite sotto il Vesuvio ha dedi-cato il suo ultimo libro, Te voglio

    bene assai. Storia (e filosofia) dellacanzone napoletana.

    E COS PU CAPITARE che bastamettere un pianoforte nellatriodella stazione centrale e assistereal miracolo di una piccola folla chein coro canta Reginella in attesadel treno. O anche in attesa sem-plicemente. Canta Napoli e nonsi ferma mai. La tradizione antica

    assai, ma ogni giorno viene rinno-vata. Ogni musicante della cittcerca di innestare le antiche me-lodie sulle nuove musicalit cheha imparato allestero. E allora un misto di suoni e sapori, esoti-smi, profumi orientali, sensazioni

    blues. P ino Daniel e, insomm a.Ha ragione lantropologo MarinoNiola, la Napoli spagnolesca eorientale, dove le melopee levan-tine si rincorrono con le frequenzemoresche. la citt che nasce dalcanto e finisce nel grido". Canto echianto (pianto, in napoletano)hanno lo stesso suono e quasi li-dentico significato. Canta Napoli.Citt dove non esistono sofisticatedistinzioni tra musica alta e mu-sica bassa. Lo dimostr con un col-po da genio Roberto De Simone

    nel lontanissimo 1971. Prese un ra-gazzo dalla pelle nera e dalla golagraffiata del bluesman e gli fececantare Bammenella e coppeQuartiere, di Raffaele Viviani. Lavoce era di James Senese, al pia-noforte il maestro. Una esecuzio-ne che ti strappava lanima. CantaNapoli E fai bene.

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    OGN I M A L EDE T TAD OM EN IC A

    OLIVIERO BEHA

    Il campionato pi incerto damolti anni a questa parte sta di-ventando gradualmente menoincerto: pare aver trovato alli-

    nizio del girone di ritorno un pro-tagonista e un deuteragonista, chesecondo la classifica sono rispetti-vamente il Napoli e la Juventus.Mentre forse, considerata la minoreabitudine a vincere della squadra diSarri, le parti incommediapotreb-

    bero ad o ggi m agari gi invertirs i:basti pensare che prima della tra-sferta di Udine i commentatori, an-che i pi arguti, ipo-tizzavano serie diffi-colt per i campionidItalia. stato inve-ce uno scherzo, e faeffetto senza rianda-re troppo agli ultimimesi, che nelle ulti-me 4 partite, intendodire dalla vigilia diNatale in poi, la Juve prima derelittae poi ritrovata (definivo Allegri uneccellente allenatore a ottobre e nevenivo spernacchiato) ha recupe-rato 8 punti allallora capolista In-ter. Due punti a partita.

    QUESTONON SIGNIFICA che conti-nuer cos, ma un indizio forte,specie se la Champions dovesse ri-sultare amara contro il Bayern. Per

    ora il Napoli guida con merito, e hastravinto il confronto indiretto conlInter in 7 giorni, via Sassuolo in ca-sa. Hanno sofferto anche loro, per-ch Di Francesco si conferma tra iprimissimi allenatori sulla piazza,

    ma la differenza sta nel risultato. Siaggiunga che uno come Sarri con-tinua a dire la sua senza ambagi, pri-ma sulla sosta di fine anno che glisembra antistorica, poi su questo e-terno calciomercato che crea spessodiversivi nella psiche cos delicatadei nababbi in calzonciniChapeau.Manca solo che esterni sullo scanda-lo che pesa da qualche tempo comeun cannone di Damocle sullintieraorganizzazione pallonara, per lin-dagine dellAntitrust sullultima astaper i diritti tv, piuttosto una sparti-zione omertosa secondo i commissa-ri, scandalo che coinvolge Lega e Tv

    con in mezzo lambi -guissima Infront, ad-visor di Beretta e soci,