IlFatto_20140306

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Giovedì 6 marzo 2014 – Anno 6 – n° 64 1,30 – Arretrati: 2,00 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 di Peter Gomez A dimostrazione di come il potere non sia solo “il più grande afrodisiaco” (parola di Henry Kis- singer), ma di come dia pure alla testa, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ci mette meno di quattro minuti per de- molire, agli occhi dell’Europa e dei cit- tadini, un altro pezzo di credibilità del governo Renzi. Quando il M5S le chie- de come mai sia stata nominata sot- tosegretario Maria Teresa Barracciu, fatta ritirare proprio da Renzi dalla cor- sa per la presidenza della Sardegna per- ché sotto inchiesta per peculato, lei non spiega. Ma dice che Barracciu è un’am- ministratrice esperta, che è stata pure europarlamentare, e che in ogni caso l’esecutivo “non chiede le dimissioni di ministri e parlamentari sulla base di un avviso di garanzia”. Per tutti loro “vale il principio di innocenza” e le loro eventuali dimissioni saranno valutate solo al termine dell’inchiesta penale. Diventa insomma chiaro che per l’esecutivo promuo- vere sottosegretari, ministri e viceministri degli inda- gati o degli imputati – ce ne sono altri 4 – non è stato uno sbaglio, ma una scelta. Nonostante i tanto pub- blicizzati buoni propositi di Renzi (“dobbiamo ridare credibilità alla politica”, “dobbiamo essere degni di onore”) non passa nemmeno tra i sedicenti rottama- tori l’idea che chi ricopre cariche pubbliche abbia degli oneri diversi rispetto a quelli dei normali cittadini. E che il principio di non colpevolezza debba sempre valere in tribunale, ma che nelle istituzioni del secon- do paese più corrotto d’Europa sia invece necessario ricorrere a criteri di elementare buon senso. Cose del tipo: non fa carriera chi non ha ancora chiarito la pro- pria posizione. Intendiamoci, questo non è grave tan- to per gli elettori. Loro, intanto, ai gattopardi e ai bu- giardi ci hanno fatto il callo. È pericoloso invece per il Paese. Renzi, nel giorno in cui la Ue retrocede l’Italia tra le nazioni il cui debito rischia di finire fuori con- trollo, invia un segnale devastante: non siamo cam- biati. Anzi siamo peggiorati. E questo per chi vive in Capitali dove ci si dimette per aver pagato in nero la colf, è peggio di un downgrade . Perché nessuno darà mai credito e fiducia agli impegni di un governo che, a torto o ragione, sospetta essere come sempre popolato da ladri e da corrotti. Povera Italia. E poveri italiani. Il “metodo Esposito” di Marco Travaglio U n giorno o l’altro qualcuno dovrà vergo- gnarsi e chiedere scusa al giudice Antonio Esposito, presidente della II sezione della Cas- sazione. Bisogna tornare indietro agli anni d’oro di Mani Pulite per trovare una campagna di scre- ditamento così forsennata contro un magistrato onesto. Una campagna talmente trasversale che, a spiegarla, non basta neppure la sentenza di condanna di B. nel processo Mediaset. Infatti c’è dell’altro: Esposito, oltre ad aver seguito con ri- gore e serietà una montagna di mafia e/o ma- laffare politico e finanziario, l’11 giugno 2013 ha presieduto il collegio che ha respinto la ricusa- zione presentata dall’ex capitano Giuseppe De Donno contro il gup di Palermo Piergiorgio Mo- rosini, un altro giudice onesto e coraggioso che aveva rinviato a giudizio tutti gli imputati del processo sulla trattativa Stato-mafia. Su quella ricusazione i molti amici degli imputati politici, dal Quirinale in giù, avevano puntato tutte le speranze di far saltare il processo. Che invece, grazie a Esposito, riprese subito spedito davanti alla Corte d’Assise di Palermo. Un mese dopo, il 9 luglio, Esposito divenne assegnatario – come presidente di turno della sezione feriale della Cassazione – del processo Mediaset. E il 1° ago- sto lesse il dispositivo della condanna che ha ter- remotato la politica italiana tutta, mettendo in crisi le larghe intese che sorreggevano il governo Letta-Berlusconi-Napolitano. Poteva Esposito pensare di passarla liscia, dopo aver fatto il pro- prio dovere non una, ma due volte nel giro di un mese nei due processi più temuti dal sistema di potere che infesta l’Italia? No che non poteva. Aggredito per tutta l’estate da una campagna po- litico-giornalistica berlusconiana e mai difeso da chi avrebbe dovuto, cioè il centrosinistra e so- prattutto il Quirinale e il Csm, Esposito finì ad- dirittura alla sbarra a Palazzo dei Marescialli, con proposta di trasferimento d’ufficio, per un’in- tervista (manipolata) a Il Mattino. Era accusato di aver anticipato le motivazioni della sentenza Mediaset prima che fossero de- positate. Accusa che tutti sapevano fin da subito essere falsa: nel testo concordato con il giorna- lista, l’intervista non conteneva alcun accenno – né nelle domande, né nelle risposte – a B. o al processo Mediaset. Il giudice, parlando in gene- rale di questioni giuridiche, aveva soltanto spie- gato che la formula “non poteva non sapere” non esiste in diritto: per condannare un imputato bi- sogna dimostrare che sapeva o che faceva. La do- manda “Non è questo il motivo per cui si è giunti alla condanna? E qual è allora?”, fu aggiunta dal giornalista sul testo già concordato via fax e al- l’insaputa del giudice, così da poter sparare un bel titolo su B. “condannato perché sapeva”. A novembre, dopo tre mesi di graticola, il Csm do- vette arrendersi a un’evidenza chiara fin da su- bito e archiviare il trasferimento di Esposito. Ma i consiglieri Pdl, per sfregiarlo ugualmente, pro- posero di inserire una nota di demerito nel suo fascicolo personale: proposta fatta propria a fine febbraio dalla IV commissione del Csm. Così lo sputtanamento continua alla vigilia della deci- sione del Consiglio giudiziario, che ogni quattro anni deve confermare o revocare gli incarichi di- rettivi ai giudici “apicali”. La speranza dei molti nemici di Esposito è che venga cacciato da pre- sidente della II sezione. E non è detto che restino delusi: il Consiglio giudiziario doveva esprimersi il 3 marzo, ma ha stranamente rinviato il ver- detto senza fissare la nuova data. Così l’assedio a Esposito prosegue, a tenaglia, da tre fronti: non solo la IV commissione del Csm e il Consiglio giudiziario, ma anche la Procura generale della Cassazione. Ieri infatti fonti del Csm, violando il segreto d’ufficio, hanno fatto trapelare ai gior- nali che il Pg Gianfranco Ciani ha avviato l’a- zione disciplinare contro Esposito, sempre per l’intervista al Mattino; e qualcun altro, in barba al segreto investigativo, ha spifferato al Corriere la notizia di un’indagine a Brescia sul figlio di Esposito, Ferdinando, pm a Milano. Segue a pagina 7 dc GIOVANI GATTOPARDI Renzi spiega Facebook ai bambini. È partito da come si rimuovono gli amici » www.spinoza.it LA CATTIVERIA Antonella Mansi, presidente della Fondazione Mps Dlm 180 milioni di multa alle due multinazionali: nella cura di patologie oculistiche spinsero il Lucentis (900 euro a fiala) contro l’equivalente Avastin (81 euro). Danno alla Sanità pubblica: 45 milioni nel 2012 Pacelli e Rodano » pag. 8 »SALUTE » L’Antitrust scopre un patto occulto fra Roche e Novartis “Quel farmaco costa poco: screditiamolo” » IL PM E LA TRATTATIVA Di Matteo chiede il trasferimento alla Dna (Roma) Lo Bianco e Rizza » pag. 11 La ministra Boschi, molto vicina al premier, esordisce alla Camera rispondendo ai 5Stelle sui cinque inquisiti al governo: “Non chiederemo passi indietro a chi ha avvisi di garanzia”. Nemmeno ai tempi di Tangentopoli e del Caimano RENZI CAMBIA VERSO GLI INDAGATI NON SI TOCCANO Liquidato Gentile, l’Ncd di Alfano nomina capogruppo alla Camera l’i n d a ga t a Nunzia De Girolamo . Per fugare i sospetti di collusione con il giustizialismo LA BANCA DI SIENA Scalata in Borsa a Mps, la Consob indaga: acquirente dall’estero? Vecchi » pag. 7 GIOVENTÙ RENZISTA “Facciam un salto battiam le mani”: arrivano i Balilla del Caro Leader IL SINDACO DI BARI Emiliano: “Ogni rottamazione ha i suoi momenti di restaurazione” AUSTERITY PER SEMPRE L’Ue stanga l’Italia: “Debito eccessivo, tagliate 5 miliardi” Caporale » pag. 4 Ranieri » pag. 5 Feltri » pag. 4 d’Esposito, Lillo, Marra, Palombi e Tecce » pag. 2 - 3 U di Davide Milosa SEVESO, BENVENUTI NELL’ASILO DEI BOSS L’ istruzione, quella dei più piccoli, quella degli asili nido. Un affare pulito pulito, nel quale i genitori che iscrivono i bambini pagano tutto e subito. Insomma c’è da guadagnarci, ripulendo anche un bel po’ di euro. E, caso forse unico nel ro- manzo criminale italiano, la ‘ndrangheta ci si è infi- lata di corsa. Non in Ca- labria, ma in Lombardia. Un vero “inedito” che va in scena a Seveso, terra di l’idea di creare una banca clandestina, suo il progetto di infilarsi nel settore scola- stico attraverso la srl “Piane- ta dei bambini” che gestiva l’asilo di via Cardinale Fede- rico Borromeo e le cui quote sono state sequestrate assie- me a quelle di altre 30 im- prese della galassia econo- mica delle ‘ndrine. Tra i soci compare Fausto Giordano, manager sviz- zero organico al clan, in- dagato per associazione mafiosa. Era stato lui a chiedere i permessi all’Asl e a gestire alla luce del sole l’asilo. E a riciclare i soldi di droga e appalti truccati nel posto più incredibile per la filosofia criminale: là dove crescono e giocano i bambini. Brianza, una volta solo ope- rosa e oggi anche meta pre- diletta dai boss. Tra questi, Pino Pensabene detto “il Pa- pa” arrestato due giorni fa dall’antimafia milanese e in- terprete della nuova ‘ndran- gheta che si fa impresa. Sua y(7HC0D7*KSTKKQ( +&!"!@!"!]

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  • Gioved 6 marzo 2 01 4 Anno 6 n 64 1,30 Arretrati: 2 ,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

    di Peter Gomez

    Adimostrazione di come il potere non sia solo ilpi grande afrodisiaco (parola di Henry Kis-singer), ma di come dia pure alla testa, il ministro peri Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, cimette meno di quattro minuti per de-molire, agli occhi dellEuropa e dei cit-tadini, un altro pezzo di credibilit delgoverno Renzi. Quando il M5S le chie-de come mai sia stata nominata sot-tosegretario Maria Teresa Barracciu,fatta ritirare proprio da Renzi dalla cor-sa per la presidenza della Sardegna per-ch sotto inchiesta per peculato, lei nonspiega. Ma dice che Barracciu unam -ministratrice esperta, che stata pureeuroparlamentare, e che in ogni caso lesecutivo nonchiede le dimissioni di ministri e parlamentari sullabase di un avviso di garanzia. Per tutti loro vale ilprincipio di innocenza e le loro eventuali dimissionisaranno valutate solo al termine dellinchiesta penale.Diventa insomma chiaro che per lesecutivo promuo-vere sottosegretari, ministri e viceministri degli inda-gati o degli imputati ce ne sono altri 4 non statouno sbaglio, ma una scelta. Nonostante i tanto pub-blicizzati buoni propositi di Renzi (dobbiamo ridarecredibilit alla politica, dobbiamo essere degni dionore) non passa nemmeno tra i sedicenti rottama-tori lidea che chi ricopre cariche pubbliche abbia deglioneri diversi rispetto a quelli dei normali cittadini. Eche il principio di non colpevolezza debba semprevalere in tribunale, ma che nelle istituzioni del secon-do paese pi corrotto dEuropa sia invece necessarioricorrere a criteri di elementare buon senso. Cose deltipo: non fa carriera chi non ha ancora chiarito la pro-pria posizione. Intendiamoci, questo non grave tan-to per gli elettori. Loro, intanto, ai gattopardi e ai bu-giardi ci hanno fatto il callo. pericoloso invece per ilPaese. Renzi, nel giorno in cui la Ue retrocede lItaliatra le nazioni il cui debito rischia di finire fuori con-trollo, invia un segnale devastante: non siamo cam-biati. Anzi siamo peggiorati. E questo per chi vive inCapitali dove ci si dimette per aver pagato in nero lacolf, peggio di un d ow n g ra d e . Perch nessuno darmai credito e fiducia agli impegni di un governo che, atorto o ragione, sospetta essere come sempre popolatoda ladri e da corrotti. Povera Italia. E poveri italiani.

    Il metodo Espositodi Marco Travaglio

    Un giorno o laltro qualcuno dovr vergo-gnarsi e chiedere scusa al giudice AntonioEsposito, presidente della II sezione della Cas-sazione. Bisogna tornare indietro agli anni dorodi Mani Pulite per trovare una campagna di scre-ditamento cos forsennata contro un magistratoonesto. Una campagna talmente trasversale che,a spiegarla, non basta neppure la sentenza dicondanna di B. nel processo Mediaset. Infatti cdellaltro: Esposito, oltre ad aver seguito con ri-gore e seriet una montagna di mafia e/o ma-laffare politico e finanziario, l11 giugno 2013 hapresieduto il collegio che ha respinto la ricusa-zione presentata dallex capitano Giuseppe DeDonno contro il gup di Palermo Piergiorgio Mo-rosini, un altro giudice onesto e coraggioso cheaveva rinviato a giudizio tutti gli imputati delprocesso sulla trattativa Stato-mafia. Su quellaricusazione i molti amici degli imputati politici,dal Quirinale in gi, avevano puntato tutte lesperanze di far saltare il processo. Che invece,grazie a Esposito, riprese subito spedito davantialla Corte dAssise di Palermo. Un mese dopo, il9 luglio, Esposito divenne assegnatario comepresidente di turno della sezione feriale dellaCassazione del processo Mediaset. E il 1 ago-sto lesse il dispositivo della condanna che ha ter-remotato la politica italiana tutta, mettendo incrisi le larghe intese che sorreggevano il governoLetta-Berlusconi-Napolitano. Poteva Espositopensare di passarla liscia, dopo aver fatto il pro-prio dovere non una, ma due volte nel giro di unmese nei due processi pi temuti dal sistema dipotere che infesta lItalia? No che non poteva.Aggredito per tutta lestate da una campagna po-litico-giornalistica berlusconiana e mai difeso dachi avrebbe dovuto, cio il centrosinistra e so-prattutto il Quirinale e il Csm, Esposito fin ad-dirittura alla sbarra a Palazzo dei Marescialli, conproposta di trasferimento dufficio, per unin-tervista (manipolata) a Il Mattino.Era accusato di aver anticipato le motivazionidella sentenza Mediaset prima che fossero de-positate. Accusa che tutti sapevano fin da subitoessere falsa: nel testo concordato con il giorna-lista, lintervista non conteneva alcun accenno n nelle domande, n nelle risposte a B. o alprocesso Mediaset. Il giudice, parlando in gene-rale di questioni giuridiche, aveva soltanto spie-gato che la formula non poteva non sapere nonesiste in diritto: per condannare un imputato bi-sogna dimostrare che sapeva o che faceva. La do-manda Non questo il motivo per cui si giuntialla condanna? E qual allora?, fu aggiunta dalgiornalista sul testo gi concordato via fax e al-linsaputa del giudice, cos da poter sparare unbel titolo su B. condannato perch sapeva. Anovembre, dopo tre mesi di graticola, il Csm do-vette arrendersi a unevidenza chiara fin da su-bito e archiviare il trasferimento di Esposito. Mai consiglieri Pdl, per sfregiarlo ugualmente, pro-posero di inserire una nota di demerito nel suofascicolo personale: proposta fatta propria a finefebbraio dalla IV commissione del Csm. Cos losputtanamento continua alla vigilia della deci-sione del Consiglio giudiziario, che ogni quattroanni deve confermare o revocare gli incarichi di-rettivi ai giudici apicali. La speranza dei moltinemici di Esposito che venga cacciato da pre-sidente della II sezione. E non detto che restinodelusi: il Consiglio giudiziario doveva esprimersiil 3 marzo, ma ha stranamente rinviato il ver-detto senza fissare la nuova data. Cos lassedio aEsposito prosegue, a tenaglia, da tre fronti: nonsolo la IV commissione del Csm e il Consigliogiudiziario, ma anche la Procura generale dellaCassazione. Ieri infatti fonti del Csm, violando ilsegreto dufficio, hanno fatto trapelare ai gior-nali che il Pg Gianfranco Ciani ha avviato la-zione disciplinare contro Esposito, sempre perlintervista al Mattino; e qualcun altro, in barba alsegreto investigativo, ha spifferato al Co r r i e re lanotizia di unindagine a Brescia sul figlio diEsposito, Ferdinando, pm a Milano.

    Segue a pagina 7

    dc

    GIOVANI GATTOPARDI

    Renzi spiega Facebookai bambini. partito da comesi rimuovono gli amici

    w w w. s p i n oza . i t

    LA CATTIVERIA

    Antonella Mansi, presidentedella Fondazione Mps Dlm

    180 milioni di multa alle duemultinazionali: nella curadi patologie oculistichespinsero il Lucentis (900euro a fiala) controlequivalente Avastin (81euro). Danno alla Sanitpubblica: 45 milioni nel 2012

    Pacelli e Rodano pag. 8

    SALUTE LAntitrust scopre un patto occulto fra Roche e Novartis

    Quel farmaco costapoco: screditiamolo

    IL PM E LA TRATTATIVA

    Di Matteo chiedeil trasferimentoalla Dna (Roma)

    Lo Bianco e Rizza pag. 11

    La ministra Boschi, molto vicina al premier, esordisce alla Camera rispondendoai 5Stelle sui cinque inquisiti al governo: Non chiederemo passi indietroa chi ha avvisi di garanzia. Nemmeno ai tempi di Tangentopoli e del Caimano

    RENZI CAMBIA VERSOGLI INDAGATI NON SI TOCCANO

    Liquidato Gentile, lNcd di Alfano nomina capogruppoalla Camera li n d a ga t aNunzia De Girolamo. Per fugare i sospetti di collusione con il giustizialismo

    LA BANCA DI SIENA

    Scalata in Borsaa Mps, la Consobindaga: acquirentedallestero?

    Vecchi pag. 7

    GIOVENT RENZISTA

    Facciam un saltobattiam le mani:arrivano i Balilladel Caro Leader

    IL SINDACO DI BARI

    Emiliano: Ognirottamazioneha i suoi momentidi restaurazione

    AUSTERITY PER SEMPRE

    LUe stanga lItalia: Debitoeccessivo, tagliate 5 miliardi

    Caporale pag. 4

    Ranieri pag. 5

    Feltri pag. 4

    dEsposito, Lillo, Marra, Palombi e Tecce pag. 2 - 3

    U di Davide Milosa

    SEVE SO,BENVENUTIN E L LASILODEI BOSS

    Listruzione, quella deipi piccoli, quelladegli asili nido. Un affarepulito pulito, nel quale igenitori che iscrivono ibambini pagano tutto esubito. Insomma c daguadagnarci, ripulendoanche un bel podi euro. E,caso forse unico nel ro-manzo criminale italiano,la ndrangheta ci si infi-lata di corsa. Non in Ca-labria, ma in Lombardia.Un vero inedito che vain scena a Seveso, terra di

    lidea di creare una bancaclandestina, suo il progettodi infilarsi nel settore scola-stico attraverso la srl Piane -ta dei bambini che gestivalasilo di via Cardinale Fede-rico Borromeo e le cui quotesono state sequestrate assie-

    me a quelle di altre 30 im-prese della galassia econo-mica delle ndrine. Tra isoci compare FaustoGiordano, manager sviz-zero organico al clan, in-dagato per associazionemafiosa. Era stato lui achiedere i permessi allAsle a gestire alla luce del solelasilo. E a riciclare i soldidi droga e appalti truccatinel posto pi incredibileper la filosofia criminale:l dove crescono e giocanoi bambini.

    Brianza, una volta solo ope-rosa e oggi anche meta pre-diletta dai boss. Tra questi,Pino Pensabene detto il Pa-pa arrestato due giorni fadallantimafia milanese e in-terprete della nuova ndran -gheta che si fa impresa. Sua

    y(7HC0D7*KSTKKQ( +&!"!@!"!]

  • 2 GIOVED 6 MARZO 2014 il Fatto QuotidianoFERMI TUTTI

    Spese pazzee abuso duf ficioI 5 sotto inchiesta

    INDAGATI A CASA? NON INTENZIONE DEL GOVERNOIL MINISTRO BOSCHI ALLA CAMERA: I SOTTOSEGRETARI NON SI TOCCANO

    di Fabrizio dE s p o s i to

    In unaula vuota e sordapure, la Boschi rosa erenziana, dal colore dellacamicia, completa lamutazione genetica del Pd. Gliindagati di governo non si toc-cano. Punto. Barracciu, perloccasione, ma anche De Filip-po, Bubbico e Del Basso De Ca-ro. Salvarne una per salvare glialtri tre. La questione morale morta e sepolta. Con tanto ditimbro parlamentare, nasce laquestione della doppia moraledella sinistra. Il Cinghiale cala-bro e censore, alias ToninoGentile di Ncd, a casa ma gli al-tri no. Nel caso della Barracciula doppia morale ha persinouna variante ad personam, comespiega una deputata grillina,Emanuela Corda: Noi vorrem-mo capire secondo quali criteriMatteo Renzi abbia consideratolonorevole Barracciu non can-didabile alla carica di governa-trice ma notevolmente idoneainvece a ricoprire lincarico disottosegretario. Vogliamo ca-pire perch lavete prima ac-compagnata alla porta e poi lafate rientrare dalla finestra.

    MARTED 5 MARZO, alle 15 e45. A Montecitorio, in aula, nonci sono pi di trenta deputati. Sicontano facilmente, dalla tribu-na stampa. Question time, sichiama cos il tempo dedicatoalle interrogazioni. Una riguar-da proprio la Barracciu, lha pre-sentata il Movimento 5 Stelle. LaCorda esaurisce il minuto cheha a disposizione e tocca a MariaElena Boschi, ministro per iRapporti con il Parlamento, al-zarsi e rispondere. La ministra,come la chiama il vicepresiden-te Luigi Di Maio, altro grillino,ripete il copione quasi a memo-ria, senza tenere conto del cru-ciale quesito sollevato dal M5S:Perch in Sardegna no e al go-verno s?. La giovane Boschi,rosa e renziana, mette il suo visoda Madonna su un Pd democri-stiano, socialista e berlusconia-no allo stesso tempo. Nemmenoil partito dalemiano era mai ar-rivato a tanto: Non intenzio-ne di questo governo chiederedimissioni di ministri o sottose-gretari sulla base di un avviso digaranzia, ma eventualmente permotivi di opportunit politica.Noi tutti abbiamo giurato sullaCostituzione e sappiamo cheuno dei principi fondamentali la presunzione di innocenza.Lavviso di garanzia un attodovuto, posto a tutela di ognicittadino e di ogni indagato perpoter esercitare pienamente ildiritto di difesa; non unanti -cipazione di condanna. Quindi,questo procedimento nei con-fronti della Barracciu nella fasepreliminare, il sottosegretarioha chiesto anche una accelera-zione dei tempi; allesito il go-verno valuter se suggerire le di-missioni del sottosegretario.La svolta del Pd si consuma inmeno di dieci minuti. Sempre inaula vuota. Sorda e sarda. I gril-lini non si ritengono soddisfattie vanno allattacco. A parlarestavolta Nicola Bianchi: Ma laBarracciu non si era fatta da par-te perch non era eticamentecorretto candidarsi dopo esserestata indagata per aver sperpe-rato soldi pubblici? Ebbene s:soldi pubblici. Si parla, nello

    specifico, di 33 mila euro di rim-borsi di benzina. Facendo un ra-pido calcolo, si evince che cor-rispondono a circa 19.400 litri,lequivalente che serve a fare ilgiro della terra per sette volte.Ma non ci sar nulla da fare. Gliindagati resteranno al loro po-sto, con la complicit di Ncd chenon chieder la loro testa per bi-lanciare il sacrificio di Gentile.Schifani si premurato di pre-

    cisarlo: Noi siamo e resteremogarantisti. La costituzionalistaLorenza Carlassare sul sito di Li-bert e Giustizia ricorda che ilcapo dello Stato avrebbe potutoimpedire la nomina di inquisiti.Articolo 54 della nostra Carta: lagaranzia dellonore.Non solo. Dalle 15 alle 16, il que -stion time stato illuminante percapire che cosa diventato que-sto partito. Prima della Boschi,

    un deputato democrat, MatteoMauro, vicinissimo al famigera-to Penati, ha chiesto al ministroLupi di fare in fretta per il TerzoValico, quello da Rotterdam aGenova. E Lupi lo ha rassicura-to. Ci sono 1,9 miliardi di euroin ballo. Quindi: Il governo de-cide e gli enti attuano. Senzafiatare. Indagati, affari, lItali -cum pasticciato. una derivainfinita.

    fattoa mano

    LA MUTAZIONE

    Con la risposta

    alli n te r ro ga z i o n e

    M5S (cui assistono

    solo 30 deputati)

    la questione morale

    morta e sepolta

    Barracciu barricata al MibacAvr il Turismo e (forse) Expo

    IN PIENA ATTIVIT

    di Carlo Tecce

    Drin, drin, drin. Un rumore sner-vante, e un po dimesso, segnalache una donna in apparente fuga ha for-zato luscita demergenza. E il doppiovetro, incastonato in questa orribileporticina di metallo che deturpa lexColleggio Romano che immagin ilpontefice Gregorio XIII e disegn lar -

    chitetto gesuita Valeriano, fa intravede-re il sottosegretario Francesca Barracciuche scappa dai cronisti e si trascina coneleganza una borsetta Luis Vuitton. Ca-gliari fu ostile, le primarie vinte, la ri-tirata tattica. La sarda di Sorgono (Nuo-ro), che voleva governare lisola, s rin-tanata qui: a Roma, fra la chiesa di San-tIgnazio e via del Corso, al ministeroper la Cultura dove il partito lha sca-raventata per riconoscenza. Perch isondaggi, per le elezioni regionali e non(ovvio) per una nomina precotta, face-vano pesare (e valere) lavviso di garan-zia per peculato, 33.000 euro di rimborsidi troppo per il mandato da consigliere.Ancora prima di ricevere limmunitdal ministro Maria Elena Boschi, cheesclude nuovi commiati dal governo, ilsottosegretario Barracciu s consultatacon i renziani, soprattutto con il men-tore Luca Lotti, che ha gestito il trasfe-rimento romano e adesso lo deve tute-lare. E allora per tre giorni interi senzaproferir verbo, nonostante le richiestedi Cinque Stelle e di colleghi (sparsi) de-mocratici, Barracciu asserragliata alMibac. Ha strappato con disinvoltura la

    stanza nel corrodio centrale, formida-bile per osservare i passaggi di DarioFranceschini, il ministro romanziere ex plenipotenziario di Enrico Letta che s premurato di far visitare il pa-lazzo al sottosegretario e che, con gen-tilezza estrema, ha ricevuto pi volte perdefinire le deleghe operative. E cos laBarracciu ha imparato che i compiti lidistribuisce il ministro e non sono unallegato burocratico.

    A PRECISA domanda su Twitter - si oc-cuper di Cultura, di Turismo o di en-trambi? - il sottosegretario ha risposto:Ciao, ieri sono arrivata di corsa e nonho potuto verificare nel dettaglio. Stoandando a verificare, poi ti dico. Il cin-guettio lha rimosso con lingenuit dichi sillude che la rete sia emendabile. Epoi davvero s recata al ministero, e nons mossa pi con lordine di un rigorososilenzio, che palazzo Chigi ha consegna-to per evitare che il carattere esuberantecreasse pasticci a ripetizione. France-schini lha accolta con generosit fran-ceschiniana: lhanno mandata l, nonpoteva di certo fingere nulla. E ha con-

    servato un paio di deleghe interessanti:Turismo, nessun dubbio e forse Expo2015. Ilaria Borletti Buitoni, la collega diScelta Civica confermata, viene descrittaun po indispettita: ci sono termini piappropriati, ma per il momento laBorletti assiste. I dirigenti del Mibac nonsanno se aprire gli armadi e offrire le car-te al sottosegretario Barracciu: la vedonoprecaria, un po sospesa seppur protettada Matteo Renzi. Il sistema interno an-cora non ha organizzato una strutturacon un capo di segretaria, un portavoce,un paio di assistenti, ma la Barracciu nons schiodata da una scrivania sgombra eda un ufficio senza collaboratori. Nonlascer mai. Soltanto Renzi potrebbe an-cora cambiare verso. Ma il verso di Renzi unuscita demergenza come quella cheha tentato di imboccare la Barracciu: peril partito democratico vale il codice eti-co, che poi letica sar opinabile, vuol di-re che si innocenti fino a sentenza de-finitiva. E la Barracciu ci crede perch ilgoverno fischietta e la carriera romanaha aiutato il Pd a risolvere un problemain Sardegna. Il governatore Pigliaru nonvoleva indagati in Giunta, meglio al go-verno s pensato. Quanto sar efficacelimmunit di Boschi, si vedr. Pur dinon incrociare i giornalisti, la Barracciuha perlustrato il ministero per scovareun passaggio laterale, un pertugio riser-vato: niente, e s beccata la seconda, laterza e la quarta riunione fra s e s.

    LIMITAZIONE A BALLARVirginia Raffaele ha inauguratomarted sera a Ballar limita-zione del neoministro MariaElena Boschi. Nello sketch ognivolta che il giornalista poneuna domanda chiedendo di ri-solvere una questione co n c re -t a m e n te , la donna diventaammaliatrice, e alla fine nonrisponde nulla. Ma va bene.

    INTERNOFILIPPO BUBBICO a processoper abuso dufficio. I fatti risalgo-no al 2005 e riguardano una con-sulenza data da presidente delconsiglio regionale della Basilica-ta. Il processo sarebbe gi pre-s c r i t to.

    Le sede Mibac al Collegio Romano La Pre ss e

    I N F R A ST R U T T U R EMAURIZIO LUPI Il riconfermatoministro alle Infrastrutture in quotaNcd indagato in Sardegna perconcorso in abuso di atti dufficio aproposito della nomina del com-missario dellAuthority di Olbia fat-ta da ministro.

  • 3il Fatto Quotidiano GIOVED 6 MARZO 2 01 4

    Corradino Mineo Il giornalista-senatoreNo a dimissionia u t o m at i c h e,per B u bb i c o. . .

    di Marco Palombi

    Intanto premetto una cosa: non faccio lacampagna sugli indagati, non mi ci tro-vo. Non penso che un semplice avvisodi garanzia basti. Per dire, la vicenda diGentile di una gravit inaudita anche se luinon indagato. Chissenefrega se non in-dagato, ha provato a bloccare un giornale....Corradino Mineo, volto della Rai, oggi sena-tore del Pd, siciliano, ci tiene alla sua premessae dunque sulla questione dei sottosegretari in-dagati sembrerebbe in linea col suo governo.Eppure, a entrare nel merito,scarta di lato, non ce la fa a nonfare qualche distinzione: Hosentito quello che ha detto ilministro Boschi e in linea diprincipio sono anche daccor-do, per....Pe r ?Per anche sulla vicenda Bar-racciu c qualcosa che non mitorna e sono daccordo conRosy Bindi: non capisco per-ch si sia evitato di candidarequesta signora, sicuramenteinnocente, a presidente dellaSardegna e ora la si nominasottosegretario alla Cultura.Ma insomma, se non andavabene per le elezioni sarde, per-ch ora va bene per il governo?Per non un discorso generale.Per gli altri indagati non vale.Non vale in automatico, perch quello che di-cono le Procure non legge. Prendiamo la-buso in atti dufficio.Pre n d i a m o l o.Quello un reato che pu essere contestatoanche al sindaco pi integerrimo, anche perdire a quello di Messina, Renato Accorinti, cheho conosciuto recentemente.Se lei si riferisce al caso del viceministro del-lInterno Filippo Bubbico, per, non si tratta

    solo di un avviso di garanzia: in corso il pro-ce ss o.Dicevo in generale, per vero e infatti, anchese non significa che sia colpevole, la sua no-mina la trovo un fatto inopportuno. Io dicia-mo che non lo avrei fatto: daltronde non pen-so ci sia solo lui in grado di fare quel lavoro.Quindi Barracciu e Bubbico meglio di no, gli al-tri passi. che non ci sto al discorso che tutti sonoimpresentabili, lho gi detto.

    Renzi, per, s presentatocome premier indicando trale priorit quella di agire sul-le spese dei consigli regiona-li e i sottosegretari Pd pro-prio per quello sono inquisi-ti.Vero, ma io non sono micaRenzi. Chi lo dice che bastanon essere inquisiti per an-dare bene? Per me la que-stione morale in primoluogo politica.Non si unisce alla campagnaper le dimissioni dei sotto-s e g re t a r i .No, non mi ci trovo in que-ste cose che fanno i miei col-leghi civatiani e anche il vo-stro giornale. Ripeto una

    questione politica.Un po va go.Ripeto: il criterio non pu essere quello del-lavviso di garanzia. Faccio un esempio sici-liano: com possibile che non si candidi Vla-dimiro Crisafulli perch inopportuno e poiquello diventi il principale azionista del nuovosegretario regionale? C qualcosa che nontorna.Ce lo dica.O ancora inopportuno oppure bisogna chie-dergli scusa.

    S T RA N E Z Z E

    DE M O C RAT

    Co m possibile che

    non si candidi Crisafulli

    perch inopportuno

    e poi lo stesso

    diventa il principale

    azionista del nuovo

    segretario regionale?

    Vice ministro Morando? No, mi scu-si, oggi non posso rilasciare intervi-ste. Enrico Morando non solo ilvice dellEconomia, ma anche il pre-sidente della Commissione di Garanzia del Pd.Ma ha troppo da fare per parlare di qualsiasi ar-gomento. E dunque anche dei sottosegretari in-dagati. Se per Stefano Fassina, ex vice ministro,dimissionario per unindimenticabile chi diRenzi ha le idee molto chiare (Sono sulle po-sizioni del governo: indagata, non condannataneanche in primo grado), mapreferisce non dilungarsi nel ra-gionamento. Luigi Berlinguer,ex presidente della medesimaCommissione di garanzia, ri-chiama alla complessit delle si-tuazioni, per cui non si pu faredi tutta unerba un fascio. Malascia intendere che del casoBarracciu bisogner saperne dipi. Alla fine Alessia Morani, laresponsabile Giustizia, sembralunica pronta a rivendicare lascelta del governo.Onorevole Morani, qual la suaposizione sui sottosegretari in-d a ga t i ?Io sono una garantista, mi paresi debba garantire alle personeindagate il diritto di difendersi.Dunque, Francesca Barracciu non si deve dimet-te re?No. Non indagata, ha ricevuto un avviso di ga-ranzia. Se ci fosse un rinvio a giudizio uno po-trebbe avere anche un dubbio.Eppure accusata di aver sperperato 33mila eu-ro di soldi pubblici in benzina.Il processo deve ancora partire, non sappiamo seil fatto di reato c o non c.Per stiamo parlando di un sottosegretario, nondi un cittadino comune. Non le pare ci sia un casodi opportunit politica?

    Non si pu mettere in croce nessunoMa se cos perch allora avete ritirato la suacandidatura in Sardegna?Ha deciso il partito sardo, bisognerebbe chieder-lo a loro.Mi vuol dire che nel Pd non c a livello centralenessuna condivisione delle scelte locali?Il Pd un partito che rispetta il principio ter-ritoriale delle candidature. Posso fare una ri-chiesta?Pre go.

    Chiedo al Movimento 5 stelleche ha presentato la mozionedi sfiducia nei confronti deisottosegretari lo stesso rigorenei confronti dei loro parla-mentari che sono indagati,Sorial per vilipendio e De Ro-sa per ingiuria.Non sarebbe dovuto rimanereal suo posto anche AntonioG e n t i l e?La decisione di lasciare lhapresa Gentile insieme allNcdper una questione di oppor-tunit politica. L non cneanche unindagine, un ca-so diverso. Che per riguardala libert di stampa, una liber-t fondamentale. Dunque, utile anche per il governo.

    Beh, Matteo Renzi non ha fatto mistero di esseresoddisfatto della decisione di Gentile.Quel caso occupava tanta parte dei media pro-prio perch toccava delle liberta fondamentali.Ma un caso chiuso, no?E gli altri invece sono aperti?La Barracciu e gli altri tre sottosegretari indagatisono soggetti a unindagine, come il ministroLupi. Il giudizio sospeso, finch non intervieneun provvedimento che chiuda la questione. Vor-rei aggiungere solo che le norme sono state fattenel rispetto del Codice etico del Pd.

    MISTERI

    ISOLANI

    Perch non labbiamo

    pi candidata

    in Sardegna?

    Ha deciso

    il partito sardo,

    b i s o g n e re b b e

    chiederlo a loro

    FERMI TUTTI

    Cosimo Ferri, la toga che non dispiace al QuirinaleNAPOLITANO AVEVA ESCLUSO GRATTERI ALLA GIUSTIZIA PERCH MAGISTRATO IN ATTIVIT. MA AL GOVERNO RESTA UN GIUDICE S I N DACA L I STA

    di Marco Lillo

    Il presidente della Repubblicaha stoppato Nicola Gratteriper il posto di ministro dellaGiustizia, ma non ha mai dettouna parola su Cosimo Ferri. Ilgiudice di Massa Carrara inaspettativa stato nominatoben due volte sottosegretario al-la Giustizia nonostante il suodoppio conflitto di interessi.Dovr occuparsi della regola-mentazione dei diritti dei ma-gistrati nonostante faccia anco-ra parte - in aspettativa - dellacategoria, anzi ne sia stato finoallo scorso anno il pi votatorappresentante sindacale.Ferri inoltre si occupato dellariforma della legge sulla diffa-mazione a mezzo stampa nono-stante sia un magistrato che pivolte ha trascinato in giudizio,davanti ai suoi colleghi, magaridavanti ai suoi elettori, proprio igiornalisti la cui libert dice divoler tutelare. Eppure nessunmonito mai giunto dal Quiri-nale. Figlio del ministro social-democratico Enrico, famoso

    per avere imposto il limite dei110 allora, fratello dellex poli-ziotto Filippo, condannato a 3anni e 8 mesi per i fatti del G8 diGenova e ora passato dalla Po-lizia al Milan, Cosimo Ferri uno dei magistrati pi potentidItalia. Nonostante la sua gio-vane et, 42 anni, il leader in-discusso della corrente di ma-gistrati MI, Magistratura Indi-pendente.

    NEL GENNAIO 2011 CosimoFerri stato eletto segretariodella corrente con il 72 per centodei voti. A marzo 2012 MI hasfiorato il tetto dei duemila e1196 magistrati hanno sceltopersonalmente Ferri come lorosindacalista. Il suo nomeavrebbe dovuto imbarazzareNapolitano molto pi di quellodi Gratteri quando ha firmato ildecreto di nomina. Non tantoper le volte in cui il nome di Ferri comparso nelle intercettazionitelefoniche delle indagini Cal-ciopoli, Agcom e P3 nelle qualiperaltro non mai stato indaga-to. Ma proprio per il suo con-

    flitto di interessi. Quando Ma-gistratura Indipendente au-ment i suoi consensi, Ferri sivant della difesa dei dirittieconomici dei magistrati oltreche della loro dignit professio-nale e della loro autonomia, in-dipendenza e imparzialit (ri -spetto a chi? Da chi? Dalla po-litica? Verrebbe da chiedere alsottosegretario) portata avantidal suo sindacato.A differenza di ministri comeMancuso o Nitto Palma, Ferrinon era n a un passo dalla pen-sione n in aspettativa quandofu nominato nel governo Lettanel maggio scorso. Ferri dovevasentenziare a Massa sul caso del-le false cremazioni al cimitero diMirteto. Proprio per la sua no-mina il processo ripartito dazero con un altro collegio. Solograzie a una sfilata di testimonicostretti a ribadire le loro di-chiarazioni si arrivati a senten-za a dicembre. I fatti del cimiterosono del 2007, la prescrizioneincombe ma per quei testimonirichiamati e per le famiglie co-strette a un grottesco replay,

    nessuno si indignato. Dal -tronde non si poteva attendere.Il magistrato pi votato dai ma-gistrati per fare gli interessi eco-nomici dei magistrati, senza es-sere mai stato votato dai citta-dini, doveva correre a fare gli in-teressi di tutti. Nessuno gli hachiesto di lasciare la magistratu-ra. Cos Ferri potr tornare a fa-re il magistrato-sindacalista piforte di prima.Il giudice Ferri non avverte nes-

    sun conflitto di interesse nem-meno per i tanti processi in piedicontro i giornalisti, colpevoli diricordare le sue chiacchieratecon Claudio Lotito o GiancarloInnocenzi. Al Fa t to ha fatto cau-sa per tre articoli e chiede (anchea chi scrive) la modica cifra di unmilione di euro, senza rifletteresul fatto che non elegante perlui n rassicurante per il giorna-lista sapere che un giudice suquattro appartiene alla sua cor-

    rente e uno su otto lo ha votato.Per fortuna il governo Letta vo-leva intervenire sulla diffama-zione a mezzo stampa. Il 19 lu-glio 2013 allaudizione dei diret-tori delle maggiori testate italia-ne alla Camera, in rappresen-tanza del governo, cera propriolui, Cosimo Ferri.

    A UN CERTO PUNTO il direttoredellagenzia di stampa AscaGianfranco Astori, sbottato:Mi sento poco rassicurato dallarappresentanza del governopresente in questa sede trattan-dosi di persona che ha pensatodi interporre causa civile controla testata che dirigo, ma non milascer intimidire. A quel pun-to anche altri giornalisti presen-ti hanno cominciato a dire comenel film: Anche io, sono statocitato in giudizio da Ferri. Luiimperterrito rimasto al suo po-sto. Il presidente della Fnsi,Franco Siddi lancia un appello:Il sottosegretario Ferri dovreb-be riflettere sul conflitto di in-teressi. Chiss che non lo sentaqualcuno sul Colle pi alto.

    IN CONFLITTO

    N o n o s t a n te

    i suoi 42 anni,

    il leader

    i n d i s c u ss o

    di Magistratura

    I n d i p e n d e n te

    Il sottosegretario alla Giustizia,Cosimo Ferri Ansa

    I N F R A ST R U T T U R EU. DEL BASSO DE CARO Lexconsigliere regionale Pd inCampania accusato di pecu-lato per una cifra di 11.300 eu-ro (che lui traduce in 500 eu-ro al mese) in merito allespese pazze in Regione.

    BENI CULTURALIFRANCESCA BARRACCIULex consigliera regionale sarda accusata di peculato aggra-vato per 33 mila euro non ren-dicontati in Regione tra il2006 e il 2009. Lei si difende:Spesi in benzina.

    SA N I T VITO DE FILIPPO Lex presi-dente della Basilicata accusatodi peculato nellinchiesta sullespese pazze in Regione. In dueanni (2010/2011) ha speso3.840 euro non rendicontati. Lasua difesa: Erano francobolli.

    La responsabile GiustiziaNon c sentenzaNon gettiamoglila croce addosso

    Alessia Morani

    di Wanda Marra

  • 4 GIOVED 6 MARZO 2014 il Fatto Quotidiano

    SUPERRENZIANOMichele Emi-liano, ex magi-strato, sinda-co di BariAnsa

    di Stefano Feltri

    Eadesso vediamo seMatteo Renzi vuo-le davvero andarein Europa e batterei pugni sul tavolo: I numeriUe sull'Italia sono molto duri.Spero che sia chiaro perchnoi dobbiamo cambiare verso.Ne parliamo il 12 marzo, hascritto ieri il premier su Twit-ter evocando il prossimo Con-siglio dei ministri. Ieri da Bru-xelles arrivato uno dei millegiudizi sullItalia previsti dallegabbie di regolamenti che sisono stratificati negli anni del-la crisi: si tratta dellesame su-gli squilibri macro economi-ci. Per anni lEuropa ha con-siderato solo i saldi di bilancio,ora guarda anche a come fun-zionano le economie che liproducono. Responso: lItaliaha squilibri macro economicieccessivi che richiedono unmonitoraggio specifico e unaforte azione politica. MoltiPaesi vengono criticati, inclu-sa la Germania che ha un ec-cesso di surplus (esporta trop-po e consuma troppo poco al-linterno), dovrebbe rafforzarela domanda interna, perchoggi dipende troppo dalleste-ro. Ma soltanto tre Paesi ven-gono bocciati: lItalia, la Slo-venia e la Croazia.

    LE CRITICHE allItalia eranoprevedibili: gli squilibri deriva-no dalla finanza pubblica, conun debito troppo elevato cheespone il Paese alla volubilitdei mercati, e la bassa produt-tivit, colpa dei lavoratori masoprattutto del calo degli inve-stimenti negli anni della crisi.Invitiamo il nuovo governoad affrontare gli squilibri cherichiedono urgenti politiche ea fare le riforme per rafforzarecrescita e occupazione, hadetto un nervoso commissarioOlli Rehn. La richiesta piesplicita a Renzi quella sul de-bito e si intreccia con gli altriparametri che lItalia deve ri-spettare (la cosiddetta regoladel debito che ci impone uncerto ritmo di riduzione del-lindebitamento dal 2015). Gia novembre la Commissioneaveva chiesto allItalia una ri-duzione strutturale di circa lo0,5 per cento del Pil. Mezzopunto di Pil vale 7,5 miliardi,ma per la formula adottata(che concede uno sconto per-ch vengono considerate leconseguenze della recessione)dovrebbero bastare 4-5 miliar-di. Per strutturali, non

    S del Senatoalli st i t u z i o n edel reato di tortura

    CON 231 FAVOREVOLI e tre astenutiil Senato ha approvato il ddl che isti-tuisce il reato di tortura. Se il testo ver-r approvato cos com anche dallaCamera, il nuovo delitto sar punitocon la reclusione dai tre ai dieci anni,che potr essere inasprita fino aller -gastolo in caso di morte del torturato.

    Nonostante la larga maggioranza, nonsono mancate le critiche. Il relatore PdLuigi Manconi ha definito il testo in -s o d d i s fa ce n te perch non qualifica latortura come reato proprio, ma comu-ne. In altre parole, qualunque cittadino imputabile, mentre in molti Paesi eu-ropei un reato riservato alle forze

    dellordine. Dello stesso avviso anchelUnione dei penalisti italiani che do -po avere sottolineato come lItalia at-tendesse questo reato da trentanni ha definito la nuova norma debole eco n t ra d d i t to r i a . Il problema lo stes-so sollevato da Manconi: il fatto che acommettere tortura sia un pubblico

    ufficiale considerata solo unaggra -vante. Per i penalisti una soluzionepasticciata, perch il nuovo reato fini-sce per sovrapporsi alle condotte pre-viste da altri reati gi esistenti. Invecequello che si sarebbe dovuto sanzio-nare il fatto che la persona nelle manidello Stato sia sottoposta a violenze.

    Il sindaco di Bari Michele Emiliano

    R o t t a m a z i o n e, con qualche pausa

    DEBITO E CRESCITA, LUE BOCCIALITALIA: IL RIGORE CONTINUALA COMMISSIONE CHIEDE AL GOVERNO UN INTERVENTO IMMEDIATO SUI CONTI

    PROMESSE E SOLDI

    di Antonello Caporale

    Esistono anche i diversamenterenziani. Michele Emiliano illeader di questa speciale famiglia diparenti di secondo grado. Fino al-lanno scorso sostenevo Bersani. Madavanti allo spettacolo dei 101 chetrafiggevano Prodi ho alzato le manie sono passato dallaltra parte.Finalmente cascato bene. Ora ca-polista alle Europee.Aspettiamo prima di parlare. Hodalla mia la faccia, quel po di vi-sibilit per le idee cheavanzo, ma non possiedouna rete di rapporti, quel-le cose che servono a staretranquilli in campagnaelettorale.Renzi gratifica lu n i ve rs o.Un rottamatore digitale

    che nel tempo trasfigurato in gran-de e tenace inclusore.Ogni rivoluzione ha i suoi momentidi fermo, e ogni rottamazione mo-stra nel suo dispiegarsi segni di re-staurazione. Anche Napoleone vollea fianco a s il nemico Talleyrand.Nel mio piccolo ho provato la dif-ficolt qui a Bari quando sono statoeletto sindaco di trovare tutte leenergie necessarie, persone nuove egiuste a guardia dei mille snodi dellavita pubblica da presidiare. A voltehai dei buchi, e raccatti quel che c.

    Renzi non habuchi ma craterienormi sotto isuoi piedi.Possibile, manon aveva scel-ta.Se avesse ri-nunciato ad ac-coltellare Letta,fo rs e . . .Ma se c statauna processio-ne degli amicidi Letta, dallaConfindustriaai sindacati, chechiedevano aMatteo di farequalcosa, gli di-

    cevano Enrico non regge pi.Dagli amici mi guardi Iddio.E la processione dei parlamentari, diquelli che temevano andasse in fumosia Letta (loro amico) sia la propriapoltrona? Il deputato di ruolo tremaallidea del voto anticipato. E ansi-mando, in tanti sono corsi dal se-

    gretario.Il quale ha accontentato tutti: amici,nemici, e anche indagati.Fosse stato per me, mai e poi mai. Eraunoperazione che si poteva evitare.Cambia verso, ma un po n o.Mica lunica cosa che non va? Ilfatto che di Mezzogiorno non si parlineanche sotto tortura, che non cpersonale politico, non c interesse,non c dispiacere. Semplicemente ilSud non esiste.Poteva essere un buon ministro perla Coesione territoriale. Ma il mini-stero stato raso al suolo.Cosa posso farci? Eppure tutto quelche di vitale si muove in questo Pae-se, per larga parte, proviene dalleenergie disordinate ma indispensa-bili del Sud. E anche le sue contrad-dizioni aiutano a illustrare il Paesenon tacendo verit dure ma neces-sarie. Quel che mi fa star male chedel Sud se ne fottono.Lo dica al suo amico Renzi.Essere capolista alle Europee unarisposta o no?Si vota con le preferenze, attento chela friggono in padella.Mica non so che rischio losso delcollo? Ma non c altro partito al-linfuori del Pd sul quale contare ra-gionevolmente per affermare alme-no il concetto di cambiamento. Leivede altre sponde, altre liste?Il Pd una grande confederazione dicorrenti, etnie, inimicizie.Perfetto. Ammesso che sia cos, hada indicarmi un altro approdo?Viva Renzi, allora.Sto con lui perch vuole distruggerela burocrazia che ostruisce ogni cosa,

    i boiardi che rallentano ogni deci-sione, i potentati che connettono in-teressi spuri.Lei crede a quel che dice?Sa che non sono ipocrita, dico sem-pre quel che penso.Renzi che rottama i potenti, svuota lerendite, affama i burocrati, sembraper adesso un film fantastico o ungrande effetto ottico.Ha la forza e la capacit per fare quelche dice.Anche la furbizia per nasconderequel che pensa.Aspettiamolo al varco.In fiduciosa attesa.Ma la vede la realt? I cambiamentida realizzare sono ciclopici, e i ritidella vecchia classe dirigente mai di-smessi. Tutti in corsa per un posto dasottosegretario, invece che muoverei piedi e iniziare a sobillare, trovarelenergia dove essa nasce, dare linfa aun progetto.Ma sono proprio i suoi colleghi icompagni della sua sventura.Bisogna rischiare, e nessuna rivolu-zione ha commessi in livrea cheaprono i portoni e consegnano lechiavi del comando.Intanto non si vota. La legge eletto-rale stabilisce questa singolarit co-st i t u z i o n a l e .Se contro la Costituzione la Cortela cassa. O magari il presidente dellaRepubblica rifiuta perfino di pro-mulgarla. Esistono i rimedi. Questa una soluzione di compromesso, e nevedo anche i limiti. Ma si poteva faredi pi e meglio?Forse s.Forse no.

    TROPPI

    COMPROMESSI

    Ogni rivoluzione

    ha i suoi momenti

    di stop, ma il premier

    ha la capacit

    per fare ci che

    promette. Del Sud

    se ne fottono

    con interventi una tantum. So-no soldi che dovrebbe trovareil commissario alla revisionedella spesa Carlo Cottarelli. Ilgoverno Letta ha ignorato la ri-chiesta, che ieri stata ripetuta.Ora tocca a Renzi: ha un paiodi mesi di tempo per mandarea Bruxelles il Piano nazionaledi riforme, un altro dei mille

    passaggi richiesti dalle nuoveregole. Entro aprile il governodovr spiegare se intende ri-spettare lindicazione di Bru-xelles o ignorarla a rischio diessere sanzionato tra qualchemese e forse tornare addirittu-ra sotto procedura dinfrazio -ne per deficit eccessivo. E ilsurplus primario dovr salireancora, attorno al 5 per cento,ancora pi del 4,5 previsto peril 2013-2015. In sintesi: altroche fine dellausterit, il rigoreimpostato da Mario Monti e,in misura minore, da EnricoLetta la nuova normalit.

    UN COMUNICATO spiega la li-nea del ministero dellEcono -mia di Pier Carlo Padoan: sia-mo daccordo con lEuropasullalleggerire il carico fiscalesul lavoro (il famoso cuneo fi-scale), ma sul debito nessunapromessa di azione immedia-ta. Forse bisogna aspettare cheil commissario Cottarelli pre-senti il piano. Nellintenzionedi Bruxelles, il rapporto di ieridovrebbe stimolare Renzi a fa-re le riforme strutturali: ren-dere i salari pi legati ai risul-

    tati e anche alle condizioni delmercato del lavoro locale (ti -po stipendi diversi tra Nord eSud, una bestemmia per i sin-dacati), lotta allevasione fisca-le e la solita lista di desiderata.Tutto per aumentare la pro-duttivit (che per aumentaanche se meno persone produ-cono le stesse cose, cio licen-ziando). Il Jobs Act in arrivo laprossima settimana il conte-sto in cui Renzi dovr chiarirecosa c dietro gli slogan, ma aBruxelles aspettano atti forma-li, leggi, non promesse.L'impegno della presidenzaitaliana nel semestre europeosar volto a individuare una ri-sposta comune in termini dicrescita alla crisi che attanaglialeconomia europea dal 2008,ha detto ieri il capo dello StatoGiorgio Napolitano. Nellim -mediato, per, la ricetta che leregole europee e italiane per-mettono alla Commissione diimporre allItalia resta quelladegli ultimi anni: austerit fi-scale e riforme del mercato dellavoro per renderlo pi dina-mico.

    Twitter @stefanofeltri

    4-5MILIARDIM A N CA N T I

    MISTER 3 PER CENTO Matteo Renzi La Pre ss e

  • 5il Fatto Quotidiano GIOVED 6 MARZO 2 01 4CULTO PERSONALE

    Tra Grillo e Matteoscintille sul Duce(e su Forza Nuova)

    di Giuseppe GiustolisiSiracusa

    Matteo Renzi pro-mette tanto, aibambini come agliadulti e tratta tutticome un unico pubblico, forseperch il vero pubblico lui.Parla di investimenti agli alunnidella scuola elementare Salva-tore Raiti (uno dei tre carabi-nieri di scorta al boss Alfio Fer-lito uccisi nella strage della cir-convallazione a Palermo) delquartiere Borgata di Siracusa eanche ai sindaci della provinciagiunti in Municipio con il lorocarico di problemi e richieste.Renzi arriva puntuale alle novedel mattino nella scuola ele-mentare nuova di zecca di unquartiere storico della citt datempo abbandonato al degradoe viene accolto da un gruppettodi ragazzini che suonano pezzifolk con la gaita. Sarebbe statomeglio se avesse incontrato glistudenti delle superiori com -menta una di loro perch i pic-coli sono imbeccati dalle mae-stre. Renzi spiega ai bambinidella Raiti cos la bellezza e ri-chiama il film di Sorrentino:

    Bisogna fare delle scuole lagrande bellezza che dentro divoi. Sapete cos un premioOscar?. Per la risposta c pocotempo. Avremmo voluto faredi pi dice Paolo Genovese ,collaboratore del preside ma ilprotocollo era rigidissimo. Al-luscita da scuola i fischi di qual-che centinaio di persone che glicontestano di essere il terzo pre-sidente del Consiglio che non passato dal voto. Siamo innan-zitutto cittadini incazzati, io hovotato Grillo ma questo non importante, dice un signoreche regge il cartello La tua de-mocrazia non democrazia.

    POI CORSA IN MUNICIPIO perdialogare coi sindaci e incontra-re a porte chiuse gli imprendi-tori guidati da Ivan Lo Bello euna delegazione dei forconi cona capo un Mariano Ferro piconciliante del solito. Ci hapromesso un incontro a Roma dice Ferro io ho fiducia inRenzi. Bisogna lasciarlo lavora-re. Arringa i sindaci il premiersullimportanza delle scuole:Vogliamo partire dalla scuolacome intervento educativo eculturale, ma non c stabilit

    fia e corruzione elementi di-stortivi del mercato. Lo giusti-fica Crocetta: In un discorsofatto a braccio c sempre qual-cosa che salta, ma la mafia faparte del suo programma. Eanche lo stesso commissario Li-brizzi indulgente: Non era ar-gomento pertinente con lin -contro di oggi. Sulledilizia sco-lastica ha speso parole che fannosperare e poi lho trovato moltopreparato sulla problematicadegli sbarchi che riguarda anchela citt di Augusta.

    CHIAMA TUTTI per nome Ren-zi, da Paolo Zappulla segretariodella Cgil di Siracusa che glisnocciola le cifre delle impreseche chiudono e gli parla dellescuole fatiscenti di SiracusaNon sono come la Raiti a Sil-via Spadaro che parla della suacooperativa sociale. So benequali sono le vere condizionidelle scuole. A me, quando erosindaco di Firenze, mandavanosempre in quelle perfette , ri-batte il premier a Zappulla.Fuori dal Municipio, ad atten-dere Renzi ci sono i cartelli deilavoratori della ex Pirelli, cheprotestano per la mancata ero-

    culturale se non c stabilit de-gli edifici e io vi chiedo di segna-larmi le situazioni a rischio. Io viho mandato delle email ma ave-te risposto solo in due. Replicacorale: Non ci arrivata nes-suna email. Imbarazzo. Tra isindaci c anche il prefetto Ma-

    ria Carmelo Librizzi, commis-sario del comune di Augustasciolto per mafia dopo gli avvisidi garanzia per mafia e voto discambio che hanno travolto lagiunta a guida Pd, ma in questasede Renzi sulla mafia non hagranch da dire, neppure su in-put di Ivan Lo Bello che gli chie-de interventi decisi contro ma-

    gazione della cassa integrazione2013 ma lui li evita, come avevafatto a Treviso coi lavoratoridellElectrolux. Non ci ha nem-meno degnato, gridano a Cro-cetta che si sofferma con loro:Io ci sono. Tra noi siciliani ba-sta uno sguardo per intendersi eio da uno sguardo riconosco illavoratore che soffre.

    NIENTE MAFIA

    Ma Crocetta lo difende:

    Nel programma c

    la lotta al crimine

    A Siracusa protesta

    degli ex della Pirelli:

    Non ci ha degnato

    Sicilia, altro giro altra scuolae Renzi evita ancora gli operaiQUALCHE CONTESTAZIONE AL PREMIER CHE INCONTRA IMPRENDITORI E FORCONI

    Il testo della canzone

    di Daniele Ranieri

    Ma eccolo. Il presidente Renzi visita unascuola di Siracusa. La giornata quasi diprimavera, si sente la brezza del mare che quinon riposa mai. Eccolo: cammina, lancia unabattuta ai microfoni, un sor-riso alle giovani maestre del-la nostra bella Sicilia.Facciamo un salto e battiamle mani, cantano i bambini,emozionati, in circolo. Lemaestre dettano il tempo.Ma-tteo, Ma-tteo!, lo ac-clamano i pargoli: eccolo,luomo nuovo che trasformail Paese con unalchimia dipolso e franchezza.In questa terra maltrattata,uno spirto di entusiasmoravviva gli occhi degli abitan-ti; i disoccupati si godono lo-ra lieta, gonfia di una segretasperanza.Faremo della scuola laGrande bellezza, proclamail Presidente, e forse intendeun capolavoro da Oscar, ch di farne un va-niloquente florilegio di fatuit, fiumi di co-caina e remix della Carr sarebbe capace pureun Governo Mora, nel senso di Lele.Quello delluomo simpatico e brusco amatoda donne e bambini un paradigma sfrutta-bilissimo. Renzi ci si pasce con narcisismo in-fantile. Avrebbe potuto fermare lo spettacolopatetico di un coretto che lo accoglieva comeun divo tra il Gabibbo e un supereroe dei car-toni? Avrebbe potuto chiedere alle maestre dievitare di trasformare la visita in un omaggio

    alla sua persona da parte di piccoli balilla 2.0, erifiutare unaccoglienza cos imbarazzante e lit-toria? Ma s. Ha buttato gi un governo senza unmotivo chiaro (parole sue: come sono andateveramente le cose lo so io e altri protagonistidella vicenda) e non poteva interrompere lin-sopportabile dj vu?Non bisogna ridurre tutto ad Mussolinum, cer-to. Ogni epoca ha la sua grandezza anche nel-lindegnit, e il paragone sminuisce e anestetiz-za. Cos come ridicolo evocare il duce ognivolta che Grillo si fa una nuo-tata. Ma il tour delle scuole samolto di propaganda. Ristrut-turarle, ci mancherebbe, cosaurgente e nobile, che per sipu fare da un tavolo dellosplendente ufficio romanosempre illuminato, mostrato atarda sera alle telecamere diBallar. Renzi ha rifiutato di ce-dere alla retorica deresponsa-bilizzante del Mezzogiornonel suo discorso alle Camere,dove disse di voler entrare inpunta di piedi (forse per farfuori il Senato cogliendolo disorpresa), e poi inzuppa il suo viaggio a Siracusavia Tunisi nella pi meticolosa retorica da ci-negiornale, pompata dagli specchi riflessi diTwitter. risaputo che agli italiani piaccia essere infi-nocchiati. una coazione irresistibile. Stanchidi mezzo secolo di padri padroni e fedifraghi,non vedevamo lora di farci riscattare da uno pigiovane e pi furbo. Renzi intasca un assegno inbianco (non) firmato da noi per esasperazione:adesso lavora per conquistarsi il consenso. Forsepi bravo di Berlusconi, mira al cuore delle

    mamme; mette il suo nomedi battesimo sulle bocche deibambini; twitta alle 6 di mat-tina, per dire sto scrivendouna nuova Storia, in 140 ca-ratteri.La sua sicumera lascia inten-

    dere che c una strategia, sotto le mosse opi-nabili dellultimo mese: la destituzione di Let-ta, la fumosit verbosa nella richiesta di fidu-cia, la megalomania riformista, la nomina disottosegretari indagati, linciampo logico del-la legge elettorale fatta con un fuorilegge. Sem-bra saper trattare con chi sullo stomaco ha ilpelo di pi di un quarto di secolo di scorri-bande politiche; sul suo volto telegenico si al-ternano cinismo e candore, bont e furbizia.Bergoglio laico, chiede ai bambini quanti di

    loro usano Facebook, What-sApp. Loro ridono, alzano lemani. Li esorta a non dimen-ticare che nulla vale la bellez-za di un abbraccio fisico. Sivanta di non essersi montatola testa per avere quasi un mi-lione di amici su Twitter. Ilcoretto riprende: I ragazzi leragazze tutti insieme alle tueidee e al tuo lavoro affidiamoil nostro futuro, nientedi-meno.Un altro capitolo di una nar-razione quotidiana mozza-fiato, una rete di idolatria che

    non risparmia neanche i bambini, trasformatiin sfondo per ottime copertine di Chi.Forse siamo noi che non capiamo il sottile di-segno, ma non ci piace questa roba, PresidenteRenzi, per niente.

    Come costruire il consensotra gli applausi dei Balilla 2.0

    GIOVANI ITALIANI Renzinellistituto Salvatore Raiti; sotto

    Benito Mussolini Ansa /LaPresse

    N A RC I S I S M I

    Continua il tour

    di propaganda: in assenza

    di elezioni, i coretti

    dei bambini dovrebbero

    dimostrare la popolarit

    del nuovo esecutivo

    RICORDI MUSSOLINI, tu invece stai con quel-li di Forza Nuova. La canzoncina Clap and jumpper Renzi, cantata dai bambini delle elementari diSalvatore Raiti di Siracusa, scatena unaltra po-lemica tra Beppe Grillo e Matteo Renzi. Il primoad attaccare lex comico che, dal blog, parla divenditore di pentole che ricorda, in peggio e ingrottesco, gli incontri di Mussolini con i figli della

    Lupa. Secondo Grillo, il neo premier rompe icoglioni alle scolaresche in mondovisione. Laf-fondo corredato dalle foto dei bambini e daunimmagine del testo della canzone dedicata alpremier. La replica di Renzi affidata a Facebook: nervoso. Non vuole che io vada nelle scuole, mivorrebbe rinchiuso nel palazzo, mentre i suoistanno fuori a urlare con Forza Nuova. In difesa

    di Renzi sono intervenuti anche i deputati Pd, chein una nota hanno parlato di disgustosi paragonifascisti scagliati da Grillo contro le maestre e glialunni. Secondo la preside della scuola, AngelaCucinotta, Grillo pu pensare ci che vuole, maha dimostrato di conoscere poco i bambini, i ra-gazzi e la loro spontaneit, quella dei nostri alunniin modo particolare.

    FACC I A M O un salto, bat-tiamo le mani, ti salutiamtutti in coro PresidenteRenzi. Facciamo festa, abraccia aperte ti diciamo:Benvenuto al Raiti!. Ibambini, gli insegnanti, ibidelli, e poi lo rc h e s t ralasceremo improvvisarcos. Siam felici e ti gridia-mo, da oggi in poi, dovun-que vai, non ti scordar dinoi, dei nostri sogni, dellenostre speranze che ti af-fidiamo con fiducia, oggi aritmo di blues. Le ragazze,i ragazzi, oggi tutti insie-me, alle tue idee e al tuolavoro affidiamo il futuro.

    Cantiamotuttiin coro

    Alcuni dei contestatori a Siracusa erano del M5s Ansa

    OLTRE LA REALT

  • 6 GIOVED 6 MARZO 2014 il Fatto QuotidianoPARTITE E PARTITI

    Verdini, il Senatoautorizza lusodelle intercettazioni

    ALLA FINE ce lhanno fatta: la Giuntaper le Immunit del Senato riuscita avotare sulle richieste di autorizzazionealluso delle intercettazioni di DenisVerdini, Marcello DellUtri e NicolaCosentino riguardanti il caso P3, unapresunta associazione segreta deditaal pilotaggio degli appalti e delle no-

    mine pubbliche, oltre che al dossierag-gio e al tentativo di influenzare la ma-gistratura. Era da un anno che il Gip diRoma aveva chiesto il permesso di po-ter usare quegli ascolti e ancora mar-ted la Giunta aveva deciso di rinviare:ieri finalmente il voto, favorevole, daparte di Pd e M5S, mentre Ncd si

    schierata con Forza Italia per dire no.Stessi schieramenti anche su una se-conda decisione: il Gip di Roma, infatti,aveva anche chiesto luso di altre tren-ta telefonate di Verdini con lex prov-veditore Angelo Balducci e limpren -ditore Riccardo Fusi nellambito delprocesso sui cosiddetti Grandi Eventi.

    Parit di genere o morte:lItalicum parte maleARRIVA IN AULA LA LEGGE ELETTORALE, MA I PROBLEMI NON FINISCONO. CON IL VOTO SEG R E TOALLA MAGGIORANZA MANCANO 37 VOTI. E LAPPROVAZIONE SLITTA ANCORA

    PAROLA DI COSTITUZIONALISTI

    MOVIMENTI A SINISTRA

    GIANFRANCO PASQUINO

    un Porcellinum: va

    buttato. Le liste bloccate

    non vanno bene, le candidature

    multiple sono uno scandalo,

    la presenza di pi di una soglia

    di sbarramento inaccettabile

    MICHELE AINIS

    Non si pu decidere

    per un maggiorzionale,

    non si possono trattare

    le due Camere

    come se appartenessero

    a due Stati

    ROBERTO DALIMONTE

    Votando con lItalicum ci

    sarebbe un vincitore certo

    alla Camera e certamente

    nessun vincitore al Senato

    Cio si riprodurrebbe la stessa

    elezione del febbraio 2013

    MASSIMO LUCIANI

    Avremmo una

    maggioranza alla

    Camera, ma non al Senato

    Con un problema di

    incoerenza politica tra le due

    maggioranze

    GIANLUIGI PELLEGRINO

    Decidono per legge

    che vietato votare

    La Consulta dice che ci

    possono essere due sistemi

    diversi per Camera e Senato,

    ma non opposti

    Uno scandaloal sole

    LItalicum ai costituzionalisti proprio non piace:alle critiche che si sono accumulate al suo impiantogenerale, ora si vanno ad aggiungere quelle riguardoa un sistema valido solo in una Camera

    di Wanda Marra

    Legge elettorale: mercole-d 5 marzo alle 17 e 31 sifa il primo voto. Rober-to Giachetti su Twitterfotografa la solennit del momen-to. Non senza una certa evidenteironia, se al twe e t di ieri si con-fronta quello dellaltroieri: R i f o r-ma solo per Camera non ha senso.Spero Matteo Renzi non molli. Ifrenatori sempre al lavoro temoche oggi non faremo un solo vo-to.

    T EC N I C A M E N T E ,dunque, MatteoRenzi ha mollato.E la legge sbarcataieri in Aula vieneaccolta dai pi conperplessit e so-spetto, dai costitu-zionalisti decisa-mente con contra-riet. Un porcelli -num anti costitu-zionale il giudiziopi diffuso, vistoche prevede la possibilit di eleg-gere con due sistemi non solo di-versi, ma opposti, Camera e Senato.Roberto DAlimonte, il professoreche sullItalicum ci ha messo la fac-cia e che poi se l visto modificarein Parlamento senza pi essereconsultato sono tre giorni che ri-lascia interviste e scrive pezzi persconfessare la sua creatura. Leggerele riflessioni che consegna al Sole 24O re per credere: Fare una nuovalegge elettorale solo per la Camerasignifica non fare la riforma elet-torale. Nuove elezioni diventeran-no possibili solo con la riforma delSenato. Quando? Chi pu dirlo?.In questo clima ieri inizia il voto.Dopo lennesima blindatura del-laccordo tra Renzi e Berlusconi do-vevano esserci solo certezze. E in-

    vece no. Diligentemente il comi-tato dei Nove stralcia larticolo 2,ovvero la parte riguardante PalazzoMadama. Ma il primo ostacolo ar-riva con gli emendamenti relativialla parit di genere. La tensionesale dentro Forza Italia dove moltedeputate (tra le altre, Stefania Pre-stigiacomo, Renata Polverini, MaraCarfagna, Michaela Biancofiore eAnnagrazia Calabria) minaccianodi votare in dissenso dal partito. Laritorsione che i deputati maschihanno a loro volta minacciato sta-

    ta il loro appoggioagli emendamentiche introducono lapreferenza. Ledonne Pd sonosulla stessa posi-zione delle lorocolleghe. Governoe relatore di mag-gioranza dannoparere contrario.Nessuna modifi-ca tranne quelleconcordate, haspiegato EmanueleFiano. Ma in serata

    Lorenzo Guerini, portavoce dellasegreteria Pd, ha assicurato: Le li-ste del Pd rispetteranno la parit digenere. Come, per legge? Nel dub-bio, ieri gli emendamenti in que-stione sono stati tutti accantonati.Come gli altri critici: quelli che de-legano il governo a designare lenuove circoscrizioni, il Salva Lega,il voto agli studenti Erasmus. Nelfrattempo, i piccoli proposti eMauro preannuncia un richiamoalla Corte Costituzionale. Sel, poi,che molto critica con una leggeche cos com ne prefigura la spa-rizione, ha chiesto per larticolo 1(quello abrogativo della legge) ilvoto segreto. E arrivano i franchitiratori: rispetto alla fiducia a Ren-zi, la maggioranza perde 37 voti. Epoi, ecco arrivare lulteriore dila-

    zione dei tempi: probabilmenteMontecitorio non riuscir ad ap-provare la legge per venerd, perchc il Congresso di Fratelli dItalia.Tutto rimandato alla prossima set-timana.

    I N TA N TO Matteo Renzi rilancia:Sullabolizione del Senato mi gio-co tutto. Promessa consueta, pro-blemi pure: la legge elettorale an-cora non c, la riforma del Senato ancora tutta da scrivere e da con-cordare.

    Fran c e s c oS i s t o,

    presidente dellaCommissione

    A f fa r icostituzionali

    Ansa

    P RO M E SS E

    Renzi rilancia:

    Sullabolizione

    del Senato mi gioco

    la mia vittoria

    Ma la riforma tutta

    da scrivere

    di Salvatore Cannav

    La lista Tsipras una realt. Ieri il comitatopromotore ha presentato alla stampa i nomidei 73 candidati che concorreranno alle prossimeelezioni europee del 25 maggio per rappresentarea Bruxelles le ragioni di unaltra Europa. Scor-rendo la lista, che consultabile integralmente sulsito l i s ta t s i p ra s .e u , non ci sono particolari novitrispetto a quanto anticipato nei giorni scorsi dalFa t to . C Curzio Maltese di Re p u b b l i ca e il pro-fessor Adriano Prosperi, anchegli collaboratoredel quotidiano di Ezio Mauro. C Loredana Lip-perini, scrittrice, anchessa in forza a largo Focec-chi (oltre che conduttrice dellunica vera trasmis-sione dedicata ai libri in Italia, Fa h re n h e i t su Ra-dio3). Poi loperaia Electrolux Paola Morandin elo scrittore Ermanno Rea. Si conferma lassenza diAndrea Camilleri in seguito a divergenze matu-rate nel comitato dei garanti attorno alla presenzadi Luca Casarini (confermato) e allassenza del-leuroparlamentare Sonia Alfano (assente) men-tre la lista costruita attorno al rilievo politico diBarbara Spinelli, editorialista di Re p u b b l i ca , impe-

    gnata con tutte le sue energie nella battaglia con-tro i tartufi europei, cio coloro a cui la Ue vabene cos com e i nostalgici delle sovranit na-zionali. Spinelli lunica candidata del comitatodei garanti formato, oltre che da lei, da AndreaCamilleri, Paolo Flores dArcais (ormai per inforte dissenso rispetto al gruppo), Marco Revelli,Luciano Gallino, Guido Viale oltre ad Alexis Tsi-pras, presidente di Syriza che sponsorizza il pro-getto.

    LA FIGLIA DI ALTIERO SPINELLI sar candidatacapolista in tre circoscrizioni, al Centro, al Sud enelle Isole. Ma ha gi annunciato che, in caso dielezione, si dimetter per lasciare il posto a per-sone pi competenti e con pi energia di me.Una scelta rischiosa, che espone la lista allaccusadi non rispettare gli elettori ma che Spinelli ha di-feso con serenit: Ognuno fa quello che sa fare. Ioso scrivere ma posso dare visibilit a candidaticompetenti che altrimenti non lavrebbero.Tra questi candidati, suddivisi al 50% tra uomini edonne, c, come visto, una discreta variet cul-turale, una forte provenienza da associazionismo

    e movimenti e una sobria pre-senza partitica. Si va infatti daMoni Ovadia, al Nordovest maanche alleconomista gi vicinoal M5S, Mauro Gallegati e allaverde altoatesina Oktavia Brug-ge r . Dalloperaia Electrolux al-lattore Ivano Marescotti, dalgiurista Piergiorgio Alleva, vici-no alla Fiom, a Isabella Cirelliche ha promosso il referendumsulla scuola pubblica a Bologna.Al centro forte la presenza di associazioni e mo-vimenti: Raffaella Bolini dirigente dellArci, Fran -cuccio Gesualdi, del Nuovo Modello di Sviluppo,Tommaso Fattori, del Comitato acqua mentre alNordest c anche il professor Riccardo Petrellache si scontr con Nichi Vendola sulla gestionedellAcquedotto pugliese. Al Sud, dietro ErmannoRea troviamo la scrittrice Valeria Parrella e lo scrit-tore Franco Arminio, il legale della Fiom Raf faelloFe r ra ra , loperaio di Pomigliano Antonio Di Luca(al Nord c anche loperaio della Maserati, Giu -seppe Viola), la magistrata Silvana Arbia e nelle

    Isole limportante cantante sar-da Maria Elena Ledda, lattivistaNoMuos Antonio Mazzeo olimprenditrice antimafia Vale -ria Grasso. Sel sostiene certa-mente Lorella Zanardo, autricede Il corpo delle donne, il propriodirigente Marco Furfaro, lo stes-so Casarini, la giornalista Giulia -na Sgrena, leconomista Fe l i ceRoberto Pizzuti. Rifondazionesostiene la Notav Nicoletta Do-

    sio (ma del Val di Susa c anche lex sindaco Pd diAgliana, Carla Mattioli), i propri dirigenti Fa b i oA m a to ed Eleonora Forenza oltre ad altri candi-dati. Resta fuori il Pdci che non d per scontatolappoggio alla lista. Nel complesso, la presenza deipartiti discreta ma bisogner vedere la corsa dellepreferenze. In ogni caso la lista al momento soloun progetto. Per essere davvero sulle schede elet-torali serviranno 150 mila firme, unimpresa nonfacile. Intanto arriva il primo e n d o rs m e n t impor -tante, quello di Gino Strada, gi candidato del M5Salla presidenza della Repubblica.

    Lista Tsipras, Spinelli guida laltra Europa

    Tsipras e Spinelli La Presse

  • 7il Fatto Quotidiano GIOVED 6 MARZO 2 01 4M A NOV R E

    B. tra ambasciataUsa e rumors suvendita del Milan

    di Davide Vecchiinviato a Siena

    Almeno l8 per centodel Monte dei Pa-schi finito oltreo-ceano. Ieri la Fonda-zione azionista, secondo quan-to riferito da fonti finanziarie,ha ceduto tra l'8 e il 10 per centodi Mps, iniziando cos a liberar-si del 31,5 per cento che detiene.Ad acquistare per circa 300 mi-lioni di euro, a un prezzo tra0,15 e 0,17 centesimi per azione,sarebbe stato il fondo america-no OchZiff. Il rally di Mps aPiazza Affari cominciato at-torno alle 13. Nel pomeriggiosono state scambiate un miliar-do e mezzo di azioni, pari al 12,5per cento del capitale comples-sivo della banca senese. Recordstorico, il titolo chiude in rialzodel 19,2 per cento.

    LA CONSOB ha avviato subito leverifiche sull'andamento di Mpsin Borsa, definito anomalo.Ma la normativa concede cin-que giorni per uscire allo sco-perto a chi acquista pi del 2 percento. Quindi, per ora, il com-

    pratore misterioso che ha rile-vato grandi quantit di azioni aprezzi superiori a quelli di mer-cato, pu restare anonimo.Gli scambi sono avvenuti men-tre a Rocca Sansedoni la depu-tazione generale della Fonda-zione (equivalente del cda) erariunita a deliberare l'azione diresponsabilit per 750 milionicontro gli ex vertici e le bancheche, tra il 2008 e il 2011, hannoconcesso prestiti per un miliar-do alla Fondazione cos da poterpartecipare all'aumento di capi-tale di Mps necessario per l'ac-quisto di Antonveneta e conser-vare una quota superiore al 51per cento della banca. Alla riu-nione non ha partecipato il pre-sidente, Antonella Mansi.Lazione di responsabilit per-metter a Rocca Sansedoni disospendere temporaneamenteil pagamento dei restanti 380milioni del prestito contrattodai vecchi vertici, liberarsi di ul-teriori quote della banca e pre-sentarsi cos allaumento di ca-pitale da 3 miliardi - indispen-sabile per restituire i Montibond ricevuti dallo Stato - fissa-to per il prossimo maggio, con

    pendenti Mps e broker di Enig-ma. Gli uomini della guardia difinanza si sono presentati anchenella sede milanese della societdi intermediazione immobiliareCentrosim. Sempre ieri il gipMonica Gaggelli ha archiviatolinchiesta sullistigazione al sui-cidio di David Rossi, il capo del-la comunicazione di Rocca Sa-limbeni che si tolto la vita esat-tamente un anno fa, il sei marzo.Gaggelli ha deciso di non pro-cedere a ulteriori indagini no-nostante lopposizione dei fami-liari della vittima.

    SUL FRONTE giudiziario, oggiinizia ludienza preliminare del-linchiesta sullacquisto di An-tonveneta da parte di Mps per9,3 miliardi di euro pi 8 di de-biti ereditati dalla banca pado-vana, avvenuta nel 2008. Opera-zione che dren la liquidit dellabanca, costrinse la fondazioneallindebitamento e fu realizzataviolando i parametri sul patri-monio di vigilanza. Si tratta delfilone iniziale da cui sono poinate tutte le altre inchieste suMps.

    d .ve cc h i @ i l fa t to q u o t i d i a n o. i t

    una partecipazione minima diMps. Sempre ieri la Commissio-ne europea ha dato il via liberaagli aiuti di Stato ma ammonitoMps: le cedole annuali dei 4,07miliardi concessi devono esserepagate a ogni costo, anche ap-portando ulteriori tagli ridi-mensionamento dei dipenden-ti. Con le vicende di Borsa, sonopassate in secondo piano le per-quisizioni scattate ieri mattina aMilano e Siena nellambito del-linchiesta sulla cosiddetta ban-da del 5 per cento che vede in-dagate 11 persone, tra cui ex di-

    di Pino Corrias

    La passeggiata di Massimo DAlema tra leterre emerse della sua propriet umbra fat-ta in compagnia di Alain Friedman tra ulivisecolari che valgono millecinquecento euro,pensa, millecinquecento euro luno! e caniche non mordono, ma direttamente uccido-no un prezioso capitolo sui danni, anchepsichiatrici, a cui conduce la deriva del potere edel potente quando corrosi dalle alte tempe-rature della solitudine, del narcisismo ferito edel rimpianto non pi ricon-ciliato: Mi occupo dellItaliasolo nelle pause, tra un impe-gno internazionale e laltro.Ma per fortuna anche una ir-resistibile gag comica (perquanto involontaria) di eternacommedia italiana. La qualenon conduce mai alla scespi-riana tragedia. Ma finiscesempre per riconciliarci conquesto amato Paese eterna-mente fatto di macerie e mac-cheroni. Perch tra le sue im-mense risorse (specie emoti-ve) sopravvive la capacit diguardare con un certa tenerezza persino i ti-tolari delle suddette macerie (e maccheroni). Infondo anche loro vittime del crollo, e del trop-po sugo, come il Berlusconi impietosamentestruccato nelle foto del Sunday Times. O in que-sto commovente DAlema danzante, in bianco

    padronale, che di vigna in vigna, si riempie gliocchi contabilizzando le sue soleggiate pro-priet: Quella collina fa parte dellazienda, di-ciamo, e poi anche il versante che non si vedeE anche laggi, fino a quella altura.

    E ST E N S I O N I che deglutisce goloso, preparan-dosi a esibire le sue nuovissime competenzeenologiche: Facciamo due vini. Uno in purez-za senza solfiti. Laltro pi strutturato. E pa-

    zienza se purezza non vuoldire senza solfiti, quello checonta il braccio teso ad ac-carezzare il vasto orizzontecampestre che dovrebbe stu-pirci: Mass, siamo una pic-cola azienda agricola, diciamo,che d lavoro a pi di qualcu-no. Ed ecco, dal viottolo, sbu-care un cane, che lo sollecita atranquillizzare lospite: uncane buonissimo. Buonissi-mo? Non del tutto: Be, se per-cepisce il pericolo, uccide,sogghigna. Gli piace la peren-toriet del verbo. E quello che

    gli ispira: Sempre obliasti, Aiace Telamo-nio/ogni prudenza in guerra, ogni preghiera,che poi sarebbe un Cardarelli novecentesco (eridondante) che recita per presentarci non smedesimo, ma il cane: Ecco lui Aiace, lunicomaschio dellallevamento, a confermare unsottinteso, oppure un riverbero, tra le qualitdel cane e del padrone, la capacit di uccideredelluno e di andare in guerra dellaltro. Che intrinseca biografia offerta allanglo giornalista.E privato turbamento, per essersi intestato lasola guerra italiana a non essere rinominatamissione di pace, quella contro la Serbia, an-no 1999, 10mila obiettivi bombardati in due

    mesi, con il plauso di Cossiga e dellaNato, pi gli sghignazzi della destra,compiaciuta per come si mostravaal mondo lex pioniere del Pci diTogliatti arrivato finalmente a ma-novrare non solo i bottoni,ma anche gli otturatoridel potere.E ora un potere altramonto lo asse-dia, proprio l, traNarni e Otricoli.Al punto che i 15ettari di aziendaagricola, battezzataproustianamente LaMadeleine, che comedire Nostalgia, non fannoche moltiplicare il rim-pianto che emana. A dirnela fissit rurale, il ripiega-mento provinciale, dopo lemolte avventure di palazziromani finite in sconfitte. Do-po i marosi cavalcati su Ikarus.E le altrui scale della politica tra-versate su scarpe cucite a mano.Tutti i residui di quelle fascina-zioni danarose DAlema piacealla destra perch anche lui disprez-za la sinistra sono in questa ri-sacca di nobiluomo in ritiro volon-tario e sdegnoso. Non rottamato daaltri, sia chiaro. Che lo fanno as-somigliare allo straziante protago-nista dellUltimo nastro di Krappdi Beckett, assediato dagli anniormai trascorsi. Ma sempre rac-contandosi come leterno viaggiatore del filmTra le nuvole (lo nota Giuseppe Salvaggiulo nella

    notevole biografia Il peggiore) quando incantagli anziani nelle feste di paese con le sue fan-tasmagoriche avventure planetarie. Recen -temente sono stato in Brasile. Vengo da NewYork, tutti gli anni partecipo allassemblea del-la Clinton Foundation, di cui sono socio. Io

    sono stato al congresso dellSpd a Berlino.Noi abbiamo fatto un convegno a Parigi. Ar -rivo da Bruxelles, sto per partire per la Cina,vuol vedere il visto?.

    COS che riemerge ogni tanto, elegantissi-mo, tiratissimo, ospite di Lilli Gruber -Sono appena rientrato dalla Polonia, successo qualcosa? - gonfio di stizza eindispettito. Indispettito dalle doman-de. Indispettito dallItalia, dalla bassapolitica, da Matteo Renzi, il ragazzi-no. Ma specialmente dal vuoto.DAlema non ha pi nulla di politico dett il suo ex maestro di sartoriaClaudio Velardi - . Lo dico con affetto

    antico che sconfina nella tenerezza enella pena. Ha imboccato una deriva

    triste e biliosa. Ormai siamo nella psi-cologia non in pace con se stesso.

    Molti anni fa, quando ancora si immaginavaskipper dogni corrente, diceva: Andare a

    vela un grande insegnamento per la politicae la vita. In vela sai che non puoi andare con-trovento, ma sai pure che piegandoti di 30 gra-di, puoi risalirlo. Questo un insegnamentoper la vita: se non ti pieghi non vinci. Peccatoche a forza di piegarsi, senza mai andare con-trovento, abbia perso (quasi) tutto. Perchcontinua a guardare senza vedere. Neanche

    con i suoi ulivi ci riesce, pensa che siano soldisonanti, invece che vita.

    MassimoDAlema Ansa

    Cani e vino, il podere di DAlemae la ritirata velenosa di un Lder

    DERIVE A SINISTRA

    LA MADELEINE

    A passeggio

    con Friedman sulle

    colline esalta lu l i vo

    da 1.500 euro

    e il cane buono

    che pu uccidere

    SEGUE DALLA PRIMA

    di Marco Travaglio

    Naturalmente il Co r r i e re ha fatto benissimo a pub-blicare la notizia. Ma il fatto che quella su Espo-sito figlio sia uscita in contemporanea a quella, puresegreta, sullazione disciplinare contro il padre au-torizza qualche sospetto. Linchiesta su Ferdinando,comunque si concluder, non riguarda in alcun mo-do Antonio (si ipotizzano incontri del giovane pmcon B. ad Arcore che, se anche fossero avvenuti,risalgono a mesi prima del 1 luglio, quando il pro-cesso Mediaset approd in Cassazione, e del 9 luglio,quando fu assegnato al presidente Esposito). La-zione disciplinare contro Antonio invece si fonda (sifa per dire) su un capo dincolpazione a dir pocolunare: Esposito accusato di avere danneggiato glialtri quattro membri del collegio del caso Mediasetcon lintervista in cui non parla del processo Me-diaset; di avere scavalcato un fantomatico ufficiostampa della Cassazione, che notoriamente non esi-ste; e di aver sollecitato lintervista al Mattino, mentrelintervistatore ha pi volte dichiarato (al m a n i fe s to ea Te m p i ) che fu lui a chiamare Esposito e non vi-ceversa. Insomma, tre accuse palesemente e noto-riamente farlocche. In attesa che lorsignori se neaccorgano, Esposito rosoler sul girarrosto per qual-che altro mese, cos intanto magari verr cacciatodalla II sezione e i mandanti della vergognosa cam-pagna saranno soddisfatti.Naturalmente il metodo Esposito non si applicasolo a Esposito, ma a chiunque altro disturbi i ma-novratori. Ne sa qualcosa il pm Nino Di Matteo, chesostiene laccusa nel processo Trattativa e coordina lenuove indagini collegate: dal giugno 2012, quando ilQuirinale lo segnal al Pg Ciani perch lo siste-masse a dovere, nel mirino del Csm, anche lui perunintervista: aveva osato spiegare a Re p u b b l i ca cosaprevede la legge nel caso di intercettazioni indirettepenalmente irrilevanti. Siccome per si riferiva aquelle di Napolitano con Mancino, apriti cielo. Pa-zienza se la loro esistenza era gi stata rivelata daPa n o ra m a e poi da tutta la stampa: Di Matteo finugualmente sotto procedimento disciplinare e ci ri-mase per un anno e mezzo, finch nel dicembre 2013Ciani scopr finalmente lacqua calda: Di Matteo nonpoteva rivelare una notizia gi rivelata dai giornali.Dunque chiese larchiviazione. Oggi la sezione di-sciplinare del Csm decider se accoglierla o meno.Ma state tranquilli che, se mai laccoglier, subitodopo scoprir che Di Matteo ha sbagliato cravatta, o mal pettinato, o ha la barba lunga. Come dissePiercamillo Davigo quando tocc al pool Mani Pu-lite, non ce lhanno con noi per quello che diciamo,ma per quello che facciamo.

    LA COMPLESSIT della politica italianaincuriosisce da sempre gli americani. Perquesto motivo Silvio Berlusconi, ex sena-tore e pregiudicato, ha varcato ieri i can-celli di Villa Taverna per un appuntamentoa pranzo. E chiesto, a quanto raccontano,proprio dallambasciatore americano JohnPhillips per avere una idea pi completa

    della situazione politica italiana e (forse)di Putin. Bloomberg, intanto, sostiene cheB. starebbe per vendere il Milan. La bancafrancese Lazard avrebbe inviato materialeinformativo a potenziali acquirenti sullabase di una valutazione di milioni di dollari.Fininvest, la holding che controlla la squa-dra, smentisce.

    MPS STA PER PASSARE DI MANOBOOM DEL TITOLO IN BORSARIALZO DEL 19%, LA FONDAZIONE VENDE, VOCI DI UN FONDO USA: ALLARME CONSOB

    Antonella Mansi Dlm

  • 8 GIOVED 6 MARZO 2014 il Fatto Quotidiano

    We l l b u t r i n (antidepressivi). Le accusevarie: promozione illegale di prescri-zioni di farmaci, corruzione di medici,indicazione sbagliata dei dati di sicu-rezza. Il caso Avandia (farmaco a ba-se di Rosiglitazone) forse la pi gran-de frode sanitaria della storia. In com-mercio dal 1999, dopo anni di sommi-nistrazioni (e oltre 3 miliardi di dollariallanno di profitti), nel 2007 il New

    England Jour-nal of Medici-ne pubblicaunanalisi in-dipendenteche mostra almondo i pos-sibili effetticollaterali: ilrischio din -farto nei pa-zienti che as-sumonoAvandia su-

    Film in streaming,la Finanza sequestra46 siti p i ra t a

    A ME GLI OCCHILINCIUCIO DELLE DITTEFA R M AC E U T I C H ELANTITRUST HA INFLITTO UNA MULTA DI 180 MILIONI DI EUROALLE AZIENDE NOVARTIS E ROCHE. AVREBBERO FATTO UN PATTOPER FAVORIRE LA VENDITA DI UN FARMACO PI COSTOSO

    di Valeria Pacelli

    Tutto sarebbe iniziatocon un patto segretotra colossi farmaceu-tici. Da una parte laNovartis, dallaltra la Roche chesi accordavano per sponsorizza-re un farmaco pi costoso al po-sto di un altro, che avrebbe avutolo stesso effetto sui pazienti conproblemi alla vista, ma che sa-rebbe stato sicuramente menolesivo per le tasche degli italiani edel Servizio sanitario nazionale.E tutto stava andando per il me-glio, finch lAntitrust non haavviato unistruttoria dal risul-tato imbarazzante per le casefarmaceutiche: I due gruppi scrive lAutorit si sono accor-dati illecitamente per ostacolarela diffusione delluso di un far-maco molto economico, Ava-stin, nella cura della pi diffusapatologia della vista tra gli an-ziani e di altre gravi malattieoculistiche, a vantaggio di unprodotto molto pi costoso, Lu-centis, differenziando artificio-samente i due prodotti. Perquesto stata inflitta alle due ca-se farmaceutiche una sanzionedi 180 milioni di euro in totale.Oltre che per i pazienti, il pre-sunto patto costato al ServizioSanitario Nazionale un esborsoaggiuntivo di 45 milioni di eurosolo nel 2012 e altri possibilimaggiori costi futuri fino a oltre600 milioni di euro lanno.

    LI ST R U T TO R I ANel mirino dellAntitrust ci so-no finiti i gruppi svizzeri Novar-tis e Roche. Questultimo pro-duce l'Avastin (che ha un costomassimo di 81 euro); il primoproduce invece il Lucentis (checosta circa 900 euro, in passatooltre 1700). Entrambi avrebbe-ro lo stesso effetto sui pazienti,ma le aziende avrebbero decisodi sponsorizzare quello pi co-stoso, tramite una strategia divendita accordata da entrambe.Cos LAvastin stato presenta-to come pi pericoloso, condi-zionando sia le scelte dei medici

    che quelle del servizio sanitarionazionale che lo ha addiritturaescluso dalla lista dei farmacirimborsabili.

    CHI CI GUADAGNA?A questo punto si potrebbe pen-sare che la Roche che produceil farmaco definito pi perico-loso non avrebbe guadagnonulla. Ma non cos. Entrambi imedicinali, Avartis e Lucentis,infatti sono brevetti di Generte-ch, societ californiana (estra-nea allaccordo) controllata da

    Roche. Questa quindi, con levendite di Lucentis, ottiene su diesse rilevanti royalties da No-vartis. La Novartis, oltre a gua-dagnare dallincremento dellevendite di Lucentis, detiene an-che una quota del 33 per centodella Roche.

    MAIL E INCONTRILalto guadagno ci sarebbe statoper entrambe le case farmaceu-tiche, tanto da far scomodare di-rigenti e manager che, secondoquanto riportato in unarticolopubblicato sullE s p re ss o , si sa-rebbero incontrati anche in al-cune filiari italiane. Oltre accor-darsi sulla necessit di genera -re e comunicare preoccupazio -ni sugli effetti collaterali dellA-vastin, come ha rivelato lEspres -so , avrebbero anche coinvoltofinti pazienti, pagandoli, per farscreditare il farmaco pi econo-mico. questo il quadro analiz-zato dallAntitrust che ha com-minato al gruppo Novartis unasanzione di 92 milioni di euro eal gruppo Roche una sanzionedi 90,5 milioni di euro. Dure lerepliche delle aziende che re-spingono ogni accusa. La No-vartis ricorrer in appello di-nanzi al Tribunale competente,come il Tar - ha fatto sapere inuna nota I rischi derivanti dal-luso non autorizzato di farmacisono un problema critico e que-sta decisione da parte dellAu -torit incoraggia apertamente ildiffuso utilizzo intravitrealenon autorizzato di Avastin: ci

    fortemente in contrasto con ilcontesto normativo di riferi-mento europeo ed italiano.

    LE PROCUREDopo numerosi articoli di unblogger del Fa t to , Domenico DeFelice, e dopo linchiesta dellE-s p re ss o , la procura di Roma haaperto un fascicolo per ora senzaindagati n reati. Anche se i pmNello Rossi e Stefano Pesci vo-

    gliono capire se sia stato com-messo il reato di turbativa dimercato. gi stata richiesta ladocumentazione allAntitrust,oltre le consulenze tecniche cheparlano dellequivalenza dei far-maci. La procura di Torino, in-vece, ha iniziato ad indagare gidal 2012, dopo aver ricevuto unesposto dalla Societ oftalmolo-gica italiana, che aveva gi par-lato dellaccordo tra le due socie-t. Lipotesi di reato truffa adanno del sistema sanitario na-zionale.

    UN GIORNO IN ITALIA

    Lantidiabetico Avandia Ansa

    LA CURA

    Entrambi i medicinali

    sono utilizzati in caso

    di patologia della vista

    tra gli anziani. Ma

    lAvastin costa 81 euro,

    il Lucentin circa 900

    In cambio di soldi permetteva ad alcuni impren-ditori di rateizzare limporto di cartelle esattoriali,anche se non ne avevano il diritto. Per questo un exfunzionario di Equitalia, Roberto Damasso, statoarrestato dal nucleo tributario della Guardia di Fi-nanza in unindagine della procura di Roma. Agli ar-resti domiciliari finito anche un consulente, Alber-to Marozzi. Entrambi sono accusati di truffa ai dannidello Stato e corruzione. Quattordici le persone in-dagate nellambito della stessa inchiesta. I due avreb-bero fatto accogliere da Equitalia istanze irregolari dirateizzazione di debiti fiscali, dietro pagamento. Leindagini sono lo sviluppo di una precedente attivitche aveva condotto allarresto di 8 persone per con-cussione, truffa aggravata e traffico internazionale distupefacenti. Era stato individuato un sodalizio checompiva false verifiche fiscali per poi indurre i con-tribuenti a pagare tangenti. Tutto per ammorbidire ilpresunto controllo, in realt solo simulato. Tra le vit-time della truffa anche limprenditore Tommaso DiLernia, gi coinvolto in inchieste sugli appalti Enav.

    E Q U I TA L I A Arrestato exdirigente, 14 gli indagati

    di Tommaso Rodano

    Big Pharma ha i suoi scheletri nel-larmadio. Quando sono scoper-ti, piovono salassi miliardari. FuoridallItalia i 180 milioni di euro di multainflitti a Roche e Novartis sembranoquasi una mancetta irrisoria. La storiadei grandi scandali sanitari raccontacifre che fanno impallidire, da cui lastabilit dei colossi farmaceutici stataappena sfiorata.

    GLI EPISODI si assomigliano: prodottipotenzialmente dannosi o non ade-guatamente testati, messi in commer-cio nascondendone i possibili effetti.Per le aziende sono profitti spaventosi.Poi scoppia il bubbone, la medicinascompare dagli scaffali e inizia il lavorodegli avvocati. Alla fine magari arrivauna condanna, ma nel frattempo perquanto enorme possa sembrare il risar-cimento le compagnie si sono arric-

    chite in misura esponenzialmente su-periore. Il record appartiene alla Gla-xoSmithKline, multinazionale britan-nica. Dopo una contesa ultradecennalecontro il governo americano iniziatanel 1999 e conclusa nel luglio del 2012- GSK stata costretta a pagare un ri-sarcimento da 3 miliardi di dollari. Ireati sono su diversi prodotti, tra cuiAva n d i a (un antidiabetico), Pa x i l e

    periore del 43 per cento rispetto a chi trattato con un altro antidiabetico.Laumento della mortalit per patolo-gie cardiovascolari del 64 per cento.LAvandia sar ritirato dagli scaffali so-lo nel 2010. Decine di migliaia di pa-zienti chiedono ancora giustizia (conclass action in Gran Bretagna, Canadae Israele).

    A FRONTE della sanzione da 3 miliardi,solo nellanno della condanna Glaxo-SmithKline ha fatturato poco meno di40 miliardi di dollari. GSK in ottimacompagnia. Johnson & Johnson loscorso novembre ha accettato di paga-re un risarcimento di oltre 2,2 miliardidi dollari per lantipsicotico R i s p e rd a l .Anche in questo caso, il farmaco statosomministrato a bambini, adulti e an-ziani minimizzandone gli effetti secon-dari. Gli Abbott Laboratories, nel 2012,sono stati costretti a sganciare appe -na 1,5 miliardi di dollari per la pro-

    mozione truffaldina del loro antiepi-lettico Depakote. Il farmaco era popo-larissimo, nonostante studi medici, an-no dopo anno, ne abbiano dimostrato irischi e messo in dubbio lefficacia. Lamulta, per la Abbott, valsa non pi del12 per cento del bilancio annuale. A se-guire, nella classifica dei casi multimi-lionari, c il Vi oxx della Merck, messoin commercio nel 1999 e ritirato nel2004 dopo essere stato assunto da oltre80 milioni di pazienti e venduto per ol-tre 2,5 miliardi di dollari allanno. I testhanno scoperto uneccessiva incidenzadi infarti ed ictus. Multa da 950 milioni,nel 2011, e passa la paura (non per imalati). Sempre in America, la batta-glia del Dipartimento di Giustizia con-tro lantidepressivo Zyprexa costataal colosso Ely Lilly poco meno di unmiliardo e mezzo di dollari. Questi i ca-si pi clamorosi, ma la lista sarebbe an-cora lunghissima (Amzen, Pfizer, No-vartis, AstraZeneca): si curi chi pu.

    Che ci importa delle sanzioni, siamo ricchiPILLOLE E SCANDALI

    ACCORDI TOP SECRET

    I dirigenti si sarebbero

    incontrati anche nelle

    filiali italiane. Pagate

    persone non malate

    per far screditare

    il prodotto economico

    Ansa

    QUARANTASEI siti internet che diffon-devano film, anche in prima visione as-soluta, in violazione del diritto da u to re ,sono stati sequestrati dai finanzieri delNucleo speciale per la radiodiffusione elEditoria su iniziativa della magistraturaromana. Tra i film scaricabili ancora primadelluscita nelle sale cinematografiche

    La grande Bellezza e Sole a catinelle. Ilprovvedimento di sequestro statoemesso nellambito di uninchiesta dellaProcura di Roma. Tra i siti per i quali statadisposta linterruzione dellattivit ci so-no Fi l m x t u t t i .o rg , E u ro s t re a m i n g .o rg ,Pi ra te s t re a m i n g .tv , Fi l m s t re a m i t a .tv e Casacinemaz.net. Si tratta di siti, nella

    stragrande maggioranza dei casi, che sitrovano allestero. Linchiesta, per il mo-mento, contro ignoti essendo i respon-sabili dei siti residenti allestero, ma gli ac-certamenti sono destinati a ulteriori svi-luppi alla luce del giro daffari legato allapubblicit che ha fatto da sfondo alla vi-sione delle opere cinematografiche.

    IL CASO AVANDIA

    un antidiabetico

    in commercio dal 1999

    I profitti annui erano di 3

    miliardi di dollari, finch

    si scoperto che poteva

    provocare linfar to

  • 9il Fatto Quotidiano GIOVED 6 MARZO 2 01 4

    Roma, Caf de Parisnelle mani del clan,chieste 24 condanne

    di Carlo Di Foggia

    Vendereste tre gioielliper una collaninadargento? Per 116docenti e gli studen-ti dellUniversit di Venezia larisposta scontata, ma non lo per il rettore Carlo Carraro. Lastorica Ca Foscari si articola indiverse sedi. Troppe per Carra-ro. I tempi son quelli che sono, ifondi non aumentano e bisognacomprimere i costi. Poco im-porta che lateneo non versi af-fatto in cattive acque, e che tra diloro si contino gioielli architet-tonici come Ca Cappello, affac-ciata sul Canal grande, costruitain epoca gotica e sede storicadegli studi di area orientalisticaa Venezia. Come riportato an-che da lE s p re ss o , verr ceduta,insieme a Ca Bembo, nel se-striere di Dorsoduro e palazzoCosulich, affacciato sul Canaledella Giudecca alle Zattere, di

    fronte al Mulino Stucky. La pa-rola dordine razionalizzare, ecos, in cambio di tre pezzi pre-giati, lUniversit se ne prendeuno che dovrebbe avere la stessametratura: Ca Sagredo, co-struito nel 1957, anonima ex se-de Enel. Cos, ha spiegato il ret-tore, si risolver il problemadella dislocazione costosa eproblematica in troppe sedidei due dipartimenti della fa-colt di Lingue.

    STUDENTI E DOCENTI accusa -no di averlo appreso solo a no-vembre. Il 15, dopo la notizia, lariunione del Cda, a porte chiuse, stata interrotta dagli studentiche hanno occupato il rettorato.Uno di loro sarebbe stato affer-rato per il collo dal rettore, ilquale a sua volta denuncia di es-sere stato aggredito. Dopo lepi -sodio, 116 docenti, tra cui il De-cano, Guglielmo Cinque, hannoscritto una lettera per protestare

    contro il comportamento diCarraro, e quella che in citt vie-ne chiamata la permuta del se-colo.La trattativa infatti una venditaattraverso permuta ( questalultima definizione in ordine ditempo): tre palazzi per unogrande uguale. Senza pesaresulla spesa pubblica ma anzi conrecupero di efficienza e di dena-ro, si giustificato Carraro. Mac un per. Pochi giorni do-po, la Soprintendenza fa sapereche Ca Foscari ha chiestounautorizzazione per la vendi-ta, ma non per la loro permuta.Questa possibile solo se per ilvenditore c un incrementodel patrimonio culturale nazio-nale. Tradotto: tre edifici dipregio possono essere scambiatisolo con uno di pregio maggio-re. Altrimenti vanno venduti. Lavalutazione, per, blindata, vi-sto che lAgenzia delle entrateha certificato la sostanziale

    equivalenza del valore: 33,6 mi-lioni per Ca Sagredo e 35,2 per itre edifici dell'universit. Nonimporta il valore storico, n cheCa Sagredo non possa neancheessere chiamata cos, visto che del 1900: un metro quadro incentro vale sempre lo stesso(5000 euro). La differenza di 1,5milioni di euro, Ca Foscari lachieder alla controparte. Madovra aggiungere circa 8 milionidi euro per ristrutturare ledifi -cio ex Enel e per traslocare parte

    dei due dipartimenti che vanta-no una biblioteca gigantesca.Forte delle valutazioni dellA-genzia, Carraro andato avantie ha secretato la trattativa permotivi di privacy. Il verbale conla delega non compare sul sito.

    CON CHI STA TRATTANDO laCa Foscari? Non si sa bene. Lanuova sede di propriet delRisparmio immobiliare unoenergia, un fondo immobiliarechiuso e quotato in borsa. Pocoo nulla si sa dei sottoscrittori. Lagestione del fondo in mano al-la PlensPlan Invest (che ha isti-tuito il fondo ma vi partecipa so-lo con l1,77 per cento), control-lata a maggioranza dalla Regio-ne Trentino Alto Adige, il restoda banche locali. Il fondo gra-vato da 101 milioni di debiti, so-prattutto verso Unicredit e Cas-sa di risparmio di Bolzano, cuiha chiesto prestiti per comprarela maggior parte dei 10 immo-bili in gestione, quasi tutti exEnel. In passato il fondo statocoinvolto come punto di arrivoper una discussa vicenda di pas-saggi di propriet finalizzati al-laccrescimento artificioso delvalore degli immobili (tra cui il

    palazzetto ex Enel). Non risul-tata alcuna truffa, ma in sedegiudiziaria si accertarono gua -dagni da capogiro. La societha spiegato di aver eseguito unapolitica di acquisti consona alvalore di mercato. SecondoMarta Locatelli, consigliere co-munale del Pdl, il valore di CaSagredo si aggira intorno ai 15milioni. Con una moz