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L A C U R I O S I T AAcquafresca e Rodriguez oggi tornano a scuola

BOLOGNA - Robert Acquafresca e Federico Rodriguez torneranno a scuola almenoper una mattina. Nellambito del progetto (appunto) infatti,il Bologna torna a scuola??,questa mattina i due attaccanti rossoblù saranno rispettivamente ospiti degli studentidelle scuole 2 agosto di Casteldebole e delle scuole primarie di Malalbergo.Acquafresca e Rodriguez racconteranno la loro esperienza, risponderanno alledomande dei ragazzi e saranno a disposizione per foto e autografi. Ricordiamo cheAcquafresca è attualmente alle prese con un guaio muscolare riportato il giorno primadella partita di Cagliari e sarà di nuovo a disposizione di Pioli solo tra un mesetto.

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Il guaio muscolare

sembra

recuperabile Più

cautela per le

condizioni di

Morleo (che non ha

un sostituto)

LA RINCORSA DEL RUSO

Diego Perez, 32 anni, sta

giocando la sua terza stagione

con la maglia del Bologna

(Schicchi)

SOLLIEVO PEREZ A TORINO CI SARÀ Oggi si sottopone agliesami, ma cè ottimismo

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - La grande paura sembra passata,

Diego Perez dovrebbe essere a disposizione diPioli per la nuova trasferta a Torino, questa voltacontro il Torino, e cioè per unaltra partita che peril Bologna vale mezza vita. E vero che ilcentrocampista uruguaiano sarà sottoposto solooggi agli esami ecografici, ma va anche dettoche cè tanta fiducia, se non addirittura ottimismo,dalle parti di Casteldebole. Primo perché fin dadomenica il guaio muscolare riportato da Perezquasi al termine del riscaldamento è sembratolieve, secondo perché lo stesso Perez si sarebbefermato in tempo, appena ha avvertito il dolore.Va sottolineato come non si tratti del muscolo

che si era stirato nelprecedente infortunio, eciò è confortante,considerato che lericadute sono sempreestremamenterischiose e anchelunghe per laguarigione. Ieri sul sitodel Bologna è rimasta

la diagnosi del giorno prima per quanto riguardalinfortunio di Perez, contrattura del muscologracile, e figuratevi se i sanitari rossoblù hannovoluto anticipare lesito dellecografia, ma tutti sono convinti, a cominciare da Pioli, chenon si tratti di un guaio serio, il che consentirebbe al tecnico di poterlo avere fin daTorino. E evidente che lassenza di Perez è stata avvertita pesantemente anche controlUdinese, ma appena informati dal giocatore del risentimento muscolare i medicihanno parlato con Pioli e di comune accordo hanno deciso che era consigliabilefermarlo, perché andando in campo Perez avrebbe rischiato un lungo stop.

- Anche per Morleo, che nel corso del primo tempo haMORLEO DA VEDEREriportato una contrattura ai flessori, non dovrebbe trattarsi di lesione, ma sullesternoarrivano spifferi più cauti, nel senso che solo oggi sapremo se Morleo potrà esserci aTorino. E evidente che i sanitari del Bologna e Pioli faranno il possibile e anchequalcosa di più per recuperarlo, anche perché quando affronti una squadra di Venturagli esterni sono chiamati a lavorare tanto considerata la disposizione tattica che portaavanti, ma di sicuro non lo rischieranno, per non perderlo poi a lungo. Unasensazione: nel caso in cui Morleo non ce la facesse, difficilmente Pioli impiegherebbeal suo posto Abero, che se la cava quando attacca ma che fa terribilmente faticaquando è chiamato a difendere. Come è successo domenica passata con Basta. Tralaltro non va dimenticato che domenica prossima a Torino lesterno sinistro delBologna dovrà vedersela con Cerci. Morale: se a oggi le percentuali per il recupero di

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Perez già per la trasferta di Torino sono 60 sì e 40 no, per Morleo sembra il contrario,60 no e 40 sì.

- Proprio per le difficoltà con le quali Abero sta convivendo, nonSEGNALI NEGATIVIessendosi ancora calato nella giusta realtà del calcio italiano, cera da scongiurare uninfortunio di Morleo, non a caso lesterno era stato sempre recuperato nonostante nelleultime partite avesse accusato qualche problemino fisico. Invece ecco che Morleo si èfermato, come se il campionato avesse voluto mandare al Bologna un altro segnalenegativo. Come Pioli potrebbe eventualmente sostituirlo? Se avesse tanti centrali adisposizione potrebbe impiegare da quella parte anche Cherubin, ma con gli uominicontati che si ritrova difficilmente proporrà questa soluzione. E allora il tecnicopotrebbe dirottare da quella parte Garics con Motta o Pulzetti a destra, anche perchéper affrontare il 4-2-4 del Torino Pioli difficilmente proporrà la difesa con i tre centrali.

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Archimede Morleo (Getty

Images)

IL MOTIVO ROSSOBLU Caro Bologna, certi pareggi non bastanopiù

L1-1 contro lUdinese ha evidenziato ilimiti di una squadra che non ha ancoraingranato

di Gianfranco Civolani

Due punti persi? Sì, due punti persi. Perché è

vero che questo Bologna targato uno più due(Diamanti a supporto di Gilardino e Gabbiadini)non graffia mai, ma è altrettanto vero che controuna Udinese che giochicchia e che vivacchia èquasi delittuoso non riuscire a gestire ilvantaggio e beccare il diciassettesimo gol inundici partite alla orrenda media di oltre un gol emezzo a gara. E dunque ancora una volta ilBologna non vince e quindi dora in avanti anchequalche buon pari non servirà più. Il Bolognasarebbe ultimo e in ogni caso è poi penultimo epurtroppo con confronti a sfavore con Chievo, Cagliari e Siena. E daccordo che inquesto momento si debba tirare avanti con Pioli (colpevolino anche lui, ma moltomeno di qualche dilettante allo sbaraglio), ma certi giocatori stanno dando il loropeggio e si può anche meditare se non sia più opportuno tornare allantico(Diamanti-Ramirez a supporto di Di Vaio) e cioè Diamanti con Kone (o con Taider,perchè no) a supporto di un Gilardino che con Gabbiadini fa la seconda punta, unacosa che Gilardino non dovrebbe e non dovrà fare mai. E poi si può fare solo due tirinello specchio a margine di una partita da vincere a tutti i costi?Morale: il Bologna - altro che chiacchiere - i punti che si è meritato, Gilardino non fapiù gol, Diamanti più di dieci bersagli in un intero campionato non li fa (13 in B e 8 in Asono il suo massimo in una sola stagione) e a centrocampo bisogna giocare in quattro,ma due di questi quattro non possono e non devono essere due terzini che - semmai -sanno fare solo i terzini o - per esempio - un Abero che non si sa mai come e dovevada a correre.Piccola appendice, tanto per ribadire il concetto. Zanzi dice che non bisogna cercare icolpevoli e certamente parla come parte in causa. Ma Zanzi - se non il presidenteGuaraldi - faccia sapere che tipo di mercato questa società si potrà permettere. No,niente nomi. Ma un mercato importante o sconsolatamente purchessia?

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Da capitano sente

molte

responsabilità E a

livello tattico sulla

trequarti gli manca

Ramirez

Manolo Gabbiadini e Alberto

Gilardino in azione domenica

contro lUdinese (Getty Images)

Alino Diamanti, 29 anni, ha

segnato a Udinese, Milan (su

rigore) e Roma: due gol al

DallAra e uno in trasferta.

Lanno scorso il trequartista a

questo punto aveva realizzato

un solo gol, ma si era

infortunato a Novara (alla

costola), alla prima partita di

Pioli sulla panchina rossoblù

ECCO PERCHÉ IL BOLOGNA DIPENDE DA DIAMANTI Se giralui, gira la squadra. Ma se non è in giornata...

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Lanno passato cerano anche

Portanova, Perez, Mudingayi, Ramirez e Di Vaio,questanno Diamanti è solo e già il fatto di saperedi avere il Bologna sulle spalle gli mette addossopressioni e tensioni che fa fatica a reggere. No,non ci siamo dimenticati di Gilardino, il discorsoè un altro: Gila è un attaccante che sacapitalizzare al massimo quello che gli altricostruiscono e di conseguenza anche lui vive sullavoro di Diamanti. Che, come potete capire,finisce per condizionare in tutto e per tutto ilBologna, sia quando indovina la giocata siaquando la sbaglia. Dove vogliamo arrivare?Eccoci: dopo aver firmato il gol del vantaggioDiamanti ha avuto tra i piedi tre palloni perchiudere la partita, ma non ha fatto le scelte

giuste, nel senso che loha passato quandopoteva e dovevaandare alla conclusione(dopo il movimentogiusto che gli avevafatto Gilardino) ed èandato alla conclusionequando poteva e

doveva passarlo (a Gabbiadini, che si erasmarcato). Ora, a uno che si fa un mazzo cosìdal primo allultimo minuto non puoi e non devidire niente, tra laltro va aggiunto che Diamanti èlunico che ora come ora riesce ad accendere ilBologna con le sue giocate e il suo genio, ilpunto è che il Bologna avrebbe bisogno cheDiamanti dopo essersi acceso non si spegnessee restasse lucido per fare la giocata che in quelmomento serve.

- Invece cosaLIMPORTANZA DI RAMIREZsuccede? Un po per la stanchezza figlia dellesue corse e delle sue rincorse continue, un poper quella che è da sempre la sua infinitagenerosità, un po perchè anche il giocatore èquesto, cioè uno che gioca distinto e che spessoti fa godere e a volte anche imprecare, ecco cheDiamanti finisce in certi momenti per disfarequello che fa. Magari volendo fare troppo, magariavendo capito che ora come ora il Bologna è

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soprattutto lui, magari avvertendo anche troppo ilpeso delle responsabilità (fascia di capitanocompresa) che nel campionato passato (appunto) poteva dividere con altri cinque osei compagni di squadra. Se Diamanti sta anche pagando il fatto di non avere piùaccanto Ramirez? Di sicuro, primo perché quando hai nelle vicinanze uno che hagrande qualità e grandi colpi non puoi che trarne benefici, secondo perché gliavversari nel campionato passato dovevano coprirne due di trequartisti mentre a oggidevono marcare solo lui, sapendo anche che una volta fermato Diamanti hanno isolatoGilardino e costretto il Bologna a confezionare un gioco scontato e prevedibile,considerato che ha gente che non verticalizza mai, che non salta mai luomo e cheporta troppo il pallone.

- Attenzione, ciò non significa che in questoRESPONSABILITA DA DIVIDEREmomento Diamanti non sia più un valore aggiunto per Pioli, chi tira questa conclusionecommette un errore grossolano, perché se da una parte è vero che il trequartistarossoblù determina di meno dellanno passato è anche vero che è lunico a determinarein questo Bologna. Qua è soprattutto una questione di pressioni e di responsabilitàche Diamanti si carica addosso (anche da capitano) e che almeno secondo noi malsopporta. Sicuramente Diamanti tornerà a essere più continuo e costruttivo quando cisaranno in campo anche Perez e Portanova. Perché nonostante che questo Bolognanon abbia grande qualità e grandi valori tecnici ora sta pagando soprattutto lamancanza di personalità, che la presenza dei due di contro assicurerebbe. Poi èchiaro che a gennaio dovrà essere trovata sul mercato unaltra soluzione per lattacco,perché a quel punto Diamanti potrà dividere con altri le responsabilità ma avrà bisognougualmente che gli avversari non continuino a pensare solo a lui quando affrontano ilBologna.

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Renè Krhin (Getty Images)

I L P E R S O N A G G I OE Krhin la sorpresa Pioli ha bisogno di un uomo dordine

BOLOGNA - In un centrocampo che fa fatica intutte e due le fasi del gioco è tornato ungiocatore che ha caratteristiche diverse dagli altrie che di conseguenza potrà essere molto utile aStefano Pioli. Che lo sta impiegando a piccoledosi, considerato che ha alle spalle un interventoal crociato. Stiamo parlando di Renè Krhin, cheanche contro lUdinese ha evidenziato di essersimesso alle spalle i suoi guai fisici anche dalpunto di vista mentale. E se fai bene quandodavanti hai il centrocampo di una squadra diGuidolin vuol dire che hai superato un esameimportante. Krhin è lunico centrocampista delBologna che sa assicurare buone geometrie eche ha qualità, e il Bologna ha terribilmentebisogno di uno che in mezzo al campo legga eveda bene il gioco, che sappia dare il pallone siain orizzontale che in verticale invece di portarlosempre (un esempio: come fa troppo volteTaider) e che abbia anche sufficientepersonalità. Quando vieni da un crociato nonpuoi pensare di tornare in campo e spaccare ilmondo, ma Krhin è già a buon punto e quandoavrà nelle gambe i novanta minuti ecco che perPioli diventerà una carta importante da giocare.Perché Krhin può essere utilizzato da mediano inun centrocampo a quattro come può giocarecentrale davanti alla difesa in un centrocampo atre. Cè di più: il ritorno di Krhin diventa ancorapiù importante anche alla luce del fatto chePazienza sta facendo fatica a ritrovarsi, che Perez è alle prese con continui guai fisicie che Guarente non può essere ancora il vero Guarente dopo aver attraversato lannopassato tra panchina e tribuna a Siviglia.

- E chiaro che tanto dipenderà dalla disposizione tattica cheUN UOMO DORDINEPioli darà al Bologna nelle prossime settimane, ma un uomo dordine come Krhin glifarà comodo in tutti i casi, magari anche a giochi avviati. Perché tanti problemi delBologna nascono proprio in quella zona del campo. Come daltra parte è accadutodomenica passata contro lUdinese: in pratica, almeno fino a quando Diamanti halavorato su Allan il Bologna ha mantenuto i giusti equilibri e le giuste distanze, ma poiquando sul centrale di Guidolin è stato costretto ad andare Gabbiadini ecco chelUdinese si è messa a comandare, prendendo sempre più campo per i suoi attacchi elasciandone sempre meno al Bologna per le sue ripartenze.

c. ben.

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BOLOGNA ■ XIII

@MARTEDÌ 6 NOVEMBRE 2012

la Repubblica

SPORTPER SAPERNE DI PIÙwww.bolognafc.itbologna.repubblica.it/sport/

GLI INFORTUNI

Natali,Acquafresca,Gimenez eCarvalho out.Oggi esamiper Perez eMorleo

I LEADER

Tanti giovani,manca lapersonalitàdei big di unanno fa. EPortanovatornerà solofra un mese

L’URLO

AlinoDiamanti sidispera dopoun errore. Ilcapitano delBologna hasegnato 3 golquest’anno,contro Milan,Roma eUdinese

I CAMBI

In 11 gare,11 diverseformazionischierate.Pioli cercaancoral’assettomigliore

La Virtus

Allarme Gigliper ora è fuoridue settimaneVIRTUS in apprensioneper Angelo Gigli. Il ginoc-chio destro del pivotbianconero e della Na-zionale tiene sulle spineSabatini e Finelli. I pro-blemi al menisco lo co-stringeranno a stare fer-mo due settimane, fa-cendogli saltare le pros-sime trasferte a Casertae a Reggio Emilia. La ri-sonanza effettuata ieripomeriggio non ha pro-dotto una diagnosi preci-sa, il ginocchio era trop-po gonfio, ma pare scon-giurata l’ipotesi di lesionipiù gravi, quella che al-larmava maggiormentelo staff virtussino. Giglioggi sarà rivisto dal pro-fessor Lelli, per valutarepiù approfonditamentela situazione. Ma il passochiave sarà le seconda ri-sonanza, in programmatra un paio di giorni quan-do l’articolazione, grazieal riposo, si sarà sgonfia-ta e dovrebbe permette-re un responso preciso.

Nell’ipotesi peggioreGigli potrebbe stare fuo-ri anche un mese e mez-zo. In quel caso la Virtuspotrebbe andare sulmercato per parare il col-po.

(f. fo.)

I nodi

FRANCESCO SAVERIO INTORCIA

PER amore e per forza, StefanoPioli resiste sulla panchina delBologna, forte del credito matu-rato col miracolo di un anno fa, emette d’accordo, idealmente,società e tifosi, separati su tuttoma uniti sul destino dell’allena-tore parmigiano. Il bivio è statosolcato dalla contestazione didomenica: offese e sfottò a Gua-raldi, striscioni e cori di sostegnoa Pioli, acclamato pure all’uscitadallo scialbo pareggio con l’Udi-nese, nonostante la sua mediad’avvio sia inferiore persino aquella di Papadopulo (0,72 con-tro 0,75), non proprio il più ama-to degli ultimi anni sotto le Torri.Un triangolo curioso: Pioli inviabaci alla curva che manda stralial patron. Così, se il Bologna ave-va già le mani legate dalle risorsedi cassa esigue e da un contrattoricco appena rinnovato con lostaff tecnico, l’esonero in questomomento raschierebbe pure i

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residui di popolarità del presi-dente, alle prese con il momentopiù difficile della sua gestione.

Guaraldi e Zanzi ieri erano inLega a Milano per discutere del-la ripartizione dei diritti tv per ilprossimo triennio: lunedì pros-simo verranno esaminate le pro-poste dei club. Nella stagione ap-

pena conclusa, il Bologna ha in-cassato 30,1 milioni, cifra desti-nata a crescere, a patto ovvia-mente di restare in A. Con Piolisolo un colloquio telefonico: c’èla volontà di ripetere il ritiro anti-cipato, direzione Torino, da ve-nerdì. È la prima di quattro sfideverità per il Bologna, contro al-

trettante rivali dirette (dopo ilToro: Palermo, Samp e Atalan-ta). E i rossoblù ci arrivano conl’infermeria piena, una delle pia-ghe di questi giorni: assenti certiNatali, Acquafresca, Gimenez eCarvalho, restano in dubbio pu-re Perez e Morleo, dopo i nuoviinfortuni patiti due giorni fa. El

Ruso si è fermato nel riscalda-mento: problema al gracile dellacoscia destra, era appena guari-to dalla lesione al quadricipite si-nistro. Morleo invece ha una

contrattura al flessore della co-scia destra. Difficile vederli incampo domenica prossima.

Contro l’Udinese la curva hainvocato anche Portanova, l’as-senza più pesante di quest’avvio(tornerà contro la Lazio, fra unmese): il Bologna fin qui ha presogol in 10 gare su 11. E nelle cinquepartite in cui ha incassato una so-la rete, l’ha sempre pagata cara intermini di punti persi (7 fra Pe-scara, Siena, Fiorentina, Cagliarie Udinese). Deficit d’attenzione

e personalità per una squadrache contro i friulani, nella ripre-sa, schierava insieme ben cinquepezzi da Novanta: Krhin e Abero(’90), Gabbiadini (’91), Taider eSorensen (’92). Insomma, è ilprezzo da pagare per la linea ver-de, aspettando nuovi leader. DiVaio tornerà, ma solo per un’a-michevole: giovedì al Dall’Ara,alle 18.30, con il Montreal Impactprenderà la febbre alla squadrache cerca ancora il suo erede.

La crisi del Bologna

Aggrappati a Piolila curva fa quadratoe detta la lineaRitiro anticipato a Torino. Perez e Morleo a rischio

A Milano assembleadi Lega per divideregli incassi delle tv:il Bfc un anno fa haavuto 30,1 milioni

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