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Laggressività di

Taider che ruba

palla, lassist di

Gabbiadini e il

tocco di Alino sono

un modello del

Bologna che

risorgeAlessandro Diamanti, 29 anni,e la maglia con la quale hadedicato il gol e il suo ricordoa un bambino che non cè più

Manolo Gabbiadi ni,(Ansa)tanto impegno e un assist Hacreato, ha lottato, ancora nonha segnato (LaPresse)

DIAMANTI ACCENDE IL MOTORE E tornato al gol, non è bastato,

ma così i rossoblù possono ripartire

di Furio Zara

BOLOGNA - Per un momento, uno solo, è

sembrato che tutto il Bologna sguazzasse -allegro e matto - nella pozzanghera di felicità cheera stata il piedistallo del tocco decisivo di AlinoDiamanti, il genietto di una lampada che ieri eraoffuscata assai, e hai voglia a sfregare. La corsasotto la curva Bulgarelli, il boato del popolorossoblù che altro non aspettava. labbraccio deicompagni, lincantesimo della striscia negativaspezzata, lillusione di poter tornare a vincere:emozioni concentrate in un attimo, uno solo.Tutto è bene quel che comincia bene. E laripresa era cominciata da appena diciottosecondi. Taider ruba palla a centrocampo e la

allarga a sinistra,favorendo la corsa diGabbiadini. Lattaccantedel Bologna (partita disacrificio, la sua) alzala testa e vede che inmezzo allarea si èmaterializzatoDiamanti. Il crossrasoterra è uno di queicross che, con il

terreno scivoloso, diventano irresistibili, per cui aDiamanti basta un tocco di interno sinistro, unasorta di carezza fatta dal finestrino di un treno. Iltocco spiazza Brkic, il Bologna passa invantaggio e sale su quel treno che sembra inorario, ciuff ciuff. A rendere ancora più bello ilmagic-moment del Bologna è la maglietta cheAlino espone durante lesultanza. Alza la n.23rossoblù e sotto fa vedere una maglia arancione.Cè scritto « », un bimbo che se nè andato e che il Bologna ha ricordato -Ciao Lorenzotempo fa - con una amichevole a Fusignano.

Il gol, per come è maturato e per quello che ha prodotto,UNICA SODDISFAZIONE -ha rappresentato una sorta di fuga dalla realtà. Sia per Diamanti che per il Bologna.Ma le fughe certe volte durano poco. E infatti il Bologna non riesce a capitalizzare ilsuo unico tiro in porta della partita, se si eccettua una conclusione dello stessoDiamanti da venticinque metri: un sinistro rasoterra insidioso come una moscanarcotizzata, cioè zero. A conti fatti, però, gli unici due tiri in porta del Bolognaprovengono dal piede sinistro di Diamanti. Che ieri tornava dopo la squalifica rimediatacontro lInter (e il successivo deferimento per le dichiarazioni che il Giudice Sportivo ha

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ritenuto offensive nei confronti dellarbitro De Marco). Trequartista alle spalle diGilardino e Gabbiadini, nella posizione che più privilegia, Diamanti ha dimostrato però- ancora una volta - di non aver ancora raggiunto la brillantezza che lanno scorsoaveva segnato la gran parte delle sue prestazioni.

E il terzo gol stagionale di Diamanti. Il primo segnato sotto la CurvaTRE GOL -Bulgarelli. Gli altri due li ha segnati allOlimpico contro la Roma e in casa, ma sotto laSan Luca: quella volta fu rigore contro il Milan. E un gol che aumenta lautostima di ungiocatore che - lo ricordiamo - fa parte del gruppo azzurro e non considera affatto finitala sua avventura con lItalia dopo lo splendido Europeo in Polonia e Ucraina. Ancorauna volta, con Gilardino che non segna da cinque partite, è stato comunque Diamantilinterruttore del Bologna. E ancora una volta gli unici pericoli (se vogliamo chiamarlitali...) sono nati dalle sue intuizioni sulla trequarti, anche se nel finale la condizionefisica non lha più sorretto. Comunque: quando il suo motore romba, allora il Bolognasale in macchina. Altrimenti resta a piedi, nellattesa che arrivi qualcuno a caricarlo su.

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LA PARTITA Alino e Di Natale fanno tutto ma i rossoblù non

pungono

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Prima il lampo di Diamanti, 18 secondi dopo linizio del secondo tempo,

dopo quello di Di Natale, al minuto 28, poi solo qualche sussulto dentro una partitapraticamente senza tiri in porta. Sì, perchè sia Agliardi che Brkic hanno chiuso la lorodomenica sbrigando solo lordinario.Va detto subito che questo pareggio non può accontentare il Bologna, che aveva allespalle quattro sconfitte di fila e che sarebbe ultimo in classifica se il Siena non fossepartito con la penalizzazione, primo perché sia il Pescara che il Siena hanno vinto,secondo perché ancora una volta ha preso un gol evitabile, figlio di una mancanza diattenzione e di concentrazione con le quali questa squadra sta convivendo da tempo.Allatto pratico non è servita neanche la carica che le avevano dato i tifosi il giornoprima andando a Casteldebole nel corso dellallenamento di rifinitura, se vai a rivisitarela partita ti puoi accorgere che solo dopo il gol di Diamanti il Bologna ha datolimpressione di poterla vincere, ma è successo che non lha chiusa, consentendoallUdinese di continuare a crederci.Certo, sul gol di Di Natale ci ha messo del suo anche il Bologna, ma va sottolineatocome con Ranegie in campo al posto di Lazzari lUdinese ci abbia dato dentro,creandogli più di un affanno. In una domenica in cui Gilardino e Gabbiadini (suo lassistdel gol di Diamanti) hanno lavorato tanto senza mai confezionare un pericolo perBrkic, Diamanti è stato lunico ad accendere il Bologna, ora è vero che a volte siintestardisce con il pallone tra i piedi, è vero anche che lo scorso anno determinava eincideva più di questanno, ma perché non riconoscere che senza la sua qualità ilBologna sarebbe davvero poca cosa.Sì, anche Gilardino sembra essersi smarrito dopo un avvio condito di gol, ma è comese il Bologna dimenticasse quelle che sono le sue caratteristiche, perché se lo chiamia giocare fuori dellarea di rigore poi non puoi pretendere che ti faccia stare bene.No, non ci siamo dimenticati dellUdinese, che ha tenuto bene il campo nel primotempo, senza mai creare ansie al Bologna nella fase attiva del gioco ma non vivendoneanche di ansie nella fase passiva. Perché tutte e due le squadre sono state pococostruttive, con i portieri che non sono mai dovuti intervenire per mettere dei rattoppi.Dovendo fare la partita, il Bologna ha attaccato di più, ma lUdinese ha chiuso tutte levie, sia quelle centrali che quelle laterali, che portavano a Brkic evidenziando ancorauna volta la sua organizzazione di gioco. Sul taccuino è finito solo il cambio tra Morleoe Abero, e le difficoltà incontrate da Pazienza, che aveva sostituito Perez, infortunatosinel riscaldamento. Nella seconda parte, con Krhin al posto di Pazienza, il Bologna hatrovato il gol del vantaggio (appunto) dopo 18 secondi e con lUdinese che avevaaccusato tremendamente il pugno in faccia e stava sbandando ecco che la squadra diPioli ha avuto anche loccasione di chiudere i giochi, ma Diamanti e Gilardino non celhanno fatta a far piangere di nuovo quelli dellUdinese, che con il passare dei minuti sisono ritrovati, cominciando a prendere più campo possibile con i loro attacchi econcedendone sempre meno per le ripartenze al Bologna. Di sicuro con le sostituzionidi Badu con Pereyra e di Lazzari con Ranegie, Guidolin ha aggiunto corsa, chili ecentimetri alla fase di attacco, perché se da una parte Ranegie è diventato un punto diriferimento per i difensori, da unaltra non è mai facile marcare uno alto quasi 195centimetri. Tra laltro non va dimenticato che sul gol di Di Natale proprio Ranegie haspostato la difesa del Bologna, consentendo al suo capitano addirittura di prendere lamira.

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PAROLA DI EX Guidolin tende la mano a Bologna «Salvezza sicura»

BOLOGNA - Francesco Guidolin si rallegra del fatto che ormai, a distanza di(fu.za.)quasi dieci anni (se ne andò da Bologna nel 2003), non ci siano più cori contro la suapersona. « Quelli che mi insultano sono rimasti sempre di meno. Ci vuole tempo, maalla fine tutto passa. E comunque come mi hanno insegnato da piccolo: il tempo è

». Doppiamente soddisfatto, il tecnico dellUdinese, per la mutagalantuomoriconciliazione con il popolo rossoblù e soprattutto per il punto ottenuto dalla suasquadra. Pareggio in rimonta, frutto di un secondo tempo di buon spessore. « Il golsubito a freddo ci ha dato la scossa. Cè stata da parte nostra una grande reazione. Ilsecondo tempo è stato spettacolare. E uno dei meriti va anche allarbitro Bergonzi, cheha lasciato giocare e ha fatto bene. Noi stiamo crescendo, questa è stata la partita

». Ancora una volta, lUdinesedello zoccolo duro - Domizzi e Coda - della squadrapende dalle labbra (e dai piedi) di Totò Di Natale. « - sostiene Guidolin - E un grandeSe riuscissi a toglierlo dopo 70-75 minuti gli risparmierei fatica inutile, tanto il suo Totò

. Infine, Guidolin tende la mano al Bologna. «lo fa sempre...» Si salva, sicuro. Ho vistocoesione di squadra, ho visto un pubblico che è si stringe attorno ai giocatori nel

».momento di difficoltà. E poi cè Pioli, un allenatore bravo e serio

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BOLOGNA-UDINESE 1-1

BOLOGNA (3-4-1-2): Agliardi 6; Antonsson 5,5 Sørensen 6 Cherubin 6; Garics 5,5Pazienza 5 (1' st Krhin 6) Taider 6 Morleo 6 (26' pt Abero 5); Diamanti 6,5; Gabbiadini6 (27' st Kone sv) Gilardino 5,5. A disposizione: Curci, Lombardi, Motta, Radakovic,Guarente, Pulzetti, Paponi, Pasquato. Allenatore: Pioli 6.Falli commessi: 15UDINESE (3-5-1-1): Brkic 6; Angella 5,5 Coda 6 Domizzi 6; Basta 6 Badu 5 (4' stPereyra 6) Allan 6 Lazzari 6 (20' st Ranegie 6) Armero 5,5; Maicosuel 5,5; Di Natale6,5 (34' st Faraoni sv). A disposizione; Padelli, Pawlowski, Heurtaux, Berra, Willans,Zielinski, Fabbrini, Barreto. Allenatore: Guidolin 6.Falli commessi: 17ARBITRO: Bergonzi di Genova 6Arbitri darea: Damato, FabbriGuardalinee: Costanzo, GiacheroQuarto uomo: VuotoMARCATORI: 1' st Diamanti (B), 28' st Di Natale (U)ASSIST: GabbiadiniAMMONITI: Domizzi (U), Antonsson (B), Sørensen (B), Allan (U), Gabbiadini (B),Angella (U) per gioco falloso, Abero (B) per comportamento non regolamentare.NOTE: Spettatori paganti 10.763 per un incasso di 26.065 euro; abbonati 13.146 peruna quota di 128.228,00. Angoli: 4-3 per lUdinese. Minuti recuperati: 3 nel pt, 3 nel st.

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«Le quattro

sconfitte ci hanno

messo addosso

una grande

pressione. Sicuro:

ne usciremo bene»

Alesandro Diamanti, 29 anni,mette in porta lassit arrivato daunincursione di Gabbiadini. Elapertura del secondo tempo diBologna-Udinese, è il terzo goldel fantasista azzurro in questastagione rossoblù. La rete hadato per poco meno dimezzora lillusione della vittoriaalla squadra di Pioli (Ap)

PIOLI: UN ALTRO ERRORE BANALE «Il gol? Cera da stare attenti

al cross...»

di Furio Zara

BOLOGNA - Basta poco. Ma quel poco non è

abbastanza. E soprattutto non basta. StefanoPioli è sospeso tra la frustrazione e il sollievo. Lafrustrazione: lultima vittoria risale al 30settembre, 4-0 al Catania. Il sollievo: questasquadra veniva da quattro sconfitte di fila. IlBologna non si fa bastare il vantaggio ottenutodopo appena diciotto secondi (devessere unamoda, pure sabato sera la Juve aveva segnatocon lo stesso parziale al bang dello starter).

Della serie: non siinterrompe cosìunemozione. Però(almeno) si interrompecosì una striscianegativa. « Volevamo

»,tornare alla vittoriacommenta amaro Pioli.

, tempoVolevamoimperfetto, nel senso di sbagliato, comesbagliata è stata la partita del Bologna, che èricaduto nei soliti sbagli. « La vittoria ci manca da

». Vero: più di un mese. « troppo tempo Ma iosono fiducioso: questo gruppo ha i valori per

(ieri, ndr) raggiungere lobiettivo. Oggi ci siamoandati vicini. Dovevamo essere bravi a chiudereprima la partita».

Partita che per Pioli era iniziata conAFFETTO -una spontanea e sentita dimostrazione di affettoda parte della Curva Bulgarelli. Gli stessi tifosi che laltro giorno avevano « » ilblindatotecnico (« »), ieri hanno esposto lo striscione: « Pioli non si tocca Con Pioli fino alla

». Il tecnico del Bologna ha particolarmente apprezzato. « fine Non mi era mai capitatoin tutta la mia vita una cosa così, nè da giocatore e neppure da allenatore. Sonoemozioni fortissime, e non le avevo mai provate. Laffetto del pubblico nei mieiconfronti, nei nostri confronti, è stato fantastico. Non ho parole, davvero: questo affetto

». La stessa determinazione che, però, èmi dà ancora più determinazione e volontàmancata al Bologna.

La dimostrazione che si può continuare a ripetere lo stesso errore (diLERRORE -disattenzione) allinfinito, arriva dal gol con cui lUdinese ha raggiunto - meritatamente -

il pareggio. Due palloni in campo, larbitro ferma il gioco, cè lasostituzione (entra Kone per Gabbiadini), palla a due che

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«Era Morleo a

dover andare su Di

Natale Lo avevo

sostituito: sarebbe

toccato ad Abero.

E invece..»

viene lasciata allUdinese, cross di Armero, difesa delBologna piazzata (male), Antonsson che per anticiparelavversario tocca il pallone e lo manda involontariamente inmezzo allarea. E lì chi cè? Di Natale, solo come un paio disci a giugno. Tiro, gol. Pioli allarga le braccia. « E stata unaconcatenazione di errori. Ancora una volta abbiamo pagatocara una disattenzione difensiva. Eppure era solo un cross,

.». Ma il Bologna era distratto. Domanda: chi dovevauna situazione leggibile..marcare Di Natale? Pioli la prende larga, poi butta là con un sorrisetto: « Noimarchiamo con cinque giocatori, i tre difensori e i due esterni. In quelle circostanze lì il

». Eh, però Morleo era stato sostituitomarcatore di Di Natale doveva essere Morleocon Abero. Lerrore è di Abero, dunque. Che si accorge in ritardo che Di Natale si èsfilato dalla marcatura e quando se ne rende conto è troppo tardi. « Abbiamo

», butta là Pioli. Siconcesso troppo spazio allunico giocatore dellUdinese che fa golchiama autolesionismo. Quando uno vuole farsi del male, sa sempre dove colpirsi.

« », dice Pioli, che contro Guidolin non ha mai vinto.CLASSIFICA - Non la meritiamoPerò è lì, la classifica, e dice cose spiacevoli: 8 punti, penultimo posto, sarebbe ultimose si conteggiano i punti effettivi (il Siena ne ha fatti 12). Ieri, va detto, si è sentitaanche la pressione che attanagliava una squadra che si era infilata con le sue maninellimbuto delle quattro sconfitte di fila contro Fiorentina, Cagliari, Inter e Juventus. «

- chiude Pioli - Sì tutto questo pesava eccome».

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Antonsson, Gilardino e Garics insufficienti Gabbiadini benino

BOLOGNA

Non ha colpe sul gol, vive unaAGLIARDI 6 -domenica senza ansie.

Sul gol di Di Natale non èANTONSSON 5,5 -impeccabile, può fare anche bene ma adifferenza del campionato passato prima o poiun errore lo commette.

Da centrale le prende tutte diSØRENSEN 6 -testa e tante anche di piede, anche se nel finaleperde qualche colpo.

Stringi, stringi è il difensore piùCHERUBIN 6 -continuo, sbaglia poco o niente.

Se la vede con Armero, non loGARICS 5,5 -soffre più di tanto quando difende e non lo fasoffrire più di tanto quando attacca.

Allultimo minuto va in campo alPAZIENZA 5 -posto di Perez, sbaglia tutto, troppo e alla finedel tempo Pioli lo lascia negli spogliatoi.

Meglio di Pazienza,(1' st) KRHIN 6 -assicurando più qualità e geometrie.

Corre tanto e tanto rincorre, faTAIDER 6 -partire lazione del gol di Diamanti. Calainevitabilmente alla distanza.

Parte a mille allora, ma poi si faMORLEO 6 -male e deve uscire. (26' pt) ABERO 5 - Fa faticain tutte e due le fasi del gioco, non essendosiancora calato nella realtà del nostro calcio.

Si accende e si spegne inDIAMANTI 6,5 -continuazione, firma il gol e anche se sbagliatanto è lunico a regalare qualità e genio.

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Non si vede nel primo tempo,GABBIADINI 6 -regala lassist a Diamanti per il gol, si fa in quattroprima di uscire.

Lavora tanto fuori dallarea diGILARDINO 5,5 -rigore, ma in area di rigore non trova mai il guizzo giusto.

Fa quel che può, la squadra non ha qualità ma sul piano degli equilibriPIOLI (all) 6 -cè. Se non ritrova presto i suoi uomini di esperienza e di personalità saranno guai seri,anche se la gente è tutta con lui.

UDINESE

Senza responsabilità sul gol, come Agliardi attraversa una domenica facile.BRKIC 6 -

Troppo falloso, ma con le cattive maniera alla fine rende complicata laANGELLA 5,5 -vita a chi va a lavorare nelle sue vicinanze.

Se la cava sia quando il pallone è a terra che quando è in aria.CODA 6 -

In difesa sa sempre quello che deve fare, poi nella seconda parte metteDOMIZZI 6 -in mezzo il pallone dal quale nasce il gol di Di Natale.

Quando attacca fa paura, per fortuna del Bologna deve ancora ritrovarsiBASTA 6 -del tutto dopo linfortunio.

Lavora tanto ma male. (4' st) PEREYRA 6 - Aggiunge corsa e qualità, èBADU 5 -unaltra Udinese quando entra lui.

Spesso si trova di fronte Diamanti e fa quel che può, ma quando ha ilALLAN 6 -pallone tra i piedi sa sempre come deve giocarlo.

Ha sufficiente qualità e corsa, non brilla ma neanche demerita. (20' st)LAZZARI 6 -RANEGIE - Sgomita, lotta su tutti i palloni, fa sempre avvertire la propria presenza, esul gol di Di Natale manda in crisi la difesa del Bologna.

Sulla fascia sinistra attacca e difende, ma incide poco.ARMERO 5,5 -

Non strappa come di solito fa, si vede che ha qualità ma non riesceMAICOSUEL 5,5 -a tirarla fuori come potrebbe e dovrebbe.

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Sempre lui, sempre il capitano, non solo gioca nonostante la cavigliaDI NATALE 6,5 -dolorante ma fa anche gol.

Anche nelle giornate così così, le sue squadre mantengono sempreGUIDOLIN 6 -equilibri e distanze.

Larbitro

Non sempre fischia giusto, ma di sicuro non condiziona il risultato.BERGONZI 6 -

c. ben.

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Quattro sconfitte consecutive epoi un pareggio interno. IlBologna conclude lottobrenero, ma non riesce a dare almese di novembre unimprontarosa. Inoltre Gilardino nonsegna ormai dallo stessonumero di partite: cinque.Quindi se Gilardino non segna,difficile che arrivi una vittoria.Diamanti intanto è alla suaterza rete stagionale: hasempre segnato contro le big.Contro il Milan, contro la Romae ieri contro lUdinese.Gilardino e Diamanti insiemeha messo insieme otto retisulle dodici realizzate dalBologna, rappresentano i dueterzi della capacità offensiva.

Quinta partita senza successo per i rossoblù

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«Tre partite in una

settimana non so

se lha mai fatto.

Simpegna su ogni

pallone»

STRISCIONE IN CURVABULGARELLI Fino alla fine conil Bologna, ma anche conStefano Pioli: così giurano itifosi (ansa)

ALLARME GILARDINO OTTOBRE IN ROSSO Non segna dal 30

settembre. Pioli lo difende

di Furio Zara

BOLOGNA - Lultimo gol di Gilardino risale alla

notte dei tempi, quando cera ancora lora solare, ifusi erano sempre gli altri e le donne avevano lacoda. Si fa per dire, chiaro. Sfogliamo a ritrosolalbum del campionato. Bologna-Catania 4-0, erail 30 settembre. Da quel pomeriggio di festa, Gilaha messo in fila cinque partite senza gol.Contabilità amara per uno nato esattamente perfare quella cosa lì. Cinque partite. Tante per chidi gol vive e si nutre. Tante anche per il Bologna,che sui gol di Gilardino appoggia le propriesperanze di salvezza. Da Firenze a ieri i golsegnati dai rossoblù sono soltanto 3 (su un totaledi 12), e portano la firma di Cherubin (controlInter), Taider (contro la Juventus) e Diamanti (ieri contro lUdinese). Di Gilardino,nessuna traccia.

« LIMPEGNO - Gilardino non ha bisogno di nessuno che lo - spiegava ieri Pioli - difenda Anche stavolta ha fatto una

partita di grande impegno. Non so quante altre volte nellasua carriera abbia giocato tre partite di fila come ha fatto inquesta settimana. Alberto ha lavorato molto per la squadra e

ogni pallone giocato è stato utile alla costruzione del nostro gioco. Il gol verrà, non è .». Invece il problema cè. Di Gilardino abbiamo detto in tempi recentiun problema..

che sembra giocare con una mappa sotto al braccio, per cui sa sempre cosa fare e sasempre dove andare. Quella mappa ce lha in tasca, ma non la sfoglia più. E un fattoche anche i compagni lo aiutino poco. Ieri, per dire, non ha avuto un solo pallonegiocabile, neppure da Diamanti, che solitamente è il suo rifornitore ufficiale.

Dal punto di vista fisico il centravanti del Bologna sta bene, è sempreLASTINENZA -dentro alla partita, si spende con generosità in ogni occasione, anche nei ripiegamentidifensivi. Per scansare ogni equivoco: qui non si parla di torpore. E neppure disonnolenza. Ha perso il guizzo, però. Diciamo che lo ha dimenticato da qualche parte,ed è pure legittimo dopo una partenza boom che lo aveva portato al pronti-via a quotacinque reti in classifica. Come quando uno prova a schioccare le dita e scopre che loschiocco nitido e secco non gli viene più al primo giro. Ieri Gila non ha mai tirato inporta. Solo una volta, su cross dalla sinistra di Abero, è intervenuto di testa, con unaperentoria girata deviata però dal braccio di Coda. Tentativo inutile, in quelloccasioneGilardino era in netto fuorigioco.

Cè un altro aspetto da sottolineare. Al suo fianco Pioli ha provatoCHI LO ASSISTE? -

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di tutto. Acquafresca al suo fianco, Diamanti come spalla, unica punta, fino ad arrivarealla soluzione attuale, con Gabbiadini seconda punta e Alino a giostrare sulla trequarti.Funziona, ma fino ad un certo punto. Lintesa cè. ma sarebbe più produttiva se anchela squadra assistesse i due attaccanti. Probabilmente il problema non è quello.Gilardino i suoi gol li ha sempre fatti, da solo o in compagnia, meglio - parlano le cifre -quando si è giovato degli assist di due numeri 10 come Morleo (al Parma) e Mutu (allaFiorentina). A Bologna è rinato dopo una stagione sbagliata, quella divisa tra laddio aFirenze e il tentativo con il Genoa. E rinato e ha conquistato subito la nazionale,ritrovandola dopo il tempo perduto quando nessuno (lui per primo) ci sperava più. Hala fiducia di Pioli, ha laffetto del pubblico (che anche ieri - nel momento più delicatodella partita - lo ha incitato a lungo) e si fa pure carico della responsabilità che glihanno addossato i compagni. Perché lattacco del Bologna ha fatto meglio solo di altriquattro reparti: Pescara, Palermo, Atalanta e Cagliari. Dodici gol allattivo dopo undicipartite, con lexploit del pomeriggio di pancia piena (quattro gol in un colpo solo) controil Catania, più di un mese fa. Quella è stata lultima volta in cui Gilardino ha fattoGilardino. Quella è stata lultima volta in cui il Bologna ha vinto una partita. Da allora adoggi, una serie di tentativi falliti.

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I L C A S O

Perez si riscalda sinfortuna ancora e resta a guardare

BOLOGNA - Il centrocampista interrotto torna titolare dopo un mese di stop,(fu.za.)svolge il riscaldamento insieme ai compagni e allultima corsetta prima di raggiungerelo spogliatoio sente il muscolo che gli dice no, tu oggi non giochi. Diego Perez, ieripomeriggio, cinque minuti prima che Bergonzi fischia linizio. Al Bologna in effettimancava linfortunio prima della partita, dopo aver provato, in questo senso,praticamente tutto. La diagnosi sulle condizioni del «Ruso» dice che si tratta di unacontrattura al gracile della coscia destra. Per capire come gira la ruota della rogna incasa Bologna: Perez si era infortunato (30 settembre contro il Catania) alla cosciasinistra. Allegria. Quindi: nel momento stesso in cui in tribuna stampa si consegnano aigiornalisti le formazioni con Diego inserito ovviamente nella formazione titolare, Perezrimane negli spogliatoi a maledire la mala suerte. Pioli ha in mano due carte per la suasostituzione: Pazienza e Krhin. Sceglie il primo, salvo poi sostituirlo a sua volta con losloveno. Alla voce infortuni, quella di ieri, non è stata una grande giornata per ilBologna. Pure Morleo è stato costretto ad uscire anzitempo, dopo soli ventisei minutinel primo tempo. Per lui si parla di una contrattura ai flessori della coscia destra. Aquesto punto sono entrambi in forse per la trasferta di Torino. Tra oggi e domani siaPerez che Morleo effettueranno altri esami. Cè necessità di avere segnali più precisisulle loro condizioni. Conti alla mano, linfortunio muscolare ricorre spesso in questastagione: da Perez (due volte) a Morleo, da Acquafresca a Gimenez, sino ai dueportieri, Curci e Agliardi. Pioli scansa il problema, affermando che - conti alla mano -siamo sugli stessi numeri dellanno scorso. Resta il fatto che anche ieri il tecnico delBologna ha dovuto effettuare due sostituzioni forzate. E ancora una volta i piani (e icambi che aveva in mente) sono saltati. Questa sì che è una situazione che ricorrecon una certa frequenza e che non gioca a favore del Bologna.

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Il laterale austriaco

«Sono tranquillo:

questa squadra

non ha mollato mai

E si ripeterà»

LO SPOGLIATOIO Krhin: Guai a sbagliare paghiamo sempre tutto

Garics: Bisogna vincere

di Furio Zara

BOLOGNA - Sostiene René Krhin, candido ma severo nei confronti di se stesso, che «

», e loil Bologna non può permettersi di sbagliare nulla perché alla fine paghiamo tuttodice con lamarezza di chi sa che ieri i rossoblù hanno perso unoccasione importanteper svoltare. Parole sante, quelle di Krhin, ribadite in più salse e con tonalità diverseda tutto lentourage rossoblù, dal dg Zanzi a Pioli fino appunto ai giocatori. Lo slovenoieri è entrato in campo nella ripresa, al posto di un Pazienza decisamente sottotono.

Dopo gli spezzoni con Inter e Juve, si tratta di altrominutaggio pesante per un ragazzo che - bisogna ricordarlo -è reduce da un grave infortunio e da uno stop forzato di settemesi. Gyorgy Garics invece parla di « periodo sfortunato.Questo pareggio fa male. Eppure abbiamo messo sottolUdinese. Da questa situazione ne usciamo soltanto con illavoro. Ci manca la vittoria, perché solo quella ci farebbeandare avanti con più serenità. Comunque sono tranquillo:

non bisogna mollare e questa squadra non ha mollato mai».

Tra i rimpianti di una partita che lascia la sua striscia amara,DANESE PROMOSSO -cè una soddisfazione minima ma significativa. Uno dei migliori in campo è statoFederick Sørensen. Il danese ha ricevuto i complimenti anche da parte di StefanoPioli. «Ha giocato molto bene, in un momento di emergenza difensiva ha dimostrato di

Ieri Sørensen ha giocato al centro della difesa a tre,essere affidabile. Ci sarà utile».con lo svedese Antonsson a destra e Cherubin a sinistra. Ha brillato per personalità etempismo. Spesso ha fatto valere la sua forza fisica e in ogni caso se lè semprecavata senza sbavature. Pioli ha pareggiato una partita che voleva vincere, ma forseha trovato un titolare, una soluzione in più, comunque un giocatore che per troppotempo era stato relegato ai margini del gruppo. In attesa di verifiche, Sørensen hafatto un passo avanti nelle gerarchie della difesa rossoblù.

Domani - ore 15 al Centro Tecnico Niccolò Galli - il Bologna tornerà aRIPRESA -lavorare in vista della trasferta di domenica prossima a Torino, per affrontare lasquadra di Ventura. Da valutare le condizioni fisiche di Perez e Morleo, che ieri hannodato forfait in tempi diversi per problemi muscolari. Pioli si attende passi avanti daparte di altri due giocatori fuori da tempo: Acquafresca e Gimenez. Intanto, cè moltaattesa per lincontro di giovedì 8 (si gioca alle 18.30 al DallAra) tra il Montreal e ilBologna. Mica perché ci si è improvvisamente appassionati dello spettacolare calciocanadese. Più semplicemente perché nel Monteral gioca Marco Di Vaio, capitano eidolo del popolo bolognese per quattro lunghe e appassionate stagioni. Da oggi aprela prevendita. Settori aperti: Curva Bulgarelli e Poltrona Gold.

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Il presidente è

sceso negli

spogliatoi a

salutare la squadra

Il dg: «Poco sereni,

momento difficile»

Guaraldi

contestato,

applausi per il

tecnico Zanzi: «E

sbagliato ora

cercare colpevoli»

Neanche il Bologna si èsottratto alla dura legge di DiNatale: sette gol in otto partitedisputate. Eccolo cominciarelesultanza dopo aver spedito lapalla in gol (ap)

Tifosi e società stanno con Pioli «E intoccabile»

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Come a Casteldebole il giorno

prima, tutti per Stefano Pioli, infinitiincoraggiamenti alla squadra nonostante lerinnovate difficoltà e tutti contro il presidenteAlbano Guaraldi. Poi in fondo gli oltre 500 tifosiche sabato avevano raggiunto il centro tecnicorappresentavano i gruppi dellintera curvaBulgarelli, ieri Andrea Costa, che per tutta lapartita ha tifato Bologna e che prima e dopo se lè

presa con Guaraldi,ritenuto il grande padredi questa squadra chesta vivendo di stenti eche si è piano pianoinfilata in un tunnel buiodal quale fa fatica auscire. « Fino alla fine

ceraStefano Pioli»,scritto in uno striscione lungo una bella fetta dicurva, « cera scritto in unGuaraldi game over»,altro, ma anche i cori sono stati estremamenteindicativi. Come il giorno prima Guaraldi è statoaccostato a Sacrati, luomo che ha affondato laFortitudo basket, sempre come il giorno prima ilpresidente rossoblù è stato attaccato duramenteper quanto riguarda la costruzione del nuovocentro tecnico a Granarolo e ancora una voltaGuaraldi ha subito i soliti cori, carichi di vaffa, e di inviti a lasciare subito il Bologna, «

Insomma, come era lecito attendersi dopo quanto accaduto ate ne vai o no».Casteldebole, Guaraldi è finito di nuovo nellocchio del ciclone ed è difficile intuire cosapotrà accadere nelle prossime settimane, perché ormai i tifosi hanno preso unaposizione chiara, inequivocabile e difficilmente la molleranno. Ecco, solo il Bolognasquadra, facendo buoni risultati, potrebbe consentire a Guaraldi di vivere un po più

serenamente, ma questo Bologna ha la forza per salvarlo, ammesso che abbia almeno quella per salvarsi? Ieri, primadellinizio della partita, Guaraldi con la faccia tremendamentescura ha rilasciato solo un pensiero per quanto riguarda lacontestazione nei suoi confronti del giorno prima. Eccolo: « I

A dire la verità non ci sembra una frasefatti parlano da soli».appropriata e felice, considerato che il Bologna sarebbeultimo in classifica se il Siena non fosse partito con unapenalizzazione.

Alla fine dei giochi Guaraldi è andato negli spogliatoi per salutareUNA SOLUZIONE -la squadra, ma si è ben guardato dal fare altre dichiarazioni. Ha parlato inveceRoberto Zanzi, il direttore generale del Bologna. « Cè rammarico, inutile nasconderlo,in questo momento non riusciamo a concretizzare quello che costruiamo, si vede dalontano che siamo contratti, che giochiamo non sereni per quella che è la nostra

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Poi ecco il suo pensiero sulla società. « classifica». Stiamo lavorando duramente tutti igiorni, qua ora come ora sarebbe sbagliato mettersi alla ricerca di un colpevole, lunicacosa che va trovata è una soluzione che ci consenta di superare questo momentodifficile. I tifosi parlano per amore, ma credetemi, se ci mettessimo a cercare il

Se Zanzi ha toccato anchecolpevole di questa classifica non saremmo costruttivi».largomento Pioli? Sì, con grande fermezza. Domanda: Pioli è in discussione? La suarisposta: « Non cerchiamo letture che non esistono, che non stanno nè in cielo nè interra».

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QUINTERO SHOWCON UN ASSISTFLOP MORRONEPABON OPACO

GILARDINO,GIORNATA NO.ALLAN RESTASEMPRE LUCIDO

1 0

BOLOGNA PESCARA

DAL NOSTRO INVIATO

ANDREA TOSIPESCARA

Il bomber ritrovato equel-lo di scorta regalano al Pescarala vittoria più netta in questocampionato e puntellano lapanchina di Giovanni Stroppa,adesso riconfermato anche viasatellite dal presidente Seba-stiani che allontana le voci diun cambio di panchina anchese l’allenatore rimane sotto ti-ro: «Ho vissuto male la vigiliadi questa gara - sospira Strop-pa- ho letto che sarei andato almio funerale ma io invece vadoavanti a testa alta». ElvisAbbru-scato, man of the match, tornaal gol in serie A dopo 30 mesi(ultimo sigillo in Chievo-Livor-no dell’aprile 2010), molti deiquali spesi in B a Vicenza, men-tre Vladimir Weiss conferma lasua vocazione di mister utilitysigillando la vittoria col terzogol personale, anche questo co-me gli altri realizzato uscendodalla panchina. Per la neopro-

mossa è un successo che valeoro in vista del ciclo di ferro chela vedrà impegnata contro Ju-ve, Roma e Napoli in sequenzacon in mezzo la sfida salvezzadi Siena. Viceversa, il k.o. del-l’Adriatico frena lo slancio delParma, reduce da una bella se-rie di risultati positivi. La squa-dra di Donadoni paga la tatticatroppo attendista contro un av-versario inizialmente contrattoe impacciato ma le assenze diAmauri e Belfodil smascheranoi problemi strutturali dellasquadra emiliana che davanti ètroppo leggera per affondare icolpi e non è aiutata dal lavorodel centrocampo.

Pescara bilanciato Stroppa ri-chiamaQuinteronel ruolodi re-gistabasso per pareggiare i con-ti in mediana e bilanciare me-glio il gioco. All’inizio il fantasi-sta colombiano fatica a tenerela posizione poi il suo sacrificioviene ripagato. Nel primo tem-po Capuano si mangia un golfatto sparando al cielo da posi-zione favorevole, ma è nella ri-presa che il Pescara cambia pas-so e diventa più audace alzan-doanche il pressing.Daunapal-la vagante nasce il primo van-taggio interno: Abbruscato contenacia attacca Paletta nellasua area, il difensore sembra infacile controllo ma con una fin-ta di corpo l’ex vicentino gli sof-fia il pallone e con un bel sini-stro rasoterra infila Mirante asuavolta sorpreso dall’incertez-za del compagno di reparto. IlPescara sente odore di tre puntie in contropiede il neoentratoWeiss fila dritto a segnare il rad-doppio lanciato da un colpo ditacco volante di Quintero.

Parma leggero Prima dell’inter-vallo un’incursione di Biabianyviene sventata sulla linea delgol dall’ottimo Cosic, per rive-dere gli ospiti pericolosi biso-gna attendere il secondo tem-po. Rosi, fino a quel puntomol-to sulle sue, comincia a spinge-re sulla sua fascia, Lucarelli,Gobbi e infine Musacci inqua-drano la porta ma Perin diven-ta insuperabile. L’innesto diSansone con annesso tridenteoffensivo non porta buoni frut-ti. Guardando al volume delleconclusioni, il Parma cade inpiedi anche se il risultato parlachiaro premiando soprattuttol’istintodi sopravvivenzadei pa-droni di casa.

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di A.TO.di P.F.A.

DAL NOSTRO INVIATO

PIERFRANCESCO ARCHETTI

BOLOGNA

Nella storia del Bolognaè capitato anche cheunallena-tore abbia perso cinque parti-te di fila nelle prime sei, in Se-rieA, e poi sia andato alla Juveper i meriti acquisiti in rosso-blù: era Gigi Maifredi, stagio-ne 1988-89, con i bolognesineopromossi poi salvi (e an-che inEuropa, l’annata succes-siva). Stefano Pioli non è ami-co fraterno dei suoi capi comeloeraMaifredi conGinoCorio-ni e non si sa se riuscirà a tra-slocare a Torino. Però riescead evitare il k.o. consecutivonumero cinque e sente la cur-va che lo acclama, mentre gliinsulti sono per la dirigenza.Sono gli unici conforti di gior-nata per il tecnico che non eraproprio a rischio, anche perquestionidi costi, perònoncer-to tranquillo. Il movimento èminimo e non sposta i suoi dal

penultimo posto; il vantaggionon è stato difeso con dei rug-giti; la situazione infortunatinonèmigliorata, condue cam-bi nei primi 25 minuti (Perezcontratturaprimadel via,Mor-leodopo); le difficoltà a porta-re idee edentusiasmosonoevi-denti anche contro un’Udine-se non in stile Liverpool, macon la personcina che spazzasempre ogni nuvola, anche inun cielo di piombo come quel-lo di ieri.

I protagonisti Non c’è scelta:più chedi chiave tatticaomoti-vi dello spettacolo, entrambiinesistenti, bisogna parlare didue soli protagonisti che han-no rallegrato un pomeriggiogramo. Il risarcimento per lasopportazione del primo tem-poèuna rete sprint diDiaman-ti dopo 18 secondi della ripre-sa, a cui risponde Di Natalemezz’ora più tardi. Pioli spie-ga: «Dovevamochiudere la ga-ra dopo l’1-0». Guidolin rac-conta: «Ci siamo dimenticatidi rientrare in campodopo l’in-tervallo, ma poi abbiamo rea-gito». I quattro tiri in porta delmatch, equamente divisi, so-no dei due ragazzacci di Pran-delli, capaci di darsi una di-mensione internazionale al-l’Europeo. Tornati nel cortiledi casa, Diamanti dà energiaalBologna, seppur alla suama-niera: anche sbagliando, an-che dribblando ogni filo d’er-bao lamentandosi a ogni cadu-ta, vera o falsa. Il suo rientroporta più decisione sulla tre-quarti, pur se Gilardino e Gab-biadini non sembrano grancompari di bisbocce. Il secon-do se la cava proponendoglil’assist del gol, l’altro nemme-no quello. Di Natale corre me-no ma è più concreto: tutta laproduzione offensiva è sua;nel primo tempo viene inter-cettatoduevolte, doponon fal-lisce la botta per il pari: sono168 reti con l’Udinese, in tuttele competizioni, 160 in A Em-poli compreso. Quando escequalcuno pensa male: con luisi poteva anche vincere, manon sarebbe stato giusto.Man-cavano Natali, Portanova, Ac-quafresca, Gimenez, Car-valho, Pinzi, Benatia, Muriel,Danilo, Pasquale. Stanche oimpaurite, Bologna e Udinesenon possono superare questobasso livello.

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Abbruscato eWeiss regalanola vittoria e blindanol’allenatore. Parma spuntato

BERGONZI 6,5A volte fa passare deltempo prima di agire,sembra quasi che aspettii suggerimenti. Ma non faerrori gravi.Costanzo 6-Giachero 7Damato 6-Fabbri 6

MASSA 6Direzione pulita, cartellinigiusti, sempre nel vivodell’azione.Di Pinto 5,5-Passeri 6;Giannoccaro 6-La Penna 6

Di Natale, 168 gol nell’UdineseBologna raggiunto maPiolievita la quinta sconfitta di fila

UDINESE PARMA

Urlo PescaraStroppasalva il posto

Alessandro Diamanti, 29 anni, festeggia il gol che ha illuso il Bologna ANSA Il secondo gol della squadra biancazzurra: Weiss supera Mirante INFOPHOTO

ARBITRI ARBITRI

PESCARA 6,5

PERIN 6,5 Sbaglia su Biabiany manon paga pegno poi para bene suLucarelli, Gobbi e Musacci.

COSIC 6,5 Rimedia all’errore delsuo portiere salvando sulla linea.

CAPUANO 5,5 Divora un golsparando alle stelle da cinquemetri.

BOCCHETTI 6,5 Pabon vuoleportarlo a spasso ma lui non cicasca.

ZANON 6 Si fa vedere sulla suafascia.

BLASI 6 Comincia bene mas’infortuna presto.

NIELSEN 5,5 Sembra fuoricondizione. Il su e giù dallapanchina non sembra aiutarlo.

QUINTERO 6,5 Si sacrifica daregista basso, poi èassist spettacolo per Weiss.

CASCIONE 6 il solito diesel,cresce nella ripresa.

MODESTO 5 Spesso saltato efuori posizione.

BALZANO 6 Subentra e fa il suodovere.

h 7IL MIGLIORE

ABBRUSCATO

Sblocca il risultato con furbizia ebravura, fa tanta roba buona.

JONATHAS 5,5 Frulla troppoattorno al pallone.

WEISS 7 Specialista: al terzo goluscendo dalla panchina.

ALL. STROPPA 6,5 Scaccia levoci di esonero con una bellaripresa anche se i cori ostili deitifosi non gli danno fiducia.

PARMA 5,5

MIRANTE 6 Attento nelle uscite,non può nulla sui gol.

BENALOUANE 6 Fa una belladiagonale ma non garantisce laspinta di Zaccardo (Marchionni

s.v.).

PALETTA 5 Si fa fregare daAbbruscato sull’1 0.

LUCARELLI 6 Ha la palla del pari,Perin gli dice no.

ROSI 6 Meno arrembante delsolito, si fa vivo solo nel finale.

MORRONE 5 Non si vede e non sisente.

MUSACCI 6 Un bel tiro che Perinsventa sulla traversa.

VALDES 5,5 Un bel lancio perBiabiany e poco altro.

SANSONE 5 Da rincalzo in corsanon aggiunge nulla.

PAROLO 5,5 Ha mandato il cuginoin campo: non ripete la bella provadi mercoledì.

GOBBI 5,5 Tira nelle mani di Perinun rigore in movimento.

PABON 5 Tanto fumo, zeroarrosto e soprattutto zero tiriverso la porta.

h 6IL MIGLIORE

BIABIANY 6

Molto attivo nel primo tempo, vavicino al gol ma viene rimpallatosulla linea.

ALL. DONADONI 5,5 Senza fisicitàin attacco, la sua squadradimostra di essere troppo leggeraanche per partite come queste.

lePagellelePagelle

BOLOGNA 5,5

AGLIARDI 6 Oltre al gol, fuori dallasua portata, un solo impegno.

ANTONSSON 5,5 Ruvido, perde iltafferuglio che porta al pari.

SORENSEN 6 Centrale senzascrupoli, ma sufficiente tenuta.

CHERUBIN 6 Blocca una botta diDi Natale.

GARICS 5,5 Qualche intervento dabuon difensore, nessuno daesterno profondo.

PAZIENZA 5 All’ultimo secondoper Perez, fuori dopo 45’ permanifesta inferiorità.

KRHIN 5,5 Nella ripresa perPazienza, anonimo: solo novetocchi.

TAIDER 6 Qualche vuoto, maanche la partenza dell’1 0.

MORLEO 6 Metà tempo a duellarecon Basta, poi si fa male.

ABERO 5 Patisce il serbo, si buttaper cercare il fallo: ammonito.

h 6,5IL MIGLIORE

DIAMANTI 6,5

Rientra ed è l’unico che creasuperiorità: rete da attaccante,sbaglia troppo quando esagera.

GILARDINO 5,5 Si muove percercare qualche fallo. Nient’altro.

GABBIADINI 6 Giornata grigia,salvata dall’assist del vantaggio.

KONE 6 Entra e l’Udinesepareggia: né colpe né meriti.

ALL. PIOLI 6 Scorrere la lista degliassenti per non dargli colpedecisive.

UDINESE 6

BRKIC 6 Come Agliardi: un solotuffo, su Diamanti.

ANGELLA 5,5 Titolare per Benatia,molto falloso.

CODA 6 «Libero» per Danilo, èlargo sul gol, il resto in ordine.

DOMIZZI 6 Giallo dopo 16’, poisbaglia poco. Suo il cross del pari.

BASTA 6 Partenza e arrivo condiscrete profondità, in mezzoqualche distrazione, anchenell’azione dell’1 0.

BADU 5,5 Un tempo abbondantesenza graffi, quindi esce per k.o.

PEREYRA 6 Centro destra, dopotrequartista. Il minimo che serve.

ALLAN 6 Fa il vice Pinzi, guardaDiamanti (non sul gol), però nonperde lucidità in mezzo e faammonire due bolognesi.

LAZZARI 6 Facile nel corpo acorpo con Pazienza.

RANEGIE 6 Seconda punta vera,partecipa al mucchio del pareggio.ARMERO 5 Sbaglia troppo: 13passaggi negativi, non servivano lestatistiche per accorgersene.

MAICOSUEL 5 Cerca l’esterno peremergere, ma è molliccio.

h 7IL MIGLIORE

DI NATALE

Settimo gol stagionale, quinto dadomenica scorsa. A Udine nonsanno più come ringraziarlo(Faraoni s.v.)

ALL. GUIDOLIN 6 Situazioned’emergenza, usa più peso davantiper recuperare e viene premiato.

Due lampi:Totò rispondea Diamanti

SERIE A 11ª GIORNATA

PRIMO TEMPO 0-0

MARCATORI Diamanti (B) al 1’, Di Natale (U)al 28’ s.t.

BOLOGNA (3-4-1-2) Agliardi; Antons-son, Sorensen, Cherubin; Garics, Pazienza(dal 1’ s.t. Krhin), Taider, Morleo (dal 27’ p.t.Abero); Diamanti; Gilardino, Gabbiadini (dal28’ s.t. Kone).PANCHINACurci, Lombardi, Motta, Radako-vic, Guarente, Pulzetti, Paponi, Pasquato.ALLENATORE PioliCAMBI DI SISTEMA dal 28’ s.t. 3-4-2-1BARICENTRO ALTO 55,1 metri

ESPULSI nessunoAMMONITI Antonsson, Gabbiadini, Soren-sen per gioco scorretto; Abero c. n.r.

UDINESE (3-5-1-1) Brkic; Angella, Co-da, Domizzi; Basta, Badu (dal 5’ s. t. Pe-reyra), Allan, Lazzari (dal 20’ s.t. Ranegie),Armero;Maicosuel; Di Natale (dal 34’ s.t. Fa-raoni).PANCHINA Padelli, Pawlowski, Heurtaux,Berra, Fabbrini, Wilians, Zielinski, P. Barre-toALLENATORE GuidolinCAMBI DI SISTEMA dal 20’ s.t. 3-5-2, dal 34’s.t. 3-5-1-1BARICENTRO MEDIO 52,5 metri

ESPULSIBortoluzzi (vice diGuidolin) perpro-teste al 45’ s.t.AMMONITI Domizzi, Allan, Angella per giocoscorretto

ARBITRO Bergonzi di GenovaNOTE spettatori 23.909, incasso 26.065 eu-ro. Abbonati 13.146, quota 128.228. Tiri in porta 2-2 Tiri fuori 2-5 . Fuorigio-co 3-2. Angoli 3-4. Recupero 3’ p.t., 3’ s.t.

1

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Abbruscato al 4’, Weiss al 48’s.t.

PESCARA (3-5-2)Perin; Cosic, Capuano, Bocchetti; Zanon,Blasi (dal 17’ p.t. Nielsen), Quintero, Cascio-ne,Modesto (dal 30’ s.t.Balzano); Abbrusca-to, Jonathas (dal 22’ s.t. Weiss).PANCHINA Pelizzoli, Falso, Bjarnason, Ca-prari, Celik, Soddimo, Vukusic, Balzano.ALLENATORE Stroppa.CAMBI DI SISTEMA dal 22’ s.t. 3-5-1-1BARICENTRO BASSO 48,9 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Abbruscato per c.n.r., Jonathasper proteste.

PARMA (3-5-2)Mirante; Benalouane (dal 36’ s.t. Marchion-ni), Paletta, Lucarelli; Rosi, Morrone (dal 15’s.t. Sansone), Valdes (dal 9’ s.t. Musacci),Parolo, Gobbi; Pabon, Biabiany.PANCHINA Pavarini, Bajza, Fideleff, Zaccar-do, Ninis, Acquah, Palladino.ALLENATORE Donadoni.CAMBI DI SISTEMA dal 15’ s.t. 3-4-3BARICENTRO ALTO 55,5 metriESPULSI nessuno.AMMONITIValdes, Parolo per giocoscorret-to, Benalouane per c.n.r.

ARBITRO Massa di Imperia.NOTE paganti 7.170, incasso 135.849 euro;abbonati 7.297, quota 131.258 euro. Tiri inporta 4-5. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 2-3.Angoli 7-7. Recuperi: p.t. 3’; s.t. 3’.

2

21LA GAZZETTA DELLO SPORTLUNEDÌ 5 NOVEMBRE 2012

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8 RETI: El Shaarawy (Milan)7 RETI: Milito (3) (Inter); Cavani (2) (Napoli);Lamela (Roma); Di Natale (3) (Udinese)6 RETI: Jovetic (Fiorentina); Klose (Lazio);Osvaldo (1) (Roma)5 RETI: Gilardino (Bologna); Cassano(Inter); Hernanes (Lazio);4 RETI: Gomez (Catania); Vidal (2)(Juventus); Pazzini (1) (Milan); Miccoli (1)(Palermo); Totti (Roma); Calaiò (Siena);Bianchi (1) (Torino)3 RETI: Diamanti (1) (Bologna); Nené (1)(Cagliari);Bergessio e Lodi (1) (Catania);Pellissier (1) (Chievo); Toni (Fiorentina);Borriello (1) (Genoa); Palacio (Inter);Giovinco, Quagliarella e Pirlo (Juventus);Hamsik (Napoli); Amauri (2) (Parma); Weiss(Pescara); Maxi Lopez (Sampdoria)2 RETI: Bonaventura, Cigarini e Denis(Atalanta); Sau (Cagliari); Barrientos(Catania); Thereau (Chievo); Rodriguez(Fiorentina); Kucka, Immobile e Jankovic(Genoa); Pogba e Vucinic (1) (Juventus);Candreva (Lazio); Montolivo (Milan);Pandev (Napoli); Giorgi (Palermo); Belfodil,Parolo e Rosi (Parma); Florenzi (Roma);Eder, Maresca e Munari (Sampdoria); Pacie Vergassola (Siena); Maicosuel (Udinese)1 RETE: Carmona, De Luca, Moralez eRaimondi (Atalanta); Cherubin, Guarente,Kone e Taider (Bologna); Casarini,Dessena, Ekdal, Nainggolan, Pinilla (1) eThiago Ribeiro (Cagliari); Castro, Marchesee Spolli (Catania); Cruzado, Di Michele,Luciano (1), M. Rigoni e Stoian (Chievo);Cuadrado, Ljajic, Pasqual, Romulo eRoncaglia (Fiorentina); Merkel (Genoa);Cambiasso, Coutinho, Guarin, Pereira,Ranocchia, Samuel e Sneijder (Inter);Asamoah, Caceres, Giaccherini,Lichtsteiner, Marchisio e Matri (Juventus);Ederson, Ledesma (1) e Mauri (Lazio);Bojan, De Jong e Emanuelson (Milan);Dzemaili, Insigne e Maggio (Napoli); Brienza,Ilicic e Rios (Palermo); Galloppa, A.Lucarelli, N. Sansone, Valdes (1) eZaccardo (Parma); Abbruscato, Caprari,Celik, Quintero e Terlizzi (Pescara);Bradley, Destro, Lopez e Marquinho(Roma); Costa, Estigarribia, Gastaldello ePozzi (1) (Sampdoria); Bogdani, Reginaldo,Valiani e Ze Eduardo (1) (Siena); Basha,Brighi, D'Ambrosio, Gazzi, Glik, G. Sansone,Sgrigna e Stevanovic (Torino); Basta,Domizzi, Lazzari, Pinzi e Ranegie (Udinese)RETI: in questo turno: 34 (2 rigori). Totali:286 (29 rigori, 3 a tavolino)

BOLOGNA-UDINESE 1-1Diamanti (B), Di Natale (U)CATANIA-LAZIO 4-0Gomez (C), Lodi (C) rigore, Gomez(C), Barrientos (C)FIORENTINA-CAGLIARI 4-1Rodriguez (F), Casarini (C), Jovetic(F), Toni (F), Cuadrado (F)JUVENTUS-INTER 1-3Vidal (J), Milito (I) rigore, Milito (I), Palacio (I)MILAN-CHIEVO 5-1Emanuelson (M), Pellissier (C), Montolivo(M), Bojan (M), El Shaarawy (M), Pazzini (M)NAPOLI-TORINO 1-1Cavani (N), G. Sansone (T)PESCARA-PARMA 2-0Abbruscato (Pe), Weiss (Pe)ROMA-PALERMO 4-1Totti (R), Osvaldo (R), Lamela (R),Destro (R), Ilicic (P)SAMPDORIA-ATALANTA 1-2Bonaventura (A), Maresca (S), De Luca (A)SIENA-GENOA 1-0Paci (S)

GAZZAOFFSIDE

12ª GIORNATA

sabato 10 novembre

CAGLIARI-CATANIA ore 18PESCARA-JUVENTUS ore 20.45domenica 11 novembre, ore 15

PALERMO-SAMPDORIA ore 12.30CHIEVO-UDINESE GENOA-NAPOLI LAZIO-ROMA MILAN-FIORENTINA PARMA-SIENA TORINO-BOLOGNA ATALANTA-INTER ore 20.45

Strama da sognoJuve, che frenataLIVE dalle 9.45

SQUADRE PUNTI

PARTITE RETI RIGORIPUNTI

2011-2012E DIFF.

POSIZIONESTAGIONE2011-2012

IN CASA FUORI TOTALE IN CASA FUORI TOTALE DIFF.RETI

FAVORE CONTRO

G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. T. R. T. R.

JUVENTUS 28 6 5 0 1 5 4 1 0 11 9 1 1 13 5 10 3 23 8 +15 4 3 2 2 23 (+5) 1

INTER 27 5 3 0 2 6 6 0 0 11 9 0 2 8 8 14 2 22 10 +12 3 3 0 0 14 (+13) 11

NAPOLI 23 6 5 1 0 5 2 1 2 11 7 2 2 12 4 4 3 16 7 +9 3 2 0 0 16 (+7) 6

FIORENTINA 21 6 5 1 0 5 1 2 2 11 6 3 2 11 2 5 6 16 8 +8 2 0 3 2 13 (+8) 14

LAZIO 19 5 3 1 1 6 3 0 3 11 6 1 4 9 5 7 10 16 15 +1 1 1 4 2 22 ( 3) 2

ROMA 17 6 2 2 2 5 3 0 2 11 5 2 4 13 10 13 10 26 20 +3 2 1 2 2 17 (=) 5

CATANIA 15 6 4 1 1 5 0 2 3 11 4 3 4 11 4 4 12 15 16 1 1 1 1 1 14 (+1) 14

PARMA 15 5 3 2 0 6 1 1 4 11 4 3 4 9 5 5 11 14 16 2 3 2 7 3 15 (=) 15

ATALANTA (-2) 15 5 3 0 2 6 2 2 2 11 5 2 4 5 7 5 6 10 13 3 0 0 3 1 13 (+2) 14

MILAN 14 6 3 0 3 5 1 2 2 11 4 2 5 8 4 9 9 17 13 +4 1 1 3 3 21 ( 7) 3

UDINESE 14 5 2 2 1 6 1 3 2 11 3 5 3 6 7 8 9 14 16 2 3 3 2 2 21 ( 7) 3

CAGLIARI 14 5 2 1 2 6 2 1 3 11 4 2 5 7 8 4 9 11 17 6 5 2 2 0 13 (+1) 14

TORINO (-1) 11 5 1 1 3 6 1 5 0 11 2 6 3 4 6 8 4 12 10 +2 3 2 2 2 in B in B

PESCARA 11 6 2 1 3 5 1 1 3 11 3 2 6 5 9 3 8 8 17 9 0 0 4 2 in B in B

SAMPDORIA (-1) 10 5 1 1 3 6 2 1 3 11 3 2 6 4 6 9 10 13 16 3 2 2 5 4 in B in B

CHIEVO 10 6 3 1 2 5 0 0 5 11 3 1 7 8 7 2 14 10 21 11 2 2 0 0 15 ( 5) 8

GENOA 9 6 1 2 3 5 1 1 3 11 2 3 6 7 10 3 5 10 15 5 3 1 1 1 15 ( 6) 8

BOLOGNA 8 5 1 2 2 6 1 0 5 11 2 2 7 8 8 4 9 12 17 5 2 1 1 1 10 ( 2) 17

PALERMO 8 5 1 3 1 6 0 2 4 11 1 5 5 7 7 2 10 9 17 8 1 1 0 0 16 ( 8) 6

SIENA (-6) 6 6 2 3 1 5 1 0 4 11 3 3 5 5 4 7 10 12 14 2 3 1 2 1 14 ( 8) 11

CONCORSI

RISULTATI

laMoviola

classifica MARCATORI

PROSSIMO TURNO

Tiro di Casarini (Cagliari), i compagni in fuorigioco non influiscono SKY

La Juve sconfitta

dall’Inter, di chi è la colpa? E

qual è il segreto di

Stramaccioni, tecnico

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serie A e i retroscena dei

temi caldi della giornata.

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Napoli, al passo avanti del

Milan e alle sfide di

Champions League, con il

commento di Nino Morici e

Alberto Cerruti, e le

incursioni di Marco

Materazzi. In più il focus

dedicato alle statistiche di

rendimento della Magic +3

di FRANCESCO CENITI [email protected]

U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE

SERIE A 11ª GIORNATA

La Samp senza un rigore,ma era buono Denis-golGiudici di porta decisivia Catania e a Firenze

La domenica degli arbitri è nelcomplesso positiva, ma gli errori diJuventus-Inter hanno un peso(soprattutto mediatico) molto diverso.Ne sa qualcosa il designatore StefanoBraschi molto arrabbiato per quelloaccaduto a Torino: ancora una voltale sviste commesse sono indifendibilie l’unica consolazione è arrivata dalrisultato finale. La vittoria dell’Inter hacancellato molti veleni, ma non iproblemi. In meno di 7 giorni unassistente di grande esperienza comeMaggiani e un altro di grandeprospettiva come Preti sonoincappati in due topichemacroscopiche. Non solo, se ancheun arbitro importante, Tagliavento,frana in modo evidente non riuscendoa gestire la partita, l’allarme è rosso.Sabato prossimo l’Aia sceglierà ilnuovo presidente (Boggi sfida ilpresidente Nicchi): forse anche lacompetizione elettorale non aiuta arestare sereni.

BOLOGNA-UDINESE 1-1Bergonzi di GenovaGara non complicata e gestionecomplessiva più che sufficiente:

Bergonzi utilizza molto i suoicollaboratori e fa bene perché leindicazioni sono sempre giuste.

CATANIA-LAZIO 4-0Mazzoleni di BergamoNetto il rigore dato al Catania: Diastocca con un braccio. Sul 3-0decisivo il giudice di porta (Guida) chesegnala all’arbitro il gol sul disperatotentativo di salvataggio di Biava dopoil tiro di Gomez: la palla è entrata.

FIORENTINA-CAGLIARI 4-1Calvarese di TeramoGiallo sul momentaneo pari delCagliari: l’arbitro annulla per unfuorigioco inesistente sul tiro diCasarini (i compagni in offside nonpartecipano all’azione) poi dopo lasegnalazione di Giancola (arbitroaddizionale) e Liberti (guardalinee)giustamente convalida perché ladeviazione è di Roncaglia. Okay il goldi Toni.

PESCARA-PARMA 2-0Massa di ImperiaPoco lavoro per l’arbitro: regolare larete di Abbruscato.

NAPOLI-TORINO 1-1Valeri di RomaIl Napoli chiede un rigore per unintervento di Rodriguez su Maggio,ma il granata prende prima la palla.Nel finale espulso Mazzarri perproteste: chiedeva un fallo su Hamsikche però cade da solo.

ROMA-PALERMO 4-1De Marco di ChiavariSi lamenta il Palermo sul primo goldella Roma e non ha tutti i torti: sulcross di Piris c’è una spinta diOsvaldo a Munoz poi la palla finiscedalle parte di Totti. Sbaglia De Marco(mal supportato da Nicoletti) al 26’quando non vede il fallo di Munoz suOsvaldo: manca punizione e il rosso

diretto per la chiara occasionenegata. Ingenuità di Destro: segna il4-0, poi si copre il volto con lamaglietta e non si può fare perregolamento. De Marco a malincuoredeve mostrargli il secondo giallo: duralex, sed lex...

SAMPDORIA-ATALANTA 1-2Russo di NolaCi stava un rigore per la Samp: nonvista una doppia trattenuta diCarmona su Eder e Stendardo suGastaldello dopo un angolo.Penalizzata anche l’Atalanta: golregolare annullato a Denis (non c’èfuorigioco). Non solo, restano moltidubbi per una strattonata diManfredini su Maxi Lopez. Per il restonon è in offside Soriano quando dàpalla a Maresca per l’1-1; idem per laposizione di Denis autore dell’assist aDe Luca.

SIENA-GENOA 1-0Peruzzo di SchioAnnullato un gol a Paci: sì, fuorigiocoevidente. Protesta il Siena per unpresunto mani di Granqvist: la pallaperò sbatte sul fianco.

le reti segnate nella 11ªgiornata, si tratta di recordstagionale eguagliato, anchealla seconda giornata eranostati segnati 34 gol

34

la situazione

All’Olimpicospinta di Osvaldosull’1-0 di Totti eMuñoz graziato,Destro ingenuo

N. 88DEL 4/11/2012

TOTOCALCIO COLONNA VINCENTENON COMUNICATA

TOTOGOL COLONNA VINCENTENON COMUNICATA

Stephan El Shaarawy, 20 anni

La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale.1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) maggior numero di gol segnati 5) ordine alfabetico.Le ultime tre retrocedono in Serie B.

22 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 5 NOVEMBRE 2012

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BOLOGNAbologna.repubblica.it

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LUNEDÌ 5 NOVEMBRE 2012

Rapina con lo spray Forze armate in festa In ricordo di Martini

Un negoziante bengalese èstato rapinato sabato notte invia Castiglione: due banditi,dopo avergli spruzzato sulviso uno spray urticante, sonofuggiti con l’incasso, circa 800euro. L’uomo è stato visitatoal Sant’Orsola.

Il prefetto Angelo Tranfagliaieri mattina ha salutato ireparti schierati in piazzaMaggiore per la festa delleForze armate e ha ricordatoi caduti e i militari che sisono prodigati per lepopolazioni colpite dal sisma.

Oggi alle 17,30 allo StabatMater dell’Archiginnasio verràricordato il cardinal CarloMaria Martini, scomparso il 31agosto scorso. Interverranno iteologi Vito Mancuso eBrunetto Salvarani, vicini almagistero martiniano.

“Basta tasse sotto le macerie”Bersani a Imola sulla proroga fiscale per i terremotati. E sulle primarie: “Scelta giusta”

La politica

Dal Galvani al Righi, dal Copernico alle Guercino, stop al programma e discussioni con gli studenti anche sui continui tagli alla scuola

Lo sciopero bianco dei professoriDa oggi in vari istituti la protesta dei docenti contro il governoSARANNO in classe, ma solo perpreparare le lezioni e correggere icompiti assieme agli studenti. Daoggi a sabato i docenti di diversescuole superiori cittadine protesta-no così contro i tagli all’istruzione el’aumento delle ore di lavoro. “Scio-pero bianco” al Galvani, al Righi, alCopernico, al Leonardo da Vinci diCasalecchio e alle medie Guercino.

VENTURI A PAGINA VII

Diamanti ha segnato il suo gol dopo 18 secondi della ripresa SERVIZI ALLE PAG. II E III

Brutto, triste e penultimo: il Bologna non riesce a rialzarsi1-1 con l’Udinese, contestata la società, sostenuto il tecnico

Idv, congresso nella bufera. La Mura: “Sì, sapevo di Nanni”

Silvana Mura con Antonio Di Pietro

menti presi contro Nanni dal partito di Antonio DiPietro furono tuttavia piuttosto lievi dal momentoche dopo aver lasciato viale Aldo Moro il consigliereNanni tornò in Provincia, dov’è stato successivamen-te protagonista del caso dei pass per invalidi. «Forsequalche errore nella selezione degli eletti c’è stato —ammette la Mura — ma d’altronde siamo un partitocresciuto molto in fretta, passato dal 2 all’8% in quat-tro anni, dal 2006 al 2010. Bisognava avere la palla divetro per prevedere quello che avrebbe fatto Nanni».

(caterina giusberti)

«FINALMENTE Domenico Morace dice la verità. Èvero, nel 2009 venni informata del fatto che c’eranoanomalie nella gestione dei fondi in Regione da partedi Nanni, ne parlai con lui ed avemmo un durissimoscontro. Poi verificai i conti, non avevo idea che il par-tito gestisse somme di questo genere. E non è vero chenon presi provvedimenti contro di lui: non l’ho piùcandidato». Nel giorno in cui Antonio Di Pietro parladi “omicidio politico” dell’Idv, l’onorevole SilvanaMura, coordinatrice regionale del partito, a Bolognaper l’assemblea regionale dell’Idv, replica alle accusedell’ex coordinatore cittadino Morace. I provvedi-

“NON si possono chiede-re le tasse anche sottole macerie delle fab-

briche. Con questi problemi nonsi scherza. Le commissioni parla-mentari hanno preso atto di unarealtà, il governo deve essere ra-gionevole. Bisogna trovare unpunto di intesa per evitare inci-denti”. Anche il leader del Pd PierLuigi Bersani, ieri a Imola per lacampagna delle primarie, sischiera a favore della proroga al 30giugno 2013 degli sgravi fiscali perle aree terremotate, approvata ve-nerdì con un colpo di mano incommissione grazie a un emen-damento dello stesso Pd. Bersaniè tornato anche sulla decisione di

fare le primarie nel centro-sini-stra, definendole «una scelta giu-sta», ma invitando a smetterla«con il fuoco amico». Il decreto sulsisma ora deve passare al vagliodelle camere e il sottosegretarioall’economia, Gianfranco Polilloavverte: «Aspettiamo la relazionetecnica della ragioneria dello Sta-to — ha detto — se la ragioneriaconfermerà che il costo della nor-ma è di 140 milioni, o si trova unacopertura oppure dovrà essereespunta dal provvedimento per-ché sarebbe in contrasto con l’ar-ticolo 81 della Costituzione, cheobbliga al pareggio di bilancio».

(c. gius.)Pier Luigi Bersani

Verrà letta nelle aule del Galvaniper condividerla con tutti gli studenti

Lettera apertadi 74 insegnanti“Noi, frustratie sottopagati”SERVIZIOA PAGINA VII

La felicitàda Cameronal Dall’Ara

Due anni fa il pre-mier britannicoCameron com-

missionò un sondaggioper appurare il grado difelicità dei suoi compa-trioti: forse un tentativo didistrarre da barometripiù concreti, come disoc-cupazione e reddito, macomunque un’iniziativainsolita. Ora arrivano i ri-sultati e si apprende che lacategoria più felice sono igiovani sui 16-17 anni.Come non essere felici,quando hai tutta la vitadavanti? Beninteso, nontornerei ai miei 16-17 an-ni: preferisco gli attuali56. Ma non erano nean-che male. Specie rispettoai pur felici (secondo ilsondaggio di Cameron)adolescenti d’oggi, a mioparere risucchiati dascuole troppo impegnati-ve (perlomeno qui a Lon-dra), troppi compiti a ca-sa e troppo computer neltempo libero.

«Perché, secondo te co-me dovrebbe passare iltempo, un 17enne?»,chiede un amico bolo-gnese parlando dei nostrifigli, che hanno appuntoquell’età. Beh, più o menocome lo passavamo noi alliceo: i compiti copiati du-rante la prima ora di scuo-la dai quaderni dei com-pagni, tre ore di basketogni pomeriggio sul cam-petto della Vulcal fuoriporta San Mamolo, unmotorino, un chiosco ge-lati e un bar biliardo, pos-sibilmente una morosa, ilGuerin Sportivo di Brera,Bianciardi, Giordani,qualche bel romanzo, ladomenica allo stadio o al«palazzo» (dello sport).Mi resta scolpito nellamemoria un mitico po-meriggio feriale con il miocompagno di banco Da-nilo: andammo a vedere ilBologna in Coppa Italia,quindi l’allenamento del-la Virtus, poi «Paolo il cal-do» (dal libro di Brancati)al cinema. All’uscita cisembrava di essere di-ventati grandi e di averescoperto il significato del-l’esistenza. Peccato che lamattina dopo ci attendes-se un compito in classe.

LETTEREDA LONDRA

ENRICO

FRANCESCHINI

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EMILIO MARRESE

DIFENDERE Pioli non si-gnifica affatto sostenernel’infallibilità bensì l’inuti-

lità di un suo esonero. È evidenteche abbia colpe anche lui, lo èmolto meno la necessità della so-lita scorciatoia alla disperata, tan-to per fare qualcosa. Non nascon-diamo certo che il punticino di ie-ri, dopo 4 sconfitte, sia stato soloteoricamente un passo avanti.

SEGUE A PAGINA II

MA CACCIARE PIOLISAREBBE INUTILE

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SPORTBOLOGNA ■ II

LUNEDÌ 5 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa

Il migliore: Diamanti

Il peggiore: Pazienza

Diamanti-Di Natale, un punto per unoMa Pioli non rischia: “Mai visto in carriera tanto affetto dalla mia curva”

FRANCESCO SAVERIO INTORCIA

AGLIARDI 6: attento su un tiret-to moscio di Di Natale, unico delprimo tempo. Inoperoso a lungo,impallinato senza colpa da Totò.

Antonsson 5.5: preciso perun’ora, abbatte Allan e becca ilgiallo, per rimediare però a unasvista di Pazienza. Chiude tardisu Ranegie, ne nasce la palla or-fana che Di Natale mette dentro.È il manifesto del Bologna: sciu-pa tutto alla prima disattenzio-ne.

Sorensen 6.5: l’eredità di ca-popopolo là dietro è pesante, laraccoglie di nuovo con persona-lità. Riproposto al timone, con-ferma d’avere spalle larghe escorza dura. Ammonito nel fina-le per fallo su Allan.

Cherubin 6: sbroglia con sicu-rezza un compito possibilissimo,non avendo marcantoni da sor-vegliare e facendo buona guar-dia sui calci piazzati.

Garics 5.5: fronteggia Armero,lo tampona ma non riparte e do-po le promesse dell’avvio perdefreschezza lungo la strada, lati-

tando al cross.Pazienza 5: ripescato causa

repentino forfait di Perez, sba-glia pure le tabelline, indovi-nando solo un filtrante per Gilain offside. Non doveva giocare,già (dal 1’ st Krhin 5.5: mette or-dine, spruzza qualità, ma quan-do la squadra rincula non la tirafuori dal guscio).

Taider 6: zaffiro opaco, rigatodalla stanchezza, fa qualche sca-rabocchio di troppo, ma ispira lapartenza dell’1-0 e si guadagnaun giallo (Allan). Forse dovrebberifiatare, ma è un’oasi di qualitàin questo deserto, e non può.

Morleo sv: neopapà di Giulia,s’arrende dopo un quarto di garaal riacutizzarsi delle noie mu-scolari (dal 26’ pt Abero 5: co-

mincia bene, cala alla lunga.Ammonito per simulazione do-po il tè, si scorda Di Natale sull’1-1, palesando i suoi limiti difensi-vi. In fondo, nacque attaccante,quel dì a Montevideo).

Diamanti 6.5:guizza come uncapitone sul banco del pesce, siprocaccia il giallo di Domizzi,cerca il lampo su punizione late-rale. Poi colpisce all’alba della ri-presa, sfiora il bis, alternandoslanci altruisti a rari egoismi.Terzo gol stagionale, il Bologna siregge solo su di lui.

Gilardino 5.5: prova di sacrifi-cio, spazia sul fronte d’attacco,non ha un pallone giocabile. L’u-nico gli arriva da Diamanti, fuo-ri misura.

Gabbiadini 6: stavolta fre-quenta l’area più spesso, ma nonsi vede fino al momento in cuistende Domizzi, rimediandoun’ammonizione evitabile. Lu-cra sufficienza e applausi conl’assist che sblocca il match (dal28’ st Kone 5.5: entra lui, segnal’Udinese, che poi avvia un asse-dio).

Agliardi incolpevole, Sorensen autoritario, Antonsson ha una sola incertezza, purtroppo fatale

Gila senza palloni, Gabbiadini pesca l’assistTaider irrinunciabile, pure quando soffre

Le pagelle

SIMONE MONARI

ALL’UNDICESIMA giornata, sia-mo alla mozione degli affetti. I co-ri e gli striscioni che la curva An-drea Costa ha indirizzato a Pioli,nel giorno di una serrata conte-stazione alla proprietà, hannocommosso il tecnico: «Non homai vissuto nella mia carriera, néda allenatore né prima da gioca-tore, emozioni come queste.Emozioni che mi spingono a fareancor di più per questo Bologna».

La classifica, purtroppo, è unpianto greco. La squadra è penul-tima, ma sarebbe ultima se il Sie-na non fosse stato penalizzato. Lastriscia negativa, se non altro, èstata interrotta da questo 1-1, do-po una partita facilmente sinte-tizzabile: modestissima nel pri-

mo tempo, più vivace nella ripre-sa, dopo il bel gol di Diamanti al-l’avvio. Un inserimento perfettosu un invitante traversone di Gab-biadini, dopo un bel recupero acentrocampo di Taider. Tutto in18 secondi: gli stessi di Vidal...

«A quel punto - ha notato Pioli -abbiamo avuto qualche occasio-ne per chiuderla, situazioni di su-periorità numerica che poteva-mo sfruttare meglio». Invece, an-cora una volta, è spuntata una di-sattenzione difensiva (subito do-po un cambio, come con l’In-ter…), su una palla nonallontanata come sarebbe servi-to. E sul traversone di Domizzidalla sinistra la difesa s’è strettatutta sullo svedese Ranegie e nes-suno ha chiuso su Di Natale, cheda una quindicina di metri ha col-pito imparabilmente. «Sulle palleinattive, su Totò, il loro giocatorepiù importante, c’era Morleo, cheperò era uscito». Insomma, dove-va starci Abero, anche se Pioli hasubito corretto il tiro per non get-tar la croce addosso all’uruguaia-no, che aveva sostituito Archime-de infortunato. «Non è stata un’a-zione semplice da leggere, un’a-zione che è andata sviluppandosie nella quale abbiamo concessotroppo spazio al giocatore sba-gliato». E per Di Natale è stato ilsettimo gol contro il Bologna, ilterzo di fila, il sesto nelle ultime 7partite. Una tirannia.

Le raccomandazioni di Piolidella vigilia sono rimaste letteramorta. Una volta subito l’1-1, al28’ della ripresa, il Bologna ha sof-ferto e stentato. «E all’ultimo mi-nuto avremmo anche potuto por-tarla a casa», ha notato Guidolin,che ha comunque detto cose danon trascurare sui rossoblù:«Questa squadra non vale assolu-tamente l’ultimo posto, il giococ’è, è una squadra sul nostro livel-lo e su quello delle tante che devo-no pensare a raggiungere il primapossibile 40 punti. Ho visto coe-sione e spirito e la voglia dei gio-catori di ascoltare un allenatorebravo come Pioli». Il cui score re-sta deprimente, benchè sia fuor-viante pensare che il club possaallontanarlo, anche al di là dei co-sti dell’eventuale sostituzione.Semplicemente si vive alla gior-

nata, aspettando di tornare do-menica a Torino. Le contestazio-ni di ieri e di sabato dicono chia-ramente che la curva ha rispar-miato proprio squadra e mister.

L’indice di popolarità della pro-prietà è invece ai minimi storici, ecosì quello del dg Zanzi. Che ieri,uscendo dalla terrazza Bernardi-ni, ha detto una cosa largamente

condivisibile: «Non è il momentodi cercare colpevoli, semmai ditrovare rimedi». Intanto, sfolten-do l’infermeria. Ieri, mentre stavaper entrare in campo, si è blocca-

to anche Perez, poi rimpiazzatoda un opaco Pazienza. «Di sicuro- ha preso atto Pioli - non è un pe-riodo in cui ci gira bene…».

Amaro il tecnico:“Potevamo fare il2-0. E non si dovevalasciare Totò libero.Un piano c’era...”

Sorensen insidia Brkic in un’azione offensiva del Bologna

Il ricordo

Alino, un gol per Lorenzo e il suo giardino

LA MAGLIETTA gliel’avevano data Luca e Silvia, i ge-nitori di Lorenzo. Alessandro Diamanti la portava giàcontro l’Inter, aspettava di mostrarla dopo un gol. Ilpiccolo Lorenzo avrebbe compiuto 8 anni proprio og-gi, se un male fulminante non se lo fosse portato via.Nel suo paese, Fusignano, è nato “Il Giardino di Lo-renzo”, con tutti i suoi giochi preferiti, e il progetto disolidarietà ha trovato la collaborazione di Bologna eCesena, della famiglia di Simoncelli e del Real Fusi-gnano. Dopo il gol all’Udinese, Alino ha mostrato la ca-notta arancione: “Ciao Lorenzo”. E buon compleanno.

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(segue dalla prima di cronaca)

ECHE la squadra ne ha fatto uno indietro sul piano del gioco. Il cen-trocampo non crea e l’azione dipende tutta dall’estro intermit-tente di Diamanti (e meno male che c’è), Gilardino s’è spento (ma

dietro non ha più la squadra di prima) e la difesa continua a essere as-sai scarsa (anche se Di Natale fa gol a tutti e si smarca in tutte le aree). IlBologna di ieri è stato veramente brutto e il fatto che, in una giornata si-mile, non sia tracollato, non è un elemento irrilevante. Una situazionedel genere offre a ogni opinione diritto di cittadinanza, ma siamo dav-vero sicuri che Pioli debba pagare col massimo della pena aver preferi-to Pazienza a Krhin? Non aver lanciato Riverola? Sono questi i dettagliche fan davvero la differenza? Mah. Ricorda il tiro al bersaglio su Co-lomba perché non dava spazio a quell’asso di Gimenez... Dopo avertentato la classica scossa, con l’esonero, poi passiamo direttamente alsale nelle porte, stile Anconetani, e al pellegrinaggio a San Luca? No,non credo che questa società, già tanto mediocre ed errabonda, debbaessere ulteriormente incoraggiata a procedere a tentoni e a casaccio.

CACCIARE PIOLI SAREBBE INUTILEPOI RESTEREBBE SOLO LA SALITA A S.LUCA

EMILIO MARRESE

Guidolin

“Ora meno fischitempo galantuomo”

Il repentino forfaitdi Perez rilanciaPazienza, che nonne infila una. Pocodi più offre Krhin

Bologna-Udinese 1-1

«SONO sempre menoquelli che qui a Bolognami fischiano, il tempo ègalantuomo». FrancescoGuidolin, solitamenteomaggiato di cori ostiliquando torna al Dall’Ara,ieri è stato ignorato daitifosi. Un’indifferenza chegli ha fatto piacere, «o me-glio, le cose vere vengonopoi a galla, anche tantotempo dopo, me l’hannoinsegnato da bambino».Insomma, un ritorno me-no traumatico del solitoper il tecnico, che qui nonsi ritenne compreso. E apace fatta, pure i compli-menti al Bologna: «Sonosicuro che si salverà, neha tutti i mezzi». (l. san.)

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BOLOGNA ■ III

@LUNEDÌ 5 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa PER SAPERNE DI PIÙwww.bolognafc.itwww.repubblica.it

Il futuro

Guaraldi contestato e senza paroleZanzi: “Non cerchiamo colpevoli”Il presidente nel mirino della curva: game over, ora vendiLUCA BACCOLINI

LA CONTESTAZIONE alla so-cietà era già stata servita nero subianco con uno striscione forma-to mignon, ma dal significatoinequivocabile, apparso al cen-tro della curva: “Guaraldi gameover”, con accanto la sfera di Pac-man, il videogioco che mangiavale palline e doveva guardarsi daifantasmi. Quelli visti da Guaraldiieri erano soltanto l’eco delle gri-da sentite sabato a Casteldebole,ripetute quando la partita era co-minciata da appena due minuti.

«Guaraldi vattene», «costrui-sci ’sto c…» e vaffa ripetuti, conevidenti richiami al centro tecni-co in via di costruzione. È stata lafase B della contestazione, inun’altra domenica di riflessivi si-lenzi presidenziali, «perché an-che quando dico buonasera nonva mai bene», si sfogava Guaraldipuntando gli spogliatoi al novan-tesimo, dopo aver saltato il con-sueto posto di blocco dei mi-crofoni. L’ingresso non era statopiù loquace: «I fatti parlano da so-li», aveva risposto con sintesi as-soluta ed enigmatica a chi glichiedeva un commento sullacontestazione di sabato, quando

i tifosi sono arrivati a Casteldebo-le per sostenere Pioli e incalzarela proprietà.

«Non è il momento di trovareun colpevole, ma la soluzione»,ha dettato invece il dg Zanzi, ri-sparmiato ieri dai cori a differen-za di due giorni fa. Per il cuore del-la curva il colpevole c’era già,mentre un altro striscione, similea quello esposto alla squadra aCasteldebole, completava il pen-siero collettivo: «Fino alla fineStefano Pioli», scritto col rosso ecol blu. Un attestato di stima cheblinda, forse più del ricco con-

tratto, il tecnico parmigiano. Il punto di ieri ha salvato la sua

panchina, ma rimandato le deci-sioni. Con una tautologia che sa-peva quasi di avvertimento, Zan-zi ha condensato l’urgenza di ri-sposte che si chiedono al tecnico:«La classifica si deve costruire coipunti e bisogna cominciare a far-ne, anche tre alla volta».

La squadra non ha abbando-nato Pioli. Casomai, s’è rinsalda-ta attorno a lui. Garics, in un postpartita avaro di voci senatorialidallo spogliatoio, zittiva ognidubbio: «C’è meno serenità ma

crediamo nel mister perché stafacendo un buon lavoro». La dife-sa di Zanzi è arrivata poco dopo:«Pioli in discussione? Non cer-chiamo letture che non esistono.È stata una partita cominciata inmaniera contratta, poi quella di-sattenzione ha pesato sul mora-

le, ma l’inerzia era a nostro favo-re». Resta però un deficit di puntie di attese non realizzate: «Il per-corso che stiamo facendo non eraquello previsto – ammette Zanzi-, ma non è il tempo di scaricare lecolpe su qualcuno. I tifosi agisco-no per amore, qui però ci sonopersone impegnate ogni giorno amigliorare la situazione».

Giovedì tornerà Di Vaio in ami-chevole al Dall’Ara con il suoMontreal Impact. Poi di nuovo aTorino, per un’altra domenicaverità.

L’arringa di Garics:“C’è meno serenitàma crediamo nelmister, sta facendoun buon lavoro”

Lo striscione a favore di Pioli dei tifosi rossoblù

18 SECONDI PER ILLUDERSI

Diamanti segna l’1-0 dopo18 secondi della ripresa(gli stessi di Vidal nelprimo tempo di Juve-Inter).Di Natale farà l’1-1

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