ilcds-stadio_04.11.2012

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Circa seicento

tifosi

allallenamento:

applausi ai

calciatori e a Pioli.

Fischi, striscioni e

cori contro

Guaraldi. E oggi...

I tifosi invadono pacificamente

la rotonda allingresso del

Centro sportivo Niccolò Galli.

In alto lo striscione appeso

davanti la tribuna I(Getty)

tifosi lungo la recinzione che

divide il campo dalla tribuna:

applausi e incoraggiamenti.

Portanova ha poi invitato la

squadra a salutare tutti

A Casteldebole in centinaia con la squadra

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Tutti per Stefano Pioli e per la

squadra, tutti contro il presidente AlbanoGuaraldi. Gli oltre cinquecento tifosi(rappresentavano tutti i gruppi della curvaBulgarelli, ex Andrea Costa) che ieri primadellallenamento di rifinitura si sono ritrovati aCasteldebole hanno fatto capire chiaramente dache parte stanno, anche se già nei giorni passatiera diventato il segreto di Pulcinella la stimainfinita della gente di Bologna nei confronti deltecnico rossoblù. Che per Bologna (appunto) non

ha alcunaresponsabilità per glistenti con i qualiattuamente staconvivendo la squadrae che sempre perBologna per niente almondo deve e puòessere messo indiscussione. Come erascritto in quello

striscione che a un certo punto è comparso allarete di recinzione che si affaccia sul camponumero uno del centro tecnico, « Pioli non si

Pioli portato alle stelle, di contro Guaralditocca».attaccato con cori forti e offensivi, e addiritturaaccostato a Sacrati, e cioè al presidente che haportato a fondo la Fortitudo. E questo ci sembraun po esagerato, perchè è vero che il Bolognaha fatto in estate un mercato troppo al risparmio(e nessuno più di Stadio lo ha sottolineato), èvero che Guaraldi non potrà assicurare undomani sereno al Bologna (e anche su questopunto Stadio è sempre stato critico e realista neisuoi confronti), ma è anche vero che anchegrazie allo stesso Guaraldi il Bologna non èfallito dopo le vergogne firmate da SergioPorcedda.

Va detto subito che questi cinquecento tifosi hannoIL GRAZIE DEI GIOCATORI -deciso di andare a Casteldebole prima di tutto per inviare un segnale di affetto neiconfronti di Pioli e della squadra in vista di una partita estremamente importante comequella di oggi contro lUdinese, e per far sapere a tutti che Pioli ha la stessaconsiderazione di quando il Bologna vinceva, primo punto, e che il Bologna dovràproseguire il suo cammino con lui in panchina, secondo punto. In pratica, la presenzadi questi tifosi ha di fatto aperto le porte dellallenamento per tutta la durata della

seduta (che doveva essere a porte rigorosamente chiuse).

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Presenti tutti i

gruppi della curva

e tante famiglie Il

club ha consentito

laccesso alla

tribuna

Condita da cori continui nei confronti del tecnico, che haringraziato con la mano, e da canti di incitamento allasquadra, accompagnati da diversi fumogeni e anche da unpaio di petardi. Non solo: sono arrivati anche coripersonalizzati per Diamanti, per Gilardino, per Perez, perAgliardi e anche per Portanova, in borghese ai lati delcampo. Ed è stato proprio Portanova a metà della seduta aesortare la squadra a ringraziare il pubblico che riempiva la

tribunetta del centro: Pioli e tutti i giocatori sono andati vicino alla rete e hanno ricevutoun lungo applauso, ricambiato, e successivamente anche altri cori. E sarà così ancheoggi allo stadio, perché Bologna ha capito che la partita contro lUdinese sarà unatappa molto importante della stagione.

Guaraldi non era presente ieri a Casteldebole, ma la contestazioneTE NE VAI O NO -nei suoi confronti era nellaria e puntualmente cè stata. Il presidente del Bologna èritenuto colpevole di aver smantellato la squadra della stagione passata senzaricostruita a dovere. Dopo i soliti vaffa, sono seguiti altri cori, « legatite ne vai o no»,anche alla vicenda del nuovo centro sportivo a Granarolo, infine è arrivato quello piùpesante, « Ciò che è successo ieri probabilmente saràGuaraldi come Sacrati».riproposto oggi, sì, perché i tifosi non hanno escluso una nuova contestazione neiconfronti di Guaraldi, ma eventualmente accadrà prima, nel corso dellintervallo e allafine, perché durante la partita dalla curva arriveranno solo incitamenti.Intanto anche sul fronte Udinese cè stato un confronto con i suoi tifosi: dopo chemercoledì Di Natale aveva zittiti i sostenitori, non avendo gradito i cori contro inapoletani: « mi hanno sempre amato come un figlio, chiedo scusa a tutti e midispaice che qualcuno si sia sentito offeso».

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P R I M A V E R A

Il Cesena rimonta e vince in casa rossoblù con Lolli e Gravina.

Presente Sacchi

Bologna-Cesena 2-3BOLOGNA (4-3-2-1): Stojanovic, Palomeque, Lorenzini, Dall'Osso, Ferrari; Pescatore,Riverola, Ciarlariello (dal 32' st Coraini); Capello, Benatti (dal 25'st Pagni); Veratti. Adisposizione; Malagoli, Minelli, Tonelli, Melli, Senese, Malo, Bergamini, Marchesi,Marchignoli, Scalini. Allenatore: Baldini.CESENA (4-3-3): Melgrati, Filippo Fabbri, Sanchez, Paolini, Lo Russo; Filippucci (dal29'st Pironi), Yabrè, Sensi; Gravina, Matteo Fabbri (dal 19' st Cicarevic), Lolli. Adisposizione: Quadrelli, Faccini, Arrigoni, Rizzitelli, Gaiani, Ballardini, Bertoni,Genuario. Allenatore: De Argila.Arbitro: Baldicchi di Città di Castello. Assistenti: Serpilli e Croce.Marcatori: al 4' Veratti (B), al 23'pt e 30'st Lolli (C), 26'pt Riverola (B), al 24'st Gravina(C).Note. Ammoniti: Pescatore (B), Filippo Fabbri (C), Sanchez (C), Lo Russo (C),Cicarevic (C), Veratti (B). Espulsi: nessuno. Spettatori 500 circa.BOLOGNA - Il derby è bianconero. Ride il Cesena, che espugna in rimonta(infopress)il Kennedy di San Lazzaro e riduce a due le lunghezze che la separano dalla zonaplayoff. Si morde le mani il Bologna, che nel finale reclama per un rigore non concessoa Capello. Più che con l'arbitro, però, la banda di mister Baldini se la deve prenderecon sé stessa: due volte in vantaggio, si fa raggiungere e superare, sciupando un paiodi occasioni per chiudere la gara e staccare le concorrenti in lotta playoff. In tribuna, aosservare il baby rossoblù Capello, c'è Arrigo Sacchi, coordinatore della nazionaligiovanili italiane. La scena, però, inizialmente è di Riverola, nel bene e nel male: assistper Veratti (sesto gol in nove partite) al 4', palla persa che origina il pareggio cesenatedi Lolli e gol, con destro al volo da fuori area, per il nuovo vantaggio rossoblù al 26'.Poi sale in cattedra il Cesena: Gravina trova il pari, Lolli completa l'opera.

l GIRONE A - Cagliari-Siena 2-1; Fiorentina-Livorno 2-1; Genoa-Torino 1-2;

Grosseto-Novara 3-5; Parma-Sampdoria 1-1; Pro Vercelli-Spezia 4-0. CLASSIFICA :Fiorentina 22; Novara 19; Genoa 17; Torino 16; Empoli, Pro Vercelli 15; Spezia 12;Juventus 11; Cagliari 10; Siena 9; Parma 7; Sampdoria 6; Livorno, Grosseto 5.

MARCATORI : 7 gol: Chelo (Cagliari), Frugoli (Empoli), Said (Genoa).

l GIRONE B - Bologna-Cesena 2-3; Brescia-Cittadella 1-0; Milan-Chievo 1-5;Modena-Padova 3-4; Varese-Sassuolo 2-3; Verona-Atalanta 0-1; oggi Udinese-Inter (

ore 11, diretta Sportitalia ). CLASSIFICA : Atalanta 24; Chievo 21; Inter 17; Bologna16; Milan 15; Cesena 13; Sassuolo, Cittadella 12; Varese 10; Padova 9; Brescia 8;

Udinese 7; Modena 6; Verona 4. MARCATORI : 7 gol Gomez (Sassuolo).

l GIRONE C - Ascoli-Lazio 2-0; Crotone-Bari 1-1; Lanciano-Catania 0-2;Napoli-Reggina 2-2; Palermo-Pescara 6-2; Roma-Ternana 3-0; Vicenza-Juve Stabia

1-0. CLASSIFICA : Napoli 19; Palermo 18; Lazio, Roma 17; Juve Stabia, Ascoli 14;Catania, Reggina 13; Pescara 10; Vicenza 9; Crotone e Bari 7; Lanciano 4; Ternana 3.

MARCATORI : 10 gol Insigne (Napoli).

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«Nel campionato

passato arrivammo

alla sosta a quota

16 ma alla

dodicesima

giornata avevamo

«Abbiamo una

grandissima

tifoseria, la gente

sta capendo i

nostri sforzi. Con

questa unità sarà

più facile toglierci

dai guai»

Stefano Pioli, 47 anni

L A S C O S S A

Pioli: «Vinciamo e saremo al livello dello scorso anno»

BOLOGNA - Diciamo subito che Stefano Piolinon rischia la panchina, lo stesso AlbanoGuaraldi capisce che prima di esonerare il suotecnico paradossalmente dovrebbe esonerarsi,considerata la squadra che gli ha consegnato inestate. «Cè grande sintonia tra noi, parliamo tuttii giorni e tutti i giorni stiamo lavorando per

Pioli saaiutare il Bologna ad uscire dal tunnel».di avere lappoggio totale della società, e sequalcuno gli dice che nessuno qua a Bologna lomette in discussione ecco che mette in piazzaquello che ha dentro. « In discussione mi ci

metto sempre da solo,posso assicurarvi dinon esserepreoccupato ma solotanto determinato.Pensatela come volete,ma io sono ancoraconvinto che questoBologna abbia deivalori e possa fare un

Fa di tutto per sembrare sereno, forsebuon campionato».non lo è fino in fondo, ma di sicuro ha dentro la voglia di svoltare, di cancellare quelloche è stato fin qua e di cominciare una nuova vita. « Penso solo a lavorare, quandocera da prendere complimenti li prendevo, ora che cè da prendere le critiche le

Certo, il fatto che la gente di Bologna sia tutta per luiprendo, come è giusto che sia».e per la squadra per certi versi lo rasserena, anche se poi solo una bella vittoria controlUdinese potrebbe restituirgli il sorriso. « I tifosi vanno ringraziati per quello che cistanno dando, sarebbe stato bellissimo regalare un pareggio a quei 700 presenti aTorino, da soli comerano in uno stadio ostile. Abbiamo una grandissima tifoseria, lagente sta capendo gli sforzi della squadra e con questa unità di intenti sarà più faciletoglierci dai guai».

Quando sei solo allundicesima giornata non puoi parlare diUN CHIODO FISSO -partita della vita, ma è evidente che questo Bologna-Udinese conta tanto sia per lasquadra che per la società. « Sicuramente è importante, vogliamo fortissimamente,dobbiamo interrompere questa striscia negativa, ora come ora abbiamo un chiodofisso nella testa, quello di fare risultato contro lUdinese. Alle spalle abbiamo 4 sconfittedi fila, è vero, ma è altrettanto vero che nonostante queste sconfitte il Bologna haevidenziato valori, carattere, spirito. Guardate, alla mia squadra ho fatto due domande

in questi giorni. Cosa dobbiamo eliminare e cosa dobbiamomantenere. Ebbene, per quanto riguarda il primo punto èfondamentale trovare più continuità nella prestazione e averepiù lucidità e rabbia in certe situazioni. Poi, per il secondopunto, dobbiamo mantenere quei valori che ci hannoconsentito di giocarcela anche a Torino contro la Juventus,

Hadove a pochi attimi dalla fine stavamo pareggiando».unaltra puntualizzazione da fare: « Vi ricordo che nelle ultime

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10 punti in

classifica»

4 partite abbiamo affrontato le tre squadre più forti delcampionato, e cioè Juventus, Inter e Fiorentina, senzadimenticare il Cagliari, che sta attraversando un grande

periodo».

Se Pioli sta facendo i conti senza loste? Figuratevi, PioliGILA DEVE FARCELA -stima da matti Francesco Guidolin, « è una persona seria e uno tra i migliori

e invita tutti a diffidare dellUdinese, allenatori», «come tutte le squadre di Guidolinanche lUdinese è estremamente pratica e concreta, se quando laffronti non sei lucidorischi losso del collo, perché ti riparte in continuazione e ti riparte sempre creandoti

ma questo è un momento che devi essere più forte di tutto e di tutti, lo saaffanni»,bene anche Pioli. « Sì, cascasse il mondo dobbiamo fare risultato, ma ora ascoltatemibene: nel campionato passato arrivammo alla sosta a quota 16 e alla dodicesima

Come dire: se il Bologna batterà lUdinese,giornata avevamo 10 punti in classifica».avrà gli stessi punti dellanno scorso e allora non è il caso di costruire processi e di farconvivere la squadra con dosi massicce di pressioni e tensioni. Ultimo punto sul qualetiene a battere Pioli: è vero che dovranno essere gli attaccanti a fare la differenza maè anche vero che gli attaccanti dovranno essere supportati per tutta la partita. « Dovremo essere bravi a sostenerli, e se ci riusciremo gli attaccanti potranno darcifinalizzazioni importanti. Se Gilardino potrà reggere le tre partite di fila? Dovràreggerle. Gila sta bene e sta lavorando bene, vedrete che ce la farà».

c.ben.

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IERI IN SCENA LA PASSIONE NON LA FURIA

diBRUNO BARTOLOZZI

Una religione senza chiesa finisce in stravaganza. La religione rossoblù ieri ha

confermato, con i 500 e passa tifosi a Casteldebole, di essere verbo per un

popolo, cioè chiesa. Poi, come accade in ogni confessione, il momento storico

colora di contenuti accessori una liturgia che conta fino ad un certo punto.

Capita quindi che la liturgia sia fatta di invocazioni che possono risultare anche

indigeste. Ma la società rossoblù e lo stesso Guaraldi dovrebbero riflettere, al di

là degli slogan sgradevoli e in molti casi eccessivi (ma è la libertà, bellezza, si

diceva una volta). Proviamo perciò a dare elementi che aiutino questa

riflessione.

Primo: il Bologna non ha interrotto il feeling passionale con la sua gente.

Secondo: questa passione è ben radicata nella civiltà, direi anzi, nella civicità, di

un popolo, quello bolognese che capisce il valore della comunità. Terzo: questo

valore di comunità permette di trasformare rabbia e delusione in una spinta

positiva che, speriamo, trasferirà volontà, anima e rabbia anche agli uomini che

in campo oggi sfideranno lUdinese.

Chiunque dovrebbe essere contento di avere una tifoseria così, dopo quattro

sconfitte consecutive, dopo il risveglio, allultimo posto di fatto di una squadra

che lo scorso anno aveva fatto 51 punti. Se si passa sopra qualche parola

grossa e si trasforma lassemblea di ieri in un grande valore, tutti, ne gioveranno.

Società e presidente in primis.

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Scontato il tridente

dattacco con

Gila-Diamanti-Gabbiadini

Meno ovvia la

soluzione per il

reparto arretrato, la

scelta a quattro

non pare prevalere

Una fase dellallena mento di

ieri con Gilardino impegnato in

un esercizio aereo. Il

cannoniere del Bologna non

segna da quattro giornate,

lultima volta con il Catania

(Getty)

BOLOGNA tre in avanti e tre in difesa

di Claudio Beneforti

BOLOGNA - Più a tre che a quattro, il che

significhebbe Bologna modellato sul 3-4-1-2, macome era facile aspettarsi Stefano Pioli si è benguardato dal mettere in piazza quello che ha intesta per quanto riguarda la squadra cheaffronterà lUdinese. « Non mi strappereteneanche una virgola, vi dico solo che Curci e

Fine dei giochi? Sì,Perez sono tra i convocati».fine dei giochi. « La formazione la dirò domattina(stamani, ndr) alle 11 ai miei giocatori, sì, io hogià deciso chi saranno gli undici che andranno in

E inutile insistere, Pioli non si facampo».sfuggire neanche un sussurro su questoargomento. «Posso solo dirvi che andrà incampo la squadra migliore per opporsiallUdinese. Se ci metteremo a quattro o a tredietro? Allora non avete capito... lo saprete solo

Seprima della partita».può avere un senso lasua frase semprerelativa alla difesa, « anche se sono rimastitre solo difensoricentrali, la difesa a tre

?non è da escludere»Sì, perché a meno diripensamenti nellultimanotte Pioli sembra orientato a riproporre la soluzione tattica

di Torino per quanto riguarda la difesa, anche perché questa disposizione gli consentedi giocare con due mediani in mezzo, ricordando come in estate il Bologna era statocostruito proprio per giocare con la difesa a tre, con quattro centrocampisti e conDiamanti alle spalle delle due punte. In caso di difesa a tre da chi sarebbe composta lalinea? Sicuramente da Antonsson e Cherubin, mentre come centrale di destra sicontenderanno il posto Sørensen e Garics. Con il danese dietro il Bologna avrebbepiù centimetri (che servirebbero contro uno come Ranègie), con laustriaco avrebbe piùesperienza e più rapidità. Che altrettanto servirebbero, vista la poca personalità delladifesa.

Sembrano sicuri i tre davanti, e cioè Diamanti, Gilardino ePEREZ DALLINIZIO -Gabbiadini, che dovranno essere supportati da centrocampisti e difensori, certo, mache dovranno anche incidere e determinare più di quanto hanno fatto nelle ultimepartite, mentre per quanto riguarda il centrocampo resta da capire chi sarà lesternodestro e chi saranno i due centrali (come esterno sinistro giocherà Morleo, che si èmesso alle spalle le fatiche di Torino contro la Juventus). Per il ruolo di esterno destroPioli può percorrere tre strade, la prima porta a Garics, la seconda porta a Motta e laterza porta a Pulzetti. Tra questi tre giocatori, il tecnico rossoblù impiegherà quello chegli sembra più adatto a opporsi ad Armero. Passiamo ai centrali: anche se ieri Piolinon lo ha ammesso, Perez dovrebbe giocare dal primo minuto e andrà avanti fino a

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quando avrà benzina, e accanto a lui dovrebbe essere utilizzato Taider, che sembra invantaggio sia su Pazienza che su Guarente. Una curiosità che riguarda Diamanti:sotto la maglia rossoblù ne avrà una di colore arancione con la scritta ilCiao Lorenzo,bimbo scomparso in tenera età che il Bologna ha ricordato la stagione scorsa con unapartita amichevole a Fusignano.

Intanto ieri mattina il professor Claudio Marchetti, primarioOPERATO CARVALHO -di chirurgia maxillo facciale del SantOrsola, ha operato alla mandibola Roger deCarvalho, che se lera fratturata in uno scontro di gioco con Krhin. Come ha spiegatoieri pomeriggio il dottor Gianni Nanni, Carvalho dovrà restare in ospedale per 3, 4giorni, e sempre per 3, 4 giorni sarà nutrito solo con roba liquida attraverso unacannuccia. Per quanto riguarda il lavoro, tra circa tre settimane il difensore brasilianopotrà ricominciare a correre, mentre potrà giocare le partitelle solo tra un mese emezzo. E magari con una maschera protettiva. Chiudiamo con una notizia: prima diBologna-Udinese sarà festeggiato il pugile bolognese e grande tifoso del BolognaSimone Rotolo, nuovo campione italiano dei pesi medi, che venerdì sera si èpresentato sul ring del Madison di Piazza Azzarita con la maglia rossoblù.

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NESSUNA ALTERNATIVA ALLA VITTORIA OPPURE

S O N O G U A I

di Gianfranco Civolani

Coro unanime a Bologna per la squadra rossoblù: battere lUdinese come risultatoassolutamente imprescindibile. Ma ragioniamoci. I friulani hanno 6 punti in più, unaformazione migliore di quella di casa, gioca in Europa e certamente concluderà ilcampionato davanti al Bologna con qualche punto di vantaggio. Allora? Ecco ilproblema: lundici rossoblù, che solo una volta nella storia ha fatto meno punti nelleprime dieci gare (fu la formazione di Pesaola, poi salvo nella stagione 1977-78), ha lepotenzialità per mettere sotto in questo preciso momento una squadra un pò più forte?Facile rispondere no. Ma non è detto. Intanto, allUdinese mancherà il suo satanasso(Di Natale) e il Bologna con Perez recupera un pò di equilibri e di sana (leggi«garra»grinta e spinta, detto in salsa urugaya). E, poi, è mai possibile che tre attaccanti oquasi come Gilardino, Gabbiadini e Diamanti non riescano a partorire qualcosa diveramente importante e graziante? E, comunque, a centrocampo occorrerà tenere leposizioni per proteggere una difesa troppo ballerina e superficiale. Una difesa che -ricordiamolo - in nove gare su dieci ha preso gol e quattro volte, addirittura, ha - comedire - beccato la doppia e la tripla. Ma cè un discorso più globale da fare ed è questo:Udinese-Torino-Palermo-Atalanta-Sampdoria in sequenza sono gare nelle quali, noncè dubbio, occrre fare punti pesanti. Perchè, ormai, con ipareggini-pareggioni-pareggiacci non si può più fare molta strada.E, ora, due doverosi discorsi sul mercato di gennaio. Il primo: se tutti dicono cheoccorrono tre o quattro giocatori, significa che fra luglio e agosto non si è fatto quelloche si doveva. Il secondo: Guaraldi e Zanzi hanno il dovere di dire chiaro e tondo se cisono i denari per dare a Pioli quel che serve. Perchè essere poveri in canna non è poiun peccato. Ma illudere e poi deludere, lo è.Infine, una triste notizia: è morto Giuseppe Baiocchi, ala del Bologna nellimmediatoDopo Guerra. Fu in rossoblù per 6 anni, giocando 67 partite con 7 gol. Era unalavelocissima e fu titolare nel buon Bologna (ottavo posto finale) della stagione 1947-48.Aveva 89 anni. Ed era un toscano che viveva a Bologna da sempre.

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9le partite

consecutivecon almeno unarete al passivo

per la Samp chesolo all’esordiocon il Milan nonaveva subito gol(1-0). Da allora

14 retiincassate

4le sconfitteconsecutive

per il Bolognache ha raccolto

punti perl’ultima volta il30 settembre

scorso, 4-0 sulCatania. Il

record negativoin casa emiliana

è di 5 k.o.consecutivi

BOLOGNA-UDINESE

Il tecnico, sostenuto dai tifosi: «Non sono in bilico»Allo stadio prevista una pañolada contro gli arbitri

Ferraris, ore 15

Adriatico, ore 12.30

Perché vedere

Pioli deve salvare la suapanchina e interrompere laserie di 4 k.o. di fila. C’èattesa per Di Natale, dopo lepolemiche con i tifosi.

Dall’Ara, ore 15

Franchi, ore 15

I NUMERI

FRANCESCO VELLUZZINICOLA ZANARINI

Interrompere l’emorragiadi punti e la striscia di 4 sconfit-te. Questo l’imperativo catego-rico di Stefano Pioli, che vuolerinsaldare la sua panchina conuna grande prova contro l’Udi-nesedell’exGuidolin. «Lo cono-sco da una decina d’anni, daquando lui guidava il Bolognaed io ero nel settore giovanile.E’ unodeimigliori tecnici italia-ni e ha a disposizione una squa-dra importante, ma dobbiamopensare solo a noi stessi per su-perare al più presto questo mo-mento». Il Bologna recuperaPe-rez a centrocampo: «Ho sem-pre ritenutoDiegounpunto fer-mo - dice Pioli - e purtroppo si èinfortunatoproprio quando sta-va entrando in forma; dovràaiutarci a confermare quellospirito che abbiamo dimostratopur perdendo con Inter e Ju-ve». Oltre a Perez torna ancheDiamanti. Gilardino non segnadal 30 settembre e l’intero at-

tacco èa seccodaquel 4-0 rifila-to al Catania nell’unica garasenza reti subite. Sørensen saràconfermato al centro di una di-fesa a3 che finoranonhagaran-tito neppure un punto in 6 ga-re. Dopo le nuove incertezze,Agliardi torna in ballottaggiocon Curci; a destra Garics è fa-vorito suMotta. Per dimostrareil loro sostegno alla squadra ie-ri 500 tifosi hannoassediatopa-cificamente Casteldebole co-stringendoPioli ad aprire le por-te della rifinitura. Cori e stri-scionidi contestazione sono sta-ti riservati al presidenteGuaral-di. IntantoCarvalho è statoope-rato alla mandibola, tornerà incampo a metà dicembre.

Qui Udinese Guidolin, che elo-giaDiamanti («lo chiesi dopo lapartenza di Sanchez»), predicala solita attenzione. Ma è TotòDi Natale, ancora in dubbio, afare notizia. Il capitano non hagradito il suo forte accostamen-to al Napoli e ha voluto ribadireil suo amore per l’Udinese: «Ilgesto di mercoledì è stato unqualcosadi istintivo, fatto a cal-do.Mi dispiace se qualcuno si èoffeso, chiedo scusa a tutti i tifo-si friulani e alla nostra splendi-da curva. Devo tutto a questasocietà e a questa terra che miha amato come un figlio. Ioamo questa maglia e ora archi-viamo questo capitolo. Pensosoloadaiutare l’Udinese adarri-vare più in alto possibile».

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SAMPDORIA-ATALANTA

PESCARA-PARMA SIENA-GENOA

FILIPPO GRIMALDIGUIDO MACONI

Basta capirsi, nella vita, esapere cosa uno dovrà fare dagrande. Perché cinque k.o. con-secutivi sono troppi e pesanti,anche se Ciro Ferrara lo ribadi-sce per l’ennesima volta: «Que-sta squadra arriva dal sesto po-sto nel campionato di Serie Bdell’anno scorso. Sono stati ri-confermati gran parte di queigiocatori, e ne sono stati aggiun-ti nuovi. In ogni caso lamissiondella società è quella di valoriz-zare i giovani. L’obiettivoè rima-nere in A, non entrare in Cham-pions».

Io non rischio Perché è inutile«fare la bocca bella per lanciarei giovani e poi, se non arrivano irisultati, giù botte. Io non misento in discussione». Questa èla Sampdi oggi, obbligata a farepunti con l’Atalanta. La lite conun tifoso di venerdì per il tecni-coè già archiviata: «Gli ho persi-no stretto la mano, dovevo for-se invitarlo a cena?». Lamaggio-ranza della gente si è mostrata

solidale con il tecnico. Ierimatti-na gli ultrà si sono presentati alcampo con striscioni e fumoge-ni per incitare Maxi Lopez ecompagni sotto gli occhi del vi-cepresidente vicario EdoardoGarrone («sono il nostro valoreaggiunto»).

Meglio i giovaniEproprioGarro-neoggi, dopo la lettera allaGaz-zetta in cui lanciava l’allarmeper un calcio che sta minandola passione di chi gli vuole be-ne, oggi assisterà aBogliasco al-la partita Samp-Siena degli Al-lievi Nazionali, disertando ilFerraris. Dove, comunque, pri-ma del fischio d’inizio ci saràl’annunciata pañoladadei tifosiin segno di protesta contro lenumerose espulsioni e decisio-ni arbitrali che hanno messo indifficoltà la Sampdoria nelle ul-time gare.

Qui Bergamo L’Atalanta secon-

do Stefano Colantuono si trovadi fronte a un vero e proprioesamedimaturità dopo la vitto-ria sulNapoli e un filotto di set-te punti nelle ultime tre parti-te. «La nostra crescita passa dagare come questa — ha detto— perciò non possiamo sba-gliarla, se vogliamo fare un sal-to di qualità. Non voglio cali diconcentrazione». Colantuonovuole vedere la ferocia dellegrandi «perché il loro segreto ègiocare ogni volta come se fos-se la partita della vita e dobbia-mo farlo anche noi». Inoltre cisarà un clima particolare, conl’annunciata protesta dei tifosicontro i torti arbitrali. «Io ri-spetto sempre gli sfoghi deglialtri. Se la Samp e il suo presi-dente Garrone hanno esterna-to in questomodo, avranno i lo-ro motivi. Io mi auguro soloche questo non si rovesci con-tro di noi».

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L’ALLENATORE DEL SIENA RISCHIA: IN BALLO BERETTA. IL GENOANO A SECCO DI PUNTI

SERIE A

4 E DI NATALE FA PACE CON I TIFOSI BIANCONERI

IL BIANCAZZURRO SFIDA L’EX COMPAGNODONADONI: SE NONVINCE E’ PRONTOMARINO

Perché vedere

Perché vedere Perché vedere

Qui la panchina scotta

Tra Cosmi e Delnerivittoria cercasi

Pioli, vietato fallirecontro l’Udinese

Il destinodiStroppalodecide...unamico

La Samp deve ritrovarsi dopole 5 sconfitte consecutive.L’Atalanta, invece, vuoleconfermarsi dopo i 7 puntinelle ultime 3 partite.

Ultima chiamata perStroppa, tecnico esordientein Serie A. Ma di fronte ha ilParma, una delle squadrepiù in forma del momento

Partita senza appello, pernessuno. Cosmi si gioca ilposto in bianconero, Delnerinon ha ancora fatto puntisulla panchina rossoblù.

Missione Ferrara:riprendersi la SampMal’Atalantahafame

Si volta pagina. Ritiro,scuse alla città e ai tifosi do-po il brutto k.o. di Cagliari,ma adesso al suo Siena SerseCosmi chiede una reazionesul campo, anche per salvarela panchina. Dopo un puntoin cinque gare, infatti, è sullagraticola: il diesse Antonellismentisce,ma il Siena stareb-be già pensando, in caso diinsuccesso oggi con il Ge-noa, ai due ex Mario Berettae Giuseppe Papadopulo.

La riscossa «Io a rischio? Sa-rebbe ipocrita dire che "sia-mo tutti indiscussione" o "sia-mo vittime dei risultati". Indiscussione c’è sempre e solol’allenatore, come è normaleche sia. Dopo Cagliari, la no-stra dovrà essere soprattuttouna reazione caratteriale.Mercoledì non siamo scesi incampo». Il Sienadovrà rinun-ciare a tanti uomini (fuoriRo-sina, D’Agostino, Martinez eRodriguez, oltre agli squalifi-

cati Neto e Felipe): Cosmi haprovato in settimana anchela difesa a quattro, ma do-vrebbe confermare il3-4-2-1. «Dobbiamo puntareanche sull’orgoglio di chi hagiocato meno fin qui. Ci ser-ve un risultato importante».

Punti cercansi La scossa geno-ana arriva da Delneri, anco-ra a secco di punti dopo legare conMilan e Fiorentina:«La squadra ha dato ilmassi-mo in queste due partite, eadesso dovremo avere lestesse motivazioni a Siena».UnGrifone che vuole riparti-re, in campo e fuori, dopoche il presidente Preziosi hafatto piazza pulita anche frai dirigenti, cancellando Ca-pozucca. Delneri non ha fat-to mistero del fatto che «leassenze pesano, eccome, sulrendimento della squadra,ma vale molto il recupero diJankovic». PerDelneri, il Ge-noa deve crederci, e pazien-za se l’assenzadi Borriello ri-mane pesante: «Siamo tantinumeri zero, ma tutti insie-me possiamo diventare undieci».

f.g.-a.l.

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Stefano Pioli,47 anni, tecnico

del BolognaDAPRESS

I tifosi del Bologna ieri a Casteldebole: il loro sostegno a Pioli SCHICCHI

Ciro Ferrara,45 anni,

tecnico dellaSamp PEGASO

Lo striscione di incoraggiamento dei tifosi della Sampdoria a Bogliasco PEGASO

Giovanni Stroppa, 44 anni IPP Serse Cosmi, 54 anni GAETANO

ORLANDO D’ANGELOSANDRO PIOVANI

Vincere, o dirsi addio.Nel-l’anticipodell’oradi pranzo,Gio-vanni Stroppa e il Pescara si tro-vano davanti al primo bivio del-la stagione. Il tecnicodevevince-re e convincere contro il Parmadell’amicoDonadoni (tre stagio-ni insieme nel Milan), secondol’ultimatumdel presidenteSeba-stiani. Non è solo questione dipunti: bisogna dimostrare di es-sere squadra. Se la mission nondovesse riuscire a Stroppa, èpronto Pasquale Marino, che hagià detto sì al club, ma alle suecondizioni: contratto fino a giu-gno 2014, diviso in 350mila eu-ro per terminare la stagione an-nuale (con premio salvezza),400mila per la prossima. Alter-native restano Marco Giampao-lo e Cristiano Bergodi. «Lo vedoscritto su tutti i muri», scherzaStroppa. «E’ una vigilia partico-lare, una situazione paradossa-

le e mai vissuta prima: doverpreparare una partita sapendoche da questa dipende il mio fu-turo. Ma darò il massimo senzafarmi condizionare. L’ho sem-pre fatto e lo farò fino all’ultimomomento. Sono consapevoledella situazione».

Qui Parma A Pescara si vedrà unParma«leggero». In avantiman-cheranno Amauri (non ha recu-perato dalla ferita al labbro su-periore) e Belfodil (squalifica-to). Probabile si rivedano Pabone Biabiany: era già accaduto aldebutto con la Juve (2-0). Madaallora il Parmaè cambiato, so-prattutto per gioco e personali-tà. «Anche se non ci sarà un at-taccante di peso, chi giocheràdovrà sfruttare al meglio le pro-prie qualità» ha spiegato Dona-doni. Il rischio è che, dopo trevittorie di fila, la squadra si sen-ta appagata: «Dobbiamo esserebravi a estraniarci da tutto». Do-nadoni non vuole distrazioni eallontanaanche il discorsoEuro-pa. «Nell’immediato per noi c’èil Pescara. Poi vedremo». Amez-zogiorno è stato operato al gi-nocchio Galloppa, infortunatoal legamento crociato anteriorelo scorso 21 ottobre.

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16 LA GAZZETTA SPORT I VA DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

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DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

Allarme smogtornano i blocchidel trafficodel giovedì

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Oggetti bellici in piazzaper la festadelle forze armateguarda le foto sul sito

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Bologna è il capoluogo italiano con il più alto numerodi segnalazioni fatte all'Agenzia delle Entrate e ha ri-cevuto dal Viminale un cospicuo premio per la lotta

all'evasione: 362 mila euro con fattura o 300 mila in nero.(federico taddia)

IL BOLOGNINO

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Il sistema regionale costretto a fare i conti con la riduzione dei fondi. Nascono i centri sanitari al posto delle piccole strutture

Sanità, tagliati trenta ospedaliA casa cento primari, meno soldi alle cliniche privateIN ATTESA della bozza del gover-no sulla spending review, la Re-gione si prepara a fronteggiare itagli. Pronto un piano per la tra-sformazione dei piccoli ospedaliin centri sanitari, cento primarinon saranno sostituiti. Monito-raggio sui posti letto in eccessonelle grandi strutture. Sforbicia-ta ai 250 milioni di euro spesi ognianno per le cliniche private.

DI RAIMONDO A PAGINA V

La presuntapurezzaandatain frantumi

L’intervento

BASTEREBBE fermarsi alladeliziosa battuta sul pun-to G per qualificare il nuo-

vo editto lanciato in Rete dal ca-po del Movimento 5 Stelle, e de-rubricarlo subito dopo comel’ennesimo atto di cattivo gustoda parte di un maschio nei con-fronti di una donna che, prima ditutto, deve restare al suo posto.Come se non fossero sufficientidecenni di sessismo italico, Gril-lo non ha trovato di meglio perlanciare l’ultima fatwa. Ora chi sipermette di farlo notare vienebollato come nemico del Movi-mento e dunque, per automati-smo, del cambiamento, dell’u-scita dal sistema asfittico domi-nato dalla Casta. In una parola:della rivoluzione dal basso. Mase da un lato tutte le opinioni sulruolo svolto oggi dalla tv genera-lista e in particolare dagli ormaiprevedibili talk show di attualitàpolitica possono essere discus-se, dall’altro non sorprende che,dopo anni di dominio incontra-stato del modello “io l’ho lascia-ta parlare, ora lei non m’inter-rompa”, in tanti vogliano consi-derare la tv come l’origine di tut-ti i mali. Eppure, se così fosse,andrebbe seguito con attenzio-ne il ruolo ricoperto a fianco diMatteo Renzi da un campionedella tv destrutturante comeGiorgio Gori, l’ex pupillo di Vit-torio Feltri tra i più autorevoli ar-tefici della televisione commer-ciale dell’ultimo ventennio(“Isola dei famosi” e altro).

SEGUE A PAGINA II

BRUNO SIMILI

Uno degli striscioni appesi al campo di allenamento: ieri c’erano cinquecento tifosi

Pioli si gioca tutto contro Guidolin: i tifosi stanno con luiOre 15, l’Udinese al Dall’Ara. A Casteldebole contestato Guaraldi

M5S, i circoli chiedono le dimissioni della Salsi

Massimo Bugani e Giovanni Favia prima dei loro dissidi

Battaglia in via Aldo Moro sui fondi dei grillini

Favia sfida Bugani“Vinse le primarieper una decina di voti”GIUSBERTI A PAGINA III

«DIMISSIONI di Federica Salsi». I meet upbolognesi “processano” la consigliera comu-nale bolognese colpevole di aver partecipatoa Ballaròe per questo bocciata da Beppe Gril-lo («La tv è il vostro punto G»). La richiesta didimissioni arriva da Cristiano Roncuzzi ed èrilanciata dal gruppo di militanti più vicini alfedelissimo di Grillo Massimo Bugani, tra iquali Nik il Nero, alias Nicola Virzì. Intantoscoppia anche la polemica sulla gestione deisoldi pubblici in Regione.

BIGNAMI E PERSICHELLA A PAGINA II

Sevizia due ragazzein un delirio mistico

UN UOMO di 33 anni, milane-se trasferito a Bologna, è sta-to arrestato per aver lunga-

mente inflitto vessazioni d’ogni ti-po a due studentesse. E’ accusato disequestro di persona, tentato omi-cidio, violenza privata e lesioni, mail pm Alessandra Serra indaga pureper i reati di violenza sessuale e ri-duzione in schiavitù. Una delle dueera la sua ex, l’altra un’amica: lechiamava angeli, ma le trattava co-me schiave, sottoponendole anchea riti stregoneschi, inclusa la som-ministrazione di polveri misteriosericavate dai coralli dell’acquario.

CORI A PAGINA VII

Prima la droga poi le violenze, manette a un giardiniere-santone

Il caso

Curreri e 30 anni di canzoni“Mi mancano Lucio e Roversi”SABRINA CAMONCHIA

SE VOLETE sapere chi erano iBeatles chiedete a GaetanoCurreri che con Roberto Rover-

si scrisse la canzone, poi “prestata” aGianni Morandi, nel 1984. Appenadue anni prima, gli Stadio incidono illoro primo album, un esordio legato adoppio filo a Carlo Verdone che liscelse per la colonna sonora di “Boro-talco”. Ne uscì “Grande figlio di put-tana”: l’avvio di una carriera che durada tre decenni. Gli Stadio festeggiano,con nel cuore «due perdite immen-se»: Lucio Dalla e Roberto Roversi.

SEGUE A PAGINA XI

Un ricordo di Dalla nel nuovo album, due inediti del poeta nel prossimo

Il personaggio

La Questura di Bologna Gaetano Curreri, degli Stadio

Il presidente dell’Agenzia sanitaria“Decisivo aumentare l’efficienza”

Intervista a Bissoni“Sacrifici pesantia rischio il dirittoalle cure per tutti”A PAGINA V SERVIZI A PAGINA IX

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BOLOGNA

SPORT■ IX

DOMENICA 4 NOVEMBRE 2012

llaa RReeppuubbbblliiccaa

gli italiani in campo. «Sabatini ciha dato un mese per mostrarci inpalla, possiamo farcela. Gli ita-liani stanno già in campo moltoe la Virtus gioca per vincere lepartite. Non discuto, avanti odietro di venti farò entrare i ra-gazzini, ma il premio mi piace-rebbe vincerlo usando gli italia-

ni quando conta davvero».Ferma invece la capolista di

LegaDue: la Biancoblù osser-verà il turno di riposo dovuto al-l’esclusione di Napoli, atten-dendo domenica prossima perospitare Trento al PalaDozza. Inviaggio invece gli Eagles, che alle18 saranno a Castelletto Ticino,contro due ex della scorsa sta-gione, Ranuzzi e Sanguinetti.

Finelli: “Io gioco a vincereai minuti penserò alla fine”

LUCA BACCOLINI

SU UN solo aspetto i cinquecen-to tifosi arrivati pacificamente aCasteldebole e la società si trova-vano d’accordo, ieri pomeriggio:su quel “Pioli non si tocca”, stam-pato persino su uno striscione,esposto agli occhi di tutta la squa-dra, nonché di una società che,per svariati motivi, vorrebbe pro-prio non dover procedere. Così,pur con motivazioni differenti, iltecnico ha raccolto il plauso delventre del tifo rossoblù e staccatoda Guaraldi un bonus per tra-

guardare un’altra settimana sullapanchina.

Certo, un risultato maledettooggi con l’Udinese cambierebbegli scenari: e non poteva essercipartita più infida, da vincere a tut-ti i costi, contro quel Guidolinche, riapparendo al Dall’Ara, su-scita sempre moti ondosi di umo-ri e ricordi. Ma la sicurezza con cui

FRANCESCO FORNI

LA VIRTUS torna al completocontro Biella, questa sera alle18.15 alla Unipol Arena. RientraPoeta, anche se a tre cilindri, perdare una mano e rivedere la vit-toria, obbligata, dopo i due stoptutt’altro che indolori, con Vare-se e ad Avellino. «Peppe ci daràqualche minuto - ha detto Finel-li -, quando ci siamo stati tutti ab-biamo sempre vinto. Ho biso-gno di avere l’intero gruppo, per-ché dobbiamo crescere ovun-que e soprattutto far risultato».Biella fin qui ne ha vinta una sucinque, in casa con Caserta, e hail penultimo attacco del campio-nato. Bersaglio da centrare, perrimanere nella parte sinistra del-la classifica. «Ma non la sottova-lutiamo, avrà peccato di espe-rienza e continuità - continua Fi-nelli -, ma non manca di talentoed atletismo». E ha tanti ragazzigiovani, come quelli che deve fargiocare, per credo e per decretodei vertici societari, il coachbianconero, che dice la sua nel-l’ormai famigerato dibattito su-

Pioli ieri ha descritto la sua posi-zione, parlando a tratti anche anome dei massimi dirigenti, face-va pensare a un allenatore bensaldo su quattro piedi, oltre chesui propri. E alla fine dei conti,l’avviso della tifoseria alla società,con cori e olè ripetuti, verso il tec-nico dei 51 punti, è un’ulterioreimmissione di credito. Forse il so-

lo Malesani, all’epoca dei travagliporceddiani, aveva goduto ditanta e unanime stima popolare.

Pioli ieri l’ha ripagata facendoaprire le porte dell’allenamentoai tifosi, in deroga all’inviolabilesacralità della vigilia. E quasi 500ultras, ma anche molte famiglie eprofessionisti a riposo, si sono ac-codati ordinatamente per entra-

re, vigilati a distanza dalla Digos.Pure i cori sono stati disciplinatida una scaletta inflessibile: primail sostegno alla squadra, poi lacontestazione a Guaraldi e, mar-ginalmente, al direttore generaleZanzi. Uno per uno, i giocatori so-no stati abbracciati a distanza:Portanova (in abiti borghesi abordo campo), Perez (che rientra

L’intervista

IL VIDEO SUL SITO

I tifosi ieri con la squadrae contro il club. Sul sitonews, foto e filmato

Ore 18.15, Virtus-Biella: il coach impiegherà gli italiani che gli servono

SIMONE MONARI

PIOLI, possiamo definirla, la sfi-da con l’Udinese, un delicatocrocevia?

«Di sicuro sarà importantissi-ma».

Si sente in bilico?«Io penso a lavorare, a fare il

possibile perché la squadra dia ilmeglio. Sto insegnando alla so-cietà, allo staff, ai giocatori chedobbiamo pensare a crescere, acostruire. Mi metto in discussio-ne da solo, sempre».

Lei ha sempre detto che que-sta è una buona squadra. Con-ferma?

«Credo ancora che si possa fa-re un buon campionato, magaricome lo scorso anno, quando cisalvammo in anticipo e poi pro-vammo a toglierci qualche soddi-sfazione».

Sin qui però il rendimento èdeludente.

«Sì, il momento è particolare,quattro sconfitte consecutive so-no già abbastanza, sono troppe.L’anno scorso comunque dopo10 gare avevamo 10 punti (ora so-no 7 ndr) e il 22 dicembre 15. I pri-mi bilanci dovremo farli in quelmomento».

Cosa c’è che non va?«Dobbiamo essere più conti-

nui nella prestazione, più lucidianche fino al 93’. Questo è quelloche ci manca. L’atteggiamento elo spirito invece sono quelli giu-sti, lo abbiamo dimostrato sia conl’Inter che con la Juve. È su questoora che dobbiamo puntare».

Gilardino come sta?«Dopo Torino era affaticato,

ma sta bene, sta lavorando congrande continuità».

Di Gabbiadini è soddisfatto?«Ha ampi margini di crescita

ma si sta inserendo bene, control’Udinese però dovremo esserebravi a sostenere i tre davanti».

Oltre a Diamanti rientrerà an-che Perez contro i friulani?

«L’ho sempre considerato unelemento chiave, purtroppo èstato infortunato, ma adesso harecuperato, non so se ha già i 90minuti nelle gambe, vedremo».

Curci?«È recuperato».Gioca Agliardi contro l’Udine-

se?«Curci è recuperato».Con la Juventus e anche altre

volte avete concesso gol troppofacili. Lei che è stato difensoreche ne pensa?

«Che una volta a San Siro - erail 25 settembre ’94 - marcavoDarko Pancev. Feci un liscio pau-roso e lui segnò. Credo sia stato ilsuo unico gol in Italia».

La formazione l’ha decisa?«Sì, la comunicherò alla squa-

dra come sempre prima di lascia-re l’albergo e arrivare allo stadio».

Raccomandazioni?«Stare attenti all’Udinese che

sfrutterà ogni nostra minima in-decisione, ed essere lucidi a leg-gere la gara».

Messaggi particolari?«Un saluto a Carvalho, che si è

fratturato la mandibola ed è inospedale; siamo con lui».

Il tecnico ci crede“Possiamo ripeterela scorsa stagione”

Peppe Poeta, oggi al rientro

Turno di riposo perla Biancoblù primain classifica, Eaglesin campo aCastelletto Ticino

Il club non vuoleesonerare il mister.Ma sarannocomunque 90’delicatissimi

Basket

oggi titolare), Diamanti, Gilardi-no e, a sorpresa, anche il portiereAgliardi. Finiti gli incoraggia-menti, son piovuti gli insulti, qua-si tutti monoindirizzati al presi-dente. «Guaraldi come Sacrati»,vaffa e vattene a ripetizione, e un“fuori dai c...” anche a Zanzi. Ber-sagliato pure il centro tecnico,“costruisci ‘sto c...”, tra un fumo-geno e l’altro. Rispetto all’ultimaadunata a fine agosto, quandotremarono i cancelli di Castelde-bole e Guaraldi fu colpito da unosputo, i toni sono stati decisa-mente più tenui. Pioli ha ringra-ziato a distanza, battendosi unamano sul petto, ma la squadranon ha avuto contatti coi tifosi, senon un passo avanti sollecitatoda Portanova, di quelli che si ve-dono a fine spettacolo nei teatri.Per un giorno, insomma, la pre-tattica è stata sospesa. Visibile atutti la formazione anti-Udinese,scoperti gli ultimi dubbi tattici eritrovata la posizione naturale diDiamanti, dietro le punte. Lui cheun anno e mezzo fa era stato ilpossibile erede di Sanchez all’U-dinese. «Lo consigliai come nu-mero 10 alla società», ha ammes-so ieri Guidolin. Ma oggi ce l’haPioli e se lo tiene stretto. Una suamagia può allungargli la vita.

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Ore 15, Bologna-Udinese

In 500 a Casteldebole con la squadra. Che ritrova Diamanti e Perez

La curva conferma Pioli e boccia Guaraldi

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Stefano Pioli, in sella da 13 mesi

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