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Il vostro aiutoper una comunicazione

più efficace

In occasione delle convocazioni agli incontri annuali in preparazione all’Assemblea e per le altre iniziative informative dedicate alla compagine sociale, la Cassa intende attivare un nuovo servizio di informativa ai Soci in forma elettronica.

Ciò consentirà di ridurre i costi delle comunicazioni cartacee fino ad oggi utilizzate.

Chi intenderà avvalersi del nuovo servizio è pregato di compilare e sottoscrivere il modulo di pag. 2 e restituirlo agli sportelli della Cassa.

Si precisa che il servizio tramite comunicazione cartacea e personalizzata non subirà alcuna modifica per tutti i casi (quali la convocazione dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria) in cui tale modalità è prevista da normativa di legge o da altre specifiche regolamentazioni interne.

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Adesione al recapito elettronico delle informazioni per servizi non strettamente bancari

erogati dalla Cassa Rurale Bassa Vallagarina

Cognome ...................................................................................................................................................

Nome .........................................................................................................................................................

Data di nascita ...........................................................................................................................................

Codice fiscale ............................................................................................................................................

Comune di residenza ................................................... CAP ........................ Provincia ...........................

Indirizzo .....................................................................................................................................................

Telefono ....................................................................... Cell ....................................................................

Mail ...........................................................................................................................................................

CONSENSO AL RECAPITO TRAMITE POSTA ELETTRONICA/SMS DELLE INFORMAZIONI/COMUNI-CAZIONI RELATIVE A SERVIZI NON STRETTAMENTE BANCARI EROGATI DALLA CASSA RURALE BASSA VALLAGARINA A FAVORE DEI PROPRI SOCI

CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI.

Io sottoscritto/a ..........................................................................................................................................

acquisita l’informativa di cui all’art. 13 D.Lgs. 196/2003 in relazione alle finalità (recapito tramite posta elettronica/sms di informazioni/comunicazioni inerenti attività/iniziative di carattere non strettamente bancario rivolte ai soci della Cassa Rurale Bassa Vallagarina) e modalità (cartacee e d informatiche) del trattamento, autorizzo la Cassa Rurale Bassa Vallagarina BCC scarl al trattamento dei miei dati personali. Ai sensi dell’art. 7 D.Lgs. 196/2003 potrò ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati nonché la loro modifica o cancel-lazione, mediante comunicazione scritta da inoltrarsi al titolare del trattamento dei dati personali (Cassa Rurale Bassa Vallaga-rina, via G.F. Malfatti 2, 38061- Ala - Tn) .

Data ............................................................... Firma ..............................................................

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n.71 - dicembre 2014

Rivista stampata su carta ecologica priva di cloro (ECF) ricavata da foreste a gestione sostenibile.

Editrice:Cassa Rurale Bassa Vallagarina

Direttore responsabile:Walter Liber

Coordinatore:Gianni Debiasi

Redazione:Angela Bonato, Mauro Canteri,Andrea Fracchetti,Francesco Gondola,Francesca Simonetti,Serena Zomer

Hanno collaborato:Massimiliano Baroni,Greta Campostrini,Lara Campostrini,Michela Canteri,Sonia Cavagna,Livio Debiasi,Giuliano Deimichei,Andrea Delmonego,Francesco Occhetta S.I.,Marina Pastrello,Francesco Penner,Alberto Poli,Federico Secchi,Emiliano Trainotti,Morena Trainotti,Primo Vicentini

Segreteria di redazione:Ufficio SociCassa Rurale Bassa Vallagarina Tel. 0464 678121

Stampa e progettazione grafica:Grafiche FontanariS. Margherita di Ala (TN)

Iscrizione registro stampa:Tribunale di Rovereton° 205 del 29/12/1995

www.cr-bvallagarina.net

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L’EDITORIALE

L’ANALISI

UNO SGUARDO SUL MONDO

6 La riforma del terzo settore

FOCUS COOPERAZIONE

10 L’Assemblea annuale 2014 di Federcasse

I NOSTRI PRODOTTI

12 Pagamenti elettronici le nuove frontiere

NOVITÀ IN CASSA

14 L’assistenza fiscale 2015 ai soci

15 La borsa di Natale 2014

17 Linkontr@giovani... Work in progress!

19 Previdenza integrativa memo di fine anno

NEWS COOPERATIVE LOCALI

20 La nuova ambulanza della Stella d’Oro

22 “Compiti insieme” le Cooperative locali fanno rete

24 Le bottiglie del Centenario

SPAZIO ASSeT

26 ASSeT cultura carrellata di eventi

DAL TERRITORIO

28 Il Museo del Bosco a Roverè

30 Gemellaggio Ala - Orléans (Brasile)

32 Tanti auguri Peter Pan per i tuoi venti anni!

34 Trent’anni a teatro

36 La Finestra, uno sguardo sul territorioCopertina:Orléans (Brasile)nella piazza centraledella Città

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Il regalo diBernard Kiem

di Primo Vicentini - PresidenteL’Editoriale

In questi mesi anche da noi, come nel resto dell’Europa, hanno preso av-vio le cerimonie e le manifestazioni per il centenario della Grande Guerra.Ricordiamo la ricorrenza, con un pensiero particolare ai nostri cari che ne sono stati direttamente coinvolti e di cui conserviamo ancora vivo il ricordo nelle foto di famiglia, o nelle lettere e nei racconti dei nostri anziani.Ci turba però dover constatare che eventi così drammatici non abbiano saputo insegnare nulla, e ci pare impossibile che ancora oggi, in tempi in cui l’umanità intera dispone di risorse materiali, comunicazione e scambio culturale come mai è stato nel passato, possano continuamente nascere e svilupparsi guerre feroci ed assurde. Degne del peggiore Medio Evo....Ma la nostra terra, anche da questo punto di vista, è davvero un po’ speciale...Credo abbia fatto piacere a tutti noi leggere dell’iniziativa del console ono-rario della Russia in Trentino Alto Adige, Bernard Kiem, che ha consegnato al ministro degli esteri di Mosca una copia del nostro Statuto di autonomia. “Con l’augurio che Russia e Ucraina, oggi sull’orlo di una rovinosa guerra et-nica, sappiano trovare spunti importanti per ricomporre il loro contenzioso.”Se oggi la nostra Regione è all’attenzione del mondo come un modello invidiabile di convivenza, tolleranza, integrazione (e benessere), non sono dunque stati vani i sacrifici della nostra gente dentro le rovine e le immani tragedie del secolo scorso.E mi viene naturale pensare anche che già nel 1914 molti nostri nonni erano soci della nostra Cassa Rurale. In memoria di tutti loro cito in parti-colare l’allora direttore Enrico Francescatti, il vicedirettore Bartolomeo Vi-centini ed il caposindaco Luigi Dalla Laita, deportati a Katzenau. Non certo per via del ruolo svolto dentro la nostra cooperativa, ma esclusivamente perché di loro abbiamo notizie più certe e circostanziate!Il fatto che tutto quello di cui possiamo godere oggi è il frutto delle scelte e dell’impegno di chi ci ha preceduto mi pare possa essere desunto anche da un’altra notizia di queste ultime settimane: tra tutte le regioni italiane, il Trentino-Alto Adige e il Veneto, assieme al Friuli, sono quelle con il più basso rischio di usura.Sono convinto che questo derivi primariamente, ancora una volta, dalle buone scelte fatte in passato: in primo luogo verso un modello economico e sociale delle nostre comunità che è caratterizzato (guarda caso!) dalla cooperazione e dall’attenzione al bene comune.Certo, oggi tocca a noi svolgere il nostro dovere, con tutta la responsabili-tà che è necessaria e fino in fondo! Con quella attenzione, scrupolo e spi-rito di servizio, che alcuni considerano poco più di un inutile e nostalgico retaggio, ma che sono gli elementi che ci hanno consentito di diventare tutto quello che oggi siamo.È con questo pensiero e questo augurio che porgo a tutti i migliori auguri di Buoni Feste e di serenità e felicità per il Nuovo Anno. Con un accenno particolare a quel ponte di amicizia consolidatosi lo scorso mese di otto-bre con la ratifica del gemellaggio con gli amici della città brasiliana di Orléans: un altro piccolo passo nella giusta direzione!

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Quei vestititroppo su misura...

di Giuliano Deimichei - DirettoreL’Analisi

Anche in questo 2014, all’interno di un quadro più generale di instabilità e di debolezza, l’economia del nostro Paese mostra segnali di particolare difficoltà.Le esportazioni sono tornate a rallentare, ed anche la timida ripresa del PIL annunciata per questi mesi ha lasciato il posto a previsioni meno positive, con un consolidamento delle attuali situazioni di stagnazione e deflazione.È in questo contesto che sono stati resi noti i risultati sullo stato di salute del sistema bancario europeo prodotti da BCE ed EBA. Misurati sugli attivi di bilancio, i cosiddetti “stress test” hanno riguardato in modo particolare l’adeguatezza patrimoniale dei 130 maggiori istituti bancari europei.Con alcune particolarità, però, che anche in questa occasione (come in veri-tà nelle precedenti) non hanno mancato di far sorgere dubbi e perplessità...Ma vediamo di capire meglio la questione.Nel caso degli stress test, le diverse componenti dell’attivo di bilancio ven-gono “pesate” in modo differenziato a seconda della loro natura. Succede così che l’attività di prestito a favore di famiglie e imprese (quello che fa ri-ferimento alla tradizionale attività bancaria praticata da oltre 700 anni e che peraltro è totalmente estranea ai disastri finanziari dell’ultimo decennio) viene calcolata all’80% del suo valore esposto a bilancio, mentre i rischi di mercato (su titoli, derivati, future, cartolarizzazioni ecc.) lo sono al 6 (sei!).Ne deriva che le grandi banche d’affari soprattutto straniere (quelle che fanno molta speculazione e poca attività di intermediazione) sono state promosse a pieni voti, mentre le banche commerciali più dedite al credito (tipiche del sud Europa) sono risultate le più esposte.Qualche esempio? Il bilancio complessivo di Deutsche Bank è di 1.580 miliardi di euro ma quello considerato a rischio è di soli 353 miliardi; Com-merzbank ha un attivo di rischio di poco più di 200 miliardi ma ha un bilan-cio doppio pari a 561 miliardi. Di fatto quello che rende apparentemente più solide le banche germaniche è la loro bassa esposizione al credito in quanto le attività di trading finanziario sono considerate meno pericolose.La nuova Unione bancaria che si sta costruendo a Bruxelles dovrà certa-mente intervenire per sanare queste contraddizioni…pensando anche, leg-gendo gli ultimi dati trimestrali della Banca dei regolamenti internazionali, che svariati di quegli stessi istituti bancari che risultano promossi a pieni voti starebbero scommettendo su una prossima crisi dell’euro, disinve-stendo massicciamente dagli Stati europei oggi più in difficoltà, tra i quali in prima fila figura proprio il nostro Paese.L’augurio nostro è che questi signori, ai quali la U.E. concede vestiti norma-tivi fin troppo su misura, si sbaglino di grosso (ancora una volta!); ma certo non sono queste le situazioni di cui l’Europa ha bisogno per poter sperare di togliersi dalle attuali difficoltà!Al contrario dobbiamo continuare a lavorare sodo affinché – finalmente! - sia tutelato in modo appropriato il ruolo e la funzione della banca tradiziona-le, e dentro questo quadro – questa volta sì con un vestito particolare e spe-cifico -, la piccola Banca di comunità e il modello della banca cooperativa.

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uno sguardosul mondo

Filippo PalizziLa fanciulla sulla roccia a Sorrento

Il Presidente dell’ISTATGiorgio Alleva

da “La Civiltà Cattolica” - 6/9/2014 - sintesi a cura della Redazione

La riforma delterzo settoredi Francesco Occhetta S.I.

Uno sguardo al nuovo Disegno di Legge che intende aggiornare il rapporto tra Stato, im-prenditorialità sociale e il mondo del volonta-riato in Italia

In questi mesi il Parlamento è chiamato ad approvare la rifor-ma del Terzo Settore, la quale, più che una scelta tecnica e po-litica, rappresenta per il nostro Paese una svolta culturale. Il Terzo Settore e, più in genera-le, la sfera dell’economia civile sono ormai parte integrante del sistema produttivo nazio-nale. Lo rivela l’Istat con l’elo-quenza dei suoi dati: in Italia esistono 301.191 istituzioni non profit (+28% rispetto al 2001); 4,7 milioni di volontari (+43,5%

rispetto al 2001); 681.000 lavoratori dipendenti (+39,4% rispetto al 2001); 271.000 lavoratori esterni (+169,4% ri-spetto al 2001); 64 miliardi di euro di entrate e 57 miliar-di di spesa. Al di là dei numeri, dall’indagine Istat emergono due elementi significativi: la tendenza del non profit a sosti-tuirsi al pubblico nell’erogazione di servizi di utilità ge-nerale; la qualificata capacità commerciale degli enti non profit che è maturata e cresciuta negli anni. La rigida e tradizionale definizione di pubblico, di mer-cato e di privato sociale, in tal modo, è già superata dalla prassi e a poco a poco sta diventando cultura diffusa. Insomma, quello che viene definito il «Terzo Settore» — come ad esempio le associazioni di volontariato, la

cooperazione sociale, l’asso-ciazionismo, le fondazioni e le imprese sociali — in realtà è il settore dell’economia più in salute, che presenta oltre-tutto importanti possibilità di crescita. È la crisi della finanza pubblica ad avere accelerato il passaggio da un sistema di Welfare State, come lo conosciamo oggi, a un sistema di Welfare Society che, basato sul principio di sussi-diarietà orizzontale (art. 118 Cost.) e sui doveri inderogabili

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7L’economista Stefano Zamagni

di solidarietà sociale (art. 2 Cost.), consente al pubblico di «arretrare» là dove la società civile è capace di ar-rivare e di gestire i processi economici. Anche la crisi della finanza privata, iniziata nel 2008, ha accelerato il ripensamento dei modelli di sviluppo del mercato, in favore di forme di imprenditoria sociale o socialmente responsabile. La stessa Commissione europea stima intorno ai 14,5 milioni (il 6,5% dell’intera popolazione lavorativa dell’Ue-27) i dipendenti del Terzo Settore in Europa e ritiene l’imprenditorialità sociale una delle 12 leve per uscire dalla crisi e avviarsi verso una crescita econo-mica intelligente, sostenibile e inclusiva. Perché, come sostiene da anni Stefano Zamagni, è ormai maturo «il modello basato su un ordine sociale tripolare: pubblico pri-vato civile».

Queste premesse giustificano la riforma che valorizza il Terzo Settore nei suoi tre elementi costitutivi: la finalità non lucrativa, che vieta la redistribuzione degli utili; gli scopi di utilità generale; e un impatto sociale reale, atten-to alla valorizzazione e al recupero delle persone e alla promozione dei territori in cui si opera.

LE LINEE GUIDA DELLA RIFORMA Il Governo ha formalmente chiesto al Parlamento di ac-celerare la riforma, attesa da almeno un ventennio, stu-diata da tre diverse Commissioni governative, nonché tentata da varie iniziative legislative, parlamentari e go-vernative, poi tutte disattese. Il disegno di legge delega del Consiglio dei Ministri del 10 luglio scorso dovrebbe essere approvato dal Parla-mento e diventare operativo nel 2015.

La riforma mira anzitutto a riordinare, semplificare e innovare una normativa frammentata ed eterogenea, frutto della sedimentazione di leggi speciali, che si sono affiancate e sovrapposte alla disciplina codicisti-ca di stampo fascista. Ma c’è di più. Oltre a essere una concreta applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, essa riconosce la funzione imprenditoria-le degli enti del Terzo Settore che operano nel campo dell’economia sociale. Al di là di come il legislatore sceglierà di dare seguito a questi princìpi ispirativi, la riforma include alcuni pun-ti qualificanti, da cui emerge la volontà politica di fon-dare un nuovo modo di pensare lo Stato e l’economia che influenzerà non soltanto il contesto italiano, ma an-che quello europeo. L’obiettivo è quello di riconoscere la funzione imprenditoriale del Terzo Settore, accen-tuando, anche sul piano fiscale, il carattere «soggettiva-mente non lucrativo» degli enti non profit, la revisione della disciplina sull’impresa sociale e l’introduzione di nuovi strumenti di finanza sociale. Qual è la differenza sostanziale che si introduce tra not for profit e no profit? Lo chiarisce A. Mazzullo, esperto di Diritto dell’economia civile: «No profit equivale a dire “nessun profitto”, nessuna attività commerciale. Not for profit significa invece che l’attività svolta non è finalizzata alla massimizzazione di un profitto commerciale. Si è soliti svalutare gli enti no profit considerandoli come soggetti che non svolgono alcuna attività produttiva. Invece è più cor-retto definirli enti not for profit (o non profit), che non per-seguono uno scopo lucrativo, pur potendo svolgere attività anche lucrativa. L’accento è posto sul fine (non lucrativo) e non sull’attività (che può anche essere lucrativa, purché finalizzata a uno scopo non lucrativo, come nel caso delle torte vendute dagli scout per autofinanziare le loro attività educative). Trasferendo il concetto dal campo linguistico a quello normativo, la legislazione italiana dovrebbe qualifi-care tali enti non in quanto no profit (ovvero non svolgenti alcuna attività commerciale se non in via residuale e mar-ginale), ma in quanto non profit, vale a dire che non redi-stribuiscono gli utili tra gli associati, ma li destinano a uno scopo di utilità generale».

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LE NUOVE SFIDE DEGLI OPERATORI ECONOMICI La riforma qualifica gli enti non profit in base all’impie-go di tutti gli utili commerciali per il perseguimento del fine di utilità sociale. Gli enti non profit potranno sovven-zionarsi anche attraverso il ricorso ad attività commer-ciali non marginali, per finanziare scopi di utilità sociale. Le organizzazioni di volontariato, per fare un esempio, potranno autofinanziarsi anche tramite attività com-merciali non marginali, senza per questo incorrere nella perdita della qualifica e nella cancellazione dal relativo Registro regionale. Con uno slogan, potremmo dire: «Meno Stato, più ini-ziativa sociale». Con la riforma, il Terzo Settore non po-trà più vivere di rendita. Gli operatori sono chiamati a diventare produttivi, per finanziare i propri scopi senza snaturarne la missione sociale. È questa la vera svolta culturale da cui dipende il buon esito della riforma.

LA SFIDA EDUCATIVA E POLITICA Un altro punto qualificante della riforma è quello educa-tivo: la «promozione della cultura del volontariato tra i giovani, anche attraverso apposite iniziative da svolger-si nell’ambito delle attività scolastiche», e la previsione

di un «servizio civile nazionale universale». L’obiettivo della riforma è poter coinvolgere circa 100.000 giovani nel primo triennio, con una retribuzione di 433 euro al mese. Questa scelta non va considerata come un «lavoro sottopagato», ma come premessa per rilanciare la cul-tura del servizio e della solidarietà come fondamento dello Stato sociale. Gli stessi pensionati, considerati sem-pre in termini di costo, potranno diventare nuovamente «produttivi», mettendo a servizio le loro competenze per azioni sociali, mentre i giovani riceveranno dalla politica uno strumento efficace per trovare impieghi sul merca-to. Anche le famiglie bisognose potranno utilizzare buo-ni ad hoc, emessi da società concessionarie, per usufruire di servizi di cura per categorie deboli, come bambini, anziani non autosufficienti, o persone con disabilità. Il Censis ha calcolato che l’introduzione dei voucher uni-versali (buoni da spendere con destinazione d’uso) per i servizi alla persona potrebbe creare 200.000 posti di la-voro in cinque anni. Un altro aspetto innovativo riguarda la normativa fisca-le, che si baserà non più sul «come finanziarsi» (attra-verso donazioni, contributi pubblici a fondo perduto o attività commerciali), ma sul «perché finanziarsi» (per

uno scopo lucrativo o di utilità genera-le). La riforma favorisce una «fiscalità compensativa», in grado di parametra-re il vantaggio fiscale (sotto forma di esenzioni, deduzioni, detrazioni, credi-ti d’imposta ecc.) all’utilità generale e all’effettivo impatto sociale. In generale, la fiscalità del Terzo Settore si qualifi-cherà come «compensativa», anziché «agevolativa», perché non è lo Stato ad agevolare il Terzo Settore, ma vicever-sa. Basti considerare il ruolo svolto dal-

Il Forum Nazionale del Terzo Settore è un organo che si è ufficialmente co-stituito il 19 giugno 1997. Rappresen-ta oltre 80 organizzazioni di secondo e terzo livello - per un totale di oltre 94.000 sedi territoriali - che operano negli ambiti del volontariato, dell’asso-ciazionismo, della cooperazione socia-le, della solidarietà internazionale, della finanza etica, del commercio equo e solidale del nostro Paese.

Telemaco SignoriniL’alzaia

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la società civile nell’erogazione di quei servizi e beni di utilità sociale che, in sua mancanza, ricadrebbero sotto la responsabilità e i costi dello Stato.In questa prospettiva, la stessa missione sociale dell’im-presa produce un valore aggiunto, in termini non soltan-to di crescita del Pil, ma anche di riduzione del debito pubblico, incidendo contemporaneamente sul numera-tore e sul denominatore del rapporto debito/Pil.Certo, tale meccanismo presuppone l’affinamento di strumenti di misurazione dell’impatto sociale e, in par-ticolare, del risparmio per la pubblica amministrazione, ma in generale la missione sociale che costruisce il bene comune dell’impresa va premiata. Il dramma della recessione di questi ultimi anni ha por-tato a concentrarsi sulle emergenze economiche del Pa-ese e a trascurare le emergenze sociali, che rischiano di costituire un problema ancora maggiore, se non si riuscirà a trovare soluzioni nuove, capaci di conciliare risparmio (nel pubblico), crescita (nel mercato) ed equità (nella società civile).

CRITERI VALUTATIVI, ETICI, ANTROPOLOGICI La riforma del Terzo Settore rilancia sfide importanti che nel Paese hanno bisogno di essere dibattute e discusse. Al centro è collocata un’aspirazione che sta a cuore alla dottrina sociale della Chiesa: favorire un’economia al servizio dell’uomo, che superi il paradigma economico fallito dopo la crisi economico-finanziaria. È la presa d’atto che, dopo la crisi finanziaria, si avverte la necessità di un cambio di paradigma che orienti l’a-zienda a produrre valore economico, attraverso la crea-zione di valore sociale per la collettività nella quale essa è inserita e opera. È però necessario superare il luogo comune che «l’azienda è strumento esclusivo dell’eco-nomia di tipo capitalistico». A precisarlo è Davide Mag-gi, docente di Economia aziendale e studioso di econo-mia delle aziende non profit: «La riscoperta dell’economia civile è legata all’idea di azienda che si fonda innanzitutto su relazioni tra persone che mettono a disposizione le loro competenze, conoscenze e abilità per un determinato scopo. La natura delle motivazioni e dello scopo a sua volta qualifica differenti tipologie di aziende, siano esse for profit, pubbliche e non profit. In particolare le aziende non profit sono siste-mi che possono trasformare valori individuali (solidarietà umana, altruismo, dedizione) in altri valori individuali (ri-conoscenza, affetto, stima), come accade nelle organizzazioni tradizionali di tipo assistenzialistico, oppure in valori econo-mici e in valori sociali».La vocazione dell’economia civile è trovare punti di equilibrio tra le esigenze dello Stato, quelle del mercato e quelle della società civile.

L’ITER PARLAMENTAREIl Disegno di legge recante: “Delega al Governo per la riforma del Ter-zo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale” (AC 2617) è stato presentato dal Governo alla Camera dei Deputati il 22 agosto scorso. La Presidente della Camera lo ha assegnato alla XII Commissione Affari Sociali in sede referente l’11 settembre 2014.La Commissione ha iniziato l’esame del provvedimento il 1° ottobre, svolgendo nel medesimo mese 8 sessioni di lavoro.Ultimato l’iter in Commissione, il testo correlato delle eventuali pro-poste di modifica sarà presentato in Aula (Camera dei Deputati) dove si aprirà una discussione generale sul provvedimento e saranno an-che esaminate le eventuali ulteriori proposte di modifica presentate dai Deputati direttamente in quella sede. Il testo, così come modificato e approvato dalla Camera, passerà quindi all’esame dell’altro ramo del Parlamento e seguirà la stessa identica procedura.Finché Camera e Senato non approveranno lo stesso identico testo il provvedimento non potrà essere promulgato dal Presidente della Repubblica e diventare legge. Fare una previsione precisa relativamente ai tempi di approvazione e promulgazione risulta difficile, considerato anche il numero partico-larmente alto di provvedimenti in esame in questi mesi da parte dei due rami del Parlamento.

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L’Assembleaannuale 2014 diFedercassesintesi della Redazione

I principali passaggi della relazione del presi-dente Azzi

Si è svolta a Roma il 21 novembre l’As-semblea Annuale di Federcasse che ha avuto per tema: “Il Credito Cooperativo oltre lo stress. La nostra impronta per il futuro”. Alla Assemblea hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, il Vice Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il Presidente della Commissione Affari Eco-nomici e Monetari del Parlamento Euro-peo Roberto Gualtieri.Riportiamo in virgolettato la sintesi dei passaggi più importanti affrontati dal Presi-dente Alessandro Azzi nella sua relazione.

CON RIFERIMENTO AL PROCESSO DI COSTITU-ZIONE DELL’UNIONE BANCARIA EUROPEA“Il contesto in cui tutte le banche oggi operano è profon-damente mutato. Ma l’89% delle transazioni finanziarie continua ancora a concentrarsi sugli strumenti derivati. È corretto che intermediari con una dotazione patrimoniale che copre circa il 3-4% dei loro attivi, che hanno in bilancio la più sofisticata ingegneria finanziaria, siano giudicati meno rischiosi di una banca dedita all’economia reale?”“Nel percorso di pervasiva regolamentazione dell’attività ban-caria, vediamo almeno due rischi. Il primo: quello di curare con le stesse medicine soggetti mol-to diversi, semplicemente riducendone le dosi in base al peso. Il secondo rischio è quello dell’asimmetria: non troppe ban-

che, ma troppe grandi banche!”“La concentrazione su pochi soggetti nell’area Euro è oggi più alta che negli USA. Secondo il Fondo Monetario Inter-nazionale, i sussidi impliciti (in termini di funding) che ricevono le banche ritenute “troppo grandi per fallire” sono ancora di ri-levante dimensione, soprattutto in Europa.”

CON RIFERIMENTO AL FUTURO DEL NOSTRO CONTINENTE“Per riavviare la crescita economica è ne-cessario un approccio più ampio rispetto alla politica del rigore. Un approccio in cui il modello della partecipazione al processo

focusCooperazione

Comunicato stampa Federcasse

Assemblea Federcasseil tavolo dei lavori

Il PresidenteAlessandro Azzi

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produttivo e alla ripartizione dei suoi frutti potrà rappresen-tare uno degli elementi caratterizzanti delle politiche di indi-rizzo economico.” “Le nuove regole e le politiche di vigilanza non sono neu-trali rispetto alle prospettive di ripresa dell’economia europea ed italiana. Il flusso, ciò che in inglese si chiama mainstream ovvero la grande corrente del fiume, quello va altrove. Non guarda alla finanza mutualistica, ma alla City. Non guarda all’accesso al credito, ma ai sistemi di trading istantaneo. La grande maggioranza dei cittadini europei dovrebbe sentire l’urgenza di arrestare e riorientare quel fiume. E le forze politi-che di cogliere e tradurre in pratica questa esigenza.” “Chiediamo al Parlamento Europeo di esercitare con ulte-

riore attenzione e costruttiva puntigliosità la vigilanza sulla vigilanza bancaria accentrata.” “Chiediamo al Parlamento italiano di tenere lucidamente conto di questa lettura critica nel recepire le importanti diret-tive contenute nel disegno di legge di Delegazione europea 2014 (tra cui la BRRD e la DGS); di esercitare la discreziona-lità prevista dall’Atto delegato riguardante la contribuzione al Fondo unico di risoluzione perché per le banche di minore dimensione possa essere pagata una somma forfettaria mas-sima; chiediamo che non si chieda alla banca del territorio di pubblicare informazioni quantitativamente uguali a quelle di grandi emittenti quotati.”

UNIONE BANCARIA: DODICI EUROPARLAMENTARI DI TUTTI I PARTITI SCRIVONO AL COMMISSARIO BARNIERFondo unico di risoluzione delle crisi bancarie europee (srf): “La contribuzione va commisurata al rischio effettivo. Attenzione alle piccole banche per rilanciare l’economia”.

Primo importante risultato dell’appello comune lanciato nei giorni scorsi dalle Associazioni delle banche di credito cooperativo italiane (Feder-casse), delle banche cooperative tedesche (BVR), polacche (KZBS) ed austriache (RBG) in merito ai rischi di una penalizzazione delle banche cooperative contenuti nell’Atto delegato della Commissione Ue, in corso di definizione, sul meccanismo di contribuzione al Fondo unico di riso-luzione delle crisi bancarie (SRF).In una lettera inviata il 26 settembre scorso al Vice Presidente della Commissione Europea per il Mercato Interno e i Servizi, Michel Bar-nier, dodici europarlamentari italiani – di tutti gli schieramenti politici – riprendono le posizioni espresse dalla nota congiunta delle banche cooperative esprimendo “preoccupazioni e riserve” sulla normativa in via di definizione.Firmatari della lettera i Vice Presidenti del Parlamento europeo David Sassoli e Antonio Tajani con gli eurodeputati David Borrelli, Lorenzo Cesa, Lara Comi, Isabella De Monte, Herbert Dorfmann, Fulvio Martu-sciello, Alessia Maria Mosca, Renato Soru, Matteo Salvini, Patrizia Toia.

“Con il meccanismo di contributo che ci risulta si voglia introdurre – si legge nella lettera – gli istituti di credito senza rilevanza a livello di rischio sistemico, come le piccole banche e le banche cooperative, sarebbero chiamati a pagare un importo sproporzionato rispetto al rischio che rappresentano”. “Chiedere a questo tipo di banche di contribuire in modo sproporzionato sarebbe quindi in-coerente con la finalità generale del sistema di risoluzione. Si andrebbe infatti a limitare un rischio sistemico che non esiste. Inoltre, questo toglierebbe dal mercato fondi che oggi sono destinati al credito alle PMI, con un serio contraccolpo per la loro capacità di generare crescita”.Inoltre i sistemi di autoprotezione propri delle banche cooperative fanno sì che “in caso di difficoltà di una banca aderente al sistema, sia il fondo di garanzia delle Banche di Credito Cooperativo ad intervenire per salvarla, evitando qualunque danno esterno al sistema”.Da qui, per gli europarlamentari, la necessità di rivedere le soglie di contribuzione esentando quelle banche che non rappresentano un rischio sistemico o – in subordine – definendo un contributo minimo.“Vogliamo rilevare l’impegno dei membri del Parlamento europeo – conclude la lettera – per raggiungere, il più rapidamente possibile, un accordo su uno dei più importanti atti delegati da adottare riguardo la BRRD (la Direttiva Bank Recovery Resolution) ed il SRM (Single Resolution Mechani-sm). Allo stesso tempo dobbiamo as-sicurarci di non danneggiare le nostre PMI, le imprese individuali, gli artigiani ed il settore non profit che beneficiano dei finanziamenti da parte di piccole banche e banche cooperative”.

La sede romana di Federcassein via Lucrezia Romana I vertici di BVR

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Pagamentielettronici le nuove frontieredi Angela Bonato

Carrellata sui nuovi utilizzi di POS, cellulari e tablet, con uno sguardo al tema della sicurezza.

Davvero le opportunità che le nuove tecnologie ci potran-no ben presto consentire, a volte vanno al di là della più fervida immaginazione...Per un operatore commerciale già oggi è possibile incassa-re un pagamento effettuato da una carta bancomat o carta di credito semplicemente utilizzando il proprio cellulare o il proprio tablet, in qualunque posto. Ma già si è al lavoro per arrivare al medesimo risultato utilizzando una “con-nessione” tra cellulari o altri strumenti similari.Qualora si disponga della apposita strumentazione, al bar, in negozio o in qualsiasi altro posto è inoltre possibile pagare fino a 25 euro semplicemente accostandosi ad un POS di nuova generazione. La transazione si perfeziona automaticamente, mentre per importi superiori è comun-que necessario digitare un PIN di consenso.

E già si sta lavorando per sostituire completamente le carte di pagamento con comode applicazioni su orolo-gio, o sui Token dei servizi In-Bank, e quindi attraverso una processo di smaterializzazione della carta… Le novità future e futuribili dei settori della monetica (la moneta elettronica) e dell’e-commerce (gli acquisti su In-ternet) non si fermano certo qui. Le hanno illustrate ad un pubblico attento ed interessa-to Stefano Pontalti, responsabile dell’Ufficio Sviluppo Organizzativo di Cassa Centrale Banca e Alessio Bonet-ti di Phoenix, la società informatica delle Casse Rurali trentine, lo scorso 25 novembre ad Avio, presso l’Audi-torium della Cassa.Nel corso della serata uno specifico ed importante! spazio è stato riservato al tema della sicurezza nelle operazioni bancarie e nel web, curato dal Responsabile del settore Operativo del Compartimento Polizia delle Comunica-zioni T.A.A. Paolo Casagranda.Ma in termini ancora più generali, pare in ogni caso doveroso sottolineare l’importanza di un attento e con-sapevole utilizzo di questi mezzi di pagamento, in sé potenzialmente molto pericolosi (oltreché naturalmen-te estremamente comodi e pratici), per il fatto che non facilitano certo, diversamente dal denaro contante, una immediata e precisa percezione delle spese sostenute.Le schede di queste pagine illustrano i nuovi servizi e strumenti di pagamento disponibili presso la nostra rete. Il nostro personale allo sportello è a completa disposi-zione per ogni chiarimento e delucidazione di dettaglio.

i nostri prodotti

Auditorium di Avioun momento dei lavori

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Smart mPOSConsente di incassare pagamenti dalla propria clientela in qualsiasi posto ci si trovi, utilizzando sem-plicemente il proprio dispositivo smartphone o tablet.

Il servizio utilizza un terminale mobile mPOS di piccole dimensioni collegato in Bluetooth allo smartphone o al tablet: in questo modo l’esercente può incassare i diversi pagamenti effettuati utilizzando i circuiti di pagamento abilitati e convenzionati con la nostra Cassa, “leggendo” le carte di debito Pagobancomat e Maestro, e le carte di credito MasterCard, VISA, American Express e Diners. Il pagamento è effettuato in modalità contactLess, avvicinando cioè il cellulare alla carta di debito o di credito. Smart mPOS è certificato nel rispetto delle norme di sicurezza che forniscono le migliori garanzie contro malfunzionamenti e tentativi di frode. La configurazione sullo smartphone o sul tablet è estremamente facile: basta scaricare la APP Smart mPOS (App Store e Google Play) ed eseguire le istruzioni…

“ContactLess”Consente di effettuare un pagamento senza dover digitare il codice Pin.

Le carte di pagamento del circuito Casse Rurali trentine possono già oggi essere conver-tite su richiesta del cliente in carte CONTACTLESS.La nuova funzionalità “senza contatto” rende la procedura di pagamento presso gli eser-cizi commerciali che ne espongono il marchio molto più rapida, semplicemente avvi-cinando la carta al lettore POS.Nello specifico:- per spese pari o inferiori a 25 euro non è necessario digitare il codice segreto PIN o firmare lo scontrino- per importi superiori a 25 euro è sufficiente avvicinare la card al lettore POS e digitare il codice segreto PIN o firmare lo scontrino.

InBank AppConsente di tenere sempre sotto controllo il proprio conto corrente

Si vuole sapere, direttamente sul proprio smartphone o sul tablet, se il saldo di conto corrente è inferiore ad una determinata soglia? L’importo esatto dell’accredito dell’ ultimo stipendio? Quando le uscite sono maggiori di un determinato importo? Si

desidera ricevere altri avvisi relativi alla propria movimentazione di conto corrente?Nulla di più semplice. È sufficiente scaricare la nuova applicazione direttamente sul proprio cellulare e richieder-ne l’attivazione direttamente ai nostri uffici.

MyBankPermette di effettuare pagamenti sicuri in internet, senza dover utilizzare il numero della Carta di Credito.

MyBank è una soluzione ideata e realizzata da EBA Clearing in stretta collaborazione con le prin-cipali banche europee, e permette di effettuare acquisti e-commerce tramite bonifico.Cliccando sul pulsante dei siti web degli esercenti convenzionati e selezionando la propria ban-ca da un’apposita lista è possibile provvedere al pagamento di un acquisto effettuato on-line con un semplice bonifico. Attivando direttamente il sistema Inbank ed evitando quindi ogni utilizzo di carte di debito o di credito.Come è facile immaginare, il sistema si caratterizza per la grande semplicità d’uso e per la elevata sicurezza.

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novità in cassa

L’ASSISTENZA FISCALE 2015 AI SOCIAnche per il prossimo anno la Cassa offrirà ai propri soci la possibilità di accedere al servizio di assistenza fiscale in convenzione con i CAF Acli, Coldiretti, CGIL e Uil per la compilazione del 730 e del Modello Unico.Il servizio, giunto alla settima edizione, nel 2014 ha coinvolto oltre 1.000 utenti con un ottimo riscontro in termini di apprezzamento di quanti ne hanno usufruito. Come nello scorso anno l’opportunità è riservata al socio titolare di rapporti attivi con la Cassa e al suo coniuge/convivente, ai quali verrà richiesto un contributo fisso ed invariato rispetto alla scorsa edizione: 10 euro per il socio e 20 euro per il coniuge/convivente. L’elaborazione del modello da parte delle Acli avverrà presso il centro servizi in via Sartori ad Ala (ex ambulatorio dott. Tonello) e presso le filiali della Cassa di Avio, Rivalta, Bosco Chiesanuova e Caprino, per favorire al massi-

mo la comodità di quanti ne vorranno usufruire. Per chi si rivolgerà ai Caf Coldiret-ti, Cgil e Uil la pratica verrà invece compilata presso i recapiti di Ala e Rovereto. Da sottolineare che le mo-dalità operative di pre-notazione sono ancora in fase di definizione, e ver-ranno messe a punto pros-simamente alla luce delle variazioni normative. La principale novità riguarde-rà la messa a disposizione online da parte dell’Agenzia delle Entrate della dichiara-zione fiscale precompilata in alcune parti (con ogni probabilità i dati anagrafi-ci, CUD, immobili, terreni posseduti e i dati trasmessi da banche, assicurazio-ni ed enti previdenziali). Il cittadino potrà accettare o modificare i dati della di-chiarazione caricata online in autonomia o con l’assi-stenza dei Caf o dei profes-sionisti abilitati, mediante una procedura in corso di definizione.

Con l’intento di comunicare tempestivamente modi e tempi del servizio 2015, invitiamo tutti i soci interessa-ti che non lo avessero ancora fatto a compilare e riconsegnare il modulo di adesione al recapito elettronico delle informazioni (presente anche nelle prime pagine di questo numero della rivista) completo di indirizzo di posta elettronica. Le novità relative al servizio, così come il modulo di prenotazione, verranno comunque pubblicate anche sul sito della Cassa e rese disponibili agli sportelli.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio Soci della Cassa allo 0464678147-148.

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LA BORSA DI NATALE 2014Anche quest’anno la Cassa offre ai suoi soci un omaggio in occasione delle prossime festività: una borsa di prodotti alimentari tipici, predisposta in collaborazione con le altre cooperative del nostro territorio. Una con-suetudine molto apprezzata dalla compagine sociale (nel 2013 l’omaggio è stato ritirato dall’86% dei soci!), che allo stesso tempo rafforza il legame tra la Cassa e Cantina Sociale di Avio, Famiglia Cooperativa Vallagarina e Caseificio Sociale di Sabbionara, che da tempo condividono un percorso di matrice intercooperativa. Il dono riservato ai soci è composto da mezzo litro d’olio delle colline veronesi, un pezzo da mezzo chilo di grana trentino stravecchio del Caseificio Sociale di Sabbionara, un salame del peso di circa sei etti, due pacchetti di pasta fresca da mezzo chilo ciascuno, e una bottiglia da 0,75 l. di Gewürtztraminer della Cantina Sociale di Avio. Il tutto riposto in una borsa colorata in plastica biodegradabile, riutilizzabile per la spesa, o in altre occasioni.Come per lo scorso anno l’omaggio è riservato ai soci che risultano titolari di rapporti commerciali attivi con la Cassa, nella convinzione che ciascun socio possa qualificarsi come tale se interprete di scelte e comporta-menti coerenti.La modalità di ritiro sarà la medesima delle scorse edizioni: il socio dovrà ritagliare il buono riportato in fondo alla pagina, firmarlo e presentarlo agli sportelli della Cassa per la registrazione e la convalida; infine lo dovrà consegnare al punto vendita della cantina Sociale di Avio per il ritiro dell’omaggio.

Per quanti avessero comunicato di non voler ricevere la copia del periodico Incontro perché in casa ne giunge già una copia, sarà possibile ritirare il buono agli sportelli di sede e filiali.

Per i soci delle filiali di Caprino e della Lessinia che non hanno la possibilità di ritirare personalmente l’omaggio per comprensibili motivazioni di lontananza, sarà possibile prendere accordi direttamente con il nostro personale presso le filiali.

CALENDARIO E ORARI DEL RITIROÈ possibile ritirare la “Borsa di Natale” del socio presentando il buono convalidato

presso il punto vendita della Cantina Sociale di Avio

da sabato 13 dicembre 2014 fino a sabato 31 gennaio 2015 nei giorni che vanno dal lunedì al sabato compreso

dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

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novità in cassa

L’INCONTRO CONLE ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIOL’auditorium della sede si è gremito lo scorso 27 ottobre per ospitare i rappresentanti di molte delle associazio-ni con cui la Cassa collabora, per il consueto incontro annuale. Un’occasione di ritrovo e confronto arricchita dai contenuti offerti da Presidente e Direttore della Cassa, oltre che dalla dott.ssa Della Pietra, che da 10 anni collabora con la Cassa per assistere in modo puntuale e competente i sodalizi che si trovano ad affrontare pro-blematiche di natura fiscale e civilistica. Spesso infatti le novità di legge, svariate e frequenti, possono mettere

in difficoltà la gestione di una piccola associazione, che difficilmente sa individuare in autonomia il corretto modo di agire, ma in caso di difformità viene chiamata a rispondere al pari di una di grandi dimen-sioni. Durante la serata la dott.ssa ha presentato una carrellata delle principali incombenze, con specifica attenzione alle più recenti novità. In particolare ha illustrato le modalità di trasmissione dei dati relativi alle fatture previste dallo spesometro 2015, l’obbligatorietà dell’invio dei modelli F24 attraverso i canali telematici, il decreto legislativo che regolamenta la lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei mi-nori, l’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione. Temi di sicuro interesse che hanno sollecitato l’at-tenzione dei presenti e potranno essere approfonditi anche attraverso

l’apposito materiale illustrativo, disponibile sul sito della Cassa. L’intervento del Presidente, in apertura, ha offerto un approfondimento sulla prossima riforma del terzo settore (di cui fanno parte anche le associazioni di volontariato!), a cui abbiamo dedicato alcune pagine in apertura di questo numero della rivista. Il Direttore Deimichei ha invece ripreso il tema della crisi e della situazione economi-ca attuale che ancora tarda a mostrare segnali di miglioramento, accennando all’avvio di una iniziativa di sistema per la razionalizzazione del comparto delle Casse Rurali Trentine. Presentati infine i dati di bilancio della Cassa al 30 settembre scorso, con la sottolineatura che fare utile è un modo per incrementare il fondo destinato alla liberalità e sostenere le associazioni che contribuiscono a rendere vive le nostre comunità.

BUONO SCUOLA 2014: MEMO E RESOCONTOPenne, astucci, zaini, quaderni, teche…all’inizio di ogni anno scolastico il materiale da acquistare è molto, con una spesa che talvolta può raggiunge-re cifre importanti, soprattutto nel primo anno di un nuovo ciclo di studi.Anche nel 2014 per rendere concreto il suo impegno a sostegno dei giovani e della loro formazione, la Cassa ha messo a disposizione delle famiglie clienti un buono scuola del valore di 20 euro da utilizzare presso gli esercenti convenzionati presenti su tutto il territorio in cui la Cassa opera (incluso Roverè,

dove è operativa da qualche mese la nuova filiale), per acquistare libri e materiale scolastico. Destinatari: tutti gli studenti, dalla prima elementare all’ultimo anno di scuola superiore, intestatari di un libretto a risparmio. L’iniziativa, partita a metà agosto, è giunta quest’anno alla quinta edizione ed ha coinvolto fin’ora 1.600 ragazzi, che si sono presentati allo sportello per il ritiro del buono. Un ottimo risultato che testimonia l’apprezzamento di quanto offerto, in termini di risposta. Il buono potrà essere ritirato agli sportelli aziendali ed utilizzato presso i negozi convenzionati fino a tutto il 31 dicembre 2014.

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[email protected] IN PROGRESS! Procede con impegno e dedizione l’attività del gruppo giovani della Cassa, che strada facendo si è arricchito di nuovi partecipanti e si è posto nuovi ambiziosi obiettivi, sulla scia della partecipazione in qualità di ospiti al Forum “#ci siamo Europa”.Gli scorsi 11-12-13 luglio infatti noi giovani della Cassa eravamo presenti all’evento, riservato ai gruppi giovani soci di tutte le banche del movimento cooperativo nazionale e giunto alla 4^ edizione, che quest’anno si è tenuto in Trentino.Nel corso della tre giorni sono stati trattati e condivisi temi per cercare di favorire la circolazione delle esperienze, individuare ulteriori possibili forme e strumenti per accrescere il coinvolgimento e la partecipazione dei giovani nella vita sociale delle Bcc, ed è stata proposta una sessione “seminariale”, con testimonianze qualificate interne ed ester-ne al Credito Cooperativo.

Uno spazio apposito è stato riservato anche per la presentazione delle nuove realtà associative e dei nuovi progetti ideati dai gruppi già attivi.Le idee e i progetti esposti durante il forum ci hanno colpito e hanno fatto scattare nel gruppo una molla per la ricerca di un’identità del nostro trovarci assieme, per rendere ancora più dinamiche e vivaci le nostre attività, ma soprattutto per essere ancora più vicini al mondo dei giovani. Dopo vari incontri in cui abbiamo analizzato le nostre idee, è emersa all’unanimità un’idea accattivante, che abbiamo condiviso con i referenti della Cassa, ed è stata sottoposta al vaglio della dott.ssa commercialista Della Pietra, per avere un’idea sulla fattibilità o meno, e sulla bontà dell’iniziativa. L’idea è quella di “trasformarsi” in Gruppo Giovani Soci della Cassa Rurale Bassa Vallagarina, per poter favorire al meglio la partecipazione attiva dei giovani che hanno scelto di entrare nella compagine sociale, per aiutarci a diffondere i valori cooperativi che sono alla base del nostro gruppo.Il nostro progetto è stato presentato in anteprima nei primi giorni di novembre ai neo giovani soci durante una serata a loro riservata, durante la quale ci siamo presentati e abbiamo spiegato le dinamiche che ci hanno portato a diventare qualcosa di nuovo.Nella stessa occasione, per cercare di indirizzare le nostre iniziative future, abbiamo

chiesto ai partecipanti di compilare un veloce questionario per cogliere aspettative e idee per la nostra nuova avventura.Siamo già al lavoro per carpire tutti i preziosi suggerimenti lasciati dai ragazzi, in quanto da lì dovremo partire per non deludere l’entusiasmo che ci è parso cogliere sui volti di chi ha partecipato alla serata.È in fase di ultimazione anche l’ultimo passo formale per completare la “trasformazione”, ovvero la creazione del Re-golamento che disciplinerà l’attività del gruppo e i criteri di adesione per chi fosse interessato alle varie attività. Non appena disponibile provvederemo a pubblicarlo sulla nostra pagina Facebook LINKontragiovani e sul sito internet della Cassa Rurale.In conclusione ci teniamo in particolar modo a sottolineare che il gruppo non è un’entità chiusa ma anzi è gradita e auspicata la partecipazione del maggior numero di soci possibile per aiutarci nel proseguio della nostra attività.Per dar importanza a questo concetto abbiamo deciso che per il primo anno di attività l’adesione al gruppo sarà aperta non solo ai soci di età compresa tra i 18 e i 35 anni ma anche a tutti i clienti nella stessa fascia d’età e residenti nelle zone di competenza della Cassa Rurale Bassa Vallagarina. Verrà inoltre data la possibilità ai nuovi clienti aventi i medesimi requisiti di associarsi al Gruppo per un anno a decorrere dall’apertura del rapporto.Permettici di ricordarti che per noi le tue idee sono importanti, per cui non esitare e contattaci al nostro indirizzo mail [email protected], sarai il benvenuto!

E… alla prossima puntata!!!!!! Stay tunedIl Gruppo giovani della Cassa

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novità in cassa

I PREMI ALLO STUDIOE ALLA PROFESSIONALITÀ – EDIZIONE 2015È già disponibile online sul sito della Cassa e agli sportelli di sede e filiali il bando per partecipare alla nuova edizione dei premi allo studio e alla professionalità. Un appuntamento fisso per la Cassa, che da oltre 40 anni riconosce l’im-pegno e il profitto dei giovani meritevoli con un sostegno diretto, nella consapevolezza che l’istruzione sia il punto di partenza per il progresso della società. Come per lo scorso anno sono disponibili 73 premi destinati agli studenti clienti della Cassa ed in possesso dei requisiti definiti dal bando, per un valore complessivo di 40.000 euro. Nello specifico: 30 premi del valore di 250 euro ciascuno per gli alunni delle scuole secondarie superiori, di cui 5 riservati agli studenti di istituti professionali; 35 del valore di 500 euro, quale riconoscimento per gli universitari che hanno ottenuto risultati meritevoli; 3 premi del valore massimo di 2.500 per la frequenza di corsi altamente specializzanti post laurea; 5 premi da 1.500 euro ciascuno per i percorsi di professionalizzazione. Un riconoscimento, quest’ultimo, introdotto qualche anno fa nel concorso che la Cassa bandisce annualmente, per soste-nere e valorizzare quei giovani che risiedono nel nostro terri-torio, ed hanno deciso di mettersi in gioco esercitando un’attività lavorativa autonoma che presenta caratteristiche innovative, contribuendo alla crescita della comunità in cui operano. Inoltre, viene confermata per i vincitori la possibilità di partecipare, come alternativa al premio in denaro per gli uni-versitari o riduzione dell’importo nel caso di frequentanti corsi altamente specializzanti, ad un Campus Job Trainer, per focalizzare i propri progetti e valorizzare le proprie abilità (maggiori informazioni su www.job-trainer.it).Tra le novità da segnalare per l’edizione 2015 la necessità per gli universitari di aver raggiunto un numero di crediti minimo per partecipare al concorso, e la data di scadenza per la presentazione delle domande fissata al 28.02.2015, con l’intento di anticipare la cerimonia di premiazione al mese di aprile. Anche quest’anno il gruppo Linkontr@giovani proporrà un concorso cui potranno partecipare tutti i ragazzi che pre-senteranno domanda di premio allo studio e alla professionalità, dal titolo: “La cooperazione nella vita quotidiana”. I ragazzi interessati potranno inviare all’indirizzo [email protected] un’immagine, un video, una canzone, ecc.. che per loro rappresenta questo concetto. Alcuni giorni prima della cerimonia di premiazione il materiale verrà pubblicato sulla pagina Facebook LINKontragiovani, dove chi vorrà potrà votare quella che secondo lui risulti la rappresentazione migliore: chi riceverà più “mi piace” verrà premiato/a durante la cerimonia di premiazione, indipen-dentemente dal fatto che gli sia stata assegnato il riconoscimento allo studio e alla professionalità.

DONO DI NATALE AI BAMBINIIl Natale è festa dei bambini, che sanno leggere la realtà in modo gioioso ed apprezzare ogni piccolo gesto. È con questa consapevolezza che la Cassa da qualche anno in occasione delle feste di S. Lucia in territorio veneto e Natale per Ala e Avio, riserva un presente ad ognuno dei 1.500 bambini che frequentano gli asili nidi e le scuole materne dei comuni in cui opera. Coinvolgendo in tutto oltre 30 strutture scolastiche. Nel momento della consegna dei pacchetti i bambini manifestano sempre il loro entusiasmo. All’interno anche quest’anno troveranno un libretto da sfogliare e leggere con mamma e papà, per trascorrere dei momenti piacevoli durante i quali accrescere le proprie conoscenze. I piccoli del nido potranno imparare come crescono alcune delle specie più simpatiche di animali; i più grandicelli si cimenteranno invece con alcuni titoli di una collana educativa pensata per aiutarli a scoprire il mondo attraverso finestre a sorpresa.Assieme al libretto un biglietto di auguri, con l’invito a ritirare agli sportelli di sede e filiali un salvadanaio, e ad utilizzarlo! Ogni volta che verrà svuotato i bambini riceveranno un simpatico omaggio!

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L’INCONTRO ANNUALE CON I NUOVI SOCIAnche quest’anno la Cassa ha invitato i soci che hanno aderito recentemente alla compagine sociale ad un in-contro di reciproca “presentazione” presso l’auditorium della sede. Molti gli interpellati per la serata fissata il 10 novembre scorso, meno i presenti, quasi esclusivamente giovani. Questi ultimi hanno risposto positivamente all’appello del Gruppo LINKontr@giovani che ha organizzato un momento conviviale de-dicato prima dell’inizio della riunione, per presentarsi e farsi conoscere. L’incontro ha proposto una carrellata degli aspetti più concreti e importanti delle attività aziendali e delle radici della cooperazione. Il Presidente della Cassa si è soffermato in par-ticolare sulle caratteristiche che distinguono una BCC: territorialità, forma cooperativa e gestione del patrimonio, ricordando che una buona cooperativa, per essere tale, deve neces-sariamente agire guardando nello stesso modo a bene comune e managerialità. A seguire il Responsabile dell’Ufficio Relazioni Istituzionali Gianni Debiasi ha esposto le dimensioni del movimento cooperativo a livello mondiale e locale, i numeri della base sociale della Cassa, assieme alle iniziative e opportunità riservate ai soci.Infine il Direttore Deimichei ha curato una breve presentazione della Cassa e del territorio in cui opera, offrendo una panoramica della situazione economica attuale raffrontata con i positivi dati aziendali di fine settembre e con le iniziative attivate per fronteggiare la crisi.

PREVIDENZA INTEGRATIVAMEMO DI FINE ANNO Stando ai comunicati ed alle dichiarazione ufficiali di queste ultime settimane, all’interno del lavoro di costruzione della manovra di bilancio 2015 che dovrà rilanciare lo sviluppo nel nostro Paese ed assicurare contemporaneamente il rispetto degli obiettivi di debito pubblico concor-dati con l’Europa, la regolamentazione della previdenza integrativa è in questi mesi oggetto di attenta valutazione da parte del Governo.Posto dunque che in qualsiasi momento è possibile che siano previsti aggiornamenti o modifi-che, sulla materia riportiamo qui di seguito alcuni “memo”, utili a tutti i nostri clienti che per il tramite dei nostri sportelli (o anche per effetto di una loro diretta adesione a un Fondo Chiuso di categoria) sono iscritti ad un piano previdenziale.Sottolineando il fatto, in termini più generali, che la previdenza integrativa (ossia quello stru-mento che permette al singolo lavoratore dipendente o autonomo di costruirsi una personale integrazione previdenziale con versamenti volontari) si dimostra in questi anni sempre più importante e decisiva per garantirsi un reddito complessivamente adeguato al momento della pensione. E, per effetto delle varie riforme delle previdenza pubblica che si sono succedute in questi anni, questa considerazione diventa tanto più vera quanto più è distante il momento del

proprio pensionamento.In ogni caso, a quanti si trovassero oggi nella posizione di poter disporre di una parte del loro reddito per poter investire sul loro futuro, consigliamo vivamente di esaminare con attenzione la possibilità di aderire a un piano previdenziale. Tra l’altro fortemente incentivato dal legislatore sia dal punto di vista fiscale sia normativo.Per tutti coloro che già sono iscritti ricordiamo brevemente quanto segue:Il limite annuo di deduzione dei contributi complessivamente versati (e nel caso di lavoratore dipendente che sono versati sia dal diretto interessato sia dal proprio datore di lavoro) è di massimi 5.164,57 euro. È possibile dunque fino al 31 dicembre effettuare ulteriori versamenti fino a tale cifra, usufruendo del regime della piena deduzione contributiva. È possibile dedurre anche i versamenti effettuati a favore di altri soggetti componenti il nucleo familiare, pur-chè questi ultimi risultino fiscalmente a carico (comunque sempre entro il limite complessivo di 5.164,57 euro).In tutti questi casi, in fase di erogazione del trattamento è prevista una tassazione vantaggiosa di misura variabile, che può arrivare fino ad un minimo del 9%.

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LA NUOVA AMBULANZADELLA STELLA D’ORO

…Dopo il successo dell’autorimessa inaugurata nel settembre scorso ad Ala, il tempo delle soddisfazioni per la “Stella d’Oro sembra non finire mai.Lo scorso 20 luglio infatti grazie ai concreti aiuti dei soci della Cantina So-ciale di Ala, della Cantina di Avio e della Cantina sociale di Mori-Colli Zugna, affiancati dal marchio Filati Falconeri e dai familiari di Locati Gianluigi, è stato possibile completare l’acquisto di una nuova ambulanza, il cui costo totale si è aggirato sui 100.000 euro.Ne trarranno un concreto ed importante vantaggio le intere comunità locali. Ma in questo caso la iniziativa realizzata ha in sé qualcosa di particolarmente significativo e meritevole: un ulteriore attestato di stima per la meritoria e mai abbastanza elogiata attività dei tanti volontari della Stella d’Oro – vero orgoglio dei nostri territori - ed insieme la testimonianza della capacità di aggregazione e della sensibilità di una intera popolazione – attraverso le proprie cooperati-ve più rappresentative e attraverso il contributo di imprese private e di singole famiglie – .…Iniziativa, questa, che si commenta da sola e non ha quindi bisogno di ulte-riori considerazioni.Per doverosa cronaca ricordiamo che le Cantine Sociali aderenti, per rendere concreti gli apporti dei loro soci hanno avviato un apposito progetto denomi-nato “Il frutto della vite per la vita”. La nuova realtà del gruppo Calzedonia che ha insediato la produzione ad Avio di filati naturali di cashmere per un target alto ha partecipato direttamente con un proprio contributo e così ha fatto la famiglia Locati, per ringraziare i volontari del loro operato in occasione della recente scomparsa di un loro caro.Innumerevoli gli altri soggetti ed i privati cittadini che hanno contribuito al pieno successo dell’iniziativa, caratterizzata come detto dal sostegno convinto di un intero territorio: per tutti ricordiamo l’Agenzia di Ala del Gruppo Itas e i Gruppi Cacciatori di Avio e di Brentonico.

newsCOOPERATIVE LOCALI

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LE MELE A DENOMINAZIONE DI ORIGINEDEL TRENTINO E ALTO ADIGECONQUISTANO BRUXELLES C’è stato un po’ di Trentino e Sudtirolo al verti-ce dei Ministri dell’agricoltura europea che si è tenuto il 10 e l’11 novembre nella capitale eu-ropea. Per iniziativa della rappresentanza euro-pea della Cooperazione Trentina e dei principali produttori regionali delle mele Dop Valle di Non e Igp Alto Adige, è arrivata direttamente sui banchi del Consiglio europeo l’eccellenza della frutticoltura regionale: la mela. Seimila confezioni di mele sui banchi del Consiglio europeo dell’agricoltura durante il vertice dei Ministri comunitari hanno messo in mostra l’eccellenza della produzione frutti-cola regionale e il valore di un territorio e una economia cooperativa, che da sola copre il 72% della produzione nazionale e che per tutto il vertice è stata il “testimonial” dell’agricoltura italiana nella culla delle istituzioni europee.

“Una vetrina importante - commentano i rappresentanti dei produttori e degli enti regionali che hanno tenuto a battesimo l’iniziativa - che testimonia da una parte il positivo livello delle relazioni con i vari esponenti delle istituzioni europee che si oc-cupano di agricoltura, e dall’altra il riconoscimento della qualità delle produzioni a denominazione di origine”.L’iniziativa ha raccolto i complimenti del presidente di turno, il ministro italiano Maurizio Martina che tra le altre cose ha anche avuto modo di incontrare la delegazione regionale dei produttori: “una iniziativa che ha fatto fare bella figura all’Italia”.“Questa è una delle esperienze più belle e più forti che abbia-mo – ha proseguito il Ministro – e sono molto contento che i prodotti del Trentino e dell’Alto Adige siano arrivati a Bruxelles. Il gesto simbolico di oggi è una porta aperta a lavorare ancora di più, a rafforzare l’esperienza di questi produttori in giro per l’Europa e nel mondo”.

LA PRODUZIONE ITALIANA E REGIONALEIl territorio del Trentino e dell’Alto Adige contribuisce per oltre il 70% alla produzione nazionale di mele, rispettiva-mente con 516 mila e 1,2 milioni di tonnellate.La maggior parte della produzione viene gestita attraverso organizzazioni di produttori. In Trentino Melinda, la Trentina, Valli Trentine e Sant’Orsola, in Alto Adige/Sudtirolo Marlene, Vog Terlano e Vog Products. In Trentino i soci di cooperative frutticole aderenti a tali organizza-zioni di produttori sono 7.300, in Alto Adige 6.500.I lavoratori occupati rispettivamente sono 1.500 e 2.500.In Italia, le previsioni di produzione per quest’anno ammontano a 2,38 milioni di tonnellate, con un incremento del 13% sull’anno precedente. Le previsioni totali dei 28 Paesi della Comunità si posizionano di poco sotto i 12 milioni.

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newsCOOPERATIVE LOCALI

“COMPITI INSIEME”LE COOPERATIVE LOCALI FANNO RETE

Nelle nostre comunità, le potenzialità ed i valori della cooperazione sempre più di frequente dimo-strano di essere capaci di progettualità e interventi estremamente concreti.La Cassa Rurale, la Famiglia Cooperativa Vallagarina, le Cantine sociali di Ala e di Avio, il Caseificio Sociale di Sabbionara ed Ampex cooperativa, all’interno di un progetto coordinato da ASSeT che ha – anch’essa – offerto un suo diretto contributo finanziario, hanno condiviso con le Dirigenze degli Istituti comprensivi di Avio e di Ala due distinti e separati progetti di collaborazione – con finalità molto similari – per la assistenza allo studio e alla formazione scolastica negli orari del dopo scuola. I due progetti sono stati costruiti avendo a mente l’orizzonte temporale dell’anno scolastico in corso: il progetto con l’Istituto comprensivo di Avio ha già preso avvio, mentre per Ala la programmazione del servizio riguarderà esclusivamente il secondo quadrimestre, fino al prossimo inizio di giugno.Come viene meglio specificato nel dettaglio che segue, per quanto riguarda poi le modalità di finanziamento alcune cooperative contribuiscono ad ambedue i progetti, mentre altre fanno riferimento più direttamente al loro specifico territorio di attività.In anni nei quali per le strutture pubbliche risulta sempre più difficile coprire le diverse necessità, la capacità delle cooperative locali di mettersi assieme e di coordinarsi per una finalità importante quale quella del sostegno scolastico si dimostra dunque decisiva e vincente. Ci chiediamo se progetti similari potrebbero trovare sinergie e risorse adeguate anche al di fuori del nostro ambito: è possibile di sì, ma certo ci pare giusto sottolineare – proprio in questi anni difficili per tutti – la vivacità e la grande sensibilità che animano le nostre cooperative.

CON L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI AVIOGiovedì 20 novembre presso l’Istituto Comprensivo di Avio si è svolta una conferenza stampa organizzata da ASSeT, dalle co-operative aviensi e dalla Scuola stessa per illustrare ai quotidiani locali l’intenso lavoro svolto durante questi mesi, non tanto per raccogliere meriti o plausi quanto per dare il giusto lustro ad un progetto che merita attenzione.L’opportunità a costo zero che si da alle famiglie locali, ma soprattutto ai loro ragazzi, non è infatti un gesto scontato. Dietro una proposta come il progetto dei “Compiti Insieme” c’è un duro lavoro, tutta una regia da coordinare: la firma di un’adeguata convenzione con la Scuola, la ricerca di giovani docenti fidati, un calendario scolastico, le riunioni organizzative, l’aiuto delle coo-perative locali per un sostegno finanziario… Tanti, tantissimi i tasselli che incastrati tra loro fanno sì che il progetto si concretizzi.

Cosa sono i “Compiti Insieme”?ASSeT ha stipulato con l’Istituto Comprensivo di Avio, nella persona del dirigente dott. Alessandro Bonesini, una convenzione per attivare dei percorsi pomeridiani di accom-pagnamento educativo-scolastico collegato con le attività del mattino con l’obiettivo di favorire un miglior apprendimento del metodo di studio e lo svolgimento dei compiti.I dieci educatori, giovani neo laureati o laureandi residenti nel comune di Avio, sono stati individuati nei mesi scorsi da ASSeT, alla quale fanno riferimento. Il loro compito è quello di seguire gli alunni durante l’attività del pomeriggio negli spazi messi a disposi-zione dalla scuola. Di conseguenza, un’ottima opportunità anche per loro di fare un’utile esperienza in quello che potrebbe essere il loro futuro lavoro. Fondamentale è il ruolo di vari docenti in servizio presso la scuola che si sono spesi – e si stanno spendendo – per coordinare le esigenze dei singoli studenti, le richieste dei loro insegnanti di classe e il lavoro degli educatori, al fine di rendere quest’ultimo il più proficuo possibile.

FAMIGLIACOOPERATIVA

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Quali le aspettative?Le aspettative che il progetto intende soddisfare sono l’ac-compagnamento allo studio e ai compiti con l’obiettivo di fa-cilitare il raggiungimento della migliore autonomia nell’orga-nizzazione del materiale scola-stico, un’adeguata acquisizione del metodo di studio, il supe-ramento delle eventuali lacune in ambito disciplinare, l’orga-nizzazione del proprio tempo in modo costruttivo. Il progetto offrirà inoltre l’opportunità di in-staurare relazioni positive con altri ragazzi e adulti e non da ul-timo di dare supporto ad alunni stranieri.Il servizio, che ha preso il via il 5 novembre e continuerà fino al prossimo giugno, è strutturato su due pomeriggi di lavoro post-meridiano. Sono cinque i gruppi di lavoro che ospitano “compiti insieme” ogni lunedì e mer-coledì presso le aule messe a disposizione dalla scuola. Ciascun gruppo conta circa sei allievi per un totale di una trentina di giovani coinvolti.A loro l’augurio che possano trarre il migliore profitto dalla opportunità offerta. La quale, considerando i ragazzi e gli educatori coinvolti nel servizio nonché i soggetti finanziatori, a buona ragione può essere contrassegnata dal marchio di “chilometro zero”!

CON L’ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALACompiti Insieme non è una novità per l’Istitu-to Comprensivo di Ala. L’iniziativa è infatti già avviata da tempo: inizialmente grazie al contri-buto finanziario di Lions Club Ala, e lo scorso anno grazie ai supporti economici e organizza-tivi di ASSeT e della Cassa Rurale.Quest’anno il novero dei soggetti finanziatori si è ulteriormente strutturato, coinvolgendo anche la Cantina di Ala, la Famiglia Cooperativa ed Ampex.Il lavoro di accompagnamento allo studio pomeridiano interesserà, nel caso di Ala, il se-condo quadrime-stre dell’anno in corso, e sarà fina-lizzato agli obietti-

vi già fissati nel recente passato: dotare i giovani scolari di una sufficiente autonomia nel me-todo di studio, colmare le lacune in ambito disciplinare, fornire strumenti adeguati per favorire le relazioni con altri ragazzi, migliorare la capacità di organizzazione del proprio tempo.Anche in questo caso saranno preferibilmente i giovani laureati alensi ad essere chiamati al ruolo di assistente/educatore, assistiti e coordinati da personale volontario esperto.

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ETLI TN SOC. COOP.: UNA NUOVACONVENZIONE VIAGGI A FAVORE DEI SOCI

Dopo la positiva risposta nella scorsa stagione estiva, la cooperativa Etli di Ala ri-propone delle condizioni di vantaggio riservate in esclusiva a tutti i soci e familiari della Cassa. A partire dal 2 gennaio 2015 il socio potrà usufruirne per le pratiche elaborate direttamente presso l’Agenzia di Ala. La promozione non è retroattiva su prenotazioni già effettuate. Per godere delle agevolazioni è necessario che il socio presenti in agenzia, in fase di prenotazione, un’attestazione dello status di socio della Cassa.Tale modulo è disponibile su richiesta agli sportelli di sede e filiali.

LA SCONTISTICA RISERVATA AI SOCI DELLA CASSA:120 euro sul totale della pratica per viaggi effettuati con Costa Crociere e prenotati entro il 30 marzo 2015. Lo sconto non è cumulabile con partenze Gioca d’Anticipo, Risparmia Subito, Pronti & Via e Imperdibili; è invece compatibile con lo sconto Anniversario e Promo da catalogo.Con Alpitour e Villaggi Bravo sconto del 10% su pacchetti turistici con volo I.T.C., minimo 7 notti, minimo 2 persone, escluso quote iscrizione, adeguamento carburante e assicurazione da prenotare entro 30 giorni dalla partenza. Lo sconto non è cumulabile con offerte speciali e last minute. La promozione è valida per ordini fino al 30 aprile 2015.Con Karambola sconto del 5% su pacchetti turistici con volo I.T.C., minimo 7 notti, minimo 2 perso-ne escluso quote iscrizione, adeguamento carburante e assicurazione. Lo sconto non è cumulabile con offerte speciali e last minute. La promozione è valida per ordini fino al 30 aprile 2015.Le promozioni non vengono applicate sulle partenze di altissima stagione(Pasqua – ferragosto – Natale – capodanno)

PER INFORMAZIONIE PRENOTAZIONI:

Agenzia viaggiEtli Tn Ala

Via Nuova, 62 38061 AlaTel 0464 670046

www.etlitn.it [email protected]

newsCOOPERATIVE LOCALI

LE BOTTIGLIE DEL CENTENARIOAlla Cantina Sociale di Avio il progetto “Il Centenario” è nato quasi per caso. Come si dice… “in un lampo di genio”. Abbiamo pensato subito che la vigna di Lambrusco a foglia frastagliata, oggi conosciuta come Enantio, poteva “portare” in sé, dato che all’epoca della Grande Guerra era presente sul territorio, i ricordi, i dolori e le speranze di chi si trovò in mezzo a quei terribili eventi. Sulle etichette delle bottiglie vengono raffigurati i soldati di sei specialità dell’Imperial Regio Esercito Austro-Ungarico (Tiroler Kaiserjäger, Landesschützen, Kaiserschützen, Standschützen, Sturmtrupp e Artillerist) e sei del Regio Esercito Italiano (Alpino, Bersagliere, Ardito, Mitragliere, Artigliere e Fante) per mettere sullo stesso piano le due parti combattenti. Raffigurarli con la stessa attenzione e lo stesso rispetto è il modo migliore per celebrare questo centenario che non deve essere pervaso da spinte naziona-liste ma da una attenta riflessione e da propositi di pacificazione sia per noi che per le generazioni future. Oltre a queste dodici bottiglie abbiamo pensato di “creare” quella regina. Cioè quella rappresentante le vedove e gli orfani che patirono e soffrirono la lontananza dei propri cari ed a volte il dolore inconsolabile del lutto che sconvolse le generazioni del Trentino e non solo. Dopo aver gustato l’ottimo Enantio di queste bottiglie fermatevi un attimo ad osservare l’etichetta e rivolgete un pensiero a quanti indossarono quella divisa e soffriro-no per onorarla.

Massimiliano Baroni Presidente associazione storico culturale “Memores”Matteo Mattei Direttore Cantina Sociale di AvioFederico Secchi Vicesindaco ed Assessore alla cultura del Comune di Avio

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spazio ASSeT

Info

ASS

eT

CORSO NORME HACCPPER ASSOCIAZIONI LOCALISi è concluso qualche settimana fa il corso di formazione sulle nor-me HACCP organizzato da ASSeT in collaborazione con la Cassa Rurale a favore delle associazioni locali.Sono state complessivamente 78 quelle che hanno aderito, con un totale di oltre 200 partecipanti nelle tre serate svoltesi ad Ala, a Bosco Chiesanuova e a Caprino.Un corso HACCP, detto in parole povere, è un passaggio estre-mamente importante, che consente a qualsiasi associazione che opera nei campi più diversi di poter organizzare al meglio, e diret-tamente con i propri volontari, un servizio di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico. In assoluta sicurezza e nel pieno rispetto delle normative di riferimento.Proprio per questo gli addetti delle diverse associazioni hanno se-guito e preso nota con grandissima attenzione degli insegnamenti impartiti durante le diverse lezioni, e una volta ottenute tutte le nozioni necessarie, hanno sostenuto un test di valutazione con la finalità di confermare l’avvenuta formazione. L’attestato ricevuto è valido a tutti gli effetti di legge. Ma prima di tutto, possono dormire sonni tran-quilli tutti coloro che avranno occasione, nelle varie ricorrenze e feste organizzate dai nostri volontari, di gustare cibi e bevande fresche e genuine, con salubrità garantita al 100%.

PARCO NATURA VIVA DI BUSSOLENGO NUOVA CONVENZIONE CON ASSeT!

Abbiamo il piacere di informare della recente stipula di un accordo tra la nostra associazione e il Parco Natura Viva di Bussolengo che consentirà ai Soci ASSeT l’ingresso allo zoo a tariffa agevolata.Presentando all’ingresso la Tessera Socio verrà riconosciuto sul prezzo del biglietto uno sconto di complessivi 2 euro. La promozione è estesa anche ad un accompagnatore.

Il Parco Natura Viva di Bussolengo è un parco faunistico nato negli anni ‘60 grazie all’idea dell’architetto vero-nese Alberto Avesani e della moglie, entrambi appassionati di natura. Negli anni il parco ha subito variazioni importanti, e recentemente è stato ampliato con un importante progetto di generale riqualificazione.

Ad oggi il parco è diviso in cinque diverse sezioni: • Lo Zoo Safari: da effettuare con la propria auto all’interno di un percorso

appositamente predisposto per poter osservare al meglio gli animali della savana africana

• Il Parco Natura Viva, che si occupa della salvaguardia di specie minacciate in via di estinzione

• La Serra Tropicale dove ci si immerge in una foresta pluviale tropicale e dove è possibile fare la conoscenza di esotici uccelli variopinti e caimani

• L’Aquaterrarium al cui interno si trovano svariate specie di serpenti, sauri, tartarughe, pesci e piccoli mammiferi

• Il Parco delle Estinzioni dove è possibile ammirare a grandezza naturale gli animali del passato e le testuggini di oggi

Parco Natura Viva – loc. Quercia – Bussolengowww.parconaturaviva.it - e-mail: infoarconaturaviva.it

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ASSeT CULTURADall’ultima edizione di Incontro ad oggi sono state diverse le uscite del programma culturale estivo proposte ai nostri Soci, che partecipano sempre più numerosi e avanzano proposte utili ad una programmazione sempre più coinvolgente.

ALPEN ZOO DI INSBRUCKHa riscosso molto successo la Gita Sociale alla città di Innsbruck con visita al celebre zoo alpino, con panorama mozzafiato su un’esten-sione di più di 4 ettari, dove ven-gono ospitati circa 2.000 animali rappresentanti 150 specie alpine. Dopo la discesa con la funicolare, prima esperienza per molti Soci, nel pomeriggio visita alla suggesti-va cittadina tirolese.

ARENA DI VERONAAppuntamento esti-vo, imperdibile ormai da qualche anno, quello della visione di un’opera all’Arena di Verona!In una serata di tre-gua concessa dal mal tempo che ha caratterizzato l’esta-te 2014, i Soci di AS-SeT hanno assistito alla visione di “Ro-meo et Juliette” ce-lebre opera di Char-les Gounod.

Graditissimo anche lo spettacolo di pattinag-gio sul ghiaccio “Intimissimi on Ice “, una coinvolgente serata dove l’arte del pattinag-gio artistico ha incontrato la fusione dell’ope-ra lirica alla musica pop, con presentatori noti quali Gerry Scotti e Federica Panicucci e nu-merosi ospiti di fama mondiale: la cantante Giorgia, Kiesza e Pharrel Williams.Durante le uscite offerto da ASSeT un “sac-chetto-cena” confezionato dalla Famiglia Co-operativa Vallagarina, che ricordiamo essere una delle cooperative con le quali ASSeT ha stipulato una convenzione che permette ai Soci della cooperativa di associarsi ad ASSeT gratuitamente e poter così godere delle usci-te proposte.

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MUSEO CIVICODI ROVERETOContinua anche la collaborazione con il Museo di Rovereto dove in questi giorni si è svolta la visita alla mostra “La guerra che ver-rà non è la prima” con la guida della dott.ssa Amina Pedrinolla, in occasione del Centenario della Prima Guerra Mondiale.

HALL IN TIROLMa le uscite culturali di ASSeT non finiscono mai…Mentre stiamo scrivendo gli articoli di Incontro in-fatti è partito un pullman diretto in Austria a “Hall in Tirol e Kufstein” organizzato in collaborazione con l’associazione storico culturale “Memores” di Ala.Questa idea di collaborare assieme nasce dopo la buona riuscita delle serate con Don Marco Morelli sul tema della Grande Guerra, svoltesi nella scorsa primavera, dove ASSeT e Memores avevano già avuto modo di portare avanti un progetto condi-viso, molto partecipato dai Soci di entrambe le associazioni.Si è pensato così di portare avanti questa buona sinergia e di offrire questa ulteriore opportunità, della quale forniremo resoconto sul prossimo nu-mero, convinti del fatto che lavorare assieme, tra associazioni diverse, sia sempre un’occasione di crescita!

APPUNTAMENTIPER IL 2015EXPO DI MILANOEXPO DI MILANO “NUTRIRE IL PIANETA. ENERGIA PER LA VITA” la prima Esposizione della storia a essere ricordata non solo per i manufatti realizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle risorse a livello planetario.

È ferma intenzio-ne di ASSeT – in aggiunta alle altre tradizionali ed inte-ressanti uscite alla scoperta del territorio locale - organizzare per l’Expo una o più vi-site: se interessati fatecelo sapere già da subito, magari fornendoci anche suggeri-mento relativamente ai vari appuntamen-ti, ai padiglioni o ai temi che più vi interes-sano; ciò ci consentirà di programmare al meglio le nostre prossime uscite!

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28Uno scorciodel percorso

Il Museo del Bosco a Roverè di Michela Canteri

Cronache culturali da Roverè viste con gli occhi di Mamìtielù

L’associazione Mamìtielù è nata ufficialmente circa una decina di anni fa. Il suo nome raccoglie le iniziali dei quat-tro fondatori: MAtteo, MIchela (nda: che scrive), TIziano E LUcia. I due accenti servono per dare risalto ad una sor-ta di tiritera-scioglilingua dialettale che radica il gruppo al territorio in cui opera e alla lingua che ha utilizzato (e sulla quale, tra l’altro, si è fatta ricerca) durante la produ-zione degli spettacoli. Il gruppo originario, però, che ha portato alla nascita dell’associazione, si è formato più di vent’anni fa ed ha fondato una compagnia teatrale che ha messo in scena di-verse commedie (La favola della nostra vita, Sula ponta dela luna, La coriera).Attorno a Ci è che fa el musso? è stato invece messo in scena il primo “presepe vivente” del Comune, evento che si è replicato per tre anni successivi, creando e alimentan-do importanti sinergie che hanno condotto anche ad un

interessamento di Telearena che ci ha visitati e messi in onda con “Mondo agricolo”.In collaborazione con l’Associazione “Music@rt” sono nati poi una serie di spettacoli di natura religiosa (Ma-ria, Una storia d’amore, Il Re dei giudei, A passi lenti), e altri legati al teatro contemporaneo (Una luce perfet-ta, Quel giorno in cui Frùùù imparò a volare, che l’As-sociazione Mamìtielù ha pubblicato anche come libretto per l’infanzia).Per incoraggiare le persone a riflettere sui propri talen-ti e metterli in luce sono state organizzate ben cinque edizioni di Cherridar!!!, versione amatoriale del format La Corrida. Esperienza esilarante per tutti, pubblico e addetti ai lavori. Tanto che certe esibizioni sono rimaste nella storia del paese.Quattro anni fa è nata poi La fiaba vien mangiando, escursione gastronomica in un sentiero (diverso ogni anno) del comune di Roverè in cui il pubblico segue la rappresentazione a tappe di una fiaba (Cappuccetto rosso, I tre porcellini e il lupo, Il gatto con gli stivali, Biancaneve e i sette nani) gustando i prodotti tipici del nostro territorio.Per finire, ma non per ultimo, il calendario. Ogni anno per dieci anni l’Associazione Mamìtielù ha cercato di coinvolgere gli abitanti di San Rocco attorno ad un tema. Grazie alla preziosa collaborazione di Anna Marascotti, è nato il calendario con foto di nonni e nipoti, il calendario del bambino dalla pancia all’età dell’adolescenza, quello della scuola, delle casalinghe, quello che ha esplorato le

dal TERRITORIO

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29La “Madre dei Monti”

caratteristiche del mondo maschile, quello dei sogni dei bambini, quello dei sosia, quello dei record… È buffo pensare a come eravamo. Scatenati, entusiasti, ri-colmi di un’energia sana e bella.Eppure non è per nulla triste ripensare a quegli anni.Si rischia di cadere nella retorica quando ci si addentra nell’argomento “amicizia”. Oggi “amico” è una parola estremamente usata e spesso lo è inopportunamente. L’amicizia tra di noi, noi quattro, è stata fondamentale per far sì che arrivasse l’Associazione e, soprattutto, per met-tere in cantiere progetti sempre più importanti che potes-sero coinvolgere porzioni del territorio sempre più ampie. Il Museo del bosco è probabilmente il progetto più la-borioso e meglio riuscito di questi ultimi anni. Pur es-sendo un’iniziativa dell’Amministrazione comunale di Roverè e, in particolare, dell’Assessorato alla Cultura, installare la mostra non sarebbe stato possibile senza l’abilità di Claudio e Lucia Caprara Martini, che di pro-fessione fanno i falegnami e che da un ventennio de-dicano parte del loro tempo libero a mettere in piedi scenografie, pannelli, e si adoperano con viti e braccia forti a mettere in piedi l’incredibile. È stato lungo il tempo in cui ho atteso il momento di congiunzioni perfette grazie alle quali il sogno di un Museo nel bosco a Roverè potesse realizzarsi. Poi, dopo qualche occasione istintivamente non colta, è arrivato Gianni Franceschini. È venuto ad abitare in Lessinia, poco lontano dal capo-luogo, e per chissà quale coincidenza, proprio quando io, pur non conoscendolo, desideravo i suoi colori, l’intensità che mette nella pittura e nell’idea, la sua semplice, pura e profonda natura di artista a tutto tondo. Gianni dallo sguardo arguto, tenero e sincero. Ha voluto dieci pannelli in legno e ha dipinto senza so-sta nel suo laboratorio per oltre un mese.Io fremevo. Mi diceva che avrebbe raccontato delle Donne dei monti. Il giorno in cui i suoi quadri sono apparsi a colorare di nuovo il bosco come fossero frutti succosi, ho capi-to veramente perché avevo desiderato tanto realizzare questo progetto.Non solo per dare una location diversa alla solita mostra d’arte. I dieci dipinti, dislocati in un sentiero del parco pubblico per un chilometro circa di passeggiata, descrivo-no la donna che vive in montagna raccontandola immersa nel suo ambiente nel quale a volte si confonde, traendone colori e stati d’animo in una serie di corrispondenze che conducono alla simbiosi tra Spirito e Natura. La “galleria” in cui sono disposti i dipinti, oltre ad esal-tare le varie sfumature dei colori grazie alla diversa ri-frazione della luce nelle diverse ore della giornata (luce che cambia ancora con il susseguirsi delle stagioni), permette di godere della mostra grazie ad un percorso sensoriale in cui la vista non è l’unico senso coinvolto a cogliere le emozioni fornite dalla bellezza.

Esse, infatti, sono frutto di un’interazione dei sensi. La vista raccoglie e conduce determinate vibrazioni che vanno a congiungersi e a confondersi con i profumi del bosco, con il rumore delle foglie stropicciate dai passi, con il dolce brivido di una carezza o di un bacio posato su una foglia. Il mio ringraziamento, insieme a quello dell’Ammini-strazione Comunale di Roverè Veronese, va ovviamente a Gianni Franceschini, all’Associazione Mamìtielù che ha collaborato all’allestimento della mostra, alla Cassa Rurale Bassa Vallagarina e, inoltre, agli anziani del Pro-getto che la Regione Veneto finanzia da qualche anno (grazie a Angelo, Lorenzo e Rino!).

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30Municipio di Orléansnell’ufficio del Préfeito

Il Préfeito (Sindaco)Marco Antonio Bertoncini Cascaes e consorte

GemellaggioAla - Orléans (Brasile) di Gianni Debiasi

Ratificato a fine ottobre in terra brasiliana il trat-tato di partenariato e di collaborazione

Ad Orléans, nello Stato brasiliano di Santa Catarina delimitato ad oriente ed occidente da Argentina e Oceano atlan-tico e nella linea dei meridiani dagli Stati confederali del Rio Grande do Sul e del Paranà, vivono attualmente più di 6.000 abitanti la cui storia si intreccia profon-damente con quella di Ala e della sua gente.Nel febbraio dell’anno 1884, infatti, nel pieno della grande migrazione trentina e veneta di fine ‘800, 126 alensi hanno iniziato la loro odissea di migranti e di co-loni nella località chiamata Rio dos Pinheiros, vicino ap-punto alla odierna Orléans (così chiamata in occasione

del matrimonio della principessa Isabella con il Conte d’Eu, della discendenza francese degli Orléans). In quel-la valle che per molti aspetti ricorda l’orografia di casa nostra, tra stenti e fatiche facilmente immaginabili han-no disboscato la foresta ricavando nuove terre, pascoli ed arativi, ed una speranza di vita per sé e per i loro figli.Ad Orléans, la “saudage” - la nostalgia, come si chiama qui da noi -, non è solo un modo di dire! E la delegazione alense ospitata per la ratifica del gemellaggio – nei gior-ni dal 25 al 31 dello scorso ottobre –, ne ha toccato con mano ancora una volta il significato e la forza. È stato tutto un popolo a festeggiare la propria storia e le proprie radici. Dentro un comune sentimento di amore e di orgoglio, ai discendenti dei migranti alensi si sono in-fatti aggiunti gli italiani, i tedeschi, i polacchi, gli europei

tutti, e persino gli stessi “indios” origina-ri abitanti di quella terra, i cui lineamenti emergevano inconfondibili qua e là tra i volti della gente.Più che un calendario di celebrazioni e commemorazioni, previste nell’arco di ben sette giorni, si è trattato di un vero e proprio itinerario all’insegna della fra-tellanza e della felicità per un cammino

comune finalmente ritrovato, e sancito appunto dalla ratifica del gemellaggio tra Ala ed Orleans. Un autentico ponte sopra l’oceano.Oltre che di gioia genuina e spontanea come è nella mi-gliore tradizione brasiliana, hanno acquistato così un si-

dal TERRITORIO

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31Durante la festadi benvenuto

Cartello stradaledel gemellaggio

gnificato profondo e commovente lo scoprimento del cippo commemorativo nel centro della città, il tour per le foto-ricordo sotto i nuovi cartelli stradali posti alle varie strade di ingresso alla città, l’omaggio al monumento a tut-ti i migranti, la Santa Messa di ringraziamento a Rio dos Pinheiros, la visita al cimitero degli antenati. Uguale alle-gria e felicità hanno accompagnato i numerosi e frequenti contatti personali e gli incontri casuali per le vie del centro, o al mercato, e le visite programmate alle diverse famiglie ed alle piccole comunità di campagna.La delegazione alense era composta dalla Presidente del Consiglio comunale Fedele Ferrari e dal Consigliere Roberto Zendri, da Egidio Bruni, Vicesindaco al tempo della sigla del primo Protocollo di Intenti tra le due città, e da Ivano Fracchetti e Gianni Debiasi, rispettivamente Vicepresidente e responsabile dell’Ufficio soci e relazioni esterne della Cassa Rurale. È toccato a loro rappresentare Ala in occasione della ratifica ufficiale del trattato presso la sede del Sindaco di Orleans, nella cerimonia di saluto alla Camera dei Vereadores, nella serata dedicata al cooperati-vismo trentino e nei numerosi altri incontri di lavoro.Tra questi, una citazione particolare merita la visita uf-ficiale all’Università di Unibave, vero vanto della città Orleanense con i suoi oltre 3.000 studenti di 15 diverse facoltà, tra cui medicina, diritto, economia, agronomia, ingegneria e informatica.Indubbiamente interessanti i contatti con il responsabile di “Museologia” (la nostra facoltà di Storia), e la visita al museo all’area aperta che raccoglie innumerevoli te-stimonianze dell’epopea della migrazione, tra cui intere case in legno e mulini ad acqua, ancora perfettamente agibili e funzionanti.Di grande impatto emotivo la visita al centro di raccolta delle documentazioni cartacee, cartografiche e fotografi-che, che tra numerose altre conserva oltre 16.000 lettere inviate tra i migranti e i loro parenti trentini e italiani.

Bellissimo anche l’incontro con i giovani scolari italia-ni alla scuola del “Barracao” – altro luogo emblematico della emigrazione italiana in terra orleanense – il loro entusiasmo e il loro grande attaccamento alla propria storia di migranti. Vissuto però – come è giusto che sia - con legami assolutamente profondi con la cultura e le tradizioni brasiliane.“Omaggiare al meglio i nostri trisnonni che hanno attraversato l’oceano – ci ha voluto precisare un figlio alense di quelle terre lontane – significa in primo luogo lavorare sodo affinché sui ponti che il gemellaggio ha saputo costruire viaggino adesso nuovi lavori, nuovi interessi e contatti, nuove attività”.Per questo in terra orléanense, e per quanto ci riguarda presso il Comune di Ala, la Cassa Rurale e l’Associazio-ne alense “Amici di Orleans” – ciascuno per le proprie competenze – già oggi si sta lavorando a nuovi proget-ti di collaborazione, che nei prossimi mesi dovrebbero portare a interessanti novità.

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32Con l’Associazione“Danzare la pace” di Rovereto Giochi al parco

Tanti auguriPeter Pan per i tuoi venti anni! di Andrea Delmonego

Festeggiato al Parco delle Bastie il ventennale dell’Associazione.

Che bella festa Peter Pan! C’erano pro-prio un sacco di bambini e di genitori che giocavano assieme al parco Bastie di Ala. Carino anche il tema della festa “giochi da e per il mondo” con i giochi che fecevano per strada i nostri genitori da piccoli, i giochi di abilità con materia-li naturali e giochi da tavolo e altri pro-posti dalle famiglie che provengono dal Libano, da Cuba, dalla Spagna, dall’In-dia, dalla Tunisia, dalla Croazia, dal Marocco e da altri Paesi del mondo. Bello anche il laboratorio sulla lavora-zione della creta proposto dalla associazione “Il cerchio magico” con i bambini tutti impiastricciati e quello sul-

la costruzione della casa sull’albero della Associazione Nexus di Rovereto, opere artistiche che sono state poi esposte nella biblioteca di Ala.È proprio vero che anche oggi i bambini sanno divertir-si con giochi semplici, all’aria aperta e senza computer o playstation. Alcuni di loro hanno addirittura danzato con l’associazione “Danzare la pace” facendo volare i bellissimi paracadute colorati! Incredibile!E la tavola rotonda di sabato pomeriggio ad Avio? Molto interessante il tema “giocavo, gioco, giocherò?” che i re-latori invitati hanno sviluppato con grande professiona-lità ma nello steso tempo con semplicità. Il pedagogista Vincenzo Lombardi che collabora da tanto tempo con il Gruppo Peter Pan ha sottolineato che non c’è pedagogia senza amore, amore nel riconoscere le diversità, le dif-

ficoltà in se stessi e negli altri, adulti o bambini che siano; Paola Tomasi ha pre-sentato l’esperienza della scuola estiva nel bosco a stretto contatto con la natura; Anna Guerrazzi ha riflettuto sulle gioie e dolori nel gestire una ludoteca come spazio di gioco permanente in una città; Vincenzo Barba, da anni conduttore sto-rico di danze popolari, che ha dimostra-to come la danza possa essere veicolo di

messaggi di pace e di rispetto della persona anche con i bambini. E tra il pubblico i soci della associazione con in-terventi partecipati ed alcuni volontari provenienti persi-no dalla Scozia. Quasi come il Tocatì a Verona!

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33Creazione di case sugli alberiin miniatura Il Gruppo “Peter Pan”

Peccato che mancassero i rappresentanti istituzionali di Ala e di Avio, avrebbero potuto esprimere una loro opi-nione che sarebbe sicuramente stata gradita e magari avrebbero avuto la possibilità di motivare l’iniziativa di vietare ad Avio, con apposita delibera comunale, il gioco della palla nelle strade e nei parchi gioco o meglio nei par-chi “non gioco”. Ma se per i genitori di Avio va bene così allora vorrà dire che il mondo sta proprio cambiando alla grande e che Peter Pan, a malincuore, è meglio che vada a volare da qualche altra parte.Quest’anno l’associazione “Gruppo Pedagogico Peter Pan di Ala e Avio” compie venti anni.Fu proprio nel 2004 quando alcuni genitori, i cui bimbi frequentavano le scuole materne di Ala e di Avio, deci-sero di costituire l’associazione per condividere il percor-so educativo dei propri figli partecipando ai vari organi collegiali delle rispettive scuole materne, elementari e medie per poter esprimere il proprio punto di vista sui vari aspetti educativi e collaborare con le istituzioni scola-stiche. Ben presto ci si rese conto che l’esperienza di gio-

vani genitori non era sufficiente per superare, con modalità più attente alle esigenze dei bambini, le diffi-coltà quotidiane di educatori, così si organizzarono incontri con esperti e associazioni già attive sul territorio, mostre tematiche (sul giocattolo sicuro, sui giochi di una volta, sulla pace e i pregiudizi, ecc.) e così via.Con l’intenzione di non essere troppo seriosi si pensò an-che di organizzare attività più leggere e divertenti come passeggiate nella natura, laboratori sul gioco e utilizzo di materiali di recupero, feste nei parchi gioco. Fin dall’ini-zio il nostro Gruppo collabora con le tradizionali feste di paese quali “Città di velluto” ad Ala e “Uva e dintorni” ad Avio e Sabbionara nonché alle animazioni presso il castel-lo di Avio per conto del FAI.Un occhio attento all’ambiente ci permise di sostenere un progetto di salvaguardia di foresta primaria in Equador, di sostenere iniziative di pace ricordando, ogni anno, la giornata dedicata ai diritti umani con particolare attenzio-ne ai diritti dei bambini.Ed ora? A distanza di venti anni? Sembra che proprio nul-la sia cambiato se non che i nostri figli sono ormai alla università o lavorano o, comunque, stanno sperimentan-do una loro vita più autonoma. Ma noi si continua, orga-nizzando iniziative per i figli degli altri genitori, perché i bambini sono creati sì dai propri genitori ma poi diven-tano parte del mondo, saranno adulti nel mondo, e se saranno bambini felici e sereni sarà più facile che diven-tino anche adulti più felici e sereni.

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34Il Mercante di Veneziainterpretato da Giorgio Albertazzi

Il Vicesindaco e Assessore alla Culturadel Comune di Ala Paolo Mondini

Trent’anni a teatro di Sonia Cavagna

La 30ª rassegna teatrale di Ala: un bel traguardo e un compleanno da festeggiare!

Quest’anno la Stagione di Prosa al Teatro Sartori di Ala compie 30 anni, un importante traguardo che l’Ammi-nistrazione Comunale ha voluto festeggiare proponen-do un calendario ancora più ricco di presenze e proposte. Già la serata di presentazione, lo scorso 25 ottobre, ha inaugurato questa edizione speciale in maniera molto particolare: è stato infat-ti offerto alla popolazione un Match di improvvisazione teatrale, dove gli atto-ri hanno recitato senza copione e dove il pubblico è stato il vero protagonista, il suggeritore dei temi e l’arbitro della gara tra gli interpreti. Una serata molto coinvolgente che si è conclusa con una bicchierata nella sede del Coro Città di Ala per brindare al Trentennale della Stagione.Per tornare alla prima edizione della Stagione Teatra-le, l’allora Sindaco Mario Tomasi, esprimendo soddi-sfazione per l’avvio di quel progetto, dichiarava che è “un preciso compito del Comune intervenire direttamente per

offrire proposte ed occasioni di sicuro livello artistico e cul-turale anche nei centri minori, periferici”. Ora, anche se i tempi sono cambiati - ci si muove con maggior facilità e le possibilità di gustare lo spettacolo dal vivo si sono moltiplicate - non è però cambiato il senso dell’impegno dell’Ente pubblico nel continuare a proporre, anno dopo anno, una Stagione teatrale. “Un impegno” nelle parole del Vicesindaco Paolo Mondi-ni “che nasce dalla consapevolezza che il Teatro è un medium unico nella sua capacità di rappresentare l’uomo di fronte agli altri uomini, un grande incubatore di emozioni e di idee, e dalla convinzione che ogni stimolo culturale, il confronto di sensi-

bilità e pensiero, sia anche un indispensabile collante per costruire una comunità aperta, dialogante, vivace e propositiva.”Ad inaugurare il cartellone di questa trentesima Stagione Teatrale è stato il grande Giorgio Albertazzi, lo scorso 18 novembre, con lo shakespeariano Il Mercante di Venezia: la straordinaria in-terpretazione dell’ultranovantenne atto-re toscano e della sua compagnia hanno emozionato il pubblico del Sartori, che

ha dimostrato di apprezzare le scelte dell’Amministra-zione e la costate attenzione alla qualità della proposta.Mercoledì 26 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è andato in scena Tutta colpa di Eva, di Ippogrifo produzioni per la regia di Alberto Rizzi: una commedia dalle tinte for-ti, che parla di amore e menzogne, stalking e violenze,

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Ulteriori informazioni e dettagli: Biglietteria del Teatro Sartori di Ala, tel. 0464 671633Ufficio Attività Culturali, Turistiche e Sportive del Co-mune di Ala, tel. 0464 674068http://www.comune.ala.tn.it/Citta/Eventi-e-manifesta-zioni/Stagione-di-prosa

GLI APPUNTAMENTI DELLA STAGIONEDI PROSA 2014-2015 A PARTIRE DA GENNAIO:

sabato 17 gennaio 2015SOTTO LA NEVE - Minuetto d’invernoSpettacolo fuori abbonamento - A Teatro con Mam-ma e Papà

lunedì 19 gennaio 2015CABARET YIDDISHdi e con Moni Ovadia

sabato 31 gennaio 2015STAND UP BALASSOdi e con Natalino Balasso

sabato 28 febbraio 2015COMEDIANSCon Alessandra Faiella e altre 5 attrici

sabato 25 aprile 2015LIBERO NEL PAESE DELLA RESISTENZAdi e con Andrea Brunello

mercoledì 27 maggio 2015LA GRANDE GUERRA MESCHINAdi e con Alessandro Anderloni

BIGLIETTIIl mercante di Venezia – Cabareth Yiddish – Stand Up Balasso - Comedians

INTERO: Euro 15,00RIDOTTO PER ANZIANI E SOCI TCI: Euro 10,00RIDOTTO PER STUDENTI: Euro 8,00

Tutta colpa di Eva – Sanguinare inchiostro – Sotto la neve – Libero nel paese della Resistenza – La Grande Guerra meschina

INGRESSO ADULTI Euro 7,00INGRESSO BAMBINI E STUDENTI: Euro 3,00

PREVENDITA BIGLIETTI:Presso gli sportelli delle Casse Rurali del Trentino - fino alle ore 15.30 del giorno della rappresentazione o del venerdì precedente se lo spettacolo è programmato di sabato o di domenica. Il servizio è fornito a titolo gratuito dalle Casse Rurali Trentine.

Presso il Teatro G. Sartori- il giorno dello spettacolo dalle ore 19.00 alle 21.00.- per lo spettacolo “A teatro con mamma e papà“ a partire dalle ore 16.00 alle 17.00.

crudeltà espresse o raccontate, astenendosi da banalità o pregiudizi. Per il Centenario della Grande Guerra, do-menica 7 dicembre è tornato ad Ala lo Stabile di Bolza-no, con Sanguinare inchiostro di Andrea Castelli, regia di Carmelo Rifici: un’attenta riflessione sulla tragedia della Grande Guerra condotta attraverso la testimonian-za delle scritture di guerra, da fonti letterarie e popolari. Ma la Stagione prosegue fino a fine maggio con numero-se proposte: in occasione della Giornata della Memoria, lunedì 19 gennaio 2015 Moni Ovadia proporrà l’ormai classico Cabaret Yiddish accompagnato da violino, cla-rinetto, fisarmonica e contrabbasso con citazioni, aned-doti, storielle e musiche che l’autore stesso definisce «il suono dell’esilio, la musica della dispersione. Che sa di steppe e di retrobotteghe, di strade e di sinagoghe». Sabato 31 gen-naio saranno due ore di monologo senza filo conduttore, ma con tanta comicità, a regalarci il meglio di Natali-no Balasso in Stand up. Sabato 28 febbraio, la versione completamente al femminile di un successo di Trevor Griffiths, Comedians per la regia di Renato Sarti porrà all’attenzione del pubblico l’utilità sociale del teatro, del-la comicità in particolare. Nella Giornata della Liberazio-ne, sabato 25 aprile l’autore e interprete trentino Andrea Brunello interpreterà Libero nel Paese della Resistenza: un personaggio e la sua famiglia raccontati nella mattina del 2 settembre 1943, quando il quartiere della Portela a Trento veniva devastato dalle bombe. Infine, mercoledì 27 maggio La Grande Guerra meschina di e con Ales-sandro Anderloni ricorda l’ingresso delle truppe italiane nel territorio di Ala, pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra nel 1915: un focus non tanto sul singolo episodio, quanto sulla tragedia di una Grande Guerra.Numerose sono anche le proposte fuori cartellone: il 5 dicembre, in collaborazione con il Centro Servizi Cul-turali Santa Chiara è stato organizzato un pulmino per assistere al Rigoletto di Giuseppe Verdi presso il Teatro Sociale di Trento; sabato 17 gennaio, nell’ambito della rassegna Anch’io a teatro con mamma e papà, verrà pro-posto Sotto la neve – Minuetto d’inverno per la regia di Marcello Chiarenza e Claudio Casadio che racconta con poetica allegria l’alternarsi delle stagioni con i loro “individuali” pregi e difetti. Infine, la consolidata collaborazione col Teatro di Rovere-to permette di portare gli abbonati che hanno aderito alla proposta, nel rinnovato Teatro Zandonai con pullman gratuito da Ala, per due spettacoli di sicuro interesse: martedì 17 febbraio, La scena di Cristina Comencini con Maria Amelia Monti e Angela Finocchiaro, e mercoledì 11 marzo Una pura formalità dal film di Giuseppe Sal-vatores, pièce diretta e interpretata da Glauco Mauri.

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dal TERRITORIO

Spazio riservato ai Soci e clienti per formulare osservazioni o segnalazionied alle Associazioni locali per raccontare le loro attività.Qualora interessati contattare con congruo anticipo

la segreteria di redazione: 0464/678121 o 0464/678147

LA FINESTRA,UNO SGUARDO SUL TERRITORIO

L’associazione Rifugi Alta Lessi-nia debutta con “Rifugi di gusto”Sicuramente non è stata un’estate da ricordare dal punto di vi-sta delle condizioni metereologiche, ma sicuramente per l’Alta Lessinia è stata una stagione molto importante per la promo-zione del territorio e dell’enogastronomia tipica dell’altipiano veronese.È nata infatti l’Associazione Rifugi Alta Lessinia (RAL), che riunisce cinque rifugi siti nel Parco Naturale della Lessinia con lo scopo di organizzare e promuovere escursioni, tour enoga-stronomici e visite guidate in questo fantastico territorio.L’associazione è nata appunto tra alcuni dei rifugi presenti in Alta Lessinia, ma vuole avere una visione aperta a collaborazio-ni anche con altre strutture, associazioni e comuni, per dar vita a tutto quello che possa portare nuove opportunità di crescita per il territorio e la sua vocazione turistica.Rifugio Bocca di Selva, Branchetto, Malga Malera, Monte Tomba e Primaneve sono gli attivi promotori di questa giovane ed intraprendente associazione che di fatto supera le “barriere geografiche” di due regioni..A coronare la nascita di questa associazione si è infatti svolta a fine settembre la prima edizione di “Rifugi di Gusto” un’escur-

sione enogastronomica in Alta Lessinia di rifugio in rifugio, con cinque tappe tra pascoli e malghe nel Parco Naturale della Lessinia per gustare i sapori tipici della montagna veronese.La manifestazione si è svolta il 27 settembre scorso con il Patrocino del Co-mune di Bosco Chiesanuova e la preziosa collaborazione del neo Assessore al Turismo Paolo Morana. 350 i partecipanti entusiasti, che in una meraviglio-sa giornata di sole hanno potuto apprezzare panorami mozzafiato e piatti della tradizione locale.Ad ogni tappa sono stati consegnati, inoltre, prodotti e gadgets forniti grazie al sostegno di preziosi Sponsor: Cassa Rurale Bassa Vallagarina, Just, Pastic-ceria Valdiporro, Frantoi Redoro, Distilleria Marzadro, Zanini ADV, La Bottega del Formaggio di Bosco Chiesanuova e Latte del Parco. L’associazione RAL è in continua crescita e per il prossimo inverno ha in pro-gramma nuove manifestazioni ed escursioni guidate, stavolta in compagnia di sci, ciaspole e scarponi… Siete pronti per la prossima avventura? Vi aspettiamo in Alta Lessinia!

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Brentino: il comitato “Tersa de luio”al lavoro per la comunitàIl Comitato Benefico “Tersa de luio e el bigolo” è una onlus nata nel 1999 a Brentino per proseguire le tradizioni del territorio. Quest’anno sono entrati a far parte del comitato, presieduto da Moreno Gamberoni, sette nuove persone disposte a contribuire alla buona riuscita dei progetti. Le attività principali in programma per il 2015 hanno come finalità principale quella di creare occasio-ni d’incontro: in primis il carnevale

di “martedì grasso”, con i bigoli al torcolo con ragù di carne. Il sabato seguente vengono proposti polenta e baccalà, richiamando il tempo delle signorie, quan-do i Signori offrivano un’abbuffata prima del periodo di Quaresima. Infine “La Tersa de luio” (la terza domenica di luglio), in ricordo della Madonna del Carmi-ne. Oltre alle sopraccitate attività il gruppo si impegnerà anche per il prossimo anno nella realizzazione di manifestazioni sportive amatoriali: la ventiseiesima camminata “Tra vigneti e boschi” presso Belluno Veronese toccando i confini con il Trentino (Mama d’Avio); la terza edizione della “camminata sotto Coi” con partenza a Rivalta e arrivo a Brentino; infine l’attiva collaborazione per la buona riuscita del “Trail dell’Orsa”. Tutte i ricavi delle attività promosse dal comitato vengono devolute per opere di solidarietà o per progetti di promozione del territorio, come nel caso della risistemazione del parco giochi del paese effettuata nel 2012.

La Festa dello Sport ad Ala è un successo di partecipazioneSi è svolta lo scorso 21 settembre, presso il Parco Bastie ad Ala in una tiepida e soleggiata domenica autunnale, l’ormai tradizionale Festa dello Sport. Grande la partecipazione a questo evento che ha lo scopo di promuovere la pratica dello sport tra i giovani e diffonderne il piacere e l’utilità: 20 le associazioni coinvolte (accanto a tutte le associazioni sportive del territorio comunale, anche il Gruppo Scout di Ala e la Stella d’Oro Bassa Vallagarina hanno contribuito all’ottima riuscita della festa, organizzando, rispettivamente, il Nutella Party e l’assistenza sanitaria, che fortunatamente non è servita!) e circa 350 i bambini e ragazzini che hanno partecipato mettendosi alla prova nelle varie discipline. Accanto alla possibilità di provare gli sport più classici, come il calcio, il tennis, la pallavolo, il basket, la bicicletta e la ginnastica, i curiosi hanno potuto sperimentare anche il kung fu, il nordic walking e la kick boxing. Novità di quest’anno la parete di roccia artificiale, organizzata in collaborazione con la SAT di Ala, che ha riscosso un enorme successo, la possibilità di provare la Zumba, grazie all’Asso-ciazione Fit Life Sport e Fitness, la dimostrazione di agility dog grazie all’Associazione Do Ut Des e l’esposizione di moto da gara delle associazioni DNG Racing e Moto Club Ala.«Lo scopo di questa giornata – sostiene Enrico Brusco, as-sessore alle Attività sportive del Comune di Ala – è quello di dare la possibilità a tutti di sperimentare le varie discipline in un contesto giocoso privo dell’aura di agonismo che pervade gli ambienti del professionismo. La giornata è particolarmente indirizzata ai genitori dei piccoli atleti, perché comprendano l’impegno e gli sforzi degli allenatori, che stanno quotidiana-mente a loro supporto». A conclusione della Festa è stato consegnato un riconosci-mento ai soci, segnalati dalle varie Associazioni, che più han-no contribuito alla promozione e alla realizzazione delle attività nell’ultimo anno.

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È ancora possibile ricevere una gentilezza!Sono un socio di area veneta e vi voglio segnalare, sperando che possa essere pubblicato sulla vostra rivista, un fatto che mi è capitato quest’estate, durante le vacanze.L’ultimo giorno di ferie, a Porto San Giorgio in provincia di Fermo, al momento di ripartire per tornare a casa sono passato da uno sportello bancomat per prelevare dei contanti per il viaggio....Preso da mille cose ho dimenticato all’interno della saletta il mio cellulare. Un modello molto recente con un costo piuttosto elevato. Mi sono accorto della cosa quando ormai ero in autostrada, dalle parti di Bologna.Subito mia figlia ha provato a chiamare, ma il cellulare risultava “spento o non raggiungibile”. Tutti in macchina ci siamo detti che ormai il cellulare era irrimediabilmente perduto.Ma non sempre le cose vanno così... La sera dopo mia moglie ha ricevuto una chiamata da una ricevitoria vicino alla banca dove avevo fatto il prelievo, che chiedeva se sapeva qualcosa di un cellulare smarrito. Così abbiamo saputo che un ragazzo era entrato subito dopo di me al bancomat, aveva trovato il cellulare e non sapendo che fare lo aveva consegnato al posto pubblico più vicino. È stato da lì, nella giornata seguente vedendo che nessuno era venuto a chiedere qualcosa, che hanno chiamato i numeri delle ultime telefonate fatte, e in questo modo tramite mia moglie sono risaliti a me!Voglio segnalare la cosa per dire che non dimenticherò la gentilezza che mi è stata usata. È sicuro che anche il prossimo anno andrò in ferie nella stessa località, perché proprio per questo fatto lì mi sento ormai a casa mia.Per me la gentilezza che mi è stata usata vale più di mille spot e di mille iniziative turistiche e promozionali!Ma mi pare che in ogni campo ognuno di noi, se vuole, può fare tanto. Anche per meritare il rispetto e la simpatia nei confronti del territorio e della gente dove viviamo.

Firma di un socio

Proposta alla Redazione da parte di un SocioAlcuni eventi accaduti in questi giorni mi hanno fatto riflettere su un paradosso che (io, ma penso anche molti altri) stiamo vivendo: siamo circondati da un clima diffuso di pessimismo, cattive notizie ovunque; eppure non è vero che tutto è così, esistono anche le buone notizie, meno appariscenti, ma ci sono. Molta gente che si impegna in quello che sta facendo, molti in modo gratuito si dedicano ad attività utili alla comunità, molti giovani non sono “smidollati e nulla facenti”, si impegnano, producono, provano ad investire in nuove idee.Di qui, e cerco di essere conciso, una proposta: sarebbe possibile pensare ad una rubrica sulla rivista della Cassa dedicata alle buone notizie? Certamente c’è lo spazio dedicato alle associazioni e al territorio, ci sono molti articoli in questo senso, ma si potrebbe pensare a coinvolgere direttamente i soci a segnalare ciò che considerano una buona notizia?Dai volontari del 118 e della Stella d’Oro alle singole persone che magari si rendono disponibili per i vicini di casa, da chi mette le sue capacità e il suo tempo a disposizione della comunità a comunità che inventano soluzioni innovative per risparmiare, investire, aggregarsi.Nel numero di dicembre il lancio della sfida, nei prossimi chissà forse qualche articolo. Firma di un socio

…Come si combinano, a volte, le cose.Un paio di mesi or sono ci arriva da un socio veneto la segnalazione del fatto (assolutamente positivo) che riportiamo più sopra, e poi questa ulteriore sollecitazione, stavolta da parte di un socio trentino.…Il bisogno di cominciare a guardare alle nostre vite sottolineando senza false paure o stupide vergogne ciò che ogni giorno c’è di buono intorno a noi appare dunque non soltanto un sentimento ormai maturo… ma addirittura auspicato, e sollecitato! È dunque con vivo piacere che con il prossimo numero apriremo una nuova rubrica dedicata a questo scopo...Quanto sarà ampia ce lo potrete dire solo voi lettori, con le notizie che speriamo ci invierete! La Redazione

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…Essere fratelli, anchese di religioni diverse!L’Associazione Il Tucul che ha sede a Camposilvano in Vallar-sa e che annovera numerosi volontari alensi, con il contributo della Regione Autonoma Trentino Alto Adige, a maggio 2014 ha inaugurato l’acquedotto di Gizgza, realizzato a sostegno della popolazione di questo villaggio nella regione dell’Anseba, in Eri-trea; sicuramente uno dei più complessi e costosi mai realizzati dall’associazione nei suoi venti anni di attività nella Regione.Il villaggio di Gizgza, parecchio lontano dalla capitale Asmara, dispone di vie di comunicazione a dir poco difficoltose, un vo-lontario ha definito il viaggio per raggiungere il villaggio “ allu-cinante” forse esagerando un po’.

Fino a prima della conclusione dei lavori gli abitanti erano costretti a bere acqua salmastra e inquinata, proveniente da pozzi che si trovano nei dintorni del villaggio. Infatti l’acqua “buona” più vicina si trova nel fiume Anseba, a circa 15 Km di distanza, al di là di un passo difficoltoso e faticoso da superare, visti gli scarsi mezzi di trasporto disponibili (es-senzialmente asini). L’Eritrea è una regione arida, I pozzi scarseggiano e l’acqua viene per lo più raccolta direttamente nei letti dei fiumi nei quali si abbeverano e fanno i loro bisogni anche gli animali domestici con con-seguenze facilmente immaginabili. Soprattutto i bambini sono soggetti a malattie e disturbi gastrointestinali continui. Per tali motivi l’Associazione “Il Tucul” su sollecitazione delle autorità locali si é impegnata ad approvvigionare il villaggio di Gizgza di acqua pulita.Il progetto è imponente e ce ne accorgiamo subito: 15 km di condotta in polietilene totalmente interrata, 1 pozzo sul fiume Anseba con una pompa di 15 kW, una vasca di rilancio a metà montagna con un’altra pompa di 15 kW, due serbatoi al passo e uno al villaggio per una capacità totale di circa 150 m³ d’acqua, 2 cabine elettriche di trasformazione, 5 fontane di distribuzione dell’acqua ad una popolazione di circa 20.000 persone.

Questo progetto è risultato inoltre speciale per una particolarità: per la prima volta, da quando l’Associazione opera nella regione, il villag-gio che si é voluto aiutare è composto esclusivamente di persone di religione musulmana. Considerando che per la realizzazione dei suoi progetti l’Associazione si avvale dell’aiuto ed il supporto delle Suore Cappuccine, cattoliche, tale fatto ha richiamato l’attenzione di tanti.E qui si dimostra che nel bisogno non c’è religione che tenga, che tanto i cristiani quanto i musulmani, nel do-nare e nel ricevere sono uomini. E il grazie, espresso in modo ufficiale il giorno dell’inaugurazione con i sorrisi dei bambini, i canti delle donne, le parole e le strette di mano degli uomini, è stato universale.Come detto dalle stesse Suore e dai collaboratori locali dell’Associazione: dal punto di vista dell’integrazione religiosa è stato fatto di più con questo progetto che non con tanti anni di chiacchiere.L’Eritrea può essere descritta in due parole: sassi e spi-ne. Sicuramente questo intervento ha tolto qualche spi-na ad un popolo che di spine ne ha tante ed ha posato un sasso magari piccolo ma importante per la pace e la comprensione tra popolazioni di diversa religione che ancora oggi purtroppo, troppo spesso, si guardano con sospetto e diffidenza.

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Rockalforte Scuola di MusicaLa scuola, attiva dal 2006 e situata nel comune di Rivoli Veronese ai piedi del Forte Wolghemuth, è ormai un punto di riferimento per chiun-que voglia intraprendere lo studio di uno strumento musicale ad indi-rizzo prevalentemente moderno. Il direttivo, attualmente composto dal Presidente Gian Maria Tonin, dal Vice Presidente Marco Bodini e dal Segretario Samuele Lorenzini, nomi noti del panorama musicale vero-nese, ha come obiettivo la promozione della formazione musicale sul territorio attraverso l’attivazione di corsi di musica per tutte le età ad un costo accessibile. Il tutto è stato reso possibile anche grazie alla sensibilità del Comune di Rivoli e dell’ex sindaco Mirco Campagnari che valutando positivamente la qualità del progetto ha concesso in uso i locali della ex Caserma Massena. Attualmente i corsi ordinari attivi sono: chitarra acustica ed elettrica, basso elettrico, batteria, pianoforte e tastiere, canto moderno, pro-pedeutica musicale, ai quali si aggiungono i laboratori di percussioni africane, musica d’insieme, teoria ed armonia.Da qualche anno la scuola – che registra un’altissima affluenza di utenti provenienti da tutti i comuni limitrofi - ha istituito corsi di alta formazione e masterclasses con artisti italiani e internazionali, tra cui Walter Calloni (batterista per Battisti, Bertè, P.F.M., De Andrè, ecc.), Brad Myrich (Chitarrista U.S.A.), Luca Pasqua (Chitarrista per Faraò, De Piscopo, ecc.).La novità di quest’anno è nata dalla collaborazione con Fabio Bau (Demo Morselli, Ballando con le stelle, La corrida etc..) prima tromba solista del programma Crozza Nel Paese Delle Meraviglie, che dirigerà il corso “Playing On Big Band”, rivolto alla sezione fiati (Trombe, Tromboni, Sax) e alla sezione ritmica, ed esplorerà i linguaggi e le tecniche di esecuzione specifiche del “big band style”.Un’altra attività molto importante è il coro “Go to Gospel” diretto da Luciana Vaona che nel corso degli anni è divenuto una realtà molto apprezzata e richiesta in esibizioni e concerti.Il coro è formato da circa trenta elementi oltre a una band di supporto come negli ensemble tipici del movimento gospel dei cori ameri-cani, e affronta un repertorio che spazia dalla musica spiritual afro-americana fino alla musica pop.Molti altri progetti sono in fase di attivazione, tra questi: l’allestimento di un piccolo studio di registrazione audio/video per consentire un percorso sempre più professionale ed al passo con i tempi a chiunque voglia fare della musica il proprio mestiere, un corso di musico-terapia per persone diversamente abili e un corso di scrittura musicale.Molteplici quindi le attività proposte dal 2006 ad oggi dalla nostra associazione, le idee e l’entusiasmo non mancano, naturalmente a ritmo di Rock!

Per qualsiasi informazione potete visitare il sito www.rockalforte.it o inviare una e-mail a [email protected] trovate anche su facebook e su youtube.

Cena dei volontari di “Uva e dintorni”I quasi quattrocento volontari delle diverse associazioni che hanno collaborato alla realizzazione dell’ultima edizione di “uva e dintorni” si sono riuniti a cena il 18 ottobre scorso, invitati dal comitato organizzatore, che in questo modo ha voluto ringraziare quanti hanno permesso l’ottima riuscita della tre giorni aviense. È grazie al loro apporto, alla loro professionalità ed al loro entusiasmo se la manifestazione, che anche quest’anno ha visto aumentare il nu-mero complessivo dei visitatori, si è ormai imposta nel panorama turistico trentino come un appuntamento di primaria rilevanza, e di assoluto prestigio.Uva e dintorni non è però solo questo. È la festa di un intero paese, ed in qualche modo anche una “sfida” per l’intera comunità aviense per realizzare qualcosa di importante e di apprezzato dentro e fuori i confini della Vallagarina.

Per i tanti volontari, ospiti della cantina Viticoltori in Avio che ha messo a disposizione uno spazio sufficientemente ampio per riunirsi tutti assieme, la serata del 18 ottobre è stata insomma una splendida occasione per tornare ad incontrarsi, salutarsi e giustamente festeggiare.Con un orgoglio tutto speciale: tutti seduti uno accanto all’altro riuscire an-cora una volta ad essere comunità assaporando, oltre l’ottimo cibo, il valore del lavoro condiviso e offerto gratuitamente.Un impegno che nei tre giorni della kermesse di “Uva e dintorni” è stato vissuto nel suo senso più profondo, e che tutti sono pronti ad affrontare entusiasticamente anche nella prossima edizione.

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