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    Il Ve(T)ro2013, VIA AL PROGETTO RADIOPeriodico intramurario dinformazione trasparente

    Anno 1 - Numero 11 27/01/2013

    CRONACA-

    pagina 2-3

    ATTUALIT-

    pagina 4-5

    ESTERI & CULTURA-

    pagina 6-7

    RUBRICHE-

    pagina 7-8

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    Largomento che oggi vogliamo introdurre,

    prende ad oggetto una realt completamentenuova per noi propositori, ma non di certo una novitper il nostro Borgo, nel quale gi trentanni orsono,era presente, riecheggiando tra vicoli e radure, perriallacciarsi poi a realt ben pi grandi della nostra.Di che cosa stiamo parlando?Di una radio ovviamente, di quello straordinario si-stema di canali, che rappresenta il pi grandioso si-stema di comunicazione per la vita pubblica.Quello che il Ve(T)ro vuole riproporre, un ritornoed ancorch una rivalsa, ad un tempo e su un tempo,in cui la realt sociale locale era congiuntamente fer-vida e umana di iniziative, le quali trattando molte-

    plici e differenti aspetti, comprendevano tutte o quasitutte le generazioni di giovani, mantenendo spigliataquella quotidianit del Paese, che al tempo doggilogora lo stato danimo di molti di questi.Ci che cerchiamo di proporre rappresentato quin-di da una situazione analoga, a ci che pu essere laradio ed a ci che questa potrebbe rappresentare peril Paese, una tecnologia simile ma molto pi alla por-

    tata di tutti e proprio per questo, aperta a chiunqueabbia interessi concreti nel parteciparvi.Una Web Radio quella tecnologia di cui il Ve(T)-ro si vuole rendere promotore, per portare avanti e

    proseguire quellunico e vero obiettivo che ci siamosempre posti n dalla nostra nascita, creare un orga-no di informazione e comunicazione a disposizionedella cittadinanza.Limpatto sociale come ce lo immaginiamo (spe-

    rando non utopicamente), quello che permetta diparlare a tutti i cittadini contemporaneamente, senzadistinzioni politiche e di casta, cercando di annullarequelle distanze sia siche che sociali e quelle barrie-

    re che a volta una piccola realt di Paese pu porrein essere.Un luogo di incontro, di scontro, di dibattito, di ag-gregazione, di svago, di divertimento e perch no,un luogo di libert ci che ci auguriamo si vengaa creare.

    Lionel Hutz

    Cabbusta 2013

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    Per una radio a Carpineto

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    Lettera aperta a Sindaco, amministratori e cittadini di Carpineto

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    Cari carpinetani,oggetto al centro della presente unambiziosa proposta: (ri)creareuna radio a Carpineto. A partire daquesto appello, si vuole nalmen-te riesumare il passato radiofonicoche dagli anni Settanta no ai No-

    vanta si caratterizz sotto il nomedi Radio Torre prima e Radio DollyStereo poi. Era il periodo bello efortunato delle radio libere, duraton quando gli attuali grandi net-work bussarono alle porte di questemicro-realt per acquistare le lorofrequenze a suon di milioni: da-vanti a unofferta in denaro in tanticedettero il loro tesoro immateriale,favorendo gli imperi di cui in moltisiamo ascoltatori.Carpineto non fece eccezione altrend, e fu cos che venne decretatala ne di quel laboratorio di parole

    e musica in libert di cui eravamotitolari.Tuttavia, grazie alla tecnologia di-gitale e alla Rete, ripetere quelle-sperienza possibile: la web-radio oggi, ovunque, affermata realt.

    Fortunata anche perch offre im-portanti vantaggi: economica, ri-chiede pochi essenziali strumenti,non ha alcun costo di manutenzio-ne. Con in pi la possibilit di for-mare chi vuole avvicinarsi a questomondo, pur non avendo esperienzanel settore.Dunque una web-radio a Carpineto,per il paese e chi lo abita lobbiet-tivo a cui vogliamo sensibilizzare

    quante pi persone possibili.Uno strumento utile, utilissimo.Prima di tutto per informare, ma

    anche per intrattenere e far evade-re con una programmazione chenon deve riempire certo una direttaquotidiana di 24h (diventerebbe unlavoro), ma offrire almeno un paiodi giornali radio, un programma(replicabile) e rotazione musicaleogni giorno almeno per pi giorni

    a settimana.Temi da affrontare e discutere nonmancano: politica locale, economiae lavoro del nostro territorio, cro-naca e attualit di stretta vicinanza,musica e spettacoli con le numero-se band e artisti nostrani, lo sportcon lattivit delle tante societ eassociazioni che in pi disciplinedifendono i nostri colori.Carne al fuoco ce n, si trattereb-be solo di lavorare di volont permettere in piedi condizioni minimeper cucinarla.Ecco quali sono, in ordine di im-portanza.1) Un buon numero di persone diogni et, sesso, estrazione sociale,provenienza e formazione (sarannoi futuri conduttori, registi, dj, infor-matici, ideatori di programmi ecc.)

    2) Seriet, passione e impegno del-le persone di cui sopra (senza questirequisiti non si va da nessuna parte)3) Un luogo sico da dove trasmet-tere (la mente va automaticamenteallAuditorium, perch costruitoanche con nalit culturali e ricre-ative)4) Uno o pi sponsor per partire, dautilizzare per il reperimento deglistrumenti minimi (mixer, microfo-

    ni, pc e altro)Una radio non certo come strumentone a s stesso, ma punto di parten-

    za per sfruttare il potenziale di tantementi creative per troppo tempo eper mille motivi rimaste inespres-se. Sarebbe luogo di aggregazione,palestra delle idee, esperienza dicrescita, dibattito, scambio, critica.Perch una radio per sua stessa na-tura non pu che dialogare con altre

    arti come la musica, il giornalismo,la letteratura, il teatro e chi pi e hapi ne metta.Dunque, attiviamoci tutti, comin-ciando con una raccolta rme da

    presentare agli organi comunali de-putati in altro momento a conside-rare la fattibilit del progetto.Nei prossimi giorni saranno fatti

    trovare nei bar e negli esercizi com-merciali del paese dei fogli titolatiPER UNA RADIO A CARPINE-TO sui quali appuntare in stampa-tello il vostro nome e cognome convicino una rma senza obblighi n

    di pagamento n daltro genere. il primo passo da fare insieme perdare letteralmente pi voce alla no-stra Comunit.

    P.s. Come giornale ed organo in-

    dipendente di comunicazione/informazione locale, il Ve(T)ro

    non vuol essere il titolare della

    suddetta iniziativa, ma soltan-

    to il tramite di un progetto col-

    lettivo aperto a chiunque desi-

    deri farne parte sia adesso nel

    suo stato iniziale, che in futuro

    qualora dovesse vedere la luce.

    STAY TUNED!

    Domenico Feriale

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    Un nuovo anno iniziato e for-tunatamente porta con se gi al-cune prime buone notizie: il Co-mune di Carpineto finalmente,dopo varie sollecitazioni e ap-

    pelli mossi dalla nostra redazio-ne, insieme al senso di doverenel garantire ai propri cittadini

    una sicurezza adeguata, ha deci-so di dotare gli impianti sportivisiti in Via Rerum Novarum di un

    defibrillatore, come recita lav-viso dellassessore allo sport ,Enrico Battisti, datato 19 dicem-

    bre 2012.Inutile ribadire la grande impor-tanza di avere a casa propria unostrumento del genere. Bisogna

    ammettere che la frase preve-nire meglio che curare nelcaso del nostro paesino ben piche un semplice modo di dire, inquanto la logistica non gioca dicerto a nostro favore; poter diusufruire immediatamente di undefibrillatore anzich attenderelarrivo dei soccorsi da Collefer-ro potrebbe sicuramente essereunarma in pi per scongiurareeventuali drammi. Lacquistoinoltre dellapparecchio medi-co fa parte di quei progetti di

    politiche sociali improntati allasolidariet e allinteresse deicittadini, intrapresi dallasses-sore alle politiche sociali, An-nalisa Mancini, per i quali si rinunciato allapposizione delleluminarie natalizie per le vie del

    centro.In questo caso pi che di un sa-crificio o risparmio economico,

    si potrebbero definire questerinunce luminose come uninvestimento sulla sicurezza deitanti sportivi e non, che ne do-vessero avere bisogno.Motivo in pi per comprenderelimportanza del defibrillatore rappresentato anche dai nume-

    rosi piccoli atleti che cresconoogni anno ai piedi del monteCapreo: la scuola calcio dellaS.S.D. Semprevisa questannoha registrato uniscrizione mag-giore rispetto alla passata stagio-ne (20 bambini in pi), ma nonsolo calcio anche tennis, calcioa 5 femminile Sogno di Benny,che non manca di regalare emo-

    zioni ai propri sostenitori, edancora calcio a 5 della squadradegli ultras della Semprevisa,gli Ignari, che difendono cos

    i valori della carpinetanit siaurlando sugli spalti che tirandocalci ad una sfera.E importante garantire linco-lumit degli atleti e la crescitasportiva, perch in questo modosi regala ai giovani di Carpinetouna via di fuga, svago dai doveriscolastici, lavorativi mettendoliallo stesso tempo in relazionetra di essi.La comunicazione dellasses-sore Battisti prevede comunqueanche delle migliore alle strut-ture stesse, riparando il telo del-la tensostruttura indoor , doccee spogliatoi. Tutti gli interven-

    ti sono fatti di concerto con lacooperativa Spep Lazio, cheattualmente detiene la gestione

    delle strutture.Come si evince dalla situazione,vi sar unopera di manuten-zione che unita allacquisto deldefibrillatore migliorer di non

    poco la gi efficiente gamma diservizi offerti ai cittadini. Gra-zie a questo tipo di politica e di

    interventi mirati, si pu aiutarea crescere e interagire nel modo

    pi sicuro possibile: non bastaavere gli impianti funzionantio omologati, serve renderli mi-gliori se si pu.Il nostro comune tuttavia vanta

    una delle migliori strutture del-le zone circostanti, avendo pertale motivo anche ospitato even-

    ti sportivi internazionali negliscorsi anni (come il torneo dicalcio giovanile nazionale Ca-

    put Mundi al campo sportivoGaleotti), oltre che al Pallio del-la carriera.Divertirsi non lobiettivo fina-le; lobiettivo finale divertirsiin sicurezza. Oggi sappiamo che

    abbiamo fatto un grande passoper avvicinarci ad esso.

    Azzeccagarbugli

    Chi ben comincia...

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    per un 2013 allinsegna del sociale

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    Morte e TaresVendiamoci al Diavolo

    Qualcuno diceva che nella vita sono

    certe due cose: la morte e le tasse.Gli Italiani lo sanno bene, nel 2012 il

    numero degli imprenditori che hannopreferito la corda alle tasse sono statitanti, troppi. I modi fantasiosi con cui

    la sobriet europea e la miopia poli-tica Italiana li ha indotti al suicidio

    impressionante. Spingere al suicidiouna persona e specialmente un im-prenditore non cosa facile, ma lostato Italiano riuscito a far impic-

    care anche i baristi, gli industriali. Lasinistra comunista (Russia 1919) pibecera e folle deniva gli imprendi-tori i nemici del popolo, bene! lo sta-to Italiano ha dichiarato guerra agli

    imprenditori, e da come si comportali tratta come dei ladri come deglievasori patentati, ha inventato il red-ditometro per guardare, controllare,ogni singola operazione di questi es-seri spregevoli e deprecabili denibili

    altrimenti cittadini Italiani. E allora

    verrebbe voglia di prendere la cartadidentit ed andare al diavolo Pu-tin (citazione di Vendola ex comuni-sta) che ormai sembra lunica via difuga da una situazione paradossale.Ma si!! chiediamo di diventare cit-tadini Russi almeno paghiamo menotasse e forse la madre patria comu-nista ci assister ci aiuter a sfuggirealla morte. Meglio cittadino Russoche cittadino morto. Ma si! mettiamo

    la falce e il martello sulla bandieraItaliana ma questa volta una falce amotore elettrico che profuma di gas,petrolio e terre rare, chiamiamo il sal-vatore della Patria Putin diamogli unapossibilit. Si, non avrei mai pensatodi dirlo ma a questo punto: diventia-mo un potentato Russo vendiamoci alDiavolo, che almeno la nostra vogliadi salvarci si traduca in una tregua -scale, forse dovremmo imparare il ci-

    rillico, ma sicuramente sar impresa

    pi facile che comprendere la leggedi stabilit. Meglio in mano ai Rus-si che ai pseudo democratici (PD) oin mano ai professionisti della litania(PDL). Penserete costui pazzo! Eb-bene preparatevi oh cittadini Carpine-tani! questanno arriver la Tares, chenon un titano Greco, ma la nuovaTarsu, questanno vi arriver la Taresin luogo della Tarsu, cosa cambia? semplice la Tarsu aumentata del

    30%. Inoltre i comuni al disotto dei5.000 abitanti rientreranno nel pattodi stabilit interno, articio tecnico

    che richieder un ulteriore asprimen-to delle tasse comunali, quindi prepa-riamoci ad un nuovo entusiasmanteanno di tasse. E per questo che recla-mo la cittadinanza Russa. Comune!!Morituri te salutant.

    Alone in the Dark

    Striscia la notizia a ColleferroQuando la satira denuncia

    Dopo Carpineto Romano anche Col-leferro protagonista di un servizio diStriscia la Notizia, la pi importante

    testata di canale 5. Il servizio mette in

    mostra laberrante maltrattamento dianimali da parte di un noto allevatore

    della zona. Il 489471 andato in ondail servizio documentato dallinviatoPaolo Stoppa, che si recato su deiterreni in Via consolare latina e in Viadella Scienza e della tecnica, di fronteal liceo Scientico Guglielmo Marco-ni. Linviato, che entrato in questiterreni, ha ripreso delle scene vera-mente agghiaccianti. In questi vasti

    terreni si possono trovare centinaiadi equini e bovini in condizioni disu-mane, malati,malnutriti e senza unatinozza dacqua alla quale abbeverar-si. Sono state riprese dai cameramancarcasse di cavalli in stato di putrefa-

    zione e addirittura scheletri di poverianimali vittime di un a sorte mostruo-sa. Ma i malcapitati non sono solo glianimali, purtroppo. Infatti le recinzio-ni di questi vasti terreni sono preca-rie, cosicch gli animali per nutrirsi

    scappano dalla loro casae vanno abrucare lerba nella strade limitrofe,che ogni giorno sono attraversate dacentinaia di macchine, minando allavita dei guidatori. Lallevatore, che stato intervistato da Stoppa, primaha cercato di smentire le affermazio-ni del giornalista di Striscia, ma poidavanti alle evidenze lo ha minac-ciato con affermazioni come tu nonce lhai una famiglia?,oppure Vuoivivere o morire?. Il maltrattamento

    degli animali va avanti dal 94 ma leautorit hanno sempre ignorato la fac-cenda. Dopo il servizio di Striscia la

    Notizia, diverse associazioni anima-liste come lanimal horse protection,hanno denunciato il fatto ai NAS.

    Lassociazione oltretutto accusa lal-levatore di aver occupato i terreni edi aver intimidito le persone del luogo

    che sono spaventate da possibili ritor-sioni. Anche il sindaco di ColleferroMario Cacciotti ha subito commenta-to laccaduto e lavandosene le maniafferma che i terreni non fanno partedel comune di Colleferro bens di Se-gni. Fatto sta che il problema realee nessuno da 18 anni a questa parte

    se n occupato, ma ora grazie al ser-vizio di Striscia qualcosa si muovere forse le forze dellordine nalmente

    adempieranno al loro dovere.

    Spider Jerusalem

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    Una scuola che non pi nostra

    Gli studenti scendono in piazza e manifestano contro la legge Ex-Aprea.

    Lo scorso Dicembre stato unmese particolarmente attivo pergli studenti di Licei e Istituti del

    Lazio e di tutta Italia, mobilitatisi

    per esprimere il loro parere sul-la cosiddetta Legge Ex-Aprea.Questa proposta di legge stataavanzata allinizio dellanno sco-lastico 2012/013.La novit principale della rifor-ma la sostituzione del consigliodistituto con quello dautono-mia, il cui numero pu variaredai 9 ai 13 membri : DirigenteScolastico, rappresentanza deigenitori e dei docenti e rappre-sentanti degli alunni ( tutto come

    consuetudine nel consiglio disti-tuto ); vengono poi introdotti duemembri esterni proposti dal pre-side. Alle riunioni tematiche delConsiglio dAutonomia possono

    partecipare rappresentanze dienti pubblici o privati, fondazio-ni, associazioni di genitori o cit-tadini e organizzazioni no-prot

    nanziatrici dellAutonomia.

    Tale Consiglio cos composto, trale altre, ha le facolt di:1) Modicare il POF(piano dof-ferta formativa);2) approvare accordi e conven-zioni con soggetti esterni e de-nire la partecipazione dei sogget-ti;3) modicare con la maggioran-za di dei membri del Consiglio

    lo Statuto della scuola, compresele modalit di elezione, sostitu-zione e designazione dei propri

    membri.In tal modo la gura del presi-de assume una denizione a dir

    poco ambigua, nelle cui mani siconcentra la forza decisionale delConsiglio, limitando a pura for-malit la rappresentanza studen-tesca. I suddetti partner, inoltre,

    intervenendo con nanziamenti

    nel bilancio dellistituto e facen-do parte dellorgano decisionale,rendono la scuola molto similead un ente privato; possono cre-are, allo stesso tempo, conitti

    dinteresse nella gestione e nellaprogrammazione della scuola.Riassumendo, enti privati attra-

    verso nanziamenti ,pi o menosostanziosi, possono introdursinellorgano decisionale scolasti-co e, modicando il POF, posso-no indirizzare il piano di studio,

    compromettendo le conoscenzefondamentali dello studente.I privati possono cos usufruire

    dellimmagine della scuola pertornaconti personali, facendo

    pubblicit a favore delle proprieattivit.Allarmati per il loro futuro, sucui faceva ombra la sagoma della

    privatizzazione, gli studenti del-le scuole limitrofe (Colleferro,Segni, Anagni, Paliano, Fiuggi,Roma ecc.) hanno manifestatoin svariate modalit la loro opi-nione: nella gran parte dei casi si trattato di occupazioni di due o

    pi giorni. Il 13 Dicembre 2012 il

    Parlamento ha rimandato la deci-sione al successivo anno legisla-tivo, lavandosene le mani.Ad oggi, pur diminuendo di nu-mero e risonanza mediatica, ildissenso e le proteste studente-sche proseguono.Gli studenti si chiedono: Cosane rester della scuola pubblica edalla sua accessibilit? Verremo

    veramente ingabbiati? Saremotutti costretti ad indossare oscenigrembiulini o ad usare quadernia quadretti sponsorizzati dallostesso partner?!

    John Keating - Wonderwall

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    Manifesti, cori e striscioni nellemaggiori piazze italiane contro lanuova proposta di legge.

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    Vivere la Letteratura

    Cristo si fermato a Eboli,C. Levi (1945).

    Cristo si fermato a Eboli un romanzo autobiografico dello scrittore e pittore Carlo Levi,scritto tra il 43 e il 44. A causa delle sue posizioni antifasciste e della sue adesione al movi-mento giustizia e libert fu arrestato dal regime di Mussolini e condannato al confino adAliano, sperduto paese della Lucania. Ma il libro di Levi non ha un senso politico, bens an-tropologico, perch lo scrittore racconta la difficile vita quotidiana dei miseri contadini dello

    sperduto paese del Mezzogiorno.Molto evocativo il titolo dellopera che sottolinea lo stato di alienazione degli abitanti diAliano, in quanto le strade e la ferrovia allepoca finivano nel cittadina campana di Eboli,mentre i contadini lucani vivevano ancora in un arcano mondo magico e pagano dove Dio non mai arrivato.Come Levi afferma la vita ad Aliano si svolge come tremila anni prima della venuta di Cristo,gli abitanti zappano una terra sterile e siccitosa dalla mattina alla sera, tutti i giorni della set-timana e aspettano pazientemente qualcosa che non verr mai.Levi afferma che tutti i contadini di Aliano sono tristi, silenziosi, rasseganti, passivi e logoratinellanima e nel corpo che come se soffrissero di un complesso di inferiorit, infatti essi stessi

    non si definiscono cristiani, bens bestie da soma.Partendo dalla sua esperienza ad Aliano, Levi analizza ottimamente i problemi del Meridione,evidenziando diversi aspetti, come lincapacit di comprensione reciproca tra Nord e Sud ma

    anche il menefreghismo dello stato italiano riguardo i problemi del Meridione.In fin dei conti per gli abitanti di Aliano lo stato solamente unentit astratta, ma allo stesso

    tempo malefica e repressiva che viene vista come una piaga, ed alla quale impossibile ri-bellarsi. I contadini non conosco lideologia fascista e non conoscono nessun altra ideologia

    politica ed anche Mussolini rappresenta la forma di stato idealizzato che costantemente so-pravvive da millenni tra i contadini Lucani.Interessante come i contadini considerano i briganti, cio come figure mitologiche, unico

    baluardo del popolo meridionale e residui dei bei tempi che furono. Ma Levi considera il fe-nomeno del brigantaggio come un accesso di eroica follia, e di ferocia disperata: un desideriodi morte e distruzione, senza speranza di vittoria. Ad Aliano Levi esercit la professione dimedico e per questo divenne uno dei cittadini pi rispettati di paesino.Prima di morire Levi deciso di essere sepolto nel cimitero del piccolo paese della Basilicata,luogo dove ancora tuttoggi si trova la sua salma. Nel 1979 il regista Francesco Rosi diresse

    un film omonimo ispirato al romanzo di Levi che vede Gian Maria Volont come protagonista.

    Spider Jerusalem^ da Carlo Levi, Cristo si fermato a Eboli, Einaudi, Torino 1945

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    Pillole di storia27 Gennaio

    27 Gennaio 1945. Data imprescindibile. Sono passati ormai quasi 70 anni dal giorno in cuilArmata Rossa scopr le terribili nefandezze naziste perpetrate ai danni dellumanit, in parti-colar modo nei confronti degli ebrei. Auschwitz solamente il pi conosciuto tra gli ingranag-gi di quella macchina della morte messa in moto dalla follia di Hitler, che trascin il mondointero nel baratro buio della seconda guerra mondiale e dellOlocausto. Oggi si sta risveglian-do lo spirito sopito di discriminazione contro il prossimo, lindifeso, il diverso, che fu la basedella dieta dodio portata a tavola dai totalitarismi del 900. Imparare dalla storia significa

    fare tesoro delle sofferenze patite da milioni di persone, di immedesimarsi nelle loro speranze,delusioni, in una sola parola: empata. Oggi il significato di questa parola sta scomparendo

    di nuovo, ma noi abbiamo il dovere di ricordare il passato affinch la costruzione del nostrofuturo non avvenga su bugie, vaghi ricordi e revisioni. Solo ricordando si onora il sacrificio.

    Azzeccagarbugli

    Storie di Donne ImmortaliLa nuova Africa di Ellen Johnson Sirleaf

    Nellera della rivoluzione sociale noi non siamo altro che spettatori increduli, testimoni inge-nui di una metamorfosi che si compie lentamente ma con costanza: quella di un mondo interoche diventa paese. Oggi i giornali si sfogliano con un click, le donne lavorano come uomini,

    le comunicazioni viaggiano alla velocit della luce; oggi ormai tutto pu succedere, anche cheuna donna diventi Presidente della Liberia. Il suo nome Ellen Johnson Sirleaf e la sua sto -ria inizia quasi settantacinque anni fa sulle coste dellOceano Atlantico, nellafoso continen -te africano, poco pi a nord dellequatore. E difcile pensare che in queste terre tormentate

    dalle guerre si possa dare spazio allistruzione, ma la giovane Ellen vi riusc, realizzando ilsogno che ieri come oggi accomuna milioni di donne africane. Con una buona dose di corag-

    gio e fortuna rimise in piedi il suo paese, lo rafforz, lo cur da anni di violenti scontri armati;ma ci non bast: il suo disegno politico venne spesso messo sotto accusa, lopinione pubblicasi divise in due quando giunse il Premio Nobel per la Pace e le critiche si sprecarono. Sta di

    fatto che a noi piace pensare a questa donna come ad un simbolo, quello di unAfrica moder-na, a contatto con il mondo. In lei convergono tutti i colori di un paese che vuole crescere,

    che vuole liberarsi dai pregiudizi senza abbandonare le proprie tradizioni; il suo volto incarnaquello di tutte le donne africane, combattenti e sognatrici che non smettono di vivere e sperare.

    Veritas filia temporis

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    Carpineto Romano , 27/01/2013

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    La pagina dei lettoriCarpineto R.no li 20/12/2012

    Egr. sig. de il VE(T)RO

    Leggo sempre con interesse i vostri periodici e devo constatare che anche nel nostro paese c una vocenon allineata , ormai siamo abituati a vedere solo gente che sa alzare il ditino chinati con reverenza versoil loro capo, lopposizione e chi governa la stessa cosa.Ritornando alla vostra pubblicazione sulla GAIA dove fatta molto bene vorrei far notare la differenza

    del servizio tra il nostro comune e gli altri comuni limitro che la stessa societ serve.

    Noi a Carpineto il servizio della raccolta dei riuti (TARSU) lo paghiamo circa il doppio della media

    nazionale non so quanto lo pagano gli altri comuni limitro sempre serviti dalla GAIA, ma c una diffe-renza sacrosanta nel servizio, non abbiamo la differenziata, se fatta potremmo risparmiare qualche euro, i

    bidoni sono quasi sempre pieni, sporchi, puzzolenti e rotti, per aprirli ci vogliono i guanti e la mascheri-na anti gas per non parlare poi dello stato di abbandono delle nostre strade , roba da terzo mondo.In un comune dove si paga la TARSU a circa il doppio della media nazionale, lacconto irpef allo 0,8%

    del reddito il massimo consentito dalla legge, lIMU pi del 50% della media adottata dai comuni italia-ni, i cittadini avrebbero il diritto di essere serviti e amministrati in un modo migliore.Per non parlare dei lavori inutili che vengono fatti, se avete notato si fanno solo lavori da 100.000 in sudove c bisogno di un progetto, direttore dei lavori ecc. (e quello che fanno non funziona niente), la nor-male manutenzione dove i costi sono ridotti in questo comune non esiste.

    Un lettore AnonimoCaro Lettore,La redazione de Il Ve(T)ro ti ringrazia e si scusa per non aver pubblicato la mail nell'uscita precedente poi-ch gi in stampa. Ti assicuriamo che la tua mail sar pubblicata nel Numero 13, in uscita il 27 Gennaio.