IL VANGELO CON DON ORESTE BENZI - A Sua...

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I NOSTRI LIBRI LE RAGIONI DELLA SPERANZA Padre Ermes Ronchi Segue a pag.2 Lunedì 12 novembre Lc 17, 1-6 Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli. Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». La scelta di Gesù non avviene in un entusiasmo d’amore, ma è un atto razionale. Quando hai sperimentato che Gesù ha parole di vita, razional- mente, anche se tutto in te dà con- tro, dici: «Io ti scelgo, mio Signore. Le tue parole entrano nel mio essere e risolvono tutti i miei interrogativi, perché le tue parole sono vita, ora io non sono più solo, il mio essere ha trovato la sua sorgente, la comunio- ne è piena. Ora in questa comunione tutto quello che io vivo non è più il termine della mia vita, ma lo spazio dove manifesto una vita che è con te nella profondità, è con i miei fratel- Anno IV n°46 - 12/ 17 novembre 2012 Messaggero di Sant’Antonio Giulio Albanese Ogni sabato alle ore 17.30 com- menta il Vange- lo della domenica. Pubblichiamo spunti di rifles- sione al Vangelo, tratti da pensieri e omelie di Don Oreste Benzi, ricordato da Benedetto XVI come infati- cabile apostolo della carità, a favore degli ultimi e degli indifesi. Dall'incontro con persone sole ed emarginate, don Oreste fondò la Comuni- tà Papa Giovanni XXIII a Coriano, vicino Rimini. Riguar- do ad essa disse: «La nostra vocazione consiste nel lasciar- ci conformare a Cristo povero, a Cristo servo, a Cristo che espia il peccato del mondo, a Cristo incarnato che vive in mezzo a noi in una forma di condivisione diretta a partire dagli ultimi». MISSIONE XL IL VANGELO CON DON ORESTE BENZI I L Signore opera perché tu trasformi il mondo BENEDETTO XVI: «LAVORARE PER LA PACE IN SIRIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI». «Dobbiamo fare tutto il possibile perché un giorno potrebbe essere troppo tardi». Nuovo appello di Benedetto XVI per la pace in Siria. Annullata la visita dei padri sinodali a Damasco ma inviati aiuti. PAG.5 TELEFONO AZZURRO: «AUMENTANO GLI ABUSI SUI MINORI». Nel mondo è in crescita il fenomeno di abuso sui minori. In Italia, negli ultimi anni, sono triplicati i casi di maltrattamento. Il dossier L’emergenza in- fanzia e adolescenza in Italia e nel mondo. PAG.5 LA SANTA MESSA Domenica ore 10.55 Dalla cattedrale di Termoli

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I NOSTRI LIBRI LE RAGIONI DELLA SPERANZA

Padre Ermes Ronchi

Segue a pag.2

Lunedì 12 novembre Lc 17, 1-6 Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se s i pente, perdonagli. Gli apos toli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!».

La scelta di Gesù non avviene in un entusiasmo d’amore, ma è un atto razionale. Quando hai sperimentato che Gesù ha parole di vita, razional-mente, anche se tutto in te dà con-tro, dici: «Io ti scelgo, mio Signore. Le tue parole entrano nel mio essere e risolvono tutti i miei interrogativi, perché le tue parole sono vita, ora io non sono più solo, il mio essere ha trovato la sua sorgente, la comunio-ne è piena. Ora in questa comunione tutto quello che io vivo non è più il termine della mia vita, ma lo spazio dove manifesto una vita che è con te nella profondità, è con i miei fratel-

Anno IV n°46 - 12/ 17 novembre 2012

Messaggero di Sant’Antonio

Giulio Albanese

Ogni sabato alle ore 17.30 com-menta il Vange-

lo della domenica.

Pubblichiamo spunti di rifles-sione al Vangelo, tratti da pensieri e omelie di Don Oreste Benzi, ricordato da Benedetto XVI come infati-cabile apostolo della carità,

a favore degli ultimi e degli

indifesi. Dall'incontro con persone sole ed emarginate, don Oreste fondò la Comuni-tà Papa Giovanni XXIII a

Coriano, vicino Rimini. Riguar-do ad essa disse: «La nostra vocazione consiste nel lasciar-ci conformare a Cristo povero, a Cristo servo, a Cristo che espia il peccato del mondo, a Cristo incarnato che vive in mezzo a noi in una forma di condivisione diretta a partire dagli ultimi».

MISSIONE XL

IL VANGELO CON DON ORESTE BENZI

IIII

L Signore opera perché tu trasformi il mondo

BENEDETTO XVI: «LAVORARE PER LA PACE IN SIRIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI». «Dobbiamo fare tutto il possibile perché un giorno potrebbe essere troppo tardi». Nuovo appello di Benedetto XVI per la pace in Siria. Annullata la

visita dei padri sinodali a Damasco ma inviati aiuti. PAG.5

TELEFONO AZZURRO: «AUMENTANO GLI ABUSI SUI MINORI». Nel mondo è in crescita il fenomeno di abuso sui minori. In Italia, negli ultimi anni, sono triplicati i casi di maltrattamento. Il dossier L’emergenza in-

fanzia e adolescenza in Italia e nel mondo. PAG.5

LA SANTA MESSA

Domenica ore

10.55

Dalla cattedrale di

Termoli

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Noi siamo figli di Dio, non possiamo comportarci come quelli che non co-noscono il Signore. Che responsabilità! Che voglia di cambiare pagina, di

dire: «Signore, cambio completamente!». Non è solo speranza, è l’apertu-ra di un mondo completa-mente diverso: il mondo di Dio in mezzo al mondo degli uomini. Solo mettendo il nostro cuore nel cuore di Dio e lasciando entrare la sa-pienza di Dio nella nostra vita ragioniamo alla moda di Dio. Quanto tempo perso a ragionare alla moda degli uomini!

Gesù è molto deciso: «Date loro voi stessi», cioè: «Scoprite il cuore, spremete le meningi, da-tevi da fare, non chiudete gli occhi; dopo aver visto, non fate finta di non aver visto». Chi è pieno di se

giornalegiornale Pagina 2 stesso non può uscire da sé ma si incontra col suo denaro, con i suoi mobili, col suo portafogli e quin-di richiude il circolo e ri-cade su se stesso; si in-contra con la sua posi-zione sociale che non può mettere in discussio-ne, che costituisce il ter-mine della sua vita, la sua schiavitù, il suo ulti-mo fine, perciò non ne può uscire. Queste per-sone non possono entra-re nel Regno dei cieli, perché il loro atteggia-mento è la chiusura defi-nitiva, non hanno altra cosa da contemplare se non se stessi nelle varie manifestazioni di gloria, di onore, di potenza, di sicurezza. Noi siamo su

questa terra per un’altra realtà; quando uno ha posto tutto il suo cuore nelle cose di questo mondo non c’è più spazio per Dio, ma non c’è spa-zio neppure per l’uomo, né per lui stesso.

Per questo i momenti più significativi della vostra vita saranno quando vi metterete in ginocchio davanti al buon Dio, la-sciando che venga den-tro di voi. La nostra vita può veramente essere spesa soltanto per Qual-cuno che è infinito, e quindi può occupare tut-to lo spazio del nostro essere.

Mercoledì 14 novembre Lc 17,11-19 Gesù maestro, abbi pie-tà di noi!

Non sembra che l’uomo cerchi Dio nei giorni della sua vita, affannato per le cose, per il lavo-ro, ma proprio questo affanno così tremendo che occupa tutto l’uomo nasconde in fondo una grande fame di vedere Dio. Poi quale altro tipo di fame c’è in noi? Dio ci ha fatto a sua immagine e somiglianza, ed abbia mo fame di vivere come Dio, cioè di essere suoi figli. Tutte le nostre sof-ferenze, tribolazioni,

anche le più strane di questa terra, derivano dal fatto che noi non viviamo da figli di Dio, ma abbiamo dentro la fame profonda di vivere da figli di Dio.

Nel suo infinito amore Dio, che è Padre, ha mandato suo figlio Gesù ed è lui che sazia que-sta fame. Fuori di Cristo non trovate la risposta a questa fame essenzia-le e profonda. Dice Ge-sù: «La mia carne è ve-ro cibo e il mio sangue vera bevanda». Ogni giorno possiamo man-giare di quella carne e bere di quel sangue, possiamo unirci alla persona di Cristo che

li». Quando non c’è la scelta, o meglio la scelta non diventa lotta vitale, ti accomodi: ogni tanto sei con Cristo, poi lo molli, non per sempre, ma ti accomodi sulle po-sizioni che non ti turba-no più. Ciò che conta è la scelta che mi riporta ogni giorno a convertir-mi. Che significa la parola perdono? Significa gran-de dono. È difficile per-donare? Sì, tanto, per-ché le offese sia verbali sia fisiche sono ferite che entrano nel vivo del-lo spirito come un coltel-lo nella carne. Dove si trova la forza di perdo-nare? Solo nella fede, cioè in Gesù scelto per-ché amato. Il perdono viene dato senza condi-zioni però esige il cam-biamento di chi viene perdonato proprio per-ché si vuole il suo bene e si desidera che non nuoccia ad altri. Martedì 13 novembre Lc 17,7-10 Quando avrete fatto tutto quello che vi è s tato ordina-to, dite: Siamo servi inutili.

ABBIAMO FAME DI VIVERE COME DIO. FUORI DI CRISTO NON TROVATE LA

RISPOSTA A QUESTA FAME ESSENZIALE

Maestà. L’apparizione di Cristo sul Monte della Galilea Duccio di Buoninsegna

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Pagina 3 giornale giornale è giusto. L’uomo che sa scegliere vive vera-mente bene la vita e la gioca pienamente.

È rivelandosi a noi che permette che Lo amia-mo. Questa è la peda-gogia di Dio. Non attra-verso l'esortazione, ma attraverso la rivelazio-ne di Se a noi. Poi ag-giunge ancora: «Se uno mi ama, il Padre mio ed io verremo a lui e porremo dentro di lui la nostra dimora». Ecco la pienezza del-l'Avvento di Dio. Il Pa-dre, il Figlio e lo Spirito Santo che operano in noi perché ci trasfor-miamo in Lui! Il desiderio profondo dell'uomo di essere completamente nella pienezza, si manifesta, se siete attenti, si at-tua potentemente den-tro il cuore dell'uomo. Allora questa presenza dinamica, cioè attiva di Dio dentro di noi va lasciata venire, va la-sciata fare, e mi per-metto di suggerire qualche cosa. Non solo Cristo è venuto e ha inteso salvarci ed ope-rare in noi non come

nutre la nostra vita individuale e comuni-taria. Quando senti quella spinta forte ad amare, anche donando la vita, ecco, rimani in Gesù. Quando senti dentro di te che devi andare a cercare il fra-tello col quale è da molto tempo che ma-gari non ti incontri, è Gesù che spinge den-tro di te! Lascia che il Signore venga! È Lui che opera dentro di te! Lascialo venire!

Giovedì 15 novembre Lc 17,20-25 Il regno di Dio non viene in modo da attirare l'at-tenzione. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!

Il regno di Dio appar-tiene a chi lo sceglie e lo vuole momento per momento nell’impegno della storia. Non può conquistare il Regno chi vuole ad-dormentarsi per sfug-girlo. La vigilanza è la caratteristica del cri-stiano ed è necessaria per essere sempre in grado di scegliere be-ne ciò che è eterno, ciò che è vero, ciò che

nando la vita, ecco, rima-ni in Gesù.

Quando senti dentro di te che devi andare a cercare il fratello col quale è da molto tempo che magari non ti incontri, è Gesù che spinge dentro di te! Lascia che il Signore ven-ga! È Lui che opera den-tro di te! Lascialo venire!

Dio si è fatto uomo, è di-ventato uno di noi perché noi potessimo diventare come Loro, uno di Loro, cioè della famiglia di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo.

Per noi, il Signore è ve-nuto e verrà personal-mente.

individui, ma ha inteso sal-varci come popolo, per cui la Comunità non è altro che l'espressione di questa azione di Dio che Egli com-pie in noi, ma insieme. È il momento più profondo, allora. Lasciarlo venire dentro di noi come indivi-dui, ma come individui in comunione in una Comuni-tà. Non ti farai santo se non in quella Comunità in cui la Vocazione ti ha posto e/o in quella Vocazione che ti viene rivelata dal Signo-re. È questa, allora, la ri-scoperta. In più, il Signore opera perché tu trasformi il mondo.

Quando senti quella spinta forte ad amare, anche do-

Scrive Vincenzo

Le riflessioni al Vangelo di grandi testimoni di fede, che il giornale propone ogni settimana, sono una fonte di sapienza ed energia per noi che ci definiamo cristiani ma che abbiamo tanto da imparare. Grazie e buon lavoro. Scrive Eugenia

Grazie per il vostro lavoro, le riflessioni pubblicate sul giornale e le tematiche affrontate durante le vostre puntate sono un aiuto per tante persone.

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S. ALBERTO MAGNO

LU. 12

ME. 14

GI. 15

NOVE

MBR

E S. AGOSTINA

S ELISABETTA D’UNGHERIA

S. MARGHERITA DI SCOZIA

SA. 17

MA. 13

S. GIOSAFAT VESCOVO E MARTIRE

VE. 16

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Pagina 4 giornale giornale

me. Tutti noi abbiamo dei talenti, cioè delle capacità.

Il Signore ci dice che tutto quel che siamo cresce nella misura in cui si dona. In ogni situazione non difende-tevi mai, donatevi continua-mente, e se venite trattati male avete la possibilità di donarvi gratuitamente, sen-za chiedere risposta, e sarà gioia piena! In questo respi-ro il cuore si riempie e cam-biano d’importanza le cose.

Venerdì 16 novembre Lc 17,26-37 Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà. Che fiducia grande e che speranza! Il regno di Dio si manifesta nello stupore dei nostri piccoli sforzi in mano a una potenza illimitata; nell’aiuto inatteso ed ina-spettato; nell’intimità stra-ordinaria con Dio di ogni uomo nella preghiera; nella bellezza presente in ogni creatura; nel miracolo d’a-more di una vita spesa per Gesù e donata interamente a lui; nella sofferenza accet-tata in una viva speranza. Che gioia sapere che il re-gno di Dio cresce per una sua forza intima e agisce nonostante i miei limiti. Pe-rò c’è una condizione: che io dica sempre di sì al Signore, che io lo lasci agire entro di

IL REGNO DI DIO APPARTIENE A CHI LO SCEGLIE E LO VUOLE

MOMENTO PER MOMENTO

Sabato 17 novembre Lc 18,1-8 Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra? Non temere, continua solo ad avere fede, cioè non lasciarti dominare dagli avveni-menti ma in essi vivi la tua relazione (fede) con il Signore Gesù. Negli avvenimenti vivi “Qualcuno”. Tutto ciò che accade nella vita, può essere vissuto in due modi radicalmen-te opposti. L’uomo senza relazione con il Signore è solo, soccombe quando viene a trovarsi nella malattia, nella vecchiaia, nella morte, nella povertà. L’uomo che è solo non vuole ciò che gli reca dolore. La fede è una chiamata all’abbandono in Dio. Ogni chia-mata crea relazione tra chi chiama e chi è chiamato. La persona che è in relazione con il Signore, non è più incapsulata in se stesso, ma svi-luppa la relazione con il Signore, nella salu-te e nella malattia, nella gioia e nel dolore. Come due fidanzati che camminano insie-me, se incappano nella pioggia non solo non si lasciano, ma si stringono ancor più forte la mano l’un l’altro, così chi è nella fede in-tensifica il dialogo d’amore con Dio, vive in positivo tutti gli avvenimenti. «Sia fatto se-condo la tua volontà», è la preghiera d’amo-re più frequente. Siate un segno d’amore. Non rendetevi strumenti di Satana! Io vi scongiuro, vi sup-plico. State camminando bene, non lasciate-vi vincere dal male! L’avete in voi la forza per poter superare le prove, le tentazioni, e avete la grazia dell’autorità che vi è vicina. Vi supplico nel nome del Signore: non la-sciatevi vincere da Satana che vi tormenta e vi distrugge, e ricordatevi che si veste sem-pre da angelo per potervi ingannare!

NELL’IMPEGNO DELLA STORIA

Cristo con apostoli, particolare de L’Ultima Cena Giotto

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In Italia negli ultimi anni sono triplicati i fenomeni di abuso sui minori e in tutto il mondo i dati sui maltratta-menti di bambini e adolescenti sono drammatici. È il triste quadro tracciato dal dos-sier L’emergenza infanzia e adole-scenza in Italia e nel mondo, curato dal Centro studi di Telefono Azzurro. Nel mondo, sono oltre 215 milioni i minori implicati nel lavoro minori-le e ogni anno scompaiono circa 8 milioni di bam-

bini. Nel nostro Paese risultano in aumento percos-se e maltratta-menti e, in per-

centuale minore, i casi di abuso psi-cologico e di ina-deguatezza geni-toriale.

Tra le varie forme di abuso, quello ses-suale, continua ad affliggere le vite di molti bambini. Anche internet

presenta una mi-naccia sempre più grave per i più piccoli. Secondo una recente ricerca, più del 17% dei ragazzi è stato

molestato online. Un ragazzo su cin-que è stato adesca-to e quasi uno su dieci ha ricevuto offerte di denaro e regali in cambio di a t t i s e s s ua l i . Il presidente di tele-fono Azzurro, il prof. Ernesto Caf-

La domenica è un giorno di ripo-so, di raccoglimento, un momen-to da passare in famiglia. Sono ques te le ragioni della campagna «Libera la domenica», pro-

mossa da Confesercenti e condivisa dalla Conferenza episcopale italiana. L'iniziativa intende raccogliere firme, per abolire la liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, introdotta dal de-c reto Salva I talia, restituendo alle Regioni il potere di discipli-nare i calendari di apertura in base alle esigenze territoriali.

La liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali, se-condo Confesercenti, «non ha portato benefici, anzi 80 mila imprese stanno per chiudere». Le domeniche aperte «non han-no incentivato i consumi, hanno favorito la grande dis tribuzione tras ferendo verso di essa quote di mercato degli esercizi piccoli e medi e hanno messo in ginocchio un settore già fortemente minac-ciato dalla c ris i». Convinto l’appoggio della Cei, che domenica 25 novembre

farà sua la campagna propo-nendo la raccolta f irme sui sagrati delle Chiese. «Non si tratta di difendere solo un valore religioso - spiega mons. Giancarlo Bregantini, pres idente della Commissione Cei per i P roblemi sociali e i La-voro - ma una intera dimen-sione antropologica e sociale

che viene ad essere compro-messa . La domenica, e non un giorno qualunque, è il tempo del riposo, della famiglia, del raccoglimento spirituale che restituiscono dignità alla per-sona e al lavoro».

CEI E CONFESERCENTI INSIEME PER DIRE NO AL LAVORO DI DOMENICA

«Dobbiamo fare tutto il possibile perché un giorno potrebbe essere troppo tardi». Nuovo appello di Benedetto XVI per la pace in Siria. Dall’ini-zio della crisi più volte il pontefice è intervenuto per

chiedere la fine della spirale di violenza e la ricer-ca di una via per il dialogo. A causa degli scontri che conti-nuano sul territo-rio, il Vaticano ha rimandato l'invio della de-

legazione di pa-

fo, in un’intervista a Radio Vaticana rintraccia le cau-se del fenomeno nella crisi delle reti sociali, in-capaci di dare le risposte

necessarie. Spiega: «La carenza di risorse econo-miche porta le famiglie a non avere tempo da de-dicare ai bambini; la ca-renza di risorse econo-

miche nei servizi sociali, di assistenza, fa sì che mol-te volte le famiglie non ab-biano quell’appoggio nel sistema educativo, nel si-stema di supporto di comu-nità che sarebbe necessa-rio.

dri sinodali a Damasco, an-nunciata durante il Sinodo dei Vescovi e voluta per esprimere la vicinanza spirituale della Chiesa alla popolazione siriana e alle comunità cristiane del Pae-se.

A dare la notizia della cancella-zione della visita, lo stesso Be-nedetto XVI che ha spiegato di aver invece affidato una missio-ne speciale al cardinal Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, che è in Libano per portare aiuti alla popolazione siriana e raffor-zare l’impegno umanitario nella Regione. A questo scopo sarà devoluta una donazione del Sinodo dei Vescovi, alla quale il Santo Padre ha voluto aggiun-gere un contributo pari a 1 mi-lione di dollari Usa.

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TELEFONO AZZURRO: «AUMENTANO GLI ABUSI SUI MINORI»

BENEDETTO XVI: «LAVORARE PER LA PACE IN SIRIA PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI»