Il trillo n. 3 Anno 46

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Il Trillo anno 46 - n°3 Periodico della Sezione «Renato Gianni» di Pisa 23 Marzo 2009 F.I.G.C.-Associazione Italiana Arbitri Michele D’Alascio D L’Editoriale del Presidente Buon Lavoro, Presidente! ue candidati toscani alla Presidenza dell’A.I.A. sono un fatto sicuramente insolito: straordinario ma comprensibile se si pensa al fior fiore di Arbitri e Dirigenti che questa regione, particolarmente feconda, ha sfornato nel tempo. Mancava all appello il massimo Dirigente dell Associazione e ora anche questo vuoto viene colmato. Diciamolo francamente: non è stata una campagna elettorale dai toni leggeri, con un confronto serrato ma sereno sui programmi, con il rispetto reciproco delle posizioni altrui , della squadra avversa, degli elettori in generale. Peraltro, la nostra Regione - uscita piuttosto malconcia dalla precedente tornata elettorale e spaccata in più tronconi - non è riuscita a ricucire le evidenti lacerazioni, sottovalutando un dato essenziale: comunque fosse andata, un toscano sarebbe arrivato all apice dell A.I.A. A questo punto, auspico fortemente che il clima ritorni disteso, le parti si ricompattino, i dissapori lascino il posto ad un ritrovato entusiasmo e si cominci finalmente a lavorare, consapevoli del comune obiettivo. Come ben sappiamo - e seppur sul filo di lana - ha spuntata che ha raccolto 163 consensi, mentre si è fermato a 155. Ciò a conferma che entrambi i candidati avevano le carte in regola per poter primeggiare: da un lato Marcello Nicchi, con la sua qualifica di Arbitro Internazionale dall altro Matteo Apricena, con alle spalle un attività dirigenziale di notevole spessore, a livello regionale prima e nazionale dopo. I programmi dei due candidati erano quasi fotocopia l uno dell altro ed è, quindi, giunto il momento che gli uomini prevalgano sulle parole e mettano effettivamente in pratica quello che hanno esplicitato in campagna elettorale. E difficile, ma non certo impossibile non usciamo, infatti, da una situazione drammatica e qui bisogna dare atto a di aver saputo, soprattutto, conferire una rinnovata credibilità a tutto il movimento, risollevandolo da un periodo piuttosto difficile. E non è cosa di poco conto, se pensiamo a quello che ci siamo lasciati alle spalle. Quindi, messi da parte gli strascichi e le animosità tipiche di qualsivoglia tornata elettorale, lasciamo che siano i fatti a parlare e ricompattiamo gli animi in quelli che non possono che essere obiettivi comuni. Rimbocchiamoci, dunque, le maniche e facciamolo subito, perché ci sono delle priorità che non possono essere differite oltre. Tra queste, l immagine dell A.I.A. - che ha bisogno di una veloce opera di restauro - , l indispensabile rigore morale, l irrinunciabile trasparenza nelle decisioni, la scelta oculata degli uomini - improntata esclusivamente su comprovate, specifiche competenze e non già sull appartenenza a questo o a quell altro schieramento - e, non ultimo, una responsabile attenzione nei confronti delle Sezioni che, spesso trascurate, finiscono per sentirsi lontane da Roma. Tengo a precisare che, pur essendomi schierato apertamente con Matteo Apricena scelta che non rinnego affatto posso garantire che non farò mancare, in alcuna circostanza, il mio apporto a Marcello Nicchi, nel gravoso, delicato, prestigioso compito che l attende. Abbiamo tutti un comune obiettivo da perseguire: la formazione, la crescita e la salvaguardia degli Arbitri. Non è un impresa facile, ma lavorando tutti alacremente e, soprattutto, remando tutti nella stessa direzione cosa che, per quel che mi riguarda, assicuro sono convinto che riusciremo ad ottenere risultati apprezzabili. Il sottoscritto e questa Sezione dichiarano massima collaborazione, rispetto assoluto e piena, convinta fiducia nella guida di Marcello. Buon lavoro, ! ' ' ' ' ; ' ' ' ' ' ; ' ' ' ' ' ' ' ' Marcello Nicchi Matteo Apricena Cesare Gussoni Presidente

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Terzo numero della Stagione 2008/09 del Periodico della Sezione AIA "R. Gianni" di Pisa

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Il Trilloanno 46 - n°3 Periodico della Sezione «Renato Gianni» di Pisa 23 Marzo 2009

F.I.G.C.-Associazione Italiana Arbitri

Michele D’Alascio

D

L’Editoriale del Presidente

Buon Lavoro,Presidente!

ue cand ida t i toscan i a l l aPresidenza dell’A.I.A. sono unfat to s icuramente insol i to :straordinario ma comprensibile sesi pensa al fior fiore di Arbitri eDirigenti che questa regione,particolarmente feconda, hasfornato nel tempo. Mancavaall appello il massimo Dirigente

dell Associazione e ora anche

questo vuoto viene colmato.Diciamolo francamente: non èstata una campagna elettorale daitoni leggeri, con un confrontoserrato ma sereno sui programmi,con il rispetto reciproco delleposizioni altrui , della squadraavversa, degli elettori in generale.Peraltro, la nostra Regione - uscitap iu t t os to ma lconc ia da l l aprecedente tornata elettorale espaccata in più tronconi - non èriuscita a ricucire le evidentilacerazioni, sottovalutando undato essenziale: comunque fosseandata, un toscano sarebbearrivato all apice dell A.I.A.

A q u e s t o p u n t o , a u s p i c ofortemente che il clima ritornidisteso, le parti si ricompattino, idissapori lascino il posto ad unritrovato entusiasmo e si comincifinalmente a lavorare, consapevolidel comune obiettivo.Come ben sappiamo - e seppur sulfilo di lana - ha spuntata

che ha raccolto 163consens i , men t re

si è fermato a 155.Ciò a conferma che entrambi icandidati avevano le carte inregola per poter primeggiare: daun lato Marcello Nicchi, con la suaqualifica di Arbitro Internazionale

dall altro Matteo Apricena, con

alle spalle un attività dirigenziale

di notevole spessore, a livelloregionale prima e nazionale dopo.I programmi dei due candidatierano quasi fotocopia l uno

dell altro ed è, quindi, giunto il

momen to che g l i uom in iprevalgano sulle parole e mettanoeffettivamente in pratica quelloche hanno esp l i c i ta to incampagna elettorale.E diff ici le, ma non certo

impossibile non usciamo, infatti,

da una situazione drammatica equi bisogna dare atto a

d i aver saputo,soprattutto, conferire unarinnovata credibilità a tutto ilmovimento, risollevandolo da unperiodo piuttosto difficile. E non ècosa di poco conto, se pensiamoa quello che ci siamo lasciati allespalle.Quindi, messi da parte glistrascichi e le animosità tipiche diqualsivoglia tornata elettorale,lasciamo che siano i fatti aparlare e ricompattiamo gli animiin quelli che non possono chee s s e r e o b i e t t i v i c o m u n i .Rimbocchiamoci, dunque, lemaniche e facciamolo subito,perché ci sono delle priorità chenon possono essere differiteoltre.Tra queste, l immagine dell A.I.A.

- che ha bisogno di una veloceo p e r a d i r e s t a u r o - ,l indispensabile rigore morale,

l irrinunciabile trasparenza nelle

decisioni, la scelta oculata degliu o m i n i - i m p r o n t a t a

esclusivamente su comprovate,specifiche competenze e non giàsull appartenenza a questo o a

quell altro schieramento - e, non

ult imo, una responsabileattenzione nei confronti delle

Sezioni che, spesso trascurate,finiscono per sentirsi lontane daRoma.Tengo a precisare che, pure s s e n d o m i s c h i e r a t oa p e r t a m e n t e c o n M a t t e oApricena scelta che non rinnego

affatto posso garantire che non

fa rò manca re , i n a l cunacircostanza, il mio apporto aMarcello Nicchi, nel gravoso,delicato, prestigioso compito chel attende. Abbiamo tutti un

comune obiettivo da perseguire:la formazione, la crescita e lasalvaguardia degli Arbitri. Non èun impresa facile, ma lavorando

tutti alacremente e, soprattutto,remando tutti nella stessa

direzione cosa che, per quel che

mi riguarda, assicuro sono

convinto che riusciremo adottenere risultati apprezzabili.Il sottoscritto e questa Sezioned i c h i a r a n o m a s s i m acollaborazione, rispetto assolutoe piena, convinta fiducia nellaguida di Marcello.

Buon lavoro, !

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MarcelloNicchi

Ma t teoApricena

CesareGussoni

Presidente

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Speciale Elezioni

2

Marcello NicchiPresidente dell'A.I.A.

Roma

Matteo Apricena

MARCELLO NICCHI

Narciso PISACRETA

Alfredo TRENTALANGE

Giancarlo PERINELLO

Umberto CARBONARI

Maurizio GIALLUISI

Massimo DELLASIEGA

Erio IORI

Filippo A. CAPELLUPO

P u n t i s a l i e n t i d e lprogramma di MarcelloNicchi:

Nuova identità associativa

è il nuovo

In occasione dell'AssembleaGenerale svoltasi a il 6Marzo 2009 , l ' a re t i noMarcello Nicchi è stato elettoPresidente dell'A.I.A., con163 voti contro i 155 di

, su untotale di 319 votanti (329 gliaventi diritto); 1 schedabianca.

Pesidente (Arezzo)

Vice Presidente (Salerno)

R e s p o n s a b i l e S e t t o r eTecnico (Torino)

Componen te Comi ta toNazionale (Venezia)

Componen te Comi ta toNazionale (Viterbo)

Componen te Comi ta toNazionale (Barletta)

Componen te Comi ta toNazionale (Pordenone)

Componen te Comi ta toNazionale (Parma)

Componen te Comi ta toNazionale (Catanzaro)

Duran te l ' Assemb leaGenerale, sono stati elettianche i seguenti Delegatidegli Ufficiali di gara:

G i o v a n n i B a t t i s t aAndrianopoli (Genova)F e r d i n a n d o C a l l e g a r o

(Vicenza)Livio Sasanelli (Chivasso)

Francesco Davì (Bologna)Giosuè Di Blasio (Ostia Lido)Raffaele Manunza (Cagliari)

C a t e l l o B u o n o c o r e(Castellammare di Stabia)Arturo Giardina (Palermo)Angelo Monsardi (Brindisi)

- Creazione di un organismocollegiale dei Presidenti diS e z i o n e c o n i lcoordinamento di uno di essiche funzioni come un veroParlamento dell'A.I.A.- Nuova istituzione dellafigura del Responsabile deicorsi per Arbitri, con lapresenza di un Coordinatore

Il nuovo Governo dell'A.I.A.

Macroregione Nord:

Macroregione Centro:

Macroregione Sud:

1 - L’Editoriale del Presidente

2 - Elezioni A.I.A.

4 - Ricordo di Evelyn

5 - Persona o Personaggio?

6 - R.T.O. con Matteo Apricena

7 - Gli Stimoli per arbitrare

8 - Il signorile Silenzio

10 - Arriva la Befana

11 - L’Arbitro e Il Medico

12 - La visita del C.R.A.

13 - Raduno O.T.R.

14 - Debutti

16 - La Sezione di Pisa non si dimentica

17 - La Sezione di Pisa nel Cuore

18 - Kind Regards

19 - Mario Baglivo Arbitro dell’anno

20 - La comunicazione interpersonale

per l’O.A.

21 - La gioia di arbitrare

22 - Cronaca Rosa

23 - Il Terzo Tempo

25 - Poveri Mariti

26 - L’orgoglio e la gioia di far parte

della R.Gianni

27 - Amarcord

28 - Gianluca Rocchi a Pisa

di Michele D’Alascio

di Michele Chiantini

di Carlo Lazzeroni

di Riccardo Corti

di Alfredo Fiamingo

di Riccardo Cini

di Paolo Braccini

di Alessandro Runci

di Luca Franzese

di Nadia Spita

di Gesualdo Russo

di Patrizio Turi

di Paolo Redini

di Bruna Reale e Simona Luly

di Giacomo Mannocci

di Alessandro Nardi

di Paolo Braccini

' ”

Il ricordo di Evelyn

BorelliIl Trillo

anno 46 - n°3

F.I.G.C.-Associazione Italiana Arbitri

Direttore Responsabile:

Capo Redattore:

hanno collaborato:

Redazione

Michele D'Alascio

Michele Pingitore

P. Braccini, M. Chiantini,R. Cini, R. Corti, C. D'Elia,A. Fiamingo, L. Franzese,C. Lazzeroni, S. Luly,G. Mannocci, A.Nardi,B. Reale, P. Redini,A. Runci, G. Russo,N. Spita, P. Turi.

Page 3: Il trillo n. 3 Anno 46

3

- Affermazione del valoredella tessera associativarelativamente al “dirittogarantito” per la certezzadel l 'accesso agl i stadicalcistici, senza ulterioriobblighi, per tutti gliArbitri.- Sviluppo delle Sezionic o n f e r m e a l l e l o r opotenzial i tà, attraversoi n c e n t i v a z i o n i a n c h eeconomiche orientate alreperimento ed all'utilizzo dilocali sempre meno simili aduff ic i , che off rano unambiente più familiarmenteconfortevole e socialmenteaggregante.- Studio e ricerca di unp r o g e t t o p e r e v i t a r el ' a b b a n d o n odell'Associazione da partedegli Arbitri dimessi dagliO.T.N., favorendo il loroi n s e r i m e n t o i n r u o l iassociativi.- Aggiornamento e studio dinuovi modelli di integrazioneper la soluzione ottimale delleproblematiche legate al“reclutamento arbitrale”,passando attraverso losviluppo delle Sezioni e deiComitati Regionale.- Obbligo per tutti gli Arbitridella C.A.N. di effettuarevisite annuali in Sezionidiverse scelte dal SettoreTecnico.- Rivisitazione della clausolacompromissoria in caso diviolenze consumate suArbitrida parte di tesserati.

- Inizio di un percorso diformazione e studio tesoa l l ' o t t e n i m e n t od e l l ' a u t o n o m i aamministrativa e finanziariaattraverso l'acquisizione dipropria partita IVA centraleidonea allo svolgimento diattività e l'ottenimento disponsorizzazioni.- Velocizzazione dei rimborsispese con lo sviluppo deisistemi telematici e l'utilizzod e l l e n u o v e t e c n i c h ebancarie di riscossione epagamento (conti correnti,bancomat, rid, bonifici, ecc.).- Controlli ispettivi su baseregionale e, solo su richiestad e l C . R . A . , s u b a s enazionale.

- Indizione di un “corso Arbitrinaz iona le ” che vengapubblicizzato ed organizzatonella stessa data in tuttaI ta l ia . Logo, mani fest ipubblicitari e campagnapubblicitaria proposti ecoordinati a livello nazionale.Resta inalterata la possibilitàper le Sezioni di organizzareulteriori corsi durante lastagione.- Creazione di un n uovosistema premiante, tendentead aumentare ed equilibrareil numero dei promuovibili, a

disposizione dei singoliC.R.A., con valutazioni ericonoscimenti dei risultatiottenuti.- Valorizzazione ed ulteriorepromozione del l 'at t iv i tàtecnica del Calcio a 5, concondivisione da parte deglialtri settori tecnici A.I.A. dellel o r o i n n o v a z i o n itecnologiche.- Costante aggiornamentodelle risultanze e dei voti sulleprestazioni degli Arbitri aiPresidenti delle Sezioni dip r o v e n i e n z a , u n i c iinterlocutori, da parte degliO.T.N. in conformità ad unas e m p r e m a g g i o r etrasparenza.- Obbligo per le Commissionetecniche della definizione edindividuazione del numerodei posti a disposizione diciascun Organo Tecnico perle promozioni alle categoriesuperiori.- Ricerca e studio perconsentire la compatibilitàamministrativa all'impiego diOsservatori arbitral i incategorie diverse da quella diappartenenza.- Creazione della figura del“Tutor” anche per gli Arbitri adisposizione dell'O.T.R.- Incremento degli scambiculturali e tecnici tra regioniper associati a disposizionedel C.R.A.

N u o v a i d e n t i t àamministrativa

Nuova identità tecnica

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Il ricordo di Evelyn Borelli

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di Michele D’AlascioPresidente

La Sezione “R. Gianni” di Pisaha subito una grande perditache lascia un vuoto immensoe incolmabile nei nostri cuori:sabato 13 Dicembre 2008 ès c o m p a r s aimprovvisamente

, Arbitro da quattrostagioni sportive; avrebbecompiuto ventiquattro anni ilprossimo 3Aprile.Evelyn non ha dato lustro aquesta Sezione; non hacerto contribuito a renderlagrande e non ne ha neppurescritto la storia. Eppure, nellaSua breve ma intensapermanenza ha saputoconquistarsi ugualmenteuno spazio importante. Nongià per doti tecniche - chenon ha avuto modo e,soprattutto, tempo, perpoter esprimere – bensì perle Sue non comuni dotiumane, certamente nonquantificabili ma di elevatos p e s s o r e , c h econtinueranno a segnareprofondamente il nostropercorso.Evelyn era

e spesso sirammaricava di aver dovutointerrompere l'attività per lagrave malattia che l'avevacolpita, ma non ha maidisperato di poter riprendereil Suo ruolo, una voltaristabilitasi.Evelyn era fiera di essereArbitro e anche dei Suoia m a t i c o l l e g h i c h e ,seguendo il Suo travagliatopercorso, si erano iscritti inmassa nel registro deidonatori di midollo osseo.In questo momento losconforto per averLa perdutaha scavato un gran vuoto

dentro di noi, ma anche laconsapevolezza di quanta equale sia stata la fortuna el'opportunità di poterLaconoscere, di averLa potutaannoverare tra le nostra fila,averne potuto apprezzare lequalità umane, la forza divolontà, il coraggio.Aveva anche voluto esserein regola con il pagamentodelle quote associative,tanto che aveva pregato ilpapà di provvedere in merito:

si sentiva sempre e ancora“Arbitro”, parte “viva” diquesta Sezione.Evelyn e mai,d ico mai , ha lasc iatotrapelare la paura di poterlaperdere a breve termine persempre. Ha lottato con forza,c o n d i g n i t à , s e n z aarrendersi, senza cedimenti,senza mai inveire contro lasorte ostile che giorno dopog i o r n o m i n a v ainesorabilmente il Suo fisico,ma non la Sua mente.

Sebbene le forze venisserosempre più meno, ha voluto,f o r t e m e n t e v o l u t oc o n c l u d e r e g l i s t u d iuniversitari, tanto che il 2Dicembre u.s., si erabri l lantemente laureatapresso il nostro Ateneo in

.Ero presente alla cerimoniainsieme ad altri colleghi e, inquel momento, ho provatouna gioia immensa e unaprofonda commozione: sirealizzava un sogno cullato alungo ed Evelyn - circondatadall'affetto della mamma, delpapà, del fratello e di unamiriade di parenti e amicivenuti per l'occasione dalSuo paese natale in Calabria- era raggiante per averconseguito questo brillanterisultato, nonostante leprecarie condizioni di salute.Ora riposa nella Sua terra,che tanto amava e, prima dipartire, il Suo papà ci hachiesto espressamente dipoter esaudire uno degliultimi desideri di Evelyn: lanuova divisa daArbitro!Ti abbiamo accontentata,Evelyn: sarà un modo comeun altro per sentirTi ancoratale…e fra noi…E a tarda sera - mentrelasciavi Pisa sotto unapioggia battente – i tuoic o l l e g h i , i n c r e d u l i esconfortati, erano ancora lìp e r s a l u t a r t i e p e raccompagnarti idealmentenel tuo ultimo viaggio.E come ho sussurrato allatua Mamma stringendolaf o r t e :

.

EvelynBorelli

orgogliosa diessere Arbitro

amava la vita

Ingegneria aerospaziale

“ n o n t idimenticheremo, Evelyn.Mai!”

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PERSONA O PERSONAGGIOdi Michele Chiantini

a.e. CAN - D

Il titolo di questo articolo è unasintesi della mia esperienzaa l l ' i n t e r n o d e l l a n o s t r aAssociazione e un tributo a chih a c r e d u t o n e l l e m i epotenzialità. La mia avventuraarbitrale inizia nel 1993 pressol'Ente di promozione sportivaA.I.C.S.; nello stesso annodecisi di frequentare il corso allaF . I . G . C . , s p i n t osostanzialmente dalla tesserache garantiva il libro ingressonegli stadi!Il primo anno non riesco asvolgere alcuna attività a causadi un brutto incidente stradalema l'anno successivo inizio acalcare i campett i del laprovincia, divertendomi molto.La prima partita non si scordamai: a Ponsacco, campo “IPoggini”, risultato 0 – 9,categoria “Esordienti-C”. Pochii n t e r v e n t i , n o n p e r u narbitraggio all'”inglese”, ma perla paura e il timore di sbagliare.Nelle partite successive, dopoaverne combinate di tutti i colori(vero “Bobbe”?!?!) e con ilsos tegno , la f i duc ia e ,soprattutto, la pazienza, delPresidente D'Alascio, riesco araggiungere la 1^ categoria. Aquesto punto, mi perdo pers t r a d a : e r o u n A r b i t r o“personaggio” e non unapersonaArbitro!Per farla breve, durante questilunghi anni (ben sei trascorsi in1^ cat.), oltre a non essere il“massimo” in campo, non lo eroneppure fuori del terreno digiuoco. Non mi allenavo, facevotardi la sera precedente la gara(a volte non andavo neppure ad o r m i r e … . . ) , a v e v o u nabbigliamento poco consono aln o s t r o i m p e g n o ( j e a n sstrappati, capelli degni del piùfrequentatore di rave party,ciabattine infradito, borsadell'Ikea….. la lista è ancoralunga… . .) e, soprattutto,“chiacchieravo” parecchio, anzitroppo e a sproposito. Tuttavia,seppur con grandi difficoltà (erainevitabile…..) e qualche

“ a i u t i n o ” a p p r o d o i nPromozione dopo….. sole 148gare di 1^ cat.! Sono entrato nelguinnes dei primati…Da questo momento, hocompletamente stravolto quelloche ero, diciamo che è iniziatala metamorfosi da personaggi apersona. Troppo spesso, nonsolo nella nostra Associazione,n o i r a g a z z i s i a m o“abbandonati” a noi stessi,sottovalutati, non reputati idoneie comprendere determinatim e c c a n i s m i e m o d i d icomportamenti che, invece,potremmo adottare da subito.Mi spiego meglio: quandoiniziamo ad arbitrare ci vienedetto che andremo i campo conil fischietto, con due cartellini,un orologio e pochissime altrecose. Siamo considerati solo ilterminale ultimo della nostraAssociazione, siamo solo il“braccio armato” che permetteal l ' intero meccanismo dimuoversi, insomma non siamoancora considerat i del lepersone. Successivamente, inrelazione ai traguardi personaliraggiunti, ai successi, allegratificazioni, ai consensi, ogniindividuo matura, cresce eprende consapevolezza deipropri mezzi da solo!Quello che manca, oggi, nellanostra Associazione è unsupporto maggiore all'iniziodella nostra avventura, unavoce costante che ci facciasentire “persone” sin da subito,per ottenere tutto ciò che dibello possiamo raccogliere, enon solo nella vita arbitrale.I miei pensieri scaturiscono dalfatto che, in tutta franchezza,posso ammettere che, prima di24 anni, ho semplicemente“coperto” gare, ho fatto sì che ilmeccanismo non si fermasse,senza riuscire a comprenderequanto invece fosse importantei l r u o l o c h e r i v e s t i v o .Ovv iamente , non vog l iocolpevolizzare nessuno, mavorrei solo far scaturire inognuno di noi, Arbitri e Dirigenti,

il desiderio di comunicare inmodo più chiaro, schietto,cercando di responsabilizzareda subito i giovaniArbitri per farlidiventare le “persone” delfuturo. Alla base di tutto questo,c i d e v e e s s e r e u n acomunicazione a 360° verso lesocietà, i calciatori, i Dirigentiarbitrali, gli sportivi, i colleghi el e l o r o f a m i g l i e .Il mio desiderio, con questepoche righe, è quello ditrasmettere a voi tutti la

convinzione di non doversiaccontentare in ogni attività chevi accingete a praticare e tantomeno in quella arbitrale.Abbiamo la possibilità dim a t u r a r e , c r e s c e r e eapprendere tantissimo daquesta attività, non disperdetequesta possibilità che ci vieneofferta e pretendete sempre ilmassimo da chi vi guida.Ovviamente, i matrimoni sifanno in due e, pertanto, daparte vostra, ci dovrà esseresempre il massimo impegno, lamassima attenzione e ilprofondo rispetto nei confrontidi tutto quello che vi verrà detto.Per concludere, mi auguro diavervi invogliato ad essere ….persone…!

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R.T.O. CON MATTEO APRICENA

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di Carlo Lazzeroni

I

ARBITRO EDUCATORE di Michele D’Alascio

Inaspettatamente, con discrezionee signorilità, si presenta in SezioneunAllenatore unicamentep e r c o m p l i m e n t a r s i d e lcomportamento di un nostrocollega durante una partita.Complimenti non già – si badibene – per la precisa e puntualeconduzione tecnica della gara –

che pure non costituisce un fattosecondario, tutt'altro! – ma,soprattutto, per il “comportamento”

esemplare tenuto durante losvolgimento del difficile incontro.Essersi saputo rapportare con igiovani calciatori sempre con ilsorriso sulle labbra, senzasupponenza, arroganza, indefinitiva, con umiltà, ha sortito

effetti molto positivi sia all'internodel recinto di giuoco che suglispa l t i , t an to che è s ta toriconosciuto dalle due squadre digran lunga il “migliore in campo”.

Non è stato un Arbitro e basta, maun Arbitro-Educatore che, purfacendo rispettare le regole delgiuoco, non ha fatto pesare, inalcuna circostanza, l'autorità delruolo che riveste.Per ottenere questi risultatioccorrono carisma, una fortepersonalità, sicurezza nei proprimezzi, naturale autorevolezza,capacità di calarsi nella realtà chesi sta affrontando, mettendo daparte il passato arbitrale più omeno illustre.Bene, Giovanni Equi rappresentatutto questo, e anche qualcosa dipiù!O g n i a l t r o c o m m e n t o èsuperfluo……

l Commissario C.A.N. - Dè intervenuto

alla R.T.O. del 15 Dicembre2 0 0 8 , t e n e n d oun'interessantissima lezionesul tema: “Il ruolo dell'A.I.A.”.

Era una serata non facile quelladi ieri sera. Lo sconforto e latristezza per la scomparsa di

n e l l a s e t t i m a n aprecedente era palpabile. MaLei sicuramente da Arbitro veroqual'era, nella vita prima che incampo, avrebbe voluto che la

riunione tecnica andasseavanti.

I l r u o l o d e l l a n o s t r aAssociazione – ha iniziatol'illustre oratore - è un po' similea quello dei genitori: accogliereun figlio così come è, educarloed aiutarlo a vivere quei valoriche già si porta dentro, come ilsenso di giustizia e il rigoremorale.E poi il ruolo fondamentaledell'Associazione è applicare lameritocrazia. E' il campo che sitrattiene i valori e fa laselezione. Il resto non conta”.

Da ques ta p remessa i ldesignatore della C.A.N. - D hainiziato una vera e proprialezione tecnica molto concretae utile sulla consapevolezza diessere Arbitri e di comem i g l i o r a r e l e p r o p r i eprestazioni.E' l'approccio mentale e

l ' a l l e n a m e n t o t e s o a lmiglioramento delle prestazionil'unico modo per arrivare in alto.Fondamentale è allenarsi conuna squadra di calcio, percapire e allenarsi a vivere lagara da dentro: conoscere imoduli di gioco, le tattiche, imovimenti dei calciatori èsempre più essenziale”.E ancora, l'importanza e la

c a p a c i t à d i m i g l i o r a r s iattraverso l'allenamento: ogniArbitro che ha caratteristicheatletiche diverse, dovrebbeesercitarsi in maniera specificaper superare certi difetti. E conla volontà certe mancanze sisuperano.E poi ha continuato, con lamassima concretezza, aportare esempi tecnici per farecapire quando è fallo oppure no,q u a n d o p r e n d e r e u nprovvedimento disciplinareoppure no. Insomma una granbella lezione.

Apricena ha chiuso il suoi n t e r v e n t o r i b a d e n d ol'importanza del ruolo deiDirigenti e degli Arbitri arrivati aimassimi livelli che, smettendodi correre in mezzo al campo,possono trasmettere ai piùgiovani la propria esperienza etutto ciò che hanno appresograzie all'A.I.A. E qui non èmancato l'apprezzamento per ilnostro Carlo Marrocco che,dopo aver solcato scenarinazionali arbitrando in serie “C”,si è messo a disposizione dellapropria Sezione.Di Arbitri come questi l'A.I.A. habisogno.Evelyn che era un Arbitro vero,da lassù avrà sicuramenteapprezzato.

Matteo Apricena

E v e l y n

Page 7: Il trillo n. 3 Anno 46

GLI STIMOLI PER ARBITRAREdi Riccardo Corti

Arbitro effettivo speciale

Q

7A Corti la Finale di CoppaMercoledì 4 Febbraio si è disputata a Castelnuovo dei Sabbioni (AR) la gara di andata della Finale

di Coppa Italia Dilettanti (Promozione-Eccellenza), tra la Castelnuovese e Pietrasanta Marina.

Il nostro collega Riccardo Corti è stato designato come Assistente, a testimonianza di una lunga,qualificata attività svolta, oltre che con la proverbiale competenza, con dedizione, serietà e una

grande umiltà.Dopo ben cinque anni trascorsi alla C.A.N. – C, mettersi a disposizione dell’O.T.R. non è stato

difficile per Riccardo. Anzi, ha affrontato questa nuova “sfida” con lo spirito giusto, distinguendosi

ancora una volta.Questa designazione rappresenta sicuramente un’ulteriore gratificazione e l’ennesimo

riconoscimento per la non comune consapevolezza del ruolo che contraddistingue Riccardo,

ovunque operi, dai professionisti ai dilettanti.Meditate, colleghi, meditate......

uando esco la domenica con icol leghi, soprattutto quell iappartenenti alla C.A.I., una voltache ci siamo presentati, dopo iconvenevoli di rito, una domandache mi sento sempre rivolgere,appena saputo della mia“carriera”, è: “Ma dove trovi glist imol i per cont inuare adarbitrare?”, come se fosseimpossibile continuare a calcare icampi della regione, dopo quellidella Serie “C”, in qualità diAssistente.Io rispondo che, prima di tutto,s o n o v e r a m e n t e g r a t oall'arbitraggio in quanto mi hadato belle soddisfazioni, lapossibilità di girare l'Italia evisitare tanti bei posti - che forse

non avrei avuto l'occasione divisitare -, e conoscere molticolleghi. Ma, soprattutto, per mel'arbitraggio è puro divertimento,una grande passione che stocoltivando da ben 18 anni (alle15.45 del 16 febbraio 1991fischiavo il mio primo calciod'inizio nella gara di esordienti“Turris-Bellani”, sono quasidiventato maggiorenne……), eq u i n d i n o n m i s e r v eassolutamente dover trovare atutti i costi tutte le domeniche gli“stimoli” per dovermi alzarepresto la mattina, preparare laborsa e mettermi in viaggio,anche per parecchie ore. Anzi,quando faccio presente che,oltre a fare l'assistente ladomenica pomeriggio, io vado adarbi t rare anche i l sabatopomeriggio le partite in provinciadagli esordienti alla 3° categoriae, qualche volta, anche il calcio a5 il venerdì sera, mi diverto avedere la loro espressionev e r a m e n t e s t u p i t a .Sinceramente, io non capiscotutto questo stupore perché,come ho detto prima, lo faccioveramente molto volentieri. E poimi sembra giusto, visto che èarrivato il mio turno, che sia io oraa dover aiutare i colleghi piùgiovani con la mia esperienza perfarli crescere con consigli esuggerimenti. E sinceramentevedo che i colleghi li apprezzano

e spesso sono sempre loro chealla fine della gara oppuredurante il viaggio di ritorno, michiedono un parere su cosadevono fare per migliorare e se hoda dire qualcosa in particolare.Sempre parlando di stimoli, io nonvedo l 'o ra d i ar r ivare a lpomeriggio di lunedì per riceverel'sms dal CRA per sapere doveandrò la domenica successiva;non solo, vado anche in Sezione,e se posso andare telefono,sperando che mi abbianodesignato anche loro per poterandare anche ad arbitrare unabella partita il sabato pomeriggio:E se non è passione questa!!!!Se eventualmente non mi hannodesignato resto a disposizionenel caso di dover sostituirequalche collega. E quindi mipotete capire se rimangoveramente allibito quando,parlando con i colleghi addetti alledesignazioni, sento dire di altricolleghi, anche molto giovani, chenon si fanno vivi neanche persapere se sono designati e cherifiutano gare, anche all'ultimomomento, con le scuse piùassurde. Proprio non li capisco.Fare l'arbitro è veramente bello e,soprattutto ora che non ho piùaspirazioni di dover arrivarechissà dove, scendo in campomolto più tranquillo e solo per ilgusto di arbitrare una vera partitadi calcio.

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IL SIGNORILE SILENZIO

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di Alfredo FiamingoArbitro C.A.N. PRO

Come ci siamo posti e come cidobbiamo porre rispetto alve loce mutamento de l lamaniera di giocare al calcio?Cosa ci comportano questimutamenti? La risposta non èper niente facile e richiede unaattenta analisi di tutte lecomponenti in gioco.Prendiamo in analisi per primauna componente che è legata inminima parte all'evoluzionedella tecnica del calcio masoprattutto ad altri fattori,componente che tuttavia molti, aragione, indicano come la piùrilevante e molto probabilmentela più nociva per noi Arbitri e nonsolo: i media.Parallelamente ai mutamentidelle tecniche e delle velocità digioco abbiamo assistito, specienell'ultimo decennio, ad unprogressivo incremento deglispazi riservati al calcio neiprincipali mezzi d'informazionecon conseguenti “drammatici”risvolti negativi. Oggi il calciopurtroppo lo fanno loro, lorosono capaci di far apparire

giocatori mediocri come grandicampioni, loro sono quelli chefanno apparire buoni Arbitricome totali incompetenti, lorosono quelli che se un Arbitrosbaglia (come è normale chesia) lo condannano come fosseun criminale. Improvvisatie s p e r t i d e l l e t e c n i c h earbitrali,”moviolisti” molto piùche improvvisati conoscitori delregolamento, tutti pronti asalvare il calcio italiano dal piùgrande male che abbia maiconosciuto: l'Arbitro. Se si giocamale è colpa dell'Arbitro, se siretrocede è colpa dell'Arbitro, sec i s i i n fo r t una è co lpadell'Arbitro, se si fà poco incassoallo stadio è perchè si arbitramale, se il calcio forse non è piùbello come ai tempi del gol diTa r d e l l i n e l l ' 8 2 . . . m o l t oprobabilmente è colpa degliArbitri. E tutto questo perchè?Per far notizia? Perchè nessunosa prenders i l e p rop r ier e s p o n s a b i l i t à ? P e r c h èprendersela con l'Arbitro è piùbello?.... Molto probabilmenteun pò tutte queste cose, masoprattutto perchè prenderselacon l'Arbitro è facile! L'arbitronon si difende. Dalla serie A agliEsordienti. Da Nord a Sud, daEst ad Ovest. E se ci riflettiamobene, almeno per noi in Italia ègiusto così. E' indubbio chel'atteggiamento dei media mettein seria difficoltà tutti gli Arbitri, inm a n i e r a d i v e r s a m asicuramente abbracciando tuttele categorie, arrivando fino alpiccolo impianto di periferiadove ci trovi l'illustrissimosconosciuto grande estimatoredell'illustre purtroppo conosciutoMoviolista, il quale grazie agliinsegnamenti, in termini diregolamento, del suo maestro, tioffende per tutta la partita e tiaggredisce verbalmente, manon solo... a fine gara. Abbiamocosì la risposta alla primadomanda che ci dobbiamoporre: cosa ci comporta ilcambiamento dovuto ai continuiattacchi che riceviamo dai

media? Una notevole difficoltà digestire l'ambiente nel qualeandiamo ad arbitrare perchèpartiamo con il grosso handicapdi essere il “male” del calcio. Laseconda domanda: come cidobbiamo porre nei confronti diquesto mutamento? A mioparere l'unico modo di porsi el'unico atteggiamento chepurtroppo dobbiamo avere èadottare un “signorile silenzio”.Se così non fosse, ripeto,purtroppo, saremmo sconfitti inpartenza. Per quanto giustipossiamo essere, per quantoleali, in buona fede, nonpossiamo competere con imezzi d'informazione e tutte lepersone che ci vogliono “i cattivi”della loro pellicola. E' inutile,non c'è partita. Ma a parole. Sulcampo ci siamo noi. E non siamoil male del calcio, siamo coloroche il calcio lo portano avanti ece lo portiamo con tutto il pesosulle spalle delle accusederivanti da colpe che sonoanche altrui. Ma in tanti lo sannoe per questo ci ammirano. Ciammirano perchè nessunosarebbe in grado di resisterecome sappiamo fare noi,inamovibili, fieri nel nostrosignorile silenzio.Conseguenza di quanto finoradetto, ma anche di un aspettosociale che caratterizza i nostrigiorni, è la poca predisposizionenei giovani a riconoscere i “ruoli”e porsi nella maniera giustarispettandoli. In soldini, fin daquando arriviamo all'impiantosportivo ci accorgiamo che cirispettano poco e, ancor meno,se siamo giovani. Gente chesaluta guardandoti male,dall'alto verso il basso, ragazziniche dicono “ciao” alzandoleggermente il braccio, chesembra più un vaff…. che unsaluto, persone che non tisalutano nemmeno, e la lista èlunga. Sei arrivato dove c'èanarchia totale e il tuo scopodeve essere quello di mettereordine. Se ognuno di noi fà unesame d i cosc ienza sa

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benissimo che tante volteandiamo via dal campo congente che ci da del lei e ci salutastando dritti di fronte a noi,guardandoci in faccia e magaristringendoci la mano, ma tantealtre volte ce ne andiamolasciandoci alle spalle quelloche avevamo trovato, l'anarchia.E ' u n p r o b l e m a d icomunicazione ol t re chetecn ico . Già da quandov a r c h i a m o l a s o g l i adell'impianto. Opzione uno:jeans strappato, maglietta eborsone sporco. Opzione due:pantalone, camicia e borsonep u l i t o . C o n s e g u e n z esull'ambiente: opzione uno,ana rch ia . Opz ione due ,anarchia diviso due. Abbiamoeliminato la metà del problemasolo con “l'abito da monaco”. Aquesto punto ci dobbiamoricordare del “signorile silenzio”

che non significa in questo casoche non dobbiamo parlare perniente ma che dobbiamo parlareil necessario e comunicare a tuttiche noi siamo il Signor Arbitro. Ilnostro portamento impeccabile,non ci stravacchiamo sullaprima panca che troviamo,guardiamo tutti dritto in faccia,s iamo sempre co r tes i ,disponibili ma decisi. Nonmostriamo mai un esitazione seci viene posto un quesito, nonchiediamo da bere ne tantomeno da mangiare ai dirigenti,diamo sempre a tutti del “lei”,anche a chi è molto più piccolo dinoi. Deve ancora iniziare la garae sicuramente siamo al livello“anarchia diviso quattro”. Si va incampo. Premesso che siamoArbitri e quindi dobbiamoarbitrare bene, soffermiamoci,per restare aderenti alla nostraanalisi, sul comportamento deicalciatori nei nostri confronti edal nostro modo di rapportarcicon loro. Per tutta la premessafatta prima il giocatore, speciese molto giovane è anarchico.Molto probabi lmente nonrispetta il tuo ruolo e non rispettate come persona proprio perchèrivesti quel ruolo. Sta a te farglicambiare idea. Una scienzaesatta su questo non esiste, nonc'è un decalogo, non ci sonopostulati. Ognuno di noi in base

alle sue caratteristiche deveriuscire a guadagnarsi la fiduciadi tutti dimostrandosi bravotecnicamente, giusto, leale eperchè no anche simpatico. Iltutto se possibile restando nelsolito “signorile silenzio” cheanche in questo caso nonsignifica far finta di esser muti. E'indubbio che spesso nonrispondere ad un calciatore cipossa rendere molto piùantipatici di quello che già nonsiamo solo per il fatto di esservestiti di nero. Questo però nonci deve portare a lunghi colloquiin mezzo al campo che possonoavere un effetto “amico” che nonè cosa buona, al contrario diquanto il termine possa farcredere. Il calciatore, vedendouna persona f i n t roppodisponibile, preme col mousesulla finestra di dialogo “file” edalla voce “salva con nome”

inserisce la dicitura “Arbitroamico”. Da quel momento nelsuo database tu sei un “amico” eanche se vede volare unarondine, ti chiama da lontano, ese non lo ascolti comincia adurlare sempre più forte, per dirtiche molto probabilmente èarrivata la primavera. Qualsiasicosa nota te la deve dire, tisegue, ti stuzzica, pretende il tuofischio quando è a favore, silamenta quando non è per lui.Praticamente ti mette nelcasino. Perchè gli altri lovedono, e “se lo può fare luiperchè non lo posso fare io” è ilpensiero comune. Sicuramentequesta partita non finirà constrette di mano e quando andraivia lascerai l'anarchia che avevitrovato. Parlare sì in campo, mail giusto necessario, quandooccorre, essendo concisi epesando le parole. Anche unabattuta è concessa, perchè no,ma solo se siamo sicuri di averdefinito bene i ruoli.Analizziamo infine l'aspetto piùe v i d e n t e c h e n o t i a m oguardando una partita dei nostrigiorni paragonandola ad una diventi anni fà, aspetto che dalpunto di vista arbitrale ci metteparecchio in crisi per leconseguenze che comporta ilmodo di stare in campo: lavelocità di gioco.

Nel calcio di oggi la velocità digioco è altissima, le marcatureesasperate così come i ltatticismo. Se partiamo dalpresupposto che noi siamoArbitri ed il nostro scopo èarbitrare bene dobbiamo esserepreparati a tutto questo. Laprima cosa, indispensabileormai e senza la quale èimpossibile sperare di poterdirigere bene un incontro, èessere preparati atleticamente.Proprio perchè il gioco è velocee le marcature esasperatedobbiamo essere allenati peressere vicini quando il difensorespingerà con le mani da tergol'avversario per non farlo entrarein possesso del pallone. Nonpossiamo permetterci di nonfischiare dei falli evidenti, ofischiare ciò che non esisteperchè siamo lontani dal gioco,perchè carenti di allenamento. Eanche quando ci azzecchiamo,se siamo lontani siamo poco oper niente credibili. Siamosempre e costantementeosservati e giudicati da tutti eduna scarsa condizione atletica èsintomo di scarso impegno in ciòche facciamo, uguale: nonsiamo bravi Arbitri. Essereposizionat i bene in ognic i r c o s t a n z a è o g g ifondamentale. L'arbitro chedavanti ad un errore dice: “comepotevo fare a fischiare...io nonl'ho visto” sbaglia due volte. Unaperchè non ha fischiato e dueperchè non ha visto quindi eraposizionato male. “Io non hovisto” non è una giustificazione,è un'ammissione di colpa. Noidobbiamo vedere, allenandoci eposizionandoci bene in campo.Spesso, meglio una posizionecentrale in campo ma che cipermetta di vedere tutto quelloche accade, piuttosto che staredefilati ed avere una visualecompletamente coperta. Sonorari i casi in cui centralmenteriusciamo a vedere meglio maquando se ne presenta unomettiamoci pure in mezzo alcampo, scegliendo ovviamentetra le posizioni centrali quelleche non intralciano o influenzinocon la nostra presenza il gioco,noi siamo il SignorArbitro non uncalciatore!

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LA BEFANA IN SEZIONE

Lunedì 5 Gennaio 2009, nelcorso di una simpaticaserata, è arrivata lai n S e z i o n e , c h e h adistribuito ai ventisettebambini presenti, figli deinostri Associati, una riccacalza.Alle ore 20.30 si è svoltauna pr ima tombola ta(particolarmente graditi daipiù piccini i premi messi inpalio) e, in attesa dellaseconda, la Befana ha fattoingresso nella sala, tra lo

stupore, l'incredulità e, perqualcuno, la paura deinumerosi bambini presenti.La Befana si è intrattenutaamorevolmente con tutti ip i c c o l i , s u s c i t a n d ol'entusiasmo e la gioia per ilprezioso dono.Chi era la Befana? Questo èun segreto…..Per grandi e piccini, è statoal lest i to un simpaticorinfresco molto graditoanche dai …. papà, dalle

mamme e dai nonni…

Un'iniziativa che ha trovatoil sincero apprezzamentoda parte di tutti gli Associatiche molto volentieri hannofatto conoscere ai propri figlii locali della Sezione.Un ringraziamento a tutti ipresenti e a quanti hannocontribuito alla riuscita dellaserata, i coniugi Chericoni eSisia in testa.

Befana

VISIONATURA CONGIUNTA

Sabato 10 Gennaio 2009,presso il campo sportivo diF o r n a c e t t e , u n ' a l t r ainteressante iniziativa dellaSezione: dopo quella diinizio stagione, ulteriorev is ionatura congiuntaO.T.S. – O.A. (Arbitro dellagara di 3^ categor iaFornacette – Oltrera:Giuseppe Lucia).Presenti quasi tutti gliOsservatori arbitrali adisposizione dell'O.T.S. edalcuni appartenenti ad altriOrgani Tecnici: Amato R.,Annunciata, Benvenuti,Bert ini A., Bert ini F.,

Braccini, Cini, Crista, DeSantis (attesa esame O.A.),D e l G u e r r a , D e l l aRocca,Giusti L., Gronchi,Guazzini (attesa esameO.A.), Landucci M.,Lazzeroni, Lupi, Macci,Marchi M. (attesa esameO . A . ) , M a r r a n c h e l l i ,Marroni, Mesoraca, Piz,Russo, Scarsella, Simonetti(attesa esame O.A.), Staffa,Turi.Scopo di questa iniziativa èil tentativo di uniformare ilpiù possibile il giudizio degliO s s e r v a t o r i s u l l aprestazione dell'Arbitro, pur

nella consapevolezza dellaoggett iva di ff icol tà diperseguire compiutamentequesto obiettivo.La ser ie tà d i in ten t idimostrata da tutti i presentitestimonia ulteriormente lapreparazione dei nostriO.A., sotto la sapiente guidadi Marco Landucci.E venerdì 16, in Sezione,d i s c u s s i o n e eapprofondiment i su l laprestazione arbitrale, dovesono stati esaurientementec h i a r i t i d u b b i einterpretazioni.

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L’ARBITRO E IL MEDICO di Riccardo CiniOsservatore O.T.S.

Quando il Presidente mi hachiesto di scrivere qualcosa per“Il Trillo” non mi ha colto disorpresa, anzi, me lo aspettavo:credevo, però, che l'argomentodovesse riguardare qualcosa dimedicina, visto che, essendol'unico medico della Sezione,spesso vengo coinvolto inargomenti di medicina daassociare, ovviamente, allanostra attività.I n f a t t i , i o s v o l g o l as p e c i a l i z z a z i o n e i nOtorinolaringoiatria e, al di là diessere disponibile per i varic o l l e g h i c h e n e h a n n onecessità, non vedo grandiaffinità con l'arbitraggio, salvo ivari raffreddamenti e il mal digola…..Invece, l'argomento è vario e amia scelta e così, per una volta,vorrei parlare d'altro, ancheperchè ho in serbo sicuramentequalcosa che potrebbe farcomodo a tutti i colleghi inattività, ma ne parlerò in altraoccasione.Bene, direte voi, ma allora qual èl'argomento scelto? Vorreiparlare di noi…… di Arbitri e diarbitraggio in generale, perquello che è stata la miaesperienza.Da grande amante del calcioq u a l e s o n o , d o p o v a r icampionati amatoriali disputatida calciatore, ho iniziato adarbitrare quasi per scherzo negliEnti di promozione sportiva –

spronato da un amico – dovesono rimasto per circa quattroanni, arrivando a dirigerepersino una finale “amatori”

all'Arena Garibaldi al culminedell'attività. Ma la passione chesi era sviluppata in me era cosìforte che mi portò a decidere dioptare per la F.I.G.C.A quei tempi, ahimè circa trentaanni fa, lo slogan era: “Vieni afare l'Arbitro: un modo diverso difare sport”. Era verissimo allora,lo è tuttora: pensate quantodebba allenarsi l'Arbitro perseguire da vicino lo sviluppodelle azioni. Vi siete mai chiestiquanto faccia bene al corpoessere allenati? “Mens sana incorpore sano”: è tutto vero.Inoltre, io sostengo che averfatto l'Arbitro mi sia servito moltoanche nella professione dim e d i c o . V i c h i e d e r e t elegittimamente, in che senso?Intendo dire nella prontezzadecisionale. L'importante èdimostrare agli altri sicurezza edeterminazione; fare il medico èun'altra cosa, ma vi garantiscoche lo specialista che mostri unacerta indecisione o titubanza sulda farsi lascia i pazienti neld u b b i o s u l l a p r o p r i apreparazione professionale.E che mi dite sul modo dirapportarsi con le altre persone?Saper fare bella figura pereducazione e disponibilità alcolloquio; riuscire a manteneresempre un invidiabile selfc o n t r o l . Q u a l i t à c h e s iacquisiscono sì sul campo, maa n c h e f r e q u e n t a n d oassiduamente la Sezione, icolleghi, gli amici.E che dire, poi, della puntualità?Saper gestire gli orari, partireper tempo, arrivare in largo

anticipo, riuscire a prevedereeventuali disagi sempre dietrol'angolo, tutte circostanze chefanno maturare ulteriormente igiovani Arbitri che si ritrovano, avolte, a dover affrontaresituazioni alle quali non eranoaffatto abituati.Insomma, vi invidio proprio!Fortunati voi che potete viverequotidianamente tutte quelleemozioni che ho provato anch'ioqualche tempo fa. Da parte mia,spero di poter offrire, nelle miaveste di Osservatore arbitrale,un contributo serio, costruttivo ereale a tutti quei colleghi chea n d r ò a t r o v a r e n e l l ospogliatoio, a fine gara, davecchio “amico”.E allora….. in bocca al lupo ebuon divertimento a tutti.

Due pisane a Roma

Eleonora Caracciolo Beatrice MoraruRoma 1

“Renato Gianni”

e , dopo aver iniziato l'attività nellanostra Sezione, si sono trasferite a quella di , per motivi di lavoro.

Noi le ricordiamo sempre con tanta simpatia così come loro….rimpiangono la nostra Città ma, soprattutto, la e

i meravigliosi colleghi pisani.

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LA VISITA DEL C.R.A.

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di Paolo BracciniVice Presidente

Proseguendo nel suo tour de forceistituzionale che lo porterà a finestagione ad aver toccato tutte lequindici Sezioni della nostraRegione, il Comitato RegionaleToscano dell'A.I.A., guidato dal suoPresidente Stefano Braschi, havisitato lunedì 26 Gennaio la nostraSezione.Braschi, nel salutare i numerosiAssociati presenti alla riunione, havoluto sottolineare l'importanzadella Sezione pisana nel contestoregionale e nazionale, per quantitàe qualità di contributi tecnici edassociativi. E che non si trattasse diparole di circostanza è confermatod a l l ' e l e v a t o l i v e l l o d e l l ade legaz ione , v i s t o che i lPresidente era accompagnato dalVicepresidente Vittorio Bini, dalResponsabile del Calcio a 5Daniele Meucci, e da componenti

di rilievo come Fernando Tani eAldo Mugelli. Ciliegina sulla torta,la presenza di Carlo Fiaschi, neo-componente e, fino all'annoscorso, Presidente della Sezioned i P i s a : i n u t i l e d i r e c h el'accoglienza, calorosa per tutti, èstata per i l nostro collegaparticolarmente entusiasta.La serata ha rappresentato perBraschi l'occasione, oltre che perconfermare i solidi legami diamicizia e di stima fra ComitatoRegionale e Sezione di Pisa, perillustrare a tutti gli Associati pisanile linee-guida del lavoro tecnicoche è andato conducendo inquesto triennio. Se ne sono giovatisoprattutto quei colleghi che, percaratteristiche anagrafiche e diimpiego, avevano una relativaconoscenza della realtà regionale.L'amico Stefano ha voluto ancorauna volta sottolineare il suoobiettivo di costruire Arbitri nonsolo bravi tecnicamente, ma anchedotati di forte personalità: laconoscenza del regolamentor a p p r e s e n t a u n a b a s eindispensabile, ma di per sé valepoco se non viene supportata dauna sensibilità interpretativa edalla forza mentale di imporre conconvinzione a tutti i tesserati leproprie decisioni. Ridurre gliinterventi tecnici al minimoindispensabile per preservare lafluidità del gioco, selezionare concura i provvedimenti disciplinari perevitare un'inflazione di cartelliniinutili, lanciare messaggi chiari aicalciatori per tracciare connettezza il confine tra ciò che si può

fare e ciò che non si può fare:indicazioni apparentementesemplici, ma che, per essereapplicate al meglio, richiedono lacostruzione di una personalitàarbitrale solida e matura.Il Presidente regionale ha anchevoluto esaltare la tecnica arbitralecome stella polare della nostraattività. L'attività associativa restaun importante elemento diaggregazione, ma ciascuno di noideve profondere i suoi sforzisoprattutto per migliorarsi comeArbitro, Assistente, Osservatore,perché è per svolgere questefunzioni che siamo presentinell'A.I.A.L'efficacia dello stile oratoriodell'ospite e l'elevato livello tecnicodegli argomenti trattati hannorappresentato, una volta tanto, unp o t e n t e c a t a l i z z a t o r e p e rl'attenzione dei presenti, silenziosie disciplinati come raramenteaccade nelle riunioni tecniche. E lamigliore dimostrazione dell'intensapartecipazione dei nostri associatiè rappresentata dal calorosoapp lauso che è sgo rga tos p o n t a n e o a l t e r m i n edell'intervento del PresidenteBraschi.Una bel la serata, che harappresentato una felice sintesi fraun incontro con cari e “vecchi”amici (suggellata da una frugalecena in pizzeria) ed un'occasionedi confronto e di crescita sul pianotecnico.

Nei giorni 13 e 14 Marzo si è tenuto a “Borgo di Fontebussi” (AR) un importanteRaduno riservatoai “giovani” Arbitri di 1^ categoria più promettenti della nostra regione.Tra gli invitati, ben tre pisani: ,selezionati non certo per la comune lettera “T”, ma perché si sono particolarmentedistinti più di altri nel corso della stagione. L'interessante iniziativa è stata allestitadal nostro Comitato Regionale e voluta fortemente dal Presidente ,sempre proteso verso la scoperta e la valorizzazione dei giovani Arbitriche a più riprese hanno dimostrato di meritare ampiamente la fiducia riposta.A Enrico, Marco e Matteo giungano i rallegramenti da parte di tutti i colleghi pisani.

Enrico Tagliavini, Marco Tedesco e Matteo Trapani

Stefano Braschi

se son rose... fioriranno!

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Raduno di metà campionato per Arbitri e Assistenti di

“Eccellenza” e “Promozione”

Venerdì 9 Gennaio 2009 si èsvolto a San Giuliano Terme(PI) il consueto Radunor e g i o n a l e d i m e t àcampionato, riservato adArbitri ed Assistenti (fasciap r o m o z i o n a l e ) d i“ E c c e l l e n z a ” e“Promozione”, organizzatodal C.R.A.Freddo polare e vento gelidodi tramontana hanno messo

a dura prova icolleghi che,ciononostante,hanno fornitor i s u l t a t iapprezzabili:Lorenzo Bertanisi conferma ilpiù allenato tra ipisani (11,24 neim . 3 . 0 0 0 ) ,

Arcangelo Vingo al secondoposto (11,35) e Marco Biondibuon terzo (11,39).Dopo le prove atletiche,Arbitri e Assistenti hannot r o v a t o c o n f o r t o n e lsimpatico rinfresco (forsesarebbe stato opportunoportare bevande calde….)offerto dalla nostra Sezione.Alle ore 12.00 quiz tecnici(piuttosto facili) per tutti inaula magna; a seguire il

pranzo e, dalle ore 15.00 alleore 17.00, disposizionitecniche da parte del C.R.A.Stefano Brasch i , che,s e b b e n e v i s i b i l m e n t einfluenzato e quasi senzav o c e , è r i u s c i t oegregiamente a tenere altal 'a t tenz ione dei centopartecipanti al Raduno.Arbitri pisani invitati: LorenzoBertani, Marco Biondi,Claudio Cappelli, AlbertoCatastini, Giacomo Di Pace,Giovanni Gasparri, AntonioGiua, Marco Manca, DanielePalla eArcangelo Vingo.Assistenti pisani invitati:Pietro Abbate, GiovanniC i m i n o , F r a n c e s c oCorcione, Gino Licursi eAlessandro Tognetti.

In occasione delle elezioni del 21 Febbraio u.s., Fabio Bresci è statoconfermato, al l 'unanimità, e per la terza volta consecutiva,Presidente del Comitato Regionale Toscana della F.I.G.C. – L.N.D.Nella stessa circostanza, il pisano Fabio Fiorentini è stato elettoConsigliere regionale del C.R.T. della F.I.G.C. – L.N.D. e lascia, pertanto,la carica di Delegato provinciale di Pisa, dopo molti anni di intenso eproficuo lavoro che gli è valso questo importante riconoscimento.In attesa della elezione, fino al termine della corrente stagione sportiva,reggerà le sorti della Delegazione pisana della F.I.G.C. lo stesso Fabio Bresci.Attraverso queste pagine giungano le più vive e sincere felicitazioni agli eletti,con la certezza che i rapporti tra la F.I.G.C. e l'A.I.A. continueranno adessere improntati al rispetto reciproco e alla massima collaborazione,p u r n e l r i g u a r d o d e l l e r i s p e t t i v e c o m p e t e n z e .Un sa lu to par t i co la rmente a f fe t tuoso a Maur iz io Mat teo l i ,che volontariamente lascia la carica di Consigliere regionale,per consentire un ricambio di uomini e di idee.L’

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Roberto Mattu

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Salvatore Giannini

Luca Battistini

Mauro Versienti

Simone Bracaloni

, 32 anni e 11 daArbitro, laureando in Ingegneria,ha debuttato in C-1 (calcio a 5) il 19Dicembre. Dopo una lunga equalificata militanza nel calcio a 11,da qualche anno è transitato nelcalcio a 5, distinguendosi subito,oltre che per le indubbie capacitàtecniche, anche per la disponibilitàe l'attaccamento.

Era nell'aria e puntualmente èarrivato: L'Arbitro pisano dellaSezione “R. Gianni”

, trentuno anni e dau n d i c i n e l l ' A s s o c i a z i o n e ,domenica 21 Dicembre, hadebuttato meritatamente in 1^Divisione della Lega-Pro (ex SerieC-1), dirigendo da par suoReggiana – Sambenedettese.Alfredo Fiamingo è, come si suoldire, un Arbitro “moderno”:immagine rilevante, eleganza neimovimenti, capacità di lettura dellagara e di rapportarsi con i calciatorisecondo i nuovi canoni dellacomunicazione. Queste le primeimpressioni di Fiamingo: ”Il miodebutto arriva in un momento molto

particolare per la nostra Sezione: laprematura scomparsa di EvelynBorelli, una mia “allieva” al CorsoArbitri e, in seguito, una caraamica. Il mio primo pensiero,quando mi è stato comunicato ildebutto, è stato proprio per Lei e aLei desidero dedicarlo: Evelynresterà per sempre nella miamente e nel mio cuore perchés p l e n d i d a p e r s o n a , c o m epochissime, e sicuramente per memaestra di vita, nonostante lagiovane età. Inoltre volevodedicare un pensiero particolarealla mia famiglia che mi è statasempre vicino in questa attività”.

, trentunenne,da 12 anni Arbitro, laureato inEconomia e Commercio edimpiegato del Ministero delleFinanze, da questa stagionesportiva svolge attività di Arbitro dicalcio a 5, dove ha messo in mostrauna cer ta pred ispos iz ioneattitudinale che gli ha fattoraggiungere, venerdì 9 Gennaio,questo significativo traguardo,dopo soli pochi mesi attività: ilmeritatissimo debutto in C-1.

, ventisettenne,Arbitro da 5 anni, approda non piùgiovanissimo in ambito regionale,soltanto perché frenato nelpassato, seppur in parte, daproblemi di lavoro che non glihanno consentito di svolgere conuna certa continuità l'attivitàarbitrale.Ma l'11 Gennaio arriva il grangiorno con il debutto in 2^categoria.

, ventisei anni e 5da Arbitro, studente universitario diorigini leccesi, in questa stagionesportiva è maturato nettamentetanto da offrire prestazioni degnedel la mass ima at tenz ione,culminate con il debutto in 2^Categoria l'11 Gennaio.

, diciannoveanni,Arbitro di calcio da tre stagionisportive, studente, domenica 18Gennaio ha debuttato in 1^categoria, dirigendo Olmoponte -Vacchereccia. Uno dei giovani piùpromettenti della Sezione "R.

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Gianni" di Pisa, il 26 Ottobre 2008aveva debuttato in 2^ categoria e,dopo solo nove gare, compie ilsalto nella categoria successiva.Questo doppio salto di categoriacostituisce pure uno stimolo peraltri giovani fischietti pisani inprocinto di transitare in categoriemaggiori.

, ventisettenne, daquattro anni Arbitro di calcio dellaSezione "R. Gianni" di Pisa,sottufficiale dell'Aeronautica,domen ica 18 Genna io hadebuttato in 2^ categoria, dirigendoPistoiacalcio - Prato Nord. Non piùgiovanissimo, si è sempre distintoper disponibilità e attaccamento,oltre che per buone qualitàtecniche.

Domenica 1° Febbra io hadebuttato in 1^ categoria

, dirigendoCasotto Pescatori – Manciano.V e n t u n e n n e , s t u d e n t euniversitario in Scienze motorie, dacinque stagioni sportive Arbitrodella Sezione “R. Gianni” di Pisa,dopo la precedente stagione

altalenante, si è definitivamentea f f e r m a t o , i m p o n e n d o s iall'attenzione per preparazione eaffidabilità, tanto da approdarenella categoria superiore con pienomerito.

, ventitreenne, concinque anni di appartenenzaall'A.I.A., studente universitario al4° anno di Giurisprudenza, hadebuttato in Promozione domenica22 Febbraio, dirigendo Montelupo– Montaione. Appassionato dicalcio (tifosissimo del Pisa) e divela, che ha praticato per dieci annia livello agonistico, prima didedicarsi del tutto all'arbitraggio, eche ora pratica per diporto.Personaggio solare, gli piace starea contatto con la gente, ma guai afarlo incavolare……

, ventidueanni e Arbitro da ben sette,s t u d e n t e u n i v e r s i t a r i o i nGiurisprudenza, ha debuttatodomenica 22 Febbraio in 1^categoria dirigendo Lucignano –

Marciano. Inizia questa attivitàappena quindicenne e, dopo unalunga “gavetta” prima in ambitoprovinciale e, successivamente, in2^ categoria, raggiunge questoimportante risultato che premia lasua tenacia e la volontà dimigliorarsi. Alessandro desideradedicare questa affermazione aquanti hanno creduto nelle suecapacità.

, ventiquattroanni e tre di tessera, studenteuniversitario in Ingegneria civile,calabrese verace, ha debuttatodomenica 22 Febbraio in 2^categoria dirigendo Marsiliana –

Saurorispescia.

, ventuno anni ecinque di tessera, studenteuniversitario in Agraria, hadebuttato domenica 8 Marzo in 2^categoria, dirigendo il derbypisano: Belvedere – FratresPerignano.

Filippo Milano

GianMarco Mannocci

Matteo Fontani

De Rosa Alessandro

Alfredo Staglianò

Nicola Parrinello

UTTI

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LA SEZIONE DI PISA NON SI DIMENTICA

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di Alessandro Runciex-Arbitro

Carissimi amici della sezione AIAdi Pisa, è con immenso piacereche mi sono imbattuto nel vostrosito internet, dove scorrendo lastor ia del la Sezione, horipercorso mentalmente e conimmensa gioia, quei pochi, mameravigliosi anni trascorsi nellasede di via San Martino.

Con i meravigliosi amici dellaSezione, ho avuto modo diforgiare ancor meglio il miocarattere e riconosco nel gruppodegli Arbitri il merito di avermifatto capire cosa voglia direAssociazione,sentirsi uti l i ,a m i c i z i a .A causa di un bruttissimoincidente motociclistico nell u g l i o 1 9 7 6 , h o d o v u t oabbandonare completamente,non solo la mia avventura diArbitro ma, a causa delmagone, anche ogni contattocon quello che ha rappresentatoper me la Sezione di Pisa. Solodopo una quindicina di anni horivisto una partita di calcio.Nel 1984 ho avuto modo dimettermi in contatto con voi,tramite Antonio Specchio, misarebbe piaciuto poter metterein palio annualmente un premio,ma probabilmente non nesussistevano i termini perpoterlo fare, di poter premiare ungiovane, dedito alla Sezione e,

con i sogni dei giovani, disegnare un passo significativonella storia della Sezione diP i s a .Ho guardato pagina per paginatutto il sito, ho rivisto gli amicidell'epoca, ho ricordato im e r a v i g l i o s i m o m e n t iassociativi, le partite di calcio, lecene ( tra queste come nondimenticare quella fatta a casadi Francesco Ceraudo, dove, ac a u s a d i u n a m a n o v r aavventata, sulla bella giacca delcompianto Rodolfo Perelli si erarovesciato il piatto e CarloPampana disse: "Sembri il magoSilvan, tiri fuori fagiolini da tutti it a s c h i n i … . " .A quelli che mi conoscono ( eche ancora si ricordano di me),ed a voi tutti mando un carissimosaluto e l'augurio di un ottimolavoro.

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LA SEZIONE DI PISA NEL CUORE di Luca Franzeseex - Arbitro

Pronto, Luca?» «Sì, chi parla?»«Michele D'Alascio!»E c c o c o m e è i n i z i a t aun'inaspettata telefonata,avvenuta qualche giorno primadi Natale. Era il Presidente chevoleva farmi gli auguri di Natale.A sentire quel nome, quellavoce tanto amata e temuta, pertanti anni, ora, aveva rievocatoin me in un solo istante unamiriade di ricordi, centinaia diimmagini, parole e sentimentiormai lontani...Scrivo queste poche righe dallascrivania del mio modestoufficio dello studio Legale in cuilavoro, con qualche anno in piùe qualche capello bianco checomincia, timidamente, a fare lapropria comparsa, e penso aquante cose sono cambiate, dalquel lontano aprile 2003 in cui,appena laureato, ritornai nellamia Terra per affrontare laseconda parte della vita,lasciando per sempre quellacittà, Pisa, e quella terra, laToscana, che mi avevanoaccolto giovane matricola pienodi speranze.Iniziai a fare l'Arbitro proprio aPisa, convinto da un amico(“conterroneo”), collega di tantebevute, Ettore Scarmozzino, ilquale era già Arbitro da alcunianni e mi accompagnò nelsuccessivo debutto a Madonnadell'Acqua (ci arrivammo inbicicletta). Da subito conobbi imiei nuovi colleghi di corso,quel lontano ottobre 1996, (tragli altri) Ciro D'Elia, AndreaArturi, Andrea Petrignani,Fabiano Bertini, Ciro Guarini,Beatrice Mangoni, e FabrizioFerri.Allo stesso modo conobbi ilPres idente D 'A lasc io , i ldirettore del corso Carlo Fiaschi(che poi divenne Presidente),l ' i n o s s i d a b i l e R o b e r t oBenvenuti e il pisano DOC,Carlo Pampana, all'epoca VicePresidente.Immediatamente, la Sezione(all'epoca sita in piazza Vittorio

Emanuele) divenne la secondamia famiglia, non c'era lunedìpomeriggio che non trascorrevoin Sezione a giocare a carte conStoico, Mesoraca, Macci, Sisiae c c . o a p a r t e c i p a r eallegramente a qualche buffetper festeggiare un debutto(ancora stiamo aspettandoquello di Scarmozzino).Mamma mia quanti ricordi,quante avventure!Come non ricordare i miticitornei alla gabbionata contro ilLivorno, che spesso finivano in“dolci bisticci” (durante uno diesso Carlo Fiaschi, per calmaregli animi, accarezzò, per così

dire, il mio amico Arturi… Viricordate??)D'inverno, partivamo, il giovedìsera, ed andavamo (20 -30arbitri) a Stabbiano, nellemontagne lucchesi, a mangiarecome lupi da Mariano, incompagnia de l la copp iaonnipresente Tramonte-Basta(all'epoca, ancora giovani perbere qualche bicchiere in più).Così, come tutte le domenichesere ci incontravamo allaSpigolatrice (da Moreno!!!) avedere la partita di serie A oltreche a scambiarci i racconti delladomenica o il venerdì sera dopol a r i u n i o n e t e c n i c adel l ' in fat icabi le Braccin i ,

andavamo tutti allo Starnet, abere una birra e a giocare ad ungioco finale (con il quale sipagava tutti da bere ma bevevasolo chi aveva la carta più alta).Io, il mitico Romano (poidivenuto mio compare diCres ima… ) , D 'E l ia e laMangoni, ristampammo “IlTrillo”, aggiungendo un pizzicodi simpatia ed autonomia (tantoche ci costò un rimproverouff ic ia le de l l 'a l lo ra CRAToscano, che non apprezzò uneditoriale piuttosto critico, e ciòproprio durante una delle tanteRTO…).Per non dimenticare, le megapartite di calcio a sette allaCella, ogni giovedì, doves p a d r o n e g g i a v a i l t r i oP a m p a n a - M a g a l d i -Carmignani. Ben si ricorda diqueste partite il mio amicocatanzarese Stefano Liberti, ilquale, inciampando in unabuca, si ruppe addirittura unagamba.Potrei andare avanti all'infinito,raccontare le “mattate” delD'Arch i e del Serg i , leindimenticabili gite in Croazia,Spagna… gli arancini delFiamingo, le mie amiche delPacinotti, Nadia, Denise e Bea,il viaggio in Calabria del Ferri( r i tornato a passaggi inToscana), la coppia Giannini-Licitra, ma diventerei troppoprolisso e, alla fine, anchetroppo melanconico…

Ora non arbitro più da moltianni, con malincuore! Mipiaceva tantissimo arbitrare,amavo farmi rispettare incampo, ma la vita, con grandisacrifici, ti impone di sceglieredelle priorità.Concludo, rivolgendo il miopensiero a Mario Vuat, maestrodi vita, toscano sempre prontoalla battuta, e buono d'animo.Davvero un grande uomo primache grande arbitro…..Scusatemi se ho dimenticatoqualcuno…

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KIND REGARDS

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di Nadia Spitaa.e. O.T.S.

Quando il Presidente mi hachiesto un articolo, non avevouna minima idea su cosascrivere. Sono quattro mesi chevivo fuori Italia. Poi, dopol'ennesimo “sollecito”, hod e c i s o d i a r r e n d e r m iall'evidenza: non si può dire dino a Michele.Ed eccomi qu i , i nv ia tadall'Inghilterra a raccontare dicome sia strano vedere ilcampionato il martedì e ilsabato, di come non esistanoduecentosette programmi dicalcio e di come gli inglesipreferiscano il Rugby al calcio;d i c o m e B e c k h a m s i aconsiderato oggi un idiota e delperché chiamino Fabio Capello“Fabiano” Capello. Di come siastrano vedere lo stadio delChelsea gremito di poliziottisenza armi; di come i tifosi nonabbiano bisogno di reti per noninvadere il campo e di comeusino le partite come scusantiper ubriacarsi anche il Martedìpomeriggio.Di come Zola sia l'unico sardoche parli un inglese senzaaccento sardo; di come abbianoscritto un libro intero sul “CasoCapello” e di come lo adottinonelle scuole per insegnare cheper necessità si può tutto,anche imparare l'inglese. Dicome, parlando dei giocatoriitaliani, è leggenda vederli nellospogliatoio davanti ad uno

specchio prima di scendere incampo ma, soprattutto, dicome sia ri lassante unadomenica di pioggia e freddo, eil godere di non essere uno tra icentinaia di arbitri costretti asoffrire il freddo nei campettispersi della Toscana; deiSabato sera a casa presto, dellapreparazione della gara, deiviaggi in macchina, dell'arrivo al

campo, del riscaldamento,dell'odore dell'erba tagliata edella tribuna vuota che nonriconosci più quando, schierato,fai il saluto, perchè gremita ditifosi. Il silenzio assordanteprima del fischio d'inizio, il tifo,gli insulti, il freddo, l'acqua e ilfango. Per non parlare degliinsulti e delle critiche, dellesp i e g a z i o n i a g i o ca to r iignoranti, del n° 8 che si

ammonisce ad ogni partita..Mammamia che pacchia! Altroche moccoli. In Inghilterra nondevo preoccuparmi di niente ditutto ciò. La domenica è unasemplice Domenica londinesepassata in giro con amici neipub. Niente D'Alascio, nienteTrillo, niente RTO, niente Traco,niente organizzazione gite,tornei tombole, lotterie o festesezionali..N i e n t e d i n i e n t e … c h epacchia…

Eppure, eppure perché miritrovo la domenica mattina conun peso nello stomaco? Forse ilFish&Chips di ieri? O la torta alburro? No, non è questo: forse ilSabato sera a casa, lapreparazione alla gara, ilviaggio in macchina, l'arrivo alcampo, l 'odore del l 'erbatagliata, il rapporto, gli amici ….f o r s e n o n e r a n o c o s imale…..forse me le sareiancora fatte le mie partite per icampi toscani….chissà….Vabbè, per ora mi accontenteròdelle strane leggende inglesi sunoi italiani, ma, soprattutto,aspetterò di leggere le vostrea v v e n t u r e / d i s a v v e n t u r esportive come ogni lunedìmattina su Facebook!Kind regards.

SONO ARRIVATI I RINFORZI...Durante il mese di Gennaio u.s., hanno debuttato, per lo più con esito positivo,gli Arbitri dell'ultimo corso. Nelle prime tre gare, questi colleghi sono stati opportunamenteaccompagnati dai “Tutor” i quali, con la consueta capacità e cortese disponibilitàli hanno tenuti quasi per mano in questo primo approccio con le gare.Riteniamo, pertanto, quanto mai doveroso citare e ringraziare ufficialmentequesti Tutor per la loro insostituibile collaborazione: Annunciata, Bertini A., Bertini F.,Braccini, Cini, Conforti, D'Archi, Del Guerra, Giusti, Lazzeroni, Macci, Mesoraca, Palmisano,Perri, Scarsella, Sisia, Staffa, Tiralongo.

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MARIO BAGLIVO ARBITRO DELL’ANNO 2008

D

UN GESTO DI RICONOSCENZA

urante la R.T.O. del 26Gennaio, alla presenzadel Presidente C.R.A.Stefano Braschi, è statoconsegnato a MarioB a g l i v o l ' a m b i t oriconoscimento che ognianno l'U.N.V.S. (UnioneNazionale Veterani delloSpor t ) Sez ione “G.G i a g n o n i ” d i P i s aassegna al miglior Arbitrodella provincia tra tutte lediscipline sportive.A consegnare il magnificoPremio, erano presentip e r l ' U . N . V . S . i lPresidente SalvatoreCultrera e il Segretario P.Luigi Ficini. Presenteanche la signora Baglivo,che non ha vo lu tomancare a questoi m p o r t a n t e

appuntamento.Tra tutti i Direttori di garadella provincia, il nostroMario si è aggiudicato ilprestigioso Premio perl'eccellente attività chepratica nel calcio a 5nazionale, dove ormai èconsiderato tra gli Arbitripiù affidabili in assoluto.Purtroppo per Mario e per

la nostra Sezione, èsfumata, seppur per unsoffio, la consacrazionead Internazionale noncerto per demerito delnostro fischietto, bensìp e r u n a s e r i e d imeccanismi U.E.F.A. chenon si sono concretizzati,come era, invece, nelleprevisioni.C o m u n q u e M a r i oritenterà il prossimo annoe, conoscendo la suaperseveranza, oltre chel a s u a i n d i s c u s s apreparazione tecnica emorale, confidiamo in unesito favorevole.Intanto, registriamomolto volentieri questaulteriore attestazione distima nei confronti delnostro collega.

E’giusto che tutti sappiano che, restaurando una vecchia, nobile tradizione, i colleghi chehanno ottenuto la promozione al termine della stagione sportiva, hanno donato alla Sezioneuna nuova, fiammante fotocopiatrice, in segno di riconoscenza per averli sempre seguiti conparticolare attenzione.Riteniamo quanto mai opportuno citarli, certi che altri seguiranno il loro esempio in unprossimo futuro (abbiamo già un'idea di cosa occorra….)Grazie, ragazzi.

stagione sportiva 2006/07 stagione sportiva 2007/08CHERICONI Michele CAN-C BARBATIAntonio CAN-5PINGITORE Michele CAI CANDIANO Luca CAN-DVINCI Bruna CAN-D FIAMINGOAlfredo CAN-Pro

LIBERTI Stefano CAN-ProPINGITORE Michele CAN-D

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LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE

PER L'O.A.

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di Gesualdo RussoComponente comm. naz.le Comunicazione e Marketing

SCONFITTA INDOLORE...

In qualsiasi attività della vitaquotidiana ,i risultati che siraggiungono dipendono dallaq u a l i t à d e l l e r e l a z i o n iinterpersonali che ognuno di noiè stato capace di attivare,anchein modo occasionale.Ogni persona opera e dialogacon altre persone perché ha unasua capacità di stabilire e disviluppare le sue relazioniinterpersonali attraverso lacomunicazione.Le relazioni interpersonalistabiliscono e consolidano unrapporto con qualcuno soloquando aprono e determinano

uno scambio di idee e di opinioniche derivano da interessicomuni.Pertanto per raggiungere unnostro obiettivo non dobbiamoimporre o prevaricare,maa s c o l t a r e , c o n o s c e r e evalorizzare l'interesse dell' altro.In altre parole noi dobbiamocercare un “allineamento deirispettivi interessi”.Dobbiamo sapere ascoltare,prima di saper parlare oscrivere, aprire un dialogo percomunicare con efficacia eraggiungere risultati coerenticon gli obiettivi.Questa premessa, a mio parere,ben s i at tag l ia a l ruo lodell'Osservatore Arbitrale chenel colloquio di fine gara siappresta ad affrontare la fasepiù delicata dell'incarico e chepertanto deve essere preparatacon cura.L'Osservatore Arbitrale ha unafunzione centrale e decisivanell'AIA,sia sotto il profilotecnico/formativo che sotto ilprofilo associativo, perchél'Osservatore è:- La sola ed unica figura acontatto diretto ed immediatocon l'arbitro,responsabile divalutarne le prestazioni tecnichesul campo e di proporre e

condividere con lui le aree dimiglioramento;- Il solo ed unico responsabile diun percorso e di un processo dic r e s c i t a d e l l e c a p a c i t àattitudinali,dei comportamenti edello stile di un arbitro,anchesotto il profilo della personalitàcome individuo;- Un ricercatore di talenti sotto ilprofilo tecnico ed umano;Un tutore che analizza lea t t i t u d i n i , i n d i v i d u a l ecriticità,suggerisce gli interventicorrettivi;- Un educatore perché samotivare l'arbitro a svolgere ilsuo ruolo con una costantericerca” di eccellenza” perchétutto quello che è stato fattobene può essere sempre fattomeglio.L ' o b i e t t i v o p r i m a r i o d araggiungere non è quello dipromuovere o bocciare,ma èquello di contribuire alla crescitatecnica e comportamentale delcollega.E' pertanto fondamentalemetterlo a proprio agio e creareun clima favorevole per farsiascoltare .L'Osservatore non è un giudice,ma un istruttore!

Martedì 10 Marzo, alle ore 20.45, partita amichevole di calcio tra le Sezioni di Pistoia e di Pisa, presso l'impianto sportivo di Bonelle (PT).La nostra “nazionale” è scesa in campo con la seguente formazione: Bracaloni (Palla), Tognetti (Fontani), Covassin (Ruscio), Aiuto (Ascione)Sassetti, Genna, Roccasalvo, Ciurli, Ventruti (Ricci), La Sala (Miano), Staglianò (Carmignani). Allenatore: Sisia.A causa del forfait di molti titolari, mister Sisia ha schierato molti giovani debuttanti che hanno rappresentato la vera sorpresa della serataTognetti ci illude al 10' del 1°t. portandoci meritatamente in vantaggio, ma, nel giro dipochi minuti, gli arancioni locali capovolgono il risultato.Produciamo buon calcio con ottimi fraseggi a centro campo, ma non riusciamo aconcretizzare sotto porta. Nel 2°t., squadra rivoluzionata con molti innesti, ma a metàtempo subiamo il terzo goal. Nel finale, sfioriamo ripetutamente la rete ma la partitatermina con il risultato di 3 a 1 in favore di Pistoia. Impeccabile la direzione di garaaffidata a Mangialardi. Buone indicazioni da parte dei nuovi per il mister che alla fine,nonostante il risultato negativo, si dichiara soddisfatto per il giuoco espresso e perl'impegno profuso da parte di tutti i ragazzi. La serata si è conclusa in pizzeria, insiemeai colleghi pistoiesi, come nelle migliori tradizioni associative checontraddistinguono la nostra Sezione.

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LA GIOIA DI ARBITRARE di Patrizio TuriOsservatore arbitrale O.T.S.

Quando Michele mi ha chiesto: “

Patrizio ti và di scrivere un articoloper il Trillo? L'argomento lo sceglitu.”, la prima cosa che mi è venuta inmente è stata: “ Ecco…mi hai n c a s t r a t o ! E o r a … . c h em'invento??”. Poi, a ripensarci, misono detto che magari, raccontarele sensazioni che l'arbitraggioancora mi regala, forse, sarebbeservito a qualche giovane collega agodersi al meglio l'esperienzaarbitrale.Sono arbitro dal marzo '92. Ricordoancora l'esordio sul campo diBarbaricina. Dopo un minuto dalfischio d'inizio, “Rigore!”, ci azzecco.Rimarrà una delle poche decisionicorrette. Da allora partite ecategorie ne sono passate e con ilsenno del poi, ritengo che la carrierafatta sul terreno di gioco abbiarispecchiato le mie reali qualità. Inpassato non sono stato semprede l lo s tesso avv iso . Devoammetterlo, quando ero “in carriera”

mi è capitato qualche volta di none s s e r e c o n t e n t o d e l l aconsiderazione che l'OrganoTecnico, soprattutto a livellonazionale, aveva di me. Aripensarci, oggi il peso che ho datoalle valutazioni di Organi Tecnici edosservatori mi sembra eccessivo.Questo atteggiamento, ed è l'unicorimpianto che conservo di queglianni, mi ha fatto mettere a volte insecondo piano, il divertimento e lebelle sensazioni che si provanonell'arbitrare.Dopo essere stato avvicendatodalla CAN D, davanti a me sipresentarono due scelte: ritornareall'OTP ad arbitrare in provincia oprovare a fare i l corso diqualificazione per assistenti adisposizione della CAN C. Scelgo diandare a fare il corso, un po'cont rovog l ia , ma lo sp i r i tocompetitivo che mi ha sempre

animato mi fa arrivare 2° su unaventina di candidati. Inizio lastagione ma mi accorgo subito che ilruolo di assistente non fa per me.Non riuscivo a tenere alta laconcentrazione per 90° minuti,elemento fondamentale per il ruolodell'assistente. I risultati che neconseguirono non furono esaltanti.A fine anno mi aspettavo di esseregiustamente avvicendato, manell'ultima visionatura da partedell'O.T., nonostante mi imputasseuna non brillante stagione, mi fececapire che sarei stato confermatoper l'anno successivo. Non mirimase a quel punto, per rispetto delruolo, che dimettermi dalla CAN C.Ritornato all'OTP, ho ricominciatoad arbitrare per un altro anno fino aquando, causa un infortunio ad unacaviglia, ho interrotto l'attività per unpo' di tempo.A questo punto, avevo perso lavoglia di arbitrare ed anche se, mid i s p i a c e v a m o l t o l a s c i a r el'associazione, soprattutto per ilegami di amicizia che mi haregalato, andai dal Presidente CarloFiaschi a presentare le miedimissioni. Grazie anche alle suegrandissime doti umane, Carloriuscì a farmi desistere da taleintento proponendomi di fare il corsoda osservatore. Non potevo nonaccettare perché credevo che fossegiusto ricambiare quello che laSezione aveva fatto per me, ed oravivo questo ruolo con spirito diservizio verso quest'ultima e verso igiovani colleghi.Durante il corso, prima con MarioVuat poi con Michele D'Alascio,andando a visionare alcuni giovaniArbitri mi è ritornata forte la voglia dischiodare le scarpette dal muro etornare ad essere atleta tra gli atleti.La mia richiesta di tornare adarbitrare è stata subito assecondatada Carlo e poi da Michele ed ora mi

ritrovo ad essere un osservatorepronto a scendere in campo quandomi viene chiesto.Non vi nascondo il piacere cheprovo quando scendo in campo. Lacategoria o l'importanza della partitaper me non ha più alcuna rilevanza.Entro e corro ma, soprattutto,“arbitro” per 90° minuti con il sorrisosulle labbra senza alcuna tensione.Questa mia nuova vita arbitrale mi faapprezzare al meglio la gara, la vivofino in fondo senza essereinnaturale e senza eccessi diprotagonismo.Lungi da me indicare quale è lamorale che scaturisce dalla mias t o r i a a r b i t r a l e m a , u n aconsiderazione finale mi sembrad'obbligo da indirizzare ai giovanicolleghi: affrontate la carrieraarbitrale con la giusta ambizione econ spirito competitivo, ma godetevile gare senza farvi condizionaredall'ansia da prestazione o dal votoche vi darà l'osservatore. La cosapiù importante è che proviate lagioia di essere atleti fra gli atleti.

NUOVI OSSERVATORI?Sabato 21 Marzo si sono svolti a San Giuliano Terme gli esami finali del corso di qualificazione alla

funzione di O.A. Quattro i candidati pisani: Giovanni De Santis, Massimo Guazzini, Massimo

Marchi e Marco Simonetti. I nostri colleghi si sono presentati a questo appuntamento dopo averfrequentato con profitto il corso preparatorio organizzato dalla Sezione e tenuto da Roberto

Amato con le capacità che tutti gli riconosciamo. Sabato 21 Marzo questo numero de “Il Trillo” ègià andato in stampa, ma siamo certi che i “nostri” non avranno sfigurato, tutt’altro, e che

andranno ad incrementare il già folto gruppo degli Osservatori.

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CRONACA ROSA

22GITA SEZIONALEFinalmente abbiamo deciso: andiamo in Sicilia. Lapartenza è fissata per sabato 13 Giugno con volo daPisa diretto a Trapani (ore 06.15), e rientro (ore 23.00)mercoledì 17 Giugno.Alloggeremo all'Hotel “Villa Zina” **** (www.villazina.it)di Custonaci (TP) dove, grazie al corteseinteressamento di alcuni colleghi siciliani che ciassisteranno durante tutto il periodo, è statoconcordato il prezzo eccezionale di € 43,00 a personaal giorno (mezza pensione). Stiamo organizzandoescursioni a Erice, San Vito Lo Capo, Segesta, Riservadello Zingaro, Trapani, Marsala, Saline e Mothia,Castellammare del Golfo, Scopello, ecc., località cheraggiungeremo in pullman a prezzi scontatissimi.Al momento di andare in stampa, sono state raccolte

circa cinquanta adesioni e sono disponibili ancorasoltanto pochissimi posti. Gli interessati possonocontattare urgentemente la Sezione, per verificare lapossibilità di partecipare.

Piero ConfortiLeonardo

Viola ChericoniMichele

Carlotta

Carlo MarroccoSamantha

Luca Candiano

Vanessa

DomenicoRizzuto

è diventatononno: è nato , perla gioia di papà Fabio e dimamma Cristina.All’amico Piero le più vivefelicitazioni e il più calorosobenvenuto nel club dei nonnidella Sezione.Al piccolo Leonardo e ai suoigenitori i migliori auguri diogni bene.

Domenica 15Febbraio, alle ore 23,59, ènata , per lagioia di papà e

mamma .Viola pesa kg 3,180 e misuracm 52. Segni particolari:BELLISSIMA!Al collega, all’amico Michelee al la dolce Car lot ta,congratulazioni sincere daparte di tutti gliArbitri pisani.Alla «Principessa» Viola gliauguri più affettuosi e l’invitoa venirci a trovare in Sezioneil più presto possibile.

Lo scapolo d’orodella Sezionefinalmente hatrovato chi lo terràa bada...

sposerà il13 Giugno nellabellissima Pieve diCalci.

ha deciso di convolarea nozze con il 18Aprile nella... vicina Pozzallo(AG) dove si augura di avervitutti suoi graditissimi ospiti alpranzo nuziale.Per comprensibili motivi

organizzativi, è gradito uncortese cenno di conferma.

Al di là delle facili battute,formuliamo agli sposi gliauguri di ogni bene.

I l 1 0 F e b b r a i o s i èbrillantemente laureato inGiurisprudenza presso lanostra Università

che va così adincrementare il già nutritogruppo di «cervelli» dellanostra Sezione.Sapessero anche arbitrare...

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IL TERZO TEMPO di Paolo RediniArbitro associativo

Domenica sera, squilla il telefono,una voce giovanissima e un po'titubante - “mi scusi, sono XXXdella sezione, oggi c'è stata un po'di confusione, mi ha detto ilPresidente di rivolgermi a lei che mipuò dare una mano a fare ilrapporto” “. Ma….. mi dai del lei?,guarda che sono anch'io un arbitro,anche se ultimamente mi si vedepoco, ci vediamo domani, vaitranquillo”.Dopo venti anni di tessera, ormailontano dai terreni di giuoco, dàcomunque soddisfazione dare unamano alla Sezione ed essersiritagliato un piccolo ruolo, sperocomunque utile, nell'aiutare iragazzi nel “terzo tempo”, lacompilazione dei rapporti oaddirittura in quello che oggipotremmo chiamare il “quartotempo”, cioè riscontrare i semprepiù frequenti reclami delle società.Spesso il reclamo dipende da unrapporto compilato in modo un po'superficiale o contraddittorio, altrev o l t e a l c u n e s o c i e t àsemplicemente “ci provano” anchese la realtà di quanto è successo ègià stata descritta con precisione eassoluta verità da parte dell'arbitro.La verità.Ai ragazzi io raccomando semprequesto: dite la verità.Siamo sempre Arbitri, anchequando siamo seduti ad untavolino a scrivere ed il nostro ruoloè quello di garantire il rispetto delleregole, prima tra tutte quella di nonmentire.In fondo, poi, dire la verità èsemplice, non c'è bisogno di sforzisupplementari di memoria o di

fantasia.Le altre fondamentali regole sonoquelle della precisione e dellaserenità di giudizio. Come vedeteniente di più di quanto è richiestoall'arbitro mentre si trova sulterreno di giuoco.Io a volte capisco i giovani colleghiche si trovano a leggere dei reclamiincredibili. Ma come - mi chiedel'arbitro - si sono comportati in unmodo incivile, dovrebbero solovergognarsi e chiedere scusa einvece fanno reclamo e inventanodi sana pianta fatti e circostanze alfine di cavarsela o ottenere unosconto di pena.

Calma, ragazzi.Non siamo dei vendicatori solitari.Se ci pensate un attimo anchequando siamo sul terreno di giuocoil nostro vero ruolo è quello diintervenire affinché il confrontoagonistico mantenga le condizionid i equ i tà t ra i ca lc ia to r i ,garantendo a tutti le stesseopportunità di partenza.

L'arbitro è chiamato a intervenirenon per punire il reo di infrazionené come persona né comegiocatore, ma per ripristinare lasituazione agonistica alterata daquell' infrazione.Il compito dell'arbitro non è quellodi punire.

E allora quando arriviamo a casanon preoccupiamoci di quello chefarà il giudice sportivo.Siamo persone serie che devonosolo riferire quanto è successo, avolte anche assumendoci qualcher e s p o n s a b i l i t à e , m a g a r i ,ammettendo qualche nostroerrore, lasciando poi a chi didovere di sanzionare chi haviolato i regolamenti.Lo so bene che troppo spessol'Arbitro viene messo in difficoltà,i r r i t a t o , i n g i u r i a t o , d a lcomportamento di giocatori,dirigenti, allenatori e tifosi.

Ma non per questo una voltaarrivati a casa, al riparo delle nostremura, deve venire la tentazione difarla pagare a qualcuno ovendicarsi degli sgarbi subiti.La nostra integr i tà moraleèl'elemento che caratterizzal'intera associazione .

Qualcuno mi dirà che è facileparlare così seduti dietro ad unascrivania quando ad ingoiare irospi in campo ci va qualcun altro.Il mio, credetemi, non è moralismo.Forse sono solo un po' idealista,perché ancora credo che l'Arbitrosia un educatore dello sport, nelsenso più nobile del termine.

Dall'ultimo numero, hanno rassegnato le dimissioni:

MARCHI Yuri 13/01/09 – motivi di lavoroLAUDICINA PIERO 20/01/09 motivi di lavoroSERRAR Abdallah 02/02/09 rientro in PatriaSABA Luisa 03/02/09 motivi di lavoroPRIFTI Mirela 11/02/09 motivi di studioFANARA Pietro 11/03/09 motivi di lavoroDEL BUONO Vittorio Alessandro 11/03/09 motivi di studio

MOVIMENTO SEZIONALE

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SERATA DI GALA

6° TROFEO IVO PUCCIARELLI' ”

GRAND HOTEL GOLF

E’i n p i e n a f a s e d ia l l e s t i m e n t ol'organizzazione del 6°Trofeo “Ivo Pucciarelli” diCalcio a 5, riservato agliArbitri delle Sezioni dellan o s t r a r e g i o n e , i nprogramma venerdì 1°Maggio presso i rinnovatiimpianti sport ivi delC.U.S. Pisa (Via Napoli).A l la mani festaz ione ,prenderanno parte anchele Sezioni di La Spezia e diMacerata; quest'ultima,sarà a Pisa sin dal giornoprecedente con una foltar a p p r e s e n t a n z a(cinquanta persone) edavremo modo di riservareai colleghi marchigiani,con in testa il Presidente

Pierluigi Staffolani, unacalorosa accoglienza persuggellare il gemellaggiotra le due Sezioni.Tutta la manifestazione delTrofeo, che ha ottenuto ilpatrocinio della Provinciadi Pisa, comporta unnotevole dispendio dienergie, al fine di garantirela migliore riuscita dellagiornata, come nellemigliori tradizioni dellanostra Sezione e vedràimpegnati molti colleghiche hanno ader i tonumerosi al Comitatoorganizzatore.La fase eliminatoria dellepartite avrà inizio alle ore09.15; dopo la pausa per ilp r a n z o , c h e s a r à

consumato presso il Bar-Ristorante della stessastruttura sportiva, sisvolgeranno le partitevalevoli per i IV di finale, lesemifinali e, intorno alleore 17.00, la finale.C h i u d e r à l am a n i f e s t a z i o n e , l apremiazione delle primeq u a t t r o s q u a d r eclassificate.

La tradizionale Serata di Gala – a chiusura dellastagione sportiva – si svolgerà venerdì 5 Giugnopresso il Gran Hotel Golf ****(via dell'Edera, 29 –

Tirrenia).Nel corso della serata, verranno consegnati i seguentiPremi sezionali:

: all'Arbitro Effettivo che si è distinto,nel corso della sua lunga e qualificata attività, percapacità tecniche e attaccamento alla vita associativasezionale.

: all'Assistente dell'Arbitro che si èdistinto nelle ultime stagioni sportive nell'attivitàtecnica,contribuendo alla valorizzazione dellaSezione, verso la quale ha espresso particolarededizione.

: all'Arbitro Effettivo che haevidenziato, nei primi anni di attività, particolari dotitecniche e morali, dimostrando attaccamento allaclasse arbitrale e alla vita associativa sezionale.

: all'Arbitro Effettivo che si è distintonelle ultime stagioni sportive nell'attività tecnica,contribuendo alla valorizzazione della Sezione, versola quale ha espresso particolare dedizione.

: all'Arbitro Benemerito o FuoriQuadro che si è maggiormente distinto nell'attività diOsservatore dell'Arbitro, dimostrando, altresì,particolare attaccamento alla Sezione.

: all'Arbitro Effettivo che ha espresso

particolari doti tecniche, distinguendosi tra i giovaniArbitri per impegno ed attaccamento alla classearbitrale.

: al Componente il Comitato RegionaleA.I.A. per essersi distinto nell'espletamentodell'incarico nel corso della stagione sportiva.

Al temine della cerimonia delle premiazioni, seguirà lacena di gala.

Omero Casula”

Pietro Helzel”

Antonio Ibelli”

Renzo Massai”

Ivo Pucciarelli”

Tito Rugani”

Mario Vuat”“

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POVERI MARITI di Brunella Reale Barbatie Simona Luly Romano

Potevamo mettere su una rubrica dicucina oppure una di quelle dove simandano le lettere e si dannoconsigli su come tenersi stretti imariti; potevamo fare un articolo didenuncia oppure un pezzopolemico su quanto i nostri uominiArbitri trascurino le povere mogli.Niente di tutto questo.Questo vuole essere un articolo incui vogliamo solo raccontare i fattie lasciare i commenti e i giudizi achi avrà il coraggio e la voglia dilegger lo e magar i t roveràsimpatiche e anche intelligenti,dopo tutto, due giovani donne…enell'ambiente degli Arbitri questo ègrasso che cola!Cominciamo dall'inizio: fidanzarsicon un Arbitro (non essendoArbitro). Certo, il fascino della neradivisa (una volta!) e del potere (soloin campo!) del fischietto fanno laloro parte ma quando ci ritroviamo

a dover trascorrere un finesettimana sì e un fine settimana no(se va bene!) in compagnia deinostri fidanzati è necessario fare iconti con il nostro ciclo mensile econ i nostri impegni e alloral'attrazione iniziale deve lasciareper forza il posto ad un grandeamore, altrimenti addio fidanzato!E che dire dei primi viaggi romanticida fidanzati…mete preferite:C o v e r c i a n o , I s o l a d ' E l b arigorosamente di inverno oqualche sperduto paese inToscana perché, dopo la partita, sipoteva andare a visitarlo!Va beh! Da sposati tutto diverso.Finiti i viaggi “romantici”, la moglieresta a casa soprattutto se ci sono ibambini e l'uomo Arbitro va a fare ilsuo dovere e non può certorinunciare perché ha bisogno deisuoi spazi e, soprattutto, non si puòm a i d i r e d i n o a d u n apartita…anche se tutta la famiglia,moglie e figli hanno l'influenza enessuno può andare a fare laspesa, anche se c'è la primacomunione del figlio della miglioreamica della moglie, anche se c'è ilfunerale del vecchio zio. Quando altelefono c'è il designatore, c'èpoco da fare, neanche le mogli piùaffascinanti riescono a convincere imariti a restare a casa sia perchéormai sono mogli e sia perché certi“sacr i f i c i ” vanno fa t t i . Maaggiorniamoci…oggi non ci sonopiù le telefonate ma le mail! Allora

le fatidiche destinazioni del finesettimana arrivano sulle caselle diposta elettronica e prontamenterigirate alle mogli in modo dainformarle per tempo. E allorapoveri mariti costretti a passare oree ore lontano dalle mogli e daifigli…non solo…sottoposti aminacce e insulti, i più comunirivolti ovviamente alle mogli a casa.E al ritorno dalla partita uningombrante borsone messo lì nelcorridoio attende di riprendere vitae di essere liberato dagli umidi emaleodoranti indumenti; attende,ovviamente, la moglie che tanto èstata senza fare niente tutta ladomenica! Ma attenzione, lapreziosa divisa va lavata da sola esenza centrifuga! Ad onor del veroalcuni mariti ci tengono a lavare gliacrilici indumenti da Arbitro da soli,beate quelle mogli!Ma…c'è poco da lamentarsi! Legentili consorti sono invitate allecene di gala (e non sempre, perchéqualcuno preferisce lasciarle acasa!) che ogni anno premiano inostri migliori mariti…migliori peruna Commissione di Arbitriovviamente; sono invitate apartecipare ai bei viaggi di ogniestate e ad ogni iniziativa che ilConsiglio Direttivo decide diorganizzare anche per permetterealle mogli di socializzare e magaridi stare un po' con i mariti…e chenon si dica povere mogli!

OUTLET UOMO DONNA

SALA STAMPA

nuova apertura 28 marzocentro commerciale Galileo - Via Norvegia - 50/52

uscita Fi Pi Li - Cascina

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L’ORGOGLIO E LA GIOIA DI FAR PARTE

DELLA R.GIANNI' ”

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di Giacomo MannocciArbitro O.T.S.

ULTIM’ORA!Il Comitato Nazionale dell’A.I.A., nella riunione del 17 Marzo 2009, ha nominato il nostro collega

a.b. Carlo Cremonini PROCURATORE ARBITRALE.

Al neo Procuratore i più vivi, sinceri rallegramenti da parte di tutti gli Arbitri pisani, nella certezzache saprà tenere alto il nome di questa gloriosa Sezione

Ebbene sì! Lo confesso senzaproblemi: la molla che qualcheanno fa mi spinse ad iscrivermi alcorso Arbitri, è stato il desiderio diandare gratis allo stadio. Per untifoso, come me, che da piccolinopassava i pomeriggi a vedereall'aeroporto la partenza digiocatori come Maradona, Gullite Falcao, era il massimo!Oltretutto in tribuna!Ero ancora titubante, forse per lamia innata pigrizia, ma quando midissero che con la tesseraarbitrale potevo andare gratisanche a San Siro, non ebbi piùdubbi. “Mi iscrivo!”, fu il mio primopensiero. Mi ricordo però che,salendo le scale della Sezione inpiazza Vittorio Emanuele, non erotuttavia molto convinto della miascel ta : mai , a l lora, avre iimmaginato di entrare in unmondo nuovo, in una grande,vera, genuina “famiglia”. Forsequalcuno, leggendo queste righe,storcerà il naso, ma per me è

stato proprio così. Uscendo daun periodo non facile della miavita, profondamente pervaso dauna grande solitudine, sonorimasto profondamente colpitodallo spirito di gruppo e dal sensodi comunità, che permeava ogniangolo della sezione “Gianni”. Inpoche parole, pur essendonuovo, tutti mi fecero sentire acasa mia. Forse la mia innatatimidezza, che nessuno siimmaginerebbe, mi impedisce divivere a pieno la vita dellaSezione come vorrei io: tuttavia,quando vengo in Sezione, misento veramente a casa mia. Mipiace vedere la frenesia, ilmovimento, l'azione che invadetutte le stanze. È tutto unmovimento, segno che è viva edha tanto da dire. E questo grazieall'azione di quei colleghi, che nonmi permetterei mai di chiamareanziani, ma solo più esperti, checon un impegno fuori dal comunemandano avanti la carretta, comesi dice a Pisa. Sarà forse chesono un innamorato di questosport, del calcio, dell'arbitraggio,ma trovo pochi difetti: anche leR.T.O., grazie alla passione e allaenorme preparazione di chicostantemente li tiene, non sonoper niente “pallose e noiose”

( t r a n n e q u a n d ocontemporaneamente gioca ilPisa in posticipo!).I n q u e s t i p o c h i a n n i d ipermanenza di tessera federale,come si suol dire, possoaffermare senza incertezze chel ' a r b i t r a g g i o m i h a d a t overamente tanto, anche nella vitadi tutti i giorni. A parte la valvola disfogo, a parte gli errori (ed io neho fatti davvero sempre tanti e mene scuso di cuore), l'arbitraggiomi ha insegnato a rapportarmicon gli altri, ad accentuare il

senso di responsabilità, aprendere decisioni immediate;i nsomma ha comp le ta to ,rafforzato i l mio modo diragionare.Quando dirigo una partita,soprattutto di esordienti, ripeto –

forse scaramanticamente – trame e me: “speriamo che vadabene”. Me lo ripeto, non tanto perla paura di commettere deglierrori, ma per il terrore – lo giuro! –

di deludere quei ragazzi che siavvicinano al mondo dello sport,del calcio, di cui sentono parlarsempre male: se sbaglio oinvolontariamente favorisco conuna decisione una delle duesquadre, possono pensare che infondo tutto il calcio è sbagliato,corrotto. Anche quello del settoregiovanile. Pensate una cosa:anche in una partita di esordienti,che sono l'ultimo gradino delcampionato, come minimo avetepiù di trenta persone che viguardano. Avete sessanta occhipuntati! Non vorrei mai diminuireo, peggio ancora, togliere la loropassione e il loro entusiasmo.Con il tempo e grazie ancheall'esperienza dei più grandi,l'arbitraggio mi ha insegnato adessere corretto, disponibile: mi hainsegnato soprattutto ad essereun uomo. Quest'ultima frase mel'ha ripetuta spesso uno dei mieiprimi osservatori – il vecchioTaccola – e mi è sempre rimastaimpressa. “essere un uomo”:quante volte me l'avrà dettoTaccola quando, soprattuttod'estate, andavo ad arbitrare inuna frazioncina di Cascina di cuinon ricordo il nome. Essereuomo…uhm…Io ci provo.Grazie Taccola, grazie Sezione“ R . G i a n n i ” p e r q u e s t ameravigliosa pagina della miavita.

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AMARCORD di Alessandro NardiOsservatore C.A.N.- 5

Quando il Presidente mi hachiesto di scrivere un articoloper “Il Trillo”, ho subito pensatodi occuparmi del Regolamentodel Calcio a 5.Poi è maturato in me unpensiero: quello di non esserenoioso con il solito argomentoregolamentare, e allora mi sonodetto, visto che quest'annoricorrono i trent'anni della miaappartenenza alla Sezione,perché non parlare dellepersone che in questo lungoperiodo mi hanno lasciato uncarissimo ricordo?Per iniziare a raccontare hoscelto coloro da cui ho iniziatoad “imparare”: i colleghi più“anziani” ed allora come noncitare coloro che più degli altrierano vicini a noi “ giovani”.Ernesto Muscatello: l'eleganzain campo; Carlo Cremonini: lagrinta e la determinazione;

Maurizio Ceccarelli: uno dei piùallegri e simpatici personagginel suo saper essere “figlio dibuona donna” in campo;Claudio Cappellini: il Re delCentrocampo, difficilmenteentrava in area di rigore, madava garanzie certe che tuttosarebbe stato sempre ec o m u n q u e p o r t a t oeccellentemente a termine;Marco Landucci: la tranquillitàfatta persona.Come poi non parlare deiGrandi della Sezione? I quali,comunque, pur trasmettendocimolto, erano distanti ed in certisensi quasi irraggiungibili, eparlo di Redini, Novi, Pampana(vi posso garantire che alloracome adesso è quello che mimette più in soggezione), Cassi,Fiaschi, D'Alascio…..Una citazione speciale per il mioprimo Commissario FrancescoCeraudo: una “segata” cosìclamorosa, dopo, non l'ho piùpresa e pensare che credevo diessere stato bravo e “ganzo”

con una doppia ammonizionevolante stile Denegali, Arbitrotra i migliori dei miei tempi.Marzio Macci: Delegato Tecnicoche con la sua aria sempreallegra, sapeva motivarci intutte le occasioni; Pietro Helzel:Arbitro ed amico per tutti noi,prodigo di consigli e pronto adifenderci dagli attacchi deiDirigenti delle Società Sportivenella sua funzione di Presidentedel Comitato Provinciale della

F.I.G.C.La lista potrebbe allungarsiall'infinito, ma vorrei chiuderlacon un ultimo “grande” ricordoper Omero Casula: esempio dicorrettezza ed attaccamentoper tutti coloro che hanno avutola fortuna di conoscerlo edaverlo vicino.Grazie ai miei Presidenti:Renzo Santini, Moreno Volpi,Carlo Fiaschi e MicheleD ' A l a s c i o p e r a v e r m isopportato con tutti i mieiproblemi.I n f i n e , p u r s a p e n d o d idimenticarmi di molte altrepersone, un grazie a colui chein questi anni per me, ma miauguro anche per molti di voi,ha rappresentato e rappresentafisicamente la Sezione di Pisa:Roberto Benvenuti.Grazie a voi tutti per quello chemi avete dato in questi anni; laSezione è stata per me un lungomomento bello della vita, nonsolo per l'ambiente sano esportivo in cui sono cresciuto ematurato, ma anche perché miha permesso di conoscereSusanna, che oggi è miamoglie.Intanto concludo questo mioa m a r c o r d m a v i d ol'appuntamento, sin da ora, alprossimo articolo per celebrare imiei 40 anni di Tessera e poiancora, ed ancora….in cui viparlerò seriamente delRegolamento del Calcio a 5!

Il Presidente e il Consiglio Direttivo Sezionaleaugurano agli Associati e ai loro cari

Buona Pasqua

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di Paolo BracciniVice Presidente

La riunione tecnica del 23 Febbraioha potuto giovarsi del contributo diuno dei “fischietti” CAN più in formad e l m o m e n t o : l ' a r b i t r ointernazionale Gianluca Rocchi,fresco reduce dalla direzionepomeridiana della finale della“Coppa Carnevale” di Viareggio(Juventus-Sampdoria 4-1).Il prestigio dell'ospite (ancorchéfiorentino…) ha costituito unirresistibile attrattiva per gliassociati, i quali sono intervenutinumerosi ed attenti come non mai,nonostante la concomitanzaall'Arena Garibaldi del posticipo diSerie B Pisa-Salernitana. E

Gianluca non ha tradito le attese.Con la schiettezza e lo semplicitàche lo contraddistinguono, haaffrontato in modo chiaro edesauriente tutte le tematichepropostegli dalle sollecitazionidegli intervenuti, non esitando arispondere con franchezza anchea domande “scomode”, comequelle sugli inevitabili errori in cuiperfino un “big” come lui di tanto intanto incorre.Rocchi ha giustamente volutosottol ineare la componentecomportamentale dell'arbitro comerequisito imprescindibile perraggiungere risultati importanti.Qualunque errore decisionale,anche il più clamoroso, potràsempre essere metabolizzatosenza danni se l'arbitro puòcontare su un solido bagagliops ico log ico e cara t ter ia le .Viceversa, un errato approcciomentale alla gara – e, più ingenerale, all'attività arbitrale –

compromette inevitabilmente ilraggiungimento degli obiettivi,vanificando tutte le buone qualitàche ciascuno di noi può possedere.Il lavoro psicologico in cui occorreimpegnarsi è quello di teneresempre al massimo la motivazionee la concentrazione: ogni arbitro, alproprio livello, ha le sue partite “diSerie A” e “di Serie B” e l'errore piùgrande in cui si può cadere è quello

di affrontare sottogamba l'impegnosolo perché delusi da unadesignazione meno prestigiosa diquella che ci aspettavamo. Il modomigliore per convincere l'OrganoTecnico che meritiamo domani unagara più importante è proprioquello di profondere tutte le nostreenergie psicofisiche per arbitrare almeglio la gara di oggi, quale chesia la categoria e la difficoltà.Una volta acquisita una solidaconsapevolezza del ruolo, il restoviene da sé: la capacità diapplicare le regole con rigore,coerenza ed equilibrio è frutto sì diuna preparazione tecnica affinatanegli anni, ma anche e soprattuttodi una personalità tale daconsentire di seguire senzat e n t e n n a m e n t i e s e n z acondizionamenti quell'istinto che inpoche frazioni di secondo deveportarci ad assumere la giustadecisione.La platea, soddisfatta della varietàe della qualità degli argomentitrattati, non ha mancato digratificare Gianluca con unmeritato e caloroso applauso. Conciò confermando che la scelta diproporre al palato fine degli arbitripisani ospiti di questo livelloincontra sempre il favore degliassoc ia t i , consen tendo d iconciliare, una volta tanto, laqualità con gli “indici di ascolto”.

GIANLUCA ROCCHI A PISA

Per informazioni sulle finalità del progetto, destinazione dei fondi puoi contattare direttamente il presidentedella Onlus, il nostro collega il quale assicurerà con il supporto del team di progettola massima trasparenza, professionalità nella gestione dei fondi raccolti,il loro utilizzo e l'affidabilità nel completamento del villaggio.Puoi sostenere il progetto con un versamento/bonifico pressola seguente banca:

Intestato a "Insieme per la Namibia" . Villaggio dei bambini Elena-Sofia.

cellulare +393478813839http://www.insiemeperlanamibia.it

Gennaro D'Oriano

BANCA: BANCA ETRURIA FILIALE DI FIGLINE VALDARNOABI:05390 CAB: 37850IBAN: IT08 U053 9037 8500 0000 0091 462BIC: ARBAIT33041

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