Il teatro-greco-2-ppoint

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LE RAPPRESENTAZIONI Le tragedie venivano rappresentate durante le Grandi Dionisie, feste in onore di Dioniso, “folle” dio del vino, che si svolgevano solennemente ad Atene ogni anno, tra marzo e aprile

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LE RAPPRES ENTAZIONI

Le tragedie venivano rappresentate durante le Grandi Dionisie, feste in onore di Dioniso, “folle” dio del vino, che si svolgevano solennemente ad Atene ogni anno, tra marzo e aprile

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Facevano quindi parte di un evento religioso, ma anche politico, perchè era lo Stato che si occupava di organizzarlo, per scopi anche “paideutici”, e coinvolgevano un gran numero di cittadini impegnati nella preparazione

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Le tragedie erano rappresentate tre alla volta (tre tragedie=una “trilogia”). Ogni trilogia, composta da un unico “tragediografo”, veniva rappresentatain un'unica giornata, dall'alba al tramonto.

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Ogni tragediografo partecipava con la sua trilogia ad una gara contro altri due “tragediografi”: dopo i tre giorni, veniva proclamato il vincitore che riceveva onori paragonabili a quelli dei vincitoriOlimpici.

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Il tragediografo era anche autore delle musiche, delle coreografie, e faceva anche il regista dell'unica rappresentazione della quale non erano previste repliche, proprio perchè si trattava di una gara e di un evento unico, sacro, irripetibile

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Gli attori (tutti maschi, che recitavano anche ruoli femminili) potevano essere al massimo tre, anche quando i personaggi erano in numero maggiore: quindi spesso ogni attore impersonava più di un personaggio, cambiando maschera

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Le maschere venivano usate sia per rendere riconoscibile il personaggio anche da lontano, sia per amplificare la voce, sia per permettere ad ogni attore di cambiare personaggio

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Oltre gli attori, sulla scena interveniva il coro, composto da circa dodici “coreuti” (anch'essi tutti maschi) che cantavano e ballavano seguendo le note di un “auleta” (suonatore di flauto). A volte il “corifeo” (“capo-coro”) dialogava con i personaggi.

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Il coro, che rappresenta una collettività (“gli anziani”, “le supplici”, “gli abitanti di una Polis”), nello stile “oscuro” della lirica corale, commenta le vicende che si svolgono sulla scena, fa riferimenti mitici, introduce delle “gnomai”

LE RAPPRES ENTAZIONI

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Pròlogo discorso iniziale: ha lo scopo di illustrare la situazione di partenza.Pàrodo canto di ingresso del coro Episodio scena dialogataStàsimo canto del coro (che “sta”, cioè è arrivato alla sua postazione sulla scena)Esodo i versi cantati dal coro uscente per concludere la rappresentazione.

LE PARTI DELLA TRAGEDIA