Il suka

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IL SUKA di Mara Capato (rappresentato dai bambini della scuola dell’infanzia di Collodi)

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IL SUKA di Mara Capato

(rappresentato dai bambini della scuola dell’infanzia di Collodi)

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Mamma Mwendè ha 30 anni, vive in un piccolo villaggio ma lavora in città. Torna a casa il sabato e parte di nuovo la domenica sera così non può stare con i suoi tre figli. Mwendè (colei che è amata), la più grande, si occupa dei due fratellini Chalò e Ndivo. I piccoli vanno ad una scuola di maschi, in una Missione di bianchi, mentre le bambine non possono allontanarsi dal villaggio neanche per andare a scuola. Un giorno Chalò si fece male ad un piede e non era in grado di camminare. Non poteva perdere la scuola così Mwendè lo portò sulle spalle assicurandolo con il suo SUKA. Camminava e sorride con il fratello alle spalle.

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La bambina insegnò anche alle donne del villaggio come usare il SUKA per trasportare sacchi di grano alle spalle ed, allo stesso tempo, poter tranquillamente camminare.

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Ogni giorno Mwendè andava al fiume a prendere l’acqua e un pomeriggio, sulla riva, trovò un gattino e decise di tenerlo per cacciare i topi. Non sapeva come trasportarlo perché doveva portare anche la brocca dell’acqua. Prese il suo SUKA e se lo arrotolò sulla testa come una ciambella. In questo modo ci posò la giara dell’acqua e potè tenersi stretto al petto il gattino.

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Mwendè infine fu chiamata dagli anziani che gli chiesero “Mwendè chi ti ha insegnanto ad usare il SUKA in così tanti modi per risolvere i problemi?”

La ragazza sorrise e colta dalla timidezza srotolò il suo SUKA e si coprì il volto e le spalle, poi inchinandosi rispose “ Io non faccio niente di strano, strano è colui che non vede i colori o non riconosce i profumi dei fiori o il cambio delle stagioni. Tutto nasce con il cuore e dalle nostre mani. Se voglio portare un bimbo faccio così; per fasciarlo così; cullarlo così; nascondere i soldini della settimana per non perderli così; riempire una gonna di frutta così; legare la legna; giocare all’altalena, portare acqua….” E così Mwendè elencò tutte le cose che con fantasia e cuore un semplice foulard SUKA riesce a fare.