Il Software e i Sistemi Informativi beni intangibili dell’Azienda

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Il Software e i Sistemi Informativi beni intangibili dell’Azienda La convergenza tra misurazioni tecniche e principi contabili per una corretta valutazione degli asset GUFPI-ISMA -- 2° #Evento Metrico 2016 - 20/10/2016 Salerno Michele Canalini Email: [email protected] 1

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Il Software e i Sistemi Informativi beni intangibili dell’Azienda

La convergenza tra misurazioni tecniche e principi contabili per una corretta valutazione degli asset

GUFPI-ISMA -- 2° #Evento Metrico 2016 - 20/10/2016 Salerno

Michele Canalini

Email: [email protected]

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Premessa

Le norme e i principi contabili relativi alla valutazione degli intangibili stanno

subendo forti critiche per l’inadeguatezza ad individuare un valore effettivo di

Bilancio che in una economia della conoscenza diventano invece di

fondamentale importanza per l’azienda e fattore critico di successo.

Dall’altro lato, esistono una serie di metodologie e standard tecnici in grado di

misurare e valutare i più classici asset intangibili di un’azienda: il software, i

dati, i siti web, ecc.

Con questa iniziativa/presentazione si vuole cercare di approfondire la

tematica e far parlare i due mondi, consentendo da un lato di sviluppare la

capitalizzazione delle aziende innovative, dall’altro la diffusione di opportunità

di lavoro per specialisti e analisti tecnici e contabili.

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Introduzione Il software, le basi dati aziendali, i contratti di servizio IT, costituiscono ormai

parte integrante dell’identità aziendale, pur essendo per loro natura asset

intangibili. La loro corretta valutazione, oltre ad avere tradizionali implicazioni

contabili e di bilancio, avrà sempre maggiore importanza al fine di una

valutazione complessiva dell’azienda ai fini economici, finanziari ed operativi.

Tuttavia, esiste una certa distanza tra le valutazioni basate sull’Impairment

Test e sui principi contabili internazionali (IAS), e le metodologie di misurazione

tecnico/qualitativa quali ad esempio la function point analysis proprie

dell’ingegneria del software.

L’obiettivo di questa presentazione è quella di stimolare delle riflessioni al fine

di armonizzare aspetti tecnici e aspetti contabili trovando punti di contatto e

rendendo le valutazioni degli intangibili quanto più standard possibile.

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Le valutazioni contabili degli intangibili

L’individuazione di un asset intangibile: i criteri

Un asset intangibile è quantificabile contabilmente se:

- presenta una autonoma identificabilità

- è possibile esercitare un controllo

- capace di generare benefici economici futuri

Norme contabili nazionali di valutazione degli intangibili: il codice civile

- il valore del bene va iscritto in bilancio al costo storico

- rivalutazione dei beni non consentita

- svalutazioni da giustificare I principi contabili internazionali: IAS

- IAS 36 - Impairment of Assets

- IAS 38 - Intangible Assets

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Limiti delle attuali normative contabili 1/2

Limitazioni contabili al costo storico del bene

Principi contabili

Calcolo degli asset al costo storico

Presenza di un mercato di riferimento

Manutenzioni considerate costi annuali

Metodologia (IFPUG,...)

Il FP consente di valutare “dinamicamente” un

asset di tipo sw applicativo

Per il FP esistono quotazioni economiche, in

evidenze pubbliche (B.d.A.di gare), offerte

pubbliche, prassi, ecc.

La metodologia consente di individuare le

manutenzioni (ADD, CHG) che spesso portano

a veri e propri innalzamenti di valore

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Limiti delle attuali normative contabili 2/2

Impossibilità di rivalutazioni, se non per

i casi di operazioni straordinarie (M&A,

fusioni, ecc.) La normativa non prevede la possibilità di rivalutazione dei beni intangibili a bilancio a tutela degli azionisti. Va comunque considerato e valutato in occasione di operazioni straordinarie. Nelle operazioni straordinarie, i beni vengono sicuramente considerati, misurati e stimati economicamente, ma probabilmente questa stima viene falsata dall’aspetto “negoziale” che in questi casi è un aspetto determinante.

Il sistema del rating per l’accesso al

credito in uso nelle banche e istituzioni

finanziarie Nell’erogazione del credito, le Banche si basano su criteri di

valutazione spesso basati su analisi di bilancio.

E’ stata ampiamente dimostrata la necessità di integrare

queste analisi con elementi di valutazione meno astratti, e

più legati alle caratteristiche operative di un asset e la sua

capacità a produrre reddito.

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La manutenzione è costo operativo? 1/2

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Considerare gli interventi successivi sul software già acquisito (comprato o realizzato in

house) come mero costo annuale potrebbe essere fuorviante.

A seconda della tipologia di intervento manutentivo, si potrebbe determinare o meno un

incremento del valore intrinseco del software.

La manutenzione è costo operativo? 2/2

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La manutenzione è un ‘servizio’ -

progetti a ‘Zero FP’ - ‘valore’

(FUR+NFR)

Quality in use (ISO/IEC 2510:2011)

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Garanzia + Utilità = Valore

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I ‘servizi’ sono erogati

tramite prodotti e spesso

coincidono (il prodotto ‘è’ il

servizio compra-venduto

tra le parti)

FUR e NFR sono nel mondo

servizi (es: ITIL, ISO 20K)

rispettivamente ‘Utilità’ e

‘Garanzia’ – gli aspetti di

percezione/satisfaction

sono nella ‘Warranty’ (NFR)

à riportando il tutto al

mondo software, cfr.

ISO/IEC 25010:2011

Le nuove esigenze della economia digitale In un’economia sempre più digitale, gli asset intangibili sono sempre più determinanti nella

capitalizzazione e corretta valutazione delle Aziende.

Inoltre, i beni immateriali costituiscono oggi più che mai fattori di successo.

Economia

dell’Algoritmo

Data Centric

Organization

Beni Intangibili

Software

Database

Contratti

Siti Web e SN

Marchio e Reputation

Fattori di successo

Learning organization

Automazione processi

Riduzione dei rischi

Marketing

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La valutazione tecnica in ottica contabile

Beni intangibili Economico/contabile Tecnico/metodologico

software costo storico

vita media

evoluzioni come costo operativo

valutazione in FP dinamica nel tempo

riferibilità a mercato e quotazioni

costi evolutivi (NFR/SNAP...) aumentano valore

dati e il database se comprati al costo storico qualità dei dati

NFR/SNAP per valutare analytics (DWH,...)

siti web trattati in modo autonomo SIC-6 v. software

social network-online reputation possibile trattamento assimilabile al marchio v. dati e/o marchi

valore dei contratti scarsa considerazione valutativa

(avviamento)

aderenza a dettami metodologici

best practices - rating dei contratti

riduzione rischi (SL deteriorati, contenzioso,...)

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Proposte di integrazione tra Principi e prassi contabili e standard tecnici Con questa iniziativa non ci si pone l’obiettivo (troppo ambizioso) di intervenire

su principi contabili e loro interpretazione, ma piuttosto stimolare un dialogo tra

associazioni per la misurazione tecnica degli intangibili (come il GUFPI-ISMA), e

le associazioni dedicate alla applicazione concreta dei principi contabili.

Questa sinergia sarà utile anche per assolvere all’esigenza di supportare le

valutazioni economiche finanziarie, proprie degli economisti d’azienda, con le

valutazioni tecniche che professionisti aderenti ad organizzazioni

internazionalmente riconosciute (con i loro standard) potranno predisporre.

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La comunicazione del valore dei beni immateriali e l’integrazione nel Bilancio aziendale

L’obiettivo è quello di giungere a delle forme di rappresentazione standard degli

intangibili, sotto opportune “categorizzazioni” tecniche universalmente

riconosciute, e che diano comunque una forza comunicativa del valore

“intangibile” dell’azienda:

documenti di bilancio (Nota e relazione al Bilancio);

documentazione per operazioni straordinarie (Perizie).

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Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (1/3)

Visti i limiti dei bilanci economico-contabili tradizionali, si è negli ultimi anni

affermata una prassi di stesura di bilanci c.d. sociali che integrano, con

strumenti metodologici, le informazioni base.

Pur con una produzione assolutamente copiosa e soggettiva (e soprattutto lungi

da essere considerati diffusi e riconosciuti a livello mondiale), gli standard

metodologici possono essere raggruppati con il seguente criterio:

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1. strumenti finanziari, che utilizzano:

a. il valore di mercato dell’azienda

i. Tobin’s Q

ii. Market-to-book Value

iii. Knowledge Capital Earnings

iv. Investor Assigned Market Value - IAMVTM

b. i valori presenti nel bilancio di esercizio

i. Economic Value Added

ii. Human Resource Cost and Accounting

iii. Calculated Intangible Value

c. l’attualizzazione degli specifici flussi finanziari futuri generati dagli intangibili

i. Total Value Creation - TVCTM

ii. Value Explorer

iii. Intellectual Asset Valuation

iv. Inclusive Valuation Methodology - IVM

Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (2/3)

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2. strumenti non finanziari, che non consentono di stabilire il valore finanziario delle

risorse intangibili, ma possono portare alla determinazione di un indice espressivo

della quantità di risorse intangibili:

i. IC Index

ii. Value Chain ScoreboardTM

iii. Skandia Navigator

iv. Balanced Scorecards

v. Intangible Asset Monitor

vi. IC Audit Model

vii. Value Chain Scoreboard

Da verificare lo standard ISO 55000:2014.

Bilanci di sostenibilità e rappresentazioni metodologiche (3/3)

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COTEC - “La valorizzazione degli asset immateriali delle aziende: esigenze,

vincoli, soluzioni” - Luglio 2015

Antonio Ballarin - “La conoscenza e la sua gestione. Motivazioni economiche,

modelli organizzativi e sistemi automatici- Appendice 1: Metodologie per la

valutazione del capitale intangibile” - Quaderni Consip - XI/2007

Luigi Guatri e Mauro Bini - “Nuovo trattato sulla valutazione delle aziende”

GUFPI-ISMA - “Principi, Assunzioni & Best Practices Contrattuali” - Vol. 01,

Febbraio 2016

Bibliografia

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