Il sistema integrato dei controlli della Regione Abruzzo Filomena Ibello.
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Il sistema integrato dei controllidella Regione Abruzzo
Filomena Ibello
Agenzie e società(ARTA, ARPA…)
ENTI LOCALI(COMUNI, PROVINCE)
AZIENDE SANITARIE
SERVIZI
SERVIZI
SERVIZI
FUNZIONAMENTO
1
3
4
2
REGIONE
SERVIZI
ATTIVIT
A’ ORDIN
ARIA
PRO
GE
TT
I
AMBIENTE ESTERNO
4
4
Agenzie e società outsourcing 1
1
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Legenda:Vedi pagina 4
Grafico del meccanismo di svolgimento delle attività della RegioneGrafico del meccanismo di svolgimento delle attività della Regione Grafico del meccanismo di svolgimento delle attività della RegioneGrafico del meccanismo di svolgimento delle attività della Regione
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In riferimento al grafico di cui alla pagina precedente, è possibile identificare i seguenti oggetti di analisi:
ATTIVITA’ ORDINARIE Servizi erogati o interventi effettuati direttamente dalla Regione; Servizi erogati o interventi effettuati tramite enti terzi:
• Aziende Sanitarie Locali;• Aziende, Agenzie Regionali e Società Partecipate;• Enti Locali ed Autonomie Funzionali;
Attività di funzionamento della Regione o di agenzie che svolgono per la Regione servizi in outsourcing.
ATTIVITA’ STRAORDINARIE Progetti realizzati direttamente dalla Regione; Progetti affidati all’esterno.
Gli oggetti di analisiGli oggetti di analisiGli oggetti di analisiGli oggetti di analisi
Con riferimento al grafico della precedente pagina, si evidenziano, per ciascun oggetto di analisi, le seguenti tipologie di analisi:
Le tipologie di analisiLe tipologie di analisiLe tipologie di analisiLe tipologie di analisi
2
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Controllo di efficienza sui costi e sulle spese sostenute per il funzionamento della macchina organizzativa della Regione o per le funzioni gestite da Enti, Aziende, Agenzie o da Società Partecipate;
Controllo di avanzamento dei progetti, dell’acquisizione delle relative entrate e rispetto dei costi: proporzionalità fra costi e avanzamento lavori;Controllo di efficienza dei servizi ordinari (es.verifica dell’entità del costo dei procedimenti regionali) e dell’acquisizione delle relative risorse; Controllo del grado di raggiungimento degli obiettivi di tipo non strategico nel rispetto dei fondi assegnati agli enti che svolgono funzioni o erogano servizi per conto della Regione.
I modelli di seguito definiti ed i relativi collegamenti logici, consentono di realizzare un percorso di analisi che, partendo dal modello di sintesi (modello regionale), permette di analizzare alcune variabili di interesse (sanità, agenzie, progetti/processi della regione, …) secondo viste logiche e tramite tipologie di controllo differenti.
I modelli previsti: schema di riferimentoI modelli previsti: schema di riferimentoI modelli previsti: schema di riferimentoI modelli previsti: schema di riferimento
MODELLOREGIONALE
AGGREGATO AZIENDE SANITARIE
AGGREGATO AZIENDE, AGENZIE E SOCIETA’
AGGREGATO ENTI LOCALI EAUTONOMIE FUNZIONALI
ATTIVITA’ REGIONALI(Ordinarie)
ATTIVITA’ REGIONALI
(Straordinarie)
TOP - DOWN BOTTOM – UP
FINE TUNING (NEGOZIAZIONI)
APPROVAZIONE FINALE
DIREZIONI REGIONALI
AGENZIE
ENTI LOCALI
AZIENDE SANITARIE
D.P.E.F.R.
Linee guida generali
BOTTOM - UP
INDIRIZZI
REGIONE
ENTI TERZI
Il processo di Budget Il processo di Budget Il processo di Budget Il processo di Budget Appare utile presentare uno schema grafico riassuntivo dell’intero processo di budget prima di procedere alla descrizione di ciascuna sua fase.
Il processo di budget della Regione può essere dunque suddiviso nelle seguenti macro fasi:
Linee guida generali; Top-down; Bottom-up; Fine-tuning (negoziazioni) e definizione proposta documento di budget; Approvazione finale da parte della Giunta Regionale.
LINEE GUIDA GENERALI
Sulla base delle scelte operate nei documenti di programmazione (PRS, DPEFR), la Struttura Speciale di Supporto Controllo di Gestione, d’intesa con le Strutture competenti in materia di programmazione, di bilancio e di controllo strategico, propone alla Giunta Regionale il documento “linee guida generali” nel quale sono enunciati gli obiettivi da perseguire ed i criteri da seguire nella predisposizione del bilancio preventivo relativamente all’esercizio successivo a quello in corso.
TOP-DOWNLa Direzione competente in materia di bilancio (di seguito denominata “Bilancio”), tenuto conto delle indicazioni del D.P.E.F.R. approvato dalla Giunta, sulla base della spesa storica e della stima delle risorse finanziarie disponibili, predispone una bozza di bilancio finanziario preventivo, comprensivo dell’articolazione per capitoli, e della loro aggregazione per Direzioni e Strutture Speciali di Supporto da sottoporre ad un primo esame da parte dei componenti della Giunta Regionale. La Struttura Speciale di Supporto Controllo di Gestione (di seguito denominata “Controllo di Gestione”) alla luce degli obiettivi di carattere generale contenuti nelle linee guida, coadiuva le Direzioni e le Strutture Speciali di Supporto nella definizione degli obiettivi annuali per l’esercizio successivo, predisponendo le schede di budget di ciascuna Direzione e Struttura Speciale per la parte relativa a:Macroarea di intervento;Ambito di riferimento;Obiettivi delineati per la Direzione o la Struttura Speciale di Supporto dalle linee guida.Le schede di budget predisposte vengono inoltrate ai Direttori ed ai Dirigenti responsabili di Strutture Speciali di Supporto.
BOTTOM-UP
I Direttori Regionali e i Dirigenti delle Strutture di Supporto, ciascuno per la propria competenza, condividendo le schede con gli Assessori di riferimento, ne curano la compilazione per quanto attiene a:
Individuazione dei Servizi affidatari degli obiettivi e definizione dei progetti previsti per la realizzazione degli stessi;Fasi di avanzamento fisico e finanziario di realizzazione dei progetti;Indicazione capitoli di bilancio e degli stanziamenti da destinare alla realizzazione dei progetti;Indicatori proposti per il controllo.
I Direttori Regionali per il compimento delle suddette attività saranno coadiuvati dai dirigenti titolari dei centri di responsabilità e/o di costo affidatari degli obiettivi e dei progetti previsti per la loro realizzazione.
Le Strutture Regionali cui fanno capo enti destinatari di risorse per lo svolgimento di funzioni regionali (ad esempio aziende sanitarie locali, società partecipate, aziende e agenzie regionali, enti locali e autonomie funzionali) nella predisposizione delle previsioni di periodo devono tener conto dei fabbisogni assicurabili alle stesse, in relazione agli obiettivi da definire per l’intera struttura.
FINE TUNING (NEGOZIAZIONE) E DEFINIZIONE PROPOSTA DOCUMENTO DI BUDGET
Le Direzioni e le Strutture restituiscono le schede di budget al Controllo di Gestione che:
verifica la corretta compilazione;in caso di discordanza tra quanto proposto nella fase Top-Down e quanto risposto dalle strutture nella fase Bottom-Up, negozia le modifiche da apportare;definisce gli indicatori per il controllo.
Il Controllo di Gestione verifica altresì la congruità dei dati aggregati rispetto agli obiettivi prefissati e, ove necessario, propone le modifiche occorrenti ad allineare i dati previsionali globali dei progetti proposti alle disponibilità effettivamente messe a disposizione dai capitoli del bilancio di previsione e dal programma operativo di cui all’art. 7 della L.R. 25/03/2002 n. 3, approvato dalla Giunta Regionale su proposta della struttura competente in materia di bilancio.
Il Controllo di Gestione verificato che le risorse definite mediante le schede di budget trovino capienza in quelle assegnate alle Direzioni e Strutture interessate mediante il citato programma operativo, predispone il documento di budget che schematizza le informazioni contenute nelle schede di budget e ne esplicita l’articolazione con riferimento ai centri di responsabilità e/o centri di costo indicati dai Direttori.
Il documento di budget predisposto dal Controllo di Gestione per l’approvazione da parte della Giunta Regionale conterrà inoltre:
l’evidenziazione degli indicatori di controllo degli obiettivi;l’indicazione dei progetti previsti;la precisazione delle risorse finanziarie e dei capitoli di bilancio di riferimento.
Esso completa le informazioni fornite dal bilancio in quanto:
Individua le risorse assegnate ai centri di responsabilità per il perseguimento degli obiettivi scaturiti dal D.P.E.F.R.;
Permette il monitoraggio delle attività poste in essere all’interno della Regione per la realizzazione di tali obiettivi;
Raccoglie le informazioni utili alla costruzione di trend storici di analisi dei dati di entrata e di spesa.
Inoltre, con l’implementazione del sistema informativo di contabilità integrata, il documento potrà evidenziare informazioni di carattere economico-patrimonialeutili per migliorare l’efficienza regionale.
Il processo di Preconsuntivo
La Struttura Speciale Controllo di Gestione, entro il 15 ottobre di ciascun anno, trasmette alla Direzione competente in materia di Bilancio un aggiornamento dei dati relativi all’andamento della gestione finanziaria dell’esercizio in corso, fornendo a tale Direzione un utile parametro per la proiezione, con la collaborazione delle Direzioni e Strutture Speciali, degli stanziamenti al 31 dicembre dello stesso anno.
Il Controllo di Gestione, utilizzando anche le informazioni di contabilità fornite dal sistema informativo, elabora, i report informativi relativi all’andamento della gestione finanziaria e quelli relativi all’andamento delle attività avendo a riferimento quanto definito nel Documento di Budget dell’anno e le informazioni fornite dalle Direzioni e Strutture affidatarie dei relativi obiettivi e progetti.
Confronta a tale scopo i dati preventivati nelle schede di budget con l’effettivo andamento delle attività, al fine di misurarne gli eventuali scostamenti e di analizzarne, sulla scorta delle relazioni dei Direttori e Dirigenti interessati, le cause generatrici.
I report prodotti sono trasmessi al Presidente, agli Assessori, ai Direttori Regionali e ai Dirigenti Responsabili delle Strutture Speciali di Supporto.
Il processo di ReportingIl processo di ReportingIl processo di ReportingIl processo di Reporting
ATTIVITÀ DI PROGRAMMAZIONE
ATTIVITÀ DICONTROLLO
ATTIVITÀ
CONFRONTORISULTATI
ATTESI(STANDARD)
RISULTATIATTESI
(CONSUNTIVI)
MODIFICA DELLEATTIVITÀ
RICERCA CAUSESCOSTAMENTI
SISTEMA DICARRIERA
SISTEMA DI VALUTAZIONEDELLE PRESTAZIONI
SISTEMA RETRIBUTIVO
MODIFICA DEGLISTANDARD
OBIETTIVI DPEFR e PSR
Le relazioni tra programmazione e controlloLe relazioni tra programmazione e controlloLe relazioni tra programmazione e controlloLe relazioni tra programmazione e controllo
Relazioni tra il sistema di controllo di gestione edRelazioni tra il sistema di controllo di gestione edil sistema di controllo strategicoil sistema di controllo strategicoRelazioni tra il sistema di controllo di gestione edRelazioni tra il sistema di controllo di gestione edil sistema di controllo strategicoil sistema di controllo strategico
Controllodi gestioneProgrammazione finanziaria
Documenti programmatici e di indirizzo
Analisi delle politicheBenchmarking
Customer satisfaction
Linee guida per i destinatari
Top downSchede progetto
Schede progetto
(bottom-up) ed indicatori
Schede negoziate (fine
tuning)
Documento di budget
Rapporto delle Direzioni sui progetti
Monitoraggio del budget
Indicatori di impatto sulle politiche
Rapporto annuale di controllo
strategico
Controlli in itinere
Bilancio preventivo
Programma operativo
Monitoraggio intermedio
DPEFR
Proposta obiettivi di macroarea Proposta obiettivi
di ambiti di intervento
BSC
Controllostrategico
Integrazione tra i sistemi di controllo internoIntegrazione tra i sistemi di controllo internodella Regione Abruzzodella Regione AbruzzoIntegrazione tra i sistemi di controllo internoIntegrazione tra i sistemi di controllo internodella Regione Abruzzodella Regione Abruzzo
Controllo Strategico Controllo di Gestione
Controllo Ispettivo contabile
Valutazione della Dirigenza - NIV
Criticità da verificare Informazioni su
risultati, efficacia ed efficienza
Eventuali criticità
Politiche e contributo per le linee guida
Informazioni e dati per la Balanced Scorecard
Criticità da verificare
Sistema informativoIntranet regionale
Quadro logico dell’ob. strategico OS.1.2 Quadro logico dell’ob. strategico OS.1.2 Quadro logico dell’ob. strategico OS.1.2 Quadro logico dell’ob. strategico OS.1.2
Macroarea (Obiettivo globale): Rendere più efficaci le attività istituzionali della Regione (Riforma della PA Regionale)
Obiettivi strategici - OS (ambiti di intervento) della DB nella MacroareaOS.1.1: Adeguare l’assetto istituzionale regionale alla normativa comunitaria e alla riforma costituzionale e riordinare le competenze attribuite agli enti locali (Federalismo e sussidiarietà)OS.1.2: Accrescere le capacità gestionali e di controllo della Regione (Sviluppo manageriale dell’Ente Regione) OS.1.3: Utilizzare le ICT per qualificare le strutture e offrire servizi innovativi (Le nuove tecnologie e l’e-government)
OS.1.2: Accrescere le capacità gestionali e di controllo della Regione (Sviluppo manageriale dell’Ente Regione).
Obiettivi gestionali:- Ob.010: Accrescere la qualità della normativa regionale e la sua comprensione da parte dei cittadini (DA) e semplificare le procedure e le strutture per lo sviluppo locale e degli insediamenti produttivi (DB).
Indicatori di impatto:- gradimento da parte degli utenti della qualità normativa e della qualità dei servizi offerti dagli SUAP/agenzie (customer satisfaction);- incremento del numero di imprese che utilizzano il servizio degli SUAP;- riduzione dei tempi procedimentali;- livello di fidelizzazione degli utenti finali.
Mezzi di verifica:- interviste ad associazioni professionali, di categoria e dei consumatori;- rilevazione presso gli SUAP/agenzie dei servizi offerti e degli utenti che ritornano per nuove pratiche;- comparazione dei tempi necessari per la conclusione delle procedure.
Condizioni esterne:- attività di comunicazione istituzionale efficace e buon funzionamento degli URP;- raccordo informatico di sistema;- piano di formazione per gli amministratori;- disponibilità di budget per le analisi di customer satisfaction.
Obiett. Progetto Direz.Coinvolte
010 10.1 DB + DA
Titolo
Attuazione Sportello Unico attività produttive.
Indicatori di risultato